Centro - Spazio Portogallo
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Centro - Spazio Portogallo
Centro Il Portogallo delle alte catene montuose e dell’aria più limpida. Paesaggi puri e preservati, fitte foreste e massicci rocciosi. E ancora, lagune ghiacciate, sorgive e sport all’aperto, di terra e di acqua. Non potrebbe essere altrimenti: è del Centro de Portugal che parliamo. Vi hanno già parlato del Parco Naturale della Serra da Estrela, delle limpide sorgive dello Zêzere o del Mondego? Si trovano nelle province del Centro de Portugal. Avete già sentito parlare di Linhares e del parapendio? Sempre qui, nel Centro de Portugal. E delle piscine naturali della Serra da Lousã e di Açor, del silenzio che regna sui sentieri della Serra do Caramulo? Si trova tutto nel Centro de Portugal, dove potrete inoltre praticare canottaggio e rafting, scalata, rappel e tanti altri sport avventurosi. Anche il litorale atlantico delle spiagge bianche e delle lunghe onde che si infrangono sull’arenile si trova nelle province del Centro de Portugal, situate nella fascia centrale del paese, proprio come Coimbra, che ospita la nostra università più antica e una favolosa biblioteca barocca.Qui hanno origine antiche storie di lotta, in cui affonda le sue radici il Portogallo anteriore alla nascita della nazione. Se non ci credete, visitate i villaggi storici e toccate con mano. Esplorate città come Guarda e Viseu, in cui impera la tradizionale architettura in pietra, o villaggi come quello di Monsanto, dai riferimenti forse meno eruditi, ma dove la pietra domina austera. Il Centro de Portugal sono un luogo di genuina ospitalità, di turismo di campagna, presente nell’autenticità dei rituali, delle feste - tanto popolari quanto religiose, come la Pasqua - nella gastronomia, ricca di formaggi, insaccati e miele di montagna… Il Centro de Portugal vi aspettano. Agência Regional de Promoção Turística Centro de Portugal Morada: Casa Amarela - Largo de Santa Cristina - 3500-181 Viseu Tel. (+351) 232 432 032 Fax: (+351) 232 432 030 E-mail: [email protected] Site: http://www.visitcentro.com - 1 / 17 - Città Aveiro Capitale della Ria, basto bacino lagunare in cui l’acqua dolce del fiume Vouga si confonde con quella del mare, Aveiro, tagliata da strade d’acqua su cui scivolano i variopinti moliceiros, le imbarcazioni tipiche, è una delle città più interessanti del litorale portoghese. Le sue origini risalirebbero al tempo dell’imperatore romano Marco Aurelio. A causa dell’esistenza di numerosi palmipedi che popolavano l’area lagunare, sembra che il suo primo nome sia stato Aviarium. D. João I (r. 1383-1433), donò il borgo al figlio, l’infante D. Pedro, che ordinò di costruire le prime mura, oggi scomparse. Più tardi, D. João II (r. 1481-1495), ne fece dono alla figlia, l’Infanta D. Joana, ritiratasi nel convento di Jesus, che oggi è sede del Museo di Aveiro. Nel XVI secolo, lo sviluppo dell’industria del sale, dell’agricoltura e della pesca, nonché le prime battute di pesca nella lontanissima Terranova, portarono ad Aveiro, nel 1501, un’epoca di prosperità che le valse il foral - l’immunità reale - concesso nel 1515 da re D. Manuel I. Nell’inverno del 1575, tuttavia, forti tempeste distrussero il profondo canale di comunicazione tra la ria e il mare, attraverso il quale transitavano le grandi navi che facevano giungere ad Aveiro, distruggendo il commercio marittimo, la pesca e i prodotti dell’attività legata alla produzione di sale. Nel XIX secolo fu costruita la Barra Nova. La sua apertura verso l’Oceano, nel 1808, diede origine alla formazione di un ampio canale, largo circa 264 metri e profondo da 4 a 6 m, che aprì la Ria al mare, ricostituendo la fonte di vita e di sopravvivenza della regione. La Ria comunica com Aveiro attraverso 3 canali: quello delle Piramidi (contraddistinto all’inizio proprio da due piramidi di pietra) che si prolunga verso il canale Centrale; il canale di São Roque, che delimita la città a nord-est, separandola dalle saline; infine, il canale dei Santi Martiri (o del Paradiso) che scorre verso sud-ovest. A partire dal canale Centrale, asse di riferimento della città, si possono seguire due itinerari: - lungo la sponda sinistra, è possibile ammirare i graziosi edifici Art Nouveau che si riflettono nel canale, passeggiare intorno al Mercato del Pesce, vagare senza meta nel quartiere di Beira Mar e lungo le sponde del canale, nella brezza leggera che sa di salmastro; - 2 / 17 - - sulla sponda destra, visitate il Museu de Aveiro, nel Convento de Jesus. Chiese, monumenti e una vita cittadina che si muove nella luce traslucida della Ria, completano il fascino di questa città costiera. Conoscere la Ria di Aveiro è imprescindibile: Nei due itinerari proposti potrete visitare il labirinto dei canali, ammirare le bianche dune in riva al mare e le immense saline con le loro piramidi di sale. Se amate passeggiare nella natura, la “Reserva Natural das Dunas de São Jacinto” è una proposta irrinunciabile. Buçaco La Serra do Buçaco, foresta vasta e maestosa, è un autentico giardino botanico che ospita quasi 700 specie native ed esotiche, protette da un decreto papale del XVII secolo, che minacciava di scomunica chiunque le danneggiasse. Tra le diverse specie si distinguono l’Abete del Caucaso, il Cedro di Buçaco e la Sequoia sempreverde, albero immenso che può raggiungere i 100 metri di altezza. Fu nel XVI secolo che il Vicario Generale dei Carmelitani Scalzi ritenne il luogo ideale per costruirvi un eremo, ovvero un luogo i cui i frati potessero dedicarsi alla vita contemplativa a contatto con la natura. Fu pertanto edificato un modesto convento, nonché alcuni eremi e cappelle penitenziali sparsi per la foresta, che insieme ai numerosi laghi e croci conferiscono a questo luogo un’atmosfera magica. L’eccezionale bellezza della Serra, in cui si distinguono luoghi come la Vale dos Fetos e Fonte Fria, può essere ammirata dal Miradouro da Cruz Alta. Del convento originario oggi si possono visitare solo i chiostri, la cappella e alcune celle, dato che parte di esso diede origine, nel XIX secolo, a un palazzo in stile neomanuelino, oggi trasformato in albergo di lusso. Nel XIX secolo, la Serra do Buçaco fu teatro della vittoria dei portoghesi sulle truppe di invasione napoleoniche, evento ricordato da un obelisco e nel Museo Militare, e celebrato ogni anno il 27 di settembre. - 3 / 17 - Coimbra In tempi lontani, il luogo fu occupato dai celti ma furono i romani a trasformare culturalmente la regione. La loro presenza permane nei vari reperti archeologici conservati al Museu Nacional Machado de Castro, edificato sul criptoportico della Civita Aeminium, il foro della città romana. Vennero quindi i visigoti, tra il 586 e il 640, i quali cambiarono il nome della località in Emínio. Nel 711, Coimbra divenne una città moresca e mozarabe. Nel 1604 fu conquistata dal cristiano Ferdinando Il Grande e governata dal mozarabe Sesnando. La città più importante a sud del fiume Douro fu per un periodo di tempo residenza del conte D. Henrique e di D. Teresa, genitori del primo re del Portogallo, D. Afonso Henriques, a cui diede i natali. Per mano sua, Coimbra fu annessa al territorio portoghese nel 1131. Al tempo in cui la città fu capitale del regno risalgono alcuni dei suoi monumenti più importanti: la Sé Velha e le chiese di São Tiago, São Salvador e Santa Cruz, che rappresentavano l’autorità religiosa e i diversi ordini che qui si stabilirono. Coimbra vide nascere l’amore proibito tra D. Pedro I (1537-67) e la dama di corte D. Inês, giustiziata per ordine del re D. Afonso IV, che vide in questa storia il pericolo di un’annessione alla Castiglia, La loro storia, che ha ispirato poeti e scrittori, continua a fare parte del patrimonio della città. Durante il Rinascimento, Coimbra si trasformò in un luogo di conoscenza, grazie alla decisione di D. João III (1521-57) di trasferirvi definitivamente l’Università, mentre sorgevano innumerevoli collegi in alternativa all’insegnamento ufficiale. Nel XVII secolo, giunsero i gesuiti, i quali lasciarono un segno della loro presenza costruendo la Sé Nova. Nel secolo successivo, l’opera regia di D. João V (1706-50) arricchì alcuni dei monumenti di Coimbra, in particolare l’Università, mentre sotto il regno di D. José I (1750-77) la città si trasformò per mano del Marchese di Pombal, in particolare per quanto riguarda l’insegnamento. All’inizio del XIX secolo, con le Invasioni Francesi e le guerre liberali portoghesi ebbe inizio un periodo di grandi turbamenti, privo di particolari trasformazioni per la città. Da allora sono stati gli studenti a recuperare e a trasformare Coimbra nella città universitaria per eccellenza del Portogallo. - 4 / 17 - Per visitare il patrimonio culturale della città sono possibili diversi itinerari. Seguendo il piano della città fino al XIX secolo, ve ne suggeriamo due, uno nella parte Alta e l’altro nella Baixa. Figueira da Foz Figueira da Foz, così chiamata perché si trova alla foce del fiume Mondego, è una delle principali località di villeggiatura estive della regione centrale del paese. Cosmopolita e vivace, accrebbe la sua importanza dalla fine del XIX secolo, quando “i bagni di Figueira” erano un’abitudine tra l’aristocrazia del Centro de Portugal. Figueira da Foz vanta una grande offerta alberghiera, un casinò fondato nel 1900 e un’eccellente spiaggia che possiede condizioni ideali per la pratica degli sport nautici, tanto da ospitare alcune prove dei campionati di vela e motonautica. Sulla sua spiaggia, la più estesa del Portogallo continentale, in luglio si disputa il Mundialito di Futebol da Spiaggia, che conquista maggiore interesse anno dopo anno. Il calendario degli eventi della città comprende inoltre il Festival Internazionale di Cinema, il primo del genere in Portogallo, e il Galà Internazionale dei Piccoli Cantori. Nei dintorni, vale la pena salire sulla Serra da Boa Viagem per ammirare il panorama dal Miradouro da Vela, che abbraccia la città e le Saline del Mondego; nelle giornate più limpide è possibile osservare il litorale fino alle isole Berlengas Guarda Situata su uno dei versanti della Serra da Estrela, è la città più alta del paese (1065 metri). Questa caratteristica ne ha fatto una piazzaforte per sua stessa natura sin dalla preistoria, luogo ideale - 5 / 17 - delle popolazioni castrensi e più tardi dei romani. Baluardo di frontiera di importanza riconosciuta, fu D. Sancho I a fondare la città di Guarda nel 1199, elevandola a sede vescovile con la Sé Catedral. Edificato il castello, le D. Afonso II e D. Afonso III si dedicarono al rafforzamento della cinta muraria, ancora parzialmente visibile tra le case, nella torre di guardia, nella Torre dos Ferreiros (torre dei fabbri), nella Porta d’Erva e in quella d’El Rei. Da citare, alcune presenze reali a Guarda: D. Dinis vi abitò dopo il matrimonio a Trancoso con Isabella di Aragona, D. Fernando approfittò del clima per curare una malattia polmonare e D. Afonso V vi riunì le Corti nel 1465. Nel 1510, S. Manuel I rinnovò il foral della città. Ancora nel XVI secolo, il vescovo D. Nuno de Noronha, nell’intento di rinnovare la vita ecclesiastica, realizzò alcune opere di grande valore, tra le quali si distinguono il Seminario e il Paço Episcopal , il palazzo vescovile, oggi trasformato nel Museo di Guarda. Nel corso del XVIII secolo, Guarda si limitò a riflette con modestia la regia politica di ostentazione, con la ricostruzione delle chiese di São Vicente e della Misericórdia. Con il XIX secolo si aprì un periodo di grandi trasformazioni. Dopo le Invasioni Francesi che svuotarono la zona frontaliera, nel 1835 Guarda fu elevata al rango di capitale di distretto e nel 1881 recuperò la giurisdizione sull’effimero vescovado di Pinhel e su quello di Castelo