Comunicato Stampa

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La pausa invernale è servita anche per le tradizionali feste di premiazione della stagione 2012. A sinistra: Alex Carella festeggia
con il presidente dell’Uim Raffaele Chiulli e con il promoter Nicolò di San Germano il secondo titolo iridato di F1. A destra, festa
della Fim a Riccione: il neoeletto presidente del Coni, Giovanni Malagò, consegna a Franco Cantando (Singha) il Trofeo Ancarani
Motonautica F1 Pensieri sparsi verso il debutto sul Lago Paranoá
Brasilia! Il Mondiale è all’orizzonte
Ma prima Carella e Chiappe a Rouen…
In attesa del recupero di Ivan Brigada (dovrebbe debuttare a Kiev), nella capitale
brasiliana, con il piacentino, saranno in gara anche Rinaldo Osculati (Team Nautica),
Francesco Cantando e Valerio Lagiannella (Singha) - L’iridato sarà il 18-19-20 maggio
alla 24 Ore francese, sulla stessa barca di Philippe: mai successo che un campione e un
vicecampione iridato corressero assieme! Negli annuari motoristici a quattro ruote
pochi i precedenti simili, come quello del 1972 quando Mario Andretti (poi campione di
F1 nel 1978 su Ferrari) e Ickx (due volte vicecampione: nel 1969 sulla Brabham e nel
1970 sulla vettura di Maranello), trionfarono nella Sei Ore di Daytona con la Rossa
Ci siamo. Il conto alla rovescia è cominciato: il primo appuntamento, Festa
della Repubblica (italiana) in trasferta, è fissato per l’1 e 2 giugno a Brasilia,
la città del madridista Kakà, (ancora) idolo di tanti tifosi milanisti (gli
interisti non se la prendano: lì è nato anche Lucio…), una metropoli che ora
già conta due milioni e mezzo di abitanti (erano 160 mila nel 1960),
pianificata e costruita nell’arco di quattro anni e che, a completamento
dell’iniziativa voluta dall’allora presidente Juscelino Kubitschek, ha preso il
posto di Rio de Janeiro come capitale del Brasile il 21 aprile 1960. Il
Mondiale 2013 della F1 motonautica comincerà così sulle acque del Lago
Paranoá, un bacino artificiale realizzato nel 1959 (con un solo e unico
scopo: aumentare l’umidità nelle sue vicinanze) fermando il fiume
omonimo con una diga. La sua profondità massima è di 48 metri, con un
perimetro di circa 80 chilometri, lungo il quale si trovano spiagge artificiali
come la Prainha o la Piscinão do Lago Norte. Se ci fosse tempo per un po’ di
Massimo Roggiero ritroverà in Brasile
Paul Gaiser, una volta suo compagno
di squadra nel Team Green e ora
presidente della federazione. Sotto:
una Blaze del Team Singha campeggia
sui manifesti che pubblicizzano la
gara in programma l’1 e 2 giugno
svago (che non si trova mai, accidenti…) ci si potrebbe perdere tra le
meraviglie e i palazzi governativi della giovane città, molti dei quali
partoriti dalla mente dell’architetto Oscar Niemeyer. Più difficile, forse,
sperare di fare il bagno nel Paranoá: potrebbe fare ancora fresco visto che
Brasilia è situata a un'altitudine di 1.172 metri. A proposito, domanda da
neofita (alla quale gli esperti, di sicuro, avranno già pensato): motori e
benzine, abituati a lavorare quasi sempre a livello del mare, avranno problemi nel dover girare a quasi
1.200 metri? A Brasilia, ma soprattutto a cavallo con la seconda prova di Kiev, le novità italiane non
mancheranno, trascinate dal bicampione iridato Alex Carella (Team Qatar), assieme al quale gareggeranno
Francesco Cantando e Valerio Lagiannella (Team Singha) e Rinaldo Osculati (Team Nautica), senza
dimenticare quello che di sicuro sta bollendo nella pentola Baba di Massimo Roggiero che, guarda caso, da
quelle parti ritroverà Paul Gaiser, ai tempi suo compagno di squadra nel Team Green e ora presidente delle
Federazione brasiliana, dunque uno dei principali fautori di questo appuntamento sudamericano. Rinviato,
invece, il debutto di Ivan Brigada (Team Caudwell) che dovrebbe appunto rientrare solo in Ucraina. «A dirla
in tutta sincerità - sottolinea il pilota pavese, uno che forse (non ci stancheremo mai di sottolinearlo), dal
Circo Blu, ha sempre ottenuto molto meno di quello che avrebbe meritato -, i miei contatti con i sudafricani
sono un pochettino per aria, ma spero di poterli risolvere proprio in questi giorni. Loro, bisogna dirlo (un
pregio o un difetto?, lo sottolineo con un sorriso) sono dei testardi: hanno voluto continuare in totale
autonomia lo sviluppo del loro prototipo, ma forse avrebbe giovato l’aiuto di un costruttore un po’ più
esperto. E poi, ma pensa un po’!, si è perso più di un mese perché il container con gli scafi reduci dalle due
gare negli Emirati Arabi Uniti è finito alle Mauritius e non in Sud Africa. Risultato: i catamarani non sono
pronti. Il mio/nostro arrivederci è (o devo dire dovrebbe essere?) a Kiev».
