POF 2010-2011

Transcript

POF 2010-2011
ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“Enrico MEDI” GALATONE (LE)
TECNICO TECNOLOGICO
Indirizzi: Informatica e Telecomunicazioni
Elettronica ed Elettrotecnica
LICEO SCIENTIFICO
Opzione: Scienze applicate
P.O.F.
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2010/2011
Sede Centrale: Via Scorrano, 6 - 73044 Galatone (LE) - Telefax 0833.865632/862349 Fax 0833.865420
Succursale: Via Cosimo Settimo, 1 - 73044 Galatone (LE) - Telefax 0833.864814
Codice Meccanografico: LETF04000L - C. F. 91001300754
Web: www.itismedi.it E.mail: [email protected] - [email protected] PEC: [email protected]
1
POF: Piano dell'Offerta Formativa
Anno scolastico 2010-2011
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il progetto nel quale si concretizza il complesso processo
educativo della scuola; è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale di ogni singola scuola; è lo strumento in cui si integra coerentemente tutta la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che questa scuola adotta
nell'ambito della propria autonomia; è uno strumento flessibile, modificabile ed aggiornabile in
itinere in qualsiasi momento, che esplicita tutti gli interventi che la scuola opera sugli alunni, ed è
annualmente sottoposto a verifica ed eventuale aggiornamento e revisione.
Il POF è integrato da un Piano di interventi da realizzare con le risorse finanziarie offerte dalla
Comunità Europea attraverso il Programma Operativo Nazionale, di cui la Puglia è beneficiaria.
Il Piano, integrato alle azioni extracurriculari e curriculari del Piano dell’Offerta Formativa, prevede
nel seguente anno scolastico 2010/2011 i seguenti Moduli formativi:
Progetti finanziati con il FSE :
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Obiettivo C1 “Ipertesti e Web con GNU/Linux, HTMLS”
Obiettivo C1 “Installazione e gestione di rete locale in Open Source”
Obiettivo C1 “Programmazione del PIC”
Obiettivo C1 “L’evoluzione degli impianti elettrici nelle abitazioni. La Domotica”
Obiettivo C1 “Imparare facendo (Piattaforma SOS Studenti)”
Obiettivo C1 “English First Step 1”
Obiettivo C1 “English First Step 2”
Obiettivo C1 “Idee in movimento”
Obiettivo B4 “Motivare gli studenti e promuovere apprendimenti”
Progetti finanziati con il Fondo d’Istituto :
•
•
•
•
“Giornate Filosofico-Scientifiche”
“Teatro Insieme”
“Corsi di Educazione stradale per il conseguimento del patentino”
“Attività sportiva scolastica e GG.SS.SS.”
Progetti finanziati con l’ Art. 9 CCNL Comparto Scuola (Progetti relativi alle Aree a rischio) :
•
•
•
•
•
“Basic English”
“La realtà virtuale nel Cinema di Fantascienza”
“Arte e Tecnica del Cinema in Digitale”
“Arte e Tecnica della Fotografia”
“PC: Hardware e Software”
2
Nel documento del POF si concretizza la progettazione dell’attività:
- curriculare
-
extracurriculare
educativa
didattico-organizzativa
In questo istituto, la progettazione delle attività comprende:
-
Centro Informazione e Consulenza (CIC) per la prevenzione del disagio giovanile e
scolastico.
Accoglienza-tutoraggio-riconoscimento del merito scolastico.
Orientamento universitario e al lavoro.
Recupero attraverso Interventi Didattici Educativi Integrativi (IDEI) e interventi tesi
a contenere il fenomeno della dispersione scolastica.
Approfondimento e attività di sportello.
Sport
Attività Integrative
Stage aziendali, progetti post-diploma e post-secondaria rivolti all'inserimento dei
giovani nel mondo del lavoro e della massima occupazione.
Attraverso il POF, l’IISS Enrico Medi progetta l’attuazione dell’autonomia in termini
educativi, culturali ed organizzativi per costruire una scuola
-
Efficace : che raggiunga gli obiettivi prefissati, didattici ed organizzativi;
Efficiente : che utilizzi le risorse nel modo migliore;
Educativa : considerando al centro la persona nella sua interezza;
Equa : offrendo uguali opportunità a tutti, ragazze e ragazzi, di ogni condizione sociale
Il documento è suddiviso in 5 sezioni:
1.
2.
3.
4.
5.
Presentazione della scuola
Aspetti organizzativi e Risorse umane
Offerta formativa
Ampliamento dell'Offerta formativa
Risorse materiali e servizi all'utenza
3
1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
1.1. Cenni storici
L’Istituto nasce nell’a.s. 1965/66 come sezione staccata dell’ITIS “E. Fermi” di Lecce, inizialmente
con attivazione del solo biennio comune e ubicazione presso la Scuola Media 2° nucleo “Principe
di Napoli”.
Attualmente è ubicato in Via Antonio Scorrano n.6, con succursale in via C. Settimo; è diventato
autonomo nell’a.s. 1983-84 con decreto istituzionale del 10/9/1983 e nell’a.s. 1985/86, con
delibera del Consiglio di Istituto n° 21 del 30/10/85, gli è stato assegnato il nome di “Enrico Medi” ,
fisico e politico italiano.
Enrico Medi nasce a Porto Recanati il 26 aprile 1911, a soli 21 anni si laureò in Fisica con il grande
Enrico Fermi e con la prima tesi al mondo sul neutrone. Fu docente di fisica terrestre nel 1937 e
nel 1942 docente di fisica sperimentale nell’Università di Palermo. Nel 1946 fece parte
dell’Assemblea Costituente e fu deputato al parlamento nella prima legislatura della Repubblica
Italiana. Dal 1949 fu direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica, e nel 1958 vicepresidente
dell’Euratom.
Tra i suoi lavori, ricordiamo le prime esperienze con il radar e l'ipotesi di fasce ionizzanti nell'alta
atmosfera, oggi note come fasce di Van Allen, entrambi non riconosciuti dal regime fascista, in
seguito confermati da studiosi stranieri. Morì a Senigallia il 26 maggio del 1974.
Un suo pensiero:
“Scienze e filosofia non si confondono, ma non si contraddicono. L’uomo non è fatto a cassetti: qui
il fisico, là il religioso, il politico, il filosofo. L’uomo è uno ed ha delle cose una concezione unitaria:
distinta, ordinata, ma armonica”.
1.2. Contesto socio-economico
L’I.I.S.S. “E. Medi” è localizzato a Galatone, comune della provincia di Lecce con circa 17.000
abitanti. Il paese, di forte tradizione agricola e artigianale, nell’ultimo ventennio ha visto sviluppare
il settore della piccola industria conseguenza anche della nascita della Zona Industriale e della
Zona Artigianale, caratterizzate da un buon numero di piccole aziende molto dinamiche.
Anche il settore del Commercio si è notevolmente sviluppato. Accanto alle aziende a conduzione
familiare sono sorti negli ultimi anni numerosi supermercati.
Nel centro storico sono presenti monumenti degni di menzione per il loro pregio artistico, come la
cinquecentesca chiesa di S. Sebastiano e l’ex convento dei Domenicani, attualmente sede
municipale e il Palazzo Marchesale. Il monumento più interessante è la chiesa del S.S. Crocifisso,
una delle espressioni più originali del barocco salentino, sede di un culto fortemente radicato nel
territorio. I festeggiamenti solenni in occasione della ricorrenza del S.S. Crocefisso mobilitano
l’intera cittadinanza e richiamano fedeli dai comuni vicini.
Il comune di Galatone ha stabilito intensi scambi culturali, sociali e commerciali con Nardò (circa
30.000 abitanti, distante soli 5 Km.), Galatina (circa 20.000 abitanti, distante 15 Km.), Copertino
(circa 15.000 abitanti, distante 15 Km.) e Gallipoli (circa 20.000 abitanti, distante 15 Km.), e con i
numerosi comuni limitrofi (Aradeo, Neviano, Seclì, Sannicola, Collemeto, leveranno, Soleto, Noha).
L’insieme di questi centri costituisce il bacino d’utenza dell’Istituto e la “zona di riferimento
primaria” per l’analisi territoriale. Meno frequenti ma ugualmente rilevanti sono le interazioni con
Lecce, Maglie e Casarano.
Le attività lavorative di tale zona, tradizionalmente basate sul settore primario e sull’artigianato,
vedono una significativa espansione del terziario (commercio, servizi, turismo, gestione del tempo
libero, ecc.) ed un progresso della piccola e media industria, nel settore manifatturiero.
Allargando poi l’analisi all’intera provincia di Lecce si individuano realtà industriali in grado di
essere competitive sul mercato nazionale ed internazionale.
4
Si deve inoltre constatare come l’affermarsi delle nuove tecnologie, sia nell’informatica che
nell’automazione industriale, offra possibilità di sviluppo per tutte le attività lavorative e crei spazi
per inedite figure professionali.
Per completare l’analisi delle forze operative del territorio è necessario ricordare che molti sono gli
immigrati, utilizzati nel settore primario, cui vanno offerte occasioni di integrazione sociale.
Altro settore lavorativo della zona di riferimento è costituito dal Pubblico Impiego per la presenza di
tutte le Scuole di istruzione primaria e secondaria, di quattro Ospedali e di diversi Enti Pubblici.
Vi è inoltre la presenza capillare degli sportelli di molti Istituti Bancari, a dimostrazione di una
vivace attività economica e finanziaria.
Per completare il quadro di riferimento con uno sguardo alla situazione provinciale e regionale
bisogna notare che negli ultimi anni il Salento è la zona che è cresciuta più velocemente in Puglia
riducendo così il divario che lo separa dalle aree più avanzate della Regione.
In particolare alcuni comparti risultano in significativa espansione quantitativa e crescita
organizzativa:
a. L’industria manifatturiera si ristruttura ed alcuni comparti, nonostante fasi alterne di crisi,
riescono a far fronte ad un mercato sempre più competitivo ed incerto. La qualificazione
delle forze lavoro sta diventando un fattore di attrazione come succede per alcuni
investimenti nel calzaturiero;
b. Settori come il turismo e l’agroalimentare sono in grado di sfruttare una domanda in rapida
espansione, inserendosi in circuiti nazionali ed internazionali;
c. Presenza nel territorio salentino di alcuni imprenditori leader in grado di essere punto di
riferimento per ulteriori progetti di innovazione;
d. Costituzione di reti informali di imprenditori, attraverso cui avviene il trasferimento delle
conoscenze. L’impresa a rete, un sistema sempre più fitto di collaborazioni tra le aziende,
l’apertura all’innovazione tecnologica e alle tecnologie dell’informazione e, non ultimo, un
più accentuato ruolo di accompagnamento alla crescita esercitato dalle istituzioni locali
sono lo strumento che ha consentito e consentirà al Salento di accelerare la fase di crescita
e di trasformazione.
2. ASPETTI ORGANIZZATIVI E RISORSE UMANE
2.1. Centro Informazione e Consulenza (CIC).
Obiettivo ordinario prioritario di questo Istituto è quello di realizzare una migliore qualità dell’Offerta
educativa e formativa prevenendo anzitutto i fenomeni di ripetenza, interruzione di frequenza,
abbandono.
A tale scopo è stato costituito il Centro Informazione e Consulenza (CIC).
Si tratta di uno sportello presso il quale gli studenti e le loro famiglie possono manifestare
ogni forma di disagio. Ha carattere preventivo e mira al recupero delle motivazioni.
Si avvale della professionalità e dell’esperienza di uno psicologo esterno alla scuola ed é gestito
da cinque docenti.
L’attività di Educazione alla Salute sta gradualmente rientrando nell’ordinario curricolare, con
l’obiettivo di assicurare l’attuazione piena del diritto allo studio, inteso come diritto alla qualità
della prestazione educativa e al piano di formazione in vista dell’inserimento nelle strutture della
società in generale e, in particolare, nella dimensione complessa del mondo del lavoro.
Considerando la realtà territoriale in cui i fenomeni di abbandono non toccano punte rilevanti, il
Piano, più che a programmi di prevenzione e recupero della dispersione in senso stretto, è rivolto
alla prevenzione e al recupero della dispersione “latente”, intesa come quel fenomeno per cui
la frequenza delle attività scolastiche è puramente formale e condotta da studenti fortemente
demotivati.
5
Il Piano, pertanto, è complesso e si articola in vari punti, sommando in sé sia la prevenzione
degli insuccessi, che la progettazione educativo-formativa (strumentale rispetto alla
prevenzione) e l’orientamento.
Anche l’orientamento è considerato un fattore chiave che può suscitare “motivazione” e
combattere la “dispersione latente”.
Sono state individuate le cause dell’insuccesso scolastico e individuati, gli strumenti e le
metodologie per prevenire il loro insorgere.
Cause dell’Insuccesso
- Mancato orientamento iniziale, intermedio, finale;
- Carenza dei livelli culturali di partenza;
- Insufficiente valorizzazione delle potenzialità degli studenti;
- Insufficiente motivazione;
- Inadeguata formazione delle classi;
- Difficoltà di interrelazione docente-studente;
- Difficoltà di interrelazione docente-genitori;
- Mancata esplicitazione dei criteri di misurazione e di valutazione e mancata
indicazione dei mezzi di recupero.
Il CIC, raccordato con Enti esterni, è nelle condizioni di poter chiedere la collaborazione –
se opportuno e necessario - degli operatori delle strutture socio-sanitarie del territorio
per i casi di abbandono dovuti, ad esempio, a interruzioni di frequenza per difficoltà di
ordine familiare ed economico.
Strumenti e metodologie
Gli strumenti e la metodologia proposte per l’attuazione del Progetto possono essere suddivisi
in sei gruppi fondamentali:
1. Attività di Educazione alla Salute e progetto CIC.
2. Coinvolgimento dei genitori e degli alunni nelle iniziative di istituto e nella progettazione
educativa.
3. Strategie di recupero e corsi integrativi.
4. Elaborazione del Piano di Intervento per promuovere la continuità.
5. Adattamento dei criteri di valutazione e dei criteri per il passaggio da una classe all’altra alle
mutate esigenze connesse alla soppressione degli esami di riparazione e in conformità alle
recenti riforme relative all’esame di stato e all’elevazione dell’obbligo scolastico.
6. Corsi di formazione e di aggiornamento per il personale.
2.2. Organizzazione funzionale
L’IISS Medi attua il programma di intervento che mira ad approfondire le tematiche relative
all’educazione alla salute e alla prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica
attraverso la presenza programmata di operatori socio-sanitari e di esperti da individuare in
funzione delle necessità.
