strutture portanti - Comune di Arzignano - Servizi on-line

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strutture portanti - Comune di Arzignano - Servizi on-line
Allegato A.3 - Determinazione dirigenziale n° 7 del 5.02.2007
BANDO PER LA CESSIONE IN PROPRIETA’ A IMPRESE DI COSTRUZIONE E/O LORO CONSORZI DI UN
LOTTO UBICATO IN VIA CALPEDA, DA DESTINARE A EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE
Caratteristiche tipologiche e costruttive degli edifici da realizzare
Avvertenza: il presente elaborato è un estratto da un capitolato d’appalto relativo ad un recente intervento dell’ATER di Vicenza e
contiene gli elementi prestazionali minimi richiesti per gli edifici da realizzare all’interno delle aree PEEP del Comune di
Arzignano, ai sensi dell’art. 7 del vigente regolamento di assegnazione di aree E.R.P. , approvato con deliberazione di Consiglio
Comunale n° 48 del 30.07.2003 e del punto 3 – 1° comma – lett. b) - del bando in oggetto. Sono fatte salve le ulteriori
prescrizioni previste dal punto 7 del bando.
1. STRUTTURE PORTANTI
I sovraccarichi di esercizio da adottare ai fini del dimensionamento delle strutture sono i seguenti:
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solai per locali di abitazione: 2,00 KN/m
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balconi, terrazze, poggioli e scale: 4,00 KN/m
neve e vento: vedi D.M. 14/09/2005
Oltre che dei carichi di esercizio le strutture saranno calcolate tenendo conto dei sovraccarichi permanenti i cui pesi per unità di volume e di
superficie sono determinati sulla base del D.M. 14/09/2005 e successive modifiche.
Tutti i calcoli statici devono essere effettuati:
per le strutture complesse in c.a ed in acciaio secondo le prescrizioni della legge n° 1086 del 5.11.1971 e delle norme tecniche per
l'esecuzione di opere strutturali vigenti al momento di esecuzione delle stesse;
per gli edifici con struttura in muratura portante i calcoli dovranno essere eseguiti secondo le norme della L. n° 64 del 2.02.74 e delle norme
tecniche per l'esecuzione di opere strutturali vigenti al momento di esecuzione delle stesse;
per tutte le altre strutture secondo le norme tecniche per l'esecuzione di opere strutturali vigenti al momento di esecuzione delle stesse.
La tensione massima di calcolo, assunta ai fini del dimensionamento delle armature, non dovrà comunque superare i 2400 Kg./cmq.
Le strutture in calcestruzzo sia in fondazione che in elevazione dovranno essere armate con barre in acciaio FeB44k ad aderenza migliorata,
controllato in stabilimento.
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Per le fondazioni dovrà comunque essere prevista una armatura con peso non inferiore a 30 kg/m . Si terrà inoltre conto delle norme di
accettazione dei vari materiali e delle norme relative alla determinazione dei carichi permanenti ed accidentali in vigore al momento
dell'esecuzione.
2. ISOLAMENTI TERMICI
L'Impresa è tenuta ad osservare scrupolosamente ogni criterio costruttivo inteso ad eliminare dispersioni di calore, ponti termici, nonché tutte le
altre disposizioni e condizioni per l'isolamento delle pareti nel pieno rispetto della legge 9.1.1991 n° 10, del D.P.R. 26.8.1993 n° 412 e del D.Lgs.
n° 192 del 19/08/2005.
3. STRUTTURE I N CALCESTRUZZO ARMATO
I calcestruzzi da impiegare per le opere in fondazione dovranno essere costituiti da conglomerato cementizio con resistenza specifica Rck
non inferiore a 30 N/mmq. con classe di consistenza 54 e classe di esposizione XC2.
I calcestruzzi da impiegare per tutte le opere in elevazione dalle fondazioni di cui sopra, previste in calcestruzzo, dovranno essere del tipo
con resistenza caratteristica Rck non inferiore a 30 N/mmq. con classe di consistenza 54 e classe di esposizione XC1.
Tutte le opere in calcestruzzo armato, compresi tutti i massetti e tutte le strutture dei muri di sostegno e delle rampe d'accesso alle
autorimesse (per tutta la lunghezza dei fianchi, compresa la parte finale piana di manovra e accesso) fino alla quota d'imposta del solaio di
copertura delle autorimesse, dovranno essere confezionate con l'aggiunta nell'impasto di super fluidificante tipo DYNAMON SYSTEM dosato
allo 0,8 % in volume sul peso del cemento, tale aggiunta di superFluidificante dovrà avvenire secondo le indicazioni della Direzione Lavori. Dopo
l'aggiunta del super fluidificante, il calcestruzzo dovrà presentare uno "slump" al cono di Abrams di circa 20 cm.
La lavorazione a "faccia a vista" si intende comunque da realizzarsi solamente sui lati visibili delle strutture sopra descritte e
successivamente trattate con idoneo primer a due mani a rullo o pennello di idropittura acrilica con azione anticarbonatazione nei colori stabili alla
luce solo le parti relative ai fabbricati.
Strutture portanti e di tamponamento in elevazione
Tutte le murature perimetrali di spessore totale al finito di cm. 40-42 saranno costituite sul lato esterno da parete in laterizio di mattoni
semipieni da cm. 25 e rivestite, su quello interno, con muratura corrente in forati di laterizio da cm. 8 con interposta intercapedine coibente
(pannelli in polistirene estruso da cm. 3, vedi relativo paragrafo) per uno spessore complessivo al grezzo di cm. 38.
Dovrà essere altresì garantita l'omogeneità del materiale sul lato esterno delle murature perimetrali al grezzo e pertanto le strutture
orizzontali ed i pilastri in c.a. saranno rivestite con lastre in fibra di pioppo impastata con magnesite.
Le murature perimetrali dei timpani e del vano tecnico sul coperto saranno eseguite con un muro in laterizio semipieno doppio UNI da cm 25
intonacato, verso l'esterno, solo per i timpani; a ridosso della stessa nella parte interna dovranno passare barre verticali e longitudinali di
collegamento tra il cordolo perimetrale del solaio e la cornice in cls del coperto, come previsto dagli esecutivi dei c.a.
Le architravi delle finestre e delle porte esterne saranno, in genere, realizzate in c.a. e rivestite con tavelle in laterizio all'esterno.
Nei muri di elevazione dell'interrato dovranno essere ricavati tutti i fori, i passaggi e gli accorgimenti atti a garantire il posizionamento con
idonea pendenza per tubazioni, canalizzazioni, scarichi e di quant'altro necessario previsto dagli elaborati progettuali.
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Solai - solette in c.a. - cordoli – pilastri
Tutti i solai saranno del tipo in latero-cemento con travetti precompressi con fondo in laterizio dello spessore complessivo di cm. 20+5.
Cornici / logge ed elementi decorativi di facciata
Le cornici sia ad andamento orizzontale che inclinato, saranno realizzate in calcestruzzo armato a "faccia a vista" e successivamente
tinteggiate.
Scale, pianerottoli, fioriere
Le cornici del coperto, le solette di tutti i terrazzini (soffitti e frontalini), i muri di sostegno sulle rampe e sulle aree di manovra e di accesso alle
autorimesse interrate, gli alloggiamenti per contatori, casette postali, citofoni nonché tutti i rimanenti muretti esterni, di recinzione e i muri di
sostegno saranno realizzati con strutture in c.a. a faccia a vista dello spessore previsto dai disegni esecutivi di progetto
La lavorazione a "faccia a vista" si intende comunque da realizzarsi solamente sui lati visibili delle strutture sopra descritte e successivamente
trattate con idoneo primer a due mani a rullo o pennello di idropittura acrilica con azione anticarbonatazione nei colori stabili alla luce solo le parti
relative ai fabbricati
Le murature delimitanti la rampa, le aree di manovra e accesso alle autorimesse interrate saranno in c.a. dello spessore indicato dei disegni
esecutivi e dei c.a.
4. PARAPETTI - RINGHIERE - OPERE IN FERRO
Le ringhiere delle scale interne ed i parapetti dei pianerottoli saranno composti con profilati normali e tubolari di ferro verniciato e dovranno
presentare un peso di circa 18 Kg./mq.
Le ringhiere ed i parapetti: saranno realizzati in profilati di ferro zincato e verniciato e dovranno presentare un peso di circa 20 Kg./mq.
I fori finestra delle cantine e dei disimpegni al piano interrato saranno chiusi con pannelli in grigliato metallico, tipo Orsogrill opportunamente
fissati alle spallette della muratura.
5. MURATURE DIVISORIE - TRAMEZZATURE – RIVESTIMENTI
Le murature divisorie interne fra gli alloggi di spessore al finito di cm. 30-35 (con intercapedine) saranno costituite da una parete in laterizio
alveolato da cm. 17 (intonacata per uno spessore minimo di cm. 1 verso l'interno) e una parete in laterizio alveolato da cm. 8, separate da
camera d'aria di cm. 4 circa. Il riempimento dell'intercapedine, eseguito durante l'esecuzione della muratura e dopo l'esecuzione dell'intonacatura
da cm. 1 minimo, sarà costituito da pannelli da 4 cm. di spessore di feltro in lana di roccia idrorepellente con densità superiore a 70 Kg/mc e
opportunamente ancorati (D.M. 20/11/87).
