Montagna Invernale 2007-2008 Turismo in Piemonte

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Montagna Invernale 2007-2008 Turismo in Piemonte
Montagna Invernale 2007-2008
Turismo in Piemonte
Profilo del turista e Customer Satisfaction
Rapporto di sintesi dell’indagine sui turisti
L’indagine è stata diretta da Chito Guala, docente di Metodologia delle scienze sociali (Università
di Torino); ha collaborato Isabelle Saggin; le riflessioni conclusive sono state curate da
Piervincenzo Bondonio, docente di Scienze delle Finanze (Università di Torino); la elaborazione
dati è stata curata da Gianluca Bo (Metis Ricerche, Torino).
Per il Centro interdipartimentale OMERO (Università di Torino) il progetto di ricerca è stato
originariamente elaborato dai professori Piervincenzo Bondonio, Chito Guala e Sergio Scamuzzi.
Lo sviluppo del progetto ha visto il coordinamento di Sviluppo Piemonte Turismo.
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Indice
Premessa: una indagine qualitativa sui visitatori .............................................. 4
I risultati principali .............................................................................................. 6
Premessa: il campione............................................................................................ 6
Sezione A. Il soggiorno ........................................................................................... 6
Sezione B. Dati Socio-anagrafici ............................................................................ 17
Sezione C. Gli incroci principali .............................................................................. 21
Una riflessione conclusiva ................................................................................. 23
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Premessa: una indagine qualitativa sui visitatori
Questo report costituisce il documento relativo alla “Montagna Invernale 2007-2008”
del monitoraggio sistematico dei turisti e visitatori in Piemonte, monitoraggio avviato
per realizzare un approfondimento qualitativo rispetto ai dati quantitativi disponibili.
Il progetto mira a realizzare una base dati - file longitudinali - valutabile nel tempo e
implementabile a cadenza fissa, relativo alle caratteristiche e alle valutazioni dei turisti.
La ricerca si basa sulla raccolta sistematica di dati tramite questionari strutturati
presso un campione rappresentativo di turisti-visitatori; l’unità di analisi è costituita dal
singolo visitatore.
La metodologia della ricerca prevede che i questionari vengano distribuiti utilizzando un
campione che tiene conto dei dati di sfondo di arrivi e pernottamenti, della
distribuzione dei turisti per grandi aree territoriali, della categoria delle strutture
ricettive.
Le informazioni raccolte riguardano:









le caratteristiche socioanagrafiche dei turisti;
la provenienza (luogo, regione o stato);
i motivi e la durata della visita (vacanza, lavoro, cultura, sport, congressi… );
gli strumenti e le occasioni che hanno favorito la scelta / la visita;
la “fidelizzazione” (tassi di ritorno e intenzioni sul futuro);
i siti visitati (obiettivi primari e siti secondari: individuati in loco);
la valutazione generale dell’esperienza (costumer satisfaction);
le positività e le negatività dell’esperienza: aspettative, critiche, bilanci;
la domanda di migliorie che possano facilitare il soggiorno e la fruizione turistica.
proseguire la ricerca su quattro distinte aree: tre delle quattro sopra richiamate
(Montagna invernale, Laghi, Colline), cui si aggiunge – su indicazione di Sviluppo
Piemonte Turismo – l’aeroporto internazionale Sandro Pertini di Caselle.
Per comprendere la proposta sono necessarie due osservazioni.
1. L’esclusione della città di Torino non significa annullare le osservazioni sul
capoluogo, che si continueranno invece a realizzare da parte del Centro OMERO
nell’ambito di un’indagine parallela che sarà svolta con il sostegno di Torino
Incontra (i particolari sono in via di definizione), sul turismo culturale a Torino e
nella sua area metropolitana (si pensi alle Residenze Sabaude). Un accordo
opportuno tra Sviluppo Piemonte Turismo, Torino Incontra e Centro OMERO
garantirà che la rilevazione dia luogo a risultati confrontabili con quelli realizzati nel
2007 e resi disponibili anche per Sviluppo Piemonte Turismo, con riduzione dei costi
sostenuti.
2. L’inclusione dei passeggeri dell’aeroporto internazionale Sandro Pertini di Caselle
permetterà di approfondire caratteristiche, esperienze e motivazioni dei viaggiatori
in partenza. Realizzando l’indagine in periodi ristretti di tempo (una o poche
giornate) ma in più occasioni si potranno avere informazioni riferibili a soggiorni di
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varia durata, localizzazione nella regione (anche al di fuori delle quattro aree
indagate) e motivazione.
