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IL CONCETTO DI MENTE NELLA BIBBIA – LA SANTA MENTE DI GESU'
L'uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio. Tutto ciò che c'è nell'uomo, tutto ciò che è l'uomo è buono,
perchè viene da Dio che è Buono.
Uno degli aspetti dell'essere umano è il pensiero, la capacità di pensare. Dio pensa, vuole, ricorda... quindi
anche l'uomo, che è figlio di Dio, pensa, vuole, ricorda.
Nella Bibbia c'è una evoluzione sul tema della mente, cioè di come e con che cosa si manifesta il pensiero.
Nei testi più antichi si parla di cuore e di anima ( LEB–NEFESH, KARDIA–PSYCHE, COR–ANIMA) e poi c'è un
progressivo rinnovamento e chiarimento che porta all'uso di un altra parola: mente (NOUS, MENS). Nel Vangelo e nel
Nuovo Testamento diventa comune e normale l'uso di tutti questi termini, che hanno accenti diversi e che
sottolineano aspetti differenti dell'unica persona umana: anima (l'aspetto spirituale, immortale), mente (l'aspetto
razionale, riflessivo e volitivo) e cuore (l'aspetto affettivo, emozionale).
Diceva Giovanni 23° "Non è il vangelo che cambia, il vangelo è sempre lo stesso: siamo noi che
cominciamo a comprenderlo meglio".
Diceva John Henry Newman che il dogma si sviluppa, si approfondisce, crescendo e ampliandosi, pur
rimanendo sempre se stesso, nell'incontro tra la Verità eterna e l'intelligenza umana.
Diceva Vincenzo di Lerins che : "La religione delle anime segue la stessa legge che regola la vita dei corpi.
Questi infatti, pur crescendo e sviluppandosi con l'andare degli anni, rimangono i medesimi di prima. Vi è certamente
molta differenza fra il fiore della giovinezza e la messe della vecchiaia, ma sono gli stessi adolescenti di una volta
quelli che diventano vecchi. Si cambia quindi l'età e la condizione, ma resta sempre il solo medesimo individuo. Unica
e identica resta la natura, unica e identica la persona. Le membra del lattante sono piccole, più grandi invece quelle
del giovane. Però sono le stesse. Le membra dell'uomo adulto non hanno più le proporzioni di quelle del bambino.
Tuttavia quelle che esistono in età più matura esistevano già, come tutti sanno, nell'embrione, sicché quanto a parti
del corpo, niente di nuovo si riscontra negli adulti che non sia stato già presente nei fanciulli, sia pure allo stato
embrionale. Non vi è alcun dubbio in proposito. Questa è la vera e autentica legge del progresso organico. Questo è
l'ordine meraviglioso disposto dalla natura per ogni crescita. Nell'età matura di dispiega e si sviluppa in forme sempre
più ampie tutto quello che la sapienza del creatore aveva formato in antecedenza nel corpicciuolo del piccolo. Anche
il dogma della religione cristiana deve seguire queste leggi. Progredisce, consolidandosi con gli anni, sviluppandosi
col tempo, approfondendosi con l'età."
Dice Gesù: "Lo Spirito Santo vi guiderà alla verità tutta intera".
Non c'è quindi da stupirsi che, mentre i primi uomini avevano una concezione dell'essere umano tutta
concentrata sul cuore, che è il più evidente degli organi che ci parlano del nostro io interiore, per via del battito
cardiaco, che ci identifica fin da quando siamo ancora nella pancia della madre, con il passare del tempo, affinando la
nostra sensibilità, abbiamo compreso che anche il cervello ha un ruolo fondamentale. La scienza medica ci ha poi
portato studi e prove sempre più evidenti della vita psichica.