Le caratteristiche delle murature dovranno rispondere ai requisiti fonoisolanti previsti dalla normativa vigente.
Le murature portanti, a separazione di alloggi contigui, saranno isolate, su entrambi i lati, con contropareti applicate ad incollaggio mediante gesso
adesivo a "tamponi", costituite da: pannello in lana minerale, da almeno 85 Kg/mc spessore mm. 30, preaccoppiato su lastra in gesso rivestito a
norma DIN 18180, dello spessore di mm. 12,5; dovrà essere eseguita la stuccatura dei giunti e degli angoli in modo da ottenere una superficie
finita pronta per la pittura per uno spessore complessivo della muratura di cm. 38 circa.
Le murature portanti in c.a. da cm. 25 del vano scale saranno isolate, sul lato interno agli alloggi, con l'impiego di controparete, applicata ad
incollaggio mediante gesso adesivo a "tamponi", costituita da:
pannello in lana minerale, da almeno 85 Kg/mc spessore mm. 30, preaccoppiato su lastra in gesso rivestito a norma DIN 18180, dello
spessore di mm. 12,5 e interposta barriera vapore in lamina di alluminio;
lastra in gesso rivestito a norma DIN 18180, dello spessore di mm. 9,5 applicata alla prima con viti autofilettanti.
Dovrà essere eseguita la stuccatura dei giunti e degli angoli in modo da ottenere una superficie finita pronta per la pittura per uno spessore
complessivo della muratura di cm. 33 circa.
Tutte le tramezzature del piano interrato dello spessore al finito di cm. 12, saranno realizzate in blocchi di calcestruzzo alleggerito eseguite
a faccia vista atte a garantire una resistenza al fuoco pari a REI 120.
Le murature interne con spessore al finito di cm 15 saranno realizzate in mattoni di laterizio semipieni dello spessore di cm 12.
Le tramezzature da cm. 11 al finito saranno realizzate con una parete di mattoni forati da cm. 8 di spessore a doppia fila di fori intonacata su
entrambe le facce.
I rivestimenti interni dei setti in c.a. e delle pareti strutturali, in corrispondenza delle canne fumarie e di ventilazione, saranno realizzati in
laterizio forato.
Le architravi delle porte interne saranno, in genere, costruite fuori opera in elementi di laterizio con annegati in malta di cemento n. 4 tondini
diam. 8 mm. di acciaio FeB44k.
6. COPERTURE - ACCESSO AI TETTI
Il coperto dei fabbricati, calcolato per un sovraccarico accidentale di 150 Kg./mq., sarà costituito da muretti in laterizio forato da cm. 8,
eseguiti ad interasse di ml. 1,00 circa ortogonalmente alla linea di gronda e da cm. 12 posti luongo i displuvi (colmi), muniti di adeguata foratura
per consentire la ventilazione e l'ispezione del sottotetto stesso, opportunamente controventati ad intervalli di ml. 2,00 circa, sopra i quali
verranno posti in opera tavelloni in laterizio da cm. 6 con cappa in cls Rck 30 N/mmq dello spessore minimo di cm. 3 con annegata rete
elettrosaldata diametro 5 (20x20). Contrappesi interni delle cornici e l'onere della posa sotto i muretti portanti il manto di copertura di strisce in fibra
di pioppo impastate con magnesite dello spessore di cm. 1,5.
Nel sottotetto di ogni fabbricato sarà realizzato il vano tecnico (per impianti e macchinario/estrattore per la ventilazione meccanica forzata).
Il manto di copertura di ogni fabbricato sarà realizzato con elementi in laterizio autobloccante del tipo "Monocoppo" posato su listellatura in
legno parallela alla linea di gronda e comprensivo di impermeabilizzazione costituita da membrana in polipropilene posata direttamente sulla
cappa. Dovranno essere previste tegole abbaino, protette con rete anti-insetto, per l'aerazione del sottotetto in ragione di una ogni 10 mq. circa
e in corrispondenza degli sfiati delle tubazioni di scarico.
Prima dell'applicazione del manto di copertura, verranno posti in opera, in corrispondenza di ogni vano scala un palo di sostegno
dell'antenna centralizzata, in profilato tubolare di ferro zincato, fissato, con apposite staffe, alla muratura del fabbricato e raccordati al manto
stesso con apposita tegola in laterizio munita di pezzo speciale. In corrispondenza delle linee di gronda verranno installati elementi parapassero
in p.v.c.
Per l'accesso al tetto di ogni fabbricato sarà posto in opera, in corrispondenza del vano scala, con un foro sul solaio di copertura del vano
tecnico, un lucernario in alluminio, munito di vetro di tipo acrilico, raccordato al manto di copertura e con foro netto di passaggio da cm. 50x50
circa.
In prossimità dell'uscita sopra detta, dovrà essere installato in ogni vano scale un idoneo tassello di ancoraggio di sicurezza, per eventuali
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interventi di manutenzione sulla copertura.
7. GRONDAIE - PLUVIALI - SCOSSALINE – COPERTINE
I canali di gronda saranno in alluminio dello spessore min. 8/10.
I pluviali saranno realizzati in alluminio dello spessore min. 8/10 con diam. di cm 10.
I compluvi e le cornici ad andamento inclinato, saranno protette e raccordate al rispettivo manto di copertura con scossaline realizzate con il
medesimo materiale dei canali di gronda.
8. CANNE FUMARIE E DI VENTILAZIONE - TORRETTE CAMINI
I prodotti della combustione delle caldaie al piano terra saranno convogliati sul coperto mediante appositi camini singoli a sezione circolare,
con diametro interno di cm. 14, costituiti da elementi in argilla ceramica a doppia parete coibentati, muniti di tutti i pezzi speciali (per l'imbocco delle
caldaie, per la raccolta della condensa, per le ispezioni e misurazioni, ecc.) previsti per il loro corretto funzionamento.
Le caldaie sui muri perimetrali esterni, ai piani terra e primo, preleveranno l'aria direttamente dall'esterno.
Le caldaie interne, ai piani terra e primo, preleveranno l'aria direttamente dal coperto dalla medesima canna di aspirazione, l'uscita dei
prodotti della combustione sarà separata, una su canna in argilla ceramica e una con apposito camino in acciaio del kit caldaia che sul coperto
saranno tutte unite in un'unica torretta, in cui le uscite saranno verticali per i fumi e laterali per la presa d'aria.
Gli esalatori delle cucine saranno indipendenti (singoli) e saranno realizzati con canne fumarie in argilla ceramica a doppia parete del diametro
interno di cm. 12.
I sopraindicati camini, esalatori e canne di ventilazione saranno muniti, alla base:
1. di pezzi speciali per la raccolta della condensa, di tipo previsto dal costruttore della relativa canna;
2. di canalizzazione in p.v.c. diametro 40 mm per la raccolta della condensa, collegata alla rete di scarico;
3. di vano ispezionabile (camini ed esalatori), d'altezza minima cm. 50, la cui accessibilità dovrà essere garantita mediante un'apertura munita
di sportello d'acciaio inossidabile di chiusura a tenuta d'aria.
Tutti i pezzi speciali per la raccolta della condensa sopraccitati dovranno essere collegati, mediante distinte tubazioni in p.v.c. diam. 40 mm.,
alla rete di scarico.
L'impianto di ventilazione forzata sarà completato con canna di esalazione (espulsione) aria viziata sul coperto.
I sopraindicati camini, esalatori e tutte le canne di ventilazione, in base ai disegni di progetto, saranno completati in sommità con torrette,
d'altezza rispondente alle norme UNI-CIG, eseguiti in opera in cls armato o con pareti in mattoni doppio UNI, intonacati e rifiniti esternamente
come le pareti del fabbricato e raccordate al manto di copertura con converse in alluminio o guaina biarmata, muniti di cappello in cls per canne
in batteria o con pezzo speciale in laterizio per canna singola e con le aperture d'uscita fumi protette da rete anti-insetto.
Tutti gli sfiati di bagni e cucina avranno sbocco nel manto di copertura mediante pezzi speciali tali da garantire un idonea ventilazione e nel
contempo impedire il passaggio di insetti/passeri.
La distanza dal manto di copertura dell'uscita dei fumi dalle sopraccitate torrette non dovrà essere inferiore a quanto previsto dalla
normativa UNI-CIG vigente.
L'imbocco a muro degli esalatori dovrà distare dal soffitto cm. 5 circa.
Per consentire la ventilazione delle asole tecniche ove sono poste le colonne montanti acqua e gas, in sommità allo stesso sarà posta in
opera una tubazione in p.v.c. diametro 110/125 mm. con sbocco sul sovrastante manto di copertura mediante torrino sfiatatoio montato su pezzo
speciale.