Inoltre è auspicabile la partecipazione della componente Docenti, quella particolarmente
sensibile a tali problematiche, affinché concorrano tutti al raggiungimento dell'obiettivo primario
che è quello che i nostri Allievi possano star bene con se stessi e con gli altri e, in un ambiente
accogliente e motivante, possano conseguire le finalità della crescita, dell’identità personale e
della solidarietà.
L’intervento del CIC in questi casi oltre a responsabilizzare e tutelare l’integrità della propria
salute, mira anche ad intervenire in situazione di necessità; ad ascoltare i problemi degli alunni;
ai rapporti con la classe; con le famiglie; con le organizzazioni socio-sanitarie; con la
prevenzione.
6
Il Coinvolgimento dei genitori e degli alunni si completa attraverso la partecipazione dei
medesimi ad ogni attività che la scuola progetta.
Per quanto concerne le strategie di recupero e corsi integrativi sono state evidenziate le cause
degli insuccessi soprattutto :
- nella scarsa motivazione allo studio,
- nella carenza di studio e nella insufficiente preparazione di base.
Pertanto si è giunti alle seguenti conclusioni: “nell’ottica di una scuola formativa che voglia
rispondere alle nuove esigenze dell’Autonomia e che intenda muoversi nell’ambito di un POF
adeguato alle esigenze del territorio, il recupero rappresenta una inevitabile tappa del processo
di apprendimento da organizzare nella normale progettazione educativa, che dovrebbe
prevedere il ricorso agli interventi integrativi solo per le ipotesi più gravi di difficoltà scolastiche.
Nella fase attuale di transizione, è necessario procedere gradualmente nella riorganizzazione
dell’attività didattica, affiancando gli interventi in itinere con corsi pomeridiani quanto più
possibile calibrati, mirati, individualizzati.
In conclusione, per meglio soddisfare i bisogni formativi e fare un ulteriore salto di qualità nella
nostra azione di formatori, in prospettiva, è nostra intenzione:
-
-
-
Razionalizzare l’attività di educazione alla Salute e educazione stradale ed inserirle
come iniziative culturali in un quadro progettuale organico e finalizzato al
miglioramento della qualità formativa in conformità alle nuove prospettive del POF.
Coinvolgere sempre più gli alunni nei processi decisionali dell’Istituto, valorizzando il
CIC e renderlo luogo per l’elaborazione progettuale che coinvolga tutta la
componente studentesca.
Attuare ogni iniziativa ed intervento didattico utili a favorire il successo formativo
degli alunni.
Interagire in maniera più forte con le risorse amministrative, culturali, socioeconomiche del luogo.
Ai docenti e al personale vengono assegnati incarichi strutturali, legati alla didattica o
all’organizzazione della scuola. Lo staff che aiuta il Dirigente Scolastico (DS), nella progettazione
generale e nella gestione delle politiche scolastiche è formato stabilmente dai coordinatori di
settore, dai docenti coordinatori di area disciplinare, dai referenti di Progetto del Programma
Annuale e dai docenti incaricati per le Funzioni Strumentali al POF, cui si aggiungono secondo
necessità altri coordinatori.
I coordinamenti di settore sono affidati a figure fisse dell’organizzazione:
Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA), per tutto ciò che concerne gli uffici di
Segreteria ed i Collaboratori Scolastici;
Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico, per le manutenzioni e la gestione tecnica di impianti e
Laboratori, ivi compreso il personale;
Il Vicario o vicepreside, nominato dal Dirigente Scolastico, con deleghe sui recuperi, sui viaggi,
sulle sostituzioni, ed in generale come supporto generale alla presidenza nella amministrazione
quotidiana, verso studenti, docenti e verso l’esterno;
2.3. Organi competenti
Le misure necessarie a soddisfare i bisogni dell'utenza vengono messe in atto da organi
competenti attuando delle procedure.
Organi competenti
- Dirigente Scolastico
- Figure cui vengono delegati dal Dirigente “specifici compiti”
- Funzioni strumentali al POF
- Collegio dei Docenti
- Consiglio d’Istituto
- Giunta Esecutiva
- Consigli di Classe
7
Il Dirigente Scolastico (D.S.)
Il Dirigente Scolastico “promuove l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto
all’apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la libertà di scelta da parte
delle famiglie”. Il D.S. garantisce il funzionamento generale dell’Istituto, promuove e sostiene i
processi di autonomia gestionale e didattica, assicura la realizzazione del POF. Il suo ruolo
istituzionale è quello di rappresentare sul territorio e nelle relazioni interistituzionali la comunità
scolastica e ne è responsabile per quanto concerne lo sviluppo nella didattica e nell’innovazione.
Coordina e organizza la vita della scuola, mantenendo rapporti diretti con tutti i soggetti interessati:
docenti, alunni, famiglie e rappresentanti di enti istituzionali sul territorio.
Presiede il Collegio dei Docenti, che convoca sulla base del Calendario deliberato dallo stesso
organo, seguendo un O.d.G. che può scaturire anche da proposte dei docenti.
Partecipa di diritto alla Giunta Esecutiva e al Consiglio d’Istituto, relazionando sulle attività
didattiche e amministrative e richiedendo il relativo impegno di spesa.
Presiede ai Consigli di Classe che concludono la scansione trimestrale/quadrimestrale dell’attività
didattica, sovrintendendo alle operazioni di scrutinio. I Consigli di Classe intermedi sono presieduti,
invece, dal Coordinatore della classe.
Il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (D.S.G.A.)
Il DSGA sovrintende alla gestione amministrativa dell’Istituto e prende parte, in qualità di tecnico,
alle riunioni della Giunta Esecutiva e del Consiglio d’Istituto al fine di offrire elementi di chiarimento,
laddove richiesti, nell’esame che precede le singole delibere di ordine finanziario e per
l’approvazione della previsione di Bilancio annuale e del Conto Consuntivo.
Funzione specifica del DSGA è quella di sovrintendere all’organizzazione dei servizi
amministrativo-contabili, di monitorare la gestione finanziaria delle attività, di elaborare il piano
economico dei progetti curriculari ed extracurriculari, di accompagnarne e concluderne l’iter
burocratico. Spetta al DSGA il compito di organizzare all’inizio dell’A.S. e di coordinare il piano
delle attività del personale ATA e di seguirne l’intera gestione durante l’A.S.
I Collaboratori della Presidenza
Per garantire il regolare funzionamento delle attività didattiche e per rendere proficua l’azione di
coordinamento all’interno della scuola, il D.S. si avvale del supporto di alcuni docenti individuati
dallo stesso D.S. :
-
ll Vicario o vicepreside
è il docente che collabora con il D.S., segue le attività generali della scuola
contribuendo al loro coordinamento e cura i rapporti con l’esterno, in particolare con gli
allievi e le loro famiglie.
-
N. 2 collaboratori per la sede centrale dell’Istituto
con compiti riguardanti il coordinamento e il miglioramento dei vari settori della scuola;
uno di essi svolge il compito di segretario del Collegio Docenti.
-
N. 1 collaboratore per la sede staccata di via C. Settimo,
dove sono ubicate le classi del Triennio del Liceo Scientifico Tecnologico e i
Laboratori di Matematica, di Informatica, di Chimica e Fisica. Funge da responsabile di
sede e vigila su tutte le attività che ivi si svolgono, ovvero controlla e autorizza gli
ingressi in ritardo e le uscite anticipate degli allievi, provvede al buon funzionamento
dell’organizzazione didattica, curando l’adattamento dell’orario giornaliero, le
sostituzioni dei docenti, il controllo del personale ATA ecc.
8
-
Lo Staff di Presidenza
Il Collegio Docenti dell’IISS “E.MEDI” ha deliberato di sostenere l’attività delle
Dirigenza con la costituzione di uno Staff del quale facessero parte i coordinatori dei
Dipartimenti d’Area e i docenti responsabili delle Funzioni Strumentali. Ciò al fine di
affrontare problemi connessi strettamente alla organizzazione interna scolastica e alla
sua più efficace conduzione.
-
Le Funzioni Strumentali
nel rispetto delle finalità dell’Autonomia scolastica e secondo quanto previsto dal
CCNL (Contratto Nazionale dei Lavoratori della Scuola), l’ITIS valorizza il patrimonio
professionale dei docenti attraverso l’individuazione di specifiche Funzioni Strumentali,
che hanno lo scopo di realizzare l’effettivo coordinamento all’interno del lavoro
scolastico, individuando i bisogni reali dell’Istituto nei diversi suoi settori e pianificando
interventi atti alla risoluzione dei problemi rilevati.
Per l’A.S. 2010/2011 le Funzioni Strumentali individuate, sono le seguenti:
Area 1 – Gestione e Monitoraggio del POF
La funzione assegnata comporta i seguenti compiti:
Presiedere e coordinare la Commissione POF;
Revisionare periodicamente ed aggiornare il POF rispetto alla normativa relativa;
Redigere e pubblicare il POF;
Progettare, programmare e proporre interventi di miglioramento per la realizzazione del
POF;
Formulare proposte e indicare eventuali percorsi alternativi utili alla realizzazione delle
finalità espresse nel POF;
Gestire e monitorare l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa, documentare in merito
all’analisi delle modalità di programmazione didattica, alla gestione dei tempi delle attività
scolastiche, di erogazione e di utilizzo delle metodologie/strategie didattiche, di verifica e di
valutazione;
Coordinare le attività di valutazione della qualità dell’Offerta Formativa elaborando i risultati
delle relazioni finali dei Consigli di Classe;
Coordinare l’attuazione dei progetti finanziati con il Fondo d’Istituto;
Effettuare il monitoraggio in itinere e finale dei progetti POF finanziati dal Fondo d’Istituto;
Curare l’autovalutazione d’Istituto.
Area 2 – Orientamento Scolastico
La funzione assegnata comporta i seguenti compiti:
Presiedere e coordinare la Commissione Orientamento;
Coordinare i rapporti con le Famiglie, la Scuola Secondaria di Primo Grado, gli Enti, le
Istituzioni in merito a continuità, orientamento, riorientamento;
Coordinare le varie attività di orientamento in entrata mediante interventi presso le Scuole
Secondarie di Primo Grado del territorio;
Coordinare le attività di accoglienza degli alunni in ingresso;
Coordinare le attività di orientamento scolastico degli alunni del biennio;
Coordinare eventuali passaggi tra indirizzi e ordini di scuola diversi ed attivare uno sportello
di consulenza per il riorientamento scolastico e professionale degli allievi anche per
prevenire fenomeni di dispersione;
Curare la divulgazione del materiale informativo per l’orientamento;
Pianificare incontri di orientamento con gli alunni delle classi quinte dell’Istituto per la scelta
della facoltà universitaria o per l’inserimento nel mondo del lavoro;
9
Curare, in raccordo con la Funzione Strumentale Area 6, percorsi integrati scuola- lavoro e
scuola-formazione post-diploma;
Curare l’informazione sulle opportunità di lavoro in relazione alla realtà territoriale, anche al
fine di promuovere la libera iniziativa.
Area 3 – Obbligo Scolastico e Sostegno agli Alunni e alle Famiglie
La funzione assegnata comporta i seguenti compiti:
Coordinare le attività di certificazione dell’obbligo scolastico;
Rilevare periodicamente abbandoni, trasferimenti, disagi degli alunni e promuoverne la
discussione presso i Consigli di Classe e i Dipartimenti disciplinari e/o d’area;
Coordinare interventi nei confronti degli alunni in obbligo scolastico che intendono
abbandonare la scuola;
Coordinare interventi nei confronti di alunni che si trasferiscono da o ad altro corso di studi;
Attivare uno sportello di consulenza per prevenire fenomeni di dispersione e per raccogliere
situazioni di disagio, in stretto collegamento con i consigli di classe interessati;
Coordinare le attività di recupero, sostegno, eccellenza (IDEI, Sportelli didattici, Corsi di
Eccellenza);
Effettuare il monitoraggio sui risultati delle attività di recupero (IDEI), sportelli didattici e/o
valorizzazione delle eccellenze;
Curare i rapporti tra Scuola e Famiglie e, ove necessario, i rapporti con i Servizi Socio
Sanitari (CIC);
Coordinare e pianificare interventi di informazione e formazione nell’ambito della salute e
sessualità;
Individuare e realizzare strategie educative di Peer Education in particolar modo riferite
all’educazione alla salute e alla prevenzione di situazioni di disagio;
Coordinare le attività extra-curriculari raccogliendo e coordinando le proposte formulate dai
docenti, favorendo la circolazione di notizie e informazioni utili, anche attraverso la
divulgazione di materiali illustrativi;
Coordinare le attività degli organi collegiali e degli studenti atte a rafforzare la formazione
alla legalità e alla cittadinanza europea;
Individuare e diffondere le opportunità offerte dal territorio, di tipo culturale, formativo e di
aggregazione sociale.
Area 4 – Sostegno all’Azione Didattica dei Docenti
La funzione assegnata comporta i seguenti compiti:
•
•
•
•
•
•
Assicurare la documentazione necessaria all’espletamento della funzione docente (modelli
di verbali, schede, modelli vari, procedure per gli Esami di Stato, ecc);
Collaborare con il Dirigente per l’informazione relativa alla normativa in evoluzione nella
Scuola;
Sostenere l’attività dei docenti facendosi tramite delle esigenze di formazione ed
aggiornamento;
Raccogliere e diffondere iniziative di aggiornamento provenienti da Enti, Istituzioni ed
Organizzazioni presenti sul territorio;
Realizzare il PLANNING delle attività dell’istituto per organizzare il lavoro dei docenti e del
personale scolastico anche in funzione della logistica;
Occuparsi degli aspetti organizzativi della realizzazione di corsi di formazione e
aggiornamento, promuovendo la partecipazione dei docenti e del personale della scuola.
10
Area 5 – Progettualità e nuove Tecnologie e Gestione sito Web
La funzione assegnata comporta i seguenti compiti:
Organizzare la formazione dei docenti sull’utilizzo delle tecnologie multimediali sulle TIC in
collaborazione con la Funzione Strumentale Area 4;
Promuovere e supportare l’attività dei docenti nell’utilizzo delle TIC;
Sostenere il lavoro dei docenti nell’utilizzo delle TIC per la progettazione di lavori
ipertestuali o multimediali individuali o condivisi, interdisciplinari e multidisciplinari;
Realizzare un archivio informatico delle risorse didattiche elaborate;
Organizzare, curare e manutenere la rete didattica dell’Istituto, le attrezzature ed
infrastrutture di rete;
Implementare, gestire ed aggiornare continuamente il sito web dell’Istituto in collaborazione
con la relativa commissione.
Area 6 – Realizzazione di Progetti formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni esterne.