Le fasi operative della ricerca sono le seguenti:
1. la definizione dei questionari (una ventina di item, con domande in parte comuni
alle 4 aree, in parte specifiche);
2. la definizione dei campioni per ciascuna area, tenendo conto dei flussi turistici,
delle caratteristiche delle sub-aree, degli esercizi ricettivi e della loro
distribuzione nelle diverse categorie; ogni campione è formato da circa 400
casi, selezionati in proporzione alle variabili stratificanti;
3. il contatto con le strutture ricettive, la somministrazione dei questionari, il loro
ritiro e il controllo di qualità;
4. il caricamento e la elaborazione dei dati;
5. la relazione di ricerca, il commento e la presentazione dei risultati.
La raccolta delle informazioni avviene - come accennato - distribuita presso gli alberghi
selezionati cha hanno accordato la loro disponibilità a collaborare con il progetto; la
singola struttura ricettiva distribuisce il questionario tra i propri clienti; ogni albergo ha
una quota di visitatori da contattare, secondo il piano di campionamento definito; una
volta compilati, i questionari vengono raccolti, controllati per la completezza delle
informazioni, e quindi iniziano le operazioni di codifica, caricamento ed elaborazione
dei dati.
La collaborazione degli hotel, come pure delle ATL, è stata essenziale per la
distribuzione e la somministrazione dei questionari da compilare, e quindi per la riuscita
del progetto stesso.
I risultati forniscono ai policy makers e agli operatori del settore numerose
informazioni, utili per eventuali aggiustamenti delle politiche e delle attività intraprese,
e anche per azioni di promozione dei luoghi e delle varie iniziative.
La collaborazione avviata tra Sviluppo Piemonte Turismo e il Centro OMERO della
Università di Torino prevede la realizzazione di una attività di ricerca sperimentale che
vuole poi consolidarsi nel tempo; su quattro distinte aree: tre delle quattro Montagna
invernale, Laghi, Colline, si aggiunge l’aeroporto internazionale Sandro Pertini di
Caselle. L’inclusione dei passeggeri dell’aeroporto internazionale permetterà di
approfondire caratteristiche, esperienze e motivazioni dei viaggiatori in partenza.
Realizzando l’indagine in periodi ristretti di tempo ma in più occasioni si potranno avere
informazioni riferibili a soggiorni di varia durata, localizzazione nella regione (anche al
di fuori delle quattro aree indagate) e motivazione.
Le quattro aree rilevanti individuate:
1.
2.
3.
4.
La Montagna (Invernale)
Aeroporto di Caselle
L’area dei Laghi (Stresa e altre località)
Un’area di pregio sotto il profilo enogastronomico (Langhe e Roero)
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I risultati principali
Premessa: il campione
La prima rilevazione del secondo anno dell’indagine sul turismo in Piemonte ha
nuovamente riguardato la Montagna Invernale. L’indagine si è svolta nel mese di marzo
2008 ed ha compreso le stesse sub-aree dell’anno precedente, individuate sulla base dei
dati generali dei flussi delle passate stagioni (tenendo anche conto delle eventuali
differenze indotte dai XX Giochi invernali Torino 2006). Le aree sono le ATL Susa e
Pinerolese, Valsesia e Vercelli, Laghi e Cuneo; all’interno delle sub aree sono stati
individuati alcuni Comuni, e quindi alcuni alberghi (secondo il criterio del campionamento
per stadi). Rispetto a pensioni e alberghi che avevano collaborato alla iniziativa lo scorso
anno, qualche nuova struttura è stata invitata ad aderire all’indagine, e ciò nel tentativo
di incrementare il numero di questionari fruibili per l’analisi. L’ipotesi di partenza è stata
quella di ottenere 400 questionari; l’universo è dato da circa 470 mila pernottamenti (95
mila arrivi). Sulla base dei questionari compilati, verificati e controllati, sono stati raccolti
e utilizzati 300 questionari completi, suddivisi secondo i dati riportati nella tabella
sottostante.
Distretto
dei Laghi
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Alagna Valsesia
44
Valle di Susa
158
Valli del Cuneese
75
Come nella passata stagione si è registrato un certo scarto con l’ipotesi di partenza, nel
senso che non si è riusciti a coprire le quote di questionari previsti; trovare una
spiegazione per queste difficoltà non è facile (collaborazione non sempre puntuale delle
strutture ricettive, scarsa attenzione dei turisti, periodo in cui è stata effettuata la
rilevazione…); tra l’altro, mentre la stagione 2007 era stata condizionata da negatività
meteo e scarsa neve, la stagione attuale (2008) è stata una stagione positiva, sia per i
pernottamenti che per l’innevamento.
Sezione A. Il soggiorno
1. Caratteristiche e motivazioni
Dall’analisi dei dati risulta che le settimane bianche continuano ad essere la modalità
preferita dal turista (50.9% ) anche se, rispetto allo scorso anno, si scende di dieci
punti percentuali, i quali risultano probabilmente compensati da chi trascorre il fine
settimana nella località turistica (31.6%). Non trascurabile è a comunque la quota
dell’11%, in ascesa rispetto al 5% dello scorso anno, di chi trascorre in montagna un
periodo inferiore alla settimana, ma superiore al weekend. E’ possibile che le
condizioni generali della stagione e l’innevamento abbiano favorito qualche soggiorno
breve in più rispetto al 2007.
