Sintesi Ipsos 2008

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Sintesi Ipsos 2008
BAROMETRO IPSOS - EUROP ASSISTANCE 2008
“Gli Europei e le vacanze estive: abitudini e tendenze”
Sintesi della ricerca
Anche quest’anno l’Istituto di Ricerca IPSOS ha realizzato, per conto di Europ
Assistance, un’indagine su intenzioni e programmi di viaggio di un campione
rappresentativo di cittadini Europei alla vigilia delle vacanze estive.
L’inchiesta, realizzata attraverso colloqui telefonici, è stata condotta nel periodo 11
Febbraio-18 Marzo 2008, su un campione di 3.506 cittadini Europei (Francesi, Tedeschi,
Inglesi, Italiani, Spagnoli, Belgi e Austriaci), selezionati in base alle variabili sesso, età,
professione del capofamiglia, stratificazione per regione e densità della popolazione.
La ricerca si è inoltre posta l’obiettivo di indagare le esigenze di “copertura” degli
Europei attraverso polizze assicurative e contratti di assistenza e di rilevare la loro
percezione dei rischi.
Quest’anno, poi, l’indagine ha cercato di individuare le conseguenze che l’aumento del
costo della benzina avrà sui progetti di vacanza degli Europei, oltre che la propensione
a richiedere un finanziamento a credito per pagarsi le ferie.
Focus 2008 : l’Italia
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Il 77% degli Italiani ha in programma almeno una settimana di vacanza fra giugno e
settembre 2008
Il 64% sogna una vacanza all’insegna del relax e del riposo
Il 58% sceglie di restare in Italia e il 79% di andare al mare
Il 60% degli Italiani preferisce le vacanze “fai da te” alle vacanze “organizzate/all
inclusive” (34%)
Budget (55%), clima (51%), rischi sanitari (50%) e attacchi terroristici (47%) sono i
fattori maggiormente presi in considerazione dagli Italiani nella scelta della destinazione
Cresce sensibilmente (+ 12 punti percentuali) il numero degli Italiani che fa ricorso a Internet
per prenotare le proprie vacanze (40%). Con questi numeri l’Italia si avvicina alla media
europea (47%) posizionandosi al 4° posto dopo Gran Bretagna, Germania e Austria
Per gli Italiani il budget medio destinato alle vacanze è di 2.290 € per nucleo famigliare (+
261 € rispetto al 2007) , superiore a quello di Tedeschi (2.235 €) e Francesi (1.934 €)
Il 56% degli Italiani ritiene che il caro benzina avrà un effetto significativo sul budget
destinato alle vacanze, il 50% sulla scelta del mezzo di trasporto, il 42% sulla scelta della
destinazione e, infine, il 41% sulla durata delle vacanze
La salute di chi viaggia (65%) e quella di chi resta a casa (64%) rappresentano la principale
preoccupazione degli Italiani in vacanza
Barometro Ipsos / Europ Assistance Group
I due terzi degli Europei partiranno quest’estate1
Quest’estate due terzi degli Europei (67%, + 6% rispetto al 2005) andranno in vacanza e il
24% di loro partirà più di una volta. Questi dati confermano il trend del 2007 (66%).
L’Italia si posiziona molto al di sopra della media europea, registrando il numero più alto di
intenzioni a partire (77%; + 9 punti percentuali rispetto al 2007) e sorpassando così la Francia,
Paese in cui si registra comunque una sensibile crescita (74%; + 9 % rispetto al 2007).
Gli Inglesi, che lo scorso anno risultavano il popolo più dinamico e più incline ai viaggi estivi,
tornano a toccare le percentuali del 2006 (67%; - 7% rispetto al 2007).
La Spagna, dopo aver finalmente colmato il suo ritardo rispetto agli altri Paesi europei, si
stabilizza al 65% davanti al Belgio (63%; + 2 punti percentuali).
L’Austria, infine, registra un significativo decremento, passando dal 70% del 2007 al 62% del
2008, ma posizionandosi comunque davanti alla Germania (57%; - 3 punti percentuali) dove il
numero di chi dichiara di partire è il più basso a livello europeo.
