Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
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Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana… Costituzione della Repubblica Italiana, art. 3 La scuola è aperta a tutti. Costituzione della Repubblica Italiana, art. 34 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “GIOVANNI CASELLI” Istituto Professionale Industria e Artigianato per la Ceramica e la Porcellana Istituto Tecnico indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie Liceo Artistico indirizzo Design Parco di Capodimonte–Napoli. Tel. 0817413403 - fax 0817419144 http://www.istitutocaselli.it– email [email protected] Dirigente Scolastico: Ing. FRANCESCO DE ROSA Direttrice dei Servizi Generali Amministrativi: sig. ra MARIA ANNA LAUROGROTTO P.O.F. 2014 - 2015 1 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA La scuola può svolgere appieno il suo compito se si presenta come una comunità accogliente ed esperta, fondata su un patto educativo; una comunità che aiuta i giovani all'esercizio della cittadinanza attiva e responsabile, all'esperienza del metodo democratico, al rispetto della legalità, al valore della gratuità e del dono nelle relazioni personali, all'importanza del bene comune. Però questi riferimenti etici non diventano prassi coerente se nella scuola manca un'anima, una comune ispirazione, una prospettiva, una passione che coinvolge allievi e docenti nel gusto della scoperta, della ricerca, nella costruzione del sapere, nella soddisfazione di creare qualcosa di nuovo, di proprio, di distintivo; qualcosa che dia significato alla propria storia, alle proprie scelte, ad un progetto di una società più giusta e solidale. Se Martin Luther King disse "I have a dream" e non, invece, "Ho un piano quinquennale", evidentemente un motivo c'è: gli uomini hanno bisogno di condividere un sogno per dare il meglio di se stessi, devono poter immaginare in modo discontinuo ciò che potrebbe realizzarsi. Oggi, in un mondo sempre più complesso e in continua trasformazione, l'immaginazione è il valore aggiunto per quanti vogliono creare qualcosa di nuovo sul piano culturale, formativo ed economico. Per gli uomini e per le organizzazioni, il futuro appartiene a chi sa immaginarlo. Non sono le parole di un visionario o di un profeta pedagogico; sono, “semplicemente”, le parole che il Ministero ha usato per introdurre le LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO del secondo biennio e del quinto anno dei nuovi Tecnici e Professionali. Sono il nostro orizzonte: questo ci aspetta e questo ci spetta. 2 UN’INTRODUZIONE PER I GENITORI, I NOSTRI ALUNNI D’OGGI E DI DOMANI, PER TUTTI QUELLI CHE AMANO, CONOSCONO E VOGLIONO FAR CONOSCERE IL CASELLI INNANZI TUTTO: CHE COSA SIGNIFICA POF? Significa Piano dell’Offerta Formativa. E cosa significa Piano dell’Offerta Formativa? Significa che ogni scuola d’Italia deve far conoscere al pubblico che cosa offre ai giovani e alle loro famiglie. Non solo quale diploma, qualifica, titolo di studio, ma anche come li offre, con quali prospettive, con quali docenti, strutture, laboratori, con quali metodologie. E significa: oltre le lezioni, oltre il tempo che i nostri figli passano in classe, la scuola offre anche altre cose, altro tempo? C’è un’offerta per altre attività: sport, attività di pomeriggio, uscite per la città, progetti per il sostegno e il recupero, per allargare la cultura dei ragazzi con cineforum, teatro, viaggi, attività per il collegamento con il mondo del lavoro. Il Caselli oggi offre tre possibilità: un percorso professionale, uno tecnico e uno liceale. Con questa offerta ampia e diversificata abbiamo voluto provare a dare una risposta alle domande di un territorio che chiedeva anche altro, al di là del percorso tradizionale della ceramica e della porcellana. L’OFFERTA PIÙ IMPORTANTE: IL CASELLI È UN LUOGO DOVE CRESCERE BENE CON L’AIUTO DI ADULTI CAPACI Sappiamo che viviamo un momento di crisi terribile e che anche la scuola, anche il Caselli, ne è colpita, a partire dalla scarsezza dei fondi. Ma proprio perché c’è la crisi, vogliamo dirvi che la nostra scuola, i suoi dirigenti, i suoi docenti, tutto il suo personale non hanno perso l’entusiasmo per un lavoro fondamentale, quello degli adulti che cercano di far crescere i propri giovani e di trasmettere loro l’entusiasmo e la responsabilità necessari per affrontare un mondo sempre più complesso. non hanno perso l’orgoglio di fare un mestiere importante, anche se ciò spesso viene dimenticato dalle istituzioni e dall’opinione pubblica. Per raggiungere questi scopi educativi, né le famiglie, né la scuola possono restare soli. Bisogna parlarsi di più, conoscersi, incontrarsi, allearsi. L’ALLEANZA PEDAGOGICA TRA LA SCUOLA E LA FAMIGLIA Questa è la prima offerta del Caselli, quella di impegnarsi a favorire quanto più è possibile l’ascolto reciproco, nella distinzione dei ruoli, ma nell’unità degli scopi, tra famiglie, scuola e istituzioni, per crescere una nuova generazione. I nostri figli, i nostri studenti sono quelli che più soffrono della crisi, perché la crisi corre il rischio di ammazzare la speranza e quindi il futuro, e nessuno, soprattutto i giovani, può vivere senza futuro. I tempi che viviamo fanno correre il rischio di allontanarci, presi da mille preoccupazioni, da loro. E invece bisogna stare vicini a loro, senza dimenticarsi che nella fase dell’adolescenza i ragazzi si allontanano da noi, alla ricerca della loro autonomia, provando a costruirsi i loro sogni; spesso lo fanno con aggressività, con forza, ma è il loro mestiere e noi dobbiamo fare il nostro, capirli in questa strada difficile e prenderli sul serio, sostenerli in questa fatica senza sostituire i nostri sogni ai loro. Ma senza illuderli che non esistono gli ostacoli, la fatica, i fallimenti, anzi ricordando, sostenendoli quando sembrano avvilirsi, che è proprio in questa fatica, proprio negli ostacoli che si impara a capire chi sono. 3 La seconda cosa importante che il Caselli offre è: un ambiente positivo in cui crescere; un ambiente in cui al primo posto ci siano il rispetto per i ragazzi e l’educazione alle regole. Il Caselli offre un ambiente in cui ragazze e ragazzi trovano degli adulti che siano per loro significativi e che li educano a trovare o a ritrovare l’amore per lo studio, per uno studio che sia significativo e a riscoprire la gioia della fatica dell’imparare. Come incontrare le famiglie? Incontri scuola famiglia: 3 Dicembre 2014 20 Febbraio 2015 7 Maggio 2015 Prime e Seconde dalle ore 15.30 alle ore 17.00 Terze,Quarte e Quinte dalle ore 17.00 alle ore 18.30 Prime e Seconde dalle ore 15.30 alle ore 17.00 Terze,Quarte e Quinte dalle ore 17.00 alle ore 18.30 Prime e Seconde dalle ore 15.30 alle ore 17.00 Terze,Quarte e Quinte dalle ore 17.00 alle ore 18.30 Partecipazione ai consigli di classe allargati alla componente genitori e alunni Ora di ricevimento settimanale dei docenti, previo appuntamento. Inoltre, i coordinatori di classe informeranno le famiglie sul quadro mensile delle assenze. Ma al di là delle forme tradizionali dei colloqui, soprattutto attraverso i coordinatori di classe, si è sempre in contatto con le famiglie, non solo per le note critiche, ma anche per segnalare alle famiglie i successi dei ragazzi. È prevista un’accoglienza quotidiana dei genitori che volessero parlare con la scuola, garantita da personale dedicato a questo compito,una figura strumentale, infine, ha il compito prioritario di ascoltare e monitorare continuamente i ragazzi. IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ Il piano del’offerta formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti. La presentazione del Patto educativo di corresponsabilità è una delle attività previste dal progetto accoglienza. E’ parte integrante del POF il Patto educativo di corresponsabilità in allegato. 4 PREAMBOLO L’Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Caselli” svolge la sua funzione educativa nel pieno rispetto dei principi della Costituzione Italiana; è un luogo di formazione umana, civile e professionale nel rispetto delle singole personalità, dove si garantisce il diritto allo studio, alle pari opportunità, all’efficienza dei servizi e al rispetto delle diversità. L’Istituto prepara allieve e allievi a essere cittadini d’Europa, perseguendo l’obiettivo di una formazione, per tutti, d’eccellenza, coerente con le direttive pedagogiche europee di offrire percorsi personalizzati ma di pari dignità, ponendo grande attenzione a tutti gli aspetti della formazione, a partire dalla funzione educativa della scuola; valorizza le pratiche e le competenze laboratoriali e cura la crescita delle competenze dialogiche e relazionali degli allievi, stimolandone l’autonomia, le capacità critiche e la libera espressione delle idee che li orientino nella ricerca, scoperta e scelta di percorsi post diploma, anche proponendo, con il finanziamento delle istituzioni preposte, autonomi progetti di istruzione post secondaria e progetti sulla formazione di impresa per gli allievi che vogliano spendere le competenze acquisite in un’attività imprenditoriale. Un P.O.F. deve inizialmente presentare la scuola facendo riferimento a: il suo contesto operativo; la sua storia specifica; l'articolazione dell'unità scolastica (plessi, alunni, docenti, personale, dotazioni). L’OFFERTA FORMATIVA DEL CASELLI NASCE DALLA BELLEZZA DELLA SUA SEDE E DAL FASCINO DELLA SUA STORIA IL CASELLI È IL SUO LUOGO La collocazione e la storia fanno del Caselli un ambiente di apprendimento unico. Il Caselli è collocato all’interno del Bosco di Capodimonte, a pochi passi dal Museo. Al di là della bellezza e del prestigio della collocazione, che pure sono un bene in sé, parco e museo sono parte integrante dell’offerta formativa: sono opportunità di formazione e di educazione, non solo perché sono dei veri e propri “testi” intorno ai quali sviluppare percorsi di educazione ambientale e artistica, ma anche perché le relative risorse professionali sono un valore aggiunto per gli studenti, sia per la parte curriculare, sia per quella extracurriculare previsti dalle programmazioni. L’attività extra-moenia (quella che si svolge al di fuori della scuola) trova in questa sede una prima collocazione naturale e apre la mente degli allievi alla ricchezza dell’offerta del territorio. Non solo: l’educazione alla bellezza e alla ricchezza culturale del proprio ambiente è la prima occasione per costruire una responsabilità civile che nasce dall’orgogliosa protezione di un patrimonio percepito come proprio, a partire dal sentimento di appartenenza e dalle pratiche dell’abitarlo, rispettosi e promotori della legalità, dell’ambiente e dei beni culturali. IL CASELLI È LA SUA STORIA L’istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato della Porcellana e della Ceramica “Giovanni Caselli” fu fondato nel 1961 e