UA Il teatro in musica 5 anni - Istituto Sacro Cuore
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UA Il teatro in musica 5 anni - Istituto Sacro Cuore
UNITA’ DI APPRENDIMENTO n. 2c (Progettazione) “Il teatro in musica” di PASTORI Cristina ( bambini di 5 anni ) Anno Scolastico 2008 - 2009 Da febbraio ad aprile 1. TIPOLOGIA DELL’UNITA’ APPRENDIMENTO Nell’UA precedente, giocando abbiamo scoperto come è strutturato un teatro, ora è giunto il momento di diventare dei veri attori e quindi, per interpretare una storia, abbiamo bisogno di un copione. La storia da noi scelta è quella di “Pierino e il lupo”. Questo racconto in musica dà linguaggio agli strumenti musicali e fa sì che i bambini, anche attraverso all’ausilio di una voce recitante, li vedano in azione laddove musica, linguaggio e movimenti si fondono in un tutt’uno connotato da note particolari organizzate e talvolta volutamente dissonanti. E’ il primo passo per far comprendere ai bambini che spesso la musica può descrivere meglio una situazione rispetto a mille parole. Attraverso le attività proposte, basate sulla fantasia, sulla musica e il movimento, si vuole sviluppare l’immaginazione e il gioco di finzione (“Posso far finta di essere quello che voglio!”), accrescendo la capacità di ascolto. Combinando tra loro musiche e suoni in modo diverso, il bambino imparerà a riconoscere in una melodia i momenti lento/veloce, l’intensità del suono (forte/piano) e il tipo di melodia (triste/allegro); successivamente impareranno a coordinare i suoni con i movimenti e i pensieri dentro di loro, si aprirà così per loro un mondo di possibilità: possono muoversi seguendo i suoni, possono cantare, possono recitare, possono ritrovare le proprie idee espresse nella musica che ascoltano e possono creare storie sonore per esprimere i propri sentimenti o le proprie idee. 2. IL PROBLEMA AFFRONTATO DALL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO La drammatizzazione, nelle sue molteplici e suggestive forme, si dimostra particolarmente utile a favorire ed alimentare l’immaginazione, la creatività e la comunicazione, tramite la gestualità, le marionette; mette in moto e sviluppa la capacità rappresentativa e simbolica nonché i processi di imitazione attiva mimica, le verbalizzazione. Casalegno-Montanari dicevano che l’attività teatrale che aveva come supporto la musica era fondamentale per il bambino della scuola dell’infanzia e, le attività collegate ad essa, le chiamavano giochi mimico-espressivi con dominanza musicale. Loro insistevano sull’importanza di un supporto musicale, affermando che “la musica è un elemento importante per l’attività di drammatizzazione”. Il bambino possiede uno straordinario strumento: il proprio corpo. Fin dalle origini, attraverso la musica, il gesto e i movimenti ha imparato a comunicare, sperimentando la capacità di imitare le andature di animali, suoni e rumori della natura presenti nel suo ambiente [“Oggetti sonori”, M. C. Caroli, ed. Erickson]. Il bambino di cinque anni si muove a ritmo e canta per un bisogno interiore, per dare forma e voce ai suoi sentimenti: l’espressione ritmica è una forma di liberazione, di proiezione di sé, dei propri stati d’animo, e come tale procura un’intima giocosità. Da qui l’importanza di unire drammatizzazione e musica. 3. PROVE - REQUISITI PROVA IN ENTRATA: “COSA SONO?” SI NO IN PARTE • Bendate a turno i bambini (con una striscia di tessuto morbido) o fategli chiudere gli occhi (questo li aiuterà a concentrarsi) e fategli ascoltare e riconoscere una serie di suoni/rumori prodotti da oggetti di uso comune (utilizzando la cassetta in dotazione) come: suoni: flauto, tromba, tamburo,…rumori: una porta che sbatte, il ticchettio dell’orologio, l’aspirapolvere, uno starnuto,… • I bambini dovranno distinguere ciò che secondo loro è un suono e ciò che è invece un rumore • Su un cartellone fate rappresentare ai bambini con un