File - CAMMINARE INSIEME
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CAMMINARE INSIEME Comunità dei Santi Floriano e Margherita in Mardimago e Sarzano www.mardimagoesarzano.weebly.com Domenica 27 dicembre 2015 “DIO NASCE NEL MONDO” Chi di noi ha avuto la grazia di visitare anche solo una volta Betlemme o Nazareth, ha constatato la nullità di quei luoghi. Buche e rocce scavate nel deserto, luoghi che già a quei tempi erano periferia, sconosciuti al mondo. Dio ha voluto nascere lì. Ogni Natale ci rimette davanti questa considerazione. Ma a ben vedere è assai difficile immedesimarsi davvero in quel Natale. Per una serie di cose finiamo sempre per sovrapporci il "dopo", per sovraccaricarlo di ciò chi sappiamo noi ora: 2000 anni di fede, di opere, una forma storica importante, qualcosa che ha cambiato il mondo, con cui è impossibile non fare i conti. Tante volte non abbiamo la percezione di quanto fosse reale quel nulla! Allora, quella notte, il cristianesimo non c'era ancora. Non c'era la sua forza culturale, i valori che avrebbe impiantato tra gli uomini, l'impatto così potente e benefico che ha avuto e ha sulla politica, sui popoli, sulla storia. Di tutto ciò non esisteva proprio nulla! C'era solo un bambino, in una grotta. Niente di più inerme. Come era inerme il Battista, l'ultimo dei profeti: un uomo vestito di stracci e cinture di corda. Nessuno certo avrebbe allora scommesso che la storia sarebbe cambiata così. Lui sì. È il suo metodo, la sua strada. E' quella strada che bisogna guardare. Sempre, ma soprattutto ora che l'incertezza prende la gola, che si studiano i modi migliori per reagire alle stragi di Parigi, Bamako, Beirut, Tunisi; si cercano le armi per far fronte a quella "guerra mondiale a pezzi" di cui parla Papa Francesco. Davanti a tutto questo, sembra nulla pensare che la strada sia tenere lo sguardo fisso su un bambino, quel Bambino. Troppo poco rispetto a tutte le dotte analisi, il fare, la lotta a cui la realtà ci chiama. Ma è stato così, letteralmente così, che ha iniziato a fiorire l'umano. Che inizia, anche oggi, a rifiorire l'umano. È proprio per questo che il papa ci chiede di guardare lì, adesso. Di fissare lo sguardo su quel Bambino. Perché in quell'inermitá, in quel Dio che si è svuotato come ha detto alla Chiesa Italiana nel convegno di Firenze, c'è una potenza straordinaria. In quell’apparente "segno di debolezza" che è Cristo, il volto della Misericordia, c'è "la qualità dell'onnipotenza di Dio", tutta la forza con cui Dio dá forma al mondo, di continuo, dentro tutti gli orrori e il male della storia. Non è che il mondo fosse migliore allora. Eppure Lui lo cambia così: un bambino, un uomo. E a seguire, gli uomini ne sono presi, man mano, nella storia. Da Giovanni e Andrea, fino a ciascuno di noi oggi. È questo il metodo di Dio, capace di cambiare il mondo passando dall'unica strada possibile: il cuore dell'uomo. Uno alla volta, perché attraverso uno si comunica a tutti. Ogni altra via che non passi da lì, sarebbe inutile. Ogni altra conquista di spazi, poteri, influenza, è sterile. Noi certamente avremo scelto altre strade. Siamo continuamente tentati di sceglierle, attratti come siamo dalle nostre idee e da progetti che ci piace immaginare più efficaci. Lui ha scelto questa. La sceglie ogni giorno, ad ogni istante: toccare con la sua misericordia il cuore dell'uomo. Nient'altro! E' il suo metodo. AGENDA PARROCCHIALE MARDIMAGO SARZANO DOMENICA 27.12.2015 Sacra Famiglia Ore 8.30 defunti fam. De Mori Ore 11.15 defunti Dicati Battista e Maria DOMENICA 27.12.2015 LUNEDI 28.12.2015 Ore 17.30 defunto Aggio Virgilio; LUNEDI 28.12.2015 Ore 17.30 Santa Messa MARTEDI 29.12.2015 Ore 17.30.fam. Buoso Vittorio; MARTEDI 29.12.2015 Ore 17.30 defunto Viale Giancarlo; MERCOLEDI 30.12.2015 Ore 17.30 Per le Anime; MERCOLEDI 30.12.2015 Ore 17.30 Santa Messa; GIOVEDI 31.12.2015 Ore 17.30 Messa di ringraziamento GIOVEDI 31.12.2015 Ore 18.30 Messa di ringraziamento VENERDI 01.01.2016 Ore 08.30 Per la Comunità; Ore 11.15 defunti Astolfi Graziano e Leonina, VENERDI 01.01.2016 Ore 10.00 defunti Masiero; SABATO 02.01.2010 Ore 17.30 Santa Messa per le Anime; SABATO 02.01.2016 Ore 18.30 Santa Messa; DOMENICA 03.01.2016 Solennità di Maria Santissima Madre di Dio Ore 8.30 defunti Barcariolo Luigi e Gianni Ore 11.15 defunto Buoso Agostino. DOMENICA 03.01.2016 Solennità di Maria Santissima Madre di Dio Ore 10.00 Santa Messa. Festa della Famiglia e Anniversari Matrimonio Ore 10.00 defunto Viale Rino; - AVVISI Sarzano - Domenica 27 dicembre - ore 10.00: Santa messa con Festa della Famiglia e celebrazione anniversari di matrimonio - Dopo la messa momento di festa presso il Centro Giovanile. Sarzano - 6 gennaio – ore 12,30: presso il centro giovanile Pranzo dell’Epifania. Quota di partecipazione € 10,00. Iscrizioni Giulia Paron-cell. 339-7592487; Sara Vason cell. 346-0949056. A seguire: ore 15,30 premiazioni presepi e letterine di Natale, gioco della tombola GIUBILEO DELLA MISERICORDIA Mardimago/Sarzano - Sabato 9 gennaio - ore 21.00: concerto Natalizio presso la Chiesa di Sarzano. Si esibiranno il coro Polifonico Città di Rovigo ed il coro parrocchiale di Sarzano. Mardimago/Sarzano - Venerdi 15 gennaio - ore21: presso il Centro Giovanile di Sarzano, incontro - testi monianza con Farhad Bitani, figlio di un generale afgano. Mardimago/Sarzano - Sabato 30 gennaio - ore 21: presso il Centro Giovanile di Sarzano, incontro prepa ratorio sulla liturgia Bizantino-slava. Mardimago/Sarzano - Domenica 31 gennaio - ore 11.15: presso la Chiesa di Mardimago, celebrazione della Santa Messa in rito Bizantino-slavo. Mardimago: con il canto della Chiarastella sono stati raccolti € 2.810. OMELIA DI PAPA FRANCESCO NELLA NOTTE DI NATALE In questa notte risplende una «grande luce»; su tutti noi rifulge la luce della nascita di Gesù. Quanto sono vere e attuali le parole del profeta Isaia che abbiamo ascoltato: «Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia» Il nostro cuore era già colmo di gioia per l’attesa di questo momento; ora, però, quel sentimento viene moltiplicato e sovrabbonda, perché la promessa si è compiuta, finalmente si è realizzata. Gioia e letizia ci assicurano che il messaggio contenuto nel mistero di questa notte viene veramente da Dio. Non c’è posto per il dubbio; lasciamolo agli scettici che per interrogare solo la ragione non trovano mai la verità. Non c’è spazio per l’indifferenza, che domina nel cuore di chi non riesce a voler bene, perché ha paura di perdere qualcosa. Viene scacciata ogni tristezza, perché il bambino Gesù è il vero consolatore del cuore. Oggi il Figlio di Dio è nato: tutto cambia. Il Salvatore del mondo viene a farsi partecipe della nostra natura umana, non siamo più soli e abbandonati. La Vergine ci offre il suo Figlio come principio di vita nuova. La luce vera viene a rischiarare la nostra esistenza, spesso rinchiusa nell’ombra del peccato. Oggi scopriamo nuovamente chi siamo! In questa notte ci viene reso manifesto il cammino da percorrere per raggiungere la meta. Ora, deve cessare ogni paura e spavento, perché la luce ci indica la strada verso Betlemme. Non possiamo rimanere inerti. Non ci è lecito restare fermi. Dobbiamo andare a vedere il nostro Salvatore deposto in una mangiatoia. Ecco il motivo della gioia e della letizia: questo Bambino è «nato per noi», è «dato a noi», come annuncia Isaia. A un popolo che da duemila anni percorre tutte le strade del mondo per rendere partecipe ogni uomo di questa gioia, viene affidata la missione di far conoscere il “Principe della pace” e diventare suo efficace strumento in mezzo alle nazioni. Quando, dunque, sentiamo parlare della nascita di Cristo, restiamo in silenzio e lasciamo che sia quel Bambino a parlare; imprimiamo nel nostro cuore le sue parole senza distogliere lo sguardo dal suo volto. Se lo prendiamo tra le nostre braccia e ci lasciamo abbracciare da Lui, ci porterà la pace del cuore che non avrà mai fine. Questo Bambino ci insegna che cosa è veramente essenziale nella nostra vita. Nasce nella povertà del mondo, perché per Lui e la sua famiglia non c’è posto in albergo. Trova riparo e sostegno in una stalla ed è deposto in una mangiatoia per animali. Eppure, da questo nulla, emerge la luce della gloria di Dio. A partire da qui, per gli uomini dal cuore semplice inizia la via della vera liberazione e del riscatto perenne. Da questo Bambino, che porta impressi nel suo volto i tratti della bontà, della misericordia e dell’amore di Dio Padre, scaturisce per tutti noi suoi discepoli, come insegna l’apostolo Paolo, l’impegno a «rinnegare l’empietà» e la ricchezza del mondo, per vivere «con sobrietà, con giustizia e con pietà». In una società spesso ebbra di consumo e di piacere, di abbondanza e lusso, di apparenza e narcisismo, Lui ci chiama a un comportamento sobrio, cioè semplice, equilibrato, lineare, capace di cogliere e vivere l’essenziale. In un mondo che troppe volte è duro con il peccatore e molle con il peccato, c’è bisogno di coltivare un forte senso della giustizia, del ricercare e mettere in pratica la volontà di Dio. Dentro una cultura dell’indifferenza, che finisce non di rado per essere spietata, il nostro stile di vita sia invece colmo di pietà, di empatia, di compassione, di misericordia, attinte ogni giorno dal pozzo della preghiera. Come per i pastori di Betlemme, possano anche i nostri occhi riempirsi di stupore e meraviglia, contemplando nel Bambino Gesù il Figlio di Dio. E, davanti a Lui, sgorghi dai nostri cuori l’invocazione: «Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza».