RUDOLF STEINER LA COMUNIONE SPIRITUALE DELL`UMANITÀ
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RUDOLF STEINER LA COMUNIONE SPIRITUALE DELL`UMANITÀ
RUDOLF STEINER LA COMUNIONE SPIRITUALE DELL’UMANITÀ PER OPERA DELL’IMPULSO-CRISTO (da oo 165 – 11a conferenza) Berna, 9 gennaio 1916 In fondo, lo scopo centrale della Scienza dello Spirito è quello di conoscere l’uomo nella sua natura, nel suo destino e degli sforzi ch’egli deve compiere per realizzare la Scienza spirituale lungo il corso dell’evoluzione. Le incomprensioni in cui l’imbatte la Scienza spirituale sono dovute in gran parte alla difficoltà della maggior parte degli uomini di riconoscere oggi le verità fondamentali che pertanto si devono guardare faccia a faccia, se si vuol giungere a comprendere l’essenza della vita dell’uomo. Su cosa si basa il genere di scienza che da quattro secoli ha raggiunto grandi successi, che d’altra parte la Scienza spirituale è la prima a riconoscere? Su tutto quello che si può manifestare nel mondo fisico. Ora, è ben evidente che sulle prime si ha fiducia in tutto ciò che si può così percepire intorno a sé e che mostra un aspetto reale. Naturalmente, è difficile a prima vista rendersi conto che questa realtà possa avere in sé qualcosa di illusorio e possa ingannarci. E’ questo un tranello che bisogna aver superato per veramente comprendere la Scienza spirituale: bisogna rendersi conto che la realtà quale ci circonda può ingannarci e, appunto per questo, attirarci su una falsa pista. Questa convinzione, già da tempo ce l’hanno rivelata i nostri studi. Oggi inizieremo da uno dei dati propri alla Scienza dello Spirito. Il suo metodo consiste nel comprendere dapprima le cose e poi, quando queste sono state comprese, trovare nella realtà la loro conferma. Occorre così dapprima comprendere le cose capitali per poi poterle ritrovare al di fuori. E sarebbe facile provare che questo metodo ha moltissime applicazioni nel mondo esterno, specialmente nel mondo scientifico. Uno di questi fatti è appunto suscettibilissimo all’abbaglio, se si giudica dalle apparenze, ed è quello della diversità che esiste fra gli uomini sulla Terra. A prima vista crederemmo che in fondo non esistano due uomini assomiglianti. Tutti gli uomini sono diversi nel mondo fisico: questo è quello che pensiamo. Ed è veramente naturale considerare tale diversità degli uomini (in quanto al loro corpo fisico) come un fatto stabilito e di chiedersi: Perché esiste questa differenza. Un’osservazione spirituale di questo fatto ci rivela tutt’altro. Se noi tenessimo conto solamente dell’azione delle forze terrestri sulle forme fisiche, non vi sarebbe nessuna diversità fra gli uomini sulla Terra, ma avrebbero tutti la medesima forma! Le forze 1 esistenti sulla Terra e che agiscono sull’uomo fisico sono effettivamente di natura tale che se esse fossero lasciate a sé stesse, dovrebbero dare a tutti gli uomini un’impronta fisica identica. La causa di ciò consiste in quanto il corpo fisico dell’uomo ha dietro di sé la necessaria preparazione a questa conformazione. Noi sappiamo che esso venne elaborato nel corso di fasi cosmiche dell’antico Saturno, dell’antico Sole, dell’antica Luna. Tutto venne preparato lungo queste tre epoche affinché le forze attuali della Terra non potessero esercitare sul corpo umano altra azione e non quella che esse esercitano uniformemente sull’intera superficie del globo. Ciò che venne deposto nel corpo fisico dell’uomo nel corso di quelle tre tappe cosmiche, lo ha, per così dire, blindato contro ogni diversità, differenziazione ulteriore. Se il corpo fisico fosse stato sottoposto all’azione delle forze terrestri, sarebbe in ogni luogo uguale. Così la Scienza spirituale parte dal dato che un’identica forma trasmessa all’uomo dalle forze terrestri era stata prevista per lui. Se anche pensiamo alla differenza che esiste fra l’uomo e la donna, ciò che abbiamo detto trova la sua conferma poiché questa differenza non è il risultato delle forze della Terra, ma muove da tutt’altra provenienza. E ora ci domandiamo: qual è la causa della diversità che esiste fra gli uomini? Sappiamo già che l’uomo non è solamente fatto di un corpo fisico, ma che dietro a questo vi è un corpo eterico. Ora, l’osservazione spirituale rivela che se nel loro principio fisico tutti gli uomini sono