segno grafico uno dei suoni o rumori che hanno ascoltato precedentemente creando due grossi insiemi (quello dei suoni e quello dei rumori) • Per concludere osservate con i bambini i due insiemi e fategli trovare delle differenze (teoricamente l’insieme dei rumori conterrà dei segni più “spezzettati” rispetto a quello dei suoni) REQUISITI COGNITIVI • Possiede una discriminazione uditiva tra suoni e rumori • Abbina un suono/rumore all’oggetto che lo produce METACOGNITIVI Metalinguistico: • Conosce il nome appropriato di alcuni oggetti di uso comune o strumenti musicali associati ai rumori/suoni sentiti • Descrive attraverso la comunicazione verbale il suono/rumore sentito (questo suono è forte e si ripete, questo inizia forte ma poi finisce piano,…) Metalogico: • E’ in grado di associare ad un rumore/suono un segno grafico evidenziandone la successione d’ascolto Metateorico: • Sa discriminare il proprio segno grafico inserendolo nell’insieme dei suoni o in quello dei rumori COMPORTAMENTO • Sa stare in silenzio per prestare attenzione ai suoni • Rispetta le regole date dalla maestra durante una attività • Non ha paura di essere bendato e quindi di non vedere COMUNICAZIONE • Motiva le sue risposte: secondo me è il rumore di un orologio perché…questo è il suono di una tromba perché… 4. CERTIFICAZIONE IN INGRESSO Giochi di gruppo: ascolto di suoni e rumori Lettura d’immagini: osservazione di sonori e ascolto del suono che producono alcune immagini che raffigurano oggetti 5. MODALITA’ OPERATIVE N° ore CHE COSA FA IL DOCENTE 1 STIMOLO: “ARRIVA IL COPIONE!” (mediatore attivo) • In classe arriva improvvisamente un misterioso regalo da parte di una strana Compagnia Teatrale che si chiama “LO STREGATTO”: un copione teatrale che narra la fiaba di “Pierino e il lupo”. • Dopo aver spiegato ai bambini cos’è e a cosa serve un copione, leggete la storia (“Pierino e il lupo” Allegato 1). • Analizzate i fatti accaduti ricostruendo le fasi della storia e individuando i personaggi principali sottolineando le loro caratteristiche. 3 “LA FIABA MUSICALE” (mediatore attivo, iconico) • Chiedete ai bambini di mettersi in una posizione comoda per l’ascolto e fate ascoltare la fiaba musicale “Pierino e il lupo” • Al termine dell’ascolto chiedete ai bambini come immaginano fisicamente i personaggi della storia, come si muovono, cosa fanno,… • Raccontate, mostrando delle immagini, che la musica che hanno appena ascoltato, è suonata da una grande orchestra composta da tanti strumenti musicali e che ogni personaggio della storia è descritto dal suono di un particolare strumento (Allegato 2) • Fate ascoltare di nuovo la fiaba musicale (solo i momenti che descrivono l’andatura dei personaggi) e proponete ai bambini di muoversi come loro, prestando attenzione alla musica, al ritmo, ai suoni. • Fate costruire ai bambini un piccolo libretto dei personaggi raccogliendo i disegni che hanno fatto dei personaggi (così come se l’immaginano), i loro commenti, qual è il loro personaggio preferito,… 2 “IMITIAMO E SONORIZZIAMO L’ANDATURA DELL’ANIMALE” (mediatore analogico, simbolico) • Portiamo la classe in un ambiente molto ampio e la dividiamo in due gruppi che si alterneranno durante l’attività. • Ciascun bambino appartenente al 1° gruppo sceglie un animale (All. 3) e ne imita l’andatura. • Contemporaneamente un bambino appartenente al 2° gruppo, a turno, sonorizza i movimenti di imitazione compiuti dal bambino appartenente al 1° gruppo. La sonorizzazione può avvenire con legnetti, tamburi, triangoli, e qualunque altro attrezzo capace di produrre i suoni desiderati. • Facciamo notare ai bambini la diversità ritmica di ogni andatura: se l’animale scelto da imitare cammina veloce (es. cavallo) il ritmo da riprodurre con lo strumento musicale sarà veloce e viceversa, se l’animale da imitare sarà lento (es. elefante) il ritmo sarà anch’esso lento ma forte. • Tornati in classe si