Semplificazione e facilitazione di un testo di antologia

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Semplificazione e facilitazione di un testo di antologia
Semplificazione e facilitazione di un testo di antologia
Destinatari: alunni stranieri di classe prima
Livello linguistico A 1 (semplificato) - B 1 (facilitato).
Obiettivo generale: Leggere e comprendere un brano antologico insieme al gruppo classe.
1° LETTURA: In questo testo viene presentato un bambino prepotente: Barry. Lui è
temuto e odiato da tutta la scuola. Ma alla fine si scopre che non è cattivo come sembra.
A) Testo autentico
Barry il prepotente
C’era un prepotente nella classe di Peter; si chiamava Barry Tamerlane.
Non aveva l’aria da prepotente. Non era di quelli sempre tutti sporchi; non aveva una
faccia brutta, e neppure lo sguardo da far paura o le croste sopra le dita, e non girava
armato. Non era poi tanto grosso. Ma nemmeno di quei tipi piccoli, ossuti e nervosi che
quando fanno la lotta possono diventare cattivi. A casa non lo picchiavano, come spesso
succede ai prepotenti, e neanche lo viziavano. Aveva genitori gentili ma fermi, che non
sospettavano nulla. La voce non ce l’aveva né acuta né rauca; gli occhi, non
particolarmente piccoli e cattivi, e non era neppure troppo cretino. Anzi, a guardarlo era
bello morbido e tondo, pur senza essere grasso; portava gli occhiali e, sulla sua faccia
soffice e rosa luccicava l’argento dell’apparecchio dei denti. Spesso metteva su un’aria
triste e innocente che a certi grandi piaceva e che gli tornava comoda quando doveva
togliersi dai guai.
Come si spiega allora che Barry Tamerlane riuscisse tanto bene a fare il prepotente?
Peter aveva dedicato a questa domanda un bel po’ di pensieri. Ed era giunto alla
conclusione che il successo di Barry avesse due spiegazioni. La pria era che Barry
sembrava capace di ridurre al minimo i tempi tra il volere una cosa e l’ottenerla.
Supponiamo ad esempio che gli andasse a genio il giocattolo che aveva un bambino in
cortile: lui non faceva altro che strapparglielo di mano. Oppure se in classe gli serviva una
matita, si voltava e “prendeva in prestito” quella di un compagno. Se c’era da fare una
coda, lui si metteva per primo. Se ce L’aveva con qualcuno, glielo diceva in faccia e poi lo
picchiava senza pietà. La seconda ragione del successo d Tamerlane era che di lui
avevano tutti paura. Non si sapeva bene perché. Bastava sentirlo nominare per provare
una specie di pugno gelato alla bocca dello stomaco. Uno aveva paura, perché ce
l’avevano gli altri. Barry metteva paura, perché aveva la reputazione di uno che mette
paura. Vedendolo arrivare, la gente se ne stava alla larga, e se chiedeva caramelle o un
giocattolo, se le vedeva subito consegnare. Facevano tutti così, perciò sembrava logico
non fare in modo diverso.
Barry Tamerlane era potente in tutta la scuola. Nessuno poteva impedirgli di prendersi
quel che voleva. Neanche lui stesso. Era una forza cieca. A volte Peter pensava che fosse
come un robot programmato per fare tutto quel che doveva. Che strano che non gli
importasse di essere senza amici, o di essere odiato ed evitato da tutti.
Naturalmente, Peter si teneva lontano da quel prepotente, ma provava per lui un interesse
speciale. Barry Tamerlane era un mistero. Quando compì undici anni, Barry invitò a casa
una dozzina di compagni. Peter cercò di salvarsi, ma i suoi genitori furono irremovibili. Dal
canto loro trovavano simpatici la mamma e il papà di Barry e perciò, in base a una logica
adulta, Peter doveva trovare simpatico il figlio.
Il festeggiato tutto sorridente accolse i bambini sulla porta di casa. –Salve Peter! Grazie!
