Il Presidente Ignacio Bao: “Collaboriamo con le

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Il Presidente Ignacio Bao: “Collaboriamo con le
Ai 20 anni del
Ferrari Club España
presentata la “CALIFORNIA”
Il Presidente
Ignacio Bao:
“Collaboriamo
con le ONG”
14/2008 Settimanale Gratuito
www.ilgiornaleitaliano.net
Pag. 2
Il Ferrari Club España celebra i suoi 20 anni
14/2008
I futuri progetti illustrati dal Presidente
Intervista al Presidente
Ignacio Bao. Ignacio Bao,
presidente della Signium International, la più importante compagnia
del mondo di “Headhunters”, (cacciatori di teste) la quale si occupa di
ricerca di personale ad alto livello.
La sede principale è a Chicago ed è
presente in 24 Paesi, fra cui Brasile,
Columbia, Messico, Panama, Stati
Uniti, Asia ed Europa. Ignacio Bao
è l’unico spagnolo che presiede una
compagnia come questa, fra le 50
più importanti del mondo. Tutte le
altre sono presiedute da nordamericani. La sede europea è a Madrid.
Come è nata la tua passione per la
Ferrari? È nata con me. Per tutta la
vita, fin da piccolo, ho sempre sentito una grande passione per questa
macchina e l'ho tenuta nel cuore e
nella mente. Quando ho potuto, ho
collezionato piccoli modelli Ferrari,
ho seguito le gare di Formula Uno.
Fino a quando la vita mi ha dato la
possibilità di guadagnare abbastanza per comprarmi una Ferrari. E
questo è stato meraviglioso.
Che cosa ti piace di più in una
Ferrari? Credo che Ferrari è più
di una macchina, è uno stile di
vita. Riunisce una serie di passioni, per l’automobilismo, per le
cose fatte bene, passione per l’Italia e per un modo di intendere la
vita. È un insieme di tutto questo e
fa sì che si senta la necessità di far
parte di questa Casa e di possedere
una macchina. Pilotare un Ferrari
è una esperienza unica che genera
altre sensazioni che ti fanno entrare nel mondo Ferrari senza volerne
più uscire.
Una macchina così potente e di
alte prestazioni come e dove la
si può apprezzare? Esistono 39
modelli di Ferrari adatti alle varie
necessità e occasioni. Ad esempio
Scaglietti, una vettura magnifica
per lunghi percorsi con la famiglia;
il 430, molto divertente, nato per
i circuiti; il 599, ambivalente, sia
nei circuiti sia nei lunghi percorsi anche se solo per due persone.
Nelle grandi città, evidentemente,
non è più come anni fa quando le
Ferrari soffrivano perché non avevano caratteristiche adatte. Oggi,
si può andare perfettamente in
una grande città senza alcun pro-
blema di meccanica. La macchina
risponde perfettamente, perché si
tratta sempre di macchine ideate,
progettate e costruite per esprimere il massimo delle possibilità.
Noi proprietari siamo coscienti dei
limiti imposti dalla legge, e grazie
al Club Ferrari abbiamo a disposizione circuiti per godere in pieno
di queste vetture.
Quante Ferrari fanno parte del
Club? Storicamente, nei 20 anni
di vita del Club, secondo un calcolo approssimato si sono vendute
circa 1500 macchine. Di queste,
fra incidenti, trasferimenti all’estero ed altri motivi, ne sono rimaste 1000, ma i proprietari sono di
meno perché alcuni posseggono
anche 5 macchine. Pertanto i proprietari sono circa 600 e di questi
nel club sono 350.
Ci sono anche delle donne? Sì.
Anzi, uno dei maggiori collezionisti della Spagna è proprio una donna, ha 9 Ferrari e vive in Valenza.
Quante Ferrari hanno partecipato al “20 Anniversario” qui a
Madrid? Nel Parque del Retiro
sono state esposte 100 Ferrari provenienti dall’Italia, che raccontano
la storia della Casa sia come macchine prodotte sia da competizione. Un evento unico perché questi
autentici capolavori non vengono
mai fatti uscire dalla loro sede di
Maranello. Questa è la seconda
volta che escono dal Museo, la
prima fu per una esposizione a
New York. Per la partecipazione
dei proprietari abbiamo dovuto ridurre il numero delle vettuere a 50
per ragioni di spazio.
Quale il tema dominante di questo avvenimento? Il “20 Anniversario” del nostro Club coincide
con uno sforzo Ferrari anche in
Spagna, ricostruendo un recinto
di Formula Uno identico a quello
delle competizioni con all’interno
la Ferrari che l’anno passato ha
vinto il Campionato del Mondo. A
questo si aggiunge la presentazione ufficiale in Spagna dell’unico
“CALIFORNIA” finora costruito, dopo il Salone di Parigi e poi
a Miami. Tieni presente che nelle
altre nazioni, compresa l’Italia,
questa macchina non si è ancora
vista. Marc Gene, il pilota collaudatore della Ferrari tenterà di bat-
tere il record ufficiale del circuito
di Jarama.
Quale è la tipologia del proprietario di una Ferrari? È cambiata.
Negli ultimi anni è cambiata abbastanza, lo sviluppo del settore
edilizio ha aperto un mercato più
ampio contribuendo alla crescita
delle vendite. Normalmente in
Spagna si immatricolavano ogni
anno 60-65 macchine. L’anno
passato se ne sono immatricolate 136, un record. Questo anno
saranno 85-90, per poi tornare
alla media iniziale. Nel club ci
sono proprietari di ogni genere.
Con questa presidenza si avrà un
prima e un dopo. Noi vogliamo
che la Casa sia relazionata con
un modello di vita che non è solo
essere proprietario della macchina, ma anche un modo di stare e
di vivere nella società. Vogliamo
concentrare tutta la forza della
questo momento sulla mia scrivania puoi vedere la lettera che sto
scrivendo a Sua Maestà affinché
riceva il nostro Club il più presto
possibile, considerando anche la
relazione che mia moglie ed io
abbiamo con alcuni membri della
Casa Reale. In questo momento
stiamo facendo qualcosa che non
è mai successo, cioè un avvicinamento della Ferrari alla Famiglia
Reale.
Aspettiamo quindi una tua foto di
questo avvenimento. Certamente. Il
club deve avere una connessione fra
i proprietari e la società, con i più bisognosi, per poterli aiutare. Fino ad
oggi non è avvenuto, ma questi sono
i progetti del futuri del Club Ferrari
Spagna e della mia presidenza.
I giovani e la Ferrari? Negli ultimi
6 anni l’età media dei proprietari si
aggirava sui 50 anni. Attualmente
si è abbassata a 38-40 anni. Ci sono
Casa Ferrari e del Club in avvenimenti di “charity”, collaborazioni
con ONG per poter restituire alla
società parte dei vantaggi che
abbiamo nell’essere proprietari
di Ferrari. Lo scopo è quello di
aiutare i più bisognosi a superare
la situazione difficile che stiamo
vivendo.
Il Re di Spagna è mai salito ufficialmente su una Ferrari? In
anche proprietari ventenni, ma sono
ancora pochi. La Casa è fortemente impegnata affinché i proprietari,
prima di prendere la macchina ed
andare in strada, si rendano conto
di che tipo di vettura guideranno.
Pertanto li invita a partecipare ai
corsi per una guida sicura e consapevole. Non è facile pilotare una
Ferrari. L’anno scorso a Marbella
ci fu un incidente molto grave con
una Ferrari guidata da un giovane
di 18 anni. La Casa fece le sue indagini per sapere come era potuto
accadere che un diciottenne potesse condurre una Ferrari a quella
velocità e di conseguenza senza
preparazione. Si seppe che la macchina era stata comprata da un
concessionario parallelo, perché
un concessionario autorizzato assieme alla vendita avrebbe fornito
la consulenza necessaria. Il corso
di guida è anche un insegnamento
di vita e attenzione alle leggi, senza accelerate e sgommate lungo le
strade. Per questo affittiamo ogni
anno 4 circuiti dove gli appassionati si possono divertire e godere
delle loro magnifiche macchine.
I programmi del Ferrari Club
España? Come ti ho detto ci sarà
un cambiamento radicale con vari
tipi di programma. Un programma
mensile, dei programmi in collaborazione con i concessionari e
ciascuno di loro parteciperà con
proprie iniziative. Per esempio con
Carlos de Salamanca cercheremo
di realizzare a Marbella una festa
Ferrari ad alto livello nel periodo
estivo. Un programma di racing in
3 o 4 circuiti per i soci che vogliono
correre. Infine dei programmi di “
life-style” per potenziare le relazioni del Club con la società, che
avranno un fine di collaborazione e
di sostegno sociale.
Essendo presidente di una compagnia così mondialmente importante, incontri spesso dei
proprietari di Ferrari? Assolutamente si. Uno dei motivi per cui
ho accettato la carica di Presidente
del Club Ferrari è che avevo molti amici proprietari di Ferrari che
non riuscivano a godersi la macchina quindi la vendevano. Pensai
quindi che da Presidente potevo
aiutarli correndo nei circuiti o
partecipando ad eventi riservati ai
proprietari.
Giulio Rosi
Il Ferrari Club España celebra i suoi 20 anni Pag. 3
FRANCESCO BALLI IN EUROPA L’AMBASCIATA A MADRID APRE
PER LA INIMITABILE “ROSSA” LE PORTE ALLA NUOVA FERRARI
14/2008
Intervista al dottor Francesco Balli,
direttore generale della Ferrari per la
zona ovest e sud d’Europa, alla presentazione del modello “CALIFORNIA” avvenuta in Ambasciata durante i festeggiamenti per il ventennale
del Ferrari Club España.
Con la presentazione di questo
nuovo modello è immaginabile un
ulteriore successo. Quale sono le
prospettive per il mercato Ferrari?
È una vettura straordinaria, appena
lanciata all’ultimo Salone dell’Auto di Parigi. Ci sta regalando grandi
soddisfazioni ed abbiamo una lista di
attesa che arriva fino al 2010 come
previsione di consegna. Una vettura
straordinaria, le cui consegne inizieranno ai primi del 2009 e sicuramente confermerà il successo di Ferrari
non solo in Europa ma anche in tutto
il mondo.
Chi è il cliente tipo di questo modello? Indicativamente un professionista
o un imprenditore, età media sui 45 o
50 anni e spesso ha anche una famiglia ed ama passare il tempo con essa.
Quindi questa è la vettura più appro-
priata, così come lo è la 612 Scaglietti perché, a differenza del resto della
gamma Ferrari, sono due vetture che,
avendo uno spazio posteriore comodo, permettono di trasportare quattro
persone.
Quali sono le caratteristiche che ne
fanno un prodotto nuovo e sempre
più allettante? È una Ferrari al cento
per cento, ma anche estremamente
innovativa con alcune caratteristiche
originali, una su tutte il tetto rigido ripiegabile in alluminio che, badi bene,
ha un tempo di apertura e chiusura
di appena 14 secondi, un cambio a
doppia frizione, una prima di Casa
Ferrari che permette cambiate fulminee, ma anche confortevoli per
un utilizzo non estremo della vettura.
Però è anche una vettura rispettosa
dell’ambiente perché è la prima Ferrari ad avere un sistema ad iniezione
diretta che permette un abbassamento importante delle emissioni di CO2,
unitamente al contenimento del peso.
Ferrari sta lavorando molto in questa
direzione.
Come è il mercato spagnolo? È un
mercato dove esiste una grandissima
passione. E’ stato presidiato e seguito
in questi anni dai nostri responsabili
di mercato e si attesta e supera le 100
vetture vendute all’anno e sicuramente nel medio periodo ci saprà dare
delle grandi soddisfazioni. Anche
perché abbiamo una rete commerciale, nei punti nevralgici del Paese, che
sicuramente ci darà ottimi risultati.
Uno dei luoghi dove maggiormente
si nota la presenza della Ferrari è il
sud della Spagna, data la internazionalità e lo status dei residenti. Lei
che ne pensa? Certamente, perché
i clienti non sono solo spagnoli ma
anche stranieri che trascorrono gran
parte dell’anno in Spagna, provenienti da importanti mercati europei,
come l’Inghilterra, la Germania e
l’Italia, che possiedono ed utilizzano
una vettura Ferrari anche in Spagna.