ha sede, per decreto del Presidente della Repubblica, nell’edificio della Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte. La scuola professionale si è insediata, quindi, in un contesto territoriale di antica vocazione ceramica derivante proprio dalla Manifattura, istituita dal re Carlo di Borbone nel 1743, che ha reso il nome Capodimonte 5 famoso nel mondo. L’assegnazione di una sede prestigiosa, tra le cui mura è nata una parte significativa dell’artigianato artistico di Napoli, fu voluta per sottolineare che il nuovo Istituto si andava ad inserire nel solco di una continuità storico-culturale evidenziandone i caratteri di specificità e unicità nel panorama formativo italiano. Infatti la scuola non solo è nata come unico centro in Italia istituzionalmente preposto alla preparazione di personale qualificato e di tecnici specializzati nel settore della ceramica e della porcellana, ma è nata con una missione specifica: promuovere, studiare e tutelare la tradizione ceramica del territorio rilanciando, in particolare, la produzione della porcellana. Tale ruolo istituzionalmente riconosciuto ha consentito all’Istituto Caselli di partecipare alla definizione del “ Disciplinare tecnico di produzione della ceramica artistica e tradizionale di Capodimonte “ e del relativo Thesaurus e di essere componente di diritto del Comitato di Controllo dello stesso Disciplinare e della Commissione Tecnica per l’innovazione della Ceramica Artistica. L’Istituto, inoltre, è anche centro di ricerca tecnico-scientifica in collaborazione con le Sovrintendenze ai Beni Artistici e Storici e ai Beni Archeologici di Napoli e Caserta , il C.N.R. e con l’Università degli studi di Napoli “Federico 2°”e L’Università dell’Aquila e di Cassino. L’Istituto Caselli, nel corso degli anni, ha arricchito la sua offerta formativa con la costituzione di un settore chimico, anch’esso a forte vocazione territoriale con riferimento alla prossimità della zona ospedaliera. Attualmente questo settore è mirato alla formazione di qualificati tecnici nel campo chimico biologico. che avranno compiti di vigilanza, prevenzione e controllo sulla qualità dell’ambiente e possono trovare utile inserimento nei laboratori di ricerca e di controllo di industrie chimiche, agroalimentari, farmaceutiche, cosmetiche e nei laboratori di Enti e Ministeri. L’Istituto ha il privilegio di condividere con il museo di “Capodimonte” e altre istituzioni culturali l’ubicazione in uno dei più grandi parchi pubblici d’Europa. Questo contesto ambientale e paesaggistico offre il piacere di un “bel posto per vivere” e grandi potenzialità per iniziative di studio, di ricerca e di tutela del patrimonio culturale, storico e ambientale. Queste peculiarità fanno del Caselli una scuola a forte identità culturale capace di offrire un punto di riferimento nel processo di orientamento dei giovani e contribuire a svilupparne il senso di appartenenza alla comunità scolastica. Tutto ciò svolge un ruolo importante nella prevenzione e nella limitazione dei fenomeni di disagio e favorisce il positivo svolgersi dei processi formativi e didattici. Nonostante il mutare della legislazione scolastica e le trasformazioni introdotte dalle riforme nell’istruzione professionale, il “Caselli” ha sempre continuato a perseguire i suoi fini istituzionali proponendosi quale riferimento culturale regionale e nazionale con gli operatori del settore. Nello specifico ha svolto e svolge attività e programmi di collaborazione con le Università, il CNR, le Soprintendenze, il Centro Ceramico di Bologna, la Società Ceramica Italiana e altri soggetti pubblici e privati, partecipa a mostre e manifestazioni di interesse ceramico sul territorio e mantiene rapporti con le manifatture europee di antica tradizione nella lavorazione della porcellana. Inoltre anche quest’ anno l’Istituto organizza il concorso “Premio Giovanni Caselli” a livello locale. Nell’Istituto ha sede una Mostra Mercato Permanente nella quale sono in esposizione e vendita i manufatti prodotti dagli allievi nel corso delle esercitazioni. Tale attività, oltre che fonte di autofinanziamento, ha ampio valore promozionale e una valenza didattica, perché permette agli allievi di conoscere tutte le fasi di lavorazione necessarie alla produzione di oggetti finiti. La scuola è, dunque, anche autorizzata ad assumere analisi e lavorazione per conto terzi. In questo campo ha realizzato, ad esempio, un pannello in ceramica di grandi dimensioni nella stazione Policlinico della Metropolitana di Napoli. 6 I BISOGNI DEL TERRITORIO. DA DOVE NASCE IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Interprete delle trasformazioni che investono il mondo dell’istruzione e il contesto sociale della scuola, proiettato a rispondere non solo alla domanda vocazionale per la ceramica, ma ai bisogni formativi del territorio, il prestigioso istituto professionale per la ceramica e la porcellana, l’IPIA Caselli, dal 2011, cambia la sua denominazione e diventa I.I.S.S., Istituto di Studi Superiori, con tre indirizzi, aggiungendo un liceo artistico per il design a quello professionale artigianale ceramico e a quello tecnico-chimico. L’innalzamento dell’obbligo a 16 anni spinge verso la scuola un’utenza sempre più diversificata. Non si tratta più soltanto della domanda per un titolo di studio e per la relativa formazione. Alla scuola si rivolge anche una domanda che, a 14 anni, non ha ancora le “idee chiare” sul proprio futuro, per cui la scuola, oltre ai percorsi definiti di istruzione, è attenta a un’accoglienza fortemente centrata sull’orientamento e sulla motivazione, soprattutto nei primi due anni, per combattere la dispersione e l’emarginazione. Qui, di seguito, la descrizione dei tre percorsi strutturati e della più ampia politica scolastica finalizzata a tenere insieme le diverse domande. I PERCORSI OFFERTI DALL’I.I.S.S. GIOVANNI CASELLI 1. INDIRIZZO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO DELLA CERAMICA E DELLA PORCELLANA Il Caselli è ancora destinatario di una domanda di scuola ad altissima vocazione, rivolta all’artigianato nel settore della ceramica e della porcellana, nonostante le trasformazioni del mercato che ne hanno indebolito i tradizionali sbocchi occupazionali. Alla crisi del settore la scuola risponde, in coerenza con la riforma dei nuovi professionali (e dei tecnici e degli stessi licei), con una riflessione sul futuro della porcellana e della ceramica nel mercato europeo e mondiale e con un impegno al continuo aggiornamento dei docenti e della didattica, consapevoli che solo una scuola di qualità può contribuire a dare futuro a questo settore. Non si tratta più di formare solo tecnici “esecutori” (una formazione concentrata su conoscenze e abilità): la domanda richiede tecnici altamente specializzati, non solo da un punto di vista delle abilità tecniche, ma in possesso di una forma mentis in grado di aggiornarsi continuamente e flessibilmente, per entrare attivamente nel mercato del lavoro, che richiede, come competenza indispensabile, quella di “imparare a imparare”, di anticipare la domanda (una formazione finalizzata alle competenze). Un buon tecnico si forma attraverso il sostegno di tutta l’offerta e cadono le antiche separazioni tra le due culture, tra mente e mano, astratto e concreto. Il Tecnico delle “Produzioni industriali e artigianali ceramiche” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. In particolare, nell’articolazione “Artigianato” vengono applicate e approfondite le metodiche relative alla ideazione, progettazione e realizzazione, e commercializzazione di oggetti, in piccola e grande serie, prodotti anche su commissione e realizzati con tecniche e metodi artigianali e/o storicamente connessi alla tradizione della ceramica artistica e tradizionale di Capodimonte e più in generale della Campania. La tradizione artigianale locale rappresenta in questa articolazione non solo l’ambito privilegiato di conoscenze e pratiche artistiche, ma anche luogo di ricerca, di innovazione creativa e tecnica, con apporti originali e personali a standard stilistici tradizionali. Il diplomato potrà così confrontarsi con sicurezza 7 nel quadro della concorrenza internazionale che, in alcuni settori tipici del made in Italy, è particolarmente impegnativa. All’atto dell’iscrizione al I anno gli allievi possono aderire al percorso triennale di qualifica professionale di “Operatore delle Lavorazioni artistiche ceramiche”, qualifica di istruzione e formazione professionale riconosciuta dalla Regione Campania, che consente di proseguire il percorso ordinario di istruzione fino al conseguimento del diploma di maturità. Quadro orario MATERIE / ORE Lingue e letteratura italiana I II III IV V 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Geografia generale ed economica 1 Matematica 4 4 3 3 3 Scienze della terra e biologia 2 2 Diritto ed economia 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 Totale ore 21 20 15 15 15 Fisica e laboratorio 2 2 Chimica e laboratorio 2 2 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Tecnologie informatiche 2 2 Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3 3 5 4 4 6 5 4 6 6 6 2 3 5 4 3 5 Discipline di indirizzo Tecnologie applicate ai materiali e ai processi ceramici Articolazione Artigianato Progettazione e realizzazione del prodotto Tecniche di distribuzione e di marketing Articolazione Industria Tecniche di produzione e di organizzazione Tecniche di gestione-conduzione impianti Totale ore settimanali macchine 6 e 33 32 32 32 32 8 Il Tecnico delle produzioni ceramiche presenta competenze di tipo gestionale, impiantistiche e ceramoplastiche. Esplica la propria attività sia nell’ambito della produzione industriale del settore, sia in quella artigianale autonoma. Lo studente, a conclusione del percorso di studio: è in grado di organizzare il proprio lavoro e di coordinare quello di unità operative; sa sovrintendere al funzionamento degli impianti con particolare attenzione alla sicurezza e all'impatto ambientale; organizza e gestisce interventi di manutenzione; opera il controllo sulla qualità e sui risultati della produzione; possiede le conoscenze scientifiche e tecnologiche sulle materie prime utilizzate nella produzione ceramica; conosce le tecniche di formatura, modellatura, foggiatura e decorazione sia industriali sia artigianali; elaborare la progettazione di prodotti ceramici definendone le fasi e i tempi di lavorazione; conosce le problematiche connesse alla gestione aziendale e all'organizzazione del lavoro; utilizza le competenze anche nel campo dei materiali ceramici innovativi nel settore meccanico, elettronico e biomedico. A questa domanda tradizionale, nel tempo, si sono aggiunte altre domande e l’Istituto ha saputo intercettarle, interpretando i bisogni del territorio, offrendo un percorso ITT e un Liceo artistico per il design. Anch’essi, come si nota dal profilo in uscita previsto e dal piano di studi, sono percorsi altamente specializzati. 