Untitled - Comune di Venezia

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INDICE
1. PREMESSA......................................................................................................................................... 2
2. ANAGRAFICA DELL’OPERA............................................................................................................. 3
2.1. Riaperutura del rio della campana.................................................................................................................3
2.2. Sottoservizi....................................................................................................................................................4
2.3. Pavimentzioni ................................................................................................................................................4
2.4. Arredo urbano e opere a verde......................................................................................................................4
3. INDIVIDUAZIONE DELLE LAVORAZIONI.......................................................................................... 4
4. INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI.............................................................. 5
4.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...................................................................................................................5
4.2. POSSIBILI RISCHI PRESENTI .....................................................................................................................5
4.3. POSSIBILI INTERFERENZE.........................................................................................................................5
5. SCELTE PROGETTUALI E ORGANIZZATIVE................................................................................... 5
6. STIMA SOMMARIA DEI COSTI DELLA SICUREZZA........................................................................ 6
7. DOCUMENTAZIONE........................................................................................................................... 6
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PRIME INDICAZIONI PER STESURA DEL PIANO DI SICUREZZA E
COORDINAMENTO
1. PREMESSA
Questo documento non costituisce il Piano di sicurezza e di Coordinamento (PSC) relativo all’opera in oggetto e pertanto le
indicazioni riportate non sono da considerarsi esaustive di tutti gli obblighi previsti in materia di sicurezza in capo ai soggetti
esecutori.
Rimane, infatti, piena responsabilità della Stazione appaltante e delle Imprese esecutrici di rispettare, tutti gli obblighi previsti
dalla normativa in materia di sicurezza. A tale scopo, dovrà essere redatto il PSC in fase di progettazione esecutiva, e le
imprese integreranno il PSC, come previsto dalle norme, con il proprio piano operativo di sicurezza (POS).
Abbreviazioni
Ai fini della stesura del PSC sarà opportuno utilizzare le seguenti abbreviazioni:
Decreto – L.81/2008 come modificato dalla dlgs.106/2009.
Responsabile dei lavori – RDL
Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione – CSP
Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione – CSE
Referente
E’ la persona fisica che rappresenta l’impresa esecutrice nei rapporti con il committente e con il CSE. Egli è persona
competente e capace e dotata di adeguati titoli di esperienza e/o di studio e dirige le attività di cantiere della propria impresa
e tra l’altro:
-
verifica e controlla l’applicazione del POS e del PSC;
-
agisce in nome e per conto dell’Impresa per tutte le questioni inerenti alla sicurezza e costituisce l’interlocutore del
CSE; pertanto tutte le comunicazioni fatte al Referente si intendono fatte validamente all’Impresa;
-
riceve e trasmette all’Impresa i verbali redatti dal CSE, sottoscrivendoli in nome e per conto dell’Impresa stessa;
-
è sempre presente in cantiere anche qualora vi fosse un solo lavoratore dell’Impresa;
-
riceve copia delle modifiche fatte al PSC e ne informa le proprie maestranze e i propri subappaltatori;
-
informa preventivamente il CSE dell’arrivo in cantiere di nuove maestranze o subappaltatori.
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - RLS
Lotto operativo – LOP
Piano di sicurezza e di coordinamento – PSC
Piano operativo di sicurezza – POS
Dispositivi di protezione individuali – DPI
Metodologia per la valutazione dei rischi
La metodologia da seguirsi per l’individuazione dei rischi potrà essere la seguente:
-
individuare eventuali lotti operativi;
-
all'interno di ciascuno dei lotti operativi, individuare le lavorazioni;
-
per ogni lavorazione, individuare i rischi.
2
I rischi dovranno essere analizzati con riferimento al contesto ambientale, alla presenza contemporanea e/o successiva di
diverse imprese e/o diverse lavorazioni e ad eventuali pericoli correlati. Per ogni fase di lavorazione dovrà essere elaborata
una scheda di analisi. Questa dovrà contenere:
-
la descrizione della lavorazione;
-
gli aspetti significativi del contesto ambientale;
-
l’analisi dei rischi;
-
le azioni di coordinamento e le misure di sicurezza;
-
i contenuti specifici del POS;
-
la stima del rischio riferita alla lavorazione.
