contratto di locazione controlli mutuo patrimonio mobiliare redditi
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contratto di locazione controlli mutuo patrimonio mobiliare redditi
CONTRATTO DI LOCAZIONE ■ Caso di un contratto di affitto intestato alla ditta del datore di lavoro, della quale è dipendente il capofamiglia (dichiarante, moglie e tre figli minori): può il dipendente usufruire della detrazione prevista per il canone di locazione? No, dovendo il contratto di locazione sempre essere intestato ad almeno uno dei componenti il nucleo. CONTROLLI ■ ■ Per quanto tempo occorre conservare le DSU? Le DSU vanno conservate (in copia, dovendo l’originale essere rilasciato al dichiarante al momento della presentazione della DSU medesima) con le seguenti modalità: per i CAF e i Comuni che ricevono dichiarazioni sostitutive per prestazioni da essi non erogate, due anni. Dopo due anni dalla trasmissione dei dati all'Inps, i medesimi procedono alla distruzione dei dati, ai sensi dell’art. 6, 4° comma, D. L.vo 31/3/98, n. 109, così come modificato dall’art. 7 D. L.vo 3/5/00, n. 130; per l'Inps e gli enti erogatori, per il periodo da essi stabilito, ai fini dello svolgimento dei controlli, ai sensi del comma 5 dell’art. 6 cit.. A seguito di controllo in Siatel è risultata l’omissione di parte dei redditi; in particolare è stato indicato il reddito di un solo CUD, mentre non sono stati indicati i redditi relativi ad altri 4 CUD: cosa succede del beneficio concesso nel 2006? Si può fare una rettifica o si può acquisire una nuova DSU con i redditi 2006 completi? La rettifica non è più possibile, a meno che non vi sia stato un errore dell’operatore. La nuova DSU con i redditi 2006, con tutte le opportune segnalazioni nelle note, sarebbe poi valida solo per l’Ente che eroga la prestazione, perché al momento già possono essere indicati i redditi 2007/2008. Ai fini del calcolo del valore ISEE per la verifica della concessione o meno del beneficio erogato nel 2006, si potrebbe utilizzare la simulazione, ma non si può essere certi che la DSU non sia inficiata dalla omissione di altri dati. Pertanto, si consiglia di negare il beneficio e di procedere con la segnalazione alla GdF. ■ ■ ■ ■ RETTIFICA ISEE ■ MUTUO ■ Nel caso in cui proprietario del’immobile (ad es. marito) e intestatario del relativo mutuo (ad es. moglie) contratto per l’acquisto non coincidano, come va detratto il capitale residuo del mutuo nel quadro F6 della dsu? Poiché il mutuo è legato all’immobile e non alla persona, può essere detratto anche se intestato a persona diversa del dichiarante (art.4, comma 1, lett. a, DPCM 221/99). La detrazione, però, va attribuita in proporzione alla quota di proprietà del bene. (Quesiti banca dati Inps Q19, Q74 e Q125; nota pieghevole n. 3/2008). PATRIMONIO MOBILIARE ■ Nucleo familiare composto dal solo dichiarante, il quale ha sottoscritto un fondo comune di investimento (420 quote al 31/12/2008) cointestato con la sorella ed il padre, che abitano insieme in altra abitazione con proprio stato di famiglia: qual è l'importo delle quote di spettanza del fondo comune da indicare nel quadro F5? Il dichiarante dovrà indicare 1/3 del valore del fondo. REDDITI ■ Il reddito proveniente da un contratto di locazione di un immobile, oggetto di donazione con usufrutto e concesso in comodato allo stesso donatario, è imputabile esclusivamente al comodante/usufruttuario (diritto reale), anche se il contratto è stipulato da chi ha ricevuto in comodato il bene (diritto di godimento): l’usufruttuario sarà l’unico obbligato a dichiarare – nel quadro RB del modello Unico o nel quadro B del 730 – il reddito derivante dalla locazione dell’unità abitativa. (Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 381/E del 14/10/08). Il reddito che il comodatario ottiene dall’affitto della casa va imputato al proprietario, comodante (caso di un contribuente che ha concesso un appartamento in comodato d’uso alla