disegni - Città Metropolitana di Milano

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disegni - Città Metropolitana di Milano
Saggi estratti dal catalogo:
D
I
S
E
G
N
I
intorno al fregio di Beethoven
edito da
itualità:
i tensione
o
Klimt
Tra sensualità e spiritualità:
la relazione carica di tensione tra disegno e
dipinto nell’opera di Gustav Klimt
Annette Vogel
Il Fregio di Beethoven che Gustav Klimt realizzò
di artisti. Sia dal punto di vista del contenuto sia sot-
nell’ala sinistra del palazzo della Secessione per la
to il profilo tecnico-formale, il Fregio di Beethoven
XIV mostra del gruppo tenutasi nel 1902 esprime
detiene quindi un ruolo chiave nell’ambito del mo-
in modo magistrale sia l’affinità spirituale dell’arti-
dernismo viennese.
sta con la musica, sia il suo interesse per le tematiche trascendenti. In questo monumentale dipinto
Il Fregio si snoda su due pareti lunghe e su una più
murale Klimt formula il suo personalissimo credo ar-
corta, che Klimt ricopre di arabeschi figurali ritmi-
tistico, quintessenza e manifesto della sua concezio-
camente disposti. L’intera composizione è basata su
ne dell’arte sia sotto il profilo tematico che forma-
disegni lineari dal carattere monumentale, tanto al-
le. La vita, l’amore, la gioia, la tragedia, le forze
legorici quanto essenzialmente formali, in cui l’arti-
oscure, la bellezza dispensatrice di felicità, il mon-
sta raggiunge una perfetta fusione tra forma e con-
do delle idee e quello sensuale si uniscono allo spi-
tenuto.
rito della musica e alla fede nel potere creatore e redentore dell’arte in una simbiosi suprema.
Le fluenti linee klimtiane hanno l’andamento vibrante dello Jugendstil e creano arabeschi multiformi che
Il Fregio di Beethoven è un’icona della nuova era del-
si dipanano attraverso l’opera rivelando la sensibilità
l’arte austriaca all’inizio del Novecento. Per l’idea
per l’erotismo e il gusto per l’eleganza tipici della fin
di base del fregio, Klimt trae ispirazione da Richard
de siècle. Per questo l’artista è considerato l’incarna-
Wagner che, nel 1846, in occasione della sua esecu-
zione dello Jugendstil viennese. I suoi disegni su car-
zione della Nona sinfonia di Beethoven, aveva descrit-
ta, così ricchi di sensibilità, seducono l’osservatore
to, nel programma esplicativo del concerto, le imma-
con la grazia, la sensualità e l’erotismo delle linee
gini che la composizione gli suggeriva. Qui Wagner
semplici e sinuose. Nella loro continua ripetizione del-
aveva formulato l’idea di base secondo la quale so-
la figura femminile, essi sono un omaggio alla don-
lo l’arte e la poesia sono in grado di condurre l’uma-
na nei suoi molteplici ruoli: amante, femme fatale, fu-
nità verso una vita migliore, nell’amore e nella li-
tura madre o fragile creatura. Nei suoi innumerevo-
bertà. La XIV mostra della Secessione è strettamen-
li disegni, l’artista ha cercato incessantemente di co-
te legata alla scena musicale viennese: così, il giorno
gliere l’essenza della natura femminile, ponendo co-
dell’inaugurazione Gustav Mahler dirige la propria
sì le basi per i suoi dipinti. Tuttavia, le stesse donne
trascrizione per fiati del quarto movimento della No-
che nell’opera grafica si offrono nella loro naturale
na sinfonia.
grazia e nudità, acquistano nei quadri un’elevazione
spirituale più grande.
La mostra dedicata a Beethoven segna il vertice delle aspirazioni dei secessionisti viennesi alla creazio-
Tutta l’opera klimtiana è permeata di sensualità ed
ne del Gesamtkunstwerk, la leggendaria opera d’ar-
erotismo, uniti a un’estetica compiutamente matu-
te totale, che prevedeva l’integrazione delle diverse
ra. Chi voglia approfondire i fondamenti di tale este-
discipline artistiche – pittura, scultura, architettura,
tica comprende ben presto come essi siano ricondu-
arte decorativa, grafica e design – in una sintesi ar-
cibili alla relazione carica di tensione tra i disegni e
moniosa, che avrebbe favorito il loro ingresso in ogni
la pittura a olio e murale – il Fregio di Beethoven, ap-
ambito dell’esistenza. In quest’ottica, il fregio klim-
punto. Così, spesso, proprio i disegni che esprimo-
tiano può essere considerato il punto d’arrivo di que-
no l’anelito alla felicità e al compimento, nella loro
sto ideale: in nessun’altra opera d’arte la compene-
versione pittorica appaiono inestricabilmente legati
trazione tra pittura, disegno, ornamento e arte deco-
ai temi della vecchiaia, della morte, dell’angoscia.
rativa è così intensa. Utilizzando pietre dure, madreperla e foglia d’oro, ma anche materiali molto me-
Sono circa quattromila i disegni realizzati da Klimt
no nobili come chiodi da tappezziere, anelli per ten-
in relazione ai dipinti1. Si tratta di disegni naturali-
de e schegge di vetro, Klimt compone, su una super-
stici estremamente essenziali, ridotti alle semplici li-
ficie intonacata, un’opera splendente, moderna e ric-
nee di contorno tracciate a gesso, matita o punta
ca di spiritualità. L’elemento figurativo si fonde con
d’argento su carta da pacchi o carta giapponese lu-
l’astrazione in un modo fino ad allora sconosciuto,
cida, talvolta con l’aggiunta della matita colorata ros-
che anticipa i tentativi della successiva generazione
sa o blu. Le figure sono rappresentate senza punti di
13
71
riferimento spaziali, l’effetto di plasticità è dato dal-
namentale dei capelli, che partecipano alla defini-
la prospettiva, spesso scorciata.
zione delle superfici abbellite da elementi allusivi al-
Tema quasi esclusivo di questa ricchissima produzio-
le forze cosmiche. Il tema mitologico che dà il tito-
ne di disegni è il corpo e l’intima natura femminile.
lo al quadro – Danae e Zeus in forma di pioggia d’o-
I fogli mostrano donne sensuali, nudi dimentichi di
ro –, associato a temi quali l’inizio della vita e la fer-
sé, corpi abbandonati in pose straordinariamente ca-
tilità in così perfetta sintonia con lo Jugendstil, sem-
riche di erotismo, coppie immerse nel loro abbrac-
bra passare in secondo piano, offrendo piuttosto al-
cio in situazioni apparentemente sospese, eleganti
l’artista uno sfondo neutro per affrontare le più at-
figure femminili – ritratti o effigi – in una profusio-
tuali problematiche formali della pittura.
ne di ornamenti che allude allo stile innovativo della Wiener Werkstätte. L’essenzialità della tecnica, ac-
Un contrasto totalmente diverso emerge osservando
compagnata dal rapimento sensuale dei nudi, con-
il quadro del 1903-1904 raffigurante una donna in-
ferisce ai disegni qualcosa di fragile e metafisico.
cinta, cui Klimt dà il titolo Speranza I (ill. p. 14). Il
Nei dipinti di Klimt, dalla concezione essenzialmen-
soggetto suscitò scandalo, e nello stesso anno, poco
te più severa, le figure subiscono, sorprendentemen-
prima dell’inaugurazione della sua retrospettiva alla
te, una elevazione spirituale del tutto diversa. Dal
Secessione viennese, Klimt ritirò il quadro, per pre-
confronto tra i disegni e i dipinti si osserva che gli stu-
sentarlo al pubblico soltanto sei anni dopo. Come
di rappresentano, sì, le tappe del passaggio verso i di-
preparazione a Speranza I Klimt realizzò quasi ses-
pinti, ma che per contenuti e linguaggio formale in-
santa disegni. Di questi, la metà raffigura una don-
trattengono con essi una relazione carica di tensione.
na incinta abbracciata a un uomo (Donna incinta e
Nei suoi studi, che destano a prima vista un’impres-
uomo visti da sinistra, 1902 circa, cat. n. 4), gli altri
sione naturalistica, Klimt mantiene sempre l’aggrazia-
figure femminili da sole. Nel quadro, il senso di in-
ta intensità erotica che sembra fissare un anelito in-
timità e la promessa di felicità espressi nei disegni si
cessante alla gioia e all’appagamento; al contrario, i
trasformano in cupa malinconia: la figura della don-
dipinti hanno un effetto sostanzialmente più freddo,
na gravida, vista di profilo, è sola, e sullo sfondo in-
anzi stilizzato. Se, sulla carta, le figure femminili so-
combono gli elementi della notte e della morte.
no tracciate spesso con linee di contorno sensibilissime e i loro corpi sono presentati prevalentemente
Quando si tenti un’analisi sistematica del rapporto
in una vulnerabile nudità, sulla tela queste stesse fi-
carico di tensione tra i disegni e i dipinti a olio di
gure diventano inaccessibili e monumentali. Inserite
Klimt, balza agli occhi la costante prossimità di na-
nella ricca cornice decorativa, subiscono una meta-
scita e morte, Eros e Thanatos, oltre che una serie
morfosi “disincarnante”: diventano quelle misterio-
di contrasti formali. Ed è proprio la sintesi di questi
se “icone di spiritualità” che l’osservatore conosce
opposti che crea la magia dell’arte di Klimt e fa di
bene attraverso dipinti famosi come Il bacio (1907-
lui il massimo esponente dello Jugendstil. Due sono
1908) e Danae (1907-1908), risalenti al cosiddetto
le opere chiave che contribuiscono in maniera par-
“periodo d’oro” di Klimt.
ticolare a comprendere i dipinti e la loro genesi in
Questa considerazione si comprende bene osservan-
relazione a un numero insolitamente elevato di dise-
do lo studio naturalistico di un nudo di ragazza ran-
gni preparatori: i pannelli delle Facoltà (1898-1903)
nicchiata con le cosce tirate su (1903, cat. n. 6), ese-
e il Fregio di Beethoven (1902).
guito come preparazione per Danae (ill. p. 15) – uno
Klimt ha trentacinque anni e vanta una carriera di
dei dipinti klimtiani dalla carica erotica particolar-
pittore di decorazioni storiche per teatri ed edifici
mente accentuata. Nel dipinto, lo studio in contro-
pubblici quando, nel 1897, l’Università di Vienna gli
parte della ragazza rannicchiata diventa un’icona del-
commissiona le allegorie della Filosofia, della Medi-
l’abbandono distante, quasi astratta. Qui risulta evi-
cina e della Giurisprudenza per le volte delle facoltà.
dente come, sulla tela, Klimt si confronti in pari mi-
A questo punto Klimt è già presidente della Seces-
sura con la linea e con la forma. Grazie alla forte
sione viennese, sodalizio di artisti appena fondato e
prospettiva dal basso, dalla linea di contorno di Da-
destinato a dare un’impronta decisiva allo Jugend-
nae sviluppa una forma chiusa a supporto dell’im-
stil. L’ideale estetico della Secessione, che mette sul-
magine. La superiore qualità estetica è data dallo
lo stesso piano la bellezza, la verità e il bene, subi-
straordinario incarnato monocromo e dalla resa or-
sce un repentino scarto nel 1898, quando Klimt ac-
gio formale dell’espressionismo che di lì a poco sarà
ca trecento
disegni,
perdichiarezza,
grazia e fortero”
dell’Inno
alla che
gioia
Schiller musicato
da
incarnato da Egon Schiele e Oskar Kokoschka.
za espressivasecondo
sono tralalevivida
sue opere
grafichedel
piùproinBeethoven,
spiegazione
tense. Il fregio
iniziache
da un
gruppo
continuo
di figugramma
sinfonico
Richard
Wagner
diede
nel
cetta1902,
di eseguire
la decorazione
pittorica
dell’aula
Nel
in occasione
della XIV mostra
della
Seces-
re fluttuanti
orizzontalmente,
che 17:02
simboleggiano
1846
in occasione
della sua esecuzione
della Nona.
