TRASFORMAZIONE E CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI CENNI
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TRASFORMAZIONE E CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI CENNI
TRASFORMAZIONE E CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI CENNI SULLA DEGRADAZIONE DEGLI ALIMENTI Fino dai primi istanti , dall’ interruzione del ciclo vitale, comincia una degradazione non subito evidente. Questa , è legata al normale ciclo biologico della vita. Tutte le sostanze morte dovranno essere degradate e restituite in natura sotto forma di sostanze semplici. Unica eccezione è rappresentata dalle sementi, che racchiudono l’ embrione, che in condizioni adatte darà vita ad una nuova pianta. Queste sostanze semplici, rappresentano i mattoni fondamentali della vita, utilizzati per lo sviluppo e la crescita di tutti gli esseri viventi. La degradazione avviene ad opera di molteplici organismi es insetti ,piccoli roditori ma soprattutto ad opera di microorganismi, batteri e funghi che costituiscono delle vere e proprie squadre specializzate di guastatori-demolitori. Talvolta in particolari condizioni ambientali e, in diverse sostanze, si possono formare anche sostanze tossiche e nocive. Andremo ad esaminarle nella trattazione del capitolo dei batteri e funghi. Per rallentare o impedire la degradazione che renderebbe inutilizzabile gli alimenti, l’uomo si è inventato sin dall’ antichità dei sistemi di conservazione. Ai nostri tempi sappiamo in maniera certa, che prima si interviene nella conservazione, maggiori saranno i vantaggi in termini di salubrità e qualità merceologiche di tutte le sostanze alimentari. La trasformazione di molte sostanze alimentari, che andremo successivamente a trattare rappresenta certamente una degradazione pilotata ad opera dell’uomo. Vedi la produzione di vino, birra, yogurt, verdure fermentate, ecc . ecc. IGIENE E CURA DELLA PERSONA Questo capitolo èdedicato al comportamento che la persona deve seguire durante alcune fasi delle preparazioni alimentari. In particolare quando ci si trova ad operare a contatto diretto con gli alimenti. E’ consigliabile l’uso di una cuffia che deve contenere tutti i capelli , l’uso di guanti in lattice o nitrile se si hanno ferite alle mani o unghie lunghe. Le unghie possono rivelarsi una potenziale fonte di inquinamento. Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone se tocchiamo oggetti estranei alle nostre specifiche lavorazioni….. Indossare la mascherina se siamo raffreddati. Il problema dei portatori sani (informativa) Materiali generalmente usati per le lavorazioni L’ utensileria consigliata è l’acciaio inox, le superfici dovranno essere il più possibile lisce per permettere una buona pulizia. No pentole in alluminio e rame...ne parlo durante la lezione. DETERGENZA SANIFICAZIONE DISINFEZIONE DELLE SUPERFICI Con queste tre operazioni, possiamo già aprire il capitolo legato alle finalità delle conservazioni degli alimenti. Infatti, presupposto fondamentale per la riuscita del nostro lavoro è quello di ridurre al massimo la presenza di microorganismi nel prodotto finale. Come?? Partendo anche dalle superfici e attrezzi usati. Con queste tre fasi andremo a ridurre notevolmente la carica batterica totale presente sulle superfici interessate. Detergenza. Con la detergenza mediante acqua calda e adeguati detersivi, dobbiamo rimuovere tutte le impurità presenti, polveri, sporco, ed altre sostanze in modo da ridurre drasticamente la presenza di microrganismi. Si dovranno rispettare i tempi di azione dei detergenti e loro temperature di impiego, la miscibilità , per aumentarne l’ effetto. Attenzione all’uso e miscibilità dei diversi detergenti e disinfettanti in rapporto al pH. Ne parlo nel dettaglio durante la lezione Importante….leggere sempre le istruzioni d’ uso. La detergenza delle superfici e attrezzi in legno. Se interessati ne parliamo durante La lezione. Sanificazione. Consiste nella rimozione totale dei detergenti e sporco mediante acqua calda o bollente, abbassando ulteriormente la carica batterica. Sterilizzazione. La fase di sterilizzazione ha lo scopo di ridurre al minimo la presenza di microorganismi e loro forme di resistenza(spore). Si può fare mediante calore , acqua