Gary D. Glassman, Kenneth S. Serota
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Gary D. Glassman, Kenneth S. Serota
L’INFORMATORE ENDODONTICO Estratto dal Vol. 4 n° 1, 2001 Un aggiornamento sul sistema in nichel titanio Quantec™ Protocollo per la sagomatura dei canali radicolari GARY D. GLASSMAN, DDS, FRCD KENNETH S. SEROTA, DDS, MMSC IL TRIDENTE EDIZIONI ODONTOIATRICHE Un aggiornamento sul sistema in nichel titanio Quantec™. Protocollo per la sagomatura dei canali radicolari Gary D. Glassman, DDS, FRCD Kenneth S. Serota, DDS, MMSc E’ ormai ben noto ed universalmente accettato il fatto che l’approccio crowndown per la preparazione canalare fornisce un efficace protocollo per ridurre al minimo i danni iatrogeni e per ottimizzare la detersione chemomeccanica del sistema dei canali radicolari (Figg. 1a1f). Tale approccio, infatti, fornisce un accesso più facile alle zone più profonde del canale, una maggiore riserva ed una migliore distribuzione delle soluzioni irriganti e facilita la rimozione dei residui pulpari e dei frustoli dentinali in direzione coronale, lontano dalle zone periapicali.1 Questo articolo sottolinea i cambiamenti procedurali associati con la strumentazione del sistema dei canali radicolari eseguita con strumenti ruotanti in nichel titanio, con approccio corono-apicale (Figg. 2, 3). Figura 1a-f Rappresentazione schematica dell’approccio corono-apicale della preparazione dei canali radicolari in cui l’apice è preparato per ultimo. 1a 1b Pag. - 44 Accesso Il sistema dei canali radicolari è costituito da una rete di canali laterali e accessori, che necessitano di essere conosciuti per arrivare ad ottenere un successo prevedibile.2 Con l’introduzione degli occhiali ingrandenti e dei microscopi, il riconoscimento degli orifizi dei canali radicolari è diventato facile come mai prima. L’assioma “non puoi trattare ciò che non puoi vedere” è divenuto ancora più importan- 1b 1d te con l’uso della strumentazione ruotante in nichel titanio. Questi strumenti sono fatti per ingrandire delle cavità già esistenti, non vanno utilizzati per reperire i canali radicolari. L’esistenza di un canale pervio3 è necessaria per facilitare un accesso rettilineo alla costrizione apicale. Questo accesso inizia con la creazione di una cavità di prima classe, utilizzando la fresa con movimento tipo pennello dalla fossa centrale, per rimuovere il tetto della camera pulpare. L’allineamento spaziale e rettilineo della sommità della cuspide, del cornetto, dell’orifizio canalare e dell’interfaccia tra il terzo medio e il terzo apicale è essenziale per mantenere la costrizione apicale nella sua posizione anatomica naturale. Ottimizzando un accesso rettilineo, gli strumenti ruotanti in nichel titanio, con la loro capacità di mantenersi centrati e la loro superelasticità, possono prontamente sondare anche il più complesso dei sistemi canalari. Inoltre, la preparazione di una cavità di prima classe definisce la preparazione intracamerale in previsione del restauro coronale che verrà posizionato dopo che la terapia canalare è stata completata. L’integrazione dello spazio canalare con il restauro minimizza gli stress che il dente in funzione sopporta. 1e 1f L’Informatore Endodontico Vol. 4, Nr. 1 2001 2 Preparazione iniziale, ispezione e esplorazione passiva Dopo aver eseguito l’accesso all’interno della camera pulpare e la rimozione del tessuto pulpare coronale, si riempie la camera di ipoclorito di sodio per 5-10 minuti,4 dopo di che si irriga e si utilizza il carie-detector per facilitare l’identificazione di tutti gli orifizi. Si introduce quindi una lima in acciaio del n° 10 all’interno dell’orifizio di ogni canale per assicurarci che le pareti assiali consentano un ingresso rettilineo all’interno del canale. Se questo non avviene, la cavità d’accesso deve essere aggiustata rendendo più divergenti le pareti assiali, per prevenire il contatto della lima prima del suo ingresso all’interno dell’orifizio canalare. Con l’utilizzo delle lime in acciaio a conicità ISO 0,02 si esegue una preliminare detersione ed una esplorazione passiva del canale radicolare, utilizzando in sequenza le lime dalla n° 08 alla n° 15. Il sondaggio del sistema dei canali radicolari con strumenti manuali orienta l’operatore nelle direzioni degli assi X, Y, Z, dello spazio canalare e aiuta ad identificare eventuali ostacoli che possono impedire agli strumenti in nichel titanio di raggiungere la costrizione apicale. Questo, inoltre, aiuta nella rimozione 3 preliminare dei frustoli