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TRIMESTRALE DELLA SEZIONE DI LECCO
Anno 59° - N. 1 Gennaio/Febbraio/Marzo 2012
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro
“Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46)
art. 1. comma 2 DCB” - CMP Milano Roserio
Direttore Responsabile: Angelo Sala
Redattore Capo: Nino Venditti
Redattori: Augusto Cogliati, Emiliano Invernizzi,
Cristian Mornico, Ivan Piazza, Luigi Bossi
Redazione presso A.N.A. Lecco:
Via Pescatori, 23 - Telefono 0341.364.108
Autoriz.: Trib. di Lecco n. 31 del 3-9-53
Grafica: PrePrint - Lecco
Stampa: La Grafica - Molteno (LC)
Merate
Linea Cadorna
pagina 5
pagina 11
Merate ha ricordato ancora
gli eroi di Nikolajewka
Gli alpini al lavoro per dare
un futuro alla nostra storia
4 febbraio 2012
Visita guidata il 3 giugno
NOTIZIE IN BREVE
pagina 10
VITA DEI GRUPPI
pagina 15
NOTIZIE SPORTIVE
pagina 21
ANAGRAFE ALPINA
pagina 21
Novant’anni con gli Alpini lecchesi
«1922-2012. 90 anni con le penne nere lecchesi» è il felicissimo
slogan che accompagnerà, tutto
quest’anno, i festeggiamenti per il
novantesimo di fondazione della
nostra Sezione. Felicissimo perché
sintetizza una storia e immagina
un futuro che continua già oggi.
Il calendario dei festeggiamenti sarà aperto, il 31 marzo, dal
Concerto del Coro Grigna e dalla consegna della Borsa di studio Corrado Pedroni, istituita
nel 1991 per ricordare l’ufficiale
degli Alpini, ad un ricercatore. Il
concerto, affidato quest’anno ai
gruppi della città, si terrà nel salone cine teatro della parrocchia
di Belledo.
Il secondo appuntamento, quello
che suggellerà nell’incontro con
la città, questi novant’anni di storia della Sezione, è in calendario
il 14 e 15 aprile, proprio con la
celebrazione del Novantesimo di
fondazione.
Il calendario dei festeggiamenti:
il 15 aprile la sfilata per le vie di Lecco
1922 - 2012
90 anni
con le penne nere lecchesi
Sabato 14 - Domenica 15 aprile 2012
Inaugurazione 90° di fondazione
(continua a pagina 4)
Sabato 14 aprile
ore 14.30
-Arrivo marcia del 90°.
ore 14.45
-Arrivo della Fanfara Brg. Alpina
Orobica Congedati da P.za
Garibaldi a P.za Cermenati.
ore 15.30
-Alzabandiera.
-Concerto Fanfara Brg. Alpina
Orobica Congedati in P.za
Cermenati.
-Deposizione corona di alloro al
Monumento dei Caduti.
Domenica 15 aprile
ore 9.00
-Accoglienza gonfaloni, vessilli
e gagliardetti al Santuario della
Vittoria.
ore 9.30
-Messa al Santuario della Vittoria
e deposizione corona di alloro
nella cripta.
ore 11.00
-Sfilata per le vie cittadine.
Novant’anni, una tappa importante
L’assemblea sezionale
90 anni, una tappa importante per la vita di una Sezione. Noi Alpini che
abbiamo familiarità con la montagna sappiamo che durante un’ascensione, ogni tanto, è necessario fermarsi un attimo, guardare alla strada
percorsa, valutare bene la posizione, le condizioni e riprender fiato per
poi ripartire decisi verso la meta. Questo deve essere il senso di questo
90°, la strada è ancora lunga, ci attendono tanti impegni, tanta gente fa
affidamento su di noi e non dobbiamo deluderla. Fermiamoci un attimo e valutiamo la strada percorsa, se le mutate condizioni lo impongono, cerchiamo, senza rinunciare al nostro passato ed ai nostri valori, di
adattarci come sempre abbiamo fatto nella nostra storia e poi ripartiamo con rinnovato impegno.
