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Comunicato stampa
Minori consumi ed emissioni di CO2
Emmen, 2 agosto 2013. Il TCS ha confrontato i dati delle 24 marche di automobili più
vendute in Svizzera e ha costatato che i provvedimenti tecnici intesi ad aumentare il
rendimento energetico hanno notevolmente ridotto il consumo di carburante e l’impatto
ambientale dei nuovi veicoli. Il consumo medio è sceso quasi un terzo, ossia dai circa 9
l/100 km nel 1989 ai 6,21 l nel 2012. Inoltre, tra il 2002 e il 2012, le emissioni di CO2
sono diminuite del 24%, da 198 a 151 g/km.
Il consumo medio per marca d’automobile di tutti i veicoli nuovi venduti – il cosiddetto “consumo
di flotta” – è analizzato dal 1989 da Auto Svizzera, Associazione degli importatori svizzeri
d’automobili. Questi dati dimostrano che, dal 1989 al 2012, il consumo medio è diminuito di quasi
3 litri: da circa 9 a 6,21 l/100 km. Questo calo va attribuito soprattutto allo sviluppo tecnico dei
sistemi di propulsione e alla oculata scelta della gamma dei nuovi modelli posti in commercio.
Nel 2012, nessuna delle 24 marche d’automobili più vendute in Svizzera ha registrato un
consumo di flotta superiore ai 7 litri. Nove marche si situavano addirittura sotto il limite dei 6 litri.
Hanno registrato i valori di consumo più bassi: Toyota (5,44 l), Citroen (5,57 l) e Fiat (5,59 l),
mentre con 4,33 l/100 km, la Smart consumava ancora meno, ma non fa parte delle marche più
vendute in Svizzera.
Il consumo di flotta più elevato (7,0 l/100 km) è stato rilevato nella Subaru. Tuttavia, questo
valore va attribuito ai numerosi modelli a trazione integrale che figurano nella gamma di questa
casa. Nel 2012, solto la marca di auto sportive Maserati aveva il consumo di flotta superiore ai 10
litri (15,16 l). Il consumo medio è inferiore a 10 litri per Porsche (9,18 l) e Land Rover (8,01 l),
ma anche queste marche di automobili non rientrano tra quelle più vendute in Svizzera.
I maggiori progressi dal punto di vista dell’efficienza dei consumi sono stati realizzati da BMW (4,9 l), Mercedes (-4,1 l) e Volvo (-4,0 l). Dal 1989, questi costruttori sono riusciti a ridurre i
rispettivi consumi di flotta di 4 litri e più.
Con la riduzione dei consumi di carburante scende anche l’emissione di CO2
In Svizzera le emissioni medie di CO2 sono analizzate dal 2002 e, dal 2006, questi valori sono
suddivisi per marche. Orbene, questi dati indicano che, fino al 2012, le emissioni medie sono
calate del 24%, ossia di 47g, da 198 a 151g/km. Entro il 2015 si prevede di scendere a 130g/km.
In linea di principio, unitamente a un minor consumo di carburante, le marche presentano anche
emissioni più deboli. Tuttavia, la composizione della gamma di modelli influisce sui valori delle
emissioni. Per esempio, Mercedes ha nella propria flotta un maggior numero di motori diesel
rispetto a Subaru. Dato che i motori diesel, causa il maggiore tenore di carbonio nel carburante,
emettono in media circa l’11% di CO2 in più rispetto a quelli a benzina, il valore CO2 medio di
Mercedes è più elevato di quello di Subaru, sebbene il consumo di flotta della casa tedesca (6,84
l) sia inferiore a quello della marca nipponica (7,00 l). Dal 2006, le maggiori riduzioni di emissioni
sono state realizzate da Audi (-60g/km), Volvo e Alfa Romeo (ciascuno -54g/km), da BMW (53g/km) e Mercedes (-52g/km). Le tre case automobilistiche BMW, Mercedes e Volvo guidano la
classifica sia per la riduzione del consumo medio, sia per il calo dei valori di emissione.
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Ogni veicolo nuovo conta
Ogni acquisto di un veicolo nuovo dà un contributo all’evoluzione del consumo di flotta e delle
emissioni di CO2. Con la scelta del modello, l’acquirente contribuisce a imprimere una svolta in
materia di efficienza energetica. È ovvio che criteri quali: l’esigenza di spazio, il prezzo, l’utilizzo
su tratte brevi o lunghe, il cambio manuale o automatico siano importanti per l’acquisto di una
nuova vettura. Oltre a queste esigenze, il TCS raccomanda agli acquirenti di osservare anche
l’etichetta energetica dei veicoli esposti, di consultare il suo catalogo sui consumi e di scegliere il
modello con il miglior rendimento energetico.
Contatto per i media
Renato Gazzola, portavoce del TCS, 079 686 08 80, [email protected]
Le foto del TCS sono su Flickr - www.flickr.com/photos/touring_club/collections.
I video del TCS sono su Youtube - www.youtube.com/tcs.
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Infografiche consumo di carburante
*) dati dal: Hyundai 1991, Skoda 1993, Kia 1995, Mini 2001
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Infografiche emissioni di CO2
Prevale la traduzione tedesca del comunicato stampa.
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Con 1,6 milioni di soci, il TCS è il più grande Club della mobilità in Svizzera. Associazione senza scopo di lucro, fondata a Ginevra nel 1896, si compone di 24 sezioni e di un Club
centrale. Interlocutore privilegiato delle autorità cantonali e federali, il TCS difende la libera scelta del mezzo di trasporto. Da oltre un secolo, si impegna per la sicurezza di
tutti gli utenti della strada, attraverso campagne di sensibilizzazione e studi sulla qualità delle infrastrutture stradali. Le 14 piste destinate all’istruzione e i 31 centri per la
formazione in due fasi fanno del TCS il leader in materia di formazione e perfezionamento alla guida. Attivo nella difesa dei consumatori, il TCS realizza ogni anno test di
riferimento e offre, nei suoi 19 centri tecnici, consulenze indipendenti e competenti. I 220 pattugliatori del TCS compiono annualmente oltre 300’000 interventi di soccorso e,
in circa 86% dei casi, consentono all'automobilista di riprendere il viaggio immediatamente. Oltre 700'000 persone si affidano al Libretto ETI che ogni anno rimpatria in
Svizzera quasi 900 persone e 2'100 veicoli. Tramite il servizio medico ETI-Med, la Centrale d’intervento ETI offre sia valutazioni che consigli medici e organizza rimpatri sanitari
verso la Svizzera in collaborazione con Alpine Air Ambulance, per aereo sanitario, elicottero o ambulanza. La protezione giuridica TCS, la TCS MasterCard e l’assicurazione auto
TCS sono tra le prestazioni più famose del Club, che dispone inoltre di 35 campeggi e 2 alberghi. Venti volte all'anno, i soci ricevono "Touring", il giornale del Club che
raggiunge 1,3 milioni di copie. Per tutti questi motivi, una famiglia su due si fida del TCS !