Lezioni di Gestione Aziendale/Gestione dell`Innovazione e dei Progetti

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Lezioni di Gestione Aziendale/Gestione dell`Innovazione e dei Progetti
Lezioni di Gestione Aziendale/Gestione
dell’Innovazione e dei Progetti
a.a. 2009-10
Prof. Corrado lo Storto
DIEG, Dipartimento di Ingegneria Economico-gestionale
Facoltà di Ingegneria, Università di Napoli Federico II
email: [email protected]
tel: 081-768.2932
1
Parte 5: la valutazione economico-finanziaria dei progetti
prof. Corrado lo Storto – riproduzione riservata 2009
2
L’investimento: definizione
“Una operazione di trasferimento di risorse nel tempo, caratterizzata
dal p
prevalere di uscite monetarie nette in una prima
p
fase,, di entrate
monetarie in una fase successiva.”
G. Brugger, Gli investimenti industriali, Milano, Giuffrè, 1979
Un esborso di risorse monetarie,, al q
quale normalmente conseguono
g
dei flussi a loro volta monetari.
Ogni investimento deve remunerare, attraverso i cash flow generati,
gli investitori (obbligazionisti e azionisti).
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3
Problema tipico: la selezione tra due alternative di investimento
Miglioramento di
un vecchio prodotto
Progetto di un nuovo prodotto
Alternative
Alternativa 1
Alternativa 2
Descrizione
Descrizione
Definizione dei flussi di cassa
nello stesso periodo
Analisi condotta usando un modello di
valutazione degli investimenti
Alternativa 1 valutata
•Stime dei costi e del reddito
•Strategie di finanziamento
•Legislazione fiscale
•Orizzonte di pianificazione
•interesse
•Misura del valore
Definizione dei flussi di cassa
nello stesso periodo
Analisi condotta usando un modello di
valutazione degli investimenti
Alternativa 2 valutata
•Calcolo della misura del valore
Considerazioni di carattere non economico o ambientale
Selezione dell’alternativa 2
Tasso di ritorno (Alt 2)
> Tasso di ritorno (Alt 1)
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4
Profilo d’analisi
Economico … determinazione di:
•
un indicatore sintetico in grado di esprimere una valutazione
dell’investimento;
•
flussi di cassa incrementali;
•
costo del capitale.
Finanziario:
è importante esaminare la fattibilità finanziaria dell’investimento . . .
cioè la compatibilità dei flussi dell’investimento con il profilo
di entrate ed uscite aziendali
aziendali, sia sotto il profilo dimensionale
che temporale.
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5
L’analisi finanziaria-1
Entrate del progetto
+
-
Uscite per spese di gestione del progetto
Uscite per investimento nel progetto
tempo
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6
L’analisi finanziaria-2
+
-
Cash flow
del progetto
tempo
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7
L’analisi finanziaria-3
VAN =
S
FCt
(1+I)t
+
FC0
FC1
FC2
FC3
FC4
FC5 FC6
FC7
...
tempo
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8
L’analisi finanziaria-4
Capitale fisso
Capitale circolante
Costi di
esercizio
Investimenti in
attività totali
Proiezione
patrimoniale
Proiezione
economica
Fonti di
finanziamento
Ricavi di
esercizio
Proiezione
finanziaria
Proiezione del cash
flow del progetto
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Effetti prodotti sul bilancio
•
sui costi;
•
suii ricavi;
i i
•
sul CCN
•
in combinazione fra CCN, costi e ricavi.
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Metodi di valutazione della convenienza economica di progetti
Il valore attuale netto (VAN, in inglese net present value NPV) di un
progetto si ottiene scontando i flussi di cassa futuri, meno l’
investimento iniziale.
Il tempo di recupero (TR, in inglese payback period PBP) di un
progetto si ottiene calcolando il numero di anni affinché i flussi di
cassa cumulati eguaglino l ‘investimento
investimento iniziale.
iniziale
Il tasso interno di rendimento (TIR, in inglese internal rate of
return IRR) è il tasso di sconto che dà un VAN uguale a zero.
p
Il rendimento medio contabile viene calcolato dividendo i profitti
medi previsti da un progetto – al netto degli ammortamenti e delle
imposte – per il valore contabile medio dell’ investimento.