Per cui nei circa 15 secoli di formazione dei libri sacri della Bibbia siamo passati dal solo "CUORE" al più
completo "ANIMA", "MENTE" e "CUORE", per indicare le tre dimensioni: spirituale, razionale, affettiva. Oggi, nel 3°
millennio, è di uso comune il binomio "MENTE E CUORE" proprio per indicare i due aspetti più tipicamente umani
della vita spazio temporale (cioè di questa parte dell'esistenza che passiamo in questo cosmo spazio temporale,
prima dell'altra vita che è eterna, cioè svincolata dallo spazio e dal tempo).
Un testo biblico di grande importanza che ci parla dell'identità dell'uomo è Deuteronomio 6,5: lo "SHEMA'
ISRAEL" ("ASCOLTA ISRAELE"). Qui Dio ci dice chiaramente quale è la prima cosa che Lui stesso vuole da noi, la
cosa più importante per Dio è che lo amiamo.
Amore è essenzialmente "VOLONTA' DI UNIONE" e "VOLONTA' DI BENE". Mentre nei confronti delle altre
persone (fratelli, sorelle, figli, genitori...) è molto importante la volontà di bene (VOGLIO IL TUO BENE, voglio che tu
stia bene, che tu sia felice, che tu viva...), nei riguardi di Dio, poichè non si può volere il bene di Dio perchè Dio è il
Bene eterno ed infinito, è evidente che il nostro amore si esprime soprattutto nella volontà di unione con Dio.
Sintetizzando molto, la vita è simile ad una specie di test durante il quale Dio ci chiarisce quale è la nostra
vera volontà nei suoi confronti e nei confronti degli altri esseri umani e quale è la risposta alla sua domanda
fondamentale: "MI AMI TU?", cioè "Vuoi vivere con me per l'eternità?". Se si pensa che prima degli uomini Dio ha
creato gli angeli e come sia andata la faccenda, si capisce bene che cosa intendo. In pratica, mentre Dio ci ama
sempre, ci vuole bene sempre, e ne è prova certa il fatto che Dio ha mandato suo Figlio Gesù il quale è morto sulla
croce per noi, noi impariamo ad amare vivendo. Dio è come un magnete immenso che attira continuamente tutti gli
oggetti di metallo che lo circondano e attirandoli li polarizza, cioè li rende omogenei, magnetizzati, magnetici essi
stessi. Noi siamo quegli oggetti, piccoli o grandi che siano, che dinanzi all'immensità di Dio sono sempre e comunque
infinitamente minuscoli.
Ecco dunque il grande comandamento dell'amore di Dio: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua anima e tutte le tue forze". Cuore e anima: in ebraico (LEB-NEFESH), in greco (KARDIAPSYCHE), in latino (COR-ANIMAM).
Nel lungo processo di approfondimento e di conoscenza di noi stessi che ha portato l'uomo a scoprire ed
evidenziare l'aspetto razionale, ha sicuramente avuto un grande ruolo la filosofia greca.
Proprio riguardo la mente è interessante il fatto che anche i grandi filosofi ritenessero che la sede dell'io e del
pensiero fossero il fegato e il cuore e fu invece un piccolo filosofo quasi sconosciuto, uno studioso della materia
organica, Alcmeone di Crotone, a dire che in realtà la mente aveva sede nel cervello. Alcmeone visse nel 500 a.C.,
sezionò ed esaminò gli animali, scoprendo che i nervi collegavano gli organi di senso al cervello e che dunque era là
la sede della conoscenza, della riflessione e del pensiero sulla realtà. Le sue idee furono in seguito accolte dai grandi
filosofi successivi. Cosa che non accadde invece per la teoria eliocentrica di Aristarco di Samo, che non avendo
prove evidenti e forti abbastanza da contrastare la percezione comune, venne dimenticata fino a Galileo Galilei.
Dobbiamo dunque attendere gli influssi ellenisti nella Bibbia, dovuti allo scambio di conoscenze tra ebrei e
greci, prima di trovare in essa concetti come "MENTE" nella "TESTA".
