Informazioni Sportello Genitori Alunninovità!

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Informazioni Sportello Genitori Alunninovità!
Progetto Aree a rischio
Sportello genitori alunni in presenza e on-line
INFORMAZIONI GENERALI
Lo Sportello genitori alunni attivato dal Liceo Scientifico “Pitagora” di Rende ha lo scopo prioritario
di fornire aiuto, consulenza e sostegno a genitori e alunni, che ne facciano richiesta, in situazioni di
emergenza, criticità o disagio.
La richiesta di consulenza potrà essere effettuata dai genitori e dagli alunni
in presenza negli spazi e negli orari indicati dall’Istituto
on-line agli indirizzi di posta elettronica degli esperti: Dott. Antonio S. Rizzo
([email protected]) e Dott.ssa Caterina Lise ([email protected])
Parallelamente allo Sportello saranno attivati dagli esperti due percorsi diversificati per genitori e alunni.
OBIETTIVI E FINALITÀ
L’adolescenza comporta cambiamenti profondi nella relazione genitori-figli e la conseguente
necessità di stabilire nuovi equilibri, che vanno di pari passo con le esigenze di crescita dei figli e con le
capacità di risposta dei genitori. Tuttavia tali cambiamenti nella relazione genitori-figli, che sono
certamente occasioni di crescita e di arricchimento sia per i genitori che per i figli, possono avere risvolti
traumatici e potenzialmente distruttivi, se non vengono gestiti adeguatamente.
Per i/le figli/e è innanzitutto l’età dello “sviluppo fisico” e della pubertà, che vede l’accelerazione
della crescita del corpo, i cambiamenti della sua forma, lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari e la
maturazione sessuale, segnando il passaggio ad un corpo sessuato. L’apparizione di questi “segni” ha un
notevole impatto sul mondo emotivo e sulla percezione che i/le ragazzi/e hanno di sé e sono all’origine di
atteggiamenti di rifiuto o di negazione del proprio “nuovo corpo”, accompagnati da sentimenti di vergogna
e paura di “essere fatti/e male”. Parimenti si assiste ad un’analoga accelerazione del processo di
“individuazione”, che consiste nella costruzione della propria identità personale, specifica e distinta da
quella dei genitori. Ciò avviene attraverso un processo altalenante, costellato di ribellioni, contrasti e
conflitti con i genitori, nell’ambivalenza fra autonomia e dipendenza: fra un sentimento di sé sovrastimato
ed una bassa stima di sé e delle proprie capacità.
Proprio qui si collocano le maggiori fatiche dei genitori, a cominciare dalla consapevolezza e dalla
paura della progressiva perdita del proprio ruolo (almeno come lo si era interpretato fino ad allora), con la
necessità di accettare che il/la proprio/a figlio/a stia diventando sempre più diverso/a, con opinioni,
atteggiamenti ed espressioni differenti da sé. Tali fatiche si accompagnano a sentimenti di rabbia, verso i
rifiuti del figlio/a alle proprie proposte, di impotenza, di fronte alle ragioni fatte valere dal/la figlio/a, se non
addirittura di smarrimento, di fronte all’impossibilità di capirlo/a.
Nominare tali vissuti, riconoscerli all’interno della coppia genitoriale o con altri genitori, capire “che
cosa stia accadendo”, significa disinnescare il loro potenziale distruttivo e darsi la possibilità di intravedere
nuove strategie comunicative e relazionali che restituiscano senso alla relazione genitore-figlio.
PERCORSO GENITORI (dott. Antonio S. Rizzo)
Si intende attraverso il percorso di formazione offrire sostegno e consulenza ai genitori i cui figli
adolescenti vivono il passaggio all’età adulta.
La metodologia utilizzata è quella tipica dei gruppi di auto-mutuo aiuto, all’interno dei quali i
soggetti coinvolti, in questo caso i genitori, possono esprimere e condividere i propri vissuti, in un clima non
giudicante, e trovare soluzione ai problemi posti di volta in volta (problem solving), con l’aiuto dell’intero
gruppo. Il quadro teorico di riferimento è quello della psicologia umanistica, C. Rogers, della Pedagogia
della Famiglia, N. Galli, dell’Antropologia Personalistica Esistenziale, A. Mercurio. Il percorso si fonda
comunque sulle seguenti idee:
a. l'idea di formazione alla genitorialità, intesa come esperienza evolutiva e di crescita personale, (e
non come semplice acquisizione di nuove informazioni);
b. l’idea di empowerment, ossia di ampliamento e potenziamento delle proprie capacità. Essere
genitori non è soltanto un ruolo, ma è soprattutto una risorsa di conoscenze e esperienze per se
stessi, per i propri figli e per la società
c. la modalità partecipativa, non si tratta solo di ascoltare, ma anche di esprimere opinioni ed
emozioni, raccontare le proprie esperienze, mettersi in discussione in un contesto di gruppo.
ARGOMENTI
Gli argomenti, spunti di riflessione della successiva discussione, saranno negoziati a seconda delle esigenze.
A scopo esemplificativo:
- coerenza e incoerenza nel comportamento del genitore;
- il valore dei limiti: quale forma di contenimento o di regola da proporre ai figli;
- la comunicazione e l’ascolto nel rapporto con il figlio, l’importanza della comunicazione analogica;
- l’importanza di essere se stessi per stabilire relazioni significative;
- crescere significa separarsi, cambiare, differenziarsi, il processo di crescita è sviluppo progressivo
verso la reciprocità;
- il modo di essere del genitore, l’educazione ricevuta, i modelli avuti anche se negati o rifiutati
influenzano profondamente il modo di svolgere e vivere il ruolo genitoriale e quindi il rapporto con
il figlio;
- insicurezza dei preadolescenti, insicurezza del genitore;
- atteggiamenti emergenti e nuovi nella preadolescenza;
- aspettative dei genitori e comportamenti imprevedibili dei ragazzi;
- difficoltà nella comprensione di alcuni comportamenti dei ragazzi che possono apparire illogici;
- importanza dei limiti e atteggiamenti autorevoli dei genitori;
- recupero delle storie personali e rivisitazioni della propria preadolescenza come strumento per
comprendere i figli;
- atteggiamenti protettivi dei genitori e bisogno di autonomia dei ragazzi.
PERCORSO ALUNNI (dott.ssa Caterina Lise)
Il Progetto di Educazione Affettivo-Sessuale è stato individuato alla luce di attualissime
problematiche di carattere sessuologico nel complesso campo delle relazioni affettive che di fatto oggi
investono tutta la sfera educativa, familiare, relazionale, di coppia e sociale dei giovani adolescenti.
Il progetto prevede l'educazione ,lo scambio e l'incontro su tematiche riguardanti la sfera affettivosessuale inteso come luogo di informazione, promozione e crescita socio-culturale; tempo e luogo inteso
come punto di riferimento per chiarire problematiche, dubbi e perplessità, interrogativi, paure e ansie.
Un percorso conoscitivo, dunque, finalizzato a far emergere bisogni, difficoltà, disinformazione riguardo la
propria identità di genere, i rapporti con l'altro, la sfera dei sentimenti, l'amicizia, la sessualità.
Dott. Antonio S. Rizzo
Dott.ssa Caterina Lise