bollente o vapore o mediante composti chimici usati con cautela, rispettando dosi, tempi e temperature per evitare intossicazioni, corrosioni e residui. Eventuali approfondimenti durante la lezione. METODI DI CONSERVAZIONE DELLE SOSTANZE ALIMENTARI TERMIZZAZIONE.E’ un blando sistema di riscaldamento circa fino a 60 °C ; la preparazione dovrà essere subito raffreddata, messa in frigorifero e consumata in breve tempo. PASTORIZZAZIONE Consiste in un riscaldamento che può portare il prodotto ad una temperatura anche vicina ai 100° C per un tempo variabile, a seconda del prodotto trattato. Durante questa fase che serve a provocare la morte dei microorganismi ed eventuali forme di resistenza(spore) vengono però denaturate, con conseguente perdita di valore biologico anche numerose vitamine. Nelle moderne lavorazioni industriali ,esistono degli impianti in grado di raggiungere delle alte temperature per pochi secondi. Subito dopo il prodotto viene rapidamente raffreddato. Cosi facendo vengono preservate le preziose sostanze nobili es vitamine. STERILIZZAZIONE. Operazione che ha lo scopo di provocare la morte di tutti i microorganismi presenti ed anche le loro forme di resistenza. Per quanto riguarda le nostre preparazioni alimentari questa operazione è di difficile attuazione in quanto servono delle attrezzature particolari. Inoltre si andrebbe a pregiudicare la qualità della preparazione, causa le alte temperature impiegate. CONGELAMENTO-SURGELAZIONE Il congelamento, consiste nel portare l’ alimento a basse temperature in maniera da inattivare lo sviluppo dei batteri e conseguente degradamento delle proprietà alimentari. La surgelazione consiste nel portare il più rapidamente possibile l’ alimento a - 18 °C ed oltre. Questo ci permette di ottenere un alimento che conserva integre tutte le sostanze nutritive e le qualità organolettiche. Da considerare che la surgelazione rappresenta una tecnologia di tipo industriale, in quanto necessita di particolari macchine( abbattitori) di cui i nostri normali congelatori non sono dotati. Le considerazioni che possiamo fare sulle nostre derrate da congelare. Per le verdure a foglia è consigliabile cuocerle non completamente in poca acqua e conservarle quanto più asciutte possibile. Questo perché durante la fase di congelamento si formano dei cristalli di ghiaccio che vanno a distruggere i tessuti danneggiando i costituenti più nobili. Ci sono poi dei prodotti che si prestano meglio di altri al congelamento…es fagioli piselli mirtilli. Cito l’esperienza di una anziana signora che durante l’ autunno faceva i sacchetti con le verdure dell’ orto per fare il minestrone durante l’ inverno. Tagliava a dadini le carote, sedano prezzemolo ecc, le metteva in un tegame, faceva appassire a fuoco lento, raffreddava rapidamente e metteva in congelatore, così facendo riusciva a conservare i profumi della verdure come fossero freschi. Ecco l’ importanza di congelare i prodotti con meno umidità possibile. Approfondimenti se il caso durante la lezione ESSICAZIONE Consiste nel togliere umidità all’ alimento in misura tale da non compromettere le caratteristiche organolettiche e garantirne la conservabilità . L’ acqua rappresenta una fonte indispensabile per la vita. Rendendola indisponibile si può fermare la degradazione delle sostanze alimentari. Per le nostre preparazioni casalinghe possiamo usare dei piccoli essicatori , (fornetti) che si trovano in commercio. Con un po’ di esperienza possiamo ottenere dei prodotti essicati di buona qualità . Possiamo essiccare usando il calore solare, ma alle nostre latitudini non otteniamo dei buoni risultati, in quanto nel tempo necessario per l’ essicazione si possono verificare delle fermentazioni non desiderate. Temperature di essicazione delle diverse derrate Erbe officinali Frutta….i diversi frutti…il ruolo dell’ etilene(ormone della maturazione della frutta) funghi. Di questi argomenti, se interessati approfondiremo durante la lezione. MICOORGANISMI FABBISOGNI BIOCHIMICI E METABOLICI Prima di tutto sono necessarie alcune importanti considerazioni: Non ci sarà alcuna modificazione o inquinamento della sostanza alimentare se non c’è la presenza del microorganismo. Non è la presenza nella sostanza del microorganismo, in