2. INDIRIZZO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO- CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE Questo indirizzo ha già una sua storia. Un’attenta analisi della domanda di istruzione tecnica nel settore chimico, proveniente in particolare dal bacino di utenza della scuola, ha suggerito questo ampliamento dell’offerta. Anche qui, la collocazione nel parco ha avuto la sua importanza per l’inclinazione fortemente ecologica del percorso di studi. Il tecnico chimico e biologico esercita funzioni di coadiutore del chimico laureato per la determinazione delle caratteristiche fisiche e della composizione chimica delle sostanze. Deve essere capace di eseguire, in base ad istruzioni fornitegli, ricerche chimiche, biologiche e microbiologiche nelle industrie chimiche farmaceutiche, alimentari ed altre analoghe, nonché le più comuni analisi chimiche in Enti e Istituti di ricerca scientifica. Dal III anno, l’articolazione “Biotecnologie ambientali” è rivolta, in particolare, all’approfondimento delle competenze relative al governo e al controllo di progetti, processi e attività nel rispetto della normativa ambientale e della sicurezza e dello studio sulle interazioni fra sistemi energetici e ambiente. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” dovrà: aver acquisito i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate; individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali; utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni; essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate; 9 intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici; elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio; controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza. Quadro orario MATERIE / ORE Lingue e letteratura italiana I 4 II 4 III 4 IV 4 V 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Geografia generale ed economica 1 Matematica 4 4 3 3 3 Scienze della terra e biologia Diritto ed economia 3 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Totale ore 1 22 1 20 1 1 1 15 15 15 Fisica e laboratorio 3 3 Chimica e laboratorio 3 3 Tecnologia e tecnica di rappresentazione grafica 2 3 Tecnologie informatiche 3 1 1 Chimica analitica e strumentale 4 4 4 Chimica organica e biochimica 4 4 4 Biologia microbiologia e tecnologie di controllo ambientale 6 6 6 Fisica ambientale 2 2 3 32 32 32 Discipline di indirizzo Scienze e tecnologie applicate (Botanica) 3 Complementi di matematica Articolazione Biotecnologie Ambientali Totale ore settimanali 33 32 10 3. LICEO ARTISTICO - INDIRIZZO DESIGN Dal 2011 il Caselli inaugura il suo terzo percorso, il liceo artistico a indirizzo design. Non solo l’analisi dei fabbisogni formativi ha rivelato una forte domanda di avere, anche nella zona nord di Napoli, un percorso artistico che intercettasse un’utenza che altrimenti avrebbe dovuto compiere un tragitto molto più lungo per raggiungere le scuole del centro; ma si sentiva il bisogno di una sorta di offerta integrata dentro la scuola stessa, che affiancasse il tradizionale percorso professionale della ceramica e della porcellana. In particolare, a questo fine, è stato scelto l’indirizzo design. Quadro orario MATERIE / ORE I II III IV V Lingue e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 Matematica* 3 3 Fisica Scienze naturali ** 2 2 Chimica*** Storia dell’arte 3 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 4 Discipline geometriche 3 3 Discipline plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico**** 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore 34 34 23 23 21 Laboratorio del Design 6 6 8 Discipline progettuali Design 6 6 6 35 35 35 Discipline di indirizzo Totale ore settimanali 34 34 * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra *** Chimica dei materiali **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno 11 A partire dal III anno, l’articolazione “Design” è rivolta ai diversi settori della produzione artistica, nel quale lo studente acquisisce le metodologie proprie della progettazione di oggetti. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma; avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali; saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-funzionalitàcontesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione; saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale; conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma. UNA DIDATTICA ACCOGLIENTE DELLE DIFFERENZE, PER L’APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO La domanda sociale alla scuola si fa sempre più complessa. Ad essa è richiesto un compito educativo più vasto che in qualunque altra epoca. La domanda stessa delle nuove generazioni e delle loro famiglie non è più semplice e chiara come una volta Anche un istituto antico e dalla forte identità come il Caselli è investito da questa nuova scommessa educativa. Il Caselli si sente impegnato in un’offerta più ampia, capace di intercettare anche domande deboli finalizzate alla scolarizzazione prima ancora che alla specializzazione degli studi. In questo la scuola sente di assolvere, soprattutto per il territorio in cui è collocata, anche il mandato costituzionale di una scuola per tutti e di ciascuno. L’innalzamento dell’obbligo, il diritto/dovere a una scuola almeno fino al biennio delle superiori, impongono, nello spirito della Costituzione, di accogliere tutti e di offrire percorsi degni e di pari dignità, anche a quei ragazzi che proseguono gli studi senza una chiara vocazione e con debolezze di base – emotive, sociali e alfabetiche – che li mettono in difficoltà di fronte alla maggiore, e inevitabile, complessità dell’apprendimento. L’accoglienza della domanda formativa, della domanda dell’assolvimento dell’obbligo anche da parte di un’utenza di recente e recentissima scolarizzazione, di ragazzi provenienti da aree di alta fragilità sociale trova in tutti e tre gli indirizzi del Caselli, una scuola particolarmente adatta. Non solo per le tradizionali competenze relazionali dei docenti e del personale, ma anche per la caratterizzazione pedagogica di una didattica laboratoriale e attiva, particolarmente adatta agli stili cognitivi, dominanti ormai in tutta l’adolescenza, orientata a forme di apprendimento immersivo, all’imparare facendo (e riflettendo). Come tutti i docenti sanno, la vocazione va sostenuta. Da sola, anche se poggiasse su attitudini, non basterebbe; le condizioni di fragilità di tanti ragazzi - che non è solo economica, ma culturale, emotiva e sociale - impedisce il successo formativo; la lotta alla dispersione, nell’accogliere un accesso anche debole e nell’affezionare i ragazzi alla scuola e allo studio, è un obiettivo preliminare, un obiettivo di cittadinanza. Coerentemente col dettato costituzionale, la nostra politica scolastica tende a rinforzare la motivazione allo studio e a proporre iniziative di sostegno alla sua qualità e alla sua eccellenza, sempre tenendo chiaro il principio della pari dignità dei percorsi, Il Caselli da tempo mette in campo una serie di iniziative volte a sostenere questa domanda, con una ricchezza di iniziative, dentro e fuori la scuola, tese a migliorare la qualità formativa. 12 L’ACCOGLIENZA L’accoglienza non è limitata al primo giorno o al primo periodo dell’anno; una funzione strumentale ad hoc è dedicata all’ascolto e al monitoraggio continuo di desideri e difficoltà degli allievi, ai rapporti con le famiglie, viste in un’ottica di alleanza pedagogica e non solo come destinatarie di lamentele. L’accoglienza, così, si configura come un monitoraggio continuo dello star bene degli studenti. Obiettivi generali: Creare una rete di sostegno per guidare l’inserimento; diminuire le distanze tra la scuola media inferiore e la scuola media superiore con raccordo nella programmazione didattica; favorire l’orientamento. Obiettivi specifici: Facilitare l’inserimento degli studenti del primo anno nella vita della nuova scuola; recepire e affrontare in modo tempestivo eventuali occasioni di disagio; potenziare l’informazione relativa alla specificità dell’Istituto. Attività : +Breve illustrazione della storia dell’ Istituto e della sua identità formativa Presentazione del Regolamento d’istituto e del Patto di corresponsabilità, con relativa discussione e condivisione in classe Informazioni sull’orario e i libri di testo Informazioni sulla sicurezza in particolare dei laboratori Attività laboratoriali differenziate in base agli indirizzi Somministrazione di TMA (test psico-attitudinali) nominali al fine di conoscere eventuali problematiche individuali Visita didattica logistica scuola, ingressi, parco, sede succursale. L’accoglienza degli alunni DvA è preceduta da una fase preparatoria tesa alla elaborazione di strategie di sostegno ad hoc . Proposta attività del Centro Informazione e Consulenza Anno scolastico 2014/15 Sportello di Ascolto e Servizio di Consulenza Scolastica. Attività Seminariali di Sostegno agli Studenti. Le proposte hanno la finalità di promuovere il benessere personale e il benessere scolastico e, più in generale, migliorare la qualità globale della vita scolastica, diventando per questo scopo, parte integrante del progetto unitario del P.O.F. e trovano punti di ricaduta nel curricolo scolastico. L’ORIENTAMENTO L’orientamento copre tutta la “vita dell’allievo” del Caselli Orientamento in entrata, con una particolare attenzione alla continuità con le scuole di provenienza. Il progetto di quest’anno prevede di rinforzare la rete informale già esistente con i referenti delle scuole medie. Come si afferma nella C.M. n° 339/92, la continuità non è “né uniformità né mancanza di cambiamento; essa consiste piuttosto nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ciascuna scuola”. Particolarmente importante è la continuità anche per la programmazione di un curricolo per le competenze. Il programma di attività di orientamento avverrà attraverso incontri informativi presso le Scuole Medie, per illustrare l’offerta formativa, incontri presso il nostro Istituto con 13 l'obiettivo di creare una familiarizzazione con l'ambiente di apprendimento che troveranno: spazi, aule, laboratori, assaggi “disciplinari”, incontri con docenti e futuri compagni, organizzazione di iniziative e laboratori presso strutture del territorio. Un orientamento “in situazione”, comunicativo, quindi, e non solo inteso come trasferimento di informazioni. Un primo Open Day si terrà il 17 Dicembre, i ragazzi potranno partecipare ad attività laboratoriali di microbiologia, plastica, grafico-pittorico, fisica, inoltre potranno visitare i laboratori di foggiatura, processi e decorazioni e la Mostra mercato permanente. Orientamento in uscita: partecipazione agli incontri promossi dalle