Bonus casa 2017, le agevolazioni previste

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Bonus casa 2017, le agevolazioni previste
Bonus casa 2017, le agevolazioni previste
Anche per il 2017 sono previsti i bonus casa.
Si va dall’ecobonus all’incentivo per le ristrutturazioni, compresa la detrazione IVA per acquisti di case ad alto
rendimento energetico dal costruttore.
Ecco quali sono le detrazioni confermate per l’anno appena iniziato.
Addio invece al bonus per le giovani coppie: nella legge di stabilità non è stata prorogata la detrazione per
l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici con destinatari le giovani coppie under 35.
Acquisto casa costruttore 2017 con Sconto IVA 50%.
La detrazione IVA 50% è stata riconfermata non solo per il 2017 ma anche per il 2018 e 2019: grande
opportunità di risparmio quindi sia per chi deve acquistare la prima casa ma anche per chi possiede già una
casa adibita ad abitazione principale ed intende comprare un seconda casa.
L'agevolazione riconosciuta a chi acquista casa dal costruttore e prevista dalla scorsa Legge di Stabilità
prevede la detrazione dell’IVA per acquisti unità immobiliare una detrazione dall’IRPEF del 50% dell’importo
corrisposto per il pagamento dell’IVA sull’acquisto effettuato per abitazioni di classe energetica A o B cedute
dalle imprese costruttrici. La detrazione è pari al 50 per cento dell’imposta dovuta ed è ripartita in 10 quote
annuali.
Ciò significa che gli acquirenti che compreranno una nuova casa o una casa ristrutturata con classe energetica
A o B, per cui altamente efficiente dal punto di vista energetico, avranno diritto ad uno sconto IRPEF pari al
50 per cento dell’IVA pagata.
Il Senato impegna il Governo a prorogare, nel primo provvedimento utile, l'efficacia dell'articolo 1, comma
56, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 in relazione agli acquisti di abitazioni in classe energetica A e B
effettuati fino al 31 dicembre 2019.
L’incentivo è valido per l’acquisto direttamente dall’impresa, non prevede distinzioni tra prima e seconda
casa.
Alla base del Bonus sta l’idea di indirizzare la domanda verso case nuove e riequilibrare il trattamento fiscale
riservato a chi acquista case di ultima generazione rispetto a chi invece si rivolge al mercato dell’usato. Le
caratteristiche costruttive di antisismica ed efficienza energetica delle case nuove sono migliori rispetto a
quelle di un’abitazione vecchia, sia pure anche ristrutturata.
Acquistando, per esempio, un’abitazione da destinare a prima casa che costa 100 mila euro, l’Iva al 4%
ammonterà a 4 mila euro. Lo sconto Irpef per l’acquirente sarà pari a 2 mila euro, cioè la metà dell’Iva versata.
Se, invece, l’abitazione che costa 100 mila euro non deve essere utilizzata come prima casa, l’Iva ammonterà
al 10%, quindi si dovranno versare 10 mila euro. In questo caso, l’acquirente potrà usufruire di uno sconto
Irpef pari a 5 mila euro.
La detrazione è ripartita in 10 quote annuali, l’acquisto va fatto tra il 1/1/2016 ed il 31/12 del 2019, le
abitazioni devono essere di classe energetica A o B e devono essere cedute dalle imprese costruttrici.
Tale detrazione è sfruttabile quindi da chi compera una casa direttamente (anche usufruendo di mutui e/o
finanziamenti).
Sismabonus 2017
Bonus fiscale dal 50 all'80% (85% per i condomini) per gli interventi di adeguamento sismico che implichino
la riduzione della classe di rischio dell'immobile.
