Sintesi Ipsos 2008
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Sintesi Ipsos 2008
BAROMETRO IPSOS - EUROP ASSISTANCE 2008 “Gli Europei e le vacanze estive: abitudini e tendenze” Sintesi della ricerca Anche quest’anno l’Istituto di Ricerca IPSOS ha realizzato, per conto di Europ Assistance, un’indagine su intenzioni e programmi di viaggio di un campione rappresentativo di cittadini Europei alla vigilia delle vacanze estive. L’inchiesta, realizzata attraverso colloqui telefonici, è stata condotta nel periodo 11 Febbraio-18 Marzo 2008, su un campione di 3.506 cittadini Europei (Francesi, Tedeschi, Inglesi, Italiani, Spagnoli, Belgi e Austriaci), selezionati in base alle variabili sesso, età, professione del capofamiglia, stratificazione per regione e densità della popolazione. La ricerca si è inoltre posta l’obiettivo di indagare le esigenze di “copertura” degli Europei attraverso polizze assicurative e contratti di assistenza e di rilevare la loro percezione dei rischi. Quest’anno, poi, l’indagine ha cercato di individuare le conseguenze che l’aumento del costo della benzina avrà sui progetti di vacanza degli Europei, oltre che la propensione a richiedere un finanziamento a credito per pagarsi le ferie. Focus 2008 : l’Italia • • • • • • • • • Il 77% degli Italiani ha in programma almeno una settimana di vacanza fra giugno e settembre 2008 Il 64% sogna una vacanza all’insegna del relax e del riposo Il 58% sceglie di restare in Italia e il 79% di andare al mare Il 60% degli Italiani preferisce le vacanze “fai da te” alle vacanze “organizzate/all inclusive” (34%) Budget (55%), clima (51%), rischi sanitari (50%) e attacchi terroristici (47%) sono i fattori maggiormente presi in considerazione dagli Italiani nella scelta della destinazione Cresce sensibilmente (+ 12 punti percentuali) il numero degli Italiani che fa ricorso a Internet per prenotare le proprie vacanze (40%). Con questi numeri l’Italia si avvicina alla media europea (47%) posizionandosi al 4° posto dopo Gran Bretagna, Germania e Austria Per gli Italiani il budget medio destinato alle vacanze è di 2.290 € per nucleo famigliare (+ 261 € rispetto al 2007) , superiore a quello di Tedeschi (2.235 €) e Francesi (1.934 €) Il 56% degli Italiani ritiene che il caro benzina avrà un effetto significativo sul budget destinato alle vacanze, il 50% sulla scelta del mezzo di trasporto, il 42% sulla scelta della destinazione e, infine, il 41% sulla durata delle vacanze La salute di chi viaggia (65%) e quella di chi resta a casa (64%) rappresentano la principale preoccupazione degli Italiani in vacanza Barometro Ipsos / Europ Assistance Group I due terzi degli Europei partiranno quest’estate1 Quest’estate due terzi degli Europei (67%, + 6% rispetto al 2005) andranno in vacanza e il 24% di loro partirà più di una volta. Questi dati confermano il trend del 2007 (66%). L’Italia si posiziona molto al di sopra della media europea, registrando il numero più alto di intenzioni a partire (77%; + 9 punti percentuali rispetto al 2007) e sorpassando così la Francia, Paese in cui si registra comunque una sensibile crescita (74%; + 9 % rispetto al 2007). Gli Inglesi, che lo scorso anno risultavano il popolo più dinamico e più incline ai viaggi estivi, tornano a toccare le percentuali del 2006 (67%; - 7% rispetto al 2007). La Spagna, dopo aver finalmente colmato il suo ritardo rispetto agli altri Paesi europei, si stabilizza al 65% davanti al Belgio (63%; + 2 punti percentuali). L’Austria, infine, registra un significativo decremento, passando dal 70% del 2007 al 62% del 2008, ma posizionandosi comunque davanti alla Germania (57%; - 3 punti percentuali) dove il numero di chi dichiara di partire è il più basso a livello europeo. Andrà in vacanza nel periodo giugno - settembre 20082 Si, più di una