Previndai – il nostro Fondo si è mosso in controtendenza, facendo re

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Previndai – il nostro Fondo si è mosso in controtendenza, facendo re
SCHEDA INFORMATIVA PER GLI ISCRITTI
Iscrizione Albo F.P. n. 1417
AVVIO DEL MULTICOMPARTO:INFORMATIVA AI DIRIGENTI ISCRITTI A
PREVINDAI - FONDO PENSIONE
E' sempre più di attualità il tema della previdenza e sempre più in primo piano risulta il ruolo della previdenza
complementare che, come recita il D.Lgs.124/93, deve "…assicurare più elevati livelli di copertura
previdenziale". Non è un mistero, infatti, che col passare degli anni il tasso di copertura della pensione pubblica
stia scendendo drammaticamente: il mantenimento del tenore di vita al momento del pensionamento (c.d. reddito
di sostituzione) dipenderà, quindi, in misura sempre maggiore dalle scelte che si faranno nell'ambito della
previdenza complementare nel corso della vita lavorativa.
Come noto, lo scopo di Previndai è proprio quello di provvedere a prestazioni di natura previdenziale
aggiuntive ai trattamenti pensionistici di legge, nell’interesse degli aventi diritto e senza alcun fine di lucro.
Fin dalla sua origine, il Fondo ha provveduto all'erogazione di dette prestazioni tramite un assetto gestorio
monocomparto di tipo assicurativo, realizzato mediante specifica convenzione con un Pool di primarie compagnie
e che ha permesso di conseguire una serie storica di risultati tutti di segno positivo, tutti superiori all’inflazione,
tutti superiori alla rivalutazione del TFR, a costi via via decrescenti.
Allo scadere dei tre lustri dalla sua costituzione ed anche in considerazione della generalizzata riduzione dei
tassi di interesse, il Fondo assumerà la forma multicomparto, che consentirà di rispondere, in modo più
appropriato, alle diverse esigenze dei propri iscritti.
1. Il nuovo assetto gestorio multicomparto
Previndai, con il passaggio da una gestione monocomparto ad una multicomparto, offre al dirigente iscritto la
possibilità di scegliere la tipologia di gestione del proprio portafoglio previdenziale (capitale accumulato più
contribuzioni future) costituito presso il Fondo.
Tale passaggio muove dalla convinzione, già evidenziata nello specifico Accordo intervenuto tra
Confindustria e Federmanager nel 1999, che una gestione di previdenza complementare articolata anche su
comparti finanziari consente di realizzare soluzioni che meglio si conformano all’orizzonte temporale del singolo
iscritto e alla sua propensione al rischio, con l’obiettivo di conseguire opportunità di migliori rendimenti.
Il ricorso al multicomparto avviene affiancando, all’attuale “comparto assicurativo”, due nuovi “comparti
finanziari” con diversi profili di rischio/rendimento.
La peculiarità della soluzione individuata da Previndai, in funzione delle caratteristiche specifiche della
popolazione degli iscritti, permetterà a questi ultimi di ripartire il proprio portafoglio previdenziale su più
comparti, consentendo così a ciascuno di costruire, nel caso lo ritenga utile, il mix più idoneo rispetto alle proprie
caratteristiche/preferenze individuali.
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La scelta esercitata da Previndai è, dunque, quella di offrire la massima flessibilità rispetto ai bisogni
previdenziali e alle propensioni individuali di ciascun iscritto il quale, evidentemente, assume in proprio la
responsabilità della scelta di comparto (o mix di comparti).
Da tale impostazione deriva per Previndai la necessità di rafforzare i canali di informazione. La presente
scheda informativa, rivolta ai dirigenti già iscritti, si colloca, appunto, in tale contesto, integrando lo strumento
telematico rappresentato dal sito del Fondo (www.previndai.it) già ampiamente utilizzato ed apprezzato, a
conferma e mantenimento della massima trasparenza di rapporto.