Andrà in vacanza nel periodo giugno - settembre 20082
Si, più di una volta
Sì, una volta
Andrà in vacanza
Variazione rispetto al 2007
Totale
24%
43%
67%
+ 1 punto
Italia
23%
54%
77%
+ 9 punti
Francia
32%
42%
74%
+ 9 punti
Gran Bretagna
42%
25%
67%
- 7 punti
Spagna
16%
49%
65%
=
Belgio
18%
45%
63%
+ 2 punti
Austria
21%
41%
62%
- 8 punti
Germania
12%
45%
57%
- 3 punti
Nella maggior parte dei casi (39%), la durata delle vacanze sarà di due settimane, in linea con i
risultati dello scorso anno. Tuttavia, nel periodo considerato, si nota una diminuzione della
propensione a vacanze di breve durata a favore di soggiorni più lunghi: il 36% degli Europei
partirà per una settimana o addirittura meno (- 5 punti percentuali rispetto al 2007, - 8 rispetto
al 2005), il 39% per due settimane (- 3 punti percentuali rispetto al 2007, – 6 rispetto al 2006),
e il 29% per 3 settimane o più (+ 4 punti percentuali rispetto al 2007).
1
Si definiscono « vacanzieri » coloro che si dichiarano intenzionati a trascorrere tra giugno e settembre almeno 4 notti
consecutive fuori casa per motivi non lavorativi.
2
Una corretta interpretazione dei risultati deve tener conto dello scarto tra intenzioni di partenza e partenze effettive. Così, ad
esempio, tra aprile e settembre 2007, il 58% dei Francesi sono realmente partiti per le vacanze (ossia per un soggiorno di
almeno 4 notti consecutive), contro il 65% di intenzioni di partenza dichiarate tra giugno e settembre 2007 registrate da Ipsos
nel Barometro 2007.
Barometro Ipsos / Europ Assistance Group
Questa tendenza si osserva soprattutto in Gran Bretagna, Francia e Spagna, Paesi in cui almeno
il 30% degli intervistati dichiara di partire per soggiorni uguali o superiori alle 3 settimane (+ 13
punti percentuali gli Inglesi, + 6 i Francesi, + 5 gli Spagnoli).
Come già nel 2006 e nel 2007, i soggiorni brevi sono invece preferiti da Italiani (il 45% partirà
per una settimana, + 6 punti percentuali) e Austriaci (44%, - 3 punti percentuali)
Quanto durerà la vacanza
Meno di una
settimana
1 settimana
2 settimane
3 settimane
4 settimane o più
Total
7%
29%
39%
16%
13%
Francia
5%
22%
32%
24%
16%
Germania
5%
27%
51%
19%
7%
Gran Bretagna
7%
21%
41%
15%
15%
Spagna
7%
30%
33%
11%
19%
Italia
9%
45%
35%
8%
10%
Belgio
8%
22%
48%
13%
11%
Austria
8%
44%
43%
14%
7%
[Totale superiore a 100 : l’intervistato era libero di dare più di una risposta]
Gli Europei danno ancora una volta la priorità al relax e continuano a
scegliere l’Europa come destinazione preferita
Per la maggioranza degli Europei (60%) la ricerca di riposo e relax è il principale obiettivo delle
vacanze. Questo orientamento è in linea con quanto rilevato nelle precedenti edizioni del
Barometro Ipsos e, in generale, sembra accomunare tutti i 7 Paesi coinvolti nell’indagine. I
Francesi si distinguono quest’anno per un più marcato interesse alla “scoperta”, (44 %; + 7
punti percentuali rispetto al 2007) a discapito della ricerca di riposo (54%; - 6 punti percentuali
rispetto al 2007) e si avvicinano così agli Inglesi per i quali questa inclinazione era già emersa
negli anni scorsi (42% per la “scoperta” nel 2005, 47% nel 2006, 46% nel 2007, 44% nel
2008). Il Belgio condivide con Francia e Gran Bretagna questo interesse (43%, + 3 punti
percentuali) manifestando una predilezione particolare per la scoperta di nuovi luoghi e culture
(32% + 8 punti percentuali).
Controcorrente gli Italiani che continuano a preferire di gran lunga i viaggi all’insegna del relax
(64%, +6% rispetto ai dati registrati nel 2007).
Barometro Ipsos / Europ Assistance Group
L’Europa si riconferma anche per l’estate 2008 la destinazione preferita per le vacanze: a
sceglierla è il 76% degli intervistati, pur in leggero calo rispetto al 2007 (- 4 punti percentuali).
Un diminuito interesse nei confronti dell’Europa si registra soprattutto tra Inglesi e Italiani.