001_8405_Klimt_saggio Vogel.qxd:01 Sciaccaluga
23-01-2012
Pagina 18
magnaviennese,
dell’università
e inserisce
nelladirappresentasione
Klimt esegue
il Fregio
Beethoven.
l’“anelito alla felicità” (disegno per L’anelito alla fe-
zione
allegorica
delleinfacoltà
vecchie,
Nel nuovo
edificio,
formadonne
di tempio,
gli grasse,
artisti
licità:
i geni
fluttuanti,presenta
1901-1902,
p. pareti
42). Tra
queIl
Fregio
di Beethoven
sulleill.
due
lunghe
malate
e gravide.possono
Molti dei
disegni preparatori
della Secessione
realizzare
il loro idealesono
del-
ste si inseriscono
altri gruppi,
che
esprimono
fragili
figure femminili
fluttuanti,
entità
sferiche“le
chesofin-
eseguiti
dal vero
nelloIlstudio
dell’artista.
Queste fil’opera d’arte
totale.
tema della
XIV esposizione
ferenze della
umanità”
e la “protezione
da
carnano
le Artidebole
e l’Anelito
e preparano
la strada all’a-
gure,
nelle van
qualiBeethoven.
Klimt lasciaIltrasparire
chiaramente
è Ludwig
monumentale
fregio
parte edei
e altreKlimt
figureneche
impersonano
la
more
allaforti”,
redenzione;
rafforza
la leggerez-
Josef
Hoffmann,
Rilievo soprapporta
, per ilsinfonia
gli
studi
naturalistici,
loro nuovo
klimtiano,
che illustra
lascatenano
famosa Nona
svol1901-1902
realismo
un
dibattito
che
si
protrarrà
per
anni
negli
gendosi
come
un
nastro
lungo
le
pareti
della
sala,
è
(ricostruzione di Willi Kopf, 1985)
Legno dipinto
di bianco,
94 x 96
x 15
cm
ambienti
culturali
viennesi.
Ma
segnano
anche
il punl’opera
che
suscita
maggiore
attenzione.
Disegno,
Vienna, Collezione Hummel
Compassione
l’Orgoglio,
Lussuria,
za
immaterialeecon
l’insolitolavuoto
al di l’Impudicizia,
sotto della fa-
se e sopracciglia co
l’Intemperanza,
il Dolore Nell’opera,
struggente, la
Poesia vuoto
e le Ar-e
scia
orizzontale figurata.
tuttavia,
sa degli studi un’ar
ti
(ill. pp.
scene
culminano
raffigupieno,
vizi 32-35).
e virtù, Le
salute
e malattia
sononella
sempre
vici-
sione particolarme
to
di svolta
dell’artista:
raffigurando
l’insolitamente
pittura,
materiali
ed elementi
decorativi
si fondono
razione
di un coro,
che frontale
circondaoffre
unaun’entrata
coppia abbracni:
così l’opulenta
parete
in sce-
sullo sfondo. Il mo
“brutto”,
infatti,
egli
giunge sulla
soglia
dell’arte
in una maniera
che
diventerà
l’essenza
stessa
dellamospi-
ciata
e rappresenta
simbolicamente
le parole
“Gioia,
na
teatrale
alle demoniache
Gorgoni,
accompagnate
ripreso in tre figure
derna,
del gesto
e al
linguagritualitàspiana
messalainstrada
scenaall’arte
nelle opere
dello
“stile
d’o-
bella
scintillaMorte
divina
[...] questo
bacio alfigura
mondo
da
Malattia,
e Follia,
e alla grande
del ingi-
le nell’allegoria del
gio
ro” formale
di Klimt.dell’espressionismo che di lì a poco sarà
tero” Tifeo.
dell’Inno
alla gioia
Schiller
musicato
da
gante
Sull’altra
paretedilunga,
il fregio
raffigura
p. 16 e relativo stu
incarnato da Egon Schiele e Oskar Kokoschka.
Beethoven,
secondotralal’uomo
vivida espiegazione
delcon
pro-il
l’unione redentrice
la donna che,
bocca coperta dai ca
Insieme ai pannelli delle Facoltà, il Fregio di Beetho-
gramma
sinfonicocirconfuso
che Richard
Wagner
diede
nel
suo decorativismo
d’oro,
inaugura
un nuo-
fisionomia man ma
Nel
1902, un
in occasione
della della
XIV mostra
delladell’arSecesven segna
nuovo culmine
produzione
1846
in Nel
occasione
della tuttavia,
sua esecuzione
delladelle
Nona.
vo stile.
suo insieme,
la sequenza
pa-
capelli, Klimt stiliz
sione
Klimt
Fregio
dioccupa
Beethoven.
tista. Ilviennese,
ciclo, lungo
34esegue
metri eilalto
2,15,
due
reti descrive la vicinanza dialettica di momenti salvifi-
le figlie della Notte
Nel nuovo
in forma
di tempio,
gli iartisti
pareti
lungheedificio,
e una parete
frontale,
e contiene
prin-
Il
di Beethoven presenta sulle due pareti lunghe
ci Fregio
e funesti.
L’impiego ripetuto
della Secessione
possono
realizzare
il loroadotterà
ideale delcipali
sviluppi del
linguaggio
che Klimt
da
fragili
figuredifemminili
fluttuanti,
entità sferiche
inDal
punto
vista formale,
la virtuosa
fusioneche
di di-
studi e la loro stil
l’operamomento
d’arte totale.
Il Le
tema
della
questo
in poi.
figure
deiXIV
suoiesposizione
disegni dal-
carnano
le Arti eraggiunge
l’Anelito enel
preparano
la stradagranall’asegno
e pittura
Fregio un’acme
particolare. L’app
è Ludwig
van ridotte
Beethoven.
Il monumentale
fregio
le
linee interne
all’essenziale
diventano, in
for-
more eLe
allalinee
redenzione;
Klimt nema
rafforza
la leggerezdiosa.
interne vibranti
essenziali
che caratterizzano
gli
studi
preparatori
sono
il
motivo
conza immateriale con l’insolito vuoto al di sotto della
fa-
za dei disegni, in c
duttore
anche del
fregio.
Ne derivatuttavia,
la spiccata
15e
scia orizzontale
figurata.
Nell’opera,
vuotobidimensionalità
della
fascia
decorativa,
definiziopieno, vizi e virtù,
salute
e malattia
sono la
sempre
vici-
gramma razionale:
ne
grafica
delle figure
come offre
le Gorgoni
o laincopni: così
l’opulenta
parete –frontale
un’entrata
scepia
di
amanti
–
presentate
di
profilo
o
in
una
fronna teatrale alle demoniache Gorgoni, accompagnate
sca a cambiare il c
talità
suggestivamente
accentuata.
I corpi
sonodel
libeda Malattia,
Morte e Follia,
e alla grande
figura
giri
nello
spazio
e monumentali,
eppure
si inseriscogante
Tifeo.
Sull’altra
parete lunga,
il fregio
raffigura
la figura seduta co
no
armoniosamente
nella
struttura
d’insieme
con-il
l’unione
redentrice tra
l’uomo
e la donna
che,econ
feriscono
al
fregio
un
effetto
dinamico.
Inoltre
Klimt
suo decorativismo circonfuso d’oro, inaugura un nuo-
gato, 1902, ill. p. 4
si
del suo
ricco
ciclo parietale
per
ampliare
il suo
voserve
stile. Nel
insieme,
tuttavia, la
sequenza
delle
palinguaggio,
introducendovi
l’ornamento
e
l’applicareti descrive la vicinanza dialettica di momenti salvifi-
ne, Klimt trova un
zione
artigianale. In piena sintonia con l’idea dell’oci e funesti.
pera
d’arte di
totale,
riescelacosì
a realizzare
la di
comDal punto
vistaegli
formale,
virtuosa
fusione
di-
Grazie alla linea ri
gio di Beethoven, K
tense.
fregio ridotte
inizia da
un gruppo diventano,
continuo diinfigule lineeIlinterne
all’essenziale
for-
penetrazione
diraggiunge
diversi generi;
in ciòun’acme
rientra anche
segno e pittura
nel Fregio
granl’innovativo
uso
dei
materiali
più
diversi
(dalla
ricordiosa. Le linee interne vibranti ma essenziali che ca-
ttorica dell’aula
re fluttuanti orizzontalmente, che simboleggiano
rente foglia d’oro agli anelli da tenda negli orecchi-
mentazione geome
ella rappresenta-
klimtiano, che illustra la famosa Nona sinfonia svolma
monumentale,
protagoniste
sequenza
pro-è
gendosi
come un nastro
lungo ledella
pareti
della sala,
grammatica
si svolge
sulleattenzione.
pareti ed esprimono
l’opera che che
suscita
maggiore
Disegno,
nel
gradomateriali
più elevato
la compenetrazione
pittura
pittura,
ed elementi
decorativi sitrafondono
eingrafica.
Il Fregio
Beethoven
occupa
unadella
posiziouna maniera
che di
diventerà
l’essenza
stessa
spine
chiave,
poiché
dà inizio
allaopere
stilizzazione
delled’ofiritualità
messa
in scena
nelle
dello “stile
gure,
ornamentazione e alla sintesi con le tecniro” dialla
Klimt.
che artigianali che inaugurano lo “stile d’oro” dell’artista.
L’affascinante
linguaggio
che
Insieme
ai pannelli eterogeneità
delle Facoltà,diilun
Fregio
di Beethofu
pionieristico
qui il suo
privenconsiderato
segna un nuovo
culmine raggiunge
della produzione
dell’armo
tista.culmine.
Il ciclo, lungo 34 metri e alto 2,15, occupa due
Per
questa
composizione
realizza
cirpareti
lunghe
e una parete Gustav
frontale,Klimt
e contiene
i princa
trecento
disegni,
che per chiarezza,
e forcipali
sviluppi
del linguaggio
che Klimtgrazia
adotterà
da
za
espressiva
sono
tra leLesue
opere
piùdalinquesto
momento
in poi.
figure
dei grafiche
suoi disegni
e virtuosismo, nas
ce del catalogo del
tervento minimo s
ti (Nudo femminil
accovacciata ma se
delle figure.
nalità dell’esecuzio
ta un alto grado d
l’“anelito alla felicità” (disegno per L’anelito alla fe-
ni dell’Intemperanza), oggi così diffuso nell’arte del15
ne sull’intonaco d
vecchie, grasse,
licità: i geni fluttuanti, 1901-1902, ill. p. 42). Tra que-
l’installazione. Il segreto del movimento costante sta
no questa astrazio
preparatori sono
ste si inseriscono altri gruppi, che esprimono “le sof-
però nella divergenza della rappresentazione: le fi-
rtista. Queste fi-
ferenze della debole umanità” e la “protezione da
gure del Cavaliere, dell’Intemperanza e della Poesia,
Per i visitatori dell
rire chiaramente
parte dei forti”, e altre figure che impersonano la
ricoperte di foglia d’oro e dall’effetto piuttosto cri-
il Fregio di Beetho
er il loro nuovo
Compassione e l’Orgoglio, la Lussuria, l’Impudicizia,
stallino e stilizzato, sono costantemente incalzate
attrazione e di sca
rà per anni negli
l’Intemperanza, il Dolore struggente, la Poesia e le Ar-
dalla fluidità dell’Anelito e della coppia di amanti.
si esercitò solo a d
ano anche il pun-
ti (ill. pp. 32-35). Le scene culminano nella raffigu-
o l’insolitamente
razione di un coro, che circonda una coppia abbrac-
Così, per accrescere l’effetto drammatico della sua
avuto ripercussion
ca dei contempora
glia dell’arte mo-
ciata e rappresenta simbolicamente le parole “Gioia,
rappresentazione, il linguaggio espressivo dell’artista
striaca. Il giovane
esto e al linguag-
bella scintilla divina [...] questo bacio al mondo in-
oscilla tra stilizzazione e movimento. Tale tendenza si
tativo della genera
di lì a poco sarà
tero” dell’Inno alla gioia di Schiller musicato da
riscontra con una concentrazione particolare nel grup-
di Beethoven, con
Kokoschka.