varie facoltà e ad attività proposte da Enti, stage esterni per una conoscenza “pratica”del mondo del lavoro, partecipazione ad eventi e mostre finalizzati all’orientamento. UN’OFFERTA DI QUALITÀ PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DEFINIZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE Secondo l’ICF (la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) «il Bisogno Educativo Speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata». ALUNNI CON DISABILITA' L’Istituto accoglie gli alunni DvA organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per l’autonomia, di tutto il personale docente ed Ata. SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE Si adotteranno strategie e metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo e il tutoring ed attività di tipo laboratoriale. Per programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni con percorso non riconducibile agli obiettivi minimi previsti per la classe si progetterà, ove possibile, una programmazione per aree disciplinari e si prevede la partecipazione al Laboratorio creativoespressivo. VERIFICA E VALUTAZIONE: gli alunni diversamente abili sono valutati in base al PEI. Il PEI può essere: - globalmente riconducibile agli obiettivi minimi della Programmazione di classe - totalmente differenziato. Nel caso di valutazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti per la classe (artt. 12 e 13 dell’ O.M n. 90/2001, l’alunno conseguirà un titolo di studio spendibile. Se la valutazione dovesse essere totalmente differenziata ( comma 5 dell'art. 15 dell' O.M. n. 90 del Maggio 2001), l’alunno, al termine del percorso di studi, conseguirà un certificato delle competenze acquisite. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari, possono essere equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione per coloro che seguono la programmazione di classe secondo gli obiettivi minimi. Per gli alunni con PEI totalmente differenziato, le verifiche saranno coerenti con il percorso programmato. 14 INDIVIDUALIZZAZIONE DEI PERCORSI D’APPRENDIMENTO Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che sollecitino l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile la dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di sostegno. Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i possibili raccordi con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione dell’alunno. Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente in classe o nei laboratori specifici. Il Caselli, nel tempo, si è proposto come una sede importante per una didattica adeguata ai bisogni dei DvA, sia per la possibilità di laboratori attrezzati, sia per l’accumularsi di competenze specifiche nel corpo docente e nel personale tutto. In particolare, la scuola da anni si è attrezzata con un laboratorio stabile, che consente progetti ad hoc e la produzione di manufatti dei ragazzi, che sono esposti negli open day e nelle mostre, anche al di fuori della scuola. In particolare, esiste un progetto specifico: IL LABORATORIO ESPRESSIVO. “LE MIE ABILITÀ: LA MIA RICCHEZZA”. L’istituzione di un Laboratorio Creativo-Espressivo permanente per gli alunni diversamente abili rappresenta la volontà di individuare strumenti e strategie didattiche che favoriscano l’apprendimento, la maturazione spirituale e strumentale dell’alunno che procede nella conquista del proprio spazio vitale, della propria identità ed autonomia personale seguendo ritmi che si differenziano notevolmente da soggetto a soggetto. Si ritiene essenziale permettere a ciascun allievo diversamente abile di esprimersi al massimo delle proprie potenzialità favorendo le capacità di adattamento nel rispetto della propria identità e di quella degli altri, rafforzando il proprio “IO” per individuare una giusta collocazione nel contesto sociale “SCUOLA” e sentirsi parte attiva e rappresentativa dello stesso. Sappiamo che ogni impianto costruttivo prevede una precisa intenzionalità ed una progettazione di ordine intellettuale. L’idea si fa, dunque, azione, cosa concreta e permette al soggetto di verificarne e controllarne le corrispondenze. Il laboratorio intende coniugare, perciò, in modo nuovo ed originale l’esigenza di acquisizione di conoscenze e competenze disciplinari allo sviluppo della libera espressione creativa di ogni singolo alunno, motivando sempre più all’apprendimento e all’approfondimento individuale e di gruppo. L’utilizzo creativo di materiale recuperabile intende fare del riciclo un obiettivo di lavoro ed una filosofia di vita. Il recupero del materiale di scarto da riutilizzare è la strategia-stimolo per una riflessione sul proprio stile di vita, per ridurre la quantità dei rifiuti, per progettare soluzioni creative di assemblaggio e vivere un’esperienza creativa, educativa, socializzante. ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI 1) ALUNNI CON DSA (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) Il nostro Istituto accoglie alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Tali disturbi si DISTINGUONO in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, specifiche abilità dell’apprendimento in alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative. Il processo di gestione e produzione della documentazione relativa agli alunni con DSA prevede due articolazioni corrispondenti rispettivamente alla redazione del PDP per gli alunni DSA accertati e all’individuazione di alunni a rischio DSA (screening DSA). Entrambe le procedure sono gestite dal coordinatore di classe e dal CdC. 2) ALUNNI CON ALTRI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI 15 Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nella categorie stabilite dalla Legge 104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste dalla Legge 170/2010. Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con: -deficit del linguaggio; -deficit delle abilità non verbali; -deficit nella coordinazione motoria; -deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico); -funzionamento cognitivo limite; -disturbo dello spettro autistico lieve ( qualora non previsto dalla legge 104) ecc. 3)ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E/O CULTURALE Area dello svantaggio socioeconomico e culturale Area dello svantaggio linguistico e culturale Disagio Comportamentale/ relazionale Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO RISORSE UMANE Dirigente Scolastico Collaboratori del D.S. Referente per le attività di sostegno alunni con BES Funzione Strumentale Area 5 “ Problematiche BES” Funzione Strumentale Area 3 “Orientamento degli allievi” Docenti per le attività di sostegno Coordinatori di classe Personale ATA Assistenti all’autonomia GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI) COMPITI E FUNZIONI DEL GLI: ha il compito di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n.8 del 6/3/2013, attraverso la redazione di un ”Piano Annuale per l’Inclusione”. 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione; 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici; 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi; 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”; 6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. 7. Analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso. Il Piano Annuale discusso e, poi, deliberato dal Collegio dei Docenti viene inviato agli Uffici dell’USR – GLIP e GLIR per l’organico di sostegno 8. Coordinamento di tutti i progetti per gli alunni con BES. Il GLI si riunisce periodicamente; nel mese di giugno discute ed elabora la proposta di “Piano Annuale per l’Inclusione” e formula la richiesta delle risorse necessarie a sostenerlo. Nel mese 16 di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’Inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola. COMPOSIZIONE DEL G.L.I.: Presieduto dal Dirigente Scolastico, è costituito da una rappresentanza del gruppo di sostegno, dei genitori e dei docenti curricolari, dalla F.S. Alunni con B.E.S CONSIGLIO DI CLASSE: 1.Individuazione B.E.S. Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica “PDP” ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. 2. Coordinamento con il GLI 3. Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti 4. Predisposizione del PDP, firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe , dal Dirigente Scolastico e dalla famiglia 5. Elaborazione del Piano Educativo Individualizzato in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla legge 104/92. COLLEGIO DEI DOCENTI: Discute e delibera il piano annuale dell’inclusione (PAI). All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi da perseguire proposti dal GLI e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale dell’ inclusione. Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti. CONSIGLIO D’ISTITUTO: Collaborare con il D.S. e con il Collegio dei Docenti circa gli elementi organizzativi, coerenti alle scelte pedagogiche. F.S. ALUNNI CON BES: Collabora con il D.S e le altre FF.SS.; coordina il colloquio tra scuola e famiglia, tra scuola-ASL, tra scuola-famiglia-ASL-Enti territoriali. Coordina i passaggi di contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Coordina le attività degli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI e PDP). Coordina l’informazione circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva. REFERENTE ALUNNI CON BES : FUNZIONI: competenze di tipo organizzativo ( Gestione delle risorse personali, gestione dei contatti con i referenti della ASL, collaborazione con il Dirigente Scolastico per l’organizzazione delle attività di sostegno, coordinamento del Gruppo di Lavoro nello svolgimento delle varie attività). Competenze di tipo consultivo (creazione di un archivio e di una banca dati di proposte didattiche integrate fruibili dai docenti, proposta di materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche). Competenze di tipo progettuale e valutativo (predisposizione di modulistica, formulazione di progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto e in base alle proposte del gruppo di lavoro per le attività di sostegno). IL DOCENTE SPECIALIZZATO: Il docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutti le componenti coinvolte nel processo di integrazione dell’alunno disabile: la famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure specialistiche delle strutture pubbliche. All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse dopo un congruo periodo di 17 osservazione, stabilisce in accordo con il CdC il tipo di valutazione da proporre alla famiglia. Per gli alunni che seguono la programmazione di classe in base agli obiettivi minimi, sempre in sintonia con il C.d.C., individua le discipline in cui intervenire. Il docente specializzato cura i rapporti con i genitori e con la ASL di riferimento; redige congiuntamente con