Questi ultimi, in effetti, appaiono quest’anno particolarmente indecisi rispetto alla scelta della
destinazione (ben il 23% di loro non è in grado di prevedere quale sarà la meta del proprio
soggiorno, + 9 punti percentuali rispetto all’anno scorso). “Solo” il 58% di loro (- 8 punti
percentuali) dichiara con certezza di restare entro i confini nazionali e il 71% (- 7 punti
percentuali) entro quelli europei.
Saranno più dell’anno scorso, invece, gli Inglesi che “trascureranno” l’Europa (72%, - 6 punti
percentuali) per dirigersi verso mete più lontane, come il Nord America (12%, + 6 punti
percentuali).
Tra gli Europei che continuano a prediligere il Vecchio Continente, il 45% (- 2 punti percentuali)
resterà nel proprio Paese. E’ questo soprattutto il caso di Francesi (63%), Spagnoli (59%) e
Italiani (58%, in calo però di ben 8 punti percentuali).
Tre le destinazioni privilegiate: la Francia (18%, +1 punto percentuale), l’Italia (18%, stabile) e
la Spagna (16%, stabile).
Per quanto riguarda l’organizzazione del soggiorno, la maggior parte degli Europei (65%)
dichiara di programmare in autonomia i propri viaggi acquistando separatamente le diverse
prestazioni (trasporto, pernottamento, etc.), contro il 29% di chi acquisterà un pacchetto allinclusive. La predilezione per l’“autonomia”, già registrata nel 2007, caratterizza soprattutto
Francesi e Austriaci: quasi i tre quarti di loro (rispettivamente il 73% e il 72%) opteranno per
questa formula. Al contrario, gli Inglesi, gli Italiani e i Belgi sono mediamente i più inclini tra gli
Europei a scegliere l’acquisto di un pacchetto “tutto compreso”.
L’affitto di una casa o la prenotazione di una camera in hotel sono sicuramente le modalità di
soggiorno prescelte dalla maggioranza degli Europei (il 68%). Il 22% di loro, invece, si recherà
presso la seconda casa o a casa di amici, mentre il 13 % opterà per il camping-caravaning.
Barometro Ipsos / Europ Assistance Group
I fattori che determinano la scelta della destinazione
Il budget (82%, + 3 punti percentuali), il clima (79%, + 1 punto percentuale), i rischi sanitari
(73%, + 2 punti percentuali), la qualità della infrastrutture (73%, stabile) e la possibilità di
svolgere attività di svago e culturali (70%, + 1 punto percentuale) continuano a rappresentare,
come nel 2007, i criteri di scelta principali.
Seguono, nell’ordine, i rischi di attentato che quest’anno giocano un ruolo “essenziale” o
“importante” per il 64% degli Europei (+ 3 punti percentuali rispetto al 2007).
Rimangono sostanzialmente stabili i rischi legati all’insorgere di problematiche sociali (55%, + 3
punti percentuali), quelli di catastrofe naturale (52%, - 3 punti percentuali) così come la durata
del trasferimento verso il luogo di villeggiatura (49%, - 4 punti percentuali).
Se la gerarchia dei fattori decisionali non rileva significativi cambiamenti a livello europeo, si
osserva invece, anno dopo anno, una notevole variazione nei criteri di scelta da un Paese
all’altro.
L’attenzione ai rischi riguarda in prima linea Germania e Spagna - i rischi di attentato in
Germania (48%), quelli sanitari in Spagna (52%) -, il fattore economico si rivela preponderante
per Inglesi (40%) e Italiani (55%), mentre la presenza di un clima favorevole è determinante
per Francesi (45%) e Belgi (47%). Quest’ultimo dato è verosimilmente imputabile alle cattive
condizioni di tempo registrate in questi due Paesi durante l’estate scorsa.
Più in generale, si nota che, in linea con i risultati del 2007, gli aspetti legati alle caratteristiche
dell’offerta turistica occupano le ultime posizioni in tutti i Paesi intervistati, ad eccezione
dell’Austria per la quale la possibilità di svolgere attività di svago e culturali nel luogo di
villeggiatura gioca un ruolo essenziale (50% degli intervistati).