riproduce l’attività svolta su un cartellone: da una parte mettiamo i disegni fatti da ogni bambino dell’animale che aveva scelto di imitare e a fianco riproduciamo il ritmo associato alla sua andatura con pallini più o meno grossi, strisce, trattini, ecc. 2 “SE FOSSI UN DIRETTORE D’ORCHESTRA” (mediatore attivo, analogico, iconico) • Fate trovare in classe un cartellone con rappresentato un palcoscenico vuoto, chiedete ai bambini secondo loro cosa potrebbe servire ma non svelate il vero utilizzo. Scuola dell’infanzia Paritaria “Sacro Cuore” – Via S. M. Mazzarello, 102 Torino – Tel. 011/702911-12 – Fax 011/700946 – Email [email protected] • 2 3 Fate ascoltare un brano musicale e chiedete ai bambini: “Secondo voi chi comanda tutti gli strumenti musicali, come si chiama e che cosa fa?”, “Che cosa usa per dirigere?” • A turno chiedete ai bambini di diventare direttori d’orchestra con una bacchetta mentre i compagni imiteranno i suonatori. • Successivamente date ai bambini che fanno i suonatori degli strumenti musicali (tamburelli, maracas, triangoli, legnetti,…). Spontaneamente dovranno produrre musica seguendo le semplici indicazioni del direttore d’orchestra, che inizialmente farete voi: alzare il volume o abbassarlo, fermare improvvisamente la musica, aumentare il ritmo o diminuirlo. • Riportate l’attenzione dei bambini al cartellone appeso in classe attaccando un disegno di voi stesse, raffigurate come foste un direttore d’orchestra; a turno ogni bambino dovrà disegnare se stesso con lo strumento che suonava e attaccarlo sul cartellone. “MOLTE COSE IN UNA COSA” (mediatore analogico, simbolico, iconico) • Mettete in un grosso scatolone degli oggetti come un imbuto, un bastone, un secchiello, un tubo di gomma e altri oggetti di uso famigliare. • Proponete questi oggetti ai bambini e invitateli a trovare una molteplicità di interpretazioni d’uso dello stesso oggetto. Ad esempio il bastone può diventare un missile, un pendolo, un’asta per il salto, un bilanciere per equilibrista, un filo su cui stendere i panni, un matterello,…un imbuto può diventare invece un megafono, un cappello, un binocolo,… • Per concludere fate un grosso cartellone riassuntivo dove con l’aiuto di immagini ritagliate dai giornali o disegni fatti dai bambini si racconterà il molteplice utilizzo dei materiali analizzati. “TUTTI AL GRAN BALLO” (mediatore attivo, analogico, iconico) • Predisponiamo la palestra (o un altro ambiente spazioso) per l’attività preparando due grossi scatoloni contenenti degli indumenti-costumi che i bambini successivamente dovranno indossare per diventare principesse e cavalieri. • Dopo aver radunato tutti i bambini in palestra e averli fatti disporre in cerchio, raccontiamo la storia “Il castello di cristallo” (Allegato 5)Proviamo ora ad ascoltare insieme ai bambini due brani musicali, il cui “carattere” risulti subito chiaro (Beethoven: sinfonia n.5 e Vivaldi: “La primavera” da Le quattro stagioni). • Invitiamo i bambini a indicare quale fra i due brani ascoltati è più adatto a musicare il gran ballo finale descritto nella storia letta, guidandoli a riflettere sul carattere gioioso o meno di essi. • Invitiamo i bambini a compiere azioni adatte alla musica triste (piangere, singhiozzare, muoversi lenti, quasi affaticati); invitiamo invece ora i bambini a compiere azioni adatte alla musica allegra (ridere, saltare, cantare, muoversi veloci, ballare). • Facciamo riflettere i bambini sull’ultima azione che si adatta alla musica allegra, quella del ballare; proponiamo alle bambine di utilizzare i vestiti posti nello scatolone e di trasformarsi in piccole principesse e, ai maschi, di fare lo stesso e di trasformarsi in valorosi cavalieri. • Creiamo l’atmosfera giusta facendo di nuovo ascoltare la musica di Vivaldi (o altre musiche simili): facciamo immaginare ai bambini di essere tra gli invitati al gran ballo finale, chi lo desidera può suggerire qualche passo di danza schematizzato (vedi Allegati 6) e facciamoli ballare. • Successivamente chi vuole può concludere l’attività in classe facendo costruire dei copricapo da portarsi poi a casa: ad esempio alle bambine una corona come quelle delle principesse e ai D Mod. 1 Rev 2 “Il teatro in musica” 5 anni del 17/07/2008 Pagina 4 di 8 Scuola dell’infanzia Paritaria “Sacro Cuore” – Via S. M. Mazzarello, 102 Torino – Tel. 011/702911-12 – Fax 011/700946 – Email [email protected] bambini una fascetta con la piuma come i cavalieri. 