Ancora una volta, quindi, si conferma l’importanza di essere presenti sul
territorio con una rete forte, capace di
assistere i nostri clienti appassionati
come sta avvenendo.
Ignacio Bao, presidente del Ferrari Club España (a sin.), con il deputato del PP, Miguel Arias
Cañete, ex ministro dell’Agricoltura e Giulio Rosi, direttore de Il Giornale Italiano de España, in
occasione della presentazione del “California” presso l’Ambasciata d’Italia a Madrid.
Intervista all’Ambasciatore Pasquale
Terracciano
Ambasciatore, cosa scaturirà da
questa presentazione in ambasciata
del nuovo modello Ferrari? La conferma di una immagine di una Italia
capace di innovare, di riproporre la
sua creatività in una chiave che al
tempo stesso è classica, innovativa.
Questa è l’immagine vincente che
l’Italia ha in Spagna, è l’immagine
che noi cerchiamo di confermare
sperando che questa serata di presentazione a Madrid dell’ultimo modello
Ferrari “CALIFORNIA”, una vettura innovativa che unisce il carattere
del gran turismo con quello sportivo,
sia un tassello in questo percorso che
noi cerchiamo di promuovere per divulgare e difendere una immagine di
una Italia che mantiene la sua creatività pur nel rispetto di una ispirazione
a valori estetici classici e tradizionali.
Questa sera abbiamo presentato
un prodotto di punta che amplifica
qualcosa che viene al traino. Quindi non solo Ferrari, ma tutto quello
che rappresenta l’Italia. È vero?
Certo, con eventi di questo genere,
facendo conoscere un prodotto di
punta noi sosteniamo il marchio Italia, perché ovviamente Ferrari è parte
della cultura italiana. Attraverso la
divulgazione della cultura, di cui Ferrari è parte integrante, credo che noi
difendiamo l’immagine dell’intero
Paese e del suo sistema produttivo
al completo. Questo giova particolarmente in questo momento di crisi, è un momento di rallentamento
dell’economia dappertutto, però noi
sappiamo che a volte il segmento di
lusso, come quello della Ferrari, non
subisce una stasi, anzi si verifica una
accelerazione. Quindi credo che questa sera possa essere un segnale benaugurante per la ripresa economica
tanto in Italia come in Spagna.
Da sinistra Louis Colmache, Francesco Balli, Ignacio Bao, Marc Gene e l’Ambasciatore
Italiano a Madrid, Pasquale Terracciano
MARC GENE, DALLA FORMULA UNO AI COLLAUDI DEL “CAVALLINO”
Marc Gene, pilota di F1 della
Scuderia Ferrari, attualmente è il
collaudatore della Casa.
Da pilota a collaudatore, ti mancano le gare? Continuo a fare
delle gare di endurance, di lunga
durata, ma sono fortunato di stare
in Ferrari perché tutti i piloti vorrebbero lavorare con questa squadra e pilotare queste macchine.
Quale è la novità tecnologica
più importante per la guida della
macchina? L’introduzione e poi
l’eliminazione del traction control che impediva di pattinare in
accelerazione, collegando l’aderenza degli pneumatici al controllo del motore. Ci si abitua ad
averlo e non averlo, ma quando si
prova la macchina senza si nota il
cambiamento.
Le novità della “CALIFORNIA”? Senza dubbio il cambio,
veloce a doppia frizione. Non ho
mai guidato una macchina che
permetta dei cambi di marcia così
rapidi e che anche in automatico
sia gradevole da pilotare.
Ci vuole una preparazione speci-
fica per guidarla? Senza andare
forte, la “CALIFORNIA” la può
guidare chiunque, ma è sempre
una Ferrari, una macchina impegnativa. Però se uno si limita a
passeggiare è la Ferrari che si può
guidare con più facilità.
Come si rilassa un collaudatore? Mi piace fare sport, trekking,
passeggiare in montagna e leggere dovendo passare tanto tempo
negli aeroporti. Ora sto leggendo
un libro sulla spedizione in Antartide.
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Abbiamo intervistato Angela Barusi, che
rappresenta il Corsorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano in Spagna e Portogallo
Quale iniziativa state svolgendo a Malaga? Abbiamo presentato il nostro Consorzio assieme a quello per la Tutela del
Provolone Valpadana. Entrambi i prodotti
sono in crescita esponenziale in questo paese, ma con grosse lacune di conoscenza e
di valorizzazione. Questa è una zona ad
alta concentrazione turistica e alberghiera,
quindi ci sembrava giusto offrire un corso
agli alunni del CioMijas ed ai professionisti della ristorazione. Negli ultimi anni
abbiamo riscontrato che la conoscenza dei
formaggi con denominazione di origine è
ITALIA - ITALIA - ITALIA
scarsissima. Ci ritroviamo con questa
fama che ci precede e una incultura
profonda del prodotto, soprattutto da
parte del professionista. Per il corretto impiego non è infatti possibile prescindere dal tipo di stagionatura.
Quanto vi dedicate alla promozione
estera? È un lavoro titanico, lento e
gli chef sono talmente tanti che facciamo fatica ad arrivare dappertutto.
Il Consorzio di Tutela del Parmigiano
Reggiano è solo uno e per tutto il mondo. In Spagna collaboriamo con vari
congressi del settore, cominciando dai
famosi “Madrid Fusion” e “Lo Mejor
de la Gastronomia”. Quest’anno, per
il sesto anno consecutivo, Parmigiano Reggiano ha ricevuto il premio
“A la mejor labor en pro del queso”;
svolgiamo costantemente corsi di formazione e seminari in tutta Spagna,
tenendo sempre presente che il nostro
compito principale è la tutela legale
del prodotto, alla quale dedichiamo il 60%
del budget, che proviene esclusivamente
dalla quota che ogni produttore versa al
Consorzio.
Esiste un modo per colpire i contraffattori? Dalla causa Parmesan, abbiamo aggiunto le basi legali per difendere il nome
e la traduzione del nome in tutti i paesi
d’Europa. La legislazione aveva lasciato
un vuoto in cui si infilavano i falsificatori
e gli imitatori. L’unica opzione che ci rimane è far causa a chi usa o malversa il
nostro nome. Un lavoro enorme e costoso.
I punti deboli sono migliaia. Il punto forte
è uno solo: pretendere il prodotto con la
Denominazione d’Origine.
Intervista al direttore del Consorzio di
Tutela del Provolone Valpadana, Vittorio Emanuele Pisani
Perché la scelta dell’Andalusia per
presentare questo prodotto? Perché
il mercato spagnolo rappresenta, per
un prodotto come il nostro, un importante riferimento. Negli ultimi anni
l’esportazione di Provolone Valpadana è sensibilmente aumentata in concomitanza con l’abitudine prettamente spagnola di consumare pasta filata
sulla piastra. Conseguentemente, essendo un formaggio di origine protetta, di chiara origine italiana, adatto a
questa cottura, i nostri produttori si
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sono lanciati in questa importante
nazione europea e stiamo sviluppando un intenso lavoro. Abbiamo cominciato da Barcellona e
Madrid; adesso, come vede, siamo all’estremo sud della Spagna.
Si presta ad essere ingrediente oltre che prodotto primario?
Infatti, la caratterizzazione è diversificata. Abbiamo il Provolone Valpadana dolce, preferito in
cucina come ingrediente e il Provolone Valpadana piccante, che è
un prodotto molto più stagionato
con una caratterizzazione molto
forte, dal sapore marcato, che si
accompagna preferibilmente con
una cucina di alta gamma, quindi
con una ristorazione particolare.
Quale accoglienza avete avuto in
questo incontro con gli allievi e i
professionisti della ristorazione?
Conoscevano il prodotto o è stata
una sorpresa? Per sentito dire lo conoscevano, perché la provoletta è conosciuta in tutta la Spagna. È evidente
che ne hanno apprezzato le caratteristiche di utilizzo in cucina in maniera diversa rispetto a quella abitualmente conosciuta. Gli alunni delle scuole sono
molto incuriositi, sia dalla tipologia,
sia dalle diverse forme che caratterizzano il Provolone Valpadana, che parte
da un chilo fino a oltre 100 chili.
Prospettive di mercato? La Spagna
è già un mercato importante e noi ci
auguriamo di intensificarlo e di arrivare almeno ai 15 mila quintali di
prodotto esportato.
PARMIGIANO, OTTO SECOLI DI QUALITÀ DAL 1487 SI PARLA DEL PROVOLONE
Il Parmigiano Reggiano è oggi esattamente
com’era ben otto secoli fa, con lo stesso
aspetto e la stessa straordinaria fragranza,
fatto allo stesso modo, con i medesimi
rituali e un legame imprescindibile con
la sua zona di origine. Nelle province di
Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna
alla sinistra del fiume Reno e Mantova
alla destra del fiume Po, avviene sia la
produzione del latte sia la trasformazione
in formaggio.
Il Parmigiano Reggiano mette d’accordo
gastronomi e medici, poeti e letterati,
virtuosi e gourmet della mensa e tecnici
della nutrizione. È nutrientissimo, di
sapore pieno e stuzzicante, delizia
come condimento e come formaggio da
tavola, il dietologo lo raccomanda anche
nell’alimentazione dei bambini, delle
gestanti, dei convalescenti e degli anziani.
Una vera concentrazione di proteine,
vitamine, calcio e fosforo, perché un chilo
di formaggio si ottiene da ben sedici litri
del pregiatissimo latte della zona tipica.
Luigi Carnacina, maestro della “grande
cucina” di fama internazionale, ha scritto:
“Il Parmigiano Reggiano, per conto mio,
è il formaggio completo, il formaggio re.
Infatti, anche come formaggio da tavola, ha
una fragranza, un suo aroma, che soddisfa
tanto il delicato quanto il forte mangiatore.
Ed è sempre il formaggio che soddisfa il
competente e il poeta della tavola”.
Il Provolone Valpadana deriva certamente dalla famiglia delle paste filate meridionali; questi formaggi hanno origini molto antiche e già
all’inizio del Rinascimento prendono vita e notorietà con denominazioni quali prove, provole
o provature. Il termine “Provolone” compare
solo alla fine del secolo scorso e per la prima
volta è menzionato nel Vocabolario di Agricoltura del Canevazzi (1871); è, infatti, a seguito
dei trasferimenti al nord, in Padania, della produzione casearia, avvenuti nella seconda metà
dell’Ottocento, che si possono preparare paste
filate di grandi dimensioni.
La zona tipica di produzione abbraccia le province di Cremona, Brescia, Bergamo, Mantova, Milano, Lodi, Piacenza, Verona, Vicenza,
Rovigo, Padova spingendosi fino alla provincia di Trento. Il Provolone Valpadana viene da
latte crudo innestato con fermenti lattici termofili, ad elevato potere acidificante, per ottenere
una progressiva acidificazione del latte e della
cagliata. L’impiego di un coagulante “forte” di
origine naturale, determina il gusto; si usa caglio di vitello per il Provolone Valpadana dolce
e caglio di capretto o di agnello per il piccante.
Sta all’abilità dell’uomo modellare le diverse
forme, che successivamente verranno legate
con corde ed appese per la stagionatura con
l’aria e l’umidità attentamente controllate. Il
formaggio Provolone Valpadana è fabbricato,
stagionato e commercializzato sotto la vigilanza ed il controllo del Consorzio Tutela Provolone costituitosi nel 1975, che agisce per incarico
del Ministero delle Risorse agricole, alimentari
e forestali. Al Consorzio spetta il merito di aver
conseguito la qualifica DOP nel 1996.
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LA SOCIETÀ ITALIANA DI BENEFICENZA
DI MADRID AIUTA OGNI ANNO 200 ITALIANI
ti ho già detto. Però abbiamo molte
coppie di anziani, che purtroppo non
hanno maturato il diritto alla pensione in Spagna; la pensione del loro
paese è irrisoria, per cui arrivano ad
una età in cui non trovano più lavoro e quindi sono senza soldi.
