18/03/2014 Aumento della tassazione sulle rendite finanziarie: e

Transcript

18/03/2014 Aumento della tassazione sulle rendite finanziarie: e
18/03/2014
Aumento della tassazione sulle rendite finanziarie: e’ possibile evitare
il prelievo?
IN SINTESI
In questo Diario di Bordo parliamo di un tema antipatico agli investitori:
l’aumento dal 20% al 26% del prelievo fiscale sulle rendite finanziarie (previsto
a partire dal prossimo luglio secondo l’ipotesi al vaglio del Governo). Con
qualche consiglio per chi non vuole farsi tosare e per chi non potendo accedere
a strumenti di ottimizzazione fiscale deve cercare almeno di usare lo zainetto
fiscale accumulato.
Tassazione delle rendite finanziarie: dribblare il fisco per ora si puo’
Un mio cliente mi scrive ieri “In riferimento al Vostro cortese recente invito ad
interagire su argomenti di interesse, colgo l'occasione per porgere un quesito
su un argomento di estrema attualità: Come evitare di pagare il 26% sul
capital gain?”
Non avendo alcun dubbio che la risposta interessi a tutti rispondo, come ho già
avuto modo di scrivere in precedenza, che il contenitore più efficiente dal
punto di vista fiscale resta attualmente la polizza di diritto estero
all’interno della quale è possibile seguire comunque la nostra
consulenza strategica e operativa grazie alle gestioni Sofia Expert in cui
la polizza può essere investita. Con consistenti vantaggi ai fini della
massimizzazione dei rendimenti per via del regime fiscale agevolato di cui
godono le polizze di private insurance.
La tassazione non la si può annullare ed evadere naturalmente ma la si può
differire nel tempo con diversi vantaggi e in caso di successione questa voce
non grava sui beneficiari: un vantaggio non certo indifferente dal punto di vista
economico e finanziario.
Nei prossimi giorni scriveremo con Salvatore cosa pensiamo di questo
provvedimento annunciato relativo all’aumento della tassazione sulle rendite
finanziarie. Il giudizio è evidentemente negativo: il provvedimento è iniquo,
distorsivo e un pessimo esempio di educazione finanziaria da parte dello Stato.
Per un investitore piccolo o grande emerge comunque sempre più l’importanza
di investire bene e con una strategia i propri risparmi e saperli farli fruttare:
questo resta sempre il primo obiettivo. Fare delle scelte finanziarie solo
sulla base dell’incidenza fiscale rischia, infatti, altrimenti di potersi
trasformare in un clamoroso autogoal perché come direbbe Jacques II de
Chabannes de La Palice è meglio pagare comunque il 26% di tassazione
su un guadagno di 2.000 euro (e pagare 520 euro portandosene a casa
1480 euro) piuttosto che una tassazione del 12,5% su un guadagno di
200 euro (e pagare sì solo 25 euro ma a fronte di un guadagno netto
portato a casa di 175 euro)…
In ogni caso come non a caso da alcuni mesi ho provato a spiegare visto che
l’argomento dell’aumento delle aliquote era nell’aria, esistono delle soluzioni di
gestione della parte fiscale negli investimenti che possono dare una risposta
all’ottimizzazione e pianificazione fiscale. E nel nostro caso consentono di unire
anche l’appeal fiscale (che è importante ma non è l’aspetto più importante da
valutare quando si parla di investimenti finanziari!) a una gestione flessibile e
con valore aggiunto che rispecchia al 100% il nostro modo di investire con
metodo e risultato.
Cercherò quindi nelle prossime righe di dimostrare con un esempio come su un
guadagno di 100.000,00 euro si possono pagare
-
-
tasse molto maggiori di 20.000,00 euro nel caso di chi trasmette gli
ordini alla propria banca, ed è tassato ogni volta che vende un titolo in
guadagno potendo compensare parzialmente plus con eventuali minus
pregresse (fai da te: più del 20% va al fisco)
oppure tasse pari a 20.000,00 euro nel caso di chi sottoscrive le gestioni
SofiaExpert (gestioni: il 20% se ne va in tasse)
oppure tasse pari a 2.000,00 euro nel caso delle polizze (prelevo e
pago solo il 2% sul capital gain)
Ma perché sulle polizze di diritto estero il fisco è così “light”?
Essendo considerati strumenti previdenziali, le polizze godono di una
tassazione più vantaggiosa rispetto ad altre forme di investimento. Le
plusvalenze e gli interessi maturati all’interno della polizza di diritto
estero sono tassati solo al momento del prelievo parziale o della
liquidazione del contratto in vita. Grazie a questo differimento di imposta al
momento dell’incasso della plusvalenza, i redditi prodotti dagli investimenti in
polizza (all’interno della quale si possono conferire le gestioni Sofia Expert)
vengono completamente reinvestiti e continuano a loro volta a produrre
redditi.