9. AERAZIONE E VENTILAZIONE AMBIENTI
Nei locali cucina/cottura o pranzo soggiorno dovranno essere eseguiti nella muratura esterna, un foro per l'aerazione in prossimità del
soffitto, di diametro minimo di mm. 160 (pari a una sezione utile minima, di passaggio aria, di 180 cmq) e protetti all'interno ed all'esterno con
griglie fisse in materiale plastico munite di rete anti-insetto sulla parte esterna.
Dovrà essere realizzato sul vano scale di ogni fabbricato un sistema di ventilazione meccanica centralizzata controllata di tipo collettivo,
eseguito in modo da garantire l'estrazione dagli ambienti dell'aria carica di vapore acqueo e di agenti inquinanti.
L'estrazione dell'aria avverrà mediante ventilatori centrifughi provocanti una depressione nelle colonne montanti verticali, realizzate in
acciaio spiralato, indipendenti per ogni locale servito, collegate nel sottotetto ai ventilatori, ed a queste colonne saranno collegate le bocchette
autoregolabili a portata costante per i bagni e variabile per le cucine.
Alla sommità del vano scale sarà inserita una bocchetta di estrazione dell'aria viziata collegata direttamente al ventilatore nel sottotetto.
A completare il sistema verranno installate per l'immissione dell'aria nuova delle bocchette autoregolabili nel traverso dei serramenti dei
locali nobili (camere letto, soggiorni, ecc.).
Al piede di ogni colonna montante degli impianti di ventilazione centralizzati sarà posto in opera un raccoglicondensa collegato con tubazione
in p.v.c. 0 40 alla rete di scarico.
Il foro di immissione delle bocchette di estrazione cucine e bagni dovrà distare dal soffitto al finito cm. 5 circa.
10. IMPERMEABILIZZAZIONI ED ISOLAMENTI
Per il contenimento dei consumi energetici, per evitare i ponti termici, per l'isolamento acustico e per l'impermeabilizzazione, oltre a quanto
precedentemente già descritto, dovranno essere previsti i seguenti materiali:
a) impermeabilizzazione strutture in cls. di fondazione ed elevazione, dal piano interrato fino alla quota di imposta del primo impalcato,
mediante additivazione del calcestruzzo con superfiuidificante tipo DYNAMON SYSTEM nella dosatura.
b) cordolo bentonitico sigillante posto al piede di tutte le murature perimetrali in c.a. controterra (interne ed esterne ai fabbricati) in
corrispondenza delle riprese di getto, ingabbiato con rete metallica stirata e fissato alla superficie con chiodi di acciaio;
c) cordolo bentonitico sigillante o giunto in gomma p.v.c. nera in corrispondenza delle riprese verticali dei getti della muratura in
elevazione e stuccatura delle giunzioni e dei fori per i distanziatori con malta reoplastica espansiva antiritiro tipo Emaco 55;
d) strato di malta plastica tipo Emaco 55, al piede dei pilastri e delle murature interne in c.a. del piano interrato prima dell'esecuzione del
getto;
e) indurenti a base di quarzo, fibre ed additivi chimici per rendere impermeabile l'area di manovra degli interrati;
f)
membrana impermeabilizzante armata con tessuto non tessuto, in poliestere da mm. 4 e membrana di protezione in polietilene estruso
posta in opera all'esterno di tutte le murature in elevazione perimetrali controterra dei fabbricati, dal piede delle fondazioni del piano
interrato fino al livello fuori terra o pavimentazione esterna finita, da applicarsi previa opportuna realizzazione di "sguscie" e protezioni
in cls per evitare angoli vivi sulla superficie di posa della guaina;
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g)
doppio isolamento (al piede e al primo corso dei blocchi in laterizio) delle murature perimetrali del piano terra del fabbricato con guaina
bituminosa da mm. 4 risvoltata verso l'esterno, per le murature perimetrali;
h) pannello in feltro per isolamento acustico accoppiato con foglio di polietilene con spessore complessivo di mm. 6, sopra tutta la
superficie del massetto degli alloggi e del vano tecnico nel sottotetto, prima del sottofondo del pavimento (con il polietilene verso il
basso);
i)
pannelli in lana di roccia, spessore complessivo di mm. 40, nell'intercapedine dei muri da cm. 33 al finito (con intercapedine) di
divisione degli alloggi;
j)
guaina biarmata in poliestere da mm. 4: posata nei bagni di tutti gli alloggi, sopra il massetto isolante in cemento e polistirolo ovvero
posata sotto il pavimento di tutti i terrazzini, previa formazione delle pendenze con sabbia e cemento; le guaine dei bagni e dei
terrazzini dovranno essere applicate a fiamma e risvoltate sulle pareti fino al livello del pavimento finito;
k) strato di polistirolo impastato con cemento densità 500 kg/mc: cm. 13,5 sotto il pavimento del piano terra; cm. 10 sotto il pavimento dei
piani primo; cm. 15 sopra il solaio soffitto dell'ultimo piano, dopo l'esecuzione dei muretti del coperto;
l)
strisce di fibra di pioppo impastata con magnesite dello spessore di cm. 1,5 e 2,5: sotto i muretti portanti il manto di copertura, dello
spessore di cm. 1,5; sotto alle tramezzature e le murature divisorie dei piani abitabili, dello spessore di cm. 2,5;
m) Lastre in fibra di pioppo impastata con magnesite: spessore da cm. 3 a ridosso delle strutture in c.a. arretrate dal filo esterno del
fabbricato e nel rispetto di quanto indicato nei disegni esecutivi; spessore da cm. 5 all'interno e a ridosso dei pilastri in c.a. dei piani
primo e secondo, ove indicato nei disegni;
n) Pannelli in polistirene dello spessore di cm 3 accoppiati con barriera vapore: riempimento dell'intercapedine tra le due pareti costituenti
la muratura dallo spessore di cm. 41;
o) controparete costituita da pannello in lana minerale, da almeno 85 Kg/mc spessore mm. 30, preaccoppiato su lastra in gesso rivestito
a norma DIN 18180, dello spessore di mm. 12,5; spessore complessivo mm. 65 circa: su entrambi i lati delle murature portanti in c.a.
da cm. 25 lungo il muro di spina, a separazione di alloggi contigui;
p) controparete, costituita da pannello in lana minerale, da almeno 85 Kg/mc spessore mm. 30, preaccoppiato su lastra in gesso
rivestito a norma DIN 18180, dello spessore di mm. 12,5 e interposta barriera vapore in lamina di alluminio più lastra in gesso rivestito a
norma DIN 18180, dello spessore di mm. 9,5 applicata alla prima con viti autofilettanti; spessore complessivo mm. 100 circa: sulle
murature portanti in c.a. da cm. 25 del vano scale saranno isolate, sul lato interno agli alloggi;
q) rivestimento a "cappotto" sulla muratura portante in c.a. del vano scala verso l'esterno.
Gli isolamenti acustici dovranno possedere i requisiti di accettabilità previsti dalla Circ. Ministero LL.PP. 30/4/1966 n. 1769 parte seconda e
la normativa vigente.
11. INTONACI
Tutte le pareti e i soffitti dei locali di abitazione, dei vani scale interni, a tutti i piani, tutti i soffitti del piano interrato nonché tutti i soffitti ed i
frontalini delle rampe delle scale e i relativi pianerottoli saranno intonacati con malta di calce comune a greggio e fino.
Particolare attenzione dovrà essere posta nell'esecuzione dell'intonacatura da eseguirsi nella parte interna delle pareti in laterizio della
muratura (con intercapedine) di separazione fra alloggi contigui.
Tutte le pareti esterne, i comignoli ad esclusione delle parti in cls. a faccia a vista saranno intonacati con intonaco per esterni in malta
comune a greggio e fino.
12. PAVIMENTI - RIVESTIMENTI - SOGLIE – DAVANZALI
La pavimentazione di tutto il piano interrato di ogni fabbricato, comprese le soglie, sarà eseguita in cls. armato con rete antifessurazione e
additivi speciali per renderla impermeabile, lisciato e rullato con giunti interposti, compreso il ricavo di formazione pendenze, nel rispetto delle
quote finite riportate negli elaborati di progetto; nei box autorimesse la pavimentazione sarà finita verso l'esterno con un profilo di acciaio
ancorato al sottostante massetto e formante battuta per il portone basculante.
I pavimenti di tutte le terrazze saranno in piastrelle di grès porcellanato da cm 20x20 con finitura dei bordi con pezzi speciali, previa formazione
di ricarichi e pendenze in sabbia e cemento.
Il perimetro esterno di ogni fabbricato e in corrispondenza del marciapiede dovrà essere rivestito con un battiscopa in piastrelle di grès
porcellanato da cm 20x20.
Tutti i locali degli alloggi saranno pavimentati con piastrelle di monocottura in pasta bianca o rossa di prima qualità delle dimensioni di cm
30x30 circa.