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Metodi di valutazione finanziaria di un investimento
•
Valore attuale netto (VAN, NPV)
•
Tasso interno di rendimento (TIR, IRR)
•
Periodo di recupero (Payback period)
Criterio di
convenienza
finanziaria
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La valutazione della fattibilità finanziaria di un investimento
La fattibilità finanziaria
Capitale fisso
Capitale circolante
Costi di
esercizio
Ricavi di
esercizio
Investimenti in
attivita’ totali
Proiezione
P
i i
patrimoniale
Proiezione
economica
Fonti di
finanziamento
Piano di
rimborso
Proiezione
finanziaria
Proiezione del cash
flow del progetto
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L’analisi del rischio
Analisi di sensibilità: procedimento tecnico
per selezionare le variabili che influenzano
significativamente gli effetti del progetto
Analisi di probabilità: procedimento per
determinare la probabilità associata a ciascuna
delle variabili sensibili individuate
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Elementi essenziali per la valutazione economica di un investimento
•
Flusso di Cassa
•
Valore finanziario del tempo
•
Costo del Capitale
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1- La dimensione dei flussi monetari
• Un investimento è vantaggioso se la somma delle risorse (flussi
di cassa) liberate
lib t eccede
d l’importo
l’i
t di quelle
ll assorbite.
bit
• Esempio:
Investimento = - 100
Flusso di ritorno = + 150
Differenza positiva = + 50
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2- La distribuzione temporale dei flussi
Due investimenti con flussi di cassa uguali in dimensione
assoluta, ma distribuzione temporale rovesciata, sono indifferenti ?
F
Figura A
F
Figura B
t
t
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La relazione tempo - denaro
sono ricevuti
€ 20.000
T=0
t = 1 anno
sono pagati
€ 21.800
€ 20.000 sono economicamente equivalenti € 21.800 un anno
dopo, se il tasso di interesse è pari al 9% all’anno.
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Valore finanziario del tempo
Un capitale disponibile OGGI (C0) vale più dello stesso capitale DOMANI (Cn)
C0
C1
C2
Cn
0
1
2
n
tempo
Un agente razionale è disposto a cedere la disponibilità di C0 per ricevere tra
1 anno C1
C1 = C0 + C0 x i
C1 = C0 x (1+i)
(1 i)
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Valore finanziario del tempo
Se prolunga l'arco temporale, fra 2 anni riceverà
C2 = C1 + C1 x i
sostituendo C1
in generale
C2 = C1 x (1+i)
C2 = C0 x (1+i)2
Cn = C0 x (1+i)n
CAPITALIZZAZIONE
C0 = Cn x (1+i)-n
ATTUALIZZAZIONE
C0
C1
C2
Cn
0
1
2
n tempo
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Il valore attuale
Il valore attuale di una serie di flussi di cassa futuri, è
dato da:
N
VA =

t=
1
F( )
F(t)
(1+k)t
dove:
F(t) sono i flussi di cassa;
n rappresenta il numero di periodi nei quali i flussi sono
prodotti;
k è il costo del capitale.
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Esempio di VAN
VAN
VAN(E)=7953
VAN(F) =5054
TIR(F)=63
VAN(
E-F)=1394
0
10
44
k
TIR(E)=55
E
F
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Problema
Avete appena distrutto la vostra automobile! Avete bisogno di un’altra
automobile immediatamente poiché camminare, andare in bicicletta, o
prendere l’autobus non sono soulzioni per voi accettabili.
Un rivenditore di automobili vi offre € 2.000 per la vostra automobile
distrutta nelle condizioni in cui è. Inoltre, il perito della vostra
compagnia di assicurazione ha stimato che per la riparazione dei danni
p
€ 2.000. Poiché avete una franchigia
g di € 1.000
è necessario spendere
la compagnia di assicurazione vi invia un assegno di € 1.000. A
momento dell’incidente il contachilometri segnava che l’automobile
aveva percorso 58.000 Km.
Che cosa dovreste fare? Utilizzate la procedura in 7 passi per analizzare
la situazione. Identificate, inoltre, quali principi accompagnano ciascun
passo della procedura che implementate.
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Soluzione al problema (1)
Passo 1 – definizione del problema
p
Il problema è quello di avere la disponibilità di un mezzo di trasporto
Passo 2 - sviluppare le alternative
Il vostro problema si è ridotto alla sostituzione o alla riparazione
dell’automobile. Le alternative possibili sono:
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Soluzione al problema (2)
1. Vendere l’automobile distrutta per € 2.000 al rivenditore e spendere
questo denaro assieme € 1.000 ricevuti dall’assicurazione e € 7.000
dei vostri risparmi per comprare una nuova automobile usata (con
28.000 Km di percorrenza). In totale avete sostenuto un esborso di
€ 7.000.
2. Spendere € 1.000 dell’assicurazione e € 1.000 dei vostri risparmi per
riparare l’automobile. La quantità di denaro pagata è pari a € 1.000
e l’automobile ha 58.000 Km percorsi.
p
3. Spendere € 1.000 ricevuti dall’assicurazione e € 1.000 dei vostri
risparmi per riparare l’automobile e rivenderla per € 4.500.
Spendere € 4.500 più € 5.500 dei propri risparmi per compare
l’automobile nuova (con 28.000 Km). La quantità di denaro spesa
attingendo
g
ai propri
p p risparmi
p
è pari
p a € 6.500.
