Presidio Ospedaliero San Donato DIPARTIMENTO

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Presidio Ospedaliero San Donato DIPARTIMENTO
Presidio Ospedaliero San Donato
DIPARTIMENTO AREA CRITICA
Direttore Dott. M.Feri
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U.O. ANESTESIA RIANIMAZIONE
Direttore Dott. Marco Ferri
e-mail
Tel 0575-255021 Fax 255020
[email protected]
Informazioni sulla analgesia nel travaglio di parto
Introduzione
Il dolore durante il travaglio del parto è sempre
stato considerato un evento ineluttabile.
Del resto molte donne riescono ad affrontare senza
problemi l'ansia e la paura legate al parto e ad
accettarne il dolore. Per altre, invece, il dolore può
rappresentare una importante difficoltà che
impedisce di vivere questo momento in modo
sereno.Per questa ragione vi sono stati diversi
tentativi di alleviare questo tipo di dolore nel corso
dei secoli. Pur essendovi fin dall'antichità
(Babilonesi,Egizi,Greci) testimonianze di tali
tentativi è solo nell' epoca moderna che sono
state identificate e messe a punto delle strategie
terapeutiche in grado di controllare il dolore, nel
pieno
rispetto
dell'unità
materno-fetale,
garantendone la sicurezza.
Il nostro ospedale , nell'ambito del progetto
"Ospedale senza Dolore" è in grado di fornire il
servizio della partoanalgesia istituzionale per tutte
le donne che ne faranno richiesta.
Si tratta, sicuramente, di una importante
conquista nell'ambito di un progetto teso ad
umanizzare il parto vaginale, evento naturale e
fisiologico, per il quale è indispensabile garantire
sicurezza e qualità, evitando atteggiamenti di
eccessiva richiesta di medicalizzazione e
superficialità
Sulla base di questa convinzione il presente
opuscolo informativo ha lo scopo di chiarire quale
sono i mezzi utilizzati per ridurre il dolore del
parto,
quali
sono
le
indicazioni,
le
controindicazioni,i vantaggi e i limiti.
Riteniamo, che solo in questo modo la donna possa
vivere serenamente il diritto di decidere "COME
PARTORIRE ?"
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Qual' è la tecnica utilizzata?
L'analgesia epidurale lombare è universalmente
riconosciuta come la tecnica più sicura ed efficace
per trattare il dolore da parto.
Essa determina, nell'arco di 15'-20' un buon
controllo
del dolore, lasciando inalterata la
sensibilità motoria, per cui la donna è in grado di
percepire le contrazioni e partecipare attivamente
al parto attraverso il riflesso di spinta.
Inoltre, con questa tecnica, se esistono le
condizioni ostetriche ed anestesiologiche, la donna
può continuare a camminare.
Che cos'è l' epidurale?
L'analgesia epidurale è una tecnica eseguita da un
medico specialista in Anestesia e Rianimazione.
Consiste nell'introduzione , attraverso un ago,
nella regione lombare di un sottilissimo tubicino
di plastica (cateterino) , che viene introdotto nello
spazio epidurale. Questo spazio è formato dal
tessuto grasso, che si trova esternamente ad un
altro spazio (subaracnoideo), nel quale sono
presenti i fasci nervosi responsabili della
conduzione del dolore. Attraverso il cateterino
viene iniettato l'anestetico locale, che diffondendosi
,blocca la sensazione del dolore.
Cateterino
Ago
La tecnica è indolore perché eseguita in anestesia
locale, richiede alcuni minuti e una partecipazione
della donna a seguire i consigli forniti dal medico.
Il cateterino fissato alla schiena da un cerotto
consente l'autonomia dei movimenti e permette di
somministrare dosi successive di anestetico
durante il travaglio se ricompare dolore e se le
condizioni ostetriche lo consentono.
Quando viene praticata ?