Mariano Spreafico
Vicepresidente sezionale e consigliere nazionale
Nel segno della novità logistica
l’annuale assemblea dei delegati,
la riunione ufficiale più importante e significativa per la vita
della Sezione. Non più in casa
d’altri ma, per la prima volta, in
casa nostra, nella sede operativa
di Pescate. Un segnale non formale, ma sostanziale, visto che
la stessa espressione è stata usata dal presidente sezionale, Luca
Ripamonti, che ha aperto la sua
relazione con queste parole: «Gli
spazi sono ristretti, ma sono certo
che staremo bene a casa nostra».
La casa evoca immediatamente
gli affetti. Ecco quindi il ricordo
particolare per coloro che sono
andati avanti. Ripamonti ha, in
particolare, ricordato i reduci
e coloro che hanno avuto cariche sociali: Giuseppe Cameroni,
Giannino Mauri, Giovanni Milani, Leonardo Ladiga, Basilio Corti,
(continua a pagina 2)
notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Una delle Sezioni più belle d’Italia
Lo ha sostenuto il presidente Luca Ripamonti all’assemblea annuale
Il consiglio sezionale
(continua dalla pagina 1)
Rinaldo Devizzi, Piero Carnovali,
Franco Galli, Virgilio Sesana, aggiungendo un affettuoso e commosso ricordo anche per Mario
Ostinelli, storico presidente della
Sezione di Como.
E sempre in tema di affetti, ecco
il pensiero «riconoscente e affettuoso» che va agli Alpini in armi,
impegnati in missioni in Italia e
all’estero e dovunque le circostanze lo richiedano: «essi sono degli
ottimi soldati, hanno raggiunto un
eccellente livello di preparazione e
– sottolinea Ripamonti - svolgono
il lavoro loro affidato in modo professionale e molto umano».
La forza
della sezione
La relazione del presidente entra
subito nel vivo con i numeri che
indicano la forza della Sezione al
31 dicembre 2011: 4594 soci alpini, 59 in meno dei 4653 del 2010;
1245 soci aggregati, 18 in meno
dei 1263 di un anno prima. Gli
Alpini scendono di numero e aumenta l’età media. Per contro aumentano i gruppi che fanno capo
alla Sezione che nel 2011 ha salutato la nascita del nuovo gruppo
di Garbagnate Monastero Brongio e quest’anno ha già salutato
l’ingresso del gruppo di Vendrogno proveniente dalla Sezione di
Como. Il numero totale dei gruppi
è salito a 70 nel 2011 ed è attualmente di 71. E questo è solo uno
dei segni di vitalità della Sezione.
Al consiglio sezionale – la cui attività è stata «partecipata, attenta e
puntuale» (parola di presidente) –
va una significativa attenzione: «È
un consiglio giovane – sottolinea
Ripamonti – e mi permetto di dire
anche molto unito e motivato».
Nell’anno trascorso 11 sono stati
i consigli di presidenza, 10 quelli
sezionali. Ma ciascun consigliere
sezionale ha un ruolo e uno o più
incarichi; tutti sono collegati con
le rispettive zone e coordinano
le riunioni; sono il tramite tra il
consiglio e le zone stesse; hanno
lavorato alacremente, ottenendo
buoni risultati. Lo stesso vale per
i revisori dei conti.
Dopo regolari votazioni il giovane
Raffaele Tavola (capogruppo di
Airuno) è subentrato al consigliere scaduto Beppe Saetti, il quale è
stato ringraziato con un forte applauso per il lodevole lavoro svolto in questi ultimi anni.
Consiglieri eletti per il triennio
2012-2014: Franco Farina, Emiliano Invernizzi, Raffaele Tavola,
Cesare Goretti, Franco Ciresa.
Revisori effettivi: Enzo Vavisa,
Giovanni Grosso, Giordano Mondani; revisori supplenti: Tarcisio
Colombo, Dario Ripamonti.
