4 - E.Fermi

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4 - E.Fermi
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
ENRICO FERMI
PER LA CHIMICA INDUSTRIALE E L’ELETTRONICA
Anno Scolastico 2014/15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(art. 5, DPR 323/98)
5a C
(Chimica Industriale)
VIA Luosi, n° 23 - MODENA
Tel. 059 211092 - Fax. 059 226478
www.fermi.mo.it - E.mail: [email protected]
“La teoria e la pratica
in teoria sono uguali,
ma in pratica no!
Yogi Berra
INDICE
Finalità ............................................................................................................................................................................ 3
Quadro orario .............................................................................................................................................................. 3
Continuità didattica nel triennio .................................................................................................................................. 3
Presentazione della classe ............................................................................................................................................... 3
Finalità educative generali .............................................................................................................................................. 4
Metodologie e strumenti ................................................................................................................................................. 4
Valutazioni ...................................................................................................................................................................... 4
Contenuti disciplinari: ..................................................................................................................................................... 6
Lingua e letterature italiane ......................................................................................................................................... 6
Storia ......................................................................................................................................................................... 10
Inglese ....................................................................................................................................................................... 14
Matematica ................................................................................................................................................................ 16
Tecnologie chimiche industriali, principi di automazione e di organizzazione industriale ....................................... 18
Chimica organica, bio-organica, delle fermentazioni e laboratorio .......................................................................... 23
Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio ....................................................................................................... 27
Scienze motorie e sportive ........................................................................................................................................ 30
Religione cattolica..................................................................................................................................................... 31
Criteri per l’attribuzione del credito formativo ............................................................................................................. 33
Visite di istruzione e partecipazione a progetti e conferenze ........................................................................................ 33
Indicazioni generali relative alle strutture scolastiche................................................................................................... 33
Simulazioni di prove d’esame ....................................................................................................................................... 33
Griglia di valutazione della simulazione di prima prova d’esame (tipologia a) ............................................................ 34
Griglia di valutazione della simulazione di prima prova d’esame (tipologia b)............................................................ 34
Griglia di valutazione della simulazione di prima prova d’esame (tip. c e d) ............................................................... 35
Griglia di valutazione della simulazione di terza prova d’esame .................................................................................. 35
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Finalità
Nella società industriale moderna la figura professionale del Perito Industriale nel settore chimico deve essere in
grado di inserirsi in realtà produttive molto diverse e in rapida, continua evoluzione, sia dal punto di vista
tecnologico, sia da quello di organizzazione del lavoro.
Pertanto il perito chimico deve essere preparato a:
- partecipare con personale e responsabile contributo al lavoro organizzato e di gruppo, accettando ed esercitando il
coordinamento;
- documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici e organizzativi del proprio lavoro;
- valutare nella loro globalità le problematiche connesse con la salvaguardia dell’ambiente e con la tutela della salute.
Quadro orario
Discipline del piano di studi
Lingua e Lettere italiane
Storia
Lingua straniera
Matematica
Chimica organica, bio-organica delle fermentazioni e laboratorio
Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio
Tecnol. chimiche ind.li, principi di automaz. e di organiz. ind.le
Educazione fisica
Religione/Attività alternative
Totale ore settimanali
3°anno
4
2
3
4
4(3)
8(6)
4
2
1
32(9)
4°anno
4
2
3
4
5(3)
5(4)
6(1)
2
1
32(8)
5°anno
4
2
3
3
3(2)
8(6)
6(2)
2
1
32(10)
Continuità didattica nel triennio
MATERIA
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Chimica Organica
Analisi Chimica
Tecnologie Chimiche
Educazione Fisica
Religione
CLASSE 3 C
Dell'Orco Daniela
Dell'Orco Daniela
Palandri Loretta
Barbieri Elisabetta
Rebuttini Maurizio
Messori Giorgia
Turci Lorenzo
Govoni Ettore
Pittaluga Armanda
CLASSE 4 C
Dell'Orco Daniela
Dell'Orco Daniela
Palandri Loretta
Barbieri Elisabetta
Reggiani Paola
Martignani Alberto
Turci Lorenzo
Pierpaolo Alessandro
Pittaluga Armanda
CLASSE 5 C
Dell'Orco Daniela
Dell'Orco Daniela
Palandri Loretta
Barbieri Elisabetta
Reggiani Paola
Martignani Alberto
Turci Lorenzo
Govoni Ettore
Pittaluga Armanda
Presentazione della classe
Gli insegnanti che presentano questa classe all’esame di stato sono, nella maggior parte, gli stessi che l’hanno accolta
in terza, anno d’inizio della specializzazione in chimica. Come si evince dalla precedente tabella la continuità
didattica ha caratterizzato la maggior parte delle materie.
La classe si presenta formata da 21 allievi, la maggior parte dei quali proviene dal nucleo di base che si è formato in
terza, all’inizio del corso.
Per quanto riguarda il profitto, la classe appare nel suo complesso eterogenea: vi sono infatti diversi ragazzi motivati,
che ottengono risultati buoni e ottimi in quasi tutte le materie, altri che hanno ottenuto risultati più che discreti, alcuni
che nonostante l’impegno hanno ottenuto risultati solo sufficienti e infine pochi, che per scarso impegno e
partecipazione, si sono preoccupati di raggiungere solo la sufficienza.
L’attività didattica si è svolta generalmente in un clima sereno e costruttivo grazie anche alla partecipazione attiva ed
alla disponibilità della maggior parte degli studenti. Dal punto di vista disciplinare non si sono verificati episodi che
abbiano ostacolato il regolare svolgersi delle lezioni: i rapporti interpersonali sono generalmente stati buoni sia tra
studenti che con il corpo docente.
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Buona è stata la partecipazione alle attività di collegamento scuola-lavoro (stages in aziende pubbliche e private) nelle
quali tutti gli studenti hanno dimostrato interesse ed autonomia.
Finalità educative generali
Al di là degli obiettivi specifici delle singole materie, per i quali si rimanda alle relazioni dei singoli docenti, sono
stati individuati in sede di programmazione dal Consiglio di Classe alcune finalità comuni che si possono suddividere
in finalità educative e di apprendimento.
Finalità educative.
• Partecipazione responsabile alle attività scolastiche.
• Disponibilità al confronto e corretto comportamento; con tali espressioni si vuole intendere un rapporto di
correttezza e rispetto reciproco tra gli studenti e tra studenti ed insegnanti.
• Rispetto delle strutture scolastiche, delle attrezzature dei laboratori, degli arredi scolastici.
Finalità di apprendimento.
• Sviluppo e consolidamento delle capacità di analisi, sintesi e rielaborazione personale delle nozioni
acquisite.
• Saper trasferire le conoscenze acquisite applicandole nei diversi contesti disciplinari.
• Uso corretto degli specifici linguaggi.
Per la trattazione dei seguenti punti:
Finalità specifiche raggiunte & Contenuti disciplinari e tempi
si fa riferimento ai programmi disciplinari redatti da ciascun docente.
Metodologie e strumenti
I metodi di cui si sono avvalsi i docenti durante lo svolgimento dell'attività didattica, in generale, sono stati i seguenti:
lezioni frontali;
esercitazioni individuali o di gruppo;
approfondimenti individuali su riviste e testi non scolastici;
utilizzo di strumenti audiovisivi e multimediali;
attività di laboratorio;
partecipazione a visite di istruzione, stages aziendali, conferenze e mostre.
Ogni docente, a seconda della materia di insegnamento ha usato parzialmente, o con frequenza differente, i vari
metodi elencati; per maggiori informazioni si rimanda ai percorsi formativi disciplinari.
Valutazioni
•
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Gli strumenti usati dai docenti del Consiglio di Classe, in genere sono i seguenti, elencati per tipo di valutazione:
valutazione orale:
interrogazioni;
prove strutturate e/o test
valutazione scritta:
prove scritte, caratteristiche della materia (risoluzione di problemi,
progettazione, saggio breve, articolo di giornale, tema)
valutazione pratica:
prove di laboratorio;
relazioni di laboratorio su esercitazioni
Per maggiori dettagli riguardo tipologie ed esemplificazioni delle prove, si rimanda ai percorsi formativi disciplinari.
•
CRITERI PER LA VALUTAZIONE
La gamma dei voti utilizzati per quantificare i risultati ottenuti nelle singole prove è compresa nell’intervallo 1-10
dando ovviamente ad entrambi gli estremi il carattere di eccezionalità.
Per l’attribuzione dei voti si fa riferimento o ai criteri generali riportati nella seguente griglia di valutazione o a quelli
elaborati nelle singole programmazioni didattiche:
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Voto
1÷2
3
4
5
6
7
8
9÷10
Valutazione
Ignoranza completa degli argomenti richiesti (rifiuto di qualsiasi impegno)
Preparazione con carenze gravissime, lacunose, assenza di pertinenza della trattazione, impegno inconsistente
Gravi lacune e mancanza di orientamento fra gli argomenti oggetto di studio
Carenze diffuse ma lievi, a livello conoscitivo, operativo e/o espositivo
Possesso delle conoscenze essenziali della maggior parte dei contenuti, espresse in modo semplice ma corretto
Conoscenza abbastanza articolata della quasi totalità dei contenuti
Piena comprensione degli oggetti di studio e applicazione critica dei concetti noti. Preparazione ampia e
articolata espressa con linguaggio preciso
Capacità di elaborazione personale ed esposizione con linguaggio ricco e preciso; preparazione approfondita,
forte creatività sostenuta da un impegno lodevole
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Contenuti disciplinari:
Lingua e letterature italiane
prof. Daniela Dell’Orco
Competenze e abilità specifiche della materia
Si è scelto di raggiungere un buon approfondimento, almeno di alcuni argomenti, teso anche a sollecitare i più capaci
ed impegnati ad uno studio approfondito ed a fare comunque acquisire una abitudine alla rielaborazione critica,
almeno guidata se non proprio originale; si è stabilito un livello minimo abbastanza semplice di conoscenza che
potesse essere raggiunto da tutti: le nozioni basilari, le tematiche principali dei movimenti e degli autori,
l’orientamento tematico e critico sui testi. Obiettivo di base è stato quello di fare raggiungere a tutti una correttezza,
anche molto semplice, espositiva scritta e orale, ed una personale capacità di riflessione critica.
Contenuti disciplinari
Il testo usato Cataldi., Angioloni, Panichi, L’ESPERIENZA DELLA LETTERATURA, Palumbo editore. Vol. 3. /a.b
Si indicano di seguito le parti del testo relative agli argomenti svolti. I movimenti e gli autori sono stati presentati in
relazione al loro contesto storico e culturale; si è cercato di porre a confronto la letteratura italiana con le coeve
esperienze europee, in un’ottica che ha comunque privilegiato la conoscenza della lett. Italiana. Nello svolgimento di
alcuni argomenti si è integrata l’analisi letteraria con riferimenti alle coeve esperienze artistiche, utilizzando il
materiale iconografico presente nel testo, o materiale audiovisivo.
Fra ottocento e novecento: Naturalismo e Simbolismo (1861-1903) vol.3/a
1 . Storia, politica e società tra fine ottocento e inizio novecento
2. La cultura e gli intellettuali
- La modernità, il progresso, la nuova arte
- La nuova filosofia: Comte, Darwin, Nietzsche
- La nuova condizione degli intellettuali
Letture: A.Comte, Gli stadi della conoscenza umana
C.Darwin, La bellezza della natura e l’elezione naturale
C.Baudelaire, Perdita d’aureola
3. I movimenti e i generi letterari di fine ottocento
-Il Realismo
-La nascita della poesia moderna
-La Scapigliatura
-Il Naturalismo francese e il Verismo italiano
- Simbolismo e Decadentismo
- L’Italia e la questione della lingua; pubblico e generi letterari
Lettura: Oscar Wilde, La prefazione a Il ritratto di Dorian Gray
UNITA’ 1. IL ROMANZO E LA NOVELLA
● La narrativa francese: Realismo, Naturalismo, Decadentismo
Letture: G.Flaubert, I comizi agricoli
Emile Zola, L’inizio dell’Ammazzatoio
UNITA’ 2. GIOVANNI VERGA
a) La vita , la formazione; la nascita del Verismo
b) Verga e il Verismo: Che cos’è l’impersonalità
Vita dai campi. Rosso Malpelo; Fantasticheria; La lupa
Novelle rusticane. Libertà . La roba
I Malavoglia ( struttura, trama, tempo e spazio, lingua e stile)
La prefazione, L’inizio, La tempesta sui tetti del paese, L’addio di ‘Ntoni
Mastro don Gesualdo ( la struttura e la vicenda, la storia e la passione per la roba)
La giornata di Gesualdo; La morte di Gesualdo
UNITA’ 3. LA POESIA IN EUROPA
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1. Il genere lirico dopo il 1848: la nascita della poesia moderna in Europa; il ritardo e l’anomalia della situazione
italiana.
2. I fiori del male di Baudelaire. L’albatro, Corrispondenze, A una passante
3. I poeti maledetti: P.Verlaine, Arte poetica; A.Rimbaud, Le vocali
UNITA’ 6. GIOVANNI PASCOLI
1. La vita: tra il “nido” e la poesia
2. La poetica del Fanciullino
3. Myricae e Canti di Castelvecchio: il simbolismo naturale e il mito della famiglia, onomatopea e
fonosimbolismo.