I pavimenti dei bagni e w.c. saranno di tipo coordinato con i rivestimenti.
In particolare il sottofondo di tutti i pavimenti suddetti dovrà contenere una rete antifessurazione.
I rivestimenti saranno in piastrelle di cotto forte da cm. 20x20, e saranno estesi nei bagni a tutte le pareti per un'altezza di ml. 2,20 circa e
nelle cucine alle sole pareti interessate dalle apparecchiature, per un'altezza di ml. 1,60 circa.
I pavimenti dei marciapiedi e dei percorsi pedonali saranno in betonelle doppio strato su massetto in cls e cordoli di contenimento.
Tutti i battiscopa di tutte le pavimentazioni sopra dette saranno realizzate con il medesimo materiale della pavimentazione mentre per il
battiscopa delle pavimentazioni esterne al piede delle murature perimetrali saranno in grès porcellanato.
Il pavimento dell'androne d'ingresso al vano scale, nonché di tutti i pianerottoli a tutti i piani sarà in lastre di marmo dello spessore di cm. 1,5,
con ricorrenza in lastre dello spessore di cm. 3 su tutte le parti in vista.
La pavimentazione delle scale interne (alzata + pedata) sarà eseguita per tutte le rampe, compresa quella di collegamento all'interrato, in
lastre di marmo.
Le soglie di accesso alle terrazze, all'atrio d'ingresso dei vani scale al piano terra e a tutti gli alloggi saranno realizzate in marmo da cm. 3 di
spessore.
I contorni dei fori finestre, portefinestre e porte ingresso al vano scale saranno realizzati in pietra tenera di Vicenza della sezione di cm. 8x8.
I davanzali di tutte le finestre saranno realizzate in marmo da cm. 3 di spessore.
Le soglie suddette dovranno essere opportunamente smussate nella parte superiore in maniera da non creare un ostacolo per l'accesso della
carrozzina del disabile nel rispetto della vigente normativa concernente l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Lo zoccolino battiscopa per gli alloggi sarà in legno ramino.
Lo zoccolino battiscopa del vano scale, dell'androne d'ingresso al vano scale, nonché di tutti i gradini ed i pianerottoli a tutti i piani sarà in
marmo di spessore di mm. 10.
13. TINTEGGIATURE
Al piano interrato tutte le pareti ed i soffitti, escluso il vano scale, saranno tinteggiati con due mani di tempera forte.
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Tutte le superfici interne degli alloggi del fabbricato saranno finite con tinteggiatura a due mani di tempera forte.
Tutte le superfici del vano scala, le pareti dell'androne d'ingresso, le pareti e i fianchi delle rampe del vano scala saranno finite con
tinteggiatura lavabile.
Tutte le opere in calcestruzzo relative ai fabbricati, la cui finitura è prevista a faccia a vista verranno trattate con idoneo primer a due mani a
rullo o pennello di idropittura acrilica con azione anticarbonatazione nei colori stabili alla luce tipo Alphabeton.
Tutte le pareti esterne del fabbricato nonché le torrette ed i comignoli saranno tinteggiati con idropittura murale liscia al quarzo per esterni su
sottofondo isolante.
La coloritura delle ringhiere e parapetti delle terrazze e dei vani scale saranno con rivestimento anticorrosivo per metalli con effetto micaceo.
14. SCARICHI
Le colonne di scarico verticali e le tratte orizzontali sospese sia di acque nere che bianche, all'interno del perimetro degli edifici, saranno
tutte in tubi di p.v.c. serie pesante compreso qualsiasi pezzo speciale.
Le colonne montanti di scarico delle acque dei servizi igienici e delle cucine saranno in lega polimerica fonoisolante, seguendo lo schema
delle fognature del progetto esecutivo, avranno il diametro di 110 mm. per i servizi igienici e di 90 mm. per le cucine, si raccorderanno alle tratte
orizzontali mediante curve a 45° e saranno prolungate fino all'esterno del perimetro del fabbricato; prima del raccordo alla condotta principale le
linee delle cucine dovranno essere collegate ai condensagrassi. AI piede di ogni colonna, all'interno del fabbricato, dovrà essere installato un
tappo di ispezione della medesima tipologia e sezione della colonna stessa.
Le tratte orizzontali correnti a livello del soffitto del piano interrato dovranno essere sospese e ancorate mediante idonei agganci fissi e
bracciali di guida scorrevoli, dovranno essere altresì usati manicotti di dilatazione, il tutto secondo le direttive di posa e montaggio delle tubazione
della ditta fornitrice.
Tutte le condotte interrate e/o sotto pavimentazioni sia all'interno del perimetro dell'edificio che all'esterno saranno realizzate in p.v.c. serie
pesante.
Il sistema fognario di ogni fabbricato sarà completato con bacini imhoff per le acque nere, da pozzi perdenti e sistemi di sub-irrigazione per le
acque bianche e meteoriche.
Le colonne di scarico saranno inoltre prolungate, con il medesimo diametro, in sommità dopo l'ultima immissione e fino al coperto e
saranno raccordate al manto di copertura mediante pezzi speciali protetti con rete anti-insetto.
Per ogni sifone Firenze verrà realizzata una tubazione di ventilazione, in p.v.c. rigido diam. 63 mm che dovrà partire dal sifone, o dalla base
della colonna e sarà collegata alla colonna stessa a monte dell'ultima immissione.
I pozzetti di ispezione, di raccolta e di contenimento dovranno essere provvisti di opportuni sigilli, chiusini e sifoni.
Scarichi piano interrato
Dovrà essere realizzato un sistema di pozzetti, caditoie in ghisa e canalette in cls con griglie in ghisa carraie e tubazioni d'idonee dimensioni,
con le opportune pendenze al fine di permettere il regolare deflusso delle acque meteoriche, dalla rampa e dall'area di manovra e d'accesso.
Il sistema di canalette, pozzetti e tubazioni convoglierà le acque meteoriche al pozzo perdente.
15. SERRAMENTI IN LEGNO
Tutti i serramenti (porte, finestre, portefinestre, ecc.) degli alloggi destinati a portatori di handicap dovranno rispettare le caratteristiche e le
prescrizioni previste dalla legge 13/89.
In ogni fabbricato tutti i serramenti di finestre e portefinestre degli alloggi (quindi esclusi quelli del vano scale) avranno le dimensioni previste in
progetto e costituiti da invetriate in legno ed apertura ad anta-ribalta, spessore telaio minimo mm. 58, complete di vetrocamera.
Tutte le portefinestre prospicienti l'esterno saranno a due ante con serramento senza traverso e munite di vetrocamera con lastre interne ed
esterne in vetro stratificato di sicurezza certificato a norma di legge (anti-ferita classe 2(B)2).
Tutte le finestre e le portefinestre esterne degli alloggi, in ogni fabbricato, avranno come chiusura oscuri esterni alla Vicentina, a due ante
divise in due partite realizzati in compensato in paniforte multistrato okumè tipo marino spessore mm 35 , cremonese in ferro nero con maniglia
del tipo ad uovo ed aste di chiusura in ferro tondo
I portoncini d'ingresso agli alloggi saranno in noce Tanganica da mm 55 completi di cassamorte in abete, casseporte dello stesso legno delle
porte, serratura e maniglia.
Tutte le porte interne agli alloggi e d'accesso ai ripostigli sottoscala e ai disimpegni del piano interrato saranno in noce Tanganica con finitura
al semilucido complete di cassamorte in abete e casseporte dello stesso legno delle porte serratura e maniglia, scorrevoli;
Nell'alloggio previsto per disabili, l'altezza delle maniglie dal pavimento finito non dovrà essere superiore a 120 cm. per le finestre e 90 cm. per
le porte e porte-finestre.
Il vano tecnico servizi (d'ispezione delle colonne montanti acqua e gas) sarà chiuso verso i vani scale con pannelli in medium density con finitura
esterna in tinta lavabile come la muratura, fissati alla muratura, con apertura mediante cerniere e muniti di pomello e chiusura a scatto.
Per l'accesso al sottotetto nel vano scale di ogni fabbricato, nel solaio di soffittatura dell'ultimo piano, sarà realizzato un foro con botola di
chiusura in legno noce Tanganica.
16. SERRAMENTI IN METALLO
In ogni fabbricato i serramenti d'ingresso al vano scale saranno in alluminio elettrocolorato, munito di specchiature in vetro-camera costituito
da lastre di vetro di sicurezza antiferita classe2(B)2, camera d'aria da mm. 9 e un vetro di sicurezza anticaduta classe 1(B)1 (totale mm. 25 circa)
certificato a norma di legge, con barra e maniglione antipanico, serratura elettrica e molla a pompa di chiusura.
Le finestre dei vani scale, saranno pure in alluminio elettrocolorato montate a filo interno e con meccanismo d'apertura anta/ribalta munite di
specchiature in vetro-camera costituito da lastre di vetro di sicurezza antiferita classe2(B)2, camera d'aria da mm. 9 e un vetro di sicurezza
anticaduta classe 1(B)1 (totale mm. 25 circa) certificato a norma di legge.