i referenti dell’ASL, con i genitori e il Consiglio di classe il PEI ed il PdF; partecipa ai G.L.H.O. e alle riunioni del gruppo di lavoro per l’inclusione; ha un registro per le attività di sostegno; alla fine dell’anno scolastico riferisce l’esito del percorso progettato in una relazione finale. DIRIGENTE SCOLASTICO: Presiede Organi collegiali e Gruppi di lavoro; comunica ai competenti Uffici dell’ USR, al GLIP, al GLIR e alle istituzioni territoriali eventuali Accordi programmatici in vigore o specifiche intese sull’integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali. Dispone su indicazione del GLI le assegnazioni definitive (settembre). GLH OPERATIVO (GLHO) Composizione Il GLHO è convocato dal Dirigente Scolastico ed è composto dall’intero Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno) o da una sua rappresentanza, dagli operatori sociosanitari dell’ASL (e/o dell’ente privato convenzionato) che seguono il percorso riabilitativo dell’alunno con disabilità, dall’eventuale assistente per l’autonomia e alla comunicazione e l’eventuale collaboratore o collaboratrice scolastica incaricato dell’assistenza materiale, dai genitori o dai tutori legali dell’alunno. Possono essere convocati anche operatori di contesti extrascolastici, al fine di creare unità ed organicità tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione del Progetto di vita. I genitori possono essere assistiti, quindi, da un esperto di loro fiducia e/o dell’Associazione di cui fanno parte (previo accordo del Dirigente Scolastico che deve convocare ufficialmente l’esperto), in base all’art. 1 comma 1 della L. n° 53/03 (Riforma Moratti) che prevede, tra i suoi principi di base, anche quello del “rispetto […] delle scelte educative della famiglia, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori”. Pertanto la famiglia può scegliere come proprio assistente o delegato nei GLHO “personale appositamente qualificato, docente e non docente” ed alla C.M. n° 262/88 che prevede la collaborazione della scuola con le associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari. Compiti -progettazione e verifica del PEI; -stesura e verifica del PDF. -individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e degli strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile. DIPARTIMENTI Formulano degli obiettivi minimi, massimi e di eventuale eccellenza per ciascuna materia. Essi individuano metodologie e strategie comuni, per impostare una didattica mirata a garantire a tutti gli alunni, ed in modo particolare a coloro che abbiano Bisogni Speciali, interventi trasversali e comuni che comprendano l’utilizzo di strumenti e approcci mirati. FAMIGLIA Informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema. Si attiva per portare il figlio/a da uno specialista ove necessario. Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione. A.S.L. 18 Effettua l’accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione. Incontra la famiglia per la restituzione relativa all’accertamento effettuato. Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia. SERVIZIO SOCIALE Ove necessario, viene aperta una collaborazione di rete, rispetto ai vari servizi offerti dal territorio. Partecipa agli incontri della scuola organizzati per i diversi alunni. RISORSE STRUMENTALI Nell’arco degli anni la scuola si è dotata e continuerà a munirsi di attrezzature e ausili informatici specifici che possano rispondere in modo adeguato ai bisogni speciali dei nostri alunni con bisogni educativi speciali come la lavagna interattiva multimediale e pc portatili. LE VERIFICHE E LA VALUTAZIONE Le verifiche e la valutazione sono passaggi insostituibili dell’azione didattica che rispondono a tre finalità: • servono allo studente e alle famiglie per conoscere in ogni momento la posizione dell’alunno rispetto alle mete formative da raggiungere; • servono alla scuola per adeguare la propria programmazione e migliorare la qualità del processo di insegnamento/apprendimento; • servono alla società che deve essere garantita sul reale valore dei titoli di studio conseguiti Le prove di verifica (orali, scritte, pratiche, strutturate, o non strutturate) rappresentano l’obiettiva documentazione del processo di acquisizione di conoscenze e competenze, pertanto gli studenti sono tenuti a sottoporsi a tutte le prove di verifiche programmate per consentire ai docenti di disporre un congruo numero di elementi di giudizio. Debiti formativi Secondo il D.M. n. 80 del 03 ottobre 2007 è previsto l’obbligo per le scuole di attivare fin dal primo quadrimestre i corsi di recupero per chi ne ha bisogno e fissare date certe per tutte le verifiche intermedie. Il recupero dei debiti deve avvenire entro il 31 agosto e prima dell’inizio delle lezioni dello anno scolastico successivo altrimenti non si viene promossi. La verifica finale verrà svolta da docenti della classe e il consiglio di classe formulerà il giudizio definitivo sull’ ammissione all’ anno scolastico successivo. Il docente provvederà a consegnare la documentazione relativa al proprio corso svolto ed una relazione nella quale vengano esposti dettagliatamente gli obiettivi, le strategie didattiche e i risultati conseguiti. L’assegnazione dei voti, periodici, intermedi e finali, risponde a criteri di trasparenza e collegialità, e si basa su parametri oggettivi e condivisi: • il singolo docente e il Consiglio di Classe si impegnano a rendere noti, attraverso griglie di valutazione, i criteri di attribuzione del punteggio/voto, sia nelle singole prove che in sede di scrutini • sia gli obiettivi che i criteri sono fissati, in termini generali, dal Collegio dei Docenti ed 19 esplicitati nel P.O.F.; essi sono poi applicati alle singole discipline attraverso i Dipartimenti, per essere infine assunti all’interno della programmazione di classe e individuale. Alla fine dell’anno scolastico lo studente può essere: • Promosso per merito: lo studente ha riportato una valutazione almeno sufficiente in tutte le discipline. • Promosso a seguito del superamento dell’esame di verifica a Settembre: In attuazione della normativa sul recupero dei debiti scolastici, gli studenti che riportano alla fine del secondo quadrimestre insufficienze in un numero massimo di tre discipline vedranno esposta all’Albo la dicitura “sospensione del giudizio”. Saranno tenuti alla frequenza dei corsi di recupero organizzati dall’Istituto. Al termine di tali corsi ci sarà una verifica finale dopo la quale il Consiglio di Classe stabilirà definitivamente l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva. • Non promosso: Lo studente presenta insufficienze gravi e/o diffuse che non consentono il recupero delle carenze accumulate e pregiudicano la proficua frequenza dell’anno scolastico successivo. In allegato la griglia di valutazione. ATTRIBUZIONE VOTO DI CONDOTTA La valutazione del comportamento degli alunni è effettuata collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione alla classe successiva o all’ esame di Stato (L. 169/08) Il D.M. 5 del 16 gennaio 2009 specifica i criteri per l’attribuzione di un voto inferiore a sei decimi, in presenza di particolare e oggettiva gravita del comportamento. Il Collegio dei Docenti Ha deliberato i seguenti criteri per l’attribuzione del voto di condotta: VOTO DESCRITTORE Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche Ruolo propositivo all'interno della 8 9 10 classe Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico Ottima socializzazione Frequenza regolare ( assiduita alle lezioni e rispetto degli orari) Costante adempimento dei doveri scolastici Equilibrio nei rapporti interpersonali 7 Rispetto delle norme disciplinari d'Istituto Ruolo positivo e di collaborazione nel gruppo classe Frequenza talvolta irregolare (assenze saltuarie ma non sempre rispetta gli orari) 20 Osservanza non regolare delle norme relative alla vita scolastica Partecipazione poco collaborativa Si rende responsabile di assenze e ritardi Non giustifica regolarmente Frequenza irregolare (presenza di assenze e ritardi e continui solleciti per le giustifiche) Frequente disturbo dell'attività didattica 6 Ricorso alla violenza e/o ad atti che mettano in pericolol‘incolumità altrui Danneggiamento di attrezzature e strutture (vetri, pannelli, strumenti di laboratorio, suppellettili ,attrezzi nelle palestre, aule, laboratori) Introduzione nella scuola di alcool e/o droghe Falsificazione di firme o documenti scolastici False testimonianze Furto Reiterazione di infrazioni gravi 5 o minore di 5 ASSENZE E VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO L’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato avviene solo se la frequenza alle lezioni è stata di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (D.P.R. 122/09 e C.M. n. 20 del 4 marzo 2011). Per le classi del nostro Istituto si indica di seguito il numero massimo di ore di assenza consentito, in riferimento all’ammontare annuo del curricolo SETTIMANE MONTE ORE SETTIMANALI MONTE ORE ANNUE MAX ORE ASSENZA 25% 33 33 33 33 32 33 34 35 1056 1089 1122 1155 264 272 280 288 E’ previsto che le Istituzioni scolastiche possano stabilire deroghe straordinarie e motivate al limite massimo riportato sopra. Riguardano assenze documentate e continuative, a condizione che non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Ai fini della possibile deroga, il Collegio dei docenti ha deliberato di considerare validi i seguenti motivi: 1) gravi motivi di salute, documentati con certificati medici 2) terapie o cure programmate, donazione sangue 3) partecipazione ad attività sportive a livello agonistico 21 L’INNOVAZIONE DELLA VALUTAZIONE Credito scolastico Il concetto di credito scolastico è stato introdotto per rendere gli esami di stato più obiettivi e più efficaci nel valutare l’andamento complessivo della carriera scolastica di ogni studente. Si tratta di un patrimonio di punti, non superiore a venti, che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso e che contribuisce, per un quinto (20 punti su cento), a determinare il punteggio finale dell’esame di stato. Il punteggio del credito scolastico sostituisce il giudizio di ammissione, perché tutti gli studenti che hanno frequentato l’ultimo anno e che siano stati valutati, sono ammessi a sostenere gli esami. Credito formativo Il nuovo esame di stato valorizza esperienze formative che ogni giovane può aver maturato al di fuori della scuola, coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato. Il Decreto n. 452 del 12 novembre1998 stabilisce che: - le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei Crediti formativi, sono acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile, legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale, quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. - la partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all’acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico. Valutazione del credito: I consigli di classe, nella loro autonomia, fissano i criteri di valutazione delle sopra citate esperienze, sulla base della rilevanza qualitativa delle stesse, anche con riguardo alla formazione personale, civile e sociale degli studenti. Nell’attribuzione del credito scolastico i consigli di classe tengono conto dei risultati conseguiti dagli alunni nelle attività che si svolgono nell’area di professionalizzazione. La documentazione relativa all’esperienza che dà luogo ai Crediti formativi, deve comprendere un’attestazione rilasciata da Enti, associazioni, istituzioni presso i quali lo studente ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione dell’esperienza stessa. La certificazione finale riporterà eventuali Crediti formativi dello studente. L’OFFERTA EXTRACURRICOLARE Da anni il Caselli è impegnato a sfruttare tutte le opportunità progettuali per ampliare l’offerta curriculare con attività extracurriculari. L’offerta formativa integrata, che, pur in periodo di crisi, la scuola organizza, è indispensabile e funzionale per diversi obiettivi. Innanzi tutto essa serve a sostenere la motivazione dei ragazzi, a offrire occasioni di recupero e sostegno, a sviluppare percorsi di eccellenza, a integrarsi nella vita della città allontanandosi da alcune sottoculture che frenano lo sviluppo dei ragazzi, a affrontare percorsi educativi in campi fondamentali come la legalità, l’ambiente, l’inserimento nella realtà del lavoro e della produzione. 