Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla

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Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando
di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona
umana…
Costituzione della Repubblica Italiana, art. 3
La scuola è aperta a tutti.
Costituzione della Repubblica Italiana, art. 34
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“GIOVANNI CASELLI”
Istituto Professionale Industria e Artigianato per la Ceramica e la Porcellana
Istituto Tecnico indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie
Liceo Artistico indirizzo Design
Parco di Capodimonte–Napoli. Tel. 0817413403 - fax 0817419144
http://www.istitutocaselli.it– email [email protected]
Dirigente Scolastico: Ing. FRANCESCO DE ROSA
Direttrice dei Servizi Generali Amministrativi: sig. ra MARIA ANNA LAUROGROTTO
P.O.F. 2014 - 2015
1
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La scuola può svolgere appieno il suo compito se si presenta come una comunità accogliente ed esperta, fondata su
un patto educativo; una comunità che aiuta i giovani all'esercizio della cittadinanza attiva e responsabile,
all'esperienza del metodo democratico, al rispetto della legalità, al valore della gratuità e del dono nelle relazioni
personali, all'importanza del bene comune.
Però questi riferimenti etici non diventano prassi coerente se nella scuola manca un'anima, una
comune ispirazione, una prospettiva, una passione che coinvolge allievi e docenti nel gusto della
scoperta, della ricerca, nella costruzione del sapere, nella soddisfazione di creare qualcosa di
nuovo, di proprio, di distintivo; qualcosa che dia significato alla propria storia, alle proprie scelte,
ad un progetto di una società più giusta e solidale.
Se Martin Luther King disse "I have a dream" e non, invece, "Ho un piano quinquennale",
evidentemente un motivo c'è: gli uomini hanno bisogno di condividere un sogno per dare il
meglio di se stessi, devono poter immaginare in modo discontinuo ciò che potrebbe realizzarsi.
Oggi, in un mondo sempre più complesso e in continua trasformazione, l'immaginazione è il
valore aggiunto per quanti vogliono creare qualcosa di nuovo sul piano culturale, formativo ed
economico.
Per gli uomini e per le organizzazioni, il futuro appartiene a chi sa immaginarlo.
Non sono le parole di un visionario o di un profeta pedagogico; sono, “semplicemente”, le
parole che il Ministero ha usato per introdurre le LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO
ORDINAMENTO del secondo biennio e del quinto anno dei nuovi Tecnici e Professionali.
Sono il nostro orizzonte: questo ci aspetta e questo ci spetta.
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UN’INTRODUZIONE PER I GENITORI, I NOSTRI ALUNNI D’OGGI E DI DOMANI,
PER TUTTI QUELLI CHE AMANO, CONOSCONO E VOGLIONO FAR CONOSCERE IL
CASELLI
INNANZI TUTTO: CHE COSA SIGNIFICA POF?
Significa Piano dell’Offerta Formativa.
E cosa significa Piano dell’Offerta Formativa?
Significa che ogni scuola d’Italia deve far conoscere al pubblico che cosa offre ai giovani e alle
loro famiglie. Non solo quale diploma, qualifica, titolo di studio, ma anche come li offre, con
quali prospettive, con quali docenti, strutture, laboratori, con quali metodologie.
E significa: oltre le lezioni, oltre il tempo che i nostri figli passano in classe, la scuola offre
anche altre cose, altro tempo? C’è un’offerta per altre attività: sport, attività di pomeriggio,
uscite per la città, progetti per il sostegno e il recupero, per allargare la cultura dei ragazzi con
cineforum, teatro, viaggi, attività per il collegamento con il mondo del lavoro.
Il Caselli oggi offre tre possibilità: un percorso professionale, uno tecnico e uno liceale. Con
questa offerta ampia e diversificata abbiamo voluto provare a dare una risposta alle domande
di un territorio che chiedeva anche altro, al di là del percorso tradizionale della ceramica e
della porcellana.
L’OFFERTA PIÙ IMPORTANTE:
IL CASELLI È UN LUOGO DOVE CRESCERE BENE CON L’AIUTO DI ADULTI CAPACI
Sappiamo che viviamo un momento di crisi terribile e che anche la scuola, anche il Caselli, ne è
colpita, a partire dalla scarsezza dei fondi. Ma proprio perché c’è la crisi, vogliamo dirvi che la
nostra scuola, i suoi dirigenti, i suoi docenti, tutto il suo personale non hanno perso
l’entusiasmo per un lavoro fondamentale, quello degli adulti che cercano di far crescere i
propri giovani e di trasmettere loro l’entusiasmo e la responsabilità necessari per affrontare
un mondo sempre più complesso. non hanno perso l’orgoglio di fare un mestiere importante,
anche se ciò spesso viene dimenticato dalle istituzioni e dall’opinione pubblica.
Per raggiungere questi scopi educativi, né le famiglie, né la scuola possono restare soli.
Bisogna parlarsi di più, conoscersi, incontrarsi, allearsi.
L’ALLEANZA PEDAGOGICA TRA LA SCUOLA E LA FAMIGLIA
Questa è la prima offerta del Caselli, quella di impegnarsi a favorire quanto più è possibile
l’ascolto reciproco, nella distinzione dei ruoli, ma nell’unità degli scopi, tra famiglie, scuola e
istituzioni, per crescere una nuova generazione.
I nostri figli, i nostri studenti sono quelli che più soffrono della crisi, perché la crisi corre il
rischio di ammazzare la speranza e quindi il futuro, e nessuno, soprattutto i giovani, può
vivere senza futuro.
I tempi che viviamo fanno correre il rischio di allontanarci, presi da mille preoccupazioni, da
loro. E invece bisogna stare vicini a loro, senza dimenticarsi che nella fase dell’adolescenza i
ragazzi si allontanano da noi, alla ricerca della loro autonomia, provando a costruirsi i loro
sogni; spesso lo fanno con aggressività, con forza, ma è il loro mestiere e noi dobbiamo fare il
nostro, capirli in questa strada difficile e prenderli sul serio, sostenerli in questa fatica senza
sostituire i nostri sogni ai loro. Ma senza illuderli che non esistono gli ostacoli, la fatica, i
fallimenti, anzi ricordando, sostenendoli quando sembrano avvilirsi, che è proprio in questa
fatica, proprio negli ostacoli che si impara a capire chi sono.
3
La seconda cosa importante che il Caselli offre è: un ambiente positivo in cui crescere; un
ambiente in cui al primo posto ci siano il rispetto per i ragazzi e l’educazione alle regole.
Il Caselli offre un ambiente in cui ragazze e ragazzi trovano degli adulti che siano per loro
significativi e che li educano a trovare o a ritrovare l’amore per lo studio, per uno studio che
sia significativo e a riscoprire la gioia della fatica dell’imparare.
Come incontrare le famiglie?
 Incontri scuola famiglia:

3 Dicembre 2014

20 Febbraio 2015

7 Maggio
2015
Prime e Seconde dalle ore 15.30 alle ore 17.00
Terze,Quarte e Quinte dalle ore 17.00 alle ore 18.30
Prime e Seconde dalle ore 15.30 alle ore 17.00
Terze,Quarte e Quinte dalle ore 17.00 alle ore 18.30
Prime e Seconde dalle ore 15.30 alle ore 17.00
Terze,Quarte e Quinte dalle ore 17.00 alle ore 18.30
 Partecipazione ai consigli di classe allargati alla componente genitori e alunni
 Ora di ricevimento settimanale dei docenti, previo appuntamento.
Inoltre, i coordinatori di classe informeranno le famiglie sul quadro mensile delle assenze.
Ma al di là delle forme tradizionali dei colloqui, soprattutto attraverso i coordinatori di classe,
si è sempre in contatto con le famiglie, non solo per le note critiche, ma anche per segnalare
alle famiglie i successi dei ragazzi. È prevista un’accoglienza quotidiana dei genitori che
volessero parlare con la scuola, garantita da personale dedicato a questo compito,una figura
strumentale, infine, ha il compito prioritario di ascoltare e monitorare continuamente i
ragazzi.
IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Il piano del’offerta formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile
di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi
dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti. La presentazione del Patto educativo di
corresponsabilità è una delle attività previste dal progetto accoglienza.
E’ parte integrante del POF il Patto educativo di corresponsabilità in allegato.
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PREAMBOLO
L’Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Caselli” svolge la sua funzione educativa nel pieno
rispetto dei principi della Costituzione Italiana; è un luogo di formazione umana, civile e
professionale nel rispetto delle singole personalità, dove si garantisce il diritto allo studio, alle
pari opportunità, all’efficienza dei servizi e al rispetto delle diversità.
L’Istituto prepara allieve e allievi a essere cittadini d’Europa, perseguendo l’obiettivo di una
formazione, per tutti, d’eccellenza, coerente con le direttive pedagogiche europee di offrire
percorsi personalizzati ma di pari dignità, ponendo grande attenzione a tutti gli aspetti della
formazione, a partire dalla funzione educativa della scuola; valorizza le pratiche e le
competenze laboratoriali e cura la crescita delle competenze dialogiche e relazionali degli
allievi, stimolandone l’autonomia, le capacità critiche e la libera espressione delle idee che li
orientino nella ricerca, scoperta e scelta di percorsi post diploma, anche proponendo, con il
finanziamento delle istituzioni preposte, autonomi progetti di istruzione post secondaria e
progetti sulla formazione di impresa per gli allievi che vogliano spendere le competenze
acquisite in un’attività imprenditoriale.
Un P.O.F. deve inizialmente presentare la scuola facendo riferimento a:
 il suo contesto operativo;
 la sua storia specifica;
 l'articolazione dell'unità scolastica (plessi, alunni, docenti, personale, dotazioni).
L’OFFERTA FORMATIVA DEL CASELLI NASCE DALLA BELLEZZA DELLA SUA SEDE E DAL
FASCINO DELLA SUA STORIA
IL CASELLI È IL SUO LUOGO
La collocazione e la storia fanno del Caselli un ambiente di apprendimento unico.
Il Caselli è collocato all’interno del Bosco di Capodimonte, a pochi passi dal Museo. Al di là
della bellezza e del prestigio della collocazione, che pure sono un bene in sé, parco e museo
sono parte integrante dell’offerta formativa: sono opportunità di formazione e di educazione,
non solo perché sono dei veri e propri “testi” intorno ai quali sviluppare percorsi di
educazione ambientale e artistica, ma anche perché le relative risorse professionali sono un
valore aggiunto per gli studenti, sia per la parte curriculare, sia per quella extracurriculare
previsti dalle programmazioni.
L’attività extra-moenia (quella che si svolge al di fuori della scuola) trova in questa sede una
prima collocazione naturale e apre la mente degli allievi alla ricchezza dell’offerta del
territorio. Non solo: l’educazione alla bellezza e alla ricchezza culturale del proprio ambiente è
la prima occasione per costruire una responsabilità civile che nasce dall’orgogliosa protezione
di un patrimonio percepito come proprio, a partire dal sentimento di appartenenza e dalle
pratiche dell’abitarlo, rispettosi e promotori della legalità, dell’ambiente e dei beni culturali.
IL CASELLI È LA SUA STORIA
L’istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato della Porcellana e della Ceramica
“Giovanni Caselli” fu fondato nel 1961 e ha sede, per decreto del Presidente della Repubblica,
nell’edificio della Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte. La scuola professionale si è
insediata, quindi, in un contesto territoriale di antica vocazione ceramica derivante proprio
dalla Manifattura, istituita dal re Carlo di Borbone nel 1743, che ha reso il nome Capodimonte
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famoso nel mondo. L’assegnazione di una sede prestigiosa, tra le cui mura è nata una parte
significativa dell’artigianato artistico di Napoli, fu voluta per sottolineare che il nuovo Istituto
si andava ad inserire nel solco di una continuità storico-culturale evidenziandone i caratteri di
specificità e unicità nel panorama formativo italiano. Infatti la scuola non solo è nata come
unico centro in Italia istituzionalmente preposto alla preparazione di personale qualificato e
di tecnici specializzati nel settore della ceramica e della porcellana, ma è nata con una
missione specifica: promuovere, studiare e tutelare la tradizione ceramica del territorio
rilanciando, in particolare, la produzione della porcellana. Tale ruolo istituzionalmente
riconosciuto ha consentito all’Istituto Caselli di partecipare alla definizione del “ Disciplinare
tecnico di produzione della ceramica artistica e tradizionale di Capodimonte “ e del relativo
Thesaurus e di essere componente di diritto del Comitato di Controllo dello stesso
Disciplinare e della Commissione Tecnica per l’innovazione della Ceramica Artistica. L’Istituto,
inoltre, è anche centro di ricerca tecnico-scientifica in collaborazione con le Sovrintendenze ai
Beni Artistici e Storici e ai Beni Archeologici di Napoli e Caserta , il C.N.R. e con l’Università
degli studi di Napoli “Federico 2°”e L’Università dell’Aquila e di Cassino. L’Istituto Caselli, nel
corso degli anni, ha arricchito la sua offerta formativa con la costituzione di un settore
chimico, anch’esso a forte vocazione territoriale con riferimento alla prossimità della zona
ospedaliera. Attualmente questo settore è mirato alla formazione di qualificati tecnici nel
campo chimico biologico. che avranno compiti di vigilanza, prevenzione e controllo sulla
qualità dell’ambiente e possono trovare utile inserimento nei laboratori di ricerca e di
controllo di industrie chimiche, agroalimentari, farmaceutiche, cosmetiche e nei laboratori di
Enti e Ministeri. L’Istituto ha il privilegio di condividere con il museo di “Capodimonte” e altre
istituzioni culturali l’ubicazione in uno dei più grandi parchi pubblici d’Europa. Questo
contesto ambientale e paesaggistico offre il piacere di un “bel posto per vivere” e grandi
potenzialità per iniziative di studio, di ricerca e di tutela del patrimonio culturale, storico e
ambientale. Queste peculiarità fanno del Caselli una scuola a forte identità culturale capace
di offrire un punto di riferimento nel processo di orientamento dei giovani e contribuire a
svilupparne il senso di appartenenza alla comunità scolastica.
Tutto ciò svolge un ruolo importante nella prevenzione e nella limitazione dei fenomeni di
disagio e favorisce il positivo svolgersi dei processi formativi e didattici.
Nonostante il mutare della legislazione scolastica e le trasformazioni introdotte dalle riforme
nell’istruzione professionale, il “Caselli” ha sempre continuato a perseguire i suoi fini
istituzionali proponendosi quale riferimento culturale regionale e nazionale con gli operatori
del settore. Nello specifico ha svolto e svolge attività e programmi di collaborazione con le
Università, il CNR, le Soprintendenze, il Centro Ceramico di Bologna, la Società Ceramica
Italiana e altri soggetti pubblici e privati, partecipa a mostre e manifestazioni di interesse
ceramico sul territorio e mantiene rapporti con le manifatture europee di antica tradizione
nella lavorazione della porcellana. Inoltre anche quest’ anno l’Istituto organizza il concorso
“Premio Giovanni Caselli” a livello locale.
Nell’Istituto ha sede una Mostra Mercato Permanente nella quale sono in esposizione e
vendita i manufatti prodotti dagli allievi nel corso delle esercitazioni. Tale attività, oltre che
fonte di autofinanziamento, ha ampio valore promozionale e una valenza didattica, perché
permette agli allievi di conoscere tutte le fasi di lavorazione necessarie alla produzione di
oggetti finiti. La scuola è, dunque, anche autorizzata ad assumere analisi e lavorazione per
conto terzi. In questo campo ha realizzato, ad esempio, un pannello in ceramica di grandi
dimensioni nella stazione Policlinico della Metropolitana di Napoli.
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I BISOGNI DEL TERRITORIO.
DA DOVE NASCE IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Interprete delle trasformazioni che investono il mondo dell’istruzione e il contesto sociale
della scuola, proiettato a rispondere non solo alla domanda vocazionale per la ceramica, ma ai
bisogni formativi del territorio, il prestigioso istituto professionale per la ceramica e la
porcellana, l’IPIA Caselli, dal 2011, cambia la sua denominazione e diventa I.I.S.S., Istituto di
Studi Superiori, con tre indirizzi, aggiungendo un liceo artistico per il design a quello
professionale artigianale ceramico e a quello tecnico-chimico.
L’innalzamento dell’obbligo a 16 anni spinge verso la scuola un’utenza sempre più
diversificata.
Non si tratta più soltanto della domanda per un titolo di studio e per la relativa formazione.
Alla scuola si rivolge anche una domanda che, a 14 anni, non ha ancora le “idee chiare” sul
proprio futuro, per cui la scuola, oltre ai percorsi definiti di istruzione, è attenta a
un’accoglienza fortemente centrata sull’orientamento e sulla motivazione, soprattutto nei
primi due anni, per combattere la dispersione e l’emarginazione.
Qui, di seguito, la descrizione dei tre percorsi strutturati e della più ampia politica scolastica
finalizzata a tenere insieme le diverse domande.
I PERCORSI OFFERTI DALL’I.I.S.S. GIOVANNI CASELLI
1. INDIRIZZO PROFESSIONALE
PER L’INDUSTRIA E
L’ARTIGIANATO
DELLA CERAMICA E DELLA
PORCELLANA
Il Caselli è ancora destinatario di una domanda di scuola ad altissima vocazione, rivolta
all’artigianato nel settore della ceramica e della porcellana, nonostante le trasformazioni del
mercato che ne hanno indebolito i tradizionali sbocchi occupazionali. Alla crisi del settore la
scuola risponde, in coerenza con la riforma dei nuovi professionali (e dei tecnici e degli stessi
licei), con una riflessione sul futuro della porcellana e della ceramica nel mercato europeo e
mondiale e con un impegno al continuo aggiornamento dei docenti e della didattica,
consapevoli che solo una scuola di qualità può contribuire a dare futuro a questo settore. Non
si tratta più di formare solo tecnici “esecutori” (una formazione concentrata su conoscenze e
abilità): la domanda richiede tecnici altamente specializzati, non solo da un punto di vista
delle abilità tecniche, ma in possesso di una forma mentis in grado di aggiornarsi
continuamente e flessibilmente, per entrare attivamente nel mercato del lavoro, che richiede,
come competenza indispensabile, quella di “imparare a imparare”, di anticipare la domanda
(una formazione finalizzata alle competenze). Un buon tecnico si forma attraverso il sostegno
di tutta l’offerta e cadono le antiche separazioni tra le due culture, tra mente e mano, astratto
e concreto.
Il Tecnico delle “Produzioni industriali e artigianali ceramiche” interviene nei processi di
lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. In particolare, nell’articolazione “Artigianato” vengono applicate e approfondite le
metodiche relative alla ideazione, progettazione e realizzazione, e commercializzazione di
oggetti, in piccola e grande serie, prodotti anche su commissione e realizzati con tecniche e
metodi artigianali e/o storicamente connessi alla tradizione della ceramica artistica e
tradizionale di Capodimonte e più in generale della Campania. La tradizione artigianale locale
rappresenta in questa articolazione non solo l’ambito privilegiato di conoscenze e pratiche
artistiche, ma anche luogo di ricerca, di innovazione creativa e tecnica, con apporti originali e
personali a standard stilistici tradizionali. Il diplomato potrà così confrontarsi con sicurezza
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nel quadro della concorrenza internazionale che, in alcuni settori tipici del made in Italy, è
particolarmente impegnativa.
All’atto dell’iscrizione al I anno gli allievi possono aderire al percorso triennale di qualifica
professionale di “Operatore delle Lavorazioni artistiche ceramiche”, qualifica di istruzione e
formazione professionale riconosciuta dalla Regione Campania, che consente di proseguire il
percorso ordinario di istruzione fino al conseguimento del diploma di maturità.
Quadro orario
MATERIE / ORE
Lingue e letteratura italiana
I
II
III
IV
V
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Geografia generale ed economica
1
Matematica
4
4
3
3
3
Scienze della terra e biologia
2
2
Diritto ed economia
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione
1
1
1
1
1
Totale ore
21
20
15
15
15
Fisica e laboratorio
2
2
Chimica e laboratorio
2
2
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3
3
Tecnologie informatiche
2
2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
3
3
5
4
4
6
5
4
6
6
6
2
3
5
4
3
5
Discipline di indirizzo
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi
ceramici
Articolazione Artigianato
Progettazione e realizzazione del prodotto
Tecniche di distribuzione e di marketing
Articolazione Industria
Tecniche di produzione e di organizzazione
Tecniche di gestione-conduzione
impianti
Totale ore settimanali
macchine
6
e
33
32
32
32
32
8
Il Tecnico delle produzioni ceramiche presenta competenze di tipo gestionale, impiantistiche
e ceramoplastiche. Esplica la propria attività sia nell’ambito della produzione industriale del
settore, sia in quella artigianale autonoma.
Lo studente, a conclusione del percorso di studio:
 è in grado di organizzare il proprio lavoro e di coordinare quello di unità operative;
 sa sovrintendere al funzionamento degli impianti con particolare attenzione alla sicurezza
e all'impatto ambientale;
 organizza e gestisce interventi di manutenzione;
 opera il controllo sulla qualità e sui risultati della produzione;
 possiede le conoscenze scientifiche e tecnologiche sulle materie prime utilizzate nella
produzione ceramica;
 conosce le tecniche di formatura, modellatura, foggiatura e decorazione sia industriali sia
artigianali;
 elaborare la progettazione di prodotti ceramici definendone le fasi e i tempi di
lavorazione;
 conosce le problematiche connesse alla gestione aziendale e all'organizzazione del lavoro;
 utilizza le competenze anche nel campo dei materiali ceramici innovativi nel settore
meccanico, elettronico e biomedico.
A questa domanda tradizionale, nel tempo, si sono aggiunte altre domande e l’Istituto ha
saputo intercettarle, interpretando i bisogni del territorio, offrendo un percorso ITT e un
Liceo artistico per il design.
Anch’essi, come si nota dal profilo in uscita previsto e dal piano di studi, sono percorsi
altamente specializzati.
2. INDIRIZZO
TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO-
CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE
Questo indirizzo ha già una sua storia. Un’attenta analisi della domanda di istruzione tecnica
nel settore chimico, proveniente in particolare dal bacino di utenza della scuola, ha suggerito
questo ampliamento dell’offerta. Anche qui, la collocazione nel parco ha avuto la sua
importanza per l’inclinazione fortemente ecologica del percorso di studi.
Il tecnico chimico e biologico esercita funzioni di coadiutore del chimico laureato per la
determinazione delle caratteristiche fisiche e della composizione chimica delle sostanze. Deve
essere capace di eseguire, in base ad istruzioni fornitegli, ricerche chimiche, biologiche e
microbiologiche nelle industrie chimiche farmaceutiche, alimentari ed altre analoghe, nonché
le più comuni analisi chimiche in Enti e Istituti di ricerca scientifica.
Dal III anno, l’articolazione “Biotecnologie ambientali” è rivolta, in particolare,
all’approfondimento delle competenze relative al governo e al controllo di progetti, processi e
attività nel rispetto della normativa ambientale e della sicurezza e dello studio sulle
interazioni fra sistemi energetici e ambiente. A conclusione del percorso quinquennale, il
diplomato nell’indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” dovrà:
 aver acquisito i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle
osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate;
 individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali;
 utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura
dei sistemi e le loro trasformazioni;
 essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e
sociale in cui sono applicate;
9



intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi
chimici e biotecnologici;
elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio;
controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezza.
Quadro orario
MATERIE / ORE
Lingue e letteratura italiana
I
4
II
4
III
4
IV
4
V
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Geografia generale ed economica
1
Matematica
4
4
3
3
3
Scienze della terra e biologia
Diritto ed economia
3
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione
Totale ore
1
22
1
20
1
1
1
15
15
15
Fisica e laboratorio
3
3
Chimica e laboratorio
3
3
Tecnologia e tecnica di rappresentazione grafica
2
3
Tecnologie informatiche
3
1
1
Chimica analitica e strumentale
4
4
4
Chimica organica e biochimica
4
4
4
Biologia microbiologia e tecnologie di controllo ambientale
6
6
6
Fisica ambientale
2
2
3
32
32
32
Discipline di indirizzo
Scienze e tecnologie applicate (Botanica)
3
Complementi di matematica
Articolazione Biotecnologie Ambientali
Totale ore settimanali
33
32
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3. LICEO ARTISTICO - INDIRIZZO DESIGN
Dal 2011 il Caselli inaugura il suo terzo percorso, il liceo artistico a indirizzo design.
Non solo l’analisi dei fabbisogni formativi ha rivelato una forte domanda di avere, anche nella
zona nord di Napoli, un percorso artistico che intercettasse un’utenza che altrimenti avrebbe
dovuto compiere un tragitto molto più lungo per raggiungere le scuole del centro; ma si
sentiva il bisogno di una sorta di offerta integrata dentro la scuola stessa, che affiancasse il
tradizionale percorso professionale della ceramica e della porcellana. In particolare, a questo
fine, è stato scelto l’indirizzo design.
Quadro orario
MATERIE / ORE
I
II
III
IV
V
Lingue e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
3
3
Matematica*
3
3
Fisica
Scienze naturali **
2
2
Chimica***
Storia dell’arte
3
3
Discipline grafiche e pittoriche
4
4
Discipline geometriche
3
3
Discipline plastiche e scultoree
3
3
Laboratorio artistico****
3
3
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Totale ore
34
34
23
23
21
Laboratorio del Design
6
6
8
Discipline progettuali Design
6
6
6
35
35
35
Discipline di indirizzo
Totale ore settimanali
34
34
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
*** Chimica dei materiali
**** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso
gli indirizzi attivi dal terzo anno
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A partire dal III anno, l’articolazione “Design” è rivolta ai diversi settori della produzione
artistica, nel quale lo studente acquisisce le metodologie proprie della progettazione di
oggetti.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:
 conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma;
 avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie
espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali;
 saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-funzionalitàcontesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione;
 saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto
grafico, del prototipo e del modello tridimensionale;
 conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate;
 conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della
forma.
UNA DIDATTICA ACCOGLIENTE DELLE DIFFERENZE, PER L’APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO
La domanda sociale alla scuola si fa sempre più complessa. Ad essa è richiesto un compito
educativo più vasto che in qualunque altra epoca. La domanda stessa delle nuove generazioni
e delle loro famiglie non è più semplice e chiara come una volta
Anche un istituto antico e dalla forte identità come il Caselli è investito da questa nuova
scommessa educativa.
Il Caselli si sente impegnato in un’offerta più ampia, capace di intercettare anche domande
deboli finalizzate alla scolarizzazione prima ancora che alla specializzazione degli studi. In
questo la scuola sente di assolvere, soprattutto per il territorio in cui è collocata, anche il
mandato costituzionale di una scuola per tutti e di ciascuno.
L’innalzamento dell’obbligo, il diritto/dovere a una scuola almeno fino al biennio delle
superiori, impongono, nello spirito della Costituzione, di accogliere tutti e di offrire percorsi
degni e di pari dignità, anche a quei ragazzi che proseguono gli studi senza una chiara
vocazione e con debolezze di base – emotive, sociali e alfabetiche – che li mettono in difficoltà
di fronte alla maggiore, e inevitabile, complessità dell’apprendimento.
L’accoglienza della domanda formativa, della domanda dell’assolvimento dell’obbligo anche
da parte di un’utenza di recente e recentissima scolarizzazione, di ragazzi provenienti da aree
di alta fragilità sociale trova in tutti e tre gli indirizzi del Caselli, una scuola particolarmente
adatta. Non solo per le tradizionali competenze relazionali dei docenti e del personale, ma
anche per la caratterizzazione pedagogica di una didattica laboratoriale e attiva,
particolarmente adatta agli stili cognitivi, dominanti ormai in tutta l’adolescenza, orientata a
forme di apprendimento immersivo, all’imparare facendo (e riflettendo).
Come tutti i docenti sanno, la vocazione va sostenuta. Da sola, anche se poggiasse su attitudini,
non basterebbe; le condizioni di fragilità di tanti ragazzi - che non è solo economica, ma
culturale, emotiva e sociale - impedisce il successo formativo; la lotta alla dispersione,
nell’accogliere un accesso anche debole e nell’affezionare i ragazzi alla scuola e allo studio, è
un obiettivo preliminare, un obiettivo di cittadinanza.
Coerentemente col dettato costituzionale, la nostra politica scolastica tende a rinforzare la
motivazione allo studio e a proporre iniziative di sostegno alla sua qualità e alla sua
eccellenza, sempre tenendo chiaro il principio della pari dignità dei percorsi,
Il Caselli da tempo mette in campo una serie di iniziative volte a sostenere questa domanda,
con una ricchezza di iniziative, dentro e fuori la scuola, tese a migliorare la qualità formativa.
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L’ACCOGLIENZA
L’accoglienza non è limitata al primo giorno o al primo periodo dell’anno; una funzione
strumentale ad hoc è dedicata all’ascolto e al monitoraggio continuo di desideri e difficoltà
degli allievi, ai rapporti con le famiglie, viste in un’ottica di alleanza pedagogica e non solo
come destinatarie di lamentele. L’accoglienza, così, si configura come un monitoraggio
continuo dello star bene degli studenti.
Obiettivi generali: Creare una rete di sostegno per guidare l’inserimento; diminuire le
distanze tra la scuola media inferiore e la scuola media superiore con raccordo nella
programmazione didattica; favorire l’orientamento.
Obiettivi specifici: Facilitare l’inserimento degli studenti del primo anno nella vita della nuova
scuola; recepire e affrontare in modo tempestivo eventuali occasioni di disagio; potenziare
l’informazione relativa alla specificità dell’Istituto.
Attività :
 +Breve illustrazione della storia dell’ Istituto e della sua identità formativa
 Presentazione del Regolamento d’istituto e del Patto di corresponsabilità, con relativa
discussione e condivisione in classe
 Informazioni sull’orario e i libri di testo
 Informazioni sulla sicurezza in particolare dei laboratori
 Attività laboratoriali differenziate in base agli indirizzi
 Somministrazione di TMA (test psico-attitudinali) nominali al fine di conoscere
eventuali problematiche individuali
 Visita didattica logistica scuola, ingressi, parco, sede succursale.
L’accoglienza degli alunni DvA è preceduta da una fase preparatoria tesa alla elaborazione di
strategie di sostegno ad hoc .
Proposta attività del Centro Informazione e Consulenza Anno scolastico 2014/15
 Sportello di Ascolto e Servizio di Consulenza Scolastica.
 Attività Seminariali di Sostegno agli Studenti.
Le proposte hanno la finalità di promuovere il benessere personale e il benessere scolastico e,
più in generale, migliorare la qualità globale della vita scolastica, diventando per questo
scopo, parte integrante del progetto unitario del P.O.F. e trovano punti di ricaduta nel
curricolo scolastico.
L’ORIENTAMENTO
L’orientamento copre tutta la “vita dell’allievo” del Caselli
 Orientamento in entrata, con una particolare attenzione alla continuità con le scuole di
provenienza. Il progetto di quest’anno prevede di rinforzare la rete informale già
esistente con i referenti delle scuole medie. Come si afferma nella C.M. n° 339/92, la
continuità non è “né uniformità né mancanza di cambiamento; essa consiste piuttosto nel
considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le
competenze già acquisite dall’alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa
di ciascuna scuola”. Particolarmente importante è la continuità anche per la
programmazione di un curricolo per le competenze.
Il programma di attività di orientamento avverrà attraverso incontri informativi presso le
Scuole Medie, per illustrare l’offerta formativa, incontri presso il nostro Istituto con
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l'obiettivo di creare una familiarizzazione con l'ambiente di apprendimento che
troveranno: spazi, aule, laboratori, assaggi “disciplinari”, incontri con docenti e futuri
compagni, organizzazione di iniziative e laboratori presso strutture del territorio. Un
orientamento “in situazione”, comunicativo, quindi, e non solo inteso come trasferimento
di informazioni.
Un primo Open Day si terrà il 17 Dicembre, i ragazzi potranno partecipare ad attività
laboratoriali di microbiologia, plastica, grafico-pittorico, fisica, inoltre potranno visitare i
laboratori di foggiatura, processi e decorazioni e la Mostra mercato permanente.
 Orientamento in uscita: partecipazione agli incontri promossi dalle varie facoltà e ad
attività proposte da Enti, stage esterni per una conoscenza “pratica”del mondo del
lavoro, partecipazione ad eventi e mostre finalizzati all’orientamento.
UN’OFFERTA DI QUALITÀ PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
DEFINIZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
Secondo l’ICF (la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della
salute) «il Bisogno Educativo Speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento,
permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari
fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata».
ALUNNI CON DISABILITA'
L’Istituto accoglie gli alunni DvA organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il
supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per l’autonomia, di tutto il personale
docente ed Ata.
SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
Si adotteranno strategie e metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come
l’apprendimento cooperativo e il tutoring ed attività di tipo laboratoriale.
Per programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni con percorso non
riconducibile agli obiettivi minimi previsti per la classe si progetterà, ove possibile, una
programmazione per aree disciplinari e si prevede la partecipazione al Laboratorio creativoespressivo.
VERIFICA E VALUTAZIONE: gli alunni diversamente abili sono valutati in base al PEI.
Il PEI può essere:
- globalmente riconducibile agli obiettivi minimi della Programmazione di classe
- totalmente differenziato.
Nel caso di valutazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti per la classe (artt. 12 e 13
dell’ O.M n. 90/2001, l’alunno conseguirà un titolo di studio spendibile.
Se la valutazione dovesse essere totalmente differenziata ( comma 5 dell'art. 15 dell' O.M. n.
90 del Maggio 2001), l’alunno, al termine del percorso di studi, conseguirà un certificato delle
competenze acquisite.
Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari, possono essere equipollenti
e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione per coloro che seguono la programmazione di
classe secondo gli obiettivi minimi.
Per gli alunni con PEI totalmente differenziato, le verifiche saranno coerenti con il percorso
programmato.
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INDIVIDUALIZZAZIONE DEI PERCORSI D’APPRENDIMENTO
Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che sollecitino
l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile la dipendenza
dell’alunno dal docente per le attività di sostegno.
Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i possibili
raccordi con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione dell’alunno.
Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente in classe o nei laboratori specifici.
Il Caselli, nel tempo, si è proposto come una sede importante per una didattica adeguata ai
bisogni dei DvA, sia per la possibilità di laboratori attrezzati, sia per l’accumularsi di
competenze specifiche nel corpo docente e nel personale tutto. In particolare, la scuola da
anni si è attrezzata con un laboratorio stabile, che consente progetti ad hoc e la produzione di
manufatti dei ragazzi, che sono esposti negli open day e nelle mostre, anche al di fuori della
scuola.
In particolare, esiste un progetto specifico:
IL LABORATORIO ESPRESSIVO. “LE MIE ABILITÀ: LA MIA RICCHEZZA”.
L’istituzione di un Laboratorio Creativo-Espressivo permanente per gli alunni diversamente
abili rappresenta la volontà di individuare strumenti e strategie didattiche che favoriscano
l’apprendimento, la maturazione spirituale e strumentale dell’alunno che procede nella
conquista del proprio spazio vitale, della propria identità ed autonomia personale seguendo
ritmi che si differenziano notevolmente da soggetto a soggetto. Si ritiene essenziale
permettere a ciascun allievo diversamente abile di esprimersi al massimo delle proprie
potenzialità favorendo le capacità di adattamento nel rispetto della propria identità e di quella
degli altri, rafforzando il proprio “IO” per individuare una giusta collocazione nel contesto
sociale “SCUOLA” e sentirsi parte attiva e rappresentativa dello stesso.
Sappiamo che ogni impianto costruttivo prevede una precisa intenzionalità ed una
progettazione di ordine intellettuale. L’idea si fa, dunque, azione, cosa concreta e permette al
soggetto di verificarne e controllarne le corrispondenze.
Il laboratorio intende coniugare, perciò, in modo nuovo ed originale l’esigenza di acquisizione
di conoscenze e competenze disciplinari allo sviluppo della libera espressione creativa di ogni
singolo alunno, motivando sempre più all’apprendimento e all’approfondimento individuale e
di gruppo.
L’utilizzo creativo di materiale recuperabile intende fare del riciclo un obiettivo di lavoro ed
una filosofia di vita. Il recupero del materiale di scarto da riutilizzare è la strategia-stimolo
per una riflessione sul proprio stile di vita, per ridurre la quantità dei rifiuti, per progettare
soluzioni creative di assemblaggio e vivere un’esperienza creativa, educativa, socializzante.
ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