Ehi, Mamma, guarda che cosa mi ha regalato il mio amico Peter!
Quel pomeriggio, Barry fu cortese con tutti i suoi ospiti. Partecipava alle gare, senza
pretendere di vincere sempre, soltanto perché era il suo compleanno. Rideva con i genitori
e versava da bere, e aiutò addirittura a rimettere in ordine e a lavare i piatti. A un certo
momento della festa, Peter sbirciò nella stanza di Barry. C’erano libri dappertutto, una
pista da trenino montata sul pavimento, un vecchio orso di pezza sul letto appoggiato al
cuscino, una scatola del piccolo chimico, un gioco elettrico: una stanza identica in tutto e
per tutto alla sua. Alla fine del pomeriggio, Barry salutò Peter con una pacca sul braccio e
gli disse: - A domani Peter.
da “L’inventore dei sogni” di Ivan Mc Ewan
B) Testo semplificato
Barry il prepotente
1
Peter ha un compagno di classe prepotente; lui si chiama Barry Tamerlane.
Barry non sembra un prepotente: non è sporco, non ha una faccia brutta, non ha gli occhi
cattivi e non porta armi, non è grosso e non è magro. La sua faccia è rosa, morbida e
tonda, ha gli occhiali e l’apparecchio dei denti.
2
A casa i genitori non picchiano Barry e non gli dicono sempre di si, cioè non gli danno
sempre tutte le cose che lui vuole. Loro non sanno che Barry è prepotente a scuola. Barry
non è cretino. Molte volte combina guai, dopo fa la faccia triste e così le persone non lo
castigano.
3
Peter si chiede spesso perché Barry fa tanto bene il prepotente. Peter ha trovato due
spiegazioni. Primo: Barry prende subito le cose che vuole senza chiedere il permesso. A
volte, in cortile, un bambino ha un giocattolo. Barry lo vuole e lo ruba subito. Quando non
ha la matita, prende quella di un compagno. Lui non sta in fila e si mette per primo.
Quando Barry è arrabbiato con un compagno, lo picchia.
Secondo: tutti hanno paura di Barry, nessuno sa il motivo, il perché. Quando Barry arriva
tutti i ragazzi vanno via. Tutti danno le caramelle a Barry, quando lui le vuole.
4
Barry Tamerlane fa il prepotente in tutta la scuola, lui non ha amici e nessuno gli vuole
bene. Peter sta lontano da Barry, ma vuole capire perché Barry fa il prepotente.
5
Barry compie (ha) undici anni, per il suo compleanno Barry fa una festa e invita a casa i
compagni. Peter non vuole andare, ma i suoi genitori lo mandano. Peter porta a Barry un
regalo, lui è felice e ringrazia. Alla festa Barry è gentile con tutti, non vuole vincere sempre
nei giochi, ride con i genitori, versa da bere. Alla fine aiuta la mamma a mettere in ordine e
a lavare i piatti.
6
Peter guarda la stanza di Barry e vede tanti libri e giochi: un trenino, un orso, un gioco
elettronico. La stanza è uguale a quella di Peter. Alla fine della festa Barry saluta Peter
come un amico.
I Fase : Lettura globale
A) comprensione del testo
1) Leggi con attenzione le frasi e indica se sono vere o false.