moglie, la quale poi lo ha locato). (Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 394 del 22/10/2008) Tassazione di emolumenti erogati dopo il 12 gennaio: tassazione separata: l’art. 17, comma 1, lett. B) del TUIR stabilisce che gli emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente, riferibili ad anni precedenti, sono soggetti a tassazione separata (Agenzia delle Entrate, risoluzione n. 377/E, 9/10/2008); tassazione ordinaria: ad eccezione di oggettive situazioni di fatto che impediscano il pagamento entro i limiti di tempo ordinariamente adottati dalla generalità dei sostituti di imposta (circ. n. 23/E del 5/2/97 dell’Agenzia delle Entrate); in tali casi è possibile escludere la tassazione separata e applicare quella ordinaria. In tema di aggiornamento dei redditi fondiari, è stato pubblicato l’elenco dei Comuni nei quali sono stati individuati edifici non accatastati, edifici che hanno perso i requisiti di ruralità e terreni con diversa coltura rispetto a quella risultante in catasto, a seguito di segnalazioni presentate per l’ottenimento di contributi all’agricoltura (Agenzia del Territorio, comunicati in S.O. alla G.U. n. 303 del 30/12/08). Da quest’anno sul modello CUD vanno indicati separatamente i redditi e gli straordinari e il lavoratore può scegliere di percepire, quali voci in aumento, premi di produzione o straordinari (righi 77-78-80): quali sono i redditi del CUD da indicare ai fini Isee? Vanno indicati sempre i redditi di cui al punto 1 del CUD. Una persona si è rivolta al CAF per richiedere, dopo quasi un mese, la rettifica della propria DSU, a seguito di richiesta in tal senso dell’Ente erogatore, che in sede di verifica per l’erogazione della prestazione aveva riscontrato l’omessa indicazione dei redditi del figlio. E’ possibile effettuare la richiesta rettifica? E’ possibile acquisire una nuova DSU, ma non una rettifica, in mancanza di errore dell’operatore e, soprattutto, a seguito di omissioni risultanti da effettuati controlli. VALIDITÀ ATTESTAZIONE ISEE ■ Caso di una DSU allegata ad una domanda di assegno di maternità, pervenuta tramite posta, con relativa Attestazione Isee trasmessa da un CAF. La dichiarazione risulta sottoscritta da una persona non presente nel nucleo familiare e di cui non si allega alcun documento e non è specificato a quale titolo la stessa sottoscrive una dichiarazione che non la riguarda. Posto che la dichiarazione è presentata anche per altre agevolazioni, quale prassi occorre seguire per la segnalazione di questa incongruenza? Si può respingere la domanda della prestazione in quanto la documentazione allegata non è conforme alla normativa? Si suggerisce di verificare al CAF la regolarità dell’acquisizione. Si ricorda che la DSU può essere resa al pubblico ufficiale nell’interesse di chi si trovi in stato di impedimento temporaneo per motivi di salute dal coniuge, o in mancanza dal figlio o in mancanza da un parente in linea retta o collaterale fino al terzo grado, previo accertamento dell’identità del dichiarante: in questo caso, è necessario che la dichiarazione venga rilasciata ad un pubblico ufficiale. La DSU può essere sottoscritta anche da chi ha la rappresentanza legale del soggetto incapace: in tal caso, occorre verificare il titolo autorizzativo. La documentazione prodotta dal Tavolo Tecnico ISEE costituisce un orientamento di studi sulla norma a supporto degli Enti che applicano l’ISEE ed in quanto tale non ha valore vincolante per gli stessi Enti. NUCLEO FAMILIARE (*) Il Tavolo Tecnico Isee (TTI) è stato costituito nel marzo 2004 nell’ambito dell’attività di supporto e coordinamento svolta dalla Amministrazione Provinciale di Modena per sostenere l’attività degli Enti del territorio tenuti all’applicazione dell’Isee. Al TTI partecipano, anche in rappresentanza di altri Enti: Provincia di Modena, INPS di Modena, Comuni di Carpi, Castelfranco Emilia, Maranello, Modena, Unione dei Comuni Modenesi Area