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Soluzione al problema (3)
4. Dare in riparazione l’automobile ad un meccanico part-time che la
ripara per € 1.100 (€ 1.000 dell’assicurazione e € 100 dei vostri
risparmi), ma impiegherà un mese in più rispetto al meccanico a
tempo pieno). Per un mese prenderete in noleggio un’automobile
per € 400/mese (pagati con i vostri risparmi). La quantità di denaro
pagata con i risparmi personali è pari a € 500, mentre continuerete
ad usare un’automobile con 58.000 Km.
5. Come nell’alternativa 4,, ma poi
p vendete l’autovettura per
p € 4.500 ed
utilizzate questo denaro più € 5.500 di risparmi per comprare
l’automobile più nuova. La quantità di denaro pagata attingendo ai
risparmi è di € 6.000 per un’automobile con 28.000 Km percorsi.
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Soluzione al problema (4)
Passo 3 - stima dei cash flow per ciascuna alternativa
• L’alternativa 1 differisce da tutte le altre p
poiché l’automobile non viene
riparata ma soltanto venduta. Ciò elimina il beneficio dell’incremento
di valore di € 500 quando viene riparata e venduta. Inoltre, tale
alternativa utilizza tutti i vostri risparmi. C’è un cash flow di € -8.000
per comprare un’automobile che vale € 10.000.
• L’alternativa 2 differisce dall’alternativa 1 poiché prevede che
l’automobile venga riparata. L’alternativa 2 differisce dalle alternative
4 e 5 poiché utilizza una modalità di riparazione più costosa (€ 500 in
più) e meno rischiosa. Differisce anche dalle alternative 3 e 5 perché
l’automobile viene conservata. Il cash flow è di € -2000 e l’automobile
riparata può essere venduta a € 4.500.
• L’alternativa
L’ lt
ti 3 guadagna
d
€ 500 iin più
iù riparando
i
d l’automobile
l’ t
bil e
vendendola per comprare la stessa automobile dell’alternativa 1. Il
cash flow è ora di € -7500 per ottenere un’automobile più nuova
valutata € 10.000.
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Soluzione al problema (5)
Passo 3 - stima dei cash flow per ciascuna alternativa
•
L’alternativa 4 usa la stessa idea dell’alternativa 2,, ma implica
p
una
riparazione meno costosa. Il ricorso ad un’officina di riparazione meno
costosa è più rischiosa per la qualità del prodotto finale, ma avrà un
costo di soli € 1.100 per le riparazioni e € 400 per il noleggio di
un’automobile per un mese. Il cash flow è € - 1500 per conservare la
vecchia autovettura che vale € 4.500.
•
L’alternativa 5 è simile all’alternativa 5, ma prevede un guadagno di €
500 per la vendita dell’automobile riparata e l’acquisto di
un’automobile più nuova come nelle alternative 1 e 3. Il cash flow è €
-7.000 per ottenere un’automobile più nuova valutata a € 10.000.
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Soluzione al problema (6)
Passo 4 – selezionare un criterio/punto di vista/prospettiva
E molto importante avere un punto di vista o un criterio di analisi
E’
coerente e una unità di misura monetaria comune. In tale situazione il
punto di vista è “il vostro” (ossia, quello del proprietario dell’automobile
distrutta).
Il valore dell’automobile per il proprietario è il suo valore di mercato
(ad es.,
es € 10.000
10 000 per ll’automobile
automobile più nuova e 4.500
4 500 per ll’automobile
automobile
riparata). Utilizzando la stessa unità di misura per la grandezza
monetaria si ha un criterio coerente (e quantitativo) per la valutazione
delle alternative. Tutte le decisioni sono prese in virtù di analisi
quantitative. E’ possibile, tuttavia, considerare anche fattori in prima
istanza solo qualitativi, ma successivamente anch’essi valutati usando
l’
l’euro
come unità
i à di misura
i
(ad
( d es., quanto vale
l avere una più
iù basso
b
numero di Km percorsi o un’officina di riparazione affidabile?).
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Soluzione al problema (7)
Passo 5 – Analisi e confronto delle alternative
1. L’alternativa 1 viene eliminata, poiché l’alternativa 3 ottiene lo
stesso risultato e fornisce al proprietario dell’automobile un cash
flow di € 500. Ciò si verifica senza alcuna variazione nel rischio del
proprietario (valutazione dell’automobile = € 10.000, risparmio = 0,
valore totale = € 10.000).
2. L’alternativa 2 è una buona alternativa da prendere in
considerazione, poiché implica l’esborso minore, lasciando € 6.000
di risparmi. L’alternativa 2 fornisce lo stesso risultato finale
dell’alternativa 4, ma costa € 500 in più per la riparazione.