Rapporti con il Territorio e il Mondo del Lavoro
La funzione assegnata comporta i seguenti compiti:
Promuovere iniziative di raccordo tra le diverse presenze istituzionali del territorio
(convenzioni, partenariati, protocolli di intesa…);
Mediare tra i bisogni formativi dell’utenza e la disponibilità degli enti esterni ad offrire
occasioni formative (stage, iniziative di scuola-lavoro, incontri con aziende, esperti del
mondo del lavoro ed istituzioni);
Curare la diffusione (a mezzo stampa etc.) delle iniziative della scuola e conservare la
rassegna stampa;
Fornire ai docenti informazioni sulla normativa che regola i rapporti tra Enti locali, Regione
e Scuola;
Fornire informazioni ai docenti ed agli alunni sulle iniziative promosse dall’amministrazione
o da altri enti esterni che siano coerenti con gli obiettivi del POF e curarne la partecipazione
da parte della scuola;
Effettuare la ricognizione dei fabbisogni formativi delle imprese del territorio per i settori di
specializzazione dell’istituto al fine di articolare l’intervento didattico in modo rispondente
alle esigenze delle imprese medesime;
Individuare la possibilità di finanziamenti previsti dall’Amministrazione, dalla Comunità
Europea, dagli Enti Locali ( PON - POR ecc.) per la realizzazione delle attività
programmate e ne segue la realizzazione;
Coordinare le attività dei referenti dei progetti finanziati dalla Comunità Europea, dagli
EE.LL. etc.
Effettuare il monitoraggio in itinere e finale dei progetti con finanziamento non del fondo di
istituto.
2.4. Organi Collegiali della decisione e della progettazione
Gli Organi preposti alle attività di progettazione didattica e alla loro implementazione sotto
adeguata copertura finanziaria sono i cosiddetti Organi Collegiali (OO.CC.), ovvero il Collegio
Docenti, il Consiglio d’Istituto e il Consiglio di Classe. Essi costituiscono i luoghi delle decisioni di
carattere generale, che determinano le direttrici principali su cui si muove l’intera comunità
scolastica.
Il Collegio dei Docenti
Costituito da tutti i docenti della scuola, sia a tempo indeterminato che determinato, si riunisce in
media sei volte all’A.S., con l’O.d.G. proposto dal D.S. e/o anche da un terzo dei docenti. Delibera
e/o fornisce pareri al Consiglio d’Istituto sui seguenti problemi:
11
-
l’approvazione dei progetti per l’arricchimento dell’Offerta Formativa;
questioni attinenti la programmazione e l’organizzazione dell’attività didattica;
la nomina delle Commissioni di lavoro e delle Funzioni Strumentali;
il piano di aggiornamento dei docenti;
la fissazione dei criteri relativi alla formazione dell’orario, delle cattedre, ecc.;
l’adozione dei libri di testo.
Il Collegio Docenti assume le decisioni più importanti nella vita della scuola e ne segnano le
direttrici nella realizzazione della didattica. Trattandosi di un’assemblea piuttosto numerosa non
sempre al suo interno è possibile approfondire le discussioni sulle varie questioni oggetto di
delibera. Pertanto, il Collegio dei Docenti adotta spesso lo strumento delle Commissioni, che,
individuate al suo interno sulla base di criteri condivisi, quali la disponibilità, le competenze, le
pregresse esperienze ecc, svolgono il lavoro di preparazione, ovvero il reperimento e
l’elaborazione delle informazioni, eventuali momenti di consultazione, l’analisi dei problemi e le
proposte di soluzione. Questa attività, nelle sue risultanze, viene proposta al Collegio dei Docenti,
che delibera in merito esprimendo l’approvazione o il rigetto.
Nell’A.S. 2010/2011 sono state individuate le seguenti Commissioni:
- Commissione per lla Gestione e Monitoraggio del POF
- Commissione Orientamento Scolastico
- Commissione Obbligo scolastico e Sostegno agli Alunni e alle Famiglie
- Commissione Sostegno all’Azione Didattica dei Docenti
- Commissione Progettualità e Nuove Tecnologie. Gestione del sito web
- Commissione a Supporto della Realizzazione di Progetti formativi d’intesa con Enti ed
Istituzioni Esterne. Rapporti con il Territorio e il Mondo del Lavoro
- Commissione Sicurezza
- Commissione Uscite Didattiche e Viaggi di Istruzione
- Commissione Biblioteca
- Commissione Tecnica
- Commissione Elettorale
- Commissione per il Regolamento d’Istituto.
Tutte le Commissioni collaborano con le Funzioni Strumentali nell’espletamento delle attività e dei
compiti ad esse assegnate.
Il Consiglio d’Istituto
E’ costituito dalle rappresentanze delle diverse componenti della scuola, in ragione di n. 8 docenti,
n. 1 personale ATA, n. 4 genitori, n. 3 alunni. Ne fa parte di diritto il D.S., che riferisce e propone
sugli aspetti finanziari riguardanti le delibere del Collegio dei Docenti. E’ chiamato a fornire
chiarimenti, in qualità di tecnico, il DSGA. Il presidente dell’Organo è un genitore, così come il
vicepresidente.
Il CdI si riunisce con cadenza media bimensile, salvo necessità contingenti di rilevante
urgenza, ed esplica le seguenti funzioni:
- delibera formalmente su varie questioni, tenendo conto dei pareri (praticamente
vincolanti) del Collegio dei Docenti;
- approva il Programma Annuale, il Bilancio Consuntivo e delibera, volta per volta, sulle
proposte di acquisto e di spesa. In definitiva suddivide le risorse finanziarie tra le varie
istanze, dando gli orientamenti fondamentali dell’Istituto;
- delibera le linee portanti dell’elaborazione del POF;
- delibera su tutte le proposte progettuali, sia all’interno del POF, che relative ad altre
forme di finanziamento esterno: PON, CIPE, ecc;
- delibera il Regolamento d’Istituto, di cui deve controllare l’applicazione puntuale.
Rientra nelle competenze di questo Organo la promozione di iniziative indicate dalle varie
componenti scolastiche.
12
Giunta Esecutiva
Per poter operare concretamente il CdI necessita di un lavoro di preparazione (come: raccolta dei
preventivi tra i quali scegliere, la formulazione di ipotesi sulla ripartizione dei fondi, ecc) che viene
effettuato dalla Giunta Esecutiva. Formata dal D.S., dal DSGA, dal Vicario, e da un rappresentante
per ogni componente scolastica presente in CdI (1 genitore, 1 alunno, 1 docente, 1 ATA); la
Giunta si riunisce in via preliminare rispetto al CdI, ne prepara i lavori e avanza proposte di
soluzione e di delibere riguardanti i vari punti all’OdG di quell’Organo.
Il Consiglio di Classe
E’ un organo autonomo nell’operato, pur nel rispetto di quanto deliberato dal Collegio Docenti in
materia didattica e dal CdI in materia finanziaria. Si riunisce due volte a trimestre/quadrimestre,
con la seduta conclusiva del trimestre/quadrimestre dedicata allo scrutinio intermedio e finale e,
quindi riservata alla sola componente docenti. In tali circostanze è presieduto dal D.S.; mentre
nelle altre sedute è guidato dal coordinatore della classe. Nelle sedute non coincidenti con gli
scrutini il C.d.C. si compone di due fasi: la prima “chiusa”, in cui i docenti esaminano la situazione
educativo-didattica della classe e le relative problematiche; la seconda “aperta” ai rappresentanti
dei genitori (n.2) e degli alunni (n.2) eletti durante le votazioni che si svolgono ogni anno nell’ultima
settimana di Ottobre per il rinnovo delle rappresentanze dei genitori e degli alunni nei C.d.C. e nel
C.d.I. Tale Organo ha competenze relative a:
- monitoraggio periodico del processo di apprendimento del gruppo classe o del singolo
studente;
- analisi e gestione delle problematiche comportamentali, gestionali e comunicative;
- individuazione e definizione delle strategie d’intervento/recupero e approfondimento.
Tutte le attività del C.d.C. sono controllate dal Coordinatore della Classe, che ne riferisce nelle
sedute collegiali.
2.5. Procedure
Gestione del POF:
- Attività di coordinamento.
- Progettazione e gestione curricolare.
- Elaborazione dei criteri di valutazione degli alunni e riconoscimento crediti e debiti
formativi e didattici.
- Assistenza docenti (didattica, strumenti di lavoro, organizzazione, monitoraggio).
Servizi per gli studenti:
- Coordinamento delle attività integrative.
- Continuità.
- Orientamento.
- Recupero e sportello studenti.
Rapporti con enti e Istituzioni:
- Coordinamento.
- Attività di stage e formazione professionale.
2.6. Ambiti operativi
Il piano della progettazione si articola sui seguenti ambiti:
13
Servizi per gli studenti
Accoglienza
Dispersione
Ambito dell’organizzazione scolastica e integrazione
Servizio di segreteria
Risorse materiali
Regolamento d’Istituto
Il Regolamento d’Istituto è un documento che disciplina la vita scolastica con riferimenti a
diritti/doveri degli alunni e del personale della scuola e regola l’accesso alle risorse.
Il documento integrale è consultabile all’Albo dell’Istituto e sul sito internet della scuola.
Per le Risorse materiali si faccia riferimento a Spazi laboratoriali e Servizi all’utenza
(sezione 5 : 5.1- 5.2 – 5.3)
2.7. Supporti organizzativi al POF
Il POF contempla anche i seguenti punti:
Piano di formazione/aggiornamento dei docenti e del personale A.T.A.
Strutturazione del Piano finanziario di Istituto
Indicazioni delle scelte generali di gestione e di amministrazione di Istituto
Contrattazione con le rappresentanze sindacali (RSU)
Piano di formazione/aggiornamento dei docenti e del personale A.T.A. anche in Rete.
Per la buona riuscita del Piano dell’Offerta Formativa, il Collegio indica come irrinunciabile la
formazione del personale scolastico ed in particolare del personale docente ed ATA, da realizzarsi
secondo le indicazioni e modalità previste dal C.C.N.L. vigente.
Comitato per la Valutazione del servizio dei Docenti
Il Comitato per la Valutazione del servizio dei docenti è regolamentato dal Decreto Legislativo n.
297/94 :
Art. 11 - Comitato per la valutazione del servizio dei docenti
1. Presso ogni circolo didattico o istituto scolastico è istituito il comitato per la valutazione del
servizio dei docenti.
2. Il comitato è formato, oltre che dal direttore didattico o dal preside, che ne è il presidente, da 2 o
4 docenti quali membri effettivi e da 1 o 2 docenti quali membri supplenti, a seconda che la scuola
o istituto abbia sino a 50 oppure più di 50 docenti.
3. I membri del comitato sono eletti dal collegio dei docenti nel suo seno.
4. La valutazione del servizio di cui all'articolo 448 ha luogo su richiesta dell'interessato previa
relazione del direttore didattico o del preside.
5. Alla eventuale valutazione del servizio di un membro del comitato provvede il comitato stesso, ai
cui lavori, in tal caso, non partecipa l'interessato.
6. Il comitato dura in carica un anno scolastico.
7. Le funzioni di segretario del comitato sono attribuite dal presidente ad uno dei docenti membro
del comitato stesso.
14
8. Il comitato di valutazione del servizio esercita altresì le competenze previste dagli articoli 440 e
501 in materia di anno di formazione del personale docente del circolo o istituto e di riabilitazione
del personale docente.
Art. 448 - Valutazione del servizio del personale docente
1. Il personale docente può chiedere la valutazione del servizio prestato per un periodo non
superiore all'ultimo triennio.
2. Alla valutazione del servizio provvede il comitato per la valutazione del servizio di cui all'articolo
11, sulla base di apposita relazione del direttore didattico o del preside che, nel caso in cui il
docente abbia prestato servizio in altra scuola, acquisisce gli opportuni elementi di informazione.
3. La valutazione è motivata tenendo conto delle qualità intellettuali, della preparazione culturale e
professionale, anche con riferimento a eventuali pubblicazioni, della diligenza, del comportamento
nella scuola, dell'efficacia dell'azione educativa e didattica, delle eventuali sanzioni disciplinari,
dell'attività di aggiornamento, della partecipazione ad attività di sperimentazione, della
collaborazione con altri docenti e con gli organi della scuola, dei rapporti con le famiglie degli
alunni, nonché di attività speciali nell'ambito scolastico e di ogni altro elemento che valga a
delineare le caratteristiche e le attitudini personali, in relazione alla funzione docente. Essa non si
conclude con giudizio complessivo, ne' analitico, ne' sintetico e non è traducibile in punteggio.
4. Avverso la valutazione del servizio è ammesso ricorso al provveditore agli studi che, sentita la
competente sezione per settore scolastico del consiglio scolastico provinciale, decide in via
definitiva.
Art. 440 - Anno di formazione
1. Durante l'anno di formazione il Ministero della pubblica istruzione assicura, promuovendo
opportune intese a carattere nazionale con gli istituti regionali di ricerca, sperimentazione e
aggiornamento educativi e le università, e tramite i provveditorati agli studi, la realizzazione di
specifiche iniziative di formazione.
2. L'anno di formazione ha inizio con l'anno scolastico dal quale decorrono le nomine e termina
con la fine delle lezioni; per la sua validità è richiesto un servizio minimo di 180 giorni.
3. L'anno di formazione è svolto, anche per i docenti nominati in relazione a disponibilità risultanti
dalle dotazioni organiche aggiuntive, in una scuola o istituzione dello stesso tipo di quelle cui si
riferiscono i posti messi a concorso. I docenti sono addetti all'espletamento delle attività
istituzionali, ivi comprese quelle relative all'utilizzazione dei docenti delle dotazioni organiche
aggiuntive previste dall'articolo 455.
4. Ai fini della conferma in ruolo i docenti, al termine dell'anno di formazione, discutono con il
comitato per la valutazione del servizio una relazione sulle esperienze e sulle attività svolte. Sulla
base di essa e degli altri elementi di valutazione forniti dal capo d'istituto, il comitato per la
valutazione del servizio esprime il parere per la conferma in ruolo.
5. Il disposto di cui al comma 4 non si applica al personale educativo dei convitti nazionali, degli
educandati femminili dello Stato, dei convitti annessi agli istituti tecnici e professionali e
dell'Accademia nazionale di danza.
6. Compiuto l'anno di formazione il personale docente consegue la conferma in ruolo con decreto
del provveditore agli studi tenuto conto del parere del comitato per la valutazione del servizio. Il
provvedimento è definitivo.