Branco, entrambi creati dal Marchese di Pombal. L’ammodernamento delle vie di comunicazione e il rinnovamento delle infrastrutture sono stati d’aiuto nel risolvere il problema dell’isolamento che minacciava la regione, senza tuttavia eliminarne del tutto le carenze. Viseu Proprio al centro del Portogallo, adagiata su un salubre altopiano circondato dalle montagne e dai fiumi Vouga e Dão - sui cui versanti nasce l’eccellente vino di Dão - Viseu ha ricevuto nel 1993 il premio Quercus per la perfetta conservazione dei suoi spazi verdi. L’altopiano è coronato dall’imponente Sé, ma durante l’occupazione romana la popolazione si distribuiva nella sua parte più bassa, dove si trovavano la Cava de Viriato e il Parque do Fontelo. Nel VI secolo, Viseu era città vescovile del regno svevo. L’ultimo dei re goti, D. Rodrigo, venne a morire proprio qui e le sue ceneri - 6 / 17 - sono conservate in un modesto tumulo di granito, all’interno della chiesa di S. Miguel de Fetal. Durante il convulso periodo della Riconquista, Viseu fu in mano ora dei musulmani, ora dei cristiani, ma nel 1508 Ferdinando Il Grande di León riuscì a riconquistarla definitivamente per la Santa Croce. D. Teresa, madre di D. Afonso Henriques, concesse alla città il primo foral (immunità reale) nel 1223, confermato dal figlio, già primo re del Portogallo, nel 1187. Nel 1383, morto il re D. Fernando I e apertasi una crisi dinastica, Viseu fu saccheggiata dagli eserciti castigliani. Nuove mura di difesa furono edificate da D. João I (r.1383-1433), e concluse dal nipote D. Afonso V. Di questa cerchia muraria “alfonsina” del Quattrocento non rimangono che alcuni frammenti inseriti nella maglia urbana e due porte, la Porta do Soar e quella dos Cavaleiros. Ubicata al centro di una regione di pascoli di montagna, con intenso spostamento di greggi transumanti, a Viseu aveva luogo una fiera annuale di bestiame, antecedente della fiera di D. Mateus, uno dei grandi eventi che anima la città tutti gli anni nei mesi di agosto e settembre. A partire dal XVI secolo, l’altura sulla quale si trova la Sé divenne il centro di sviluppo del borgo. Il secolo fu testimone del fiorire di una notevole cultura artistica che giunse al culmine con la figura di Vasco Fernandes (Grão Vasco), la cui opera esemplare è conservata al Museu Grão Vasco. Il fascino di Viseu si riflette nell’atmosfera medievale delle sue strade, nei palazzi dei nobili e dei signori della chiesa , abbelliti dal nobile granito, nelle piazze e nei giardini alberati, nel patrimonio di molte epoche, che ne testimonia la vitalità. Castelo Branco Fu sul monte di Cardosa, occupato da coloni romani, che Castelo Branco ebbe origine, con il nome di Albi Castrum. Nel 1214, D. Afonso II donò queste terre all’Ordine dei Cavalieri del Tempio, che si impegnarono a popolarle e a difenderle e costruirono il castello, nucleo della nuova località che si sarebbe sviluppata lentamente. Nel 1285, D. Dinis e la regina Santa Isabel vi pernottarono durante una visita nella regione, il cui scopo era conoscere e ampliare le fortificazioni confinanti. - 7 / 17 - En 1510, D. Manuel concesse a Castelo Branco il Foral Novo, il cui documento originario è conservato in Municipio. Fu fondata la Misericórdia e alcuni ordini religiosi si stabilirono nella cittadina, in particolari i Frati Agostiniani, nel Convento da Graça e i Cappuccini, nel Convento de Santo António. Nel 1535, D. João III le concesse il titolo di "Vila Notável" e alla fine del secolo, il vescovo di Guarda, D. Nuno de Noronha, ordinò la costruzione del Palazzo Vescovile, destinato a diventare la residenza invernale dei prelati. Il Palazzo rimarrà uno dei limiti del perimetro urbano e il simbolo della città fino ai giorni nostri. Attualmente ospita l’importante Museu Francisco Tavares Proença Júnior, che conserva la storia delle tradizionali copriletti di seta - le colchas - di Castelo Branco. Nel 1771, D. José I riconobbe