Vi è poi il caso estremo (in tutti i sensi) della cessazione del contratto caso
morte: in quel caso i beneficiari della polizza non pagano nulla, nessuna
tassazione sul capitale che gli viene liquidato dalla Compagnia Assicurativa.
Un vero e proprio paradiso per il contribuente quello della polizza che vede
rimandata la tassazione al momento del riscatto parziale o totale
dell’investimento.
A parità di rendimento rispetto ad altre forme di investimento, la polizza
assicurativa di diritto estero, ha un benefit fiscale enorme che
consente al capitale di crescere indisturbato per anni senza che i
guadagni vengano regolarmente decurtati dal fisco. Per capire come
funziona questo meccanismo occorre conoscere come vengono tassate le
rendite fiscali in Italia nei tre regimi attualmente in vigore: risparmio
amministrato, risparmio gestito e polizza assicurativa.
Nelle polizze assicurative di diritto estero è possibile effettuare riscatti totali e
prelievi parziali. I prelievi sono soggetti a tassazione del 20% se ci sono stati
degli incrementi di valore, ma il calcolo del prelievo nella polizza fa sì che la
tassazione sia inferiore al capital gain che uno pagherebbe se quel risultato
non fosse stato prodotto all’interno della polizza. Chiarisco meglio.
Poniamo infatti che un Cliente abbia sottoscritto un contratto con Money Expert
per ricevere consulenza su 1 milione di euro. Il Cliente ha deciso di replicare le
indicazioni di Money Expert con la Sua banca ma avrebbe anche potuto seguire
le strategie di Money Expert sottoscrivendo una linea Sofia Expert Azionaria in
modo diretto o attraverso una Compagnia Assicurativa.
Il Cliente “fai da te” se ci sono cinque vendite in guadagno in un anno
(febbraio, maggio, agosto, settembre e ottobre) viene tassato ogni mese in cui
c’è la vendita. La tassazione è immediata. Così questo Cliente, avvenuta la
vendita, reinveste sempre un capitale più basso perché questa vendita è
gravata da una tassazione del 20% (che a breve diventerà del 26%).
Il Cliente della gestione se la passa invece fiscalmente meglio perché tutte
quelle plusvalenze che ha realizzato nei mesi di febbraio, maggio, agosto,
settembre e ottobre vengono tassate a fine anno e quindi, grazie alla gestione,
il suo capitale non viene tosato tutti i mesi in cui c’è la vendita.
Nel caso delle polizze il Cliente è in una situazione ancora migliore: se non
preleva nulla non viene tassato e se preleva qualcosa viene tassato in modo
enormemente più light rispetto al cliente “Fai da te” e gestito.
Poniamo che i consigli di Money Expert abbiano prodotto una performance a
fine anno del 10% al lordo della tassazione. E che questo 10% sia il risultato di
cinque vendite di titoli azionari effettuati nei mesi di febbraio, maggio, agosto,
settembre e ottobre.
Il Cliente del “Fai da te” non realizza questo risultato del 10% perché nel corso
dell’anno è stato tosato 5 volte e in modo immediato: ogni volta che ha
venduto, sulle plusvalenze il fisco gli ha sottratto il 20%.
Sul Cliente del gestito la tassazione è differita a fine anno: il capitale investito
non viene tosato subito ogni mese in cui si vende ma alla fine e quindi il
capitale lasciato a fruttare sulla gestione è maggiore.
Al Cliente che ha sottoscritto la polizza va ancora meglio perché sul guadagno
realizzato grazie ai consigli di Money Expert, ovvero 100.000 euro (il 10% di 1
milione di euro) non viene tassato se non preleva. E se anche preleva non
viene tassato applicando il 20% sui 100.000 euro, perché nel caso delle polizze
il fisco ragiona in modo diverso. Qual è stata la performance della polizza?
10%. Allora su quello che preleva il Cliente ovvero 100.000 il fisco considera il
guadagno che ha avuto (il 10%). Quindi 10.000 euro. E su quello applica il
20%, quindi 2.000 euro. Incredibile ma vero.
A fronte dello stesso risultato al lordo della tassazione di 100.000 euro
realizzato dai consigli di Money Expert
-
il Cliente della polizza ha pagato 2.000 euro di tasse (il 2%)
quello della gestione 20.000 euro di tasse
quello che ha scelto il “Fai da te” paga molto di più di 20 mila euro di
tasse perché ogni volta che è scattata la tagliola del fisco (febbraio,
maggio, agosto, settembre e ottobre) lui ha potuto reinvestire un
capitale inferiore agli altri due essendo stato decurtato dall’aliquota sul
capital gain tutti i mesi in cui ci sono state delle vendite in guadagno. In
pratica questo cliente alla fine dell’anno non è riuscito a guadagnare 100
mila euro. E la tassazione che ha avuto sui guadagni è stata molto
superiore al 20% perché come tutti sanno il fisco non consente di
recuperare le minus realizzate su qualsiasi strumento con le plus
realizzate su qualsiasi strumento. Le minus sulle sicav si possono
compensare solo con plus su azioni e titoli obbligazionari. Le plus sulle
sicav si pagano sempre. Gli etf hanno attualmente (si spera in una
revisione) un meccanismo di tassazione talmente astruso che anche se si
ha uno zainetto fiscale (perdite pregresse) non si può più di tanto
utilizzare.