2. La gestione multicomparto
Due nuovi comparti finanziari affiancheranno quello assicurativo:
¾ il primo, denominato “bilanciato”, sarà caratterizzato da un tetto massimo di investimento in azioni del 40%;
¾ il secondo, denominato “sviluppo”, sarà caratterizzato da un tetto massimo in azioni del 75%.
E’ noto che il comparto a gestione assicurativa, definibile storico, è contraddistinto da rendimento
minimo garantito, consolidamento dei risultati, coefficienti di conversione in rendita predeterminati.
I comparti finanziari non saranno assistiti da garanzie di rendimento né di integrità del capitale
investito e avranno una gestione attiva, volta a cogliere le opportunità del mercato.
È necessario, a questo punto, illustrare i criteri adottati per la "costruzione" dei comparti finanziari, atteso che:
♦ la scelta, spettante al singolo iscritto, non può prescindere dalla conoscenza del lavoro svolto dal Fondo per la
costruzione dell’Asset Allocation Strategica (serie di scelte strategiche riguardanti la ripartizione delle risorse
di un portafoglio fra diverse attività finanziarie: azioni, obbligazioni, liquidità ecc.);
♦ gli iscritti, come detto, potranno suddividere la propria posizione – sia pregressa sia conseguente a nuovi
flussi contributivi – in più comparti;
♦ resta ferma anche la facoltà per l’iscritto di continuare a mantenere l’intera posizione pregressa e futura nel
comparto assicurativo.
Entrando ora nel merito dei criteri, partendo dal presupposto che le scelte gestionali di un fondo pensione non
possono prescindere dalle caratteristiche del bacino d’utenza, Previndai ha predisposto uno studio sulla
popolazione iscritta che ha consentito di individuare i seguenti parametri oggettivamente rilevanti per la
definizione dei due comparti finanziari:
•
l'orizzonte temporale. Nel caso di un fondo pensione, l’orizzonte temporale del singolo iscritto coincide, di
norma, col numero di anni che lo separano dal pensionamento. Tuttavia, in caso di uscita anticipata dal fondo
pensione, ad esempio per riscatto o trasferimento, l’orizzonte temporale si riduce.1
Rilevazioni di analisti finanziari mettono in evidenza come le azioni presentino un rendimento atteso
maggiore delle obbligazioni (quali, ad esempio, i titoli di stato) e come esse siano contraddistinte anche da
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Così un 40enne avrebbe un orizzonte temporale di 25 anni (tempo residuo prima del pensionamento), ma se prevede che dopo tre
anni diventerà un libero professionista o chiederà il trasferimento della posizione ad altro fondo, il suo orizzonte temporale - cioè la
permanenza nel fondo - non sarà più di 25, ma di 3 anni.
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maggiore rischio, cioè da maggiore volatilità dei prezzi/rendimenti. Gli analisti valutano, inoltre, che più
ampio è l’orizzonte temporale dell’investimento, maggiore è la percentuale azionaria che può comporre il
portafoglio e, di conseguenza, migliori i risultati conseguibili in termini probabilistici;
•
l'esistenza di un consistente accumulato pregresso costituito nel comparto assicurativo entro il 31/12/98.
Il mantenimento di questo accumulato pregresso nel comparto assicurativo, in considerazione delle peculiari
caratteristiche tecniche che lo contraddistinguono2, consente di attenuare il rischio complessivo della
posizione previdenziale rispetto a quello del comparto finanziario prescelto.
Dunque, orizzonte temporale e accumulato pregresso nel comparto assicurativo sono i parametri fondamentali
individuati da Previndai per la costruzione dei comparti e che il Fondo ripropone all’iscritto per la scelta di
comparto, da coniugare con i bisogni previdenziali e la propensione individuale al rischio.
3. La formazione e lo stile di gestione dei comparti finanziari
La formazione dei comparti finanziari avverrà gradualmente man mano che vi confluiranno i contributi e/o le
risorse degli iscritti che decideranno di aderirvi.