Mediamente quante persone aiutate in un anno e a volte sono le
stesse? No, lo scopo della SIB non
è quello di dare una pensione, ma
trovare la soluzione al problema, per
cui l’aiuto può durare una settimana,
un mese, tre mesi ma deve avere
una soluzione. Perché, a parte il fat-
Intervista alla Presidente Luigia Costa Pizzi (la prima in basso da destra,
con il gruppo di volontari durante il
Mercatino di Natale).
Che cosa è la SIB? E’ una società
fondata dagli italiani nel 1870 per
aiutare gli immigrati in Spagna con
problemi economici, di inserimento
sul territorio e con le varie problematiche che accompagnano l’immigrazione. Nel corso degli anni si è sviluppata assumendo contorni diversi.
In questo momento i nostri assistiti
sono quasi tutti sudamericani con
passaporto italiano, quindi italiani,
che arrivano in Spagna pensando di
trovare una alternativa migliore del
loro paese, invece si scontrano con
una realtà diversa e noi li aiutiamo,
in tanti modi, non solo economici.
Quali per esempio? La SIB è formata da volontari, l’unica persona stipendiata al nostro interno è una assistente sociale, perché riteniamo giusto che ci siano persone competenti,
che svolgano il lavoro e sappiano
cosa fare professionalmente. E’ una
assistente sociale collegata con le altre delle varie zone di Madrid e con
loro lavora per trovare una casa, per
risolvere problemi fisici, per facilitare un ricovero in ospedale, insomma
una serie di problematiche non solo
legate al fattore economico.
Operate su tutto il territorio nazionale? Sì, anche se è difficile perché
non è semplice coprire un territorio
così vasto come la Spagna. Però se
abbiamo comunicazioni provenienti
da altre regioni spagnole ci muoviamo ugualmente.
Secondo te oggi cosa significa fare
beneficenza? Credo che il significato non sia cambiato, aiutare le persone. Nella società di beneficenza vedo
che una delle costanti nelle persone
che hanno problemi è la mancanza
di un appoggio, di una famiglia,
insomma di qualcuno che possa
aiutarle a risolvere i loro problemi.
Noi non abbiamo la presunzione di
sostituire la famiglia, logicamente,
però cerchiamo di dare anche un
appoggio morale e psicologico, farle sentire accolte come degli esseri
umani quali sono, di far sentire loro
che hanno qualcuno come amico.
Come è cambiato il tipo di povero e
di povertà, rispetto a quando la necessità primaria era essenzialmen-
te il pane? Fra Caritas, Unicef ed
altre istituzioni benefiche, il pane lo
trovano. Il problema è sicuramente
la casa, che è uno dei più grandi problemi. I prezzi a Madrid e comunque
in tutta la Spagna sono molto alti per
cui, per una persona che arriva senza
niente, riuscire a trovare una casa e
permettersi gli affitti che ci sono è
veramente una cosa disperata. Ma
esiste una lunga serie di problematiche legate alla salute, all’inserimento dei figli nella scuola, alla ricerca
di un lavoro, a tante cose che non
hanno a che vedere solo con l’aspetto economico. È cambiata proprio la
tipologia del bisogno, il problema
principale è quella dell'appoggio.
Attualmente sono più gli italiani
o gli italiani acquisiti? Per il 99%
quelli acquisiti. Si rivolgono a noi famiglie giovani, appena arrivate, che
cercano, appunto, una sistemazione
abitativa, un lavoro insomma, come
to che non abbiamo le possibilità di
seguire per sempre una situazione,
lo scopo è quello di risolvere i problemi degli assistiti - come pagare
i testi scolastici, cercare centri di
assistenza medica particolari, come
quelli di assistenza mentale - che
non sanno dove andare. Noi siamo
collegati con questi centri e li possiamo aiutare a trovare l’assistenza
che altrimenti non saprebbero dove
cercare. I casi sono tanti.
Quali sono le difficoltà che incontri
quando devi aiutare qualcuno, se ci
sono? Direi che grandi difficoltà non
ce ne sono. Certo, se uno avesse di
più potrebbe fare molto di più. Però
non si possono fare nemmeno dei
voli pindarici e dobbiamo stare con i
piedi per terra cercando di risolvere i
casi al meglio. Tutti hanno voglia di
aiutare, basta cercare le persone giuste e cercare nel posto giusto. Dove
non riusciamo ad arrivare noi, fac-
ciamo in modo di coinvolgere altri
centri e altre associazioni che magari hanno più mezzi o più disponibilità. Grandi difficoltà non ne vedo, ci
vuole molta comprensione perché
molto spesso sono persone stanche,
sfiduciate, depresse.
La tua soddisfazione più grande?
La soddisfazione è continua. Per
esempio, come diciamo in Spagna, “cariñosamente” ci sono due
vecchietti, da noi precedentemente
assistiti, ma che ora vivono con la
loro famiglia ed hanno risolto i loro
problemi, che mi chiamano regolarmente solo per fare due chiacchiere.
Questo è molto gratificante, più del
grazie e più di altre cose. Il fatto che
questi “nonni” mi chiamino pur non
avendo più bisogno di niente è una
grande soddisfazione, una vera ricompensa.
I programmi della SIB? Non da
molto sono la presidente e credo che
in queste cose non bisogna pensare
di essere o di diventare qualcuno.
Bisogna lavorare con costanza,
sempre con semplicità e cercando
di fare il più possibile. Per cui grandi programmi non ce ne sono, nel
senso che, continuando così visto
che normalmente sono più di 200
le famiglie all’anno che aiutiamo
- e non sono poche - bisogna continuare così. Se poi ci sarà la possibilità di allargarci, meglio per tutti.
Certamente sarebbe utile avere più
persone specializzate in vari settori.
Comunque la società è formata da
volontari e non abbiamo la presunzione di diventare una grande società, speriamo di continuare in questo
modo e di riuscire ad aiutare coloro
che vengono a cercare
aiuto e che quest’anno
sono leggermente aumentati.
Avete casi di donne maltrattate? Sì, non moltissime, ma come sai c’è
sempre una certa ritrosia
a parlare di questi argomenti. A volte si intuiscono situazioni difficili
non solo sul piano fisico
ma anche psicologico.
Parliamo del “Mercatino di Natale” che è una
idea stupenda? Viene
fatto una volta all’anno,
ed è la nostra entrata
principale. È molto im-
pegnativo sotto il profilo organizzativo, però è una soddisfazione perché ogni anno vediamo aumentare
il numero dei visitatori. Tutti sono
molto soddisfatti: gli espositori che
vendono i loro prodotti riservando il
30% del ricavato alla Società Italiana di Beneficenza, le volontarie e i
volontari, insomma tutti siamo contenti di questa iniziativa che per noi
è fondamentale. Si vendono principalmente prodotti italiani anche
se, ultimamente, per i prodotti non
alimentari abbiamo aperto anche
agli spagnoli; gli espositori possono
essere negozianti o grossisti. Poi abbiamo il banco della SIB che vende
tutte le cose regalate dalle imprese
italiane, che sono sempre molto
generose; il bar-ristorante è gestito
gratuitamente da ragazzi volontari
spagnoli e italo-spagnoli che sono
bravissimi. Per la cucina ci siamo
accaparrati da due anni due cuochi
meravigliosi, il general manager
dell’Ariete e l’avvocato Maurizio
Di Ubaldo, che ringrazio tantissimo
per il lavoro stupendo che fanno. Il
mercatino si svolge nel Consolato e
dura tre giorni. Anche quest’anno,
come l’anno scorso, siamo molto
soddisfatti. Per l’anno prossimo abbiamo in programma dei tornei di
burraco e canasta al posto del bridge
che è alquanto complicato, facendo
una cosa più popolare. Il Mercatino di Natale è anche un modo per
aiutare i nostri assistiti, 5 dei quali
quest’anno hanno collaborato. E’ un
modo per inserirli con noi.
Grazie, e alla prossima vostra iniziativa.
Paola Pacifici
SE HAI BISOGNO CHIAMA
SOCIETA’ ITALIANA
DI BENEFICENZA
MADRID
[email protected] 915333106
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LE TRADIZIONI SPAGNOLE IN ITALIA
14/2008
Quando l’Italia ama la Spagna: da venticinque anni un Club Taurino a Milano
(sin.) Il presidente Gaetano Fortini consegna il premio al torero Salvador Vega insieme al professor Alfonso Carlos Saiz Valdivielso dell'università di Deusto (Bilbao)
Intervista all’avvocato Gaetano Fortini Presidente del Club
Taurino di Milano
Il club Taurino di Milano, quando, perché e da chi nasce? Il Club
è nato nel 1983, per iniziativa di
alcuni appassionati di Milano che
si erano conosciuti da ragazzi vivevano nello stesso quartiere e che,
ritrovandosi da adulti, avevano
scoperto di essere tutti appassionati
di tauromachia. Questi primi 7 soci
hanno costituito il Club Taurino di
Milano che compie adesso 25 anni.
I soci sono 90 e quelli di quota sono
tutti italiani, di tutte le parti d’Italia:
Napoli, Bologna, Genova, Catania,
Rocca di Papa, Spoleto e così via.
Quelli d’onore sono in maggioranza spagnoli, come il giornalista Juan
Miguel Nuñez, Juan Posada, Gian
Luigi Penna - che vive a Madrid ed
è stato segretario della “Associacion
de abonados de la venta” -; Alfonso
Carlos Saiz Valdivieso, un grande
amico bilbaino, esperto di opera,
membro della Reale Accademia
delle Belle Arti di San Fernando,
professore emerito dell’università di
Deusto e poi tutti coloro che nel corso degli anni hanno ricevuto il “Premio a la Emocion”. È la nota più saliente delle attività del club. Il quale
svolge attività interne con delle serate di vario genere, quando invitiamo
personaggi del mondo taurino, ma ci
vediamo anche all’estero, in particolare per le due iniziative istituzionali
che ogni anno vengono ripetute. Una
per “ganaderias” che dura un fine
settimana. L’anno scorso siamo stati
in Estremadura a Badajoz, quest’anno nel Campocharro a Salamanca.
Servono a far conoscere a chi non lo
ha mai visto l’ambiente in cui vive
il toro bravo, un tentadero de vacas,
ossia dove si selezionano le vacche
da riproduzione, che normalmente sono in rapporto di 50 a 1 con il
toro da monta. I pochi di noi che
sono anche “aficionados practicos”
e quindi hanno una certa dimestichezza, sia pure molto modesta, con
la “muleta” e con il “capote”, a volte
si mettono davanti a qualche vacca.
Passiamo il tempo unendo anche
il turismo alla passione dato che
sono zone molto belle. La seconda
attività che svolgiamo è il “Premio
a la Emocion” istituito nel 1991 ed
ha due caratteristiche: è itinerante,
cioè si assegna annualmente in città
diverse in occasione di una feria, e
viene dato al fatto emotivamente più
rilevante verificatosi durante la feria
a cui partecipiamo.
Qualcuno di voi ha mai fatto una
corrida? (Ride). Per carità, al massimo ho provato a mettermi davanti
ad una “vaquilla”. Però c’è un socio
che molti anni fa è stato “novillero”.
Enrico Carbone, una vita da romanzo, che ha vissuto in Spagna agli
inizi degli anni ‘60 ed ha provato a
diventare torero. Non ha preso “l’alternativa”, ma da novillero ha fatto
una trentina di “novilladas” con “caballos” vestendo “el traje de luz”.
Quindi non ci sono toreri italiani?
A Valencia c’è un giovane calabrese il cui padre ha una pizzeria. Si
chiama Luca Ruffo ed è un allievo
della Scuola Taurina. Inoltre c’è
stata una “novillera italiana” che si
chiama Eva Bianchini, in arte Florencia, che attualmente si è ritirata.
