patrimonio immobiliare patrimonio mobiliare validità attestazione

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patrimonio immobiliare patrimonio mobiliare validità attestazione
PATRIMONIO IMMOBILIARE
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Figlio maggiorenne che ha ereditato dal padre deceduto il
50% del fabbricato adibito a residenza familiare; il restante
50% è stato ereditato dalla madre, che ci abita: come va
indicato detto fabbricato nel quadro del patrimonio
immobiliare?
Poiché a norma di legge (art. 540, 2°comma, c.c.) il
coniuge superstite ha ereditato anche il diritto d’uso e
di abitazione, oltre alla percentuale in proprietà del
fabbricato adibito a residenza familiare, i dati del
fabbricato medesimo andranno indicati interamente nel
patrimonio immobiliare della moglie, che ivi abita, e
sulla quale ricade l’intera relativa imposizione fiscale
(tasse ed ICI).
PATRIMONIO MOBILIARE
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Qual è l’importo da indicare nel caso di assicurazione
parzialmente riscattata?
Solo l’importo residuo dell’assicurazione non riscattata,
versato fino al 31/12 dell’anno precedente la DSU.
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Nel quadro F5 della DSU vanno sempre dichiarati tutti gli
elementi che costituiscono il patrimonio mobiliare posseduto
da ciascun componente il nucleo familiare al 31/12
dell’anno precedente la DSU medesima.
REDDITI
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Qual è l’orientamento in materia di redditi inattendibili, in
particolare nel caso di chi non può indicare il reddito
dell’anno precedente o perché prodotto all’estero o perché
ha prestato attività lavorativa “in nero”?
Premesso che la DSU va comunque acquisita con il
rilascio della relativa attestazione, generalmente con un
valore ISEE pari a zero alcuni enti erogatori esercitano
la discrezionalità di non erogare il beneficio e di attivare
in ogni caso i dovuti controlli.
Gli stranieri non devono dichiarare nella DSU il reddito
prodotto all’estero, in quanto non soggetto ad Irpef. Il
lavoro “in nero” non può essere indicato nella DSU
perchè non è stato dichiarato ai fini Irpef.
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Si può dichiarare nella DSU il reddito calcolato sulla base
delle sole buste paga, senza che sia stata presentata in
assoluto la dichiarazione dei redditi?
a) Si, nel caso di concreta impossibilità di reperire
il modello CUD, utilizzando la voce “reddito
imponibile fiscale complessivo ai fini IRPEF”,
quale risultante sull’ultima busta paga.
b) Se il datore di lavoro non fornisce il CUD, il
lavoratore
può
comunque
dichiarare
direttamente il reddito percepito all’Agenzia delle
Entrate (fino al 31/10 si è ancora nei termini per
dichiarare regolarmente; dopo, sono previsti
novanta giorni per la dichiarazione tardiva, fino
al 29/1).
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Come si individua l’anno di produzione del reddito, ove non
fosse indicato?
In mancanza di specifica indicazione, l’anno da
prendere in considerazione dipende da alcune variabili,
e precisamente: dalla data della DSU, dalle conoscenze
del dichiarante alla data di presentazione della DSU e
dagli eventuali dati già risultanti nella banca dati ISEE.
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Le pensioni estere vanno dichiarate nella DSU?
Bisogna indicare tutte le pensioni estere soggette a
tassazione in Italia (previa verifica se lo Stato erogatore
rientra fra gli Stati soggetti).
VALIDITÀ ATTESTAZIONE ISEE
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Se nel corso dell’anno di validità dell’attestazione Isee
sopravviene una variazione nella composizione del nucleo
familiare, l’attestazione può considerarsi ancora valida?
Nel caso in esame l’attestazione è valida. Resta per
l’ente e il dichiarante la possibilità, comunque, di
richiedere e presentare una nuova DSU in caso di
variazione dei dati. L’ente può richiedere al momento
del bando che l’attualità della DSU sia riferita alla data
del bando; può, altresì, prevedere nei propri
regolamenti l’obbligo di segnalare tutte le variazioni del
nucleo.