E' così che per esempio nella Bibbia, per tutto il testo masoretico, cioè il testo ebraico dell'Antico Testamento,
dove noi oggi diciamo "MENTE", si usa quasi sempre il termine "CUORE-LEB" , "ANIMA-NEFESH" , "SPIRITORUAH".
Ecco alcuni esempi:
Deuteronomio 29,3 "Ma fino ad oggi (1.200 a.C!) il Signore non vi ha dato una mente per comprendere..." ( LEB –
KARDIA - COR )
2Samuele 7,3 "Natan rispose al re: «Vai, fai quanto hai in mente di fare, perché il Signore è con te»."
KARDIA - COR )
( LEB –
2Samuele 19,20 "Disse al re: «Il mio signore non tenga conto della mia colpa! Non ricordarti di quanto il tuo servo ha
commesso...Il re non lo conservi nella sua mente!"
( LEB – KARDIA - COR )
1Re 5,9 "Dio concesse a Salomone saggezza e intelligenza molto grandi e una mente vasta come la sabbia che è
sulla spiaggia del mare" ( LEB – KARDIA - COR )
Proverbi 15,14 "Una mente retta ricerca il sapere" ( LEB – KARDIA – COR )
Proverbi 16, 9 "La mente dell'uomo pensa molto alla sua via, ma il Signore dirige i suoi passi ( LEB – KARDIA –
COR )
Isaia 65,17 "Ecco infatti io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente"
( LEB – KARDIA – COR )
Geremia 7,31 "Hanno costruito l'altare di Tofet, nella valle di Ben-Hinnòn, per bruciare nel fuoco i figli e le figlie, cosa
che io non ho mai comandato e che non mi è mai venuta in mente" ( LEB – KARDIA – COR ) Se si legge questo
passo in parallelo con l'episodio di Abramo e Isacco sul monte, seguendo il principio della logica interna e del buon
senso, si capisce che c'è una interpretazione ulteriore possibile della vicenda.
Salmi 7,10 "Poni fine al male degli empi; rafforza l'uomo retto, tu che provi mente e cuore, Dio giusto" (KARDIA et
NEFROUS, CORDA et RENES)
Salmi 25,2 "Scrutami, Signore, e mettimi alla prova, raffinami al fuoco il cuore e la mente" (KARDIA et NEFROUS,
CORDA et RENES)
Geremia 11,20 "Ora, Signore degli eserciti, giusto giudice, che scruti il cuore e la mente, possa io vedere la tua
giustizia su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa" (KARDIA et NEFROUS, CORDA et RENES)
In questi passi, nei quali si usano i termini "cuore e reni", dove noi diciamo mente e cuore, si richiama il
concetto della opzione fondamentale, cioè della vita terrena come tempo utile e necessario per far emergere il nostro
SI' a Dio per la vita eterna. Dopo aver creato gli angeli già in Paradiso, Dio creò gli uomini in un mondo che ci dà la
possibilità di conoscere la vita con Dio, il Bene e il Paradiso, così che noi possiamo liberamente scegliere, volere,
cioè appunto amare Dio. Come disse una volta un mio carissimo amico: "TU PUOI SCEGLIERE!"
Ecco quindi che, per quanto riguarda il testo ebraico della Bibbia, non abbiamo nessun riferimento esplicito
alla mente dell'uomo o alla mente di Dio, anche se di fatto nella lingua ebraica contemporanea la parola NEFESH
indica la MENTE.
