[verbania - 17] prealpina srl/prealpina/piemonte/pi22

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[verbania - 17] prealpina srl/prealpina/piemonte/pi22
La Prealpina Venerdì 3 Febbraio 2006
OSSOLA E CUSIO
VB
17
Passi carrai: guerra legale all’Anas Inseguimento: 4 denunciati
Forzano un posto di controllo, presi con un coltello
FORMAZZA - (ma.bo.) - Sulla questione dell’ottantina d’ingiunzioni di pagamento, dal 2001 al 2005 con
tanto di sovrattassa, già inviate dall'Anas per i passi
carrai affacciati sulla Statale, il Comune ha intrapreso
un'azione legale, per evitare che sia lo stesso Comune
sia i privati debbano sborsare il pregresso.
A comunicarlo è il tecnico del Comune Mario Scaciga che si sta occupando della pratica: «L'Anas - spiega
il tecnico Comunale - non ha mai inviato i bollettini per i
pagamenti e agli abitanti risultava complicato il calcolo.
Inoltre altri motivi supportano la richiesta di non pagare
il pregresso e cioè il fatto che molti privati avevano
avuto l'autorizzazione dalla Provincia di Novara prima
che la strada passasse di competenza dell'Anas, a fine
anni ’80». Parallelamente all'azione del Comune anche
gli abitanti stanno proseguendo il loro braccio di ferro
con l'Anas. Lunedì rappresentanti del Comitato avranno
un incontro sull'argomento con il presidente dell'Uncem
Enrico Borghi nella sala cinema di Ponte.
«Su 439 residenti in paese - dice la portavoce Papa
Bruna - 82 hanno ricevuto già il preavviso con le modalità e i termini di pagamento. Canoni che non riteniamo
giusti perché la maggior parte dei fabbricati interessati
dalla richiesta dell'Anas sono stati costruiti in tempi antecedenti al 1987, anno in cui la strada è diventata statale.
Inoltre nella lettera l'Anas fa riferimento a un decreto legislativo del 1992, quindi un provvedimento nazionale.
Non si capisce quindi perchè le richieste di pagamento
riguardino solo il Piemonte. Nella nostra stessa situazione ci sono anche gli abitanti del Cuneese e della
Bassa Val Susa: per questo sto prendendo contatti anche
con il loro portavoce per condurre una battaglia comune. Abbiamo interessato anche i parlamentari ma al
momento si è giunti solo a una proroga del pagamento a
giugno. Ma a noi non servono solo dilazioni di pagamento. Ci occorre la sospensione del provvedimento».
L'Anas chiede somme che vanno dai 900 euro per gli
accessi di uso civile, ai 1800 per quelli agricoli, ai 3600
di quelli commerciali. I cittadini sono fortemente preoccupati perché nella lettera inviata dall'Anas si legge che
in caso di mancato pagamento in via bonaria e secondo i
termini, essa potrà valutare l'opportunità di non dare impulso all'esame istruttorio e applicare immediatamente
la sanzione amministrativa accessoria dell'obbligo di ripristino dei luoghi o della rimozione delle opere abusivamente realizzate.
Strade "salate": è guerra
OMEGNA - La fuga è finita a Casale
Corte Cerro, con denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione
di un'arma non consentita (un coltello).
È costata cara a quattro ragazzi cusiani la bravata effettuata nella nottata di
lunedì. Tre ragazzi e una ragazza non si
sono infatti fermati a un posto di controllo che i carabinieri della stazione di
Omegna avevano predisposto nell'ambito del consueto e capillare verifica del
territorio.
I quattro, mentre i militari intimavano
loro l'alt nei pressi dell'ospedale Madonna del Popolo, intorno alla una di
notte, hanno accelerato invece di fermarsi. Immediato a questo punto è scattato l'inseguimento a tutta velocità, conclusosi nel territorio del Comune di Casale Corte Cerro.
