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1 CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA NOVARA Relazione previsionale e programmatica Anno 2012 Novara, 17 ottobre 2011 Relazione Previsionale e Programmatica 1 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara PREMESSA La Relazione previsionale e programmatica è redatta ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 2.11.2005, n. 254, recante “Regolamento concernente la gestione patrimoniale e finanziaria delle camere di commercio”, al fine di aggiornare annualmente il programma pluriennale di cui all’art. 4 del medesimo D.P.R.. Secondo il regolamento, la RPP “ha carattere generale e illustra i programmi che si intendono attuare nell’anno di riferimento, in rapporto alle caratteristiche e ai possibili sviluppi dell’economia locale e al sistema delle relazioni con gli organismi pubblici e privati operanti sul territorio, specificando, altresì, le finalità che si intendono perseguire e le risorse a loro destinate”. Gli indirizzi generali e il programma pluriennale di attività dell’Ente sono stati definiti e approvati dal Consiglio camerale, ai sensi dell’art. 11 della legge 29.12.2003, n. 580, e dell’art. 10 dello Statuto camerale, con la deliberazione del 3.12.2009, n. C/10 Si forniscono, di seguito, un quadro del contesto istituzionale ed economico del Piemonte e una breve analisi del contesto socio-economico della provincia di Novara, necessari per valutare l’adeguatezza delle priorità e degli indirizzi strategici dell’Ente. 1 – ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO ISTITUZIONALE REGIONALE a) Piano pluriennale per la competitività 2011-2015 della Regione Piemonte (presentato a novembre 2010) Il piano è stato concepito nell’autunno dello scorso anno, momento in cui l’economia piemontese, al pari delle regioni europee più industrializzate, stava attraversando una crisi senza precedenti. Il comparto manifatturiero locale stava lentamente recuperando la propria capacità di competere, ma gli effetti della crisi in termini occupazionali si stavano manifestando in tutta la loro gravità. Da queste considerazioni era emersa la necessità di una tempestiva messa in campo di misure correttive in grado di dare nuovo impulso al sistema. Un’ulteriore constatazione a supporto dell’iniziativa del “Piano pluriennale per la competitività” risiedeva nella presa di coscienza dei problemi strutturali, amplificati dalla crisi, che gravavano sull’industria piemontese; queste considerazioni rendevano indifferibile una radicale revisione degli indirizzi di politica industriale, anche attraverso strumenti straordinari capaci di incidere profondamente nel tessuto economico locale e in grado di riallineare la prestazione del sistema piemontese a quella delle economie di altre regioni europee. Gli effettivi positivi auspicati dal Governo regionale per il Piano per la competitività non si misureranno solo sotto il profilo dell’impatto diretto degli interventi proposti, ma anche sotto quello della sua capacità di innescare un cambiamento politico, sociale e culturale, che converga verso un modello di sviluppo caratterizzato da meno Stato e più società. Date queste premesse, il Governo regionale del Piemonte intende promuovere la costituzione di un sistema regionale per la competitività, la cosiddetta “squadra Piemonte”, che avrà il suo asse portante nell’alleanza con le rappresentanze di categoria e il sistema camerale. Il Governo Regionale si propone di estendere il grado di condivisione delle politiche e delle azioni sviluppate per incrementare l’entità delle risorse disponibili e l’efficacia di intervento, attraverso il cofinanziamento delle azioni messe in opera. Una seconda importante rete di attori è quella delle società partecipate regionali, in primis Finpiemonte S.p.A. e Finpiemonte Partecipazioni S.p.A., cui saranno attribuiti ruoli di attuazione degli indirizzi previsti dal Piano per la Competitività. Si riporta di seguito una sintetica descrizione delle azioni e delle misure attraverso cui prenderanno corpo gli indirizzi strategici contenuti nel Piano per la Competitività. La distinzione tra misure e azioni si riferisce al fatto che le prime contengono la descrizione di interventi destinati a 2 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara concretizzarsi in specifici atti amministrativi, le seconde rappresentano interventi di natura più generale e di sistema. Azioni Procurement pubblico dell’innovazione Attraverso il procurement pubblico dell’innovazione si mira a sostenere la capacità innovativa delle imprese, oltre che con le risorse disponibili sui capitoli di spesa specifici, anche indirizzando opportunamente quote di spesa destinate ad altri settori strategici, senza sottrarle ai settori stessi, ma qualificando la domanda pubblica. Innalzando lo standard dei requisiti di acquisto dei prodotti/servizi da parte della Pubblica Amministrazione, si mira a stimolare le imprese affinché sviluppino nuove capacità innovative, che potranno poi sfruttare su altri mercati. La modalità pratica per realizzare ciò è la creazione e il finanziamento di unità specializzate all’interno di alcune strutture chiave degli acquisti regionali in grado di sperimentare le forme di procurement pubblico dell’innovazione. Legge sull’Università Attraverso questa azione si intende promuovere un disegno di legge che istituisca un quadro organico delle modalità di finanziamento strutturale degli Atenei piemontesi, anche nel quadro dell’accordo di programma del Ministero. Portale Piemonte Open Innovation (Valorizzazione della proprietà intellettuale non sfruttata) L’azione sostiene la creazione di un portale piemontese di open innovation nel quale le piccole e medie imprese piemontesi e le università possano offrire la propria proprietà intellettuale non sfruttata al fine di licenziarla ad altre imprese sul mercato internazionale; il portale Piemonte open innovation si ispira al modello dei portali internazionali, che spesso contengono, però, un’enorme mole di informazioni, fattore che rende difficoltoso per una piccola impresa riuscire a rendere evidente il proprio asset tecnologico. Fondo investimenti innovativi precoci La Regione Piemonte, attraverso il suo sistema di partecipate, dispone di uno strumento di investimento seed e early stage di natura pubblico privata, Piemontech, che necessita di essere ricapitalizzato con l’ingresso nella compagine societaria di Finpiemonte S.p.A., affinché possa operare come strumento finanziario per piccole e giovani imprese ad elevata intensità tecnologica, nella fase seed o early stage e in stretta sinergia con gli incubatori universitari piemontesi. Sostegno agli incubatori L’azione sostiene la capitalizzazione degli incubatori dell’Università di Torino e dell’Università del Piemonte Orientale, affinché possano sviluppare l’imprenditorialità tecnologica in settori strategici non ancora adeguatamente presidiati. Partenariato pubblico privato Con questa azione si intende sperimentare il partenariato pubblico-privato per valorizzare i progetti di ricerca, sviluppo o realizzazione di infrastrutture complesse, caratterizzati da grande complessità e incertezza. In tali circostanza la Pubblica Amministrazione non si limita ad essere il committente di un progetto, ma ne diventa co-investitore, condividendo con il privato rischi e ritorni dello stesso. Internazionalizzazione Attraverso questa azione, rivolta al sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese, si intende rafforzare il grado di integrazione e coordinamento tra politiche di sviluppo, realtà del territorio e 3 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara processi di internazionalizzazione, affinché questi ultimi possano incidere selettivamente sulla parte migliore del sistema industriale e scientifico piemontese. Quanto agli strumenti da utilizzare, si prevede da un lato il sostegno e il finanziamento di misure adeguate, dall’altro un miglioramento del ruolo strategico del Ceipiemonte. Misure Progetti dimostratori I progetti dimostratori sono finalizzati a consentire a imprese piemontesi che abbiano sviluppato tecnologie, prodotti o processi innovativi di dimostrarne la validità attraverso l’applicazione concreta su impianti funzionali. La misura prevede un co-finanziamento da parte della Regione per la realizzazione dell’impianto dimostratore. Cluster e aggregazioni fra imprese La misura è finalizzata a promuovere l’aggregazione tra imprese che intendano cooperare per realizzare progetti di sviluppo comune e prevede l’erogazione di contributi finanziari a favore di imprese che presentino progetti congiunti relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi e che prevedano una riconfigurazione innovativa della filiera produttiva o distribuzione Tra le diverse forme di aggregazione ritenute ammissibili è privilegiata la sperimentazione del nuovo contratto di rete. Sostegno indiretto alla domanda di tecnologie e materiali innovativi In alcuni settori, in particolare quello delle costruzioni e dell’edilizia sostenibile, sarà sperimentata una forma di sostegno pubblico indiretto al procurement privato dell’innovazione: si tratta della concessione di incentivi e contributi ad imprese che si approvvigionino di soluzioni, tecnologie e materiali ad elevato contenuto tecnologico ed innovativo da fornitori piemontesi. Laboratori aperti Attraverso questa misura il Governo regionale intende finanziare la realizzazione di un numero selezionato di Laboratori aperti, luoghi di ricerca e sperimentazione nei quali imprese, centri di ricerca, Pubblica Amministrazione e utenti finali si incontrino per sviluppare nuove applicazioni, tecnologie, servizi. L’utente finale viene utilizzato come sperimentatore “in vivo”. Il finanziamento regionale riguarderà la messa a disposizione delle necessarie autorizzazioni, assicurazioni, basi di dati pubblici, infrastrutture, competenze, dipendenti pubblici e cittadini che, nell’utilizzare il servizio pubblico, divengono a loro volta potenziali sperimentatori e utilizzatori. Voucher creatività Si tratta di un voucher per giovani creativi che intendano sviluppare progetti di design o di applicazione di tecnologie dell’informazione, della comunicazione e della conoscenza a favore di imprese piemontesi operanti in settori tradizionali e intenzionate a trovare nuovi mercati di sbocco o ad aggiungere valore ai propri prodotti. Sostegno mobilità giovani Si tratta di uno strumento rivolto ai giovani che intendano abbandonare la propria situazione di precariato oppure la stabilità acquisita in un’azienda in declino con attività caratterizzate da rischio imprenditoriale in settori innovativi. La misura prevede il pagamento, per un periodo di tempo determinato, dello stesso stipendio percepito dal giovane nell’attività precedente e la compartecipazione ai costi amministrativi del fallimento, qualora esso avvenga entro il ventiquattresimo mese. 4 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Fondo reindustrializzazione E’ finalizzato a sostenere le imprese che intendano ridimensionare la propria capacità produttiva, specializzando il proprio portafoglio e concentrando le risorse nei settori più promettenti. Anticipo crediti Pubblica Amministrazione Questa misura prevede il sostegno alle piccole e medie imprese che vantano crediti nei confronti di enti pubblici locali della Regione Piemonte e/o di enti strumentali di tali Enti, che registrino il ritardato pagamento del compenso per le prestazioni fornite. La finalità della misura è quella di smobilizzare tali crediti e di fornire liquidità immediata alle imprese beneficiarie, attraverso un’operazione di factoring. Centri di competenza interateneo E’ un bando destinato a gruppi di ricerca attivi presso gli atenei piemontesi su tematiche coerenti con gli indirizzi del Piano per la competitività, finalizzato alla creazione di centri di competenza interdisciplinari e interateneo, attraverso un finanziamento a fondo perduto a sostegno delle opere infrastrutturali di realizzazione del centro, acquisto attrezzature necessarie, più un contributo alle spese di finanziamento, decrescente negli anni. Acquisizione di attrezzature sperimentali di ricerca La misura prevede il co-finanziamento (contributo a fondo perduto) all’acquisto di attrezzature sperimentali di particolare rilievo da parte di atenei piemontesi o enti pubblici territoriali di ricerca. Fondo di sostegno alle imprese in uscita dalla crisi Il fondo è finalizzato a fornire un sostegno alle imprese che, pur mantenendo buone potenzialità di crescita, rischiano di non poterle sfruttare perché finanziariamente indebolite dalla crisi. A queste imprese si offre il sostegno di un fondo di private equity, a partecipazione mista pubblico-privata, indirizzato ad imprese piemontesi deboli dal punto di vista finanziario e che quindi decidano di rafforzarsi patrimonialmente per poter realizzare i propri piani di sviluppo industriale, che devono comunque essere credibili e promettenti. Sostegno all’acquisizione di aziende in crisi La misura prevede il sostegno (contributo a fondo perduto, integrato o alternativo ad un finanziamento agevolato) a progetti di investimento finalizzati all’acquisizione di stabilimenti produttivi, inclusi centri di ricerca, a rischio di definitiva chiusura oppure già chiusi: ciò avverrà attraverso la concessione negoziata alla piccola, media o grande impresa interessata all’acquisizione dello stabilimento, al fine di ottenere le migliori garanzie circa i livelli occupazionali che devono essere garantiti a conclusione dell’operazione. Sostegno all’adozione di innovazioni di processo per piccole e medie imprese L’obiettivo della misura è fornire sostegno finanziario a progetti e investimenti realizzati da piccole e medie imprese e rivolti all’introduzione di innovazioni di processo, all’eco-innovazione, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, all’introduzione di tecnologie dell’informazione, della comunicazione e della conoscenza. L’agevolazione consiste in un contributo in conto interessi, finalizzato a ridurre il costo del finanziamento bancario necessario per la realizzazione del progetto di investimento proposto. Voucher per la valorizzazione del patrimonio intangibile La misura è volta a favorire imprese giovani ed innovative dotate di asset patrimoniali prevalentemente intangibili che, a causa di questa caratteristica, incontrano particolari difficoltà nell’accesso al credito. La misura finanzia le spese sostenute per consulenze specializzate volte a valorizzare i beni intangibili dell’impresa beneficiaria. 5 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Fondo di assicurazione per lo sfruttamento della proprietà intellettuale Il fondo agisce come un fondo di assicurazione per le piccole e medie imprese che si trovino nella condizione di dover far valere i propri diritti di proprietà intellettuale sui mercati internazionali qualora tali diritti siano stati violati. La misura prevede un finanziamento a fondo perduto pari al 50% delle spese che l’azienda è chiamata a sostenere per risolvere il contenzioso. La misura è destinata a tutti i titoli della proprietà intellettuale ed al copyright. Poli di innovazione Si tratta di un misura, già attiva, finalizzata ad aggregare le imprese attorno a progetti applicativi che richiedono competenze multisettoriali. La misura necessita, però, di alcuni elementi correttivi: in particolare, si intende costituire una commissione in grado di valutare l’operato degli enti gestori dei poli di innovazione nei primi diciotto mesi in modo da poter erogare i nuovi finanziamenti solo ai soggetti che hanno meglio operato. Piattaforme tecnologiche Si basano sul principio della concertazione “a tripla elica”: la concertazione avviene attraverso la costituzione di un tavolo ristretto, la piattaforma, cui partecipano Pubblica Amministrazione, alcune selezionate grandi o leader del settore, università e associazioni di categoria. L’esito della concertazione è l’individuazione di un numero limitato di macro-progetti che vengono, quindi, sottoposti all’attenzione del Governo regionale che, attraverso un bando, recluta i soggetti (imprese e università) che saranno finanziati nell’ambito di uno specifico macro-progetto. La misura è già attiva; il Governo regionale prevede il finanziamento di nuove piattaforme (smart&clean (nano) materials, smart&clean energies, smart&clean auto motive, smart&clean manfacturing) e la verifica dell’operato dei soggetti finanziati nell’ambito delle piattaforme già costituite. Il budget Le misure e le azioni sono state suddivise in tre assi principali: sostegno alla Competitività delle imprese, Finanza e nuova imprenditorialità, Ricerca università e innovazione. La dotazione finanziaria complessiva prevista è di 500 milioni di euro, così suddivisa nei tre assi di intervento: - Competitività delle imprese: 200 milioni di euro; - Finanza e nuova imprenditorialità: 100 milioni di euro; - Ricerca, università e innovazione: 200 milioni di euro La dotazione finanziaria complessiva è stata calcolata tenendo conto di risorse residue dei precedenti periodi di programmazione dei fondi strutturali FESR e dei fondi non ancora assegnati del programma POR FESR 2007/2013. I relativi documenti sono http://www.regione.piemonte.it/pianocompetitivita/index.htm scaricabili al link b) Dieci idee per i giovani del Piemonte. Piano per i giovani della Regione Piemonte (presentato a giugno 2011) L’aumento della disoccupazione giovanile rappresenta uno degli effetti più evidenti e preoccupanti della profonda crisi che ha investito le economie di tutto il mondo. Il tasso di disoccupazione giovanile dei paesi industrializzati è passato, tra il 2008 e il 2010, dal 13,1% al 19,4% (si prevede che nel 2011 il tasso raggiungerà il 20%). In Italia, nel 2009, il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) era pari al 25,4%; nel II trimestre del 2010 la disoccupazione è salita al 27,9%, al 29% alla fine del 2010. Tra le regioni industrializzate, il Piemonte è senza dubbio quella che ha 6 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara subito il più severo aumento del tasso di disoccupazione della popolazione nella fascia d’età 1524 anni: tra il 2008 e il 2009 il tasso di disoccupazione giovanile è salito dal 14,9% al 24,1%, e nel 2010 addirittura al 26,6%. E’ per questa ragione che, nel mese di giugno 2011, il Governo regionale ha predisposto un pacchetto di misure specificatamente orientate ai giovani, al fine di contrastare la dinamica in atto. Il riferimento concettuale del Piano per i Giovani è quello del Piano per la competitività. Il piano prevede la messa in campo di due ordini di azioni, la prima con valenza sistemica e basso impiego di risorse, la seconda articolata in misure specifiche sostenute da risorse finanziarie. Per quanto riguarda il primo ordine di azioni, l’obiettivo è quello di mettere a disposizione dei giovani piemontesi le professionalità e le esperienze di coloro che hanno già consolidato il proprio percorso professionale/imprenditoriale e desiderano mettersi a disposizione della collettività. In questa linea si collocano la costituzione dell’unità tecnica di indirizzo e valutazione, con l’obiettivo di migliorare le modalità di valutazione e accompagnamento delle misure e degli specifici progetti, e l’azione di accompagnamento delle nuove imprese sul territorio. L’unica tecnica è composta da giovani imprenditori coadiuvati da giovani funzionari dell’amministrazione regionale, con i seguenti obiettivi: a) monitoraggio e validazione nella fase di stesura dei bandi, per evitare eccessi di burocratizzazione; b) valutazione dei progetti presentati dai giovani piemontesi; c) accompagnamento professionale alle iniziative più meritevoli; d) costruzione di una rete imprenditoriale al servizio del territorio e dei giovani piemontesi; e) assistenza e supporto per rendere bancabili progetti presentati da giovani imprenditori con scarsa esperienza e, quindi, difficoltà ad offrire garanzie. Il secondo ordine di azioni si ispira al riconoscimento del fatto che i giovani rappresentano un’opportunità per l’intero territorio piemontese ed ha, quindi, un effetto duale: dal un lato offre un’opportunità ai giovani, dall’altro utilizza il loro straordinario potenziale di energia per restituire nuovo vigore al sistema economico piemontese. Si riporta di seguito una breve descrizione delle misure previste. 