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DI VIVECA NIDECKER
Non tutti i pesci sono “pesci”. Se si tratta di pesce proveniente da zone in cui vengono
pescati industrialmente o pescato con metodi poco ecologici, non possiamo considerarlo come tale. Solamente i marchi MSC e BIO ci conferiscono quella certezza che il salmone spalmato sul nostro pane o presente nei bastoncini di pesce provenga da una pesca o da un allevamento rispettosi dell’ambiente.
Abboccano troppi pesci
Il pesce è considerato un prodotto alimentare molto sano e di grande qualità – è povero di grassi, contiene
molte proteine, aminoacidi e minerali importanti. Che sia fresco, in scatola o congelato, il suo consumo
mondiale, così come quello di frutti di mare, aumenta costantemente e la conseguenza attuale è che i tre
quarti del patrimonio ittico mondiale è attualmente minacciato da una pesca indiscriminata e senza limiti
quantitativi.
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Viveca Nidecker è geografa e sta attualmente assolvendo un pratico presso la sezione Giovani
& Ambiente del WWF Svizzera. Fonte: rapporto “Pesci e frutti di mare”, WWF Svizzera 2004
InfoScuola si ripropone, dopo il successo del primo numero del 2005, con quattro pagine dedicate
alla proposta didattica sul tema del consumo di pesci in formato PDF, consultabili e scaricabili dal
nostro sito Internet: www.wwf.ch/infoscuola. Per l’esclusivo uso scolastico, è possibile eseguire delle fotocopie del dossier e del supporto cartaceo di InfoScuola.
L’eccessivo sfruttamento dei
nostri mari attuato dalla pesca
di tipo industriale sta inesorabilmente danneggiando non
solo le specie ittiche che li
abitano ma tutto un insieme di
ecosistemi. Si tratta della conseguenza ai diversi metodi di
pesca che vengono impiegati
fra i quali possiamo distinguere la pesca d’alto mare, non
sempre effettuata in maniera
rispettosa dell’ambiente, e
quella d’allevamento, generalmente lungo le coste provocandone un deperimento notevole. È dunque importante
conoscere quali sono i metodi
di pesca rispettosi dell’ambiente e quali sono i marchi
che certificano questi metodi:
MSC e BIO. Queste due certificazioni permetteranno uno
sfruttamento sostenibile delle
risorse ittiche e degli ecosistemi marini e di acqua dolce,
permettendoci il consumo di
pesce anche in futuro.
MARZIO REGOLINI
Dossier Pesce
e
consumo
Proposta didattica per conoscere gli abitanti degli spazi
marini, lacustri e fluviali e in
particolar modo la fauna di cui
ci alimentiamo correntemente.
Per conoscerli, rispettarli e
salvarli.
Potete scaricare la versione in
formato PDF dal sito
www.wwf.ch/infoscuola.
WWF Attualità Tema Pesca e consumatori
Pesci e frutti di mare dalla pesca naturale
Più stabilità
Nel corso degli ultimi 50 anni la quantità di pesce pescata ogni anno è aumentata da poco più di
20 milioni di tonnellate a circa 92 milioni. Le riserve di pesce più importanti per il commercio
(merluzzo, passera, sogliola,...) sono diminuite drasticamente negli ultimi 50 anni. Se la pressione
della pesca non sarà diminuita sulle specie di pesci pescati attualmente, questa situazione avrà
come conseguenza di minacciare a medio termine la varietà delle specie marine e di interrompere la catena alimentare di molti organismi marini.
Metodi di pesca
Oggigiorno, i banchi di pesce sono cercati dall’alto, con elicotteri e satelliti, e localizzati in maniera precisa e puntuale tramite scandagli acustici. Le moderne flotte di pescherecci sono delle
vere e proprie industrie galleggianti, con macchine filettatrici, settori frigoriferi e congelatori, e
alloggi per l’equipaggio di riserva.