Classificazione dei fattori di scelta in relazione ai Paesi
1° fattore
2° fattore
3° fattore
Totale
Il Clima
Il budget
I rischi sanitari
Francia
Il Clima
Il budget
I rischi sanitari
I rischi di attentato
Il Clima
I rischi sanitari
Il budget
Il Clima
I rischi di attentato
Germania
Gran Bretagna
Spagna
I rischi sanitari
Il budget
I rischi di attentato
Italia
Il budget
Il Clima
I rischi sanitari
Belgio
Il Clima
La possibilità di svolgere
I rischi sanitari
I rischi di attentato
I rischi sanitari
Il Clima
Austria
attività di svago o culturali
Barometro Ipsos / Europ Assistance Group
Per la maggior parte degli Europei le vacanze estive si programmano con
largo anticipo
La maggioranza degli intervistati (68%, - 1 punto percentuale rispetto al 2007) dichiara di
organizzare con largo anticipo le proprie vacanze.
Al contrario, meno di un terzo degli intervistati (30%, - 1 punto percentuale) sceglierà la propria
destinazione di viaggio all’ultimo minuto. E’ questo il caso degli Italiani (44%, + 6 punti
percentuali) che, come nel 2007, saranno i più numerosi a ridursi all’ultimo per organizzare le
ferie.
All’opposto si collocano curiosamente gli Spagnoli che, in controtendenza rispetto agli anni
precedenti, abbandonano le proprie abitudini di “ritardatari” preferendo di gran lunga pianificare
la propria vacanza in anticipo (73%, +14 punti percentuali).
Internet si riconferma lo strumento di prenotazione preferito dai vacanzieri europei, registrando
un aumento sensibile e costante dal 2005 (28% nel 2005, 35% nel 2006 e 39% nel 2007): nel
2008 sono quasi la metà degli intervistati (47%) a dichiarare di prenotare le proprie ferie sul
web.
Fra loro3, il 27 % lo farà visitando direttamente il sito internet di compagnie aeree e hotel, il
17% navigando sul portale di agenzie di viaggio e Tour Operator, il 16% utilizzando siti quali
Expedia, E-dreams o Opodo.
Tra gli Europei, gli Inglesi sono ancora una volta i più inclini alla prenotazione via web, (63%, +
12 punti percentuali). Al secondo posto si classificano i Francesi, con il 49% degli internauti (+
8 punti percentuali rispetto all’anno scorso).
Anche altri Paesi registrano una progressione: è questo soprattutto il caso degli Italiani che con
il 40% delle preferenze (+12 punti percentuali) continuano ad accorciare le distanze dagli altri
Paesi coinvolti nel sondaggio. La Spagna, pur registrando un incremento di 7 punti percentuali,
resta ancora il fanalino di coda (36%).
Da notare comunque che un terzo dei vacanzieri intervistati (33%) conta di prenotare le proprie
ferie recandosi personalmente in un’agenzia di viaggi o presso un Tour Operator. Questa
attitudine è ancora ben radicata in Austria (43%), Italia (41%) e Spagna (38%).
3
Per questa domanda era possibile esprimere più di una preferenza.
Barometro Ipsos / Europ Assistance Group
Aumenta leggermente il budget destinato alle vacanze con variazioni
significative da Paese a Paese
Quest’anno il budget consacrato dagli Europei alle vacanze sarà di 2.206 € per nucleo famigliare
(in crescita rispetto ai 2.145 € del 2007, ma comunque inferiore ai 2.235 € del 2006), con forti
variazioni da Paese a Paese.
Gli Inglesi conservano la prima posizione confermandosi i più “spendaccioni”: il loro budget si
alza a 2.584 € (+ 5 € rispetto al 2007), facendo così lievitare lo scarto con gli Spagnoli che, con
una spesa media di 1.764 € (- 146 €), si posizionano nuovamente all’ultimo posto.
La Francia, con un budget di 1.934 € (- 72 €), è l’unico Paese, insieme alla Spagna, a registrare
un forte calo della spesa stanziata per le vacanze, posizionandosi molto indietro rispetto agli
altri Paesi europei.
L’Italia, dove, lo ricordiamo, la percentuale di intenzioni a partire è la più alta a livello europeo
(il 77%, + 9 punti percentuali) insieme a quella della Francia, registra anche un altro record:
quello di Paese in cui il budget destinato alle vacanze è aumentato di più nel 2008 (2.290 €, +
261 €), nonostante la crisi economica globale che quest’anno ha coinvolto i mercati. Questo
dato è riconducibile alla diminuita propensione degli Italiani a restare entro i confini del Paese (il
58%, - 8 punti, ossia la più consistente diminuzione a livello europeo) e, più in generale, in
Europa.