lo sviluppo commerciale e l’importanza della località creando la diocesi di Castelo Branco, elevandola al rango di città e adottando l’Igreja de São Miguel come Sé, al centro di una nuova area urbana, territorio di una borghesia emergente che vi costruirà residenze e palazzi. Dopo un periodo turbato dalle Invasioni Francesi, che la videro teatro di battaglie, l’inaugurazione della linea ferroviaria alla fine del XIX secolo trasformerà Castelo Branco in un importante centro industriale per lo sviluppo regionale, in particolare in ambito tessile, tradizione che la città ha saputo mantenere fino a oggi. Castelo Branco si visita facilmente in un giorno; inerpicarsi per le sue stradine scoscese fino al recinto del Castello offre la possibilità di ammirare il vasto paesaggio circostante. - 8 / 17 - Gastronomia regionale Il Centro de Portugal trovate alcune delle più apprezzate specialità gastronomiche del Portogallo Il centro del Portogallo, dove trovate foreste verdi e alcune delle più antiche vestigia storico-archeologiche del paese, offre anche l’occasione per saporiti itinerari di viaggio all’insegna della gastronomia, che anche in questa regione vanta solide radici. Importante nella gastronomia locale è il porcellino da latte di Bairrada, accompagnato con lo spumante della regione. La costa offre frutti di mare e pesce fresco che si presentano sotto forma di zuppe e stufati, piatti che si possono preparare anche con i pesci dei molti fiumi e laghi, tutti ben accoppiati con un vino bianco di Bairrada. In montagna, potete assaggiare i vini rossi di Dão con i piatti a base di capra, come la “chanfana” (cucinata nel vino rosso) e il capretto arrosto, proprio come il vitello, che a Lafões vanta una sua ricetta speciale. Gli insaccati tipici dell’interno sono i “maranhos”, riso e sanguinacci e altri, ognuno con una propria particolarità, a volte datagli dalle erbe usate per insaporirli. Trovate formaggi certificati, come il famoso Serra (da Estrela), il Castelo Branco, l’Alcains o il Rabaçal. A pasta molle o stagionati, sono tutti eccellenti. Per quanto riguarda i dolci, sono da segnalare almeno gli “ovos moles” di Aveiro e il “pão-de-ló” di Ovar, che piace a tutti e che anche voi non mancherete di gradire. - 9 / 17 - Percursos da região Giorni romantichi Il Centro del Portogallo offre luoghi ideali per una fuga romantica. Una passeggiata nelle infinite sfumature di verde della Serra do Açor può essere un buon inizio. Dall’alto di un belvedere, si può ammirare il paesaggio punteggiato di villaggi di pietra e udire i suoni della natura. Fate una sosta a Coja o ad Avô, due località che si affacciano sul fiume. Luoghi genuini, come Piódão, uno dei più famosi borghi storici della regione. Nelle sue stradine costeggiate da scure case di scisto trascorrerete momenti di grande romanticismo. Partite quindi alla scoperta del Parque Natural da Serra da Estrela. A piedi o in automobile, di fronte ai vostri occhi si svelerà un paesaggio dal profilo granitico, squarciato da corsi d’acqua e verdi pascoli. Sul finire del pomeriggio, dirigetevi a Belmonte, un altro borgo storico, dove potrete trascorrere la notte nella romantica Pousada do Convento. Avete ancora il tempo di fare una passeggiata mano nella mano nelle stradine del quartiere ebraico, fino al castello, dove lo sguardo si perde all’orizzonte. Il secondo giorno, vi consigliamo una passeggiata all’interno delle mura medievali di Sortelha, un villaggio storico caratterizzato dal grandioso paesaggio della Serra. Di cammino per Guarda, passate da Sabugal per ammirare la vista offerta dal castello. Giunti a Guarda, la città più alta del paese, vale la pena di visitare la Sé e di addentrarsi nelle viuzze del ghetto antico. Prima di proseguire per Vouzela, dove si trova uno dei migliori belvedere della regione, non tralasciate di visitare il centro storico di Viseu e di ammirare da vicino la magnifica collezione d’arte