Vittime innocenti
Le navi da pesca sono in generale specializzate nella pesca e nel trattamento di poche specie di
pesci. Nonostante ciò, inavvertitamente e contro ogni volontà atterrano nelle reti balene, delfini,
squali, tartarughe di mare, stelle marine e uccelli di mare, i quali sono la più parte del tempo rigettati in mare morti o con ferite molto gravi. A queste vittime innocenti appartengono ugualmente altre specie commestibili di pesci. Secondo una valutazione dell’ Organizzazione Mondiale per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), le vittime innocenti mondiale s’innalzarono, nel
1997, a 30 milioni di tonnellate, ciò che corrisponde ad 1/3 della presa minima autorizzata. Ogni
anno circa 11-12 milioni di squali muoiono.
Apparecchiature per la pesca
Molti tipi di reti e lenze da pesca, le quali sono installate in acque “libere”, permettono catture
più mirate rispetto alle reti galleggianti che producono ingloriose vittime fra molti animali marini. Allo stesso modo, il metodo di pesca che utilizza delle reti trascinate sul fondo provoca anche
lui molte vittime innocenti.
La
giusta
scelta (1)
MSC Marine Stewardship Council
MSC è un’organizzazione indipendente, la quale fu fondata nel 1997 da WWF e Unilever, una
delle più grandi società nel settore dei beni di consumo. Quest’organizzazione assegna un marchio ai prodotti ittici catturati e che si sono sviluppati in maniera rispettosa dell’ambiente. MSC
rimpiazza oggi quello che fino ad ora era la raccolta di principi a favore dell’ambiente, il quale
permette di effettuare una valutazione misurabile del buono e durevole Management
(www.msc.org). Affinché il futuro del patrimonio ittico sia assicurato a lungo termine, le naviazienda certificate MSC sono tenute di rispettare i seguenti principi MSC:
- è possibile pescare solamente in proporzione al rigeneramento della specie. Laddove una popolazione sta per essere decimata, i pescatori devono poter favorire il rinnovo della specie
- il lavoro dei pescatori non deve in nessun caso pregiudicare la struttura, la varietà e la produttività degli ecosistemi toccati e delle specie interessate.
- i pescatori certificati devono elaborare un piano di gestione che indichi chiaramente come sono
riempite le condizioni poste a livello ecologico, giuridico e socio-politico.
Il certificato MSC è ottenibile liberamente. Il patrimonio ittico può essere certificato esclusivamente qualora la sua pesca è eseguita rispettando i principi MSC. Il pesce MSC è controllato
dalla stessa catena di produzione tramite un lavoro di certificazione indipendente.
Pesca selvaggia in acque dolci
Contrariamente ai loro “cugini” marini, i pesci provenienti da acque dolci (laghi e fiumi) europee non sono direttamente minacciati dalla pesca indiscriminata e gli strumenti per la pesca non
sono così pericolosi a livello ecologico. Normalmente queste acque sono utilizzate e tramandate
da generazioni di pescatori che non hanno alcun interesse a svuotare i laghi e i fiumi, privandosi
così della loro principale fonte di reddito.
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WWF Attualità Tema Pesca e consumatori
Allevamenti convenzionali di pesci e di frutti di mare
Molti pesci commestibili provengono oggi da allevamenti. Siccome i pesci di allevamento sono
nutriti generalmente con farine e oli di pesce (innanzitutto pesci predatori), gli allevamenti a loro volta contribuiscono allo sfruttamento eccessivo dei mari. La produzione di un chilo di pesci
d’allevamento necessita, secondo la specie, fino a 6 kg di pesce sottoforma di farine e oli.
Allevamento in mare...
Gli allevamenti convenzionali situati in mare lungo le coste minacciano importanti ecosistemi
come i fiordi o le mangrovie. Avanzi di cibo per pesci ed escrementi prodotti da questi ultimi in
zone di allevamento aperte insudiciano le coste d’importanza ecologica e favoriscono l’estensione e la crescita di alghe invasive. Un milione di ettari di mangrovie – paradiso per numerose specie di pesci, habitat di molti granchi e di grande valore protettivo contro l’erosione naturale della
costa – sono sino ad ora già stati distrutti per la costruzione di allevamenti di gamberetti.