quanto tale, che provoca modificazioni ,alterazioni o intossicazioni, ma ciò che produce durante il suo ciclo vitale. Lo sviluppo dei microorganismi è strettamente legato a dei precisi parametri vitali, quindi la modificazione di questi parametri escluderanno o meno le alterazioni delle nostre preparazioni. Approfondimenti durante la lezione. Parametri vitali principali: Ph..Esprime la misura di acidità , neutralità o basicità di una soluzione. Approfondimenti durante la lezioneIn parole semplici ogni organismo vivente esplica le sue funzioni vitali entro dei limitati campi di Ph. Modificando il Ph si può favorire o inibire la crescita di un microorganismo rispetto ad un altro o in casi estremi inibire la crescita della quasi totalità dei microorganismi. ACQUA LIBERA Rappresenta l’acqua presente nell’ alimento non legata chimicamente , quindi disponibile per lo sviluppo del microorganismo. TEMPERATURA Ogni essere vivente possiede una propria temperatura che gli consente di espletare al meglio le proprie funzioni vitali. Va da se che la modificazione di questa modifica ,rallenta o ferma lo sviluppo. E’ stato dimostrato che non esistono temperature basse tali da uccidere la maggio parte dei microorganismi. FABBISOGNO DI OSSIGENO In base a questo parametro i microorganismi vengono classificati come segue Aerobi obbligati. Per la loro vita l’ ossigeno è indispensabile. Es le muffe. Aerobi facoltativi. Possono vivere sia in presenza che in assenza di ossigeno. Es i lieviti. Anaerobi obbligati. Sono costretti a vivere senza la presenza di ossigeno, che rappresenta un elemento mortale per il loro metabolismo. Es i clostridi Batteri che causano il tetano ed il c botulino. Anaerobi facoltativi. Preferiscono vivere in assenza di ossigeno ma possono tollerarne piccole quantità. A causa della complessità di questo capitolo, seguirà eventuale approfondimento durante la lezione . Microorganismi che maggiormente interessano le nostre preparazioni alimentari. LIEVITI- Microorganismi appartenenti al regno dei funghi. Sono responsabili di varie fermentazioni, attaccano le sostanze zuccherine della frutta e cereali producendo anidride carbonica e alcool. Anaerobi facoltativi, Ph acido 3,5-6 ,temperatura ottimale di sviluppo da 3 a 10 °C. Possono alterare le nostre preparazioni quando non sono stati rispettati i tempi e le temperature di pastorizzazione. Le alterazioni sono rese evidenti dal rigonfiamento della capsula e dalla formazione di bolle nella confezione. Il prodotto risulta cosi non commestibile ma non tossico. Vengono inattivate…anche le loro forme di resistenza (spore)mediante pastorizzazione. La temperatura impiegata varia a seconda della natura della preparazione. MUFFE -Microorganismi appartenenti al regno dei funghi. Sono in grado di degradare praticamente qualsiasi sostanza alimentare, dalla frutta alla verdure, ai cereali alla carne. In particolari condizioni di temperatura ed umidità possono produrre delle tossine (micotossine) estremamente tossiche anche in minime quantità. ( ppb). Grazie alla presenza di particolari enzimi possono agire in un ampio campo di Ph rendendo l’ alimento inutilizzabile. Possono vivere a temperature da 0 a anche più’ di 40°C. la loro azione è strettamente legata alla presenza di ossigeno. Il loro sviluppo è manifesto sulle superfici dei prodotti attaccati , con la presenza di una peluria grigia, verde, marrone o rossiccia a seconda delle varie specie. In realtà quando noi vediamo questi segni manifesti, il prodotto è stato attaccato anche sotto la superficie dove nel frattempo si ‘e sviluppato il micelio. Con la pastorizzazione vengono eliminati il fungo ed anche le spore. Rapporto tempo - temperatura. Per le derrate contaminate da micotossine, queste non possono essere consumate in quanto altamente tossiche… la loro molecola resiste al calore , quindi non viene inattivata con le normali temperature di pastorizzazione… eventuali approfondimenti durante la lezione. CLOSTRIDI (C botulino). Sono dei batteri anaerobi obbligati, devono quindi vivere in assenza di ossigeno, che rappresenta un elemento estremamente tossico per la loro vita. Vivono principalmente nel terreno. Per questo tipo di batteri l’ acqua ossigenata rappresenta un ottimo disinfettante . Produce spore . Il C botulino è in grado di produrre una tossina molto tossica che agisce sui centri nervosi e che in alcuni casi può provocare la morte. Il batterio è in grado di produrre la tossina ad un Ph superiore a 4,5. Mentre se il pH è inferiore il batterio è vitale ma la tossina non viene prodotta. La tossina è termolabile(viene distrutta mediante prolungata bollitura) **Distruzione o inattivazione delle tossine e altri composti tossici, a richiesta ne parliamo durante la lezione. I fenomeni insoliti che si possono verificare nelle nostre conserve alimentari dovuti all’ azione del C botulino , possono essere manifesti e non. Infatti le alterazioni provocate non sono sempre manifeste. Chiarimenti durante la lezione. LISTERIA. Sono dei batteri che si selezionano e agiscono in particolari condizioni , quando non vi è competizione con altri microorganismi. Vivono a bassissime temperature, sono in grado di vivere e moltiplicarsi anche a 0 ° C, resistono bene al sale ed anche a molti disinfettanti chimici.**Termini di CBT x causare infezioni. Possono causare enteriti, ascessi ed anche pericolose meningiti- e danni fetali. Vive sia in presenza che in assenza di ossigeno. Si trova sulle superfici , nel terreno e nell’ acqua. E’ ucciso mediante pastorizzazione. BACILLU CEREUS. Batterio a forma di bastoncino, termofilo, presente nel terreno e praticamente su tutte le superfici. Alcuni ceppi producono gravi enteriti talvolta anche mortali. Attacca varie sostanze, cereali carni latticini verdure. IL meccanismo di azione è molto subdolo. Durante la bollitura e i diversi trattamenti termici che vengono impiegati durante i processi di lavorazione delle derrate alimentari , il batterio viene distrutto. La forma di resistenza si attiva quando la temperatura si abbassa, dando vita al nuovo ciclo biologico del batterio che potrà produrre la tossina. E’ alla fine di un processo produttivo abbattere rapidamente la temperatura dell’ alimento, evitando così l’ insorgere di potenziali infezioni. STREPTOCOCCHI, STAFILOCOCCHI…Forme sferiche disposte a catenella le prime, a grappolo le seconde, sono generalmente presenti negli alimenti ricchi di grassi e proteine, non igienicamente protetti. La loro diffusione e data dalla trasmissione da uomo a uomo .Molti ceppi risultano molto virulenti e resistenti agli antibiotici. Si possono insediare nelle cavità orali….naso, faringe, intestino e sono trasmissibili mediante aerosol. Possono produrre tossine che danneggiano varie parti del corpo …articolazioni ,arterie ,vie urinarie .Vengono distrutti mediante pastorizzazione. Nel caso degli streptococchi possono coesistere sia streptococchi del tipo lattico ed anche fecali La loro presenza nelle acque potabili è sintomo di inquinamento fecale **Il problema dei portatori sani….Apprestamenti protettivi delle persone addette alle lavorazioni. Ulteriori approfondimenti alla lezione. Famiglia delle enterobatteriacee Batteri di forma bastoncellare, non sporigeni, che attaccano gli alimenti ricchi di proteine, es carni latticini legumi. Sono dei batteri termofili. Il loro metabolismo produce delle sostanze di degradazione molto tossiche,(ammine biogene) alcune forme producono anche modificazioni del colore degli alimenti. Appartengono a questa famiglia dei batteri che normalmente sono presenti nel nostro intestino, e che contribuiscono assieme alla diversa flora intestinale , al suo buon funzionamento. Possono rappresentare sicuramente patogeni alcuni tipi es salmonella, E coli, yersinia, ecc ,**eventuali approfondimenti durante la lezione. Enterobatteri( coliformi) Vengono uccisi mediante pastorizzazione. Il problema dei portatori sani. Pseudomonas…..Batterio bastoncellare ubiquitario, Vive bene a basse temperature e fino 45 °C. Alcuni ceppi hanno effetti cromogeni, sugli alimenti attaccati(vedi mozzarella blù)Tollerano bene il sale. Alcuni producono delle tossine che possono causare seri danni alle vie urinarie ai polmoni, soprattutto alle persone immunodepresse, Sono resistenti a molti antibiotici. Vengono uccisi con la pastorizzazione. FERMENTAZIONI Fermentazione alcolica Per sommi capi…La fermentazione alcoolica avviene ad opera dei lieviti, che trasformano gli zuccheri presenti nella sostanza alimentare in alcool ,anidride carbonica ed altre sostanze in piccola quantità. Le caratteristiche organolettiche del prodotto finito sono legate alla diversa natura dell’ alimento fermentato. In effetti ogni alimento contiene diversi zuccheri e sostanze che daranno luogo a prodotti unici nella loro natura. Eventuali approfondimenti. Fermentazione lattica. Fermentazione omolattica ed eterolattica Anche questo processo fermentativo più essere considerato come una forma di trasformazione conservazione di alimenti. Nel primo caso i principali prodotti finali saranno acido lattico e anidride carbonica, oltre ai vari prodotti aromatici a seconda degli alimenti impiegati. Nel secondo caso i prodotti finali oltre che acido lattico ,anidride carbonica si sviluppa anche alcool etilico, naturalmente, sempre in rapporto agli zuccheri presenti negli alimenti ,ortaggi, presenti all’inizio del processo fermentativo. Fattore importante da tenere presente è che queste fermentazioni oltre che rappresentare un valido metodo di conservazione ,arricchiscono l’ alimento di valore aggiunto dovuto alla massa batterica, sviluppatasi durante le varie fermentazioni, ricca di vitamine e proteine nobili. CONSERVANTI NATURALI E LORO MECCANISMO DI AZIONE CLORURO DI SODIO(sale da cucina) L’ azione conservante del sale è nota da tempo immemorabile. La sua azione sui microorganismi nei processi vitali può essere sfruttata a nostro vantaggio sia per inibire ,limitare o bloccarne lo sviluppo ed in dosi appropriate anche provocarne la morte. Esso agisce sulle membrane delle cellule modificandone il processo osmotico. Questo fa si che le cellule si svuotino al loro interno. Espellendo l’ acqua cessano le loro funzioni vitali….privazione dell’ acqua libera. E’ il caso delle salamoie….soluzioni di acqua e sale , che, a seconda della loro concentrazione salina e tipo di prodotto usato, garantiscono una fermentazione guidata vedi crauti, composte(verze-rape, ecc) ,oppure a concentrazioni maggiori il blocco totale delle fermentazioni. Le concentrazioni di sale usate nelle nostre preparazioni variano da un minimo del 3% ad un max del 10%. Sopra queste percentuali si può pregiudicare notevolmente le caratteristiche organolettiche dei prodotti. Da notare inoltre che i diversi alimenti ,date le loro specifiche caratteristiche richiedono diverse concentrazioni.(ES. se le olive possono tollerare una conc. max del 10% non può valere ad es. per i fagiolini che ad alte concentrazioni possono subire fenomeni di “lessatura”). La salamoia prima di essere usata deve essere bollita. NB Esistono microorganismi che tollerano concentrazioni di sale anche superiori al 10%.Le salamoie come soluzioni di conservazione degli alimenti sono spesso associate alle soluzioni di aceto. Accortezze nell’ uso del sale ….mettere il sale nell’ acqua bollente sempre all’ ultimo momento prima di aggiungere l’ alimento, specie se si usano pentole in rame ,alluminio o ghisa, questo a causa dell’ alta aggressività del sale. ZUCCHERO. (saccarosio) L’ aggiunta dello zucchero ha funzione affine al sale. Anche questo modifica o interrompe il ciclo vitale delle cellule , agendo sulla membrana cellulare e modificando la pressione osmotica. Inoltre essendo anidro assorbe l’ eventuale acqua in eccesso : concentrando l’ alimento, lo rende di fatto inutilizzabile per la maggior parte dei batteri, Ad eccezione di alcuni microorganismi detti osmofili, che tollerano elevate quantità di zuccheri. ACETO (acido acetico) L’ azione dell’ aceto ha lo scopo di abbassare il Ph ,evitando lo sviluppo di batteri pericolosi. E’ spesso, associato alle soluzioni saline che ne aumentano l’ effetto. SUCCO DI LIMONE (acido citrico) Ha effetto acidificante ed antiossidante, abbassa il pH e rallenta l’ azione negativa dell’ ossigeno. LE CONSERVE DI FRUTTA Confetture , marmellate. La preparazione di queste conserve, si fa’ generalmente con frutta ben matura, privata della buccia, con aggiunta di zucchero ed eventuali aromi, es. scorza di limone grattugiata, cannella, ecc. Le modalità di preparazione sono variabili : da notare che la frutta è acida e di conseguenza il Ph è basso, sotto 4,5 ;se poi aggiungiamo del succo di limone siamo ancora più sicuri. Si può preparare il tutto alla sera