Pertanto,, l’alternativa 2 viene eliminata (valutazione
(
dell’automobile
= € 4.500, risparmio, valore totale= € 10.500).
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Soluzione al problema (8)
Passo 5 – Analisi e confronto delle alternative
3 L’
3.
L’alternativa
l
i 3 viene
i
eliminata
li i
in
i quanto anche
h l’alternativa
l’ l
i 5 ripara
i
l’automobile ma attingendo meno ai risparmi (€ 500 di differenza),
sia l’alternativa 3 che l’alternativa 5 hanno lo stesso risultato finale
di comprare un’automobile più nuova (valutazione dell’automobile
= € 10.000, risparmi = € 500, valore totale = € 10.500)
4 L’alternativa
4.
L alternativa 4 è una buona alternativa,
alternativa poiché risparmia € 500
ricorrendo ad un’officina di riparazione più economica, dato per
scontato che il rischio legato ad un lavoro di riparazione fatto in
economia è basso. (valutazione dell’automobile = € 4.500, risparmi
= 6.500, valore totale = € 11.000)
5 L’alternativa
5.
L alternativa 5 ripara ll’automobile
automobile ad un costo inferiore (€ 500 in
meno) ed elimina il rischio di andare incontro a guasti vendendo
l’automobile a qualcun altro con un guadagno aggiuntivo di € 500.
(valutazione dell’automobile = € 10.000, risparmio = € 1.000,
valore totale = € 11.000)
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Soluzione al problema (9)
Passo 6 – selezionare la migliore alternativa
Occorre esplicitare il livello di incertezza per ciascuna delle alternative considerate.
Tra le tipologie di incertezza che possono essere individuate in tale tipo di problema,
problema
quelle più rilevanti ai fini della decisione sono le seguenti. Se il proprietario fa riparare
l’automobile originale e non la vende, c’è la possibilità che essa vada incontro ad una
elevata frequenza di guasti (sulla base dell’esperienza personale). Se viene riparata in
una officina che fornisce un servizio a buon prezzo, la possibilità che si verifichino guasti
può anche aumentare (sulla base dell
dell’esperienza
esperienza personale).
personale) LL’acquisto
acquisto di una nuova
automobile consumerà gran parte dei risparmi. Inoltre, la nuova automobile potrebbe
essere eccessivamente costosa, in base al prezzo addizionale pagato (che è almeno di €
6000/30000 Km =20 cents per Km).
Infine, l’automobile più nuova potrebbe anche aver subito un incidente e avere una
storia di riparazioni peggiore dell’automobile
dell automobile attualmente posseduta dal decisore.
Basandosi sulle informazioni acquisite in tutti I passi precedenti, viene scelta
l’alternativa 5.
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Problemi tipici in cui viene fatta una valutazione di alternative di
investimento
•
Selezione di attrezzature, macchine e/o processi industriali nuovi
•
Sostituzione di macchine e/o attrezzature
•
Sviluppo di nuovi prodotti e/o espansione in nuovi mercati
•
Riduzione dei costi
•
Miglioramento della qualità e/o del servizio
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Valore Attuale Netto (VAN)
Rappresenta la ricchezza incrementale generata da un progetto,
p
come se fosse immediatamente disponibile;
p
;
espressa
Il VAN è la somma algebrica di tutti i flussi di cassa attualizzati,
generati dal progetto considerato.
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Valore Attuale Netto
Valori confrontabili nel tempo
Attualizzazione
Valore Finanziario del
tempo
p
Rischio
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35
Valore Attuale Netto - VAN
Immaginando un progetto avente sei flussi di cassa in entrata ed uno
solo in uscita, la formulazione del suo VAN sarebbe:
VAN =
F1
(1+k)
+
F2
(1+k)2
+
F3
(1+k)3
+
F4
(1+k)4
+
F5
(1+k)5
+
F6
(1+k)6
- F0
dove:
Ft
flussi di cassa positivi;
F0
esborso iniziale;
k
costo del capitale
p
.
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Valore Attuale Netto - VAN
Regola di comportamento:
• Accettare i progetti a VAN > 0
Fra più progetti alternativi:
•
accettare il progetto che presenta il più elevato VAN > 0
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Valore Attuale Netto - VAN
Consente un migliore apprezzamento della ricchezza incrementale
generata da un progetto,
g
p g
, in sintonia con la TEORIA DEL VALORE
Pregi:
•
quantifica il contributo dell’investimento all’incremento del valore
•
con VAN>0 sono soddisfatte le attese minime ed è emersa una
remunerazione
i
incrementale
i
t l
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38
Valore Attuale Netto – VAN: esempio
Tasso di interesse
12%
Anno
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Flussi di cassa netti
-100.000
25.000
27.000
35.000
30.000
35.000
Valore attuale
-100.000
22.321
21.52
24.912
19.066
19.860
Valore attuale netto
7.683
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39
Il MARR: tasso minimo di rendimento accettabile
Il tasso di interesse o tasso di sconto da usare nella stima dei cash flow
per la valutazione di alternative concorrenti è il MARR (Minimum
A
Acceptable/Attractive
t bl /Att ti R
Rate
t off R
Return).
t )
Il MARR è chiamato anche costo del capitale.