4. Analisi e interpretazione dei testi poetici: Il gelsomino notturno; Lavandare; X AgostoIl tuono; Temporale;
Novembre; Il lampo
5. Lo sperimentalismo dei Poemetti:brano da “Italy”
6 . L’ideologia politica: La grande proletaria si è mossa.
UNITA’7. GABRIELE D’ANNUNZIO
1. La vita “come un’opera d’arte”
2. Ideologia: Il superuomo
3. I romanzi. La poesia
4. Il piacere. Andrea Sperelli, l’eroe dell’estetismo; La conclusione. Il trionfo della morte, Ippolita la nemica.
5. Alcione :analisi e interpretazione : La pioggia nel pineto.
Percorso di approfondimento: L’arte della seconda metà dell’Ottocento. L’Impressionismo e Monet
Fra avanguardia e tradizione (1903-1945) vol.3/b
Quadro storico-culturale
●
●
●
●
Storia, politica e società nella prima metà del Novecento
La cultura nell’età delle avanguardie in Europa e in Italia
Filippo Tommaso Marinetti: Il Manifesto del Futurismo
La cultura scientifica e filosofica
Le nuove teorie fisiche e la trasformazione del romanzo novecentesco
Sigmund Freud: Lo svelamento di una verità nascosta . Approfondimento sulla psicanalisi
Henri Bergson: La durata interiore
I temi della letteratura : Il malessere interiore. Le problematiche storico sociali
UNITA’ 8. LA NARRATIVA NELL’ETA’ DELLE AVANGUARDIE
1. Il romanzo di primo Novecento
2. Il romanzo in lingua tedesca
Franz Kafka: Uno strano risveglio (La Metamorfosi)
3. Il romanzo in lingua inglese
James Joyce: Il monologo di Molly ( Ulisse)
Virginia Woolf: Se domani farà bel tempo; Il calzerotto marrone (Gita al faro)
4. Il romanzo in lingua francese
Marcel Proust: La madeleine (Dalla parte di Swann- Alla ricerca del tempo perduto)
5. Il romanzo in Italia
Sibilla Aleramo: Un’iniziazione “atroce” (Una donna)
UNITA’ 9. LUIGI PIRANDELLO
1. La vita e le opere
2. L’umorismo: il contrasto tra “forma” e “vita”
La differenza fra umorismo e comicità : La vecchia imbellettata
3. Il fu Mattia Pascal : lettura integrale dell’opera
Lettura delle novelle: Il treno ha fischiato; C’è qualcuno che ride
4. Pirandello e il teatro.
Lettura da Enrico IV : La vita, la maschera, la pazzia.
Sei personaggi in cerca d’autore: lettura integrale
UNITA’ 10. ITALO SVEVO
a) La vita, la formazione e la cultura
b) Il fondatore del romanzo d’avanguardia italiano
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c) Letture: Una vita ( Le ali del gabbiano e il cervello dell’inetto) Senilità (Inettitudine e “senilità
d) La coscienza di Zeno : struttura fondamentale del testo
Lettura: Lo schiaffo del padre; La proposta di matrimonio; Lo scambio del funerale; La vita è una malattia
Approfondimento: F.Petroni, La malattia di Zeno si identifica con la malattia della civiltà
Invito alla lettura: Simone Maretti legge La coscienza di Zeno
UNITA’11. LA POESIA DELLE AVANGUARDIE
1. La poesia crepuscolare Cenni all’opera di Gozzano
2. La poesia futurista : F.T. Marinetti (Sì, sì, così l’aurora sul mare); Palazzeschi (lasciatemi divertire
UNITA’ 13. GIUSEPPE UNGARETTI
1. La vita e la poetica de L’Allegria
Analisi e interpretazione: I fiumi; San Martino del Carso; Soldati; Natale; Veglia.
Approfondimento sull’arte nell’età delle avanguardie: Visita alla mostra su Van Gogh. Palazzo reale . Milano
L’età contemporanea (dal 1945 ad oggi) vol.3/b
●
●
Quadro storico –culturale
Le tendenze culturali e i movimenti letterari
Il Neorealismo
Elio Vittorini: Il programma del “Politecnico”. Il Politecnico e il dibattito tra cultura e politica
Il cinema neorealista (Approfondimento in appendice)
UNITA’ 15 . EUGENIO MONTALE
1. La vita e le opere: le cinque fasi di Montale
2. La centralità di Montale nella poesia del Novecento
3. Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola. Spesso il male di vivere ho incontrato
4. Da Le occasioni: La casa dei doganieri.
5. Da La bufera e altro: A mia madre.
6. Da Satura: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale.
UNITA’20. LA NARRATIVA ITALIANA DAL NEOREALISMO A OGGI
• Dentro e intorno al Neorealismo
Beppe Fenoglio: letteratura e Resistenza
Letture: La morte di Milton (Una questione privata); L’esperienza terribile della battaglia (Il partigiano
Johnny)
Primo Levi : letteratura e shoa
Letture da Se questo è un uomo e da I sommersi e i salvati
Il sistema periodico: lettura integrale
Italo Calvino: la vita e l’esperienza neorealista
Lettura della prefazione a Il sentiero dei nidi di ragno
Gli studenti hanno affrontato individualmente, nel corso dell’anno o del triennio, la lettura integrale di varie opere
elencate relative ad autori contemporanei, scelti tra i seguenti:
Luigi Pirandello
Italo Svevo
Italo Calvino
Primo Levi
Lidia Beccarla Rolfi
Antonio Tabucchi
Gherardo Colombo
Il Fu Mattia Pascal
La coscienza di Zeno
Il sentiero dei nidi di ragno
Se questo è un uomo
L’esile filo della memoria
Sostiene Pereira
Sulle regole
Sei personaggi in cerca d’autore
La trilogia
La tregua
Il sistema periodico
Metodologie didattiche
Come si evince dall’elenco, è stato privilegiato un approccio “tradizionale” ai temi trattati, mantenendo un quadro
d’insieme in ordine cronologico come ‘sfondo’, su cui ritagliare movimenti e figure. Alcuni argomenti, sono stati
estremamente riassunti e trattati come puri momenti di raccordo; altri del tutto ignorati: o per ragioni di tempo, come
la narrativa tra le due guerre; o per scelte di percorso, come Carducci , sostituiti con i temi della letteratura
contemporanea.
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I testi narrativi e poetici sono stati affrontati per lo più come esemplificazioni delle tematiche dell’autore: in molti casi
l’insegnante si è limitata a sottolineare le parti salienti anche a livello di analisi formale, soprattutto per quanto
riguarda la poesia.
Le lezioni sono state per lo più frontali o si sono avvalse di strumenti audiovisivi per la trattazione di alcuni
argomenti di storia dell’arte. Sono state affrontati in classe approfondimenti, attualizzazioni presentati dalla
antologia.
Verifiche e valutazioni
Esercitazioni scritte
Ne sono state svolte quattro nel primo quadrimestre e tre nel secondo presentando saggi brevi/articoli su temi di
attualità, guidati e documentati come nei modelli proposti dal Ministero.
I criteri di valutazione per lo scritto sono stati i seguenti:
●
●
●
●
●
capacità di controllo delle forme linguistiche (competenza lessicale e ortografica, competenza sintattica,
competenza testuale e logica);
conoscenza dei contenuti richiesti e/o capacità di cogliere elementi essenziali di un testo e/o dati e
informazioni;
capacità di elaborare un testo e di esporre in modo ordinato il proprio pensiero;
capacità di argomentazione ampia e critica;
originalità di percorso interpretativo.
I criteri di valutazione per l’orale sono stati i seguenti:
conoscenza dei contenuti
capacità di collocare il testo, l’autore, il movimento nel suo tempo, all’interno dello sviluppo della letteratura
italiana
●
esposizione chiara, logicamente coerente e sufficientemente appropriata lessicalmente
●
capacità di stabilire la relazione con il coevo contesto europeo
●
capacità di riflessione critica in relazione alla propria esperienza personale e alla propria sensibilità.
●
●
I primi tre punti di ogni elenco sono indispensabili per conseguire la sufficienza. La gamma dei voti, come stabilito
dal consiglio di classe, va dal due al dieci, considerati comunque come due estremi difficilmente verificabili.
Si fa riferimento comunque ai criteri stabiliti dal dipartimento di lettere dell’istituto. (vedi documento)
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Storia
prof. Daniela Dell’Orco
Competenze e abilità specifiche della materia
Il fine principale è stato quello di fare acquisire una conoscenza d’insieme e critica degli eventi che hanno
caratterizzato il ‘900, segnando un cambiamento storico ormai considerato epocale, al fine di una sufficiente
comprensione del nostro presente. Sono stati sottolineati pertanto più i caratteri socio-culturali degli eventi, gli
agganci con i problemi del presente, le prospettive di lunga durata, le ormai imprescindibili prospettive di genere,
piuttosto che i dettagli descrittivi e nozionistici legati agli eventi stessi. La maggioranza degli studenti ha acquisito
una più che discreta capacità a leggere gli eventi e i processi storici analizzandone i vari fattori (politici, economici,
sociali e culturali), consapevole della complessità dei problemi legati alla mondialità, al multiculturalismo, alle
differenze di genere. .Sono stati affrontati approfondimenti legati alla cultura della cittadinanza , di volta in volta
rilevati nei diversi capitoli (es. La Costituzione italiana)
Contenuti disciplinari
U.Diotti RACCONTARE LA STORIA, VOL. 3. De Agostini
Percorso 1. Gli inizi del novecento e la Grande Guerra
Capitolo 1. Cultura, economia e società tra il XIX e il XX secolo.
- La Belle Epoque
- Il panorama culturale e le avanguardie artistiche (video lezioni su Van Gogh, Kandinsky e Picasso)
- La nuova economia mondiale
- La nascita della società di massa e la partecipazione politica
- La chiesa cattolica e la modernità
Capitolo 2. L’Europa e il mondo tra Ottocento e Novecento
- Dal colonialismo all’imperialismo
- Francia e Inghilterra all’inizio del XX secolo
- I grandi imperi di Germania, Austria e Turchia
- L’Impero russo, Stati uniti, Giappone e Cina
Capitolo 3. L’Italia di Giolitti
- I caratteri della politica di Giovanni Giolitti
- I rapporti con i socialisti e i sindacati
- La seconda fase della politica giolittiana. La guerra di Libia
- Il declino di Giolitti
- Arte: Il Futurismo
Capitolo 4. La prima guerra mondiale
- Il quadro generale del conflitto
- Una guerra totale
- Le prime fasi del conflitto
- La situazione in Italia
- Il biennio 1915-1916
- Il 1917
- La fine delle ostilità Il nuovo volto dell’Europa
- Le donne nella storia: Marie Curie. La condizione della donna tra il XIX e il XX secolo
Percorso 2. –I totalitarismi
Capitolo 1. La rivoluzione russa e Stalin
- La situazione politica e sociale delle Russia
- La caduta dello zar
- La rivoluzione dell’ottobre 1917
- La guerra civile. La costruzione dell’Unione Sovietica
- La dittatura di Stalin
Capitolo 2. Il mondo a cavallo della grande crisi
- Il paese trainante: gli Stati Uniti
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-
La situazione nel regno unito e in Francia
La Repubblica di Weimar
La grande crisi del ’29 e il New Deal
L’Europa di fronte alla crisi
Capitolo 3. La nascita e l’avvento del Fascismo
- L’affermazione dei regimi totalitari in Europa
- L’Italia del dopoguerra
- La nascita del fascismo e il biennio rosso
- Il fascismo al potere
- La svolta totalitaria
- La politica sociale ed economica del fascismo
- Il fascismo promuove e organizza il consenso Il fascismo italiano negli anni ‘30
- La guerra civile in Spagna
- Video lezione: Hanna Arendt e la banalità del male di Adriana Cavarero
Capitolo 4. La Germania nazista
- L’ascesa del nazismo
- Il nazismo al potere
- Lo stato hitleriano
- La politica economica del nazismo
- La Germania e l’Italia si preparano alla guerra
- Le donne nella storia. La condizione femminile nel periodo tra le due guerre
- Approfondimenti storiografici: Le origini del Terzo Reich come stato totalitario di Enzo Collotti
- Video lezione. Rai storia : Olocausto e la politica tedesca
Percorso 3. La seconda guerra mondiale
Capitolo 1. I primi anni della seconda guerra mondiale
- Lo scoppio della seconda guerra mondiale
- L’espansione nazista in Europa
- L’allargamento del conflitto
- Il fatidico 1941
- Video lezione: Why we fight. Preludio alla Guerra. Documentario di Frank Capra
Capitolo 2. La svolta della guerra e la fine del fascismo
- La controffensiva degli Alleati
- La soluzione finale della questione ebraica : Focus sullo sterminio degli ebrei
- Il capovolgimento della guerra nel 1943
- Il crollo del fascismo e l’occupazione dell’Italia. La Resistenza
Capitolo 3. Il crollo delle potenze dell’Asse
- L’avanzata degli Alleati in Italia
- Il crollo e la resa della Germania
- La fine della guerra e la sconfitta del Giappone
- Le donne nella storia: La condizione femminile durante la seconda guerra mondiale
- Approfondimenti storiografici: Le tre guerre di Claudio Pavone, La complicità e il silenzio del mondo
sull’olocausto, di Enzo Collotti
- La costituzione italiana
Percorso 4 Un mondo diviso dalla guerra fredda
Capitolo 1. Verso la guerra fredda
- Un mondo da ricostruire
- La nascita dell’ONU
- La fine dell’alleanza USA-URSS e la nuova Europa
- La “cortina di ferro”
- Il piano Marshall
- Il blocco di Berlino
- Video lezione: Il Muro di Berlino
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Capitolo 2. L’Europa divisa dalla guerra fredda
- L’URSS e l’Europa orientale
- L’URSS verso la crisi dello stalinismo
- .La ricostruzione in Gran Bretagna e Francia
- La rinascita della Germania
- L’Europa verso l’integrazione economica
Capitolo 3. L’Italia repubblicana
- Le forze politiche dell’Italia liberata
- La difficile ricostruzione
- Il governo De Gasperi
- La nascita della Repubblica e la Costituzione
- La rottura dell’unità dopo il trattato di pace
- Le elezioni del 1948
- Gli anni del centrismo e della ricostruzione
- Tensioni e contrasti negli anni del centrismo
- Le donne nella storia. H.Arendt. La condizione della donna negli USA negli anni cinquanta-sessanta
- La Costituzione italiana
Percorso 5. Un mondo bipolare
Capitolo 1. La decolonizzazione
- La decolonizzazione durante la guerra fredda
- La rinascita del Giappone
- La Repubblica popolare in Cina
- La guerra di Corea
- L’indipendenza del subcontinente indiano
- L’indipendenza del Sud-est asiatico
- Il Medio oriente e Israele
- L’Africa verso l’indipendenza
Capitolo 2. Le contraddizioni del sistema bipolare
- Indipendenza e sviluppo per il terzo mondo
- L’America latina tra dittature e rivoluzione
- USA e URSS tra scontro e distensione
- La guerra in Vietnam
- Il rinnovamento della chiesa cattolica
- Il boom economico dell’Occidente. Limiti e contraddizioni della società dei consumi
- Il ’68 e la “contestazio0ne” giovanile
- La pop art
- Il femminismo
Capitolo 3. L’Italia dal miracolo economico agli anni ‘70
- La politica italiana negli anni ‘50
Miracolo economico
- I costi di un cambiamento epocale
- Le promesse del centro sinistra
- Il ’68 le lotte studentesche e operaie.