1. Deduzione IRAP per l’assunzione di giovani La misura è finalizzata ad agevolare l’assunzione di giovani di età inferiore ai 35 anni e residenti in Piemonte, che vengano assunti a tempo indeterminato e impiegati in unità produttive localizzate nella regione, e consiste nella deduzione – ai fini dell’I.R.A.P. – di un importo pari a 30.000 euro per ogni giovane assunto. 2. Imprenditori per i giovani sul territorio Si prevede un sostegno finanziario per promuovere lo scouting e il primo accompagnamento sul territorio di imprese create o gestite da giovani e dotate di potenzialità, accompagnandole nella crescita ed eventualmente segnalandole agli investitori istituzionali. Il sostegno è destinato alla copertura totale o parziale dei costi vivi di scouting e di primo accompagnamento. 3. Amministrazione aperta La misura prevede l’inserimento di giovani laureati/laureandi presso le strutture regionali, attraverso stage semestrali o annuali che prevedano un impegno part-time, e il loro coinvolgimento nei più importanti progetti che riguardano le politiche per la competitività. 4. Premialità per i giovani Al fine di agevolare l’accesso dei giovani ai contributi si prevede di inserire nelle principali misure previste dal Piano per la competitività elementi di premialità e/o priorità riservati a giovani residenti in Piemonte con meno di 35 anni. 7 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara 5. Incubatore non tecnologico In considerazione dell’esistenza di un ampio numero di iniziative imprenditoriali concepite da giovani piemontesi a basso contenuto tecnologico, si prevede un’azione che attraverso Finpiemonte S.p.A. accompagni gli incubatori esistenti a dotarsi delle infrastrutture necessarie per sostenere questo tipo di imprenditorialità low tech. 6. Giovani ambasciatori della tecnologia piemontese su nuovi mercati La misura è studiata per consentire a giovani piemontesi, in possesso di adeguato titolo di studio, di lavorare come agenti commerciali all’estero per imprese piemontesi che vogliano esplorare la possibilità di inserirsi in nuovi mercati internazionali (in particolare paesi BRIC e Paesi lontani ad alta crescita). I giovani interessati, dopo un adeguato periodo di formazione, saranno inseriti nella forza vendita con contratti di differente natura e distaccati sul mercato estero per un periodo compreso tra sei e dodici mesi. La misura copre i costi di formazione per un massimo di sei mesi, viaggio e soggiorno del giovane, più un compenso forfait di 500 euro mensili. 7. Patto generazionale per la competitività La misura prevede il sostegno, attraverso voucher, a giovani che abbiano necessità di avvalersi dei servizi di giovani professionisti, che abbiano un’età inferiore ai 40 anni, per l’avvio di una nuova attività imprenditoriale o per il suo rilancio. 8. Giovani nelle imprese La misura prevede il sostegno a giovani diplomati in scuole tecniche/professionali e/o in possesso di qualifica residenti in Piemonte e a laureati di primo e di secondo livello presso gli Atenei piemontesi, attraverso l’assegnazione di una borsa lavoro presso aziende del territorio. La durata del tirocinio è di sei mesi; la misura prevede un assegno mensile pari a 1.000 euro, che può costituire fino ad un massimo del 75% di quanto percepito dal giovane. 9. Rafforzamento giovani laureati La misura prevede l’attivazione di progetti finalizzati a migliorare l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani piemontesi in possesso di laurea di primo livello che considerino concluso il proprio percorso di studi, o di giovani che fuoriescono prematuramente dai corsi di laurea magistrale, attraverso l’attivazione di percorsi formativi atti a colmare eventuali carenze nelle competenze e periodi di stage in azienda. 10. Cooperative “giovani” di partita IVA La misura prevede il sostegno a cooperative formate da giovani titolari di partita IVA, previste dalla Legge 142/01; le cooperative possono avere come oggetto sociale qualsiasi tipo di attività. In questo modo soggetti diversi, unendosi, potranno ammortizzare i costi fissi delle loro singole attività, e presentarsi sul mercato con una variegata tipologia di servizi. La dotazione finanziaria iniziale per una prima fase di avvio di queste misure è prevista in 11 milioni di euro. Il documento è scaricabile al link: http://www.regione.piemonte.it/pianogiovani/ 8 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara 2 - ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO ECONOMICO REGIONALE Scenario internazionale e nazionale La fase più acuta della crisi economica che ha colpito l’intero sistema economico internazionale, cominciata nel 2009, sembra essere alle spalle, ma la ripresa è, tuttora, ancora lenta e difficoltosa. Il 2010 è stato l’anno del rilancio, sostenuto anche da massicce politiche monetarie e di bilancio che hanno evitato il collasso dell’economia Scenario di previsione al 2013 per l'Italia. mondiale. Nel complesso la risposta mondiale alla crisi è stata solida, con le economie emergenti (Cina e India su tutte) “motore” della ripresa che, tuttavia, cominciamo a manifestare qualche contraccolpo. Tassi di variazione annuali su valori a prezzi costanti. Fonte Prometeia Indicatori 2011 2012 Valore aggiunto totale 1,0% 0,9% Valore aggiunto: - agricoltura 1,9% 0,7% - industria 1,4% 1,2% - costruzioni -0,1% 0,0% - servizi 0,9% 1,0% Per il 2011, il Pil mondiale è comunque atteso in crescita, anche se rispetto all’anno passato il rilancio ha subito una decelerazione, complice il rallentamento della crescita USA, la forte contrazione del Giappone avvenuta Esportazioni di beni all'estero nel post terremoto e l’acuirsi della crisi dei Importazioni di beni dall'estero debiti sovrani soprattutto nei paesi periferici dell’Eurozona, dove, al contrario, la Germania Tasso di disoccupazione (%) sembra l’unica a non subire arresti. Occupati (+) 2013 1,5% 0,7% 1,0% 0,2% 0,8% 5,8% 4,8% 5,2% 4,5% 4,7% 4,3% 8,40% 8,20% 8,50% 0,2% -0,1% 0,2% Nelle economie industrializzate, in ogni caso, la ripresa appare lenta e legata al sostegno (+) variazioni in valore assoluto fornito dagli interventi pubblici. Negli Stati Uniti, il 2010 ha segnato una ripresa, ma continuano a persistere alcuni elementi di incertezza, tra cui le condizioni ancora deboli del mercato del lavoro e un settore immobiliare ancora stagnante. Le previsione del Pil sono comunque confortanti e prevedono un aumento tra il 2% e il 2,5% nel periodo 2011-2014. In Giappone, i costi della ricostruzione del terremoto del marzo 2011 e del successivo blocco della produzione si sono rivelati più elevati di quanto preventivato e dopo la battuta d’arresto iniziale, i provvedimenti adottati per la ricostruzione non incideranno in modo strutturale sulla crescita del paese, ma anzi saranno alla base della sua ripresa. In Europa, le tensioni politiche legate alla sviluppo della situazione Grecia sembrano far distogliere l’attenzione dalla crescita della Germania, che nonostante tutto non sembra riuscire ancora a trainare fuori dallo stallo l’economia dell’interna Euro-zona: +3,2% la variazione del Pil tedesco attesa per il 2011, crescita che però nel triennio successivo sarà meno intensa. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’Euro-zona crescerà nel 2011 del +2,0%, crescita che nell’anno successivo si attesterà al +1,6%, anche se continua a destare preoccupazioni il mercato del lavoro, che nell’ultimo anno ha visto ampliare le diversità tra i diversi Paesi: da un lato la Germania e i paesi del nord Europa che hanno confermato una dinamica delle persone occupate molto positiva, in mezzo la Francia che sta beneficiando delle politiche di regolamentazione dell’occupazione straniera, dall’altro Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna, dove l’occupazione è in caduta libera e i primi timidi segnali positivi arrivano solo dal territorio spagnolo. Anche in termini di Pil sussistono alcune differenze, spaziando dalla previsione per il 2011 di una variazione pari a +2,1% per la Francia, al +0,9% della Spagna. Passando allo scenario nazionale, il Pil dell’Italia nel 2010 ha registrato una crescita del +1,9%. Questo risultato positivo è frutto di incrementi, tendenziali, registrati in tutti i trimestri dell’anno: +0,6% nel primo, +1,5% nel successivo, +1,4% nel terzo e +1,5% che si riconferma negli ultimi tre 9 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara mesi dell’anno. Per quanto riguarda la produzione industriale, nel 2010 si è assistito al rilancio, trend positivo che ha riguardato tutti i settori: nel complesso si è registrata la crescita del +6,4% con un recupero, seppur parziale, della caduta registrata nel 2009. Buone la performance sia del segmento del Made in Italy, duramente colpito dalla crisi del 2009, sia nelle sue filiere più tradizionali, come il tessile, l’abbigliamento e le calzature, ma anche in quelle della metal meccanica. Nel corso del 2010, a livello nazionale, si sono registrati in leggera ripresa i consumi delle famiglie, contestualmente ad un maggior ricorso alle risorse patrimoniali e finanziare e a una ridotta capacità di accantonare parte del proprio reddito. L’aumento si attesta al +2,5% dopo la flessione dell’1,8% del 2009. Sui consumi delle famiglie continuano certamente ad influire le dinamiche critiche del mercato del lavoro dove decresce l’occupazione media annua (-0,6% nel 2010 rispetto all’anno precedente) e allo stesso tempo sale all’8,4% il tasso di disoccupazione che riguarda uomini e donne prevalentemente delle regioni centrali e meridionali. Nei primi sei mesi del 2011, l’economia mondiale ha subito un rallentamento che ha coinvolto non soltanto i Paesi avanzati, ma anche le economie emergenti. Si assiste, infatti, ad una sempre maggiore volatilità dei mercati finanziari dovuta all’acuirsi nelle ultime settimane della crisi dei debiti sovrani dei paesi periferici dell’area euro e ad una decelerazione degli scambi internazionali. L’andamento meno vivace rispetto ai ritmi di crescita registrati nel 2010 è causato principalmente dagli effetti dell’aumento dei prezzi delle materie prime (in particolare del petrolio) sulla domanda interna dei paesi trasformatori, dall’inasprimento nelle economie emergenti delle politiche monetarie per fronteggiare l’inflazione, dalla stretta delle politiche di bilancio attuata in quasi tutti i Paesi europei e negli Stati Uniti e, infine, dall’adozione di politiche sempre più protezionistiche. Tutti questi fattori fanno sì che la crescita stimata per l’economia globale, così come per quella dei Paesi avanzati ed emergenti e in via di sviluppo, sia stata rivista al ribasso dal World Economic Outlook del settembre 2011 del Fondo Monetario Internazionale di quasi un punto percentuale. All’interno di questo scenario, l’economia italiana, già fanalino di coda rispetto alle principali economie avanzate, continua a rallentare, risentendo non soltanto della frenata dell’economia globale, ma anche dell’instabilità dei mercati finanziari, ulteriormente acuita dalla grave crisi dei debiti sovrani dell’Eurozona che ha coinvolto anche il nostro Paese attraverso un forte aumento dei differenziali di rendimento sui titoli del debito pubblico italiano rispetto ad altri paesi. L’aumento degli spread dei titoli di Stato italiani ha reso necessaria una correzione fiscale aggiuntiva alla manovra finanziaria precedentemente adottata dal Governo che ha come obiettivo il pareggio di bilancio nel 2013, un intervento che sebbene orientato a perseguire il risanamento dei conti e la sostenibilità a breve, avrà pesanti ripercussioni sull’attività economica. La Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2011, presentata al Consiglio dei Ministri il 22 settembre 2011 rivede, pertanto, al ribasso la stima di crescita del Prodotto interno lordo italiano (dal 1,1% allo 0,7% ) per il 2011. Nel prossimo triennio, il Pil dovrebbe espandersi dello 0,6% nel 2012, dello 0,9% nel 2013 e dell’1,2% nel 2014. Il risanamento dei conti pubblici italiani avverrà, infatti, 10 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara attraverso una riduzione della spesa pubblica (con misure di contenimento che riguarderanno soprattutto le spese dei Ministeri e i trasferimenti agli enti locali e con interventi volti a diminuire la spesa pensionistica e quella del pubblico impiego) e un incremento delle entrate (attraverso l’aumento di un punto percentuale dell’aliquota dell’IVA ordinaria e un inasprimento della lotta all’evasione fiscale), con conseguenze depressive sui consumi delle famiglie e gli investimenti e i redditi delle imprese. Per quanto riguarda i primi, questi sono da tempo frenati da un’elevata disoccupazione e dall’erosione del reddito disponibile reale. Con riferimento ai secondi, invece, una domanda debole, la scarsa redditività e il peggioramento delle prospettive inducono le imprese a rinviare i progetti di investimento. Inoltre, il recente declassamento del rating sul nostro debito sovrano da parte dell’agenzia Standard & Poor’s da A+ ad A, conseguenza delle deboli prospettive di crescita dell’economia italiana, per quanto atteso, sottolinea ulteriormente la progressiva perdita di credibilità del nostro Paese agli occhi degli investitori internazionali. Infatti, l’incremento dei rendimenti dei titoli di Stato comporta una maggiore spesa per gli interessi e quindi un maggiore indebitamento, mettendo in dubbio la solvibilità del Paese, in un contesto in cui la bassa crescita rende difficile il rientro dal debito. Dati di sintesi del Piemonte Grazie alle oltre 469mila imprese registrate nel 2010, a poco più di 4,4 milioni di abitanti e ad oltre 1milione e 800 mila occupati, il Piemonte produce un prodotto interno lordo (Pil, stime anno 2010) di 124 miliardi di euro, che pone la regione ai vertici nazionali. Si tratta di un prodotto interno lordo rilevante, superiore a quello di interi Stati nazionali. In base agli ultimi dati disponibili, inserendo il Piemonte all’interno della graduatoria ufficiale dei Paesi stilata dalla World Bank per l’anno 2010, la regione si porrebbe al 48esimo posto, appena dopo la Repubblica Ceca. Questi risultati sono il frutto di decenni di crescita poderosa, che ha avuto inizio dal dopoguerra. Il Piemonte, ma in realtà tutto il Nord Ovest italiano, è stato per lunghi decenni, almeno fino agli inizi degli anni ‘90, il principale motore dell’economia nazionale e oggi, seppur lentamente, sta reagendo positivamente alla crisi che negli ultimi anni ha coinvolto l’economia mondiale. Questa crescita ha portato il Piemonte ad essere una regione ricca, con un Pil per abitante a parità di potere d’acquisto superiore di circa il 15% rispetto alla media dell’Unione Europea a 27 Paesi. Popolazione La popolazione residente in Piemonte a fine 2010 è di 4.457.335 abitanti. Lo sviluppo registrato rispetto all’anno precedente (+11mila unità) è il frutto di un saldo naturale (dato dalla differenza tra le nascite e le morti) negativo, pari a -10.400 unità, e di un saldo migratorio con l’estero positivo (+21.505 persone), segno di una Popolazione residente forte propensione del territorio ad Anni 2005-2010 assumere sempre più un carattere 4.500.000 cosmopolita. La popolazione straniera residente al 1.1.2010 4.450.000 risulta pari a 377.341 unità, l’8,5% 4.400.000 della popolazione complessiva. 4.350.000 Una caratteristica saliente della struttura della popolazione 4.300.000 piemontese è quella di avere un 4.250.000 tasso di vecchiaia elevato: in media ci sono 178 persone over65 per 4.200.000 ogni 100 under15, ma questo 4.150.000 rapporto sale drasticamente in 2005 2006 2007 2008 2009 molte aree della regione. Si tratta di Fonte: Istat un fenomeno importante, che ha ampi riflessi nella capacità della nostra regione nel pensare il proprio percorso di sviluppo. 11 2010 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Istruzione e formazione L’istruzione e la formazione sono variabili essenziali per poter ragionevolmente pensare ad uno sviluppo economico e sociale trainato dalla cosiddetta “economia della conoscenza”, obiettivo per il rilancio della UE prima della “Strategia di Lisbona”, ma riconfermato nel piano strategico “Europa 2020”. Il piano sottolinea come sia importante nel Studenti iscritti per Ateneo piemontese contesto economico lo A.a. 2009/2010 scambio del sapere e 100.000 dell’informazione, talvolta anche più che della capacità maschi femmine 80.000 quantitativa di produrre beni 44.772 indifferenziati. Il vantaggio 60.000 competitivo dei territori e delle imprese risulta sempre 22.755 più basato su idee, 40.000 innovazione, capacità di applicare nuovi saperi e 50.654 20.000 l’infrastruttura produttiva è 37.614 18.237 3.645 essenzialmente costituita da 7.075 flussi di informazioni. In 5.862 0 questo quadro, la Politecnico Piemonte Orientale Totale Piemonte (*) Università degli studi di Torino dimensione locale diviene (*)I l totale comprende anche gli studenti dell'Università di Scienze Gastronomiche di Bra, dove sono iscritti 103 femmine e 135 maschi una cornice fondamentale Fonte: Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca scientifica (MIUR) per realizzare un processo di sviluppo basato sul fattore conoscenza. All’aumento della popolazione si accompagna una crescita del numero di studenti, sintomo di una sempre maggior scolarizzazione dei residenti in Piemonte. Nell’anno scolastico 2009/2010 si è confermato lo sviluppo del sistema formativo piemontese: da ormai molti anni il numero complessivo di iscritti tra scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II livello risulta in aumento. Lo sviluppo è riconducibile quasi totalmente alla maggior presenza di bambini e ragazzi di origine straniera che compensano la lieve diminuzione di quelli di origine italiana. Dai dati sugli indirizzi scolastici delle scuole superiori emerge che il 34% degli alunni frequenta istituti tecnici, il 23% licei scientifici e il 21% scuole professionali, mentre i restanti frequentano licei umanistici di vario indirizzo, istituti magistrali e istituti d’arte. Il mercato del lavoro sta diventando gradualmente più esigente, richiedendo profili professionali di alto livello. La formazione della scuola secondaria spesso non basta più e il mondo del lavoro guarda sempre con maggiore interesse al mondo dell’università. Il sistema universitario piemontese ha colto prontamente la sfida, offrendo a studenti italiani e stranieri numerosi e articolati percorsi di laurea, da quelli tradizionali a quelli più sperimentali. Secondo i risultati dell’ultima indagine Excelsior sui fabbisogni professionali delle imprese, tra le figure high skill che le imprese di Piemonte e Valle d’Aosta faticano a reperire, si trovano informatici e telematici, ingegneri meccanici, elettronici e delle telecomunicazioni, specialisti nel controllo di gestione e contabili specializzati. Nell'anno accademico 2009/2010 i quattro Atenei piemontesi (Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale, Politecnico di Torino e Università di Scienze Gastronomiche) contano complessivamente 95.426 iscritti, registrando un aumento rispetto all’anno precedente. Nel 2009 il numero di laureati ha invece registrato un calo, registrando 16.733 nuovi “dottori”, contro i 17.035 dell’anno precedente; di questi, il 64% ha compiuto il percorso di formazione presso l’Università degli Studi di Torino e poco più del 27% presso il Politecnico. Anche i dati relativi agli immatricolati per la prima volta per l’a.a. 2009/2010 indicano una riduzione delle iscrizioni agli Atenei piemontesi, che si assestano intorno alle 16.650 unità (-11,2%), dato negativo se paragonato alla variazione nazionale, che si aggira intorno al -2,4%. 