Art. 501 – Riabilitazione
1. Trascorsi due anni dalla data dell'atto con cui fu inflitta la sanzione disciplinare, il dipendente
che, a giudizio del comitato per la valutazione del servizio, abbia mantenuto condotta meritevole,
15
può chiedere che siano resi nulli gli effetti della sanzione, esclusa ogni efficacia retroattiva.
2. Il termine di cui al comma 1 è fissato in cinque anni per il personale che ha riportato la sanzione
di cui all'articolo 492, comma 2, lettera d).
2.8. Rapporti con le famiglie
La necessaria compartecipazione dei genitori e degli alunni al processo educativo è garantita
da un'informazione adeguata sull'intero percorso di insegnamento-apprendimento e sui risultati
conseguiti.
Sono previsti:
• Incontri individuali settimanali in cui gli insegnanti saranno a disposizione delle famiglie
in orari prestabiliti.
• Incontri generali Scuola – Famiglia stabiliti dall’orario generale degli incontri e resi noti
con circolari interne.
• Comunicazione di Eventi, convocazione dei CdC, Assemblee, ecc. Il DS
comunicherà, con adeguati mezzi, i calendari delle convocazioni dei CdC, Assemblee
d’istituto ed ogni altra iniziativa ritenuta importante attraverso lettere o circolari che
verranno distribuite agli studenti per essere consegnate alle famiglie.
Su richiesta dei docenti o del CdC o in presenza di specifiche situazioni, alle famiglie possono
essere comunicate particolari situazioni relative all’andamento didattico o disciplinare attraverso
lettere personali, inviate per posta ordinaria o, per le vie brevi, telefonicamente.
2.9. Calendario scolastico 2011
Festività nazionali
Periodi di vacanze stabilite con decreto regionale
Giorni di sospensione deliberati dal Consiglio di Istituto
_________________________________________________
16 Settembre
Inizio lezioni
2 Novembre
Commemorazione dei defunti
8 Dicembre
Festa dell’Immacolata
23 Dicembre – 6 Gennaio
Vacanze di Natale
20 Gennaio
Festa del Santo Patrono
7 - 9 Marzo
Festeggiamenti del Carnevale
17 Marzo
150° Anniversario dell’Unità d’Italia
21 – 26 Aprile
Vacanze di Pasqua
2 – 3 Maggio
Festa SS. Crocifisso
2 Giugno
Festa della Repubblica
8 Giugno
Fine delle lezioni
__________________________________________________________________
16
Totale giorni di lezione = 200
___________________________________________________________________
2.10. Risorse umane
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Luigi De Giorgi
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
Dott.ssa Rosa Bianca Pelli
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Responsabile :
Prof. ssa Caterina Aprile
Prof.ssa Antonella Lerario
Prof.ssa Bellafronte Giuliana
Prof. Giovanni Calò
Funzioni:
Collaboratore Vicario
Collaboratore e Segretaria del Collegio dei Docenti
Responsabile della succursale
Supporto alla Presidenza e attività di coordinamento dell’attività
didattica
FUNZIONI STRUMENTALI
Prof. Gianpiero Pinto
Prof. Egidio Dell’Atti
Prof.ssa Rossana Carpentieri
Prof. Giovanni Calò
Prof. Cesare De Rosa
Prof. Fabio Mercuri
Area 1 – Gestione e monitoraggio POF
Area 2 – Orientamento Scolastico
Area 3 – Obbligo Scolastico e Sostegno agli alunni e alle
famiglie
Area 4 – Sostegno all’azione didattica dei docenti
Area 5 - Progettualità e nuove tecnologie e gestione sito
web
Area 6 - Realizzazione di Progetti Formativi d’intesa con Enti
ed Istituzioni esterne. Rapporti con il territorio e il
mondo del lavoro
STAFF DI PRESIDENZA
Prof. ssa Caterina Aprile
Prof.ssa Antonella Lerario
Prof. Giovanni Calò
Prof.ssa Giuliana Bellafronte
Prof. Gianpiero Pinto
Prof. Egidio Dell’Atti
Prof.ssa Rossana Carpentieri
Prof. Giovanni Calò
Prof. Cesare De Rosa
Prof. Fabio Mercuri
Collaboratore Vicario
Collaboratore e Segretaria del Collegio dei Docenti
Supporto alla Presidenza e attività di coordinamento
dell’attività didattica
Responsabile della succursale
Area 1 – Gestione e monitoraggio POF
Area 2 – Orientamento Scolastico
Area 3 – Obbligo Scolastico e Sostegno agli alunni e alle
famiglie
Area 4 – Sostegno all’azione didattica dei docenti
Area 5 - Progettualità e nuove tecnologie e gestione sito
web
Area 6 - Realizzazione di Progetti Formativi d’intesa con
enti ed istituzioni esterne. Rapporti con il territorio
e il mondo del lavoro
17
COORDINATORI DIPARTIMENTI D’AREA
Prof. Egidio Dell’Atti
Prof.ssa Maria Lucia Rapanà
Coordinatore Dipartimento d’Area Tecnico Tecnologico
Coordinatore Dipartimento d’Area Liceo Scientifico
COORDINATORI DIPARTIMENTI INTERDISCIPLINARI
Prof.ssa Rossana CarpentieriItaliano, Storia, Geografia, Filosofia, Diritto ed Economia,
Religione
Prof.ssa Antonella Lerario Lingue Straniere
Prof. Giovanni Calò
Matematica, Calcolo
Prof. Riccardo Napoli
Informatica e Lab., Sistemi e Lab., Elettronica e Lab.
Prof.ssa Girolama Spadaro Educazione Fisica, Sienze Motorie e Sportive
Prof. Maurizio Cotardo
Elettrotecnica, Sistemi Elettrici, Impianti Elettrici
Prof. Antonio Capoccia
Fisica e Lab., Chimica e Lab., Scienze, Biologia e Lab.,
Scienze Integrate, Scienze Naturali
Prof. Giuseppe Viva
Tecnologia e Disegno, Disegno e Storia dell’Arte,
Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica
REFERENTI ASSI CULTURALI OBBLIGO ISTRUZIONE
Prof.ssa Rossana Carpentieri
Prof.ssa Antonella Lerario
Prof. Giovanni Calò
Prof. Antonio Capoccia
Asse storico sociale
Asse dei Linguaggi
Asse Matematico
Asse Scientifico-Tecnologico
COMMISSIONE GESTIONE E MONITORAGGIO POF
Prof. Gianpiero Pinto
(Referente)
Prof.ssa Caterina Aprile
Prof.ssa Maria Velella Arcuti
Prof. Giovanni Calò
Prof.ssa Rossana Carpentieri
Prof. Marco Cecchini
Prof.ssa Maria Rosaria De Blasi
Prof. Egidio Dell’Atti
Prof.ssa Antonella Lerario
Prof.ssa Maria Antonia Skomski
COMMISSIONE ORIENTAMENTO SCOLASTICO
Prof. Egidio Dell’Atti
(Referente)
Prof.ssa Caterina Aprile
Prof. Giovanni Calò
Prof.ssa Rossana Carpentieri
Prof.ssa Daniela Colazzo
Prof. Antonio Cuppone
Prof. Giovanni De Giorgi
Prof.Cosimo Di Gesù
18
Prof.ssa Teresa Gatto
Prof.ssa Antonia Lerario
Prof.ssa Luana Maglio
Prof. Fabio Mercuri
Prof. Luigi Monte
Prof. Gianpiero Pinto
Prof. Cosimo Ramundo
Prof. Luigi Schirosi
Prof.ssa Maria Antonia Skomski
Prof.ssa Girolama Spadaro
COMMISSIONE OBBLIGO SCOLASTICO E SOSTEGNO AGLI ALUNNI E ALLE FAMIGLIE
Prof.ssa Rossana Carpentieri
Prof. Giovanni Calò
Prof.ssa Maria Rosaria De Blasi
Prof. Giovanni De Giorgi
Prof. Egidio Dell’Atti
Prof.ssa Maria Antonia Skomski
(Referente)
COMMISSIONE SOSTEGNO ALL’AZIONE DIDATTICA DEI DOCENTI
Prof. Giovanni Calò
(Referente)
Prof.ssa Caterina Aprile
Prof.ssa Rossana Carpentieri
Prof.ssa Daniela Colazzo
Prof.ssa Maria Rosaria De Blasi
Prof. Egidio Dell’Atti
Prof.ssa Luana Maglio
Prof. Gianpiero Pinto
Prof.ssa Maria Atonia Skomski
COMMISSIONE PROGETTUALITA’ E NUOVE TECNOLOGIE. GESTIONE DEL SITO WEB
Prof.ssa Cesare De Rosa
Prof.ssa Caterina Aprile
Prof.ssa Giovanni De Giorgi
Prof.ssa Cosimo Di Gesù
Prof.ssa Fabio Mercuri
(Referente)
COMMISSIONE A SUPPORTO DELLA REALIZZAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI
D’INTESA CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE. RAPPORTI CON IL TERRITORIO E IL
MONDO DEL LAVORO
Prof. Fabio Mercuri
(Referente)
Prof.ssa Caterina Aprile
Prof. Giovanni Calò
Prof. Antonio Cuppone
Prof. Egidio Dell’Atti
Prof. Cesare De Rosa
Prof.ssa Maria Antonia Skomski
19
COMMISSIONE SICUREZZA
Prof. Giovanni Caiaffa
Prof. Antonio Cuppone
Prof. Gianpiero Pinto
Prof. Cosimo Ramundo
COMMISSIONE USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Prof.ssa Caterina Aprile
Prof.ssa Rossana Carpentieri
Prof. Antonio Cuppone
Prof. Giovanni De Giorgi
Prof. Egidio Dell’Atti
Prof. Cosimo Di Gesù
Prof.ssa Teresa Gatto
Prof.ssa Luana Maglio
Prof.ssa Angela Mazza
Prof. Livio Vito Meleleo
Prof. Luigi Monte
COMMISSIONE BIBLIOTECA
Prof.ssa Rossana Carpentieri
Prof. Marco Cecchini
Prof. Antonio Cuppone
Prof. Cosimo Di Gesù
Prof.ssa Luana Maglio
COMMISSIONE TECNICA
Prof. Giovanni Calò
Prof. Marco Cecchini
Prof. Daniela Colazzo
Prof. Antonio Cuppone
Prof.ssa Antonella Lerario
Prof. Massimo Maggiore
Prof. Fabio Mercuri
Prof. Claudio Vese
COMMISSIONE ELETTORALE
Componente
Docenti
Docenti
ATA
Alunni
Genitori
Responsabile
Prof. Claudio Vese
Prof. Prof. Antonio Cuppone
Sig. Rossano Minerba
Sig.na Marta Calò
Prof. Luigi Maglio
Funzione
Presidente
Componente/Segretario
Componente
Componente
Componente
20
COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI
Componenti Supplenti
Componenti Effettivi
Maria Lucia Rapanà
Giovanni Calò
Caterina Aprile
Cosimo Di Gesù
Gianpiero Pinto
Egidio Dell’Atti
RESPONSABILI VIGILANZA DIVIETO FUMO
Prof.ssa Caterina Aprile
Prof. Giovanni Calò
Prof. Marco Cecchini
(Sede Centrale)
(Sede Centrale)
(Succursale)
RESPONSABILI DEI LABORATORI
Prof. Calò Giovanni
Prof. Costantini Mario
Prof. Schirosi Luigi
Prof.ssa Levantaci Carmela
Prof. Mercuri Fabio
Prof. De Tuglie Leonardo Nicola
Prof. D’Attis Antonio
Prof. Costantini Mario
Prof.ssa Lerario Antonella
Prof.ssa Palumbo Bibiana
Prof. Maggiore Massimo
Prof.ssa Leo Rosanna
Prof. De Giorgi Giovanni
Prof. Cecchini Marco
Prof.ssa De Donno Anna Rita
Prof. Di Gesù Cosimo
Matematica e Calcolo
Matematica e Tecnologia Biennio
Fisica
Chimica
Informatica 1
Informatica 2
Informatica 3
Multimediale 1
Multimediale 2
Elettronica
Elettrotecnica
Automazione
Tecnologie e Sistemi Elettrici
Biologia succursale
Chimica/Fisica succursale
Informatica/Matematica succursale
DOCENTI REFERENTI
Prof. Claudio Vese
Prof.ssa Teresa Gatto
Prof.ssa Caterina Aprile
Prof.ssa Carla ZUCCALA’
Prof.ssa Angela Mazza
Prof.ssa Teresa Gatto
Prof. Gianpiero Pinto
Attività Sportive
UNICEF /Solidarietà
Educazione Stradale
Salute
Ecosostenibilità
Progetto “Il Quotidiano in Classe”
Centro Informazione e Consulenza (CIC)
21
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Nominativo
Sig.ra Teresa Musca
Prof. Luigi De Giorgi
Prof.ssa Caterina Aprile
Prof.ssa Giuliana Bellafronte
Prof.ssa Daniela Colazzo
Prof. Egidio Dell’Atti
Prof. Giovanni De Giorgi
Prof. Cosimo Di Gesù
Prof.ssa Angela Mazza
Prof.ssa Maria Lucia Rapanà
Sig. Graziano De Tuglie
Sig.ra Regina Resta
Sig. Andrea Specchia
Sig.ra Annarita Colazzo
Sig. Danilo Calabrese
Sig. Lorenzo Longo
Sig. Lorenzo Tarantino
Componente
Genitori
Dirigente Scolastico
Docenti
“
“
“
“
“
“
“
Genitori
“
“
ATA
Alunni (4^A inf)
“
(4^ C st )
“
(5^ C st)
Funzione
Presidente
Consigliere
“
“
“
“
“
“
“
“
GIUNTA ESECUTIVA
Componente
Nominativo
Prof. Luigi De Giorgi
Dott.ssa Rosa Bianca Pelli
Prof.ssa Caterina Aprile
Sig. Andrea Specchia
Sig.ra Annarita Colazzo
Sig. Danilo Calabrese
Dirigente Scolastico
DSGA
Docenti
Genitori
ATA
Alunni
3. OFFERTA FORMATIVA
3.1 Orientamento
Questa scuola espleta l’attività di orientamento in tre momenti differenti:
in ingresso: quando l’alunno deve accedere ad un percorso di studi superiori;
intermedio: quand’egli, terminato il biennio, deve operare la scelta di indirizzo;
in uscita: al termine degli studi, nella scelta del corso di studi universitari o della
professione lavorativa.
In questo modo l’alunno é sostenuto nelle scelte nei passaggi fra i diversi ordini di scuola,
determinanti per il proprio futuro. Spesso una causa dell’insuccesso nella scuola o nel lavoro è
l’assenza di progettualità in questo senso a causa del mancato orientamento.