Beethoven, secondo la vivida spiegazione del pro-
po intorno alle tre Gorgoni. I relativi studi compren-
una “pittura imp
gramma sinfonico che Richard Wagner diede nel
dono il modello femminile in tutte le fasi del movimen-
“culmine” della pr
1846 in occasione della sua esecuzione della Nona.
to del corpo stante e girato. Come osserva Alice Stro-
va il suo mentore
bl nel suo catalogo dei disegni, Klimt accentua di vol-
male. A partire da
ostra della Seces-
io di Beethoven.
17:02
po
intorno
alle
treconcentrazione
Gorgoni. I relativi
studi comprenriscontra
con
una
particolare
nel grup-
una
“pittura improvvisata”
ma al mezzi
tempoespressivi,
stesso il
di Beethoven,
con i suoi innovativi
dono
il modello
femminile
in Itutte
le fasi
del movimenpo intorno
alle tre
Gorgoni.
relativi
studi
compren-
“culmine”
della
produzione klimtiana;
in Klimt
trouna “pittura
improvvisata”
ma al tempo
stesso
il
dono il modello femminile in tutte le fasi del movimenPagina
18
to del corpo stante e girato. Come osserva Alice Stro-
va
il suo mentore
e ne radicalizza
il linguaggio
for“culmine”
della produzione
klimtiana;
in Klimt tro-
bl
catalogo
disegni,
Klimt
accentua
volto nel
del suo
corpo
stante dei
e girato.
Come
osserva
AlicediStro-
male.
A partire
dale1909,
l’ornamentazione
di Schieva il suo
mentore
ne radicalizza
il linguaggio
for-
ta
un particolare
diverso:
gesto,
posizione
bl in
nelvolta
suo catalogo
dei disegni,
Klimt
accentua
di delvol-
le
si richiamerà
direttamente
alla figura chedi
si Schiefonde
male.
A partire dal
1909, l’ornamentazione
la
acconciatura,
posizione
gambe.
Nel delfreta testa,
in volta
un particolare
diverso:delle
gesto,
posizione
nella
linea e nella
superficie.alla
L’artista
le
le si richiamerà
direttamente
figura scandisce
che si fonde
gio,
tuttavia,
bastano pochi
tocchi
– membra
la testa,
acconciatura,
posizione
delle
gambe. spigoloNel fre-
sue
forme geometriche,
che poi acnellafigure
linea ossute
e nellainsuperficie.
L’artista scandisce
le
gio, tuttavia, bastano pochi tocchi – membra spigolose e sopracciglia corrugate – a dare alla grazia flessuo-
sue
figure
ossute in forme
geometriche,
poi accentua
all’acquerello
con colori
estranei, che
innaturali.
nascente secolo X
La figura della Morte dietro alle Gorgoni di Klimt e il
sono strettament
sa degli studi un’aria di minaccia, che trova un’espres-
contorto acquerello della Donna incinta di Schiele del
Nel 1910 Kandin
sione particolarmente chiara nella figura della Morte
1910 presentano un’affinità evidente (cfr. ill. p. 17).
quadro astratto e
sullo sfondo. Il motivo delle Gorgoni (ill. p. 17) verrà
Schiele articola la figura per piani geometrici, e ripren-
rico Lo spirituale n
ripreso in tre figure femminili dall’aspetto molto simi-
de l’ampio gesto che, nel Fregio di Beethoven, Klimt
zione imbocca u
le nell’allegoria della Giurisprudenza del 1903 (cfr. ill.
esprime solo in parte. L’accentuazione di questo lin-
piuttosto sulle art
p. 16 e relativo studio Nudo femminile in piedi con la
guaggio corporeo diventerà un mezzo stilistico del
quadrato, dal prec
bocca coperta dai capelli, 1903-1907, cat. n. 8). Con una
successivo Espressionismo.
palazzo della Sece
fisionomia man mano più realistica e con serpenti nei
stellung del 1902 d
capelli, Klimt stilizzerà il motivo nelle potenti Erinni,
Come in Klimt, anche in Schiele il disegno continua
mann – compagn
le figlie della Notte venute dagli Inferi.
a essere un campo di sperimentazione. L’artista più
carattere di un s
L’impiego ripetuto e strategico che Klimt fa dei suoi
giovane sottolinea con convinzione l’autonomia este-
Josef Hoffmann
studi e la loro stilizzazione meritano un’attenzione
tica e l’autosufficienza del disegno tracciato su un fo-
a Bruxelles, l’astra
particolare. L’apparente spontaneità e immediatez-
glio – in alcuni casi addirittura tre volte – che, agli
mine nel Fregio S
za dei disegni, in cui l’artista raggiunge alta maestria
occhi dei contemporanei, appare incompiuto. Gustav
zioni policrome e
ono il motivo con-
e virtuosismo, nascono piuttosto da un preciso pro-
Klimt proclama l’autonomia dei suoi disegni con
strutture a rilievo
va la spiccata bi-
gramma razionale: un confronto con i disegni alla lu-
qualche esitazione in più. A volte, per dare un’idea
ativa, la definizio-
ce del catalogo delle opere chiarisce come Klimt rie-
del suo modo di procedere, presenta studi e dipinti
Nel suo confronto
Gorgoni o la cop-
sca a cambiare il carattere di una figura con un in-
insieme. Quasi tutti i disegni per il Fregio di Beetho-
spiana la strada a
ilo o in una fron-
tervento minimo sul disegno. Così, per esempio, dal-
ven recano ancora la “R” del collezionista Carl Rei-
dalla figura disegn
I corpi sono libe-
la figura seduta con il ginocchio sollevato tra le Ar-
ninghaus, che li acquistò insieme al fregio stesso al-
ne di artisti espres
pure si inserisco-
, disegno per
il Fregio
Stoclet
, braccio alluntiIl cavaliere
(Nudo femminile
visto
di spalle
con
la fine dell’esposizione. Successivamente Klimt dise-
Kokoschka, che
a d’insieme e con-
gato,
1902, ill. p. 44) elabora la Lussuria, anch’essa
Acquerello e colore coprente,
Il cavaliere
, disegno
per il Fregio
Stoclet, creativa intorno a
gnerà dei fogli che non
serviranno
da modelli
per ope-
mico. Inoltre Klimt
er ampliare il suo
mento e l’applica-
1908
accovacciata
bronzo dorato ma sensuale (cfr. anche ill. p. 40). InfiVienna, MAK (Österreichische Museum
ne,
Klimt trova una cifra specifica per
für angewandte Kunst)
ogni qualità
delle figure.
1908
re pittoriche e apporrà
la propria
sigla
chiaramente
Acquerello
e colore
coprente,
zione. La loro ma
bronzo
dorato
visibile anche su studi
preliminari
a dipinti.
la quale come Kli
Vienna, MAK (Österreichische Museum
con la “nuova”, è
für angewandte Kunst)
a con l’idea dell’o-
Grazie alla linea ridotta nella posa e alla bidimensio-
I quadri e i disegni di Klimt, pur oggetto di giudizi
versa. I riferimen
realizzare la com-
nalità dell’esecuzione pittorica, nel 1902, con il Fre-
tanto diversi, hanno in comune un programma se-
l’abbandono sens
ciò rientra anche
gio di Beethoven, Klimt raggiunge per la prima vol-
guito con la medesima coerenza, che mira a idealiz-
pentinamente sop
iversi (dalla ricor-
ta un alto grado di stilizzazione delle figure. L’orna-
zare le figure – anche senza il vincolo dell’allegoria
Mentre negli ann
nda negli orecchi-
mentazione geometrica e la straordinaria applicazio-
e del mito – e a inserirle in una superiore, trascen-
ta come un riform
fuso nell’arte del-
ne sull’intonaco dei materiali più diversi sottolinea-
dentale regolarità. Le differenze si osservano nel
anche la lotta per
no questa astrazione.
grado di stilizzazione e di astrazione: così, nei dise-
gli artisti Schiele
gni, l’ornamento compare solo come rudimentale
magine di martir
autoritratti.
mento costante sta
esentazione: le fi-
nza e della Poesia,
Per i visitatori della mostra della Secessione del 1902
voluta, mentre i dipinti non nascondono l’origine dei
etto piuttosto cri-
il Fregio di Beethoven fu motivo al tempo stesso di
motivi, che appaiono profondamente influenzati
emente incalzate
attrazione e di scandalo. Tuttavia la sua vera azione
tanto dall’arte bizantina quanto dall’iconografia giap-
coppia di amanti.
si esercitò solo a distanza di anni, nell’attività artisti-
ponese e suscitano nei contemporanei una sensa-
ca dei contemporanei: nessun’altra opera di Klimt ha
zione di estraneità. È proprio in questi motivi che
mmatico della sua
avuto ripercussioni altrettanto profonde sull’arte au-
Klimt raggiunge il grado di astrazione più alto del-
ressivo dell’artista
striaca. Il giovane Egon Schiele, l’artista rappresen-
la sua produzione. Il Fregio di Beethoven, che risa-
o. Tale tendenza si
tativo della generazione successiva, vede nel Fregio
le alla fase iniziale del confronto dell’artista con il
articolare nel grup-
di Beethoven, con i suoi innovativi mezzi espressivi,
decorativismo, esprime l’affinità con la spiritualità
vi studi compren-
una “pittura improvvisata” ma al tempo stesso il
della musica e, anche sotto il profilo dei contenuti,
e fasi del movimen-
“culmine” della produzione klimtiana; in Klimt tro-
arricchisce l’opera klimtiana con i temi trascenden-
osserva Alice Stro-
va il suo mentore e ne radicalizza il linguaggio for-
ti della redenzione e della grandezza. Temi che ri-
mt accentua di vol-
male. A partire dal 1909, l’ornamentazione di Schie-
flettono lo spirito del tempo e contemporaneamen-
sto, posizione del-
le si richiamerà direttamente alla figura che si fonde
te aprono la strada alla discussione di argomenti
Alice Strobl, Gusta
talogo in quattro vol
ger, Gustav Klimt. K
lerischen Werkes, Mü
1
della musica e, anche sotto il profilo dei contenuti,
arricchisce l’opera klimtiana con i temi trascendenti della redenzione e della grandezza. Temi che riflettono lo spirito del tempo e contemporaneamente aprono la strada alla discussione di argomenti
tranei, innaturali.
fondamentali come contenuto e forma nell’arte del
nascente secolo XX, in cui spiritualità e astrazione
orgoni di Klimt e il
sono strettamente legate.
cinta di Schiele del
Nel 1910 Kandinskij dipinge a Monaco il suo primo
nte (cfr. ill. p. 17).
quadro astratto e poco dopo pubblica lo scritto teo-
eometrici, e ripren-
rico Lo spirituale nell’arte. A Vienna, la nascente astra-
Beethoven, Klimt
zione imbocca una strada diversa, concentrandosi
one di questo lin-
piuttosto sulle arti decorative. Il rilievo soprapporta
ezzo stilistico del
quadrato, dal precoce impianto astratto, realizzato nel
palazzo della Secessione viennese per la Beethovenausstellung del 1902 dall’architetto e designer Josef Hoff-
disegno continua
mann – compagno di strada di Klimt –, ha tutto il
ione. L’artista più
carattere di un simbolo. Nella collaborazione con
l’autonomia este-
Josef Hoffmann per il progetto del Palazzo Stoclet
tracciato su un fo-
a Bruxelles, l’astrazione klimtiana raggiunge il suo cul-
e volte – che, agli
mine nel Fregio Stoclet, in cui si alternano applica-
compiuto. Gustav
zioni policrome e severi rettangoli, linee ondulate e
suoi disegni con
strutture a rilievo.