CONTROLLI
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In un nucleo composto da quattro persone, due componenti,
pur avendo lavorato in una ditta definita “fantasma” dallo
stesso titolare, non dichiarano alcun reddito: in sede di
controllo immeditato, però, è risultato che la ditta in
questione è attiva. Come può procedere l’ente che eroga la
prestazione?
E’ necessario richiedere i dovuti controlli alla Guardia
di Finanza: se l’ente interessato non può aspettare i
tempi tecnici occorrenti, può richiedere direttamente in
sede di controllo diretto la documentazione
comprovante i dati dichiarati, in mancanza della quale
può procedere all’esclusione della prestazione.
Quando si riscontrano delle incongruenze fra i dati dichiarati
e quelli effettivamente riscontrati come bisogna procedere?
Nel caso di errore materiale, fra cui anche l’eccezione
dell’errore credibile, si può richiedere la rettifica. Nel
caso di falsa dichiarazione, trattandosi di omessa
dichiarazione, l’ente che eroga la prestazione, previa
l’attivazione di tutti i dovuti controlli, può direttamente
invitare il dichiarante a fornire idonea documentazione,
pena l’esclusione dall’ammissione al beneficio. Chi
acquisisce e poi rettifica, in tale sede indicherà nelle
note se si tratta di un mero errore o di altro.
Come comportarsi in seguito a verbale di contestazione
della Guardia di Finanza dal quale è emersa una
dichiarazione non conforme alla reale situazione
patrimoniale?
L’Ente interessato può procedere tramite la simulazione
ISEE a ricalcolare, sulla base degli elementi forniti dalla
GdF, la situazione economica esistente alla data della
sottoscrizione della DSU, con il conseguente relativo
valore ISEE, sulla base del quale attivare il recupero
della eventuale prestazione indebitamente concessa.
CASA DI ABITAZIONE
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Nel caso di residenza (indicata nel quadro F1 foglio
allegato) non coincidente con la casa di abitazione in
locazione (quadro C), è possibile usufruire della detrazione
del canone?
Sì, purchè il contratto sia intestato ad almeno uno dei
componenti del nucleo familiare e purchè sia rispettata
la composizione del nucleo familiare con l’indicazione
di tutte le persone che risultano nello stato di famiglia
della residenza (situazione da segnalare nelle note).
QUADRO B DELLA DSU
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In un nucleo composto da dichiarante, sorella e cognato con
due figli minori, entrambi occupati per tutto l’anno preso in
considerazione, si può barrare il terzo quadratino del
quadro B?
Sì, in ricorrenza del requisito, va barrato il terzo
quadratino del quadro B, chiunque sia il dichiarante.
REQUISITO DEL CARICO FISCALE
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Qual è la data di riferimento per il requisito del carico fiscale
da dichiarare nella DSU: al momento della dichiarazione dei
redditi o al momento della sottoscrizione della DSU?
Il carico fiscale va riferito alla data di sottoscrizione
della DSU, il che non consente un controllo in tempo
reale, dovendo essere effettuato necessariamente sulla
successiva dichiarazione dei redditi: è una scelta di chi
dichiara i redditi se indicare o meno persone a proprio
carico fiscale e, quindi, se usufruire o meno delle
conseguenti detrazioni.
La documentazione prodotta dal Tavolo Tecnico ISEE costituisce un orientamento interpretativo della norma
a supporto degli Enti che applicano l’ISEE e in quanto tale non ha valore vincolante per gli stessi Enti.
NUCLEO FAMILIARE
(*) Il Tavolo Tecnico Isee (TTI) è stato costituito
nel marzo 2004 nell’ambito dell’attività di
supporto e coordinamento svolta dalla
Amministrazione Provinciale di Modena per
sostenere l’attività degli Enti del territorio
tenuti all’applicazione dell’Isee.
Al TTI partecipano, anche in rappresentanza di
altri Enti:
Provincia di Modena, INPS di Modena, Comuni
di Carpi, Castelfranco Emilia, Mirandola,
Modena, Unione Terre di Castelli, Co.I.S.S.
