Gruppo Ricorso C.F.S - Ugl – Corpo Forestale

Transcript

Gruppo Ricorso C.F.S - Ugl – Corpo Forestale
Gruppo Ricorso C.F.S
Oggetto: Militarizzazione dei dipendenti del Corpo Forestale dello Stato – rimedio giudiziario
esperibile in tempi brevi.
Colleghi forestali,
nel travagliato momento storico che il nostro Corpo sta vivendo, con la presente veniamo ad
informarVi che è stato costituito il “Gruppo Ricorso C.F.S.”, che accumuna personale forestale
del Nord, Centro e Sud Italia, per cercare di contrastare la nostra militarizzazione.
Tale azione, non vuole porsi in contrasto con le OO.SS., bensì in supporto e rafforzamento
delle stesse, con le maggiori delle quali si è interloquito, riscuotendone apprezzamento ed
appoggio che concretizzeranno come meglio riterranno opportuno.
In seguito ad incontri svoltisi a partire da marzo 2016 con Studio legale DLS (Prof. Avv. DE
LEONARDIS Francesco) in Roma e con lo Studio Callegari di Torino, che lavoreranno in
sinergia, i portavoce dei dipendenti del Corpo Forestale dello Stato comunicano quanto segue:
E' stato chiesto ai legali di verificare l’eventuale sussistenza nell’ordinamento italiano di un
rimedio giudiziario esperibile, anche in forma collettiva, in relazione ai provvedimenti
normativi di recente e di prossima adozione (legge delega Madia n. 124/2015 e schema di
decreto legislativo delegato recante disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di
polizia e assorbimento del Corpo Forestale dello Stato), che prevedono oggi l’eventualità e
domani (laddove il testo dello schema di decreto venisse approvato con la formulazione attuale)
la obbligatorietà dell’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato in altro Corpo di Polizia, in
particolare nell’Arma dei Carabinieri, con ogni futura conseguenza giuridica sui dipendenti
della Forestale.
Tale militarizzazione è lesiva dei diritti dei dipendenti del C.F.S. e potrebbe
creare un precedente allarmante per tutti gli appartenenti alle forze di Polizia ad
ordinamento civile.
In altre parole, è stato domandato se sia possibile in tempi brevi – e senza attendere i
successivi provvedimenti attuativi del Capo del Corpo Forestale dello Stato –
adire un Giudice nazionale ed interessarlo della grave situazione in cui versano i dipendenti del
nostro corpo di polizia.
In relazione al suesposto quesito, i legali hanno ritenuto esperibile un primo ricorso in forma
collettiva (ossia con unico ricorso per tutti i dipendenti interessati)
in un’azione di
accertamento davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio – Roma, con la quale
chiedere all’anzidetto Giudice, in sede di giurisdizione esclusiva e in ragione delle novità
normative che stanno interessando i dipendenti del CFS, di accertare la sussistenza in capo
agli stessi dell’insieme di diritti e prerogative derivanti dall’appartenere ad un Corpo di Polizia
ad ordinamento civile.
Nell’ambito del predetto ricorso verrebbero, naturalmente, rappresentate al Giudice le ragioni
di ingiustizia dell’eventuale (ma ormai ragionevolmente certa) “militarizzazione forzata” dei
dipendenti del CFS, evidenziandone altresì i plurimi profili di incostituzionalità, sia con
riferimento al potenziale eccesso di delega del decreto legislativo delegato (per violazione, ad
esempio, della salvaguardia delle professionalità esistenti, delle specialità e unitarietà delle
funzioni da attribuire, della necessaria corrispondenza tra le funzioni trasferite e il transito del
relativo personale imposte dalla legge delega), sia, più in generale, con riferimento alla lesione
dei principi di uguaglianza e ragionevolezza, nonché delle libertà di pensiero e di coscienza
derivante dalla anzidetta militarizzazione.
Si tratterebbe di azione atipica e innovativa (la cui ammissibilità è tuttora dibattuta in
dottrina ed in giurisprudenza), il cui obiettivo consisterebbe in primis nell’offrire ai ricorrenti
un ulteriore strumento di pressione politica e mediatica:
il ricorso verrebbe, infatti,
immediatamente notificato anche a tutte le principali sedi politiche e alle testate giornalistiche
più sensibili all'argomemento, con la finalità di segnalare fermamente e sin da subito (senza
quindi attendere la pronuncia del TAR, che potrebbe intervenire in tempi non utili rispetto
alla modifica del corpus normativo in corso) al Legislatore ed all’Esecutivo che buona parte o
addirittura la gran parte dei dipendenti della Forestale non intende accettare anche la
semplice eventualità della militarizzazione e sta utilizzando ogni mezzo utile per contestarla. È
evidente quindi, che il “peso” politico del ricorso sarà direttamente proporzionale al numero
dei ricorrenti, e che l’azione sarà tanto più efficace quanto più rapidamente verrà promossa.
Ovviamente la proposizione del ricorso andrebbe a preparare il terreno per successive azioni
giudiziarie
(che
dovranno
essere
intraprese
in
relazione
ai
singoli
provvedimenti
di
assorbimento ) e giustificherebbe e rafforzerebbe l’inserimento di clausole di accettazione
condizionata che potrebbero essere apposte in sede di opzione per il successivo passaggio .Una
prima lettura del parere del Consiglio di Stato depositato nella giornata del 12 maggio rende
evidente l’opportunità della suggerita opzione processuale anche in considerazione dei profili
per certi versi contraddittori ed al tempo stesso penalizzanti che ne emergono.
La presente è per dare massima diffusione ai colleghi di tutt'Italia, alcuni dei quali ancora non
opportunamente informati e nella trasparenza più assoluta.
Chi vorrà aderire o per maggiori informazioni dovrà prendere contatti tramite i seguenti
indirizzi
email:
per
Liguria,
Lombardia,
Piemonte,
Veneto,
[email protected], per le restanti regioni Centro e Sud
ed
Emilia
Romagna
l'email è il seguente
[email protected]..
Le richieste di adesione dovranno pervenire entro il 27 maggio p.v., così da poter procedere
alla presentazione del ricorso in tempi brevi.
L'importo procapite si aggirerà attorno ad € 100.
Laddove, nelle more della preparazione dell’anzidetto ricorso collettivo, dovessero intervenire i
provvedimenti amministrativi attuativi previsti dall’adottando decreto legislativo, l’attività
professionale svolta e gli importi versati verranno imputati alle successive azioni giudiziarie.
In attesa di riscontri si inviano i migliori saluti.
I Referenti del Gruppo Ricorso C.F.S.