12 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Il primo ateneo per numerosità è l'Università degli Studi di Torino: oltre 60.000 studenti iscritti, più di 1.000 docenti e quasi 700 ricercatori, 13 facoltà, 9 scuole universitarie, 54 dipartimenti. L'Università è inoltre occupata nel coltivare una fitta rete di scambio e cooperazione con altri centri universitari italiani, europei ed extra-europei. Il Politecnico di Torino è un’istituzione leader in Italia e in Europa nel campo della formazione tecnico-scientifica e della ricerca, caratterizzata da un ambiente di studio multiculturale e da un alto grado di integrazione con il sistema delle imprese. La vocazione fortemente internazionale fa del Politecnico di Torino un polo di attrazione che stimola rapporti e accordi con istituzioni di aree geografiche strategiche, quali America Latina, Mediterraneo, Sud Est Asiatico. Nell’Anno Accademico 2009/2010 il Politecnico conta oltre 25mila iscritti, circa 500 docenti e quasi 400 ricercatori, 5 facoltà, una scuola di dottorato e 18 dipartimenti. L’Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", presente in tre diverse città, conta circa 9.500 studenti iscritti, 7 facoltà e 12 dipartimenti. Infine, merita una citazione l’Università di Scienze Gastronomiche promossa da Slow Food. Insediata a Pollenzo (Cuneo), è la prima sede universitaria mondiale interamente dedicata al mondo dell’eno-gastronomia; nell’a.a. 2009/2010 vanta 238 studenti iscritti. Sul territorio piemontese si sono inoltre sviluppati eccellenti centri di formazione post-universitaria, tra i quali si ricordano: la European School of Management, che propone prestigiosi programmi Master, MBA ed Executive, focalizzati sull'alta formazione internazionale di manager d'eccellenza italiani e stranieri; l’Istituto superiore Mario Boella, che svolge attività di ricerca nel settore dell'ICT e propone con il Politecnico di Torino corsi di alta formazione, come Master tecnologici e programmi di dottorato; e l’ASP, Scuola superiore creata dai Politecnici di Torino e Milano con il contributo del Ministero dell'Università e della Ricerca. Mercato del lavoro Occupati per sesso: var. % sull'anno precedente In base ai dati della Anni 2007-2010 3,0% Rilevazione continua sulle forze lavoro Istat, nel 2010 l’occupazione in Piemonte è 2,0% diminuita: gli occupati ammontano a 1.844mila unità, 1,0% circa 16mila unità in meno ia ial rispetto al 2009 (pari ad una ig 0,0% m variazione del -0,9%), ed 2007 2008 2009 n i operano prevalentemente nei -1,0% settori dei servizi e dell’industria. La caduta -2,0% tendenziale dell’occupazione dipende in particolar modo dal Ma schi Femmine Tota le -3,0% sensibile calo della componente maschile (-1,8%) Fonte: Istat e, al contrario, si registra l’incremento di quella femminile (+0,4%, pari a +3mila unità). 2010 Nel 2010, il tasso di occupazione della popolazione in età 15-64 anni è stato pari al 63,5%, cinque decimi di punto percentuale in meno rispetto all’anno precedente, dato al di sopra della media nazionale. 13 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Tra il 2009 ed il 2010 si segnalano, per quanto riguarda gli indicatori relativi alla componente femminile, Agricoltura 4,1% l’incremento sia del tasso di attività (dato dal rapporto tra la forza lavoro e la popolazione in età lavorativa), che riprende a crescere dopo un periodo di Industria stallo, sia del tasso di 33,2% Servizi occupazione (dato dal rapporto 62,7% tra gli occupati e la popolazione in età lavorativa). Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, si riscontra, invece, un aumento sia per gli Fonte: Istat uomini che per le donne; cresce purtroppo anche la disoccupazione giovanile, in misura maggiore per le donne. Ripartizione degli occupati per settore Anno 2010 Secondo le stime fornite dal sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, nel 2011, in Piemonte e Valle d’Aosta, si assisterà a un nuovo calo dell’occupazione dipendente, anche se più contenuto rispetto a quello previsto per il 2010: a fronte di 64.660 nuove assunzioni, sono, infatti, previste 72.480 uscite, per un saldo occupazionale pari a -7.820 unità, corrispondente, in termini percentuali, a un calo dello 0,8%. Il dato è in linea con la dinamica complessiva nazionale (-0,7%) e con quella attesa per il Nord Ovest (-0,5%). La contrazione complessiva attesa nel 2010 per l’occupazione dipendente di Piemonte e Valle d’Aosta si contrappone alla dinamica espansiva del lavoro indipendente: a conclusione del 2010, sono state 32.490 le nuove aziende nate in Piemonte, dato che porta a 469.340 lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2010 presso il registro delle imprese delle camere di commercio piemontesi. Il calo dell’occupazione dipendente atteso per il 2011 è frutto di tassi di variazione negativi previsti in tutti i settori di attività: nell’industria in senso stretto (-1,1%), nelle costruzioni (-2,6%) e, in misura più contenuta, nei servizi (-0,3%). Disaggregando i dati per classe dimensionale di addetti si osserva come, anche nel 2011, saranno le microimprese (con meno di 10 dipendenti) a scontare la flessione occupazionale più intensa, con un tasso di variazione previsto del -1,2%. Le figure professionali maggiormente richieste dalle imprese di Piemonte e Valle d’Aosta sono, tra quelle a più elevata qualificazione, informatici, ingegneri meccanici, specialisti in contabilità e tecnici della vendita e della distribuzione; tra le altre, commessi, personale di segreteria, camerieri, cuochi e professioni qualificate nei servizi sanitari. Ricerca, sviluppo e innovazione Capacità innovativa: spesa sostenuta per attività di R&S in % del Pil Anno 2008 3,0 2,5 2,0 1,9 1,4 1,5 1,2 1,0 0,5 0,0 Piemonte Fonte: Istat Nord-ovest Italia La capacità di innovare risulta ormai un elemento essenziale per un territorio che voglia essere competitivo in un contesto internazionale. L'innovazione consente di conquistare nuovi mercati e di resistere alla concorrenza, soprattutto quella basata sul prezzo portata avanti dai nuovi competitor internazionali. Essa assume forme molto differenti, che vanno dalle invenzioni derivanti dalla ricerca e sviluppo, all’utilizzo di nuovi processi produttivi o forme organizzative, nonché allo sfruttamento di nuovi mercati. La crescita di un territorio risulta, quindi, indissolubilmente legata al progresso tecnologico e all’innovazione che riesce a produrre. 14 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat, relativi all’anno 2008, il Piemonte registra 27.310 addetti in R&S (6,2 ogni 1000 abitanti) e si aggiudica il primo posto tra le regioni italiane per capacità innovativa grazie ad una spesa in percentuale del Pil pari a 1,9 punti percentuale che rappresenta il 12,3% del totale nazionale. Nonostante questo ottimo risultato, appare comunque ancora lontano l’obiettivo del 3% fissato dall’agenda di Lisbona. L’attività di ricerca nella nostra regione trova la propria forza nel settore privato che investe, rispetto al settore pubblico, decisamente di più, in termini sia di spesa che di capitale umano impiegato. Spendere in ricerca e sviluppo tuttavia non è sufficiente per creare progresso, ma occorre anche tradurre efficacemente la spesa in effettiva innovazione. La fertilità della ricerca indica in che misura la spesa si concretizza in nuove idee e nuovi prodotti: più la ricerca è fertile, ossia produce nuove idee, più il progresso tecnologico di un territorio risulta rapido. Uno degli strumenti atti a misurare la fertilità dell’innovazione è rappresentato dalla capacità brevettuale. Il Piemonte è tra i capofila a livello nazionale per quanto riguarda i brevetti pubblicati dall’European Patent Office. Il dato pro capite (per milione di abitanti) del 2009 è pari a 104,2, risultato decisamente superiore rispetto al dato nazionale (68,8), ma ancora distante da quello delle regioni europee più innovative, anche se in aumento rispetto all’anno precedente. Numero di brevetti europei pubblicati dall'EPO per milione di abitanti Anni 2007-2009 2007 120,0 2008 2009 113,0 102,0 104,2 100,0 80,0 71,2 73,0 68,8 60,0 40,0 20,0 0,0 Tra gli agenti che influenzano la fertilità della Piemonte Ita lia ricerca riveste particolare importanza il fattore Fonte: EPO (European Patent Office) umano, ossia la qualità dell’istruzione e della preparazione accademica degli studenti che diventeranno lavoratori. Parte del progresso tecnologico deriva, infatti, dalla capacità di ideare e organizzare efficacemente lo sviluppo. In quest’ottica è necessario porre attenzione al sistema universitario e in particolar modo ai laureati in discipline scientifiche, studenti da cui nasceranno i Laureati in discipline scientifiche e tecnologiche ricercatori di domani. Il per mille abitanti in età 20-29 anni Anni 2000-2008 numero di laureati in materie 16,0 scientifiche e tecnologiche, 14,0 dopo la flessione registrata nel 2007, è tornato a 12,0 crescere. Nel 2008 il dato 10,0 piemontese è stato pari a 14 8,0 laureati in materie Piemonte 6,0 scientifiche e tecnologiche 4,0 Italia ogni mille abitanti in età 2029 anni (contro i 13,7 del 2,0 2007), risultato superiore al 0,0 dato medio italiano che si 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 attesta al 12,1. Fonte: Istat 15 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara L’interscambio commerciale con l’estero Import-Export Anni 2000-2010 40.000 35.000 o r 30.000 u e i d i 25.000 n o il i m 20.000 15.000 import export 10.000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Nel 2010 le esportazioni piemontesi sono tornate a crescere facendo registrare un buon +16% rispetto al dato dell’anno 2009 e passando da 29,7 a 34,5 miliardi di euro. La variazione positiva è superiore a quella delle altre regioni del Nord Ovest (+14,1%) e a quella nazionale (+15,8%). Il Piemonte si conferma in ogni caso quarta regione in Italia per esportazioni, con una quota del 10,2%, alle spalle di Lombardia, Veneto ed EmiliaRomagna. Fonte: Istat Per quanto riguarda i mercati di sbocco delle merci piemontesi, il bacino dell’Ue-27 continua ad attrarre oltre il 62% delle esportazioni regionali, contro il 37% delle vendite piemontesi dirette ai partner extra Ue-27. Entrambe le zone di riferimento hanno registrato variazioni positive per il 2010: più importante la crescita verso i Paesi extraeuropei (+23,5%), seguita da quella registrata per i Paesi europei (+12%). Valutando le singole performance trimestrali si osserva come alle variazioni del +12% e +20,6% registrate rispettivamente nel I e nel II trimestre dell’anno, abbia fatto seguito quella del +14,7% registrata nel periodo luglio-settembre e quella del +16,5% nell’ultimo trimestre dell’anno. Il trend positivo è proseguito anche nel corso dei primi tre mesi del 2011, in cui l’export ha fatto registrare una variazione positiva del +16,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra i partner comunitari, sostenuta è la crescita dell’export verso la Francia (+16%), la Spagna (+14,3%) e la Germania (+15%), rispettivamente il primo, il secondo e il terzo mercato di sbocco delle merci piemontesi. Anche sul fronte complementare dei Paesi extra Ue-27, i più importanti mercati di riferimento per le esportazioni – Svizzera e Stati Uniti – risultano in crescita rispettivamente +20,3% e +26,7%. Infine si segnala l’ottima performance delle esportazioni dirette verso la Cina. Nel 2010 la ripresa delle esportazioni ha interessato tutti i principali comparti: il settore dei mezzi di trasporto, che genera circa un quarto delle esportazioni complessive, ha registrato un incremento del 15,1%, frutto di aumenti registrati sia dalle esportazioni di autoveicoli (+9,1%), sia soprattutto di componenti veicolari (+25,8%). Lievemente inferiore al dato medio regionale anche l’incremento delle esportazioni realizzato dal comparto meccanico (+15,2%), cui spetta poco meno di un quinto dell’export complessivo regionale. Superiore al dato regionale risulta la variazione registrata dalle esportazioni di metalli e prodotti in metallo (+22,6%); più contenuti, infine, gli aumenti dell’export di prodotti alimentari (+8,2%) e di prodotti tessili e dell’abbigliamento (+13,8%). Gli investimenti diretti esteri Il concetto di internazionalizzazione è diventato negli ultimi anni molto più vasto del tradizionale commercio estero di merci e comprende numerose fattispecie come l’import-export di servizi e il flusso di capitali di investimento. Gli investimenti diretti esteri (IDE) in entrata rappresentano una vera cartina al tornasole della competitività di un territorio: le multinazionali scelgono, infatti, la propria localizzazione in presenza di condizioni favorevoli di insediamento. In base ai dati della Banca d’Italia, nel 2009 gli investimenti diretti esteri delle imprese piemontesi, considerati al netto dei disinvestimenti, sono drasticamente aumentati rispetto all’anno precedente, 16 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara per un ammontare pari a circa 2,8 miliardi di euro; positivi anche i dati a proposito degli IDE netti dall’estero, passati da 1,9 miliardi di euro nel 2008 a 3,3 miliardi di euro nel 2009. Benché il dato sugli IDE sia soggetto a una forte variabilità e acquisti significatività in un’ottica di medio-lungo periodo, il risultato regionale acquisisce un significato positivo se viene rapportato a quello nazionale: nello stesso periodo, infatti, i flussi in entrata e in uscita a livello italiano sono risultati negativi per quasi 8 miliardi di euro. Import-export di servizi Nel 2010 le esportazioni italiane di servizi commerciali (comprensive della componente dei trasporti) ammontano a 74,7 miliardi di euro, contro un valore delle importazioni pari a 83,6 miliardi; il saldo negativo risulta, pertanto, pari a circa 9 miliardi di euro. Il Piemonte si colloca al terzo posto tra le regioni esportatrici, dopo Lombardia e Lazio, con una quota del 9,5%. I crediti piemontesi verso l’estero per la vendita di servizi (al netto della componente dei trasporti, non ripartibile a livello regionale) ammontano a 5.985 milioni di euro e si mostrano in deciso aumento rispetto al 2009, mentre gli acquisti dall’estero risultano pari a 6.290 milioni di euro contro i 4.016 milioni dell’anno precedente. Il saldo appare dunque negativo per un importo pari a 304 milioni di euro, dato comunque in miglioramento rispetto al 2009. Il dettaglio settoriale segnala come le due voci principali delle transazioni piemontesi siano i servizi alle imprese (esclusi i servizi finanziari, informatici e assicurativi) e i viaggi; entrambi registrano variazioni positive rispetto al 2009: i primi sono più che raddoppiati sul fronte dei crediti e su quello dei debiti la variazione tendenziale supera il 70%, mentre i secondi registrano una variazione positiva sia per l’export (+15,6%) sia per l’import (+8,7%). La dinamica imprenditoriale Nel corso degli ultimi anni il tessuto imprenditoriale, sia nazionale sia locale, si è arricchito di nuove imprese e nuovi imprenditori; grazie ad una maggiore facilità nel creare impresa e ad una maggiore flessibilità del mondo del lavoro, che ha reso abbastanza obsolete le tradizionali categorie dipendente-indipendente, con la conseguenza che il numero delle imprese registrato presso il registro delle imprese delle camere di commercio è costantemente aumentato. Variazione di stock delle imprese per settore di attività economica Anno 2010 Non cla ssifica te Altri servizi Turism o Com m ercio Costruzioni Industria in senso stretto Agricoltura -3,0% -2,0% -1,0% 0,0% 1,0% 2,0% 3,0% 4,0% Fonte: Elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Infocamere A livello nazionale, nel 2010, con i primi segnali di ripresa, il numero delle imprese si è mostrato in crescita: i dati, al netto delle cessazioni d’ufficio, evidenziano un tasso di crescita pari all’1,19%. Si 17 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara tratta soprattutto di imprese di piccola e media dimensione che costituiscono l’ossatura del made in Italy e spesso sono organizzate in distretti o altre reti d’impresa; purtroppo però in molti casi queste piccole imprese non dispongono della massa sufficiente per investire efficaci risorse in R&S o pianificare strategie di internazionalizzazione, scontando così un deficit competitivo sul mercato mondiale. A fine 2010, in Piemonte operavano 469.340 imprese, di cui il 29,5% nel settore del commercio e del turismo, il 25,5% nei servizi, il 16,3% e il 10,5% rispettivamente nei settori delle costruzioni e dell’industria. Nel 2010, il tasso di crescita delle imprese piemontesi è stato positivo, seppur di poco (+0,82%), come conseguenza di un tasso di natalità pari al 6,9% ed un tasso di mortalità (al netto delle cessazioni d’ufficio) pari a al 6,1%. Buoni risultati sono stati ottenuti dai settori del turismo e degli altri servizi, per i quali le imprese registrate aumentano rispettivamente del 3,5% e dell’1,3% rispetto al 2009, mentre sono negative le variazioni dei comparti dell’agricoltura (-2,4%) e dell’industria in senso stretto (-1,2%). Turismo Nel 2010 le presenze (arrivi x pernottamenti) nelle strutture turistiche piemontesi hanno superato la quota dei 12,3 milioni, per una crescita del +6,7% rispetto all’anno precedente. Tra queste, oltre 8 milioni sono da attribuire a turisti italiani, mentre appaiono in calo le presenze di turisti stranieri. Anche tra gli arrivi si registra un trend di crescita positivo che, nel 2010, tocca il +5,7% rispetto all’anno precedente, con un numero di arrivi che supera i 4 