Perché in Italia non c’è la tradizione taurina, come per esempio
al sud della Francia? In Italia gli
spettacoli con i tori sono scomparsi
dal XVII secolo. Fino ad allora era
una tradizione europea dare feste
circensi con fiere e quindi con tori. A
Firenze, a Siena, a Roma, a Venezia
partecipavano quasi sempre dei tori
nelle feste in piazza con un tipo di
spettacolo che non aveva niente a
che vedere con la corrida formale di
oggi. Combattevano per 8 ore contro altri animali, per esempio contro
i leoni ed è curioso che quasi sempre il toro vinceva sul leone. Oppure
erano qualcosa che somigliava al
“lanzamiento” che si faceva in Spagna, buttando giù un toro o due che
poi venivano uccisi da dei cavalieri
con giavellotti. Poi c’erano cose che
si facevano a Siena, si imbandiva in
piazza una tavola piena di ogni ben
di Dio (allora la gente mangiava
poco), poi i ragazzi più coraggiosi si
sedevano e cominciavano a mangiare. A quel punto liberavano un toro.
L’ultimo che si alzava resistendo
alla paura si portava a casa tutto. Poi
con le bolle papali e il cambiamento
dei costumi queste cose sono finite.
Per la Francia è diverso, data la vicinanza con la Spagna e Napoleone
III che aveva sposato Eugenia de
Urquijo, (è con lei che nasce la vera
origine taurina spagnola). Il marito
l’aveva alloggiata nel palazzo reale
d’estate di Biarritz e lei aveva nostalgia delle corride. Per accontentarla, verso il 1860, Napoleone III
fece costruire una “plaza de toros”
in legno a Bajonne e portò dei tori e
dei toreri per celebrare una corrida.
Da allora ebbe un gran successo, si
propogò alle zone pirenaiche e provenzali arrivando fino ad oggi.
Cosa dire del torero italiano Mazzantini? Era figlio di un ingegnere
italiano che venne nel 1800 in Spagna per costruire la ferrovia basca.
Fu il primo a stabilire gli onorari dei
toreri e introdusse il “sorteo”, cioè il
sorteggio dei tori. Prima, chi stabiliva l’ordine dell’uscita dei tori era il
“ganadero”, che cercava di compiacere il torero più importante facendo
in modo che gli capitasse il toro migliore, per cui sistemava l’uscita dei
tori in modo che i migliori fossero
sempre il secondo e il quinto. Infatti
tutti i toreri importanti vogliono avere uno “por delante” e uno “por detras”, cioè occupare il posto centrale
nel cartello, non essere né il primo
né l’ultimo. Da qui nasce il vecchio
detto taurino “no hai quinto malo”
perché quando il toro lo sceglieva il
ganadero lo metteva sempre al quinto posto. Mazzantini ha democratizzato questa procedura e da allora
non è più cambiata. Fu un personaggio straordinario, amante di Sarah
Bernhardt, aveva amici scrittori e
tra i membri della famiglia reale, fu
vice sindaco a Madrid, Governatore
Civile di Avila e Guadalajara.
Tu saresti per una corrida senza
l’uccisione del toro? La corrida ha
senso soltanto perché è una testimonianza della presenza della morte.
È nata come un riro incentrato su
questa presenza che è sicura per uno
dei due protagonisti. Nel momento
in cui noi togliamo la morte dalla
corrida, non c’è più corrida. La possiamo chiamare “balletto con toro”,
“spettacolo di esibizione, di abilità e
coraggio”, ma non sarà più una corrida. Se il torero non ha modo di uccidere il suo avversario, non si vede
perché egli stesso dovrebbe rischiare di essere ucciso o ferito come gli
impone l’etica della tauromachia.
I giovani sentono la cultura dei
tori? Mi sembra meno dei loro
padri. Assolutamente, oltre tutto
hanno molte più distrazioni. La corrida è una eredità culturale che si sta
abbastanza diluendo. La realtà socio
culturale spagnola è cambiata molto
negli ultimi 30 anni. In ogni caso, la
corrida rimane il secondo spettacolo
di massa dopo il calcio. Quest’anno
è il secondo anno che si superano i
1000 “festejos” e francamente non
vedo crisi del settore.
Programmi futuri del Club? In
giugno siamo stati a Madrid consegnando il “Premio emocion” a
Jose Tomas, che abbiamo invitato
a Milano. Il premio viene deciso
nelle ferie ma poi si ritira a Milano, perché consiste nell’invito per
una fine settimana a Milano e in
una scultura in bronzo opera di un
nostro socio, Silvano Porcinai. Poi
una visita alle ganaderias de Salamanca. A questo si aggiungono le
iniziative estemporanee dei nostri
soci. Ti chiederai perché un italiano possa appassionarsi a questo
rito. La corrida è come l’opera,
difficilmente ti lascia indifferente.
Se ti prende ti dà subito una grande emozione e non ti lascia più.
Paola Pacifici
(sin.) Silvano Porcinai, autore dei bronzi a carattere taurino che vengono donati ai vincitori
del premio, il presidente Fortini, il torero Cesar Rincon vincitore del “Premio a la Emocion
2003”, l'avvocato Elio Ernesto Garberi presidente del CTM dalla fondazione al 2003
(sin.) Silvano Porcinai, il famoso torero Victoriano Valencia, il torero Enrique Ponce “Premio
à la emocion 2007”, il Presidente Gaetano Fortini e Roberto Bruno.
Luis Mazzantini, il primo torero di origine
italiana, amante di Sarah Bernhardt e amico
dei membri della Casa Reale
Eva Bianchini, la prima “torera” italiana, durante una “novillada” in Spagna
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CARDEÑA, SEGRETARIO DEL PP MARBELLA AL MELIOR VASARI
Presso il centro Melior Vasari, il
segretario del Partito Popolare
di Marbella, Manolo Cardeña,
ha tenuto una conferenza sul lavoro svolto dalla nuova amministrazione, e sugli avvenimenti
politici riguardanti la città. Gli
abbiamo chiesto: Qual è l’attuale situazioni politica ed amministrativa di Marbella? Ci ha dichiarato: “Il nome di Marbella è
molto importante a livello nazionale ed internazionale. In questo
anno e mezzo di gestione Angeles Muñoz ed il suo gruppo hanno lavorato moltissimo per recuperare la normalità istituzionale
e ridare la fiducia agli investitori
e tutelando anche coloro che si
sono trovati senza colpa in situazioni urbanistiche difficili. C´è
una crisi generale che si riflette
molto sul settore urbanistico, ma
contiamo con la prossima approvazione del PGOU per la quale
stiamo lavorando.”
LA STORIA DI MARBELLA
ESPOSTA AL MIRAFLORES
Il Centro Culturale Cortijo Miraflores di Marbella, accoglie la collezione "Un sguardo al passato", formata da 22 documenti provenienti
dall'Archivio Municipale di Marbella e dall'Archivio Storico Provinciale di Malaga, che riflettono le attività municipali e di altre amministrazioni nella Marbella del secolo XIX. La dimostrazione è stata
inaugurata dalla Vice Sindachessa Mª Francisca Caracuel, accompagnata dall'Assessora alla Cultura, Carmen Díaz; dall'Assessore e
Portavoce Municipale, Félix Romero, e dal Delegato provinciale alla
Cultura della Giunta dell'Andalusia, Francisco López. Fra i presenti,
l'archivista municipale di Marbella, Francisco di Asís López e la direttrice dell'Archivio Storico Provinciale di Malaga, Esther Cruces.
L'esposizione riflette le difficoltà che incontrò il sistema liberale per
impiantarsi in Spagna durante il secolo XIX, attraverso continue riforme che penalizzarono soprattutto i municipi. Marbella, impoverita
dall'occupazione francese, riflette emblematicamente le vicissitudini
che attraversarono tutte le località spagnole.
A Miguel Gomez Molina ( a sin.)
presidente del CIT di Marbella,
abbiamo chiesto come è cambiata la situazione rispetto a 2 anni
fa. “È cambiata in meglio, anche
se viviamo una crisi internazionale che influisce sulle attività
di Marbella. Le prospettive sono
molto buone, Porto Banus continua a crescere con l’apertura
di firme di lusso che vogliono
essere presenti a Marbella. Sicuramente ,con l’approvazione del
PGOU, avremo l’impulso necessario per un rilancio totale della
nostra economia che da Marbella si estenderà a tutta la Spagna
come fu al principio
Con un quadro giuridico stabile
ritornerà anche la fiducia degli in-
vestitori, che si stabiliranno nella
nostra città. È giusto guadagnare
a Marbella, ma in modo lecito”.
I programmi del CIT? “Come
entità indipendente e libera di
esprimersi, stiamo lavorando
assieme al Comune affinché la
Giunta de Andalucia approvi il
piano per il mese di aprile. Stiamo lavorando assieme a Malaga per coordinare lo sviluppo
imprenditoriale pubblico e privato. Abbiamo assegnato il IX
Premio Empresarial del Año a
Bruno Filippone, proprietario di
ristoranti, e Candido Fernández
Ledo presidente della Fondazione Banùs”. A Placido Alejandre,
(a ds.) titolare del Centro Melior
Vasari, abbiamo chiesto quali
sono le attività del centro. “Noi
affittiamo spazi e servizi per imprese, avvocati, professionisti
e costruttori immobiliari. Ogni
mese organizziamo una colazione di lavoro invitando varie
personalità. Oggi, per esempio,
abbiamo avuto Manolo Cardeña,
segretario del Partito Popolare
di Marbella. Precedentemente
abbiamo ospitato il rappresentante del Cade, della Junta de
Andalucia,che sovvenziona attività legate alle nuove tecnologie. Prima ancora abbiamo avuto
conferenze sull’urbanismo che è
il motore di Marbella e un incontro con i tecnici urbanistici con
il comune di Marbella”. Come
professionisti avete notato il
cambiamento dovuto alla nuova
gestione di Angeles Muñoz? “
Effetivamente si respira un’ altra aria sia politica, urbanistico e
tecnico. È stata una tappa difficile perché ha dovuto negoziare
il PGOU in una condizione molto complicata. Le cose principali
sono state fatte, il piano è esposto al pubblico e speriamo che in
primavera sarà pronto. Marbella
è stata la prima ad entrare in crisi, sarà la prima ad uscirne.”
Inaugurazione Anno Accademico Scuola Polizia Locale
La sindachessa di
Marbella, Ángeles
Muñoz, ha inaugurato il corso 20082009 dell'Accademia della Polizia
Locale, alla presenza della delegata alla Sicurezza Cittadina, Mª
Francisca Caracuel
e del presidente del Tribunale Provinciale di Malaga, Francisco Javier
Arroyo. La sindachessa ha sottolineato l'importanza dell’Accademia
e il livello dei docenti. La vice sindachessa, Mª Francisca Caracuel,
ha annunciato 50 corsi ripartiti in più di 3.500 ore e l'avviamento di un
programma di formazione on-line, promosso dall’assessorato Nuove
Tecnologie guidato da Felix Romero. Javier Arroyo ha parlato della
cooperazione poliziale e giudiziaria nell'Unione Europea.
Marbella alla Fiera del Turismo di Londra
La sindachessa di
Marbella, Ángeles
Muñoz - nella foto
con il presidente della Giunta Andalusia,
Manuel Chaves, e il
sindaco di Malaga,
Francisco de la Torre - ha presenziato
l’inaugurazione del
World Travel Market, WTM, la Fiera
del Turismo di Londra , alla scopo di evidenziare il recupero della normalità giuridica ed istituzionale nella località e consolidare la presenza turistica di
Marbella nel mercato britannico. Quella britannica rappresenta una delle Comunità più numerose e tradizionalmente presenti di Marbella.
Cucina Russa al Casinò
Il Casino di Marbella continua ad
essere un polo di attrazione. Alla Direttrice del Marketing, Montse San
Francisco, abbiamo chiesto: Cosa
avete in programma? “Grande successo sta ricuotendo la Cucina Russa, accompagnata da un’esposizione
di pittori, musiche e temi popolari
russi con un violino e un flauto, che
accompagnano in vivo le specialità
gastronomiche realizzate dal nostro
chef”. E come proposta spagnola?
“Per la prima volta il Circuito Spagnolo del Poker viene sulla Costa
del Sol, per un Campionato che
prevede 150 giocatori al giorno e
un monte premi di 150 mila euro”.
E per concludere l’anno? “Stiamo
lavorando su grandi menù di gruppo
per le imprese e per Natale prepareremo uno spettacolare albero, invitando la popolazione di Marbella a
brindare con noi. Lavoriamo sempre
affinchè tutti trovino un motivo culturale o sociale, per passare un notte
divertente nel Casino di Marbella”.