dentinali che, se compattati, possono produrre stress alla punta della lima in nichel titanio con successiva frattura dello strumento.5 Se le lime in acciaio possono, fin dall’inizio, attraversare il canale radicolare e sondare il canale stesso fino alla costrizione apicale, bene; nei canali calcificati però non ci può aspettare che questo avvenga né questa è l’intenzione della fase iniziale della sagomatura. L’approccio corono-apicale consentirà ad un certo punto di determinare con accuratezza la lunghezza di lavoro senza forzare gli strumenti a una certa profondità, indipendentemente dal grado di difficoltà anatomiche presentate dal canale. L’RC-PrepTM (Premier Dental Product, King of Prussia, PA) o qualsiasi altro agente chelante che contenga perossido di urea può essere utilizzato durante la fase iniziale di strumentazione. Il perossido di urea consente di emulsionare il tessuto pulpare e questo impedirà la compattazione del tessuto molle. Tutte le lime in acciaio sono utilizzate con Figura 2 Gli strumenti con conicità variabile Quantec™ (Analytic Endodontics, Orange, CA) hanno tutti il diametro in punta di 0,25mm e variano in conicità da 0,02 a 0,12. Il grado di difficoltà del singolo caso determinerà il numero di conicità utilizzate in sequenza così come il numero delle volte in cui la sequenza dovrà essere ripetuta. Figura 3 Il protocollo di uso degli strumenti a conicità variabile Quantec™ può essere seguito in molti casi utilizzando solo 5 strumenti. Nei casi più semplici, un minor numero di strumenti può essere utilizzato mentre nei casi più complessi possono essere richiesti più strumenti. Ogni singolo caso deve essere valutato individualmente. Pag. - 45 PROFILO DELL’AUTORE. Il Dr. Gary D. Glassman, DDS, FRCD(C) si è laureato presso la University of Toronto, Faculty of Dentistry nel 1984 e si è specializzato in Endodonzia presso la Temple University. Autore di numerose pubblicazioni, il Dr. Glassmann è insegnante ed istruttore nella Scuola di Specializzazione in Endodonzia della University of Toronto, Faculty of Dentistry. Membro del Royal College of Dentists of Canada, è Past President del H.M. Worth Radiology Study Club ed è attualmente il coordinatore dei programmi di Endodonzia della Ontario Dental Association. Il Dr. Glassmann ha lo studio privato a Toronto, Canada, dove esercita l’attività limitatamente all’Endodonzia. movimento tipo caricamento di orologio di un quarto di giro in senso orario e un quarto di giro in senso antiorario. Questo consente di introdurre la lima all’interno del canale fino a che non incontra il primo impegno. Nelle fasi iniziali del trattamento, gli strumenti si impegnano nell’aspetto coronale del canale non ancora svasato e non nella regione apicale.6 Una volta impegnato, lo strumento viene rimosso in direzione coronale, mantenendosi lontani dalle pareti che guardano le biforcazioni, con escursioni non superiori ai due millimetri, per assicurarsi che il canale rimanga pervio. Preparazione iniziale, svasatura coronale Un QuantecTM del n° 1 (Analytic Endodontics, Orange, CA) del calibro 25 con conicità 0,06 e lungo 17 mm viene utilizzato in questo momento per iniziare la svasatura del canale ed aumentare lo spazio del terzo coronale della radice, per migliorare la distribuzione delle soluzioni irriganti. I frustoli di dentina vengono diretti coronalmente fuori dal canale radicolare dagli strumenti ruotanti in nichel titanio, rendendo minima la loro spinta nei tessuti periapicali attraverso la costrizione apicale e diminuendo così l’infiammazione postoperatoria. La camera pulpare e i canali sono abbondantemente irrigati con ipoclorito di sodio riscaldato (50°C) e con EDTA a temperatura ambiente. Il riscaldamento dell’ipoclorito di sodio aumenta le sue reattività chimiche e facilita la digestione dei tessuti. Preparazione iniziale, controllo della pervietà Le lime in acciaio dalla n° 08 alla n° 25 vengono ora utilizzate in sequenza, per continuare il sondaggio e la preparazioPag. - 46 ne nella zona apicale al punto più apicale raggiunto dal QuantecTM n° 1. Questo fornisce un passaggio alle lime che eseguiranno la sagomatura con maggior conicità, gli strumenti AxxessTM Flares (Analytic Endodontics, Orange, CA). Determinazione della lunghezza di lavoro Con l’eccezione dei casi estremamente calcificati, è ragionevole immaginare che una lima in acciaio n° 08 o 10 possa essere introdotta fino alla costrizione apicale in maniera da consentire una determinazione elettronica della lunghezza di lavoro