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Tabella 1. La durata del soggiorno - n. risposte: 291
DURATA DEL SOGGIORNO
%
100%
80%
66%
60%
51%
40%
32%
22%
20%
7%
7%
5%
11%
0%
WEEKEND
UNA SETTIMANA
2007
PERIODO PIU'
LUNGO
ALTRO
2008
Tabella 2 La durata del soggiorno: comparazione dati 2007 - 2008
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2. Loyalty
Le località visitate rappresentano una novità per il 57.6% dei visitatori ed una meta
ben conosciuta per il 27,5% . Rispetto alla precedente indagine i turisti che “tornano”
nella località già visitata rappresentano una percentuale inferiore; a tale dato si
contrappone il fatto che si è acquisita clientela nuova. Questo elemento appare
rilevante anche nell’ottica di chi non sceglie la stessa località perché ama scoprire
località sempre nuove; diversi turisti si sono trovati bene, dando un elevato voto al
soggiorno, e segnando sul questionario molti item in termini positivi, ma segnalano
comunque di non voler tornare. Da una parte quindi permangono alte percentuali di
“nuovi arrivi”, dall’altra registriamo una “fedeltà” un po’ inferiore, che non pregiudica
un forte afflusso turistico nelle aree interessate.
Tabella 3. Quante volte è già stato in questa zona - n. risposte: 290
La loyalty viene comunque valutata anche nell’ottica di un possibile ritorno nella località
in futuro: in questo caso una buona percentuale del campione si dichiara “certa” di
ritornare nella meta montana visitata nei prossimi tre anni: il 32,6%. Vi è comunque il
39% che “probabilmente” ritornerà nel corso delle prossime stagioni. In tutto la
disponibilità a ritornare va oltre il 70% delle risposte, ed è un indicatore certamente
positivo. Si noti che il dato 2008 è praticamente identico a quello registrato nella
rilevazione dello scorso anno: anche allora la percentuale era del 72% tra ritorni “certi”
(30%) e “probabili” (42%).
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La percentuale complessiva degli incerti (14.1%) è equivalente alla somma di quanti
dichiarano che “probabilmente” (11.7%) o “certamente” (2.4%) non torneranno nella
medesima località, in tutto si tratta di circa il 28% dei rispondenti.
Tabella 4. Nei prossimi tre anni ha intenzione di tornare in questa località in inverno ? n.risposte: 298
Infine esamineremo più avanti le risposte di quanti dichiarano di essere già stati
in altre zone del Piemonte negli ultimi tre anni. Dalle risposte
emerge che il
59,4% degli intervistati non è stato in altre zone, quindi esiste una quota di turisti
che non sembrano interessati ad altre località della Regione, ma privilegiano nelle
loro scelte il soggiorno in montagna, e che pensano di ritornarvi nei prossimi anni.
Ma su questo punto torneremo.
Tabella 5. Chi negli ultimi tre anni è già stato in altre zone del Piemonte n. risposte: 288
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3. Lo scopo prevalente della vacanza
Tabella 6. Motivo prevalente del soggiorno – n.risposte: 287
Lo scopo prevalente della vacanza per i nostri intervistati risulta sempre essere la
pratica degli sport invernali (47.7%: era il 54% nella rilevazione 2007); se guardiamo
al confronto con il 2007 non rileviamo profonde differenze; se queste esistono, è più
facile che siano imputabili a fattori casuali.
Volendo comunque rilevare alcune differenze, notiamo che rispetto allo scorso anno è
cresciuta la percentuale di coloro che scelgono ambedue le risposte disponibili , cioè
pratica sportiva e vacanza/relax (26,1%): il soggiorno in montagna soddisfa entrambe
le esigenze.
MOTIVO PREVALENTE DEL SOGGIORNO
100%
%
80%
54%
60%
40%
48%
29%
26%
26%
16%
20%
0%
VACANZA, RELAX
SPORT
2007
ENTRAMBE
2008
Tabella 7. Motivo prevalente del soggiorno: comparazione dati 2007-2008
Lo sci da discesa (68%) è quello più praticato dagli intervistati,
distanziando
notevolmente le altre discipline, prime fra tutte lo snowboard (13%). La tendenza a
svolgere più discipline sportive invernali mantiene comunque un certo spazio, che
corrisponde al 8,5% delle risposte. Vi è poi chi invece preferisce trascorrere il
soggiorno montano in un’ottica di totale relax, senza la pratica di sport alcuno
(26,1%). Si tratta di una quota comunque interessante, oltre un quarto degli
intervistati.