per dare un’idea
nta studi e dipinti
Nel suo confronto con il decorativismo Gustav Klimt
l Fregio di Beetho-
spiana la strada all’astrazione, ma non si stacca mai
ezionista Carl Rei-
dalla figura disegnata. Anche la successiva generazio-
al fregio stesso al-
ne di artisti espressionisti, come Egon Schiele e Oskar
mente Klimt dise-
Kokoschka, che iniziano la loro incisiva parabola
a modelli per ope-
creativa intorno al 1909, rimarrà fedele alla figura-
sigla chiaramente
zione. La loro marcia verso l’arte moderna, durante
a dipinti.
la quale come Klimt rimpiazzeranno l’arte “vecchia”
con la “nuova”, è una battaglia completamente di-
oggetto di giudizi
versa. I riferimenti allegorici e mitologici di Klimt e
n programma se-
l’abbandono sensuale delle sue figure verranno re-
che mira a idealiz-
pentinamente soppiantati dal loro crudo realismo.
colo dell’allegoria
Mentre negli anni della Secessione, Klimt si presen-
uperiore, trascen-
ta come un riformatore che esprime nelle sue opere
si osservano nel
anche la lotta per la libertà dell’arte, poco più tardi
ne: così, nei dise-
gli artisti Schiele e Kokoschka offriranno di sé l’im-
ome rudimentale
magine di martiri, sia nei comportamenti che negli
dono l’origine dei
autoritratti.
mente influenzati
l’iconografia giap-
oranei una sensa-
questi motivi che
ione più alto del-
ethoven, che risadell’artista con il
con la spiritualità
ilo dei contenuti,
temi trascenden-
ezza. Temi che ri-
ntemporaneamen-
one di argomenti
orma nell’arte del
Alice Strobl, Gustav Klimt, Die Zeichnungen 1878-1918, catalogo in quattro volumi, Salzburg 1980-1989; Alfred Weidinger, Gustav Klimt. Kommentiertes Gesamtverzeichnis des malerischen Werkes, München 2007.
1
19
en
Il Fregio di Beethoven
Marian Bisanz-Prakken
Che il Fregio di Beethoven occupi una posizione chia-
fin dall’inizio anche gli obiettivi della Secessione vien-
ve nella produzione pittorica di Gustav Klimt è oggi
nese, fondata nel 1897. Gli allestimenti d’interni di cui
un fatto indiscusso. Allo stesso modo, la Beethoven-
sopra, che miravano sempre all’effetto d’insieme, rap-
ausstellung (XIV esposizione, aprile-giugno 1902), la
presentarono il contributo peculiare degli artisti vien-
mostra collettiva dedicata al compositore tedesco per
nesi alla Stilkunst d’inizio Novecento. Ora, con la lo-
cui Klimt realizzò la sua opera, segna un punto di
ro “esposizione d’altro genere” volevano presentare
svolta nella storia degli esordi della Secessione vien-
in modo esemplare la propria concezione di una nuo-
nese. Nel 1973 il fregio, di proprietà privata e diviso
va arte monumentale. Ad appassionarli era soprattut-
in più parti, è stato acquistato dalla Repubblica austria-
to il processo creativo: la loro aspirazione a “impara-
ca: un evento tanto più fortunato se si pensa che al-
re” insieme viene sottolineata nel catalogo della mo-
tre opere monumentali di Klimt, in particolare i pan-
stra. Il loro modello fu il tempio, la forma d’arte “mi-
nelli per l’università di Vienna, sono andate distrutte
gliore e più alta mai realizzata dall’umanità”. Per po-
durante la seconda guerra mondiale.
tersi realizzare, un simile progetto doveva necessaria-
Dal 1985, anno in cui si è concluso il restauro del ci-
mente trovare il suo fulcro ideale in una grande ope-
clo figurativo che occupa tre pareti di una sala ap-
ra, che si concretizzò nella statua di Beethoven crea-
positamente allestita nel rinnovato palazzo della Se-
ta da Max Klinger, uno dei più stimati membri “cor-
cessione, abbiamo la fortuna di poter ammirare que-
rispondenti” della Secessione. All’epoca dei primi pro-
sto capolavoro d’inizio Novecento nella sua origina-
getti per la mostra, nell’estate 1901, questa statua po-
ria bellezza. Il fregio è stato stabilmente installato
licroma e realizzata con materiali eterogenei, che pro-
o
un piano più sotto rispetto allo spazio che occupa-
metteva di offrire all’impresa il carattere ideale di
si
va nella mostra.
un’immagine di culto, era quasi finita. “La speranza
l
Il Fregio di Beethoven può essere letto e compreso so-
di poter offrire una degna cornice al solenne e splen-
,
lo come parte di quel Gesamtkunstwerk (opera d’ar-
dido tributo al grande Beethoven offerto da Klinger
asi
te totale) che fu la mostra di Beethoven. Nell’introdu-
col suo monumento è stata sufficiente a generare
zione al catalogo, Ernst Stöhr scrive a nome dei suoi
quella gioia di lavorare che, malgrado la consapevo-
colleghi che nel 1901 l’associazione aveva deciso di or-
lezza del fatto che l’installazione sarebbe durata so-
ganizzare un’“esposizione d’altro genere”, che avreb-
lo pochi giorni, ha suscitato una dedizione duratura
be dovuto superare quelle tradizionali. Fino a quel
al compito che ci si era prefissi”, così scrive Stöhr nel
momento gli artisti viennesi avevano presentato le
catalogo.
proprie opere (accanto a quelle degli ospiti stranieri)
La statua di Klinger tuttavia venne terminata il 25
nella cornice di installazioni esemplari e armoniosa-
marzo 1902 e l’inaugurazione della Beethovenausstel-
mente concepite. Ora però era giunto per loro il mo-
lung ebbe luogo il 15 aprile 1902, a circa un anno di
mento di fare un importante passo in avanti: “Il desi-
distanza dai progetti iniziali. Nella prima, fondamen-
derio di intraprendere un grande progetto è nato dal-
tale pubblicazione sul Fregio di Beethoven (1977) è sta-
l’idea di osare, in casa propria, la realizzazione di ciò
to dimostrato che originariamente l’inaugurazione era
che la nostra epoca rifiuta allo slancio creatore dell’ar-
prevista per il novembre 1901 e che in quel periodo
tista: l’allestimento di uno spazio interno con un fine
l’allestimento era, almeno in parte, pronto. Ma Klin-
consapevole”. Indubbiamente, Ernst Stöhr ha in men-
ger aveva dei problemi con il completamento della
te i tentativi di creare una nuova arte monumentale
sua opera, molto complicata dal punto di vista tecni-
adeguata ai tempi moderni, che erano stati intrapresi
co, per cui vi furono momenti assai critici. Malgrado
in vari paesi europei a partire dalla fine degli anni ot-
il rischio di un eventuale fallimento, i secessionisti non
tanta dell’Ottocento.
vollero rinunciare al progetto e risolsero la questione
Per quanto basati su presupposti diversi, tutti questi
con il loro abituale senso pratico: coprirono le pareti
tentativi avevano in comune la volontà di ripristinare
dello spazio destinato alla Beethovenausstellung e vi or-
la perduta correlazione tra architettura, pittura e scul-
ganizzarono due mostre temporanee, una autunnale
tura. Con questo fine, si presero in considerazione
e una primaverile. Il ritardo forzato stimolò gli artisti
tecniche ormai in disuso e antichi principi stilistici e
a un maggiore approfondimento della materia. In-
si giunse a idealizzare quelle epoche in cui l’unità tra
dubbiamente, dalla mostra autunnale-invernale da lo-
arte, religione e società appariva ancora intatta.
ro inserita nel programma espositivo, Klimt e i suoi
La “propensione all’opera d’arte totale” determinò
colleghi trassero stimoli importanti. Non a caso, essa
i
.
21
Pagina 22
nare. In quella figura parzialmente nuda, con il pugno
binazioni non ortodosse. Il catalogo cita: intarsi in ot-
chiuso, l’espressione concentrata e lo sguardo rivolto
tone, decorazioni di rame dorato e argentato, legni pre-
all’infinito, i critici contemporanei videro un nuovo ti-
ziosi, vernice dorata, madreperla, pietre semiprezio-
po
uomo ideale,
cui ammirato “eroismo
era di
dedicata
all’arteil monumentale
modernaspirituain nord
se,
fuso, marmi,
comee pure
cemento
tagliato
unavetro
combinazione
tra Zeus
il Messia
coi tratti
soma-e
le”
suscitò
ardenti
speranze in
una
nuova
– adEuropa,
Russia
e Svizzera,
con
opere
diepoca
Ferdinand
colorato
e malta. rappresenta la speranza in una sintici di Beethoven,
dirittura
in un “terzo
Impero”. Edvard
I tre rilievi
che ornaHodler, Akseli
Gallén-Kallela,
Munch
e Jan
Questa
ostentata
parità
di diritti
tra i mezzi utilizzati
tesi tra due
avverse
visioni
del mondo.
no
il trono di bronzo rappresentano gli affanni delToorop.
riflette
critico deifusecessionisti
nei conQuestal’atteggiamento
complessa simbologia
determinante
per
l’umanità
al tempodistesso
i duetotale
poli delTra tutti i etentativi
creareincarnano
l’opera d’arte
in-
fronti
della cosiddetta
“arte
dellel’eterogeneità
facciate” delladei
Ringl’allestimento
dello spazio
quanto
ma-
la
civiltà alla
occidentale,
la classicità
cristianesimo:
trapresi
svolta del
secolo, lae il
mostra
dedicatadaa
straße
a Vienna,
quella sorta
di “cittàIlPotëmkin”
in
teriali che
componevano
la scultura.
catalogo cita
un
lato i Tantalidi,
dall’altro
Adamo
ed Eva presso
l’alBeethoven,
risultato
degli sforzi
congiunti
dei seces-
cui
la ricercatezza
veniva
simulata
con l’impiego
di
alcuni
passi tratti da
Malerei
und Zeichnung
(Pittura
bero
della
retro, in eun’unica
scena,
la
sionisti,
fu conoscenza.
uno dei più Sul
affascinanti
istruttivi.
L’inte-
materiali
scarso pregio.
La nuova
e disegno),dipubblicato
da Klinger
nel etica
1895,secessionirelativi al-
nascita
di Venere
la Crocefissione
ro allestimento
era econcepito
nel segnorappresentano
dell’idea fon-
sta
si manifesta
in modo
particolarmente
chiaro
nel sela nuova
“arte dello
spazio”
in cui l’autore
si pronun-
l’accettazione
della vita contrapposta
all’ascesi
e alla
damentale, riconducibile
a Schopenhauer
e Nietzsche,
guente
brano,
dal catalogo della
“I licia a favore
diestratto
una riappropriazione
delmostra:
colore nella
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al sacrificio.
alto, laquella
figuradell’artista
sul trono,
espressa nel Beethoven
di In
Klinger:
miti
delleIlrisorse
disponibili(oggi
e il dovere
evidente
di utiscultura.
suo Beethoven
a Lipsia)
è composto
lizzare
autentici,
evitareavorio,
energicamente
la
da
variemateriali
qualità di
marmo,diambra,
vetro fuso,
come salvatore e liberatore dell’umanità afflitta. La
“marea di pubblicazioni, dai piccoli articoli divulgativi ai saggi più eruditi”, scatenata dalla presentazio-
Beethovenausstellung
, obbligato
1902
falsa apparenza
e la
menzogna hanno
al
pietre
semipreziose,
madreperla
e bronzo.