22 I vari progetti, extracurriculari e/o extramoenia, attraversano le discipline, il curriculare e l’extracurriculare, le classi e si propongono di valorizzare i saperi informali dei ragazzi connettendoli a quelli formali. Sono un campo fondamentale per la progettazione di curricoli per le competenze. Inoltre, questi progetti favoriscono l’apprendimento cooperativo, nuove relazioni anche tra docenti e la sperimentazione di nuove forme di didattica: sono occasioni di apprendimento in situazione. La vocazione laboratoriale della scuola viene esaltata: la produzione, la creazione di artefatti e manufatti diventano non solo l’obiettivo dei progetti, ma anche la metodologia valutativa più importante, nella logica della valutazione per competenze. 23 P.O.N. L’istituto ha aderito ai Programmi Operativi Nazionali 2007 – 2013 – Obiettivo “Convergenza” – “Competenze per lo Sviluppo” e “Ambienti per l’Apprendimento” – cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo (F.S.E.) e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.). In tale ambito e nel periodo dal 2007 al 2013 sono stati progettati e realizzati interventi formativi per lo sviluppo ed il potenziamento delle competenze di allievi e docenti, nelle aree scientifiche, linguistiche, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In ambito linguistico, in particolare, gli allievi hanno usufruito della possibilità di partecipare a corsi di formazione all’estero, nel Regno Unito e a Malta, conseguendo rilevanti certificazioni internazionali delle competenze linguistiche conseguite; un nutrito gruppo di docenti ha partecipato a corsi pluriennali di lingua inglese e di informatica, potenziando considerevolmente le proprie competenze professionali, di norma attestate da certificazioni internazionali specifiche. Si è resa possibile la partecipazione degli allievi a tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei allo scopo di promuovere lo sviluppo di abilità professionali e di competenze imprenditoriali attraverso la pratica aziendale. Ci si è inoltre avvalsi delle opportunità offerte dai citati Programmi per potenziare e/o aggiornare le dotazioni tecnologiche e laboratoriali dell’Istituto al fine di arricchire l’offerta didatticoformativa. Per quanto riguarda l’ultimo biennio, l’Istituto, pur avendo presentato la propria candidatura progettuale nei tempi e nei modi previsti dai bandi ministeriali, non ha ricevuto formale autorizzazione alla gestione dei Piani. Al momento attuale si è in attesa della pubblicazione dei nuovi avvisi di bando 2014-2020 (FSE-FESR). In data 19 novembre 2014 è stato autorizzato con protocollo 9863 il seguente progetto PON-POR: codice: C-5-FSEPAC_POR_CAMPANIA-2013-2, obiettivo C-Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani, azione 5-Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei, per un ammontare assegnato di € 50.682,89. Detto progetto sarà attuato nel corso dell’anno scolastico 2014-2015. Si riporta di seguito lo storico dei progetti PON attuati in Istituto: 2012 Bando 6693 – 18/04/2012 (FSE) POR - C5 Campania 2012 Bando 6693 – 18/04/2012 (FSE) Circolare POR 2011 Bando 11887 - 21/10/2011 - (FSE)- Iscrizioni seminari OCSE-PISA- Azione II 2011 Bando 5685 – 20/04/2011 (FESR) Circolare straordinaria POR (ex NARI13000C) 2011 Bando 4462 - 31/03/2011 – Piani Integrati 2011 (ex NARI13000C) 2011 Bando 984 - 28/01/2011 - L1 FSE (ex NARI13000C) 2010 Bando 7215 - 04/06/2010 - (C.3) (ex NARI13000C) 2010 Bando 3760 - 31/03/2010 Piani Integrati 2010 (ex NARI13000C) 2010 Bando 713 - 26/01/2010 (E2 Lingue) (ex NARI13000C) 2009 Bando 2096 - 03-04-2009 Piani Integrati 2009 (ex NARI13000C) 2008 Bando 8124 - 15-07-2008 Piani Integrati (ex NARI13000C) 2007 Bando 872 - 01/08/2007 Piani Integrati (ex NARI13000C) 24 ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE ESTERNE Il Caselli, anche in periodi di crisi economica, propone la partecipazione a: CINEFORUM MOBY DICK Il progetto è rivolto a tutte le classi dell'istituto e mira ad educare gli studenti al linguaggio cinematografico ed a guidarli, attraverso la visione di quattro film, a riflessioni sui temi dellasolidarietà e della convivenza nel rispetto delle diversità. Date Cineforum: 3/12-8/01-9/03-28/04 aSCUOLADIVELA La Lega Navale italiana accompagna i nostri alunni alla scoperta della vela e del mare, attraverso la diffusione di iniziative legate all'ambiente marino ed allo sport. Le attività teoriche e pratiche mirano inoltre all'approfondimento di tematiche riguardanti la sicurezza ed il rispetto dell'ambiente ed all'acquisizione di comportamenti corretti. SALVIAMO L'AMBIENTE Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola ed ha la finalità di promuovere il valore dell'ambiente. EARLY SCHOOL LEADERS Dall'abbandono al successo dentro e fuori la scuola. Obiettivo Specifico: sostenere il reinserimento socio-educativo dei giovani fuoriusciti prematuramente dal sistema scolastico e prevenire l’abbandono degli alunni a forte rischio di dispersione, attraverso azioni sistemiche implicanti la comunità educante di tre municipalità di Napoli ad elevato disagio economico e sociale. Viaggi e visite di istruzione, finalizzate sia alla socializzazione tra i ragazzi e a quella con (e tra) gli adulti, sia come occasione di rinforzo degli stessi obiettivi curriculari. Quest’anno sono previsti viaggi in Italia e all’estero per le classi IV e V. Nei limiti delle disponibilità, andare in Europa è sempre stata considerata una strategia vincente per un percorso di cittadinanza europea. L’istituto vanta antichi e continui contatti con le principali manifatture europee ed è gemellato con: l’istituto della ceramica di Budapest, l’istituto RAKOCZI KUPA (Ungheria), il Liceo artistico MAGNINI di Deruta, il Liceo artistico BALLARDINI di Faenza. Uno scambio professionale è in atto con la manifattura storica francese delle porcellane di Sévres, in Francia, di cui abbiamo ospitato alcuni rappresentanti in un seminario formativo nella nostra scuola. Partecipazione a fiere,convegni ed eventi. La scuola partecipa al Polo Ceramico Istituto capofila: IIS CARAFA GIUSTINIANI di Cerreto Sannita Polo Tessile: Istituto capofila: IPIA MIANO LA FORMAZIONE DEI DOCENTI E DEL PERSONALE Il Collegio docenti si è impegnato nell’aggiornamento previsto dalla Riforma e promosso dall’USR campana, in rete con il Medi; inoltre è ormai tradizionale la partecipazione ai “Tre giorni per la scuola” a Città della scienza. Analogamente i docenti di lettere e matematica sono impegnati nell’aggiornamento istituzionale dell’Ocse-Pisa e dell’Invalsi. Auto-aggiornamento I dipartimenti hanno deliberato un auto-aggiornamento sulle tematiche inerenti la didattica per competenze, continuando quello intrapreso in precedenza, attraverso le funzioni strumentali. In particolare i dipartimenti e i consigli di classe sono costantemente coinvolti su quanto viene 25 appreso, a livello provinciale e nazionale, dai docenti che partecipano su mandato della scuola. Ma in un Istituto a stretto contatto, in tutti e tre gli indirizzi, col mondo produttivo, l’aggiornamento si sviluppa a partire dagli stimoli che stage e collaborazioni professionali producono. L’esperienza esemplare è stata quella della commessa sul “pannello” per una stazione della Metro collinare: il team di docenti e tecnici di laboratorio ha dovuto risolvere i problemi attraverso un vero e proprio lavoro di progettazione; apprendimento che si è riversato sulla didattica quotidiana. Le nuove tecnologie Negli ultimi anni si è curato in particolare l’adeguamento informatico e multimediale dell’istituto. Parallelamente all’implementazione delle dotazioni informatiche e multimediali c’è stato e proseguirà l’aggiornamento dei docenti nel settore delle ITC e delle Tecnologie Didattiche. Ciò consentirà una didattica più in linea con i tempi e una preparazione degli allievi più rispondente alle esigenze della società e del mercato del lavoro. Un’aula attrezzata con le LIM e computer abilitati per la navigazione in rete è a disposizione dell’aggiornamento dei docenti e di programmate attività didattiche degli allievi. Una Funzione Strumentale è preposta alla formazione dei docenti relativa alla didattica mediata attraverso le Tecnologie Informatiche. FUNZIONIGRAMMA DELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Dirigente Scolastico Francesco De Rosa Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione secondo criteri di efficacia ed efficienza ne ha la rappresentanza legale, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Il Dirigente Scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formativa e promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la valorizzazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio. E’ titolare delle relazioni sindacali. Ha poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane individua le risorse, assegna gli incarichi, definisce gli aspetti contrattuali. Assicura il diritto all’apprendimento da parte delle studentesse e degli studenti. E’ responsabile della sicurezza. L’Ufficio di Dirigenza E costituito dal Dirigente Scolastico e dai collaboratori direttamente da lui nominati. Il D.S. può dare mandato ad uno o più collaboratori di partecipare alle riunioni delle commissioni cui si fa riferimento in seguito. Il D.S. nomina un fiduciario per la Sede Succursale. Primo Collaboratore del Dirigente Scolastico Vincenzo Amoroso Secondo Collaboratore del Dirigente Scolastico Amedeo Paolucci Organizzazione d'Istituto Tommaso Baiano Organizzazione d'Istituto Nicola Lena Cota Ufficio tecnico Ferdinando Serafino L’ufficio tecnico ha il compito di “sostenere la migliore organizzazione e Anita Festinese funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente”. ASPP dei rischi ed emergenza Cavaliere Gennaro Funzioni Strumentali Questo è il quadro istituzionale delle funzioni. Le Funzioni Strumentali sono le figure attraverso le quali il Collegio realizza il controllo dei processi e la gestione delle attività necessari a conseguire gli obiettivi definiti nel POF. Esse coordinano le prestazioni dei singoli e le professionalità individuali, anche con azioni di stimolo, supporto, informazione e indirizzo, verificandone la coerenza con il progetto complessivo. Vigilano che gli obiettivi del POF non siano snaturati nella loro attuazione e, nei limiti dei loro obblighi e competenze, si attivano per la rimozione degli ostacoli che si frappongono al loro conseguimento; nei tempi stabiliti riferiscono al Collegio su azioni, fatti e comportamenti che ne impediscano la realizzazione. 