Tabella 8. Sport praticati - n.risposte: 200
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4. Con chi si è condiviso il soggiorno e come si è scelta la località
Tabella 9. Con chi si è condiviso il soggiorno - n.risposte: 287
La vacanza rimane per molti un momento da trascorrere con la famiglia (46,3%), con
quest’ultima ma anche con amici (11.5%), o solo con amici (34.8%). Tra l’altro la
stessa scelta della località dove trascorrere la vacanza matura in buona parte su
suggerimento di parenti ed amici (42.8%). Anche se il senso di questi confronti non va
enfatizzato, rispetto allo scorso anno.
l’influenza esercitata dal passaparola sembra quindi lievemente aumentare, e questo
vale anche per internet (22,4%). Nel “suggerire” il soggiorno, l’agenzia di viaggio si
attesta al 10,2%, seguita dalla pubblicità che appare su giornali e riviste (7,8%).
Tabella 10. Su consiglio di chi è stata
scelta la località di soggiorno n.risposte: 291
COME HA SCELTO QUESTA LOCALITA'?
100%
%
80%
60%
40%
38%
43%
22%
12%
20%
8%
15%
9% 10%
15%
5%
13% 10%
0%
Tabella 11. Su consiglio di chi è stata scelta la
località di soggiorno: confronto dati 2007 e
2008
SU
SUGGERIMENTO
DI AMICI O
PARENTI
ATTRAVERSO
PUBBLICITA' SU
GIORNALI E
RIVISTE
ATTRAVERSO
INTERNET
2007
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SU
GITA, VACANZA
SUGGERIMENTO ORGANIZZATA
DI AGENZIE DI
VIAGGIO
2008
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ALTRO
La rete Internet non è utilizzata unicamente come risorsa per l’acquisto del pacchetto
turistico, ma – come sappiamo - anche come fonte di informazione. Sotto questa luce
va analizzato il dato di quanti conoscono (20%) il sito www.torinopiemonte.com, sito di
promozione della Regione, che fornisce informazioni su varie opportunità di cui poter
usufruire nelle diverse località piemontesi.
Tabella 12. Quanti conoscono il sito internet www.torinopiemonte.com - n.risposte: 285
5. La visita di Torino e di altre località durante il soggiorno
Tabella 13. Quanti hanno anche visitato Torino durante il soggiorno - n.risposte: 270
Nella domanda in cui si chiedeva ai turisti se avessero visitato Torino o altre località del
Piemonte durante il soggiorno in montagna, le risposte positive risultano abbastanza
diffuse, pur se in termini minoritari: il 20,7% hanno visitato Torino, e il 35,6% altre
località.
Tabella 14. Quanti hanno visitato anche altre località oltre a quella di soggiorno – n.risposte: 269
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Località
visitata
VARALLO
BARDONECCHIA
SESTRIERE
MONGINEVRO
CUNEO
CESANA
EXILLES
FRANCIA
MILANO
MONDOVI'
STRESA
SUSA
BRIANCON
DOMODOSSOLA
SESIA
Frequenza
10
9
9
7
5
4
4
4
4
4
4
4
3
3
3
Rispetto allo scorso anno si può quindi ravvisare
un maggiore interesse per la visita a luoghi vicini
a quelli di soggiorno: una trentina sono le
località indicate e circa cento i rispondenti; la
tabella qui a fianco presenta le opzioni
segnalate, a partire da una frequenza di almeno
tre risposte. L’opzione più segnalata è Varallo
Sesia, comune del Vercellese. Probabile che tale
indicazione derivi da una specifica opportunità,
dalla disponibilità di un servizio.
Un ulteriore elemento di interesse per la
valutazione delle sinergie fra luoghi è fornito
dall’interesse degli intervistati a visitare altre
località al di fuori di quella in cui si sono recati
(62,7%). Questo dato risulta ancora più positivo
alla luce della percentuale di visitatori che sono
stati in altre zone del Piemonte negli ultimi tre
anni (40.6%).
Tabella 15. Distribuzione frequenze località visitate
Tabella 16. Quanti visiterebbero altre località se fosse loro data la possibilità – n.risposte: 142
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6. Elementi positivi e negativi del soggiorno
Tabella 17. Elementi positivi
del soggiorno
Cominciamo con il sottolineare che molte sono le valutazioni positive da parte degli
intervistati, in linea con i trend principali della ricerca effettuata nel 2007.