volta Sì, una volta Andrà in vacanza Variazione rispetto al 2007 Totale 24% 43% 67% + 1 punto Italia 23% 54% 77% + 9 punti Francia 32% 42% 74% + 9 punti Gran Bretagna 42% 25% 67% - 7 punti Spagna 16% 49% 65% = Belgio 18% 45% 63% + 2 punti Austria 21% 41% 62% - 8 punti Germania 12% 45% 57% - 3 punti Nella maggior parte dei casi (39%), la durata delle vacanze sarà di due settimane, in linea con i risultati dello scorso anno. Tuttavia, nel periodo considerato, si nota una diminuzione della propensione a vacanze di breve durata a favore di soggiorni più lunghi: il 36% degli Europei partirà per una settimana o addirittura meno (- 5 punti percentuali rispetto al 2007, - 8 rispetto al 2005), il 39% per due settimane (- 3 punti percentuali rispetto al 2007, – 6 rispetto al 2006), e il 29% per 3 settimane o più (+ 4 punti percentuali rispetto al 2007). 1 Si definiscono « vacanzieri » coloro che si dichiarano intenzionati a trascorrere tra giugno e settembre almeno 4 notti consecutive fuori casa per motivi non lavorativi. 2 Una corretta interpretazione dei risultati deve tener conto dello scarto tra intenzioni di partenza e partenze effettive. Così, ad esempio, tra aprile e settembre 2007, il 58% dei Francesi sono realmente partiti per le vacanze (ossia per un soggiorno di almeno 4 notti consecutive), contro il 65% di intenzioni di partenza dichiarate tra giugno e settembre 2007 registrate da Ipsos nel Barometro 2007. Barometro Ipsos / Europ Assistance Group Questa tendenza si osserva soprattutto in Gran Bretagna, Francia e Spagna, Paesi in cui almeno il 30% degli intervistati dichiara di partire per soggiorni uguali o superiori alle 3 settimane (+ 13 punti percentuali gli Inglesi, + 6 i Francesi, + 5 gli Spagnoli). Come già nel 2006 e nel 2007, i soggiorni brevi sono invece preferiti da Italiani (il 45% partirà per una settimana, + 6 punti percentuali) e Austriaci (44%, - 3 punti percentuali) Quanto durerà la vacanza Meno di una settimana 1 settimana 2 settimane 3 settimane 4 settimane o più Total 7% 29% 39% 16% 13% Francia 5% 22% 32% 24% 16% Germania 5% 27% 51% 19% 7% Gran Bretagna 7% 21% 41% 15% 15% Spagna 7% 30% 33% 11% 19% Italia 9% 45% 35% 8% 10% Belgio 8% 22% 48% 13% 11% Austria 8% 44% 43% 14% 7% [Totale superiore a 100 : l’intervistato era libero di dare più di una risposta] Gli Europei danno ancora una volta la priorità al relax e continuano a scegliere l’Europa come destinazione preferita Per la maggioranza degli Europei (60%) la ricerca di riposo e relax è il principale obiettivo delle vacanze. Questo orientamento è in linea con quanto rilevato nelle precedenti edizioni del Barometro Ipsos e, in generale, sembra accomunare tutti i 7 Paesi coinvolti nell’indagine. I Francesi si distinguono quest’anno per un più marcato interesse alla “scoperta”, (44 %; + 7 punti percentuali rispetto al 2007) a discapito della ricerca di riposo (54%; - 6 punti percentuali rispetto al 2007) e si avvicinano così agli Inglesi per i quali questa inclinazione era già emersa negli anni scorsi (42% per la “scoperta” nel 2005, 47% nel 2006, 46% nel 2007, 44% nel 2008). Il Belgio condivide con Francia e Gran Bretagna questo interesse (43%, + 3 punti percentuali) manifestando una predilezione particolare per la scoperta di nuovi luoghi e culture (32% + 8 punti percentuali). Controcorrente gli Italiani che continuano a preferire di gran lunga i viaggi all’insegna del relax (64%, +6% rispetto ai dati registrati nel 2007). Barometro Ipsos / Europ Assistance Group L’Europa si riconferma anche per l’estate 2008 la destinazione preferita per le vacanze: a sceglierla è il 76% degli intervistati, pur in leggero calo rispetto al 2007 (- 4 punti percentuali). Un diminuito interesse nei confronti dell’Europa si registra soprattutto tra Inglesi e Italiani. Questi ultimi, in