del Museu Grão Vasco. Un bagno nelle Termas de São Pedro do Sul può essere la conclusione perfetta di questo itinerario. Le terme sono conosciute sin dal XII secolo: il primo re del Portogallo era solito recarsi in questa località per riprendersi dalle fatiche della guerra contro i mori. Non fate ritorno a casa senza esservi anche voi riposati in questo luogo, ricordando i momenti più belli della vostra passeggiata nel cuore del Portogallo. - 10 / 17 - Luoghi di interesse lungo l'itinerario • Belmonte • Sortelha • Guarda • Sé Catedral da Guarda • Museu de Grão Vasco • Termas de São Pedro do Sul In famiglia lungo il litorale del Centro Invitate la famiglia a trascorrere due giorni intensi lungo la costa del Centro del Portogallo. Portate innanzitutto i vostri figli al castello di Santa Maria da Feira, che sembra uscire da un racconto di fate. Lasciate che scatenino l’immaginazione, inventando storie di principesse prigioniere e principi che accorrono in loro aiuto in sella a cavalli alati. Subito dopo, nuovamente ancorati alla realtà, potrete dare loro una spiegazione a qualunque tipo di fenomeno scientifico durante una visita a Visionarium, all’interno dell’Europarque, un luogo istruttivo e molto divertente! Proseguite per Ovar, che sembra interamente rivestita di “azulejos”, e per la Praia do Furadouro, per respirare l’aria dell’Atlantico, mentre i bambini costruiscono castelli di sabbia lungo la battigia. Passando da Torreira, vale la pena visitare la Reserva Natural das Dunas de São Jacinto, facendo poi ritorno verso Aveiro. Giunti in città, una passeggiata in “moliceiro”, l’imbarcazione tipica del luogo, lungo i canali della Ria è un’opportunità che una famiglia non dovrebbe lasciarsi sfuggire. In alternativa, vi suggeriamo una passeggiata in “buga”, biciclette messe a disposizione dall’amministrazione comunale. Per dormire, niente di meglio di un hotel ad Aveiro, come il Meliá Ria, o altri con vista sullo specchio d’acqua dei canali. Non dimenticate infine di assaggiare insieme ai bambini i cosiddetti “ovos moles”, dolci tipici che contribuiscono a dare fama alla città. Il secondo giorno, nel Museu Marítimo di Ílhavo, tutti possono imparare come si svolgeva la pesca nei gelidi mari dell’Atlantico Settentrionale. Concedetevi quindi un - 11 / 17 - pranzo con il miglior pesce fresco della costa a Praia de Mira. E per chi non ama il pesce... c’è l’ottima porchetta di Cantanhede. A Coimbra, una passeggiata nella Baixa e nel Pátio das Escolas dell’Università è un’altra proposta tentatrice, che vi porterà a visitare la Capela de São Miguel e la Biblioteca Joanina. Ma per i bambini la sorpresa più gradita sarà il Portugal dos Pequenitos: un parco alquanto particolare, interamente dedicato a loro, dove potranno trascorrere un paio d’ore entrando e uscendo da piccole casette costruite a loro misura. Da Lilliput alla Roma Antica, concludete la vostra escursione a Conímbriga, passeggiando per le rovine di un’antica villa dell’Impero Romano. Luoghi di interesse lungo l'itinerario • Santa Maria da Feira • Visionarium - Centro de Ciência do Europarque • Aveiro • Costa Nova • Museu Marítimo de Ílhavo • Coimbra La quiete della costa Il Centro del Portogallo è un luogo ideale per trascorrere due giorni lontani dalle preoccupazioni, concentrandosi unicamente sulla bellezza circostante. Nel castello di Santa Maria da Feira, che si innalza in un paesaggio magico, avrete l’impressione di vivere un sogno incantato. Passeggiate per le vie di Ovar, su cui si affacciano palazzi rivestiti di ”azulejos” e assaggiate il delizioso pan di Spagna. Se è vero che ogni luogo ha la sua dolce specialità, ad Aveiro non dimenticate di assaporare i famosi “ovos moles”, mentre scivolate a bordo di un “moliceiro” lungo i canali della Ria. A Costa Nova, l’aria di mare vi metterà appetito; approfittate della sosta per un ottimo pasto a base di pesce e per osservare i tradizionali “palheiros”, le