Le manifestazioni
Il presidente Ripamonti traccia
un bilancio davvero confortante delle manifestazioni sezionali dell’anno scorso, aperte il 29
gennaio con la commemorazione
della battaglia di Nikolajewka a
Intervento del vicario Spreafico
I delegati partecipanti all’assemblea
cura del gruppo di Merate, grazie
al quale «anche la nostra Sezione
fa memoria di questo evento che
ha ancora oggi una risonanza nazionale».
Vengono poi passati in rassegna
il concerto del Coro Grigna con
la consegna della borsa di studio
Corrado Pedroni (alla memoria)
curata dal gruppo di Esino Lario;
l’evento coordinato dalla prefettura lecchese per i 150 anni dell’unità
d’Italia dapprima con la presenza
del Coro Grigna e del Coro dell’Adda alla messa celebrata alla croce
del Pizzo d’Erna dal prevosto di
Lecco, poi su tutte le cime lecchesi
di nostra competenza dove, ha ricordato sempre il presidente, «abbiamo issato il tricolore e acceso
Assemblea sezionale
L’Unità di Protezione Civile
Intervento del presidente Ripamonti
pagina 2
«L’Unità di Protezione Civile, intitolata a Sandro Merlini, esiste
da 23 anni e fa sentire alta la sua
voce. I numeri che ogni anno
danno un’idea di questa attività
sono impressionanti, non solo e
non tanto per l’entità dei lavori
effettuati dai volontari, quanto
per l’ideale di solidarietà vera
che caratterizza i loro interventi;
questi interventi sono quotidiani
e davvero parecchio impegnativi.
Il consiglio direttivo ha delibera-
to che ogni persona non alpino
che chiede di essere iscritto al
volontariato di protezione civile
debba per un anno partecipare
attivamente alla vita del gruppo e solo dopo potrà chiedere
di passare nelle file del volontariato con il benestare del suo
capogruppo. In questo modo riteniamo di risolvere il problema
di chi si iscrive solo per fare protezione civile e con la nostra associazione non c’entra niente».
Anno 59 - numero 1
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
fumogeni biancorossoverde: tutti
noi uniti intorno alla nostra bandiera simbolo dell’unità d’Italia. E
dell’unità degli Alpini».
Ottimo il bilancio della partecipazione sezionale all’adunata nazionale a Torino, il cui accenno Ripamonti chiosa con un riferimento
personale: «Permettetemi di ricordare il piacere e la commozione
che provo nel salutarvi sull’attenti
alla fine della sfilata: è l’unico momento della vita sociale nel quale
riesco a rendere gli onori agli alpini di quella che senza timore di
smentite considero una delle più
belle sezioni d’Italia!».
È la premessa al raduno sezionale al Cazzaniga Merlini ai Piani di
Artavaggio in Valsassina, «il nostro
bellissimo rifugio» lo chiama Ripamonti, bene organizzato e intensamente partecipato. La bandella
rallegra la cerimonia, tanti gli alpini e famigliari presenti.
E più ancora alla cerimonia di consacrazione della chiesetta votiva
del Battaglione Morbegno al Pian
delle Betulle, giornata caratterizzata dal brutto tempo, con una cerimonia più raccolta e partecipata:
«Sono state benedette sei nuove
marmette in quell’atmosfera così
emozionante che si crea all’interno della chiesa quando il coro
accompagna la lettura dei nomi
al canto alpino – ha sottolineato
Ripamonti –; è un momento magico dove sembra vero che gli alpini
che sono andati avanti in guerra
siano lì ad accogliere i nuovi venuti
che per loro hanno sciolto il voto.
Sta qui il significato di questa celebrazione e sta a noi renderlo vivo
anno dopo anno».