effetti, appaiono quest’anno particolarmente indecisi rispetto alla scelta della destinazione (ben il 23% di loro non è in grado di prevedere quale sarà la meta del proprio soggiorno, + 9 punti percentuali rispetto all’anno scorso). “Solo” il 58% di loro (- 8 punti percentuali) dichiara con certezza di restare entro i confini nazionali e il 71% (- 7 punti percentuali) entro quelli europei. Saranno più dell’anno scorso, invece, gli Inglesi che “trascureranno” l’Europa (72%, - 6 punti percentuali) per dirigersi verso mete più lontane, come il Nord America (12%, + 6 punti percentuali). Tra gli Europei che continuano a prediligere il Vecchio Continente, il 45% (- 2 punti percentuali) resterà nel proprio Paese. E’ questo soprattutto il caso di Francesi (63%), Spagnoli (59%) e Italiani (58%, in calo però di ben 8 punti percentuali). Tre le destinazioni privilegiate: la Francia (18%, +1 punto percentuale), l’Italia (18%, stabile) e la Spagna (16%, stabile). Per quanto riguarda l’organizzazione del soggiorno, la maggior parte degli Europei (65%) dichiara di programmare in autonomia i propri viaggi acquistando separatamente le diverse prestazioni (trasporto, pernottamento, etc.), contro il 29% di chi acquisterà un pacchetto allinclusive. La predilezione per l’“autonomia”, già registrata nel 2007, caratterizza soprattutto Francesi e Austriaci: quasi i tre quarti di loro (rispettivamente il 73% e il 72%) opteranno per questa formula. Al contrario, gli Inglesi, gli Italiani e i Belgi sono mediamente i più inclini tra gli Europei a scegliere l’acquisto di un pacchetto “tutto compreso”. L’affitto di una casa o la prenotazione di una camera in hotel sono sicuramente le modalità di soggiorno prescelte dalla maggioranza degli Europei (il 68%). Il 22% di loro, invece, si recherà presso la seconda casa o a casa di amici, mentre il 13 % opterà per il camping-caravaning. Barometro Ipsos / Europ Assistance Group I fattori che determinano la scelta della destinazione Il budget (82%, + 3 punti percentuali), il clima (79%, + 1 punto percentuale), i rischi sanitari (73%, + 2 punti percentuali), la qualità della infrastrutture (73%, stabile) e la possibilità di svolgere attività di svago e culturali (70%, + 1 punto percentuale) continuano a rappresentare, come nel 2007, i criteri di scelta principali. Seguono, nell’ordine, i rischi di attentato che quest’anno giocano un ruolo “essenziale” o “importante” per il 64% degli Europei (+ 3 punti percentuali rispetto al 2007). Rimangono sostanzialmente stabili i rischi legati all’insorgere di problematiche sociali (55%, + 3 punti percentuali), quelli di catastrofe naturale (52%, - 3 punti percentuali) così come la durata del trasferimento verso il luogo di villeggiatura (49%, - 4 punti percentuali). Se la gerarchia dei fattori decisionali non rileva significativi cambiamenti a livello europeo, si osserva invece, anno dopo anno, una notevole variazione nei criteri di scelta da un Paese all’altro. L’attenzione ai rischi riguarda in prima linea Germania e Spagna - i rischi di attentato in Germania (48%), quelli sanitari in Spagna (52%) -, il fattore economico si rivela preponderante per Inglesi (40%) e Italiani (55%), mentre la presenza di un clima favorevole è determinante per Francesi (45%) e Belgi (47%). Quest’ultimo dato è verosimilmente imputabile alle cattive condizioni di tempo registrate in questi due Paesi durante l’estate scorsa. Più in generale, si nota che, in linea con i risultati del 2007, gli aspetti legati alle caratteristiche dell’offerta turistica occupano le ultime posizioni in tutti i Paesi intervistati, ad eccezione dell’Austria per la quale la possibilità di svolgere attività di svago e culturali nel luogo di villeggiatura gioca un ruolo essenziale (50% degli intervistati). Classificazione dei fattori