Tonno di coniglio all`antica maniera

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Tonno di coniglio all`antica maniera
Tonno di coniglio
all’antica maniera
Ingredienti
Per 8 persone:
1 coniglio di circa 1,5 kg, 1 cipolla, 1 carota,
4 coste di sedano, 1 mazzetto di aromi (alloro, timo,
rosmarino, salvia e prezzemolo), 2 chiodi di garofano,
10 foglie di salvia, 4 o 5 spicchi di aglio, circa ½ l di olio
extravergine di oliva, sale, pepe in grani
Come si prepara
In una pentola capace porre la cipolla steccata con i chiodi di garofano, la
carota, il sedano, il mazzetto di aromi e qualche grano di pepe,
versate abbondante acqua, portate a ebollizione, salate poi immergete
il coniglio intero e fatelo cuocere finché risulterà tenero (circa 90 minuti).
A cottura ultimata, lasciare intiepidire il coniglio e, prima che sia completamente
freddo, spolpatelo con attenzione facendo in modo di ottenere dei pezzetti
piuttosto regolari e non troppo piccoli. Sbucciate l’aglio, lavate la salvia
e asciugatela. Versate un po’ d’olio in una terrina di coccio, fate uno strato di
pezzi di coniglio, distribuite qualche foglia di salvia e qualche spicchio di aglio
lasciato intero, versate altro olio poi formate altri strati di coniglio, aglio, olio
e salvia. Alla fine il coniglio dovrà essere impregnato di olio senza esservi
immerso. Lasciare riposare in frigo per almeno 48 ore prima di utilizzarlo.
Si conserva, senza problemi, anche dieci giorni. Occorre avere
l’accortezza di toglierlo dal frigorifero almeno due ore prima di servirlo.
Origini e curiosità
Il tonno di coniglio è una ricetta tipica del Monferrato. Si chiama così poiché la
carne, stando nell’olio per qualche giorno a macerare, diventa tenera come quella
del tonno e anche in analogia alla conservazione sott’olio del tonno. Si tratta di
uno di quei piatti che devono essere cucinati almeno con un giorno di anticipo,
pertanto si adattava perfettamente alle esigenze dei contadini che, tornando dai
campi, potevano trovare un cibo già pronto per essere consumato.
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