comunicato_2.2.2016_Coordinamento
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comunicato_2.2.2016_Coordinamento
Il 15 dicembre la Commissione Bilancio della Camera ha bocciato l’emendamento che il Coordinamento Ricercatrici e Ricercatori Non Strutturat* Universitari ha presentato insieme all’ADI, FLC CGIL e LINK per l’estensione della Dis-Coll agli assegnisti, ai dottorandi e ai titolari di borse di studio. Con questa decisione il Governo, contrariamente a quanto sancito dalla Carta Europea dei Ricercatori, si è rifiutato di estendere anche alle ricercatrici e ai ricercatori non strutturati il diritto a ricevere l’indennità di disoccupazione prevista invece per gli altri lavoratori parasubordinati. Con quale motivazione? Sebbene iscritti alla Gestione Separata INPS, secondo un’interpretazione alquanto discutibile dell’art. 22 della famosa legge 240/2010, per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il rapporto di lavoro con l’Università dei precari si caratterizza come “fortemente connotato da una componente formativa”. Per il Ministro Poletti, la cui considerazione degli studi universitari si sintetizza nel suo invito a conseguire una laurea modesta con 97 a 21 anni piuttosto che una a 28 con 110, fare ricerca non è dunque un lavoro. E in seguito anche il Sottosegretario all’Istruzione, Faraone, con le sue dichiarazioni ha avallato questa visione per poi in poche ore ritrattare e smentire se stesso. A questo grottesco quanto paradossale tentativo di delegittimazione del lavoro di ricerca, del sistema universitario e della formazione in generale il Coordinamento ha deciso di rispondere: “se questo non è un lavoro, allora sciopereremo alla rovescia! E di fronte alla evidente volontà politica di smantellare il carattere pubblico dell'Università e di creare un esercito di precari ricattabili, risponderemo con determinazione e coerenza: se una legge è ingiusta, va cambiata! Così come hanno fatto i precari della scuola nel 2014, ottenendo una vittoria storica contro l’abuso dei contratti a tempo determinato da parte del Governo, adiremo la Corte di Giustizia dell’Unione Europea per chiedere formalmente che il lavoro di ricerca sia sempre riconosciuto come tale anche nel nostro paese, e che i diritti di tutte le figure precarie che fanno vivere i dipartimenti, i centri di ricerca, i laboratori degli Atenei italiani vengano garantiti senza distinzione alcuna”. Il Coordinamento invita tutti i ricercatori e le ricercatrici non strutturat* a rendere visibile il proprio lavoro quotidiano, per mostrare a chi governa e all’opinione pubblica quanto il funzionamento ordinario delle università dipenda in gran parte anche dalle loro attività. Ha lanciato una campagna che si è articolata in tre fasi: 1. La compilazione e la diffusione di un questionario per raccogliere informazioni sulla “materialità” del lavoro precario di ricerca. 2. La 7a Assemblea Nazionale del Coordinamento Ricercatrici e Ricercatori Non Strutturat*, che si è tenuta a Firenze il 29 gennaio 2016. 3. Uno sciopero alla rovescia che il Coordinamento ha lanciato a partire dal 2 febbraio 2016 (nel 60° anniversario del primo sciopero alla rovescia e che li vedrà impegnati nell’indossare una maglietta rossa con la scritta #ricercaprecaria in ogni attività che realizzeranno come ricercatori (lezioni, convegni, formazione, esami, ricerca sul campo, laboratori, …). Sarà un’occasione per rendersi visibili e per raccontare le ragioni della protesta, nonché le altre questioni che il Coordinamento sta cercando di portare avanti: sblocco del turnover, piano di reclutamento, figura unica pre-ruolo, valore legale del titolo di studio del dottorato, critica a questa “valutazione” della ricerca, qualità dell’università. Gli studenti, il personale tecnico-amministrativo e il personale strutturato dell’università che vorranno aderire alla campagna del Coordinamento potranno indossare una maglietta di colore arancione con l’#ricercaprecaria come segno di supporto e solidarietà. L’immagine da stampare sulla maglietta può essere scaricata a questo link. Coordinamento Ricercatrici e Ricercatori Non Strutturat* Universitari Web: www.ricercatorinonstrutturati.it; Twitter: @CoordNonStrutt; Facebook: https://www.facebook.com/ricercatorinonstrutturati?fref=ts; Mail: [email protected]