26 Esse concorrono al miglioramento dei contenuti didattici, tecnici e professionali delle attività del collegio dei docenti e delle sue articolazioni, fornendo documentazione e proponendo nelle sedi proprie progetti, programmi e argomenti di discussione. Costituiscono l’interfaccia del Collegio dei Docenti con il Dirigente Scolastico, che è chiamato a dare concreta attuazione al POF attraverso il Piano delle Attività, e con il Dirigente hanno un rapporto di dialettica costruttiva e di collaborazione reciproca. A tal fine la Dirigenza fornisce alle Funzioni Strumentali gli strumenti e le informazioni necessari ed utili allo svolgimento del loro compito, rispettandone il ruolo e la rappresentatività. Le funzioni strumentali operano sinergicamente e, a tal fine, si incontrano periodicamente (almeno all’inizio, a metà e alla fine del loro mandato, nonché ogni qualvolta ne ravvedano la necessità) per programmare e concertare i loro interventi. Per i rapporti meramente funzionali con la Dirigenza, il Collegio ed il Consiglio di istituto, le Funzioni Strumentali indicano un coordinatore. Le Funzioni Strumentali riferiscono al collegio dei docenti con relazione scritta (per lo meno due volte, a metà ed a conclusione dell’anno scolastico) sulla loro attività, indicando gli obiettivi raggiunti, i problemi affrontati/da affrontare, gli ostacoli rimossi/da rimuovere e le eventuali modifiche o integrazioni delle attività apportate/da apportare. La relazione dovrà contenere tutti gli elementi oggettivi utili ad una valutazione compiuta del lavoro svolto. In caso di gravi o persistenti inadempienze la Funzione Strumentale può essere revocata dal Dirigente Scolastico su indicazione del Collegio dei Docenti. Area 1 Gestione P.O.F. Revisione e/o integrazione del P.O.F., del Regolamento di Istituto, in collaborazione con il Dirigente scolastico e con gli Organi Collegiali. Coordinamento delle attività del POF Monitoraggio, controllo e valutazione del piano in itinere ed a fine anno scolastico Loredana Guerriero Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti e registri digitali Formazione Docenti alla didattica mediata attraverso le Tecnologie Informatiche Affiancamento dei docenti nell'utilizzo del registro elettronico Adeguamento della dislocazione e dell'efficienza delle attrezzature informatiche ai fini della realizzazione dei punti precedenti Accertare i bisogni formativi dei docenti; redazione del piano di aggiornamento coerentemente con quanto deliberato dal Collegio Attività di consulenza costante ai docenti neo-assunti in ruolo relativamente agli aspetti normativi e formativi durante l’anno di prova Tommaso Baiano Area 3 Orientamento degli allievi Orientamento in ingresso, itinere, uscita Organizzazione degli Open Day, Eventi e visite all’interno dell’Istituto Predisposizione di una banca dati delle scuole medie e dei relativi referenti Coordinamento delle attività svolte con le scuole del territorio. Promozione di attività di ascolto e consulenza Raccordo con il gruppo GLI Raccordo scuola –famiglia-territorio Coordinamento delle attività di ri-orientamento, potenziamento, integrazione e recupero. Area 4 Rapporti con gli Enti esterni ed attività PON-POR Svolge azioni di coordinamento finalizzate a promuovere e stimolare: la conoscenza della scuola e del suo patrimonio storico-culturale nel Maria Merenda, Camilla Angelone Vincenzo Russo 27 contesto territoriale comportamenti ed atteggiamenti coerenti con le esigenze di una società sempre più interculturale ed interetnica rapporti con le imprese ed, in particolare, con quelle gestite e/o che vedono coinvolti ex allievi dell’Istituto intese con altre istituzioni pubbliche e private la diffusione e la condivisione di informazioni su PON, POR, progetti provinciali, progetti di Enti locali e/o Associazioni del territorio l’adesione ai/la gestione dei Piani di Offerta Nazionale che si avvalgono del supporto dei fondi dell’Unione europea intese e/o scambi culturali con le altre manifatture storiche europee e progetti di gemellaggio con altre scuole, in ambito nazionale ed internazionale l’organizzazione di viaggi di istruzione in ambito nazionale e/o europeo Area 5 Problematiche H Curare l’accoglienza e l’inserimento degli alunni Diversamente Abili, con Bisogni Educativi Speciali, con Disturbo Specifico dell’Apprendimento; dei docenti di sostegno di nuova nomina; degli operatori addetti all’assistenza materiale e/o specialistiche. Organizzare le procedure dei vari interventi relativi all’integrazione: Accoglienza, inserimento, elaborazione e realizzazione di PDF, PEI, PDP scheda per la flessibilità dell’orario scolastico, orientamento, valutazione, esami di qualifica, esami di Stato. Coordinare i GLH Operativi. Partecipare agli incontri del GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) per elaborare proposte del PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni (D.A., con BES, con DSA) per un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica. Offrire consulenza sull’ individuazione di strumenti compensativi e misure dispensative (L170/2010 – DM5669/2011). Prendere contatto con Enti e strutture esterne ( ASL, CTS, CTI, Associazioni, ecc.). Istituire e Curare l’Archiviazione informatica di PEI, PDF.PDP nel rispetto della normativa sulla riservatezza. Istituire e Curare il link “Diverse Abilità” sul sito Web dell’Istituto (Area docenti- Area genitori) per pubblicazione di Normativa utile e Sintesi di Attività progettuali. Coordinatori di dipartimento Dipartimento chimico: Dipartimento ceramico: Nadia La Fauci Belli Cavaliere 28 Dipartimento biologico: Dipartimento linguistico: Dipartimento matematico: Dipartimento lingue straniere: Dipartimento artistico: Dipartimento motorio: Dipartimento sostegno: Angelone Merenda Romano Russo V. Germanò Andreone La Fauci Commissione Elettorale Referente BES Referente cineforum N. Russo, R. Prohaska La Fauci N. D'Antonio M. Spagnuolo, Scarpato, Pardo, Angelone, La fauci, Prohaska P., Romano L. Fuoco, Borrelli, Napoli Angelone, Cavaliere Amoroso V., Coppola R. Ing.Parascandalo Gruppo G.L.I. Referenti Invalsi Gruppo coordinamento Biblioteca-mostra mercato Organo di garanzia R.S.U. di Istituto RSPP Addetti al primo soccorso Coordinatori dell'emergenza Responsabile del servizio di prevenzione e protezione È nominato dal D.S. fermo restando quanto disposto dalla legge in materia di compiti di questa figura, si occupa del rispetto delle normative di igiene, sicurezza e di prevenzione degli infortuni, con lo scopo di assicurare il massimo di funzionalità, in sicurezza, di tutte le strutture. Per il corrente anno scolastico, l’ing. Parascandolo Vincenzo assolve il ruolo di RSPP. Addetti al primo soccorso Sono nominati dal D.S. e sono addestrati agli interventi per il primo soccorso. Coordinatori dell’emergenza Sono nominati dal D. S. per collaborare con il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione nella gestione dell’emergenza e nelle prove di evacuazione. ELENCO PERSONALE ATA Direttore dei servizi generali e amministrativi: Maria Anna Laurogrotto Assistenti amministrativi: P. Barra, R. Coppola, T. Galena, L. Finaldi. Assistenti tecnici: R.Conte, M. De Chiara, A. Del Giudice, R. Rossi ,F. Russo. Assistenti tecnici con incarico di autista: L. Cerrato, R. Ercole. Collaboratori scolastici: G. Aporta, S.Amato, P. Mango, D. Piscopo, G. Perullo, I. Stornaiuolo G.Ulisse. CLASSI E DOCENTI COORDINATORI A.S. 2014/15 Il coordinatore di classe è l’insegnante di riferimento della Dirigenza, dei docenti, degli allievi, dei genitori, in particolare dei rappresentanti di classe, al fine di costruire un rapporto di collaborazione e partecipazione fra tutte le componenti del rapporto educativo. Il coordinatore è designato dal Dirigente Scolastico ed ha i seguenti compiti: 29 Cura il controllo delle assenze/ritardi degli alunni, annotandoli su una scheda da consegnare alla segreteria didattica per l’archivio dei dati; contatta le famiglie degli alunni i cui ritardi/assenze uscite anticipate siano frequenti; presiede su delega del D.S. i consigli di classe e cura la verbalizzazione e l’ archiviazione degli atti relativi alla classe; Informa il D.S., i Dipartimenti, il Consiglio di Classe, le famiglie degli alunni di eventuali proposte, suggerimenti, assemblee; informa regolarmente le famiglie circa l’ andamento didattico-disciplinare degli alunni. In particolare nei casi di insuccesso scolastico gli incontri con i genitori saranno tempestivi e la richiesta di collaborazione alla famiglia risulterà necessaria per l’ eventuale recupero e riorientamento dell’ allievo; cura la consegna ed il ritiro delle pagelle, delle schede quadrimestrali e delle eventuali schede informative bimestrali; relaziona periodicamente al D.S. sull’ andamento della classe; relaziona a fine anno scolastico sui risultati finali (debiti, eccellenze…) della classe. Classe Nominativo 1^ P.I.A./A - Artigianale Merenda M. 1^ I.T.I./A D'onofrio P. 1^ Liceo Artistico A Scarpato I. 1^ Liceo Artistico B Toscano 2^ P.I.A - Artigianale Carretta A. 2^ I.T.I./A Baiano T. 2^ Liceo Artistico Tambaro F. 3^ P.I.A. Artigianale Russo N. 3^ITI/A D’Antonio M. 3^ Liceo Artistico Germanò 4^ P.I.A. Artigianale Russo V. 4^ P.I.A. Industria Russo V. 4^ I.T.I. A Angelone C. 4^ I.T.I. B Spasiano A. 4^ Liceo Artistico Palazzolo 5^ P.I.A. Artigianale Cavaliere G. 5^ P.I.A. Industria Papa R. DIPARTIMENTI E AREE DISCIPLINARI Con il termine dipartimento si indica l'organismo formato dai docenti di una medesima disciplina o di un'area disciplinare che ha il compito di concordare scelte comuni circa il valore