- Le donne nella storia: R.L.Montalcini.
La condizione della donna in Italia dal dopoguerra a oggi
- Approfondimenti storiografici: Il sessantotto come fenomeno globale e locale di Peppino Ortoleva. I caratteri
del Sessantotto italiano di P. Ginsborg
Percorso di approfondimento: Laboratorio sullo stragismo e gli anni settanta in Italia a cura dell’istituto
storico di Modena
Metodi e criteri didattici
Le lezioni sono state per lo più frontali e hanno presentato quasi tutti i punti; alcuni argomenti non complessi sono
stati affidati direttamente dagli studenti attraverso relazioni orali rivolte alla classe. Ciò ha consentito di estendere il
programma della storia contemporanea, sottolineando tematiche di grande rilevanza attuale.
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i. Sono stati presentati documentari relativi ad alcuni significativi nodi storici (Shoa, muro di Berlino..)
Verifiche e valutazioni
Sono state effettuate verifiche per lo più orali (due a quadrimestre). Per quanto riguarda i criteri di valutazione si
consideri il punto relativo nel precedente programma di lettere, concordato con il gruppo di docenti dell’istituto.
Considerazioni conclusive
. Gli studenti hanno acquisito, soprattutto in storia, una discreta capacità di argomentare e di collegare gli eventi della
contemporaneità. E' stato scelto, inoltre, di estendere il programma di storia fino a trattare temi di più recente
attualità, sacrificando quindi alcuni argomenti di letteratura, ritenendo imprescindibile la conoscenza di determinati
eventi per la comprensione del presente. Il profitto conseguito da una parte della classe nelle prove scritte e orali è
complessivamente discreto,ma sono presenti anche studenti con ottime capacità. Vi sono tuttavia alcuni studenti che
presentano ancora lacune e difficoltà pregresse, rilevabili soprattutto nella forma espressiva scritta.
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Inglese
prof. Palandri Loretta
Finalità
Il programma di lingua straniera proposto nella classe 5C è stato svolto in relazione alle finalità e agli obiettivi
indicati nel documento di programmazione iniziale.
In particolare si è cercato di:
• Favorire il consolidamento della competenza comunicativa e interattiva, sollecitando, attraverso le metodologie e
i contenuti proposti, scelte linguistiche relativamente più articolate e appropriate;
• Migliorare le strategie di lettura, sottoponendo agli studenti un’ampia tipologia di testi, in particolare: narrativa,
articoli e brani di tipo tecnico e scientifico.
• Attivare modalità di apprendimento autonome e fondate sulla capacità di stabilire collegamenti interdisciplinari.
Contenuti disciplinari
I contenuti del corso, da intendersi come contenuti linguistici in senso generale sono stati tratti dai seguenti testi:
“New Opportunities intermediate” ed. Longman 2006 e dal testo “Bio-Chem” ed. Zanichelli 2001. In particolare da
quest’ultimo, sono stati esercitati e approfonditi i seguenti argomenti:
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•
•
The Chemistry of Food : Carbohydrates, Fats, Mineral Salts, Proteins, Enzymes, Vitamins
Digestive enzymes ( photocopy)
Aspects and characteristics of Water: Water Supplies, Sources of Water Pollution, Water Hardness..
Types and causes of water pollution ( photocopy)
Determination of water quality ( BOD, DO, pH, turbidity..) – listening and notes
Milk and Dairy products: Varieties of milk ( whole milk, skimmed milk, UHT); how Yoghurt, Butter and
Cheese are made
• The dietary qualities of milk, the methylene blue test- listening and notes
• Alcoholic Fermentation: the making of wine ( photocopy), Wine ( p.171)
• The making of beer- the brewing process ( photocopy)
• Food Poisoning.: main harmful agents; Lead, mercury and cadmium
• Food Additives and allergies ( p.215), Food processing techniques ( p. 221)
• Food Preservation ( p.194) Food Packaging and labelling (p. 195)
• Some types of food-poisoning ( p. 211)
• Petroleum: the formation of petroleum and the refining of crude oil ( p 278-279)
• Coal and its by-products (p. 277)
• Growth requirements for micro-organisms ( photocopy)
• The Haber process ( photocopy)
• A modern treatment plant for the purification of water ( photocopy)
Altre letture: “Great Expectations” ( C.Dickens) ed. CIDEB step B2.2, letto individualmente, quindi commentato in
classe attraverso attività prevalentemente comunicative e “ Coketown”, brano tratto da “Hard Times” ( C.Dickens)
Metodologia
Si è cercato di favorire la partecipazione e l’esercizio della lingua straniera privilegiando attività basate sulle strategie
di lettura e sull’esercizio delle competenze interattive.
Le abilità di scrittura sono state esercitate occasionalmente e nella produzione di testi brevi, funzionali al
consolidamento dei contenuti linguistici delle letture.
Per moltiplicare le occasioni di comunicazione in lingua, o semplicemente per socializzare lo svolgimento di compiti
sui testi di lettura, alcune attività sono state svolte in coppia o in piccoli gruppi
Verifiche e criteri di valutazione
Considerando le possibilità offerte dalla metodologia di monitorare in itinere sia l’impegno degli studenti che il loro
profitto, le verifiche sono state limitate al numero minimo stabilito:almeno una interrogazione approfondita e due
prove scritte nel 1quadrimestre; una prova di produzione scritta nel secondo quadrimestre, integrata da interrogazione
e in parte dalla valutazione delle simulazioni di terza prova. Le prove sono state basate su contenuti approfonditi in
classe, relativamente ai quali sono stati valutati sia le conoscenze che la loro rielaborazione.
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Nella valutazione sono stati misurati più aspetti, spesso interdipendenti fra loro, quali: qualità dell’interazione,
correttezza e varietà delle strutture, livelli di approfondimento nella trattazione dell’argomento e corrispondente
varietà e appropriatezza del lessico usato.
La gamma dei voti, ipotizzata dal due al dieci, è stata attribuita nel modo seguente:
2: per evidenziare la totale assenza di impegno o la consegna del compito in bianco
3: per sottolineare la presenza di gravi e ricorrenti lacune grammaticali, associata a rilevanti difficoltà
nell’organizzazione logica del discorso
4: per evidenziare la presenza di gravi lacune grammaticali all’interno di un contesto linguistico comunque
comprensibile o anche rilevanti omissioni di contenuti importanti nella preparazione delle letture
5: per indicare lievi ma frequenti incertezze linguistiche o lessicali, associate a modesto disordine nelle
argomentazioni
6: per indicare a) una competenza linguistica abbastanza sicura e corretta, anche se non particolarmente ricca e
articolata dal punto di vista della fraseologia e del lessico o viceversa; b) una sufficiente conoscenza del contenuto
generale dei brani letti
7: per valorizzare: a) una interazione abbastanza sicura, caratterizzata dall’uso sufficientemente corretto ed
appropriato delle strutture e del lessico; b) una buona conoscenza dei contenuti dei brani letti
8: per valorizzare la capacità di usare la lingua straniera anche in modo personale e creativo, per esprimere,anche in
modo impreciso, approfondimenti critici e per interpretare elementi di complessità nella lettura dei testi, sia
scientifici che letterari
9 e 10: sono riservati alle competenze già indicate per l’otto se generalizzate a tutti i tipi di prove (a quasi tutte le
prove in sede di valutazione finale)
Obiettivi raggiunti
Il numero di ore settimanali, aumentato a 3, ha consentito tempi più distesi per lo svolgimento delle attività e per
molti studenti ha sicuramente favorito acquisizioni più durature nelle competenze interattive, rispetto alle quali tutti
gli studenti hanno evidenziato un relativo miglioramento rispetto allo scorso anno e al livello iniziale. Pochi studenti
hanno mantenuto residue difficoltà in alcune abilità linguistiche (e.g. produzione scritta) nonostante l’impegno
dimostrato. La prima simulazione di 3 Prova – 3 domande a risposta aperta- ha in parte confermato le competenze
evidenziate dalle prove di verifica precedenti, in particolare per i livelli di competenza più che buono, buono o più
che sufficiente. Alcune prove (3), anche di studenti di livello sufficiente in precedenti verifiche, sono risultate
insufficienti, talvolta perché incomplete o perché superficiali nel contenuto e imprecise dal punto di vista linguistico.
Alcuni studenti hanno attribuito parte dell’insuccesso al fattore tempo o a strategie poco efficaci nel mettere in
sequenza le prove di diverse materie. La seconda simulazione dovrebbe portare a una minor incidenza di questi fattori
e dunque ad un quadro ancora più attendibile delle competenze e conoscenze.
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Matematica
prof. Elisabetta Barbieri
Contenuti disciplinari
1. L’integrale definito, indefinito ed i metodi di integrazione
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Introduzione del concetto di integrale: problema della misura dell’area del trapezoide, integrale definito e relative
proprietà
Teorema della media, con dimostrazione
La funzione integrale, teorema di Torricelli con dimostrazione; le primitive di una funzione; la formula
fondamentale del calcolo integrale
Integrale indefinito e relative proprietà
Integrali indefiniti immediati di funzioni elementari e di alcune funzioni composte, esempi ed esercizi
Integrazione per decomposizione
Integrazione delle funzioni razionali fratte, metodo dei coefficienti indeterminati (solo caso di radici reali e
distinte)
Integrazione per sostituzione
Integrazione per parti
Calcolo di aree di superfici piane
Calcolo di volumi di solidi di rotazione
Integrali generalizzati: funzioni definite su un intervallo illimitato o definite su un intervallo che contiene un
numero finito di punti di discontinuità
2. Equazioni differenziali
•
•
Definizione di equazione differenziale ordinaria; integrale generale ed integrale particolare
Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili
3. Cenni sulle funzioni a due variabili
•
•
•
•
Definizione di funzione in due variabili
Ricerca del dominio e sua interpretazione geometrica
Derivate parziali del primo e secondo ordine, teorema di Schwarz
Definizioni di massimi, minimi e punti di sella e loro determinazione
4. Calcolo numerico
•
Metodi per la determinazione delle radici di una equazione; separazione delle radici; bisezione, metodo delle
tangenti e delle secanti.
5. Elementi di statistica
•
•
Cenni di interpolazione polinomiale
Retta di regressione: il metodo dei minimi quadrati
Metodologia didattica
Ogni argomento del programma è stato proposto seguendo tre fasi: la prima in cui si presentavano dei problemi
pratici o teorici che non erano risolvibili con le conoscenze possedute fino a quel momento dagli studenti: si poneva
pertanto l’esigenza dell’apprendimento di ulteriori strumenti; la seconda con la presentazione della teoria adatta a
risolvere i problemi proposti; la terza infine di utilizzazione della teoria attraverso gli esercizi svolti, anche dagli
studenti, alla lavagna per consolidare le conoscenze apprese.
Sono sempre state date indicazioni sugli esercizi da svolgere a casa in applicazione della parte teorica
precedentemente introdotta, sono stati corretti esercizi svolti individualmente dagli allievi su loro richiesta diretta, ma
non è mai stato fatto un controllo delle consegne domestiche.
Gli studenti sono stati continuamente stimolati a partecipare attivamente allo svolgimento delle lezioni, ad intervenire
per chiedere spiegazioni o per risolvere esercizi.
