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Centro Studi
Règia Stazione Sperimentale
di Pollicoltura
Cannibalismo nei pulcini di poche
settimane in razze a lento accrescimento
A volte nelle prime settimane di allevamento si osserva un certo
nervosismo nei pulcini che può degenerare in cannibalismo.
Trattandosi poi di razze a lento accrescimento si pensa che la causa di
questo comportamento sia da individuare nella miscela alimentare
considerata troppo “spinta” per questi animali. Viene consigliato quindi
di diluire la miscela alimentare abbassando così il livello proteico della
razione. Niente di più sbagliato: la diminuzione del livello proteico
provoca un blocco dell’accrescimento, perdita di peso, abbassamento
delle difese immunitarie, dimagrimento, diminuzione della massa
muscolare, astenia, senso di debolezza, ecc.
Si tenga poi presente che, a livello alimentare, il cannibalismo non è
legato ad un’alimentazione troppo proteica ma, viceversa, viene
provocato da eccessive quantità di alimenti energetici (come per
esempio quando si supera il 40% di mais nelle miscele di pulcini per le
prime 8 settimane) e soluzione a questo problema è diminuire gli
alimenti energetici (cereali) a vantaggio dei proteici.
Le diverse forme di cannibalismo che si manifestano nelle prime
settimane di vita non dipendono quindi da una sbagliata alimentazione
ma piuttosto da improprie condizioni d’allevamento come
sovrabbondante concentrazione degli animali, eccessiva illuminazione,
ambiente povero, carenze di acqua, limitato spazio mangiatoia o
abbeveratoio, ecc.
Quando si parla di razze a lento accrescimento, nel caso dei polli, si
parla di razze che a 70 giorni presentano un accrescimento medio
giornaliero non superiore a 25 grammi/dì. Questa qualità “lento
accrescimento” è una caratteristica principalmente genetica: non a
caso si parla di razze a lento o veloce accrescimento. È inoltre
assolutamente sbagliato credere che le razze a lento accrescimento
possano crescere con miscele a basso tenore proteico: anzi è
esattamente il contrario.
Le razze a lento accrescimento, in genere razze rustiche e antiche, sono
abituate ad una alimentazione varia che include la ricerca di alimenti
naturali come vermi e insetti che sono costituiti dal 70% di materiale
proteico. Le razze a lento accrescimento, inoltre, necessitano di un
minor numero di pasti giornalieri rispetto alle razze selezionate: quindi
devono ingerire in minor tempo la stessa quantità di proteine che un
pulcino convenzionale ingerisce con circa il doppio dei pasti giornalieri.
Aprile 2011 - Centro Studi Régia Stazione Sperimentale di Pollicoltura - Via G. B. Conti, 24 - 45026 Lendinara (Rovigo)
Tratto da una rivista specializzata
del 1930
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Pertanto alle razze di pollo a lento accrescimento deve essere somministrata una razione alimentare con
non meno del 22-23% di proteine grezze per le prime 5 settimane mentre, il seguito, la quota proteica può
diminuire ma non al di sotto del 20%.
Non dobbiamo infatti dimenticare che i pulcini di una volta razzolavano sulle concimaie alimentandosi con
larve di mosche e di altri insetti: un pasto al 70% di proteine. In mancanza di concimaie o carenze di vermi e
insetti nel prato è assolutamente necessario somministrare una razione alimentare con un tenore proteico
non inferiore al 22-23%.
Il cannibalismo che si manifesta nelle prime settimane di vita è invece da attribuirsi ad altre cause come
sovrabbondante concentrazione degli animali, eccessiva illuminazione, ambiente povero, carenze di acqua,
limitato spazio mangiatoia o abbeveratoio, ecc.
Ricoveri poco areati con eccesso di caldo o luce. I pulcini per le prime settimane devono essere allevati a
terra su un pavimento costituito da truciolo di legno abbondante (almeno 10 cm) e con adeguata
temperatura e ventilazione. Anche l’illuminazione è importante sia per quanto riguarda il numero di ore di
luce giornaliero (non più di 15 - 16) che per quanto riguarda l’intensità. In natura le razze rustiche si
riparano tra i cespugli o le erbe alte e la luce intensa è sempre mitigata da zone di ombra.
Limitato spazio mangiatoia o abbeveratoio. Per
favorire il benessere degli animali l’ambiente
d’allevamento deve consentire anche una
normale attività di approvvigionamento degli
alimenti senza scatenare inutili competizioni. È
necessario pertanto che gli animali dispongano
di un adeguato spazio alimentazione e
abbeverata. Per quanto riguarda le mangiatoie
si danno le seguenti indicazioni: durante i
primissimi giorni si possono utilizzare dei vassoi
in plastica con bordo di 6 cm. Un vassoio con
diametro di 35-40 cm è sufficiente per circa 100
capi; se si utilizzano mangiatoie lineari va
ricordato che per i primi due mesi occorrono 2-3
cm. di mangiatoia a capo. In seguito ogni capo
necessita di 3-4 cm. di mangiatoia; per le
mangiatoie circolari a tramoggia il diametro del
piatto di alimentazione influenza il numero di
capi che lo possono utilizzare: un piatto di 30
cm. è sufficiente per 30 capi, un piatto di 38 cm.
è sufficiente per 40 polli, un piatto di 50 cm. è
sufficiente per 60-70 capi, un piatto di 60 cm. è
sufficiente per 80-100 polli.
Per quanto riguarda gli abbeveratoi si danno le
seguenti indicazioni: possono essere impiegati
abbeveratoi manuali a sifone realizzati in diversi
materiali.
Tratto da fascicoli per dispense d’allevamento del 1950
In base al diametro del piatto dipende il numero
di animali per i quali può essere impiegato:
un piatto di 18 cm. è idoneo per circa 30-40 capi, un piatto di 25 cm. è utilizzabile da circa 80-100 polli, un
piatto da 35 cm. è idoneo per 130 capi; gli abbeveratoi lineari devono essere dimensionati in modo da
consentire 2 cm. di spazio abbeveratoio a capo; gli abbeveratoi a goccia possono essere utilizzati senza
nessuna difficoltà: un abbeveratoio a goccia è utilizzabile da circa 30-35 capi. Inoltre si consiglia che le
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mangiatoie distino almeno 2-3 metri dagli abbeveratoi. In questo modo gli animali dominanti che occupano
le mangiatoie sono costretti, per dissetarsi, a spostarsi e lasciare lo spazio libero per gli altri animali.
Rastrelliera auto costruita per l’allevamento durante le prime settimane
Eccessiva concentrazione di capi. Per le prime due settimane di vita la concentrazione non deve superare i
40 capi al m2; dalla 3^ e fino alla 6^-7^ la concentrazione non deve superare i 20 capi al m2; in seguito la
concentrazione non deve superare i 10 capi al m2.
Ambiente d’allevamento povero. Le razze a lento accrescimento hanno la necessità di un minor numero di
pasti giornalieri e quindi hanno più tempo da dedicare ad altre attività come per esempio la ricerca degli
alimenti. Questa può essere favorita con la distribuzione di granaglie sulla lettiera oppure realizzando delle
piccole rastrelliere che i pulcini a lento accrescimento utilizzano già dal decimo giorno di vita. È possibile
anche distribuire dei ciuffi d’erba raccolti a mazzo e appesi a 30 - 50 cm. da terra. In questo modo il
materiale vegetale diventano un diversivo e un nuovo gioco con il quale trascorre il tempo. Semplici
accorgimenti del genere erano consigliati già da riviste specializzate degli anni ’30.
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