identici, essi differiscono nel loro corpo eterico, sul quale non vengono esercitate solamente forze terrestri. Sarebbe un errore credere che su questo corpo venissero ad agire unicamente forze terrestri, in realtà è dal Cosmo, dall’Universo che operano le forze che lo costituiscono. Noi dobbiamo dunque distinguere fra un’influenza terrestre, che tenderebbe a uniformare gli uomini e un’azione dell’Universo che differenzia i loro copri eterici. L’osservazione spirituale permette di seguire questa differenziazione dei corpi eterici umani. Ve ne sono di quelli all’estremo limite esterno, la cui forma è accentuata e straordinariamente tenace, che mantengono la forma quasi quanto un corpo fisico. Al contrario, altri si presentano con una mobilità incessante e volteggiante, senza tregua in moto. Queste due specie di corpi eterici appaiono in una luce interiore che in certo modo li imparentano. Ve ne sono di un’altra natura ancora: questi si presentano come una specie di luccichio interiore e perciò non posseggono un colore uniforme. Una quarta specie di corpo eterico possiede un colore fondamentale, per così dire, che si rivela nell’integrale sua sostanza, ma che nel corso del tempo si trasforma senza che vi subentri una causa esteriore per questa modificazione. Questi ultimi non hanno dunque riflessi mutevoli, non posseggono diversi colori, la loro tinta è uniforme ma il colore 2 si trasforma con l’andar del tempo; questi corpi eterici mutano come il camaleonte. Ve ne sono altri che hanno una forte tendenza, in dati momenti, a divenir più chiari sotto un impulso interiore, altri ancora posseggono una grande facilità a riprodurre la Musica delle Sfere. Infine, certi corpi eterici, specie quelli degli uomini di genio, dei grandi inventori. Posseggono parte estranee alla Terra. Mentre le prime sei specie di natura eterica si possono riscontrare sulla Terra fra gli uomini di un livello medio, l’ultima specie appartiene alle nature eccezionali di quei poeti, di quegli artisti dei quali si dice: "che non sono della Terra". Pertanto, anche qui bisogna fare delle distinzioni. Non è per un amore mistico per il numero sette che distinguiamo queste sette forme di corpi eterici fra gli uomini, ma occorre ben distinguerli, poiché non esistono che questi sette tipi ora descritti, e questi tipi sono in numero sette. In queste sette specie di corpi eterici agiscono forze che non sono della Terra, ma del Cosmo. Ora, il corpo eterico dà al corpo fisico la propria forma e da ciò risulta il seguente fatto: mediante le forze terrestri tutti i corpi fisici sarebbero simili, ma vengono differenziati dal corpo eterico. Riguardo alla separazione fra il corpo maschile e quello femminile, si deve cercarne l’origine nel corpo astrale, in quelle forze che si manifestano soltanto col corpo astrale: specie durante l’evoluzione che si compie fra la morte e una nuova nascita nel momento in cui il corpo astrale si prepara a rivestire il sesso che sarà quello della sua prossima incarnazione, conforme al suo karma. Intratteniamoci ora a studiare i corpi eterici: essi hanno ricevuto dal Cosmo la loro forma, la loro sostanza e si compongono di sette gruppi che differenzieranno il principio uniforme che proviene dalla Terra. E’ questo che risulta chiaramente quando si studiano i rapporti fra corpo eterico e corpo fisico. Le differenze che si manifestano si esprimono nella diversità delle razze sulla Terra. In fondo, si possono ricondurre le razze al numero 7 in ragione delle differenze eteriche. Anche se alcuni tipi di razze si disperdono, sì che la scienza esteriore ne riduce il numero, in realtà vi sono 7 grandi tipi di razze che si appropriano della specie umana nel suo insieme. Le specie non hanno la loro origine nelle forze terrestri della nostra evoluzione, ma nelle forze cosmiche operanti nei corpi eterici. Se si risale verso i remoti periodi dell’Atlantide, e più lontano ancora verso la Lemuria, ci appare che sono esistiti sin dall’inizio impulsi che avrebbero dovuto giungere ad altri risultati di quelli che noi constatiamo, non era così che la differenziazione avrebbe dovuto primitivamente stabilirsi sulla Terra. Se tutto avesse seguito un dato piano, (che esamineremo in seguito) il corpo eterico a sette gradazioni diverse avrebbe prodotto, ma successivamente, sette modificazioni