Maynor resta troppo caro Varese guarderà altrove

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Maynor resta troppo caro Varese guarderà altrove
Maynor resta troppo caro
Varese guarderà altrove
BASKET Dopo Green anche un altro ex resta irraggiungibile
Non decolla l'operazione
Eric Maynor 2.0: l'offerta di Varese non sembra
aver convinto il playmaker statunitense, che sta
cercando soluzioni alternative a quella del club di
piazza Monte Grappa,
con l'interessamento di
Trento - dove tornerebbe
a far coppia con Johndre
Jefferson - che sembra
concreto sia sul piano tecnico che su quello economico. Dunque a meno di
colpi di scena, dopo il
nulla di fatto con Mike
Green, anche l'altro
grande ex biancorosso
avvicinato per un eventuale ritorno
sembra
orientato verso altre destinazioni.
Scelte comunque legittime, considerando il regime salariale della passata
stagione (per entrambi ingaggi a 280mila dollari a
Venezia e Nizhny Novgorod) a fronte del tetto
massimo di poco superio-
re alla metà a disposizione di Varese per il playmaker titolare: se il
31 enne Green cerca l'ultimo contratto importante
della carriera mettendo in
prima fila l'aspetto economico, il 29enne Maynor - pur reduce da un
anno di inattività dopo
l'infortunio al ginocchio
dell'ottobre 2015 - non
vuole evidentemente scegliere sotto una certa soglia economica.
E Varese, con altri due
giocatori ancora da ingaggiare - l'ala piccola titolare e il cambio dei lunghi - non può comunque
svenarsi per una operazione-amarcord
che
avrebbe senso soltanto a
cifre compatibili col budget biancorosso.
Soprattutto alla luce della
volontà di rispettare in
maniera rigorosa i vincoli
di bilancio: il concetto di
sostenibilità, ribadito più
volte in occasione della
presentazione di Marco
Vittorelli e Claudio Coldebella, si declina anche
attraverso una campagna
acquisti nella quale le coperture sono aUa base di
ogni operazione.
Specie dopo un 2015-16
dove per la prima volta
nell'era consorzio la proprietà ha dovuto ripianare
un deficit sostanzioso figlio di gestioni passate
(partendo da qualche residuo del 2012-13...).
Dunque a caccia continua
in tutti e tre gli spot mancanti: Varese ha ancora a
disposizione un discreto
"gruzzoletto" per due
stranieri titolari e un cambio europeo, ma evidentemente è ancora troppo
presto per arrivare a quel
giocatore con curriculum
importante in termini di
esperienza e qualità al
quale Paolo Moretti vorrebbe affidare le chiavi
della squadra.
Con le risorse ancora a di-
sposizione dell'Openjobmetis si può pescare bene,
ma difficilmente si riuscirà a puntare su queir "usato sicuro"della qualità auspicata dal coah, a meno
di non utilizzare una tattica "attendista" che mal
si concilia però col raduno anticipato giocoforza
al 12 agosto e la necessità
di avere la squadra pronta
e rodata in vista di un avvio di stagione scoppiettante col doppio preliminare di Champions League che prevedere 4 partite in 12 giorni più il
campionato al via il 2 ottobre.
La caccia è apertissima,
aprendo il ventaglio anche al di fuori degli ex italiani sondati con priorità
fino al momento attuale,
arrivando fino in fondo
con il solo O.D. Anosike.
L'auspicio è che entro 10
giorni il puzzle trovi gli
incastri giusti.
Giuseppe Sciascia
Eric Maynor chiede ancora troppo a Varese e il suo
ritorno diventa improbabile. Moretti e Coldebella,
sopra, tornano a caccia del playmaker (ioio archivio)