a questo livello. La nuova generazione di localizzatori apicali usa il principio dell’impedenza di resistenza (Endo Analyzer 8005 TM , Analytic Endodontics, Orange, CA) e quindi assicura l’accuratezza nella determinazione della lunghezza corono-apicale, indipendentemente dai contenuti del canale radicolare. Una lunghezza di lavoro arbitraria, la distanza cioè tra un punto occlusale riproducibile e il punto di riferimento apicale, può essere determinata inizialmente con l’utilizzo di una radiografia (una lima del n° 15 è la misura minima necessaria per l’interpretazione radiografica accurata). Preparazione profonda corono-apicale La fase successiva della preparazione canalare utilizza gli AxxessTM Flares con un approccio crown-down. Tutti i QuantecTM delle varie conicità hanno la punta del calibro di 0,25 mm. Gli strumenti con conicità 0,12, 0,10 e 0,08 vengono utilizzati in serie per aprire i terzi coronale e medio dello spazio canalare. Essi sono utilizzati passivamente fino alla posizione più apicale che riescono a raggiungere. Deve essere sottolineato il fatto che è richiesto un con- PROFILO DELL’AUTORE. Il Dr. Kenneth S. Serota, DDS, MMSc si è laureato presso la University of Toronto, Faculty of Dentistry nel 1973 ed ha ottenuto la specializzazione in Endodonzia ed il Master of Medical Sciences in medicina nucleare presso la Harvard-Forsyth Dental Center di Boston, MA. Nel 1981 ha ricevuto dall’American Association of Endodontists il Memorial Research Award per il suo lavoro di medicina nucleare eseguito su procedure correlate alla patologia dentale. È stato il coordinatore dei programmi di Endodonzia della Ontario Dental Association dal 1983 ed ha ricevuto il riconoscimento O.D.A. Award of Merit nel 1987 per il suo contributo dato al reparto della Continuing Education. Autore di numerose pubblicazioni, ha tenuto numerose conferenze in Canada e negli Stati Uniti. Il Dr. Serota ha lo studio privato a Mississauga, Ontario, dove esercita l’attività limitatamente all’Endodonzia. trollo giudizioso della forza ogni volta che questi strumenti vengono utilizzati. Un’eccessiva spinta verticale può causare la frattura degli strumenti: questi infatti non sono frese. Gli strumenti in nichel titanio devono essere introdotti all’interno del canale con una pressione non maggiore di quella che romperebbe la punta di un lapis e inoltre non devono mai essere lasciati lavorare all’interno del canale ad una medesima profondità. L’allargamento dei terzi medio e coronale dello spazio canalare insieme con la fase di sondaggio della preparazione canalare crea il cammino verso la costrizione apicale. L’uso dei Quantec AxxessTM con le varie conicità impedisce di alterare il canale originale anche nelle situazioni con le curve più accentuate. Questo, inoltre, aumenta la riserva di soluzione irrigante, che potrà contenere maggior quantità di ipoclorito di sodio riscaldato alternato con l’EDTA. A questo punto si introduce all’interno del canale un QuantecTM del n° 8 (strumento con conicità 0,06 disponibile nelle lunghezze di 21 e 25mm, con il diametro in punta di 0,25 mm) e nella grande maggioranza dei casi questo scenderà passivamente alla completa lunghezza di lavoro. Se ciò non accede, allora si ricapitola con l'AxxessTM Flares con conicità 0,10 seguito dall’AxxessTM 0,08 e finalmente si raccomanda l’uso del QuantecTM n°8 con conicità 0,06. Dal momento che gli strumenti con conicità maggiore eliminano le interferenze coronali, conseguentemente lo strumento con conicità inferiore usato in sequenza scenderà automaticamente e passivamente più vicino alla costrizione apicale. La costrizione apicale, nella media dei premolari e molari, varia tra 0,28 e 0,34 mm.7,8 La costrizione non 4 dovrebbe mai essere intenzionalmente alterata sia spazialmente che in misura o forma. La sagomatura del canale è semplicemente un veicolo per far penetrare l’ipoclorito di sodio e l’EDTA alla completa lunghezza di lavoro, dove potrà così sciogliere il tessuto organico e diminuire il contenuto in batteri. Nei casi in cui il canale abbia una curvatura estrema nel terzo apicale, questo potrà essere sagomato utilizzando strumenti manuali precurvati in acciaio con conicità 0,02, poiché le lime in nichel titanio potrebbero andare incontro a troppo stress e fratturarsi (Fig. 4). Gli strumenti del sistema Quantec TM devono essere usati solo con manipoli elettrici alla velocità costante compresa tra 300 e 350 giri al minuto. Lo strumento ruotante si introduce di 1 mm, quindi si estrae di 