1) ALUNNI CON DSA (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011)
Il nostro Istituto accoglie alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).
Tali disturbi si DISTINGUONO in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, specifiche abilità
dell’apprendimento in alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica.
La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica
individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio
introducendo strumenti compensativi e misure dispensative. Il processo di gestione e
produzione della documentazione relativa agli alunni con DSA prevede due articolazioni
corrispondenti rispettivamente alla redazione del PDP per gli alunni DSA accertati e
all’individuazione di alunni a rischio DSA (screening DSA).
Entrambe le procedure sono gestite dal coordinatore di classe e dal CdC.
2) ALUNNI CON ALTRI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
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Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nella categorie stabilite dalla Legge 104/92
possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste dalla Legge
170/2010.
Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con:
-deficit del linguaggio;
-deficit delle abilità non verbali;
-deficit nella coordinazione motoria;
-deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso
scolastico);
-funzionamento cognitivo limite;
-disturbo dello spettro autistico lieve ( qualora non previsto dalla legge 104) ecc.
3)ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E/O CULTURALE
 Area dello svantaggio socioeconomico e culturale
 Area dello svantaggio linguistico e culturale
 Disagio Comportamentale/ relazionale
Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno
essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli
operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e
didattiche.
Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio.
ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO
RISORSE UMANE
Dirigente Scolastico
Collaboratori del D.S.
Referente per le attività di sostegno alunni con BES
Funzione Strumentale Area 5 “ Problematiche BES”
Funzione Strumentale Area 3 “Orientamento degli allievi”
Docenti per le attività di sostegno
Coordinatori di classe
Personale ATA
Assistenti all’autonomia
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI)
COMPITI E FUNZIONI DEL GLI:
ha il compito di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in
situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n.8 del
6/3/2013, attraverso la redazione di un ”Piano Annuale per l’Inclusione”.
1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione;
2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici;
3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi;
4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi;
5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”;
6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione,
tutoraggio ecc.
7. Analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati
nell’anno appena trascorso. Il Piano Annuale discusso e, poi, deliberato dal Collegio dei
Docenti viene inviato agli Uffici dell’USR – GLIP e GLIR per l’organico di sostegno
8. Coordinamento di tutti i progetti per gli alunni con BES.
Il GLI si riunisce periodicamente; nel mese di giugno discute ed elabora la proposta di “Piano
Annuale per l’Inclusione” e formula la richiesta delle risorse necessarie a sostenerlo. Nel mese
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di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’Inclusione in base alle risorse
assegnate alla scuola.
COMPOSIZIONE DEL G.L.I.:
Presieduto dal Dirigente Scolastico, è costituito da una rappresentanza del gruppo di
sostegno, dei genitori e dei docenti curricolari, dalla F.S. Alunni con B.E.S
CONSIGLIO DI CLASSE:
1.Individuazione B.E.S.
Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria
l’adozione di una personalizzazione della didattica “PDP” ed eventualmente di misure
compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla
base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia.
2. Coordinamento con il GLI
3. Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti
4. Predisposizione del PDP, firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe , dal Dirigente
Scolastico e dalla famiglia
5. Elaborazione del Piano Educativo Individualizzato in presenza della certificazione di
disabilità, come stabilito dalla legge 104/92.
COLLEGIO DEI DOCENTI:
Discute e delibera il piano annuale dell’inclusione (PAI). All’ inizio di ogni anno scolastico
discute e delibera gli obiettivi da perseguire proposti dal GLI e le attività da porre in essere
che confluiranno nel piano annuale dell’ inclusione. Al termine dell’anno scolastico verifica i
risultati ottenuti.
CONSIGLIO D’ISTITUTO:
Collaborare con il D.S. e con il Collegio dei Docenti circa gli elementi organizzativi, coerenti
alle scelte pedagogiche.
F.S. ALUNNI CON BES:
Collabora con il D.S e le altre FF.SS.; coordina il colloquio tra scuola e famiglia, tra scuola-ASL,
tra scuola-famiglia-ASL-Enti territoriali. Coordina i passaggi di contatto/informazione Scuola
/Famiglia/ Servizi. Coordina le attività degli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI e
PDP). Coordina l’informazione circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di
ricerca e di didattica speciale ed inclusiva.
REFERENTE ALUNNI CON BES :
FUNZIONI:
competenze di tipo organizzativo ( Gestione delle risorse personali, gestione dei contatti con i
referenti della ASL, collaborazione con il Dirigente Scolastico per l’organizzazione delle
attività di sostegno, coordinamento del Gruppo di Lavoro nello svolgimento delle varie
attività).
Competenze di tipo consultivo (creazione di un archivio e di una banca dati di proposte
didattiche integrate fruibili dai docenti, proposta di materiali inerenti le metodologie e le
strategie didattiche).
Competenze di tipo progettuale e valutativo (predisposizione di modulistica, formulazione di
progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto e in base alle proposte del gruppo di
lavoro per le attività di sostegno).
IL DOCENTE SPECIALIZZATO:
Il docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutti le componenti coinvolte nel
processo di integrazione dell’alunno disabile: la famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure
specialistiche delle strutture pubbliche.
All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse dopo un congruo periodo di
17
osservazione, stabilisce in accordo con il CdC il tipo di valutazione da proporre alla famiglia.
Per gli alunni che seguono la programmazione di classe in base agli obiettivi minimi, sempre
in sintonia con il C.d.C., individua le discipline in cui intervenire.
Il docente specializzato cura i rapporti con i genitori e con la ASL di riferimento; redige
congiuntamente con i referenti dell’ASL, con i genitori e il Consiglio di classe il PEI ed il PdF;
partecipa ai G.L.H.O. e alle riunioni del gruppo di lavoro per l’inclusione; ha un registro per le
attività di sostegno; alla fine dell’anno scolastico riferisce l’esito del percorso progettato in
una relazione finale.
DIRIGENTE SCOLASTICO:
Presiede Organi collegiali e Gruppi di lavoro; comunica ai competenti Uffici dell’ USR, al GLIP,
al GLIR e alle istituzioni territoriali eventuali Accordi programmatici in vigore o specifiche
intese sull’integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali.
Dispone su indicazione del GLI le assegnazioni definitive (settembre).
GLH OPERATIVO (GLHO)
Composizione
Il GLHO è convocato dal Dirigente Scolastico ed è composto dall’intero Consiglio di Classe
(insegnanti curricolari e di sostegno) o da una sua rappresentanza, dagli operatori sociosanitari dell’ASL (e/o dell’ente privato convenzionato) che seguono il percorso riabilitativo
dell’alunno con disabilità, dall’eventuale assistente per l’autonomia e alla comunicazione e
l’eventuale collaboratore o collaboratrice scolastica incaricato dell’assistenza materiale, dai
genitori o dai tutori legali dell’alunno.
Possono essere convocati anche operatori di contesti extrascolastici, al fine di creare unità ed
organicità tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione del Progetto di vita.
I genitori possono essere assistiti, quindi, da un esperto di loro fiducia e/o dell’Associazione di
cui fanno parte (previo accordo del Dirigente Scolastico che deve convocare ufficialmente
l’esperto), in base all’art. 1 comma 1 della L. n° 53/03 (Riforma Moratti) che prevede, tra i
suoi principi di base, anche quello del “rispetto […] delle scelte educative della famiglia, nel
quadro della cooperazione tra scuola e genitori”. Pertanto la famiglia può scegliere come
proprio assistente o delegato nei GLHO “personale appositamente qualificato, docente e non
docente” ed alla C.M. n° 262/88 che prevede la collaborazione della scuola con le associazioni
delle persone con disabilità e dei loro familiari.
Compiti
-progettazione e verifica del PEI;
-stesura e verifica del PDF.
-individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e
degli
strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.
DIPARTIMENTI
Formulano degli obiettivi minimi, massimi e di eventuale eccellenza per ciascuna materia. Essi
individuano metodologie e strategie comuni, per impostare una didattica mirata a garantire a
tutti gli alunni, ed in modo particolare a coloro che abbiano Bisogni Speciali, interventi
trasversali e comuni che comprendano l’utilizzo di strumenti e approcci mirati.
FAMIGLIA
Informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema. Si attiva per
portare il figlio/a da uno specialista ove necessario. Partecipa agli incontri con la scuola e con
i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua realizzazione, attivando il
proprio ruolo e la propria funzione.
A.S.L.
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Effettua l’accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione. Incontra la famiglia per la
restituzione relativa all’accertamento effettuato. Fornisce supporto alla scuola per individuare
il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia.
SERVIZIO SOCIALE
Ove necessario, viene aperta una collaborazione di rete, rispetto ai vari servizi offerti dal
territorio. Partecipa agli incontri della scuola organizzati per i diversi alunni.
RISORSE STRUMENTALI
Nell’arco degli anni la scuola si è dotata e continuerà a munirsi di attrezzature e ausili
informatici specifici che possano rispondere in modo adeguato ai bisogni speciali dei
nostri alunni con bisogni educativi speciali come la lavagna interattiva multimediale e pc
portatili.
LE VERIFICHE E LA VALUTAZIONE
Le verifiche e la valutazione sono passaggi insostituibili dell’azione didattica che rispondono
a tre finalità:
• servono allo studente e alle famiglie per conoscere in ogni momento la posizione
dell’alunno rispetto alle mete formative da raggiungere;
• servono alla scuola per adeguare la propria programmazione e migliorare la qualità del
processo di insegnamento/apprendimento;
• servono alla società che deve essere garantita sul reale valore dei titoli di studio
conseguiti
Le prove di verifica (orali, scritte, pratiche, strutturate, o non strutturate) rappresentano
l’obiettiva documentazione del processo di acquisizione di conoscenze e competenze,
pertanto gli studenti sono tenuti a sottoporsi a tutte le prove di verifiche programmate per
consentire ai docenti di disporre un congruo numero di elementi di giudizio.
Debiti formativi
Secondo il D.M. n. 80 del 03 ottobre 2007 è previsto l’obbligo per le scuole di attivare fin dal
primo quadrimestre i corsi di recupero per chi ne ha bisogno e fissare date certe per tutte le
verifiche intermedie.
Il recupero dei debiti deve avvenire entro il 31 agosto e prima dell’inizio delle lezioni dello
anno scolastico successivo altrimenti non si viene promossi. La verifica finale verrà svolta da
docenti della classe e il consiglio di classe formulerà il giudizio definitivo sull’ ammissione all’
anno scolastico successivo. Il docente provvederà a consegnare la documentazione relativa al
proprio corso svolto ed una relazione nella quale vengano esposti dettagliatamente gli
obiettivi, le strategie didattiche e i risultati conseguiti.
L’assegnazione dei voti, periodici, intermedi e finali, risponde a criteri di trasparenza e
collegialità, e si basa su parametri oggettivi e condivisi:
• il singolo docente e il Consiglio di Classe si impegnano a rendere noti, attraverso griglie di
valutazione, i criteri di attribuzione del punteggio/voto, sia nelle singole prove che in sede di
scrutini
• sia gli obiettivi che i criteri sono fissati, in termini generali, dal Collegio dei Docenti ed
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esplicitati nel P.O.F.; essi sono poi applicati alle singole discipline attraverso i Dipartimenti,
per essere infine assunti all’interno della programmazione di classe e individuale.
Alla fine dell’anno scolastico lo studente può essere:
• Promosso per merito:
lo studente ha riportato una valutazione almeno sufficiente in tutte le discipline.
• Promosso a seguito del superamento dell’esame di verifica a Settembre:
In attuazione della normativa sul recupero dei debiti scolastici, gli studenti che riportano alla
fine del secondo quadrimestre insufficienze in un numero massimo di tre discipline vedranno
esposta all’Albo la dicitura “sospensione del giudizio”. Saranno tenuti alla frequenza dei
corsi di recupero organizzati dall’Istituto. Al termine di tali corsi ci sarà una verifica finale
dopo la quale il Consiglio di Classe stabilirà definitivamente l’ammissione o la non
ammissione alla classe successiva.
• Non promosso:
Lo studente presenta insufficienze gravi e/o diffuse che non consentono il recupero delle
carenze accumulate e pregiudicano la proficua frequenza dell’anno scolastico successivo.
In allegato la griglia di valutazione.
ATTRIBUZIONE VOTO DI CONDOTTA
La valutazione del comportamento degli alunni è effettuata collegialmente dal Consiglio di
Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei
decimi, la non ammissione alla classe successiva o all’ esame di Stato (L. 169/08)
Il D.M. 5 del 16 gennaio 2009 specifica i criteri per l’attribuzione di un voto inferiore a sei
decimi, in presenza di particolare e oggettiva gravita del comportamento.
Il Collegio dei Docenti Ha deliberato i seguenti criteri per l’attribuzione del voto di condotta:
VOTO
DESCRITTORE
 Rispetto degli altri e delle istituzioni
scolastiche
 Ruolo propositivo all'interno della
8 9 10
classe
 Scrupoloso rispetto del regolamento
scolastico
 Ottima socializzazione
 Frequenza regolare ( assiduita alle
lezioni e rispetto degli orari)
 Costante adempimento dei doveri
scolastici
 Equilibrio nei rapporti interpersonali
7
 Rispetto delle norme disciplinari
d'Istituto
 Ruolo positivo e di collaborazione nel
gruppo classe
 Frequenza talvolta irregolare (assenze
saltuarie ma non sempre
 rispetta gli orari)

