marocco - BPERestero
Transcript
marocco - BPERestero
SCHEDA PAESE A cura dell’Ufficio Studi di SACE Capitale: Rabat Popolazione (2013): 32,8 mil PIL nominale PPP (2013): USD 180 mld MAROCCO SACE RISK INDEX 2014 Rischio di mancato pagamento da: Controparte sovrana 41/100 Banca 62/100 Impresa 62/100 Rischio politico-normativo Restrizioni sul trasferimento dei capitali 50/100 Esproprio 57/100 Violenza politica 51/100 HIGHLIGHTS Contesto politico. Il panorama politico marocchino resta stabile. Il re Mohammed VI continua a mantenere un ruolo centrale nella vita politica del paese. Alcune riforme hanno rafforzato la rilevanza politica del primo ministro e del parlamento, sebbene l’influenza del monarca resti predominante. Si registrano alcune tensioni legate alla crescente disoccupazione e per il mantenimento di alcune misure restrittive sull’opinione pubblica. Le prossime elezioni parlamentari sono previste per il 2016. Sul fronte internazionale, i rapporti con l’UE, maggiore partner commerciale del paese, continuano ad essere stabili e positivi. Vi è un moderato rischio di infiltrazioni islamiste dai paesi vicini e di possibili attacchi contro obiettivi governativi o occidentali. Contesto economico. Nonostante un contesto economico internazionale poco favorevole e il ritardo nella ripresa europea, nel 2013 l’economia è cresciuta di oltre il 4% grazie al traino del settore agricolo. Sebbene il contributo del settore servizi sia in crescita, il PIL resta ancora troppo esposto all’andamento della produzione agricola, visto che il settore occupa il 40% della forza lavoro. Gli elevati prezzi del petrolio hanno pesato sul bilancio pubblico e sui conti con l'estero degli ultimi anni, data la dipendenza energetica esterna del paese. Per sostenere l’implementazione delle riforme economiche necessarie e promuovere la crescita, oltre a mitigare l’impatto derivante da shock esogeni, il FMI ha approvato una “linea di liquidità precauzionale” del valore di circa USD 5 miliardi. Contesto finanziario. Il sistema finanziario è stabile e con buone capacità di assorbire eventuali shock, vista l’adozione di standard prudenziali internazionali. Inoltre, il ridotto ricorso al finanziamento sui mercati esteri ha limitato l’esposizione alla crisi finanziaria. La performance economica relativamente debole ha portato a un leggero innalzamento dei NPL attorno al 6%. L’accesso al credito, soprattutto per le PMI, resta ancora limitato rispetto ai peers. Quadro operativo. L’atteggiamento verso gli operatori stranieri è di apertura e promozione, attraverso la predisposizione di numerosi incentivi. Nonostante i recenti progressi il sistema legale resta gravato da limitata trasparenza e inefficienza. RATING, BUSINESS CLIMATE, KEY FIGURES Indicatori di rischio Rating OCSE 3 S&P’s BBB- Indicatori di Business Climate Doing Business 2014 Index of Economic Freedom 2014 Corruption Perceptions Index 2013 2011 PIL (variazione % reale) Inflazione media annua (%) Saldo Bilancio pubblico/PIL (%) Bilancia dei pagamenti Esportazioni ($ mld) Importazioni ($ mld) Saldo transazioni correnti/PIL (%) Debito estero totale ($ mld) Debito estero totale/PIL (%) Riserve valutarie lorde ($ mld) Riserve valutarie lorde (mesi import.) Fonte: EIU, ottobre 2014 2012 Moody’s BB+ Fitch BBB- Attuale 87° su 189 103° su 178 91° su 177 Precedente 95° su 183 90° su 177 88° su 176 2013(s) 2014(p) COMPOSIZIONE DEL PIL (2013) Agricoltura 17,7% 2015(p) 5,0 2,7 4,4 2,6 4,3 0,9 -6,5 1,3 -7,1 1,9 -5,5 0,7 -5,2 1,7 -5,0 15,9 -37,3 -8,4 29,1 29,2 20,6 5,4 17,0 -38,9 -10,2 33,8 35,2 17,5 4,5 17,5 -39,2 -8,1 34,9 33,5 19,3 4,9 18,7 -40,1 -7,2 35,6 33,0 21,0 5,2 20,0 -40,8 -6,0 36,6 33,1 22,6 5,5 s: stime; p: previsioni