Questi animali d’allevamento sono il più sovente tenuti in settori molto ristretti, esposti e soggetti a malattie e per questo imbottiti di medicamenti e antibiotici alfine di aumentarne la resistenza
immunitaria. Queste malattie possono essere facilmente trasmesse ad animali selvaggi che si trovano nelle vicinanze degli allevamenti e conducono ad un indebolimento genetico delle specie.
PESCE – GUIDA AGLI ACQUISTI
La pratica guida WWF per gli acquisti di pesce, che si presenta nel
formato carta di credito, contiene
una lista esaustiva dei prodotti di
mare (pesci e frutti di mare) più ricorrenti nei nostri grandi magazzini e informa se si tratta di un prodotto consigliato oppure no per il
consumo.
La presente guida è ottenibile gratuitamente presso il WWF Svizzera, tel. 091 820 60 00 oppure via email: [email protected]
ULTERIORI INFORMAZIONI:
...e in acqua dolce
Gli allevamenti di acqua dolce sono ecologicamente meno discussi. I settori di allevamento sono
generalmente chiusi e l’inquinamento dell’acqua – grazie alle vasche di sedimentazione per gli
escrementi di pesce ed altri residui – è minima. Ciononostante, anche i pesci di allevamento lacustri e fluviali sono tenuti in cattività in un luogo piuttosto stretto e nutriti con mangime convenzionale (farina e olio di pesce), e soprattutto trattati con gli antibiotici.
La giusta scelta (2)
Visitate il nostro sito web:
http://www.wwf.ch/it/ilwwf/comelavoriamo/consumo/mangiareebere/pesce/index.cfm
Nel dossier di InfoScuola, troverete una proposta di lezione e una lista di link Internet commentati. Il
dossier lo potrete trovare in formato PDF su www.wwf.ch/infoscuola.
Pesci da allevamento biologico
Pesci e frutti di mare provenienti da allevamento offrono un’alternativa allo sfruttamento eccessivo dei mari, ma solamente quando vengono domandati con il marchio BIO (il marchio MSC è
valido solo per i pesci marini catturati allo stato brado). Gli allevamenti BIO devono rispettare
le seguenti condizioni:
- nessun foraggio proveniente dal nutrimento convenzionale, bensì sfruttamento degli scarti dell’industria del pesce ed elementi vegetali provenienti dalla fabbricazione del mangime per pesci.
- avere un impatto minimo sugli ecosistemi circostanti la zona di allevamento (per esempio, contribuendo al rimboscamento delle mangrovie)
- un attitudine il più conforme possibile e secondo le specie di pesci, e una rinuncia e/o un utilizzo minimo di medicamenti e antibiotici.
I pesci continuano ad abboccare: ma solo quelli giusti!
Che fare dunque? Rinunciare al pesce? Evidentemente no: potremo ancora gustare per molto
tempo il salmone spalmato sul pane e i classici bastoncini di pesce. Non però come alimento
quotidiano, bensì come prelibatezza occasionale e, potendo scegliere, con il marchio MSC oppure BIO. E naturalmente facendo ben attenzione alla provenienza e al sistema di allevamento e
cattura dei prodotti.
VIVECA NIDECKER, WWF SVIZZERA
ADATTAMENTO DAL TEDESCO: MARZIO REGOLINI, WWF SVIZZERA
Il WWF consiglia:
- non consumate il pesce come alimento quotidiano
- favorite il consumo di pesci provenienti dai nostri laghi o fiumi
- consumate prodotti ittici che portano il marchio MSC o BIO
Evitate di comperare pesci che sono in pericolo di estinzione
Per sapere quali sono le specie di pesci in pericolo, la pratica “guida agli acquisti” del WWF
Svizzera vi sarà sicuramente utile.
WWF Info Scuola 2/2005
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