Da ciò deriva che, nella fase di avvio, tali comparti non potranno avere l'assetto gestorio definitivo: in
particolare, le tipologie di asset class (insieme di strumenti d’investimento, quali azioni, obbligazioni, liquidità,
omogenei per profili di rischio/rendimento) incluse in ciascun portafoglio e, conseguentemente, il numero dei
gestori cresceranno all’aumentare delle masse gestite. Inoltre, nella fase di avvio, in un contesto fisiologicamente
caratterizzato da volumi ancora in corso di formazione, ai gestori potrà essere conferita la facoltà di utilizzare
quote di fondi comuni d’investimento al fine, soprattutto, di garantire una maggiore diversificazione finalizzata a
ridurre la rischiosità dell’investimento finanziario.
Fermo restando quanto specificato per la fase di avvio, i mandati saranno conferiti a gestori selezionati sul
mercato mondiale e avranno la caratteristica di essere “specialistici”, cioè ad ogni classe di attività corrisponderà
un gestore che ha fatto di quella classe la sua specialità.
I gestori saranno in gran parte attivi, cioè responsabili dell’Asset Allocation Tattica (serie di scelte di breve
termine relative alla composizione del portafoglio, in funzione delle condizioni contingenti di mercato),
ovviamente nel rispetto del mandato fissato dal Consiglio di Amministrazione del Fondo.
4. La scelta di comparto
Come già accennato, la facoltà di scelta del comparto appartiene al singolo iscritto. Tale facoltà deve essere
esercitata avendo sempre a riferimento la natura e le finalità del risparmio previdenziale, non riconducibili a
principi meramente finanziari.
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I differenti livelli di rendimento minimo per la rivalutazione delle prestazioni sono riportati nel successivo paragrafo “5. Il comparto
assicurativo”.
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L’adesione ad uno specifico comparto presuppone dunque una valutazione, da parte di ciascun iscritto, di
lungo periodo, avendo a riferimento la “sopportabilità” individuale al rischio anche in funzione dell'orizzonte
temporale che caratterizzerà la permanenza nel comparto stesso.
Il Regolamento del Previndai (art. 7, co.2) consente l'esercizio dell'opzione di comparto, tanto sulla
contribuzione corrente quanto su tutto o parte dell'accumulato pregresso. Si precisa che, qualora l'iscritto opti per
uno switch3 parziale della posizione assicurativa verso uno o entrambi i comparti finanziari, l'operazione di
smobilizzo coinvolgerà proporzionalmente tutte le polizze costituenti la posizione individuale.
Una volta effettuata la scelta di comparto, alla stessa potranno, nel tempo, essere apportate delle modifiche.
Tra una opzione e l’altra è, tuttavia, necessario che decorra almeno un anno (vedi punto 8).
Richiamando l’importanza della durata dell’orizzonte temporale ai fini del rapporto rischio/rendimento, si
evidenzia che l’esercizio dello switch interrompe il periodo dell'investimento e pertanto, in linea di principio, non
andrebbe utilizzato come strumento di gestione della posizione individuale.
Modificare periodicamente le proprie scelte di comparto nel tentativo di rincorrere l'andamento del mercato
può risultare una strategia vincente solo in alcune limitate ipotesi, mentre nella maggioranza dei casi può
comportare significative riduzioni non solo delle risorse investite, ma anche della stessa probabilità di recuperare
le perdite.
Va, peraltro, ricordato che la scelta di comparto è esclusivamente individuale e non è suggerita in alcun modo
dal Fondo. Le considerazioni che seguono sono riferite, ovviamente, ai dirigenti già iscritti, cui è indirizzata la
presente comunicazione, in quanto dispongono di una posizione pregressa nel comparto assicurativo.