La determinazione del MARR di solito è una operazione difficile e oggetto
di controversie.
Un modo
U
d semplice
li di calcolare
l l
il costo
t del
d l capitale
it l è quello
ll di
determinare il costo (come tasso) di ciascuna delle fonti di capitale
utilizzata dall’azienda per finanziare l’investimento e pesare ciascuno dei
costi in proporzione alla frazione rispetto al totale della fonte in oggetto.
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40
Costo del capitale
E il tasso di rendimento minimo
E’
minimo, corretto in base al premio per il rischio,
rischio
che un investimento deve garantire per risultare appetibile agli investitori.
Nel calcolo del NPV (o VAN) è il tasso di sconto aggiustato in funzione del
rischio.
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41
Il MARR: esempio
Se 1/3 del capitale è preso in prestito ad un tasso del 6% e il resto è
capitale nella forma di utile reinvestito, dove il ROE è pari al 12%, il
MARR è d
dato
t d
da
1
2
x 6% +
x 12% = 10%
3
3
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42
Uso di MARR standard
Non è raro trovare aziende che stabiliscono differenti livelli per il MARR in
base a categorie di rischio differenti.
1. rischio elevato (MARR
(MARR=40%)
40%)
Nuovi prodotti, nuove imprese, acquisizioni, joint venture
2. rischio moderato (MARR=25%)
Aumento della capacità produttiva per soddisfare una maggiore
domanda futura
3. rischio basso (MARR=15%)
Riduzione dei costi, make or buy, aumento della capacità produttiva
per soddisfare la domanda attuale
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Metodi di finanziamento
• Finanziamento con capitale
proprio – il capitale viene
fornito dagli utili non distribuiti
o dalla emissione di nuove
azioni
Struttura del capitale
• Finanziamento con capitale di
debito – il capitale viene
acquisito attraverso debiti con
banche o l’emissione di un
prestito obbligazionario
debito
capitale proprio
• Struttura del capitale –
aziende ben gestite
stabiliscono una struttura del
capitale obiettiva e si sforzano
di mantenere un certo
rapporto di indebitamento
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44
Costo del capitale
 Costo del capitale proprio (ie) –
costo del
d l capitale
i l associato
i
all’uso del capitale dei soci
 Costo del debito (id) – costo
associato al prestito di capitale
dai creditori
Costo dell
capitale
 Costo del capitale (k) – media
pesata di ie e id
Costo del debito
Costo del capitale
proprio
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45
Costo del capitale proprio secondo il modello CAPM
Il costo del capitale (ie) è calcolato in base alla formula:
ie = rf + [rM - rf]
dove rf = tasso di interesse privo di rischio (ad esempio, il tasso dei
BOT)
rM = tasso di interesse del mercato (basato sull’andamento del mercato
azionario)
rM – rf = premio di rischio
 = una misura della volatilità del prezzo delle azioni. B quantifica il
rischio. Se b > 1 (le azioni dell’azienda sono più volatili della
media del mercato azionario)
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46
Esempio di calcolo del costo del capitale proprio secondo il CAPM
Assumendo che rf è 7%,  è 1.5, e rm è 13%, si ottiene
k e  rf  b  rm - rf  = 7% + 1.5
1 5 13% - 7%  = 16%
Questo 16% del valore del costo del capitale proprio include un tasso del
7% privo di rischio più un premio di rischio del 9% che riflette il fatto che
l’azione dell’azienda in oggetto è 1.5 volte più volatile del portafoglio di
mercato a causa di fattori che influenzano il rischio non diversificabile o
sistematico.
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47
T.I.R. o IRR: tasso interno di rendimento
È quel tasso che mi rende il VAN nullo (il tasso è la mia incognita x )
N
0=

t=
0
F(t)
(1+x)t
IRR rappresenta il rendimento lordo di un progetto di investimento e il
massimo costo del capitale che l’ iniziativa può sopportare senza cadere in
area di perdita.
Regola decisionale:
•
accettare i progetti con TIR superiore al costo del capitale
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48
PBP (=payback period) o PRI (=periodo di recupero
dell’investimento)
•
PBP indica il numero di periodi che è necessario attendere affinché i
flussi positivi dell’ investimento compensino le uscite sostenute.
•
PBP esprime in quanto tempo si ha il ritorno dell’investimento.
•
PBP non dà informazioni sulla redditività dei progetti, ma informa
sulla rischiosità in termini temporali.
