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12 GENNAIO 2014
http://moda.corriere.it/2014/01/12/tuxedo-in-velluto-e-pantofoletorna-la-voglia-di-vestire-bene/
12 gennaio 2014
Tuxedo in velluto e pantofole
Torna la voglia di vestire bene
di Maria Teresa Veneziani
TAGS: MilanoModaUomo2014
È l’uomo che tutte le mamme vorrebbero avere come figlio, ma anche un genero piuttosto ambito dalle suocere
quello che è andato in scena nella prima giornata di presentazioni nei palazzi della città. Non si tratta di una
moda minimalista, il nuovo dandy ci prova gusto a vestirsi e a sentirsi bene con se stesso. «Nell’armadio e nella
scarpiera si torna ad avere la scarpa e il vestito giusto per ogni occasione. Siamo felici che si stiano
abbandonando lavaggi e contrasti eccessivi», commentano sotto le volte affrescate di Palazzo Visconti (fu
dimora del regista) i Fratelli Rossetti, Diego, Dario e Luca, a Milano per presentare le nuove calzature da sera
nei toni del nero e del marrone bruciato: doppia fibbia in saffiano con patella in pelle floccata che sembra
velluto, oppure polacchino fatto a francesina, allacciato con stringhe in raso e nappine.
«Perfette per Sean Connery-James Bond in Missione Goldfinger, nella mitica scena in cui esce dall’acqua, si
toglie la muta e, sotto, sfoggia un impeccabile smoking bianco», commentano i calzaturieri. È ispirato a Dorian
Gray il polacchino di Cesare Paciotti realizzato in vitello color mosto, impreziosito dalla fibbia logo in oro
anticato. Ma il dandy si fa biker-rocker per la prima collezione di total look del designer marchigiano fatta di
chiodi, maglieria con intarsi in pelle, pellicce e montoni, tutti tempestati di borchie, pugnali e lettere gotiche.
Sofisticato ma decisamente eccentrico è anche l’uomo di Alberto Moretti. La pantofola di velluto ha una
mascherina metallica dorata che la rende un po’ francesina oppure è decorata con un risvolto frontale e
maxicatena.
Alla casa del Manzoni Bugatti presenta il tuxedo in velluto di seta blu. Ma poi nel nuovo guardaroba maschile,
oltre ai vestiti sartoriali, ci sono anche blouson in pelle cobalto come quelli dei piloti delle racing cars di inizio
900. In versione sport chic anche la sahariana Fay in cashmere, quattro tasche a soffietto e double interno.
La giacca da smoking è reinterpretata in tessuti inaspettati, dai Principe di Galles laminati e sovrastampati al
tweed da Cavalli Class che rende «per bene» pure il Chino, aggiungendo due piccole doppie pinces e
stringendoli in fondo. Completi da sera con rilancio del velluto da Angelo Galasso, il pugliese che rendendo
eccentriche le giacche sartoriale ha trovato fortuna a Londra. Fanno affari in Campania, i quattro fratelli Menniti.
Nel 2001 («dopo le torri gemelle») si sono inventati Harmont & Blaine, il marchio del bassotto: 1 milione e
200 mila capi venduti nel mondo nel 2013. Maglie, t-shirt, capispalla e pantaloni allegri e funzionali, dal
giubbotto navy in lana con i bottoni dorati (in 6 versioni) alla «connection jacket» (25 versioni), parka le tasche
interne per iPad e iPhone e il foro per l’auricolare che permettere di chiudere la zip: fuori è in materiale tecnico,
dentro in felpa con dettagli in lana bouclé.
E ieri si è aperto anche il White, il salone della moda contemporary con marchi come Ktz disegnata da Marjan
Pejoski (ex Westwood) che si ispira alle sette dei sadhu indiani. Ospite la ministra dell’economia Midori
Matsushima qui per promuovere moda e design nipponici «Aspettando l’Expo 2015». Per l’occasione ha fatto
arrivare da Tokyo 8 chef stellati che hanno cucinato specialità tipiche — tempura alla milanese con yuzu di
Kochi, brodo dashi, yakitori di pollo, chirashi-zushi con yuzu di Kochi e pesce del mar Adriatico — dopo aver
fatto la spesa al mercato di via Fauchè.