Traendo
Sala laterale sinistra con il Fregio
tempo stesso
ad attenersi
alla più
grande
semplicità
ispirazione
da questo
poetico
del
medium”
(Klindi “uso
Beethoven
e veduta
della statua
voleva “intonare i
plice, adoperando
quella ricchezza ch
nei materiali
e nel
linguaggio
di Beethoven
di MaxL’intonaco
ger),
i ventuno
partecipanti
al formale.
progetto
siKlinger
diedero agrezspezo, che animainusitate
le pareti,che
si èprodussero
dunque imposto
comeva-il
rimentazioni
un insieme
so nel monument
mezzo piùrealizzato
adeguato.con
Il suo
uso, in
sostituzione
delle
riopinto,
tecniche
e materiali
in comsuperfici
lucide
e
levigate,
ha
prodotto
l’articolazione
binazioni non ortodosse. Il catalogo cita: intarsi in ot-
quella principale,
architettonica
delle
pareti”.
A Josef
Hoffmann,
“ditone,
decorazioni
di rame
dorato
e argentato,
legni prerettorevernice
artistico
generale”
del progetto,
deve l’arziosi,
dorata,
madreperla,
pietre si
semiprezio-
espresso dall’avvic
chitettura
dell’esposizione:
a tre
navatee
se,
vetro fuso,
marmi, come uno
purespazio
cemento
tagliato
basato
sulle
forme
base
dell’architettura
sacrale
“pacolorato e malta.
lare della notte), u
gana” eostentata
cristiana.parità
L’interno
composto
da “superfici
Questa
di diritti
tra i mezzi
utilizzati
pure” èl’atteggiamento
considerato oggi
il vertice
della fasenei
purista
riflette
critico
dei secessionisti
con-
l’angelo proteso in
di Hoffmann,
compresi
i suoi
rilievi
astratto-geomefronti
della cosiddetta
“arte
delle
facciate”
della Ringtrici.
In
questo
spazio
avevano
un
ruolo
importante
straße a Vienna, quella sorta di “città Potëmkin” in
festo. Sulla parete
gli effetti
di luce e colore,
quali, oltre
numerocui
la ricercatezza
veniva ai
simulata
con alle
l’impiego
di
se fotografie,
rimandano
le descrizioni
dei conmateriali
di scarso
pregio.anche
La nuova
etica secessioni-
meggiante, Der w
navano le pareti,
l’accettazione della vita contrapposta all’ascesi e alla
temporanei.
sta
si manifesta in modo particolarmente chiaro nel seLa sala brano,
principale,
in cui
il Beethoven
di
guente
estratto
daltroneggiava
catalogo della
mostra: “I li-
Le sale laterali, il
moderna in nord
disposizione al sacrificio. In alto, la figura sul trono,
una combinazione tra Zeus e il Messia coi tratti soma-
Klinger,
avvolta
in una luce
provenienmiti
delleera
risorse
disponibili
e il chiarissima
dovere evidente
di utite dall’alto che, filtrata grazie all’uso della carta da lu-
pere di Ferdinand
tici di Beethoven, rappresenta la speranza in una sin-
cidi, veniva catturata dalle pareti che la reindirizzava-
zione dell’opera d
vard Munch e Jan
tesi tra due avverse visioni del mondo.
no sulla statua. Dalle sale laterali poste a destra e a si-
damento orizzont
Questa complessa simbologia fu determinante per
nistra proveniva una luce dorata. Qui l’intonaco era più
ne ricca di pathos
ra d’arte totale in-
l’allestimento dello spazio quanto l’eterogeneità dei ma-
giallognolo e la luce dall’alto era temperata dall’uso di
gerarchia di conte
ne della statua alla Secessione, la dice lunga sull’attualità della tematica in essa raffigurata, alla cui complessa stratificazione simbolica possiamo qui solo accennare. In quella figura parzialmente nuda, con il pugno
chiuso, l’espressione concentrata e lo sguardo rivolto
all’infinito, i critici contemporanei videro un nuovo tipo di uomo ideale, il cui ammirato “eroismo spirituale” suscitò ardenti speranze in una nuova epoca – addirittura in un “terzo Impero”. I tre rilievi che ornano il trono di bronzo rappresentano gli affanni dell’umanità e al tempo stesso incarnano i due poli della civiltà occidentale, la classicità e il cristianesimo: da
un lato i Tantalidi, dall’altro Adamo ed Eva presso l’albero della conoscenza. Sul retro, in un’unica scena, la
nascita di Venere e la Crocefissione rappresentano
verse sale era mes
minava il tema de
parete di fondo er
zata dalla ripetizio
che venne utilizza
di Beethoven, cam
di Adolf Böhm. L
tolineavano il cara
sforzo economico
mostra dedicata a
teriali che componevano la scultura. Il catalogo cita
un velo. L’effetto cromatico dell’insieme era sobrio e
ven: in alto, l’ispir
ongiunti dei seces-
alcuni passi tratti da Malerei und Zeichnung (Pittura
misurato: tutta la casa era dominata dal bianco delle
do, la calma celest
e istruttivi. L’inte-
e disegno), pubblicato da Klinger nel 1895, relativi al-
pareti e dal grigio dei pavimenti. La statua e le deco-
so, nei rilievi del
egno dell’idea fon-
la nuova “arte dello spazio” in cui l’autore si pronun-
razioni policrome si inserivano negli ambienti in mo-
muni mortali. Qu
nhauer e Nietzsche,
cia a favore di una riappropriazione del colore nella
do estremamente pacato. Tutto ciò corrispondeva al
sua corrisponden
quella dell’artista
scultura. Il suo Beethoven (oggi a Lipsia) è composto
da variemateriali
qualità di
marmo,diambra,
vetro fuso,
lizzare
autentici,
evitareavorio,
energicamente
la
proposito di Hoffmann formulato nel catalogo: egli
voleva “intonare il grande accordo sulla nota più sem-
sala principale av
manità afflitta. La
oli articoli divulga-
pietreapparenza
semipreziose,
e bronzo.
Traendo
falsa
e la madreperla
menzogna hanno
obbligato
al
plice, adoperandosi al tempo stesso per preparare a
dalla presentazio-
ispirazione
da ad
questo
“uso poetico
medium”
(Klintempo
stesso
attenersi
alla piùdel
grande
semplicità
quella ricchezza che sfavillava come un gioiello prezio-
ce lunga sull’attua-
ger),materiali
i ventuno
partecipanti
al formale.
progettoL’intonaco
si diedero agrezspenei
e nel
linguaggio
so nel monumento di Klinger”. La funzione delle di-
a, alla cui comples-
rimentazioni
un insieme
zo,
che animainusitate
le pareti,che
si èprodussero
dunque imposto
comevail
verse sale era messa in luce dalla loro decorazione. In
mo qui solo accen-
riopinto,
tecniche
materiali in commezzo
piùrealizzato
adeguato.con
Il suo
uso, ine sostituzione
delle
quella principale, destinata all’apoteosi del genio, do-
nuda, con il pugno
binazionilucide
non ortodosse.
catalogo
cita:
intarsi in otsuperfici
e levigate,Ilha
prodotto
l’articolazione
minava il tema dell’infinito nel tempo e nello spazio,
espresso dall’avvicendarsi del giorno e della notte. La
lo sguardo rivolto
tone, decorazioni
di rame
dorato
e argentato,
legni “diprearchitettonica
delle
pareti”.
A Josef
Hoffmann,
videro un nuovo ti-
ziosi, vernice
dorata,
madreperla,
pietre si
semipreziorettore
artistico
generale”
del progetto,
deve l’ar-
parete di fondo era occupata da Sinkende Nacht (Il ca-
“eroismo spiritua-
se, vetro fuso,
marmi, come uno
purespazio
cemento
tagliato
chitettura
dell’esposizione:
a tre
navatee
lare della notte), un’opera di Alfred Roller caratteriz-
nuova epoca – ad-
colorato
e malta.
basato
sulle
forme base dell’architettura sacrale “pa-
zata dalla ripetizione ritmica del profilo slanciato del-
sostituzione delle
quella principale, destinata all’apoteosi del genio, do-
dentemente bisogno di Klimt come figura di presti-
vetro colorato. Pe
otto l’articolazione
il tema dell’infinito nel tempo e nello spazio,
anz.qxd:klimt minava
23-01-2012
17:03 Pagina 24
gio della mostra. In effetti, a parte l’opera di Klinger,
sionale, l’elabora
ef
Hoffmann, “diespresso
dall’avvicendarsi
del giornoPagina
e della notte.
anz.qxd:klimt
23-01-2012
17:03
24La
le recensioni furono soprattutto incentrate sul fregio
prende anche inc
getto, si deve l’ar-
parete di fondo era occupata da Sinkende Nacht (Il ca-
klimtiano che suscitò grande scalpore. I critici si di-
all’applicazione d
pazio a tre navate
lare della notte), un’opera di Alfred Roller caratteriz-
visero tra grandi ammiratori e violenti detrattori. “Nel-
intonaco viene pe
ettura sacrale “pa-
zata dalla ripetizione ritmica del profilo slanciato del-
la sala laterale, Gustav Klimt ha creato un fregio in-
Come la tecnica,
osto da “superfici
l’angelo proteso in avanti, con il disco solare in mano,
che venne utilizzato anche come motivo per un mani-
cantevole, così pieno della sua audace, influente personalità che si è tentati di considerarlo il suo capola-
ca del fregio è so
della fase purista
vi
astratto-geometura
24 Sulla parete opposta, in direzione dello sguardo
festo.
sonalità
chescriveva
si è tentati
di considerarlo
il suo cronista
capolavoro”: così
Ludwig
Hevesi, celebre
ruolo importante
tura
di Beethoven, campeggiava, simile a un orizzonte fiam-
voro”:
così scriveva
Ludwig
Hevesi, celebre
cronista
della prima
Secessione.
All’opposto,
un giornalista
oltre alle numero-
meggiante, Der werdende Tag (Lo spuntare del giorno)
della
prima Secessione.
All’opposto,
giornalista
conservatore
come Plein-Air
osservava:un“Qui
però il
escrizioni dei con-
di Adolf Böhm. Le varie “lastre decorative” che ador-
conservatore
osservava:
“Qui
però il
divertimento come
finiscePlein-Air
e un’ira cocente
coglie
chiunque
navano le pareti, insieme alle nicchie con figure, sot-
divertimento
finisce
e un’ira
cocente
abbia conservato
in sé
un minimo
dicoglie
senso chiunque
del deco-
va il Beethoven di
tolineavano il carattere solenne dell’ambiente.
abbia
sé un
di senso
del decoro”; e conservato
continuavaincon
toniminimo
disgustati,
definendo
l’o-
rissima provenien-
Le sale laterali, il cui allestimento richiese un grande
ro”;
continuava dipinta”.
con toni Tuttavia,
disgustati,nédefinendo
l’opera e“pornografia
la critica d’ar-
o della carta da lu-
sforzo economico per renderle adatte alla contempla-
pera
“pornografia
dipinta”.
Tuttavia,
né la critica d’arte coeva,
né gli scritti
successivi
si occuparono
della
he la reindirizzava-
zione dell’opera di Klinger, erano dominate da un an-
te
coeva, del
né gli
scritti
si occuparono
della
funzione
fregio
nelsuccessivi
contesto generale
della mostra
oste a destra e a si-
damento orizzontale e dalla dinamica di una narrazio-
funzione
fregio neldei
contesto
generale
della
mostra
o dell’usodel
innovativo
materiali.
Solo le
recenti
co-
i l’intonaco era più
ne ricca di pathos. Il programma espositivo seguiva la
onoscenze
dell’usoiconografiche,
innovativo deicritiche
materiali.