milioni. Stabile rispetto all’anno 2009 il tempo medio di permanenza, che si attesta sui 3 giorni. In aumento gli Italiani che nel 2010 hanno visitato il Piemonte: 2.845.531 gli arrivi e 8.137.903 le presenze, rispettivamente +4,1% e +4,6% rispetto al 2009, per un tempo medio di permanenza di 2,8 giorni. Presenze Anno 2010 Arrivi Anno 2010 Presenze complessive 12.365.034 Stranieri 28% Stranieri 32% Arrivi complessivi 4.087.512 Italiani 68% Italiani 72% Fonte: Regione Piemonte, Osservatorio Turistico Regionale Fonte: Regione Piemonte, Osservatorio Turistico Regionale Gli arrivi dei turisti stranieri, invece, si sono mantenuti intorno al 1,1 milioni, mentre le presenze sono scese a 3,8 milioni, per una durata media di 3,4 giorni. Tra gli stranieri, i più presenti sono sempre i tedeschi, mentre al secondo posto si trovano i turisti francesi, seguiti dagli inglesi; tra i turisti extra-europei, i più interessati al territorio piemontese sono gli svizzeri, che nel 2010 rappresentano poco meno del 3% delle presenze. Al primo posto come area di attrazione turistica si trova Torino con la sua provincia che, nel 2010, ha registrato la presenza di oltre 5 milioni di turisti. Dopo il boom di visitatori nel periodo Olimpico e il successivo naturale calo, la presenza di turisti è tornata a crescere: +4,8% rispetto al 2009, mantenendo una rilevante quota sul totale regionale (46,7%). La provincia del VCO, con il Distretto dei Laghi, mantiene la seconda posizione, con il 26% delle presenze, in aumento del 9,3% rispetto all’anno precedente. Nettamente staccati, seguono nella graduatoria Cuneo e Alessandria, con un peso sul Piemonte rispettivamente del 7,8% e del 5,6%. Tra le otto province del Piemonte, è 18 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Torino ad assicurarsi la quota maggiore di presenze di turisti italiani, mentre le preferenze dei turisti stranieri si concentrano soprattutto nella zona dei Laghi del Verbano Cusio Ossola, che rispetto al 2010 fa segnare una buona crescita di presenze straniere rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda la capacità ricettiva del Piemonte, tra il 2009 e il 2010 sono diminuiti dell’1,1% gli esercizi ricettivi; in leggera flessione anche le camere e i posti letto sono rimasti pressoché stabili. In ogni caso, appare forte la struttura alberghiera ed extra-alberghiera della nostra regione che, nel suo complesso, registra oltre 5.000 esercizi e 184mila posti letto. Tra gli esercizi turistici che, negli ultimi anni, hanno aumentato maggiormente le relative strutture si segnalano i rifugi alpini; queste strutture hanno continuato a crescere anche nel 2010, con una variazione positiva di oltre 3 punti percentuale rispetto al 2009. Credito e finanza Il sistema creditizio è un tassello importante dell’economia di un territorio poiché rappresenta il necessario fluidificante alla base di molte attività economiche e di consumo. Al 31 dicembre 2010 sono 31 le banche con sede legale in Piemonte, mentre si contano complessivamente 2.696 sportelli. Il valore registrato nel 2010 appare quindi leggermente in calo rispetto a quello del 2009, anno in cui il numero di sportelli presenti sul territorio era complessivamente pari a 2.726. L’articolazione per province della rete bancaria evidenzia una maggior densità di sportelli a Cuneo e Vercelli, mentre il valore più basso si registra a Torino, con 49 sportelli ogni 100mila abitanti. Oltre alla diffusione di sportelli bancari sul territorio, si fanno strada anche nuove modalità di rapporto fra clientela e banca; i più diffusi sono l’home e corporate banking, che comprende i servizi forniti via Internet alle famiglie e alle imprese e il phone banking. Nel 2010 l’home banking per i servizi alle famiglie ha raggiunto a livello regionale oltre 1,6 milioni di clienti, mentre il phone banking rimane stabile intorno al milione di clienti. Infine il corporate banking per i servizi a enti e imprese riprende slancio, coinvolgendo oltre 170mila utenti. Il maggior numero di clienti si trova in provincia di Torino, con oltre 1 milione di servizi resi di home banking, 90mila di corporate banking e poco meno di 540mila di phone banking. La dinamica degli impieghi Impieghi bancari piemontesi appare positiva, a Variazione % 2010/2009 testimonianza del ruolo 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0% 16,0% 18,0% primario tenuto dagli istituti di credito nel sostegno al sistema Alessandria 7,9% produttivo locale e alle famiglie consumatrici. Sulla base delle Asti 14,2% statistiche elaborate dalla Biella 5,7% Banca d’Italia, infatti, a fine dicembre 2010 gli impieghi in Cuneo 10,5% Piemonte ammontano a Novara 5,2% 111.633 milioni di euro, contro i 104.274 del dicembre 2009. Torino 5,4% L’incremento complessivo regionale è stato del 7,1% ed Verbano C.O. 15,9% nelle diverse province ha Vercelli 9,8% assunto intensità differenti. La categoria degli impieghi è Piemonte 7,1% però eterogenea e comprende Fonte: Elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Banca d'Italia fattispecie diverse fra loro. L’andamento complessivo del credito nel 2010 è scaturito sia da una crescita su base annua dei prestiti alle famiglie consumatrici (ad esempio per mutui immobiliari), dei finanziamenti alle amministrazioni pubbliche (+1,8%) e del credito alle imprese (+0,7% rispetto al 2009), sia da una flessione del credito e alle società finanziarie e assicurative (-1,6% a fine 2010). 19 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Finanziamenti oltre il breve termine per destinazione economica Anno 2010 Per quanto riguarda i finanziamenti oltre il breve termine, nel 2010 ammontano a 79.570 milioni di euro, il 9,2% in più rispetto al valore registrato nel 2009. Vengono destinati per il 35% all’acquisto di immobili, per il 12% alle costruzioni, per il 10% alle macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari e per il restante 43% ad altre destinazioni. Altre destina zioni 43% Investimenti in costruzioni 12% Acquisto di immobili 35% Investimenti in ma cchine, a ttrezza ture, mezzi di tra sporto e prodotti va ri 10% Fonte: Elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Banca d'Italia Indici di bilancio Il 2009 è l’anno della profonda crisi che ha colpito anche il sistema economico piemontese e sull’andamento delle imprese del nostro territorio ha di certo influito il difficile contesto economico e finanziario internazionale del periodo. Dal punto di vista della gestione finanziaria, la performance dell’aggregato delle società di capitale della regione, che hanno presentato il bilancio definitivo per l’anno 2009, risulta per lo più in linea con quella complessiva nazionale (indice di liquidità pari a 0,83). Le aziende piemontesi appaiono, però, meno dipendenti da finanziatori esterni rispetto all’insieme di quelle italiane, per cui il calcolo dell’indice di indipendenza finanziaria ha fornito un valore pari a 35,33% contro il 43,44% di quelle piemontesi. Il tessuto economico regionale risulta, inoltre, meno efficiente per quanto riguarda la produzione rispetto all’insieme delle aziende nazionali, misurata da un valore aggiunto pro-capite pari a 62,02 migliaia di euro pro-capite, a fronte dei 71,92 del sistema Italia valutato nel suo complesso. Anche sul fronte della redditività, infine, l’aggregato delle società piemontesi registra una performance meno brillante del rispettivo nazionale, registrando valori degli indici ROE, ROA ed EBITDA/Vendite sensibilmente più bassi a quelli calcolati per l’insieme degli aggregati regionali. Indici, Anno 2009 Numero bilanci aggregati Numero bilanci aggregati Indici patrimoniali e finanziari Indice di liquidità Indice di indipendenza finanziaria (%) Indici di Produttività Valore aggiunto pro capite (migl. Euro/dip.) Indici di Redditività ROE (%) ROA (%) EBITDA/vendite (%) Indici di Innovazione Spese in ricerca/Fatturato (%) Agricoltura Industria in senso Costruzioni Commercio stretto Turismo Totale Totale Altri Servizi Piemonte settori Italia settori 338 5.021 3.140 3.991 597 10.183 23.720 592.188 1,37 61,16 0,76 28,05 0,69 37,30 0,83 29,45 0,40 25,28 1,03 59,12 0,83 43,44 0,87 35,33 45,21 59,76 77,22 52,39 48,15 72,52 62,02 71,92 -1,08 -1,15 -0,24 -3,35 -0,18 4,19 3,63 1,57 7,99 0,29 1,69 3,27 4,77 1,81 8,58 2,02 0,76 12,09 0,83 0,58 5,45 1,89 1,95 7,61 0,14 2,16 0,06 0,21 1,76 12,66 3,22 2,50 Fonte: Elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati AIDA- Bureau Van Dijk Confrontando i risultati conseguiti dalle aziende piemontesi disaggregate nei comparti dell’agricoltura, dell’industria in senso stretto, delle costruzioni e dei servizi, si osserva che, sul fronte della liquidità, i settori dei servizi e dell’agricoltura presentano un valore dell’indice superiore a quello regionale, a testimonianza di una migliore gestione finanziaria rispetto agli altri comparti. Da un punto di vista finanziario, poi, le aziende piemontesi finanziano con mezzi propri, in media, il 43,44% dell’attività; anche in questo caso si rilevano valori dell’indice superiori alla media regionale per il comparto dei servizi (59,12%) e per quello agricolo (61,16%). 20 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Per quanto concerne la produttività, il valore aggiunto pro-capite registrato in Piemonte nel 2009 si attesta a 62,02 migliaia di euro per addetto: sono i comparti delle costruzioni e dei servizi a manifestare i più elevati valori dell’indice di produttività, pari rispettivamente a 77,22 e a 72,52 migliaia di euro per addetto. Quanto agli indici di redditività, nel 2009 il ROE, che indica la redditività complessiva dei mezzi propri, classica misura di performance aziendale, si attesta in Piemonte allo 0,83%, manifestando valori superiori per il comparto delle costruzioni, del turismo e dei servizi. Analogamente, l’indice ROA, che determina la redditività dei mezzi investiti in azienda, presenta a livello complessivo regionale un valore pari al 0,58%, manifestando valori negativi nei comparti dell’agricoltura e dell’industria in senso stretto. Il rapporto tra l’EBITDA e il fatturato delle vendite, infine, che indica la redditività lorda delle vendite, si attesta al 5,45%: la redditività lorda delle vendite appare più elevata per il comparto dei servizi, del turismo e per quello delle costruzioni. Congiuntura La crisi che ha investito il comparto manifatturiero piemontese a fine 2008, spezzando la serie positiva di quasi tre anni iniziata negli ultimi mesi del 2005, sembra essere superata e, a partire dal I trimestre del 2010, la produzione industriale piemontese è tornata a crescere, mettendo le basi, nel corso dell’intero anno, per una più solida ripresa. La congiuntura industriale Variazione % della produzione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente +12,0 +7,0 +2,0 -3,0 IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II 01 02 02 02 02 03 03 03 03 04 04 04 04 05 05 05 05 06 06 06 06 07 07 07 07 08 08 08 08 09 09 09 09 10 10 10 10 11 11 -8,0 -13,0 -18,0 -23,0 Fonte: Unioncamere Piemonte, Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera piemontese, trimestri vari -28,0 Nel periodo gennaio-marzo 2010, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell’anno precedente) è stata di 9,3 punti percentuale, per poi consolidarsi nel II trimestre al +11,6%. La crescita prosegue anche nei trimestri successivi, facendo registrare per il III e il IV trimestre dell’anno una variazione positiva pari al 6,8%, che si riconferma anche nel periodo gennaio-marzo del 2011. Rallenta, infine, la crescita nel corso del II trimestre 2011, in cui la variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si attesta al +4,8%. Si segnala inoltre che, a partire dal I trimestre 2011, l’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese ha subito alcune importanti modifiche metodologiche, tra cui l’adozione della nuova classificazione delle attività economiche “Ateco 2007” e l’estensione dell’indagine alle imprese con classe dimensionale 2-9 addetti. L’introduzione delle modifiche metodologiche fa sì che i risultati delle indagini condotte nei trimestri del 2011 non siano statisticamente pienamente confrontabili rispetto a quelli delle precedenti rilevazioni. La performance del tessuto manifatturiero regionale si associa a risultati incoraggianti concretizzati dagli altri indicatori congiunturali che, soprattutto a partire dall’ultimo trimestre del 2010, segnano il 21 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara rilancio del comparto manifatturiero piemontese: sia gli ordinativi provenienti dal mercato interno che quelli provenienti da oltre confine segnano, infatti, nel IV trimestre, una crescita rispettivamente pari al 5,9% e al 6,9% rispetto al periodo precedente, chiudendo un trend che si era dimostrato altalenante nel corso dell’anno. Ma è il fatturato a far registrare per tutti i trimestri del 2010 un andamento positivo: +6,6% nel I trimestre, +12,5% nei tre mesi successivi, che rappresenta la variazione più consistente registrata nell’anno, +8,5% nel III e +9,4% nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno. La produzione industriale per settori Variazione % II trimestre 2011/II trimestre 2010 -4,0 -2,0 0,0 2,0 Industrie a limenta ri 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 1,9 Industrie tessili, dell'a bbiglia mento e delle ca lza ture Industrie del legno e del mobile 11,3 -2,4 Industrie chimiche, petrolifere e delle ma terie pla stiche 3,4 Industrie dei meta lli 6,4 Industrie elettriche ed elettroniche 3,2 Industrie m ecca niche 10,2 Industrie dei mezzi di tra sporto 0,3 Altre industrie 4,3 Tota le 4,8 Fonte: Unioncamere Piemonte, 159 Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera piemontese Anche nel 2011 è proseguito il lento cammino della ripresa del tessuto manifatturiero piemontese. La buona performance del tessuto produttivo locale (+4,8% l’incremento della produzione registrato nel II trimestre del 2001) trae origine dai risultati positivi registrati da quasi tutti i settori di attività economica: le industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature registrano la performance migliore; seguono le industrie meccaniche e le industrie dei metalli. L'incremento della produzione è prossimo ai 3 punti percentuale per le industrie chimiche e delle materie plastiche, e per quelle elettriche ed elettroniche, mentre le industrie alimentari registrano un aumento tendenziale dell'output prodotto dell'1,9%. Si arresta, infine, la scia di risultati negativi per le industrie dei mezzi di trasporto, che durava dal III trimestre 2010. Previsioni future Fare previsioni economiche è sicuramente utile per riuscire a programmare in maniera efficace interventi, ma presenta inevitabili rischi e possibilità d’errore. Nel fare previsioni economiche entrano in gioco una molteplicità di variabili legate fra loro, alcune delle quali non quantificabili a priori e altre di origine qualitativa. Gli economisti hanno costruito pertanto alcuni modelli econometrici in grado, attraverso funzioni ed equazioni più o meno complesse e sulla base di andamenti del passato, di elaborare una previsione affidabile per il futuro. Uno degli attori principali nazionali che ha impostato una specifica linea di lavoro nelle previsioni macroeconomiche a livello locale è Prometeia, del quale si propongono le più recenti stime per il Piemonte. Il 2010 è stato per molti Paesi l’anno della ripresa, dopo la profonda crisi che da fine 2008 ha colpito l’intero sistema economico mondiale. La ripresa dell’attività economica è senza dubbio avviata e le previsioni di Prometeia per l’anno in corso si preannunciano positive, anche se la crescita, soprattutto dei paesi emergenti, subirà un rallentamento e peseranno su tutte le difficoltà del mercato del lavoro, diffuse sia in ambito pubblico che privato. 22 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara A livello regionale, il PIL si mostrerà in crescita, a conferma delle previsioni elaborate già a partire dal 2010. Il clima ottimista del mercato regionale interesserà anche la domanda interna prevista in crescita, nel 2011, dello 0,7%, e che crescerà anche nel periodo 2012-2014. Anche sul fronte delle esportazioni ci si attende un trend positivo, anche se la crescita non toccherà i livelli del 2010: +4,0% la variazione che si prospetta nel 2011, tasso che si manterrà positivo anche per i successivi 3 anni. Al contrario, sul fronte dell’occupazione non si registrano segnali positivi: secondo Prometeia, per l’anno in corso, il tasso di disoccupazione arriverà al 7,4%, ma crescerà nel biennio successivo toccando, nel 2012, il 7,7%. 23 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara 3 - ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO ECONOMICO IN PROVINCIA DI NOVARA Dati di sintesi La provincia di Novara si estende per 1.339 kmq nel Nord-Est piemontese, con una densità di 276 abitanti per kmq, dato notevolmente superiore alla media piemontese. Il territorio provinciale risulta articolato in 88 amministrazioni comunali ed è composto per il 76,9% da pianura, per il 19,6% da collina e per il 3,4% da montagna. Indicatori strutturali (2010) Indicatori Popolazione residente (000) Occupati (000) Persone in cerca di occupazione (000) Forza lavoro (000) Tasso di disoccupazione (%) Valori assoluti Quote % su Piemonte 371,8 8,3% 155,9 8,5% 13,0 8,6% 168,9 8,5% 7,7 - Importazioni di beni dall'estero (+) Esportazioni di beni all'estero (+) Imprese registrate Tasso di crescita delle imprese (%) (-) Sportelli bancari Impieghi bancari (*) (+) valori correnti, milioni di euro (-) al netto delle cessazioni d'ufficio (*) consistenze in milioni di euro al 31 dicembre 2010 2.088,6 3.702,4 32.299 1,1% 214 10.216 7,9% 10,7% 6,9% 7,9% 9,2% La provincia di Novara conta oltre 32mila imprese registrate, 156mila occupati e quasi 372mila persone residenti, con un saldo Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati Istat, InfoCamere, Banca d'Italia della bilancia commerciale positivo per oltre 1,6 miliardi di euro e un sistema bancario presente sul territorio con 214 sportelli. Popolazione Popolazione residente Anni 2004-2010 375,0 370,0 (in migliaia di unità) La popolazione residente in provincia di Novara a fine 2010 è pari a 371.802 abitanti, livello in costante crescita negli ultimi sette anni. Lo sviluppo registrato rispetto all’anno precedente, pari a 2.938 unità, è stato provocato essenzialmente dal movimento migratorio, segno, questo, di una forte propensione del territorio ad assumere un carattere sempre più cosmopolita. 365,0 360,0 355,0 350,0 345,0 Il tasso di crescita complessivo è formato infatti da due 340,0 componenti: il saldo naturale 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 (nascite meno morti), che permane di segno negativo Fonte: Istat, Popolazione residente, http://www.demo.istat.it - dati al 31 dicembre di ogni anno (-0,9‰, inferiore al dato regionale), e il saldo migratorio (pari a +8,8‰). Una caratteristica saliente della struttura della popolazione novarese è quella di avere un tasso di vecchiaia abbastanza elevato: in media ci sono 159 persone over65 per ogni 100 under15, con una media regionale di 178, molto alta rispetto ad altre regioni italiane ed europee. Si tratta di un fenomeno da analizzare con attenzione, che ha importanti riflessi nella reale capacità di intraprendere un percorso di sviluppo organico. Anche a Novara si rileva inoltre un fenomeno tipico della realtà occidentale, ovvero il crescente peso della popolazione straniera: nella provincia si contano infatti ben 31.898 stranieri residenti, che incidono per l’8,6% sul totale della popolazione, rappresentando l’8,5% degli stranieri residenti in Piemonte. 