piano della performance 2014 – 2016 - CCIAA La Spezia
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piano della performance 2014 – 2016 - CCIAA La Spezia
PIANO DELLA PERFORMANCE 2014 – 2016 Seduta Giunta camerale 5/2/2014 PRESENTAZIONE DEL PIANO Con il presente documento, la Camera di Commercio della Spezia intende ottemperare a quanto richiesto dall’articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009 n. 150, adottando uno strumento che consenta di assicurare la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance. L’adozione del documento, tuttavia, rappresenta anche un’ occasione per gestire in maniera integrata e coordinata i diversi strumenti di pianificazione e programmazione già previsti dal Decreto Legislativo 254 del 2005. Il Piano della Performance rappresenta, quindi, uno strumento per: migliorare il coordinamento tra le diverse funzioni e strutture organizzative; rendere più efficaci i meccanismi di comunicazione interna ed esterna; individuare e incorporare le attese dei portatori di interesse (stakeholder); favorire una effettiva accountability e trasparenza. Il Piano della Performance deriva gli indirizzi della pianificazione strategica dal Programma Pluriennale ed elabora i contenuti della strategia e della programmazione dell’Ente Camerale, mediante la selezione di obiettivi ed il collegamento a questi di indicatori. Al fine di favorire una rappresentazione complessiva ed una comunicazione logica ed efficace, la strategia è articolata all’interno del Piano della Performance in programmi e obiettivi strategici coerenti con quelli inseriti nel Programma Pluriennale. Con la definizione della struttura e dei contenuti del Piano della Performance, gli organi di indirizzo identificano la performance complessiva dell’Ente Camerale e forniscono il quadro generale nell’ambito del quale si sviluppa l’intero Ciclo di Gestione della Performance. E’ opportuno qui richiamare i principali riferimenti normativi relativi al Piano della Performance, contenuti in alcuni articoli del titolo 1 del Decreto 150/09. In particolare: l’ art. 10 al comma 1.a, stabilisce che le Amministrazioni redigano annualmente “entro il 31 gennaio, un documento programmatico triennale, denominato Piano della performance da adottare in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell'amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori”; l’art. 15, alle lettere a e b del comma 2, definisce la responsabilità dell’organo di indirizzo politicoamministrativo nella emanazione di “direttive generali contenenti gli indirizzi strategici” e nella definizione, in collaborazione con i vertici dell'amministrazione, del Piano. l’art. 5, al comma 1, definisce infine che “gli obiettivi sono programmati su base triennale e definiti, prima dell'inizio del rispettivo esercizio, dagli organi di indirizzo politico-amministrativo, sentiti i vertici dell'amministrazione che a loro volta consultano i dirigenti o i responsabili delle unità organizzative. Gli obiettivi sono definiti in coerenza con quelli di bilancio indicati nei documenti programmatici…. “. Tale quadro normativo va letto sulla base e coordinato con le disposizioni contenute in materia di pianificazione strategica e programmazione operativa nel decreto 254/05. Dalla lettura integrata delle due disposizioni si evince come, il Piano della Performance sostanzi e renda integrati dei passi che, nell’ambito del processo di programmazione pluriennale ed annuale del 254/05, erano già in nuce delineati, dando però a tutto il ciclo di programmazione un orizzonte di riferimento di tipo triennale. La Delibera n. 112/2010 – “Struttura e modalità di redazione del Piano della performance” costituisce un ulteriore riferimento procedurale e contenutistico per gli enti Camerali. Approvata il 28 ottobre 2008, essa descrive finalità, contenuti e principi generali relativi al Piano; e nella seconda parte, fornisce indicazioni operative sulla struttura, sui contenuti e sul processo di redazione del Piano. Per quanto riguarda nello specifico il presente Piano, da approvarsi con riferimento al triennio 2014 – 2016, si evidenzia qui che il documento viene sottoposto all’approvazione in un momento “di passaggio”: a fine 2013 si è concluso il mandato del Consiglio attualmente in carica e un nuovo Consiglio definirà, una volta insediato, le nuove linee strategiche sulla base delle quali si provvederà a fissare gli obiettivi strategici del triennio 2014 – 2016. Quanto sopra rappresenta la necessaria premessa ai contenuti del presente documento, che vedrà le opportune modifiche e integrazioni dopo l’insediamento del nuovo Consiglio camerale. Piano della Performance 2014-2016 2 INDICE PRESENTAZIONE DEL PIANO .................................................................................................................. 2 INDICE................................................................................................................................................... 3 1. INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDERS ESTERNI ................................ 4 1.1 CHI SIAMO ....................................................................................................................................... 