Scena da film, perché i giovani le
hanno davvero provate tutte, pigiando
sull'acceleratore ben al di là dei limiti
previsti dal codice della strada e rischiando grosso per la loro e l’altrui
incolumità nel tentativo di "seminare" i
carabinieri. Arrivati nell'abitato alle pendici del Monte Cerano, sentitisi braccati, i giovani hanno provato a dileguarsi a piedi dopo aver abbandonato la
loro autovettura, ma la loro ulteriore
fuga è stata bloccata sul nascere dai carabinieri. Fermati e identificati, per loro è
scattata la denuncia. E dal successivo
controllo dei documenti, sono arrivate
ulteriori sorprese. Il giovane alla guida,
del quale non sono state fornite le generalità, era infatti sprovvisto della patente
di guida: gli era stata ritirata in precedenza perché era stato sorpreso alla
guida in stato di ebbrezza. E anche l'autovettura non era regolarmente assicurata: mancava il contrassegno assicurativo obbligatorio per legge per poter circolare. Ecco spiegati i motivi della fuga.
D.P.
Lastre di roccia sulla strada, Valstrona isolata all’alba
Causa: la forte escursione termica. Provinciale chiusa a turni per i lavori. Il sindaco: serve un’alternativa
Frana sulla strada: nuovi disagi in Valle Strona
VALSTRONA - Vallestrona isolata per la "solita"
frana. È successo nella notte di mercoledì dopo che dalla
parete rocciosa che sovrasta la Provinciale nel tratto compreso tra la località Prelo e il borgo di Strona s’è staccato
materiale roccioso: non veri e propri massi, come invece
era capitato in più di un’occasione nel recente passato, l’ultima delle quali a Loreglia nel mese di ottobre, ma lastre di
roccia sottile. All’origine del distacco, la forte escursione
termica di questo periodo: nella notte la temperatura
scende di parecchi gradi sotto lo zero e di giorno invece
supera i 10˚. Solo alle 8.30 di ieri la Provinciale è stata riaperta al traffico dopo che i responsabili della Provincia,
prontamente intervenuti intorno all’una di notte, hanno verificato che non sussistevano, nell’immediato, altri pericoli.
Da questo ennesimo blocco alla circolazione hanno avuto
disguidi i pendolari che dovevamo scendere a valle: almeno trecento persone hanno raggiunto con notevole ritardo il loro posto di lavoro. E altri disagi si prevedono sino
al termine dell’opera di consolidamento visto che la strada
sarà chiusa dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30.
«Siamo alle solite - sottolinea il sindaco di Valstrona, Valentinio Valentini -: ogni qual volta si verifica anche un piccolo movimento franoso. la circolazione viene ovviamente
e giustamente bloccata. In questo caso siamo stati doppiamente sfortunati, perché prima di poter riaprire la strada abbiamo dovuto attendere le luci del giorno: con il buio era
impossibile per i tecnici provinciali, che ringrazio per il
loro pronto intervento, effettuare un sopralluogo sulla parete sovrastante per verificare se fosse in atto un distacco
più marcato. Purtroppo i disagi non sono stati da poco, con
tanti valligiani fermi a bordo della loro auto costretti ad arrivare in ritardo sul posto di lavoro. Quel che più è preoccupante - aggiunge Valentini - è che non possiamo far altro
che incrociare le dita».
A questo punto, torna in auge un’antica necessità: quella
di realizzare un collegamento alternativo che eviti l’isolamento in casi simili.
«Noi amministratori locali - spiega Valentini - non possiamo che ribadire la necessità di pensare alla costruzione
della strada Chesio-Luzzogno. Un collegamento che potrebbe essere utilizzato da molti automobilisti e che eviterebbe di farci piombare nell’emergenza in caso di chiusura
della Provinciale. Gli interventi da fare sarebbero molti: allargare la strada, che esiste già ma che è in condizioni pessime, metterla in sicurezza con il posizionamento di barriere e creare aree di scambio. Ma con le sole nostre forze
non possiamo farlo. Occorre che anche la Provincia e la
Regione sostengano questo progetto».
Anche il presidente della Comunità montana dello
Strona e Basso Toce, Paolo Rossetti, ha scritto al prefetto
chiedendo un incontro «per illustrare - così Rossetti - i progetti di sistemazione idrogeologica per tutelare
l’incolumità della nostra gente».
D.P.
La messa in sicurezza durerà ancora qualche giorno
Carnevale: notti in bianco nei locali
Piscina con palestra. In pineta
MALESCO - (m.d.a.) - Come mantenere vive in paese le antiche tradizioni
locali? Semplicemente lasciando aperti
anche di notte bar e pub.