nella forma esteriore 3 dell’uomo. Gli uomini del V periodo Atlantico avrebbero dovuto ricevere una data forma; una seconda forma sarebbe apparsa nel VI periodo e una terza nel VII. Poi continuando una quarta forma sarebbe apparsa nel primo periodo successivo dopo l’Atlantide, una quinta forma nel II periodo post-Atlantico, una sesta forma nel III periodo; una settima forma nel IV (epoca greco-latina). Ecco quello che avrebbe dovuto avvenire. Le differenze fra gli uomini sarebbero apparse le une dopo le altre. Questo è ciò che era stato previsto. Contro tale piano si sono opposti Lucifero e Arimane, perché non hanno voluto che la marcia regolare dell’evoluzione umana procedesse regolarmente. Essi fecero in modo che i periodi si accavallassero. Era stato predisposto in principio che un tipo umano dovesse apparire nella quinta epoca Atlantica per poi, in seguito, trasformarsi in un altro tipo. Lucifero e Arimane fecero durare il tipo della quinta epoca sin dentro alla sesta e di nuovo, la sesta nella settima e fin oltre il diluvio che seguì la fine dell’Atlantide. La forma che avrebbe dovuto così perdersi fu invece conservata. Al posto della metamorfosi prevista, i tipi delle razze rimasero stazionari, mentre le nuove apparivano accanto alle antiche. Anziché succedersi, le razze hanno esistito contemporaneamente. E’ per questo che le differenze fisiche hanno sussistito fra gli uomini e si sono prolungate sino all’epoca nostra, mentre tutto avrebbe dovuto svolgersi come ve l’ho descritto. Noi vediamo dappertutto Lucifero e Arimane all’opera nell’evoluzione umana e in special modo nell’azione proveniente dal corpo eterico. E’ durante l’epoca Atlantica che le anime a poco a poco sono ridiscese sulla Terra dai pianeti sui quali avevano soggiornato. Nel tempo in cui le anime ridiscendono così verso la Terra, ha veramente inizio per l’uomo l’incarnazione terrestre. Tutti gli individui umani nel corso dei tempi sarebbero passati dalle sette differenti forme. I nostri Io avrebbero rivestito una data forma nella quinta fase Atlantica, poi un’altra nella sesta ecc. sino all’aprirsi del periodo greco, in tal modo percorrendo successivamente tutti i tipi di umanità. Il piano originario stabiliva che gli uomini avrebbero ricevuto così la disciplina necessaria al loro Io attraverso i sette differenti tipi eterici. Si sarebbe elaborata infatti un’umanità terrestre che sarebbe stata il risultato di sette tappe successive, lavorando ciascuna per la perfezione integrale. Dal quinto periodo post-Atlantico (il nostro) gli uomini, secondo codesto piano, avrebbero assunto un tipo omogeneo su tutta la superficie della Terra. Ed è questo piano che Lucifero e Arimane fecero fallire. Non restò altro ai Greci che sognare codesto tipo ideale non incarnato nell’umanità e che essi videro sotto forme diverse: la forma di Apollo, di Giove, di Atena ecc. Essi non poterono ottenere l’unità perché questo tipo non si era per 4 l’appunto realizzato. Ma se si sente la scultura greca si constata sino a qual punto i greci sognarono l’ideale umano intatto, sublime, integrale, che avrebbe potuto realizzarsi alla loro epoca. L’influenza di Lucifero e Arimane fece abortire, in quanto alle forme esteriori, il piano delle Entità spirituali che dirigevano l’evoluzione terrestre. Gli Spiriti della Forma volevano che per mezzo della collaborazione dei diversi Spiriti di questa gerarchia, si realizzasse fisicamente un tipo di uomo perfetto. Non rimase altro ai Greci se non sognarlo ed esprimerlo nella loro arte. Si è veramente colpiti quando ci si chiede: per quale fatto i Greci hanno raggiunto una simile perfezione nelle loro sculture? Perché essi intuirono la delusione causata da Lucifero e Arimane alle Entità Spirituali creatrici. Quello che sarebbe nato dall’attività buona, dall’attività divina, i Greci lo sentirono e vollero almeno foggiarne il getto nelle loro forme artistiche, poiché tale attività non poté realizzarsi esteriormente. Da questo proviene l’impressione tanto potente e commovente che suscitano codeste forme artistiche che fissano ciò che non ha potuto trovare la sua realizzazione fisica. L’arte greca assume infatti un significato nuovo: arte che mai più si è potuta ripetere. Al contempo l’umanità era giunta, mediante l’azione di Lucifero e Arimane, a un momento di