Il Budget delle vacanze 2008
Intenzioni di
partenza
(evoluzione
rispetto al 2007)
Intenzioni di
restare nel
proprio Paese
(evoluzione
Evoluzione del
Budget medio Budget medio
2007
2008
budget
rispetto al
2007
Evoluzione del
budget rispetto
al 2007
(in %)
67% (+1 punto)
rispetto al 2007)
45% (-2 punti)
2 145 €
2 206 €
(assoluta)
+ 61 €
67% (- 7 punti)
28% (-5 punti)
2 579 €
2 584 €
+5€
+0,2%
62% (-8 punti)
28% (-3 punti)
2 267 €
2 426 €
+ 159 €
+7%
Italia
77% (+9 punti)
58% (-8 punti)
2 029 €
2 290 €
+ 261 €
+11%
Germania
57% (- 3 punti)
29% (=)
2 025 €
2 235 €
+ 210 €
+9%
Belgio
63% (+ 2 punti)
13% (=)
2 120 €
2 228 €
+ 108 €
+5%
Francia
74% (+9 punti)
63% (-1 punto)
2 006 €
1 934 €
-€ 72
-4%
Spagna
65% (=)
59% (=)
1 910 €
1 764 €
-€ 146
-8%
Totale
G r
a
Bretagna
Austria
n
Barometro Ipsos / Europ Assistance Group
+3%
L’edizione 2008 del Barometro Ipsos Europ Assistance ha inoltre rilevato gli effetti dell’aumento
del prezzo della benzina sulle vacanze degli Europei: per più di un terzo dei turisti del Vecchio
Continente (38%) il caro benzina si ripercuoterà soprattutto sul budget destinato alle ferie, per
il 34% di loro condizionerà il modo di spostarsi, per il 29% influirà sulla scelta della destinazione
e per il 23%, infine, avrà ricadute sulla durata delle vacanze.
Gli Spagnoli, e più ancora gli Italiani, sono sicuramente i più sensibili al tema, in particolare
rispetto alla scelta del mezzo di trasporto usato per le vacanze (conseguenza giudicata
“significativa” dalla metà esatta degli Italiani, e dal 42% degli Spagnoli).
Un altro tema di grande attualità, che trova spazio nell’edizione 2008 della Ricerca, è
rappresentato dalla propensione degli Europei a ricorrere a un finanziamento per le proprie
vacanze. La stragrande maggioranza degli intervistati (93%) dichiara di non aver mai richiesto
un prestito, né di avere intenzione di farlo. Solo il 3% degli intervistati ha già adottato questa
soluzione, mentre il 4% di loro non esclude di farlo, portando al 7% la percentuale di cittadini
potenzialmente favorevoli a questa possibilità.
Tale potenziale raggiunge in Gran Bretagna il 15% (di cui l’8% ha già fatto ricorso a un
finanziamento) e in Spagna il 14% (di cui il 3% ha già richiesto un prestito).
In diminuzione il livello globale di preoccupazione dei viaggiatori nei
confronti dei possibili rischi
Il livello di preoccupazione dei vacanzieri europei diminuisce in rapporto a tutti i tipi di rischi
selezionati.
La “classifica” delle preoccupazioni rispetto ai rischi non si discosta troppo da quella osservata
nel 2007 e conferma la predominanza dei timori legati alla salute, sia che si tratti della propria o
quella di un caro che ci accompagna in viaggio (74%, in lieve diminuzione rispetto al 2007), sia
di quella di un nostro famigliare rimasto a casa (72%, - 3 punti percentuali).
La perdita di effetti personali (bagagli, vestiti, soldi) è temuta dal 68% degli intervistati (- 4
punti percentuali). Seguono le preoccupazioni relative agli incidenti di trasporto (60%, - 5 punti
percentuali) o a problemi legati all’abitazione quali ad esempio un allagamento, un incendio o
un furto (58%, - 2 punti percentuali). Il 49% degli Europei (- 4 punti percentuali) teme invece
un guasto al proprio mezzo di trasporto. Infine, al fondo della classifica, si collocano i rischi di
attentato, avvertiti da meno della metà degli Europei (il 47%, in calo di 6 punti percentuali
rispetto al 2007)
I rischi di catastrofe naturale e di scioperi o ritardi legati al mezzo di trasporto registrano un
leggero calo (43%, - 3 punti percentuali nel primo caso e – 1 punto percentuale nel secondo,
rispetto al 2007).