Dal 1 gennaio 2017 la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di adeguamento sismico sarà sostituita da
un bonus che potrà andare dal 50 all'80% (85% per i condomini) a seconda che implichi una riduzione di una
classe di rischio (70%) o di due classi (80%). Gli interventi si amplieranno anche alla zona 3, quella dove la
possibilità di un forte terremoto esiste, ma è rara. Gli sconti avranno un arco temporale di cinque anni, dal
1º gennaio al 31 dicembre 2021. Il nuovo bonus antisismico potrà essere detratto non più in dieci, ma in
cinque anni.
Per il 2017 sarà valido anche uno sconto fiscale del 50% per gli interventi di messa in sicurezza nella zona 4,
anche questo spalmato in cinque anni. Mentre a partire dal 2018 la detrazione scenderà al 36%. Il tetto di
spesa rimane, per ogni classe di intervento, di 96mila euro.
Perché misure antisismiche ddl di bilancio 2017 siano operative, oltre all'ok del Parlamento, sarà necessario
anche il varo di un decreto del ministero delle Infrastrutture che individui le linee guida per la classificazione
del rischio sismico degli edifici e le modalità perché i professionisti possono attestastare l'effettiva efficacia
degli interventi effettuati. Il ddl deve essere varato entro il 28 febbario 2017.
Detrazioni Irpef ristrutturazioni edilizie 2017
Proroga della detrazione fiscale del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia fino a un massimo di
96.000 euro. Dal primo gennaio 2018 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36%, con un tetto
massimo di 48.000 euro.
È possibile detrarre dall’Irpef una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni
degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato. In particolare, i contribuenti possono usufruire delle
seguenti detrazioni:
50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31dicembre 2017, con un limite
massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare
36%, con il limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1°
gennaio 2018.
L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va
suddivisa fra tutti i soggetti che hanno sostenuto la spesa e che hanno diritto alla detrazione.
Condominio minimo detrazione fiscale
Per quanto riguarda i condomini minimi (senza amministratore, né codice fiscale)
- il pagamento deve essere sempre effettuato mediante l’apposito bonifico bancario/postale
- in assenza del codice fiscale del condominio, i contribuenti possono inserire nei modelli di dichiarazione le
spese sostenute riportando il codice fiscale del condomino che ha effettuato il bonifico.
Il contribuente dovrà dimostrare, in sede di controllo, che gli interventi sono stati effettuati su parti comuni
dell’edificio. Se per la presentazione della dichiarazione si rivolge a un Caf o a un intermediario abilitato, è
tenuto ad esibire, oltre alla documentazione generalmente richiesta, un’autocertificazione che attesti i lavori
effettuati e che indichi i dati catastali degli immobili del condominio.
Detrazioni Irpef Costo di costruzione Box / posto auto
Fino al 31 dicembre 2017, è consentito portare in detrazione dall’IRPEF dovuta – nell’ambito della propria
dichiarazione dei redditi il 50% del costo di realizzazione del box/posto auto pertinenziale, come risultante
da un’apposita attestazione che deve essere rilasciata dall’impresa costruttrice, fino ad un limite di costo
di costruzione pari a euro 96.000.
La detrazione è ripartita obbligatoriamente in dieci quote annuali di importo costante; la prima nell’anno di
sostenimento della spesa e le altre nei successivi nove anni. Il meccanismo agevolativo consta di una
riduzione dell’imposta dovuta nel periodo (detrazione); pertanto, il recupero fiscale è ammesso nei limiti
dell’IRPEF lorda relativa all’anno in questione, non essendo invece ammesso il rimborso di somme eccedenti
l’IRPEF (ad es. in caso di quota annua di detrazione IRPEF pari a euro 1.200 ed IRPEF lorda dell’anno pari a
euro 1.000, l’importo di euro 200 non potrà essere richiesto a rimborso né in alcun modo recuperato). Inoltre,
qualora nell’anno il contribuente non abbia IRPEF lorda (ad es. nel caso di esercizio di attività professionale
o d’impresa soggetta a regimi di imposizione sostitutiva, quale quello dei c.d. “superminimi”) oppure abbia
l’IRPEF lorda già interamente assorbita da altre detrazioni d’imposta (detrazioni lavoro dipendente,
detrazioni mutuo prima casa, rate ristrutturazioni edilizie anni precedenti, ecc.), la rata di detrazione nel
medesimo anno non sarà più recuperabile; tuttavia, è bene ricordare che le rate residuali non saranno perse,
a condizione che in ciascun anno di scadenza della successiva rata vi sia un’IRPEF dovuta.