Per quanto riguarda invece il testo greco della Bibbia, che è noto anche come versione dei 70 (LXX), già
iniziamo a trovare delle espressioni più chiare e definite, come pure per le versioni in latino. Ecco dunque che pian
piano si fa largo l'utilizzo di parole come MENTE (PSICHE, NOUS, DIANOIA in greco e MENS, SENSUS in latino) e
TESTA (KEFALE in greco e CAPUT in latino). Ecco alcuni esempi:
2Cronache 9,1 "La regina di Saba...si presentò a Salomone e gli disse quanto aveva in mente" (PSYCHE)
Giobbe 9,4 "Saggio di mente, potente per la forza" (DIANOIA)
Proverbi 15,28 "La mente del giusto medita prima di rispondere" (MENS)
Ecclesiaste 1,16 "La mia mente ha curato molto la sapienza e la scienza" (MENS)
Sapienza 4,12 "La passione può travolgere una mente semplice" (NOUS, SENSUM, INTELLECTUM)
Sapienza 4,14 "I popoli vedono senza comprendere e non riflettono nella mente a questo fatto" (DIANOIA)
Sapienza 9,15 "Un corpo corruttibile appesantisce l'anima e la tenda d'argilla grava la mente dai molti pensieri"
(NOUS, SENSUM)
Giuditta 8,14 "Se non siete capaci di scorgere il fondo del cuore dell'uomo né di afferrare i pensieri della sua mente,
come potrete scrutare il Signore, che ha fatto tutte queste cose, e conoscere i suoi pensieri o comprendere i suoi
disegni? (DIANOIA, NOUS, SENSUS)
Daniele capitoli 2, 4, 7 "C'è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha rivelato al re quel che avverrà al finire dei
giorni. Ecco dunque qual era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi nel tuo
letto" ... "Le visioni che mi passarono per la mente, mentre stavo a letto" ... "Mentre nel mio letto stavo osservando le
visioni che mi passavano per la mente, ecco un santo scese dal cielo" ... "Nel primo anno di Baldassàr re di
Babilonia, Daniele, mentre era a letto, ebbe un sogno e visioni nella sua mente"
(KEFALE', CAPITIS) E'
interessante notare che qui si parla finalmente e chiaramente della TESTA dell'uomo come luogo fisico del corpo
dove avvengono le attività della mente.
I pensieri degli uomini non sono legati solamente agli aspetti più intellettuali della cultura. Il pensero pratico è
una caratteristica di miliardi di persone che pensano a cosa fare oggi e a come farlo: tutti questi che fanno delle
cose concrete, che lavorano e trasformano la materia, nelle cucine, nelle aziende, nelle terre coltivate possono fare di
più e di meglio se sono illuminati dallo Spirito Santo:
Esodo 31 - 35 "Tutti gli uomini e le donne di mente pronta portarono i loro contributo, perchè si realizzassero le
opere che il Signore aveva ordinato a Mosè. Tutti i figli di Israele offrirono volontariamente ciò che potevano per il
Signore. E Dio disse ancora a Mosè: “Vedi, ho scelto Bezaleel, figlio di Uri e nipote di Cur, della tribù di Giuda. L'ho
riempito del mio spirito per renderlo abile e intelligente, capace in ogni genere di lavoro: egli sa fare progetti ed
eseguirli in oro, argento e rame; egli sa intagliare le pietre da incastonare, scolpire il legno e realizzare ogni genere di
lavoro. Io gli ho assegnato come compagno Oliab, figlio di Akisamak della tribù di Dan. Inoltre ho reso capaci tutti gli
artigiani, perché possano eseguire quanto ti ho comandato di fare..." (DIANOIA AUTON, MENTE PROMPTA)
NUOVA ALLEANZA
Dopo Gesù Cristo, che ha unito tutti i popoli in unica famiglia umana, i contributi diversi portati da lle persone
ispirate e illuminate dalla Grazia, si uniscono e danno vita ad una verità più precisa, più elegante, più completa. Il
concetto di MENTE come sede del pensiero è ormai piuttosto chiaro per gli apostoli e lo troviamo espresso
innanzitutto in una serie di richiami a non conformarsi alla mentalità pagana, che è fondata sull'ignoranza, sulla
falsità, sulla paura e sull'egoismo.