Per le spiegazioni di questi argomenti è stato seguito abbastanza fedelmente il percorso suggerito dal libro di testo
(TRIFONE BERGAMINI Corso base verde di matematica vol. 5° ed. ZANICHELLI)
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Modalità di verifica e valutazione
Alla fine di ogni argomento è stata sempre eseguita una prova scritta o orale in modo tale che ogni capitolo dovesse
essere studiato da tutti.
Sono state eseguite 3 prove scritte nel primo quadrimestre , 1 verifica di teoria ed una interrogazione per ogni
studente. Le prove scritte si sono svolte in date programmate e le scadenze sono state rispettate.
Nel secondo quadrimestre sono state svolte 2 prove scritte, una verifica di teoria e una interrogazione per ogni
studente; inoltre sono state effettuate due simulazioni di terza prova con domande di teoria ed esercizi di cui si è data
una valutazione in decimi sul registro;verrà svolta entro la fine di maggio una ultima verifica scritta.
Per quanto riguarda la valutazione dei compiti, la gamma dei voti riportati è stata da 2 a 10. A volte sono state
raggiunte valutazioni eccellenti da parte di quei ragazzi che sono riusciti a completare lo svolgimento dell’ intero
compito nei tempi prefissati .
Le interrogazioni, mai programmate, sono state impostate sia sulla risoluzione di problemi specifici ma anche sulla
conoscenza della parte teorica che è il fondamentale supporto nello svolgimento degli esercizi. Si è sempre tenuto
conto della capacità di applicazione delle nozioni apprese nonché dell’ acquisizione di un linguaggio rigoroso e della
precisione degli argomenti esposti; inoltre gli alunni sono stati sollecitati a presentare argomenti liberamente scelti tra
quelli studiati.
Obiettivi raggiunti
L’obiettivo indicato nella programmazione di inizio anno è quello di fornire agli allievi, nel corso degli studi
superiori, una preparazione di base indispensabile anche in previsione di un proseguimento degli studi.
Il livello medio della classe, nonché le numerose interruzioni dell’attività scolastica ordinaria , hanno condizionato sia
la scelta degli argomenti da svolgere che l’ampiezza con cui svolgerli.
Per questo all’integrale è stato dedicato molto tempo (praticamente tutto il primo quadrimestre), mentre negli
argomenti successivi sono stati compiuti tagli per poter dare una visione complessiva ma non troppo superficiale degli
stessi.
L’obiettivo prefissato è stato raggiunto da molti: alcuni allievi hanno dimostrato serietà e impegno nel lavoro sia in
classe che a casa ottenendo ottimi risultati; altri hanno lavorato con discontinuità, scarso impegno e partecipazione.
I risultati ottenuti nelle due simulazioni di terza prova sono stati sufficienti per quasi tutti gli alunni con alcune punte
di eccellenza.
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Tecnologie chimiche industriali, principi di automazione e di organizzazione
industriale
prof. Lorenzo Turci
prof. Roberto Arletti
Obiettivi didattici
Le tematiche affrontate durante il corso di Tecnologie Chimiche Industriali riguardano le operazioni unitarie di
separazione e la realizzazione delle reazioni chimiche a livello industriale.
La progettazione ed il dimensionamento delle apparecchiature impiegate prevede sempre lo studio delle leggi
chimico-fisiche relative e la successiva applicazione dei bilanci di materia e di energia.
Nello studio degli impianti chimici, l’analisi degli aspetti termodinamici e cinetici consente una visione articolata
della problematica industriale, finalizzata alla produzione di sostanze chimiche ed allo studio di particolari tematiche
ambientali, come ad esempio la depurazione delle acque.
Si desidera incoraggiare una formazione non mnemonica, ma il più possibile legata alla comprensione ed alla
assimilazione della stretta correlazione esistente fra gli aspetti teorici e quelli applicativi.
Il corso di Tecnologie Chimiche Industriali è stato svolto nel rispetto delle finalità e degli obiettivi descritti nel
documento di programmazione, cercando di utilizzare anche i contenuti appresi nelle diverse discipline chimiche
sviluppate, al fine di poter affrontare con atteggiamento attivo e critico gli argomenti proposti.
Durante il corso dell’anno scolastico, a causa dell’assenza dell’insegnante titolare dell’incarico che si è protratta per
circa 5 mesi, si sono succedute due supplenze. Probabilmente anche a causa di questo aspetto la preparazione degli
studenti è apparsa, su taluni argomenti, poco organica e talvolta non adeguatamente coordinata. In particolare per gli
argomenti riguardanti la petrolchimica, le sintesi chimiche industriali finalizzate alla produzione delle sostanze
chimiche di base, le materie plastiche e la loro produzione industriale, che sono stati svolti dai due insegnanti
supplenti, si sono evidenziate difficoltà nell’applicazione nell’analisi preliminare degli aspetti termodinamici e
cinetici per comprensione delle problematiche industriali comuni a tutti i processi.
Per quello che riguarda la preparazione teorica, fondamentale nella comprensione dei processi chimici condotti a
scala industriale, va evidenziato che nel secondo biennio e nel quinto anno non è più presente un corso di Chimica
Fisica i cui contenuti sono stati svolti dalle diverse discipline di indirizzo in funzione degli argomenti svolti in
ciascuna di queste.
Gli studenti, nel loro complesso, hanno seguito le lezioni in modo scrupoloso e generalmente attento, anche se
talvolta la partecipazione è apparsa poco attiva, manifestando ugualmente un soddisfacente interesse nei confronti
delle problematiche affrontate. La maggior parte della classe è in grado di misurarsi in modo corretto con i problemi
di progetto proposti, applica in modo sufficientemente sicuro le procedure studiate, opera scelte corrette ed utilizza
una terminologia appropriata. Lo studio si è evidenziato per lo più come continuativo, anche se talvolta finalizzato.
Diversi studenti hanno raggiunto risultati che possono essere definiti buoni; alcuni studenti hanno evidenziato qualità
eccellenti. Per altri casi è possibile dire che complessivamente si sono raggiunti gli obiettivi minimi. Attualmente
pochi studenti non hanno purtroppo raggiunto una preparazione pienamente sufficiente ed hanno una conoscenza
lacunosa; tali difficoltà sono collegate principalmente ad uno studio discontinuo e superficiale.
Per quello che riguarda le rappresentazioni grafiche degli impianti si è notata una discreta autonomia di progettazione
ed una sufficiente capacità di organizzazione del lavoro di elaborazione grafica, anche se alcuni hanno evidenziato
una certa lentezza dell’esecuzione e non trascurabili lacune di fondo.
Strumenti didattici
Per tutti gli argomenti svolti il testo di riferimento è “Tecnologie Chimiche Industriali” – S. Natoli e M. Calatozzolo –
EDISCO – Vol. III
In parallelo è stata utilizzata una dispensa ad uso interno fornita dall’insegnante.
Per quanto riguarda il disegno degli impianti chimici si sono utilizzate dispense ad uso interno all’Istituto.
Metodologie
Il corso di Tecnologie Chimiche Industriali di quinta si articola su sei ore settimanali, di cui due in copresenza con
l’insegnante tecnico pratico. Le lezioni si sono svolte in modo frontale.
I contenuti delle lezioni teoriche sono collegati ad operazioni unitarie (distillazione, assorbimento, stripping,
estrazione), a petrolio e petrolchimica, a fermentazioni industriali.
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Lo studio delle operazioni unitarie dell’industria chimica completa quello iniziato in terza ed in quarta, avendo alcuni
elementi comuni: la conoscenza delle leggi relative all’equilibrio coinvolto, i bilanci di materia e di energia, la
definizione delle rette di lavoro e di equilibrio, la scelta delle condizioni operative e lo studio delle apparecchiature.
Tali elementi hanno lo scopo di consentire agli studenti una più semplice assimilazione dei concetti generali e di
fornire loro, al contempo, un’autonomia nell’ambito delle condizioni di progetto. La risoluzione degli esercizi
numerici, svolti a casa e in classe, è una fase indispensabile per il consolidamento delle conoscenze derivanti dallo
studio teorico; inoltre costituisce un concreto strumento di autovalutazione per lo studente. Gli esercizi sono stati
affrontati seguendo lo stesso approccio logico e creando modalità di risoluzione standardizzate. L’industria del
saccarosio, facente parte del programma ministeriale di quarta, potrebbe essere inserito quale esempio di applicazione
dell’estrazione solido-liquido, ma non è stato affrontato per motivi di tempo, preferendo invece gli aspetti
biotecnologici delle fermentazioni industriali.
Anche per quanto riguarda lo studio di processi di rilevanza industriale si è cercato di seguire un filone comune.
L’industria del petrolio e la petrolchimica consentono infatti di affrontare lo studio della realizzazione di una reazione
chimica a livello industriale. Dopo aver definito lo scopo dei processi analizzati e studiato le relative reazioni
coinvolte si sono esaminati sia gli aspetti termodinamici che quelli cinetici, la cui sinergia permette l’individuazione
delle condizioni operative: in particolare è stata costantemente sottolineata l’importanza della catalisi e del
meccanismo di reazione. Infine, quando possibile compatibilmente con la tempistica e la finalità del corso, sono stati
descritti gli impianti industriali mediante schemi a blocchi.
Infine lo studio delle fermentazioni industriali, si sviluppa su due livelli. Il primo coinvolge aspetti generali
riguardanti il confronto fra materie prime, condizioni operative e obiettivi delle fermentazioni e dell’industria
chimica; il secondo riguarda esempi applicativi. Per motivi di tempo non si è affrontato né lo studio della cinetica di
accrescimento dei microrganismi impiegati nelle biotecnologie né del dimensionamento dei bioreattori. Al momento
attuale l’argomento non è ancora stato completato.
Nelle ore di compresenza tra il docente e l’insegnante tecnico pratico si è svolto il lavoro relativo alla stesura degli
impianti chimici iniziato nelle due classi precedenti e si è richiesto agli studenti di misurarsi autonomamente con i
diversi problemi di progetto.
Le lezioni di disegno sono state tenute dall’insegnante tecnico pratico su argomenti attinenti alla parte di programma
in corso, gli schemi grafici degli impianti chimici sono stati svolti manualmente dagli studenti in parte in classe e in
parte a casa e corretti successivamente in classe nelle ore tecnico pratiche.
Relativamente al controllo delle operazioni unitarie sono stati esaminati i possibili modi e la loro applicazione: non
essendo utilizzabile nessuna dotazione di laboratorio, visto che la scuola non ha a disposizione un' aula adibita
specificamente a laboratorio tecnologico per le esperienze pratiche, questa parte del programma è stata svolta
interamente in classe con la trattazione di esempi ed il relativo svolgimento delle modellizzazione matematica
associata (solo per casi semplici).
Strumenti di verifica e Criteri di valutazione
Le verifiche scritte si proponevano di valutare la conoscenza degli aspetti teorici mediante domande aperte o a test, la
conoscenza delle operazioni unitarie e dei relativi controlli mediante risoluzione di esercizi numerici e la stesura di
prove grafiche. Esse sono state sempre precedute da esercitazioni consegnate agli studenti come compito da svolgere
a casa o direttamente in classe, poi corrette e discusse in classe. Si sono sempre svolte in date preventivamente
concordate con gli studenti. Per motivi di tempo alcune di esse si sono ritenute valide per l’orale.
Per il disegno si sono verificate le abilità degli studenti mediante prova grafica in classe relativa all’argomento trattato
che è sempre stato parallelo al programma teorico.
La valutazione globale ha tenuto in considerazione sia il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici disciplinari
(livello di conoscenza, competenze e capacità), sia il raggiungimento degli obiettivi didattici, dell’interesse e
dell’impegno dimostrato.
Durante l’anno si effettuano inoltre verifiche più complesse, mirate direttamente alla preparazione della seconda
prova d’esame. Tale svolgimento è necessario per consentire agli studenti di misurarsi direttamente con le eventuali
difficoltà (anche emotive) connesse allo svolgimento di una prova più articolata rispetto alle comuni verifiche scritte.
La prima simulazione, della durata di quattro ore, ha avuto come oggetto di valutazione argomenti teorici e applicativi
svolti durante il primo quadrimestre (distillazione, petrolio e petrolchimica).
Nella seconda simulazione della prova d'esame, della durata di quattro ore, gli argomenti hanno riguardato la
rappresentazione grafica e calcoli relativi al dimensionamento degli impianti di estrazione in relazione ai processi di
fermentazione industriale.
La valutazione globale ha tenuto in considerazione sia il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici disciplinari
(livello di conoscenza, competenze e capacità), sia il raggiungimento degli obiettivi didattici, dell’interesse e
dell’impegno dimostrato.
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Contenuti
La distillazione
Ripasso relativo alla trasmissione di calore ed al dimensionamento degli scambiatori di calore.
Studio dell’equilibrio liquido-vapore per liquidi puri e miscele di liquidi a comportamento ideale. Legge di Dalton e
legge di Raoult. Diagramma isotermo ed isobaro. Curva di equilibrio (x-y). La volatilità relativa . Scelta della
temperatura e della pressione operativa.
Deviazioni dalla legge di Raoult. Azeotropo di minimo e di massimo; confronto con l’andamento di miscele binarie
ideali dei diagrammi isotermo, isobaro e della curva di equilibrio.