4 1.2 COSA FACCIAMO .............................................................................................................................. 5 ............................................................................................................................. 6 2. LA VISION DELL’ENTE PER IL QUINQUENNIO 2009 - 2013 ................................................................ 12 3. LA PERFORMANCE DELL’ENTE PER IL TRIENNIO 2014 - 2016 ............................................................ 13 3.1 GLI OBIETTIVI STRATEGICI ............................................................................................................ 13 3.2 INDICATORI DI EFFICIENZA, EFFICACIA e QUALITA’ DEI PROCESSI/SERVIZI 2013 - 2015.............. 13 3.3 LA SALUTE DELL’ENTE CAMERALE ................................................................................................... 15 3.4 L’ALBERO DELLA PERFORMANCE ..................................................................................................... 15 4. LA PROGRAMMAZIONE 2013 ............................................................................................................ 15 5. OBIETTIVI ASSEGNATI AL PERSONALE DIRIGENZIALE ...................................................................... 17 6. IL PROCESSO DI REDAZIONE DEL PIANO ......................................................................................... 17 1.3 COME OPERIAMO Allegati ALLEGATO A - ALBERO DELLA PERFORMANCE E OBIETTIVI STRATEGICI E OPERATIVI 2014 ALLEGATO B – INDICATORI DI EFFICIENZA, EFFICACIA E QUALITA’ DEI PROCESSI/SERVIZI 2014 ALLEGATO C – SCHEDE STATO DI SALUTE DELL’ENTE 2014 Piano della Performance 2014-2016 3 1. INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDERS ESTERNI 1.1 CHI SIAMO La Camera di commercio industria artigianato e agricoltura della Spezia è un ente funzionale di diritto pubblico che, nell'ambito della circoscrizione territoriale provinciale, svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese e i consumatori e promuove lo sviluppo dell'economia provinciale. La Camera di commercio è prima di tutto l'interlocutore delle oltre 17.000 Imprese operanti nella provincia della Spezia, ma è anche un'istituzione al servizio dei cittadini/consumatori, attiva accanto agli enti locali per lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio spezzino. La Camera di Commercio della Spezia, in modo integrato con il sistema imprenditoriale e delle economie locali, opera per lo sviluppo economico del proprio territorio secondo i seguenti principi, che esprimono il modo in cui l’ente interpreta la propria autonomia funzionale: Semplificazione dell’attività amministrativa Innovazione Efficienza ed economicità Dinamismo e professionalità Organo esecutivo della Camera di Commercio è la Giunta, che è eletta in seno al Consiglio. La Giunta della Camera di Commercio della Spezia è oggi composta da sette membri, oltre al Presidente Componenti Gianfranco Bianchi, Presidente Andrea Corradino Angelo Matellini Cristiana Pagni Cristiano Rao Alessandro Ravecca Andrea Spagnoli Alfredo Toti Alla data odierna, tuttavia, è in corso il procedimento volto al rinnovo degli organi camerali: ragionevolmente entro la fine del mese di marzo p.v. si procederà alla riunione di insediamento del nuovo Consiglio e, a seguire, all’elezione della Giunta. Il Collegio dei Revisori dei Conti è l’organo di controllo della regolarità amministrativo-contabile ed è composto da tre membri designati dal Presidente della Regione, dal Ministro dello Sviluppo Economico e da quello dell’Economia e delle Finanze. Rimane in carica quattro anni. Le funzioni di Organismo Indipendente di Valutazione sono svolte dalla Dott.ssa Maria Rosaria Conte. Piano della Performance 2014-2016 4 1.2 COSA FACCIAMO La Camera di Commercio della Spezia promuove e tutela lo sviluppo del sistema economico locale sul mercato nazionale ed internazionale, garantendo un dialogo continuo con le imprese e svolgendo i compiti attribuiti dalla legge, ulteriormente ampliati e rafforzati con la riforma introdotta dal Decreto Legislativo 15 febbraio 2010 n. 23. Le funzioni della Camera di Commercio sono essenzialmente tre: funzioni amministrative attribuite per legge o delegate dallo Stato o dalle Regioni; rientrano in tale ambito tutte le attività concernenti la tenuta di registri, elenchi, albi e ruoli, gli adempimenti burocratici connessi, nonché la gestione di un completo e affidabile sistema di informazione commerciale; funzioni di regolazione del mercato, quali l'istituzione di camere arbitrali, sportelli di conciliazione, la promozione di contratti tipo per categorie omogenee di attività, la partecipazione a conferenze di servizi, la vigilanza per la repressione delle azioni di concorrenza sleale, la costituzione di parte civile nei processi per reati contro l'economia; funzioni promozionali: si tratta di iniziative di diverso tipo volte a sostenere l'economia della provincia ed il sistema delle imprese; fanno parte di questa categoria i concorsi contributivi, le partecipazioni a società, consorzi, associazioni, ecc., le attività svolte a mezzo di aziende speciali costituite per svolgere servizi ad elevata