Nord, Unione Terre di Castelli, ASP “Giorgio Gasparini”, ACER, ARESTUD, Caf CGIL, Caf CIA, Caf CISL, Caf CNA. La documentazione prodotta dal Tavolo Tecnico ISEE costituisce un orientamento di studi sulla norma a supporto degli Enti che applicano l’ISEE ed in quanto tale non ha valore vincolante per gli stessi Enti. Redazione testi: Dr.ssa Cantella – INPS Modena Per la formulazione di quesiti: [email protected] www.provincia.modena.it Luglio 2009 ■ Nucleo così dichiarato: dichiarante (coniugato con moglie residente in altra regione), convivente (coniugata con cittadino straniero), figlia minore della convivente. In questo caso, qual è il nucleo ai fini Isee? a) Il dichiarante e la moglie devono essere sempre nello stesso nucleo, secondo la loro scelta congiunta. b) Ove la minore fosse figlia del dichiarante e della sua convivente, se il dichiarante decidesse di entrare nel nucleo della moglie in altra regione, potrebbe includervi anche la minore? No, perché i figli minori conviventi con uno dei genitori, anche se a carico Irpef di altre persone, fanno parte del nucleo familiare a cui appartiene il genitore stesso. c) Anche la convivente, essendo coniugata, va considerata in un nucleo unico insieme al marito cittadino straniero, a meno che quest’ultimo non sia residente all’estero. (Quesiti Q9 e Q115 della banca dati Isee) Pertanto, prima dell’acquisizione, è necessario accertare se tra i coniugi separati di fatto sia intervenuta separazione legale e, ove così non fosse, procedere alle verifiche in banca dati circa l’esistenza di altra DSU a nome del coniuge. ■ Nel seguente nucleo familiare: marito dichiarante, moglie a carico del dichiarante, padre titolare di assegno sociale, quindi con redditi =0, si può contrassegnare la moglie con la lettera “I”? No, anche se a carico, la moglie va indicata con la lettera “C”, prevalendo l’importanza del vincolo matrimoniale. ■ Caso di tre sorelle minori assegnate con provvedimento del Giudice ai Servizi Sociali, ancora residenti al vecchio indirizzo. Successivamente, due sorelle vengono collocate dai Servizi presso due famiglie diverse. Come comportarsi, in questo caso? Da chi è composto il nucleo ai fini Isee? Se le sorelle sono state affidate singolarmente e non come nucleo ai Servizi, allora vanno compilate tante DSU quante sono le sorelle e cioè con un’unica componente per nucleo, in regime di convivenza anagrafica. Successivamente, quando interverrà un idoneo provvedimento di affidamento temporaneo o preadottivo (quesiti banca dati Inps Q15 e Q115), le sorelle assegnate alle famiglie entreranno a far parte dei relativi nuclei di appartenenza. ■ Nel caso di persona anziana nel cui stato di famiglia c'è una badante, il nucleo familiare è unico ai fini Isee? Quando non ci sono tra le persone vincoli affettivi queste possono chiedere stati di famiglia separati e quindi costituire nuclei familiari diversi, ma nel caso in questione non è stato richiesto: come si deve procedere? Il nucleo ai fini Isee sarà composto dall’anziano e dalla badante, come da stato di famiglia. Entrambi i componenti del nucleo potranno presentare al Comune di appartenenza domanda di scissione, mancando i vincoli di parentela; una volta riconosciuta dal Comune la scissione (se sussistono tutte le condizioni richieste), si potrà procedere all’acquisizione di due DSU distinte . ■ Nucleo composto da: moglie residente in casa in comproprietà col marito al 50%, marito, residente in casa di riposo, comproprietario con la moglie al 50% della casa di abitazione familiare. Poiché alcune delibere comunali consentono all’anziano che risiede in casa di cura di usufruire dello sgravio della casa di abitazione, può il marito ai fini Isee indicare la casa familiare quale casa di abitazione, pur essendo residente nella casa di cura? Sì, dovendo necessariamente il marito rientrare nel nucleo della moglie, con conseguente scelta dell’abitazione di riferimento (quesito banca dati Inps Q39).