L’elemento che è risultato positivo per la maggiore percentuale degli intervistati
(88,4%) è la qualità del servizio alberghiero, seguita a pochissima distanza dalla
bellezza del luogo (85,7%). C’è da precisare che rispetto allo scorso anno, in cui si
richiedeva di marcare i 5 aspetti più positivi e i 5 più negativi, nell’indagine di
quest’anno non vi era limite numerico alcuno, quindi si potevano esprimere più giudizi,
sia positivi che negativi. Ciò ha comportato una minore differenziazione fra i vari giudizi
disponibili, contraddistinti da percentuali alte, ed un minore distacco fra i diversi
elementi. Infatti fra il buon rapporto qualità-prezzo (79,2%) e la facilità nel
raggiungere il luogo di soggiorno (70,4%), pur essendoci meno di dieci punti
percentuali, si collocano altri tre elementi: l’offerta gastronomica (78,9%), la buona
accoglienza e le informazioni (77,8%) e la qualità del comprensorio sciistico (74,8%).
Naturalmente, si ottiene in ogni caso una graduatoria nelle preferenze, che esprime
comunque una certa varietà dei giudizi.
E veniamo invece alle criticità, anche qui contenute, ad eccezione di due item (come
nel 2007).
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Tabella 18. Elementi
negativi del soggiorno.
Venendo alle criticità, cominciamo con il sottolineare (anche per il 2008) che, rispetto
alle molte valutazioni positive, diverse voci negative presentano percentuali molto
basse; gli item che si collocano tra i 3 e i 5 punti percentuali sono la modestia del
luogo, la scarsa qualità del servizio alberghiero, la scarsa accoglienza ed informazioni
fornite: il che conferma a contrariis la distribuzione delle molte valutazioni positive
sopra menzionate. Considerando gli elementi negativi, le percentuali più consistenti
sono limitate a due variabili, quella relativa a “divertimenti e vita notturna” (43.8%)
(di fatto un elemento che spesso non viene considerato durante il soggiorno), e quella
relativa alla voce “shopping, negozi ed artigianato” (43,5%), anche questo un
elemento complementare rispetto al “core” della vacanza dei nostri intervistati. Si tratta
di indicazioni già rilevate nel 2007, sottolineate allora soprattutto dai turisti giovani e
dal genere femminile. Si tratta di due caratteristiche che possono fare discutere, due
elementi alquanto “eccentrici” rispetto agli interessi più diffusi, legati soprattutto alle
attività sportive, al relax, alla degustazione di prodotti enogastronomici tipici.
Si tratta anche di problemi la cui soluzione deve essere mediata con attenzione, nel
senso che maggiori occasioni di divertimento e vita notturna non devono confliggere
con quanti chiedono soprattutto una vacanza fatta di silenzio, relax, quiete e natura. Al
tempo stesso è evidente che esiste una “domanda” per qualche occasione in più di
shopping a artigianato: in particolare questa seconda voce implica mercatini, fiere,
offerta di prodotti locali e tipici, tutte cose che possono essere meglio promosse e
valorizzate dall’associazionismo organizzato e dai produttori locali, assieme alle
Camere di Commercio e altri soggetti.
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Aggiungiamo che la difficoltà di raggiungere la località prescelta tocca il 19.7% dei
casi. Registriamo anche altre modalità, con una discreta percentuale di utenti che
hanno utilizzato l’aereo (38,4%) e il pullman (17,3%) come mezzi di trasporto
principali per raggiungere la destinazione in montagna.
Tabella 19. Mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere la località n.risposte: 368
Questo dato è certamente correlato all’alta percentuale di intervistati provenienti
dall’estero (51,1%). Rispetto allo scorso anno è lievemente aumentato il trasporto
aereo, elemento che non va trascurato in un’ottica di voli charter e di low cost sempre
più utilizzati.
MEZZI DI TRASPORTO UTILIZZATI
100%
%
80%
60%
57%
62%
38%
40%
27%
26%
17%
20%
9%
5%
0%
AUTO
PULLMAN
2007
TRENO
AEREO
2008
Tabella 20. Mezzi di trasporto utilizzati: comparazione dati 2007 – 2008
La valutazione complessiva del soggiorno risulta comunque molto positiva, con i valori
maggiori che si attestano sui voti 8 (39,4%) , 7 (23,4%) e 9 (17%). Si noti che i voti
inferiori alla sufficienza risultano davvero bassi.
Tabella 21. Valutazione complessiva del soggiorno - n.risposte: 282
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Sezione B. Dati Socio-anagrafici
1. Residenza
Tabella 1. Residenza italiana o estera - n.risposte: 251
Considerando i dati anagrafici dei nostri intervistati, la metà di essi, il 51,1%, risiede
all’estero, mentre il restante 48,9% in Italia. Quest’anno il campione risulta più
equamente suddiviso fra italiani e stranieri, mentre lo scorso anno la percentuale di
stranieri era superiore di quasi dieci punti percentuali. Ma la differenza può essere
imputabile a fattori casuali (settimane bianche gestite da certi tour operator, pacchetti
speciali, ecc.).
DOVE RISIEDE?