competenza specialistica attraverso strutture snelle e flessibili. In particolare, in base al decreto di riforma, le camere di commercio, singolarmente o in forma associata, svolgono le funzioni e i compiti relativi a: a) tenuta del Registro delle imprese, del Repertorio Economico Amministrativo e degli altri registri ed albi attribuiti alle camere di commercio dalla legge; b) promozione della semplificazione delle procedure per l’avvio e lo svolgimento di attività economiche; c) promozione del territorio e delle economie locali al fine di accrescerne la competitività, favorendo l’accesso al credito per le PMI anche attraverso il supporto ai consorzi fidi; d) realizzazione di osservatori dell’economia locale e diffusione di informazione economica; e) supporto all’internazionalizzazione per la promozione del sistema italiano delle imprese all’estero, raccordandosi, tra l’altro, con i programmi del Ministero dello sviluppo economico; f) promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico per le imprese, anche attraverso la realizzazione di servizi e infrastrutture informatiche e telematiche; g) costituzione di commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori e utenti; h) predisposizione di contratti-tipo tra imprese, loro associazioni e associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti; i) promozione di forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti; l) vigilanza e controllo sui prodotti e per la metrologia legale e rilascio dei certificati d’origine delle merci; m) raccolta degli usi e delle consuetudini; n) cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie, in materia di alternanza scuolalavoro e per l’orientamento al lavoro e alle professioni. Piano della Performance 2014-2016 5 1.3 COME OPERIAMO Le risorse umane su cui l’Ente conta. Dipendenti di ruolo in servizio al 1/1/2014: n. 46, suddivisi in categorie come risulta dal seguente prospetto: Segr. Dir. D3 D1 Gen. C B3 B1 A1 TOT. in Servizio al 1/1/2013 1 0 2 4 19 18 1 1 46 in Servizio al 1/1/2014 1 0 2 4 19 18 1 1 46 E’ da evidenziare tuttavia che delle 46 persone in servizio n. 7 persone sono impiegate a part-time. L’incidenza del costo effettivo per il personale sulle entrate e oneri correnti è riportato nella seguente tabella (dati al 31/12/2012): Voce di bilancio Incidenza spese personale Oneri correnti 28,78% Oneri correnti al netto svalutazione diritto annuale Proventi correnti (al netto dei rimborsi spese di personale) Proventi correnti al netto svalutazione diritto annuale (al netto dei rimborsi spese di personale) 36,30% 29,52% 37,47% Con riguardo invece alle risorse economiche sulle quali conta la Camera di commercio, per una migliore conoscenza delle stesse, di seguito si riportano i dati sintetici del bilancio al 31/12/2012, raffrontati con i corrispondenti al 31/12/2011. Piano della Performance 2014-2016 6 STATO PATRIMONIALE AL 31.12.2012 ATTIVO VALORE AL 31/12/2011 VALORE AL 31/12/2012 DIFFERENZE A) IMMOBILIZZAZIONI a) Immateriali b) Materiali c) Finanziarie Totale Immobilizzazioni 18.411 29.775 -6.545 6.950.406 7.213.480 -252.087 7.914.007 7.846.612 373.176 14.882.824 15.089.867 114.544 B) ATTIVO CIRCOLANTE d) Rimanenze 1.470 2.042 -491 e) Crediti di funzionamento 1.778.559 1.840.212 257.507 f) Disponibilità liquide 5.109.705 5.783.039 -554.937 6.889.734 7.625.294 -297.920 3.849 4.501 -203 21.776.406 22.719.662 -183.579 2.702.835 2.700.218 1.080.344 24.479.241 25.419.880 896.765 12.512.565 12.579.940 -540.902 0 961.848 -521.100 C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 2.028.127 1.920.320 -40.959 D) DEBITI DI FUNZIONAMENTO 3.237.518 3.585.688 544.008 E) FONDI PER RISCHI ED ONERI 2.261.683 1.832.711 470.266 F) RATEI E RISCONTI PASSIVI Totale Attivo Circolante C) RATEI E RISCONTI ATTIVI TOTALE ATTIVO D) CONTI D'ORDINE TOTALE GENERALE PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO B) DEBITI DI FINANZIAMENTO 1.736.514 1.839.155 -94.892 TOTALE PASSIVO 9.263.842 10.139.722 357.323 TOTALE PASSIVO E PATR. NETTO 21.776.406 22.719.662 -183.579 2.702.835 2.700.218 1.080.344 24.479.241 25.419.880 896.765 G) CONTI D'ORDINE TOTALE GENERALE CONTO ECONOMICO AL 31.12.2012 VALORE AL 31/12/2012 VALORE AL 31/12/2011 DIFFERENZE GESTIONE CORRENTE A) Proventi correnti 1) Diritto annuale 2) Diritti di segreteria 3) Contributi trasferimenti e altre entrate 4) Proventi da gestione di beni e servizi 5) Variazioni alle rimanenze 4.556.099 4.457.257 89.570 877.568 949.737 -32.167 1.261.310 888.632 4.225 23.700 147.813 -31.306 -573 -490 752 6.718.104 6.442.948 31.074 6) Personale 2.032.583 2.056.872 -155.003 7) Funzionamento 1.575.167 1.603.133 29.229 8) Interventi economici 1.546.395 1.671.937 399.981 Totale Proventi correnti (A) B) Oneri correnti Piano della Performance 2014-2016 7 9) Ammortamenti e accantonamenti 1.662.837 1.689.886 279.046 Totale Oneri correnti (B) 6.816.983 7.021.828 553.253 Risultato della gestione corrente (A-B) -98.878 -578.880 -522.179 169.661 86.569 -113.141 -16.858 -66.292 -2.613 152.803 20.277 -115.754 C} GESTIONE FINANZIARIA 10) Proventi finanziari 11) Oneri finanziari Risultato della gestione finanziaria D) GESTIONE STRAORDINARIA 12) Proventi straordinari 13) Oneri finanziari Risultato della