CAPITOLO XI `CASA` DI RIPOSO PER GLI ANZIANI DELLO
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CAPITOLO XI `CASA` DI RIPOSO PER GLI ANZIANI DELLO
CAPITOLO XI 'CASA' DI RIPOSO PER GLI ANZIANI DELLO SPETTACOLO VIAGGIANTE E DEL CIRCO EQUESTRE Don Dino, occupandosi dell'assistenza per le famiglie circensi e lunaparchiste, aveva mostrato fin dagli inizi del suo apostolato una particolare attenzione per gli anziani e per i bambini. Fin dal 1930 (1) sognava di poter aprire una 'casa' di riposo per gli anziani, in modo da offrire loro un luogo di rifugio senza che venisse meno l'atmosfera familiare. Il sogno si realizzò nel 1952 quando don Dino riuscì a concludere le pratiche per la compera della "Villa delle Catene" di Broncigliano - a Scandicci nei pressi di Firenze - abitata da un gruppo di suore che intendevano venderla. Per l'acquisto della 'casa' fu la "Provvidenza" a contribuire con tre assegni di lire 5.000.000 ciascuno, come affermava don Dino stesso in un articolo scritto per la rivista "Comunità in Cammino"(2): "Ebbi la temerarietà di entrare in trattative senza un soldo. Non avevo fiducia che nel mio caro S. Giuseppe che già aveva incominciato a darmi segni di impensati aiuti e come se nulla fosse, con la temerarietà degli incoscienti andai al compromesso per l'acquisto della villa. Alla conclusione dell'atto, dovetti dichiarare che non potevo presentare come pegno che il mio crocifisso. Le suore rimasero costernate, con stupore del buon notaio che disse: "Come? Non vi fidate?". Non mancai di dichiarare che erano pienamente libere di vendere se allo scadere dei tre mesi non avessi versato i quindici milioni pattuiti. Il notaio non solo non volle la parcella dell'atto ma ci mandò una damigiana di olio per le prime necessità. Furono tre mesi di meraviglie! Una notte di ritorno da Torino, dove avevo assistito le carovane del carnevale..., trovai, fra la posta arrivata in quei giorni, una assicurata con tre assegni di cinque milioni l'uno corrispondenti al prezzo che dovevo versare per entrare in possesso della 'Villa delle Catene'. Cosa incredibile per chi non conoscesse gli scherzi della Provvidenza!". Per la gestione della 'casa' agli inizi arrivavano dei contributi da parte dell'ANESV e dell'ENC. Infatti prima del 1978, tramite la sede dell'Associazione Gestori Italiani dello Spettacolo (AGIS) di Firenze, veniva corrisposto al direttore, ogni mese, una somma di denaro per le spese giornaliere. Oggi invece giungono le sovvenzioni da parte del Ministero del Turismo e Spettacolo - divisione VI -; non mancano però le offerte da parte di altri enti di beneficenza pubblica e di persone benestanti del mondo dei viaggianti. Inoltre, anche alcuni degli anziani ospitati contribuiscono liberamente, nei limiti consentiti dalle loro pensioni. Secondo lo statuto della Casa (del 1952-53), "la direzione e la gestione della 'casa' è affidata all'assistenza religiosa dello spettacolo viaggiante e dei circhi sotto la responsabilità dei Cappellani nazionali alla quale assistenza appartiene pure la proprietà dello stabile, degli arredi e degli utensili della casa". E ai Cappellani nazionali, pur rimanendo sotto l'alta sorveglianza della commissione di vigilanza, competevano l'amministrazione della 'casa', la scelta e la nomina di un economo e del personale di servizio. Attualmente la relativa amministrazione è gestita dai soci della Associazione per l'Assistenza allo Spettacolo (1) Data che segna il suo primo incontro con i viaggianti. "Comunità In Cammino", circhi - luna park, Assistenza Religiosa ai viaggianti italiani, 1977, n. unico, pp. 910. (2) 42 Viaggiante ed ai Circhi Equestri (AASVCE),(3) a cui è passata la proprietà della 'casa' di riposo insieme al collegio 'Villa Maria'. Questa Associazione è stata costituita da alcuni Servi della Chiesa che tutt'oggi ne sono soci.(4) L'assistenza agli anziani è prestata da alcune suore carmelitane minori della carità di Modena, che con grande amore e sacrificio svolgono la loro opera di solidarietà umana talvolta aiutate da alcuni laici dell'Istituto secolare dei Servi della Chiesa. Gli anziani di questa 'casa' godono di una completa libertà durante le ore diurne, in cui sono liberi di uscire, incontrare parenti e amici tramite i quali si sentono ancora legati e appartenenti al proprio mondo viaggiante. Possono così continuare la loro vita in perfetta serenità. Il periodico "In Cammino" del 1977 ricorda che il primo ospite della 'casa' era stato Bartolomeo Bagna Gerardi, provenienti dal circo equestre. Attualmente gli anziani ospitati sono mediamente una ventina. La 'casa' è situata su di una collina vicino Firenze ed è dotata di un grande giardino e di un ampio prato che contribuiscono a dare un senso di tranquillità. (3) Costit. Associazione, 27 dicembre 1986. L’ Associazione ha lo scopo di promuovere, organizzare, gestire iniziative assistenziali e culturali a favore di quanti operano nel mondo dello spettacolo viaggiante e dei circhi equestri, sia per loro stessi che per i propri familiari. (4) 43