1mm, si introduce poi di 2 mm e si estrae di 1mm, si introduce di 3 mm e si estrae di 1 mm, fino a che si incontra una resistenza che impedisce un ulteriore avanzamento in direzione apicale. I livelli di resistenza opposti alle lime in nichel titanio saranno diversi; tuttavia la Figura 4 La terapia canalare eseguita sul dente n° 36 dimostra il blocco iatrogeno della costrizione apicale che avviene quando si utilizza un approccio “stepback” per sondare il canale radicolare, senza prestare attenzione al mantenimento della pervietà attraverso la costrizione apicale. Al contrario, l’approccio “crown-down” utilizzato nel dente n° 37 rende minima questa possibilità. Gli obiettivi meccanici della preparazione canalare sono raggiunti quando il canale è preparato con una conicità graduale, quando la costrizione apicale è lasciata inalterata nella sua misura originale e nella sua posizione spaziale originale. Pag. - 47 Un aggiornamento sul sistema in nichel titanio Quantec™. Protocollo per la sagomatura dei canali radicolari pressione applicata ad ogni successivo strumento non deve mai variare. Le lime devono essere frequentemente esaminate per controllare l’accumulo dei detriti e la fatica metallica, caratterizzata quest’ultima dall’alterazione delle lame. La strumentazione deve essere eseguita sempre in un ambiente umido; è essenziale il continuo rinnovamento delle soluzioni irriganti. A seconda del grado di calcificazione presente, possono essere utilizzate le frese di Gates-Glidden dei n° 1 e 2, facendo sempre attenzione alla “zona pericolosa” che guarda le biforcazioni. Il manipolo deve essere azionato nel momento in cui si entra all’interno del canale e la fresa di Gates-Glidden deve essere introdotta passivamente, quindi appoggiata alla zona più massiccia della radice cosiddetta di sicurezza, e fatta lavorare nel movimento in uscita. Si ricapitola quindi con una lima del calibro 08 per assicurarci la pervietà del canale e che non ci siano residui di dentina che blocchino l’accesso rettilineo attraverso i terzi medio e coronale del canale radicolare. L’uso delle frese di Gates-Glidden prima della strumentazione porterà inevitabilmente all’intasamento dei canali o al loro errato spostamento. Gli strumenti Axxess TM Flares (con conicità 0,12, 0,10 e 0,08) eliminano il bisogno di utilizzare le frese di Gates-Glidden in molti casi. L’”equatore” di una fresa di Gates-Glidden del n° 3 può essere utilizzato in alcuni canali per eliminare i cornetti cervicali e le Pag. - 48 calcificazioni del terzo coronale. Nella maggioranza dei casi il canale radicolare può essere preparato interamente usando il protocollo appena descritto. Nei denti con radici sottili o in denti con cavità molto accentuate, dove esiste il rischio della perforazione, i QuantecTM sono disponibili anche con strumenti con conicità minore, che oscilla da 0,02 a 0,05 con diametri in punta di 0,25 mm. La dimensione, la lunghezza e la curvatura del canale, così come la durezza della sua dentina, detteranno il numero di strumenti in sequenza richiesto per preparare il canale. Per esempio, in un caso in cui il canale è largo, diritto, corto e con dentina relativamente morbida possono essere richiesti soltanto uno, due o tre strumenti per preparare l’intero canale. In un canale calcificato, curvo, lungo e con dentina dura può essere necessaria l’intera sequenza e varie ricapitolazioni da ripetere più volte. Ogni caso è diverso e deve essere programmato e preparato individualmente. Samuel Johnson (1784) affermò che “il genio non è niente di più che colui che conosce l’uso degli strumenti, ma ci devono essere prima gli strumenti per essere utilizzati”. Nessun protocollo è inviolabile, così come nessuno strumento è una panacea. L’essere preparati al mai visto e all’inaspettato è quello che caratterizza il bravo clinico. L’insieme degli strumenti, delle conoscenze e dell’abilità è ciò che continuerà ad aumentare la prevedibilità dei successi clinici. L’Informatore Endodontico Vol. 4, Nr. 1 BIBLIOGRAFIA 1) - Esposito, P. T., Cunningham, C. J.: A comparison of canal preparation with nickel-titanium and stainless steel instruments. J. Endodon, 21:173-6, 1995. 2) - Schilder, H.: Cleaning and Shaping the Root Canal System. Dent Clin North Am, 18:269-96, 1974. 3) - Glassman, G. D., Serota, K. S.: Endodontic Terminology for a New Millennium: Precepts, Concepts and Perspective. Oral Helth, December, 27-24, 1998. 4) - Baumgartner, J. C., Mader, C. 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