la vienna di klimt
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la vienna di klimt
ANLA – Consiglio Regionale Toscana Via dei Neri, 27 – tel. 055 2302590 LA VIENNA DI KLIMT Palazzo Strozzi Giovedì 11 ottobre 2012 Per festeggiare il 150° anno dalla nascita di Gustav Klimt (1862 – 1918), Firenze dedica all’artista viennese questa mostra che ricostruisce l'arte e la cultura a Vienna tra Otto e Novecento, ricreando l'atmosfera di quel geniale momento così ricco di fermenti innovatori. Dipinti, disegni, raffinati oggetti di arti applicate, mobili e gioielli, sono testimoni di un periodo che fu di forte rottura nei confronti delle organizzazioni artistiche ufficiali, dopo che Gustav Klimt nel maggio del 1859, insieme ad altri artisti, dichiarò la Secessione dalla Kunstlerhaus, la potente associazione ufficiale degli artisti viennesi, che non riconobbe il nuovo gruppo. La mostra propone noti capolavori da un'ottica diversa, per rivelare il filo rosso che corre attraverso le arti ridefinendo l'identità individuale in era moderna. In pittura, nelle arti decorative e nella musica questo significa anche dialogo e contrasto tra superfici decorate e ricerca di una modernità essenziale. Al senso di identità della città vanno anche a sovrapporsi i nuovi interessi verso la sessualità, la psicologia, le letteratura; nomi quali Sigmund Freud e Robert Musil sono strettamente legati alla Vienna dell'epoca. La mostra illustra come Otto Wagner abbia dato avvio a un nuovo linguaggio architettonico in cui lo stile è determinato dalla funzione più che dalla forma introducendo il pubblico viennese alle tendenze internazionali dell'arte moderna, attraverso lo sviluppo del concetto dell' "opera d'arte totale". Viene anche indagato come i ritratti di Klimt, Kokoschka, Schiele e Gerstl ridefiniscono questo genere tradizionale. Il tema del ritratto psicologico è illustrato per mezzo di straordinarie immagini femminili di Klimt e Kokoschka: la donna di Klimt è bloccata come una icona nei bei vestiti che l'avvolgono, e solo teste e mani presentano caratteristiche individuali, mentre Kokoschka spoglia le sue donne fino alla nudità. Questi capolavori sono accostati ad abiti e gioielli della Wiener Werkstatte. Ritratti maschili di artisti mostrano la relazione con il parallelo sviluppo nella psicologia. Egon Schiele riesce ad indagare gli aspetti più inquietanti e dolorosi dell'esistenza umana, con uno stile personale, drammatico e tagliente, mentre le opere di Kokoschka, guidate da una forza di penetrazione psicologica e una violenza cromatica espressionista, ruotano intorno allo spettro delle paure inconsce e della sofferenza a cui l'individuo è condannato nella società moderna. Sezioni dedicate alla musica e al teatro illustrano il ruolo vitale svolto dalle arti performative nello sviluppo del moderno stile viennese con una sala audio che consente di percepire l'evoluzione stilistica e le nuove conquiste musicali. Al centro dell'indagine capolavori di Richard Strauss e di Schonberg, che proprio in quel periodo, apre la via alla frammentazione tonale che condurrà alla dodecafonia. Ritrovo: ore 9,45 ingresso Palazzo Strozzi - Ore 10,00 inizio visita Quota di partecipazione: € xxxxx da pagare in sede entro il xx/09/2012. La quota comprende: prenotazione, biglietto d’ingresso, auricolari, ns. accompagnatore e guida Prof. Napoli. ATTENZIONE: In caso di rinuncia senza sostituzione non ci sarà rimborso, i biglietti prenotati e pagati anticipatamente vi saranno consegnati per accedere alla mostra per una visita individuale La Segreteria