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49
Periodo di recupero (Pay Back)
Considera il numero di anni necessari a recuperare l’investimento, ovvero
l’esborso iniziale
formula utilizzabile:
k
 flussi cassa = esborso iniziale
t=1
Otteniamo un t pari agli anni necessari per recuperare l’esborso iniziale.
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50
Problema
La società ABM ha l'opportunità di effettuare i seguenti investimenti alternativi:
P
Progetto
A
B
C
E b
Esborso
iiniziale
i i l
28.000
10.000
18.000
Flussii di cassa previsti
Fl
i i
1° Anno 2° Anno 3° Anno
19.000
10.000
6.000
1.000
4.000
10.000
6.000
6.000
6.000
Gli investimenti vengono effettuati all'inizio del primo anno. I flussi di cassa
vengono realizzati alla fine di ogni anno.
Mettere in ordine di convenienza economica i tre progetti usando i seguenti
metodi di valutazione:
 periodo di recupero;
 periodo di recupero attualizzato (tasso di attualizzazione del 6%);
 valore attuale netto (tasso di attualizzazione del 6%);
 tasso interno di rendimento.
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51
Soluzione al problema (1)
Progetto A
investimento iniziale 28.000
flussi di cassa
anno 1
anno 2
anno 3
19.000
10.000
6 000
6.000
t =1
t =2
19.000 <
29.000 >
28.000
28.000
l’investimento e’ recuperato in meno di 2 anni.
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52
Soluzione al problema (2)
Progetto B
investimento iniziale 10.000
flussi di cassa
anno 1
1.000
anno 2
4.000
anno 3
10.000
10
000
t =1
t =2
t =3
1.000 <
5.000 <
15.000 >
10.000
10.000
10.000
l’investimento e’ recuperato tra i 2 e i 3 anni.
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53
Soluzione al problema (3)
Progetto C
investimento iniziale 18.000
flussi di cassa
anno 1
6.000
anno 2
6.000
anno 3
6.000
6
000
t =1
t =2
t =3
6.000 <
12.000 <
18.000 =
18.000
18.000
18.000
l’investimento e’ recuperato in 3 anni.
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54
Soluzione al problema (4)
CONCLUSIONI
I ordine
In
di decrescente
d
t di convenienza
i
economica
i
PROGETTO A
2 ANNI
PROGETTO B
2/3 ANNI
PROGETTO C
3 ANNI
VANTAGGI
Semplicità
Si preoccupa della liquidità
dell’investimento
SVANTAGGI
Non tiene conto del valore della
moneta nel tempo
Non tiene conto di cosa accade
dopo il tempo di recupero
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55
Periodo di recupero attualizzato (discounted pay back)
Considera il numero degli anni necessari a recuperare l’investimento
l investimento, ovvero
l’esborso iniziale, attualizzando i flussi di cassa che verranno incassati negli
esercizi successivi.
formula utilizzabile:
K
 flussi di cassa attualizzati = esborso iniziale
t=1
otteniamo un t pari agli anni necessari per recuperare l’esborso iniziale.
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56
Periodo di recupero attualizzato (discounted pay back)
Progetto A
i
investimento
i
iniziale
i i i l
28 000
28.000
flussi di cassa
valore attuale
anno 1
anno 2
anno
a
o3
t =1
t =2
t =3
19.000 x 0,943 =
10.000 x 0,890 =
6.000
6
000 x 0,840
0,8 0 =
17.917 <
26.817 <
31.857 >
17.917
8.900
5.040
5
0 0
(1 + 0,06)
(1 + 0,06)2
((1 + 0,06)3
28.000
28.000
28.000
ll’investimento
investimento e
e’ recuperato in 2 anni e 3 mesi (*)
(*) (28.000 – 26.817)/5.040 x 12 ≈ 3 mesi .
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57
Periodo di recupero attualizzato (discounted pay back)
Progetto B
investimento iniziale
10.000
flussi di cassa
valore attuale
anno 1
anno 2
anno 3
1.000 x 0,943 =
4.000 x 0,890 =
10 000 x 0,840
10.000
0 840 =
t =1
t =2
t =3
943 <
4.503 <
12.903 >
943
3.560
8 400
8.400
10.000
10.000
10.000
l’
l’investimento
e’’ recuperato 2 anni e 7 mesi (*)
(*) (10.000 – 4.503)/8.400 x 12 ≈ 7 mesi .