LE ULTIME VERIFICHE La gara del debutto stagionale ai
primissimi giorni di giugno, se i container, appunto, non
finiscono dall’altra parte del mondo, ha comunque
favorito tutti i Team: tra feste (Montecarlo-Uim e
Riccione-Fim in prima fila) e tanto olio di gomito. Con
l’Italia, ancora una volta, sede preferita, in un bel clima…
invernale, per le verifiche di quasi tutti i big. Il Team
Qatar al gran completo, complice l’inarrestabile famiglia
Cremona, ha fatto tappa per quasi una settimana a San
Nazzaro, dove Carella ha respirato, finalmente, un po’
della felice aria di casa, purtroppo funestata solo poche
settimane prima dalla tragedia di Marietto Busetti. Con
Alex, anche Shaun Torrente, uno più che mai intenzionato a fare scintille dopo la brutta conclusione dello
scorso campionato. Ed è già tempo di pronostici (sinceri), a contatto con la gente come è avvenuto nella
fascinosa Piazza dei Cavalli di Piacenza, proprio davanti al municipio, dove sono state esposte in tandem le
barche di Alessandro Cremona e dello stesso Alex Carella, che ha sottolineato per l’occasione: «Senza
ombra di dubbio partiamo per vincere il terzo titolo; abbiamo un grande team, dei meccanici perfetti ed è
inutile nascondere che siamo i favoriti. L'anno scorso ho girato bene a metà campionato e ho trovato il
ritmo per vincere, quest'anno spero di iniziare meglio. Siamo sulla via dello
scorso anno, abbiamo provato nuovi materiali e nuove eliche, la guidabilità
della barca è migliorata. Purtroppo Ahmed Al Hameli non sarà al via e chi si
giocherà il Mondiale saremo io, il mio compagno Shaun Torrente e Sami
Selio. Sorprese? Sempre possibili. Io come al solito partirò in ritardo, sono
un diesel e alla fine trovo il ritmo strada facendo». Una piccola
considerazione anche sulla presentazione cittadina: «Sono spesso via, la
città mi ha sempre visto sulle foto ma quasi mai dal vivo, così abbiamo
pensato di mettere le barche in piazza per far vedere un po' a tutti cosa
facciamo. E la cosa pare che sia stata simpaticamente apprezzata». Sul Po,
ma diversi km a monte, nel regno questa volta di Fabrizio Bocca, anche le
ultime verifiche del Team Abu Dhabi: a Casale Monferrato, guidati come
sempre dall’esperienza di Scott Gillman, hanno girato Thani Al Qamzi e
Rashed Al Tayer, che ormai ha preso il posto dello sfortunato Al Hameli.
Acque (quasi) di casa anche per Fabio Comparato e, dunque, per la signora
Colombo, alias Marit Stromoy, che hanno lavorato a Sant’Anna, sul Canale di Valle, tra il Brenta e l’Adige.