Poi la veloce carrellata sulle altre
manifestazioni sezionali: la Traversata del Triangolo Lariano, gara di
skyrunning individuale maschile e
femminile per la cui organizzazio-
Premiazione del campione Davide Fazzini
ne fioccano i complimenti agli alpini di Valmadrera; Trofeo «Casari»
al campione sezionale 2012 di slalom Davide Fazzini (Gruppo Margno Crandola); la «cerimonia della
memoria» al Santuario di Lezzeno,
con altrettanti complimenti agli
alpini di Bellano; infine il concerto della Banda sezionale (toccato
questa volta ad Airuno) i cui componenti, parola di presidente, «ci
ripagano con un impegno tale che
in quell’occasione pare di ascoltare
un concerto per orchestra. Bravi!»
nel corso del quale vengono assegnate le borse di studio alla memoria di Ugo Merlini che, ricorda Ripamonti, «hanno dato buoni frutti
e speriamo che i ragazzi che abbiamo premiato nel corso di questi
lunghi anni diventino protagonisti
in una Italia che ha bisogno di volti
giovani, nuovi, motivati».
Trofeo «Casari» al Gruppo Valmadrera
fotografiche, proiezioni, protagonisti un buon numero di gruppi.
La commissione cultura, da sola,
ha tenuto 22 incontri con scuole,
oratori e parrocchie, nonché con
alcuni gruppi alpini: «è il seme
che mettiamo nella fertile terra
dei nostri ragazzi».
Sono sempre parole, quelle citate,
del presidente, che gratifica anche queste pagine: «Il giornale è
cresciuto in qualità» ricordando
che «l’informazione è attiva anche sulla rete».
Questo prima dei ringraziamenti
finali ai capigruppo, ai consiglieri sezionali, ai collaboratori «che
con tanta buona volontà continuano a tenere alto il livello della
nostra sezione. C’è molta com-
Il Calendario Sezionale ANA
Attività culturali
Ai giovani guarda con particolare
attenzione questo capitolo delle
attività della Sezione e dei gruppi,
capitolo che vede anche la partecipazione attiva agli incontri del
Centro studi nazionale. Davvero
lungo ed eloquente l’elenco di
incontri, serate a tema, mostre
31
14
15
12/13
Assemblea sezionale
Gennaio-Febbraio-Marzo 2012
MARZO
Festeggiamenti 90° di fondazione della sezione 1922-2012
Apertura festeggiamenti con concerto del Coro Grigna e consegna
Borsa di Studio Corrado Pedroni
APRILE
Festeggiamenti 90° di fondazione della sezione 1922-2012
Marcia del 90° da Paderno d’Adda a Lecco
Concerto della Fanfara dei Congedati Brg. Alpina Orobica a Lecco
Festeggiamenti 90° di fondazione della sezione 1922-2012
Messa nel Santuario della Vittoria a Lecco
e sfilata per le vie cittadine
MAGGIO
Adunata Nazionale a Bolzano
20 Gruppo Robbiate - 40° di Fondazione
La cerimonia del ricordo
«È tradizione ormai ritrovarci a
novembre al Santuario di Lezzeno a Bellano per la cerimonia del
ricordo, per una preghiera davanti all’effigie di quella Madonna del Don tanto cara ai nostri
reduci. Questo evento ha assunto
il rango di evento sezionale a rimarcare l’importanza delle radici
alpine, a tenere ben saldi i nostri
principi di uomini che hanno
dato chi in pace e chi in guerra a
volte la vita, a volte anche solo un
pattezza nel consiglio sezionale,
merito di tutti, giovani e meno
giovani. C’è molta unione con le
zone, merito dei consiglieri. C’è
fervore nel lavoro, segno che c’è
serenità e unità d’intenti. Questo
era l’obiettivo che inseguivo da
tanti anni e adesso sono contento
di averlo raggiunto con successo
pieno. L’esperienza mi fa dire, alla
luce di tanti eventi ormai superati,
che laddove vi sono persone prive
di pregiudizi, disponibili al fare e
non al solo criticare, otteniamo risultati all’altezza della associazione e sono quindi grato a chi è oggi
presente in consiglio per il comportamento corretto, costruttivo e
amichevole che ha saputo creare.