5. Il comparto assicurativo
Il comparto assicurativo è nato ed ha operato nei confronti di tutta la categoria degli iscritti, dai più giovani ai
più prossimi al pensionamento. È caratterizzato dalle garanzie più volte richiamate di rendimento minimo (per
tutta la loro esistenza le polizze4 accese entro il 1998 hanno la garanzia di rendimento minimo del 4%, quelle
accese successivamente e sino al 31.12.2003 del 3% e quelle accese dal 1.1.2004 del 2,5%), di consolidamento
annuo dei risultati, di coefficienti di conversione in rendita predeterminati. Queste caratteristiche andrebbero
tenute in considerazione da parte di coloro che si trovano nelle seguenti condizioni:
¾ in assenza di contribuzione attiva ovvero
¾ per un orizzonte temporale di contribuzione attiva:
- di durata inferiore a 10 anni, in assenza di consistente accumulato pregresso nel comparto assicurativo
costituito entro il 31/12/98 o di posizione assimilabile5,
- comunque inferiore a 5 anni.
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Tale termine, in questo contesto, vuole indicare esclusivamente il passaggio della posizione pregressa da un comparto ad un altro.
La convenzione Previndai è a premi unici ricorrenti. Ogni versamento effettuato a favore di un iscritto al Fondo genera una nuova
polizza.
Può essere considerata tale una posizione costituita successivamente al 1998, ma che includa una precedente, consistente posizione
costituita presso altro fondo e trasferita a Previndai.
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6. I comparti finanziari
Come già detto, questi comparti:
♦ avranno caratteristiche di rischio e di rendimento atteso più elevate rispetto a quello assicurativo, (esposizione
massima azionaria del 40% per “bilanciato” e del 75% per “sviluppo”);
♦ si formeranno gradualmente man mano che vi confluiranno le risorse degli iscritti che decideranno di aderirvi
e, con il crescere delle masse, potranno ottimizzare i benefici della diversificazione.
In caso di accumulo in un comparto finanziario, le condizioni della rendita, soprattutto demograficofinanziarie6, a differenza di quelle predeterminate del comparto assicurativo, saranno definite al momento della
richiesta della rendita stessa.
6.a Il comparto bilanciato
Il comparto "bilanciato" è stato configurato avendo a riferimento un orizzonte temporale di contribuzione
attiva di durata non inferiore a 10 anni, riducibili, in presenza di accumulato pregresso nel comparto
assicurativo entro il 31/12/98 o di posizione assimilabile, a non meno di 5 anni.
Le risorse del comparto saranno investite nel rispetto dei seguenti limiti percentuali:
¾ almeno 60% in obbligazioni, con prevalenza dei titoli di stato rispetto ai corporate bond (cioè obbligazioni di
società di capitali) e, comunque, esclusivamente investment grade (di rating S&P BBB- o superiore, che
rappresenta la parte alta della scala che misura il grado di affidabilità dell’emittente);
¾ massimo 40% in azioni esclusivamente di società quotate.
Il ricorso a quote investite in obbligazioni ed, in particolare, in quelle con rating più elevato sarà tanto
maggiore quanto più ridotte saranno le risorse gestite nel comparto.
Nel rispetto dei suddetti limiti, sarà possibile anche l'utilizzo tanto di valute extra euro quanto di prodotti c.d.
"strutturati"7.
6.b Il comparto sviluppo
Il comparto "sviluppo" è stato, invece, configurato avendo a riferimento
un orizzonte temporale di
contribuzione attiva di più lunga durata, di almeno 15 anni riducibili, in presenza di accumulato pregresso
nel comparto assicurativo entro il 31/12/98 o di posizione assimilabile, a non meno di 10 anni.
La più lunga durata dell’orizzonte temporale di contribuzione attiva è stata configurata considerando che
l’elevato livello di rischiosità che contraddistingue il comparto "sviluppo" potrebbe risultare non compatibile con
un più breve periodo di permanenza in tale comparto delle risorse allo stesso destinate.
Le risorse del comparto saranno investite nel rispetto dei seguenti limiti percentuali:
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Per condizioni demografico-finanziarie si intendono quelle da cui scaturiscono i coefficienti di conversione in rendita del capitale
maturato: l’argomento verrà adeguatamente trattato sul sito del Fondo.