di scelta in relazione ai Paesi 1° fattore 2° fattore 3° fattore Totale Il Clima Il budget I rischi sanitari Francia Il Clima Il budget I rischi sanitari I rischi di attentato Il Clima I rischi sanitari Il budget Il Clima I rischi di attentato Germania Gran Bretagna Spagna I rischi sanitari Il budget I rischi di attentato Italia Il budget Il Clima I rischi sanitari Belgio Il Clima La possibilità di svolgere I rischi sanitari I rischi di attentato I rischi sanitari Il Clima Austria attività di svago o culturali Barometro Ipsos / Europ Assistance Group Per la maggior parte degli Europei le vacanze estive si programmano con largo anticipo La maggioranza degli intervistati (68%, - 1 punto percentuale rispetto al 2007) dichiara di organizzare con largo anticipo le proprie vacanze. Al contrario, meno di un terzo degli intervistati (30%, - 1 punto percentuale) sceglierà la propria destinazione di viaggio all’ultimo minuto. E’ questo il caso degli Italiani (44%, + 6 punti percentuali) che, come nel 2007, saranno i più numerosi a ridursi all’ultimo per organizzare le ferie. All’opposto si collocano curiosamente gli Spagnoli che, in controtendenza rispetto agli anni precedenti, abbandonano le proprie abitudini di “ritardatari” preferendo di gran lunga pianificare la propria vacanza in anticipo (73%, +14 punti percentuali). Internet si riconferma lo strumento di prenotazione preferito dai vacanzieri europei, registrando un aumento sensibile e costante dal 2005 (28% nel 2005, 35% nel 2006 e 39% nel 2007): nel 2008 sono quasi la metà degli intervistati (47%) a dichiarare di prenotare le proprie ferie sul web. Fra loro3, il 27 % lo farà visitando direttamente il sito internet di compagnie aeree e hotel, il 17% navigando sul portale di agenzie di viaggio e Tour Operator, il 16% utilizzando siti quali Expedia, E-dreams o Opodo. Tra gli Europei, gli Inglesi sono ancora una volta i più inclini alla prenotazione via web, (63%, + 12 punti percentuali). Al secondo posto si classificano i Francesi, con il 49% degli internauti (+ 8 punti percentuali rispetto all’anno scorso). Anche altri Paesi registrano una progressione: è questo soprattutto il caso degli Italiani che con il 40% delle preferenze (+12 punti percentuali) continuano ad accorciare le distanze dagli altri Paesi coinvolti nel sondaggio. La Spagna, pur registrando un incremento di 7 punti percentuali, resta ancora il fanalino di coda (36%). Da notare comunque che un terzo dei vacanzieri intervistati (33%) conta di prenotare le proprie ferie recandosi personalmente in un’agenzia di viaggi o presso un Tour Operator. Questa attitudine è ancora ben radicata in Austria (43%), Italia (41%) e Spagna (38%). 3 Per questa domanda era possibile esprimere più di una preferenza. Barometro Ipsos / Europ Assistance Group Aumenta leggermente il budget destinato alle vacanze con variazioni significative da Paese a Paese Quest’anno il budget consacrato dagli Europei alle vacanze sarà di 2.206 € per nucleo famigliare (in crescita rispetto ai 2.145 € del 2007, ma comunque inferiore ai 2.235 € del 2006), con forti variazioni da Paese a Paese. Gli Inglesi conservano la prima posizione confermandosi i più “spendaccioni”: il loro budget si alza a 2.584 € (+ 5 € rispetto al 2007), facendo così lievitare lo scarto con gli Spagnoli che, con una spesa media di 1.764 € (- 146 €), si posizionano nuovamente all’ultimo posto. La Francia, con un budget di 1.934 € (- 72 €), è l’unico Paese, insieme alla Spagna, a registrare un forte calo della spesa stanziata per le vacanze, posizionandosi molto indietro rispetto agli altri Paesi europei. L’Italia, dove, lo ricordiamo, la percentuale di intenzioni a partire è la più alta a livello europeo (il 77%, + 9 punti percentuali) insieme a quella della Francia, registra anche un altro record: quello di Paese in cui il budget destinato alle vacanze è aumentato di più nel 2008 (2.290 €, + 261 €), nonostante la crisi economica globale che quest’anno ha coinvolto i mercati. Questo dato è riconducibile alla diminuita propensione degli Italiani a restare entro i confini del Paese (il 58%, - 8 punti, ossia la più consistente diminuzione a livello europeo) e, più in generale, in Europa. Il Budget delle vacanze 2008 Intenzioni di partenza (evoluzione rispetto al 2007) Intenzioni di restare nel proprio Paese (evoluzione Evoluzione del Budget medio Budget medio 2007 2008 budget rispetto al 2007 Evoluzione del budget rispetto al 2007 (in %) 67% (+1 punto) rispetto al 2007) 45% (-2 punti) 2 145 € 2 206 € (assoluta) + 61 € 67% (- 7 punti) 28% (-5 punti) 2 579 € 2 584 € +5€ +0,2% 62% (-8 punti) 28% (-3 punti) 2 267 € 2 426 € + 159 € +7% Italia 77% (+9 punti) 58% (-8 punti) 2 029 € 2 290 € + 261 € +11% Germania 57% (- 3 punti) 29% (=) 2 025 € 2 235 € + 210 € +9% Belgio 63% (+ 2 punti) 13% (=) 2 120 € 2 228 € + 108 € +5% Francia 74% (+9 punti) 63% (-1 punto) 2 006 € 1 934 € -€ 72 -4% Spagna 65% (=) 59% (=) 1 910 € 1 764 € -€ 146 -8% Totale G r a Bretagna Austria n Barometro Ipsos / Europ Assistance Group +3% L’edizione 2008 del Barometro Ipsos Europ Assistance ha inoltre rilevato gli effetti dell’aumento del prezzo della benzina sulle vacanze degli Europei: per più di un terzo dei turisti del Vecchio Continente (38%) il caro benzina si ripercuoterà soprattutto sul budget destinato alle ferie, per il 34% di loro condizionerà il modo di spostarsi, per il 29% influirà sulla scelta della destinazione e per il 23%, infine, avrà ricadute sulla durata delle vacanze. Gli Spagnoli, e più ancora gli Italiani, sono sicuramente i più sensibili al tema, in particolare rispetto alla scelta del mezzo di trasporto usato per le vacanze (conseguenza giudicata “significativa” dalla metà esatta degli Italiani, e dal 42% degli Spagnoli). Un altro tema di grande attualità, che trova spazio nell’edizione 2008 della Ricerca, è rappresentato dalla propensione degli Europei a ricorrere a un finanziamento per le proprie vacanze. La stragrande maggioranza degli intervistati (93%) dichiara di non aver mai richiesto un prestito, né di avere intenzione di farlo. Solo il 3% degli intervistati ha già adottato questa soluzione, mentre il 4% di loro non esclude di farlo, portando al 7% la percentuale di cittadini potenzialmente favorevoli a questa possibilità. Tale potenziale raggiunge in Gran Bretagna il 15% (di cui l’8% ha già fatto ricorso a un finanziamento) e in Spagna il 14% (di cui il 3% ha già richiesto un prestito). In diminuzione il livello globale di preoccupazione dei viaggiatori nei confronti dei possibili rischi Il livello di preoccupazione dei vacanzieri europei diminuisce in rapporto a tutti i tipi di rischi selezionati. La “classifica” delle preoccupazioni rispetto ai rischi non si discosta troppo da quella osservata nel 2007 e conferma la predominanza dei timori legati alla salute, sia che si tratti della propria o quella di un caro che ci accompagna in viaggio (74%, in lieve diminuzione rispetto al 2007), sia di quella di un nostro famigliare rimasto a casa (72%, - 3 punti percentuali). La perdita di effetti personali (bagagli, vestiti, soldi) è temuta dal 68% degli intervistati (- 4 punti percentuali). Seguono le preoccupazioni relative agli incidenti di trasporto (60%, - 5 punti percentuali) o a problemi legati all’abitazione quali ad esempio un allagamento, un incendio o un furto (58%, - 2 punti percentuali). Il 49% degli Europei (- 4 punti percentuali) teme invece un guasto al proprio mezzo di trasporto. Infine, al fondo della classifica, si collocano i rischi di attentato, avvertiti da meno della metà degli Europei (il 47%, in calo di 6 punti