Solo le hanno
recentipercoe tecniche
mperata dall’uso di
gerarchia di contenuti presente nella statua di Beetho-
noscenze
iconografiche,
critiche
e tecniche
permesso di mettere
in relazione
il fregio
con hanno
un approc-
sieme era sobrio e
ven: in alto, l’ispirazione divina, l’astrazione dal mon-
messo
di mettere in relazione
il fregio
un approccio particolarmente
sensibile di
Klimtcon
ai principi
del-
a dal bianco delle
do, la calma celeste (e olimpica al tempo stesso); in bas-
cio
particolarmente
sensibile
di Klimt
ai principi
della moderna
“arte dello
spazio”.
Nel Fregio
di Beetho-
a statua e le deco-
so, nei rilievi del trono, gli affanni e le pene dei co-
la
moderna
“arte dello
spazio”.
Nel Fregio spaziale,
di Beetho-il
ven,
tutti i fattori
in gioco
– l’articolazione
li ambienti in mo-
muni mortali. Questo schema di pensiero trovava la
ven,
i fattori
gioco –con
l’articolazione
spaziale, la
il
nessotutti
interno
edinesterno
l’opera principale,
ò corrispondeva al
sua corrispondenza nell’articolazione degli spazi: la
nesso
ed esterno
consul’opera
principale,
la
scelta interno
dei materiali
fondata
criteri artistici
come
nel catalogo: egli
e luogo
di raccoglimento;
quelle di
laterali
erano
dedisala
principale
aveva la funzione
centro
spirituale
ecate
luogo
raccoglimento; quelle
laterali
dedialla di
drammatizzazione
narrativa
della erano
Nona sinfo-
scelta
materiali
fondata
su criteri
artistici–come
pure ildei
mezzo
stilistico
adeguato
al contenuto
sono
cate
allaBeethoven.
drammatizzazione
narrativa
Nona
sinfo23
nia di
Così, nella
sala didella
sinistra,
il fregio
strettamente
legati e si condizionano
reciprocamente.
A queste interrelazioni
rimandano anche
le indicazio-
nia
di Beethoven.
Così, nella
sala di
sinistra, il fregio
di Klimt
simboleggiava
il riscatto
dell’umanità
attra-
A
interrelazioni
rimandano
le indicazioni queste
piuttosto
lapidarie presenti
nel anche
catalogo
della mo-
di
Klimt
simboleggiava
il riscatto
dell’umanità
attra-i
verso
l’arte,
mentre in quella
opposta
si trovavano
ni
piuttosto
lapidarie
presenti
nel catalogo
della mostra:
“Principio
decorativo
rapportato
alla disposizio-
verso
mentre in
quella
opposta siund
trovavano
muralil’arte,
di Ferdinand
Andri
Mannesmut
Kampfes-i
stra:
“Principio
decorativo
rapportato
alla disposizione della
sala. Superfici
intonacate
ornamentali”.
Que-
murali
Ferdinand
Andri
Mannesmut
und Kampfesfreude di
(Coraggio
virile
e gioia
della battaglia)
e Freu-
ne
sala. Superfici
intonacate
ornamentali”.
Questodella
profondo
legame della
composizione
con l’archi-
freude
(Coraggio
virile e (Gioia,
gioia della
battaglia)
Freude, schöner
Götterfunke
bella
scintilla edivina)
sto
profondo
legame
tettura
conduce
a unadella
resa composizione
monumentale con
dellal’archifigura
de,
schönerMaria
Götterfunke
(Gioia,che
bella
scintilla divina)
di Joseph
Auchentaller
prendevano
pale-
tettura
a una resa
figura
umana.conduce
Klimt accentua
la monumentale
frontalità delladella
posa
così
di
Josephle Maria
semente
mosse Auchentaller
dal coro finaleche
dellaprendevano
Nona. Comepalenel-
umana.
la assoggettando
frontalità dellagliposa
così
come la Klimt
visioneaccentua
di profilo,
atteggia-
semente
le mosseanche
dal coro
della laterali
Nona. Come
la sala centrale,
glifinale
ambienti
eranonelca-
come
visione
assoggettando
gli atteggiamentiladel
corpodia profilo,
una geometria
elementare
che ac-
la
sala centrale,
anche alternarsi
gli ambienti
laterali ornamenerano caratterizzati
dal ritmico
di elementi
menti
corpo a una
cheparaccresce del
l’importanza
dei geometria
contorni – elementare
per la maggior
ratterizzati
dalquadrata,
ritmico alternarsi
elementi
ornamentali di forma
opera di di
diversi
artisti,
che fa-
cresce
l’importanza
deima
contorni
la maggiorgrafiparte eseguiti
a pennello,
anche–aper
carboncino,
tali
di forma
quadrata, opera
di diversi
che facevano
da complemento
tematico
allaartisti,
decorazione
te eseguiti
a pennello,
a carboncino,
grafi-il
o a pastello
–, tantoma
cheanche
l’intero
fregio acquista
cevano
da complemento tematico alla decorazione
principale.
te
o a pastello
tanto che l’intero
fregio
acquista
il
carattere
di un –,
monumentale
disegno
a colori.
Il gri-
principale.
Dal punto di vista della regia dell’esposizione, la sala
carattere
un monumentalefunge
disegno
a colori.
Il grigio chiarodidell’intonacatura
da base
cromatica
Dal
punto era
di vista
della
regia dell’esposizione,
la sala
di sinistra
la più
importante:
qui il visitatore
(se-
gio
dell’intonacatura
funge
base cromatica
per chiaro
gli incarnati,
che vengono
solodaleggermente
sfu-
di
sinistra
era la più
importante:
qui per
il visitatore
guendo
il percorso
indicato),
scorgeva
la prima (sevol-
per
incarnati,
solo leggermente
mati.gliPer
le altre che
partivengono
della composizione
Klimtsfuusa
guendo
il percorso
indicato), scorgeva
per la prima
volta da lontano
l’opera-fulcro
della mostra
attraverso
mati.
Per le altre
parti della
Klimtil usa
una tavolozza
variopinta
di composizione
colori alla caseina,
cui
ta
lontano
mostra attraverso
unda
ampio
varcol’opera-fulcro
nella parete. della
Le decorazioni
doveva-
una
tavolozza
variopinta
di colori allacon
caseina,
il cui
effetto
opaco contrasta
efficacemente
lo splendo-
un
ampio varco
nella parete.
Le decorazioni
dovevano dunque
predisporlo
all’incontro
con il “santissimo”.
effetto
contrasta
con riflettenti
lo splendo-o
re delleopaco
superfici
dorateefficacemente
e degli elementi
no
dunque
predisporlo
all’incontro
con sala
il “santissimo”.
Non
a caso,
la decorazione
di questa
fu affidata
re
delle superfici
dorate e degli
o
luccicanti.
L’equiparazione
tra ielementi
materialiriflettenti
trova qui
Non
a caso, la decorazione
questa spicco:
sala fu affidata
alla personalità
artistica di di
maggior
Gustav
luccicanti.
L’equiparazione
tra i materiali
trova quiil
una sua particolarissima
e originale
applicazione:
alla
personalità
maggior spicco:
Gustav
Klimt.
Malgradoartistica
la strettadiosservanza
dei principi
di
una
sua
particolarissima
e originale
applicazione:
il
fregio
è decorato
con chiodi
da tappezziere,
anelli per
Klimt.
Malgrado laed
stretta
osservanza
principi
di
unità, uguaglianza
effetto
d’insieme,dei
c’era
qui evi-
fregio
decorato con
chiodididamadreperla
tappezziere,e anelli
tende,èspecchietti,
bottoni
moniliper
di
unità,
uguaglianza
ed di
effetto
c’eradiqui
evidentemente
bisogno
Klimtd’insieme,
come figura
presti-
tende,
specchietti,
di madreperla
e tridimenmonili di
vetro colorato.
Per bottoni
ciò che riguarda
l’effetto
dentemente
bisogno
di Klimt
come
figuradidiKlinger,
prestigio della mostra.
In effetti,
a parte
l’opera
vetro
colorato.
Per ciò
che riguarda
l’effetto
tridimensionale,
l’elaborata
lavorazione
della
superficie
com-
gio
della mostra.
In effetti,
a parteincentrate
l’opera disul
Klinger,
le recensioni
furono
soprattutto
fregio
sionale,
l’elaborata
lavorazione
delladisuperficie
comprende anche
incisioni
nella malta,
solito associate
le
recensioni
incentrate
sul fregio
klimtiano
chefurono
suscitòsoprattutto
grande scalpore.
I critici
si di-
prende
anche incisioni
nellainmalta,
di solito
all’applicazione
di stucco;
certi punti,
lo associate
strato di
klimtiano
che suscitò
grande
scalpore.
I critici “Nelsi divisero tra grandi
ammiratori
e violenti
detrattori.
all’applicazione
di stucco;
in certi punti, lo strato di
intonaco viene persino
irruvidito.
visero
grandiGustav
ammiratori
e violenti
detrattori.
“Nella salatra
laterale,
Klimt
ha creato
un fregio
in-
intonaco
viene persino
Come la tecnica,
ancheirruvidito.
l’articolazione programmati-
a
a
pure
il mezzolegati
stilistico
adeguato al contenuto
– sono
strettamente
e si condizionano
reciprocamente.
’opera di Klinger,
sionale, l’elaborata lavorazione della superficie com-
bia resistenza virile, il senso di tenera malinconia che
allungate ed elega
centrate sul fregio
prende anche incisioni nella malta, di solito associate
subentra al superamento degli affanni, la gioia più pu-
tamente ornamen
ore. I critici si di-
all’applicazione di stucco; in certi punti, lo strato di
ra – autorizzano a ritenere che questo testo fosse la
cate contro le chia
ti detrattori. “Nel-
intonaco viene persino irruvidito.
struttura portante del programma per il fregio klim-
Per la resa eroica
eato un fregio in-
Come la tecnica, anche l’articolazione programmati-
tiano. L’attività musicale e pubblicistica di Wagner
ro definizione tra
ace, influente per-
ca del fregio è sottoposta a un trattamento estremamente differenziato, che rafforza e approfondisce il
aveva contribuito in maniera essenziale a far sì che la
Nona sinfonia occupasse un posto importante nella vi-
un ruolo importan
contenuto. Il catalogo fa un unico accenno al tema del-
ta culturale tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del No-
l’opera, là dove dichiara che le “pitture a mo’ di fre-
vecento. Anche il ruolo di conciliazione esercitato dal-
gio” di Klimt si sviluppano su tre pareti, formando una
le arti nel programma del fregio rievoca le teorie wa-
sequenza coerente e continua. Sulla parete di sinistra,
gneriane. Il profeta del concorso di tutte le arti era ani-
l’Anelito alla felicità, con la lunga catena dei geni flut-
mato dalla convinzione che l’arte potesse guidare l’u-
tuanti nell’aria, introduce l’osservatore alla narrazio-
manità verso un futuro migliore. L’antitesi, da lui for-
ne. Queste figure immateriali, che formano l’elemen-
mulata, tra la lotta dell’artista e la sofferenza del po-
to di congiunzione tra le singole scene, si estendono
polo è alla base del primo gruppo di figure presenti
per l’intera composizione arrivando fino a un terzo del-
nel fregio che in tal modo stabilisce anche un legame
l’ultima sezione. Nella prima parete il Forte cavaliere
con la simbologia della statua di Beethoven.