Barometro Ipsos / Europ Assistance Group
Livello di preoccupazione nei confronti dei rischi
Quanto vi preoccupa….
Un problema di salute che riguarda voi o un
compagno di viaggio
Un problema di salute riguardante un vostro caro,
rimasto a casa
La perdita di effetti personali (bagagli, vestiti, soldi)
Un incidente di trasporto (aereo, treno, macchina,
etc.)
Un problema riguardante il vostro domicilio
(allagamento, incendio, furto, etc.)
I rischi di attentato
I rischi di catastrofi naturali (terremoti, inondazioni,
eruzioni vulcaniche etc.)
Un guasto al proprio veicolo
Uno sciopero o un ritardo dei trasporti
Confronto con risposte
[Risposte
« molto »]
[risposte« molto »
+ « piuttosto »]
52%
74%
76%
47%
72%
75%
42%
68%
72%
40%
60%
65%
36%
58%
60%
33%
47%
53%
27%
43%
46%
24%
15%
49%
43%
53%
44%
2007 [« molto » +
“piuttosto »]
A livello di singolo Paese, la Gran Bretagna registra una diminuzione del livello generale di
preoccupazione nei confronti di tutti i rischi considerati. Meno preoccupati rispetto all’anno
scorso appaiono anche Francesi e Belgi, anche se limitatamente ad alcuni rischi.
Gli italiani si mostrano all’opposto più preoccupati rispetto al 2007 in rapporto alla maggior parte
dei rischi ipotizzati.
Barometro Ipsos / Europ Assistance Group
Una percezione di copertura insufficiente rispetto al livello di
preoccupazione
Dal confronto tra le preoccupazioni degli Europei in vacanza e la loro percezione di essere
coperti da una polizza di assicurazione o di assistenza, emerge che i cittadini del Vecchio
Continente non si sentono adeguatamente tutelati contro i rischi.
Paradossalmente si ha la sensazione di essere meglio coperti contro alcuni rischi che si temono
meno come ad esempio i problemi legati all’abitazione (il 67% dei vacanzieri europei si sente
coperto) e quelli relativi a un guasto al veicolo (65%).
Preoccupazioni e percezioni di « copertura » attraverso una polizza assicurativa o di assistenza
Si sente « coperto » da
una polizza di
Scarto tra il livello di
preoccupazione e la
preoccupato »
assicurazione o di
assistenza
percezione di
« copertura »
52%
63%
[+ 11]
47%
27%
[- 20]
42%
55%
[+ 13]
Un incidente (aereo, treno, auto, etc.)
40%
59%
[+19]
Un problema riguardante l’abitazione
(allagamento, incendio, furto, etc.)
36%
67%
[+ 31]
I rischi di attentato
33%
15%
[- 18]
I rischi di catastrofe naturale
27%
25%
[- 2]
Un guasto del proprio veicolo
24%
65%
[+ 41]
Uno sciopero o un ritardo dei mezzi di
trasporto
15%
19%
[+4]
Si dichiara « molto
Un problema di salute riguardante voi
stessi o il vostro compagno di viaggio
Un problema di salute riguardante un
parente rimasto a casa
La perdita di effetti personali
(bagagli, vestiti, denaro)
Germania e Italia sono i due Paesi in cui la sensazione di essere coperti è nettamente inferiore
alla media europea.
Non si osservano invece sostanziali differenze tra uomini e donne nella percezione di copertura,
se non in relazione al dato “ un problema di salute riguardante voi stessi o un vostro compagno
di viaggio”: in questo caso sono gli uomini a sentirsi più tutelati delle donne (rispettivamente il
43% contro il 39%).
Il 60% degli Europei (dato in linea con lo scorso anno) che dichiara di sentirsi coperto, ha
sottoscritto una polizza presso la propria compagnia assicurativa o di assistenza. Il 24%
preferisce invece sottoscrivere una copertura assicurativa direttamente presso l’agenzia di
viaggio; in questo caso ci si assicura per lo più contro i rischi di sciopero o ritardi nei trasporti
(30%, contro 24% in media).
Barometro Ipsos / Europ Assistance Group