Torino, Pinacoteca Agnelli

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Torino, Pinacoteca Agnelli
23 febbraio 2004 delle ore 09:01
fino al 25.IV.2004
Gustav Klimt – Disegni
Torino, Pinacoteca Agnelli
Corpi femminili languidi e stilizzati. Posti senza apparente contesto spaziale. Dalla collezione
newyorkese di Sabarsky, una cinquantina di opere. Sature di una carica erotica che si nutre
d’essenzialità…
Articolata su due piani, la mostra presenta un
nucleo di 48 disegni di Gustav Klimt (Vienna,
1862-1918) appartenenti alla collezione del
noto mercante d’arte Serge Sabarsky.
Emblematici del rifiuto delle imposizioni
accademiche e del conseguente passaggio ad un
linguaggio espressamente simbolista, conservano
tutti i tratti salienti dei maggiori lavori su carta
del caposcuola secessionista: la sicurezza e la
spontaneità del segno, la sinuosità delle linee,
la marcata stilizzazione e, non ultima,
un’intensa carica erotica direttamente proporzionale,
si direbbe, all’essenzialità delle figure.
Di immediata ed incisiva leggerezza, questi
disegni vantano una semplicità che è al
contempo complementare ed antitetica rispetto
alla monumentalità della sua pittura, ricca di
motivi decorativi ed interventi materici. “Per
ogni dipinto” –spiega Annette Vogel– “Klimt
produce un intero repertorio di studi
naturalistici di nudi
femminili che, sulla tela, sembrano svanire in
un altro cosmo, fondendosi nell’ornamento”.
Del resto, è perfettamente riconoscibile il
carattere dinamico del rapporto che intercorre
tra i due tipi di figurazione. Ancora secondo
Vogel, difatti, il desiderio ardente di felicità e
compiutezza espresso nelle opere su carta, nei
dipinti diviene oggetto di una vera e propria
evoluzione, accompagnandosi “a presagi
apparentemente ineludibili di vecchiaia, morte
e angoscia”.
Tra i disegni di maggior rilievo, oltre agli studi
per il Ritratto di Adele Bloch-Bauer prodotti tra
il 1903 ed il 1904, spiccano quelli compiuti per
il celebre Fregio di Beethoven. Realizzato per
la XIV mostra secessionista e distribuito su tre
pareti per una lunghezza totale di 24 metri, il
capolavoro ispirato alla Nona Sinfonia allude
al concetto della redenzione dell’essere umano,
nonché all’idea che il suo approdo alla felicità
possa avvenire attraverso l’arte. Tra i bozzetti
relativi alle immagini che popolano il fregio,
sono raccolti svariati carboncini quali Nudo di
fanciulla in piedi che guarda in basso e Nudo
di fanciulla di profilo a sinistra.
Lavori come Nudo di vecchia in piedi di profilo
(1903 ca) e Donna obesa vestita, donna nuda
accoccolata dietro di lei (1908 ca), invece,
palesano come Klimt non voglia soltanto essere
narratore di incanti, armonia e bellezza, ma
desideri interpretare apertamente aspetti
imprescindibili del ciclo naturale della vita
quali malattia e vecchiaia.
dal 29 gennaio al 25 aprile 2004
Torino, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli,
Lingotto, via Nizza 230
orario di visita: dal martedì alla domenica
9.00/19.00; chiuso lunedì
ingresso: intero € 4.00, ridotto € 2.50
a cura di: Pinacoteca Giovanni e Marella
Agnelli e GAM di Torino
catalogo: Edizioni GAM, prezzo di copertina
€ 20.00
per informazioni: tel + 039 011 00.62.713
www.pinacoteca-agnelli.it
www.gamtorino.it
indice dei nomi: Marella Agnelli, Sonia
Gallesio, Gustav Klimt, Kokoschka, Beethoven,
Schiele, Dem
Tra le raffigurazioni femminili sono presenti
anche alcuni schizzi di donne incinte senza veli,
quelle stesse silhouettes reputate invereconde e
scandalose agli albori del ‘900, proprio come si
verifica in risposta a La Medicina, la seconda
delle tre rappresentazioni allegoriche eseguite
per il soffitto dell’Aula Magna dell’Università
di Vienna.
Spesso ripresi da una prospettiva scorciata e
ravvicinata, se da un lato i corpi sono ridotti
all’essenziale, alla semplice linea di contorno,
dall’altro sono avvolti da vesti riempite da
leggeri intrichi di segni e adornamenti.
Considerati ormai un’icona della produzione
dell’artista, i panni impreziositi si ritrovano in
opere eteree quali Studio per Bisce d’acqua II
(1907) o caratterizzate da tratti più nervosi
(Studio per Volto pallido, 1907-1908). Sebbene
nella pittura di Klimt gli elementi decorativi
assumano un ruolo fondamentale, nei disegni
essi sono resi in forma assai elementare, fatta
eccezione per quelli di epoca più tarda (Donna
in kimono, la spalla destra scoperta - Studio
per Ritratto di Ria Munk III, 1917-1918).
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mostra visitata il 31 gennaio 2004
Gustav Klimt – Disegni. Dalla Collezione
Sabarsky
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