24 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Istruzione e lavoro Nel mondo scolastico novarese si contano 48.954 studenti, tra scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori; di questi, 5.365, pari all’11% del totale, sono stranieri. L’incidenza maggiore si rileva nelle scuole materne ed elementari, dove la quota supera il 12%; qui troviamo infatti gli stranieri di seconda generazione, che crescono e studiano nel nostro Paese e sono il segno tangibile di una riuscita integrazione multiculturale. Passando alla formazione post-diploma, in provincia di Novara nel 2009 sono stati attivati 217 corsi professionali, che hanno coinvolto oltre 4mila allievi. Sul fronte dell’occupazione, i dati 2010 della Rilevazione sulle Forze di lavoro Istat segnalano un lieve incremento dell’occupazione novarese; il Ripartizione dell'occupazione numero di occupati si attesta, a Anno 2010 fine 2010, a poco meno di 156mila unità (+0,2% rispetto al Agricoltura 2009). Il 61% dell’occupazione 2% novarese risulta impiegato nel settore servizi, il 37% nell’industria e solo il 2% nell’agricoltura. Il lieve Industria incremento della base 37% occupazionale è accompagnato da un aumento del tasso di disoccupazione, passato dal Servizi 7,6% del 2009 al 7,7% del 2010, 61% valore di poco superiore alla media regionale. Secondo le stime fornite dal Fonte: Istat Sistema informativo Excelsior, condotto in collaborazione fra Unioncamere nazionale e Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, il mercato del lavoro dipendente novarese dovrebbe decrescere nel 2011 ad un ritmo del -0,8% rispetto al 2010: a fronte di 4.410 assunzioni previste, si prevedono 5.090 cessazioni, per un saldo negativo di 680 unità. Il 42,2% delle assunzioni avverrà con contratti a tempo determinato, il 34,9% con contratti a tempo indeterminato e il 4,5% con le forme contrattuali dell’apprendistato e dell’inserimento; il 15,6% riguarderà, invece, assunzioni a tempo determinato a carattere stagionale. Infine, il mercato del lavoro sembra subire una contrazione maggiore nelle imprese con meno di 9 dipendenti, e soprattutto nel settore delle costruzioni. Interscambio commerciale con l’estero Nel 2010 le imprese della provincia di Novara hanno esportato merci per 3.702,4 milioni di euro, con un aumento del 14,9% rispetto all’anno precedente, dato inferiore al risultato regionale. A fronte di un calo registrato dalle importazioni provinciali (-8,3%), nel 2010 la bilancia commerciale provinciale è risultata attiva per 1.613,7 milioni di euro, valore superiore rispetto a quello registrato nel 2009. 25 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara (in milioni di euro) Sotto il profilo merceologico, nel 2010 l’export novarese continua Import-Export ad essere caratterizzato da una Anni 1999-2010 consistente prevalenza delle 4.500,0 macchine e apparecchi meccanici, che rappresentano il 4.000,0 31,8% del totale delle 3.500,0 esportazioni provinciali. Questa macro-voce, nella cui 3.000,0 definizione sono ricompresi la 2.500,0 rubinetteria e il valvolame, ha vissuto un incremento del suo 2.000,0 valore (+12,8%) rispetto al 1.500,0 2009. I prodotti chimici rappresentano anche nel 2010 il 1.000,0 secondo comparto dell’export Import Export 500,0 novarese, con una quota del 14,0% sulle esportazioni 0,0 complessive: il rispettivo valore 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 delle vendite all’estero ha subito Fonte: Istat nel corso del 2010 un aumento dell’ordine del +30,8%. Il comparto tessile, registrando un incremento del 13,1% delle vendite oltre confine, ha mantenuto una quota dell’11,7% sul totale delle esportazioni provinciali, collocandosi al terzo posto. Coke, prodotti petroliferi raffinati e combustibili nucleari, nel 2010, mantengono la quarta posizione nella graduatoria dei prodotti esportati, registrando un lieve incremento del volume d’affari (+6,2%) e portando la quota sul totale dell’export novarese al 7,8%. L’export novarese continua a rivolgersi prevalentemente verso i Paesi dell’Ue-27, in cui si concentra il 63% del totale delle esportazioni, quota in lieve diminuzione rispetto al 2009, anno in cui le vendite nell’area rappresentavano il 64% del totale. Il 2010 registra, parallelamente, un lieve incremento della quota detenuta dalle esportazioni verso i parter extra Ue-27, passata dal 36% circa del 2009 al 37% dell’anno successivo. L’andamento delle vendite verso entrambe le aree è risultato positivo. L’export verso l’Ue-27 ha registrato, in termini di valore, un aumento del 13,3%; più sostenuto è stato l’incremento delle vendite verso i Paesi extra-Ue 27 (+17,9%). In ambito Ue-27, l’interscambio della provincia si concentra principalmente su Germania, Francia, Regno Unito e Spagna, Paesi che da soli assorbono poco meno del 43% dell’export complessivo. Il segno positivo caratterizza l’andamento delle vendite all’estero in tutti e quattro i Paesi: l’incremento del volume d’affari è stato di oltre 10 punti percentuali ed è stato ancora più sostenuto quello verso il Regno Unito (+18,6%). Al di fuori dell’Ue-27 i principali partner commerciali sono la Svizzera, che assorbe l’11,4% dell’export novarese, gli Stati Uniti, che acquistano il 4% delle merci esportate dalla provincia, la Tunisia (quota dell’1,7%), la Russia (quota dell’1,6%) e la Cina con un peso del 1,4% sul totale delle esportazioni novaresi. Per entrambi questi Paesi la variazione delle esportazioni provinciali è stata particolarmente positiva nel corso del 2010. Turismo Nel corso del 2010 le presenze turistiche in provincia di Novara sono aumentate del 2,9%, in misura inferiore rispetto al dato regionale (6,6%%), raggiungendo la soglia di 993.899 unità: le presenze turistiche registrate nel territorio provinciale rappresentano, nel 2010, l’8,0% del totale regionale. Il lieve incremento delle presenze turistiche è riconducibile alla componente straniera (+15,2%), mentre quella italiana registra, per il secondo anno consecutivo, una flessione (-5,5%). La struttura ricettiva novarese è composta di 278 esercizi che offrono complessivamente 16.274 letti. Nel solo 2010 la struttura ricettiva si è arricchita di 12 esercizi, per un aumento complessivo di 10 posti letto (+0,1%). 26 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara La dinamica imprenditoriale A fine 2010 a Novara operavano 32.299 imprese, di cui il 31% nel settore del commercio e del turismo, il 26% negli altri servizi, il 19% nel settore delle costruzioni, il 13% e il 7% rispettivamente nei settori dell’industria e dell’agricoltura. In provincia di Novara nel 2010 si sono iscritte 2.362 imprese e cessate 2.018 (al netto delle cessazioni d’ufficio). Il saldo è stato, pertanto, positivo, e il tasso di crescita è risultato pari al +1,1%, ben al di sopra del dato piemontese (+0,85%). A livello settoriale, è il comparto del turismo a registrare la variazione di stock più positiva (+4,7%), seguito dagli altri servizi (-1,6%) e dal lieve aumento del commercio (+0,2%). Manifestano, invece, dinamiche di segno negativo l’industria (-1,4%), il settore delle costruzioni (-1,3%) e l’agricoltura (-1,2%). Variazione % di stock Composizione delle imprese per settore Anno 2010 Anno 2010 -2,0% Costruzioni 19% Agricoltura Commercio 24% Industria 13% Turismo 7% n.c. 4% Fonte: InfoCamere 0,0% 1,0% 2,0% 3,0% 4,0% -1,2% Commercio -1,3% 0,2% Turismo Altri servizi 26% 5,0% Industria -1,4% Costruzioni Agricoltura 7% -1,0% Altri servizi 4,7% 1,6% Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere Dal 1° gennaio al 30 giugno 2011 si sono iscritte 1.374 imprese e cessate 1.221 (al netto delle cessazioni d’ufficio). Il saldo è stato, pertanto, positivo, con la nascita di 153 imprese tra gennaio e giugno 2011, portando a quota 32.310 lo stock di imprese complessivamente registrate presso la camera di commercio di Novara. Indici di bilancio L’aggregato delle società di Principali indici di bilancio dell'aggregato delle società di capitali - Anno 2009 capitale della provincia di Novara mostra nel complesso Novara Piemonte Italia un migliore stato di salute Numero bilanci aggregati 3.704 23.720 592.188 finanziario e patrimoniale Numero bilanci aggregati rispetto allo stesso aggregato Indici patrimoniali e finanziari 0,88 0,83 0,87 considerato a livello regionale. Indice di liquidità Indice di indipendenza finanziaria (%) 46,33 43,44 35,33 L’indice di liquidità, che valuta la Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere capacità delle aziende di far Indici di Produttività Valore aggiunto pro capite (migl. Euro/dip.) 59,12 62,02 71,92 fronte agli impegni a breve con Indici di Redditività le sole attività a breve, evidenzia ROE (%) -2,47 0,83 1,89 una situazione finanziaria ROA (%) 1,26 0,58 1,95 lievemente più equilibrata EBITDA/vendite (%) 6,97 5,45 7,61 rispetto a quelle piemontesi. Le Indici di Innovazione società del Novarese risultano, Spese in ricerca/Fatturato (%) 1,05 3,22 2,50 inoltre, meno dipendenti di Fonte: elaborazione Unioncamere Piemonte su dati AIDA - Bureau van Dijk quelle piemontesi da finanziatori esterni. Quanto alla produttività, invece, il valore aggiunto pro-capite risulta inferiore rispetto ai valori calcolati per l’aggregato delle società di capitale del Piemonte e dell’intera nazione. L’analisi della redditività delle aziende della provincia mostra una redditività dei mezzi propri (ROE) negativa, ma una redditività dei capitali investiti in azienda lievemente superiore (ROA); il rapporto tra l’EBITDA e il fatturato delle vendite, che valuta la redditività lorda delle vendite, è pari al 6,97%, 27 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara superiore al valore dello stesso indice calcolato per il Piemonte. Congiuntura industriale La congiuntura industriale del territorio novarese ha avuto negli La congiuntura industriale Variazione % della produzione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente ultimi anni un andamento prevalentemente negativo, con 25,0 valori positivi che perduravano un 20,0 solo trimestre, con l’eccezione dei 15,0 tre risultati positivi registrati tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007. A 10,0 5,0 partire dal II trimestre del 2007, il tessuto manifatturiero novarese 0,0 II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II ha vissuto profonde difficoltà -5,0 03 03 03 04 04 04 04 05 05 05 05 06 06 06 06 07 07 07 07 08 08 08 08 09 09 09 09 10 10 10 10 11 11 congiunturali, risultanti nel -10,0 continuo decremento della produzione industriale. La fase -15,0 negativa è continuata anche -20,0 Fonte: Unioncamere Piemonte, Indagine congiunturale sull’industria all’inizio del 2008, acuendosi -25,0 manifatturiera piemontese, anni vari nella seconda metà dell’anno in seguito alla crisi economica e finanziaria mondiale. Il 2009 è stato un anno fortemente negativo; la produzione industriale novarese, così come quella regionale, ha subito forti flessioni. Nel 2010, invece, la produzione manifatturiera novarese ha intrapreso la strada della ripresa, con una variazione complessiva media annua pari a +11,3%. La ripresa è proseguita anche nel I e nel II trimestre dell’anno in corso, quando la variazione della produzione industriale è risultata pari, rispettivamente, a +7,2% e +2,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Si tratta di dati confortanti perché raffrontati con dati, quelli relativi ai primi due trimestri dello scorso anno, che erano già in crescita. Tuttavia, a partire dal I trimestre 2011, l’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese subisce alcune importanti modifiche metodologiche, tra cui l’adozione della nuova Classificazione delle attività economiche Ateco 2007 e l’estensione dell’indagine alle imprese della classe dimensionale 2-9 addetti. L’introduzione delle modifiche metodologiche fa sì che i risultati delle indagini condotte nei trimestri del 2011 non siano statisticamente pienamente confrontabili rispetto a quelli delle precedenti rilevazioni. Previsioni future Le previsioni macroeconomiche elaborate da Prometeia per la provincia di Novara sembrano indicare che, nel prossimo triennio, inizierà una lenta ripresa. Nel 2011 il valore aggiunto novarese crescerà dello 0,5%, per poi incrementarsi dello 0,6% nel 2012 e nell’anno successivo. Scenario previsionale al 2013 Tassi di variazione annuali su valori a prezzi costanti. Indicatori Valore aggiunto totale Valore aggiunto: - agricoltura - industria - costruzioni - servizi Esportazioni di beni all'estero 2011 0,5% 2012 0,6% 2013 0,6% 7,6% 3,0% 1,8% -0,7% -0,4% -0,1% -3,2% -1,9% -1,0% 1,0% 1,1% 0,9% 5,3% 3,6% 3,1% A livello settoriale emerge Importazioni di beni dall'estero 32,5% 3,9% 3,5% come il comparto agricolo subirà un significativo Tasso di disoccupazione (%) 6,9% 7,1% 7,0% aumento del valore aggiunto Occupati -0,3% -0,7% -0,1% nel 2011, ma tornerà a crescere a ritmi meno elevati Fonte: Unioncamere Piemonte su dati Prometeia nel biennio successivo. L’industria, che più ha sofferto i riflessi della crisi internazionale già nel 2010, subirà ulteriori decrementi, anche se via via di minore entità, nel corso degli anni che costituiscono il nostro 28 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara scenario di previsione. Il settore delle costruzioni impiegherà più tempo per riprendersi dalle difficoltà che lo hanno investito, mentre il comparto dei servizi registrerà, già a partire dal 2011, ritmi di crescita superiori al punto percentuale. Molto negative appaiono le previsioni relative al mercato del lavoro novarese: il tasso di disoccupazione si collocherà su livelli superiori al 7,0% tra il 2011 e il 2012; l’incremento del tasso di disoccupazione è frutto soprattutto di un aumento delle persone in cerca di occupazione, piuttosto che delle forze di lavoro complessive. Parallelamente, il numero di occupati si contrarrà tanto nel 2011, quanto nel 2012 e nel 2013. 4 - LINEE E OBIETTIVI STRATEGICI L’articolazione delle linee strategiche dell’Ente, come definita nel Piano pluriennale 2010-2014, è la seguente: LINEE STRATEGICHE 1 – Aumentare l’attrattività del territorio novarese attraverso un incremento della competitività delle imprese 2 – Potenziare l’internazionalizzazione del sistema economico novarese 3 – Sostenere le imprese e gli imprenditori novaresi di fronte alla crisi economica internazionale 4 – Valorizzare le produzioni tipiche novaresi 5 – Cogliere le opportunità economiche/imprenditoriali derivanti dall’organizzazione dell’Expo 2015 6 – Potenziare e consolidare l’autorevolezza dell’ente camerale novarese 7 – Una pubblica amministrazione moderna, trasparente, efficace ed efficiente La definizione delle linee strategiche per il quinquennio 2010-2014 è stata il frutto di un processo di concertazione con gli attori economici e le istituzioni locali, che ha portato, seguendo un approccio di tipo bottom up, all’elaborazione di un documento ampiamente condiviso e idoneo a creare consenso, interno ed esterno, attorno alle attività previste. L’analisi del contesto istituzionale ed economico di riferimento porta a valutare il documento strategico e programmatico come pienamente attuale e a confermare, per il 2012, le linee e gli obiettivi strategici individuati, per il cui perseguimento si sono già poste in essere molteplici iniziative nel corso del 2010 e del 2011 e altre dovranno essere definite in sede di approvazione del preventivo economico per il prossimo anno. 1 – Aumentare l’attrattività del territorio novarese attraverso un incremento della competitività delle imprese. Il tema dell’accrescimento dell’attrattività del Novarese rimane fondamentale nelle politiche di promozione dello sviluppo economico locale che la Camera di Commercio intende porre in essere per adempiere alla propria mission istituzionale, tema che può essere declinato nelle sue varie sfaccettature: dalla dotazione infrastrutturale alla qualità delle risorse umane, dall’attrattività turistica all’innovazione. Obiettivo strategico 1.1 “Promuovere lo sviluppo infrastrutturale e logistico del territorio” Partendo dal presupposto che gli interventi in ambito infrastrutturale e logistico non rientrano nella sfera di competenze del sistema camerale, l’Ente intende continuare a svolgere il proprio ruolo di indirizzo e di stimolo, rappresentando la “voce” delle imprese nelle sedi decisionali. Preso atto che, ormai da un paio d’anni, l’attività del Comitato Malpensa, che unisce gli enti camerali di Milano, Novara e Varese, si è fortemente ridimensionata e si esplica unicamente mediante l’aggiornamento, a cura dell’Ente varesino, cui sono affidate la presidenza e la segreteria dell’Organismo, della rassegna stampa on line sul sito dell’Osservatorio Malpensa, gli sforzi dell’Ente si orienteranno maggiormente verso la valorizzazione e la promozione del centro 29 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara intermodale merci di Novara, sviluppando rapporti di collaborazione con CIM S.p.A., e dei corridoi europei AV/AC. Obiettivo strategico 1.2 “Valorizzare la qualità dell’offerta turistica del Novarese” Il turismo rappresenta senza dubbio una priorità sulla quale il Novarese deve investire per rilanciare la propria economia e per stimolare la crescita occupazionale, diretta e indotta, compensando almeno in parte la pesante crisi del settore industriale. I dati disponibili sulle presenze turistiche e sui livelli di occupazione delle strutture alberghiere ed extralberghiere provinciali sono incoraggianti e testimoniano un crescente interesse verso percorsi turistici al di fuori delle mete tradizionali, alla scoperta dei sapori e delle tradizioni dei territori “minori”. E’ altresì fortemente positiva la modalità di lavoro che si è recentemente instaurata a livello locale, grazie alla costituzione, da parte dell’Amministrazione provinciale, del Tavolo di concertazione sul turismo e alla stipulazione del “Protocollo d’intesa per la promozione delle eccellenze di Novara e del territorio novarese: sport, turismo, cultura, enogastronomia”, che hanno portato Provincia, Comune e Camera di Commercio di Novara, Agenzia di accoglienza e promozione turistica della provincia di Novara e Distretto Turistico dei Laghi a lavorare in stretto raccordo su iniziative comuni di promozione turistica. Occorre, in vista dell’Expo 2015 di Milano, intensificare gli sforzi per stimolare e sostenere l’iniziativa privata in ambito turistico, affinché si ampli la disponibilità di ospitalità, specie a basso costo, a livello locale, per creare eventi di rilievo interprovinciale che possano segnare un percorso di avvicinamento all’appuntamento con l’esposizione internazionale, per favorire la diffusione delle nuove tecnologie nel settore, nonché per formare gli operatori turistici. Il tutto in un’ottica