Mi da una mano a recuperare le minus?
DOMANDA Le polizze di diritto estero sono indubbiamente interessanti da un
punto di vista fiscale, ma io non ho i 250 mila euro minimi richiesti per
accedere a questi prodotti. Mi da qualche consiglio su come ottimizzare la
tassazione? Vendo tutti i titoli prima di maggio e dell’entrata in vigore della
nuova tassazione delle rendite dal 20 al 26%?
RISPOSTA Vendere i titoli prima dell’aumento della tassazione delle rendite
finanziarie dal 20 al 26% non è necessario perché a meno che la norma non sia
retroattiva (il che violerebbe un principio costituzionale oltre che lo Statuto del
Contribuente per quanto in questi anni lo Stato ha fatto anche questo) si
pagheranno con l’attuale regime fiscale la parte di plusvalenza realizzata da qui
a luglio (se partirà da questo mese l’aumento) e poi da luglio la parte di
plusvalenza realizzata da quel momento fino alla vendita con la tassazione del
26%. Quindi vendere tutto prima potrebbe essere inutile e un costo
(commissioni per l’acquisto e la rivendita peraltro da non effettuare nello
stesso giorno si consiglia sempre per simili operazioni) che si può evitare.
Secondo anche Il Sole 24 ore (del 13/3/2014) “il cambio di aliquota sarà
probabilmente seguito da un provvedimento che permetterà di affrancare le
plusvalenze latenti all’aliquota attuale del 20% e sottoporre alla nuova (26%)
esclusivamente i capital gain maturati dopo il 1° maggio (anche se sembra che
il provvedimento slitterà a luglio). Le minusvalenze realizzate dal 1° gennaio
2012 all’entrata in vigore della riforma potranno invece essere utilizzate a
compensazione dei futuri capital gain solo nella misura del 76,92% del loro
ammontare”.
Ottimizzare la tassazione, con l’aumento dell’aliquota fiscale dal 20 al 26%
diventa sempre più necessario. E a questo proposito visto che gli zainetti
fiscali (ovvero le perdite pregresse) accumulate su diverse banche non
si compensano tra loro vale la pena di riconsiderare se vale la pena
tenere in piedi più banche. Solo chiudendo il conto presso una banca e
facendosi rilasciare apposita certificazione delle minusvalenze è possibile infatti
usare lo zainetto fiscale accumulato sulla banca su cui si decide di concentrare
la negoziazione.
Ottimizzare la tassazione significa anche non far scadere le minusvalenze. Per
questo MoneyExpert tutti gli anni a novembre pubblica un Diario di Bordo sul
recupero delle minus e io sono assolutamente a disposizione dei Clienti della
consulenza personalizzata ogni anno in quel periodo dell'anno (novembre) a
valutare caso per caso se conviene usare lo zainetto fiscale in scadenza
quell'anno. Quindi se a novembre mi viene inviato lo zainetto fiscale che il
cliente si porta dietro valuto se conviene fare degli anticipi di tassazione per
non perdere le minus che scadono quell'anno.
Cordiali saluti
Roberta Rossi
consulente finanziario indipendente
Titolare del sito MoneyExpert.it (www.moneyexpert.it)
Email [email protected]
Youtube http://www.youtube.com/user/MoneyExpertVideo
Linkedin http://www.linkedin.com/pub/roberta-rossi/4a/7b2/898
Sedi in cui il consulente opera
Piazza Vetra 21 20123 Milano (MI)
Via Matteotti 21 19032 Lerici (SP)
Recapiti telefonici
800 913124
0187 1868430
329 8641903
Fax 02 45503765
Avvertenze: La ricerca, le informazioni, i suggerimenti pubblicati si basano su dati ritenuti attendibili, tuttavia
non è possibile garantirne la totale esattezza e veridicità. Le opinioni espresse possono essere modificate
senza preavviso e non rappresentano una sollecitazione al pubblico risparmio. Le indicazioni e i contenuti
pubblicati su MoneyExpert.it o inviati per email ai clienti da Roberta Rossi, consulente finanziario
indipendente, non implicano in ogni caso alcuna responsabilità per le eventuali perdite, danni, mancati
guadagni subiti dall'Utente per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per non aver
compreso il metodo e/o per aver fatto affidamento sulle informazioni e previsioni fornite. Infine ricordiamo per
correttezza che nei mercati finanziari eventuali performance realizzate nel passato non costituiscono
garanzia di uguali risultati per il futuro.