Delimitazione tra spese private e spese commerciali

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Delimitazione tra spese private e spese commerciali
Delimitazione tra spese private e spese commerciali
Importante per lavoratori indipendenti che continuano a pagare l’imposta sul reddito come persone
naturali: le uscite private e le spese commerciali devono essere ben distinte. La barca o l’auto privata non
possono essere addebitate alla ditta se sono esclusivamente adibite ad uso privato.
Fondamentalmente, i lavoratori indipendenti possono dedurre tutto ciò che è giustificato dall’uso
commerciale. La corretta distinzione tra spese private e spese commerciali è necessaria anche nel caso di
viaggi di lavoro che sono accettati da un punto di vista fiscale come spese. Viaggi che sono esclusivamente
di natura privata non sono deducibili.
Veicoli privati e ad uno commerciale
Lo stesso vale per i veicoli della ditta che vengono utilizzati anche privatamente. In questo caso la quota
privata viene detratta in modo forfettario oppure calcolata in base al libretto di bordo o alle effettive spese
(benzina, assicurazioni, spese per riparazioni e manutenzione, ecc.).
Se un lavoratore intende dichiarare come automobile aziendale un veicolo molto caro che usa anche
privatamente, le autorità fiscali agiscono ponendo un limite. Questo limite ammonta di norma a un prezzo
d’acquisto di CHF 80'000.-. Nel caso di automobili care, una deduzione sulla parte che eccede questo
limite è possibile solo in casi particolari giustificati.
Inoltre, va sempre tolta la parte relativa all’uso privato del veicolo. Di norma viene sottratto annualmente il
12% del prezzo d’acquisto come parte per l’uso privato. Per un’auto costata CHF 50'000.-, questa parte
ammonterebbe dunque a CHF 6’000.- all’anno o CHF 500.- al mese.
Immobili commerciali e privati
Se il proprietario della ditta abita nello stesso immobile, i costi di affitto che non sono conformi al mercato
vengono corretti dall’autorità fiscale. Nel caso di immobili utilizzati sia commercialmente che
privatamente, va considerato lo scopo principale: se l’immobile è utilizzato per più della metà a scopo
commerciale, le autorità fiscali lo trattano come immobile commerciale (cosiddetto metodo della
preponderanza).
Tuttavia, il titolare che abita nell’immobile commerciale deve pagare all’azienda un canone di locazione
adeguato. Se le spese di locazione non sono conformi al mercato, le autorità fiscali provvedono alla
compensazione, vale a dire ad aggiungere entrate supplementari al risultato d’esercizio.
Un’eventuale vendita dell’immobile commerciale può diventare molto cara in alcuni cantoni, in cui le
imprese devono pagare le imposte sull’utile netto come utile di capitale. Privati invece sono tenuti a
pagare solo l’imposta sugli utili da sostanza immobiliare, che di norma è più economica.
Vanno considerati i seguenti aspetti fiscali:
Abbigliamento professionale: meri capi d’abbigliamento professionale possono essere fatti valere da un
punto di vista fiscale, ma non abito e cravatte poiché questi ultimi possono essere usati anche
privatamente. Formazione continua: corsi di perfezionamento professionale rientrano nelle spese
commerciali; lo stesso vale per la bibliografia specialistica. Corsi di cucina o la rivista dei programmi
televisivi, tuttavia, non ne fanno parte. Premi e tasse: premi assicurativi, tasse telefoniche, tasse di
concessione per radio e televisione, onorari di avvocati, salari per lavoratori ausiliari ecc. vanno suddivisi tra
spese private e spese commerciali.
Benefici per la moglie derivanti dall’attività commerciale
Se il/la coniuge lavora anche nell’azienda, cosa che accade spesso nelle piccole imprese, si possono
dedurre non solo il suo biglietto d’aereo, ma anche il suo salario e privatamente anche uno sconto per
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Spese d’albergo, di ristorante e di viaggio: scopo e nominativi di eventuali partner commerciali invitati
vanno documentati. Se per la cena o il pranzo di lavoro sia proprio necessario un ristorante di lusso o basti
la mensa dell’azienda, questo spetta al lavoratore autonomo deciderlo.
persona con doppio reddito (il salario però è soggetto a imposta a livello privato). Alcuni cantoni oltre a
ciò prevedono anche delle deduzioni straordinarie per coppie di coniugi che lavorano nella stessa
professione o nella stessa azienda.
Se il reddito di entrambi i coniugi è abbastanza grande (da circa CHF 140'000.-), per entrambi può essere
allestita una cassa pensioni dell’azienda e un conto 3a (previdenza vincolata) supplementare. Chi non
desidera avere una cassa pensioni propria, può aderire alla cassa pensioni dell’associazione del relativo
settore o aprire un conto LPP presso una banca o assicurazione.
Se sono entrambi soci o accomandanti è possibile addirittura il grande conto 3a con al massimo CHF
31'824.- all’anno (2007). Tuttavia, non si può aderire contemporaneamente anche a un cassa pensioni.
Sanzioni nel caso di spese private nascoste
Chi indica come spese commerciali le proprie spese private, in caso di verifica fiscale corre il rischio di
essere sanzionato. Le autorità dapprima correggono il conto economico, dal quale risulterà un profitto
maggiore, il quale sarà a sua volta tassato. Questo importo viene addebitato al “reo” come reddito
privato supplementare insieme a un recupero d’imposta e, eventualmente, ad un’ammenda. Inoltre, il
lavoratore indipendente dovrà prendere in considerazione che le autorità fiscali informano anche le
autorità dell’AVS, le quali a loro volta riscuoteranno tasse per l’assicurazione sociale sul reddito non
dichiarato.
Le autorità fiscali adottano una procedura analoga nei confronti delle società di capitale in caso di
distribuzione dissimulata di utile, che ha le medesime conseguenze come nel caso delle spese private
nascoste.
Consiglio fiscale: prelievi privati adattati all’andamento dell’esercizio
Fino ad un certo grado, sono possibili ottimizzazioni fiscali tra il reddito privato (salario del proprietario
dell’azienda) e l’utile dell’impresa: se l’azienda prevede una perdita o si trova a un livello di crescita basso,
può risultare sensato ridurre i propri prelievi (salario, dividendi, interessi, ecc.).
Conseguenza: l’imprenditore paga meno imposte come persona privata a causa del reddito più basso.
Inoltre, l’impresa non finisce in zona perdite e può dunque evitare di dare un’immagine negativa al
pubblico. I prelievi privati più bassi indicati devono però mantenersi in un rapporto ragionevole con lo
sviluppo del patrimonio e con le spese di mantenimento.
Al contrario vale: se l’azienda prevede di riportare un utile, l’imprenditore può nuovamente alzare il
proprio reddito privato. Così egli paga privatamente più imposte, ma in compenso l’utile imponibile
dell’azienda risulterà minore. Salari eccessivamente alti non vengono accettati dalle autorità fiscali. Essi
valgono come distribuzione dissimulata di utile e vengono aggiunti come utile aziendale supplementare.
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Regola generale: al fine di evitare difficoltà di questo tipo, i prelievi di salario dovrebbero mantenersi entro
i limiti consueti del relativo settore e in un rapporto ragionevole con la capacità finanziaria dell’impresa.