La detrazione ammessa non risulta pari al totale della fattura di acquisto del box o posto auto, in quanto la
stessa è limitata al 50% delle spese di realizzazione sostenute dall’impresa costruttrice appositamente
attestate con una dichiarazione che dovrà essere rilasciata all’acquirente (si veda anche la risoluzione n. 38/E
del 2008). L’impresa dovrà pertanto certificare il costo di costruzione del box o posto auto (è sufficiente
l’indicazione nel corpo della fattura o nell’atto di acquisto). Si consideri inoltre che, sempre nei limiti del costo
di costruzione e del tetto di spesa massima, rientra nella spesa agevolabile anche l’IVA applicata dall’impresa
venditrice, in quanto costo che resta a carico dell’acquirente persona fisica.
Condizione essenziale per usufruire della detrazione è la sussistenza del vincolo pertinenziale tra l'abitazione
ed il box, così come risultante dall’atto di acquisto. In caso di acquisto contemporaneo di abitazione e
box/posto auto con un unico rogito notarile, recante evidenza del vincolo pertinenziale, l'acquirente potrà
usufruire della detrazione del 50% sulle spese di realizzazione di quest’ultimo, provvedendo a pagare con
bonifico bancario o postale, ed acquisendo la relativa dichiarazione di costo di costruzione del box/posto
auto rilasciata dall’impresa costruttrice. È importante evidenziare che la detrazione IRPEF può essere
applicata anche per l’acquisto di più garages pertinenziali, e anche nell’ipotesi in cui nel rogito non vengano
invocate le agevolazioni “prima casa” (ad esempio, nel caso di acquisto di una seconda casa o “terza” casa).
È opportuno evidenziare che la detrazione in esame si rende applicabile per l’acquisto del box pertinenziale
di nuova costruzione, che sia ceduto dall’impresa costruttrice. Pertanto, nel caso di acquisto da privato di
box pertinenziale non di nuova costruzione, le agevolazioni fiscali non troveranno applicazione. È infatti
condizione essenziale per la fruizione del beneficio fiscale che la cessione venga effettuata dall’impresa
costruttrice che ha sostenuto (anche in appalto) i costi di costruzione dei box. Il costo di costruzione del
box/posto auto deve essere fornito dall’impresa costruttrice in apposita attestazione, unitamente alla
relativa IVA dovuta sull’acquisto.
Bonus del 20% a chi compra per affittare immobili di Classe energetica A o B
A chi acquista, dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, un immobile a destinazione residenziale, che sia
di nuova costruzione oppure oggetto di interventi di ristrutturazione, ceduto da imprese di costruzione è
riconosciuto un bonus.
Tale bonus fiscale consiste nella deduzione dal reddito complessivo pari al 20% del prezzo di acquisto
dell'immobile che risulta dall'atto di compravendita. Il limite massimo complessivo di spesa deve essere di
300mila euro. L'agevolazione è prevista solo per le persone fisiche e non per chi esercita attività commerciali.
Ci sono però delle condizioni da rispettare per poter godere dell'agevolazione. Innanzitutto l'immobile deve
essere messo in locazione per almeno 8 anni continuativi a canone concordato. L'agevolazione spetta anche
se, per motivi non imputabili al locatore, il contratto di affitto si risolve prima degli 8 anni e ne viene stipulato
un altro entro un anno dalla risoluzione del precedente contratto. Inoltre il contratto di locazione non può
essere stipulato tra genitore e figlio, quindi non devono sussistere rapporti di parentela entro il primo grado
tra locatore e locatario.