gestione straordinaria 47.381 1.656.662 -33.632 -27.335 -1.375.465 -66.612 20.047 281.197 -100.244 E) Rettifiche di valore attività finanziaria 14) Rivalutazioni attivo patrimoniale 0 0 0 15) Svalutazioni passivo patrimoniale -130.745 -165.455 -79.474 Differenza rettifiche di valore attività finanziaria -130.745 -165.455 -79.474 -56.774 -442.861 -817.651 Avanzo economico d'esercizio (A-13+1-C+ID+I-E) Infine, in merito agli strumenti attraverso i quali opera l’Ente camerale si riportano due tabelle (dati al 31/12/2012), la prima relativa alle partecipazioni dell’Ente al 31/12/2012, partecipazioni acquisite dalla Camera, come previsto dall’articolo 2 della Legge 580/93, legge di riferimento per l’ordinamento delle Camere di commercio, per il raggiungimento dei suoi scopi istituzionali; la seconda relativa alle Camere di commercio italiane all’estero cui la Camera aderisce e che le consentono una maggiore efficacia ai fini del supporto alle imprese locali nei processi di internazionalizzazione. SOCIETA’ PARTECIPATE DALLA CAMERA DI COMMERCIO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Società / Sede EUROPA PARK SRL LA SPEZIA (SP) PIAZZA EUROPA 16 CAP 19124 SPAZIOIMPRESA SRL LA SPEZIA (SP) VIA PRIVATA O.T.O. 3/5 CAP 19136 AZIENDA AGRICOLA DIMOSTRATIVA SRL SARZANA (SP) VIA PALLODOLA 23 CAP 19038 CENTRO FIERISTICO DELLA SPEZIA SRL LA SPEZIA (SP) VIA VITTORIO VENETO 28 CAP 19124 BRUGNATO SVILUPPO S.R.L. BRUGNATO (SP) PIAZZA MARTIRI 1 CAP 19020 FOLLO SVILUPPO SRL IN LIQUIDAZIONE FOLLO (SP) PIAZZA GIACOMO MATTEOTTI 2 CAP 19020 CARRODANO SVILUPPO SRL CARRODANO (SP) PIAZZA 25 GENNAIO 1945 12 CAP 19020 CONSORZIO PER IL BACINO DI CARENAGGIO LA SPEZIA LA SPEZIA ARTI VISIVE SRL IN LIQUIDAZIONE LA SPEZIA (SP) VIA DEI COLLI 9 CAP 19121 AEROPORTO DI LUNI SPA - IN LIQUIDAZIONE LA SPEZIA (SP) VIA DON MINZONI 2 CAP 19100 CONSORZIO UNIVERSITARIO PER LA GEOFISICA Piano della Performance 2014-2016 % PARTECIPAZIONE DIRETTA 100,00% 100,00% 71,768% 56,70% 40,00% 40,00% 40,00% 33% 30,00% 18,25% 16,70% 8 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 LERICI (SP) PRESSO CENTRO TIRESIA CAP 19032 SCUOLA DI VELA S. TERESA S.R.L. LERICI (SP) VIA S. TERESA CAP 19032 C/O C.C.I.A.A. V.VENETO 28 SP ASSOFLOR LA SPEZIA - CONSORZIO TRA FLORICOLTORI DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA LA SPEZIA (SP) VIA VITTORIO VENETO 28 CAP 19124 IN FASE DI SCIOGLIMENTO LIGURIA INTERNATIONAL SOC. CONS. P.A. GENOVA (GE) VIA PESCHIERA 16 CAP 16122 SISTEMA TURISTICO GOLFO DEI POETI, VAL DI MAGRA E VAL DI VARA S.C. A R.L.LA SPEZIA (SP) PIAZZA EUROPA 1 CAP 19124 SVILUPPO TURISTICO LERICI S.R.L. LERICI (SP) PIAZZA BACIGALUPI 9 CAP 19032 A.SP. S.r.l. (Autoparco La Spezia) VEZZANO LIGURE (SP) VIA PIANO VEZZANO I SNC CAP 19020 IN FASE DI CESSIONE QUOTE SPEDIA S.p.a. LA SPEZIA (SP) VIA DELLE PIANAZZE 74 CAP 19136 PROMOSTUDI - FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE UNIVERSITA' DELLA SPEZIA LA SPEZIA (SP) VIA DEI COLLI 90 CAP 19121 DISTRETTO LIGURE TECNOLOGIE MARINE scrl LA SPEZIA (SP) VIA DELLE PIANAZZE 74 CAP 19136 DEIVA SVILUPPO SPA DEIVA MARINA (SP) PRESSO LA SEDE COMUNALE CAP 19013 GRUPPO DI AZIONE LOCALE DELLE AREE RURALI DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA SOCIETA' COOPERATIVA BEVERINO (SP) VIA AURELIA 1 CAP 19020 COM.MONTANA BASSA E MEDIA VARA SCIOLTA E POSTA IN LIQUIDAZIONE (ASSEMBLEA 17/12/2010) TIRRENO BRENNERO SRL LA SPEZIA (SP) VIA VITTORIO VENETO 28 CAP 19124 SIIT S.c.p.A. GENOVA (GE) VIA GRETO DI CORNIGLIANO 6 ROSSO CAP 16152 CENTRO AGROALIMENTARE LEVANTE LIGURE E LUNIGIANA SRL SARZANA (SP) VIA VARIANTE CISA-LOC. PALLODOLA CAP 19038 MONDIMPRESA - AGENZIA PER LA MONDIALIZZAZIONE DELL'IMPRESA SOCIETA' CONSORTILE A RESPONSABILITA' LIMITATA CONSORZIO PROMOZIONE LERICI A R.L. LERICI (SP) PIAZZA BACIGALUPI 9 CAP 19032 Camere di Commercio d'italia-Universitas Mercatorum Scrl Piazza Sallustio 21 - 00187 Roma FINANZIARIA LIGURE PER LO SVILUPPO ECONOMICO FI.L.S.E. S.P.A. GENOVA (GE) VIA PESCHIERA 16 CAP 16122 RETECAMERE S.C.A.R.L.ROMA (RM) VIA VALADIER 42 CAP 00193 SOCIETA' AUTOSTRADA LIGURE TOSCANA S.P.A.CAMAIORE (LU) VIA DON E. TAZZOLI 9 CAP 55041 CE.P.I.M. CENTRO PADANO INTERSCAMBIO MERCI SPA S.p.a Interporto di Parma FONTEVIVO (PR) PIAZZA EUROPA 1 CAP 43010 SVILUPPO ITALIA LIGURIA S.c.p.a. GENOVA (GE) VIA GRETO DI CORNIGLIANO 6 CAP 16152 CESSATA GIUGNO 2012 CONSORZIO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA - S.C.R.L. IN FORMA ABBRE VIATA DINTEC - S.C.R.L. ROMA (RM) VIA BONCOMPAGNI 16 CAP 00187 UNIONTRASPORTI SOCIETA' CONSORTILE A RESPONSABILITA' LIMITATA PIAZZA SALLUSTIO 21 CAP 00187 TECNOSERVICECAMERE SCPA (ex TECNOCAMERE SCPA) ROMA (RM) PIAZZA SALLUSTIO 21 CAP 00187 TECNO HOLDING S.P.A. ROMA (RM) PIAZZA SALLUSTIO 21 CAP 00187 INFOCAMERE S.C.P.A. ROMA (RM) PIAZZA SALLUSTIO 21 CAP 00187 BANCA VERSILIA LUNIGIANA E GARFAGNANA - CREDITO COOPERATIVO - SOC. COOP. PIETRASANTA (LU) VIA GIUSEPPE MAZZINI 80 CAP 55045 IC OUTSOURCING scrlPADOVA (PD) CORSO STATI UNITI 14 CAP 35127 JOB CAMERE S.R.L. PADOVA (PD) CORSO STATI UNITI 14 CAP 35127 Piano della Performance 2014-2016 16,11% 12,50% 12,00% 11,00% 10,00% 7,89% 7,70% 6,90% 5,56% 5,00% 4,72% 4,66% 2,00% 1,95% 1,43% 1% 0,727% 0,65% 0,29% 0,29% 0,24% 0,15% 0,11% 0,08% 0,07% 