Rettifica continua. Bilanci di materia totale e parziale. Ipotesi di Mc Cabe & Thiele. Bilancio di materia e di energia
al piatto generico e costanza delle portate molari nei tronchi. Bilancio di materia al tronco di arricchimento e di
esaurimento: equazioni delle rette di lavoro ai tronchi. Il rapporto di riflusso R. Influenza delle condizioni fisiche
dell’alimentazione: significato del parametro q ed equazione della q-line. I traffici in colonna. Determinazione grafica
del numero degli stadi. Scelta del rapporto di riflusso effettivo. Bilanci termici al condensatore e al ribollitore.
Caratteristiche generali delle colonne di rettifica. Efficienza della colonna e condizioni di malfunzionamento.
Diametro della colonna. Confronto fra colonne a piatti e a riempimento.
Condensazione parziale dei vapori di testa. Tagli laterali.
Sola descrizione di:
•
rettifica con solo tronco di arricchimento e di esaurimento;
•
distillazione di equilibrio (flash);
•
rettifica discontinua a R costante e variabile;
•
distillazione discontinua a singolo stadio (differenziale);
•
distillazione estrattiva e distillazione azeotropica della miscela acqua-etanolo, schema di impianto.
Liquidi totalmente immiscibili. Diagramma di Hausbrand. Distillazione in corrente di vapore. Bilanci di materia.
Schema, completo di regolazioni essenziali, di: rettifica continua, con condensazione parziale e totale, con solo tronco
di esaurimento o di arricchimento, distillazione discontinua, distillazione in corrente di vapore continua e discontinua.
Petrolio e Petrolchimica
Materie prime e building blocks: l’albero della chimica.
Ipotesi sulla genesi del petrolio. Costituzione dei giacimenti, tecniche di prospezione del sottosuolo: cenni. Estrazione
del greggio, trattamento immediato, trasporto.
Caratteristiche fisiche e composizione chimica del petrolio. Problematiche ambientali.
Industria petrolifera e petrolchimica. La raffinazione del petrolio: usi delle principali frazioni. Distillazione a
pressione atmosferica (topping): schema dell’impianto. Distillazione a pressione ridotta del residuo del topping
(vacuum): schema dell’impianto.
Reazioni di cracking. Aspetti termodinamici: il diagramma di Francis. Variabili operative. Il cracking catalitico. Il
catalizzatore di cracking: proprietà, evoluzione, selettività per forma, meccanismo di catalisi. Considerazioni
impiantistiche generali: processi a letto fluido (FC).
Le benzine. Potere indetonante e numero di ottano. Metodi per aumentare il numero di ottano: catalisi negativa e
reforming.
Reforming catalitico. Reazioni promosse. Considerazioni termodinamiche e scelta delle variabili operative. Il
catalizzatore di reforming e la scelta del reattore. Schema dell’impianto di platforming.
Steamcracking. Scelta delle variabili operative. Ruolo del vapor d’acqua. Il quench. Lettura e comprensione dello
schema dell’impianto.
Assorbimento e Stripping
Assorbimento. Solubilità di gas nei liquidi: la legge di Henry e le soluzioni diluite ideali. Il trasporto all’interfaccia:
cenni. Scelta delle condizioni operative di pressione e temperatura; scelta del solvente. Bilancio di materia ed
equazione della retta di lavoro: il rapporto molare. Considerazioni sul rapporto L/G. Calcolo grafico del numero di
stadi.
Stripping. Scelta della temperatura e della pressione operative. Bilancio di materia ed equazione della retta di lavoro.
Rapporto L/G. Calcolo grafico del numero di stadi.
Apparecchiature per assorbimento e stripping: colonne a riempimento.
Abbinamento dell’impianto di assorbimento e di stripping.
Schema di processo, con controlli essenziali, di assorbimento e stripping, separati e combinati.
Polimeri sintetici
Introduzione ai composti macromolecolari: terminologia, nomenclatura, struttura, configurazione e conformazione.
Confronto fra polimerizzazione a stadi e a catena. Configurazione e stereoregolarità. Curva di trazione e
classificazione dei polimeri: resine, fibre, plastomeri ed elastomeri. I copolimeri: cenni. Temperatura di transizione
vetrosa.
Tecniche di polimerizzazione: in massa, in soluzione, in emulsione e in sospensione.
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Polimerizzazione radicalica. Stadi di inizio, propagazione, terminazione e trasferimento. Produzione di LDPE:
caratteristiche del polimero, condizioni operative e schema dell’impianto.
Polimerizzazione cationica. Produzione di poliisobutene e di gomma butile. Applicazioni degli elastomeri.
Polimerizzazione anionica convenzionale. Polimerizzazione anionica coordinata: il catalizzatore di Ziegler-Natta.
Polimeri prodotti mediante polimerizzazione anionica coordinata: HDPE e PP isotattico.
Policondensazione. Sintesi del nylon 6,6; preparazione dei monomeri e condizioni operative. Il PET.
Estrazione con solventi
Generalità sull’estrazione con solventi: legge di Fick, condizioni operative, scelta del solvente. Rappresentazione di
sistemi ternari.
Estrazione solido-liquido. Diagramma ternario per la rappresentazione grafica del sistema e del processo di
estrazione. Le rette di equilibrio. La regola della leva. Singolo stadio: bilancio di massa parziale e globale.
Multistadio a correnti incrociate e in controcorrente: calcolo grafico del numero di stadi.
Estrazione liquido-liquido. Diagramma ternario per la rappresentazione grafica del sistema e lacuna di miscibilità:
cenni.
Solventi completamente immiscibili. Stadio multiplo in controcorrente: bilancio di massa e calcolo grafico del
numero di stadi.
Schema di processo, con controlli essenziali, dell’estrazione con solvente.
Sistemi di controllo
Controllo automatico e regolazione dei processi
•
Cenni introduttivi e generale alle regolazioni.
•
Concetto di comportamento dinamico e relativa introduzione delle funzioni simulatrici i vari disturbi.
•
Definizioni di risposta transitoria e di risposta alla frequenza.
•
Spiegazione dei concetti caratterizzanti i vari processi quali: ricettività C, resistenza R, tempo morto τd,
ordine del processo, proprietà o meno di essere dotati di autoequilibrio. Definizione di guadagno statico.
•
Risoluzione dubbi inerenti gli argomenti svolti con esempi ed esercizi svolti in classe.
•
Studio simulato del comportamento dei processi in risposta a differenti perturbazioni (gradino, rampa,
sinusoide).
•
Rappresentazione grafica ed analitica di processi dotati di autoequilibrio soggetti all’azione di disturbi
simulati al fine di dedurne il comportamento caratteristico con le seguenti caratteristiche: processi con solo tempo
morto, processi di ordine 0, del I° ordine con relativa introduzione della costante di tempo τ, del II° ordine e
superiore.
•
Possibilità di ricondurre i processi di ordine superiore al II° a processi del primo con un tempo morto
equivalente τe.
Delle parti che seguono l’insegnante ha ritenuto opportuna una trattazione quasi esclusivamente a carattere descrittivo
limitandosi alla sola discussione grafica.
•
Rappresentazione grafica di processi non dotati di autoequilibrio soggetti all’azione di disturbi simulati al
fine di dedurne il comportamento caratteristico con le seguenti caratteristiche.
•
Possibilità di ricondurre i processi di ordine superiore al I° a processi del primo con un tempo morto
equivalente τe.
•
Studio dei regolatori: proporzionale, integrale e derivativo e relative combinazioni dei medesimi.
•
Studio simulato del comportamento dei regolatori in risposta a differenti variazioni della variabile
controllata.
•
Introduzione dei concetti di: set-point, scostamento massimo, scostamento residuo o off-set.
•
Elencazione delle varie tipologie di regolazioni applicabili ai processi industriali quali: retroazione, in avanti,
in cascata, di rapporto, adattiva, selettiva. Studio approfondito della sola tipologia di retroazione con introduzione
della rappresentazione schematica dell’anello e relativa specifica degli apparati necessari al realizzo pratico della
medesima. Spiegazione del: sensore, convertitore, trasduttore, regolatore e organo attuatore.
•
Elencazione delle tipologie di regolatori e della relativa catalogazione come: on plant, remoti, piuttosto che
diretti o indiretti, continui o discontinui. Studio simulato del comportamento dei vari regolatori a fronte di
perturbazioni applicate ai vari processi. Rappresentazione grafica di un regolatore di tipo discontinuo e introduzione
al concetto di azione del regolatore. Evoluzione del regolatore discontinuo con l’incremento delle zone di risposta
portato al limite al comportamento di un regolatore di tipo continuo. Regolatori continui e relativa rappresentazione
dell’azione associata. Studio del regolatore di tipo proporzionale P e relativa rappresentazione grafica del
comportamento. Studio del regolatore di tipo integrale I e relativa rappresentazione grafica del comportamento.
Studio del regolatore di tipo derivativo D e relativa formulazione rappresentazione grafica del comportamento. Studio
dei regolatori ottenuti come combinazione dei precedenti: PI; PD; PID.
•
Determinazione dei parametri caratterizzanti un processo in retroazione in funzione dei vari tipi di regolatori
scelti per automatizzare il processo.
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Documento del consiglio di classe 5° C- A.S. 2014-15
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•
Cenni sui differenti tipi di regolazione associati a processi continui (in avanti, a cascata, di rapporto,
selettiva, adattiva).
Processi basati sulle biotecnologie
Introduzione alle biotecnologie. Confronto con l’industria chimica.
Principali tipi di bioreattori; parametri e variabili controllate.
Argomenti ancora da svolgere al momento della compilazione del documento:
Fermentazione alcolica ed usi del bioetanolo: materie prime, microrganismi impiegati, condizioni operative, impianto
di produzione.
Produzione di penicilline. Materie prime, inoculo e precursori. Penicillina G: impianto di produzione.
Schemi degli impianti ed elementi di controllo e regolazione applicati ai fermentatori e ai digestori.
La problematica delle acque
Schema generale degli impianti di depurazione delle acque reflue civili. I fanghi attivi. Rimozione dei nutrienti. I
fanghi. Schema di un impianto di depurazione aerobica delle acque, con relativi controlli.
Digestione anaerobica e produzione di biogas: microrganismi coinvolti, condizioni operative, il digestore anaerobico.
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Documento del consiglio di classe 5° C- A.S. 2014-15
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Chimica organica, bio-organica, delle fermentazioni e laboratorio
prof. Reggiani Paola
prof. Tacconi Claudia
i.Finalità
Il corso è stato svolto avendo come finalità quella di assicurare la corretta comprensione dei fenomeni microbiologici
e fermentativi anche sotto l'aspetto del bilancio energetico, oltre che nella conduzione e controllo della produzione di
materiali utili.
Nelle esercitazioni pratiche si è cercato di non limitarsi alla sola esecuzione manuale delle varie metodiche, ma di
fornire agli alunni strumenti di sintesi tra operatività mentale e manuale, dando particolare risalto ai principi teorici di
base, alle metodologie generali sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e di tutela dell’ambiente,
all’osservazione e alla raccolta dei dati, alla valutazione e alla interpretazione dei risultati ottenuti.
ii.Contenuti e metodologia di lavoro
Il programma è stato svolto in linea con le direttive del programma ministeriale iniziando però dall'approfondimento
delle caratteristiche delle macromolecole di fondamentale importanza per la biochimica, con particolare riguardo agli
acidi nucleici e alla struttura degli enzimi, nonché alla cinetica enzimatica.
Si è messo particolarmente in evidenza il ruolo chiave dei meccanismi coinvolti nel catabolismo dei carboidrati come
esempio esplicativo del metabolismo, escludendo un’analisi profonda di altri meccanismi metabolici (altro che non
nei passaggi fondamentali) per non escludere successivi argomenti di maggior importanza.
Si è cercato di far individuare agli studenti la logica generale coinvolta nelle reazioni chimiche che portano alla
“vita”, coinvolgendo, oltre agli aspetti termodinamici, anche quelli ambientali e industriali e mettendo in evidenza
come l’uomo abbia saputo e cerchi tuttora di sfruttare la vita dei microrganismi per produrre sostanze a lui preziose.
Le lezioni in classe sono state tutte frontali e molto selettive per quanto riguarda gli argomenti trattati rispetto a quelli
indicati dal ministero. Il libro di testo è stato solo consigliato e quindi l'insegnante ha fornito una dispensa esaustiva
degli argomenti svolti.
L’organizzazione pratica delle esperienze di laboratorio, la spiegazione dei principi teorici sui quali esse si basano e
della manualità operativa è stata attuata dall’insegnante tecnico-pratico (il testo è una dispensa interna alla scuola), la
quale, di conseguenza, si è anche assunta l’onere della correzione delle relazioni e delle verifiche di laboratorio .
Rispetto al programma ministeriale è stato necessario attuare delle modifiche, dettate dalla situazione iniziale diversa,
dovuta al fatto che alcuni contenuti del programma di quarta sono slittati in quinta. Il programma è iniziato con lo
studio della cinetica enzimatica e degli acidi nucleici, per proseguire poi con i processi metabolici del glucosio, dei
lipidi e delle proteine. Questi due capitoli sono di fondamentale importanza quindi sono stati supportati da una
spiegazione da parte dell’insegnante, mentre invece è risultato accettabile affidare al solo studio individuale capitoli
descrittivi come quelli riguardanti la morfologia della cellula. Nel secondo quadrimestre sono stati affrontati i capitoli
riguardanti la moltiplicazione dei microrganismi, la respirazione e la fermentazione.
iii.Contenuti delle lezioni svolte in classe
1.