Al piano interrato le porte delle cantine saranno realizzate ad anta unica in lamiera grecata zincata verniciata con ferramenta e serratura di
chiusura nonché eventuali idonee forature per l'areazione.
I box singoli saranno muniti di serramenti metallici del tipo a basculante completi di forature per l'areazione di superficie non inferiore ad
1/100 della superficie del garage.
Le porte di comunicazione dei box auto con le cantine saranno tipo antincendio REI 120.
17. PAVIMENTAZIONI E OPERE DI SISTEMAZIONE ESTERNA, MURI DI SOSTEGNO, RECINZIONI
Le murature di sostegno delimitanti le rampe e le aree di manovra e accesso alle autorimesse interrate saranno realizzate in c.a.
5
Lungo i confini nord-sud-ovest del lotto dovrà essere realizzata una recinzione costituita da rete metallica plastificata di altezza 150 cm. su
stanti sostenuti da blocchetti in cls e di altezza 100 cm. sui muri di contenimento delle rampe e parti piane di accesso alle autorimesse.
Gli alloggiamenti per i contatori, casellario postale e citofoni, saranno eseguiti in cls a faccia vista e posti nella posizione indicata dai disegni
e/o dalle aziende erogatrici; chiusi con portine in alluminio anodizzato e isolati con lastre in polistirene su tutto il perimetro interno per il vano dei
contatori dell'acqua.
La pavimentazione dei marciapiedi, dei percorsi pedonali esterni sarà eseguita con massetto in cls. dello spessore di cm. 10 armato con rete
metallica diam. 6 mm. e riporto fresco su fresco di pastina in quarzo-cemento dello spessore medio di cm. 1 adittivata con ossidi per la
colorazione e finitura con trattamento superficiale spazzolato (a scopa) compresa la formazione di tagliagiunti e di contorni lisciati; scavo e
reinterro, posa di sottofondo in ghiaione proveniente dagli scavi nel cantiere, costipato e rullato.
In corrispondenza delle ispezioni le pavimentazioni esterne dovranno essere posate su controsigilli realizzati in profili metallici con fondo in
lamiera di acciaio.
Le parti piane di accesso alle rampe esterne ed alle autorimesse al piano interrato, saranno realizzate in pavimento carrabile costituito da
elementi in piastre forate in cls delle dimensioni di cm. 50x50 su allettamento in sabbia grossa e sottofondo in ghiaione da cm. 35.
La rampa di accesso alle autorimesse al piano interrato sarà costituita da un massetto in cls armato RcK 25/30 N/mmq dello spessore
minimo di cm. 15, compreso annegamento di doppia rete elettrosaldata con maglie 20x20 diametro 6 mm. e la creazione di adeguata rigatura a
spina di pesce antislittamento, su sottofondo in ghiaione in natura steso e costipato per uno spessore di cm. 30 circa.
L'area esterna adibita a parcheggio, area di manovra e accesso carraio e pedonale sarà realizzata, previo sbancamento di cm. 50 dal piano
stradale finito, con sottofondo di materiale arido da cm. 30, cm. 10 di stabilizzato e applicazione di manto d'usura di 6 cm. misurato compresso e
sigillatura con emulsione bituminosa del tipo colorato per il parcheggio per portatori di handicap e l'ingresso pedonale.
Gli spazi verdi dovranno essere sistemati mediante scavo ed allontanamento delle materie di risulta per lo spessore medio di circa cm. 50 e
riporto del terreno con eventuale integrazione di terreno vegetale.
I locali interrati, ove previsto nei disegni esecutivi, saranno arieggiati mediante aperture di fori finestre e posa di bocche di lupo in poliestere
rinforzato, delle dimensioni di cm 100x100x60 opportunamente fissate alla struttura muraria, munite di griglia in acciaio zincato pedonale e
collegate alla rete di scarico delle acque meteoriche.
18. OPERE DI FINITURA
Il corrimano delle scale, sarà posto in opera su entrambi i lati delle rampe e sarà realizzato in legno noce Tanganica lucidato.
Ove non ne sia prevista l'applicazione su sede predisposta sulla ringhiera delle scale, sarà realizzato apposito profilato di sostegno in ferro
verniciato fissato alle murature in modo che il corrimano disti dalla parete almeno 4 cm.
Tutti i corrimano dovranno essere posti all'altezza minima di 100 cm. da pavimento finito.
In corrispondenza di tutte le porte di ingresso, sarà posto in opera un tappo in gomma fermaporta a pavimento fissato con tassello.
Saranno posti in opera casellari postali, uno ogni alloggio e uno condominiale per ogni fabbricato, in prossimità degli accessi sulla
recinzione.
A protezione dell'ingresso al vano scale di ogni fabbricato sarà installata una pensilina in policarbonato su struttura in acciaio zincato e
verniciato.
19. FORNITURA DI MATERIALE A MAGAZZINO
Consiste nella fornitura dei seguenti materiali da depositare nel locale ripostiglio al piano interrato del fabbricato:
•
mq. 25 circa di pavimenti e rivestimenti;
•
n. 3 meccanismi completi di chiusura per oscuri esterni;
•
n. 3 meccanismi di ferramenta completa per ogni tipo di serramenti esterni;
•
mq. 7 circa di elementi del manto di copertura;
•
mq. 3 d'elementi delle pavimentazioni pedonali esterne.
20. IMPIANTO ELETTRICO
Alimentazione,
Per ogni fabbricato i contatori della linea di energia elettrica saranno ubicati in apposito vano sulla recinzione, le linee in cavo FG70R di
sezione da 6 mmq. protette ciascuna da interruttore differenziale magnetotermico, proseguiranno fino al vano al piano interrato, entro adeguato
quadro di distribuzione.
Nel quadro di distribuzione sui vani sottoscale, per ciascun fabbricato, dovranno essere ubicate le apparecchiature di protezione in seguito
descritte e le linee di alimentazione tra le apparecchiature stesse, i contatori dell'energia elettrica ed i quadri comando e saranno in cavi FG70R
di sezione: 6 mmq per gli alloggi e per gli usi comuni del fabbricato (scale, ventilazione forzata, illuminazione esterna, ecc.).
All'interno dei quadri suddetti saranno installati:
- per ogni alloggio:
1. un interruttore differenziale con sganciamento magnetotermico salvavita con corrente nominale di 25 A e con sensibilità 0,03 a protezione
della linea di alimentazione;
2. n. 1 interruttore automatico magnetotermico per autorimessa e cantina di ogni alloggio con corrente nominale di 16 A (Art. R/5-a);
- per ogni fabbricato:
1. un interruttore differenziale automatico senza sganciamento magnetotermico fino a 25 A con sensibilità 0,03 a protezione della linea usi
comuni (vano scala, corridoi del P. interrato, impianto di ventilazione meccanica, illuminazione esterna ecc.);
2. n. 3 interruttori automatici magnetotermici, rispettivamente: uno con corrente nominale di 10 A, per la linea di illuminazione degli spazi
comuni vano scala, centralina TV, apriporte e citofoni;
3. uno con corrente nominale di 10 A per l'illuminazione esterna, uno con corrente nominale di 16 A per la linea di alimentazione della
ventilazione forzata.
Nel quadro comando di ogni vano scale troveranno altresì ubicazione gli interruttori a relè delle luci comuni e l'interruttore crepuscolare per il
circuito luce notturna.
A partire dal relativo interruttore di protezione differenziale magnetotermico ubicato sul quadro distribuzione nel vano sottoscale la linea
montante di alimentazione di ogni alloggio, della sezione di 6 mmq. come sopra indicato, salirà fino al quadro di comando, ubicato all'interno di
ogni alloggio, composto da un interruttore differenziale automatico senza sganciamento magnetotermico, con sensibilità 0,03 A, e due interruttori
automatici magnetotermici uno da 10 A ed uno da 16 A a protezione rispettivamente del circuito illuminazione e del circuito usi domestici; nello
stesso dovrà essere installato il trasformatore di sicurezza per l'impianto di chiamata interna da bagni e camere.
Dal vano contatori in confine fino al quadro generale nel vano sottoscale, saranno poste in opera, per ogni fabbricato, tubazione in P.V.C.
6
corrugato diam. 100/125 e relativi pozzetti di ispezione e/o derivazione (secondo le indicazioni dell'azienda erogatrice) per le utenze con le
rispettive linee di alimentazione in cavo FG7OR di sezione 6 mmq
Per l'allacciamento al servizio telefonico e multiservizi o impianto fotovoltaico, dal punto di erogazione sul confine del lotto e fino
all'armadiatura nei vani scale, saranno poste in opera, per ogni fabbricato, due tubazioni in P.V.C. corrugato diam. 100/125 con all'interno filo
passacavi e relativi pozzetti di ispezione e/o derivazione (secondo le indicazioni dell'azienda erogatrice).