vero
Peter ha un compagno di classe prepotente
Barry Tamerlane è prepotente
Peter è prepotente
Barry ha gli occhi cattivi
Barry ha una faccia brutta
Barry non è grosso e non è magro
La sua faccia è rosa, morbida e tonda
Barry non ha gli occhiali
A casa i genitori picchiano Barry
I genitori non sanno che Barry è prepotente
Barry è cretino
Barry ruba i giocattoli
Barry non sta in fila
Barry va alla festa di Peter
Barry, alla fine della festa, non saluta Peter
2) Rileggi la sequenza n°1 e scegli la risposta esatta
a) Peter ha un compagno di classe prepotente; lui si chiama…
Terry
Barry
Barny
b) Barry non sembra un prepotente: non è…
alto
Sporco
buono
Ovale
tonda
La bocca rosa
i denti gialli
c) La sua faccia è rosa, morbida e …
sporca
d) Barry ha gli occhiali e …
l’apparecchio dei denti
falso
3) Rileggi la sequenza n°3 e completa con le parole riportate sotto
A volte, in …………, un bambino ha un ………… Barry lo vuole e lo ruba subito. Quando
non ha la …………, prende quella di un compagno. Lui non sta in …………e si mette per
primo. Quando Barry è arrabbiato con un …………, lo picchia.
compagno matita giocattolo fila cortile
II Fase : Lettura analitica
A) Riflessione grammaticale
1) Nella lingua italiana puoi trovare frasi con il verbo alla orma affermativa o
negativa.
Esempio: Barry è arrabbiato (forma affermativa)
Barry non è magro (forma negativa)
Leggi i verbi essere e avere nelle due forme
ESSERE
forma affermativa
AVERE
forma negativa
forma affermativa
forma negativa
Io
sono
non sono
ho
non ho
Tu
sei
non sei
hai
non hai
È
non è
ha
non ha
Noi
siamo
non siamo
abbiamo
non abbiamo
Voi
siete
non siete
avete
non avete
Loro
sono
non sono
hanno
non hanno
lui/lei
Ora completa la tabella, scrivi le frasi nella forma mancante
Esempio: Barry è prepotente --- Barry non è prepotente
forma affermativa
forma negativa
La sua faccia è rosa, morbida, tonda
Barry è arrabbiato
Lui è felice
La stanza è uguale a quella di Peter
Barry non è sporco
Barry non è grasso
Barry non è magro
Barry non è cretino
Barry non ha una faccia brutta
Barry non ha gli occhi cattivi
Barry non ha la matita
Barry non ha amici
2) Nella sequenza n°2 trovi sette verbi alla forma negativa, sottolineali e poi scrivili
qui sotto.
I genitori non
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3) In italiano “grande, bello, intelligente, buono” sono aggettivi qualificativi.
L’aggettivo va “aggiunto” (unito) al nome per spiegare meglio come è.
Esempio:
faccia brutta
occhi cattivi
gioco elettronico
faccia triste
Aggiungi ai nomi un aggettivo a tua scelta
Nome
il compagno
la mamma
il cortile
il giocattolo
la matita
la scuola
la caramella
il regalo
la stanza
il trenino
aggettivo qualificativo
4) Scrivi i seguenti aggettivi qualificativi vicino ai loro contrari.
Esempio: non è alto, è basso
PULITO
GRASSO
INTELLIGENTE
PICCOLO
-
non è sporco, è ……………………………
-
non è grosso, è ……………………………
-
non è magro, è ……………………………
-
non è cretino, è ……………………………
Importante:
In italiano il nome è usato:
- al singolare per una persona, animale, cosa.
Esempio: compagno – gatto – matita
- al plurale per tante persone, animali, cose.
Esempio: compagni – gatti – matite
5) Nella sequenza n°5 ci sono 10 nomi. Completa la tabella.
SINGOLARE
PLURALE
Testo facilitato
Barry il prepotente
I Fase : prelettura
1) Osserva queste immagini: ti comunicano come è il protagonista, quali sono i
luoghi e gli ambienti dove si svolge il racconto.
II Fase : Lettura globale
A) Lettura silenziosa : leggi il testo autetico
1) Leggi le sequenze e le spiegazioni delle parole difficili
SEQUENZA 1
SEQUENZA 2
SEQUENZA 3
SEQUENZA 4
SEQUENZA 5
C’era un prepotente 1 nella classe di Peter; si chiamava Barry
Tamerlane.