Si tratta delle anime che hanno una mente corrotta dal peccato, perchè vivono nel peccato mortale, lontani
dalla vita in Grazia. L'uomo ha una eccezionale capacità di adattamento, per cui riesce a vivere in questo cosmo
spazio temporale sia in Dio che senza Dio, o, come direbbe San Giovanni Evangelista, sia nella luce che nelle
tenebre. E' un po' come camminare sulla linea bianca tratteggiata di mezzeria, che c'è sulle strade. E' facile abituarsi
a camminare sulla linea bianca, nella luce, come camminare sull'asfalto senza luce. Il difficile è passare da una
condizione all'altra. Chi è abituato a vivere nella Grazia teme l'oscurità e la evita. E viceversa. Ecco perchè quando
un'anima viene alla luce si fà grande festa in Paradiso.
Colossesi 1,21 "E anche voi, che un tempo eravate estranei e nemici, con la mente intenta alle opere cattive...ora
siete riconciliati...santi e immacolati al suo cospetto" (NOUS, SENSU)
1Timoteo 6,5 "Le divisioni e le liti degli uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la pietà come
fonte di guadagno" (NOUS, MENS)
2Timoteo 3,8 "Sull'esempio di quelli che si opposero a Mosè, anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla
mente corrotta e riprovati" (NOUS, MENS)
Tito 1,15 "Tutto è puro per i puri; ma per i contaminati e gli infedeli nulla è puro; sono contaminate la loro mente e la
loro coscienza" (NOUS, MENS)
Romani 7
"Nella mia carne vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente" (NOUS, MENS)
"Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio"
(NOUS, MENS)
Il corpo dell'uomo condivide con gli animali alcuni istinti. Questi istinti (la sete, la fame, l'autoconservazione...)
sono come un terreno solidissimo su cui si può fondare la vita inizialmente e da cui partire per crescere e salire ad
una vita veramente umana e poi divina. L'istinto animale a volte ci spinge in direzioni diverse da quelle dove vuole
andare la volontà dell'anima. Ecco allora, che come nei santi, dopo un opportuno allenamento e con l'aiuto di Dio è
possibile raggiungere una armonia tra l'istinto e la volontà, così che nel santo c'è un unum armonioso, che tiene tutti i
vari aspetti della persona a vivere nel e per il Regno dei Cieli. Così come diceva Giovanni Paolo 2° nel suo libro
PERSONA E ATTO.
Gesù è dunque un Salvatore potente, e la sua croce una salvezza potente. Dice la Scrittura: "IO SONO IL
SIGNORE COLUI CHE TI GUARISCE". Ed ecco che la guarigione di Gesù abbraccia anche la mente dell'uomo:
Marco 5,15 "Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente"
da SOZO essere sano e NOUS, SANAE MENTIS)
(SOFRONOUNTA
Luca 8,35
"Arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù"
(SOFRONOUNTA, SANAE MENTIS)
La vita è simile ad un grande e lauto banchetto preparato da Dio per noi, nel quale è possibile assaggiare e
mangiare di tutto. La fedeltà è come un piatto di minestra di verdure. Non è una cosa che si apprezza subito, nè una
cosa che attira l'attenzione, come altri tipi di pietanze. Però fà molto bene e con il tempo diventa uno dei piatti preferiti
dell'uomo che ne ha capito l'utilità e la bontà. Gesù stesso nel vangelo ci dice, facendo una sintesi dell'Antico
Testamento, che tre sono le cose più importanti che Dio stima e giudica negli uomini dopo la carità: la giustizia, la
misericordia e la fedeltà. Ed ecco quindi San Paolo e San Pietro che ci esortano a rimanere fedeli a Gesù Cristo:
2Tessalonicesi 2,2 "Non lasciatevi sconvolgere la mente, né turbare da pretese ispirazioni, da discorsi, o da qualche
lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse imminente" (NOUS, SENSU)
Pietro 1,13 "Perciò, dopo aver preparato la vostra mente all'azione, siate vigilanti, fissate ogni speranza in quella
grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si rivelerà" (DIANOIA, MENTIS)
2Pietro 3,1 "Carissimi, questa è già la seconda lettera che vi scrivo; e in entrambe io tengo desta la vostra mente
sincera facendo appello alla vostra memoria" (DIANOIAN, MENTEM)
Il primo dei comandamenti, che ci dice quello che Dio vuole da noi, innanzitutto è: amore cioè VOLONTA' DI
UNIONE. Così come Dio per noi. Dio vuole stare con noi, Dio vuole vivere con noi. Dio vuole che noi stiamo con Lui,
Dio vuole che noi viviamo con Lui.