a 360 gradi, che sappia coniugare la promozione turistica alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari, artigianali e industriali del territorio e che porti con sé lo sviluppo del commercio e dei servizi. E’ importante iniziare a lavorare su progetti di ampio respiro, attivando possibilmente cofinanziamenti regionali, nazionali o europei, eventualmente sfruttando la presenza dell’Unioncamere Piemonte in AlpMed Asbl, Associazione di diritto belga senza scopo di lucro, nata per sostenere lo sviluppo socio-economico dei territori che la compongono: Corsica, Liguria, Piemonte, Provenza Alpi Costa Azzurra, Rodano-Alpi, Sardegna e Valle d’Aosta, che si sono costituiti in Euroregione. L’attività di valorizzazione dell’offerta turistica provinciale proseguirà sia mediante iniziative gestite autonomamente, tra le quali si colloca la nuova annualità del Marchio di Qualità Ospitalità Italiana, in collaborazione con l’IS.NA.R.T. di Roma, sia tramite interventi in sinergia con enti, istituzioni e associazioni che, a livello locale, operano per accrescere la qualità e la visibilità dell’offerta turistica nonché per “animare” il territorio, attraverso l’organizzazione di manifestazioni ed eventi. Verrà data attuazione al “Protocollo d’intesa per la promozione delle eccellenze di Novara e del territorio novarese: sport, turismo, cultura, enogastronomia”, cui l’Ente ha aderito, unitamente a Provincia di Novara, Agenzia di accoglienza e promozione turistica della provincia di Novara, Comune di Novara e Fondazione BPN per il Territorio, allo scopo di valorizzare a fini turistici la partecipazione della squadra di calcio cittadina alla serie A del Campionato di Calcio della F.I.G.C. 2011/2012. Verrà data continuità all’esperienza di collaborazione con le Camere di Commercio e le Province di Varese e del Verbano Cusio Ossola per la valorizzazione turistica del Lago Maggiore, inteso come “attrattore” in grado di richiamare turisti, dall’Italia e dall’estero, non solo verso le località collocate lungo le sponde del Verbano, ma altresì verso le Valli Ossolane, il Lago d’Orta, le Colline Novaresi, il Varesotto e il Locarnese, percepiti, sia pure nelle loro peculiarità, che rendono peraltro più ricca e interessante l’offerta, come un’unica destinazione turistica. A tal fine, si darà attuazione alla convenzione relativa al progetto “Lago Maggiore: natura, ambiente e cultura”, cui l’Ente ha aderito con la deliberazione n. G/53 del 27.5.2011, impegnandosi per un co-finanziamento di € 39.000,00 complessivi nel biennio 2011/12. In caso di ammissione ai finanziamenti del Programma operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia – Svizzera 2007 – 2013, obiettivo “cooperazione territoriale europea”, si darà altresì attuazione al progetto “Lago Maggiore Meeting Industry: Green Meetings by the Blue – Waters Lake”, approvato con la determinazione n. P/17 del 11.05.2011, ratificata dalla Giunta con la deliberazione n. G/52 del 27.5.2011, cui l’Ente concorrerà finanziariamente nella misura complessiva di € 31.060,00, salvo modifiche in sede di approvazione del progetto. 30 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Obiettivo strategico 1.3 “Valorizzare il capitale umano” Proseguirà l’impegno dell’Ente nell’ambito della Cabina di regia per l’orientamento scolastico, le politiche educative e le pari opportunità, promossa dall’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche educative della Provincia di Novara, cui partecipano l’Università del Piemonte Orientale, l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’Associazione Industriali di Novara. Dopo la positiva esperienza del 2011, inerente la realizzazione del corso per Energy Manager, si valuterà l’opportunità di attivare nuovi percorsi formativi, volti a formare figure professionali coerenti con le esigenze delle imprese del territorio, costantemente monitorate tramite Excelsior (indagine sulle previsioni di assunzione e i fabbisogni di professionalità delle imprese), sistema che, unitamente alla banca dati SMAIL (sistema di monitoraggio annuale delle imprese e del lavoro), consente di tenere sotto osservazione i fabbisogni delle imprese e la situazione del mercato del lavoro, fornendo input essenziali per creare un raccordo sempre più stretto tra domanda e offerta di lavoro nel Novarese. Obiettivo strategico 1.4 “Promuovere la cultura dell’innovazione e della R&S” L’innovazione costituisce da sempre il fiore all’occhiello dell’imprenditoria italiana, un’innovazione che si associa alla creatività e che si realizza essenzialmente attraverso miglioramenti incrementali di prodotto e di processo. La Camera di Commercio intende portare avanti l’intervento di sostegno all’innovazione e al trasferimento tecnologico realizzato, in collaborazione con l’Associazione Industriali di Novara, tramite lo Sportello Innovazione “NOVA RES”, di cui alla deliberazione n. G/16 del 28.2.2011, operativo presso la sede AIN e finalizzato a mettere a disposizione di tutte le imprese della provincia, avvalendosi delle professionalità di NOVA RES S.r.l., spin-off accademico che opera nell’ambito dell’Incubatore di Novara e del dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate dell’Università del Piemonte Orientale, un servizio informativo in merito a nuovi materiali e tecnologie disponibili sul mercato, con lo scopo di facilitarne l’applicazione nella realizzazione di nuovi prodotti piuttosto che nella soluzione di problematiche tecniche, ingegneristiche o di processo. In tale ambito, proseguirà inoltre la collaborazione con l’Ufficio Innovazione e Trasferimento tecnologico di Unioncamere Piemonte, con attività di informazione, orientamento e assistenza alle imprese sulle tematiche in argomento, in particolare per quanto concerne l’individuazione delle misure agevolative più consone alle esigenze aziendali e la ricerca di partner per la costituzione di cordate internazionali. Relativamente al sostegno finanziario all’innovazione – attuato negli ultimi anni tramite il bando “Intervento per l'innovazione e l'ammodernamento delle imprese” – si valuta opportuno un ripensamento dello stesso, al fine, da un lato, di ridimensionare lo stanziamento necessario per il rifinanziamento annuale della misura e, dall’altro, di rendere maggiormente selettivo l’accesso ai fondi, accrescendo l’efficacia complessiva dell’intervento. Obiettivo strategico 1.5 “Diffondere la cultura della CSR all’interno del mondo delle imprese” La CSR - Corporate Social Responsibility – o RSI – Responsabilità Sociale d’Impresa - è entrata formalmente nell’agenda dell’Unione Europea a partire dal Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000 e ha trovato terreno fertile nella Camera di Commercio di Novara che, sin dal 2004, ha costituito uno Sportello informativo ad hoc, nell’ambito di un progetto pilota promosso in collaborazione tra Unioncamere nazionale e Ministero del Lavoro. Lo scopo che si prefigge lo Sportello è quello di far capire alle imprese l’importanza non solo di mettere in pratica azioni di CSR, secondo quella logica di equilibrio tra le dimensioni economica, sociale e commerciale che costituisce il presupposto per uno sviluppo duraturo e sostenibile dell’azienda, ma anche e soprattutto di farle conoscere, in un’ottica di miglioramento dell’immagine aziendale e di disseminazione delle buone prassi. Nel 2012 si continuerà a lavorare nella direzione di informare e formare le aziende locali, in collaborazione con le Associazioni di categoria del territorio, sui principi e gli strumenti della CSR, eventualmente collocando gli interventi inerenti la CSR nell’ambito di iniziative più ampie. 31 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Obiettivo strategico 1.6 “Valorizzare i luoghi della produzione, del commercio e dei servizi” Nel biennio 2010-2011 si è focalizzata l’attenzione sul tema della sicurezza, ritenuta presupposto essenziale per la valorizzazione dei luoghi della produzione, del commercio e dei servizi, mediante il varo del bando “Interventi per i sistemi di sicurezza”, finalizzato all’erogazione di contributi a fondo perduto a favore delle attività aperte al pubblico per l’adozione di sistemi di sicurezza conformi al protocollo d’intesa “VIDEO ALLARME ANTIRAPINA”, siglato in data 25.5.2010 da Prefettura di Novara, Ascom – Confcommercio della provincia di Novara, Confesercenti della provincia di Novara, Associazione Titolari Farmacie della provincia di Novara e Sindacato Tabaccai della provincia di Novara. Constatata l’assenza di domande a valere sulla misura, motivata, almeno in parte, dalla complessità del protocollo d’intesa, si rende necessario chiudere ovvero ripensare radicalmente l’intervento. La valorizzazione è stata e verrà portata avanti, inoltre, mediante i già richiamati interventi di “animazione” territoriale, trasversali rispetto a molteplici obiettivi, come pure mediante azioni di sostegno dei progetti che tendono ad avvicinare i luoghi della produzione a quelli del commercio, in particolare, ma non solo, in ambito agricolo. 2 – Potenziare l’internazionalizzazione del sistema economico novarese. Lo sviluppo economico e sociale del Novarese non può prescindere, nonostante la marcata terziarizzazione degli ultimi anni, dalla tenuta del sistema industriale, la quale, a sua volta, dipende fortemente dalla capacità delle imprese, anche con il supporto degli enti e delle istituzioni nazionali, regionali e locali, di trovare nuovi mercati e/o di dare una nuova organizzazione alle proprie attività, che abbia il mondo come ambiente di riferimento. A seguito della crisi internazionale l’incidenza del fatturato realizzato con l’estero dalle imprese manifatturiere novaresi rispetto a quello complessivo si è ridimensionata, passando dal 50% e oltre pre-crisi all’attuale 37%, in ulteriore calo rispetto al dato del 2010, sebbene con dinamiche settorialmente molto differenziate: è quindi assolutamente prioritario intensificare gli sforzi affinché le imprese novaresi recuperino il terreno perduto, continuando a presidiare i mercati tradizionali (quelli europei e statunitense in primis) e andando altresì alla ricerca di nuovi mercati, caratterizzati da più interessanti prospettive di crescita. Obiettivo strategico 2.1 “Supportare l’internazionalizzazione delle imprese novaresi” Coerentemente con la priorità assegnata alle politiche di supporto all’internazionalizzazione delle imprese, la Camera di Commercio confermerà il contributo a favore dell’Azienda speciale E.V.A.E.T., salito nel 2011 da 400 a 480.000 euro. Le aree geoeconomiche che verranno presidiate, tramite l’azione di E.V.A.E.T., nel corso del 2012 sono essenzialmente Africa subsahariana (Angola e Repubblica Sudafricana), America Latina (Messico, Colombia e Brasile), Ex Unione Sovietica (Russia, Ucraina ed Azerbaijan), Medio Oriente (Emirati Arabi Uniti, Libano, Qatar, Arabia Saudita e Iraq), Sud-Est asiatico (Singapore, Hong Kong e Vietnam) ed India, oltre a Stati Uniti d’America e Svezia. L’attività si espliciterà tramite l’organizzazione di missioni imprenditoriali, in particolare nei Paesi in cui si attua un primo approccio al mercato, e mediante la partecipazione collettiva a fiere internazionali. Considerato che l’ambito diretto di operatività della Camera di Commercio e della sua Azienda speciale trova delle limitazioni dettate sia dalle risorse disponibili, sia dalla eterogeneità e numerosità delle esigenze delle imprese, proseguiranno il supporto al Consorzio Italy Export e il finanziamento del bando “Intervento per la partecipazione a fiere”. Quest’ultimo, avviato nel 2010, ha riscosso un notevole interesse presso le imprese locali, ivi comprese quelle che, avendo produzioni di nicchia o comunque in settori scarsamente rilevanti nell’economia provinciale, non hanno la possibilità di prendere parte alle “collettive” organizzate da E.V.A.E.T., Ceipiemonte o altri organismi analoghi. Il 2012 vedrà inoltre l’Ente impegnato, in collaborazione con le altre Camere piemontesi e con il supporto del Ceipiemonte, nella chiusura della terza annualità del progetto Piemonte InContract, sinora pressoché interamente finanziato dai contributi del fondo di perequazione intercamerale e volto a promuovere, presso i buyer italiani ed esteri, la filiera piemontese del contract. 32 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Potrà da ultimo essere valutata la partecipazione a progetti di sistema, rientranti nell’ambito dell’accordo tra Ministero dello Sviluppo Economico e Unioncamere, purché ritenuti di interesse per le imprese locali. L’operatività dell’Ente in tale ambito verrà definita anche in relazione alle previsioni che saranno contenute nel Piano per l’internazionalizzazione della Regione Piemonte, agli accordi che ne scaturiranno tra Regione e Unioncamere Piemonte e alle decisioni che verranno assunte con riferimento al ruolo e alle strategie del Ceipiemonte. Obiettivo strategico 2.2 “Rafforzare la presenza di imprese estere in provincia di Novara” Il marketing territoriale a livello regionale è attualmente affidato al Ceipiemonte – Area Inward Investment, con cui proseguirà la collaborazione in essere, che ha portato, nel corso del 2011, a lavorare in stretta sintonia nella costruzione dei dossier di presentazione del territorio per intercettare le candidature di imprese interessate a insediarsi in Italia. E’ certamente d’interesse per l’Ente lo strumento del contratto d’insediamento, misura agevolativa promossa dalla Regione Piemonte, la cui gestione, attualmente affidata al Ceipiemonte, potrebbe passare alla finanziaria regionale Finpiemonte. Verrà valutata la possibilità di realizzare azioni di informazione e sensibilizzazione nei confronti di target mirati di imprese, per esempio le multinazionali estere già presenti nel Novarese, nonché verso i sindaci e i funzionari dei Comuni e dei SUAP (Sportelli Unici Attività Produttive), che sovente rappresentano il primo punto di contatto per coloro che sono interessati a valutare un’opzione di localizzazione. 3 - Sostenere le imprese e gli imprenditori novaresi di fronte alla crisi economica internazionale Come traspare dalla lettura dei dati economici, la ripresa si sta rivelando difficile e discontinua, con pesanti riflessi sul fronte occupazionale e con crescenti difficoltà delle imprese ad accedere al credito, anche per finanziare interventi finalizzati proprio all’uscita dalla crisi. La linea strategica in esame, introdotta nel Piano pluriennale redatto a fine 2009 per sostenere le imprese di fronte a “una crisi economica senza precedenti”, conserva pertanto la propria attualità. Obiettivo strategico 3.1 “Migliorare il rapporto banca-impresa” L’analisi, condotta dalla Giunta in corso d’anno, dell’esito del bando “Interventi per favorire l’accesso al credito”, ha portato, già per il 2011, a ritenere preferibile destinare interamente lo stanziamento finalizzato al sostegno al credito alle misure a favore dei consorzi e delle cooperative di garanzia fidi, poiché l’intervento diretto a ridurre, tramite contributi a fondo perduto, l’onere dei finanziamenti a carico delle imprese beneficiarie si è rivelato eccessivamente frammentato e quindi scarsamente efficace, oltre ad aver generato rilevanti problemi gestionali. L’intervento andrà definito tenendo in considerazione gli accordi che sono in corso di definizione tra la Regione Piemonte e il sistema camerale piemontese. Particolare attenzione dovrà essere posta al sostegno al credito finalizzato all’internazionalizzazione, in considerazione del fatto che i problemi di liquidità possono influire negativamente sulle scelte aziendali di partecipazione a fiere o missioni imprenditoriali all’estero. Modalità di intervento in tale ambito sono in via di definizione a livello regionale. Obiettivo strategico 3.2 “Accrescere le competenze imprenditoriali” Si inizierà concretamente a lavorare sul fronte dei mestieri “vacanti”, tra i quali le recenti indagini di Unioncamere (Excelsior) e Confartigianato hanno individuato pasticceri, sarti, falegnami, cuochi, panettieri, installatori di infissi, solo per citare alcune categorie. In particolare, in collaborazione con la Provincia di Novara, si darà attuazione al progetto “Artigiovani”, già inserito nel preventivo economico per il 2011, finalizzato alla sperimentazione di un percorso professionale integrato nel campo della sartoria artigianale. Verrà attuato il progetto “Reti d’impresa in Piemonte: aggiungere competitività al territorio”, coordinato da Unioncamere Piemonte e co-finanziato nell’ambito dell’accordo di programma MISEUnioncamere 2010, volto a favorire la conoscenza e la diffusione del modello delle reti d’impresa, strumento già introdotto nel nostro ordinamento e rilanciato dall’art. 42 del decreto-legge 31.5.2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 30.7.2010, n. 122. 33 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Da ultimo, si collocherà in tale ambito strategico il programma di attività per il 2012 del Comitato Imprenditoria Femminile, attualmente in fase di elaborazione, previa approvazione dello stesso da parte della Giunta. Obiettivo strategico 3.3 “Facilitare la nascita di nuova imprenditorialità” L’obiettivo in esame si connette strettamente all’attività di informazione, orientamento e assistenza agli aspiranti e ai neo imprenditori svolta dal Settore Promozione dell’Ente, in rete con gli sportelli Nuovo Lavoro, con un particolare focus sulle procedure per l’avvio o la modifica delle attività imprenditoriali e sulle agevolazioni finanziarie di fonte regionale, nazionale e comunitaria, in stretto rapporto con la finanziaria regionale Finpiemonte, di cui l’Ente è antenna territoriale. Sarebbe auspicabile individuare e formalizzare spazi di collaborazione con lo sportello provinciale USI – Ufficio Sostegno Imprese, come pure attivare strumenti per verificare l’efficacia delle politiche pubbliche locali in tema di sostegno alla nascita di nuove imprese, Poiché gli studenti rappresentano certamente un terreno fertile per gettare i semi dell’imprenditorialità, in coordinamento con gli altri componenti della Cabina di Regia, proseguiranno le attività di orientamento nelle scuole superiori della provincia di Novara, incentrate sui temi dei fabbisogni di professionalità delle imprese e del mettersi in proprio, nonché i momenti di orientamento verso i ragazzi delle scuole medie e le loro famiglie. 