Da sinistra a destra: Francesco Cantando, Valerio
Lagiannella e Rinni Osculati. In attesa di Ivan Brigada,
sono gli altri italiani che, con Alex Carella, gareggeranno
a Brasilia nella prima prova del Mondiale 2013 della F1
LAVORO A SECCO Molto lavoro in palestra, dal canto suo, per Rinni Osculati. «Non sono più un ragazzino dice con un sorriso il veterano monzese - e dunque, per stare al passo con i severi test medici previsti per
gareggiare in F1, e anche per restare (o cercare…) di stare al passo con i miei giovani avversari, durante
l’inverno sono solito “palestrarmi” ancora più del solito, senza dimenticare la (vana) ricerca di qualche
sponsor. Ma è un momentaccio! Come tutti, ho tratto vantaggio dalla lunga sosta tra la fine del Mondiale
2012 e la stagione che stiamo ormai per affrontare: in questo periodo di fermo ho così potuto far eseguire
alcuni lavori di preparazione e messa a punto della barca (cosa che non mi era mai riuscito di fare prima),
mettendomi finalmente alla pari dei colleghi. Gli altri anni mi ritrovavo con un gap negativo rispetto agli
altri piloti sin dalla prima gara, con la barca che non partiva o che aveva problemi elettrici! Adesso?
Speriamo… bene». Un altro che ha lavorato a testa bassa, ma non servirebbe neppure sottolinearlo, è
Francesco Cantando, anima e leader del Team Singha. Il Franz, alle prese tra l’altro con una nuova attività
professionale, ha in particolare messo le mani e i ferri del mestiere sulla sua Blaze (accorciata di una
quindicina di cm dal tandem Robi-Vadym), ma pur in un momento di grave crisi su ogni fronte, con gli
sponsor che scappano da tutte le parti, ha di nuovo aperto le porte: della sua esperienza, della sua
disponibilità, della sua passione. Il nodo è Valerio Lagiannella, che sarà sicuramente in gara in Brasile, ma
che poi «vorrebbe fare anche qualche altra gara». Già, vorrebbe... «Per adesso sono strafelice di poter
partire per la prima prova, solo che, a oggi, ho una situazione lavorativa in continuo cambiamento e non
riesco a programmare le trasferte a lunga scadenza. E non immaginate quanto mi dispiaccia!». Cantando e
il suo Clan, allora che fanno? Semplice: moltiplicano il lavoro, visto che in Ucraina (se la situazione
Gialannella non si sblocca) avranno in squadra il polacco Bartek Marszalek come seconda guida. E poi,
forse, anche una terzo catamarano che potrebbe venire affidata a Stefano Paoletti.
COME UNA FERRARI? Cronisticamente non è la cosa migliore, ma se lo facciamolo solo adesso è perché
quella che (forse) è la migliore notizia del momento, non è del tutto legata al Mondiale di F1. Ma coinvolge
Alex Carella, iridato nelle due ultime stagioni, inutile ormai sottolinearlo, e Philippe Chiappe, il francese che,
con il primo scafo del Team China Ctc, ha chiuso la stagione 2012 alle sue spalle. Con un gesto che trova
pochi uguali in tutto il mondo dello sport, Chiappe, leader del Team Drakkar che partecipa al Mondiale
Endurance (campioni nel 2011 e nel 2012), ha infatti invitato Alex alla 24 Ore di Rouen in programma il 1819-20 maggio, in centro città, tra l’Isola Lacroix e il Ponte Corneille. I due si alterneranno alla guida di uno
scafo il cui equipaggio sarà completato dai fratelli Morin, Nelson e Peter. Un campione e un vicampione,
avversari ma amici che corrono assieme: un bel gesto che, per quanto di nostra conoscenza, ha pochi
precedenti nel mondo dei motori. Tra questi, in particolare, ci piace ricordarne uno datato 1972, quando
alla 6 Ore di Daytona (solitamente si dovrebbe parlare di 24 Ore, ma quella edizione fu ridotta per colpa
della crisi energetica), al volante di una Ferrari, si imposero lo statunitense Mario Andretti e il belga Jacky
Ickx. Andretti, per la verità, in quel momento non era stato ancora iridato, lo divenne nel 1978 con la Rossa,
mentre Ickx era già stato per due volte vicecampione: nel 1969 con la Brabham e nel 1970 con la Casa del
Cavallino Rampante. E due campioni del mondo assieme? Anche qui, salvo errori ed omissioni, è accaduto
in una sola occasione: nel lontano 1953 quando, sempre e solo su Ferrari, Alberto Ascari e Nino Farina
dominarono la 1000 Km del Nurburgring. Per i due, nel mirino, ora c’è un bersaglio e un traguardo storico.
Philippe Chiappe e Alex Carella affiancati sul podio 2012 del Mondiale di F1. Ora, nell’imminente 24 Ore di Rouen, alternandosi
alla guida della stessa barca, vorrebbero imitare Mario Andretti e Jacky Ickx, vincitori, su Ferrari, della Sei Ore di Daytona 1972