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 Osservanza non regolare delle norme
relative alla vita scolastica
 Partecipazione poco collaborativa
 Si rende responsabile di assenze e
ritardi
 Non giustifica regolarmente
 Frequenza irregolare (presenza di
assenze e ritardi e continui solleciti
per le giustifiche)
 Frequente disturbo dell'attività
didattica
6
 Ricorso alla violenza e/o ad atti che
mettano in pericolol‘incolumità altrui
 Danneggiamento di attrezzature e
strutture (vetri, pannelli, strumenti
di laboratorio, suppellettili ,attrezzi
nelle palestre, aule, laboratori)
 Introduzione nella scuola di
alcool e/o droghe
 Falsificazione di firme o
documenti scolastici
 False testimonianze
 Furto
 Reiterazione di infrazioni gravi
5 o minore di 5
ASSENZE E VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO
L’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato avviene solo se la frequenza alle
lezioni è stata di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (D.P.R. 122/09 e C.M. n.
20 del 4 marzo 2011). Per le classi del nostro Istituto si indica di seguito il numero massimo di
ore di assenza consentito, in riferimento all’ammontare annuo del curricolo
SETTIMANE
MONTE ORE SETTIMANALI
MONTE ORE ANNUE
MAX ORE ASSENZA 25%
33
33
33
33
32
33
34
35
1056
1089
1122
1155
264
272
280
288
E’ previsto che le Istituzioni scolastiche possano stabilire deroghe straordinarie e motivate
al limite massimo riportato sopra. Riguardano assenze documentate e continuative, a
condizione che non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere
alla valutazione degli alunni interessati.
Ai fini della possibile deroga, il Collegio dei docenti ha deliberato di considerare validi i
seguenti motivi:
1) gravi motivi di salute, documentati con certificati medici
2) terapie o cure programmate, donazione sangue
3) partecipazione ad attività sportive a livello agonistico
21
L’INNOVAZIONE DELLA VALUTAZIONE
Credito scolastico
Il concetto di credito scolastico è stato introdotto per rendere gli esami di stato più obiettivi e
più efficaci nel valutare l’andamento complessivo della carriera scolastica di ogni studente. Si
tratta di un patrimonio di punti, non superiore a venti, che ogni studente costruisce durante
gli ultimi tre anni di corso e che contribuisce, per un quinto (20 punti su cento), a determinare
il punteggio finale dell’esame di stato.
Il punteggio del credito scolastico sostituisce il giudizio di ammissione, perché tutti gli
studenti che hanno frequentato l’ultimo anno e che siano stati valutati, sono ammessi a
sostenere gli esami.
Credito formativo
Il nuovo esame di stato valorizza esperienze formative che ogni giovane può aver maturato al
di fuori della scuola, coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato.
Il Decreto n. 452 del 12 novembre1998 stabilisce che:
- le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei Crediti formativi, sono acquisite al di
fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile, legati alla
formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale, quali quelli relativi, in
particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al
lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
- la partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all’acquisizione
dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola di
appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico.
Valutazione del credito:
I consigli di classe, nella loro autonomia, fissano i criteri di valutazione delle sopra citate
esperienze, sulla base della rilevanza qualitativa delle stesse, anche con riguardo alla
formazione personale, civile e sociale degli studenti. Nell’attribuzione del credito scolastico i
consigli di classe tengono conto dei risultati conseguiti dagli alunni nelle attività che si
svolgono nell’area di professionalizzazione.
La documentazione relativa all’esperienza che dà luogo ai Crediti formativi, deve
comprendere un’attestazione rilasciata da Enti, associazioni, istituzioni presso i quali lo
studente ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione dell’esperienza
stessa.
La certificazione finale riporterà eventuali Crediti formativi dello studente.
L’OFFERTA EXTRACURRICOLARE
Da anni il Caselli è impegnato a sfruttare tutte le opportunità progettuali per ampliare l’offerta
curriculare con attività extracurriculari. L’offerta formativa integrata, che, pur in periodo di
crisi, la scuola organizza, è indispensabile e funzionale per diversi obiettivi.
Innanzi tutto essa serve a sostenere la motivazione dei ragazzi, a offrire occasioni di recupero
e sostegno, a sviluppare percorsi di eccellenza, a integrarsi nella vita della città allontanandosi
da alcune sottoculture che frenano lo sviluppo dei ragazzi, a affrontare percorsi educativi in
campi fondamentali come la legalità, l’ambiente, l’inserimento nella realtà del lavoro e della
produzione.
22
I vari progetti, extracurriculari e/o extramoenia, attraversano le discipline, il curriculare e
l’extracurriculare, le classi e si propongono di valorizzare i saperi informali dei ragazzi
connettendoli a quelli formali. Sono un campo fondamentale per la progettazione di curricoli
per le competenze. Inoltre, questi progetti favoriscono l’apprendimento cooperativo, nuove
relazioni anche tra docenti e la sperimentazione di nuove forme di didattica: sono occasioni di
apprendimento in situazione. La vocazione laboratoriale della scuola viene esaltata: la
produzione, la creazione di artefatti e manufatti diventano non solo l’obiettivo dei progetti,
ma anche la metodologia valutativa più importante, nella logica della valutazione per
competenze.
23
P.O.N.
L’istituto ha aderito ai Programmi Operativi Nazionali 2007 – 2013 – Obiettivo “Convergenza” –
“Competenze per lo Sviluppo” e “Ambienti per l’Apprendimento” – cofinanziati dal Fondo Sociale
Europeo (F.S.E.) e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.).
In tale ambito e nel periodo dal 2007 al 2013 sono stati progettati e realizzati interventi formativi
per lo sviluppo ed il potenziamento delle competenze di allievi e docenti, nelle aree scientifiche,
linguistiche, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In ambito linguistico, in
particolare, gli allievi hanno usufruito della possibilità di partecipare a corsi di formazione
all’estero, nel Regno Unito e a Malta, conseguendo rilevanti certificazioni internazionali delle
competenze linguistiche conseguite; un nutrito gruppo di docenti ha partecipato a corsi pluriennali
di lingua inglese e di informatica, potenziando considerevolmente le proprie competenze
professionali, di norma attestate da certificazioni internazionali specifiche. Si è resa possibile la
partecipazione degli allievi a tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei allo scopo di promuovere
lo sviluppo di abilità professionali e di competenze imprenditoriali attraverso la pratica aziendale.
Ci si è inoltre avvalsi delle opportunità offerte dai citati Programmi per potenziare e/o aggiornare
le dotazioni tecnologiche e laboratoriali dell’Istituto al fine di arricchire l’offerta didatticoformativa. Per quanto riguarda l’ultimo biennio, l’Istituto, pur avendo presentato la propria
candidatura progettuale nei tempi e nei modi previsti dai bandi ministeriali, non ha ricevuto
formale autorizzazione alla gestione dei Piani. Al momento attuale si è in attesa della pubblicazione
dei nuovi avvisi di bando 2014-2020 (FSE-FESR).
In data 19 novembre 2014 è stato autorizzato con protocollo 9863 il seguente progetto PON-POR:
codice: C-5-FSEPAC_POR_CAMPANIA-2013-2,
obiettivo C-Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani,
azione 5-Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei,
per un ammontare assegnato di € 50.682,89.
Detto progetto sarà attuato nel corso dell’anno scolastico 2014-2015.
Si riporta di seguito lo storico dei progetti PON attuati in Istituto:
2012
Bando 6693 – 18/04/2012 (FSE) POR - C5 Campania
2012
Bando 6693 – 18/04/2012 (FSE) Circolare POR
2011
Bando 11887 - 21/10/2011 - (FSE)- Iscrizioni seminari OCSE-PISA- Azione II
2011
Bando 5685 – 20/04/2011 (FESR) Circolare straordinaria POR
(ex NARI13000C)
2011
Bando 4462 - 31/03/2011 – Piani Integrati 2011
(ex NARI13000C)
2011
Bando 984 - 28/01/2011 - L1 FSE
(ex NARI13000C)
2010
Bando 7215 - 04/06/2010 - (C.3)
(ex NARI13000C)
2010
Bando 3760 - 31/03/2010 Piani Integrati 2010
(ex NARI13000C)
2010
Bando 713 - 26/01/2010 (E2 Lingue)
(ex NARI13000C)
2009
Bando 2096 - 03-04-2009 Piani Integrati 2009
(ex NARI13000C)
2008
Bando 8124 - 15-07-2008 Piani Integrati
(ex NARI13000C)
2007
Bando 872 - 01/08/2007 Piani Integrati
(ex NARI13000C)
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ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ESTERNE