Sono definiti "strutturati" i titoli composti da una componente cosidetta "fissa", simile ad una normale obbligazione, ed una
"derivativa", simile ad un'opzione, collegata all'andamento di un evento esterno (ad esempio i titoli index linked e reverse
convertible).
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¾ almeno 25% in obbligazioni, con prevalenza dei titoli di stato rispetto ai corporate bond (cioè obbligazioni di
società di capitali) e, comunque, esclusivamente investment grade (di rating S&P BBB- o superiore, che
rappresenta la parte alta della scala che misura il grado di affidabilità dell’emittente);
¾ massimo 75% in azioni esclusivamente di società quotate.
Il ricorso a quote investite in obbligazioni ed, in particolare, in quelle con rating più elevato sarà tanto
maggiore quanto più ridotte saranno le risorse gestite nel comparto.
Sempre nel rispetto dei suddetti limiti, sarà possibile, anche in questo comparto, l'utilizzo tanto di valute extra
euro quanto di prodotti c.d. "strutturati".
7. I costi del multicomparto
7.a I Costi di Funzionamento (Statuto, art.13, co.2)
Il Fondo fa fronte alle spese relative al proprio funzionamento attraverso voci gravanti sulle posizioni
individuali ed altre fonti di finanziamento, già conosciute dagli iscritti e facilmente reperibili sul sito.
Lo Statuto ha, però, introdotto alcune variazioni alla serie delle spese di gestione, per tener conto del nuovo
assetto gestorio multicomparto.
Stante la fase di avvio del multicomparto il Consiglio di Amministrazione ha deciso di soprassedere dal
fissare, per il 2005:
¾ un'aliquota di autofinanziamento differenziata per comparto;
¾ un prelievo di importo fisso a carico delle posizioni non alimentate da nuovi contributi, ex art.7, co.6, del
Regolamento;
¾ costi per l'esercizio di facoltà individuali, come switch, riscatti e anticipazioni.
Come di rito, l'aliquota di autofinanziamento sarà definita in sede di budget ad inizio del nuovo anno e
comunicata con la rituale circolare accompagnatoria del certificato assicurativo relativo all'anno 2004 e lo stesso
dicasi per la quota di partecipazione alle spese di gestione di cui all'art.8, co.2 del Regolamento.
PER I SOLI VECCHI ISCRITTI
Pur in assenza di oneri imputati dal Fondo, lo switch della posizione assicurativa verso comparti finanziari
comporta un onere di natura fiscale, pari al 12,50% sui rendimenti maturati entro il 31 dicembre 2000. Tale onere
il più delle volte è solo anticipato in quanto, in caso di prestazione in capitale, verrebbe comunque sostenuto al
momento della prestazione stessa.
7.b I Costi di Gestione(Statuto, art.13, co.1)
I costi direttamente riferibili a ciascun comparto saranno imputati al comparto stesso. In particolare per quel
che riguarda:
Il Comparto Assicurativo
Le voci di costo di gestione del comparto assicurativo, come noto, sono distinte:
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¾ nel caricamento esplicito sui premi, calcolato sulla base di aliquote decrescenti al crescere della massa premi,
che per il 2004 è stato dello 0,9027%. Le relative aliquote sono consultabili sul sito Internet del Fondo;
¾ nel caricamento implicito sui rendimenti conseguiti, attualmente pari al 2,8%.
Si ricorda, inoltre, che le compagnie provvedono alla liquidazione delle polizze entro 30 giorni dalla data di
richiesta inoltrata dal Fondo, non riconoscendo in detto periodo alcun rendimento: ciò configura un ulteriore
caricamento implicito.
In caso di accensione di rendita, non sono previsti ulteriori caricamenti espliciti mentre permane il
caricamento implicito sopra indicato.
