Cnr. A tavola con i Micenei - Ufficio Stampa

Cnr. A tavola con i Micenei
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Edizione di: venerdì 20 ottobre 2006, ore 09:26 - Visitatori on-line: 85
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Notizia inserita il 19/10/2006 - 18:28
Cnr. A tavola con i
Micenei
Roma. Per secoli i poeti greci hanno cantato
l’aspetto e il valore degli eroi e principi micenei.
Ma che sembianze avevano realmente? Quali
erano le abitudini alimentari di Menelao,
Agamennone o Achille? Come curavano le ferite
riportate dalla guerra? Le risposte arrivano da
recenti scoperte paleoantropologiche condotte
sui resti scheletrici provenienti dai Circoli
funerari A e B di Micene. Esse forniscono
interessanti informazioni sugli aspetti biologici e nutrizionali del gruppo dirige
protomiceneo intorno al 1700-1600 a.C, raccolte ed illustrate nel volume I Micen
Archeologia, storia e società dei Greci prima di Omero da Massimo Cultraro, ricercat
dell’Istituto per i per i Beni archeologici e monumentali del Cnr, sezione di Catan
specialista nel settore della preistoria e protostoria dell’Egeo e autore di saggi e scr
scientifici sulla Grecia.
Il libro, edito da Carocci, sarà presentato a Roma, il 25 ottobre, alle ore 16.00, pres
l’Aula Marconi del Cnr.
Carni rosse, cacciagione e pesce: erano questi gli alimenti che imbandivano le mense de
corti micenee. Una dieta decisamente proteica, diversa da quella adottata nel re
dell’Argolide.
Il Duomo di Arezzo
“A rivelarlo è l’analisi della struttura dentaria e l’esame dei resti organici esegu
attraverso la tecnica della gas-cromatografia” spiega Massimo Cultraro.
Beozia, una pentola conteneva uno stufato di carne di maiale preparato in un
vegetale, mentre in un altro caso la carne suina era stata fatta bollire insieme con u
minestra di legumi e verdura”.
Il pescato poi rappresentava un’importante fonte di sostentamento per chi aveva proble
dentari. E’ il caso di una donna anziana trovata a Micene: le indagini paleonutrizion
mediante spettroscopia ad assorbimento atomico hanno dimostrato che, negli
di vita, fu costretta a mangiare pesce per un serio problema ai denti, in parte risolto c
l’inserzione di perni d’argento.
I Micenei erano in grado di produrre anche diverse varietà di vino. “Le analisi chimich
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Cnr. A tavola con i Micenei
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continua l’autore “confermano l’ impiego di vini aromatici con l’aggiunta di sostan
vegetali (resina di pino e pistacchio), non lontano dal gusto della retsina che si beve
Grecia moderna. In altri casi, al vino non ancora fermentato si univano resina di terebi
(Pistacia Atlantica), importata da Cipro o dal Libano, o frutti di bosco e mirto, ottenen
un prodotto assai simile nel gusto al noto vino francese a base di ribes (crème
Sulle tavole non mancavano la birra, servita in appositi boccali, e l’idromele una bevan
alcolica, mai documentata prima nel mondo egeo, ottenuta per la fermentazione di u
soluzione acquosa di miele, talvolta aromatizzata con fiori di timo e rosmarino.
Un’alimentazione sostanziosa ed energetica non può che associarsi a corpi vigoro
bisognosi di molte calorie per affrontare le battaglie. E, in effetti, i ‘nostri eroi
robusti, muscolosi e con struttura ossea regolare. A verificare l’identikit dell
ci hanno pensato gli esperti del laboratorio di medicina del mondo antico di Manches
Dove per lo studio dei reperti antropici si utilizzano moderne indagini criminologiche e
medicina forense.
“Le tombe principesche, ricche di corredi funerari, restituiscono l’immagine
personaggi di rango” spiega Massimo Cultraro. “Gli individui presentano una struttu
ossea assai regolare, con attacchi muscolari prominenti, forse per effetto di attiv
belliche e sportive, come indicano anche alcuni traumi imputabili a colpi di ar
metalliche o a ferite. Un giovane uomo di 28 anni, sepolto nella tomba Gamma d
Circolo B, presentava, ad esempio una cicatrice da battaglia sull ’occhio sinistro
probabilmente a seguito dell ’incidente, era stato sottoposto a un delicato
chirurgico alla testa; le suture sulla calotta indicano che la trapanazione cranica eb
successo e l’uomo visse ancora per diversi anni, anche se privo di un occhio. In an
recenti è stato possibile ricostruire i tratti somatici attraverso gli aspetti morfologic
metrici del cranio: il risultato è veramente stupefacente. Il volto dell’uomo adulto depo
nella tomba Sigma 131 del Circolo B di Micene ha tratti somatici robusti, forti e
caratteristiche che ben si adattano ad un re guerriero”.
Altri ‘segni particolari ’ distinguono l’élite micenea dal resto della popolazione. Mentre
donne raggiungevano 1.59 m. di altezza, gli uomini, con 1.72 m. risultavano pi
circa 10 cm rispetto al resto degli abitanti della Grecia mesoelladica.
Dalle sembianze fisiche alla dieta, le nuove metodologie di indagine non han
risparmiato i legami parentelari dei defunti, sottoposti per questo scopo a test del D
contribuendo alla la scoperta di una complessa trama di rapporti genetici tra i 35
sepolti.
Il libro è una completa sintesi storica della Grecia del II millennio. Settecento anni (17
1000 a.C.) ripercorsi per la prima volta in modo unitario e con una chiave di lettu
scientificamente innovativa che si avvale delle recenti acquisizioni fatte da
istituti di ricerca, quali, il Demokritos di Atene e il Dipartimento di medicina del mon
antico Manchester e Birmingham.
Nella stessa giornata l’archeologia sarà ancora protagonista con il volume: “
divino: archeologia del culto nella Palestina del primo millennio”, Carocci editore, scri
da Ida Oggiano, ricercatrice dell’Istituto per lo studio delle civiltà italiache e
Mediterraneo antico (Iscima) del Cnr.
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