percentuali rispetto al 2007) I rischi di catastrofe naturale e di scioperi o ritardi legati al mezzo di trasporto registrano un leggero calo (43%, - 3 punti percentuali nel primo caso e – 1 punto percentuale nel secondo, rispetto al 2007). Barometro Ipsos / Europ Assistance Group Livello di preoccupazione nei confronti dei rischi Quanto vi preoccupa…. Un problema di salute che riguarda voi o un compagno di viaggio Un problema di salute riguardante un vostro caro, rimasto a casa La perdita di effetti personali (bagagli, vestiti, soldi) Un incidente di trasporto (aereo, treno, macchina, etc.) Un problema riguardante il vostro domicilio (allagamento, incendio, furto, etc.) I rischi di attentato I rischi di catastrofi naturali (terremoti, inondazioni, eruzioni vulcaniche etc.) Un guasto al proprio veicolo Uno sciopero o un ritardo dei trasporti Confronto con risposte [Risposte « molto »] [risposte« molto » + « piuttosto »] 52% 74% 76% 47% 72% 75% 42% 68% 72% 40% 60% 65% 36% 58% 60% 33% 47% 53% 27% 43% 46% 24% 15% 49% 43% 53% 44% 2007 [« molto » + “piuttosto »] A livello di singolo Paese, la Gran Bretagna registra una diminuzione del livello generale di preoccupazione nei confronti di tutti i rischi considerati. Meno preoccupati rispetto all’anno scorso appaiono anche Francesi e Belgi, anche se limitatamente ad alcuni rischi. Gli italiani si mostrano all’opposto più preoccupati rispetto al 2007 in rapporto alla maggior parte dei rischi ipotizzati. Barometro Ipsos / Europ Assistance Group Una percezione di copertura insufficiente rispetto al livello di preoccupazione Dal confronto tra le preoccupazioni degli Europei in vacanza e la loro percezione di essere coperti da una polizza di assicurazione o di assistenza, emerge che i cittadini del Vecchio Continente non si sentono adeguatamente tutelati contro i rischi. Paradossalmente si ha la sensazione di essere meglio coperti contro alcuni rischi che si temono meno come ad esempio i problemi legati all’abitazione (il 67% dei vacanzieri europei si sente coperto) e quelli relativi a un guasto al veicolo (65%). Preoccupazioni e percezioni di « copertura » attraverso una polizza assicurativa o di assistenza Si sente « coperto » da una polizza di Scarto tra il livello di preoccupazione e la preoccupato » assicurazione o di assistenza percezione di « copertura » 52% 63% [+ 11] 47% 27% [- 20] 42% 55% [+ 13] Un incidente (aereo, treno, auto, etc.) 40% 59% [+19] Un problema riguardante l’abitazione (allagamento, incendio, furto, etc.) 36% 67% [+ 31] I rischi di attentato 33% 15% [- 18] I rischi di catastrofe naturale 27% 25% [- 2] Un guasto del proprio veicolo 24% 65% [+ 41] Uno sciopero o un ritardo dei mezzi di trasporto 15% 19% [+4] Si dichiara « molto Un problema di salute riguardante voi stessi o il vostro compagno di viaggio Un problema di salute riguardante un parente rimasto a casa La perdita di effetti personali (bagagli, vestiti, denaro) Germania e Italia sono i due Paesi in cui la sensazione di essere coperti è nettamente inferiore alla media europea. Non si osservano invece sostanziali differenze tra uomini e donne nella percezione di copertura, se non in relazione al dato “ un problema di salute riguardante voi stessi o un vostro compagno di viaggio”: in questo caso sono gli uomini a sentirsi più tutelati delle donne (rispettivamente il 43% contro il 39%). Il 60% degli Europei (dato in linea con lo scorso anno) che dichiara di sentirsi coperto, ha sottoscritto una polizza presso la propria compagnia assicurativa o di assistenza. Il 24% preferisce invece sottoscrivere una copertura assicurativa direttamente presso l’agenzia di viaggio; in questo caso ci si assicura per lo più contro i rischi di sciopero o ritardi nei trasporti (30%, contro 24% in media). Barometro Ipsos / Europ Assistance Group