formativo e le scelte didattico - metodologiche di un preciso sapere disciplinare. I compiti del dipartimento sono: definizione del valore formativo della disciplina; definizione degli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze; 30 definizione dei contenuti imprescindibili della materia, da scandire all'interno del curriculum; definizione delle modalità attuative del piano di lavoro disciplinare eventuali riunioni di coordinamento per la definizione di prove comuni progettazione di interventi di recupero. Il parere dei dipartimenti è obbligatorio, ma non vincolante in materia di adozione di libri di testo. COMMISSIONE DIDATTICA La commissione didattica è costituita dai Coordinatori di Dipartimento dalle Funzioni Strumentali, fornisce consulenza e supporto ai processi didattici, formativi ed educativi, effettua la valutazione dei progetti d’istituto e prepara i lavori del Collegio Docenti. CONSIGLI DI CLASSE I consigli di classe provvedono: a una esplicita individuazione degli obiettivi delle singole discipline per classe; alla verifica della coerenza degli obiettivi delle varie discipline; alla individuazione di obiettivi comuni e trasversali, sui quali progettare eventuali interventi di carattere interdisciplinare; alla definizione delle metodologie e degli strumenti; alla definizione delle attività integrative e complementari; alla chiara definizione delle conoscenze e capacità per ogni materia che dovranno raggiungere gli alunni per ottenere la promozione; all’esplicita indicazione delle modalità delle verifiche; all’attribuzione del credito scolastico; alla definizione di comportamenti comuni verso gli alunni nei vari momenti della vita scolastica; alla verifica periodica della programmazione. IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Presso l’Istituto Caselli si costituirà un comitato tecnico scientifico perché i CTS rappresentano una necessità di condiviso valore per sostenere e progettare l’innovazione ordinamentale in atto nel sistema scolastico e consentono di implementare rapporti sinergici con il terziario, le Università, il mondo dell’impresa e del lavoro. La scuola già intrattiene rapporti con il mondo produttivo, per la naturale vocazione dei suoi indirizzi di studio. Ma sempre più è chiaro che occorre un organo istituzionale, per il governo e la programmazione delle attività proiettate nel mondo del lavoro. In particolare, è ormai matura la necessità di costruire e costituire un comitato tecnico-scientifico, a cui sta lavorando una commissione ( ). Il Caselli partecipa al Seminario “CTS: strumenti organizzativi didattico-educativi”. Il Caselli partecipa alla Delivery Unit in Campania, che nasce con l’obiettivo di costruire, attraverso azioni condivise tra tutti i soggetti coinvolti (istituzioni scolastiche, Ufficio Scolastico Regionale, Regioni ed Enti locali, Associazioni imprenditoriali e Ordini professionali, Camere di Commercio, Università ecc.); essa è un Laboratorio di sviluppo e sostegno dell’innovazione nella scuola secondaria di II grado, fondato sui contributi diretti delle scuole e delle reti in modo da valorizzare e diffondere esperienze e pratiche in larga misura già consolidate all’interno delle istituzioni scolastiche più qualificate. Dal corrente anno scolastico la Delivery Unit Campania amplia il suo raggio di azione coinvolgendo anche gli istituti professionali e i licei. Le dinamiche, la complessità, le difficoltà e le 31 opportunità del mondo del lavoro e della produzione devono essere note, come ognuno ben sa, anche agli studenti dei Licei, nell'ottica di un'ampia azione educativa e formativa orientata alla sensibilizzazione dei giovani verso le problematiche sociali ed economiche del territorio e dell'intero Paese. L'ARTICOLAZIONE DELL'UNITÀ SCOLASTICA LA RICCHEZZA DELLE STRUTTURE I Plessi L’Istituto consta di due plessi, entrambi all’interno del Parco di Capodimonte: La “sede centrale”, collocata nell’edificio della “Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte.” La “sede succursale (convitto)”, collocata nell’edificio denominato “Palazzina della Regina”. Nella sede centrale (piano terra e primo piano) si trovano: · L’Ufficio di Presidenza. · L’Ufficio dei collaboratori del Dirigente Scolastico · La Sala docenti · L’ Ufficio di segreteria · L’Archivio. · L’Ufficio didattica · L’Ufficio Tecnico. · Il Magazzino. · Il Laboratorio di Biologia e Microbiologia. · Il Laboratorio di Processi Ceramici. · Il Laboratorio di Progettazione Ceramografica. · Il Laboratorio di Progettazione Ceramoplastica. · L’Aula gestione LAN. · Il Laboratorio di formatura. · Il Laboratorio di foggiatura con archivio delle forme. · Il Laboratorio di verniciatura e cottura. · Il Reparto forni per la cottura dei manufatti ceramici. · La Sala preparazione impasti. · Il Laboratorio di Tecnologia. · Il Laboratorio di Fisica. · Il Laboratorio di Chimica 1. · Il Laboratorio di Chimica 2. · 8 aule. · Il locale per la Mostra mercato dei prodotti della scuola. · La Biblioteca, attrezzata anche per proiezioni video, seminari e conferenze. Nella sede convitto, disposta su 3 piani, si trovano: · 11 aule · La Sala docenti · La Palestra scoperta con campo di basket e pallavolo. · La Palestra coperta con locale annesso. · Il Laboratorio di informatica. 32 · Il Laboratorio linguistico multimediale · L’Aula di progettazione · Il Laboratorio informatico, che viene utilizzato anche per interventi individualizzati per allievi diversamente abili. I collegamenti tra i due plessi sono assicurati da un servizio di trasporto interno che provvede anche allo spostamento degli alunni all’inizio e al termine delle lezioni, anche quando ci sono attività pomeridiane. I laboratori La tradizione laboratoriale del Caselli nasce e si sviluppa all’interno di una serie di laboratori sempre aggiornati rispetto ai bisogni formativi dell’utenza e dell’attività di aggiornamento professionale dei suoi docenti e dei suoi tecnici. Oggetto di visite guidate e di stupore da parte dei cittadini che periodicamente visitano l’istituto. LABORATORI RESPONSABILE A.TECNICO Chimica 1 Lena Cota N. F.Russo Chimica 2 Carretta A. F.Russo Microbiologia Angelone C. R. Conte Fisica P. D’Onofrio R.Conte Decorazione G.Borrelli R.Rossi Plastica V. Amoroso A.Del Giudice Formatura F. Serafino R.Rossi Foggiatura A. Festinese A. Del Giudice Verniciatura e Forni G.Cavaliere Del Giudice/Rossi Processi Ceramici L.Napoli M.De Chiara Tecnologico G.Cavaliere M.De Chiara Informatica 1 T. Baiano -------------------------------------Informatica N. Russo ------------------------------------Educazione Motoria N. Andreone ------------------------------------SERVIZI TECNICI La conduzione tecnica dei laboratori è affidata agli "Assistenti tecnici", i quali garantiscono l'efficienza e la funzionalità dei laboratori, preparano il materiale e gli strumenti per le esercitazioni didattiche e per le esercitazioni pratiche; svolgono attività di supporto tecnico ai docenti relativamente alle attività didattiche di laboratorio ed alle connesse relazioni con gli studenti. Gli assistenti tecnici inoltre garantiscono l'approvvigionamento periodico del materiale utile alle esercitazioni, svolgendo attività di diretta e immediata collaborazione con l'Ufficio Tecnico. BIBLIOTECA SCOLASTICA La biblioteca scolastica dell’Istituto Caselli, sita nella sede centrale, è attiva dall’anno 1999, grazie ai finanziamenti del progetto Ministriale B1 con cui ha potuto arricchire la propria raccolta libraria, vantando un patrimonio di oltre 3.000 volumi, una sezione emeroteca, una videoteca e una mediateca. Attualmente la biblioteca è specializzata nel settore storico artistico e chimico-biologico, offre al territorio la possibilità di fruire del patrimonio librario durante gli orari di apertura settimanale. 33 La biblioteca offre i servizi di : consultazione, ricerca bibliografica, prestito bibliotecario, attività didattiche e culturali rivolte ai gruppi classe. Le responsabili dei servizi di biblioteca e delle attività connesse sono le docenti: G. Borrelli, L. Napoli, A. Fuoco. MOSTRA MERCATO La Mostra Mercato è ubicata all’interno della sede centrale dell’Istituto Caselli. La Mostra Mercato ha funzione di raccolta, archivio e di esposizione museale delle migliori opere in porcellana e ceramica, realizzate dai docenti e dagli studenti del settore ceramico, durante i 53 anni di attività. Essa offre un servizio fondamentale di raccordo tra i reparti di lavorazione e gli addetti ai lavori del settore sia artistico, sia ceramico. La Mostra Mercato organizza periodicamente, con diversi eventi, la vendita dei manufatti realizzati durante le esercitazioni pratiche degli studenti. Inoltre, svolge servizio di consulenza, organizzazione e supporto a tutte quelle attività connesse alla didattica e non, come allestimento di mostre e fiere fuori sede. La Mostra Mercato è visitabile tutti i giorni durante le ore di apertura della scuola, previo appuntamento con le docenti responsabili, ed è fruibile alla platea scolastica nei giorni di apertura indicati in calendario. Le responsabili della Mostra Mercato sono le docenti: G. Borrelli, L. Napoli, A. Fuoco. SICUREZZA – SERVIZI D’EMERGENZA Nella sede centrale e nella sede succursale del nostro Istituto si è provveduto a lavori di adeguamento alle normative sulla sicurezza e si sta procedendo ad ulteriori opere di miglioramento delle strutture compatibilmente con i vincoli architettonici ed artistici previsti dalla Sovrintendenza. L’istituto predispone servizi di intervento in caso di emergenza. A tal fine individua un responsabile ed i coordinatori dell’emergenza, gli addetti alla prevenzione incendi e gli addetti al primo soccorso. All’inizio di ogni anno scolastico l’utenza riceve le informazioni sui servizi di emergenza e sui comportamenti da tenere nei casi di evacuazione degli edifici scolastici dai docenti incaricati dell’azione. Inoltre, gli addetti alla prevenzione incendi forniscono istruzioni particolareggiate in materia di lotta antincendio e prevenzione incendi. INDICATORI DI AUTOVALUTAZIONE Da qualche anno il nostro Istituto ha iniziato un percorso di autoanalisi il cui obiettivo è migliorare la gestione della dimensione organizzativa del Caselli. Sono compilati, pertanto dei questionari del Sistema Nazionale Istruzione nell’ambito dell’azione P.O.N. per individuare le priorità di intervento didattico da attuare nella nostra scuola. A tal fine si sono individuati i seguenti indicatori: Dati relativi alla dispersione (abbandoni, frequenza alle lezioni) Tassi di riuscita degli allievi Risultati degli Esami di Stato 34 Tassi di partecipazione alle attività extra-curriculari Relazioni finali dei coordinatori di tutti i progetti attivati nell’istituto Ore effettive di lezione e ore dedicate alle attività non curriculari. Tassi di presenza dei docenti. Soggetti territoriali contattati 35