Enzimi
Nomenclatura e classificazione. Struttura chimica
Siti attivi. Principali coenzimi
Attività enzimatica e parametri regolatori: concentrazione del substrato (equazione di Michaelis-Menten),
concentrazione dell'enzima, pH dell'ambiente di reazione, temperatura, presenza di inibitori.
Regolazione operata da enzimi: enzimi allosterici.
2.
Acidi nucleici e sintesi proteica
Struttura generale degli acidi nucleici: nucleosidi e nucleotidi.
DNA: struttura primaria, secondaria, meccanismo di replicazione.
RNA: messaggero, transfer, ribosomiale.
Codice genetico: biosintesi delle proteine.
ATP, NAD, FAD: ruolo biologico.
3.
La cellula
Caratteristiche principali delle cellule procariote ed eucariote: nucleo, mitocondri, reticolo endoplasmatico, apparato
di Golgi, lisosomi, citosol, membrana plasmatica.
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4.
Metabolismo
Vie cataboliche convergenti e anaboliche divergenti.
Meccanismi sequenziali di enzimi nelle vie anaboliche e cataboliche: meccanismi di regolazione.
Trasporto di energia tra le due vie.
Ciclo dell'ATP: primo e secondo principio della termodinamica applicato alla biochimica, considerazioni sulle cause
del valore del ∆G° di idrolisi dell'ATP.
5.
Glicolisi
Considerazioni sull'equazione generale di glicolisi.
Ruolo delle due fasi nel meccanismo completo.
Prima e seconda fase: considerazioni sulle reazioni coinvolte con commenti su ognuna di esse.
Bilancio energetico totale.
6.
Respirazione cellulare
Schema generale del ciclo di Krebs.
Bilancio energetico del ciclo.
Catena respiratoria.
7.
Metabolismo dei lipidi
8.
Metabolismo dei protidi
Catabolismo: meccanismo di degradazione attraverso la β-ossidazione degli acidi grassi.
Bilancio energetico totale.
Biosintesi: meccanismo generale.
Catabolismo: le quattro fasi fondamentali.
9.
I batteri
Curva di crescita di una coltura.
Crescita su terreno solido.
10.
Fermentazioni
Utilizzazione industriale dei processi fermentativi.
Lieviti: produzione di lieviti ad uso alimentare, fermentazione alcolica (energetica della fermentazione alcolica,
fermentazione alcolica industriale).
Muffe: produzione di antibiotici (curva di crescita nel metabolismo secondario e sua interpretazione)
iv.Contenuti delle lezioni svolte in laboratorio
1.
Tecniche di indagine microbiologica
metodologia di lavoro:
esecuzione contemporanea delle stesse esperienze;
brevissima spiegazione introduttiva all’inizio di ciascuna lezione di Laboratorio del lavoro da svolgere, in
modo da permetterne l’effettiva realizzazione entro il termine dei 100 minuti a disposizione;
metodiche di lavoro fornite dalla dispensa per tutte le esperienze eseguite;
svolgimento delle parti più descrittive degli argomenti trattati mediante assegnazione di studio individuale
autonomo sul libro di testo e sulle fotocopie fornite dall’insegnante.
2.
La sterilizzazione
La sicurezza nel laboratorio di microbiologia.
Attrezzature e strumenti.
Sterilizzazione e disinfezione del materiale: mediante agenti fisici (radiazioni elettromagnetiche, ultrasuoni, calore
secco, calore umido, freddo), mediante agenti meccanici (filtrazione), mediante agenti chimici (disinfettanti
inorganici ed organici).
3.
Applicazioni
Sterilizzazione della vetreria in stufa al calore secco.
Sterilizzazione dei terreni di coltura al calore umido in autoclave.
Sterilizzazione delle anse e della vetreria mediante arroventamento e/o flambaggio.
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4.
I terreni di coltura
I componenti dei terreni di coltura: peptoni, carboidrati, indicatori, sali, agenti selettivi, agenti solidificanti,
arricchimenti, composti cromogenici e fluorogenici.
Classificazione dei terreni di coltura.
Preparazione, conservazione e distribuzione dei terreni di coltura.
5.
Applicazioni
Preparazione di terreni di coltura solidificabili e liquidi (brodi) necessari per le successive esperienze di
laboratorio.
6.
Il microscopio
Le lenti e gli strumenti ottici. L’occhio. Il microscopio ottico composto a luce riflessa in campo chiaro: principio di
funzionamento, potere di ingrandimento, potere di risoluzione, caratteristiche costruttive (sistema di supporto,
sisitema di illuminazione, sisitema ottico), modalità d’uso.
Altri tipi di microscopi: ottici (a contrasto di fase in campo chiaro ed in campo scuro, ad interferenza, a fluorescenza)
ed elettronici (a trasmissione e a scansione).
7.
•
8.
Applicazioni
Osservazione di preparati già predisposti.
Tecniche di semina e trapianto di una coltura batterica
Ad ogni gruppo di alunni è stato assegnato un ceppo batterico puro sul quale ha eseguito le tecniche di semina,
trapianto ed identificazione.
Le colture batteriche: principi generali delle tecniche di semina, isolamento e trapianto di una coltura batterica pura.
9.
10.
•
•
•
•
•
Applicazioni
Semina in piastra mediante inclusione o diffusione.
Semina in piastra mediante strisciamento: a linea continua, a linee radiali, a linee a zig-zag.
Semina in piastra mediante spatolamento.
Trapianto di una colonia da piastra a slant.
Trapianto di una colonia da slant a brodo di coltura.
Identificazione di una coltura batterica
Le colture batteriche: principi generali delle tecniche di caratterizzazione di una coltura battrerica pura.
11.
Applicazioni
Caratteristiche morfologiche della coltura:morfologia della colonia in piastra, su agar inclinato, in brodo di
coltura.
Caratteristiche morfologiche delle cellule vegetative: esame microscopico a fresco, mediante colorazione
semplice positiva e negativa, mediante colorazione strutturale dell’endospora, mediante colorazione
strutturale della capsula, mediante colorazione policromatica di Gram.
Condizioni di crescita batterica: influenza dell’ambiente sui microrganismi: temperatura ottimale di crescita,
richiesta di ossigeno durante la crescita, effetto degli agenti chimici (antisettici, disinfettanti e
chemioterapici) sulla crescita batterica.
Attività biochimiche ed enzimatiche: idrolisi dell’amido, della caseina, dell’urea; utilizzazione del citrato, e
dei carboidrati.
12.
Determinazione quantitativa dei batteri
Determinazione della carica batterica totale in piastra.
Determinazione della carica batterica mediante la tecnica del numero più probabile o dei tubi multipli (MPN = Most
Probable Number = Numero più probabile).
Determinazione della carica batterica mediante la tecnica delle membrane filtranti (MF).
13.
Applicazioni
Non sono state eseguite esperienze specifiche, ma solo applicate all’analisi batteriologica delle acque.
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14.
15.
Analisi microbiologica delle acque
Applicazioni
Determinazione della carica microbica totale in piastra a 22° e a 36°C.
Ricerca dei batteri coliformi totali, coliformi fecali con la tecnica del numero più probabile (MPN): prova
presuntiva e prove di conferma.
Ricerca dei coliformi totali con la tecnica delle membrane filtranti (MF).
Ricerca dei coliformi fecali e dell’Escherichia coli con la tecnica delle membrane filtranti (MF).
Ricerca degli streptococchi fecali con la tecnica delle membrane filtranti (MF).
16.
17.
•
•
Analisi microbiologica degli alimenti
Applicazioni
Determinazione della carica microbica totale in piastra a 36°C. (diluizioni crescenti)
Ricerca dei batteri coliformi totali con la tecnica del numero più probabile (MPN): prova presuntiva e prove
di conferma.
v.Metodi di verifica e di valutazione
Le verifiche riguardanti la parte più strettamente teorica del programma svolto sono state necessariamente scritte,
sempre a causa dell’esiguità del numero di ore a disposizione, così da poter avere un congruo numero di valutazioni
quadrimestrali per ogni studente (sia per la parte di teoria che di laboratorio). Il contenuto delle prove è sempre stato
proposto sotto forma di domande aperte, hanno avuto un limite massimo di righe a disposizione, in modo da far
esercitare gli alunni con la tipologia della terza prova d’esame. La valutazione delle stesse è stata fatta utilizzando la
gamma dei voti da 2 a 10, attribuendo ad ogni obiettivo un punteggio, così da avere una valutazione ponderale degli
obiettivi cognitivi di comprensione, di analisi e di sintesi.
Nel secondo quadrimestre, verso la fine dell’anno sarà data possibilità a qualsiasi studente lo richieda, di cimentarsi in
prove orali, per poter affrontare con maggior sicurezza la prova di esame.
La valutazione complessiva del lavoro svolto in Laboratorio è stata effettuata mediante i seguenti strumenti di verifica
i quali hanno contribuito insieme a tutte le altre verifiche della materia alla valutazione quadrimestrale e finale
complessiva:
2. apprendimento delle metodologie e delle tecniche dal punto di vista della manualità specifica in Laboratorio;
3. capacità e autonomia organizzativa, rispetto delle norme di sicurezza e di comportamento in Laboratorio;
4. quantità del lavoro effettivamente svolto nei tempi prestabiliti rispetto a quello assegnato e accuratezza dei
risultati ottenuti;
5. resoconto scritto di gruppo sulla IDENTIFICAZIONE DI UNA COLTURA BATTERICA, nel quale era
semplicemente richiesto di presentare i risultati sperimentali ottenuti nei vari saggi di caratterizzazione
eseguiti sulla coltura batterica pura analizzata;
RISULTATI DELLE DUE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
I risultati delle due prove sono stati mediamente buoni con qualche punta di eccellenza (punteggio massimo)
confermando l'impegno profuso durante tutti i tre anni del corso. Permangono altresì ancora alcuni studenti che
mostrano difficoltà nella materia ottenendo risultati scarsi.
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Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio
prof. Martignani Alberto
prof. Zoboli Susanna
Finalità
Al 5° anno, la finalità del corso d’Analisi è la ripresa in chiave applicativa delle metodiche analitiche del tradizionale
corso d’analisi tecniche (spettrofotometriche spettroscopiche e elettrochimiche) trattate al quarto anno. Ciò è in linea
con lo spirito del programma ministeriale Deuterio che, tendendo a conferire a questo insegnamento la fisionomia di
disciplina professionale, prevede nell’ultimo anno sette unità didattiche settimanali sia per il docente di teoria che per
l’insegnante tecnico pratico, senza distinguere chiaramente quante di queste siano esplicitamente di lezione in classe e
quante in laboratorio. E’ prassi consolidata riservare circa un’unità didattica alla settimana per la trattazione delle
caratteristiche merceologiche, commerciali, industriali e analitiche delle sostanze analizzate e per spiegare, oltre alle
modalità d’esecuzione, il significato dei singoli parametri analitici, fermo restando che l’impostazione del corso è di
tipo sperimentale.
Gli obiettivi classici d’un corso d’analisi tecniche sono il mantenimento delle conoscenze dei principi generali della
chimica analitica, l’acquisizione di capacità operativa e manualità tecnica, l’abilità nell’orientarsi di fronte ai
problemi e nell’affrontarne di nuovi con volontà d’arrivare ad un risultato anche nei casi difficili, l’attitudine a
prevedere le interferenze analitiche, l’automaticità nei collegamenti con le acquisizioni teoriche, il far sì che le analisi
siano eseguite nell’ambito delle norme di sicurezza e del rispetto dell’ambiente.
Contenuti e metodologie di lavoro
Il libro di testo adottato fin dal 4° anno è “Amandola – Terreni: Analisi chimica strumentale tecnica; Editrice
Masson”, per quanto riguarda gli aspetti teorici e strumentali, integrato con una dispensa, preparata dai docenti,
contenente le metodologie di laboratorio e approfondimenti su alcuni argomenti. Gli argomenti trattati sono:
Introduzione all’analisi chimica di campioni complessi;
Leghe di ferro e di rame;
Argille e materie prime ceramiche;
Fertilizzanti;
Oli e sostanze grasse
Acque potabili e reflue;
Vino e aceto;
Oltre all’aspetto merceologico e, in qualche caso, al problemi riguardanti sofisticazioni, frodi, potere inquinante e
prevenzione dell’inquinamento, in linea di massima saranno presi in considerazione d’ogni sostanza analizzata i
costituenti maggioritari e minoritari, le impurezze e la matrice anche in relazione alle varie possibilità analitiche
attuabili.
Stante la difficoltà se non l’impossibilità, di operare analisi sistematicamente organiche su campioni prelevati in
luoghi e momenti significativi, non è in genere possibile, se non marginalmente, interpretare ed elaborare i dati al fine
d’esprimere una valutazione analitica globale in relazione anche agli aspetti giuridici e normativi. Poiché è mia ferma
convinzione che sia un’inutile forzatura il volere considerare pertinente e formativa la parte di statistica applicata alla
analisi di laboratorio, sia perché alcuni aspetti sono già stati più volte toccati negli anni precedenti, sia perché si tratta
sempre e comunque di analisi che esprimono pochissimi (se non unici) risultati non suscettibili dunque di alcuna
“elaborazione”, sono stati applicati solamente i concetti di accuratezza, precisione e sensibilità. Si sono inoltre
cercate, in laboratorio, tutte le occasioni d’utilizzo del computer, soprattutto interfacciato alla strumentazione
analitica.