Industria non manifatturiera 10,1% Servizi 59,3% manifattura 12,9% Marocco RAPPORTI CON L’ESTERO: INVESTIMENTI, OPPORTUNITA’ E INTERSCAMBIO Bilancia dei pagamenti. La bilancia commerciale resta in disavanzo a causa del peso delle importazioni (in particolare legato ai prezzi delle commodity energetiche) e la crescita moderata dei ricavi derivanti dall’export, frenato da una debole domanda dall’UE. Si prevede un contributo positivo anche da parte del settore dei fosfati, grazie ad un progressivo riposizionamento delle vendite verso i mercati emergenti. Settori di opportunità. Il governo locale incoraggia gli investimenti nel settore automobilistico, oltre quelli già realizzati da parte della casa automobilistica Renault (USD 1,3 miliardi) relativi a un nuovo impianto di assemblaggio. In rapida espansione anche l'industria aerospaziale e i servizi di logistica, trainati dai recenti investimenti volti al consolidamento infrastrutturale del porto Tanger Med. Si segnala inoltre il coinvolgimento di banche regionali e di sviluppo, attive nel paese, con riflessi positivi su progetti infrastrutturali. INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI SALDO TRANSAZIONI CORRENTI 4 0 0 -2 -2 3 -4 -4 2,5 -6 -6 2 -8 -8 -10 -10 -12 -12 3,5 3,5 3 2,5 2 1,5 1,5 1 1 2010 2011 2012 2013 Saldo transazioni correnti (mld USD, asse sxt) 2014 0,5 0,5 0 2015 0 2010 Saldo transazioni correnti / PIL (%, asse dxt) 2011 2012 2013 IDE (USD mld, asse sxt) 2014 2015 IDE (% PIL, asse dxt) Commercio e presenza italiana. L’interscambio commerciale tra i due paesi resta positivo per l’Italia. Nel 2013 il saldo commerciale ha registrato un rialzo dopo un trend in discesa perdurante dal 2008. L’export italiano è cresciuto del 12%, superando gli EUR 1,5 miliardi. Le importazioni italiane hanno registrato una crescita praticamente equivalente alle esportazioni, attestandosi a EUR 657 milioni. Settori di maggior rilevanza restano quelli della meccanica strumentale (21,7%), della moda (20,7%), della manifattura (8,9%) e della metallurgia (8,6%). L’Italia si colloca all’undicesimo posto per IDE nel paese, in miglioramento rispetto agli anni passati. Tra i grandi investitori italiani in Marocco si segnala la presenza di Italcementi S.p.A. e Cristalstrass, secondo produttore mondiale di cristalli, oltre alla consolidata attività di operatori italiani nel settore tessile e dell'abbigliamento. Considerevoli investimenti italiani sono inoltre presenti nel settore della logistica, trasporto passeggeri e dei servizi. ESPORTAZIONI IN MAROCCO PER SETTORI (2013,%) INTERSCAMBIO COMMERCIALE CON MAROCCO (2003-2013), € milioni 1.800 altro 20,4% 1.600 meccanica strumentale 21,7% gomma, plastica, materiali da costruzione 5,7% 1.400 1.200 1.000 800 600 prod. energetici raffinati 6,7% 400 moda 20,7% prod. chimici 7,2% 200 0 metallurgia e prod. in metallo 8,6% mobili e altri manufatti 8,9% SACE IN MAROCCO Condizioni di assicurabilità Rischio sovrano: Rischio bancario: Rischio privato: Volturabilità polizza SACE 2003 2004 2005 export 2006 2007 2008 2009 2010 import 2011 2012 2013 saldi CONTATTI Senza condizioni Senza condizioni Senza condizioni Si Servizio clienti: - [email protected] Ufficio stampa: tel. + 39 06 6736888 - [email protected] Marocco COUNTRY RISK UPDATES Maggio 2014 Il governo ha disposto un aumento del 10% del salario minimo in entrambi i settori pubblico e privato da applicarsi entro il 2015. La decisione mira a sostenere la domanda domestica, riversandosi positivamente sulla crescita del PIL. La decisione potrebbe al contrario aumentare la domanda di importazioni e peggiorare il deficit di bilancia commerciale, già superiore al 20%. La decisione si tradurrà inoltre in un aumento