Le linee di alimentazione (energia elettrica, telefono), dal quadro generale nel sottoscala, correranno in verticale entro l'asola tecnica
servizi indicata nei disegni di progetto; ad ogni piano, a cm. 20 circa dal pavimento finito, saranno poste in opera apposite scatole di ispezione
in p.v.c.
Dovrà essere eseguita una predisposizione per impianto elettrico per solare termico centralizzato mediante posa di una tubazione
corrugata diam. min. 30 mm. dall'armadiatura nel vano sottoscala al vano tecnico nel sottotetto e posa di una tubazione diam. min. di 20 mm.
dal quadretto di ogni alloggio al vano tecnico suddetto; tali tubazioni correranno in verticale entro l'asola tecnica servizi indicata nei disegni; è
compresa la fornitura e posa di quadretto con sportellino quale collettore delle tubazione suddette, fissaggio delle tubazioni, pezzi speciali e
ogni altro onere.
Distribuzione
La posa dei supporti e delle apparecchiature elettriche dovrà rispettare le normative vigenti in materia di isolamento acustico.
In ogni alloggio l'impianto elettrico sarà eseguito, a partire dal rispettivo quadro di protezione e sezionamento (punti luce, punti luce a
relais, prese, interruttori, ecc.), con due circuiti separati, uno d'illuminazione, con conduttori da 1,5 mmq., ed uno per gli usi domestici, con
conduttori da 4 e 2,5 mmq..
In particolare le prese per: caldaia, lavatrice, lavastoviglie e per il forno elettrico dovranno essere comandate ciascuna da un interruttore
bipolare.
I punti luce esterni sulle terrazze o le zone di pertinenza di ogni alloggio saranno muniti di plafoniera stagna.
Nell'alloggio destinato a portatori di handicap, sarà installata una lampada d'emergenza portatile e un tirante per chiamata interna in
prossimità del WC-bidet, oltre a quello previsto per la doccia.
Ogni alloggio sarà dotato di un segnalatore/rilevatore di fughe gas collegato ad elettrovalvola a riarmo manuale.
Per le cantine, le autorimesse ed i corridoi comuni al piano interrato la distribuzione e gli impianti saranno tutti a vista collegati all'impianto di
illuminazione del vano scala per i corridoi e degli alloggi per le cantine e le autorimesse.
Tutte le condutture elettriche saranno installate entro tubi protettivi in P.V.C. serie pesante di tipo rigido, di forma circolare, posati a vista, con
resistenza allo schiacciamento 150 kg/dm e conformi alle norme CEI 23-14 con un diametro pari a 20mm. Le tubazioni avranno diametro minimo
pari a 25 mm per i sistemi di I categoria (cavi di energia) e pari a 20 mm per i sistemi di categoria O.
Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite all'interno delle cassette con l'impiego di opportuni morsetti o morsettiere con alveolo a
mantello che serrino per compressione i conduttori.
Le cassette di derivazione devono essere costruite in modo tale che, nelle condizioni di installazione, non sia possibile introdurvi corpi
estranei e sia agevole la dispersione del calore in essa prodotta. Il coperchio deve essere in grado di garantire un buon fissaggio, deve essere
apribile solamente mediante attrezzo e deve assicurare un grado di protezione almeno pari a IP40.
Il rapporto fra il diametro interno del tubo protettivo ed il diametro del fascio di cavi contenuti dovrà essere almeno pari a 1,3 in modo da
consentire l'agevole infilaggio e sfilaggio dei conduttori. Sempre allo scopo di facilitare I'infilaggio non saranno eseguite più di due curve, o
comunque curve per più di 180°, senza l'interposizione di una cassetta di transito.
Tutte le derivazioni saranno effettuate con l'ausilio di apposite cassette di derivazione; non sono ammesse le derivazioni tramite manicotti a "T":
Circuiti appartenenti a sistemi diversi non potranno coesistere all'interno della stessa tubazione.
Tutte le tubazioni dovranno essere posate lontano da fonti di calore quali colonne di acqua calda o corpi scaldanti; nel caso che questo non
sia possibile saranno adottati particolari provvedimenti per evitare la trasmissione del calore alle stesse. Le tubazioni per posa sottotraccia
saranno in materiale isolante autoestinguente e di tipo flessibile. Le tubazioni per posa sottopavimento dovranno essere protette subito dopo la
posa da uno strato di cemento per la protezione meccanica. Le giunzioni saranno effettuate tramite appositi manicotti.
Le tubazioni per posa a vista saranno in materiale isolante autoestinguente di tipo rigido pesante. Saranno fissate a parete e/o soffitto
impiegando dei collari stringitubo di tipo plastico con fissaggio del tubo a scatto; i collari saranno distanziati in modo tale da evitare flessioni delle
tubazioni e comunque non saranno a distanza superiore a 80cm tra loro.
Le giunzioni fra tubazioni e fra tubazioni e cassette, saranno realizzate utilizzando gli adatti raccordi previsti allo scopo dal costruttore del
tubo, in modo che non venga abbassato il grado di protezione previsto per l'impianto (IP65). Le tubazioni rigide dovranno rispondere
costruttivamente alle norme CEI 23-8 e con resistenza alla prova del filo incandescente pari a 850°C.
Le tubazioni saranno fissate con sostegni adatti a sostenere il peso delle tubazioni stesse con il massimo contenuto di cavi. Le giunzioni tra
tubazioni e tra tubazioni e cassette e/o apparecchiature dovranno essere effettuate tramite raccordi tali da garantire la tenuta meccanica, il grado di
protezione chiesto e la continuità elettrica.
Le scatole e cassette di giunzione e/o derivazione saranno in materiale isolante autoestinguente o in lega metallica a seconda del luogo di
installazione. Saranno dotate di coperchio fissato con viti imperdibili o con il sistema a 1/4 di giro o equivalente. Avranno grado di protezione
adeguato al luogo di installazione e saranno poste in opera in modo da essere facilmente individuabili, apribili ed ispezionabili. Le cassette in
materiale isolante avranno resistenza alla prova del filo incandescente pari a 850°C.
L'ingresso delle tubazioni avverrà esclusivamente attraverso i fori o gli indebolimenti sfondabili previsti dal costruttore e senza praticare
allargamenti o produrre rotture sui fianchi delle stesse. Nelle cassette stagne l'innesto dei tubi awerrà esclusivamente tramite degli adatti raccordi
tubo-scatola, in modo da non alterare il grado di protezione richiesto. Le cassette in lega metallica dovranno essere dotate di morsetti per il
collegamento a terra e non dovranno presentare scorie o bordi taglienti che potrebbero danneggiare i cavi posati all'interno. I coperchi saranno
dotati di guarnizioni in materiale antinvecchiante. Le cassette saranno contrassegnate con targhette indicanti il circuito di appartenenza.
Le sezioni minime ammesse per i conduttori sono:
1,5 mmq per le derivazioni al singolo punto luce;
2,5 mmq per le derivazioni a più di un punto luce;
2,5 mmq per le derivazioni al singolo punto presa da 16 A 6 mmq per le derivazioni a più di un punto presa
Comunque le sezioni dei cavi dovranno essere tali da garantire in ogni caso una caduta di tensione massima inferiore al 4%.
Per i conduttori di protezione, le sezioni minime ammesse sono:
Sezione del conduttore di fase S [mmq]
Sezione del conduttore di protezione Sp [mmq]
S <= 16
Sp = S
16 < S <= 35
16
S > 35
Sp = S/2
In ogni fabbricato la distribuzione degli usi comuni, a partire dal quadro di protezione ubicato nel quadro generale nel vano sottoscale, sarà
eseguita con circuiti separati: uno per vano scala e spazi comuni, uno per l'illuminazione degli spazi esterni, uno per la ventilazione meccanica
forzata e uno per la linea N .
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I corridoi al servizio delle cantine al piano interrato, l'androne di ingresso al piano terra ed il vano scale, ad ogni smonto, saranno dotati di
punti luce temporizzati a relais secondo le indicazioni di progetto e saranno muniti di plafoniera con lampada ad incandescenza da 60 Watt e
comandati da pulsanti individuabili al buio; nel vano scale ad ogni piano il punto luce sarà con plafoniera dotata anche di lampada di emergenza.
Per ogni fabbricato, il locale tecnico per la ventilazione forzata nel sottotetto sarà dotato di punto luce con lampada e una presa da 16A.
L'impianto di illuminazione degli spazi esterni di ogni fabbricato sarà come da disegni esecutivi e costituito da punti luce temporizzati a relais o
punti luce comandati da interruttore crepuscolare o da orologio timer, completi di plafoniera stagna e lampada a basso consumo da 12 Watt.