armato, invocato dalla Debole umanità sofferente e
Del resto, proprio in quel momento Gustav Klimt po-
spronato da Orgoglio e Compassione, intraprende la
teva a buon diritto identificarsi nella figura dell’arti-
lotta per la felicità. Le Forze ostili, identificate con Ti-
sta incompreso dall’umanità e costretto a una lotta
feo, le Tre Gorgoni, Malattia, Follia, Morte, Lussuria,
solitaria. Gli attacchi mossi alla sua arte – soprattut-
Impudicizia, Intemperanza e Dolore struggente, si sta-
to nei confronti dei pannelli monumentali con la Fi-
gliano con le loro sagome scure sulla parete corta, ma
losofia (1900) e la Medicina (1901) –, erano ormai
gli Aneliti e i desideri dell’umanità sono più forti e vo-
giunti al culmine. L’effetto provocatorio delle Forze
lano in alto. La terza parete – che collegava questo am-
ostili dall’aura mitologica che fissavano minacciosa-
biente alla sala centrale tramite un’apertura – è dedi-
mente il visitatore al suo ingresso nella sala non sfuggì
cata alle Arti. Qui l’Anelito alla felicità si placa nella
alla stampa e al pubblico (mentre i sostenitori di Klimt
poesia e i geni fluttuanti al di sopra di una figura fem-
elogiarono la seducente bellezza di questa parete).
minile greca intenta a suonare la lira sembrano spin-
L’intenso confronto di Klimt con l’“arte del tempio”
ti contro un muro invisibile. La cesura che segue – una
di epoche antiche da un lato e con l’arte monumen-
parte della parete lasciata vuota tra la penultima e l’ul-
tale contemporanea dall’altro non si evince a un’oc-
tima scena – dava al visitatore l’opportunità di osser-
chiata superficiale. Con il consueto tocco magistrale,
vare indisturbato la statua di Beethoven ed esprime-
l’artista rielabora molteplici motivi ispiratori, arric-
va al tempo stesso l’incolmabile distanza tra le aspi-
chendoli di innovazioni stilistiche fino a raggiungere
razioni terrene e la sfera divina dell’apoteosi finale. Qui,
un linguaggio figurativo del tutto originale. Nell’ope-
le Arti ci conducono nel Regno ideale, dove soltanto
ra si sono finora ravvisate influenze dell’arte egizia, gre-
possiamo trovare gioia, felicità e amore puri. Coro de-
ca, giapponese, bizantina e medievale nonché presti-
gli angeli del paradiso. Questo bacio al mondo intero.
ti immediati dalle opere di artisti contemporanei che
L’ultimo passaggio, che cita alcune parole del coro fi-
orbitavano intorno alla Secessione viennese. Le figu-
nale della Nona sinfonia di Beethoven, è anche l’uni-
re scarne ed espressive della Debole umanità in ginoc-
co rimando diretto a quella fondamentale composizio-
chio e del Dolore struggente sono collegate al “gotico
ne. Ma anche le altre scene sono collegate alla Nona?
moderno” dello scultore belga George Minne che nel-
La prima monografia dedicata al Fregio di Beethoven
l’autunno 1900 aveva presentato alla Secessione i ce-
nel 1977 ha fatto ampiamente luce sull’argomento.
lebri fanciulli genuflessi alla fontana riscuotendo gran-
Nel 1846, nel suo programma esplicativo della sinfo-
de successo. Nella stessa cornice espositiva, destò
nia ad uso del pubblico, Richard Wagner descriveva
grande entusiasmo il gruppo di Charles R. Mackinto-
le immagini che la composizione suscitava nella sua
sh con la sua raffinata organizzazione spaziale. In par-
fantasia. Gli elementi principali di questa descrizione
ticolare, le decorazioni murali dell’artista scozzese for-
– l’anelito alla felicità, le forze oscure e demoniache,
nirono un motivo ispiratore per la realizzazione del Fre-
la visione del nemico che offusca la felicità, la capar-
gio di Beethoven, come rivelano ad esempio le linee
bia resistenza virile, il senso di tenera malinconia che
allungate ed eleganti delle figure dai contorni marca-
subentra al superamento degli affanni, la gioia più pu-
tamente ornamentali e il modo in cui esse sono collo-
ra – autorizzano a ritenere che questo testo fosse la
cate contro le chiare superfici lasciate vuote.
struttura portante del programma per il fregio klim-
Per la resa eroica e monumentale delle figure e la lo-
tiano. L’attività musicale e pubblicistica di Wagner
ro definizione tramite forti linee di contorno, ebbe
aveva contribuito in maniera essenziale a far sì che la
un ruolo importante il confronto con due grandi ope-
ni, la gioia più pu-
tamente ornamentali e il modo in cui esse sono collo-
esto testo fosse la
cate contro le chiare superfici lasciate vuote.
per il fregio klim-
Per la resa eroica e monumentale delle figure e la lo-
cistica di Wagner
ro definizione tramite forti linee di contorno, ebbe
re di
Ferdinand
Hodler:
L’eletto econ
La due
primavera,
preun
ruolo
importante
il confronto
grandi opere di Ferdinand
Hodler:
L’eletto
La primavera,
sentate
alla mostra
invernale
del e1901-1902.
NelpreCo-
ziale a far sì che la
,
,
dio
en,
dio
en,
25
sentate
mostra
invernalel’andamento
del 1901-1902.
Nel Coro
degli alla
angeli
del paradiso,
parallelo
al
ro deglidelangeli
del eparadiso,
l’andamento
al
piano
quadro
la ripetizione
ritmica parallelo
del motivo
piano del quadro
e la ripetizione
ritmica
del motivo
dell’angelo
sono evidentemente
ispirati
all’Eletto.
Il cadell’angelo
sono evidentemente
all’Eletto.
carattere
fortemente
ornamentaleispirati
e la piattezza
di Ilquerattere
fortemente
e la piattezzadel
di questo
gruppo
rimandaornamentale
anche alla composizione
simsto gruppo
rimandadal
anche
alla
composizione
del simbolista
Jan Toorop
titolo
Fatalismo.
L’esposizione
bolista
Jan Toorop
dal Hodler
titolo Fatalismo.
L’esposizione
sopra citata,
cui anche
aveva preso
parte, presopra citata,
cui anche
Hodler
presoartista
parte,olanpresentava
una rassegna
delle
opereaveva
di questo
sentava
rassegna
delle
opere diLe
questo
artista olandese
cheuna
suscitò
grande
scalpore.
sue composiziodese
che suscitò grande
scalpore. Le
sue composizioni
monumentali,
prevalentemente
eseguite
a gesso o
ni monumentali,
eseguite asugesso
o
grafite
e dominateprevalentemente
dalla linea, esercitarono
Klimt
grafite
e dominate
dalla linea,
Klimt
una
profonda
influenza.
Allo esercitarono
studio delle su
opere
di
una profonda
studio delle klimtiana
opere di
Toorop
si può influenza.
ricondurreAllo
la predilezione
Toorop
si può
ricondurre
la da
predilezione
klimtiana
per
le masse
di capelli
definite
linee parallele,
le sue
per le masse
di capelli
definite
da lineeilparallele,
le sue
figure
femminili
slanciate
e spigolose,
linguaggio
gefigure femminili
slanciate
e spigolose,Non
il linguaggio
gestuale
ispirato alla
danza giavanese.
solo: la constuale ispirato
alla danza
Non asolo:
la concezione
della linea
quale giavanese.
elemento utile
sottolineacezione
della linea
elemento
utileraggiunge
a sottolineare
il contenuto
che quale
troviamo
in Toorop
un
re il vertice
contenuto
che troviamo
raggiunge
suo
assoluto
nel FregioindiToorop
Beethoven.
Klimt un
risuo
assoluto nel
Fregiodall’arte
di Beethoven.
Klimt rimasevertice
indubbiamente
colpito
decorativo-promase indubbiamente
colpito
dall’arte decorativo-programmatica
di Toorop
che, nell’annunciare
una nuogrammatica
di Toorop
che, nell’annunciare
nuova
mistica, era
caratterizzata
da un lato dal una
richiamo
va mistica,
era caratterizzata
un latoda
daluna
richiamo
ad
antiche culture
e religioni eda
dall’altro
dispoad antiche
culturenei
e religioni
da tempo.
una disposizione
negativa
confrontie dall’altro
del proprio
sizionea negativa
del proprio
Oltre
prendereneia confronti
prestito singoli
motivitempo.
– tra cui
Oltrefluttuante
a prendere
a prestito
singoli
– tra
cui
una
figura
femminile
che motivi
compare
nell’iluna fluttuante
figura
femminile
compare per
nell’illustrazione
di un
libro
che feceche
da modello
gli
lustrazione
di un dilibro
che fece
da modello dai
permegli
Aneliti
–, il Fregio
Beethoven
è caratterizzato
Aneliti principi
–, il Fregio
di Beethoven
è caratterizzato
dai medesimi
decorativi
che troviamo
in Toorop.
Le
desimidel
principi
che
troviamo
in Toorop.
Le
figure
fregiodecorativi
descrivono
un’intera
gamma
compofigure
del fregio
descrivono
un’intera
composta
da vari
livelli di
stilizzazione
linearegamma
che corrisponsta da alla
vari loro
livellifunzione
di stilizzazione
lineare che
dono
programmatica
o corrisponal rispettidono
alla di
loro
funzione
al rispettivo
livello
realtà.
Così,programmatica
ad esempio, le olinee
fluenti
vo livello
di realtà.
Così,immaterialità
ad esempio, lee linee
fluenti
degli
Aneliti
nella loro
trasparenza
degli Anelitifortemente
nella loro immaterialità
trasparenza
contrastano
con i marcati econtorni
delcontrastano
con
i marcati
dell’uomo,
reso fortemente
con maggiore
realismo,
checontorni
abbraccia
la
l’uomo,nella
resoscena
con maggiore
realismo,
che abbraccia
la
donna
finale. L’intera
composizione
è codonna su
nella
L’intera composizione
costruita
unascena
seriefinale.
di opposizioni
decorative cheèsotstruita su una
serie di opposizioni
decorative
sottolineano
i contenuti
della narrazione.
Così,che
l’altertolineano
i contenuti
narrazione.
Così, l’alter-il
narsi
di chiaro
e scuro,della
vuoto
e pieno caratterizza
narsi di chiaro
scuro,
vuoto
e pieno
caratterizza
il
contrasto
tra le edue
pareti
lunghe
e quella
corta, docontrasto
trasagoma
le due pareti
lunghe
e quella
corta, dominata
dalla
scura del
mostro
scimmiesco
Timinata
dalla
sagoma scuradistinguono
del mostro scimmiesco
Tifeo;
calma
e irrequietezza
rispettivamenfeo;i contorni
calma e irrequietezza
distinguono
rispettivamente
della Debole umanità
ascetica
e delle sente
i contorni
della
umanità
asceticacontrappone delle sensuali
Gorgoni;
lineeDebole
orizzontali
e verticali
suali Gorgoni;
linee
e verticali
contrappongono
gli Aneliti
alleorizzontali
Arti; infine,
i contorni
provocagono gli Aneliti
alle Arti;
i contorni
provocatoriamente
sporgenti
delleinfine,
Gorgoni
divergono
dalla
toriamente
sporgenti dellechiusa
Gorgoni
divergono
dalla
silhouette ermeticamente
della
coppia degli
silhouette ermeticamente chiusa della coppia degli
silhouette ermetiacamente chiusa della coppia degli
amanti uniti nel Bacio. Nel dichiarato tentativo di peramantialla
uniti
nel Bacio.