Il più delle volte la richiesta delle partorienti di
essere sottoposte ad analgesia epidurale, perché il
dolore è insopportabile, costituisce la prima
indicazione. Tuttavia , essa può iniziare solo se
esistono delle condizioni ostetriche favorevoli
stabilite in accordo dal ginecologo e dall'ostetrica.
In alcune circostanze può essere lo stesso
ginecologo a richiederla per l'esistenza di malattie
materne come la miopia grave con precedente
distacco di retina, diabete, gestosi, malattie
cardiovascolari, renali, epatiche oppure laddove vi
siano situazioni di travaglio molto lungo e
doloroso, nei parti gemellari ecc.
Se il parto avviene spontaneamente dopo 2 h circa
il cateterino viene rimosso.
Nel caso in cui il travaglio, inizialmente
spontaneo, si traduca in parto cesareo, la presenza
del cateterino consente di somministrare la dose di
anestetico utile per affrontare
l'intervento
chirurgico e per controllare il dolore postoperatorio.
Quando non si può fare?
L' analgesia epidurale può essere eseguita sulla
maggior parte delle partorienti.
Tuttavia nel caso di emorragie, terapie ad alte dosi
di eparina, terapie con anticoagulanti,alterazioni
dei tempi di coagulazione e del numero delle
piatrine, infezioni locali nella regione dove si
pratica la puntura , l'analgesia epidurale non può
essere assolutamente eseguita.
Possono esserci poi delle controindicazioni legate
alla storia clinica della gestante che verranno di
volta in volta esaminate dall'anestesista.
Infine, vanno citati anche degli insuccessi, peraltro
estremamente rari, nel posizionamento del
cateterino per modificazioni anatomiche della
colonna vertebrale della partoriente come può
verificarsi nelle gravi scoliosi e anche nella obesità
legata o no ad eccessivo aumento ponderale
durante la gravidanza.
Quali sono gli effetti collaterali e le
complicanze?
Se correttamente eseguita la tecnica è sicura e non
ha effetti spiacevoli collaterali. A seconda dei
farmaci utilizzati si può avvertire un prurito
modesto e transitorio.
In casi rarissimi si può verificare un fortissimo mal
di testa dopo il parto che può durare per alcuni
giorni. Il problema viene subito individuato al
momento dell'esecuzione della epidurale e quindi la
partoriente viene immediatamente informata sulla
possibilità della sua comparsa. Questo tipo di mal
di testa è usualmente benigno, transitorio e
reversibile, ma può interferire con la normale vita
della puerpera nei primi giorni del parto perchè
richiede riposo assoluto a letto per qualche giorno e
prolungamento della degenza.
Come siamo organizzati?
L’Ospedale San Donato è in grado di erogare la
Partoanalgesia in regime istituzionale 24 ore su 24.
Prima di accedere a questo servizio è necessario
seguire un corso di informazione che si tiene ogni
ultimo giovedì del mese presso l’Auditorium
dell’Ospedale San Donato dalle 16 alle 18 con la
partecipazione di un Ginecologo,un’Ostetrica ,un
Pediatra e un Anestesista. Questo incontro consente
di illustrare l’offerta assistenziale del Punto Nascita di
Arezzo e da parte dell’Anestesista di illustrare la
tecnica,i vantaggi ma anche i rischi ,le complicanze e
le controindicazioni della procedura. A partire dalla
36ma settimana la gestante, che intende usufruire
della Partoanalgesia, deve effettuare la visita
anestesiologica presso il poliambulatorio chirurgico
cui si accede tramite CUP su richiesta del medico
curante o del ginecologo. Al momento del ricovero
in Ospedale per il parto, la gestante ,portando con sé
la cartellina anestesiologica che le è stata consegnata
nella visita con l’Anestesista,avrà accesso al parto
indolore se l’Ostetrica e il Ginecologo valuteranno
che non sussistono controindicazioni cliniche.
La partecipazione al corso di informazione e la visita
anestesiologica sono l’unica modalità di accesso alla
partoanalgesia per scelta della gestante. Questa
regola serve a tutelare l’utenza al fine di fornire la
doverosa informazione di un ATTO MEDICO.