casette caratterizzate da righe variopinte. Imperdibili a Ílhavo le porcellane della - 12 / 17 - più antica fabbrica del paese, la famosa Vista Alegre. Visitate la fabbrica e il museo annesso e acquistate un souvenir. Per cena, e per trascorrere la notte, scegliete l’atmosfera ottocentesca del Grande Hotel di Curia (con Spa), località termale di grandi tradizioni. Il secondo giorno, passate da Luso per rinfrescarvi alle fonti di una delle più note acque minerali del Portogallo. A Mata do Buçaco, in uno dei polmoni verdi del paese, parcheggiate l’auto e fate una passeggiata, respirando la salubre aria di montagna. Approfittate di luoghi di grande bellezza, come la cascata di Fonte Fria o il belvedere di Cruz Alta, per avere un panorama completo della rigogliosa vegetazione che ricopre la Serra. Pranzate al Palace Hotel oppure assaggiate l’ottimo maialino arrosto in un ristorante di Mealhada e brindate con uno dei grandi vini della regione vinicola di Bairrada. Se amate gli sport estremi, concludete l’itinerario alla Serra da Lousã, facendo salire l’adrenalina al livello del paesaggio. Vi suggeriamo di alloggiare al Meliá Palácio Boutique Hotel, con tutto il lusso e il comfort che meritate. Luoghi di interesse lungo l'itinerario • Santa Maria da Feira • Costa Nova • Vista Alegre Atlantis • Termas da Curia • Coimbra • Lousã Passione lungo la costa Volete vivere due giorni di autentica passione viaggiando lungo il litorale della regione Centro? Ecco un itinerario per voi. Concedetevi un piccolo lusso e prenotate una stanza nell’hotel di Quinta das Lágrimas (con Spa), a Coimbra, il luogo esatto in cui D. Pedro e D. Inês de Castro vissero intensamente il loro idillio proibito. La mattina potete prolungare l’atmosfera romantica con una - 13 / 17 - passeggiata ispiratrice tra le tante sfumature di verde del Jardim Botânico oppure perdendovi tra le stradine del centro storico di Coimbra. Immersi nello spirito che fa rivivere questa antica città studentesca, immaginate gli amori che qui sono stati sognati - e vissuti - dai suoi allievi... Dato che le ore proseguono inesorabili la loro corsa, dirigetevi alla Serra do Buçaco. Una passeggiata immersi nel cuore naturale del Portogallo vi stuzzicherà l’appetito. Pranzato al Palace Hotel e prolungate la nostalgica atmosfera “fin de siècle” scivolando come gabbiani sul lago del Parque das Termas di Curia. Ad Aveiro l’atmosfera romantica continua a bordo di un “moliceiro”, tra i canali della Ria e i palazzi Art Nouveau che donano un fascino particolare alla città. Approfittatene ovviamente per assaggiare i famosi “ovos moles”, la specialità locale, e scegliete la Pousada da Ria, a Murtosa, per trascorrere la notte, oppure una casa del circuito degli Alloggi presso Privati ad Albergaria-a-Velha. Il secondo giorno inizia di buon’ora, con una passeggia sulla spiaggia di Costa Nova per ammirare i variopinti “palheiros”. Nei pressi di Ílhavo si trovano la fabbrica e il museo di Vista Alegre, la più nota marca portoghese di porcellana, fondata nel 1824. La bellezza di uno di questi magnifici pezzi sarà un ottimo souvenir della vostra visita. Potrete quindi passeggiare lungo l’esteso arenile di Figueira da Foz e concludere la giornata a Montemor-o-Velho. Dall’alto del castello, il tramonto inonda i fertili campi del Mondego di una luce indimenticabile! Luoghi di interesse lungo l'itinerario • Mosteiro de Santa Cruz • Sé Velha de Coimbra • Termas da Curia • Reserva Natural das Dunas de São Jacinto • - 14 / 17 - Costa Nova Ritiro sulla Serra da Estrela La vostra escursione sulla Serra più alta del Portogallo inizia a Viseu. Passeggiate per i giardini di Rossio e arricchite lo spirito al Museu Grão Vasco. Abbandonatevi quindi al piacere degli acquisti nella Rua Direita. A pranzo, assaggiate le specialità regionali, come il vitello alla moda di Lafões o le “castanhas de ovos”, un dessert a base di uova, il tutto accompagnato da