14/2008
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Dalla Costa del Sol dove vivono 12 mila italiani
Mijas - Mijas
Il Partito Popolare esige un intervento serio in merito al "picudo rojo” invece di obbligare i
cittadini a pagare tra 165 e 500
euro affinché si ritirino le palme
infestate dall’insetto. La consigliera popolare Carmen Márquez
ha ricordato che un anno fa il suo
partito presentò una proposta che
il sindaco respinse, assicurando
che si stava lavorando. “Invece
- ha precisato Márquez - siamo
ancora senza normativa”. Carmen Márquez - nella foto - ha
denunciato in conferenza stampa
la passività e la mancanza di sensibilità verso il medioambiente di
questa Giunta municipale , spiegando che le palme infette sono
già sono già più di un migliaio.
Fuengirola - Fuengirola
Per tre giorni Fuengirola ha accolto un prestigioso congresso, valido per il
currículum universitario, intitolato "Un viaggio di andata e ritorno. Lo Stretto
di Gibilterra nella storia". Si è svolto presso la Casa della Cultura, con esperti di
fama internazionale di storia e cartografia, fra cui il Condirettore degli scavi di
Atapuerca, Premio Principe delle Asturie di Ricerca Scientifica e Tecnica 1997,
Juan Carlos Díez. L’assessore alla Cultura, Rodrigo Romero, accompagnato
dall'archeologo Juan Antonio Martín, ha spiegato che si è trattato di un viaggio
nel tempo per conoscere buona parte di storia e delle influenze culturali assimilate dalla Spagna attraverso il legame da sempre esistito tra Africa ed Europa.
Il consigliere comunale responsabile
dell'area di Servizi Sociali del Municipio
di Fuengirola, Francisco José Martín,
ha denunciato la negligenza, il disinteresse ed il ritardo nell'applicazione
della Legge di Dipendenza da parte
della Giunta dell'Andalusia e ha accusato il
PSOE locale di anteporre gli interessi del
suo partito a quello dei cittadini. Secondo
l’assessore, fin’ora 89 cittadini sono deceduti senza ricevere risposta né aiuto
da parte del Governo Andaluso. Martín ha spiegato che, benché sia previsto
un massimo di 6 mesi per dare risposta ai solleciti delle persone in merito alla
Legge di Dipendenza, si ignorano continuamente i termini stabiliti per legge.
Benalmadena - Benalmadena
Il Comune di Benalmadena
ha reso noto che presso la delegazione di Arroyo de la Miel
verrà istituito un Centro di informazione sulle sovvenzioni
previste per la riabilitazione di
abitazioni. Non si tratta solamente - spiega la Vice Sindachessa, Elena Benítez - di informare le linee di sovvenzioni
aperte dalle varie amministrazioni, ma anche di assistere gli interessati nella
gestione della fase burocratica, intervenendo a livello politico ove necessario. Benitez ha sottolineato che la riabilitazione di abitazioni garantisce
sicurezza e comodità abitativa agli edifici e ne migliora lestetica, cosa importante per una località turistica come Benalmadena. Il Centro di informazione ed assistenza per la riabilitazione starà ubicato nella Casa della
Cultura. Attualmente la Giunta dell'Andalusia ha aperto sovvenzioni i cui
beneficiari potranno essere le comunità di proprietari o associazioni di vicini legalmente costituite, nelle quali almeno il 50 per cento dei soci abbiano
entrate annuali non superiori a 2,5 volte l'Indicatore Pubblico del Reddito.
Cadice - Cadice - Cadice
L'assessora municipale per l'Uguaglianza della Donna del Comune di
Cadice, Ana Mestre, ha svolto una interessante conferenza sul tema
della Donna e dei suoi diritti, attivando un vivo dibattito con le numerose partecipanti. La
conferenza, che apre
una serie di incontri
e di iniziative riguardanti tutti gli aspetti
famigliari, economici
e lavorativi del mondo
femminile, si è tenuta
presso la sede dell'Associazione degli Abitanti di Puente Bahía.
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14/2008
"Il Giornale Italiano de España" distribuito in Spagna e nella Costa del Sol lo trovi a:
MALAGA
Asociación Empresarios de Hosteleria
C/Marín García 9-4º
Restaurante Adolfo
Paseo Pablo Picasso, 12
Grupo Guarnieri BMW e Mini
Av. de Velázquez, 468
Café Centrál
Plaza Constitución, 11
La Bodeguilla del Centrál
Pasaje de Chinitas, 1
Restaurante Marisqueria Jacinto
Av. Obisco H. Oria, 7
TORREMOLINOS
Ayuntamiento de Torremolinos
Plaza Blas Infante, 1
Pizzorante Italiano El Panaro
Av. Benyamina, 10
Ristorante Pizza Mare
Paseo Marítimo s/n (Fte. H. Melia)
Restaurante Roma
Av. P. del Mallorca, 5
Cafeteria Snack Bar Luca
Av. P. del Mallorca, s/n
Guanteria Costa del Sol
San Miguel, 2
BENALMADENA
Ayuntamiento de Benalmadena
Av. Juan Luis Peralta s/n
Restaurante Mar de Alboran
Av. Alay, 5 - Puerto Marina
Restaurante El Parador - Pizzeria
Av. Juan Luis Peralta, 47
Restaurante El Parador II
Ctra. de Cadiz Km. 217,5
Benalmadena Costa
FUENGIROLA
Oficina Turismo
Av. Jesús Santo Rein
Papeleria Marfil
C/ San Pancracio s/n
Papeleria Iberia
Av. Ramón y Cajal, 2
Hotel Las Palmeras
C/ Martinez Catena,4
Pizzeria La Campesina
Av. Jesús Santo Rein,9
Clinica Veterinaria Andalucia
C/ Ruiz Vertedor, 3
Space Call
C/ Capitán, 3
Foto Rámos
C/ Jacinto Benavente, 1
Peluquería Sabrina
Av. Jesús Santos Rein, 9
Ristorante Portofino
Paseo Maritimo,29
Bar Cafè Kuik
Paseo Maritimo
Pizzería El Corte
Paseo Maritimo,27
Agencia de Viajes Maxy
Paseo maritimo,26
Heladeria Verdú
Paseo Maritimo,25
Pizzería Tricolore
Paseo Maritimo,18
Pub Bocaccio
Paseo Maritimo,15
Mia Concetta Pizzería
Paseo Maritimo,13
La Grotta - Pizzeria Ristorante
Paseo Maritimo,12
Dolce Vita Ristorante Italiano
Paseo Maritimo,10
Papeleria Elena
Frente al Ayuntamiento
Hostal Italia
C/ de la Cruz,1
Loteria y Apuestas de Estado
Paseo Jesús Santo Rein
Pizzeria Ristorante O Mammamia
C/ de la Cruz, 23
Ristorante Adriatico
Paseo Maritimo
Planofax
Paseo Jesús Santo Rein
La Tahona
Av. Jesús Santo Rein
Solbank
Avda.Clemente Diaz, 4
Joyeria Vasco
C/ Ramon y Cajal, 2
Pizzeria Pueblo
Paseo Maritimo, 45
Mundo Personalizados 2
C/ España, 31
Cafè Temperley
C/ Marbella, 13
Heladeria Gelatissimo
Paseo Maritimo - Edif. EL YATE
Hotel Florida
C/ Dct. G. Ginachero
Libreria Teseo
Av. J. G. Juanito 15
Casa de la Cultura
Av. J. G. Juanito
MIJAS
Ayuntamiento de Mijas
Plaza de Ayuntamiento
Restaurante - Asador
Caretera de Fuengirola - Mijas km. 4
CALA DE MIJAS
Ristorante La Luna
Cala de Mijas
Vitania Residencial
Boulevard La Cala - Calasol B Loc. 15
MARBELLA
Oficina de Turismo
Glorieta de la Fontanilla -Paseo Maritimo
Rio Real Golf
Urbanización Río Real S/N
Pity Boutique Borse- Articoli di pelle
C/ Pedraza, 12 - Casco Antiguo
Restaurante Villa Tiberio
Carretera 340, Km 178,5
Ristorante Oasis Toni Dalli
Carretera de Cádiz, Km 176
Restaurante La Barca
Paseo Marítimo
Restaurante Sol d’Europa
Paseo Marítimo
Restaurante El Bodegón
Paseo Marítimo
Pizzeria Mamma Rosa
Paseo Marítimo
Heladeria "La Valenciana"
Av.Duque de Ahumada- Edif.Eden Rock
Churreria Chocolateria Ramon
Paseo Marítimo
Cafetería Carte d’Or
Av. Puerta del Mar – Edif.Manila, 6
Bar Rocco
Paseo Marítimo, 8
Artigiana Gelati
Paseo Marítimo Edif. Hapimag
Heladerias La Jijonenca
Paseo Marítimo 7/8
Boutique L.Roberto
Terrazas Puerto Deportivo
Heladeria Fiúl
Av. Duque de Ahumada,16
Kiosco Arte
Terrazas Puerto Deportivo
Boutique L.Roberto
Edf. Eden Rock - Paseo Marítimo
Casa Pablo
C/ Ramon Gómez de la Serna,2
Cañas y Tapas
C/ Ramón Gómez de la Serna, 4
Cervecería Simón
C/ Pablo Casals,1
El Abuelo Melquiades
C/ Pablo Casals,1
Luigi’s Lucky Leprechaun
Av. Arias Maldonado s/n
Vitamina Lounge – "Da Ciccio"
C/ Peral, 15 - Casco Antiguo - Marbella
USP - Hospitales
Av. S. Ochoa,22
Ristorante da Pino
Av. Gregorio Marañón
Ristorante da Bruno sul Mare
Paseo Maritimo
Bar Ristorante Catering Italian Kitchen
Av. R. Soriano, 45
Restaurante La Axarquia
Av. Duque de Ahumada
Bar La Pergola
Playa Fontanilla - Av. D. de Ahumada
Restaurante & Bar Blue Palm
Paseo Maritimo,7
Kiosco de Prensa
Parque Alameda
Restaurante El Platanero
Paseo Maritimo, 1
Churreria - Zumos Naturales
Plaza Africa
Areté Restaurante
C/ Mediterráneo, 1 - Paseo maritimo
Ristorante Italiano La Gioconda
Paseo Maritimo, 16
Ristorante Italiano I Mascalzoni
Paseo Maritimo, 10-11
Restaurante "La Red"
Playa La Fontanilla- Paseo Maritimo
Restaurante Italiano "Zafferano"
C/ Gloria 11- Casco Antiguo
Negozio di Borse Farina
C/ P. Francisco Echamendi, 2- Casco Antiguo
Boutique Maristella
C/ Nueva 12- Casco Antiguo
PUERTO BANUS
Pasta Factory
Restaurante Made in Sardinia
Centro Comercial Cristamar
SAN PEDRO ALCANTARA
Tenencia de Alcaldia
Heladeria Carte d’Or
C/ Dependiente, 6
ESTEPONA
Bar Gelateria "Il Colosseo"
Av. España
Cafeteria Cappuccino Imperiale
Av. España, 100
Pizzeria da Marco
C/ Real, 2
Pizzeria Di Più
C/ Mallorca
Centro Pilates & Care
Av. España, 28
Trattoria Il Pomodoro
C/ Real, 78
Ristorante Italiano Pizzeria Soleluna
Av. España 22
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Dalla Costa del Sol dove vivono 12 mila italiani
Malaga - Malaga - Malaga - Malaga - Malaga - Malaga - Malaga - Malaga
Quattro enti della provincia di Malaga hanno
firmato un accordo di
collaborazione, per potenziare le relazioni imprenditoriali e turistiche
tra Malaga, gli Emirati
Arabi e il Medio Oriente.
