Dopo tre anni crescono gli europei che vanno in vacanza

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Data pubblicazione: 04/06/2015
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Dopo tre anni crescono gli
europei che vanno in vacanza
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Dopo tre anni crescono gli europei che vanno in
vacanza
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ELENA DEL SANTO
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04/06/2015
Per la prima volta dopo tre anni aumentano gli europei che andranno in vacanza
nel 2015. Lo dice un report realizzato da Ipsos per Europ Assistance. Il 60% degli
abitanti del Vecchio Continente si concederanno le ferie, 6 punti in più rispetto
al 2014. In Italia il 60%: 48% una volta, il 12% più volte.
Anche nei paesi in cui la crisi è stata più dura la tendenza a prendersi qualche
settimana di relax aumenta: Spagna (+18 punti, 60%), dell’Italia (+8 punti, 60%) e
del Belgio (+10 punti, 57%). Allo stesso modo si allarga il budget destinato alle
vacanze, anche se l’Italia rimane fanalino di coda tra i principali paesi europei
con 1.708 euro, 90 in meno rispetto al 2014. Decisamente lontano dalla media
europea di 2.390 euro, che invece aumenta di 180 euro rispetto all’anno passato.
Segno che i sacrifici degli ultimi anni ripagano e ora gli europei possono
concedersi qualche spesa.
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Le meta preferita rimane ancora il mare, a cui puntano il 62% degli intervistati,
ma la montagna acquista anno dopo anno sempre più estimatori: 14% nel 2013,
18% nel 2014 e 20% quest’anno. La maggior parte degli europei rimarrà nel
continente, il 79%, mentre 4 su 10 nel proprio paese. Le mete predilette
rimangono i paesi del sud: Francia, Italia e Spagna in testa. Complici le spiagge,
ma anche la ricchezza del patrimonio artistico e storico, che unisce il riposo al
turismo. Anche gli altri paesi del mediterraneo, Grecia, Croazia e Portogallo, si
piazzano bene in classifica.
Uno dei dati che colpisce di più riguarda il mondo digitale. In dieci anni sono
raddoppiati coloro che organizzano le vacanze online. Nel 2005 erano il 28% dei
vacanzieri, mentre quest’anno si è passati al 60%. Il web cambia anche le
abitudini: il 15% degli europei è interessato al car sharing, una tenenza che si
riscontra soprattutto tra i giovani: quasi il 30% della fascia 18-24 anni e il 25%
della fascia 25-34 anni, e da coloro che hanno a disposizione un budget per le
vacanze inferiore a 1.000 € (29%). Mentre lo scambio di casa tra privati rimane
ancora una pratica per pochi e attira 1 europeo su 10.
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