100%
%
80%
60%
60%
51%
49%
40%
40%
20%
0%
ITALIA
ESTERO
2007
2008
Tabella 2. Stato di residenza: comparazione fra i dati dell’anno 2007 e 2008
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Tabella 3. Regione italiana di residenza - n.risposte: 130
La Liguria è la regione italiana più rappresentata, con il 33,6% degli intervistati, seguita
a breve distanza da Piemonte (29,8%) e Lombardia (15,3%); tra le altre, spicca il
Lazio.
Tabella 4. Stato estero di residenza - n.risposte: 121
Per quanto riguarda i residenti all’estero, la maggioranza degli intervistati proviene dal
Regno Unito (60,3%), come per altro sappiamo dai flussi consolidati da anni attraverso
l’attività dei tour operator internazionali; al secondo posto troviamo la Francia (17,4%),
quindi la Svizzera, (5%) e la Germania (3,3%). Tutti i nostri intervistati provengono
da Stati appartenenti all’Unione Europea.
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2. Genere ed età
Tabella 5. Genere - n.risposte: 260
La percentuale di intervistati di sesso maschile (51,2%) risulta di poco superiore a
quella delle intervistate (48,8%). Va segnalato che alcuni questionari non sono stati
presi in considerazione al momento del caricamento dei dati perché presentavano
un’anomalia: entrambe i generi crocettati su un solo questionario. Questo dato
sottolinea una tendenza alquanto singolare: coppie che, avendo sostanzialmente
giudizi coincidenti, decidono di compilare un solo questionario segnalando poi alla fine
dello stesso la duplicità del loro giudizio.
Tabella 6. Età - n.risposte: 272
La fascia d’età a cui appartiene la maggior parte degli intervistati è quella compresa fra
i 36 ed i 50 anni (40,8%) seguita dai 26-35enni con il 30,1%; i 51 - 65enni sono al
19,5%.
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3. Titolo di studio e condizione occupazionale
Tabella 7. Titolo di studio - n.risposte: 263
Come già rilevato nel 2007, anche nel 2008 la
percentuale di laureati risulta
molto elevata
(47,1%) rispetto al dato generale del nostro
Paese; questo elemento conferma l’estrazione
socioeconomica media e alta di queste tipologie
di turisti, appartenenti in generale ad un ceto
medio
scolarizzato
e
professionalmente
qualificato; il dato dei laureati è di poco superiore
alla percentuale di quanti hanno conseguito il
diploma di scuola media superiore (45,6%). I
titoli di studio inferiori si collocano solo al 7% del
campione.
Veniamo così alla condizione professionale degli intervistati.
Anche qui i dati sono omogenei a quelli del 2007: ciò conferma la stabilità dei due
campioni nel tempo e le loro caratteristiche di elevata scolarirà e di attività lavorativa
qualificata: lo conferma la tabella qui presentata.
Tabella 8. Condizione occupazionale - n.risposte: 270
La categoria lavorativa e le attività professionali ripropongono il trend dell’anno scorso:
le attività lavorative più diffuse fra gli intervistati risultano essere quelle di impiegati e
insegnanti (33%), quindi dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (30,7%); operai e
tecnici fanno registrare l’8,2% , con una percentuale analoga per commercianti e
artigiani (8.2%); gli studenti si collocano al 9.7%, mentre le altre voci considerate
(pensionati, casalinghe e altre categorie) fanno registrare in tutto il 10%. Le
differenze 2007-2008 sono del tutto modeste.
Siamo dunque di fronte ad un turista appartenente a ceti medi e alti, qualificati e
fortemente scolarizzati, che mantiene negli anni le propria composizione economica e
sociale.
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Sezione C. Gli incroci principali
Alcuni incroci
L’esperienza fatta e l’intenzione di ritornare
Da cosa dipende soprattutto il desiderio di tornare nella località montana? A quali
variabili è associata? Diciamo che alcune indicazioni sono del tutto prevedibili. Tra
queste, gli incroci
mostrano chiaramente che le valutazioni positive (dalle
caratteristiche dei luoghi, alla qualità dell’albergo e del comprensorio), già descritte,
spingono i turisti a tornare: in tutti i casi in cui il desiderio di ritornare appare marcato,
gli elementi positivi del soggiorno ottengono il punteggio più alto. Fin qui si tratta di
una considerazione ovvia, suffragata dai dati. Ma è più interessante considerare quali
variabili socioanagrafiche incidono su tale orientamento. Vediamole.
Ha intenzione di tornare?
DOVE RISIEDE?
ITALIA
ESTERO
SESSO
MASCHIO
FEMMINA
ETA'
FINO A 25 ANNI
26-35
36-50
51-65
66 E OLTRE
TITOLO DI STUDIO
FINO A SCUOLA MEDIA
INFERIORE
SCUOLA
MEDIA
SUPERIORE
LAUREA
TOTALE
si
non
so
no
totale
80.2
67.6
10.7
13.9
9.1
18.5
100.0
100.0
70.8
77.6
15.9
8.6
13.3
13.8
100.0
100.0
62.5
75.7
76.6
72.1
50.0
25.0
10.8
11.7
11.6
.