4 - Valorizzare le produzioni tipiche novaresi E’ questa una linea strategica che si intreccia profondamente con molteplici obiettivi dell’Ente: dall’aumento dell’attrattività del territorio al potenziamento dell’internazionalizzazione sino all’aggancio con il tema dell’Expo 2015 di Milano, “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Si conferma la scelta di intervenire su tutti gli ambiti di “tipicità” e di eccellenza che caratterizzano il Made in Novara, dalle produzioni agro-alimentari a quelle artigianali ed industriali; si lavorerà inoltre per sostenere e promuovere le iniziative che stanno nascendo sul territorio per valorizzare il Novarese nelle variegate dimensioni in cui si articola il suo tessuto produttivo. Obiettivo strategico 4.1 “Valorizzare le produzioni tipiche novaresi nel campo agro-alimentare” Dopo le positive esperienze di collaborazione in ambito agro-alimentare, rappresentate dalla convention internazionale “Nebbiolo Grapes”, evento di punta del 2011, e dalla manifestazione “Sapori dell’Alto Piemonte” di Borgomanero, si intende proseguire nella direzione intrapresa di valorizzazione congiunta delle eccellenze delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, in linea anche con l’obiettivo 6.2 “Moltiplicare le occasioni per una più stretta collaborazione con le Camere di Commercio confinanti”. In avvicinamento all’Expo 2015, si intensificheranno le iniziative di promozione del settore, la cui valorizzazione è strettamente connessa a quella turistica, mediante l’organizzazione di eventi ad hoc ovvero di partecipazioni collettive a fiere di particolare rilievo, in Italia o all’estero, nonché attraverso il sostegno al progetto “RESPYNOVA (RESistenza PYricularia NOVAra)”, di cui alla deliberazione n. G/59 del 27.6.2011. Verrà organizzata la seconda edizione del concorso enologico “Calice d’Oro dell’Alto Piemonte”, evoluzione del tradizionale “Calice d’Oro delle Colline Novaresi”, avviato nel 2011 in accordo con gli Enti camerali di Biella, Vercelli e VCO, e si replicherà la partecipazione alla Douja d’Or di Asti e al Vinitaly di Verona; verranno inoltre vagliate, in sede di Giunta dell’Unioncamere Piemonte, ulteriori proposte di collaborazione con la Regione Piemonte nell’organizzazione di fiere di settore, in analogia a quanto è ormai prassi nell’artigianato. Proseguirà l’impegno dell’Ente in veste di organismo di controllo delle denominazioni di origine Boca, Colline Novaresi, Fara, Ghemme e Sizzano, il cui riconoscimento, assegnato dal MIPAAF con decorrenza 1.8.2009 e rinnovato nel corso del 2011, scadrà il 31.7.2012. Relativamente alla promozione del comparto floricolo, dopo aver portato la camelia e i fiori del Lago Maggiore alla 38^ edizione della Marcialonga di Fiemme e Fassa, che ha avuto luogo il 30.1.2011 e che ha visto, per la prima volta, le camelie e le azalee quali fiori ufficiali della manifestazione, utilizzati per gli omaggi floreali ai primi tre classificati, le corone indossate dai vincitori al traguardo e gli addobbi delle postazioni e dei siti di gara, si intende replicare l’esperienza in occasione della Marcialonga e dei pre-Mondiali di sci nordico del 2012, previo 34 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara raggiungimento di un accordo per il sostegno del progetto con le Camere di Commercio e le Province di Biella, Novara e Verbano Cusio Ossola. Obiettivo strategico 4.2 “Valorizzare le produzioni tipiche novaresi nel campo artigianale” L’artigianato, in particolare quello rappresentato dalle imprese in possesso del riconoscimento regionale dell’Eccellenza Artigiana, rappresenta una componente portante del sistema imprenditoriale locale, arrivando a pesare per circa un terzo sul totale in termini di numerosità delle aziende e poco meno di un quinto in termini di numero di addetti. La Camera di Commercio intende continuare a sostenere gli artigiani di qualità del Novarese nella partecipazioni a primarie iniziative fieristiche, quali Artigiano in Fiera di Milano e Artò di Torino, coordinando in sede di Giunta dell’Unioncamere Piemonte un calendario di iniziative congiunte con il competente assessorato regionale, nonché organizzando autonomamente la tradizionale “Vetrina dell’artigianato d’eccellenza” a Novara. La valorizzazione di tali produzioni potrà inoltre passare attraverso il canale della formazione, focalizzata, in particolare, sulle figure professionali relativamente alle quali le imprese del comparto segnalano maggiori difficoltà di reperimento o di sostituzione, in collaborazione con la Provincia di Novara e le Associazioni di categoria del settore. Obiettivo strategico 4.3 “Valorizzare le produzioni tipiche novaresi nel campo industriale” L’Ente darà continuità alla propria politica di incentivazione, mediante erogazione di contributi a fondo perduto, delle certificazioni volontarie, di processo e di prodotto, rifinanziando il bando “Intervento per la certificazione delle imprese”, strutturato come bando “aperto”, nella convinzione che le certificazioni, in particolare quelle di prodotto, possano essere un’importante fattore di competitività, quando non costituiscano vere e proprie barriere all’ingresso in taluni Paesi. 5 - Cogliere le dell’Expo 2015 opportunità economiche/imprenditoriali derivanti dall’organizzazione Proseguirà il percorso di avvicinamento all’Expo di Milano, che si svolgerà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, al quale è prevista la partecipazione di 130 Paesi e 20 milioni di visitatori, con impatti economici attesi a livello nazionale quantificabili, per il decennio 2011-2020, in 69 miliardi di euro di produzione aggiuntiva attivata, 29 miliardi di euro valore aggiunto e 61mila persone occupate in media ogni anno nel periodo. Dopo il proficuo incontro del Comitato “Novara verso l’Expo 2015”, coordinato dal Presidente della Camera di Commercio di Novara, con Angelo Paris, Direttore Pianificazione, Acquisti e ICT di Expo 2015 S.p.A., che ha avuto luogo il 14 maggio 2011 e durante il quale è stato presentato lo stato di avanzamento del progetto e sono stati illustrati temi, architetture, contenuti e ricadute connessi all’evento, occorre riprendere le riunioni del Comitato, riallacciare i contatti con Expo 2015 S.p.A. e iniziare a sviluppare una progettualità concreta, secondo le linee già evidenziate con riferimento alla promozione turistica. Obiettivo strategico 5.1 “Creare un efficace sistema informativo a favore delle imprese novaresi sulle opportunità economiche dell’Expo 2015” La fattibilità della creazione di un sistema informativo ad hoc per aggiornare le imprese del territorio sulle procedure di gara inerenti i lavori e le forniture per la manifestazione è stata valutata nel corso del 2011, con esito negativo, in considerazione del fatto che le informazioni sono rese disponibili da Expo 2015 S.p.A. tramite il proprio sito web www.expo2015.org/partnerships, con riferimento tanto alle gare tradizionali, quanto a quelle telematiche, che confluiscono in Sintel, la Centrale d’acquisto della Regione Lombardia, nonché alle procedure in fase di definizione. Può essere valutata l’opportunità di definire, in accordo con le Associazioni di categoria, momenti informativi o formativi sul reperimento delle informazioni inerenti le gare di Expo 2015 ovvero sulla partecipazione alle procedure stesse. 35 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Obiettivo strategico 5.2 “Migliorare la qualità e costituire un network novarese per l’offerta turistica, ricettiva e agroalimentare” Proseguirà la positiva esperienza del “Master in management per la valorizzazione e la promozione di prodotti agro-alimentari e salutistici”, Master universitario di primo livello, attivato dalla Facoltà di Economia e dalla Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro, che ha incontrato un fortissimo interesse da parte dei giovani e delle imprese e, nella prima edizione, ha dato ottimi risultati in termini di placement. La seconda edizione, interamente finanziata sul bilancio 2011, ha avuto inizio nell’autunno del 2011. Nell’ambito dell’obiettivo in esame dovrebbe trovare inoltre attuazione, in caso di ammissione al co-finanziamento del bando emanato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, di cui al D.M. 13.12.2010, approvato con Decreto del Capo Dipartimento il 18.5.2011, il progetto “Novara E-Motion”, promosso dalla Provincia di Novara e approvato con la deliberazione n. G/56 del 27.6.2011, con la quale l’Ente ha manifestato la disponibilità ad intervenire nella misura di complessivi € 300.000,00, con la seguente articolazione di massima: 10%, pari a € 30.000,00, sul preventivo 2011; 50%, pari a € 150.000,00, sul preventivo 2012; 40%, pari a € 120.000,00, sul preventivo 2013. 6 – Potenziare e consolidare l’autorevolezza dell’ente camerale novarese A distanza di due anni dall’enunciazione, tra gli obiettivi strategici dell’Ente, della necessità di recuperare la centralità della Camera di Commercio, si può affermare che molta strada è stata fatta in questa direzione: l’Ente è infatti presente nei tavoli di concertazione che riguardano il turismo, l’orientamento e la formazione, le infrastrutture e la logistica e ha saputo affermare il proprio ruolo di rappresentanza delle imprese presso le Amministrazioni locali e regionali. Occorre confermare i risultati raggiunti e lavorare per accrescere ulteriormente l’autorevolezza e la credibilità acquisite. Obiettivo strategico 6.1 “Aumentare le collaborazioni strategiche e operative con l’amministrazione provinciale di Novara e con gli altri attori istituzionali del territorio” E’ importante – e per taluni versi indispensabile, visti la crescente scarsità delle risorse disponibili e la riforma costituzionale in gestazione, finalizzata alla soppressione delle province – consolidare le relazioni di collaborazione avviate con la Provincia di Novara, Ente con il quale la Camera di Commercio condivide la competenza territoriale e taluni ambiti di operatività, per mettere a fattor comune idee e risorse. A tal fine, occorre favorire le occasioni di incontro istituzionale e lo sviluppo di progettualità condivise, sulle quali attivare ricerche di finanziamenti regionali, nazionali o europei, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici locali, in primis il Comune e l’ATL di Novara. Obiettivo strategico 6.2 “Moltiplicare le occasioni per una più stretta collaborazione con le Camere di Commercio confinanti” In attuazione delle disposizioni di cui all’art. 2, comma 3, del decreto legislativo 25.2.2010, n. 23, che è intervenuto a modificare la legge di riordino del sistema camerale (legge 29.12.1993, n. 580), imponendo alle camere di commercio con meno di 40.000 imprese registrate l’esercizio in forma associata di una serie di funzioni, si sono stipulate, nel corso del 2011, convenzioni con la Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola per le attività di vigilanza e controllo sui prodotti e la metrologia legale e di rilascio dei certificati d'origine delle merci e con quelle di Torino e del VCO per l’esercizio in forma associata delle funzioni di vigilanza e controllo sui prodotti agroalimentari certificati. Si è inoltre siglato un accordo con la Camera di Commercio di Vercelli per la promozione internazionale, coinvolgendo altresì le aziende speciali E.V.A.E.T. e ASFIM. Lo sforzo da compiere è quello di rendere maggiormente operative le convenzioni di cui sopra, eventualmente rivedendo e ampliando la partnership o ridefinendo i termini degli accordi, al fine di poter dimostrare l’effettività della collaborazione nell’ambito del sistema camerale regionale. Unioncamere Piemonte si sta muovendo proprio nella direzione di ragionare insieme alle Camere di Commercio aderenti, alla luce della positiva esperienza di ADR Piemonte – l’Azienda speciale intercamerale che gestisce la mediazione civile e commerciale, sui servizi e le attività da mettere in comune; la Camera di Commercio di Novara condivide appieno tale linea strategica e intende 36 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara concorrere alla sua concretizzazione, possibilmente valorizzando l’ambito di collaborazione dell’Alto Piemonte, visti gli elementi di omogeneità che connotano i territori di Novara, Biella, Vercelli e VCO. Obiettivo strategico 6.3 “Sviluppare nuove progettualità per la competitività del territorio utilizzando le opportunità di finanziamento offerte dall’Unione Europea” L’obiettivo in questo ambito è quello di monitorare le opportunità di finanziamento di matrice europea, al fine di individuare eventuali filoni di finanziamento per progetti di interesse per l’Ente, compatibilmente con i vincoli esistenti in termini di reclutamento di risorse umane e di capacità di spesa. Come già sopra accennato, verrà valutata la possibilità di attivare progetti nell’ambito dell’Euroregione che comprende i territori di Corsica, Liguria, Piemonte, Provenza Alpi Costa Azzurra, Rodano-Alpi, Sardegna e Valle d’Aosta, territori che si sono uniti nell’Associazione di diritto belga AlpMed Asbl, cui partecipa Unioncamere Piemonte. 7 – Una pubblica amministrazione moderna, trasparente, efficace ed efficiente Le camere di commercio svolgono “funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie locali” e, in particolare, le funzioni elencate all’art. 2, comma 2, della riformata Legge 580/1993, vale a dire: - tenuta del registro delle imprese, del repertorio economico amministrativo e degli altri registri ed albi attribuiti alle camere di commercio dalla legge; - promozione della semplificazione delle procedure per l'avvio e lo svolgimento di attività economiche; - realizzazione di osservatori dell'economia locale e diffusione di informazione economica; - costituzione di commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori e utenti; - predisposizione di contratti-tipo tra imprese, loro associazioni e associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti; - promozione di forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti; - vigilanza e controllo sui prodotti e per la metrologia legale e rilascio dei certificati d'origine delle merci; - raccolta degli usi e delle consuetudini. Ne consegue che l’operato dell’Ente vada indirizzato e valutato non solo con riferimento alla mera attività promozionale, ma altresì avendo riguardo alle altre sfere di competenza; in tale ottica, in sede di redazione del Piano pluriennale 2010-2014, è stato esplicitato l’obiettivo di fare della Camera di Commercio “una pubblica amministrazione moderna, trasparente, efficace ed efficiente”. Nel monitoraggio del grado di raggiungimento di tale obiettivo, particolare importanza rivestirà, una volta a regime, il sistema AP Performance, introdotto ad inizio 2011 con l’intento di tenere sotto controllo le attività e i progetti dell’Ente e della sua Azienda speciale E.V.A.E.T., verificando il tempo allocato dal personale dipendente su ciascuna attività, processo o progetto, calcolandone il costo e definendo indicatori di performance da confrontare con quelli delle altre Camere di Commercio del Piemonte, in ottica di benchmarking. Obiettivo strategico 7.1 “Valorizzare le risorse umane dell’ente camerale, anche attraverso percorsi di formazione” La formazione è essenziale per il buon funzionamento di tutte le organizzazioni, siano esse private o pubbliche, in quanto consente lo sviluppo e l’aggiornamento continuo delle conoscenze e delle competenze delle risorse umane sulle quali l’organizzazione si basa. E’ tuttavia un obiettivo di difficile perseguimento, posto che l’art. 6, comma 13, del già citato decreto-legge 31.5.2010, n. 78, ha imposto, a decorrere dal 2011, un taglio del 50% della spesa delle amministrazioni pubbliche per attività esclusivamente di formazione rispetto a quella sostenuta nel 2009. L’impegno dell’Ente sarà quello di razionalizzare tale attività, individuando filoni prioritari di intervento, al fine di assicurare, nel rispetto dei vincoli di spesa, il necessario aggiornamento professionale del proprio personale. 37 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Si farà inoltre ricorso, analogamente agli scorsi anni, ai tirocini formativi e di orientamento, con le limitazioni introdotte dall’art. 11 del decreto-legge 13.8.2011, n. 138, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 14.9.2011, n. 148, che ha limitato a sei mesi non prorogabili la durata massima dei tirocini non curriculari. Grazie allo strumento del tirocinio, l’Ente persegue, da un lato, l’obiettivo di favorire il raccordo tra il mondo della scuola e quello del lavoro, e, dall’altro, quello di fornire agli uffici un supporto operativo di non trascurabile rilevanza in un contesto di riduzione degli organici. Si potenzierà il ricorso, per quanto possibile, alle società del sistema camerale, alle quali è possibile affidare incarichi in regime di in house providing. Obiettivo strategico 7.2 “Comunicare l’azione della Camera di Commercio in maniera efficace” L’attività di comunicazione verso l’esterno è esponenzialmente cresciuta, in termini sia qualitativi che quantitativi, nel corso degli ultimi anni, concorrendo al raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento dell’immagine e di rafforzamento del ruolo dell’Ente di cui alla linea strategica n. 6. Si proseguirà in tale direzione, valorizzando sia le attività promozionali, ivi incluse quelle dell’Azienda speciale E.V.A.E.T., sia quelle di regolazione del mercato e tutela del consumatore – e in tale ambito notevoli risorse saranno assorbite dalla promozione e dal funzionamento dello Sportello di mediazione, gestito per il tramite dell’Azienda speciale intercamerale ADR Piemonte –, senza dimenticare l’informazione economica, nella consapevolezza che il sistema camerale costituisce uno osservatorio privilegiato per leggere lo stato di salute del sistema produttivo, grazie al patrimonio informativo del Registro delle Imprese e del Repertorio delle notizie economiche e amministrative (REA), sempre più integrati con le banche dati delle altre Pubbliche Amministrazioni, e agli strumenti realizzati ad hoc, quali osservatori e monitoraggi. La comunicazione verrà gestita nell’ottica di dare piena attuazione al principio di trasparenza dell’azione amministrativa, trasparenza intesa come accessibilità totale, vale a dire come la capacità di fornire agli stakeholder un complesso di informazioni e dati, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa. A tal fine, peraltro, con la deliberazione n. G/49 del 27.5.2011, l’Ente ha adottato il “Programma triennale per la trasparenza e l'integrità”, che indica le iniziative previste per garantire un adeguato livello di trasparenza, nonché la legalità e lo sviluppo della cultura dell'integrità. Il sito web e la piattaforma di CRM – Customer Relationship Management, la quale sarà oggetto di una profonda revisione, si confermeranno gli strumenti privilegiati di comunicazione verso l’esterno, mentre si punterà con decisione all’utilizzo, per le comunicazioni con carattere di formalità, della posta elettronica certificata. L’immagine della Camera di Commercio troverà inoltre, come di consueto, un importante momento di valorizzazione tramite il premio “Novara che lavora e produce”. Proseguiranno, da ultimo, per l’intero mandato, la pubblicazione della rivista camerale “Novara. Notiziario economico”, periodico trimestrale, registrato presso il Tribunale di Novara al n. 71 del 1/3/1952, che consente di presentare agli enti e alle istituzioni locali, ai professionisti e alle imprese, le attività e i servizi dell’Ente, in una forma snella ed efficace, nonché quella di “Nuovo Sestante”, rivista mensile di turismo e cultura del territorio novarese (n. 10 edizioni/anno), registrata presso il Tribunale di Novara al n. 178 del 18/9/2006, che rappresenta un efficace strumento di promozione del Novarese, dei suoi prodotti, eventi e percorsi turistici. Obiettivo strategico 7.3 “Semplificare le procedure burocratiche e facilitare l’accesso ai servizi camerali” Non si pecca forse di presunzione