In ogni fabbricato, sul muro di contenimento della rampa di accesso alle autorimesse saranno incassati n. 2 luci segna passo. Per ogni
fabbricato saranno posizionati: n. 2 punti luce a lampioncino alti 1,50/2,00 metri comandati da interruttore crepuscolare o da orologio timer,
pozzetti da 30x30, collegamenti dal quadro sottoscala con linea di alimentazione costituita da conduttori in rame di sezione 3x2,5 mmq tipo
FG70R, in tubo corrugato, all'impianto di illuminazione esterna e di messa a terra;
L'alimentazione dell'illuminazione degli spazi esterni avverrà da contatore di ogni edificio.
Impianto citofonico, telefonico, di suoneria, di apriporta e apricancello
Ogni alloggio sarà dotato di impianto citofonico e di apriporta ciascuno per la propria scala collegati all'ingresso principale ed al cancello
pedonale di ingresso.
L'impianto di suoneria, per ogni alloggio sarà collegato al contatore degli usi comuni. All'ingresso di ogni alloggio sarà eseguita una presa
telefonica, due per quello per disabili.
Ogni alloggio sarà dotato di impianto per la ricezione televisiva.
Per ogni alloggio dovrà essere posata una tubazione per il passaggio di cavi per i servizi satellitari e parabolici.
L'antenna T.V. sarà centralizzata per tutti gli alloggi del relativo blocco scala per un totale di n. 2 antenne, l'alloggio per disabili avrà una
presa telefonica aggiuntiva.
Impianto di messa a terra, di protezione ed equipotenziale
Tutte le prese ed i punti luce (sia interni che esterni) dovranno essere collegati a terra.
Attorno ad ogni fabbricato dovrà essere realizzato, in corda di rame nudo da 50 mmq., un anello collegato, in almeno 4 punti, all'armatura di
acciaio delle fondazioni e collegato altresì ad un adeguato numero di dispersori costituiti da picchetti in acciaio zincato posti entro pozzetti
ispezionabili.
I conduttori di protezione ed equipotenziali saranno collegati per ogni alloggio in un collettore a sua volta collegato, al piano interrato del vano
scala, ad un collettore generale di terra collegato all'anello perimetrale sopracitato.
21. IMPIANTI IDRO TERMO SANITARI E DEL GAS
La rete di distribuzione fino agli apparecchi utilizzatori sarà realizzata sempre con circuiti separati per l'impianto di riscaldamento e per
l'acqua ad uso igienico-sanitario.
Tutte le condotte correnti a pavimento dell'impianto idrico, nonché quelle degli scarichi e dell'impianto gas dovranno essere protette, dopo
l'effettuazione delle rispettive prove di tenuta, con malta di cemento, per evitare i danni durante l'esecuzione di successive opere murarie ed
impianti.
Tutte le tubazioni correnti sotto traccia a parete dovranno essere opportunamente fissate alla parete stessa con tasti di malta di cemento ad
idonea distanza.
Le guaine di protezione entro le quali corrono le tubazioni dell'impianto gas, in particolare, dovranno essere annegate in malta di cemento
dopo la prova di tenuta del relativo impianto.
Impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria
Per ogni singolo alloggio dovrà essere realizzato l'impianto di riscaldamento con produzione di acqua calda sanitaria, che sarà del tipo
autonomo, con vaso di espansione chiuso.
Il sistema distributivo sarà del tipo "modul" con un circuito per ogni radiatore partente dal rispettivo collettore.
Le caldaie saranno di tipo stagno a flusso forzato, per esterni. Ogni impianto sarà costituito da caldaia murale a gas ad alto rendimento ex L.
10 del 9.01.91 art. 8 par. B, stagna a tiraggio forzato (per esterni), anche del tipo con comando remoto, e di adeguate dimensioni con prelievo
dell'aria comburente dall'esterno (a parete) da apposita tubazione per le caldaie al piano terra e primo, e sul coperto mediante apposito camino
per le caldaie sui muri interni del fabbricato.
L'espulsione dei fumi sarà con canna fumaria singola (per ogni caldaia) per le caldaie al piano terra e con apposito terminale camino del Kit
caldaia inserito in apposito camino in laterizio fino alla torretta sul coperto per le caldaie a piano primo.
Tutte le caldaie saranno della potenzialità termica nominale utile pari a 23.3 KW (20.000 Kcal./h), con potenza regolabile, combinata per la
produzione istantanea di acqua calda sanitaria, dotata di marchio CE e con isolamento delle parti elettriche pari a IP 44, conforme alle norme UNICIG, prodotta da industria in possesso di certificazione del sistema di qualità aziendale ISO, dotata di polizza di garanzia rilasciata dalla Ditta
produttrice almeno biennale, completa di kit di tubazioni e pezzi speciali per il prelievo dell'aria comburente e l'espulsione dei fumi ed ogni altro
accessorio.
E' prevista alla partenza delle tubazioni principali di distribuzione una temperatura di circa 70-75°C ed un salto termico di circa 10°C.
Tutti gli apparecchi saranno serviti di acqua calda a 40°C; alla mandata la temperatura sarà la massima prevista dalla Legge n. 10/91 e
regolamentazione relativa.
I corpi scaldanti saranno in acciaio dello spessore non inferiore a 12/10, del tipo tubolari, dotati di valvole termostatiche regolabili (per tutti i locali
escluso il bagno).
Le operazioni di carico e sfiato degli impianti, "prima accensione" messa a punto della caldaia saranno effettuate alla consegna degli alloggi
ai rispettivi assegnatari.
Immediatamente a valle di ogni contatore (uno per ogni alloggio e uno per usi generali) dovrà essere posto in opera un rubinetto di
intercettazione a sfera.
A partire dal rubinetto di intercettazione di ciascun alloggio (nel manufatto in cls sulla recinzione) e fino al pozzetto posto sul limite di ogni
fabbricato saranno posate tubazioni in polietilene da 3/4" (una per ogni alloggio più una generale per ogni fabbricato per la predisposizione
dell'impianto solare termico), compresi e compensati tutti i pezzi speciali; le stesse correranno entro controtubi in p.v.c. corrugato diam. 80/100
mm. entro terra, alla profondità minima di cm. 60 dal piano esterno finito posate, rinfiancate e ricoperte con sabbia; nella parte interna del fabbricato
e fino all'interno degli alloggi, le tubazioni saranno di tipo multistrato da 25 mm. e correranno a parete e/o a soffitto per la risalita delle colonne
montanti, opportunamente sostenute e fissate con l'interposizione di materiali idonei ad eliminarne le vibrazioni e successivamente a pavimento fino
alla saracinesca posta immediatamente all'interno di ogni alloggio; le parti a vista saranno rivestite con lamiera di alluminio.
Per tutto il percorso dal pozzetto sul limite di ogni fabbricato fino all'ingresso degli alloggi tali tubazioni saranno protette con guaina flessibile
del tipo espanso a cellule chiuse dello spessore minimo di mm. 13.
Per ogni singolo alloggio, a partire dalla suddetta saracinesca di intercettazione, dovrà essere realizzato l'impianto idraulico di distribuzione e
la rete di scarico comprensivo:
8
-
di collettori in ottone o rame ubicati nelle posizioni previste in progetto, completi di cassette di contenimento, dello spessore non superiore a
cm. 7, incassate nella muratura, con sportello per l'ispezione incernierato sul telaio in lamiera d'acciaio e verniciato a fuoco od in materiale
plastico fissato con viti;
di tubazioni multistrato (tubazione interna in PE reticolare, anima in alluminio, strato esterno in PE reticolare) da 25 mm. di adduzione
dell'acqua fredda, derivate dalla saracinesca a sfera generale di intercettazione interna all'alloggio sino al collettore di distribuzione, isolate
con guaina flessibile del tipo espanso a cellule chiuse dello stesso spessore di quella usata per l'acqua calda;
di tubazioni multistrato ( tubazione interna in PE reticolare, anima in alluminio, strato esterno in PE reticolare) da 16 mm. per le singole utenze
dell'acqua fredda, protette come quella da 25 mm., eseguite dal collettore di distribuzione fino agli apparecchi sanitari ed all'attacco per
lavatrice e lavastoviglie;
del rubinetto di intercettazione generale dell'alloggio posto internamente ad una scatola d'ispezione con sportello, forato, apribile in lamiera
verniciata o materiale plastico;
dei rubinetti di arresto esterni, cromati e muniti di filtro, in corrispondenza degli attacchi delle tubazioni flessibili, di acqua calda e fredda, di
alimentazione delle rubinetterie, delle cassette a zaino dei vasi a sedile e delle predisposizioni degli attacchi per acqua calda e fredda
dell'acquaio;
di rubinetto di chiusura rapida in ottone cromato con attacco speciale portagomma, collegato all'impianto idrico di distribuzione e di scarico
sifonato ispezionabile incassato nella muratura collegato alla colonna di scarico, in polietilene alta densità e con placca mobile a parete per
lavatrice e lavastoviglie;
di tubazioni multistrato (tubazione interna in PE reticolare, anima in alluminio, strato esterno in PE reticolare) da 16 mm. di adduzione
dell'acqua calda sanitaria, aventi origine dalla caldaia sino al collettore di distribuzione, isolate;
di tubazioni multistrato (tubazione interna in PE reticolare, anima in alluminio, strato esterno in PE reticolare) da 16 mm. per le singole utenze
dell'acqua calda sanitaria, eseguite dal collettore di distribuzione fino agli apparecchi sanitari utilizzatori, isolate;
della rete di scarico, in tubi di polietilene alta densità PEh del diametro esterno di mm. 50, dall'apparecchio sanitario o attacco per lavatrice
e lavastoviglie o piletta fino al raccordo inserito nella curva w.c.;
della curva w.c., in polietilene alta densità PEh diam. 110 a più vie, collegata alla braga derivata dalla colonna di scarico;
di esecuzione di rivestimento, con malta di cemento, delle tubazioni poste a pavimento, atto ad evitare danni durante l'esecuzione delle
opere murarie, da eseguire dopo le prove di tenuta dell'impianto;
pezzi speciali, guarnizioni, la sigillatura con silicone o cemento bianco tra la base del vaso a sedile ed il pavimento ed ogni altro onere per
dare il tutto perfettamente funzionante;
La protezione di tutte le tubazioni correnti a pavimento sarà eseguita con guaina flessibile del tipo espanso a cellule chiuse.