Altra condizione richiesta per legge per godere della deduzione è che l'immobile sia a destinazione
residenziale, e non sia classificato o classificabile nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, non sia quindi un
immobile di lusso, signorile o di pregio.
Inoltre non deve essere ubicato nelle zone che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio
ambientale, in quelle destinate a nuovi complessi insediativi ovvero a nuovi insediamenti per impianti
industriali e per usi agricoli.
Altra caratteristica dell'immobile riguarda l'efficienza energetica. Le prestazione da conseguire devono
ricadere nelle classi più alte, A e B.
La deduzione deve essere ripartita in 8 quote annuali di pari importo, a partire dal periodo d'imposta nel
quale avviene la stipula del contratto di locazione e non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste
dalla legge.
Bonus mobili legato ai lavori di ristrutturazione
Si proroga la detrazione al 50% per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non
inferiore alla A+ (A per i forni) finalizzati all'arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.
Rimane in vigore anche per il 2017 il cosiddetto “bonus mobili”, ossia l’acquisto di elettrodomestici e arredi
legati a una ristrutturazione edilizia che deve essere stata iniziata nel 2016 e proseguire nell’anno in corso.
La detrazione fiscale è del 50% su un importo massimo di 10mila euro e può essere sottratta dalle tasse in
dieci quote annuali.
I beni che è possibile acquistare sfruttando il bonus mobili sono i grandi elettrodomestici di classe energetica
non inferiore ad A+ (A nel caso di acquisto dei forni), oltre agli arredi provvisti di etichetta energetica e
finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione edilizia.
In questa categoria rientrano anche i divani, i materassi e gli apparecchi di illuminazione.
Fondo garanzia acquisto prima casa
Confermate le agevolazioni per i mutui destinate agli under 35, sia giovani coppie che single con contratti
atipici, che usufruiranno di una garanzia statale del 50% presso le banche aderenti al progetto.
Il Fondo mutui giovani coppie è un’agevolazione nata nel 2011 e destinata agli under 35 che non possono
dare le necessarie garanzie agli istituti di credito per la sottoscrizione di un mutuo. Si tratta del finanziamento
dell’acquisto della prima casa anche a chi non ha un contratto a tempo indeterminato.
Il Fondo mutui giovani coppie è stato confermato anche per il 2017. La coppia che richiede l’agevolazione
deve essere composta da under 35 e deve costituire un nucleo familiare da almeno tre anni.
Le coppie con i requisiti richiesti possono usufruire di una garanzia statale sul 50% del capitale erogato dalla
banca per l’acquisto della casa. L’abitazione, però, deve trovarsi sul territorio nazionale, deve avere un valore
inferiore a 250mila euro e non rientrare nelle categorie A8, A9 e A1.
Ecobonus 2017, come funziona
Sono state prorogate al 31 dicembre 2017 le agevolazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione
energetica degli edifici.
Nel 2017 l’ecobonus resta al 65%. Si tratta di un incentivo finalizzato alla riqualificazione energetica degli
edifici. Dal primo gennaio del 2016 sono comprese nell’incentivo anche le spese per l’acquisto e l’installazione
di dispositivi multimediali per il controllo remoto degli impianti di riscaldamento, o produzione di acqua calda
e climatizzazione delle unità abitative.
La detrazione fiscale prevista è pari al 65% della spesa sostenuta e, come per gli altri tipi di incentivo, è
spalmabile in dieci quote annuali sull’Irpef, in caso di persone fisiche, e sull’Ires, in caso di società.
Le soglie massime dipendono dal tipo di intervento. Quella per la climatizzazione invernale, ad esempio, è di
30mila euro. Quella per l’installazione di pannelli solari arriva a 60mila euro.
Alberghi
Il bonus rivolto a chi deve adibire un immobile a hotel è stato esteso fino al 2018 e dà la possibilità di detrarre
il 65% delle spese in dieci anni.