Vignola, ACER, ARESTUD, Caf CGIL, Caf CIA,
Caf CISL, Caf CNA.
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DSU con un solo componente. A seguito di verifica, il
dichiarante, risultando coniugato, rettifica la DSU nel
gennaio 2006 inserendo anche la moglie, con la quale è
separato di fatto da anni. In sede di consultazione in banca
dati, però, la moglie risulta presente in un’altra DSU del
novembre 2005 come persona fiscalmente a carico del
proprio figlio dichiarante. Come procedere?
I coniugi, non legalmente separati, devono essere
necessariamente in un unico nucleo familiare: o il
marito entra a far parte del nucleo della moglie (con
tutti i relativi componenti) o la moglie entra nel nucleo
del marito (pur essendo a carico fiscale del proprio
figlio). Ai fini dell’attrazione nel nucleo familiare, il
matrimonio prevale sul carico fiscale.
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In sede di verifica del nucleo familiare dichiarato in una
DSU, nello stato di famiglia è risultata la presenza di
un’altra persona oltre a quelle indicate; tale persona è
risultata tuttora coniugata con coniuge e figlio residenti
altrove e nella DSU relativa all’anno precedente
effettivamente viene indicata quale componente del nucleo
del coniuge e del figlio: la DSU è, pertanto, regolare.
Al momento dell’acquisizione della DSU è opportuno
segnalare nelle note la presenza nello stato di famiglia
di un’altra persona, attratta nel nucleo del coniuge e del
figlio residenti altrove.
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Stato di famiglia composto da marito, moglie e figlio, oltre ai
genitori della moglie: si può dichiarare nella DSU il nucleo
composto solo da moglie, marito e figlio, poiché in realtà i
medesimi vivono in un’altra abitazione con via e civico
diversi da quella in cui figurano all’anagrafe insieme ai
genitori di lei?
No, va indicato il nucleo così come compare nello stato
di famiglia; l’interessato dovrà rivolgersi al Comune per
chiedere la variazione della residenza.
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Nella casa intestata ad un religioso abitano sei suore laiche,
come risulta anche nello stato di famiglia, ognuna con un
proprio lavoro indipendente: si può considerare convivenza
anagrafica o vanno indicate tutte e sei nel nucleo?
Nel nucleo familiare vanno indicate tutte e sei, non
trattandosi di coabitazione per motivi che giustificano
la convivenza anagrafica (nel caso religiosi). E’
l’Anagrafe che definisce la sussistenza o meno della
convivenza anagrafica: le interessate possono
richiedere la scissione del nucleo, ove possibile.
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Madre e figlia maggiorenne extracomunitari vivono ospiti
presso la casa rifugio del Centro Antiviolenze; la madre è
ancora coniugata, seppure non viva più insieme al marito, e
problemi culturali e religiosi le impediscono di procedere per
la separazione; vi sono estreme difficoltà a reperire i dati
reddituali e patrimoniali relativi al coniuge, nel cui stato di
famiglia tuttora compaiono anche moglie e figlia.
Madre e figlia sono necessariamente attratte nel nucleo
del marito, fino a che non intervenga separazione
legale. L’interessata può eventualmente attivarsi presso
le Autorità competenti per la dichiarazione dello stato di
abbandono, ove possibile: con la certificazione dello
stato di abbandono, nel nucleo familiare non dovrà più
essere incluso il coniuge.
BANCA DATI ISEE
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Redazione testi:
Dr.ssa Cantella – INPS Modena
Per la formulazione di quesiti:
[email protected]
ww.provincia.modena.it
Marzo 2006
E’ possibile usufruire dell’erogazione di un prestazione
essendo in possesso soltanto di un cd. “sottoisee” o “isino”
acquisito da un ente ai fini della formazione di una
graduatoria?
No, per beneficiare di una prestazione è necessaria
l’attestazione Isee “standard” presente nella banca dati
generale gestita dall’Inps.