Matteo 22,37 "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente "
(KARDIA, PSYCHE, DIANOIA - COR, ANIMA, MENTE)
Marco 12,30 – 33 "Amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta
la tua forza... Amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso
val più di tutti gli olocausti e i sacrifici" (KARDIA, PSYCHE, DIANOIA - COR, ANIMA, MENTE)
Luca 10,27 "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e
con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso" (KARDIA, PSYCHE, DIANOIA - COR, ANIMA, MENTE)
Gesù risorto appare ad alcuni dei suoi discepoli e mostra loro quale è la sua cosmovisione. Cioè inizia a fargli
vedere le cose come le vede Lui. Partendo dalle profezie della Antica Alleanza, Gesù porta la mente dei discepoli ad
una comprensione più ampia, ad una visione della storia e della realtà che è quella di Dio stesso. E' una metanoia,
cioè un cambiamento della mente, che va oltre. Va oltre le idee ristrette e parziali, va oltre i pensieri banali e sciocchi,
va oltre le parole della paura e dell'egoismo. Il piano di Dio, la prospettiva di Dio, l'amore di Dio per l'umanità viene
spiegato, rivelato, raccontato a quelli che credono in Gesù Cristo e che hanno fede in Lui. E i discepoli iniziano a
vedere la vita con la stessa prospettiva di chi è già nella Vita eterna, di chi è già in Paradiso.
Luca 24,45 "Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture" (NOUS, SENSUM)
Se confrontiamo questa frase di San Luca con la frase del redattore del libro dei Maccabei vediamo subito lo
sviluppo che c'è stato nella concezione dell'uomo, nel giro di circa 200 anni, tra le due culture: quella ebraica antica,
molto concreta, fisica, materiale e quella ebraico-cristiana, più fine, profonda e spirituale:
2Maccabei 1,4 "Dio vi dia una mente aperta ad intender la sua legge" (KARDIA, COR)
Avendo dunque chiarito che nella Bibbia, nelle Sacre Scritture, che raccolgono le Parole di Dio dette agli
uomini fino al 1° secolo dopo Cristo, il concetto di MENTE è scritto più volte, che cosa ne possiamo dedurre? Che
conclusioni ne possiamo trarre?
Innanzitutto questa: la MENTE esiste, è un aspetto reale, vero, dell'essere umano . C'è in ogni creatura umana
una dimensione immateriale, che abbraccia il pensiero (in tutte le sue espressioni: la conoscenza, la ricerca, la
riflessione, il ragionamento, il ricordo, la memoria...et cetera et cetera et cetera) e la volontà (la decisione, la scelta, la
direzione...).
Seconda conclusione: la MENTE dell'uomo può essere localizzata nella testa, come dice il profeta Daniele.
Più esattamente la MENTE è un aspetto dell'anima spirituale (i santi in Paradiso pensano, ma i loro cervelli sono
ormai da tempo polvere di atomi dispersi nel cosmo) che qui, in questa vita spazio temporale, interagisce, si
appoggia materialmente sulle sinapsi delle cellule cerebrali. L'interazione diretta e immediata, armonica e unitaria tra
l'anima e il corpo per tutte le anime dei defunti, riprenderà dopo la resurrezione finale, che avverrà alla fine del
mondo, e che in Gesù e in Maria è già avvenuta da molto tempo. In sintesi: noi pensiamo con l'anima e con il
cervello finchè siamo in questa parte dell'esistenza. Pensiamo con l'anima dopo la morte. Torneremo a pensare con
l'anima e il cervello dopo la fine dell'universo.