0,05% 0,02% 0,01% 0,01% 0,01% 9 42 43 44 BORSA MERCI TELEMATICA ITALIANA S.C.P.A. ROMA (RM) PIAZZA SALLUSTIO 21 CAP 00187 AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA NOCETO (PR) VIA CAMBOARA 26/A CAP 43015 INTERNAZIONALE MARMI E MACCHINE SPA Piano della Performance 2014-2016 0,01% 0,01% 0,001% 10 CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO E ORGANISMI INTERNAZIONALI CUI LA CCIAA ADERISCE Organismo 1 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA SVIZZERA 2 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA FRANCIA DI MARSIGLIA 3 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA FRANCIA DI PARIGI 4 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA NICE-SOFHIA ANTIPOLIS, COTE D'AZUR 5 CAMERA DI COMMERCIO ITALO TEDESCA 6 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA GERMANIA 7 CAMERA DI COMMERCIO ITALO-LUSSEMBURGHESE 8 CAMERA DI COMMERCIO E INDUSTRIA ITALIANA PER LA SPAGNA 9 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA BARCELLONA 10 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA SVEZIA 11 CAMERA DI COMMERCIO BELGO ITALIANA 12 CAMERA ITALO BRASILIANA 15 ASCAME - ASSOCIAZIONE CAMERE DI COMMERCIO DEL MEDITERRANEO 16 ICC - INTERNATIONAL CHAMBER OF COMMERCE Sede ZURIGO MARSIGLIA PARIGI NIZZA MONACO FRANCOFORTE LUSSEMBURGO MADRID BARCELLONA STOCCOLMA BRUXELLES MILANO ISTANBUL/BARCELLONA ROMA ASSOCIAZIONI CUI LA CCIAA ADERISCE Associazione SOCIETA' ORTOFRUTTICOLA ITALIANA /ENOTECA REGIONALE CENTRO LIGURE PER LA PRODUTTIVITA' SCUOLA NAZIONALE TRASPORTI UNCEM - ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI E COMUNITA' MONTANE ASSONAUTICA NAZIONALE ASSOCIAZIONE CARLO CARAMIELLO ASSOCIAZIONE CITTA’ DELL’OLIO Osservatorio franchising UNIONFILIERE Piano della Performance 2014-2016 sede Firenze Castelnuovo Magra Genova La Spezia Roma Roma La Spezia Siena Roma Roma 11 2. LA VISION DELL’ENTE PER IL QUINQUENNIO 2009 - 2013 Il Consiglio camerale, insediatosi in data 19/12/2008, aveva definito per il mandato che si è chiuso a fine 2013, una strategia che si può sintetizzare nelle seguenti linee prioritarie di azione. Tali linee rappresentano quindi le “scelte” del Consiglio rispetto alle diverse possibili politiche di azione per la regolazione e la tutela del mercato e per lo sviluppo del territorio, finalità ultime degli Enti camerali, ma anche per la tutela e lo sviluppo della “salute dell’Ente” e che si innestano sulla gestione ordinaria dei servizi e delle attività attribuiti dalle disposizioni normative di vario livello alle Camere di commercio. LINEE STRATEGICHE DEL PIANO PLURIENNALE 2009 - 2013 AREA DI INTERVENTO REGOLAZIONE E TUTELA DEL MERCATO 1. Miglioramento qualità dei dati del Registro Imprese 2. Qualità dei servizi (sistema qualità ISO 9001) 3. Semplificazione delle procedure amministrative 4. Promozione degli strumenti di giustizia alternativa 5. Potenziamento della vigilanza sui prodotti AREA DI INTERVENTO COMPETITIVITÀ E SVILUPPO IMPRESE 1. Promuovere la diffusione dei processi di innovazione – tecnologica e non - nelle imprese 2. Sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, in particolare dei settori cantieristica e nautica, individuando particolari aree geografiche di riferimento; 3. Agevolare l’accesso al credito tramite strumenti di controgaranzia finanziaria 4. Sostenere la qualità delle produzioni agroalimentari attraverso l’istituzione di sistemi di controllo e garanzia (struttura di controllo); 5. Sostenere il settore dell’acquacoltura, realizzando studi e ricerche e proponendo interventi volti alla diversificazione delle produzioni e la modernizzazione degli impianti 6. Sostenere le imprese turistiche con azioni mirate 7. Realizzare interventi per accrescere la visibilità delle imprese e quindi la commercializzazione dei prodotti/servizi (organizzazione fiere, organizzazione di partecipazione a fiere all’estero, concessione di contributi per la partecipazione a fiere) e sostenere il tessuto commerciale locale (interventi di animazione economica e concessione contributi a eventi organizzati da soggetti del territorio); 8. Realizzare infrastrutture per sostenere il commercio nei centri storici; 9. Sostenere la promozione di forme associative (consorzi); AREA DI INTERVENTO CREAZIONE DI IMPRESA E MARKETING TERRITORIALE 1. Realizzazione e gestione Incubatori di Impresa azioni specifiche per la diffusione della cultura di impresa 2. Offrire strumenti finanziari a supporto delle nuove imprese (CreaImpresa) AREA DI INTERVENTO CONOSCERE IL TERRITORIO 1. Conoscere e analizzare le dinamiche economiche e sociali del territorio 2. Monitorare le dinamiche dei prezzi AREA DI INTERVENTO GARANTIRE IL FUNZIONAMENTO DELL’ENTE 1. Semplificazione del sistema delle partecipate 2. Azioni per la dematerializzazione 3. Innovazioni organizzative basate su informatizzazione spinta 4. Snellimento delle strutture e dei servizi Come sopra detto, a fine 2013 si è concluso il mandato del Consiglio attualmente in carica e che ad oggi è in regime di prorogatio. Il nuovo Consiglio definirà, una volta insediato, le nuove linee strategiche sulla base delle quali, entro la prima metà dell’anno si provvederà a fissare gli obiettivi strategici del triennio 2014 – 2016. Si