I Micenei - Scubimondo.Org
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SCUBlMONDO 4 STORlA I Micenei Verso il 1400 i Micenei o Achei avevano occupato la Grecia, creando solide monarchie militari sostenute da grandi eserciti di soldati. Essi lasciarono splendide tracce nei possenti e ricchi palazzi di Micene, Pilo, Tirinto e in altre località, da cui in seguito si mossero per conquistare Creta. I signori di Creta non furono in grado di resistere a questo popolo di guerrieri e si arresero. Dove vivevano I Micenei costruirono rocche fortificate: palazzi circondati da mura in pietra e protetti da robuste porte. Al centro della città si trovava il Palazzo che aveva una struttura chiusa. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce le rocche di Micene e Tirinto. La società Le città Micenee erano governate da un Re, scelto per il coraggio dimostrato in battaglia. Era a capo dell’esercito e amministrava la giustizia, insieme ai guerrieri che formavano la nobiltà. I nobili sostenevano il re con il loro esercito ed in cambio del loro appoggio ricevevano parte del bottino di guerra: bestiame, terre e schiavi. Vi era poi il Consiglio del popolo, formato dagli anziani, che veniva consultato dal re per prendere le decisioni più importanti. Resti della famosa porta di Micene WWW.SCUBlMONDO.ORG SCUBlMONDO 4 STORlA All’interno della città, oltre al re ed ai nobili guerrieri, vivevano i mercanti e gli artigiani. Tra questi i più importanti erano i fabbri, capaci di fabbricare armi in bronzo e bellissimi oggetti in oro. Fuori dalle mura delle città c’erano i damoi, i villaggi dei contadini e degli allevatori di cavalli, animali utilizzati sia per la guerra che per la caccia. I contadini non possedevano le terre , perciò pagavano al re un tributo per avere il permesso di coltivarle. Gli schiavi catturati in guerra erano quasi tutti di proprietà del re ed erano destinati ai lavori più umili. Il culto dei morti I Micenei seppellivano i morti con il proprio bottino di guerra e con le ricche armi usate per combattere. Una stele funeraria, scolpita nella pietra, illustrava e ricordava le imprese militari del morto che, in genere, veniva raffigurato su un carro da guerra. Il cadavere veniva seppellito con una maschera funeraria modellata a partire dal calco del volto del morto che raffigurava il guerriero con gli occhi chiusi subito dopo la morte. Maschera funeraria di Agenore, re di Micene La religione I Micenei erano politeisti. Rappresentavano gli dèi con un aspetto umano e proprio come gli uomini provavano sentimenti e passioni. Molti nomi degli dèi Micenei sono quelli dell’antica Grecia: Zeus, padre degli dèi e degli uomini, raffigurato con i fulmini in mano, Era sua moglie, dea dei matrimoni e delle nascite, Poseidone, dio del mare , Demetra dea dei campi coltivati, Venere dea dell’amore e della bellezza, Athena dea della sapienza e della guerra, Ermes messaggero degli dèi. Tutte le divinità venivano rappresentate con statuette di ceramica. La guerra di Troia e la fine della Civiltà Micenea Conosciamo alcune vicende di questa civiltà grazie ad una grande opere del poeta greco Omero: l'Iliade. In questa opera Omero racconta le vicende della guerra combattuta tra gli Achei e la città di Troia, anche chiamata Ilio, nell'Asia Minore. E’ importante questa considerazione perché fino a circa 150 anni fa gli storici dubitavano della reale esistenza WWW.SCUBlMONDO.ORG SCUBlMONDO 4 STORlA dei Micenei che ritenevano il prodotto della fantasia di Omero. Fu l'archeologo tedesco Heinrich Schliemann che riuscì a dimostrare l'esistenza delle tracce di Micene e di Troia, riportandole alla luce attraverso scavi archeologici che hanno permesso poi di ricostruire la storia di questo popolo. Dopo la guerra di Troia, per la civiltà Micenea iniziò un periodo di declino in seguito al quale scomparve, e questo avvenne intorno al 1200 a.C. La scomparsa del popolo è da attribuirsi a feroci guerre combattute contro gli Elleni, le nuove popolazioni indoeuropee che si erano stabilite in Grecia. La superiorità militare degli Elleni era dovuta all'uso del ferro, metallo che conoscevano e utilizzavano nella realizzazione delle proprie armi che risultavano così più leggere e più potenti di quelle in bronzo. In questa immagine vedi una ricostruzione del famoso cavallo di Troia: con esso l’astuto re greco Ulisse riuscì a far entrare i suoi soldati nella città di Troia, nascondendoli nella pancia del cavallo. Se vuoi saperne di più su questa vicenda fai una ricerca sull’Iliade , uno dei capolavori epici scritti dal poeta greco Omero. Con le informazioni che hai studiato in queste pagine ed altre che puoi trovare in internet, su libri di storia o enciclopedie presenti nella biblioteca della scuola, costruisci un cartellone della civiltà Micenea WWW.SCUBlMONDO.ORG