Terzo: poichè l'uomo è creato ad immagine di Dio e poichè in Gesù Cristo Dio è anche uomo, la MENTE di
Dio esiste, è una realtà, è una verità. Dio pensa, Dio ricorda, Dio conosce, Dio sa, Dio vuole... In particolare la mente
di Gesù è una verità che ci è molto vicina, essendo Gesù nostro Fratello, Amico, Salvatore e Signore.
Quarto: la MENTE di Gesù è santa. Noi chiamiamo santità la natura di Dio. Cioè: Dio è fatto in un certo modo:
è buono (è il Bene eterno ed infinito), è puro (è più puro di un cielo stellato), è vivo (in Dio la morte non esiste, è Vita
eterna, infinita, da sempre e per sempre), è potente (il potere di Dio è totale dalle particelle subatomiche agli
ammassi di galassie), è Amore (beatitudine, gioia...). La mente di Gesù è santa perchè è buona, pura, viva, potente,
e soprattutto ama. I pensieri di Gesù sono sempre buoni, casti, vivi, potenti, felici... La Bibbia in effetti ha un semplice
obiettivo. Dio che ci dice come è fatto Lui e che ci chiama a diventare come Lui, per vivere eternamente con Lui, in
Lui.
Apocalisse 17,9 "Qui ci vuole una mente che abbia saggezza" (NOUS, SENSUS)
Romani 12,2 "Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per
poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto" (NOUS, SENSUS)
1Corinzi 2:16 "Chi ha mai conosciuto la mente di Dio? Ora noi abbiamo la mente di Cristo" (NOUN, NOUN,
SENSUM, SENSUM)
Isaia 40,13 "Chi infatti ha mai conosciuto lo Spirito di Dio?" (RUAH JAHWEH, NOUS KYRIOU; SPIRITUM DOMINI)
Efesini 4,23 "Dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente" (NOUS, MENTIS)
Ebrei 8,10 "E questa è l'alleanza che io stipulerò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie
leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori; sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo" (DIANOIA,
MENTEM)
Ebrei 10,16 "Questa è l'alleanza che io stipulerò con loro dopo quei giorni, dice il Signore: io porrò le mie leggi nei
loro cuori e le imprimerò nella loro mente" (DIANOIA, MENTE)
Le nuove generazioni potranno trovare nella santa mente di Gesù un mezzo utile per entrare in rapporto con
Dio. Per loro non sarà più una cosa nuova, ma una cosa familiare, una prospettiva amica, una via per trovare luce
nella preghiera e ispirazione ad una vita retta, cristiana. L'incontro con Gesù non può che portare frutti buoni, perchè
l'albero della vita è buono.
C'è una frase nel libro del profeta Ezechiele che voglio usare, trasfigurandola con una lettura ulteriore, mistica,
togliendola dal suo contesto, come fece don Bosco con la frase di Abramo "Da mihi animas cetera tolle" (GENESI 14)
e come hanno fatto gli autori del Nuovo Testamento rileggendo alcune profezie del Vecchio Testamento fuori dal loro
contesto, per parlare di Gesù. La frase originale è questa:
Ezechiele 28,2 "Tu hai uguagliato la tua mente a quella di Dio" nel senso: "Hai voluto mettere la tua mente al pari di
quella di Dio". Io invece voglio dirla così: "Tu hai voluto unire la tua mente a quella di Dio" TU HAI UNITO LA TUA
MENTE A QUELLA DI DIO
Ecco, io sono convinto che questo è ciò che Gesù si aspetta da noi, cioè che noi uniamo le nostre menti alla
sua mente, per vedere le cose come le vede Lui, per fare quello che farebbe Lui, per partecipare anche noi, secondo
la sua promessa, alla sua vita che ci è stata data in abbondanza, alla sua gioia che è pienezza di gioia.
Istituiamo la festa della mente di Gesù!
Don Michele Lamberti
Solennità di Tutti i santi - 1 novembre 2013