crisi. Causa la loro influenza, le razze invece di succedersi, vivevano l’una acanto all’altra; ma le forme di cui le Gerarchie della Forma avrebbero voluto fecondare la Terra, si arrestarono paralizzate e codeste forme non poterono far altro che infiammare l’immaginazione greca. Gli Spiriti della Forma si trovarono di fronte ad un problema: si doveva lasciare diviso il germe umano per sempre? Effettivamente, se l’evoluzione terrestre avesse proseguito in quel modo, a partire dalla quarta epoca (epoca greco-latina) l’umanità si sarebbe scissa sotto l’influenza Luciferico-Arimanica, in sette gruppi, in sette tipi umani tanto diversi quanto lo sono fra loro le specie animali, ed estranei tra loro come lo sono le razze animali che completamente si ignorano a vicenda. Così, verso la fine del periodo greco-latino e all’inizio del quinto (il nostro) si sarebbero a poco a poco formati sette tipi umani e il nome di UOMO non sarebbe più stato loro confacente. Si sarebbero dovute trovare sette denominazioni diverse per quei sette gruppi di esseri e non si sarebbe più indicato con un solo e ugual nome tutti gli uomini sulla superficie della Terra. Occorreva che all’epoca greco-latina qualcosa avvenisse nel Cosmo, nell’Universo che allontanasse il pericolo minacciante l’avvenire dell’evoluzione; il pericolo che avvenisse quel momento in cui la Terra al termine del suo sviluppo comportasse non più una sola razza umana, ma sette gruppi differenti come le specie animali, al di sopra dei quali avrebbe potuto tuttalpiù sorvolare l’ideale di una forma greca, come per esempio un Giove, un Apollo; ideale lon5 tano di una forma che mai avrebbe potuto realizzarsi sulla Terra. Occorreva prendere una misura preventiva! Ora, l’evoluzione fisica era già troppo progredita, non si poteva più nulla cambiarvi, bisognava dunque provvedere a riparare il corpo eterico. Era in questo che occorreva introdurre un impulso opposto al dividersi degli uomini in sette razze. Tale impulso conforme al piano universale ha la missione di conservare al nome "uomo" il suo significato sull’intera Terra, e via via di dargliene maggiormente. Questo impulso è quello del Mistero del Golgota. Troviamo qui un nuovo aspetto storico della medesima cosa. La prima cosa tentata per dare alla razza umana la sua unità fu l’opera degli Spiriti della Forma, i quali agirono sulla forma del corpo fisico. Ma tale tentativo venne osteggiato allorché l’influenza di Lucifero e Arimane si inserì nell’evoluzione terrestre. Ma tale scacco non fu distrutto nella sua totalità, poiché intervenne un evento che ebbe per scopo di paralizzare, di neutralizzare l’azione di Lucifero e Arimane. Il piano divino non poté svolgersi sul corpo fisico quale fu concepito nel principio, ma proseguì ad agire sul corpo eterico grazie all’Entità divina di cui spesso abbiamo parlato: il Cristo! Egli si unì alla forma umana nel momento dell’evoluzione in cui meglio sussisteva la possibilità di fissare l’ideale di un’umanità perfetta. Questo momento, a quale punto dell’evoluzione corrisponde? Tutto quello che si oppone perché il corpo fisico realizzi il tipo originale indifferenziato, agisce specialmente nei primi sette anni della nostra vita. E’ il momento in cui il corpo fisico è maggiormente plastico, maggiormente malleabile. Questa azione può ancora continuare sebbene in forma diminuita, dal settimo anno sino alla pubertà e sotto forma ancor più ridotta, nei seguenti periodi, mentre si sviluppano il corpo astrale e l’anima di sentimento. Poi viene il tempo in cui queste forze extra terrestri raggiungono il punto centrale dell’anima razionale, anima che si manifestò all’epoca greco-latina. A questo punto, queste forze non possono per così dire esercitare più nessuna azione. E’ questo il momento della vita che scorre dai 28 ai 35 anni. Se da questo periodo si tolgono due anni all’inizio e due anni alla fine, si ottiene il periodo di vita che esattamente scorre dai 30 ai 33 anni. (tutta la parte di vita che si prolunga dopo è retta di nuovo da forze extra terrestri). E’ dunque l’epoca della vita in cui si esercitano sull’uomo le sole forze terrestri. E se a differenziare gli uomini non ci fossero che le sole forze operanti sui primi anni e che poi vengono riprese alla fine della vita, gli uomini sulla Terra sarebbero maggiormente simili