Obiettivo dell’azione di orientamento è far acquisire all’alunno coscienza delle proprie
attitudini e delle proprie aspirazioni e la capacità di compiere scelte responsabili, prive di
incertezze o condizionamenti.
22
Le iniziative per l’attuazione si realizzeranno in collaborazione con enti esterni (Università,
agenzie per l’occupazione, figure aziendali, ecc).
3.2. Orario delle lezioni
Il Collegio Docenti ha deliberato il seguente orario delle lezioni per il corrente anno scolastico:
•
•
Per le classi con 32 ore settimanali, l’orario sviluppato in due giorni da cinque ore di lezione
dalle 8:10 alle 13:10 e in quattro giorni da sei ore di lezione dalle ore 8:10 alle ore 14:10.
Per le classi prime del Liceo Scientifico, opzione scienze applicate, con 27 ore settimanali
l’orario è sviluppato in tre giorni da quattro ore di lezione dalle ore 8:10 alle ore 12:10 e in
tre giorni da cinque ore di lezione dalle ore 8:10 alle ore 13:10.
3.3. Percorsi di studio
Un’offerta formativa oggi realmente fruibile deve andare incontro alla domanda dell’utenza.
Dovrà possedere caratteristiche di:
Ampiezza: uno studente che sceglie un istituto di istruzione secondaria superiore deve
avere un ventaglio ampio di percorsi e poter opzionare sul tipo di studi che gli permetta di
esprimersi al meglio, rendendo possibile il passaggio da un canale formativo all’altro in
caso di ripensamenti.
Flessibilità: bisogna abbandonare gli schemi rigidi che hanno caratterizzato la formazione
in passato, articolare in moduli il monte ore previsto e utilizzare opportuni spazi orari per
attività integrative.
Qualità: lo studente deve maturare una coscienza critica ed entrare in possesso di
strumenti che gli consentiranno di formarsi come cittadino e renderlo consapevole delle
proprie aspirazioni.
3.4. Profili in uscita
PROFILO EDUCATIVO-CULTURALE-PROFESSIONALE D’USCITA DEL QUINQUENNIO
DELL'ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
RISULTATI APPRENDIMENTO COMUNI AGLI INDIRIZZI INFORMATICA E
TELECOMUNICAZIONI - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
• Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai
quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali;
• Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile, di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente;
• Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
• Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura e delle arti
e saper cogliere l’importanza degli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente
naturale e antropico, nonché il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali e delle
tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali;
23
• Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire
in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
• Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
• Utilizzare i modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali.
RISULTATI APPRENDIMENTO SETTORE TECNOLOGICO
• Utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
• Orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con
particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente
e del territorio, riconoscendo le modificazioni tecnologiche intervenute nel corso della storia,
nei diversi contesti locali e globali;
• Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione
del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione,
documentazione e controllo;
• Riconoscere ed applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi
processi produttivi;
• Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei
saperi e al cambiamento delle condizioni di vita.
COMPETENZE INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA
• Costruire sistemi elettronici e macchine elettriche per la conversione ed il trasporto dell’energia
elettrica con particolare riferimento a quella derivante da fonti rinnovabili
• Sviluppare ed utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi ed apparati
elettronici per l’analisi ed il controllo di impianti di produzione, distribuzione e utilizzo di energia
alternativa e/o finalizzati alla gestione di sistemi di controllo automatico (domestico ed
industriale).
• Progettare sistemi elettrici di produzione e utilizzo di energie alternative e per l’automazione,
finalizzati al risparmio energetico, analizzando tempi e costi di realizzazione.
• Individuare le soluzioni tecniche per l’ottimizzazione degli impianti elettrici, tenendo conto delle
richieste della committenza e dei limiti di fattibilità attraverso una sapiente applicazione degli
aspetti normativi
• Gestire e manutenere impianti con particolare attenzione alla corretta applicazione dei manuali
d’uso.
• Redigere manuali d’uso e manutenzione degli impianti progettati, attenendosi alle
raccomandazioni fondamentali previste dal technical writing e curando le modalità di
presentazione più efficaci.
PROFILO DEL DIPLOMATO IN ELETTROTECNICA
Il Diplomato in Elettrotecnica,oltre alle specifiche competenze previste nel profilo educativo e
culturale, possiede conoscenze e competenze approfondite in Elettrotecnica e Automazione.
Egli è in grado in modo particolare, di conoscere gli aspetti generali sull’utilizzo e la gestione
dell’energia, di effettuare una diagnosi completa di un sistema con l’analisi di tutti gli aspetti
significativi.
24
Il Diplomato progetta impianti elettrici di produzione e utilizzo di energie alternative ed è in grado di
utilizzare apparati elettronici per il controllo di impianti di produzione e distribuzione delle stesse.
Individua le soluzioni corrette per la riduzione ed un’efficace razionalizzazione dei consumi, valuta
la necessità di introdurre l’impiego di fonti alternative e rinnovabili di energia per integrare e
completare il mix energetico dell’utenza.
E’ in grado altresì di documentare il proprio lavoro sia nella parte progettuale sia in quella
esecutiva nel rispetto delle normative vigenti e di correlarlo anche con l’analisi dei tempi e dei
relativi costi di realizzazione.
COMPETENZE INDIRIZZO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
ARTICOLAZIONE INFORMATICA
• Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti informatici; scegliere
dispositivi e strumenti in base alle caratteristiche funzionali.
• Gestire progetti software
• Operare nel rispetto delle normative inerenti la sicurezza del lavoro e degli ambienti
• Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali
• Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti
• Sviluppare applicazioni informatiche
• Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
PROFILO DEL DIPLOMATO IN INFORMATCA
Il Diplomato in Informatica possiede conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti
di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapendosi gestire
autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue.
In particolare possiede:
-
competenze scientifiche e tecnologiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione
delle informazioni, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti;
conoscenze e competenze approfondite nell’istallazione e gestione di sistemi informatici,
sotto il profilo delle risorse software, sia in ambiente locale che in ambiente di rete:
solide conoscenze in tema di programmazione server – side che client –side, ma
soprattutto di gestione di basi di dati da interfacciare con i servizi di rete offerti dalle più
comuni infrastrutture.
E’ in grado di analizzare, dimensionare, gestire e progettare piccoli sistemi per l’elaborazione, la
trasmissione, l’acquisizione delle informazioni sia in forma simbolica che in forma di segnali
elettrici.
E’ capace di risolvere problemi di piccola automazione in applicazione di vario tipo, sia tecnico –
industriali che scientifiche. Ha conoscenze di base per partecipare alla gestione ed alla
realizzazione di grandi sistemi di automazione basati sull’elaborazione dell’informazione.
PROFILO EDUCATIVO-CULTURALE-PROFESSIONALE D’USCITA DEL QUINQUENNIO DEL
LICEO SCIENTIFICO Opzione SCIENZE APPLICATE
RISULTATI APPRENDIMENTO COMUNI DEL PERCORSO LICEALE
•
Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche
e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori,
25
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della
propria vita.
Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le
argomentazioni altrui.
Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare
possibili soluzioni.
Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: - dominare la scrittura in tutti i
suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi
complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando
tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi.
- saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le
implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con
la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; - curare l’esposizione orale e
saperla adeguare ai diversi contesti.
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze
comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento.
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare
ricerca, comunicare.
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i
doveri che caratterizzano l’essere cittadini.
Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino
ai giorni nostri.
Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti
(territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del
luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati
statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi
della società contemporanea.
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica,
filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle
correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con
altre tradizioni e culture.
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo
spettacolo, la musica, le arti visive.
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure
tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono
alla base della descrizione matematica della realtà.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,
biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di
indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di
studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica ell’informatica nella
formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di
procedimenti risolutivi.
RISULTATI APPRENDIMENTO COMUNI LICEO SCIENTIFICO
•
•
Aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico - storico
filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche
in dimensione storica, ei nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle
scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
Saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
26
•
•
•
•
•
•
Comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della
matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in
particolare nell’individuare e
Risolvere problemi di varia natura;
Saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la
risoluzione di problemi;
Aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e
naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso
sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine
propri delle scienze sperimentali;
Essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico
nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con
attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche,
in particolare quelle più recenti;
Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
RISULTATI APPRENDIMENTO LICEO SCIENTIFICO opzione SCIENZE APPLICATE
• Aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di
laboratorio;
• Elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure
sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;
• Analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
• Individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici,
logici, formali, artificiali);
• Comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;
• Saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di
specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico;
• Saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.
PROFILO D’USCITA LICEO SCIENTIFICO opzione SCIENZE APPLICATE
«Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della
fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e
tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la
padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica
laboratoriale».
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
•
•
•
aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico – storico filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche
in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle
scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della
matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in
particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
27
•
•
•
•
saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la
risoluzione di problemi;
aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e
naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso
sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine
propri delle scienze sperimentali;
essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con
attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in
particolare quelle più recenti;
saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana
3.5. Saperi e competenze comuni
Pur nella diversità degli indirizzi è possibile individuare un percorso educativo comune teso a
formare non solo il cittadino di domani, soggetto autosufficiente nel sistema economico sociale, ma
anche quello di oggi che, seppur adolescente e non ancora economicamente autonomo,
rappresenti un soggetto sociale attivo, legittimato a compiere scelte capaci di attribuire valori e
significati alla propria esistenza.
Il processo formativo si svolge in continuo collegamento con le famiglie degli studenti, alle quali si
chiede costantemente di collaborare con le istituzioni formative non solo per discutere sul profitto dei
ragazzi, ma per operare insieme nella formazione ed educazione degli alunni. In tal senso i genitori
vengono coinvolti sia in fase di programmazione delle attività curriculari ed extracurriculari,
favorendo una più fattiva partecipazione all’attività degli organi collegiali, sia, soprattutto, nella
realizzazione dei progetti formativi, laddove possibile, valorizzandone le risorse umane e
professionali. Il tutto senza trascurare la consueta attività di informazione sull’andamento didattico e
disciplinare degli alunni attuata mediante l’orario settimanale di ricevimento, le comunicazioni scuola
famiglia, il periodico ricevimento collettivo per indirizzo.
Su tale irrinunciabile presupposto poggia la programmazione degli obiettivi generali che
l’istituzione scolastica si prefigge nella formazione dello studente, con particolare riferimento al
biennio dell’obbligo scolastico. In tal senso il Collegio Docenti programma annualmente una serie
di interventi didattici di recupero, finalizzati alla rimozione delle lacune pregresse ed al
superamento degli eventuali debiti formativi.
Di seguito si individuano i requisiti, sia minimi che di eccellenza, da certificare al compimento del
biennio d’obbligo:
CONOSCENZE/SAPERI
- Conoscenza del codice, delle tecniche e del linguaggio specifico delle varie discipline
anche di quelle non verbali.
- Capacità linguistico – espressiva in riferimento alle necessità personali e della vita di
relazione.
- Conoscenza, comprensione e comparazione di situazioni, istituzioni ed eventi,
economici, scientifici e storico - sociali vicini e lontani nel tempo e nello spazio.
- Conoscenza e applicazione dei procedimenti di calcolo e misura anche per risolvere
problemi.
- Conoscenza e comprensione dei principi della Costituzione.
COMPETENZE - SAPERE FARE
- Saper comprendere, interpretare, analizzare messaggi verbali in lingua italiana.
- Saper comprendere, interpretare, analizzare messaggi non verbali.
- Produrre messaggi usando un linguaggio semplice, preciso e non ambiguo.
- Saper comprendere, interpretare, analizzare messaggi nelle lingue inserite nel
curricolo di studi.
- Produrre messaggi nelle lingue inserite nel curricolo di studi.
- Usare correttamente gli strumenti di consultazione e di ricerca.
- Acquisire un metodo di studio, di ricerca, di auto apprendimento continuo.
- Cogliere il senso di un’informazione, rielaborarla in maniera autonoma, usando un
linguaggio specifico e appropriato.
28
Operare collegamenti tra le varie discipline richiamando nozioni acquisite negli anni
precedenti.
-
CAPACITÀ' - SAPERE ESSERE
- Aver superato atteggiamenti e comportamenti adolescenziali.
- Disporre di un’autonoma identità personale, conseguire una soddisfacente autostima.
- Avere coscienza del proprio sé emotivo, riuscendo a controllare comportamenti e
sensazioni.
- Avere operato scelte di vita nel rispetto di sé, dell’altro, dell’ambiente, della diversità.
- Essere consapevole dei diritti - doveri propri ed altrui.
- Aver maturato la consapevolezza della indispensabilità di uno stile di vita sano in
difesa della salute.
- Saper elaborare e valutare dati e informazioni relativi ai saperi delle discipline di
competenza.
- Essere consapevole delle problematiche del mondo del lavoro.
- Orientarsi, operare scelte, assumere decisioni.
- Accettare e condividere i principi della vita democratica sanciti dalla Costituzione.
- Relazionarsi positivamente con le moderne tecnologie di apprendimento e di
comunicazione.
- Avere sviluppato capacità critiche e di riflessione personale.
Gli obiettivi generali che l’istituzione scolastica si prefigge per un armonica formazione dello
studente nel triennio post obbligo vanno così di seguito individuati:
• promuovere lo sviluppo di potenzialità e capacità di orientarsi nel contesto sociale,
economico e culturale;
• far assimilare e sviluppare la capacità di comprendere, costruire e criticare argomentazioni e
discorsi.
Simili obiettivi postulano una duplice finalità della scuola:
• delineare una mappa delle strutture culturali di base necessaria per il successivo sviluppo
della capacità di capire, fare, prendere decisioni, progettare;
• assumere una forma mentis che riconosca il valore imprescindibile della tradizione storica e
ponga lo studente in relazione con la contemporaneità e con il contesto culturale e sociale.
3.6. Finalità Generali
•
•
•
•
•
•
Equilibrato sviluppo della personalità degli studenti
Formazione tecnico-professionale e culturale
Valorizzazione delle eccellenze
Contenimento della dispersione scolastica
Prevenzione di forme di disagio giovanile
Orientamento come progettazione consapevole del proprio avvenire.
3.7. Finalità Formative
L’Istituto MEDI, mediante la sua offerta formativa ed educativa, si prefigge delle finalità di carattere
generale a prescindere dal percorso di studi scelto dagli allievi, ma soprattutto sviluppare
capacità di auto-apprendimento ossia IMPARARE AD IMPARARE!
Inoltre, con l'avvio dell'innalzamento dell'obbligo scolastico, questa scuola implementa i saperi e le
competenze comuni, identificati come "competenze chiave di cittadinanza", che tutti gli alunni
debbono acquisire.