ricorda qui che le linee strategiche rappresentano le “scelte” del Consiglio rispetto alle diverse possibili politiche di azione per la regolazione e la tutela del mercato e per lo sviluppo del territorio, finalità ultime degli Enti camerali, ma anche per la tutela e lo sviluppo della “salute dell’Ente” e che si innestano sulla gestione ordinaria dei servizi e delle attività attribuiti dalle disposizioni normative di vario livello alle Camere di commercio. Quanto sopra rappresenta la necessaria premessa ai contenuti del presente documento, che vedrà le opportune modifiche e integrazioni dopo l’insediamento del nuovo Consiglio camerale. Piano della Performance 2014-2016 12 3. LA PERFORMANCE DELL’ENTE PER IL TRIENNIO 2014 - 2016 La rappresentazione e la successiva misurazione della Performance Organizzativa della Camera della Spezia si compone di tre livelli di approfondimento: - uno più propriamente connesso allo sviluppo del «disegno strategico» dell’Ente (la “Vision”) e quindi derivante dagli intenti e gli impegni politici formalizzato nei documenti di pianificazione e programmazione: Programma Pluriennale e Relazione Previsionale e Programmatica; - uno di stampo gestionale, mediante il quale la CCIAA della Spezia monitora una serie di variabili qualitative e quantitative di differente natura che, in modo trasversale, costituiscono le condizioni attraverso le quali la stessa è in grado di sostenere il raggiungimento degli obiettivi preposti; - un terzo connesso alle variabili economico –finanziarie, ma anche di carattere relazionale e più strettamente organizzativo. La Performance organizzativa è la sintesi e l’integrazione dei tre livelli appena richiamati. 3.1 GLI OBIETTIVI STRATEGICI Alla luce delle premesse – e dei vincoli – evidenziati più sopra, gli obiettivi strategici che la Camera di commercio si propone di raggiungere nel triennio 2014 – 2016 saranno definiti con una revisione del presente documento. Tuttavia, per quanto riguarda nello specifico l’esercizio 2014, si è ritenuto di inserire nella parte strategica una serie di obiettivi operativi e di attività da porre in essere per il completamento, o comunque in linea di continuità con gli obiettivi strategici facenti capo alla precedente programmazione. 3.2 INDICATORI DI EFFICIENZA, EFFICACIA e QUALITA’ DEI PROCESSI/SERVIZI Premesso che i processi della Camera di commercio possono essere classificati in: •Processi primari: direttamente correlati all’erogazione dei servizi della Camera di commercio il cui valore aggiunto è direttamente percepito dall’utente finale; •Processi di supporto: legati alla funzionalità della Camera di commercio e che contribuiscono solo indirettamente alla erogazione del servizio all’utente finale (quali ad esempio la gestione delle risorse umane, il controllo di gestione, la gestione dei flussi documentali, gli affari generali, ecc.), la funzionalità dei processi viene monitorata attraverso indicatori (allegato B). Tali indicatori possono essere classificati, in linea con quanto indicato nell’articolo 35 co. 6 del DPR 254/2005, in: indicatori di efficacia, di efficienza e di qualità dei servizi. Gli indicatori di efficacia misurano la capacità della Camera di commercio di raggiungere i livelli di servizio attesi da: obiettivi definiti in sede di programmazione dalla Camera di commercio, norme, fruitori dei servizi. Nella definizione più ampia di tale tipologia di indicatori, si possono considerare quelli che pongono in relazione il risultato raggiunto con quello programmato, consentendo quindi di valutare la capacità dell’Ente di rispondere agli obiettivi definiti in sede di pianificazione/programmazione nonché agli adempimenti dettati dalla normativa mediante la rilevazione dello scostamento della gestione dai risultati previsti. La definizione di efficacia strettamente correlata all’erogazione del servizio, ed alla corrispondenza dei servizi alle esigenze degli utenti, rientra, invece, in una delle dimensioni volte a rappresentare la qualità effettiva del servizio (di cui si propone un approfondimento di seguito). Gli indicatori di efficienza misurano la capacità di utilizzare in modo ottimale le risorse rispetto ai risultati da conseguire. Questa tipologia di indicatori esprime la capacità dell’Ente di produrre quantitativi maggiori di prodotti e/o servizi dati gli stessi quantitativi di risorse impiegate (fattori produttivi), ovvero le medesime entità di prodotti e servizi dati minori volumi di risorse impiegate. Gli indicatori di qualità misurano la “qualità effettiva”, ossia le caratteristiche del servizio che lo rendono “di qualità” per gli utenti che ne fruiscono. Gli indicatori di qualità sono funzionali alla verifica del livello di corrispondenza delle prestazioni rispetto a standard di riferimento (qualità erogata) oppure in grado di valutare il livello di rispondenza dei servizi erogati alle aspettative dell’utenza (qualità percepita). Hanno Piano della Performance 2014-2016 13 come principale obiettivo quello di misurare l’equilibrio tra le prestazioni della Camera di commercio e i reali bisogni dell’utente. Nello specifico, gli indicatori sulla qualità erogata forniscono indicazioni sui livelli qualitativi che sono stati realmente