tra loro. Il Cristo impiegò principalmente quei tre anni per fondare tra gli uomini a mezzo delle forze terrestri una comunità grazie all’elemento ancora conservato nell’uomo. A questo scopo, il corpo 6 di Cristo fu preparato 1 sino al trentesimo anno e dal 30 al 33, Cristo s’impossessò di questo corpo. L’evoluzione non avrebbe potuto proseguire là dove agivano ancora queste forze terrestri che portavano in sé la possibilità di forme degenerative. La morte fisica si annunciava, perciò l’Entità solare di Cristo è veramente discesa nella sfera terrestre e si è unita al corpo eterico della Terra, compenetrando così l’intera aura terrestre nella quale da allora essa continua ad agire. La sua azione deve renderci consapevoli del fatto che nel Cristo si offre all’uomo l’Essere Divino che fu mandato sulla Terra per sottrarre l’anima all’azione di Lucifero e Arimane, i quali si oppongono al piano primordiale e innalzano barriere tra gli uomini. Nella natura esteriore dell’uomo, le Entità benefiche si trovano con Lucifero e Arimane. Ma ciò che dall’origine fisica della Terra doveva essere dato all’uomo, cioè l’uguaglianza umana che conferisce la possibilità di portare un solo nome su tutto il globo, è quanto Cristo è venuto a offrire, e non più dall’esterno, ma dall’interiorità dell’essere umano. Questo è uno degli innumerevoli significati del Mistero del Golgota. Il dono di Cristo sulla Terra, se bene lo si comprende, è il nome di uomo accessibile a tutti. Se il Cristianesimo nella sua verità profonda non è ancora completamente rivelato, lo sarà sempre più da coloro che apprezzano questa parola: "Io sarò con voi tutti i giorni sino alla fine dei tempi terreni" 2 . Se dunque ciò che il Cristianesimo porta agli uomini dall’interno si realizzerà, il male causato da Lucifero e Arimane verrà neutralizzato. Rimarrebbe da chiederci: Perché occorreva un simile ostacolo all’evoluzione? Questa domanda, che sarei tentato di chiamare infantile, è spesso posta da coloro che si credono più intelligenti della Saggezza universale. Essi dicono inoltre: Se si crede alla potenza degli Esseri divini, è possibile ammettere che sin dall’inizio dell’evoluzione Essi non avrebbero potuto eliminare l’influsso di Lucifero e Arimane, che arrischierebbe di distruggere l’opera loro? Questa potrebbe essere saggezza umana, ma secondo la parola di San Paolo è "follia di fronte alla Saggezza Divina" 3 . Noi guardiamo sempre alle cose secondo il nostro punto di vista, e naturalmente l’opporvisi ci sembra l’immagine di un male assoluto. Ora, non è che un male relativo, se tenessimo conto dell’altra faccia delle cose noi penseremmo diversamente. 1 nell’edizione tedesca è scritto: sono stati preparati dai due corpi di Gesù; si veda oo 15 La direzione spirituale dell’uomo e dell’umanità – Capitolo III 2 Mt 28,20 Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. 3 1 Cor 2,14 L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. 1 Cor 3,19 perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli prende i sapienti per mezzo della loro astuzia. 7 Supponiamo che il piano primordiale Divino si fosse realizzato sulla Terra e che l’epoca greco-latina avesse normalmente fiorito: il tipo arimanico di bellezza umana di cui i greci sognarono, non sarebbe stato unicamente modellato dalla scultura, ma incarnato fisicamente e sempre più diffuso sulla Terra. Tutte le altre forme sarebbero scomparse a poco a poco dinnanzi a quella; le caratteristiche di un Apollo, di un Giove, di una Diana o di un’Atena si sarebbero fuse in una forma fisica e avrebbero potuto assumere il nome di "uomo" sotto questa forma esteriore. Il nome umano sarebbe appartenuto in modo identico a tutti gli uomini. Una razza umana coi tratti della bellezza greca si sarebbe a poco a poco propagata sulla Terra e all’epoca nostra già si sarebbe veduto l’avanzare del tipo greco, bello, uniforme, che avrebbe raggiunto la sua pienezza alla fine della settima epoca post-Atlantica. La Terra allora sarebbe passata ad altre forme di esistenza. Ma.. gli uomini non sarebbero stati liberi. Occorre chiaramente comprenderlo: si sarebbe formata una sola comunità che avrebbe ignorato la libertà. E gli uomini sarebbero stati forzatamente uguali ovunque. Tutto ciò che è subentrato per differenziarli affinché l’uno non prendesse l’altro per