Oltre a quanto precedentemente descritto, l'impianto idrico-sanitario comprende la fornitura e posa in opera delle seguenti apparecchiature:
Bagno di tutti gli alloggi (tranne per l'alloggio per portatori di handicap) :
- n. 1 impianto doccia con piatto in porcellana vetrificata da cm. 80x80x8;
- n. 1 vaso a sedile in porcellana vetrificata;
- n. 1 bidet in porcellana vetrificata;
- n. 1 lavabo in porcellana vetrificata, con sifone esterno, da cm. 60/68x48/55 circa con colonna;
- n. 1 scarico sifonato e rubinetto di carico per lavatrice a volte in antibagno.
Cucine di tutti gli alloggi:
- attacchi per acqua calda e fredda del lavello e relativo scarico;
- scarico sifonato e rubinetto di carico per lavastoviglie.
Dovranno essere installati, per ogni fabbricato, due rubinetti a sfera muniti di portagomma alloggiati entro pozzetti in calcestruzzo da cm.
60x60 con sigillo in lamiera striata zincata, ubicati nelle zone a verde, e collegati ognuno al contatore usi generali del rispettivo vano scala, con
tubazione in polietilene da mm. 20 rivestita da guaina isolante del tipo espanso da mm. 13; tale tubazione correrà all'esterno del fabbricato,
interrata entro controtubo corrugato in p.v.c. diam. mm. 80 e rivestita con almeno cm. 10 di sabbia alla profondità di almeno 60 cm. dal piano
esterno finito.
Qualora necessiti eseguire la chiusura anche provvisoria di tubazioni, per la successiva posa di apparecchi od il collegamento di contatori,
verranno impiegati tappi di ghisa a vite con filettatura a "passo gas", con opportuna stoppa a tenuta.
I piatti doccia saranno posti con i lati a muro sotto il rivestimento in piastrelle.
Tutti gli apparecchi avranno il sifone ispezionabile.
Le rubinetterie di lavabi e bidet nonché le cassette di cacciata dei vasi a sedile saranno collegati alle tubazioni di adduzione dell'acqua con
giunzioni a vite mediante tubi flessibili cromati od in gomma artificiale rivestita.
Le rubinetterie di tutti gli apparecchi sanitari dovranno essere del tipo a monocomando di miscelazione d'acqua.
Impianto gas
La rete di adduzione, di distribuzione, gli apparecchi utilizzatori e le tubazioni di evacuazione dei fumi della combustione dovranno essere
eseguiti e posti in opera conformemente alla normativa UNI 7129 del gennaio 1992 e successive modifiche.
Immediatamente all'ingresso d'ogni alloggio dovrà essere posto in opera un rubinetto generale d'intercettazione a sfera.
A partire dal contatore del gas di ciascun alloggio e fino all'interno del pozzetto posto sul limite esterno di ogni fabbricato le tubazioni del gas
saranno in acciaio fino al collegamento dielettrico e successivamente in tubo di polietilene, di adeguato diametro come da calcolo, entro
controtubo in p.v.c. corrugato diam. 60 mm. e correranno entro terra, alla profondità minima di cm. 60 dal piano esterno finito posate su letto di
sabbia, rinfiancate e ricoperte con sabbia.
Dal pozzetto posto sul limite esterno di ogni fabbricato e sino alla saracinesca generale a sfera posta immediatamente all'ingresso di ciascun
alloggio all'altezza di almeno cm. 50 dal pavimento finito, le tubazioni, che saranno in rame diametro nominale esterno di 22 mm. e dello spessore
non inferiore a 1,5 mm., compresi e compensati tutti i pezzi speciali, correranno: prima entro controtubo sottopavimento del piano terra e
successivamente a parete all'interno dell'asola di servizio per la risalita delle colonne montanti, opportunamente sostenute e fissate. In tutti i
tratti, fino all'interno degli alloggi, le tubazioni del gas dovranno correre sempre entro controtubo flessibile in materiale termoplastico a base di
policloruro di vinile serie pesante p.v.c. di colore giallo.
A valle delle valvole di intercettazione poste all'ingresso di ciascun alloggio dovrà essere realizzato l'impianto gas comprendente la fornitura
e posa in opera, a partire dalla saracinesca di intercettazione, di tubazioni in rame per l'alimentazione della caldaia con derivazione da mm. 16
di diametro per la cucina.
Le tubazioni, all'interno del fabbricato, dovranno correre, in ogni caso, entro tubi protettivi flessibili di materiale termoplastico, a base di policloruro
di vinile, serie pesante di colore giallo rispondente alle norme vigenti in materia, protetti sui percorsi orizzontali, a cura della ditta esecutrice, con
malta di cemento.
Tali tubazioni flessibili di protezione dovranno essere sfiatate, all'esterno o in sommità del fabbricato, e dovranno avere il diametro di 40 mm.
per le tubazioni da 22 mm. e di 32 mm. per quelle da 16 mm.Dovrà essere posto in opera uno sportello, forato, in lamiera verniciata o materiale plastico incernierato su scatola o telaio dello stesso
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materiale a chiusura delle nicchie di contenimento delle saracinesche generali del gas e dell'acqua e dell'elettrovalvola per la chiusura del gas.
Dovranno essere previsti due rubinetti di intercettazione gas da 1/2' o da 3/4' con maniglia a farfalla per l'intercettazione generale dell'alloggio,
posto nell'armadietto all'ingresso dell'alloggio - l'intercettazione della cucina.
Rilevatore di fughe di gas provvisto sia di dispositivo acustico che di contatto che preveda la chiusura di un'elettrovalvola a riarmo manuale
inserita sulla tubazione di adduzione del gas all'alloggio, prima della saracinesca generale, compresi e compensati i collegamenti all'impianto
elettrico, il collegamento tra il sensore e I'elettrovalvola ed ogni altro onere.
Le tubazioni di adduzione dai contatori fino agli alloggi per i tratti correnti entro controtubo, sotto pavimento o all'interno dei muri dovranno
seguire i percorsi conformemente alla norma UNI 7129/92 e correre entro tubazioni corrugate a base di policloruro di vinile serie pesante (P) di
colore giallo del diametro e con le caratteristiche suddette.
Tali tubazioni dovranno sfiatare all'interno del vano tecnico di risalita colonne montanti, che a sua volta sarà collegato all'esterno, sul
coperto, mediante apposito tubo esalatore.
22. IMPIANTO DI VENTILAZIONE
Verrà realizzato per le unità abitative del vano scale un impianto centralizzato di ventilazione meccanica e controllata in modo da garantire
l'estrazione dagli ambienti dell'aria carica di vapore ed agenti inquinanti.
L'estrazione dell'aria avverrà mediante ventilatore centrifugo, posto nel vano ricavato nel sottotetto, provocante una depressione nelle
colonne montanti verticali, realizzate in acciaio spiralato, indipendenti per ogni locale servito, collegate nel sottotetto al ventilatore, ed a queste
colonne saranno collegate le bocchette autoregolabili a portata costante per i bagni e portata variabile per le cucine.
Una bocchetta di estrazione dell'aria viziata del vano scala sarà inserita alla sua sommità e collegata direttamente al ventilatore nel
sottotetto.
A completare il sistema verranno installate per l'immissione dell'aria nuova delle bocchette autoregolabili nel traverso dei serramenti o nei
cassonetti dei locali nobili (camere letto, soggiorni, ecc. ).
AI piede di ogni colonna montante dell'impianto di ventilazione centralizzato sarà posto in opera un raccogli-condensa collegato con tubazione
in p.v.c. diam. 40 alla rete di scarico.
Il foro di immissione delle bocchette di estrazione cucine e bagni dovrà distare dal soffitto al finito cm. 5 circa.
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