2 3 2 2 “COLONNE SONORE” (mediatore analogico) • Scegliete delle musiche (utilizza il cd) che suggeriscano le azioni specifiche scritte nell’Allegato 7(prima parte att.-azione unica-) • Fate ascoltare la musica ai bambini e dite di compiere l’azione specifica che voi avete scelto per quella musica. • Scegliete ora delle musiche di sottofondo che possano andare bene come colonna sonora per gli scenari descritti nell’Allegato 7 (seconda parte att-storie complete-) • Fate partire la musica e descrivete la situazione scelta modulando la vostra voce in maniera espressiva per richiamare il tono della musica, dolce o agitato, felice o malinconico, inquieto o tranquillo. Lasciate che i bambini si lascino coinvolgere il più possibile mentre recitano la scena al suono della musica. “INVENTIAMO UNA STORIA NOSTRA” (mediatore attivo, iconico) • Scegliete due canzoni (la prima allegra, la seconda triste,) e partendo dall’ascolto dei brani scelti i bambini dovranno inventare una storia. Ogni bambino avrà un foglio e mentre ascolta il primo brano musicale dovrà disegnare un momento della storia cercando di adattare la musica ascoltata al momento della storia che sta disegnando (la musica dovrebbe servigli come ispirazione); si farà lo stesso con il secondo e il terzo brano musicale. • Quando i bambini hanno terminato i loro disegni, scrivete su di essi qualche frase dettata dal bambino stesso che spieghi la storia raccontata. • Dopo aver disposto i bambini in cerchio, ogni bambino racconterà al gruppo la propria storia mentre voi metterete la musica come sottofondo. “CI VIENE A TROVARE LA COMPAGNIA TEATRALE” (mediatore attivo, analogico) • Durante questo incontro didattico-ludico tenuto dall’associazione culturale “LO STREGATTO” ai bambini (a gruppi di 8-10 per volta) verranno spiegati e fatti sperimentare: - “il teatro” come spazio scenico; - la gestualità del corpo come espressione di uno stato d’animo, di un’azione o di una situazione; - lo studio del carattere, dei sentimenti e delle azioni dei personaggi attraverso le caratteristiche musicali dei vari strumenti della favola “Pierino e il lupo”; - l’uso a tempo di musica, di sagome di animali o altri oggetti scenici. PROVA IN USCITA : “OMBRA CONTRO OMBRA” (mediatore attivo, iconico, analogico) • Con il vostro aiuto i bambini costruiscono grandi sagome di animali (si possono usare le fotocopie lasciate dagli attori dell’associazione culturale durate l’incontro precedente) curando non tanto i particolari ma le forme caratteristiche (come se fossero delle caricature). Non occorre colorarle, conviene invece scomporre le sagome in alcune parti e quindi ricomporle fissandole con dei punti ferma campione in modo da permettere il movimento ad esempio delle zampe, della coda, delle orecchie,… • A sagome ultimate, tendete un telo bianco e, a poca distanza, accendete una lampada, mettete i bambini a semicerchio in modo che possano vedere tutti e fate buio nella classe. • A turno fate mettere ai lati del telo due o tre bambini che vogliono improvvisare una piccola storia: voi sarete i narratori e loro dovranno mimare con le sagome la storia che state D Mod. 1 “Il teatro in musica” del 17/07/2008 Pagina 5 di 8 Rev 2 5 anni Scuola dell’infanzia Paritaria “Sacro Cuore” – Via S. M. Mazzarello, 102 Torino – Tel. 011/702911-12 – Fax 011/700946 – Email [email protected] raccontando. (si