L'acquisizione delle "competenze chiave di cittadinanza" costituisce il fine e la parte centrale della
riforma dell'obbligo di istruzione (DM 139 del 2007) .
29
Si tratta di un insieme di saperi riferiti a quattro assi culturali: dei linguaggi, matematico,
scientifico-tecnologico, storico-sociale:
1. Imparare ad imparare: ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro.
(Oggi molti di loro si disperdono perché non riescono ad acquisirlo).
2. Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi
obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i
vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati.
(Oggi molti di loro vivono senza la consapevolezza della realtà e delle loro potenzialità).
3. Comunicare: ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità
diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i
diversi linguaggi. (Oggi i giovani hanno molte difficoltà a leggere, comprendere e a scrivere
anche testi semplici in lingua italiana).
4. Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagire con gli altri
comprendendone i diversi punti di vista. (Oggi i giovani assumono troppo spesso atteggiamenti
conflittuali e individualistici, perché non riconoscono il valore della diversità e dell’operare
insieme agli altri).
5. Agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore
delle regole e della responsabilità personale. (Oggi spesso i giovani agiscono in gruppo per
non rispettare le regole e per non assumersi responsabilità).
6. Risolvere problemi: ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper
contribuire a risolverle. (Oggi i giovani tendono, spesso, ad accantonare e a rinviare i problemi
per la situazione di malessere esistenziale che vivono nell’incertezza del futuro).
7. Individuare collegamenti e relazioni: ogni giovane deve possedere strumenti che gli
permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. (Oggi
molti giovani non possiedono questi strumenti).
8. Acquisire ed interpretare l’informazione: ogni giovane deve poter acquisire ed
interpretare criticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità,
distinguendo fatti e opinioni. (Oggi molti giovani sono destinatari passivi di una massa enorme
di messaggi perché sono sprovvisti di strumenti per valutarli).
3.8. Metodologie e metodi di insegnamento
Comportamenti comuni
Mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di valutazione
(Il docente in sostanza deve rendere sempre partecipe la classe di quel che ogni
alunno sta facendo e di come gli venga valutato il lavoro)
Favorire la partecipazione attiva degli alunni , incoraggiare la fiducia nelle proprie
possibilità, non demonizzando l'errore, rispettando comunque le specificità individuali
nel modo di apprendere;
Creare un clima di affettività positività e disponibilità al dialogo.
30
Metodi e mezzi
Gradualità dell'intervento educativo (percorsi modulari);
Utilizzo di metodologie e strumenti diversificati e funzionali agli obiettivi da
raggiungere;
Problem solving come punto di partenza nello svolgimento di nuovo argomento;
Analisi testuale;
Percorso induttivo e deduttivo;
Ricerca e/o attività di laboratorio;
Sperimentazione pratica;
Lavori individuali e di gruppo;
Lezione dialogica e partecipativa;
Attività di recupero e/o di approfondimento;
Interventi individualizzati.
Mezzi di comunicazione di massa;
Sussidi audiovisivi;
Materiale scientifico e tecnico pratico;
Strumenti di laboratorio;
Materiale cartaceo;
Attrezzature specifiche secondo i vari indirizzi;
Laboratori ed aule speciali.
3.9. Valorizzazione delle eccellenze
Valorizzare il lavoro degli alunni capaci è uno stimolo di crescita per loro e per i compagni di
classe. L’obiettivo è infondere la consapevolezza dell’importanza di investire nella formazione.
Tale valorizzazione passa attraverso il riconoscimento del merito scolastico, anche mediante
forme di gratificazione:
Partecipazione alle Olimpiadi
Questo istituto partecipa alle selezioni delle olimpiadi di informatica, di fisica ecc., in quanto la
partecipazione a tali gare rappresenta un momento significativo che tende a far emergere le
eccellenze esistenti fra la popolazione scolastica. Gli studenti che si cimentano hanno elevate
capacità rispetto agli aspetti logico-matematici e speculativi della disciplina.
Gruppo sportivo
L’attività fisica e l’allenamento per affrontare situazioni di competizione positiva nonché l’abitudine
al rispetto delle regole sono fattori per promuovere un armonioso sviluppo della persona,
soprattutto nell’età adolescenziale. Ampio spazio viene dedicato all’adesione e all’organizzazione
di attività sportive individuali e di squadra (tornei di Istituto, provinciali, interprovinciali, campionati
studenteschi, ecc.). E’ consuetudine consolidata negli anni di costituire il “Gruppo sportivo”,
31
coordinato dai docenti di Educazione fisica, che ha lo scopo di avvicinare gli alunni alla pratica
sportiva, distogliendoli da altre attività, a volte rischiose e pericolose.
La volontaria adesione degli alunni é notevole e i prestigiosi risultati (la bacheca zeppa di trofei!) lo
testimoniano.
Partecipazione ai giochi sportivi studenteschi nelle specialità:
Atletica Leggera, Scacchi, Dama, Tennis da tavolo, Calcio a 5, Pallavolo, Pallacanestro.
Le attività si svolgono in orario pomeridiano, nella palestra di questo Istituto, o avvalendosi di strutture
esterne comunali.
Corsi IDEI
I corsi IDEI previsti dall’attuale regolamento scolastico, normalmente attuati come corsi intensivi di recupero
(si veda anche “Interventi di recupero e sostegno”) sono attuati nell'ambito della quota di autonomia e
comunque non superiore al 20% dell'orario curricolare.
3.10. Piani di studio
Dal corrente anno scolastico, in seguito alla riforma degli istituti tecnici, per le classi prime non c’è
la precedente distinzione mentre la scelta dell’indirizzo avviene all’atto dell’iscrizione, pur restando
la possibilità di un passaggio ad altro indirizzo.
BIENNIO
Il biennio del tecnologico, è strutturato con l’obiettivo di far acquisire agli allievi una solida base
culturale che permetta loro di accedere con una certa facilità alle varie specializzazioni nel
triennio.
TRIENNIO
Obiettivo fondamentale dei curricoli del triennio è quello di definire una figura professionale capace
di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal
punto di vista tecnologico sia da quello dell'organizzazione del lavoro.
Tale obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i problemi in
termini sistemici, basata su essenziali ed aggiornate conoscenze delle discipline di indirizzo
integrate da organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità valutative
delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali.
Il Liceo Scientifico–Tecnologico offre all’utenza un corso quinquennale di studi capace di
coniugare in modo significativo ed armonioso una solida preparazione umanistica con una
qualificata formazione scientifica/tecnologica derivante dallo studio curriculare dell’informatica e dei
sistemi automatici, dall’approfondimento in laboratorio di principi e teorie scientifiche, dalla
conoscenza di processi tecnologici.
La matematica diviene uno strumento necessario per un corretto utilizzo delle scienze fisiche,
chimiche ed informatiche.
3.11. Indicazioni Metodologiche comuni ad ogni percorso:
Lo svolgimento delle discipline viene effettuato con approccio progettuale e in modo
tale da evidenziare le problematiche essenziali.
L'analisi parte da applicazioni che riproducono casi concreti, anche ricercando
contatti con le realtà presenti sul territorio.
Sono privilegiati i principi di base, le leggi, gli aspetti funzionali, i criteri di analisi
progettuale rispetto a una trattazione teorica approfondita e prettamente nozionistica.
Lo studente viene abituato ad affrontare i problemi individuando sempre i dati di
partenza e gli obiettivi del lavoro.
32
Si conducono gli allievi all'individuazione dei principi e degli elementi unificanti, al fine
di fornire loro i principali meccanismi di un sapere consapevole ed autonomo.
Le macchine e gli impianti vengono visti come componenti di sistemi più ampi e
complessi, sottolineandone gli aspetti applicativi.
I moduli delle diverse discipline sono stati articolati in modo da affrontare i nuclei
fondanti per approfondimenti successivi e in forma integrata, al fine di facilitare
l'assimilazione dei contenuti. Eventuali altre sequenze o contenuti sono possibili purché
assicurino il requisito precedente.
Viene fatto uso sistematico di manuali tecnici e normative, software applicativi e
prodotti multimediali.
Le esperienze di laboratorio, sia reali che simulate, infine, costituiscono parte
integrante dell'attività didattica.
Per quanto riguarda gli Obiettivi Formativi specifici delle Materie ogni singolo
docente, dopo aver concordato nell’ambito delle riunioni di dipartimento e per discipline, i
contenuti che preventiva di svolgere, gli obiettivi che intende raggiungere, con quali tempi,
metodi e mezzi, elabora per la propria materia e per ciascuna classe il proprio piano di
lavoro.
Ogni docente, nel proprio piano di lavoro, dovrà prevedere le strategie atte a far
acquisire/potenziare le 7 competenze chiave di cittadinanza descritte nel documento sull'obbligo
d'istruzione, entrato in vigore l'1-settembre-2007.
3.12. Caratteristiche dei Corsi – Quadri Orario – Discipline
INDIRIZZO “ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA”
33
ARTICOLAZIONE: “ELETTROTECNICA”
DISCIPLINE
1° Biennio
TIPO DI PROVE
I
II
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
S.O.
Lingua Inglese
3
3
S.O.
Storia
2
2
O.
Matematica
4
4
S.O.
Diritto ed Economia
2
2
O
Scienze Integrate (Scienze
della Terra e Biologia)
2
2
O.
Scienze Motorie e Sportive
2
2
P.O.
Religione Cattolica o Attività
alternative
1
1
O.
Scienze Integrate (Fisica)
3
3
P.O.
3
P.O.
3
G.O.
di cui in compresenza
Scienze Integrate (Chimica)
2*
3
di cui in compresenza
Tecnologie e tecniche di
rappresentazione grafica
2*
3
di cui in compresenza
2*
Tecnologie Informatiche
3
di cui in compresenza
2*
Scienze e tecnologie applicate
TOTALE ORE SETTIMANALI
P.O.
3**
32
O.
32
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate
con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza
nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di
indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.
INDIRIZZO “INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI”
ARTICOLAZIONE: “INFORMATICA”
34
DISCIPLINE
1° Biennio
TIPO DI PROVE
I
II
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
S.O.
Lingua Inglese
3
3
S.O.
Storia
2
2
O.
Matematica
4
4
S.O.
Diritto ed Economia
2
2
O.
Scienze Integrate (Scienze
della Terra e Biologia)
2
2
O.
Scienze Motorie e Sportive
2
2
P.O.
Religione Cattolica o Attività
alternative
1
1
O
Scienze Integrate (Fisica)
3
3
P.O.
3
P.O.
3
G.O.
di cui in compresenza
2*
Scienze Integrate (Chimica)
3
di cui in compresenza
2*
Tecnologie e tecniche di
rappresentazione grafica
3
di cui in compresenza
2*
Tecnologie Informatiche
3
di cui in compresenza
2*
Scienze e tecnologie applicate
TOTALE ORE SETTIMANALI
P.O.
3**
32
O.
32
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate
con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza
nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di
indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.
LICEO SCIENTIFICO
Opzione: Scienze applicate
35
DISCIPLINE
1° Biennio
Tipo di Prove
I
II
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
S.O.
Lingua e cultura straniera
3
3
S.O.
Storia e Geografia
3
3
O.
Matematica
5
4
S.O.
Informatica
2
2
O.
Fisica
2
2
O.
Scienze Naturali*
3
4
O.**
Disegno e Storia dell’Arte
2
2
G.O.
Scienze motorie e sportive
2
2
P.O.
Religione Cattolica o Attività
alternative
1
1
O.
TOTALE ORE SETTIMANALI
27
27
* Biologia, Chimica, Scienze della Terra
** Orale il primo anno, pratico ed orale il secondo anno.
E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti
obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse
assegnato.
ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE
(Ordinamento)
36
DISCIPLINE
TRIENNIO
TIPO DI
PROVE
III
IV
V
Lingue e Lettere italiane
3
3
3
S.O.
Storia
2
2
2
O.
Lingua Straniera
3
2
2
S.O.
Economia industriale
ed Elementi di Diritto
Matematica
-
2
2
O.
3
3
3
S.O.
Meccanica e Macchine
3
-
-
O.
Elettrotecnica
5 (2)
4 (2)
5 (2)
S.O.P.
Elettronica
3 (2)
3
-
S.O.
Sistemi elettrici automatici
3 (2)
4 (2)
S.O.
Impianti elettrici
-
3
4
S.O.
Tecnologie elettriche,
Disegno e Progettazione
Educazione fisica
4 (2)
4 (3)
4 (3)
G.O.P.
2
2
2
P.O.
Religione/Attività alternative
1
1
1
-
*
*
*
32 (8)
32 (7)
32 (7)
Area di Progetto
TOTALE ORE SETTIMANALI
3 (2)
(a)
(b)
( ) Tra parentesi sono indicate le ore di laboratorio
(a) Nel quarto e quinto anno la prova è solo orale
(b) Nel quarto anno la prova è solo orale
* All’Area di Progetto, che rappresenta un indispensabile momento di sintesi a realizzarsi con un’attività progettuale interdisciplinare,
deve essere destinatomn numero di ore non superiore al 10% del monte ore annuomdelle discipline coinvolte in questa attività.
INFORMATICA
(Abacus)
37
DISCIPLINE
TRIENNIO
TIPO DI
PROVE
III
IV
V
Religione/Attività alternative
1
1
1
-
Lingue e Lettere italiane
3
3
3
S.O.
Storia ed Educazione civica
2
2
2
O.
Educazione fisica
2
2
2
P.O.
Lingua Straniera
3
3
3
S.O.
Matematica
5 (2)
4 (2)
3 (2)
S.O.P.
Calcolo delle probabilità, statistica,
ricerca operativa
Elettronica, telecomunicazioni
3 (1)
3 (1)
3 (1)
O.P.
4 (2)
5 (2)
5 (3)
S.O.P.
Informatica
5 (2)
5 (2)
5 (3)
S.O.P.
Sistemi
4 (2)
4 (2)
5 (3)
S.O.
TOTALE ORE SETTIMANALI
32 (9)
32 (9)
32 (12)
( ) Tra parentesi sono indicate le ore di laboratorio
LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
Sperimentazione BROCCA
38
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI PER TUTTI GLI STUDENTI
ORE SETTIMANALI
TIPO DI
PROVE
DISCIPLINE
I
II
III
IV
V
Educazione Fisica
2
2
2
2
2
P.O.
Religione / Attività alternative
1
1
1
1
1
O.
Italiano
5
5
4
4
4
S.O.
Lingua straniera
3
3
3
3
3
S.O.
Storia
2
2
2
2
3
O.
2
3
3
O.