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58
Periodo di recupero attualizzato (discounted pay back)
Progetto C
investimento iniziale 18.000
flussi di cassa
anno 1
anno 2
anno 3
t =1
t =2
t =3
valore attuale
6.000 x 0,943 =
6.000 x 0,890
,
=
6.000 x 0,840 =
5.658 <
10.998 <
16.038 <
5.658
5.340
5.040
18.000
18.000
18.000
l’investimento non e’ mai recuperato
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59
Periodo di recupero attualizzato (discounted pay back)
CONCLUSIONI
In ordine decrescente di convenienza economica
PROGETTO A
2 ANNI E 3 MESI
PROGETTO B
2 ANNI E 7 MESI
PROGETTO C
MAI RECUPERATO
VANTAGGI
S
Semplicità
li i à
Si preoccupa della liquidità
dell’investimento
SVANTAGGI
N tiene
Non
i
conto di cosa accade
d
dopo il tempo di recupero
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60
Soluzione del problema applicando il metodo del VAN
progetto
A
B
C
flussi di cassa
attualizzati
anno 1 anno 2
anno 3
17.917
8.900
5.040
943
3.560
8.400
5 658
5.658
5 340
5.340
5 040
5.040
Tot.
costo
investimento
31.857
12.903
16 038
16.038
28.000
10.000
18 000
18.000
VAN
3.857
2.903
- 1.962
1 962
L’investimento C non è fattibile perché ha un VAN negativo.
Gli investimenti A e B invece, avendo un VAN positivo, sono fattibili.
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61
Metodo del valore attuale netto (Discounted Cash Flow)
Questo metodo si basa sul confronto tra il valore attuale dei flussi di cassa
ricevuti nei vari anni e l’investimento iniziale.
VAN = valore attuale dei flussi di cassa –
costo dell’investimento
n
VAN = 
t=1
i=
flussi di cassa - esborso iniziale
(1 + i)t
tasso di interesse che rappresenta il fattore di
attualizzazione detto anche fattore di sconto
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62
Metodo del valore attuale netto (Discounted Cash Flow)
Vantaggi del VAN
•
indica la presenza di redditività’ rispetto al tasso di attualizzazione
prescelto
•
tiene conto del diverso valore della moneta nel tempo
Svantaggi del VAN
•
non perviene ad un tasso preciso di redditività
•
è un valore assoluto e questo rende difficile un confronto tra più
i
investimenti
ti
ti
•
il calcolo è laborioso
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63
Metodo del valore attuale netto (Discounted Cash Flow)
CONCLUSIONI
In ordine decrescente di convenienza economica (VAN)
PROGETTO A
PROGETTO B
PROGETTO C
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64
Metodo del tasso interno di rendimento (TIR o IRR)
il TIR e’ il tasso di rendimento che rende uguale il valore attuale dei flussi di
cassa futuri al costo dell’investimento
dell investimento
TIR
n
Flussi di cassa

(1+i)t
t=1
- EI = 0
in questo caso e’ “i” l’incognita….
cioe’ il tasso che permette il recupero dell’investimento iniziale
(e contemporaneamente un interesse sul capitale ancora investito)
per determinare il TIR si procede per tentativi
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65
Metodo del tasso interno di rendimento (TIR o IRR)
TIR (Progetto A)
(procedendo per tentativi…)
(esborso iniziale = 28.000)
i = 20%
(19.000 x 0,833) + (10.000 x 0,694) + (6.000 x 0,579) = 26.241 < 28.000
i = 10%
(19.000 x 0,909) + (10.000 x 0,826) + (6.000 x 0,751) = 30.037 > 28.000
i = 15%
(19.000 x 0,870) + (10.000 x 0,756) + (6.000 x 0,658) = 28.038  28.000
TIR = 15%
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66
Metodo del tasso interno di rendimento (TIR o IRR)
TIR (Progetto B)
( b
(esborso
iniziale
i i i l = 10.000)
10 000)
i = 20%
(1.000 x 0,833) + (4.000 x 0,694) + (10.000 x 0,579) = 9.339 < 10.000
i = 15%
(1.000 x 0,870) + (4.000 x 0,756) + (10.000 x 0,658) = 10.474 > 10.000
i = 17%
(1.000 x 0,855) + (4.000 x 0,731) + (10.000 x 0,624) = 10.019  10.000
TIR = 17%
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67
Metodo del tasso interno di rendimento (TIR o IRR)
TIR (Progetto C)
(esborso iniziale = 18.000)
i=0
infatti:
6 000 + 6.000
6.000
6 000 + 6.000
6 000 = 18.000
18 000
La graduatoria è la seguente:
1) B
2) A
3) C
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68
Metodo del tasso interno di rendimento (TIR o IRR)
Vantaggi del TIR
• fornisce una percentuale precisa di redditività
• tiene conto del diverso valore della moneta nel tempo
Svantaggi del TIR
• il calcolo e’ complesso e laborioso
• non sempre fornisce una corretta misura di redditività
• talora trae in inganno
Le trappole del TIR
 se i flussi di cassa hanno cambiamenti di segno non si ha un unico TIR,
vi possono essere tanti TIR quanti sono i cambiamenti di segno
 il TIR presuppone la capacita
capacita’ dell
dell’impresa
impresa di investire sempre allo stesso
tasso (anche se molto elevato)
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69
Metodo del tasso interno di rendimento (TIR o IRR)
VAN
- I0 + S Ft(k)
TIR
k
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70
Il Tasso Contabile di Redditività (TCR)
Il tasso contabile di redditività è dato dal rapporto tra il risultato netto medio generato
da un investimento e le risorse inizialmente impiegate.