W gli Alpini, W l’Italia!».
anno di lavoro comune; gli alpini,
esercito di popolo e per il popolo, esercito per difesa e non per
offesa, gente di montagna tenace
e indomabile a salvaguardia del
proprio ambiente e geloso delle
tradizioni, gente di un’Italia che
non fatica a trovarsi unita proprio nel nome della nostra terra,
l’Italia. Per questo sollecito a portare ogni anno a Lezzeno i vostri
gagliardetti, per non perdere il
senso di quell’unità».
24 Presentazione ufficiale Linea Cadorna alla stampa ed alle autorutà
GIUGNO
3 Visita guidata alla Linea Cadorna
LUGLIO
al rifugio Cazzaniga Merlini con la partecipazione
15 Raduno
del Presidente Nazionale Corrado Perona
SETTEMBRE
Cerimonia celebrativa consacrazione chiesetta votiva
2 53ª
Btg. Morbegno al Pian delle Betulle
30 Campionato nazionale di Corsa in Montagna a Perledo
OTTOBRE
15 Raduno 2° Raggruppamento a Sondrio
DICEMBRE
Festeggiamenti 90° di fondazione della sezione 1922-2012
15 Chiusura festeggiamenti con concerto della banda sezionale
e consegna borsa di studio Ugo Merlini
pagina 3
notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Novant’anni con
gli Alpini lecchesi
(continua dalla pagina 1)
Il programma dettagliato è in prima pagina: il via alla due giorni
sarà dato, a Lecco, nel primo pomeriggio di sabato 14 aprile con
l’arrivo della marcia del 90° che
partirà al mattino da Paderno
d’Adda e raggiungerà Lecco dopo
aver reso omaggio ai Monumenti
ai Caduti dei vari paesi, in ciascuno dei quali la marcia stessa vedrà ingrossare le proprie fila. Alla
marcia farà seguito l’arrivo della
Fanfara Brigata Alpina Orobica
Congedati che sfilerà da piazza
Garibaldi a piazza Cermenati per
l’alzabandiera. Seguirà, in piazza,
il concerto della Fanfara che sarà
concluso dalla deposizione della
corona di alloro al Monumento
ai Caduti. Domenica 15 il centro
cittadino si riempirà di Alpini:
vessilli sezionali e gagliardetti
dei gruppi saranno accolti nel
Santuario della Vittoria dove
alle 9,30 sarà celebrata la messa
seguita dalla deposizione della
corona di alloro nella cripta sacrario. Quindi la sfilata per le vie
cittadine.
Il 24 maggio, giorno anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale,
la presentazione ufficiale della
Linea Cadorna, il sistema fortificato realizzato nel corso di quel
conflitto, che gli Alpini lecchesi
hanno recuperato e restaurato nel
tratto che dall’abitato di Corenno
Plinio sale fino al confine con il
territorio di Vestreno. Pochi giorni
dopo, il 3 giugno, la visita guidata
alla Linea Cadorna.
Il 15 luglio uno dei momenti più
attesi di tutto il calendario dei
festeggiamenti del novantesimo. L’annuale raduno al Rifugio
Cazzaniga Merlini ai Piani di
Artavaggio, dove sono in fase di
completamento i lavori di messa
a norma approfittando dei quali sarà ricavato, nella parte più
vecchia, uno spazio espositivomuseale, vedrà la partecipazione del presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Corrado
Perona.
È il primo dei due grandi appuntamenti estivi. Il secondo si terrà
il 2 settembre con l’annuale rinnovarsi della cerimonia celebrativa della consacrazione della
chiesetta votiva del Battaglione
Morbegno al Pian delle Betulle.
Il 30 settembre ci sarà una manifestazione sportiva a carattere
nazionale: il campionato di corsa in montagna che si disputerà
nel territorio di Perledo, in quella
straordinaria cornice ambientale
tra lago e monti che è la princi-
pale caratteristica del nostro territorio.