potrebbe far mimare con l’aiuto della fiaba sonora “ Pierino e il lupo” oppure una storia da voi inventata utilizzando gli animali in sagoma) 6. REQUISITI-CERTIFICAZIONE IN USCITA Con la frequenza alle attività proposte nell’UA il bambino ha acquisito le seguenti SI abilità: COGNITIVI: • Stimola la sua immaginazione attraverso la consapevolezza sensoriale (l’ascolto di una melodia) • Sa avviare animazioni, racconti, drammatizzazioni di situazioni anche solo mimandole • Coordina il movimento del proprio corpo con quello degli altri e con le particolari comunicazioni (verbali, pezzi ritmici e musicali) METACOGNITIVI Metalinguistici: • Espande il suo vocabolario e incomincia ad attuare scelte lessicali originali ed espressive per esprimere la fantasia • Usa, nel linguaggio orale, in modo appropriato i termini lento-veloce, piano – forte, allegro – triste riferendosi ad una melodia Metalogici: • Ha ampliato la sua conoscenza ritmico-musicale riconoscendo all’interno di un brano i momenti lento, veloce; individuando l’intensità del suono; individuando modelli ritmici- dinamici. • Riesce a farsi una rappresentazione mentalmente e poi grafica dei personaggi o di una situazione di una storia partendo dall’ascolto di musiche Metateorici: • Ha ampliato la sua espressione personale dando vita a movimenti attraverso l’associazione suono/musica – gesto • Sa discriminare dei brani musicali adeguati alle situazioni fiabesche raccontate. COMPORTAMENTO • Inizia ad avere consapevolezza del proprio valore diventando più sicuro di sé stesso e sviluppando un senso di fiducia nei rapporti con gli altri • Impara a comportarsi in maniera adeguata alle situazioni controllando il proprio corpo COMUNICAZIONE • Esprime liberamente con la comunicazione verbale e con quella del corpo ciò che una musica gli suggerisce senza aver timore del giudizio altrui • Dà libero sfogo alle espressioni creative esprimendosi attraverso la musica, la narrazione, la drammatizzazione 7. SPENDIBILITA’- IMPLEMENTAZIONE D Mod. 1 “Il teatro in musica” Rev 2 5 anni NO IN PARTE del 17/07/2008 Pagina 6 di 8 Scuola dell’infanzia Paritaria “Sacro Cuore” – Via S. M. Mazzarello, 102 Torino – Tel. 011/702911-12 – Fax 011/700946 – Email [email protected] I bambini amano ascoltare la narrazione di racconti fiabeschi o realistici da parte di adulti: ciò vuol dire che anche a casa i genitori potrebbero dedicare un momento ai loro bambini raccontandogli una bella fiaba, proprio come si faceva un tempo. I racconti di fiabe sono importanti perché i bambini mentre ascoltano il racconto sprofondano completamente nelle situazioni fiabesche, identificandosi con i protagonisti stessi, cosicchè le loro gioie e paure, felicità e angosce non siano vissute come fardello personale, ma vengano condivise con altri personaggi. Questo conferirà loro maggior sicurezza. Ai bambini piace affiancare alla narrazione l’attività mimico-drammatica: oltre ad essere puro divertimento, in questo modo loro impareranno ad utilizzare il proprio corpo come mezzo espressivo di identificazione e di comunicazione sociale. Ancora più divertente e importante è abbinare a quello che abbiamo appena detto l’attività musicale. La musica infatti coinvolgendo emotivamente i bambini, li aiuterà a immedesimarsi nei ruoli. Il significato del suono nell’evoluzione del bambino è fondamentale. Ascoltare musica e scoprire suoni affina nei bambini la percezione uditiva e la loro sensibilità. L’attività musicale lo abituerà a concentrarsi, a fare silenzio: lo stimolerà ad acquisire sicurezza in se stesso, a superare le proprie inibizioni a raggiungere da adulto l’autodisciplina. Tutto ciò aiuterà il bambino ad esprimersi liberamente e a liberare la propria interiorità senza aver timore del giudizio altrui. La scuola dell’infanzia può sicuramente svolgere un’essenziale funzione di attivazione e di sensibilizzazione, offrendo ai bambini proposte didattiche che consentono loro di conoscere la realtà teatrale e sonora; certamente anche la famiglia può sensibilizzare e implementare queste conoscenze facendo entrare nella vita quotidiana dei loro bambini queste due discipline ad esempio abituarli a cantare e mimare qualche canzoncina insieme, come disse Kodàly “Lo strumento musicale è privilegio di pochi. La voce è lo strumento accessibile a tutti: il più libero ed il più bello!”