Il Caselli, anche in periodi di crisi economica, propone la partecipazione a:
 CINEFORUM MOBY DICK
Il progetto è rivolto a tutte le classi dell'istituto e mira ad educare gli studenti al linguaggio
cinematografico ed a guidarli, attraverso la visione di quattro film, a riflessioni sui temi
dellasolidarietà e della convivenza nel rispetto delle diversità.
Date Cineforum: 3/12-8/01-9/03-28/04
 aSCUOLADIVELA
La Lega Navale italiana accompagna i nostri alunni alla scoperta della vela e del mare,
attraverso la diffusione di iniziative legate all'ambiente marino ed allo sport. Le attività teoriche
e pratiche mirano inoltre all'approfondimento di tematiche riguardanti la sicurezza ed il
rispetto dell'ambiente ed all'acquisizione di comportamenti corretti.
 SALVIAMO L'AMBIENTE
Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola ed ha la finalità di promuovere il valore
dell'ambiente.
 EARLY SCHOOL LEADERS Dall'abbandono al successo dentro e fuori la scuola.
Obiettivo Specifico: sostenere il reinserimento socio-educativo dei giovani fuoriusciti
prematuramente dal sistema scolastico e prevenire l’abbandono degli alunni a forte rischio di
dispersione, attraverso azioni sistemiche implicanti la comunità educante di tre municipalità di
Napoli ad elevato disagio economico e sociale.
 Viaggi e visite di istruzione, finalizzate sia alla socializzazione tra i ragazzi e a quella con (e tra)
gli adulti, sia come occasione di rinforzo degli stessi obiettivi curriculari. Quest’anno sono
previsti viaggi in Italia e all’estero per le classi IV e V.
Nei limiti delle disponibilità, andare in Europa è sempre stata considerata una strategia vincente
per un percorso di cittadinanza europea.
L’istituto vanta antichi e continui contatti con le principali manifatture europee ed è gemellato
con: l’istituto della ceramica di Budapest, l’istituto RAKOCZI KUPA (Ungheria), il Liceo artistico
MAGNINI di Deruta, il Liceo artistico BALLARDINI di Faenza.
Uno scambio professionale è in atto con la manifattura storica francese delle porcellane di
Sévres, in Francia, di cui abbiamo ospitato alcuni rappresentanti in un seminario formativo
nella nostra scuola.
 Partecipazione a fiere,convegni ed eventi.
La scuola partecipa al
Polo Ceramico
 Istituto capofila: IIS CARAFA GIUSTINIANI di Cerreto Sannita
Polo Tessile:
 Istituto capofila: IPIA MIANO
LA FORMAZIONE DEI DOCENTI E DEL PERSONALE
Il Collegio docenti si è impegnato nell’aggiornamento previsto dalla Riforma e promosso dall’USR
campana, in rete con il Medi; inoltre è ormai tradizionale la partecipazione ai “Tre giorni per la
scuola” a Città della scienza.
Analogamente i docenti di lettere e matematica sono impegnati nell’aggiornamento istituzionale
dell’Ocse-Pisa e dell’Invalsi.
Auto-aggiornamento
I dipartimenti hanno deliberato un auto-aggiornamento sulle tematiche inerenti la didattica per
competenze, continuando quello intrapreso in precedenza, attraverso le funzioni strumentali. In
particolare i dipartimenti e i consigli di classe sono costantemente coinvolti su quanto viene
25
appreso, a livello provinciale e nazionale, dai docenti che partecipano su mandato della scuola.
Ma in un Istituto a stretto contatto, in tutti e tre gli indirizzi, col mondo produttivo, l’aggiornamento
si sviluppa a partire dagli stimoli che stage e collaborazioni professionali producono. L’esperienza
esemplare è stata quella della commessa sul “pannello” per una stazione della Metro collinare: il
team di docenti e tecnici di laboratorio ha dovuto risolvere i problemi attraverso un vero e proprio
lavoro di progettazione; apprendimento che si è riversato sulla didattica quotidiana.
Le nuove tecnologie
Negli ultimi anni si è curato in particolare l’adeguamento informatico e multimediale dell’istituto.
Parallelamente all’implementazione delle dotazioni informatiche e multimediali c’è stato e
proseguirà l’aggiornamento dei docenti nel settore delle ITC e delle Tecnologie Didattiche. Ciò
consentirà una didattica più in linea con i tempi e una preparazione degli allievi più rispondente
alle esigenze della società e del mercato del lavoro.
Un’aula attrezzata con le LIM e computer abilitati per la navigazione in rete è a disposizione
dell’aggiornamento dei docenti e di programmate attività didattiche degli allievi.
Una Funzione Strumentale è preposta alla formazione dei docenti relativa alla didattica
mediata attraverso le Tecnologie Informatiche.
FUNZIONIGRAMMA DELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Dirigente Scolastico
Francesco De Rosa
Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione secondo
criteri di efficacia ed efficienza ne ha la rappresentanza legale, è responsabile
della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del
servizio.
Il Dirigente Scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di
efficienza ed efficacia formativa e promuove gli interventi per assicurare la
qualità dei processi formativi e la valorizzazione delle risorse culturali,
professionali, sociali ed economiche del territorio. E’ titolare delle relazioni
sindacali. Ha poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse
umane individua le risorse, assegna gli incarichi, definisce gli aspetti
contrattuali. Assicura il diritto all’apprendimento da parte delle studentesse e
degli studenti. E’ responsabile della sicurezza.
L’Ufficio di Dirigenza
E costituito dal Dirigente Scolastico e dai collaboratori direttamente da lui
nominati. Il D.S. può dare mandato ad uno o più collaboratori di partecipare
alle riunioni delle commissioni cui si fa riferimento in seguito. Il D.S. nomina
un fiduciario per la Sede Succursale.
Primo Collaboratore del Dirigente Scolastico
Vincenzo Amoroso
Secondo Collaboratore del Dirigente Scolastico
Amedeo Paolucci
Organizzazione d'Istituto
Tommaso Baiano
Organizzazione d'Istituto
Nicola Lena Cota
Ufficio tecnico
Ferdinando Serafino
L’ufficio tecnico ha il compito di “sostenere la migliore organizzazione e Anita Festinese
funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione
alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle
persone e dell’ambiente”.
ASPP dei rischi ed emergenza
Cavaliere Gennaro
Funzioni Strumentali
Questo è il quadro istituzionale delle funzioni.
Le Funzioni Strumentali sono le figure attraverso le quali il Collegio realizza il controllo dei processi e la
gestione delle attività necessari a conseguire gli obiettivi definiti nel POF. Esse coordinano le prestazioni dei
singoli e le professionalità individuali, anche con azioni di stimolo, supporto, informazione e indirizzo,
verificandone la coerenza con il progetto complessivo. Vigilano che gli obiettivi del POF non siano snaturati
nella loro attuazione e, nei limiti dei loro obblighi e competenze, si attivano per la rimozione degli ostacoli
che si frappongono al loro conseguimento; nei tempi stabiliti riferiscono al Collegio su azioni, fatti e
comportamenti che ne impediscano la realizzazione.
26
Esse concorrono al miglioramento dei contenuti didattici, tecnici e professionali delle attività del collegio dei
docenti e delle sue articolazioni, fornendo documentazione e proponendo nelle sedi proprie progetti,
programmi e argomenti di discussione. Costituiscono l’interfaccia del Collegio dei Docenti con il Dirigente
Scolastico, che è chiamato a dare concreta attuazione al POF attraverso il Piano delle Attività, e con il
Dirigente hanno un rapporto di dialettica costruttiva e di collaborazione reciproca. A tal fine la Dirigenza
fornisce alle Funzioni Strumentali gli strumenti e le informazioni necessari ed utili allo svolgimento del loro
compito, rispettandone il ruolo e la rappresentatività.
Le funzioni strumentali operano sinergicamente e, a tal fine, si incontrano periodicamente (almeno all’inizio,
a metà e alla fine del loro mandato, nonché ogni qualvolta ne ravvedano la necessità) per programmare e
concertare i loro interventi. Per i rapporti meramente funzionali con la Dirigenza, il Collegio ed il Consiglio
di istituto, le Funzioni Strumentali indicano un coordinatore.
Le Funzioni Strumentali riferiscono al collegio dei docenti con relazione scritta (per lo meno due volte, a
metà ed a conclusione dell’anno scolastico) sulla loro attività, indicando gli obiettivi raggiunti, i problemi
affrontati/da affrontare, gli ostacoli rimossi/da rimuovere e le eventuali modifiche o integrazioni delle
attività apportate/da apportare. La relazione dovrà contenere tutti gli elementi oggettivi utili ad una
valutazione compiuta del lavoro svolto. In caso di gravi o persistenti inadempienze la Funzione Strumentale
può essere revocata dal Dirigente Scolastico su indicazione del Collegio dei Docenti.
Area 1 Gestione P.O.F.