Per la stima dei rischi si fa riferimento a un indice che varia da 1 a 3, ottenuto tenendo conto sia della gravità del danno, sia
della probabilità che tale danno si verifichi. Tale indice cresce all’aumentare del rischio ed è associato alle seguenti
valutazioni:
Stima
Significato
1
il rischio è basso: si tratta di una situazione nella quale un’eventuale incidente provoca raramente danni
significativi.
2
il rischio è medio: si tratta di una situazione nella quale occorre la dovuta attenzione per il rispetto degli obblighi
legislativi e delle prescrizioni del presente piano.
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il rischio è alto: si tratta di una situazione che per motivi specifici del cantiere o della lavorazione richiede il
massimo impegno e attenzione
2. ANAGRAFICA DELL’OPERA
Gli interventi in progetto mirano alla riqualificazione delle vie Riviera XX Setembre, Verdi e Rosa e prevede l’ apertura del
Ramo della Campana con l’eliminazione delle travi di copertura nel tratto di Riviera XX Settembre, la sistemazione delle
sponde e la pavimentazioni della stessa oltre a via Rosa e Verdi.
Nello specifico, gli interventi mirati all’opera oggetto della presente relazione, consistono in:
•
Riaperutura del rio della campana
•
Sottoservizi
•
Pavimentzioni
•
Arredo urbano e opere a verde
2.1. Riaperutura del rio della campana
Rimozione dei solai carrabili di copertura del ramo Campana (o delle Muneghe) e la realizzazione di passaggi pedonali
tra le sponde ricostituite con ponti di varia sezione. Consolidamento delle fondazioni e dei muri laterali del fiume e
rivestimento con panelli prefabbricati in calcestruzzo e parapetti. Particolare difficoltà per tali opere è dato dalla vicinanza
di fondazioni di edifici molto alti e dalla presenza, a ridosso delle sponde, di alberi ad alto fusto.
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2.2. Sottoservizi
In particolare:
Spostamento di sotto servizi vari e interferenti con la riapertura del rio della Campana;
nuova illuminazione pubblica e raccolta delle acque;
realizzazione di nuova infrastrutture necessarie per poter erogare i servizi all’edicola;
2.3. Pavimentazioni
Eliminazioni delle pavimentazioni esistenti, per lo più asfaltatura, con la creazione di un nuovo massetto d’appoggio con
la creazione di nuova pendenza per la raccolta delle acque e successiva posa delle pietre.
Il tracciato dei percorsi pedonali viene evidenziato negli elaborati grafici allegati al progetto.
2.4. Arredo urbano e opere a verde
In particolare:
-
Creazione di nuove aiuole a verde sulle rive spondali, dove si dovrà prevedere un percorso in sicurezza per la
manutenzione delle stesse in quanto sprovviste di parapetto;
-
Mantenimento degli alberi esistenti su Riviera XX Settembre con la creazione di nuove aiuole.
AREA D’INTERVENTO
3. INDIVIDUAZIONE DELLE LAVORAZIONI
In prima ipotesi si possono individuare le seguenti macrofasi di lavoro, divise per lotti, in relazione alle tipologie di
intervento sopra descritte:
•
Demolizioni delle pavimentazioni esistenti e spostamento di vari sottoservizi interferenti;
•
Creazione di un nuovo massetto d’appoggio e posa della pavimentazione lapidea;
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•
Rivestimento dei muri spondali e parapetti;
•
Sistemazione a verde e opere di arredo urbano.
Nei contenuti del PSC vi sarà un capitolo orientato alla fase dei lavori che permetta di aiutare a sviluppare la valutazione
dei Piani Operativi di Sicurezza, proponendo degli strumenti idonei. Si ricorda che il POS dovrà essere redatto da ogni
impresa esecutrice (D. Lgs. 81/08-All.XV art. 3.2.) e dovrà almeno contenere le prescrizioni di prevenzione e protezione e
le relative modalità di lavorazione ipotizzate per le singole fasi di lavoro, proponendo, se dal caso, tutte le integrazioni e
modifiche ritenute necessarie sulla base della esperienza dell’impresa, delle modalità effettive di esecuzione delle singole
fasi e sulla base delle attrezzature effettivamente utilizzate in cantiere, nonché tutti gli altri adempimenti previsti dalla
vigente normativa.
4. INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI
4.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Per l’elaborazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento, il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione dovrà
ottemperare al contenuto della legislazione vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
In particolare dovrà ottemperare alle disposizioni delle leggi seguenti:
-
D.Lgs. 81/2008 “Testo Unico sulla Sicurezza”;
-
D.Lgs. 106/2009 “correttivo” del testo unico sulla sicurezza.
4.2. POSSIBILI RISCHI PRESENTI
Le lavorazioni da attuare nel cantiere in questione comporteranno verosimilmente i sotto elencati rischi particolari per la
sicurezza e la salute dei lavoratori, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 - Titolo IV:
-
Investimento da automezzi.
-
Ribaltamento dei mezzi di lavoro.
-
Elettrocuzione.
-
Cadute dall’alto da altezza maggiore ai 2 metri.
-
Esposizione a sostanze chimiche pericolose per la salute degli operatori.
-
Annegamento.
4.3. POSSIBILI INTERFERENZE
Le principali interferenze individuate in fase di analisi sono:
-
Presenza di traffico pedonale in zone limitrofe all’area di cantiere
-
Presenza di sottoservizi.
5. SCELTE PROGETTUALI E ORGANIZZATIVE
In relazione alle lavorazioni suindicate il coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione, allo scopo di eliminare o di
ridurre i rischi presenti in cantiere dovrà:
5
-
Conoscere, far rispettare e adeguare il programma dei lavori, lo schema delle lavorazioni previste per l’intervento ai
fini dell’organizzazione del cantiere.
-
Prescrivere l’utilizzo di recinzioni per precludere l’accesso alle zone dì lavoro e agli assiti di cantiere ai non addetti
ai lavori.
-
Prescrivere l’utilizzo di barriere amovibili in new jersey in cls per precludere l’accesso alle zone dì lavoro ai non
addetti ai lavori.
-
Prevedere un sistema di contenimento delle polveri, impurità e prodotti chimici impiegati per l’esecuzione dei lavori
che anche accidentalmente potrebbero riversarsi nelle acque limitrofi alle aree di lavoro.
In base al numero d’imprese che saranno presenti in cantiere, il programma lavori sarà studiato in modo da ridurre al minimo
la sovrapposizione di attività e le interferenze tra imprese.
6. STIMA SOMMARIA DEI COSTI DELLA SICUREZZA
I costi della sicurezza, il cui importo stimato è di circa 105 000,00 €, individuano la parte del costo dell’opera da non
assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici. Tali voci saranno meglio approfondite in fase di redazione del
PSC da parte del Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione.
7. DOCUMENTAZIONE
Fermo restando l’obbligo delle imprese di tenere in cantiere tutta la documentazione prevista per legge, al CSE ciascuna
impresa dovrà consegnare per sé e per le imprese sue subappaltatrici la seguente documentazione:
-
piano operativo di sicurezza (POS) di cui all’art.2, comma 1, lettera f-ter del decreto;
-
dichiarazione in originale di cui all’Art. 3, comma 8 del decreto
-
dichiarazione di avvenuta effettuazione degli adempimenti previsti dal D.Lgs 81/08;
-
dichiarazione relativa agli adempimenti connessi con la trasmissione del PSC e dei POS;
-
dichiarazione di ricevimento del PSC da parte dei lavoratori autonomi;
-
dichiarazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di presa visione del piano;
-
informazione sui subappaltatori.
L’impresa principale dovrà affiggere in cantiere, in posizione visibile, copia delle notifiche preliminari trasmesse agl’enti di
controllo a cura del Committente o del Responsabile dei lavori.
Dovrà inoltre essere tenuta in cantiere, a cura del referente di ciascuna impresa, copia del PSC debitamente sottoscritto.
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