. 8. INTEGRAZIONE Giochi di gruppo: giochi ritmico-motori con l'ausilio della musica Attività grafico-pittoriche che valorizzino la libera espresssione Conversazioni guidate: espressione libera delle proprie idee e fantasie Ascolto di musiche e melodie Giochi individuali dove si impara a gestire il movimento del proprio corpo 9. APPORTO AL PROFILO DELLO STUDENTE 1a. Rafforzamento dell’identità personale del bambino e della bambina sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico. • Riconosce ed esprime i suoi sentimenti, emozioni, stati d’animo • Controlla la propria motricità globale e fine: compie esercizi sempre più precisi e complessi 1b. Progressiva conquista dell’autonomia • Esprime la sua libertà nella progressiva conquista dell’autonomia fisica e affettiva 2. Orientamento come sviluppo di motivazione ed autostima nel processo di crescita del/la bambino/a lungo tutto l’arco della vita • Supera i piccoli condizionamenti ed è se stesso: non si lascia influenzare dai compagni 3. Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili • Supera frustrazioni e controlla i propri impulsi: supera atteggiamenti egocentrici • Riconosce e rispetta sentimenti ed emozioni degli altri 4. Strumenti culturali per leggere e governare l’esperienza - Il corpo e il movimento: D Mod. 1 Rev 2 “Il teatro in musica” 5 anni del 17/07/2008 Pagina 7 di 8 Scuola dell’infanzia Paritaria “Sacro Cuore” – Via S. M. Mazzarello, 102 Torino – Tel. 011/702911-12 – Fax 011/700946 – Email [email protected] • Comprende il funzionamento del corpo e le sue potenzialità: controlla schemi dinamici e posturali Linguaggi, creatività, espressione: o Scopre le potenzialità sonore del corpo e della voce: usa la voce e il corpo per produrre suoni o rumori o Stabilisce un rapporto suono-gesto-simbolo o Riconosce all’interno di un brano lento-veloce / piano-forte La conoscenza del mondo: • Esplora l’ambiente usando i diversi canali sensoriali I discorsi e le parole: • Ascolta e comprende il senso di un racconto: coglie personaggi, ambienti, azioni • Comunica le esperienze soprattutto attraverso il disegno e il gioco simbolico… • Usa il linguaggio per esprimere la fantasia e la realtà:c’era una volta,…oggi è successo… Il sé e l’altro: • Matura una propria forma di autodisciplina 10. PROGETTAZIONE ECONOMICA e ORGANIZZAZIONE DELL’AMBIENTE DOCENTE MATERIALE DIDATTICO ATTREZZATURA AMBIENTI ORE 22 € 313,28 Cd musicale con rumori e con melodie, cartelloni, presenti a scuola travestimenti, lenzuola, bende, strumenti musicali, oggetti di uso comune (imbuto, bastone..), scatolone Stereo cd presenti a scuola Classe, salone, palestra 11. VERIFICA DI FATTIBILITA’ In fase di programmazione il docente controlla che, quanto è indicato nelle voci precedenti sia effettivamente presente, in modo particolare le risorse fisiche ed economiche, oltre che la strumentazione e siano disponibili nei tempi e modalità prescelte. 12. LA RIPROGETTAZIONE DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO La riprogettazione è elemento di: • auto-valutazione dell’attività didattica, quale attività professionale dei docenti • miglioramento continuo delle azioni didattiche • un’ ipotesi di lavoro in continua evoluzione i tempi delle varie attività le modalità di osservazione del docente le modalità operative requisiti in uscita verifica mediatori Torino, 17 luglio 2008 D Mod. 1 Rev 2 Docente __________________________ “Il teatro in musica” 5 anni del 17/07/2008 Pagina 8 di 8