12.5
13.5
11.7
16.3
50.0
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
85.7
7.1
7.1
100.0
72.0
75.0
74.2
15.9
9.3
12.2
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15.7
13.5
100.0
100.0
100.0
I dati sono chiari; tendono a “ritornare” con maggiore disponibilità:
- gli italiani più degli stranieri (80% contro 68%)
- le femmine più dei maschi (78% contro 71%)
- le fasce centrali di età più che i giovani e gli anziani
- invece, il titolo di studio incide poco, ma sono più disponibili le scolarità basse.
Veniamo ora alle valutazioni sulla vacanza (positive e negative), approfondendo come
siano correlate ad alcune variabili, e a quali.
Aspetti positivi della vacanza
Considerando prevalentemente le modalità che fanno registrare differenze percentuali
superiori a 7 - 10 punti, notiamo che tra gli italiani vincono soprattutto la bellezza dei
luoghi e la facilità di raggiungere la località; tra gli stranieri emerge la buona qualità del
comprensorio sciistico, l’accoglienza, la conoscenza delle lingue straniere, e in parte il
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buon rapporto qualità prezzo. Altri item non evidenziano differenze significative. Per
quanto riguarda il genere, poche le differenze nella valutazione degli aspetti positivi: in
termini chiari emerge solo la predilezione dei maschi verso l’offerta enogastronomica.
L’età è variamente legata alle singole valutazioni, con andamenti un po’ variabili: le
fasce di età medie e medio basse (tra i 36-50 anni e 26-35) sono riconducubili ad una
valutazione mediamente più positiva; tra le persone più anziane emerge l’offerta
enogastronomica, la qualità del comprensorio, il buon rapporto qualità-prezzo.
Aggiungiamo che la fascia di età più giovane è quella associata a valutazioni un po’
meno positive (pur all’interno di giudizi complessivamente sempre buoni). I più giovani
(18-25 anni) mostrano i valori più bassi sulle due voci
“shopping, negozi e
artigianato” e “divertimenti e vita notturna” (solo al 31-32%).
Aspetti negativi della vacanza
Come abbiamo fatto per le valenze positive, possiamo analizzare alcuni incroci relativi
agli aspetti critici, premettendo, come sempre, che queste negatività assumono un
peso modesto in termini assoluti: le percentuali riguardano quindi valori di frequenza
bassi, e non possono essere enfatizzate più di tanto, indipendentemente dal fatto che
anche criticità modeste possono risultare degne di attenzione, nella prospettiva di
migliorare sempre l’offerta.
Considerando la zona di residenza (Italia – estero), qualche difficoltà nel raggiungere la
località del soggiorno invernale viene segnalata dai turisti stranieri (28% contro il 9%
degli italiani); il rapporto si inverte considerando le critiche verso il comprensorio
sciistico (19% degli italiani, contro l’11% degli stranieri). Sostanzialmente simili le
critiche dei due item relativi al “dopo sci” (“negozi, shopping, artigianato”, e
“divertimenti e vita notturna”), con punteggi attorno al 45-48% su ambedue le
risposte.
Per quanto riguarda il genere, le critiche sono equamente diffuse tra maschi e
femmine per quanto concerne negozi, shopping e artigianato (45%), e si differenziano
di poco invece sull’altra voce (divertimenti e vita notturna), segnalata dal 49% dei
maschi, e dal 40% delle femmine.
L’età appare determinante in poche risposte: si nota qualche variazione per la voce
“difficoltà di raggiungere la zona” (32% tra i giovani fino ai 25 anni e 29% tra gli ultra
66enni), e per “scarsa conoscenza delle lingue straniere” (21% tra i più giovani).
Mentre nella rilevazione 2007 le due risposte sul “dopo sci” incontravano le critiche
soprattutto dei rispondenti giovani, quest’anno le valutazioni negative risultano
indipendenti rispetto all’età, facendo registrare percentuali sostanzialmente simili, che
si collocano tra il 42% e il 50%, con andamenti vari all’interno delle quattro fasce di
età considerate.
Anche il titolo di studio non sembra associato a variazioni notevoli nelle selezione degli
aspetti critici; anche qui il dato è abbastanza omogeneo sui due item negativi più
segnalati, ed anche qui le percentuali si muovono tra il 45% e il 52% del campione.
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Una riflessione conclusiva
Il secondo sondaggio sulla Montagna Invernale presenta molti elementi di conferma
rispetto alla rilevazione dello scorso anno. Come nel 2007, le
valutazioni sono
indubbiamente positive, con apprezzamenti diffusi su vari temi. Non mancano alcune
criticità, di cui tener conto per migliorare l’offerta complessiva. In particolare possiamo
ricordare alcuni risultati.