raggiunti e che possono differire da quelli programmati. Il d.lgs. 150/09, in coerenza con quanto già indicato nell’art. 35 del DPR 254/05, pone l’accento sulla qualità dei servizi, richiedendo alle Pubbliche Amministrazioni l’attivazione di un modello di misurazione e valutazione delle performance che sia in grado di condurre a: - il miglioramento della qualità dei servizi pubblici, attraverso una revisione periodica e, quindi, un innalzamento progressivo degli standard di qualità; - l’ottimizzazione dei costi dei servizi erogati, da operare attraverso il progressivo miglioramento degli standard economici. In linea con quanto previsto nella delibera CIVIT n° 88/2010 “Linee guida per la definizione degli standard di qualità” (articolo 1, co. 1, del decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198), gli indicatori di qualità sono stati articolati secondo le quattro dimensioni rilevanti per rappresentare la qualità effettiva dei servizi: • Accessibilità: (fisica o multicanale), intesa come la disponibilità e la diffusione di un insieme predefinito di informazioni che consentono all’utente di individuare agevolmente e in modo chiaro il luogo in cui il servizio o la prestazione possono essere richiesti, nonché le modalità per fruirne direttamente e nel minore tempo possibile; • Tempestività: intesa come il tempo intercorrente tra il momento della richiesta e il momento dell’erogazione del servizio o della prestazione; • Trasparenza: intesa come la disponibilità/diffusione di informazioni che consentono, all’utente, di conoscere chiaramente “a chi”, “come”, “cosa richiedere”, “ in quanto tempo” ed eventualmente “con che costo”; • Efficacia: (conformità, affidabilità, compiutezza), qualificabile come la rispondenza del servizio o della prestazione erogata a ciò che l’utente può aspettarsi. Ai fini della definizione degli indicatori di qualità sono stati utilizzati, quindi, i criteri e le indicazioni maturate nell’ambito del progetto nazionale promosso e coordinato dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Piano della Performance 2014-2016 14 3.3 LA SALUTE DELL’ENTE CAMERALE Lo stato di salute costituisce un ambito di misurazione e valutazione della performance del tutto peculiare che non si articola in programmi bensì in tre dimensioni che l’Ente Camerale misura e valuta in modo trasversale per l’Ente. Risulta infatti di fondamentale importanza che l’approccio dell’Ente sia integrato affinché gli impatti prodotti dall’ ente nell’ambiente di riferimento e gli obiettivi perseguiti in relazione a programmi strategici,attività e servizi siano raggiunti in modo tale da assicurare il mantenimento di condizioni di salute rispetto all’equilibrio economico–finanziario, organizzativo e delle relazioni con i diversi portatori di interesse. Nell’ambito pertanto della definizione della performance per il triennio di riferimento, l’Ente camerale ha definito (allegato C) target anche in relazione allo stato di salute finanziaria, ovvero alla capacità di svolgere le proprie attività in condizioni di sostenibilità economica, allo stato di salute organizzativa, che richiama l’idea di un Ente camerale che fa crescere e innova l’organizzazione e le professionalità e, infine, allo stato di salute delle relazioni con gli interlocutori dell’Ente camerale, quale condizione imprescindibile per l’ottenimento dei risultati. 3.4 L’ALBERO DELLA PERFORMANCE L’Albero della Performance è la rappresentazione grafica con la quale la Camera di Commercio della Spezia, in linea con le previsioni normative e con le indicazioni fornite dalla CIVIT, propone la descrizione sintetica delle proprie politiche di azione. L’”Albero” è quindi la mappa logica in grado di rappresentare, anche graficamente, i legami tra: Mission: ambito in cui la Camera di Commercio opera in termini di politiche e definizione dello scenario a medio e lungo termine da realizzare, attraverso obiettivi strategici, obiettivi operativi e relativi piani d’azione, facendo leva sui tratti distintivi dell’Ente e del Sistema Camerale nel suo complesso; Aree Strategiche: aree di declinazione della mission. L’individuazione delle aree strategiche, ad opera degli Organi politici, deriva da un’analisi congiunta dei fattori interni e dei fattori di contesto esterno. Vi sono associati indicatori con lo scopo di monitorare l’impatto delle iniziative poste in essere nei 3 anni di riferimento del Piano; Obiettivi Strategici: descrizione dei traguardi che la CCIAA si prefigge di raggiungere nell’orizzonte triennale del Piano per tradurre con successo le politiche individuate nelle aree strategiche. Vi sono associati indicatori con lo scopo di monitorare il risultato delle iniziative poste in essere nei 3 anni di riferimento del Piano; Programmi: identificazione degli ambiti rispetto ai quali l’Amministrazione viene chiamata a definire gli obiettivi operativi utili a realizzare gli obiettivi strategici. Si tratta di una sorta di “cerniera” tra l’identificazione della strategia, propria degli Organi politici, e la sua traduzione operativa, di competenza della struttura amministrativa. Obiettivi operativi: sono gli obiettivi che nell’esercizio di riferimento l’Ente si pone di raggiungere al fine del raggiungimento dell’obiettivo di portata strategica. Tuttavia, la performance dell’Ente non è data solo dalla parte “strategica”; la gestione dei processi e dei servizi e l’attività svolta per il mantenimento e lo sviluppo della salute dell’Ente rappresentano infatti la base su cui la parte “strategica” si poggia. Queste ultime possono quindi essere rappresentate come il “terreno” su cui sorge l’Albero della Performance. 