Filosofia
Diritto ed Economia
2
Geografia
3
Matematica *
5 (2)
2
O.
5 (2)
Informatica e Sistemi Automatici
Scienze della Terra
4(1)
4(1)
S.O.
3 (2)
3 (2)
3 (2)
S.O.
2
5 (5)
3 (2)
3 (2)
3 (2)
4 (2)
3 (2)
6 (3)
2
34
P.O.
S.P.O.
P.O.
S.G.O.
Disegno
34
2 (1)
P.O.
4 (2)
3 (2)
2 (1)
5 (5)
Chimica e Laboratorio
O.
P.O.
4 (2)
Fisica e Laboratorio
TOTALE ORE SETTIMANALI
2
3
Biologia e Laboratorio
Tecnologia e Disegno
4 (1)
3
Biologia
Laboratorio Fisica/Chimica
O.
34
2
34
G.O.
34
* Comprensiva di Informatica nel 1° e 2° anno
( ) Tra parentesi sono indicate le ore di laboratorio
3.13. Valutazione dell’apprendimento
39
Per controllare il processo educativo-formativo è necessario disporre di una serie di informazioni
rilevanti inerenti alla metodologia didattica seguita, mediante le quali sia possibile misurare il livello
di acquisizione di competenze, conoscenze ed abilità del singolo alunno e del gruppo classe.
Questo istituto utilizza i risultati per monitorare la propria attività e sondarne l’efficacia, l’efficienza e
la validità dell’azione formativa.
I momenti della valutazione privilegiati sono di tre tipi, secondo la scansione temporale in cui
avvengono:
Iniziale
Ha una funzione di natura diagnostica circa i livelli di partenza in termini di conoscenze e abilità
degli alunni. In questo modo
si accerta il loro patrimonio cognitivo e l’adeguatezza o meno alle difficoltà del percorso;
si rilevano i prerequisiti per attivare eventuali procedure di riallineamento e/o di recupero.
Nelle terze classi, i docenti delle materie iniziate al biennio, somministrano a inizio anno dei test
d’ingresso per calibrare bene il punto di partenza dei programmi.
•
•
in itinere
E’ una valutazione formativa e si attua quando il percorso didattico è a regime. Fornisce
indicazioni sul grado di apprendimento dei singoli e nel contempo assicura al docente un indicatore
generale dell’apprendimento sul gruppo classe, una sorta di “spia”, in funzione del quale regolare
l’azione didattica.
Nello specifico, è necessaria
•
•
•
•
per rilevare difficoltà ed ostacoli incontrati dagli alunni e rimuoverne le cause;
per esprimere giudizi valutativi sulla preparazione degli alunni;
per compiere una verifica della programmazione ed eventualmente aggiustarne il tiro;
per programmare mirati interventi di recupero.
Finale
Deve riferirsi all’intero anno scolastico e fornisce un bilancio complessivo sull’apprendimento
delle singole discipline al termine del lavoro svolto.
Consente:
•
•
di esprimere un giudizio complessivo sull’apprendimento degli alunni;
di accertare se gli obiettivi prefissarti sono stati conseguiti ed a quale livello.
La valutazione iniziale ha lo scopo di fornire indicazioni di natura diagnostica sulle quali costruire
la programmazione didattica ed eventuali attività di riallineamento e di recupero.
La valutazione formativa non tiene conto esclusivamente del profitto , ma anche di altri indicatori
quali: interesse ed impegno, partecipazione, metodo di studio, assiduità della frequenza,
progressione dei risultati.
La valutazione del profitto riguarda gli obiettivi cognitivi raggiunti dallo studente secondo indicatori
di questo tipo:
conoscenza dei termini;
conoscenza dei fatti;
conoscenza di regole e principi;
capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti;
capacità di effettuare applicazioni;
40
capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi.
Per la valutazione dell’interesse e dell’impegno vengono presi in considerazione
comportamenti attinenti all’adempimento dei doveri di studio e all’esercizio della volontà quali
l’attenzione alle lezioni;
il desiderio di approfondimento personale;
l’impegno nel cercare di superare ostacoli e/o limiti nella preparazione di base;
la continuità, sistematicità e serietà nell’applicazione a casa.
La partecipazione è intesa come la capacità dello studente di inserirsi ed interagire nella dinamica
di classe e di Istituto, fornendo contributi personali.
Gli elementi da prendere in considerazione per la sua valutazione sono:
l’attenzione costruttiva;
la disponibilità alla collaborazione con i compagni e con i docenti;
il rispetto della puntualità;
interventi di chiarimento, proposte costruttive, apporti di contributi personali al dialogo
educativo;
partecipazione fattiva all’area di progetto;
disponibilità a frequentare stages ed iniziative formative.
Le procedure e gli strumenti di controllo del processo di valutazione sono scelti dal docente in base
al genere di competenze da valutare: colloquio orale, interrogazioni dal posto, prove scritte.
Le prove scritte sono di 3 tipi: strutturate, semi-strutturate, aperte.
Le prove strutturate consistono in domande precise e circoscritte rispetto alle quali le alternative di
risposta sono predefinite; il compito dello studente è scegliere quella che ritiene corretta. Sono di
questo tipo test comprendenti:
domande con risposta a scelta singola/multipla fra una serie di opzioni;
frasi da espletare;
corrispondenze da determinare fra termini o elementi o concetti;
domande con risposta del tipo vero-falso.
Le prove semi-strutturate consistono in domande precise e circoscritte rispetto alle quali lo
studente deve “costruire” una propria risposta. Sono di questo tipo:
I saggi brevi;
I questionari a risposta libera;
Riassunti;
Relazioni su brani o tecniche;
Problemi e test di comprensione.
Le prove a risposta aperta consistono in compiti ad ampio respiro, nelle quali lo studente è
chiamato ad esprimere il proprio pensiero o la propria soluzione progettuale.
Ogni prova viene sinteticamente valutata utilizzando come misura la scala decimologica (da 1 a
10, come per legge). Il voto è la risultanza di diversi parametri valutativi applicati così come di
seguito descritti dalla tabella di
Corrispondenza tra voto e prestazioni
41
Per ciascuno degli obiettivi cognitivi comuni alle varie discipline sono individuati i seguenti livelli
tassonomici con la specificazione delle prestazioni corrispondenti:
Va precisato, che il voto finale complessivo non è una pura media aritmetica dei voti ottenuti
durante l’anno ma scaturisce da un attento esame fatto dal C.d.C. che tiene conto dai voti proposti
dai singoli docenti, dalla situazione pregressa, l’impegno profuso e qualsiasi altro elemento utile
alla valutazione dell'alunno.
Tutte le prove, compreso ogni momento di vita scolastica da cui trarre indicazioni in questo senso,
contribuiscono a determinare il voto finale assegnato ad un alunno per una data materia.
I voti verranno registrati sul libretto personale dello studente.
Dal corrente anno scolastico, la normativa vigente prevede che l’ alunno con numero di assenze
pari al 25% del monte ore per ciascuna disciplina (salvo gravi, documentati e continuativi motivi di
salute) è automaticamente non ammesso alla classe successiva. I ritardi e le uscite anticipate
(concesse solo per gravi e giustificati motivi) entreranno nel computo di tale monte ore (il
coordinatore di classe registrerà tali movimentazioni).
3.14. Debito scolastico: Interventi di recupero e sostegno
L’individualizzazione della didattica si esplica anche attraverso la realizzazione di iniziative di
recupero e sostegno, che insieme ad un adeguato orientamento permettano agli allievi, secondo i
propri ritmi e tempi, di percorrere l'itinerario formativo.
Il miglioramento della qualità del percorso formativo è uno dei più importanti obiettivi che la scuola
deve proporsi nell’ottica dell’innalzamento del successo scolastico. Tale obiettivo può essere
conseguito anche attraverso una adeguata progettazione di attività di recupero e sostegno, che
aiuti l’alunno a superare i propri problemi di apprendimento ed a raggiungere i risultati necessari.
Svolgono queste attività i docenti dell’istituto, secondo le norme stabilite dall' O.M. 92 del
5.11.2007.
•
•
Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del P.O.F. e sono
programmate ed attuate dai consigli di classe sulla base di criteri didattico-metodologici
definiti dal collegio dei docenti e dalle indicazioni organizzative del consiglio di istituto;
le attività di recupero hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si
realizzano in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali;
Livello
Conoscenza Comprensione Applicazione
voti
Analisi
Sintesi
Valutazione
3-4
Scarsa
Marginale
Errata
Superficiale Inconsistente Arbitraria
5
Limitata
Approssimata
Incerta
Confusa
Frammentaria Contraddittoria
6
Sufficiente
Adeguata
Accertata
Essenziale
Coerente
Coerente
7-8
Approfondita Aderente
Sicura
Articolata
Significativa
Documentata
9-10
Rigorosa
Autonoma
Profonda
Originale
Critica
•
Puntuale
la scuola promuove e favorisce la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative
dandone periodicamente notizia alle famiglie;
42
•
•
•
•
•
•
•
le attività di recupero sono realizzate per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli
scrutini intermedi e sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze riscontrate;
la scuola ha l’obbligo di attivare gli interventi di recupero individuando le discipline e/o le
aree disciplinari che necessitano degli interventi determinando le modalità di
organizzazione e realizzazione precisandone tempi, durata, modelli, forme di verifica dei
risultati conseguiti dagli studenti, criteri di valutazione, nonché modalità di comunicazione
alle famiglie, determinando anche il numero degli interventi e la consistenza oraria da
assegnare a ciascuno di essi in funzione dei fabbisogni e delle risorse finanziarie;
gli studenti sono tenuti alla frequenza degli interventi in questione e al termine sottoporsi
alle verifiche volte ad accertare l’avvenuto recupero (del cui risultato si dà puntuale notizia
alle famiglie);
nella organizzazione delle attività di sostegno e di recupero può essere adottata una
articolazione diversa da quella per classe che tenga conto degli obiettivi formativi da
raggiungere (possono essere determinati calendari delle lezioni che prevedano soluzioni
flessibili e differenziate nella composizione delle classi per far fronte sia alle necessità di
sostegno e recupero che a quelle di valorizzazione ed incremento delle eccellenze. Le
attività così organizzate rientrano nella normale attività didattica e sono,
conseguentemente, computabili ai fini del raggiungimento del monte ore annuale di lezioni
previsto dal vigente ordinamento);
possono essere previsti interventi per gruppi di studenti provenienti da classi parallele
purchè omogenei nelle carenze riscontrate nelle stesse discipline;
nel caso in cui gli interventi didattici siano realizzati nell’ambito della utilizzazione della
quota del 20% prevista dal D.M. n. 47 del 13 giugno 2006, si è tenuti ad organizzare azioni
specifiche commisurate anche ai fabbisogni formativi degli studenti che non hanno
necessità di interventi finalizzati al recupero attraverso percorsi con traguardi di eccellenza;
la scuola promuove e favorisce la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative
dandone periodicamente notizia alle famiglie;
Recupero in Itinere:
Periodicamente ciascun docente dedicherà alcune ore di recupero, in caso di necessità, sotto
forma di:
•
•
•
Attività in classe programmate dall’insegnante ed attuate durante il normale svolgimento
delle lezioni;
Attività guidate dall’insegnante e svolte autonomamente dagli alunni sotto forma di compiti,
esercizi, ricerche, approfondimenti individualizzati;
Esercitazioni guidate.
Sportello didattico disciplinare
In corso d’anno, i docenti che si renderanno disponibili, incontreranno gli alunni che hanno
bisogno di colmare lacune e bisognosi di rinforzo didattico.
I giorni, le ore di presenza a scuola dei in questione e le relative materie saranno comunicate agli
alunni interessati e alle relative famiglie.
Corsi di recupero pomeridiani
43
INTERMEDI - relativi ai Debiti formativi contratti alla fine del I° quadrimestre
In sede di scrutinio, ogni consiglio di classe dopo un'attenta analisi dei bisogni formativi di ciascuno
studente e della natura delle difficoltà rilevate nell’apprendimento delle varie discipline, stabilisce il
tipo di intervento: in itinere o mediante corsi appositamente programmati.
I corsi programmati vengono svolti, in orario aggiuntivo alle orario curricolare, di norma dopo il
termine degli scrutini del primo quadrimestre.
Un apposito comitato di coordinamento provvede alla formazione dei gruppi classe e del
calendario degli incontri.
Ove le famiglie interessate decidessero di non avvalersi delle azioni di recupero organizzate dalla
scuola per provvedervi in proprio, lo dovranno comunicare per iscritto, fermo restando, comunque,
l'obbligo degli alunni di doversi sottoporre alle verifiche programmate dal consiglio di classe.
Le verifiche programmate a metà anno, dette verifiche intermedie, sono obbligatorie.
FINALI - relativi ai Debiti formativi che hanno determinato la "sospensione del giudizio".
In sede di scrutinio finale, ogni consiglio di classe stabilisce per ogni alunno l'esito finale:
PROMOZIONE, NON PROMOZIONE o SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO.
La sospensione del giudizio è determinata dal perdurare di debiti contratti durante l'anno e per i
quali si rendono necessari dei corsi finali di recupero.
I corsi finali di recupero si svolgono dopo la fine delle attività didattiche e prima dell'inizio del nuovo
anno scolastico.
I corsi sono un'opportunità per le famiglie. Vale, anche per i corsi di recupero finali, la facoltà da
parte delle famiglie di usufruirne, ossia, ove le famiglie interessate decidessero di non avvalersi
delle azioni di recupero organizzate dalla scuola per provvedervi in proprio, lo dovranno
comunicare per iscritto, fermo restando, comunque, l'obbligo degli alunni di doversi sottoporre alle
verifiche programmate dal consiglio di classe.
Al termine dei corsi, si effettuano le verifiche finali obbligatorie per tutti coloro che hanno il "giudizio
sospeso".
Il consiglio di classe, alla luce delle verifiche effettuate, delibera l' integrazione dello scrutinio finale,
espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo,
risolverà la sospensione del giudizio con la PROMOZIONE alla classe successiva mentre in caso
di esito negativo del giudizio finale, si risolverà la sospensione del giudizio con la NON
PROMOZIONE.
Lo scrutinio finale, riguarda ovviamente solo gli alunni con il "giudizio sospeso".
I corsi di recupero, intermedi e finali, sono tenuti, nell'ordine:
•
dai docenti della classe;
44
•
•
•
dai docenti di altre classi, in caso di impegno o indisponibilità del docente della classe;
dai docenti supplenti, attinti dalle graduatorie di istituto, in caso di impegno o indisponibilità
dei docenti della scuola;
docenti esperti esterni alla scuola in possesso dei requisiti richiesti.
