Ucciso dal tumore dell`amianto i familiari cremo una fondazione

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Ucciso dal tumore dell`amianto i familiari cremo una fondazione
Ucciso dal tumore dell’amianto
i familiari cremo una fondazione
E’ morto a 65 anni stroncato dal mesotelioma maligno,
il tumore correlato all’esposizione all’amianto. E la moglie
e il figlio di questo ex geometra del Ccpl anno deciso di fare tutto il possibile perché la
scomparsa del loro caro non
sia vana. La moglie e il figlio
dell’ex tecnico edile hanno ancheannunciato l’intenzione
di creare la
((Fondazionedi ricerca
Franco
Immovilli)).
Franco Immovilli era in pensione da qualche anno, ma si
è accorto di essere malato solo un anno fa: il cctudbre dell’amianto)) ha un periodo di
latenzacheva
dai dieci ai
quarant’anni. Nel suo caso,
gli anni in cui il mesotelioma
si è nascosto sono stati 35:
((Miopadre - spiegava ieri il
figlio Fabio - si è ammalato
a Rozzano, nel Milanese, 35
anni fa, quando dirigeva un
cantiere del Ccpl perla costruzione della scuola. Sono
bastati quei sei
mesi di esposizione)).
Purtroppo, quando Immoa
villi è stato diagnosticato il
mesotelioma era troppo tardi. E proprio dalì parte labattaglia: dall’impotenza della
medicina di frontea questo tipo di tumore. ((Franco- dicono i familiarinellalettera
che verrà distribuita ai funerali - è stato colpito da mesotelioma pleurico, contratto lavorando inpresenza di amianto. La diagnosi del mesotelioma è a tutt’oggi una condanna senza appello: la chemioterapia è del tutto inefficace; la
chirurgia propone senza alcuna garanzia soluzioni drastiche estremamente demolitive
e di dubbia utilità; la radioterapia tradizionaleè inapplicabile e metodi più sofisticati sono di là da venire. Fatta la
gnosi accompagnata deli’incitamento“Prima si rassegna
meglio è...” il paziente è lasciato a se stesso, con la sola
prospettiva della morte. In fase terminale poi, prosegue la
lettera dei familiari diImmovilli ccsi deve subire l’umiliazione di essereconsiderati,
trattati e liquidati alla stre-
Franco lmmovilli aveva 65 anni
gua di un peso, di una spesa
terapeutica inutile, da limitare il più possibile, in quanto
senza speranza.Noi - dicono
Fiorella Belpoliti e il figlioFabio - ci rifiutiamodi accettare che un tumore che uccide
più di duemila persone l’anno, solo in italia, sia tutt’oggi
trattato con tanta rassegnazione e superficialità dai medici. La ricerca mirata è pressoché inesistente,inquanto
il mesotelioma viene ancora
considerato, come agli inizi
del secolo scorso, un tumore
raro. Pensiamo a quanto
amianto C’è ancora in circolazione: tetti,
pannelli,
tubi,
canne fumarie ... Per questo
occorre dar voce, anche a nome di chinon lo può più fare,
perché qualcosa si. muova,
sollecitando edandovitaa
iniziative di studio, di ricerca, di assistenza. E’ indispensabile la realizzazione di un
centro di ricercaclinico di riferimento sul mesotelioma,
con una banca biologica e
una banca dati informatica.
Inoltre è indispensabile sostedia- e aiutare il paziente ed i
nere
familiari nel dare una risposta non casuale ma scientifica, per gestire il tempo di vita, il più possibile come vita
vera)). Da qui la decisione di
dar vita a una fondazione. Le
informazioni sull’iniziativa