Docente ed insegnante tecnico-pratico, non hanno avuto ruoli nettamente distinti, a parte verifiche orali e scritte (ma
con validità di voto orale) spettanti al primo e la correzione di relazioni sull’operato pratico attuate sostanzialmente
dal secondo; per il resto entrambi hanno collaborano sia nelle spiegazioni teoriche sia in laboratorio secondo le
proprie capacità e possibilità.
Nel merito dell'attività di laboratorio si è proceduto facendo lavorare tutti gli allievi sullo stesso argomento, con
campioni diversi per ognuno.
Si è iniziata l’attività con il ripasso delle tecniche analitiche trattate nel quarto anno, con particolare attenzione per le
applicazioni gascromatografiche (ultimo argomento trattato in quarta) ed in laboratorio si è analizzata una miscela
acqua – alcool metilico – alcool etilico con il metodo della retta di taratura, utilizzando sia la tecnica della
standardizzazione esterna che interna utilizzando alcool propilico. Si è poi passato al vero e proprio programma di
quinta trattando l'analisi di campioni complessi con particolare attenzione per l’attacco e la scelta del metodo
d’analisi. Queste conoscenze si sono applicate all’analisi di matrici inorganiche analizzando una lega di rame (bronzo
o ottone) in cui si sono dosati stagno, piombo, ferro, rame, nichel, zinco, alluminio e manganese. In seguito, per
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ragioni organizzative, parte della classe è passata all’analisi di una lega ferrosa (ghisa, acciaio al carbonio o
inossidabile) in cui si sono determinati manganese, cromo, nichel ed eventuali altri metalli meno comuni; gli altri
hanno analizzato un'argilla (o, in alternativa un caolino o un feldspato) sulla quale si sono determinati silice, allumina,
biossido di titanio, ossidi di ferro, di calcio e magnesio, di potassio e sodio.
Si sono poi analizzati i fertilizzanti determinando l’azoto ammoniacale e nitrico al fine di applicare la metodica di
Kjeldhal e il potassio nella frazione idrosolubile per applicare il metodo delle aggiunte.
Di seguito si sono analizzate le acque potabili determinando pH, conducibilità, alcalinità, durezza, cloruri, solfati e
nitrati e un metallo.
Per quanto riguarda le acque di scarico, per ragioni organizzative si sono trattati dal punto di vista teorico i parametri
legati agli equilibri red-ox (OD, BOD e COD), eseguendo in laboratorio solo la determinazione dell’OD e per alcuni
studenti il BOD.
Durante tutto l’anno scolastico si sono eseguite inoltre delle determinazioni puntuali, allo scopo di introdurre tecniche
o determinazioni particolari.
Per migliorare la conoscenza dell’inglese tecnico, applicato allo specifico indirizzo di studio, si è cercato di utilizzare,
quanto possibile, software di controllo della strumentazione analitica in inglese. Per lo stesso motivo, si sono
utilizzate per alcune esperienze di laboratorio metodiche in inglese, in particolare gli “Standard methods for the
examination of water and wastewater”.
Dettagli del programma svolto
Ripasso delle tecniche analitiche strumentali trattate nel quarto anno – Determinazione di un catione con tre metodi
diversi: volumetria, spettrofotometria UV-Visibile e Assorbimento atomico. Determinazione di una miscela di alcoli
in gascromatografia sia con il metodo della standardizzazione esterna che interna;
Introduzione al processo analitico - Definizione del problema, campionamento, scelta del metodo, eventuale
dissoluzione del campione, individuazione ed eliminazione delle interferenze, esecuzione dell'analisi, calcoli relativi
ai risultati, interpretazione e presentazione dei risultati;
Leghe metalliche – Generalità e classificazione. Bronzo o ottone: attacco acido tradizionale e determinazione di
stagno, piombo, ferro, rame, nichel, alluminio e manganese. Ghisa, acciaio al carbonio o inossidabile: carbonio totale
(solo teoria), attacco acido tradizionale e in disgregatore a microonde e determinazione di manganese, cromo, nichel.
Argille e materie prime ceramiche – Proprietà delle argille e classificazione dei silicati. Calcare totale. Attacchi per
fusione alcalina, multiacido tradizionale e in disgregatore a microonde. Determinazione di silice, allumina, biossido di
titanio, ossidi di ferro, di calcio e magnesio, di potassio e di sodio.
Fertilizzanti – Generalità. Azoto nitrico e ammoniacale. Ossido di potassio.
Sostanze grasse – Generalità e costituzione. Classificazione dell’olio d’oliva. Numero e grado di acidità, analisi
spettrofotometrica, numero di iodio, numero di saponificazione (solo in teoria), numero di perossidi (solo in teoria),
indice di rifrazione, densità e analisi gascromatografica degli esteri metilici.
Acque – Ruolo e ciclo dell’acqua, Classificazione idrologica e aspetti legislativi. Campionamento, parametri
aspecifici e specifici associabili agli equilibri acido-base, ai processi redox e alle sostanze in soluzione, componenti
ordinari, indesiderabili e tossici, ossigeno disciolto, BOD (solo in teoria), COD (solo in teoria), pH. Determinazione
degli anioni con cromatografo ionico.
Vini e aceti – Tecniche di produzione. Componenti principali. Grado alcolico, anidride solforosa (solo teoria), acidità
volatile e totale, grado zuccherino rifrattometrico e densità.
Analisi puntuali –Analisi quantitativa in gascromatografia di una miscela di alcooli; analisi di cationi metallici tramite
metodi classici volumetrici, spettrofotometria UV-Visibile ed AA.
Metodi di verifica e di valutazione
La valutazione dell’attività di laboratorio ha riguardato i risultati ottenuti, l’impegno profuso e la comprensione
dell’operato. Delle analisi fatte in laboratorio, circa una decina riguardanti tutte e sei le branche merceologiche
trattate, si sono richieste brevi relazioni scritte, anche queste valutate. Gli allievi, pur operosi, che anche dopo molte
sollecitazioni e rinvii non hanno consegnato le relazioni sull’operato, sono stati ovviamente valutati negativamente. Si
sono inoltre eseguite delle analisi puntuali (circa 6) su campioni “artificiali”, col duplice scopo di valutare i risultati
numerici ottenuti ed introdurre tecniche analitiche particolari.
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Le verifiche teoriche sono state sei nel primo quadrimestre e quattro nel secondo: sia scritte, con validità di voto
orale, che orali. Nelle prove scritte sono state poste domande a risposta breve o a saggio breve, secondo le modalità
previste dalla terza prova d’esame. Questo sia per prepararli all’esame finale che per rendere più oggettiva la loro
correzione. Si è inoltre cercato d’introdurre, in ogni verifica, degli esercizi legati all’attività di laboratorio, per ridurre
al minimo lo scollamento sempre presente tra verifica in classe e le attività pratiche. In generale, nel preparare le
verifiche si è privilegiata la comprensione dei parametri trattati rispetto allo studio mnemonico delle metodiche
eseguite. La valutazione ha tenuto conto delle conoscenze acquisite, della capacità di sintetizzarle, rielaborarle ed
astrarre concetti, in subordine si è considerata la costanza e la linearità nell’impegno.
A questo proposito, risulta abbastanza difficile valutare allo stesso modo l’operato pratico e le conoscenze teoriche,
anche se si è tentato continuamente, durante le spiegazioni, di sottolineare come questi due aspetti siano intimamente
legati. Si è comunque data la stessa importanza ai due aspetti della materia in linea con l’impostazione di tipo
sperimentale data al corso.
La gamma del voti è 2-10 senza frazioni diverse dal mezzo voto.
Obiettivi raggiunti
In classe si è lavorato con una certa serenità e continuità e con una fattiva collaborazione, specialmente nel corso del
primo quadrimestre. Viceversa, nella seconda parte dell’anno scolastico, a causa della gita, dello svolgimento dei
progetti e di alcune conferenze svolte in orario di lezione, l’attività didattica ha subito un certo rallentamento. In
laboratorio la maggior parte degli allievi ha operato con impegno, serio ed apprezzabilmente interessato mentre pochi,
anche a causa di un impegno discontinuo, hanno raggiunto soltanto gli obiettivi minimi. Anche se non tutti hanno
concretizzato autonomia operativa ed un’accettabile sicurezza nell’effettuare calcoli, la quasi totalità ha acquisito una
discreta manualità.
Per la maggioranza degli studenti, quindi, si è raggiunto lo scopo di far si che conducessero un’analisi in modo
autonomo, e diversi di loro si sono mostrati in grado di valutare in modo critico i risultati raggiunti, prevedendo le
interferenze analitiche ed operando i collegamenti con le acquisizioni teoriche.
Per quanto riguarda la parte teorica, il rendimento scolastico è stato complessivamente più che discreto: alcuni
studenti hanno raggiunto livelli di preparazione buoni o ottimi, mentre solo pochi altri si sono mantenuti su livelli
sufficienti.
Non ci sono stati problemi con le assenze, nella maggior parte dei casi contenute e non troppo strategiche.
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Scienze motorie e sportive
prof. Ettore Govoni
Metodologie
L’obiettivo principale, considerata l’età degli studenti e la particolarità della materia, è stato il coinvolgimento attivo
degli studenti nelle attività proposte. Dopo aver effettuato nella parte introduttiva esercizi di condizionamento fisico
generale e specifico, si è passati all’effettuazione di esercitazioni mirate all’acquisizione dei vari gesti tecnici dei
giochi di squadra presi in considerazione: pallavolo, calcetto, beach-volley e tennis. Si è cercato di consolidare
concetto di rispetto dei compagni e dell’insegnante, dell’ambiente, delle attrezzature e di una sana educazione
sanitaria.
Attivita’ a Corpo Libero
•
•
•
•
•
•
Stretching e ginnastica per condizionamento iniziale in tutte le lezioni
Es di destrezza e agilità
Es di coordinazione
Es di velocita (andature varie, scatti brevi in tutte le direzioni e staffette)
Es. di tonificazione muscolare in particolare riferimento ai muscoli del busto
Circuiti a stazione
Attivita’ Con Piccoli Attrezzi E Grandi Attrezzi
•
•
•
•
Clavette
Ostacoli alti e bassi
Palloni
Materassini
Attivita’ Ludico-Sportive
•
•
•
Pallavolo:Utilizzo dei fondamentali palleggio e bagher per esecizi di coordinazione Effettuazione di partite
Pallacanestro: Utilizzo dei fondamentali palleggio e tiro per esecizi di coordinazione. Effettuazione di partite
tre contro tre
Calcetto: effettuazione di partite.
Parte Teorica
•
•
•
•
Come impostare un condizionamento iniziale prima della gara
Cenni sulla teoria dell'allenamento
Obiettivo dell'allenamento
Come programmare il raggiungimento dell'obiettivo
Strumenti di verifica e criteri di valutazione
In Educazione Fisica la valutazione dell’alunno è parte integrante del momento didattico e non solo come elemento
iniziale del lavoro o conclusivo di un certo periodo, ma anche come momento di costante rilevazione delle condizioni
di lavoro.
Nella nostra disciplina è doveroso, forse più che in altre, diversificare il momento della verifica e quello della
valutazione. La prima deve rimanere una rilevazione puramente tecnica, obiettiva della reale situazione nella quale si
trova il soggetto e deve comprendere sia le capacità esecutive delle varie attività, sia alcune conoscenze teoriche e
scientifiche della materia. La seconda, basandosi sui dati della verifica, deve essere arricchita dal confronto con i dati
iniziali, dell’impegno messo dal soggetto, da eventuali problemi che egli può avere avuto nel periodo delle proposte,
da situazioni contingenti durante lo svolgimento delle prove, dalla partecipazione più o meno costante, dal
comportamento e dalla volontà di apprendimento dimostrata.
La valutazione finale, in base ai parametri sopra descritti, degli studenti risulta essere da discreta a ottima.
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Religione cattolica
prof.ssa Pittaluga Armanda
Finalità del programma svolto
La didattica ha privilegiato la trattazione di tematiche che offrissero agli alunni l’opportunità di riflettere su contenuti
inerenti alla maturità della persona umana e sulla necessità di porsi nel mondo come uomini accoglienti e responsabili
nella costruzione della “casa comune” che è la società. Nella riflessione si è approfondita la concezione di persona
che emerge nell’antropologia biblica.
Obiettivi generali raggiunti
Conoscenza dei contenuti essenziali del cristianesimo nella sua concezione della persona.
Capacità di confronto tra l’antropologia cristiana e le antropologie che sottendono alle culture contemporanee.
Formazione dell'uomo e del cittadino mettendo in contatto gli alunni con realtà presenti sul territorio ( affido familiare
e Servizio Civile Volontario. Due ore in classe).
I MODULO: Diventare persona
Obiettivi
Conoscere se stessi per progettarsi
Contenuti
- Le relazioni interpersonali.
- L’apertura all’altro fonte di conoscenza di sé e di maturazione personale.
- Amicizia: la fatica dell’ascolto e dell’accoglienza.
- Dalla conoscenza alla stima e alla condivisione.
- Dall’io al noi: assunzione della differenza dell’altro e arricchimento vicendevole.