della spesa pubblica e aumenterà il deficit di bilancio, previsto al 6% per quest’anno. Anche il settore industriale privato potrebbe subire effetti negativi in termini di riduzione della competitività internazionale, a causa dell’aumento dei costi del lavoro. Ottobre 2013 Il governo ha sottoscritto coperture finanziarie con l’acquisto di opzioni call sul diesel europeo. L’utilizzo dei derivati mira a limitare ripercussioni sociali nel caso in cui i prezzi internazionali del greggio dovessero presentare rialzi straordinari. L’operazione segue la riduzione dei sussidi sui derivati del petrolio richiesta dal FMI, che ha causato incrementi dei prezzi al consumo fra il 5% e l’8%. Il governo si è rivolto alla Banque Marocaine du Commerce Exterieur che, successivamente, si è riassicurata con Barclays, City e Morgan Stanley per un valore di circa USD 50-60 milioni. Si tratta del primo caso di copertura sui corsi del petrolio da parte di un governo importatore. Settembre 2013 Proteste contro l’aumento dei prezzi dei beni di base quali latte, carne e petrolio. Il governo ha infatti adottato un sistema di indicizzazione del prezzo del petrolio al fine di limitare i sussidi e contenere il deficit di bilancio. I prezzi di gasolio e benzina sono saliti rispettivamente dell’8,4% e del 4,8%. Le proteste sono state organizzate dal sindacato UGTM, vicino al partito d’opposizione Istiqlal, ed hanno raccolto l’adesione del partito socialista e di quello dei lavoratori. Istiqlal continuerà a incanalare il malcontento popolare contro il governo, continuando a organizzare manifestazioni e scioperi, specialmente nel settore trasporti con rischi per la distribuzione delle merci. Giugno 2013 Sottoscritta una partnership Ue-Marocco sul tema immigrazione, la prima di questo tipo a coinvolgere l’Europa e un paese della sponda sud del Mediterraneo. L'obiettivo è quello di contenere l’immigrazione irregolare facilitando il rilascio di visti per studenti, ricercatori e imprenditori, anche tramite il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali e dei diplomi universitari. L’intesa rappresenta un’opportunità per il business italiano (nel paese operano più di 150 imprese italiane, attive soprattutto nei settori delle apparecchiature industriali, dell’edilizia, del turismo e alimentare) e andrà a rafforzare i rapporti commerciali: nel 2012 l’export italiano nel paese ha raggiunto un valore di EUR 1.4 miliardi, con un surplus commerciale pari a EUR 780 mila. Maggio 2013 Aumentano le tensioni all’interno del governo di coalizione. E’ stato necessario l’intervento del re Mohammed VI per evitare che il partito conservatore Istiqlal lasciasse l’esecutivo. Il leader di Istiqlal Chabat ha spesso criticato l’approccio economico del premier Benkirane, troppo improntato sull’austerità, lamentando inoltre scarsa collaborazione da parte del partito islamico PJD, partner di maggioranza nella coalizione, che non terrebbe conto delle istanze di Istqlal. Nonostante le tensioni, entrambi i partiti hanno interesse a mantenere in vita il governo: per PJD sarebbe difficile trovare un sostegno alternativo in parlamento, per Istiqlal nuove elezioni non sarebbero probabilmente risolutive, data la popolarità del partito islamico. Aprile 2013 E’ stato siglato l’accordo per il quarto pacchetto di conversione di una quota del debito marocchino verso l’Italia, pari a EUR 15 milioni. Nell’ambito dell’intesa, la cancellazione del debito corrisponde al finanziamento, per lo stesso importo, di iniziative nei settori dello sviluppo umano, dell’archeologia e della sanità. Il primo pacchetto di conversione del debito marocchino verso l’Italia risale al 2000, per un importo pari a circa USD 100 milioni.