I Comparti Finanziari
I comparti finanziari, una volta avviati, saranno caratterizzati dalle seguenti voci di costo:
¾ costo per il servizio di gestione finanziaria, non ancora definito, in quanto l’individuazione dei soggetti gestori
è ancora in corso (sarà reso noto, pubblicandolo sul sito, non appena le convenzioni saranno stipulate e
comunque prima del termine utile per l’opzione di comparto);
¾ costo per il servizio di banca depositaria, variabile in relazione alla massa gestita, il cui importo non potrà
comunque superare per il primo anno lo 0,038% sull’insieme della massa gestita dei due comparti;
¾ costo per consulenza complessiva prestata dall’advisor, pari a 0,075% sull’insieme della massa gestita dei due
comparti.
Al momento della prestazione, se l'iscritto dovesse optare per la rendita, sarà dovuto un caricamento alla/e
compagnia/e di assicurazione, con cui il Fondo provvederà a stipulare una specifica convenzione per l'erogazione
delle rendite da accumulo in finanziario, il cui importo sarà stabilito in sede di stesura della convenzione stessa e
reso noto subito dopo.
8. Come esercitare l'opzione di comparto
L'iscritto ha facoltà di aderire all'uno e/o all'altro comparto con tutta la propria contribuzione corrente e/o con
tutta la propria posizione pregressa o parte delle stesse.
L'opzione di comparto deve essere esercitata tramite l’apposito modulo presente sul sito www.previndai.it,
nella zona protetta da password, unito anche alla presente scheda. E’ da ritenersi preferibile la compilazione
direttamente sul sito del Fondo, al fine di evitare incongruenze ed errori, problemi e ritardi postali oltre che
rendere più facile e sicura la gestione dell’opzione stessa.
Le scelte, che perverranno al Fondo entro il 15 marzo 2005, verranno rese effettive sin dall'avvio dei due
nuovi comparti (maggio 2005). Entro la medesima data, sarà possibile annullare/modificare l'opzione di comparto.
Nel caso sia stato utilizzato Internet come strumento di opzione, anche l'annullamento/modifica dovrà essere
effettuato col medesimo strumento che comporta maggior sicurezza dell'avvenuta ricezione della comunicazione.
Internet dovrà essere utilizzato preferibilmente anche se l'opzione originaria sia stata inviata per posta. In ogni
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caso, ove la revoca avvenga per posta, quest’ultima dovrà utilizzare esclusivamente lo strumento della
raccomandata a.r..
L'opzione successiva potrà essere effettuata non prima di un anno (Regolamento, art. 7, co. 4) e sarà operante
nei tempi tecnici derivanti anche dalle Convenzioni in essere per ciascun comparto e, comunque, entro tre mesi
dalla relativa richiesta.
Il dirigente iscritto che non intenda aderire ad un nuovo comparto, mantenendo quindi la posizione pregressa
e futura nel comparto assicurativo, non invierà alcuna opzione. Potrà, tuttavia, esercitarla in qualunque momento
successivo la predetta data del 15 marzo 2005: tutte le opzioni pervenute successivamente detta data verranno
gestite con i tempi tecnici necessari alla struttura e, comunque, entro tre mesi dalla relativa richiesta.
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Qualora il dirigente abbia già richiesto il trasferimento al Previndai della sua posizione costituita presso altro
fondo pensione e tale movimentazione non sia ancora avvenuta, potrà decidere la destinazione di tale importo,
utilizzando l'apposita sezione del suddetto modulo di opzione.
Se le posizioni che il dirigente intende far convergere in Previndai, provenissero da più fondi, sarà sufficiente
inviare corrispondenti copie del modulo di opzione, compilate nella parte relativa ai trasferimenti, con indicazione
dei differenti fondi di provenienza.
Si segnala che, qualora il fondo di provenienza sia a gestione assicurativa, gli importi trasferiti transiteranno,
comunque, nel comparto assicurativo per un massimo di tre mesi entro i quali si procederà alla corretta
ripartizione delle risorse sui comparti di destinazione definitiva.
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Si segnala che le percentuali minime da destinare a ciascun comparto, in base a specifica delibera del
Consiglio di Amministrazione sono pari al 10% della contribuzione corrente e al 5% della posizione pregressa,
intendendosi per tale anche l'importo da trasferire da altro fondo pensione.
Roma, 10 gennaio 2005
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