Essi sono: Patronato Provinciale di Turismo Costa del Sol, i municipi di Malaga e Marbella e la
Camera di Commercio, i quali stabiliranno un ufficio di rappresentanza
per attivare un piano di azione congiunto. Alla firma – nella foto – erano presenti il presidente del Patronato di Turismo Costa del Sol, Salvador Pendon; il presidente della Camera di Commercio, Jerónimo Pérez
Casero; la sindaco di Marbella, Ángeles Muñoz; il sindaco di Malaga,
Francisco de la Torre; Ghassan Aridi, dell'impresa Marta Consulting, ed
il responsabile del Dipartimento di Turismo del Governo del Dubai.
Malaga è la provincia andalusa con maggiore numero
di donne lavoratrici autonome. L'assessora municipale
María Gámez, ha partecipato ad Antequera al numeroso “Incontro Provinciale di Impresarie e Imprenditrici” dell’Andalucia. María Gámez ha affermato che fra le difficoltà la principale barriera che incontra una lavoratrice autonoma è “la
mancanza di visibilità.” La delegata municipale ha reso noto
che attualmente Malaga è la provincia dell’Andalucia con il
maggior numero di donne impresarie autonome, 33.000 nel
suo totale. Questa cifra - secondo la Gámez - è un dato molto
incoraggiante e significa che nella provincia c'è un alto potenziale affinché la donna imprenditrice si possa incorporare
nel piccolo e medio commercio, sia come lavoratrice autonoma sia come titolare di una piccola impresa. Per contro la
mancanza di una certa visibilità la mette in una condizione
svantaggiata e minoritaria rispetto agli imprenditori uomini.
Il Palazzo dei Congressi di Malaga ha accolto la Fiera "Nuovi
tempi, nuove idee", inaugurata da Francisco della Torre,
sindaco di Malaga e Daniel
Rodríguez, presidente di AJE
(Associazione Giovani Imprenditori) di Malaga. Un evento
per il quale sono stati scelte 70
imprese con un obiettivo principale: rappresentare l'innovazione e l'eterogeneità del mercato giovane malagueño. Si tratta di un evento pioniere, poiché Malaga è l'unica provincia di
Spagna che accoglie una fiera di queste caratteristiche, che è stata organizzata
da AJE e Comune di Málaga, con patrocinio dell'Istituto Municipale di Formazione ed Impiego, Promálaga e l'Area di Gioventù del Municipio di Malaga, la collaborazione di Unicaja, Mapfre, la Camera di Commercio, Industria
e Navigazione di Malaga, Diario Meridionale, Catena Essere ed ESESA e
l'apoggio della Confederazione di Impresari, CEM, e l'Università di Malaga.
Con una produzione di un milione di chili di formaggio all'anno, Malaga è la provincia andalusa
con più fattorie artigianali di latte di Capra Malagueña, con 19 delle 37 che esistono nella provincia.
Di esse, sei si trovano nella regione di Antequera. L'Associazione Spagnola di Allevatori della Capra
Malagueña sta chiedendo l'ottenimento di una marca di qualità del formaggio artigianale, come si è fatto
col caprone da latte, con la prospettiva
di creare un'impresa che commercializzi
entrambi i prodotti a livello internazionale ed una pagina web per acquistarli on
line. Inoltre. L'associazione di allevatori
sta vagliando anche la possibilità di aprire negozi propri nella provincia, il primo
dei quali quali ad Antequera.Le capre
producono molto latte, ma il 90 per cento
viene venduto alla Castiglia per mescolarlo con latte di vacca. Per il segretario
dell'associazione, Juan Manuel Micheo,
la commercializzazione del formaggio
artigianale non trova i canali adeguati per
giungere al consumatore.
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14/2008
Dalla Costa del Sol dove vivono 12 mila italiani
Torremolinos - Torremolinos - Torremolinos - Torremolinos - Torremolinos
A TORREMOLINOS PER LA NONA EDIZIONE DELLA FIERA DEL VINO
La 9ª Fiera Del Vino E D.O. Accoglie la Semifinale del Concorso
Nazionale “Premio SUMILLER
Rioja 2008”
Professionisti sommelier dei settori alberghieri e della ristorazione in
Andalusia ed Estremadura partecipano alle semifinali dell’II Concorso
Nazionale “Premio Sumiller Rioja
2008”. La competizione, un’iniziativa del Consiglio Regolatore D.O.Ca.
Rioja insieme all’Unione Spagnola
di Assaggiatori ed il Gruppo Peñín,
si celebra nella cornice della 9ª Fiera del Vino e della Denominazione
di Origine, organizzate dal Palazzo
dei Congressi del Municipio di Torremolinos. Una trentina di regioni
produttrici di vino spagnole ed anche
internazionali, si danno appuntamento nella Fiera del Vino e della D.O.
Malaga-Sierra di Malaga che agisce
regione anfitriona, saranno presenti
riunendo, fra le altre, le seguenti zone:
D.O. Ribera del Duero, Utiel-Requena, Vini della Terra Sierra di Jaen, del
Nord di Granada e della Castiglia e
Leone, Ribera del Guadiana, Rioja,
La Mancia e Vini della Terra della
Castiglia, la D.O. Alicante e Penedés.
Quest’anno, sotto la direzione tecnica
del malaghegno Antonio Jesús Gutiérrez, “Nariz de Oro” 2007, la competizione scommette sull’avvicinamento della cultura e l’industria vitivinícola all’industria alberghiera, alla
ristorazione ed al pubblico. Assieme
a Gutiérrez partecipano il catalano
David Seijas, sumilller del ristorante
“El Bulli” e “Nariz de Oro 2006” e
Maximiliano Bao (Valencia), sommelier del ristorante Kailuze e “Nariz
de Oro” 2005. I tre rappresentano la
LA STORIA DELLA FREGONA
Sempre in ginocchio. La posizione non poteva essere più
umiliante e meno estetica. A “quattro zampe”, col posteriore alto, fregando il suolo a mano con un panno e retrocedendo all’indietro come si avanzava nel lavoro manuale;
trascinando il secchio con acqua e varecchina. Nel bar del
“Tubo” di Saragozza Enrique Falcon con l’amico Enrique
Miquel Romero, ufficiale meteorologo di Aviazione, commentavano il progetto di Falcon di fabbricare elementi per
la manutenzione degli aeroplani. “Non ti complicare la vita
fabbricando per l’aviazione: molti problemi un solo cliente.
Inventa qualcosa affinchè le donne lavino in piedi - disse
Romero, indicando una donna che lavava il pavimento in
ginocchio - venderai molto”. Le prime fregone si chiamavano “apparati lavasuelos” e tre anni dopo, la ditta concorrente “ Mery” li chiamò “fregasuelos”. Enrique Falcón
nel brevettare l’idea nel 1957, alternava “lavasuelos” con
“fregona”, parola che significava donna della pulizia in cucina. L’opinione pubblica diede ragione a Falcon e la Reale
Accademia Spagnola ammise dopo il 1974 la definizione di
fregona per gli attrezzi
per lavare in piedi il
suolo. Prima di finire il
bicchiere di vino, Falcon aveva preso già la
decisione di fabbricare
in Spagna la fregona
pensando alle donne.
Nacque la Rodex.
giuria professionale per la consegna
delle Medaglie di Oro dei “Premi
Palazzo 2008” ai migliori vini. Tra le
novità una “cata ciega” e la valutazione dei vini a concorso in presenza
del pubblico. Per la prima volta si
realizzeranno “Corsi di Iniziazione
all’Assaggio”, a cura di sommelier
professionali,. Il programma comprende un Concorso di “Sumillería”,
organizzato per i giovani alunni delle
scuole dell’industria alberghiera della
provincia di Malaga; e la collaborazione dei ristoranti di alto livello gastronomico della Costa del Sol con la
proposta di alcuni “menù degustazione” a prezzi speciali per gli espositori.
La Fiera è stata inaugurata dal Sindaco di Torremolinos, Pedro Fernández
Montes.
Il sommelier Antonio Jesús Gutiérrez Bianco, che lavora nell’impresa
Trujal Vinos y Especialidades de Malaga, è stato il vincitore del
concorso Nariz de Oro 2007, qualificandosi come Migliore Sommelier
della Spagna. Al secondo posto si è classificato Raúl González Baena
(Ristorante Mesana dell’Hotel Guadalpin di Marbella), al terzo posto
Meritxell Falgueras (El Celler di Gelida, Barcellona)
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IL CALCIO DI TUTTO IL MONDO - IL CALCIO DI TUTTO IL MONDO
NIGERIA, “SUPER AQUILE” CAMERUN, “LEONI INDOMABILI”
La Nigeria è rappresentata dalla “Nazionale di calcio Nigeriana”. è una delle
nazionali africane più forti, vanta la conquista di due edizioni di Coppa d'Africa
(1980 e 1994), un oro olimpico (nel 1996)
e un argento (nel 2008). Nel 1980 conquistò per la prima volta la Coppa delle Nazioni Africane battendo l'Angola per 3-0
grazie ai due tiri in porta di Odegbami e
il gol di Lawat. I suoi giocatori sono chiamati “Super Aquile”. Nel 1994 ha conquistato, dopo una combattuta partita con lo
Zambia conclusasi con una vittoria per
2-1 grazie ad una doppietta di Amunike,
per la seconda volta la Coppa d’Africa.
La Nigeria vinse alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996, l’oro olimpico. Sconfisse
il Messico nei quarti, prima il Brasile per
4-3 dopo i supplementari e poi l'Argentina
per 3-2. La Nazionale Nigeriana partecipò ai Mondiali americani del 1994, battè
per 3-0 la Bulgaria, perse con l'Argentina,
vinse con i greci per 2-0 conquistando agli
ottavi di finale come prima classificata del
proprio girone. Roberto Baggio però con
due gol cambiò il risultato sul per 2-1 in
favore dell'Italia. Le Aquile durante il
campionato del mondo del 1998 furono
sconfitte e uscirono dagli ottavi, contro la
Danimarca, e nel 2002 vennero eliminate
da Inghilterra e Svezia. Nei Mondiali di
Germania 2006 non si qualificò, ma raggiunse il terzo posto nella Coppa d'Africa
2006 e nella Coppa d'Africa 2008 è stata
eliminata ai quarti di finale.
I giocatori della Nazionale di calcio
camerunense sono chiamati “Leoni Indomabili”. E’ la squadra di calcio che
rappresenta il Camerun. Ha vinto 4 volte la Coppa d'Africa, un oro olimpico
(nel 2000) e ha partecipato a cinque
Mondiali (è un primato tra le Nazionali
affiliate alla Confédération Africaine
de Football). La squadra ha esordito in
campo internazionale nel 1960 contro
la Somalia, vincendo per ben 9-2. Questo risultato è anche la maggior vittoria
ottenuta dalla squadra. Il primo Mondiale giocato dal Camerun fu quello di
Spagna 1982. Nel girone d’eliminazione ebbe un buon risultato con ben tre
pareggi (fra cui quello con l'Italia) che
la eliminarono ma che le consenti di
diventare la prima squadra africana a
non perdere neppure una gara ai Mondiali. Per 8 anni restò l'unica squadra
mai sconfitta nella sua storia ai Mondiali. Ai Mondiali di Italia del 1990 il
Camerun con grande sorpresa sconfisse
SCHEDA TECNICA
SCHEDA TECNICA
NIGERIA
Federazione:
Codice FIFA: Soprannome: Selezionatore: Record presenze: Capocannoniere: Nigeria Football Association (NFA)
NGA
Super Eagles (Super Aquile)
James Peters
Mudashiru Lawal (86)
Rashidi Yekini (37)
l'Argentina che deteneva il titolo nella
partita inaugurale vincendo il girone
davanti a Romania, Argentina e URSS.