Si consideri il budget dell’investimento di seguito riportato:
anni
SP dell'investimento
C/c bancario attivo/passivo
Crediti vs. clienti
Debiti vs. fornitori
Rimanenze finali
Immobilizzazioni
Capitale netto iniziale
Risultato accantonato a riserva
Risultato netto del periodo
0
2
3
4
5
(80) (66,31) (45,36) (16,55) 22,82 64,45
20,63 30,82 44,67 63,18
(24,75) (36,98) (53,60) (75,82)
13,75 20,54 29,78 42,12
80
60
40
20
0
0
0
0
0 (3,32) (9,02) (24,30) (52,31)
(3,32) (5,71) (15,27) (28,01) (12,14)
Risultato medio netto dell’investimento=
Il tasso contabile è uguale a
1
3 32 + 5,71
3,32
5 71 + 15,27
15 27 + 28,01
28 01 + 12,14
12 14
12,89 = 6,5%
200
5
= 12,89
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Attn segno
71
Il Tasso Contabile di Redditività: il criterio di accettazione e quello
di selezione
•
il criterio di accettazione del TCR: tutti gli investimenti che
garantiscono un Tasso Contabile di Redditività superiore a quello
minimo
i i
soggettivamente
i
stabilito
bili dall’impresa;
d ll’i
•
il criterio di selezione del TCR: l’investimento che presenta il
Tasso Contabile di Redditività più elevato.
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Attn segno
72
Il Tasso Contabile di Redditività: i limiti
•
il tasso di redditività minimo accettabile per attuare un
investimento è stabilito soggettivamente dall’impresa;
•
si basa su grandezze contabili;
•
non tiene in considerazione né il valore finanziario del tempo né
la rischiosità che caratterizza l’investimento oggetto di
valutazione.
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Attn segno
73
Il Periodo di Recupero: il criterio di accettazione e quello di
selezione
•
il criterio di accettazione del PRI: tutti gli investimenti che
garantiscono un Periodo di Recupero inferiore a quello massimo
soggettivamente
i
stabilito
bili dall’impresa;
d ll’i
•
il criterio di selezione del PRI: l’investimento che presenta il
Periodo di Recupero inferiore.
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Attn segno
74
Il Periodo di Recupero: i limiti
•
il periodo di recupero minimo accettabile per attuare un
investimento è stabilito soggettivamente dall’impresa;
•
non tiene in considerazione cosa accade dopo il periodo di
recupero;
•
non tiene in considerazione né il valore finanziario del tempo né
la rischiosità che caratterizza l’investimento oggetto di
valutazione anche se tale limite p
può essere superato
p
attualizzando i flussi di cassa (in questo caso operativi)
dell’investimento.
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Attn segno
75
Il Tasso interno di Rendimento: il criterio di accettazione e quello di
selezione
•
il criterio di accettazione del TIR: tutti gli investimenti che
garantiscono un Tasso interno di rendimento superiore al CMPC
d ll’i
dell’impresa;
•
il criterio di selezione del TIR: l’investimento che presenta il
Tasso interno di rendimento più elevato.
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Attn segno
76
Il Tasso interno di Rendimento: i limiti
•
la possibilità di soluzioni multiple;
•
la possibilità di assenza di soluzioni;
•
l’impossibilità di
finanziamento;
•
l’impossibilità di tenere in considerazione la struttura dei tassi
d’interesse a termine.
distinguere
un
investimento
da
un
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Attn segno
77
Il Tasso interno di Rendimento: la possibilità di soluzioni multiple
VAN
A
TIR=25%
0
10
TIR=400%
25
400
k
VAN(A) =1934
anni
Invest. A
0
1
2
-4.000 +25.000 -25.000
T IR
V A N (10% )
25% e 400%
-1.934
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Attn segno
78
La possibilità di assenza di soluzioni: un esempio
VAN
B
VAN(B) =322
0
10
k
anni
In v e s tim e n to B
0
+900
1
- 1 .6 0 0
2
+ 1 .1 0 0
T IR
-
V A N (1 0 % )
+322
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Attn segno
79
Il TIR a confronto con il VAN: un esempio
VAN
VAN(E)=7953
VAN(F) =5054
TIR(F)=63
VAN(
E-F)=1394
0
10
44
k
TIR(E)=55
E
F
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80