“Terroir” e l` identità dei nostri vini

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“Terroir” e l` identità dei nostri vini
“Terroir” e l’ identità dei nostri vini
Di fronte alla forte concorrenza dei vini esteri, il settore vitivinicolo si sta organizzando. Si è
così creata l’interprofessione Svizzera del vino (ISV) con sede a Berna la quale ha
recentemente inaugurato una nuova struttura allo scopo di meglio raggruppare le due grandi
famiglie dell’economia vitivinicola. Da una parte la produzione: formata dai viticoltori, dalle
cantine e dalle cooperative viticole e dall’altra i “trasformatori” o vinificatori e i negozianti di
vino.
La stessa ISV ha inoltre istituito un nuovo organo competente per il promuovimento del vino
svizzero (la Swiss Wine Communication), con il coinvolgimento di tutte le regioni viticole del
paese. Questo non soltanto per l’esportazione ma anche per il mercato indigeno. L’idea di
creare un osservatorio del mercato del vino comincia a fornire i primi risultati sulle tendenze
del consumatore e la commercializzazione del vino nel nostro paese. Parte di questo studio è
stata recentemente presentata nell’ambito della riuscitissima festa del vino “tirabuscön”
tenutasi al mercato coperto di Giubiasco e organizzata dalla locale sezione della Federviti.
Diverse altre iniziative sono in questo periodo in corso nell’obiettivo comune di far conoscere la
molteplice diversità della produzione vitivinicola, per esempio la pubblicazione di una prima
guida dei vini Svizzeri.
A livello Cantonale, proprio in questi giorni l’Associazione viticoltori-vinificatori ticinesi ha
organizzato un’interessante degustazione dei loro migliori prodotti dell’annata 2002
pubblicando per l’occasione anche un opuscoletto guida, che rende bene l’idea del dinamismo
di questa categoria di professionisti.
Molte proposte dunque, le quali mirano in primo luogo a fare conoscere la qualità e la diversità
dei nostri vini e a sostenere gli sforzi e l’impegno dalle aziende vitivinicole per far fronte alle
nuove esigenze di mercato.
Ma i vini ticinesi hanno una loro identità oltre al fatto di provenire dallo stesso
territorio?
In primo luogo la produzione si distingue con delle caratteristiche uniche nel mondo, coltiviamo
più di venti vitigni ma solo uno, il Merlot rappresenta più del 80% dell’intera produzione. A
questa diversità, va aggiunto la gran variabilità di climi e suoli che a loro volta possono
influenzare in modo marcato la tipicità dei vini, in particolare dei vini Merlot.
Non risiede forse nella diversità d’ambienti un’importante prerogativa per il futuro
della nostra viticoltura?
Conoscere i “terroir” e valorizzarli attraverso le denominazioni d’origine è sicuramente una
strada percorribile che ci può portare ad una migliore identificazione dei nostri vini.
Il nome del vitigno, anche pur importante non è da solo sufficiente per garantire una notorietà
a lungo termine, se non è associato all’origine, ad un “terroir”. La conoscenza scientifica sui
fattori specifici del terroir interessa numerosi paesi viticoli, non soltanto in Europa ma anche
nel Nuovo Mondo. La viticoltura Svizzera, grazie all’aiuto della Confederazione e di tutti i
professionisti del settore vitivinicolo hanno realizzato un importante progetto sull’insieme del
territorio viticolo del cantone di Vaud. Il suolo e il clima sono stati identificati e cartografati e i
metodi usati per la caratterizzazione sono stati verificati con uno studio specifico sul
comportamento della pianta. A questo studio pilota, sono seguiti altri progetti di valorizzazione
dei terroir, attualmente in corso nei Cantoni viticoli di Neuchatel, Vallese e Ginevra.
Le prospettive offerte da questi studi sono di diverso tipo.
Per i viticoltori, una migliore conoscenza dei fattori che influiscono sulla produzione (suolo e
clima), significa avere in mano uno strumento utile per affinare e migliorare le tecniche di
gestione del vigneto. Inoltre l’informazione sul tipo di terroir permette di individuare la migliore
combinazione possibile tra ambiente e vitigno.
Per quanto riguarda la commercializzazione del vino le conoscenze sul terroir si rilevano
particolarmente utile per meglio distinguere il prodotto e promuovere il marketing. Per il
consumatore il quale è sempre più interessato all’origine dei prodotti potrà contare su una
informazione più precisa.
M.Ferretti, Agroscope RAC. Cadenazzo.
PROGETTO
TERROIR
IN
Il progetto è lo
studio dell’interazione tra
viticoltura e ambiente
TICINO
PROGETTO
TERROIR
IN
Come è organizzato
il progetto
Con l’opera riprodotta a sinistra, oltre a rendere omaggio
all’artista pittrice Meret Oppenheim, Federviti vuole visualizzare in modo
simbolico e artistico lo studio del “Terroir” del Cantone Ticino.
Opera: Il segreto della vegetazione, 1972, 97 x 197 cm,
Olio su carta di lino, Collezione Hermann und Magrit Rupf
TICINO