Agli ottavi eliminò la Colombia, mentre ai quarti di finale fu sconfitta solo
ai tempi supplementari dall'Inghilterra
per 3-2, dopo che era passata in vantaggio per 2-1. Nel 1994, nei Mondiali,
gioca contro il Brasile, la Svezia e la
Russia venendo eliminata al primo turno, lo stesso avverrà nei due mondiali
successivi, del '98 in Francia, dove viene eliminata assieme all'Austria da Italia e Cile e del 2002 in Asia, sconfitta
insieme all'Arabia Saudita da Germania e l’Eire. Viene penalizzata durante le qualificazioni per il Mondiale di
Germania 2006 impedendole di qualificarsi per i Mondiali. Fatale un errore su rigore all'ultima partita di Pierre
Wome. Durante la Coppa delle Nazioni Africane 2008 il Camerun di Otto
Pfister arriva alla finale, dove però è
sconfitto per 1-0 dall'Egitto. Nella finale della Confederations Cup 2003 batte
il Brasile Campione
del mondo nella fase
a gironi e la Colombia
nella semifinale dove
avvenne la disgrazia
per la morte del camerunense Marc-Vivien
Foé, i “Leoni” furono
sconfitti soltanto dalla Francia Campione
d'Europa, che vinse
con un golden gol di
Thierry Henry nei tempi supplementari.
CAMERUN
Federazione:
Codice FIFA: Soprannome: Selezionatore: Record presenze: Capocannoniere: Fédération Camerounaise de Football
CMR
Leoni Indomabili
Otto Pfister
Rigobert Song (112)
Patrick Mboma (33)
Esordio internazionale
8 ottobre 1949 (Nigeria 2-0 Sierra Leone)
Esordio internazionale
Camerun 9 - 2 Somalia
Migliore vittoria
28 novembre 1959 (Nigeria 10-1 Dahomey)
Migliore vittoria
Camerun 9 - 2 Somalia
Peggiore sconfitta
1° giugno 1955 (Ghana 7-0 Nigeria)
Peggiore sconfitta
Russia 6 - 1 Camerun
Partecipazioni: Miglior risultato: Campionato del mondo
3 (Prima nel 1994)
Ottavi di finale, 1994 e 1998
Partecipazioni: Miglior risultato: Coppa d'Africa
15 (Prima nel 1963)
Vincitore, 1980 e 1994
Partecipazioni: Miglior risultato: Campionato del mondo
5 (Prima nel 1982)
Quarti di finale, 1990
Partecipazioni: Miglior risultato: Coppa d'Africa
15 (Prima nel 1970)
Vincitori, 1984, 1988, 2000, 2002
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IPA - International Police Association
NOTIZIARIO IPA - Marbella
a cura di Sebastián Suárez ([email protected])
Esperanto
Servo Per Amikeco
Español
Servicio por Amistad
Italiano
Servo per amicizia
English
Service though friendship
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Silhouette Lift: una grande novità in Chirurgia Plastica ed Estetica.
Il "Silhouette Lift" è una tecnica chirurgica mini-invasiva per il ringiovanimento cervico-facciale.
Questa tecnica si realizza mediante l’utilizzo di speciali fili chiamati Suture Silhouette, caratterizzate da particolari coni riassorbibili in acido poli-lattico, disegnate e realizzate da un bio ingegnere
californiano e introdotte nel mondo della Chirurgia Plastica.
La presenza di coni favorisce una forte e stabile trazione dei tessuti permettendo di conseguire un
aspetto più giovane e rilassato, sollevando i tessuti del terzo medio del viso.
Questa tecnica non può sostituire il lifting classico, ma rappresenta un procedimento chirurgico nuovo e minimamente invasivo in cui non residuano cicatrici visibili, indicato per pazienti con moderato
rilassamento cutaneo.
L’operazione si effettua in anestesia locale o con blanda sedazione e dura 45 minuti circa.
Recentemente l’utilizzo di tali suture è stato esteso al lifting del sopracciglio, del collo e del gluteo.
In particolare l’utilizzo delle Suture Silhouette per la gluteo-plastica rappresenta una valida alternativa ad altre tecniche come l’impianto di grasso o l’utilizzo di protesi.
Il recupero post-operatorio è molto rapido, il dolore spesso assente e solitamente le complicanze rare.
Non è solo il mondo dell’estetica che beneficia di questa innovativa sutura, ma anche il vasto campo
della Chirurgia Ricostruttiva: sta riscuotendo un notevole interesse l’uso delle Suture Silhouette per
la simmetrizzazione del viso nelle paralisi del nervo facciale. L’Università di Udine nel reparto di
Chirurgia Plastica è stata la prima in Europa ad utilizzare questo sistema per le paralisi del viso, seguita poi da Padova, Siena e molti altri centri.
All’estero ora anche il più grande ospedale di Parigi, Petie-Salpetriere, ha inserito questa metodica nelle procedure standard per il recupero di queste patologie.
La Spagna e l’Italia sono stati i primi paesi dopo gli USA ad utilizzare e divulgare l’uso delle Suture Silhouette, in quanto il dr. Franco Perego di Monza ed il
sottoscritto, dr. Roberto Pizzamiglio in Marbella, per anni abbiamo collaborato con il dr. Nicanor Isse di Newport Beach, California, che è il chirurgo che ha
ottimizzato l’uso di queste suture in chirurgia estetica.
Il ridotto traumatismo, la rapida guarigione dei pazienti e gli ottimi risultati ottenibili, fanno del Silhouette Lift il protagonista nelle innovazioni in Chirurgia
Plastica ed Estetica.
Dr. Roberto Pizzamiglio
[email protected]
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I MOTORI PER TERRA, ACQUA E ARIA
Tanti, “Guzzetti” nella Associazion
Malaguena de Motos Veteranas
LA STORIA DEL “GUZZINO”
A Malaga, esiste una associazione di proprietari di motociclette d’epoca che
mantiene in perfetta efficienza una trentina delle famose “GUZZI 65”, dette
“GUZZINO o GUZZETTO”. Ogni anno l’associazione organizza una concentrazione dei loro soci, percorrendo un itinerario che da Malaga arriva fino
a Los Pantanos del Chorro y Guadalhorce per un percorso di 138 chilometri.
Si tratta di una prova riservata unicamente alle motociclette Guzzi.
La moto veniva fabbricata negli stabilimenti di Mandello
dell’Ario (lago di Como), ed univa la economicità a delle prestazioni abbastanza simili a quelle
di una motocicletta di maggiori
dimensioni. Venne prodotta dal
1946 al 1954 in quegli anni invase le strade italiane e spagnole. Il
GUZZINO 65 venne progettato
da Antonio Micucci e solo nei
primi tre anni ne vennero costruiti 50 mila esemplari. Aveva
un motore a due tempi e negli
anni ‘50 venne prodotto con il
nome di “CARDELLINO” e la
cilindrata venne portata a 73cc.
La sua robustezza era basata su
una trave diagonale del telaio
che dall’asse di sterzo arrivava
diagonalmente al forcellone e
di lamiera stampata su cui poggiavano due piccole molle ammortizzanti. Il motore, con il
suo noto ticchettio, era appeso
esteriormente alla trave diagonale. Sul lato destro del serbatoio
era saldata la classica levetta del
cambio a tre marce. In realtà la
sua progettazione cominciò nel
1943 con l’intenzione di realizzare una moto economica compatibile con le difficoltà economiche
dei tempi di guerra. Dopo varie
prove, alla fine del 1954 la motocicletta cominciò a prendere forma e l’anno successivo esce dalla fabbrica il primo prototipo per
le prove su strada. Nell’aprile
del 1946 la “MOTOLEGGERO
65” apparve in forma definitiva e
venne subito accolta con entusiasmo in Italia ma anche all’estero.
Sopra: Un esemplare perfettamente conservato della Montesa Impala, precursora della Bultaco Metralla. Sotto: la Guillet, originariamente costruita in Belgio
e poi su licenza in Germania, dove prese il nome di NSU. Quella della foto equivalente della NSU KONSUL tedesca - è del 1938 ma venne immatricolata
nel 1943. In Spagna ne arrivarono pochi esemplari, quasi tutti dotati di sidecar e
destinati alla scorta dell'allora Presidente della II Repubblica Spagnola, Juan Negrín. Entrambe le moto - assieme ad alcuni Guzzini Hispania 65 in gran parte
efficienti - fanno parte della collezione di Ricardo A.Ruiz Ortuño, Direttore Commerciale Territoriale del Correos di Málaga.
Nel 1948 si spedivano due volte
al mese 20 motociclette a Buenos Aires. Il buon andamento
delle esportazioni fece nascere in
Spagna una concessionaria della
Moto Guzzi per produrre su licenza il GUZZI 65. Per la parte meccanica si fece un accordo
con ISA (Industrias Subsidiarias
de Aviación) di Siviglia e per il
telaio con la fabbrica Rabasa de
Mollet (Barcellona). Da queste
due fabbriche nell’agosto del
1949 la prima “MOTO GUZZI
HISPAÑA” cioè il “GUZZINO
SPAGNOLO” che presentava
alcune differenze rispetto al modello italiano come il comando
del gas sulla manopola destra rotante anziché con una levetta. Le
prime moto costavano 10 mila
pesetas e nel 1958 il prezzo salì a
11.700 pesetas. Nei suoi 15 anni
di permanenza del mercato il
Guzzino spagnolo non costò mai
più di 15.600 pesetas. Nel marzo
del 1950, scaduta con la Rabasa
la licenza per la fabbricazione di
1000 esemplari, si fece un accordo con la Mtisa (Estampaciones
metalicas Tis, Societad Anonima) e nacque la piccola GUZZI
HISPAÑA.
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Motori in volo nella storia
IL GOBBO MALEDETTO
Nato nella seconda metà degli anni trenta come versione militare del velivolo civile, il Savoia Marchetti SM.79 era un
trimotore dotato di motori Alfa Romeo 126 RC.34 da 750
hp ciascuno, l’armamento era costituito da 3 mitraglie, mentre l’armamento di caduta prevedeva varie combinazioni di
bombe, posizionate verticalmente all’interno della fusoliera, più due attacchi ventrali per i siluri. A causa della sua
torretta dorsale e del suo attacco micidiale, l’aereo venne
soprannominato “il Gobbo maledetto”.Ricevette il battesimo
del fuoco durante la guerra civile spagnola dove dimostrò
ottime doti di maneggevolezza e di velocità. Spesso riusciva
a mantenersi in volo anche con due soli motori. Le caratteristiche di galleggiamento consentivano all’equipaggio di
abbandonare l’aereo ordinatamente in caso di ammaraggio
forzato.
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A JEREZ CORRONO LE MOTO CLASSICHE
Al Vº Trofeo Deccla “Velocidad Clasica” e “Gran Premio Internacional
de Velocidad Clasica”, svoltisi nel
Circuito di Jerez de la Frontera fra
partecipanti di varie nazioni, Guido
Guarnieri, il toscano di Málaga già
famoso corridore motociclista e con
una sempre viva vocazione sportiva,
è arrivato settimo su 35 concorrenti
in sella alla gloriosa MV Agusta degli anni ‘70, una moto che fu 15 volte
Campione del Mondo con Giacomo
Agostini. DECCLA nasce nel 2000
da un gruppo di amici per rivivere le
proprie esperienze sportive e godersi le motociclette classiche da corsa.
Alcuni validi partecipanti alla competizione Deccla di Jerez: da sin. Luis Sanchez,Jose
Mª Crespo, Guido Guarnieri,Pere Auradell e Luis Mata.
Aerosiluranti
Modello............................................ Savoia Marchetti SM.79
Apertura Alare.................................. m. 21,20 Lurghezza......................................... m. 15,60 Altezza............................................. m. 4,60
Peso massimo................................... kg. 10,500 Velocità............................................ km/h 430 a 4000 m Autonomia........................................ km. 1.900 Quota di tangenza............................ m 7.000 Equipaggio....................................... 6
Esemplari Costruiti.......................... 1200 (MM.21051 -25395)
LA NAVE PIÙ GRANDE DEL MONDO
Si chiama "Oasis of the Seas", appartiene alla compagnia statunitense Royal Caribbean ed avrà il suo home port a Fort Lauderdale, in
Florida. Con 220 mila tonnellate di stazza, 16 ponti ed una capacità di 5.400 passeggeri in 2.700 camere, sarà la nave da crociera più
grande del mondo. E di gran lunga, considerato che le attuali navi più
grandi non superano le 150 mila tonnellate di stazza. La nave verrà
inaugurata a novembre 2009, ed il suo primo viaggio è previsto per il
12 dicembre dello stesso anno. Ma in tutto il mondo sono già aperte
le prenotazioni. L'"Oasis of the Seas" sarà una sorta di grande parco
divertimenti semovente, con il suo "Central Park" all'interno fatto di
alberi e cespugli, decine di piscine, simulatori di surf, spiagge artificiali e un'area giochi per tutta la sterminata lunghezza della nave.