Non aveva l’aria dl prepotente. Non era di quelli sempre tutti
sporchi; non aveva una faccia brutta,e neppure lo sguardo 2 da
far paura o le croste sopra le dita, e non girava 3 armato. Non era
poi tanto grosso. Ma nemmeno di quei tipi piccoli, ossuti e nervosi
che quando fanno la lotta possono diventare cattivi.
A casa non lo picchiavano, come spesso succede ai prepotenti, e
neanche lo viziavano 4. Aveva genitori gentili ma fermi 5, che
non sospettavano nulla. La voce non ce l’aveva né acuta né
rauca 6; gli occhi, non particolarmente piccoli e cattivi, e non era
neppure troppo cretino. Anzi, a guardarlo era bello morbido e
tondo, pur senza essere grasso; portava gli occhiali e, sulla sua
faccia soffice e rosa luccicava l’argento dell’apparecchio dei denti.
Spesso metteva su un’aria triste e innocente 7 che a certi
grandi piaceva e che gli tornava comoda 8 quando doveva
togliersi dai guai.
Come si spiega allora che Barry Tamerlane riuscisse tanto bene a
fare il prepotente? Peter aveva dedicato a questa domanda un bel
po’ di pensieri. Ed era giunto alla conclusione che il successo di
Barry avesse due spiegazioni. La pria era che Barry sembrava
capace di ridurre al minimo 9 i tempi tra il volere una cosa e
l’ottenerla 10. Supponiamo ad esempio che gli andasse a genio
11 il giocattolo che aveva un bambino in cortile: lui non faceva
altro che strapparglielo di mano. Oppure se in classe gli serviva
una matita, si voltava e “prendeva in prestito” quella di un
compagno. Se c’era da fare un coda, lui si metteva per primo. Se
ce l’aveva 12 con qualcuno, glielo diceva in faccia e poi lo
picchiava senza pietà. La seconda ragione del successo d
Tamerlane era che di lui avevano tutti paura. Non si sapeva bene
perché. Bastava sentirlo nominare per provare una specie di
pugno gelato alla bocca dello stomaco 13 . Uno aveva paura,
perché ce l’avevano gli altri. Barry metteva paura, perché aveva la
reputazione di uno che mette paura. Vedendolo arrivare, la gente
se ne stava alla larga, e se chiedeva caramelle o un giocattolo,se
le vedeva subito consegnare. Facevano tutti così, perciò
sembrava logico non fare in modo diverso.
Barry Tamerlane era potente 14 in tutta la scuola. Nessuno
poteva impedirgli di prendersi quel che voleva. Neanche lui
stesso. Era una forza cieca 15. A volte Peter pensava che fosse
come un robot programmato per fare tutto quel che doveva. Che
strano che non gli importasse di essere senza amici, o di essere
odiato ed evitato 16 da tutti.
Naturalmente, Peter si teneva lontano da quel prepotente, ma
provava per lui un interesse speciale. Barry Tamerlane era un
mistero.
Quando compì undici anni, Barry invitò a casa una dozzina 17 di
compagni. Peter cercò di salvarsi 18, ma i suoi genitori furono
irremovibili 19. Dal canto loro trovavano simpatici la mamma e il
papà di Barry e perciò, in base a una logica adulta 20, Peter
1 - ragazzo
violento, bullo
2 - gli occhi
3 - non portava
armi
4 - non gli
dicevano
sempre di sì
5 - decisi
6 - né alta né
bassa
7 - faceva una
faccia triste
8 - gli tornava
comoda
9 - far diventare
corti, brevi
10 - averla
11 - piacesse
12 - era
arrabbiato
13 - stare male
per la paura
14 - aveva
potere
15 - era forte e
nessuno poteva
fermarlo
16 - tenuto
lontano
17 - dodici
18 - di non
andare alla
festa
SEQUENZA 6
doveva trovare simpatico il figlio.
Il festeggiato tutto sorridente accolse i bambini sulla porta di casa.