e lasciare riposare in una pentola chiusa al fresco per facilitare lo spappolamento della frutta, oppure , fatta la preparazione si mette a bollore asciugando il contenuto sino a consistenza desiderata. Attenzione alla caramellizzazione dello zucchero. Si mette il contenuto nei vasi preferibilmente riscaldati e si chiude con tappo ermetico. Si porta a bollitura avendo cura di coprire i vasi con acqua in modo che questi risultino sommersi. I tempi di pastorizzazione variano a seconda del volume e della consistenza della conserva. Le conserve di pomodoro sicuramente le sapete fare meglio di me. Un richiamo al clostidium. B. già descritto nel capitolo dei batteri. In commercio esistono delle cartine al tornasole che danno un indice del Ph , per il loro uso ne parlo durante la lezione. Conserve di verdure. Se per la frutta il Ph e sostanzialmente acido 4,5 e sotto, per le verdure è sicuramente meno acido, generalmente per questo tipo di conserve si tendono ad usare acidificanti quali aceto, vino bianco ,succo di limone, +zucchero e olio per le verdure in agrodolce, sia come conservante diretto che come preparazione, spesso associato al sale de cucina. In questi casi le varie verdure vengono preparate tagliate a pezzetti, messe negli appositi vasi precedentemente sterilizzati. Successivamente viene aggiunta a caldo la soluzione precedentemente preparata, si chiudono bene i tappi e si lascia il tutto a raffreddare in una pentola chiusa. I funghi, vengono bolliti in una soluzione di acqua e aceto al 50% ,scolati e lasciati asciugare leggermente e messi nei vasi e sommersi di olio. E’ consigliabile che tutta la verdura conservata sott’ olio abbia subito una previa acidificazione**Rischi da infezioni da C, botulino. La composta di verdure Rappresenta una conservazione sotto sale che nella maggior parte dei casi non subisce la fermentazione. Si tratta di bollire le verdure.(una scottata), generalmente si usano le verze , le rape tagliate a fette, le “ravizze “ che rappresentano le foglie delle rape. Successivamente si mettono ad asciugare per 12 ore, si tagliano a fettine ,si impastano si salano in varie fasi sino a che hanno “preso “ il sale , poi si dispongono in un contenitore avendo cura di premere a fondo in modo da favorire l’ eliminazione dell’aria. Finita questa operazione si pone‘ un peso sopra la massa preparata e si chiude ermeticamente. L ’azione del sale favorisce lo spurgo dell’ acqua rimasta nelle verdure sommergendole. Si forma una sorta di salamoia che conserva la verdura ed impedisce anche il formarsi di muffe. Dopo 40 gg la composta così ottenuta potrà essere consumata. “Krauti”: Può’ essere considerata una vera e propria fermentazione lattica. Relativamente semplice da preparare, sempre che si usino le solite procedure igienico sanitarie nel corso della lavorazione. Si usa il cavolo cappuccio ma possono venire usate anche le rape o meglio le foglie. Tutte le parti della pianta devono essere accuratamente lavate e sommariamente asciugate. Si tagliano a striscioline, si dispongono a strati in un contenitore, si aggiunge del sale grosso. facoltativamente si può procedere così: ogni strato 2 foglie di alloro, semi di cumino 2-3 bacche di ginepro, si pressa energicamente ad ogni strato. A fine operazione si dispongono le foglie intere dei cavoli sopra il tutto. Si mette un peso per impedire che durante la successiva fermentazione il preparato resti sommerso dal liquido che andrà a formarsi. Si chiude ulteriormente con un coperchio La fermentazione acida che si sviluppa darà origine ai crauti. Dopo 30gg la preparazione potrà essere consumata, previo lavaggio in acqua fredda per togliere l’ eccesso di sale . Succhi di frutta.. a richiesta CONCLUSIONI In questa relazione ho cercato e cercherò di spiegare in maniera semplice ed efficace tutto quello che ho appreso nei miei 40 anni e passa di lavoro nel campo agro alimentare. Non è tutta farina del mio sacco, mi sono anche documentato altrove… Spero di darvi delle utili informazioni che vi facciano apprezzare le vostre preparazioni alimentari. Ma soprattutto una maggiore consapevolezza che il lavoro che state facendo sia corretto. Ci saranno sicuramente delle inesattezze, se emergeranno avremo modo di discuterne assieme –