- La settimana bianca continua ad essere il tipo di soggiorno preferito, con oltre la metà
dei casi;
- Il 58% degli intervistati ha scelto le valli alpine “per la prima volta” , ma a fronte di un
minor numero di “ritorni”: esiste dunque un certo tuyrn over di cui tener conto, anche in
termini di fidelizzazione dei visitatori: l’intenzione di “ritornare” nella località coinvolge
“sicuramente” il 33% degli intervistati, “probabilmente” il 39%;
- La pratica sportiva rimane il “core” della vacanza (quasi la metà dei casi), pur in
presenza di altre voci (vacanza rilassante, riposarsi, stare con amici e familiari: non a caso
la vacanza si condivide con famigliari e amici);
- La scelta della località nasce soprattutto dal “passa parola”, dai suggerimenti di parenti
e amici (43%); disperse altre occasioni, interessante il dato di internet (22%) utile per
trovare informazioni, ma non sempre usato per acquistare il soggiorno; ma proprio perché
l’esperienza vissuta diventa uno strumento di informazione e comunicazione nelle reti
amicali e familiari, lasciare un “buon ricordo” diventa fondamentale, e mette tra parentesi
altri strumenti e occasioni;
- La vacanza è anche occasione per visitare altre località: sono citate Torino (21%), e
altre località (36%), specie nell’arco alpino e in Francia; se si vuole implementare il
raccordo tra Torino e la Montagna, bisogna migliorare l’offerta di servizi adeguati (verso la
città, i musei, lo shopping…);
- Gli elementi positivi del soggiorno sono in linea con la rilevazione del 2007: nell’ordine,
la buona qualità del servizio alberghiero, la bellezza del luogo, il buon rapporto qualitàprezzo, l’offerta enogastronomica, i servizi di accoglienza e di informazione (tutti con
punteggi compresi tra l’88 e il 78%); due uniche criticità riguardano il “dopo sci”, e cioè
la “vita notturna” e lo “shopping” (ambedue attorno al 43-45%): tali posizioni sono
correlate soprattutto all’età, mentre nel 2007 emergeva anche una correlazione di genere:
questo elemento pone all’attenzione del decisore pubblico, degli operatori ATL e delle
strutture ricettive il problema di una programmazione di interventi (specie per mostre,
fiere, enogastronomia…) che arricchiscano le occasioni del dopo sci;
- Il voto complessivo dato alla vacanza trova un consenso positivo: in una scala da 1 a
10 la rilevazione 2008 trova una media di 7.8 (era 7.7 al 2007)
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- Il 20% degli intervistati conosce il sito www.torinopiemonte.com (ma i siti sono molti,
variamente individuati dai motori di ricerca); probabilmente si tratta di facilitare il
collegamento tra i vari e il sito della Regione, tramite facili link e collegamenti;
- La composizione sociale del campione risulta stabilmente medio-alta, con buone
percentuali di diplomi superiori (46%) e laureati (47%),
e attività lavorative e
professionali qualificate. Il dato 2008 è praticamente identico al 2007.
Infine, qualche raccomandazione.
La ricerca ha incontrato alcune difficoltà per la scarsa disponibilità di alcune strutture
ricettive che avrebbero dovuto collaborare alla distribuzione e raccolta dei questionari;
alcune osservazioni fatte (sfiducia nelle ricerche di customer satisfaction, sfiducia verso la
Regione e le sue strutture, sfiducia verso gli stumenti del marketing e della promozione…)
evidenziano una certa parcellizzazione di interessi, e un atteggiamento talora chiuso e
tradizionale, che costituisce un problema, nella ipotesi di modernizzazione del sistema
complessivo della vacanza invernale, e del miglioramento dell’offerta (si pensi anche al
cosiddetto dopo sci).
Tra l’altro, a fronte di minori tassi di soddisfazione (sempre in termini relativi) della
clientela straniera, alla fine e sullo sfondo non manca qualche segnale che potrebbe
indurre a riflettere. In un settore fortemente dominato da turisti esteri, veicolati da
importanti tour operator, bisogna operare per dare vita ad una professionalità diffusa più
qualificata.
Infine, per scelta o per necessità, bisogna mantenere e/o creare legami positivi con le
strutture: in tale ottica si tratta di dare conto agli operatori del turismo e alle strutture
ricettive dei principali risultati di ricerca (della presente indagine come di altre iniziative
consimili), evidenziando in modo corretto la collaborazione di quanti hanno aderito alla
iniziativa dell’Osservatorio, e facilitato organizzativamente – nel nostro caso – l’attività dei
ricercatori del Centro OMERO.
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