Revisione e/o integrazione del P.O.F., del Regolamento di Istituto, in
collaborazione con il Dirigente scolastico e con gli Organi Collegiali.
Coordinamento delle attività del POF
Monitoraggio, controllo e valutazione del piano in itinere ed a fine anno
scolastico
Loredana Guerriero
Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti e registri digitali





Formazione Docenti alla didattica mediata attraverso le Tecnologie
Informatiche
Affiancamento dei docenti nell'utilizzo del registro elettronico
Adeguamento della dislocazione e dell'efficienza delle attrezzature
informatiche ai fini della realizzazione dei punti precedenti
Accertare i bisogni formativi dei docenti; redazione del piano di
aggiornamento coerentemente con quanto deliberato dal Collegio
Attività di consulenza costante ai docenti neo-assunti in ruolo
relativamente agli aspetti normativi e formativi durante l’anno di prova
Tommaso Baiano
Area 3 Orientamento degli allievi








Orientamento in ingresso, itinere, uscita
Organizzazione degli Open Day, Eventi e visite all’interno dell’Istituto
Predisposizione di una banca dati delle scuole medie e dei relativi
referenti
Coordinamento delle attività svolte con le scuole del territorio.
Promozione di attività di ascolto e consulenza
Raccordo con il gruppo GLI
Raccordo scuola –famiglia-territorio
Coordinamento delle attività di ri-orientamento, potenziamento,
integrazione e recupero.
Area 4 Rapporti con gli Enti esterni ed attività PON-POR
Svolge azioni di coordinamento finalizzate a promuovere e stimolare:
 la conoscenza della scuola e del suo patrimonio storico-culturale nel
Maria Merenda,
Camilla Angelone
Vincenzo Russo
27







contesto
territoriale
comportamenti ed atteggiamenti coerenti con le esigenze di una
società sempre più interculturale ed interetnica
rapporti con le imprese ed, in particolare, con quelle gestite e/o che
vedono coinvolti ex allievi dell’Istituto
intese con altre istituzioni pubbliche e private
la diffusione e la condivisione di informazioni su PON, POR, progetti
provinciali, progetti di Enti locali e/o Associazioni del territorio
l’adesione ai/la gestione dei Piani di Offerta Nazionale che si
avvalgono del
supporto dei fondi dell’Unione europea
intese e/o scambi culturali con le altre manifatture storiche europee
e progetti di gemellaggio con altre scuole, in ambito nazionale ed
internazionale
l’organizzazione di viaggi di istruzione in ambito nazionale e/o
europeo
Area 5 Problematiche H
 Curare l’accoglienza e l’inserimento degli alunni Diversamente Abili, con
Bisogni Educativi Speciali, con Disturbo Specifico dell’Apprendimento;
dei docenti di sostegno di nuova nomina; degli operatori addetti
all’assistenza materiale e/o specialistiche.

Organizzare le procedure dei vari interventi relativi all’integrazione:
Accoglienza, inserimento, elaborazione e realizzazione di PDF, PEI, PDP
scheda per la flessibilità dell’orario scolastico, orientamento, valutazione,
esami di qualifica, esami di Stato.

Coordinare i GLH Operativi.

Partecipare agli incontri del GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) per
elaborare proposte del PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a
tutti gli alunni (D.A., con BES, con DSA) per un’analisi delle criticità e dei
punti di forza degli interventi di inclusione scolastica.

Offrire consulenza sull’ individuazione di strumenti compensativi e
misure dispensative (L170/2010 – DM5669/2011).

Prendere contatto con Enti e strutture esterne ( ASL, CTS, CTI,
Associazioni, ecc.).

Istituire e Curare l’Archiviazione informatica di PEI, PDF.PDP nel rispetto
della normativa sulla riservatezza.

Istituire e Curare il link “Diverse Abilità” sul sito Web dell’Istituto (Area
docenti- Area genitori) per pubblicazione di Normativa utile e Sintesi di
Attività progettuali.
Coordinatori di dipartimento
Dipartimento chimico:
Dipartimento ceramico:
Nadia La Fauci
Belli
Cavaliere
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Dipartimento biologico:
Dipartimento linguistico:
Dipartimento matematico:
Dipartimento lingue straniere:
Dipartimento artistico:
Dipartimento motorio:
Dipartimento sostegno:
Angelone
Merenda
Romano
Russo V.
Germanò
Andreone
La Fauci
Commissione Elettorale
Referente BES
Referente cineforum
N. Russo, R. Prohaska
La Fauci N.
D'Antonio M.
Spagnuolo, Scarpato,
Pardo, Angelone, La
fauci, Prohaska P.,
Romano L.
Fuoco, Borrelli, Napoli
Angelone, Cavaliere
Amoroso V., Coppola R.
Ing.Parascandalo
Gruppo G.L.I.
Referenti Invalsi
Gruppo coordinamento Biblioteca-mostra mercato
Organo di garanzia
R.S.U. di Istituto
RSPP
Addetti al primo soccorso
Coordinatori dell'emergenza
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione
È nominato dal D.S. fermo restando quanto disposto dalla legge in materia di compiti di questa
figura, si occupa del rispetto delle normative di igiene, sicurezza e di prevenzione degli infortuni,
con lo scopo di assicurare il massimo di funzionalità, in sicurezza, di tutte le strutture.
Per il corrente anno scolastico, l’ing. Parascandolo Vincenzo assolve il ruolo di RSPP.
Addetti al primo soccorso
Sono nominati dal D.S. e sono addestrati agli interventi per il primo soccorso.
Coordinatori dell’emergenza
Sono nominati dal D. S. per collaborare con il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione
nella gestione dell’emergenza e nelle prove di evacuazione.
ELENCO PERSONALE ATA
Direttore dei servizi generali e amministrativi: Maria Anna Laurogrotto
Assistenti amministrativi: P. Barra, R. Coppola, T. Galena, L. Finaldi.
Assistenti tecnici: R.Conte, M. De Chiara, A. Del Giudice, R. Rossi ,F. Russo.
Assistenti tecnici con incarico di autista: L. Cerrato, R. Ercole.
Collaboratori scolastici: G. Aporta, S.Amato, P. Mango, D. Piscopo, G. Perullo, I. Stornaiuolo
G.Ulisse.
CLASSI E DOCENTI COORDINATORI A.S. 2014/15
Il coordinatore di classe è l’insegnante di riferimento della Dirigenza, dei docenti, degli allievi, dei
genitori, in particolare dei rappresentanti di classe, al fine di costruire un rapporto di
collaborazione e partecipazione fra tutte le componenti del rapporto educativo. Il coordinatore è
designato dal Dirigente Scolastico ed ha i seguenti compiti:
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Cura il controllo delle assenze/ritardi degli alunni, annotandoli su una scheda da consegnare alla
segreteria didattica per l’archivio dei dati; contatta le famiglie degli alunni i cui ritardi/assenze
uscite anticipate siano frequenti; presiede su delega del D.S. i consigli di classe e cura la
verbalizzazione e l’ archiviazione degli atti relativi alla classe;
Informa il D.S., i Dipartimenti, il Consiglio di Classe, le famiglie degli alunni di eventuali proposte,
suggerimenti, assemblee; informa regolarmente le famiglie circa l’ andamento didattico-disciplinare
degli alunni. In particolare nei casi di insuccesso scolastico gli incontri con i genitori saranno
tempestivi e la richiesta di collaborazione alla famiglia risulterà necessaria per l’ eventuale
recupero e riorientamento dell’ allievo; cura la consegna ed il ritiro delle pagelle, delle schede
quadrimestrali e delle eventuali schede informative bimestrali; relaziona periodicamente al D.S.
sull’ andamento della classe; relaziona a fine anno scolastico sui risultati finali (debiti, eccellenze…)
della classe.
Classe
Nominativo
1^ P.I.A./A - Artigianale
Merenda M.
1^ I.T.I./A
D'onofrio P.
1^ Liceo Artistico A
Scarpato I.
1^ Liceo Artistico B
Toscano
2^ P.I.A - Artigianale
Carretta A.
2^ I.T.I./A
Baiano T.
2^ Liceo Artistico
Tambaro F.
3^ P.I.A. Artigianale
Russo N.
3^ITI/A
D’Antonio M.
3^ Liceo Artistico
Germanò
4^ P.I.A. Artigianale
Russo V.
4^ P.I.A. Industria
Russo V.
4^ I.T.I. A
Angelone C.
4^ I.T.I. B
Spasiano A.
4^ Liceo Artistico
Palazzolo
5^ P.I.A. Artigianale
Cavaliere G.
5^ P.I.A. Industria
Papa R.
DIPARTIMENTI E AREE DISCIPLINARI
Con il termine dipartimento si indica l'organismo formato dai docenti di una medesima disciplina o
di un'area disciplinare che ha il compito di concordare scelte comuni circa il valore formativo e le
scelte didattico - metodologiche di un preciso sapere disciplinare.
I compiti del dipartimento sono:
 definizione del valore formativo della disciplina;
 definizione degli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze;
30
 definizione dei contenuti imprescindibili della materia, da scandire all'interno del
curriculum;
 definizione delle modalità attuative del piano di lavoro disciplinare
 eventuali riunioni di coordinamento per la definizione di prove comuni
 progettazione di interventi di recupero.
Il parere dei dipartimenti è obbligatorio, ma non vincolante in materia di adozione di libri di testo.
COMMISSIONE DIDATTICA
La commissione didattica è costituita dai Coordinatori di Dipartimento dalle Funzioni Strumentali,
fornisce consulenza e supporto ai processi didattici, formativi ed educativi, effettua la valutazione
dei progetti d’istituto e prepara i lavori del Collegio Docenti.
CONSIGLI DI CLASSE
I consigli di classe provvedono:

a una esplicita individuazione degli obiettivi delle singole discipline per classe;

alla verifica della coerenza degli obiettivi delle varie discipline;

alla individuazione di obiettivi comuni e trasversali, sui quali progettare eventuali interventi
di carattere interdisciplinare;

alla definizione delle metodologie e degli strumenti;

alla definizione delle attività integrative e complementari;

alla chiara definizione delle conoscenze e capacità per ogni materia che dovranno
raggiungere gli alunni per ottenere la promozione;

all’esplicita indicazione delle modalità delle verifiche;

all’attribuzione del credito scolastico;

alla definizione di comportamenti comuni verso gli alunni nei vari momenti della vita
scolastica;

alla verifica periodica della programmazione.
IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Presso l’Istituto Caselli si costituirà un comitato tecnico scientifico perché i CTS rappresentano una
necessità di condiviso valore per sostenere e progettare l’innovazione ordinamentale in atto nel
sistema scolastico e consentono di implementare rapporti sinergici con il terziario, le Università, il
mondo dell’impresa e del lavoro. La scuola già intrattiene rapporti con il mondo produttivo, per la
naturale vocazione dei suoi indirizzi di studio. Ma sempre più è chiaro che occorre un organo
istituzionale, per il governo e la programmazione delle attività proiettate nel mondo del lavoro. In
particolare, è ormai matura la necessità di costruire e costituire un comitato tecnico-scientifico, a
cui sta lavorando una commissione ( ). Il Caselli partecipa al Seminario “CTS: strumenti
organizzativi didattico-educativi”.
Il Caselli partecipa alla Delivery Unit in Campania, che nasce con l’obiettivo di costruire, attraverso
azioni condivise tra tutti i soggetti coinvolti (istituzioni scolastiche, Ufficio Scolastico Regionale,
Regioni ed Enti locali, Associazioni imprenditoriali e Ordini professionali, Camere di Commercio,
Università ecc.); essa è un Laboratorio di sviluppo e sostegno dell’innovazione nella scuola secondaria
di II grado, fondato sui contributi diretti delle scuole e delle reti in modo da valorizzare e diffondere
esperienze e pratiche in larga misura già consolidate all’interno delle istituzioni scolastiche più
qualificate. Dal corrente anno scolastico la Delivery Unit Campania amplia il suo raggio di azione
coinvolgendo anche gli istituti professionali e i licei. Le dinamiche, la complessità, le difficoltà e le
31
opportunità del mondo del lavoro e della produzione devono essere note, come ognuno ben sa,
anche agli studenti dei Licei, nell'ottica di un'ampia azione educativa e formativa orientata alla
sensibilizzazione dei giovani verso le problematiche sociali ed economiche del territorio e
dell'intero Paese.
L'ARTICOLAZIONE DELL'UNITÀ SCOLASTICA
LA RICCHEZZA DELLE STRUTTURE
I Plessi
L’Istituto consta di due plessi, entrambi all’interno del Parco di Capodimonte:
La “sede centrale”, collocata nell’edificio della “Real Fabbrica della Porcellana di
Capodimonte.”
La “sede succursale (convitto)”, collocata nell’edificio denominato “Palazzina della
Regina”.
Nella sede centrale (piano terra e primo piano) si trovano:
· L’Ufficio di Presidenza.
· L’Ufficio dei collaboratori del Dirigente Scolastico
· La Sala docenti
· L’ Ufficio di segreteria
· L’Archivio.
· L’Ufficio didattica
· L’Ufficio Tecnico.
· Il Magazzino.
· Il Laboratorio di Biologia e Microbiologia.
· Il Laboratorio di Processi Ceramici.
· Il Laboratorio di Progettazione Ceramografica.
· Il Laboratorio di Progettazione Ceramoplastica.
· L’Aula gestione LAN.
· Il Laboratorio di formatura.
· Il Laboratorio di foggiatura con archivio delle forme.
· Il Laboratorio di verniciatura e cottura.
· Il Reparto forni per la cottura dei manufatti ceramici.
· La Sala preparazione impasti.
· Il Laboratorio di Tecnologia.
· Il Laboratorio di Fisica.
· Il Laboratorio di Chimica 1.
· Il Laboratorio di Chimica 2.
· 8 aule.
· Il locale per la Mostra mercato dei prodotti della scuola.
· La Biblioteca, attrezzata anche per proiezioni video, seminari e conferenze.
Nella sede convitto, disposta su 3 piani, si trovano:
· 11 aule
· La Sala docenti
· La Palestra scoperta con campo di basket e pallavolo.
· La Palestra coperta con locale annesso.
· Il Laboratorio di informatica.
32
· Il Laboratorio linguistico multimediale
· L’Aula di progettazione
· Il Laboratorio informatico, che viene utilizzato anche per interventi individualizzati per
allievi diversamente abili.
I collegamenti tra i due plessi sono assicurati da un servizio di trasporto interno che
provvede anche allo spostamento degli alunni all’inizio e al termine delle lezioni, anche
quando ci sono attività pomeridiane.
I laboratori
La tradizione laboratoriale del Caselli nasce e si sviluppa all’interno di una serie di laboratori
sempre aggiornati rispetto ai bisogni formativi dell’utenza e dell’attività di aggiornamento
professionale dei suoi docenti e dei suoi tecnici. Oggetto di visite guidate e di stupore da parte dei
cittadini che periodicamente visitano l’istituto.
LABORATORI
RESPONSABILE
A.TECNICO
Chimica 1
Lena Cota N.
F.Russo
Chimica 2
Carretta A.
F.Russo
Microbiologia
Angelone C.
R. Conte
Fisica
P. D’Onofrio
R.Conte
Decorazione
G.Borrelli
R.Rossi
Plastica
V. Amoroso
A.Del Giudice
Formatura
F. Serafino
R.Rossi
Foggiatura
A. Festinese
A. Del Giudice
Verniciatura e Forni
G.Cavaliere
Del Giudice/Rossi
Processi Ceramici
L.Napoli
M.De Chiara
Tecnologico
G.Cavaliere
M.De Chiara
Informatica 1
T. Baiano
-------------------------------------Informatica
N. Russo
------------------------------------Educazione Motoria
N. Andreone
------------------------------------SERVIZI TECNICI
La conduzione tecnica dei laboratori è affidata agli "Assistenti tecnici", i quali garantiscono
l'efficienza e la funzionalità dei laboratori, preparano il materiale e gli strumenti per le
esercitazioni didattiche e per le esercitazioni pratiche; svolgono attività di supporto tecnico
ai docenti relativamente alle attività didattiche di laboratorio ed alle connesse relazioni con
gli studenti.
Gli assistenti tecnici inoltre garantiscono l'approvvigionamento periodico del materiale
utile alle esercitazioni, svolgendo attività di diretta e immediata collaborazione con l'Ufficio
Tecnico.
BIBLIOTECA SCOLASTICA
La biblioteca scolastica dell’Istituto Caselli, sita nella sede centrale, è attiva dall’anno 1999, grazie ai
finanziamenti del progetto Ministriale B1 con cui ha potuto arricchire la propria raccolta libraria,
vantando un patrimonio di oltre 3.000 volumi, una sezione emeroteca, una videoteca e una
mediateca.
Attualmente la biblioteca è specializzata nel settore storico artistico e chimico-biologico, offre al
territorio la possibilità di fruire del patrimonio librario durante gli orari di apertura settimanale.
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La biblioteca offre i servizi di : consultazione, ricerca bibliografica, prestito bibliotecario, attività
didattiche e culturali rivolte ai gruppi classe.
Le responsabili dei servizi di biblioteca e delle attività connesse sono le docenti:
G. Borrelli, L. Napoli, A. Fuoco.
MOSTRA MERCATO
La Mostra Mercato è ubicata all’interno della sede centrale dell’Istituto Caselli.
La Mostra Mercato ha funzione di raccolta, archivio e di esposizione museale delle migliori opere in
porcellana e ceramica, realizzate dai docenti e dagli studenti del settore ceramico, durante i 53
anni di attività. Essa offre un servizio fondamentale di raccordo tra i reparti di lavorazione e gli
addetti ai lavori del settore sia artistico, sia ceramico.
La Mostra Mercato organizza periodicamente, con diversi eventi, la vendita dei manufatti realizzati
durante le esercitazioni pratiche degli studenti. Inoltre, svolge servizio di consulenza,
organizzazione e supporto a tutte quelle attività connesse alla didattica e non, come allestimento
di mostre e fiere fuori sede.
La Mostra Mercato è visitabile tutti i giorni durante le ore di apertura della scuola, previo
appuntamento con le docenti responsabili, ed è fruibile alla platea scolastica nei giorni di apertura
indicati in calendario.
Le responsabili della Mostra Mercato sono le docenti:
G. Borrelli, L. Napoli, A. Fuoco.
SICUREZZA – SERVIZI D’EMERGENZA
Nella sede centrale e nella sede succursale del nostro Istituto si è provveduto a lavori di
adeguamento alle normative sulla sicurezza e si sta procedendo ad ulteriori opere di miglioramento
delle strutture compatibilmente con i vincoli architettonici ed artistici previsti dalla
Sovrintendenza.
L’istituto predispone servizi di intervento in caso di emergenza. A tal fine individua un responsabile
ed i coordinatori dell’emergenza, gli addetti alla prevenzione incendi e gli addetti al primo soccorso.
All’inizio di ogni anno scolastico l’utenza riceve le informazioni sui servizi di emergenza e sui
comportamenti da tenere nei casi di evacuazione degli edifici scolastici dai docenti incaricati
dell’azione.
Inoltre, gli addetti alla prevenzione incendi forniscono istruzioni particolareggiate in materia di
lotta antincendio e prevenzione incendi.
INDICATORI DI AUTOVALUTAZIONE
Da qualche anno il nostro Istituto ha iniziato un percorso di autoanalisi il cui obiettivo è migliorare
la gestione della dimensione organizzativa del Caselli. Sono compilati, pertanto dei questionari del
Sistema Nazionale Istruzione nell’ambito dell’azione P.O.N. per individuare le priorità di intervento
didattico da attuare nella nostra scuola.
A tal fine si sono individuati i seguenti indicatori:
 Dati relativi alla dispersione (abbandoni, frequenza alle lezioni)
 Tassi di riuscita degli allievi
 Risultati degli Esami di Stato
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Tassi di partecipazione alle attività extra-curriculari
Relazioni finali dei coordinatori di tutti i progetti attivati nell’istituto
Ore effettive di lezione e ore dedicate alle attività non curriculari.
Tassi di presenza dei docenti.
Soggetti territoriali contattati
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