Non si tratta di una provocazione né
tantomeno di un tentativo di emulare usi
e consuetudini forse più tipiche delle calde estati romagnole o di quelle ancora più
trasgressive di Ibiza.
Si tratta piuttosto di un’occasione, limitata a due sole
giornate, per difendere - ma
anche per rilanciare - vecchie usanze carnascialesche.
Ecco allora che sabato 11
febbraio, in occasione dell’annuale carnevale di Finero e successivamente, venerdì 24, durante i festeggiamenti previsti invece a Malesco, residenti e turisti potranno partecipare dopo i tradizionali appuntamenti serali in piazza anche a quelli notturni organizzati nei bar dei due centri. Con un
ordinanza a firma del sindaco viene infatti autorizzata in queste due giornate
l’apertura notturna degli esercizi pubblici fino alle 5 del mattino (precisamente l’11 febbraio a Finero e il 24 a
SANTA MARIA MAGGIORE - strutturazione completa della vasca (che
(m.d.a.) - Un intervento che ammonta presenta al momento perdite diffuse)
complessivamente a 575mila euro: è con una nuova impermeabilizzazione e
stato approvato dalla giunta il progetto la modifica nel contempo del meccadefinitivo per i lavori d’adeguamento nismo di ricircolo e del sistema di filtratecnico della piscina comunale.
zione dell’acqua. Lavori riguarderanno
Situato nei pressi della pialtresì i servizi igienici (con
neta, in un’area dove sono
docce e lavabi che saranno
presenti altre strutture spordotati di rubinetterie di tipo
tive quali i campi da tennis e
temporizzato per contenere i
da basket e il maneggio,
consumi d’acqua calda) e gli
l’impianto è di tipo "scospogliatoi che avranno riparperto" e quindi la gestione
tizioni interne differenti.
della struttura balneare si
Anche l’area esterna sarà
svolge esclusivamente duoggetto di operazioni di rerante la stagione estiva, nei
styling, al fine di migliorare
mesi che vanno da giugno
le condizioni di igienicità
ad agosto, in un periodo in
dell’attuale pavimentazione
cui la popolazione della Val
perimetrale della piscina.
Vigezzo raggiunge addiritInterventi sono inoltre pretura le 30mila presenze.
visti sull’impianto termico
Costruita diversi anni or
dell’acqua calda (che da gasono, la piscina risulta oggisolio sarà in futuro alimengiorno ormai obsoleta. Da
tato a gas metano) e su
Lavori alla piscina
qui l’esigenza manifestata
quello elettrico.
dall’amministrazione comunale di dar
E al fine di riqualificare e potenziare
corso a breve ai necessari lavori di am- la struttura l’attività classica di balneamodernamento. Il progetto, redatto zione, sarà infine affiancata da quelle
dagli ingegneri Francesco Brambati e motorie complementari, mediante la reaValter Zanetta, mira al recupero funzio- lizzazione di una piccola palestra alnale dell’intero impianto attraverso la ri- l’aperto.
Malesco). Un provvedimento, questo
emanato dall’amministrazione comunale, che dovrebbe quindi sposare appieno le aspettative dei tanti amanti del
carnevale "no stop": «Qui in paese sono
tre i bar che si potranno avvalere della
facoltà di tenere aperto fino
all’alba - spiega Rocco Ramoni a nome del Gruppo giovani di Finero (ente che si occupa
dell’organizzazione
della kermesse più pazza dell’anno) - e quindi dopo la
consueta serata danzante nei
locali dell’asilo con il complesso I cinque per cento, ci
si potrà continuare a divertire in compagnia tirando
tardi negli esercizi pubblici».
La festa finerese proseguirà domenica pomeriggio
con il tradizionale carnevale
dei bambini e alla sera,
sempre all’asilo, con un’altra serata danzante. A Malesco, invece, il programma
definitivo dei festeggiamenti del
weekend del 25 febbraio sarà reso noto
solo nei prossimi giorni ma, ovviamente, anche in paese c’è attesa per la
lunga notte di baldoria.
LA CURIOSITA’
Passa lo "slitùn"
Spettabile redazione,
nell’articolo intitolato "C’era una volta la comunità
degli spalatori" di domenica 29 gennaio scorso, Mario
Visco ha perfettamente sintetizzato il mio pensiero.