- Dall’amicizia alla solidarietà.
- La solidarietà tra i popoli.
II MODULO:La persona umana nella Bibbia
Obiettivi
Conoscere la concezione biblica della persona umana
Contenuti
- L’antropologia biblica Gn.1-11
- la relazione uomo-donna
- la relazione con la terra e i suoi beni
- la relazione con Dio
- La persona umana partner di un “Tu” assoluto? Tra fede e ragione.
- Religione e fede. L’autorivelazione di Dio e del progetto uomo in Gesù di Nazareth
uomo della storia e “compimento” delle Scritture di Israele.
- Gesù uomo risorto. Modello ultimo dello sviluppo umano e primizia della umanità realizzata:
“cieli nuovi e terra nuova” Ap. 22
III MODULO: Maturità umana, responsabilità nella costruzione del mondo, un compito da
realizzare
Obiettivi
Acquisire consapevolezza del valore della propria persona e della responsabilità sociale
Contenuti
-Progetto di vita e realizzazione umana
-Fatti per essere in relazione e condividere:
-L’uomo come essere che si “compie” nella relazionalità.
-La fraternità umana “vocazione” dell’umanità
-I “beni della terra” appartengono a tutti.
-Problematiche nord-sud del mondo.
-Solidarietà con i più deboli come “nome” della giustizia
-Chiesa contemporanea: don Lorenzo Milani e la scuola di Barbiana
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Documento del consiglio di classe 5° C- A.S. 2014-15
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La classe ha partecipato ad un progetto svolto in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato volto a
sensibilizzare i ragazzi alla solidarietà. Hanno potuto conoscere il Servizio Volontario Europeo presentato
dall’associazione “Going to Europe”.
Indicazioni metodologiche e strumenti
Per favorire la partecipazione e l’apprendimento sono state attivate molteplici metodologie quali: conversazione
guidata, diverse tecniche di animazione, lezione frontale, lettura di testi. Valutando il gruppo classe sufficientemente
affiatato e maturo nei singoli componenti, lo si è soprattutto educato al “confronto” nella discussione rispettosa
dell’altro e delle sue idee.
Verifica e valutazione
La verifica è stata fatta tenendo conto degli interventi spontanei degli alunni e di quelli specificamente richiesti
dall’insegnante secondo un criterio di valutazione che terrà conto dei seguenti fattori:
- qualità dell’interesse, dell’attenzione, della partecipazione e della collaborazione al lavoro scolastico personale e
di gruppo;
- capacità di rispetto e di ascolto;
- capacità di riconoscere i valori umani e religiosi proposti e di rielaborazione critica.
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Documento del consiglio di classe 5° C- A.S. 2014-15
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Criteri per l’attribuzione del credito formativo
Il consiglio di classe ha stabilito nella programmazione del 5° anno e in conformità con le decisioni del Collegio dei
docenti di valutare, ai fini dell’attribuzione del credito formativo, le attività svolte dagli allievi secondo i seguenti
criteri:
1. superamento degli esami TRINITY e PET;
2. partecipazione al lavoro estivo guidato,
3. tirocini formativi-lavorativi estivi in Impresa (con almeno n.80 ore);
4. riconoscimenti (premi) conseguiti in relazione a concorsi nazionali in ambito scientifico, letterario, civico, grafico,
artistico, ambientale;
5. pratica di uno sport con risultati significativi a livello provinciale/regionale;
6. partecipazione alla fase provinciale delle Olimpiadi di matematica, fisica, chimica con esito particolarmente
positivo;
7. prolungate attività di volontariato e cooperazione presso Enti e associazioni ONLUS (con attestazione di corso di
formazione di almeno n.40 ore).
Visite di istruzione e partecipazione a progetti e conferenze
La classe ha effettuato le seguenti visite di istruzione:
Viaggio di cinque giorni con visita a Berlino.
Ha inoltre partecipato ai seguenti progetti:
Olimpiadi della Chimica e della Matematica
Prevenzione oncologica femminile;
Progetto Amico Andrologo
Progetto Ceramica;
Progetto Cometa.
Laboratorio sullo stragismo e gli anni settanta in Italia a cura dell’istituto storico di Modena
Indicazioni generali relative alle strutture scolastiche
La classe ha svolto le lezioni in un’aula sufficientemente accogliente e luminosa e ha usufruito di laboratori moderni e
ben attrezzati.
Non essendo presente nella scuola una biblioteca generale funzionante, gli studenti hanno usufruito delle strutture
presenti nel territorio, mentre per quanto riguarda la chimica hanno potuto fare riferimento alla biblioteca interna.
Simulazioni di prove d’esame
Al fine di agevolare gli studenti nello svolgimento della prove scritte dell’Esame di Stato, il Consiglio di classe ha
preparato e sottoposto gli allievi a simulazioni delle stesse.
Le simulazioni di terza prova sono state effettuate, nel corso del secondo quadrimestre, seguendo le modalità b
(quesiti a risposta singola) e d (problemi a soluzione rapida) del regolamento ministeriale ed hanno coinvolto le
seguenti materie: Analisi chimica, Fermentazioni, Inglese e Matematica. Il punteggio finale di ogni prova è risultato
dalla media dei punteggi, da zero a quindici, attribuiti alle risposte per ogni materia. Gli studenti hanno avuto a
disposizione 3 unità di lezione per complessive 3 ore circa per lo svolgimento e la valutazione è stata data in
quindicesimi, con sufficienza 10/15.
Per quanto riguarda prima e seconda prova, le simulazioni sono state preparate sulla falsa riga degli Esami degli anni
precedenti e si sono svolte nel secondo quadrimestre. In allegato al presente documento sono riportate le simulazioni
di terza prova effettuate e un breve giudizio dei risultati ottenuti in ciascuna materia.
TABELLA ORIENTATIVA DI CORRELAZIONE TRA QUINDICESIMI E DECIMI
decimi
2
2½
3
3½
4
4½
5
5½
6
6/7
quindicesimi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
___________________________________________
Documento del consiglio di classe 5° C- A.S. 2014-15
7½
12
8+
13
9
14
10
15
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Griglia di valutazione della simulazione di prima prova d’esame (tipologia a)
Indicatore
Punteggio
massimo
Livelli di valore/valutazione e punteggio relativo
2:
Correttezza e
proprietà nell’uso
della lingua
3:
4
4:
5:
1:
2:
3:
Organizzazione
(coerenza) del
testo/struttura
logica
4
Capacità di analisi
4
4:
1:
2:
3:
4:
1:
Capacità di
rielaborazione e
conoscenza dei
contenuti
3
2:
3:
Voto
attribuito
Scarso controllo di ortografia, sintassi e punteggiatura, lessico
impreciso/improprio.
Parziale controllo di ortografia, sintassi e punteggiatura, lessico
generico.
Sufficiente controllo di ortografia e sintassi, punteggiatura
accettabile, lessico generalmente adeguato.
Sicuro controllo di ortografia e sintassi, punteggiatura e lessico.
Testo che presenta uno sviluppo incoerente.
Testo organizzato in modo schematico o parziale.
Testo organizzato in modo chiaro, anche semplice, ma con
sufficiente coerenza.
Testo coerente.
Scarsa.
Sufficiente.
Discreta.
Buona.
Scarsa o elementare capacità di elaborare le informazioni date,
idee ecc.
Sufficiente capacità di elaborare le informazioni date, idee ecc.
Elaborazione delle informazioni date arricchita da conoscenze o
riflessioni personali / elaborazione critica dell’argomento /
percorso originale.
Griglia di valutazione della simulazione di prima prova d’esame (tipologia b)
Indicatore
Punteggio
massimo
Livelli di valore/valutazione e punteggio relativo
Voto
attribuito
1:
Correttezza e
proprietà nell’uso
della lingua
4
Pertinenza e
organizzazione
(coerenza) del
testo/struttura
logica
5
Capacità di
rielaborazione e
conoscenza dei
contenuti
6
scarso controllo di ortografia, sintassi e punteggiatura, lessico
impreciso/improprio.
2: parziale controllo di ortografia, sintassi e punteggiatura, lessico
generico.
3: sufficiente controllo di ortografia e sintassi, punteggiatura
accettabile, lessico generalmente adeguato.
4: sicuro controllo di ortografia e sintassi, punteggiatura e lessico.
1: testo non pertinente o che presenta uno sviluppo incoerente.
2: testo pertinente, ma organizzato in modo schematico o parziale.
3-4: testo pertinente e organizzato in modo chiaro, anche semplice,
ma con sufficiente coerenza.
5: testo pertinente e coerente.
1-3: scarsa o elementare capacità di elaborare le informazioni date,
idee ecc.
4: sufficiente capacità di elaborare le informazioni date, idee ecc.
5: elaborazione delle informazioni date arricchita da conoscenze o
riflessioni personali.
6: elaborazione critica dell’argomento / con espressione
convincente d’opinioni personali / percorso originale.
___________________________________________
Documento del consiglio di classe 5° C- A.S. 2014-15
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Griglia di valutazione della simulazione di prima prova d’esame (tip. c e d)
Indicatore
Punteggio
massimo
Correttezza e
proprietà nell’uso
della lingua
4
Pertinenza e
organizzazione
(coerenza) del
testo/struttura
logica
5
Capacità di
rielaborazione e
conoscenza dei
contenuti
6
Voto
attribuito
all’indicatore
Livelli di valore/valutazione e punteggio relativo
1: scarso controllo di ortografia, sintassi e punteggiatura, lessico
impreciso/improprio.
2: parziale controllo di ortografia, sintassi e punteggiatura, lessico
generico.
3: sufficiente controllo di ortografia e sintassi, punteggiatura
accettabile, lessico generalmente adeguato.
4: sicuro controllo di ortografia e sintassi, punteggiatura e lessico.
1: testo non pertinente o che presenta uno sviluppo incoerente.
2: testo pertinente, ma organizzato in modo schematico o parziale.
3-4: testo pertinente e organizzato in modo chiaro, anche semplice,
ma con sufficiente coerenza.
5: testo pertinente e coerente.
1-3:
scarsa o elementare conoscenza degli argomenti richiesti.
4: sufficiente conoscenza degli argomenti richiesti.
5: elaborazione delle conoscenze arricchita da riflessioni personali.
6: elaborazione critica delle conoscenze / con approfondimento dei
contenuti / percorso originale.
Griglia di valutazione della simulazione di terza prova d’esame
Indicatore
Punteggio
massimo
Livelli di valore/valutazione
Molto insufficiente: conoscenze frammentarie e/o gravemente lacunose
Insufficiente: conoscenze limitate e superficiali
Livello di
conoscenze
7
Sufficiente: conoscenze accettabili ma poco approfondite
Discreto: conoscenze pressoché complete ed approfondite
Competenze
e capacità
(utilizzo ed
integrazione
delle
conoscenze)
Proprietà di
linguaggio
Rispetto n°
di righe
5
2
1
Buono/ottimo: conoscenze complete, organiche ed approfondite
Molto insufficiente: applica conoscenze minime commettendo gravi
errori nella scelta di dati e/o informazioni che risultano non coerenti e
scarsamente pertinenti la traccia
Insufficiente: applica le conoscenze con qualche errore e gestendo
con fatica l'analisi dei dati e/o delle informazioni
Sufficiente: applica le conoscenze individuando elementi e relazioni
con sufficiente correttezza e gestendo correttamente situazioni
semplici
Discreto: applica le conoscenze senza errori, compiendo analisi
pressoché complete e rielaborando in modo adeguato
Buono/ottimo: applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo,
compiendo analisi approfondite, rielaborando in modo critico ed
esprimendo giudizi e considerazioni personali
Insufficiente: si esprime in modo scorretto e poco appropriato
Sufficiente/discreta: si esprime correttamente e con proprietà
lessicali
Buona/ottima: si esprime in modo fluido e corretto usando il
linguaggio specifico
Scarso: scarsa o eccessiva sintesi (orientatitativamente si dovrebbe
oscillare entro un 20% del n° di righe assegnato)
Buono: il rispetto formale delle righe è anche indice di capacità di
adattamento a situazioni imposte
___________________________________________
Documento del consiglio di classe 5° C- A.S. 2014-15
Punteggio
relativo
Voto
3
4
5
6
7
1
2
3
4
5
0
1
2
0
1
35
Il presente documento è costituito di 36 pagine questa compresa.
Il Consiglio di classe
(cognome e nome)
(materia)
Firma
Dell’Orco Daniela
Italiano e Storia
______________________________________
Palandri Loretta
Inglese
______________________________________
Barbieri Elisabetta
Matematica
______________________________________
Turci Lorenzo
Tecnologie Chimiche e disegno
______________________________________
Arletti Roberto
Tecnologie Chimiche e disegno
______________________________________
Reggiani Paola
Chimica organica e fermentazioni
______________________________________
Tacconi Claudia
Chimica organica e fermentazioni
______________________________________
Martignani Alberto
Analisi chimica e laboratorio
______________________________________
Zoboli Susanna
Analisi chimica e laboratorio
______________________________________
Govoni Ettore
Scienze motorie e sportive
______________________________________
Pittaluga Armanda
Religione Cattolica
______________________________________
I rappresentanti di classe:
per presa visione e accettazione dei programmi delle varie discipline
Cordasco Federica
______________________________________
Rabitti Francesco
______________________________________
___________________________________________
Documento del consiglio di classe 5° C- A.S. 2014-15
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