–Salve Peter! Grazie! Ehi, Mamma, guarda che cosa mi ha
regalato il mio amico Peter!
Quel pomeriggio, Barry fu cortese 21 con tutti i suoi ospiti.
Partecipava alle gare, senza pretendere di vincere sempre,
soltanto perché era il suo compleanno. Rideva con i genitori e
versava da bere, e aiutò addirittura a rimettere in ordine e a lavare
i piatti.
A un certo momento della festa, Peter sbirciò 22 nella stanza di
Barry. C’erano libri dappertutto 23, una pista da trenino montata
sul pavimento, un vecchio orso di pezza 24 sul letto appoggiato al
cuscino, una scatola del piccolo chimico, un gioco elettrico: una
stanza identica 25 in tutto e per tutto alla sua. Alla fine del
pomeriggio, Barry salutò Peter con una pacca 26 sul braccio e gli
disse: - A domani Peter.
19 - fermi
20 - secondo il
pensiero degli
adulti
21 - gentile
22 - guardò
23 - in ogni
posto
24 - stoffa
25 - uguale
26 - colpo con
la mano,
manata
B) Comprensione del testo
a) Scrivi le risposte, ad ogni domanda corrispondente il numero della sua sequenza.
1) Nella classe di Peter c’erano tanti ragazzi prepotenti?
__________________________________________________________________
2) Come erano i genitori di Barry? Come lo trattavano?
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
3) Spiega perché, secondo Peter, Barry è bravo a fare il prepotente.
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
4) Che cosa non importava a Barry?
__________________________________________________________________
5) Come si comporta Barry alla sua festa?
__________________________________________________________________
6) Descrivi la stanza di Barry.
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
b) Collega le espressioni trovate nel testo al loro significato esatto.
Espressioni
a
b
c
d
e
f
g
h
i
l
a/3
aveva l’aria
gli tornava comoda
un bel po’
ridurre al minimo
andasse a genio
ce l’aveva con qualcuno
se ne stava alla larga
Era una forza cieca
dal canto loro
in base a una logica adulta
b/…
…/…
…/…
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
…/…
…/…
Significato
era arrabbiato con qualcuno
da parte loro
aveva l’aspetto
Piacesse
secondo il pensiero degli adulti
Molto
gli serviva
stava lontano
far diventare brevi
era forte e nessuno poteva fermarlo
…/…
…/…
…/…
…/…
III Fase: Lettura analitica
A) Riflessione grammaticale
1) Individua nella sequenza 1 l’imperfetto dei verbi essere e avere e ricopiali nella
seguente tabella.
Essere
Avere
2) Sottolinea nella sequenza 2 tutti i verbi al tempo imperfetto e ricopiali di seguito
(sono 13).
3) Nella sequenza 5 ci sono alcuni verbi al passato remoto. Nella tabella seguente,
accanto al verbo all’infinito inserisci le voci al passato remoto.
Compiere
Invitare
Cercare
Essere
Accogliere
Aiutare
IV Fase: Post Lettura
A) Produzione
1) Usa il verbo piacere alla forma affermativa e negativa. Scrivi quali sono i cibi che
ti piacciono o non ti piacciono.
Esempio: mi piace la pizza; mi piacciono le caramelle (forma affermativa)
non mi piace il pesce; non mi piacciono le carote (forma negativa)
Mi piace
Non mi piace
Mi piacciono
Non mi piacciono
2) Usa il verbo piacere alla forma affermativa e negativa. Scrivi quali sono le azioni
che ti piacciono o non ti piacciono.
Esempio: mi piace giocare a calcio (forma affermativa)
non mi piace studiare la geografia (forma negativa)
Mi piace
Non mi piace
3) Nel racconto Barry viene descritto nel suo aspetto fisico e nel suo carattere; ora
descriviti tu e, se vuoi, usa anche la forma negativa.
Esempio: io gioco a pallacanestro, ma non sono molto alto.
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4) Descrivi un compagno o una compagna simpatico/a.