L’abbondanza della nevicata (o forse il mio entusiasmo per l’evento) ha tuttavia giocato un piccolo
scherzo ai nostri telefonini e così il "cuneo spartineve"
usato un tempo per pulire le strade - slitùn nel dialetto
vigezzino - è diventato la cala, che invece era la spalatura della neve a forza di braccia. Mi scuso se, durante
l’intervista poi pubblicata, mi sono espresso in modo
poco chiaro. La precisazione è dettata dal rispetto che
nutro per il mio dialetto, al quale devo molto. Con perfetta stima e viva cordialità,
Benito Mazzi
--(m.v.) - Nessun’incomprensione, né - almeno nel
traffico telefonico - interruzioni dovute a Sorella Neve.
Piuttosto s’è trattato di sovrapposizione dialettale:
il vernacolare cala, a poche leghe dalla Val Vigezzo,
indica proprio quel cuneo spartineve che, nella bella
stagione d’una vita fa, restava parcheggiato ai crocevia, in attesa dell’inverno. Quando ancora la prevenzione non era un mero slogan. Dunque mea culpa.
Nuovo segretario. Sperando che non scappi
Importante maquillage alla struttura balneare
Romano a Orta: l’opposizione bacchetta i troppi cambi all’Anagrafe
"Ridateci i prelievi a domicilio"
ORTA SAN GIULIO - (d.p.) - Consiglio comunale dai toni "soft" quello di
mercoledì sera. Solo due i punti all'ordine del giorno, entrambi approvati all'unanimità. Evento, quest'ultimo, più
unico che raro viste le polemiche in
corso tra maggioranza e minoranza.
Fatto sta che è stata ratificata la convenzione con il Comune di Vignone per
la nomina del nuovo segretario comunale. Si tratta del dottor Michele Romano, in passato segretario anche ad
Ameno: «Una persona equilibrata e stimata - così ilsindaco Stefano Cusinato cui non possiamo far altro che augurare
buon lavoro. Da parte nostra - ha concluso il primo cittadino - troverà massima collaborazione e disponibilità,
anche perché la missione che ci guida è
la stessa: lavorare nell'interesse dei cittadini. E sono certo che riusciremo ad otte-
VARZO - (u.g.) - La lettura ed approvazione dei verbali precedenti, la nomina della commissione elettorale,
un’integrazione di un atto di servitù per la località Salè,
l’esame e la relativa approvazione di un piano Pec in località Pasquè, più due interpellanze presentate dalla minoranza relative alla situazione dell'accesso all' Alpe Veglia, e del servizio prestato dall'Asl al domicilio dei malati. Questi i punti all'ordine del giorno del consigli comunale di mercoledì sera. Per la commissione elettorale
sono stati eletti due membri della maggioranza, Adriano
Punchia e Lucia Rossetti, che saranno affiancati dal sindaco Adriano Cordoni, e dal consigliere di minoranza Enrico Castelli. È stata poi approvata all'unanimità l’integrazione di un atto di servitù per la località Salè, dove è stato
interrato, su terreni di privati, un tubo dell'acquedotto, e
posizionata una griglia di raccolta delle acque meteoriche. I proprietari hanno richiesto al Comune di dividere
la spesa di smantellamento della griglia in caso del
cambio di destinazione del terreno e di edificazione d’un
immobile. Nella prima delle due interpellanze, invece, si
richiedevano lumi alla maggioranza sull'accesso all'Alpe
nere questo risultato». Più ironica la dichiarazione del capogruppo di minoranza Fabrizio Morea: «Al nuovo segretario - ha sottolineato Morea -, che conosco e stimo e che avrei voluto con me
nel corso della mia amministrazione, rivolgo un auspicio: che possa rimanere a
lungo e che non sia costretto a scappare
come invece è successo a chi lo ha preceduto. E spero - ha concluso l'ex sindaco
- che possa riuscire a togliere la confusione che regna sovrana in alcuni uffici
comunali, su tutti quello dell'Anagrafe
dove continuano ad avvicendarsi responsabili». Nel corso del consiglio è stata
anche eletta la nuova commissione elettorale che, secondo quanto prescritto
dalla nuove legge, sarà composta da tre
consiglieri: per la maggioranza Domenico Rigotti e Levados Dimiatridis e per
la minoranza Renzo Angeleri.