sé stesso, perché l’uno non amasse l’altro come sé stesso, tutto questo avvenne mediante la diversità delle forme. Se veramente gli uomini fossero diventati simili l’uno all’altro, in conformità del piano originario, senza alcun dubbio esisterebbe il sentimento che bisogna amare il prossimo come sé stessi, nulla da fare! Ogni altro sentimento sarebbe stato incomprensibile. Ma se l’amare è una imposizione, l’amore è automatico. Ciò che non poteva venire dall’esterno poiché gli uomini avrebbero amato i loro simili automaticamente, senza comprenderne la ragione, costretti e forzati, poté invece ricevere un impulso di libertà dal fatto che la via fu lasciata libera alle forze antagoniste. Questo permesso dato alle forze avverse di entrare in azione, è dunque nel piano della Saggezza. E si può anche dire: se si risale più indietro nell’evoluzione, si vede il formarsi di questa opposizione contro il progresso regolare delle Forze divine affinché, a un momento dato, la resistenza così creata permettesse alla libertà di comparire. Al punto in cui siamo giunti si comprende che le idee cambino quando le innalziamo dal livello fisico ad un altro più alto. Infine, si dovrebbe comprendere che la logica si arresta allorché si accostano altre forme di esistenza. A proposito dell’apparizione di Arimane e Lucifero, non bisogna farsene un’idea grossolana come fosse una lotta fra un uomo cattivo e uno buono! Se sorgono interpretazioni errate, è perché sempre si estende al super terrestre quello che è giusto per il terrestre. Spesso ci si rappresenta Lucifero e Arimane come esseri cattivi, cattivi il più possibile. Bisognerebbe comprendere che le idee che noi ci facciamo vengono sempre colora8 te da sentimenti terreni, ma questi perdono il loro significato allorché non sono più applicati alla Terra. Non diciamo dunque: "Poiché da un lato vi sono le Entità del Bene e dall’altro quelle del Male, bisognerebbe davvero che nell’universo esistesse un tribunale che condannasse, una volta per sempre, Lucifero e Arimane, e li mettesse in condizioni di non più nuocere all’opera delle Entità buone". Evidentemente sulla Terra può aver un significato, quello di rinchiudere qualcuno perché non nuoccia più, nell’universo questo non ha più senso alcuno. Gli Spiriti buoni in un tempo molto remoto crearono essi stessi le forze avverse, affinché si potesse produrre il risultato che abbiamo descritto. Perché la libertà potesse apparire, perché si potesse conoscere l’amore sciolto dalla costrizione che obbligherebbe l’uomo a una regola al di fuori di sé stesso, perché egli potesse pervenire con le proprie forze interiori a realizzare, sotto un dato nome, l’unità di tutto quanto è umano sulla superficie della Terra, le Entità spirituali accettarono l’elemento luciferico e arimanico. Esse consentirono, per così dire, che gli uomini venissero suddivisi per mezzo delle forze avverse, perché in seguito, da questa suddivisione dei corpi fisici, essi potessero ritrovare l’unità e questa volta nella spiritualità per mezzo di Cristo. Uno dei Misteri del Golgota è anche quello della Unità che si stabilisce fra gli uomini per mezzo delle forze interiori. Gli uomini sempre più si diversificheranno per quanto riguarda il loro esteriore, ne risulteranno crescenti divergenze su tutta la Terra e sempre più occorreranno forze interiori per raggiungere l’unità. Fra gli uomini sorgeranno sempre lotte contro questa unità. Noi vediamo formarsi queste reazioni. Ciò che era destinato a un’epoca anteriore, persiste nell’epoca che segue; ciò che doveva differenziarsi attraverso i tempi, fa da contrasto in una stessa epoca. Gli uomini compongono gruppi diversi e mentre conquistano sulla Terra la loro unità, grazie all’impulso di Cristo, le differenziazioni subiscono e causano senza sosta cose che si oppongono, poiché il lavoro per raggiungere l’unità è lento e durante questo tempo gli uomini che furono suddivisi, quasi frammentati, si combattono sino a sangue nella vita esterna. Tali reazioni provengono dai tempi antichi, contrari all’impulso di Cristo. Questo impulso ci appare nel suo profondo significato nelle parole "E’ Cristo che salva l’umanità dalla dispersione in gruppi". Se gli uomini tutti non si accordano interamente, la causa è data dagli antichi apporti che sussistono accanto ai nuovi. Non