vino del Dão, poiché vi trovate proprio al centro dell’omonima regione vinicola. Concludete questa prima giornata a Caldas da Felgueira, sulle sponde del Mondego, passeggiando nella quiete della zona delle terme. Il mattino successivo, dirigetevi a Seia, per visitare il “Museu do Pão” (museo del pane). Qui potrete anche acquistare il formaggio della Serra da Estrela, principale specialità della gastronomia regionale. Per visitare la catena montuosa più alta del paese, scegliete tra il percorso che passa da Loriga e Alvoco da Serra e quello, più montagnoso, che da Sabugueiro giunge a Torre, il punto più alto del Portogallo continentale. Entrambi offrono scorci meravigliosi sul ghiacciaio. Nella luce del pomeriggio proseguite lungo il versante della montagna di Covilhã e visitate il Museu dos Lanifícios. La notte, alloggiate all’Hotel Príncipe da Beira, a Fundão, oppure in una unità di Turismo in campagna (TER - Turismo no espaço rural) in un piccolo borgo circondato dal favoloso paesaggio naturale della Serra da Gardunha. L’ultimo giorno, visitate l’incantevole cittadina di Alpedrinha e i villaggi storici di Castelo Novo, Idanha-a-Velha e Monsanto. In quest’ultimo, considerato uno dei borghi più genuini del Portogallo, arrampicatevi lungo le stradine che portano al castello, da dove avrete l’immagine più rappresentativa della quiete e dell’incanto della regione del Centro. Anche Penha Garcia, situato di fronte a Monsanto, è un piccolo paesino ben conservato. Concludete questi tre giorni alle Terme di Monfortinho, dove potrete fermarvi per un programma di relax. - 15 / 17 - Luoghi di interesse lungo l'itinerario • Museu de Grão Vasco • Sé Catedral de Viseu • Caldas da Felgueira • Museu de Lanifícios da Universidade da Beira Interior • Catedral Visigótica de Idanha-a-Velha • Termas de Monfortinho Sulla sommità del Portogallo Un itinerario di tre giorni sulla Serra do Caramulo e la Serra da Estrela, oppure di due giorni nella sola Serra da Estrela. A Caramulo, visitate il Museo, che conserva una straordinaria collezione di veicoli risalenti all’invenzione dell’automobile, oppure recatevi a Molelos per il tipico vasellame di ceramica nera. Entrando nella Serra da Estrela da Seia, cercate nel Centro de Interpretação suggerimenti sui possibili percorsi all’interno del Parco Naturale. Trascorrete il pomeriggio immersi nella vegetazione di questa enorme roccia granitica e installatevi nell’ambiente bucolico di una casa di Turismo Rurale a Sabugueiro. Il giorno successivo, fate ritorno a Seia per una colazione in famiglia al Museu do Pão, dove i vostri figli si divertiranno a imparare come si impasta il pane e faranno dei biscotti da portare a casa. Ugualmente modo didattica e divertente, è la sorpresa che potrete fare loro subito dopo, con i giocattoli di tutte le epoche, dimensioni e forme del Museu do Brinquedo. Continuando il viaggio per Lagoa Comprida, salite a Torre, il punto più alto del Portogallo continentale, e a Penhas da Saúde. A Manteigas, i fan degli sport estremi hanno un Parco Avventura, ma tutta la famiglia può scivolare - in qualunque epoca dell’anno - sul manto di neve bianca della pista di sci artificiale. - 16 / 17 - Una dei tratti caratteristici della Serra da Estrela sono i fedeli cani pastore che ai più piccoli piaceranno moltissimo. Sul finire del giorno, ammirate il panorama sul fiume Mondego dal castello di Folgosinho. L’ultimo giorno visitate Linhares da Beira. Nei giorni più limpidi, il cielo di questo borgo storico ben conservato è punteggiato delle macchie colorate dei parapendii, che qui trovano condizioni di volo ideali. Vagate quindi per le antiche strade di Guarda - la città più alta del paese - e visitate il castello e il Solar do Queijo, a Celorico da Beira. Luoghi di interesse lungo l'itinerario • Museu do Caramulo • Museu do Brinquedo • Linhares da Beira • Museu do Solar do Queijo - 17 / 17 - • Guarda • Sé Catedral da Guarda