vedi PDF - Giordano Mazzi
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L U G L I O / AG O S TO 2 0 0 9 06 € 6,90 • RIVISTA CON CD-ROM • LUGLIO/AGOSTO 2009 IL SOUND DEI BEATLES • NATIVE INSTRUMENTS MASCHINE • THOMAS BERGERSEN E L’ORCHESTRA HOLLYWOODIANA Il sound dei Beatles Le tecniche, gli strumenti e la storia Native Instruments Maschine Thomas Bergersen e l’orchestra hollywoodiana HEAVYOCITY EVOLVE WAVES TONY MASERATI COLLECTION IK MULTIMEDIA AMPLITUBE FENDER CYCLING ’74 MAX 5 SSL MATRIX FOCUSRITE LIQUID 4PRE CHANDLER GERMANIUM 500 PRE KRK RP5 G2 90006 9 771825 662001 Anno V - Mensile - N°6 luglio/agosto 2009 Poste Italiane Spa - Sped. in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito inviare al CMP Roserio per restituzione al mittente previo pagamento resi PRODUZIONI INDIPENDENTI RED HOUSE BLUES BAND A cura della redazione RED HOUSE BLUES BAND LET ME DRIVE Quando alla Ferrari hanno realizzato, nel 2006, un CD con la rielaborazione di brani musicali di alcuni loro clienti, suonati da una band composta dai loro ingegneri, non si aspettavano un successo tale per un’edizione limitata a 5.000 copie andate a ruba. A distanza di tre anni, arriva il nuovo CD, sempre in edizione limitata in tutti gli Store e prodotto artisticamente da Giordano Mazzi, deus ex machina anche del primo CD. I proventi, in entrambi i casi, sono stati destinati alla beneficenza. Fig. 1 - Giordano Mazzi nel suo studio CM&PS Quando hai cominciato questa nuova produzione per Ferrari, ti è stato chiesto un sound particolare o hai deciso tu come lo volevi? Giordano Mazzi La Red House Blues Band nasce nel 2004 dalla passione comune di un gruppo di ingegneri Ferrari, per il suono rock dei loro motori e per la musica dei tanti proprietari famosi. Il primo CD (She’s The Red One) del 2006 è un omaggio alle grandi canzoni di clienti Ferrari. Insieme alle chitarre, tastiere e a quanto contribuisce a realizzare un ottimo sound rock, non potevano mancare i suoni e le melodie dei motori Ferrari. Strada facendo, mi sono accorto che il rombo dei motori Ferrari, inserito tra gli altri strumenti tradizionali, diventava un componente del gruppo insostituibile e di grande effetto. Questo è il sound di riferimento anche per Let Me Drive. A differenza del primo che era prevalentemente formato da cover, in questo ci sono diversi brani inediti scritti da me per esaltare i suoni dei motori in melodie rock e funk. Sono presenti due cover: Nuvolari di Lucio Dalla e Dune Mosse di Zucchero. In quest’ultima mi è piaciuto sperimentare un nuovo assolo, sostituendo la parte del mitico Miles Davis con un altro mitico attacco, quello dell’otto cilindri F2006, eseguito da Michael Shumacher sulla pista di Fiorano in un giro cronometrato. CM&PS Cosa hai tenuto della fase di preproduzione e che setup hai usato? GM Nella fase di pre-produzione, utilizzando al massimo le potenzialità creative di Logic Pro, ho sperimentato le possibilità di utilizzo dei motori come strumento musicale, campionati nella galleria del vento con l’aiuto del direttore tecnico Ing. Roberto Fedeli, leader della band. Già in questa fase, ho inseri- to molte parti di chitarre per dare un suono immediato e veritiero agli arrangiamenti in corso. Come da prassi, successivamente ho sostituito le guide di batteria, basso, voci e sezione fiati con le parti suonate dai musicisti. Tutta la preproduzione è stata fatta su MacPro a 2,66 GHz interfacciato con tre Motu 2408 MK3, ascolti ADAM P11A e Dynaudio BM15A. Il set up comprende Yamaha Motif XS7, Clavia NordStage, Access Virus TI, Roland Fantom, un perfetto Fender Rhodes MKII e alcuni plug-in insostituibili come Spectrasonics Omnisphere e Stylus RMX, le collezioni Korg Digital e Analog, la gamma Native Instruments Komplete 5, IK Multimedia Philharmonik e Sampletank 2. Per le voci e i cori ho utilizzato microfoni Brauner Phantera e Røde K2 attraverso un Pre Avalon 737. Il mix è stato eseguito su Pro Tools HD3. CM&PS I mix sono distribuiti tra Luca Bignardi, Sabino Cannone e Roberto Barillari. Cosa ti ha fatto propendere ad affidare un pezzo all’uno piuttosto che all’altro? GM Ho fatto ascoltare a tutti i brani usciti dalla preproduzione e loro, assecondando il proprio gusto, mi hanno proposto la divisione dei mix. Questi grandi fonici, che conosco e stimo da tempo, sanno dare ogni volta la loro impronta indispensabile per valorizzare un arrangiamento. CM&PS Il mastering, a cura di Luca Bignardi, è brillante e molto diverso da quello a cui siamo abituati. Che scelte avete operato in questo caso? GM Non gradendo le esasperanti compressioni dei prodotti discografici di quest’ultimo decennio, avevo chiesto già in fase di mix un livello di segnale già ottimizzato, come si faceva nei dischi di riferimento degli anni 80/90. l confronto costruttivo tra la mia esperienza e quella enorme di Luca ha prodotto un risultato che a me piace tantissimo. www.giordanomazzi.it www.rhbb.eu www.ferrari.com 76 LUGLIO/AGOSTO 2009 [COMPUTER MUSIC & PROJECT STUDIO ]