si può comprendere questa comunità della vita nell’impulso di Cristo se non mediante la profondità più intima del proprio essere. Da circa duemila anni che Cristo è disceso sulla Terra, il suo impulso si è esercitato senza essere stato compreso. E’ necessario che un dato numero di esseri umani possano concepire, pensare e senti9 re cosa sia entrato nella nostra evoluzione durante l’epoca grecolatina, ma per questo occorre tempo, non si può ancora, all’epoca nostra, esigerlo pienamente. Pensate come ai nostri giorni si è davvero poco disposti a riconoscere che codesta quinta epoca postatlantica ha un così grande valore per l’intera evoluzione. Per comprenderlo occorre aver già acquisito quanto insegna la Scienza spirituale. Bisogna anche aver compreso l’importanza degli Spiriti della Forma e come essi intendevano realizzare l’integrale ideale umano in sette tappe successive, comprendere la divisione creata da Lucifero e Arimane, e il Cristo che è venuto per animare dall’interno una forza che, a dispetto di ogni differenza esteriore, deve estendere sulla Terra il nome unico che unirà tutti gli uomini sino alla fine dei tempi terrestri. Comprendere il posto di Cristo fra Lucifero e Arimane è una dei più grandi compiti dei tempi che sopravvengono. Bisognerà che l’attenzione umana si desti sempre più e si renda conto della parte che prendono Lucifero e Arimane, e alla Forza Cristica che trionfa di essi salvando la Terra dal loro potere. Bisognerà che la descrizione qui fatta si renda sempre più evidente. Ed è per questa ragione che nel nostro movimento di Dornach deve, al posto d’onore, figurare la statua del tipo di umanità nel principio prevista e interiormente ricostruita da Cristo, il quale è circondato da Lucifero e Arimane. Ma Cristo appare vittorioso e ristabilisce dall’interno dell’anima umana, vale a dire in piena libertà, ciò che nel principio era stato concepito. Questa statua sta a testimoniare il senso di comprensione nei riguardi dell’evoluzione umana: ecco quello che essa deve offrire agli uomini. Il suo scopo è quello di rendere visibile, percepibile, nel modo più urgente, alla veniente epoca ciò che le concerne. Certamente, vi sarebbero molte obiezioni da sollevare. Coloro che hanno già veduto il nostro lavoro, hanno spesso detto: "Una vera opera d’arte, vi afferra di primo acchito e non ha bisogno di essere spiegato, mentre per comprendere la vostra occorre conoscere già prima la teoria!". Ecco, ciò che intendono dire! Ma se si riflettesse un istante..! Rappresentatevi un Turco che non ha mai conosciuto altro se non quello che è scritto nel Corano e che del Cristianesimo non sa altro, se non che lo deve combattere e conducetelo davanti alla Madonna Sistina, senza alcuna parola di spiegazione. Francamente, non si può comprendere un’opera d’arte se non quando si partecipa al clima spirituale che l’ha ispirata.. Da questo punto di vista, la nostra statua è chiara soltanto per coloro che ne conoscano l’ispirazione. Avviene la medesima cosa anche per le opere di ogni epoca; esse possiedono forza artistica soltanto in seno alla corrente di idee da cui proviene l’ispirazione spirituale che vive in esse. Allora l’opera d’arte 10 parlerà da se stessa e non vi sarà più bisogno di spiegazione, né di darle un nome. Ciò che ho voluto rendere chiaramente è che Cristo fu quello Spirito che venne dall’Universo a portarci, sotto una forma spirituale, l’unione che era stata prevista sotto una forma esteriore. Se il piano progettato si fosse realizzato, tutti gli uomini sarebbero stati identici e si sarebbero amati come automi. Una delle leggi fondamentali del piano fisico è quella che ogni cosa si manifesti in contrasto, in opposizione. E’ infantile pensare che sin dall’inizio la creazione divina avrebbe potuto mandare Cristo: il contrasto fra la divisione esteriore e la riunione interiore non si sarebbe realizzato. Ora, l’umanità deve vivere nel contrasto. Se sotto questo prospetto si comprende la discesa di Cristo, sempre maggiormente si scorge in Lui l’Essere che conferisce una realtà interiore al nostro Io e salva l’umanità dalla disgregazione. Il vero Cristianesimo si esprime ovunque si apra alla comprensione per questa forza che riunisce gli uomini. L’essenziale nell’avvenire sarà non tanto quello di chiamare Cristo col suo nome, quanto