Nel dichiarato
pervenire
sintesi
armoniosa
tra stili e tentativo
mitologiedi
divervenire
alla sintesi
armoniosa
tra stili e mitologie
se
(compreso
il mito
contemporaneo
dell’uomodivernuose
(compreso
il
mito
contemporaneo
dell’uomo
nuovo ed eroico), fregio klimtiano, così come il Beethovo eddieroico),
fregio klimtiano,
comeutopica
il Beethoven
Klinger,ilracchiude
in sé la così
speranza
in
venregno
di Klinger,
in séposto
la speranza
utopica
in
un
ideale,racchiude
atemporale,
al di là di
ogni afun regno
ideale,
atemporale,
posto al civiltà,
di là diraggiunogni affanno
terreno
e superiore
a qualsiasi
fanno
terreno
e
superiore
a
qualsiasi
civiltà,
raggiungibile attraverso l’arte. Questa rappresentazione ideagibile
attraverso
Questa
rappresentazione
idea-e
le
è incarnata
in l’arte.
un uomo
che abbraccia
una donna
le è incarnata
in un
che abbraccia
donna e
che,
circondato
da uomo
una superficie
d’orouna
riccamente
che, circondato
una superficie
d’oro
riccamente
decorata,
volge ledaspalle
sia al Dolore
della
parete di
decorata,
volge
le
spalle
sia
al
Dolore
della
parete ridi
fronte sia al pubblico – in contrasto con l’insistito
fronte sia al
pubblico – indelle
contrasto
l’insistito riferimento
all’osservatore
Forze con
ostili.
ferimento
all’osservatore
delle
Forzeèostili.
L’insieme dei
fattori appena
descritti
lo stesso che deL’insiemeladei
fattori
appena
descritti
è lo stesso
chefordetermina
svolta
nell’arte
del
quarantenne
Klimt,
termina
la
svolta
nell’arte
del
quarantenne
Klimt,
formatosi nella tradizione della Ringstraße. Alla metà dematosi
tradizione
della
Ringstraße.
Alla metà
degli
anninella
novanta,
quando
inizia
a confrontarsi
sempre
gli anni
novanta, con
quando
inizia a confrontarsi
sempre
più
intensamente
il simbolismo
internazionale,
l’arpiù intensamente
con una
il simbolismo
l’artista
ha già alle spalle
carriera diinternazionale,
pittore di decoratista
ha
già
alle
spalle
una
carriera
di
pittore
di
decorazioni mitologiche e storicizzanti. La vera rottura con
zioni
e storicizzanti.
Laquando
vera rottura
con
questamitologiche
tradizione avviene
nel 1900,
il collegio
questa
tradizione
avviene nel
quando
dei
docenti
dell’università
di 1900,
Vienna
rifiutaililcollegio
grande
dei docenti
dell’università
rifiuta
il grande
pannello
della
Filosofia chedi
gliVienna
era stato
commissionapannello
della
Filosofia
che
gli
era
stato
commissionato. Pur presentando una crescente modernizzazione
to. Pur
unaprincipi
crescente
modernizzazione
dei
temipresentando
figurativi e dei
formali,
le sue alledei temi
figurativi
dei principi
formali, le
suela allegorie
mostrano
un eelemento
di continuità
con
fase
gorie mostrano
elemento
di rappresentazione
continuità con la delfase
iniziale
della suauncarriera
nella
iniziale
della
sua
carriera
nella
rappresentazione
della figura umana – soprattutto quella femminile –, cui
figura umana
– soprattutto
quellail femminile
cui
èlaattribuita
la funzione
di veicolare
contenuto –,
e che
è attribuita
funzione
di veicolare
il contenuto
e che
rimarrà
finolaalla
fine l’oggetto
principale
dei suoi
inrimarrà fino studi.
alla fine
l’oggetto principale
dei suoi dei
innumerevoli
All’accuratezza
del modellato
numerevoli
studi.
All’accuratezza
del
modellato
dei
primi anni subentra gradualmente la ricerca della forprimi più
anniadeguata
subentra agradualmente
ricerca dellastato
formula
esprimere unla particolare
mula piùe,adeguata
a esprimere
un1900,
particolare
stato
d’animo
soprattutto
a partire dal
una crescend’animo
e, soprattutto
partire
dal 1900, Gli
unastudi
crescente
concentrazione
sullaalinea
di contorno.
per
te
concentrazione
sulla
linea
di
contorno.
Gli
studi
per
il Fregio di Beethoven segnano una fase decisiva in queil Fregio
di Beethoven
segnano
una fase decisiva
in questa
evoluzione.
Una delle
caratteristiche
più vistose
di
sta evoluzione.
delle
caratteristiche
più vistose
di
questi
disegni èUna
che gli
atteggiamenti
e i gesti
delle sinquesti
disegni
è che gli atteggiamenti
e i gesti
delleorizsingole
figure
si inseriscono
tutti in un sistema
di linee
gole figure
si inseriscono
in un sistema
di unita
linee orizzontali
e verticali.
Questatutti
struttura
rigorosa,
a un
zontali e verticali.
struttura
rigorosa,
unita
a un
linguaggio
gestualeQuesta
semplice
e leggibile,
forma
un conlinguaggio
semplice
contrasto
riccogestuale
di tensione
con lae leggibile,
sensibilitàforma
delle un
linee
di
trasto riccoche
di sembrano
tensione con
la sensibilità
delle linee
di
contorno,
adeguarsi
al messaggio
incarcontorno,
adeguarsi
al messaggio
incarnato
dalle che
variesembrano
figure: delicate
e fluenti
negli Aneliti,
nato dalle
varie figure:
delicate
e fluenti
negli Aneliti,
fragili
e angolose
nel nudo
maschile
in ginocchio,
senfragilinelle
e angolose
nele nudo
maschile in con
ginocchio,
sensuali
Gorgoni
nell’Impudicizia,
le sue vivasuali
nelle Gorgoni
e nell’Impudicizia,
le sue
vivaci e provocanti
rotondità
e la massa dicon
capelli
ondulaci eL’effetto
provocanti
rotonditàdie queste
la massa
di capelli ondulati.
di sensualità
personificazioni
del
ti. L’effetto
di sensualità
di queste personificazioni
vizio,
che assorbì
particolarmente
il pittore, viene del
acvizio, chetramite
assorbìilparticolarmente
il pittore,
viene
centuato
contrasto tra le masse
scure
dei accacentuato tramite il contrasto tra le masse scure dei ca-
concezione ottocentesca dal punto di vista program-
programma dell’opera attribuiva il ruolo di eroe, risul-
matico, l’impostazione geometrica, il notevole grado di
ta piuttosto rigido e stereotipato. Il vero eroe del fre-
stilizzazione e l’astrazione ornamentale ne fanno un’opelli chiave
e le zone
Negli studi
per ilIlDolore
pera
delchiare.
modernismo
viennese.
fregio strugè an-
gio è l’uomo che, finalmente libero dagli affanni, acpure alornamentale.
linguaggio
lineare delun’utopia
fregio, al
cede
mondo dellaIlbellezza
e dell’amore:
gente,
le linee
contorno
la scarna
anche
il punto
didi
partenza
delsottolineano
celebre “periodo
d’oro”
golosità klimtiana,
del corpo;caratterizzato
la Poesia possiede
un rigore arcaidell’arte
dalla rappresentazio-
tempo
stesso
monumentale
e riccomonumentali
di sensibilità, quali
insieche
Klimt
tradurrà
in altre opere
all’intenso
nella descrizione
dei capelIlme
bacio
(1908) cromatismo
e la scena dell’abbraccio
o Compimen-
co,dimentre
lineeposte
che sicontro
ingrossano
e si riducono
per
ne
figure le
isolate
uno sfondo
vuoto opdescrivere i contorni e i muscoli della figura maschile
li enel
delle
vesti,per
cheilricorda
stile dei(1905-1911).
manifesti, influenzò
to
fregio
PalazzoloStoclet
molto il giovane Egon Schiele, che ammirava in mo-
che vediamo di spalle nel bacio finale sono espressio-
do particolare il più anziano maestro. La Beethoven-
ne di vitalità erotica. I contorni delicati della donna ran-
ausstellung diede un impulso decisivo a tutte le disci-
nicchiata contro la figura dell’amante che la copre qua-
pline artistiche. La nuova forma di cooperazione inau-
si per intero vibrano delicatamente all’unisono col cor-
gurata dalla mostra proseguì con progetti d’arte inte-
po di lui; il piacere che questo dialogo tra linee “ma-
grale come la chiesa di San Leopoldo “am Steinhof”
schili” e “femminili” riserva all’artista è palese nella
o il Palazzo Stoclet. Irripetibile rimase però la celebra-
composizione. Benché non così pronunciata come nel-
zione collettiva delle arti tramite la rappresentazione
la versione finale, la ricerca di una varietà di stilizza-
eroica del genio. Il sovraccarico di idee che caratteriz-
zioni espressive è presente in tutti gli studi per l’ope-
zava il progetto era di fatto poco congeniale agli arti-
ra. A partire dal Fregio di Beethoven, che inaugura la
sti viennesi, più orientati alla pratica che alla teoria. An-
fase del monumentale isolamento della figura umana,
che sotto il profilo programmatico il Fregio di Beetho-
i disegni di figure di Klimt appaiono sempre più im-
ven era di una lunghezza inusitata per Klimt. Del re-
prontati a principi decorativi, senza tuttavia perdere nul-
sto, la contrapposizione tra il Forte cavaliere armato e
la della naturalezza del movimento lineare.
la Debole umanità dà un’impressione di ingenuità: in
Benché il Fregio di Beethoven sia ancora legato a una
tutto il suo splendore decorativo, il cavaliere, cui il
concezione ottocentesca dal punto di vista program-
programma dell’opera attribuiva il ruolo di eroe, risul-
matico, l’impostazione geometrica, il notevole grado di
ta piuttosto rigido e stereotipato. Il vero eroe del fre-
stilizzazione e l’astrazione ornamentale ne fanno un’o-
gio è l’uomo che, finalmente libero dagli affanni, ac-
pera chiave del modernismo viennese. Il fregio è an-
cede al mondo della bellezza e dell’amore: un’utopia
che il punto di partenza del celebre “periodo d’oro”
che Klimt tradurrà in altre opere monumentali quali
dell’arte klimtiana, caratterizzato dalla rappresentazio-
Il bacio (1908) e la scena dell’abbraccio o Compimen-
ne di figure isolate poste contro uno sfondo vuoto oppure ornamentale. Il linguaggio lineare del fregio, al
to nel fregio per il Palazzo Stoclet (1905-1911).
er il Dolore strug-
ano la scarna an-
tempo stesso monumentale e ricco di sensibilità, insie-
e un rigore arcai-
me all’intenso cromatismo nella descrizione dei capel-
e si riducono per
li e delle vesti, che ricorda lo stile dei manifesti, influenzò
a figura maschile
molto il giovane Egon Schiele, che ammirava in mo-
e sono espressio-
do particolare il più anziano maestro. La Beethoven-
ti della donna ran-
ausstellung diede un impulso decisivo a tutte le disci-
che la copre qua-
pline artistiche. La nuova forma di cooperazione inau-
l’unisono col cor-
gurata dalla mostra proseguì con progetti d’arte inte-
go tra linee “ma-
grale come la chiesa di San Leopoldo “am Steinhof”
sta è palese nella
o il Palazzo Stoclet. Irripetibile rimase però la celebra-
unciata come nel-
zione collettiva delle arti tramite la rappresentazione
varietà di stilizza-
eroica del genio. Il sovraccarico di idee che caratteriz-
li studi per l’ope-
zava il progetto era di fatto poco congeniale agli arti-
n, che inaugura la
sti viennesi, più orientati alla pratica che alla teoria. An-
ella figura umana,
che sotto il profilo programmatico il Fregio di Beetho-
o sempre più im-
ven era di una lunghezza inusitata per Klimt. Del re-
ttavia perdere nul-
sto, la contrapposizione tra il Forte cavaliere armato e
ineare.
la Debole umanità dà un’impressione di ingenuità: in
cora legato a una
tutto il suo splendore decorativo, il cavaliere, cui il
di vista program-
programma dell’opera attribuiva il ruolo di eroe, risul-
notevole grado di
ta piuttosto rigido e stereotipato. Il vero eroe del fre-
ale ne fanno un’o-
gio è l’uomo che, finalmente libero dagli affanni, ac-
se. Il fregio è an-
cede al mondo della bellezza e dell’amore: un’utopia
“periodo d’oro”
che Klimt tradurrà in altre opere monumentali quali
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