affermando che la semplificazione sia parte del DNA del sistema camerale che, a partire dalla riforma del 1993, forte della generalizzata informatizzazione e della capacità di lavorare in rete, conseguite con il prezioso supporto di InfoCamere, la società di informatica delle camere di commercio, è sempre stato presente, con un ruolo chiave, in ogni riforma volta a semplificare il rapporto tra la PA e le imprese. I casi più recenti sono rappresentati dalla Comunicazione Unica per la nascita dell’impresa, la cosiddetta ComUnica, introdotta dall’art. 9 della legge 2.4.2007, n. 9, che ha fatto delle camere di commercio il perno del sistema di comunicazioni telematiche che coinvolge il registro delle imprese, l’INPS, l’INAIL, l’Agenzia delle Entrate e il Ministero del Lavoro, e dalla riforma dello Sportello Unico per le Attività produttive – SUAP (D.P.R. 7/9/2010, n. 160). E’ proprio con riferimento a quest’ultimo che la Camera di 38 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Commercio si troverà a svolgere funzioni importanti di raccordo tra gli sportelli unici e gli enti terzi, oltre che di informazione e formazione per gli enti coinvolti e le imprese, gestendo peraltro in delega il SUAP per i Comuni che non hanno ritenuto di dar vita ad uno Sportello autonomo ovvero di aderire a Sportelli associati tra Comuni del territorio. Verrà spinto l’utilizzo della posta elettronica certificata nelle comunicazioni con i professionisti, le associazioni di categoria e le imprese, con indubbi vantaggi in termini di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Sarà impegno dell’Ente cercare di rendere il ricorso così diffuso alla telematica, ormai essenziale per la gestione di qualsiasi adempimento con il Registro delle Imprese, una reale semplificazione e non un aggravio di costi per le imprese, eventualmente attivando uno specifico sportello di assistenza per le situazioni “limite”, per esempio quelle per le quali sussistono i requisiti per avviare i procedimenti di cancellazione d’ufficio. La Camera di Commercio continuerà inoltre a sostenere il funzionamento dello Sportello intercamerale di Borgosesia, che costituisce un punto di riferimento per talune imprese del medio Novarese e, comunque, un’interessante esperienza di collaborazione intercamerale (Biella, Novara e Vercelli), funzionale anche al perseguimento dell’obiettivo 6.2. Obiettivo strategico 7.4 “Offrire alle imprese servizi di tipo consulenziale, ad alto valore aggiunto” Offrire alle imprese servizi consulenziali ad alto valore aggiunto è un obiettivo ambizioso, che è possibile perseguire, stanti i già citati vincoli alla spesa per il personale e per gli incarichi esterni, esclusivamente ragionando in un’ottica di sistema. Proseguiranno quindi le positive esperienze avviate alcuni anni or sono con lo Sportello Ambiente e lo Sportello Europa, mediante i quali si garantiscono informazioni, assistenza e formazione agli operatori provinciali con il supporto dell’Unioncamere Piemonte e del suo ufficio a Bruxelles, nonché quella più recente dello Sportello Finpiemonte, che permette alle imprese di avere un’antenna della finanziaria regionale direttamente operante presso la propria Camera di Commercio. Verrà valutata la fattibilità di istituire presso l’Ente uno sportello informativo in tema di proprietà intellettuale. Obiettivo strategico 7.5 “Aumentare le potenzialità del sito web camerale” Terminato il progetto di revisione del sito Internet camerale, attuato secondo una logica bottom up, che ha visto il diretto coinvolgimento del personale dell’Ente e che ha portato a decentrare presso i singoli Settori/Uffici le attività di aggiornamento delle pagine di competenza, in luogo della precedente gestione centralizzata presso l’URP, l’obiettivo che ci si pone è quello di assicurare un tempestivo aggiornamento del sito, il quale, come già accennato, è destinato a diventare il primo canale di comunicazione tra la Camera di Commercio e i propri utenti. Particolare attenzione sarà posta a verificare l’attuazione e l’aggiornamento degli adempimenti normativi che impongono la pubblicazione di informazioni, dati e documenti sul sito web delle pubbliche amministrazioni Obiettivo strategico 7.6 “Semplificare e informatizzare le procedure interne camerali” L’avvio a regime della ComUnica, di cui si è detto all’obiettivo 7.3, ha dato un forte impulso, supportata da una riorganizzazione avviata a metà 2010, alla semplificazione delle procedure interne all’Ente, con particolare riferimento a quelle che coinvolgono il registro delle imprese e l’albo delle imprese artigiane. In generale, ragionamenti attorno alla configurazione e alla possibile semplificazione dei procedimenti verranno ulteriormente condotti, stante la necessità di rendere ancora più efficiente l’attività dell’Ente, eventualmente con il supporto di strumenti informatici che consentano di migliorare l’organizzazione del lavoro. Verranno ulteriormente ridotti i passaggi di carta interni all’Ente, privilegiando le comunicazioni a mezzo posta elettronica e l’utilizzo dell’area comune del server camerale, dando continuità ad un processo già avviato nel 2010. Obiettivo strategico 7.7 “Aumentare la conoscenza approfondita del territorio e del sistema imprenditoriale locale” La Camera di Commercio di Novara ha saputo divenire negli anni un punto di riferimento a livello provinciale per l’informazione economico-statistica: la volontà è quella di confermare tale ruolo di 39 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara osservatorio privilegiato dell’economia locale, portando avanti e arricchendo gli aggiornamenti di SMAIL – Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro – e di Excelsior, il sistema informativo sulle previsioni di assunzione e i fabbisogni di professionalità delle imprese, strumenti essenziali nell’ambito della Cabina di Regia provinciale sui temi dell’orientamento scolastico, delle politiche educative e delle pari opportunità, nonché quelli dell’Osservatorio turistico Novara, in collaborazione con l’IS.NA.R.T. di Roma, e della Fondazione Edison sulle esportazioni della provincia di Novara, in accordo con l’AIN. Verrà riproposta la consueta Giornata dell’Economia, momento di grande visibilità per l’Ente e di pubblico riconoscimento del già menzionato ruolo di osservatorio economico della Camera di Commercio. Obiettivo strategico 7.8 “Valorizzare il patrimonio camerale” Le azioni che si intende portare avanti nell’ottica di valorizzare il patrimonio camerale sono quelle definite dalla Giunta con la deliberazione n. G/85 del 3.10.2010, con la quale si sono approvati, in ottemperanza alle disposizioni dell’art. 128 del D. Lgs. 12.4.2006, n. 163, recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, il piano triennale dei lavori pubblici 2012-2014 e l’elenco dei lavori dell’anno 2012. Si tratta essenzialmente dell’eliminazione delle barriere architettoniche presso la sede camerale, del recupero conservativo dei locali in stato di abbandono presenti al secondo piano della medesima sede e della rifunzionalizzazione della sala contrattazione merci a locale di pubblico spettacolo. L’esecuzione integrale di tali opere, in particolare l’eliminazione delle barriere architettoniche, è tuttavia subordinato all’ottenimento di una specifica deroga da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto col Ministero dell’Economia e delle Finanze, al limite di spesa di cui all’art. 8, comma 1, del già citato del decreto-legge 31.5.2010, n. 78, pari al 2% del valore degli immobili risultante dal bilancio 2009. Le risorse e gli strumenti Una volta aggiornati, in base, tra l’altro, alle modificazioni intervenute nel quadro economico e istituzionale di riferimento, le linee e gli obiettivi strategici definiti nel piano pluriennale 2010-2014, occorre verificare l’attuabilità degli stessi, facendo una ricognizione delle risorse a disposizione dell’Ente, così sintetizzabili: a) La professionalità della struttura dirigenziale, direttiva e impiegatizia. La professionalità del personale, dirigenziale e non, rappresenta un fiore all’occhiello dell’Ente, raggiunta grazie a investimenti importanti in formazione e incentivazione e da preservare con le medesime modalità, sia pure con i vincoli derivanti dalla normativa vigente, in primis il più volte menzionato decreto-legge 31.5.2010, n. 78. Definito, con la deliberazione n. G/18 del 28.2.2011, il piano triennale dei fabbisogni di personale 2011/2013, in conformità alla disciplina applicabile alle assunzioni delle camere di commercio, si tratterà di mettere a punto il piano dei fabbisogni per il 2012, con l’obiettivo di assicurare il turnover del personale prossimo alla cessazione del servizio, mediante il ricorso alla mobilità tra enti ovvero al reclutamento dall’esterno, in particolare con riferimento ai titolari di posizione organizzativa di cui è previsto il collocamento a riposo (Amministrazione e contabilità, Metrologia legale e regolazione del mercato). Ad inizio anno l’organico dirigenziale, che vede una posizione vacante ormai dal 1.9.2009, verrà integrato grazie alla mobilità in entrata di un dirigente proveniente dalla Provincia di Novara. Il 2012 sarà inoltre l’anno in cui entrerà a regime il Sistema di misurazione e valutazione della performance, adottato con la deliberazione n. G/19 del 28.2.2011 in attuazione del decreto legislativo 27.10.2009, n. 150 (cosiddetto decreto Brunetta), e andrà predisposta la Relazione sulla performance, sulla base del Piano approvato nel 2011. b) Le partecipazioni. La rete delle partecipazioni camerali, in particolare quelle operanti in regime di in house providing, rappresenta un supporto di rilievo per lo svolgimento di una serie di attività: dall’informatica (InfoCamere), ai servizi tecnici (TecnoServiceCamere), dal turismo (IS.NA.R.T.) alla qualità (Agroqualità), dall’internazionalizzazione (Ceipiemonte) alla gestione delle aree industriali (S.A.I.A.), dai finanziamenti (Finpiemonte e Finpiemonte partecipazioni) 40 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara alla regolazione del mercato (Tecnoborsa e B.M.T.I.), per citarne solo alcune. Rilevanti anche le partecipazioni a livello locale, in primis quella all’Incubatore di Novara Enne3. c) La rete locale. A livello locale, l’Ente può contare sul proficuo rapporto con le Associazioni di categoria, le quali sono state una preziosa fonte di suggerimenti per la redazione del Piano pluriennale strategico e con le quali vanno sviluppate iniziative a favore delle imprese e del territorio secondo logiche di complementarietà e sussidiarietà. d) Le aziende speciali. Si conferma il ruolo di E.V.A.E.T., Azienda speciale di promozione costituita nel 1992 per approcciare in modo professionale i mercati internazionali, quale braccio operativo dell’Ente nell’attuazione delle proprie politiche di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, sia mediante iniziative gestite in autonomia, sia tramite incarichi affidati ad hoc. Ad essa si affianca, con riferimento al tema della mediazione civile e commerciale, ADR Piemonte, l’Azienda speciale intercamerale nata ad inizio 2011 per consentire alle Camere di Commercio del Piemonte di gestire in modo efficace ed efficiente gli adempimenti di cui al decreto legislativo 4.3.2010, n. 28. E.V.A.E.T. – NOVARA – Linee programmatiche Nella riunione del 5.9.2011, con la deliberazione d’urgenza assunta dalla Giunta con i poteri del Consiglio, sono state definite come segue le linee di indirizzo per l’attività dell’Azienda per il 2012: 1. focalizzare l’attenzione sulle attività di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, limitando invece l’operatività sul fronte della promozione turistica, enogastronomica e floricola, in merito alla quale è intenzione dell’Ente mantenere una gestione diretta delle iniziative, stimolando, laddove opportuno, la collaborazione con la propria Azienda speciale; 2. gestire le iniziative con un orizzonte di medio periodo, cercando, da un lato, di dare continuità e seguito a quelle intraprese negli ultimi due o tre anni e, dall’altro, di inserire gradualmente nuovi mercati ritenuti di potenziale interesse per le imprese novaresi; 3. favorire la partecipazione di nuove aziende alle iniziative programmate, cercando di ampliare il novero degli operatori che fanno ricorso ai servizi dell’Azienda; 4. proseguire nella collaborazione con la Camera di Commercio di Vercelli e la sua azienda speciale ASFIM, come da protocollo d’intesa di cui alla deliberazione n. G/1 del 7.2.2011; 5. monitorare costantemente il livello di customer satisfaction sulle iniziative poste in essere; 6. ricercare, laddove possibile, collaborazioni con il Centro estero per l’internazionalizzazione del Piemonte di Torino, evitando duplicazioni di iniziative; 7. privilegiare, laddove possibile, i rapporti con le Camere di Commercio italiane all’estero, in quanto componenti del sistema camerale. ADR Piemonte – TORINO – Linee programmatiche In relazione a quanto concordato con le altre Camere di Commercio che partecipano all’Azienda speciale intercamerale, ADR Piemonte orienterà come segue la propria azione: Attività di mediazione La gestione delle procedure di mediazione verrà svolta, anche nel corso del prossimo anno, in modalità decentrata presso le sedi provinciali dell’Azienda speciale presso le Camere di Commercio del Piemonte, fatta eccezione per quella di Torino che è dotata di un proprio Organismo di mediazione e in tale veste opera, pertanto, autonomamente. La sede centrale di ADR provvederà alle attività di coordinamento delle sedi provinciali, all’ assistenza nella gestione delle pratiche, alla formazione degli addetti, alle relazioni con le istituzioni ministeriali e con Unioncamere nazionale, alla gestione contabile ed amministrativa, al regolare funzionamento degli Organi statutari. Sulla base delle procedure di mediazione gestite nel corso dell’anno 2011, ed in particolare di quelle gestite successivamente al 21 marzo, data di entrata in vigore della condizione di procedibilità prevista dall’art. 5 del decreto legislativo n. 28/2010, è possibile ipotizzare, 41 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara ragionevolmente e in via prudenziale, che verranno gestite nel corso dell’anno 2012 circa 700 mediazioni; di esse oltre il 70% sarà costituito da procedure alle quali la parte convenuta non aderisce. Occorre tenere presente, tuttavia, che dal 21.3.2012 entrerà in vigore l’obbligatorietà del tentativo di mediazione anche nelle materie del condominio e della circolazione di veicoli e che, di conseguenza, tale numero è destinato con tutta probabilità ad aumentare. Attività di formazione Nel corso dell’anno 2011 l’attività di formazione ha registrato un forte incremento, dovuto al grande interesse e alle moltissime aspettative suscitate dall’entrata in vigore della nuova normativa sulla mediazione obbligatoria. Tutte le sedi provinciali sono state interessate da uno o più corsi di formazione. L’elevato numero di richieste e di manifestazione di interesse a partecipare a corsi di formazione fanno ritenere che anche nel corso dell’anno 2012 l’attività formativa possa confermare il proprio sviluppo. Si prevede quindi l’attivazione di nuovi corsi di formazione presso le sedi provinciali in base alle specifiche esigenze manifestate, anche da riservare eventualmente a determinate categorie professionali (es. commercialisti, ingegneri, periti). Oltre ai corsi finalizzati all’abilitazione di nuovi mediatori, ADR Piemonte intende promuovere e sviluppare nuove iniziative formative diverse da quelle strettamente propedeutiche all’abilitazione dei mediatori, ma legate comunque alla preparazione ed alla qualificazione dei mediatori e degli stessi formatori: • Corsi di aggiornamento formativo per mediatori già abilitati, di durata non inferiore alle 18 ore biennali, previsti dal DM 180/2010, art. 18, c. 2, lett. g). • Corsi di aggiornamento per formatori di durata non inferiore alle 16 ore biennali, previsti dal DM 180/2010, art. 18, c. 3, lett. a). • Seminari per mediatori già abilitati, di approfondimento e specializzazione su materie specifiche (diritto dei consumatori, controversie societarie, responsabilità medica). Non sono invece previsti specifici progetti di carattere promozionale. e) Le nomine. Va sollecitato il confronto con la Giunta, preliminarmente alle riunioni dei Consigli di Amministrazione e a conclusione delle stesse, dei rappresentanti camerali nominati nei CdA (o altre strutture) di enti e società pubbliche o private, al fine di poter assicurare il necessario potere di indirizzo da parte dell’Ente. f) L’autorevolezza. È una risorse immateriale, riassumibile nella capacità di coinvolgere gli attori locali su progettualità camerali per lo sviluppo dell’economia locale; l’Ente sta investendo sulla crescita della propria autorevolezza, come già osservato con riferimento alla linea strategica n. 6. g) Le risorse economiche. La Camera di Commercio di Novara ha a disposizione risorse finanziarie che derivano prevalentemente dal diritto annuale versato dalle imprese iscritte o annotate al registro delle imprese e dai diritti di segreteria. Si aggiorna di seguito il prospetto elaborato in sede di redazione del Piano pluriennale strategico 2010-2014. Partendo dai dati del bilancio 2010, si riporta una situazione di massima di pre-consuntivo 2011 e la stima di ricavi e costi per i rimanenti esercizi del mandato in un’ottica prudenziale, allo scopo di ipotizzare quale possa essere la somma di risorse finanziarie a disposizione dell’Ente per l’attuazione del proprio programma strategico, con particolare riferimento agli interventi economici: 42 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara Ipotesi di bilancio pluriennale (in migliaia di euro) 2010 2011 2012 2013 2014 Diritto annuale Diritti di segreteria Altri proventi Gestioni accessorie TOTALE ENTRATE 6.188 1.485 529 238 8.440 6.121 1.419 638 550 8.728 6.128 1.384 463 132 8.107 6.189 1.384 464 133 8.170 6.254 1.384 464 133 8.235 Personale Funzionamento Ammortamenti e accantonamenti TOTALE SPESE PERSONALE, FUNZIONAMENTO E ACCANTONAMENTI 2.415 2.223 1.665 2.456 2.233 1.582 2.570 2.412 1.603 2.570 2.437 1.619 2.570 2.466 1.635 6.303 6.271 6.585 6.626 6.671 disponibilità di cui Azienda Speciale E.V.A.E.T. 2.137 400 2.457 480 1.522 480 1.544 480 1.564 480 La Camera di Commercio di Novara, quindi, avrà approssimativamente a disposizione per interventi promozionali a supporto dell’economia del territorio nel corso del 2012 circa 1,5 milioni di euro, cifra inferiore a quella del 2011 che ha beneficiato degli importi di diritto annuale, sanzioni e interessi derivanti dai ruoli emessi per la riscossione coattiva del diritto relativamente agli anni precedenti. Resta ferma la possibilità di fare ricorso, stante la particolare esigenza di fornire sostegno alle imprese nella fase di (auspicata) uscita dalla crisi economica, agli avanzi patrimonializzati degli anni precedenti; a tale proposito, si rileva che l’Ente disponeva, a fine 2010, di un patrimonio netto pari a € 13,6 milioni di euro, con un margine di struttura (patrimonio netto + passività consolidate – attivo fisso) di poco superiore ai 6 milioni di euro. 43