4. LA PROGRAMMAZIONE 2014 L’attività camerale 2014 è improntata al raggiungimento degli obiettivi descritti nello scenario di portata triennale sopra descritto. I target sono quindi quelli che si ritrovano nell’ambito: del disegno “strategico” dell’Ente (per ora definiti solo a valere sul 2014, anno di transizione “tra i due mandati”; dello svolgimento dell’attività volta all’erogazione dei servizi (processi primari e processi di supporto); del mantenimento della “salute” dell’Ente. Piano della Performance 2014-2016 15 E’ importante tuttavia evidenziare anche quali saranno i fattori – di derivazione endogena o esogena – che influenzeranno l’azione camerale 2014 e andranno a influire sugli obiettivi sopra descritti, comportando importanti “assorbimenti di energie” da parte dell’Ente e la necessità di adeguati monitoraggi e verifiche sia sullo svolgimento delle attività che sull’efficacia delle stesse, in relazione a obblighi di legge o a impegni assunti nei confronti di altri soggetti. Per la descrizione delle attività, dei progetti e di tutte le attività “rilevanti” per l’attività 2014, con una prospettiva articolata per Area di Intervento, si rinvia alla Relazione Previsionale e Programmatica 2014. La consuntivazione delle attività sarà invece fornita con: la Relazione sulla Performance 2014; la Relazione sulla Gestione 2014. Piano della Performance 2014-2016 16 5. OBIETTIVI ASSEGNATI AL PERSONALE DIRIGENZIALE Fermo restando il rispetto delle disposizioni del decreto Dlgs 150/2009 e delle delibere adottate dalla Commissione, e sulla base della metodologia di valutazione della performance individuale codificata nel sistema di misurazione e valutazione della performance (di cui all’articolo 7 del decreto e alla delibera n.104/2010), a valle del processo di pianificazione si attiva il processo di assegnazione degli obiettivi ai dirigenti e al personale responsabile di unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità. Si rinvia in questa sede ad un documento ad hoc, che sarà approvato dalla Giunta camerale. 6. IL PROCESSO DI REDAZIONE DEL PIANO Il processo di redazione del Piano della Performance si inserisce nell’ambito del più complessivo processo di pianificazione strategica e programmazione operativa dell’Ente. Il punto di partenza del processo, a livello strategico, è il Programma Pluriennale. Tale Programma, ai sensi del 254/05, è elaborato ed approvato dal Consiglio, con il supporto della struttura tecnica della Camera, all’atto del suo insediamento ed ha come orizzonte di pianificazione il mandato dell’organo politico- amministrativo (art. 4, DPR 254/05). E’ in questo documento che l’organo politico definisce il proprio mandato istituzionale, la mission e la vision dell’Ente e le priorità strategiche che intende realizzare nell’ambito del mandato. Sulla base delle priorità strategiche definite nel programma pluriennale, o sulla loro attualizzazione, è cura del Segretario Generale predisporre il Piano della Performance, sulla base delle indicazioni fornite dagli organi di indirizzo, coinvolgendo il management dell’Ente Camerale ed eventualmente avvalendosi dell’ausilio tecnico dell’Organismo Indipendente di Valutazione. Come detto, il Piano della Performance, approvato dalla Giunta, viene pubblicato e pubblicizzato entro il 31 gennaio. In realtà, l’approvazione formale del Piano è la conclusione di un percorso che può essere ipotizzato come articolato nei seguenti passi logici: Nel mese di Luglio, il Segretario generale, ricevute dagli organi politici indicazioni in merito alla conferma o l’aggiornamento delle priorità strategiche contenute nel Programma Pluriennale, avvia il processo di elaborazione del Piano della Performance realizzando, con il supporto della struttura, le analisi che permettono di delineare il posizionamento attuale dell’Ente; il Segretario Generale appronta la sezione relativa alle linee di indirizzo strategico del Piano, sottoponendo la sezione all’analisi ed alla validazione della Giunta ed all’esame tecnico dell’Organismo Indipendente di Valutazione. Tali passi permettono l’approvazione, entro la scadenza di ottobre, della relazione Previsionale e Programmatica prevista dal 254/05 in coerenza con gli indirizzi strategici del Piano Una volta elaborato il quadro strategico per l’esercizio successivo, il management camerale avvia il processo di elaborazione delle schede di programmazione. Nell’ambito di tale processo vengono definiti gli obiettivi operativi e la ripartizione di risorse che consentono, entro il 31 dicembre, l’elaborazione e l’approvazione del preventivo economico e del budget direzionale, in coerenza con gli obiettivi operativi del Piano L’approvazione da parte della Giunta e l’adozione del Piano devono intervenire entro il 31 gennaio. Piano della Performance 2014-2016 17