Al Vº Trofeo Deccla "Velocidad Clasica", e "Gran Premio Internacional de Velocidad Clasica",svoltisi nel Circuito di Jerez de la
Frontera fra partecipanti di varie nazioni, Guido Guarnieri, il toscano di Málaga famoso per i suoi trascorsi di corridore motociclista e per la sua sempre viva vocazione sportiva, è arrivato settimo su 35 concorrenti in sella alla gloriosa MV Agusta 500 degli anni
'70, una moto che fu 15 volte Campione del Mondo con Giacomo Agostini.
Guarnieri, in sella alla italiana Patton 500 durante i giri di prova.
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Heladeria Ricci
c/ Dr. Ochoa, 8 - Coslada
Ristorante Per Bacco
c/del prado 15
Ristorante Boccon divino
c/castelló 81
Ristorante Anima e Core
c/Donados 2
Ristorante Maruzzella
c/R. Fernandez V. Nueva
Ristorante Pulcinella
c/Reguero 8
La Cantina Pulcinella
c/Reguero 9
Ristorante Pummarola
Avd. de Europa 17
Pozuelo de Alarcon
Ristorante Rigatoni
ctr. B. del Monte
Majadahonda
Ristorante Sicilia in Bocca
P. de Yeserias 7
Negozio e ristorante Acqua fredda
c/Maldonado 15
Ristorante Munich
Plz. Iglesias 10
San. Sebastian de los Reyes
Cafeteria Miguelangel
Avd. Circ. Loc. 4
Torrejon de Ardoz
CORDOBA
Heladeria Ricci – C/ Fuentes
Bacanegra,7
VALENCIA
Heladeria Ricci – C/ Pintor
Maella,32
I MIGLIORI RISTORANTI DELLA SETTIMANA
I giudizi sui migliori
ristoranti, secondo i
nostri lettori, verranno riportati settimanalmente in questo
spazio. I giudizi negativi e i nomi dei ristoranti ritenuti scadenti, non verranno pubblicati.
Sarai anche tu
fra i migliori
ristoranti?
QUESTA SETTIMANA I LETTORI CI CONSIGLIANO
TORREDENBARRA
(Tarragona)
Restaurante Il Capriccio: zuppa di pesce, spaghetti aglio e
olio, farfalle alla bolognese, risotto al nero di seppia, cosce di
anatra con prugne, melanzana
ripiena
P. CRUZ DE TENERIFE
Restaurante La Rosa di Bari:
cappelletti ripieni di carne con
salsa alla bolognese, tagliatelle
ai funghi, cannelloni alla panna, fettine alla bolognese, filetto
alle erbe
MARBELLA
ESTEPONA
Ristorante De’ Medici: mozzarella alla caprese, gamberi con salsa
“Dante Alghieri”, insalata “Ludovico il Moro”, fegato alla veneziana
modoro e basilico, filetto al pepe,
scaloppine al limone, tiramisù
MADRID
FUENGIROLA
TORREMOLINOS
Restaurante Dual: insalata di rucola
e parmigiano, bom-bom di formaggio caldo con miele noci e insalata,
pollo alla toscana
Restaurante Villa Tiberio: fettuccine al salmone, pasta colorata burro e salvia, porchetta,
agnello al barolo, ossobuco
Pizzeria La Gondola: pizza napoletana, pizza capricciosa, pizza
alla marinara, filetto “oscar”, filetto “Leonardo da Vinci”, soiola
“Trilussa”, insalata di verza
MALAGA
Restaurante El Pavone: lasagne
con verdure, spaghetti con po-
Restaurante Adriatico: pizza
quattro stagioni, pizza con prosciutto, rigatoni con salsa bolognese, pasta al forno
Restaurante Caput Mundi: risotto con zafferano e funghi con
lamine di oro, tagliatelle con
salsa di patè e anatra, carpaccio
di polipo con capperi
"Università della Cucina"
apre i suoi
"Ristoranti Italiani"
finalmente la vera cucina italiana a
Marbella - Puerto Banus - Estepona - Sotogrande
14/2008
Pag. 23
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9,30 Inno di Mameli - 9,45 La Sardegna - 11,30 La città di Barcellona - 13,00 A spasso per Toledo - 15,00 Visitiamo Assisi - 17,00 La storia di Mantova - 19,00 Aosta,
Regione a Statuto Speciale - 21,00 “Pulsar, Curiosità dal mondo” di MP - 22,00 Barcellona la Sacra Familia - 23,00 La squadra di calcio: Inter - 24,00 Inno di Mameli
giovedì 27 novembre:
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Storia del Medio Evo - 11,30 Storia del Partito Liberale - 13,00 Il Ducato dei Savoia - 15,00 I Musei Vaticani - 17,00 Il Quirinale
- 19,00 La vita di Claudio Villa - 21,00 La vita di Goya - 22,00 Il Duomo di
Milano - 24,00 Inno di Mameli
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Ceuta, città spagnola - 11,30 Visitiamo Saragozza - 13,00
Catania - 15,00 Il Palazzo Reale - 17,00 Come nasce Malaga - 19,00 Il Palazzo Pitti
di Firenze - 21,00 Gaetano Donizetti, la sua vita - 22,00 La vita di San Francesco
d’Assisi - 23,00 La Sardegna: Nuoro - 24,00 Inno di Mameli
martedì 18 novembre:
venerdì 28 novembre:
9,30 Inno di Mameli - 9,45 La storia del Flamenco - 11,30 I Re cattolici - 13,00
La storia della Fiat - 15,00 La vita di Gassman - 17,00 La vita di Dante Alghieri
- 19,00 La vita di Caterina de Medici - 21,00 Il Rinascimento - 22,00 La vita di
Peppino De Filippo - 24,00 Inno di Mameli
9,30 Inno di Mameli - 9,45 La Sicilia: Ragusa - 11,30 Pamplona - 13,00 Jerez - 15,00
La storia della Jiralda - 17,00 La città di Burgos - 19,00 Spagna: Melilla - 21,00 la vita
di Giacomo Puccini - 22,00 Roma: il Marchese del Grillo - 23,00 Botticelli - 24,00
Inno di Mameli
mercoledì 19 novembre:
sabato 29 novembre:
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Storia del Partito Socialista - 11,30 La storia di Pisa 13,00 "Pulsar, Curiosità dal mondo" di MP - 15,00 La storia di Bologna - 17,00 La
vita di Giovanni dalle Bande Nere - 19,00 La vita di Silvio Pellico - 21,00 Il Romanticismo - 22,00 La vita di Mazzini - 23,00 Notizie IPA - 24,00 Inno di Mameli
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Spagna: Valencia - 11,30 Andalucia: Cordoba - 13,00 La
città di Vercelli - 15,00 Segovia e il suo acquedotto romano - 17,00 Storia delle isole
spagnole - 19,00 Italia: Isola d’Ischia - 21,00 Gli sbandieratori di Gubbio - 22,00 La
vita di Antonio Stradivari - 23,00 Il fascino di Marco Polo - 24,00 Inno di Mameli
giovedì 20 novembre:
domenica 30 novembre:
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Intervista Audemars Piguet, gli orologi più belli del mondo - 11,30 Intervista direttore Rio Real Golf - 13,00 Intervista a Sandro, ristorante
Villa Tiberio di Marbella - 15,00 Intervista Contessa Romanones - 17,00 Intervista
al Vice Console di Malaga - 19,00 Storia Nazionale di calcio del Ghana - 21,00 La
storia di Firenze - 22,00 Vita di Ungaretti - 23,00 La storia di Perugia - 24,00 Inno
di Mameli
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Emilia Romagna: Reggio Emilia - 11,30 Presidente del
Governo Spagnolo Adolfo Suarez - 13,00 Benvenuto Cellini - 15,00 Roma: le Terme
di Caracalla - 17,00 Spagna: il Principato di Asturia - 19,00 Cavour e la sua Italia 21,00 Giulio Cesare - 22,00 Il politico Alcide De Gasperi - 23,00 La storia del Campidoglio - 24,00 Inno di Mameli
venerdì 21 novembre:
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Le montagne spagnole - 11,30 Spagna: Salamanca e la sua
università - 13,00 Oviedo - 15,00 Italia: Trieste - 17,00 Modena - 19,00 La storia di
Santander - 21,00 I fiumi italiani - 22,00 L’Isola del Giglio - 23,00 Bergamo - 24,00
Inno di Mameli
Sabato 22 novembre:
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mercoledì 26 novembre:
lunedì 17 novembre:
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Intervista Vito Anav, Comites Israele - 11,30 La Storia
di Pisa - 13,00 La storia di Napoli - 15,00 Vita di Modigliani - 17,00 Come nasce
Cinecittà - 19,00 Storia della grande Olivetti - 21,00 Vi raccontiamo Genova - 22,00
La dinastia Caproni - 23,00 La storia di Malaga - 24,00 Inno di Mameli
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I vetri di Murano - 24,00 Inno di Mameli
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Intervista Console De Blasio, Las Palmas - 11,30 La storia
di Urbino - 13,00 Come è nato il ventaglio - 15,00 Parliamo di Bologna - 17,00 La
vita di Padre Pio - 19,00 Raffaello Sanzio, il pittore italiano - 21,00 Il Presidente della
Repubblica Sergio Leone - 22,00 Velasquez e le sue opere - 23,00 Come è nato il
Carnevale - 24,00 Inno di Mameli
lunedì 1 dicembre:
martedì 2 dicembre:
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Spagna: Santiago de Compostela - 11,30 Italia: Orvieto
- 13,00 La Rocca di San Leo - 15,00 Cesena - 17,00 Montefalco, balcone d’Italia 19,00 Basilicata: Matera - 21,00 Cagliostro - 22,00 Piemonte: Torino - 23,00 Toscana:
Firenze - 24,00 Inno di Mameli
domenica 23 novembre:
9,30 Inno di Mameli - 9,45 La torera italiana Florencia - 11,30 La vita di Giocchino
Rossini - 13,00 Intervista a Angela Barusi - 15,00 Il regista/attore Vittorio De Sica 17,00 La storia dell’Opus Dei - 19,00 Vi parliamo di Totò - 21,00 Intervista a Vittorio
Emanuele Pisani - 22,00 La dinastia dei Borgia - 23,00 Salvatore Quasimodo, la
vita - 24,00 Inno di Mameli
lunedì 24 novembre:
9,30 Inno di Mameli - 9,45 Intervista a Carmen Diaz Assessore Cultura Marbella 11,30 Picasso, vita e opere - 13,00 Vulcani, Stromboli - 15,00 Granada - 17,00 Museo
El Prado - 19,00 La storia di Palermo - 21,00 Il Teatro La Scala - 22,00 Vita di Casanova - 23,00 La Spagna - 24,00 Inno di Mameli
martedì 25 novembre:
9,30 Inno di Mameli - 9,45 La città di Ferrara - 11,30 Cadiz - 13,00 Gubbio, la città
di pietra - 15,00 La Reggia di Caserta - 17,00 Malazzo Madama a Roma - 19,00 La
storia della Sicilia - 21,00 La fine di Pompei - 22,00 Vita di Palmiro Togliatti - 23,00
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Programma Attività 2008
Venerdì 28 Novembre
Cena Sociale
Dicembre (data da precisare)
Pesca Benefica
Direttore: Giulio Rosi - Capo Redattore: Paola Pacifici - Grafica e impaginazione: Mauro Piergentili, Maria Giulia Nuti
Roma (Italia) +39 06 916505410 - Gubbio (Italia) +39 329 6123628 - Fax +39 075 96731179 - Giornale "Mondoitaliano" - Rivista "Regioni" - Agenzia
quotidiana "Press Italia" - www.pressitalia.net
Il Giornale Italiano de España - Direzione e redazione - +34 647952382/670030227 - www.mondoitaliano.net - [email protected]
Impreso por Corporación de Medios de Andalucia, S.A. D.L.: MA-884-2008

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