Michele Romano
Veglia. Il sindaco Adriano Cordoni ha risposto che, a
fronte di un incontro cui hanno partecipato amministratori e tecnici di Provincia, Regione, e dei due Comuni
interessati, Varzo e Trasquera, s’è deciso d’affidare a un
tecnico la preparazione di una relazione sui pro e contro
delle tre ipotesi sinora emerse per migliorare l'accesso all'Alpe Veglia, cioè la costruzione di una funivia, la sistemazione della strada esistente o la costruzione d’una galleria. Si attenderà quindi l'esito di questa relazione prima
di prendere una posizione ufficiale.
La seconda interpellanza riguardava la riorganizzazione effettuata dalla scorsa primavera dall'Asl 14, che
ha deciso che i prelievi domiciliari debbano essere effettuati solo alle persone allettate (cioè coloro che non possono fisicamente alzarsi dal letto, ndr) escludendo così
dal servizio anche gli anziani, che, per motivi vari, hanno
oggettive difficoltà a recarsi presso i vari presidi. S’è deciso all'unanimità di coinvolgere gli altri paesi che hanno
la stessa problematica per chiedere all'Asl di riavviare il
servizio domiciliare, facendo pesare le peculiarità territoriali dei paesi montani.
Cheggio ritorna sullo skilift. E da sabato gare di sci
ANTRONA - (ma.bo.) - Si torna a sciare da
questo fine settimana, a Cheggio, grazie allo
skilift lungo 450 metri, con una portata oraria
di 720 persone, che "decolla" dal piazzale del
Rifugio Cai Novara e salirà da quota 1450 ai
1506 metri dell'Alpe Fornalino. L'impianto di
risalita, fermo dal 2001, è pronto a tornare in
funzione potenziato (la portata oraria precedente era di 400 persone): testato nei giorni
scorsi dall'Ufficio Impianti a Fune di Novara,
l’impianto ha superato il test. La spesa per adeguarlo è stata di circa 503mila euro, somma che
in buona parte è stata coperta con fondi regionali e provinciali e con 10mila euro provenienti
dalla Comunità montana della Valle Antrona.
L'impianto fu aperto 35 anni fa grazie a un'iniziativa del Cai e dell'associazione "Amici sci"
di Cheggio, gruppo di volontari animato dal desiderio di favorire la pratica dello sci in Valle
Antrona. Era utilizzato soprattutto da famiglie.
A circa metà percorso dello skilift, deviando
sulla sinistra, era sorto anche un caposcuola
con un secondo skilift a corda: l'impianto già lo
scorso anno è stato sostituito con un tapis roulant di 80 metri. Per sfruttare al meglio lo skilift, il Soccorso alpino e speleologico piemonese della Decima delegazione Valdossola sezione di Antrona, Premosello, Villadossola organizza sabato pomeriggio all'Alpe Cheggio la
gara Ski alp 2005. Ieri, intanto, è stata battuta la
pista da sci: purtroppo le giornate di sole e le
temperature più elevate dei giorni scorsi hanno
ridotto notevolmente il manto di neve della
scorsa settimana, comunque gli sciatori non rimaranno delusi. L'apertura dell'impianto è prevista nei fine settimana dalle 9 alle 16.30 e il
costo del biglietto giornaliero è di 10 euro per
gli adulti e di 8 euro per i bambini e sarà possibile anche acquistare il biglietto valevole solo
per mezza giornata al prezzo di 6 euro. La gestione dell'impianto è affidata a soci volontari
della cooperativa "il Sogno": «Lo skilift è passato di recente dalla Comunità montana alla
competenza del Comune di Antrona - dice l'assessore della Comunità montana Marcello Val-
terio - fermo restando che in caso di bilancio in
perdita l'ente montano che riunisce i Comuni
della Valle Antrona comparteciperà con propri
fondi al risanamento dei conti. Ora che l'impianto da skilift, costruito negli anni '60 e
fermo da anni, potrà funzionare di nuovo tutta
la valle è decisa a giocare la carta del rilancio
turistico anche attraverso la pratica dello sci».
La gara di sci alpino è un confronto sportivo
non competitivo che prevede una quota di iscrizione di 10 euro, comprensivo di un pacco gara
e della cena al rifugio Cai Novara, da effettuarsi entro le 14.30. La partenza è prevista alle
17 e gli sciatori dovranno essere provvisti di
arva, casco e pila frontale.
Cheggio: si torna a sciare