di cercare per suo mezzo la via spirituale verso un’unione fra gli uomini, pur comprendendo che le differenze esteriori s’accrescono. Ma bisogna anche prevedere reazioni contro questa concezione spirituale del Cristo. Ciò che è apparso contemporaneamente, invece che succedersi, per lungo tempo ancora solleverà lotte contro l’unione spirituale degli uomini. Vi saranno persecuzioni violente e dolorose, saranno il prolungarsi dell’opposizione di Lucifero e Arimane conto l’Impulso Cristo. Questa opposizione tende a infondere a ogni gruppo umano l’orgoglio di affermarsi nel suo proprio carattere escludendone gli altri gruppi. Se da ora si formerà un piccolo nucleo che possegga il senso dell’unità fra tutti gli uomini, questo sarà una delle più belle e prodigiose conquiste della nostra epoca. E’ impossibile attualmente pronunciare parole definitive su questo problema. Nelle attuali condizioni del cuore umano si arrischierebbe di provocare reazioni affatto opposte, sino al punto di rafforzare gli odii. Ma si può almeno parlare del Principio Cristico come Impulso che ritorna a formare l’unità spirituale fra ciò che fu corporalmente diviso. E bisogna parlarne, poiché in questo pensiero risiede molta efficacia. Bisogna osservare con calma e coraggio questa suddivisione della natura umana e portare in seno a tutte codeste divergenze una parola che non sia soltanto un suono, ma una forza. E’ probabile che comunità umane siano sulla Terra in conflitto, le une contro le altre e che noi apparteniamo a una di queste; noi potremo sempre introdurvi questo elemento: "Non io, ma 11 Cristo in me" 4 e il "Cristo in me" opera affinché l’irraggiare del nome dell’Uomo si estenda veramente su tutta la Terra. Uno degli aspetti pratici e morali della nostra Scienza dello Spirito è di render vivente per mezzo della comprensione, l’azione del nostro Io; azione che mescolandosi ai gruppi d’umanità che si combattono introduce l’idea: "Non io, ma Cristo in me". Ciò non è valido soltanto per una frazione, ma per tutta l’umanità. Le grandi azioni dello Spirito giungono sempre ad esprimersi in poche semplici parole. In fondo il risultato di duemila anni di Impulso Cristico può riassumersi in qualche parola di grande semplicità. Ma questa parola è il frutto di un immenso lavoro: essa non esisteva all’inizio. Prendiamo pure coscienza che noi apparteniamo anche a ciò che agisce perché un giorno sarà divenuto possibile riassumere in poche parole le verità che oggi dobbiamo diffondere. Senza il nostro lavoro attuale, non si raggiungerà mai questa semplicità. Di questo possiamo essere certi, anche se ancora in nessun linguaggio sia oggi possibile formare le poche parole molto semplici che riassumano in un quarto di pagina ciò che vuole la Scienza dello Spirito. Quando si potranno formulare, vi si troverà quello che esattamente ho cercato oggi di accennare, vale a dire l’importanza del Mistero del Golgota verificatosi nell’epoca greco-latina e l’opposizione a Cristo da una parte da Lucifero e dall’altra da Arimane. Questo quadro si restringerà in poche frasi che penetreranno l’umanità futura, come già è avvenuto per questa frase: "Ama Dio sopra ogni cosa, e il prossimo tuo come te stesso" 5 . Sono occorsi lunghi secoli per conquistare ciò che racchiudono queste parole, così avverrà ugualmente per l’insegnamento odierno prima che esso possa concludersi in sole poche formule. Allora questo insegnamento rilucerà agli occhi di tutti. Il nostro studio spirituale è necessario: occorre acquistare lentamente e nei suoi dettagli una conoscenza, affinché un giorno possa apparire evidente. Ecco quanto volevo oggi dirvi. E’ un tema che in fondo si riferisce al problema del significato dell’evoluzione terrestre. Se degli spiriti, da altri piani, contemplassero la Terra e si chiedessero: "Qual è il significato dell’evoluzione terrestre?" essi troverebbero la risposta nel Mistero del Golgota, poiché solo con esso si può spiegare tutto quanto avviene nel corso dell’evoluzione. Il suo senso irraggia nell’intero universo e conferisce a tutto ciò che emana dalla Terra, il suo fondamentale significato. 4 Gal 2,20 Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. 5 Mt 22,37-40; Mc 12,30-31; Lc 10,27; Gal 5,14; Giac 2,8 12 "Il rappresentante dell'umanità" gruppo ligneo scolpito da Rudolf Steiner. 13