La somministrazione e la valutazione delle verifiche ed i successivi scrutini sono svolti
esclusivamente dai docenti titolari della classe.
Il docente Coordinatore di Classe ha il compito di fornire assistenza e consulenza agli alunni nella
promozione dello studio individuale (c.d. ”sportello”) e costituisce la figura di riferimento per alunni
e famiglie.
3.15. Credito scolastico
Il concetto di credito scolastico è stato introdotto per rendere gli esami di stato più obiettivi e più
efficaci nel valutare l'andamento complessivo della carriera scolastica di ogni alunno; serve ad
evitare episodi di valutazioni finali contraddittorie con l'andamento della carriera scolastica e con
l'impegno dimostrato, escludendo il rischio di un esito “casuale” dell’esame. Si tratta di un
patrimonio di punti che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso e che
contribuisce a determinare il punteggio finale dell'esame come segue:
max punti 25 (credito scolatico) + max punti 45 (prove scritte) + max punti 30 (colloquio)
La commissione d'esame, fermo restando il punteggio massimo di 100, può motivatamente
integrare il punteggio fino a un massimo di 5 punti ove il candidato abbia ottenuto un credito
scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nella prova d'esame pari almeno a 70
punti.
A coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 senza usufruire della predetta integrazione,
la commissione può attribuire la lode (novità introdotta con la riforma a applicabile per la maturità
2010).
La valutazione finale, dunque, tiene conto del rendimento degli anni precedenti (del triennio in
particolare); vengono infatti assegnati ai candidati dei crediti scolastici in base alla media degli
ultimi tre anni di studio, come specificato nella seguente tabella:
45
Tabella A - attribuzione del credito scolastico (per i CANDIDATI INTERNI)
D.M. n. 99 del 16/12/2009
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così
come modificata dal D.M. n. 42/2007)
Media Voti
Bande di oscillazione
a
classe 3
classe 4a
classe 5a
M=6
3-4
3-4
4-5
6 < M <= 7
4-5
4-5
5-6
7 < M <= 8
5-6
5-6
6–7
8 < M <= 9
6-7
6-7
7–8
9 < M <= 10
7-8
7-8
8–9
M rappresenta la media dei voti conseguiti Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande
di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in
considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e
l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed
eventuali crediti formativi. All'alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe
del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa
banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo
riscontrato, il Consiglio di Classe può integrare in sede di scrutinio finale dell’anno scolastico
successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui
appartiene tale punteggio. Limitatamente all'ultimo anno del corso di studi, anche al candidato che
ha conseguito nello scrutinio finale una media M dei voti tale che 5 = M < 6, è attribuito un credito
scolastico compreso nella banda di oscillazione di punti 1 - 3. Al candidato che ha conseguito nel
medesimo anno una media di M < 5 non è attribuito per tale anno alcun credito scolastico. Per la
terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica,
espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
46
3.16. Valutazione della condotta
Indicatori:
1. Comportamento responsabile:
nell’utilizzo delle strutture e del materiale della scuola
nella collaborazione con docenti, personale e compagni
durante visite e viaggi di istruzione
2. Puntualità
3. Partecipazione alle lezioni
Griglia di valutazione:
Comportamento
Puntualità
Partecipazione alle
lezioni
Voto
Comportamento irreprensibile per
responsabilità e collaborazione;
Comportamento buono per
responsabilità e collaborazione;
Comportamento accettabile per
responsabilità e collaborazione;
Comportamento incostante per
responsabilità e collaborazione;
Grave
inosservanza
del
regolamento scolastico; disturbo
del regolare svolgimento delle
lezioni di cui all’art 7 comma 2 del
regolamento di valutazione
Assidua
Interesse
vivo,
partecipazione attiva
Interesse
buono,
partecipazione attiva
Interesse
discreto,
partecipazione
Interesse
mediocre,
partecipazione passiva
9 – 10
Voti 6:
Voti 7-8-9-10:
Normale
Normale
Irregolare
Molto irregolare
Disinteresse
per
le
attività
scolastiche,
mancata attenzione
8
7
6
5
sarà attribuito al verificarsi anche di solo due situazioni indicate
nella tabella precedente
saranno attribuiti al verificarsi di tutte e tre le situazioni indicate
nella tabella precedente
Il Comportamento sarà valutato considerando: sanzioni disciplinari, note sul registro di classe,
notifica alle famiglie e secondo i seguenti pesi:
Comportamento irreprensibile per
responsabilità e collaborazione;
Comportamento buono per responsabilità
e collaborazione; rispetto del
Comportamento accettabile per
responsabilità e collaborazione; rispetto
Comportamento incostante per
responsabilità e collaborazione;
Grave inosservanza del regolamento
scolastico; disturbo del regolare
svolgimento delle lezioni di cui all’art 7
comma 2 del regolamento di valutazione
sanzioni
disciplinari
note sul
registro
notifica a
famiglia
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
<5
no
si
≥5
si
47
La Puntualità sarà misurata prendendo come elemento di riferimento la somma degli ingressi in
ritardo e delle uscite anticipate (non saranno conteggiate le uscite anticipate per attività sportiva
esterna) e secondo i seguenti pesi:
nel 1° periodo
intero anno
Assidua
max n. 6
max n. 15
Regolare
max n. 12
max n. 30
Irregolare
max n. 18
max n. 45
> 18
> 45
Molto irregolare
La Partecipazione alle lezioni sarà valutata (attiva / passiva) collegialmente dal Consiglio di Classe
sulla base delle proposte dei singole docenti.
4. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
4.1 Progetti didattici extra-curricolari
In ottemperanza alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (D.P.R.
15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) “il rilancio dell’istruzione tecnica passa anche attraverso la
razionalizzazione del sistema che, grazie ai 2 settori e agli 11 indirizzi che fanno riferimento ai
settori produttivi di rilevanza nazionale, punta a predisporre un quadro coerente e trasparente
dell’offerta formativa per rispondere efficacemente alla molteplicità degli interessi e delle
aspirazioni dei giovani e alle esigenze del territorio, del mondo produttivo e delle professioni.
Ciascun Dipartimento ha proposto all’approvazione del C. D. i progetti di ampliamento
dell'offerta formativa, suddivisi per aree, finalizzati ad ampliare gli spazi formativi, creando
occasioni di arricchimento della formazione culturale degli studenti.
4.2. Stage
L’esperienza di stage, destinata agli alunni del triennio, si propone di inserire gli alunni in
aziende ed enti del territorio, con rigoroso rispetto da parte degli alunni dell’orario di lavoro degli
enti o delle imprese in cui saranno inseriti.
Gli obiettivi sono :
- orientare gli alunni e prepararli ad affrontare il mondo del lavoro;
- avvicinarli ad esperienze professionali;
- verificare le conoscenze che hanno acquisito a scuola;
- provare, in situazione, un ruolo di soggetti attivi.
4.3 Viaggi d'istruzione, visite guidate
Al completamento delle formazione professionale e culturale concorrono le visite guidate, i viaggi
d’istruzione e gli stage lavorativi che ogni anno l’Istituto organizza per i propri studenti.
Tali iniziative hanno come fine il conseguimento di obiettivi cognitivi, culturali e formativi adeguati
ai programmi di studio.
48
Esse vengono programmate a livello di Consigli di classe, Collegio dei docenti e Consiglio d’Istituto
e progettate da un gruppo di docenti nell'ambito di una specifico progetto POF.
Data l’attualità degli indirizzi di studio attivati in questo Istituto e grazie alla intensa attività di
collaborazione che ormai da vari anni si è instaurata tra questa scuola e il mondo del lavoro,
durante il corso dell’anno scolastico vengono normalmente promosse visite guidate presso
industrie del settore, centri operativi particolari, impianti industriali, organizzate a vari livelli in modo
da coinvolgere, possibilmente, tutti gli alunni dell’Istituto con l’intento di costruire un aspetto
fondamentale del dialogo educativo e tecnico ed uno scambio costruttivo tra scuola e mondo del
lavoro e tra scuola e mondo scientifico.
Si cerca comunque, sia per le classi quinte attraverso il viaggio di istruzione e per tutte le altre
classi con la visite guidate, di fornire agli alunni un arricchimento culturale e/o professionale
perseguendo nel contempo i seguenti obiettivi:
1. acquisizione diretta ed informale della conoscenza;
2. instaurare un rapporto diverso con i propri compagni ed insegnanti;
3. riconoscere nell’incontro con luoghi e persone ciò che è simile e sapersi adeguare a ciò
che è diverso;
4. realizzare un arricchimento degli studenti attraverso il contatto con l’ambiente, inteso nei
suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e tecnologici;
5. integrare la preparazione di indirizzo.
4.4. Tirocini formativi aziendali
Da diversi anni questo Istituto attua esperienze di stage lavorativi con tirocini formativi e di
orientamento, ponendo in atto le norme vigenti, interessando enti ed Istituzioni esterne alle Scuole
pubblici e privati (Comuni, Provincia di Lecce, Camera di Commercio, aziende dei settori
elettronico, informatico).
I tirocini si svolgono sulla base di convenzioni stipulate tra le due parti.
I vantaggi sono bilaterali: L’opera dei tirocinanti è preziosa per le aziende; per i nostri
studenti, la conoscenza diretta del mondo del lavoro genera motivazioni allo studio e agevola le
scelte professionali .
Per ogni tirocinante, viene redatto un progetto contenente obiettivi, finalità e modalità di
svolgimento del tirocinio stesso durante il quale l'attività di formazione ed orientamento è seguita e
verificata da un tutor designato dalla nostra scuola e da un responsabile aziendale, indicato dalla
ditta o ente ospitante.
49
5. RISORSE MATERIALI E SERVIZI ALL’UTENZA
5.1 Spazi laboratoriali
La gestione dei laboratori, comprese le due palestre e la biblioteca, è affidata alla responsabilità di
alcuni docenti, come riportato nella seguente tabella:
Laboratori
Matematica e Calcolo
Matematica e Tecnologia Biennio
Fisica
Chimica
Informatica 1
Informatica 2
Informatica 3
Multimediale 1
Multimediale 2
Elettronica
Elettrotecnica
Automazione
Tecnologie e Sistemi Elettrici
Biologia (succursale)
Chimica / Fisica (succursale)
Informatica / Matematica (succursale)
Responsabili
Giovanni Calò
Mario Costantini
Luigi Schirosi
Carmela Levantaci
Fabio Mercuri
Leonardo Nicola De Tuglie
Antonio D’Attis
Mario Costantini
Antonella Lerario
Bibiana Palumbo
Massimo Maggiore
Rosanna Leo
Giovanni De Giorgi
Marco Cecchini
Anna Rita De Donno
Cosimo Di Gesù
5.2 La LAN d'istituto
La rete informatica (LAN) di istituto collega tutte le risorse tecnologiche dislocate nelle sedi con
vantaggi didattici ed organizzativi per allievi e personale della scuola.
E’ di fondamentale importanza per l’utenza, poiché consente
Accesso a DOCUMENTAZIONE remota:
si sfrutta la rete per poter raggiungere materiali informativi.
COMUNICAZIONE interpersonale:
la rete consente lo scambio rapido di idee, documenti, ecc.
ORGANIZZAZIONE della didattica:
In diversi laboratori è configurata la cosiddetta “rete didattica” per mezzo della quale la lezione
viene svolta interattivamente; il docente spiega, controlla l’operato degli alunni e può
intervenire sui loro lavori direttamente dalla sua postazione.
Anche la sede succursale è cablata con una LAN funzionalmente simile a quella della sede
centrale.
50
5.3 Il sito web della scuola
Il sito web della scuola oltre alle pagine solitamente contenutistiche, offre una serie di servizi on line:
Banca dati della scuola
E’ un Sistema informativo scolastico sul web: una finestra su internet della nostra scuola che
permette alle diverse componenti della stessa (genitore, alunno, operatore scolastico) o a
chiunque, navigando in internet, raggiungesse il nostro sito (seguendo il link “banca dati” dalla
home page), di consultare un database da cui poter assumere informazioni, quali :
1.
2.
3.
Progetti
Attività
Iniziative
ed altre utili informazioni.
51
INDICE
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
pag.
1
1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
1.1. Cenni storici
1.2. Contesto socio-economico
3
2. ASPETTI ORGANIZZATIVI E RISORSE UMANE
2.1. Centro Informazione e Consulenza (CIC)
4
Cause dell’Insuccesso
Strumenti e metodologie
2.2. Organizzazione funzionale
5
2.3. Organi competenti
7
Il Dirigente Scolastico
Il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi
I Collaboratori della Presidenza
Il Vicario o vicepreside
I Collaboratori
Lo Staff di Presidenza
Le Funzioni Strumentali
2.4. Organi Collegiali della decisione e della progettazione
Il Collegio dei Docenti
Commissioni
Il Consiglio d’Istituto
Giunta Esecutiva
Il Consiglio di Classe
11
2.5. Procedure
2.6. Ambiti operativi
13
2.7. Supporti organizzativi al POF
Comitato per la Valutazione del servizio dei Docenti
Valutazione del servizio del personale docente
Anno di formazione
Riabilitazione
2.8. Rapporti con le famiglie
2.9. Calendario scolastico 2011
2.10. Risorse umane
3. OFFERTA FORMATIVA
3.1. Orientamento
3.2. Orario delle lezioni
14
15
16
17
22
3.3. Percorsi di studio
3.4. Profili in uscita
23
3.5. Saperi e competenze comuni
3.6. Finalità Generali
28
29
52
3.7. Finalità Formative
3.8. Metodologie e metodi di insegnamento
3.9. Valorizzazione delle eccellenze
Partecipazione alle Olimpiadi
Gruppo sportivo
Corsi IDEI
3.10. Piani di studio
30
31
32
33
3.11. Indicazioni Metodologiche comuni
3.12. Caratteristiche dei Corsi – Quadri Orario – Discipline
3.13. Valutazione dell’apprendimento
Corrispondenza tra voto e prestazioni
34
40
3.15. Debito scolastico: Interventi di recupero e sostegno
42
Recupero in Itinere
Sportello didattico disciplinare
Corsi di recupero pomeridiani
3.14 Credito scolastico
3.15 Valutazione della condotta
46
4. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
4.1 Progetti didattici extra-curricolari
4.2. Stage
4.3 Viaggi d'istruzione, visite guidate
4.4. Tirocini formativi aziendali
48
49
5. RISORSE MATERIALI E SERVIZI ALL’UTENZA
5.1 Spazi laboratoriali
5.2 La LAN d'istituto
5.3 Il sito web della scuola
50
INDICE
52
51
53