La chiusura dei festeggiamenti del novantesimo è fissata al 15
dicembre, anche in questo caso
con il rinnovarsi di un altro appuntamento ormai tradizionale nel
calendario sezionale: il concerto
della Banda nel corso del quale
ci sarà la consegna delle Borse di
Studio Ugo Merlini con le quali la
Sezione di Lecco dell’Associazione
Nazionale Alpini, dall’ormai lontano 1973, tiene vivo il ricordo del
suo presidente che è stato anche
presidente nazionale degli Alpini,
premiando studenti meritevoli.
Poi affronteremo i secondi novant’anni.
Angelo Sala
Redazione Penna Nera delle Grigne:
a tutti inostri lettori
Grazie
alle
notizie che i
gruppi fanno
pervenire alla
redazione del giornale, ogni
singolo associato e aggregato si
aggiorna sulla vita dei gruppi,
legge il resoconto delle manifestazioni alpine, può osservare
il calendario delle manifestazioni, l’esito dei raduni, notizie
tristi sulla scomparsa dei soci
ma anche liete come la nascita
di figli, nipoti di alpini o il coronamento di un sogno d’amore.
La vera anima del nostro periodico siete voi, cari soci; che,
con le vostre attività a favore
del prossimo e della comunità
ove risedete, con le vostre feste,
con le vostre opere di solida-
rietà riempiono le pagine del
giornale della vita di ognuno
di voi.. Certamente, come tutti gli umani, anche i redattori
possono sbagliare: dimenticare
un nome, un avvenimento (più
delle volte giunto con molto
ritardo e dopo ripetute telefonate e spesso non pervenuto).
Per questo chiediamo scusa,
ma assicuriamo che qualsiasi
errore è stato fatto da volontari
seriamente impegnati e sempre
in buona fede. Grazie dell’attenzione e aiutateci a rendere
il vostro, sottolineiamo vostro
trimestrale, sempre migliore,
sempre più interessante: la vostra collaborazione è
e sarà sempre preziosa.
Nino Venditti
Il “Nido d’aquila” degli Alpini lecchesi ai Piani di Artavaggio
Il Cazzaniga Merlini rimesso a nuovo
invita a far festa con Corrado Perona
«Opere di manutenzione al rifugio: sono state eseguite opere
di adeguamento dell’impianto
fognario con istallazione di una
vasca imof, rifacimento di alcuni tratti del collettore, sistemazione esterna del marciapiede
e della gronda sul versante nord/
ovest; ristrutturato completamente il locale adibito a riserva
acqua e al generatore; rimozione di tutti i materiali ammalorati
presenti nei locali del vecchio rifugio. Sono in corso lavori di ade-
Il rifugio Cazzaniga Merlini
pagina 4
guamento alle normative di sicurezza, con adeguamento totale
dell’impianto elettrico. Il consiglio sezionale ha deliberato e
fatto eseguire lavori necessari per
l’impianto fognario del rifugio; ha
deliberato di partecipare al concorso per avere l’acqua corrente
ottenendo risultato positivo; per
tale motivo lo stesso consiglio ha
deliberato di non procedere per
ora ai lavori di rifacimento del
tetto della chiesetta del Pian del
Betulle. E sempre il consiglio ha
deciso inoltre di terminare i lavori
di messa a norma dell’impianto
elettrico e della cucina al rifugio;
ha deciso infine di dedicare due
salette a piano terra del rifugio
vecchio ad area museale; questi
lavori sono iniziati alla fine dello
scorso anno e sono in corso».
Il Presidente nazionale Corrado Perona
Il presidente Luca Ripamonti ha
presentato così, all’assemblea
sezionale, i lavori fatti e in corso
al Rifugio Cazzaniga Merlini, il
«nido d’aquila» degli Alpini lecchesi ai Piani di Artavaggio. I lavori in corso saranno finiti entro
l’estate e per solennizzarne la
conclusione si farà festa grande il
prossimo 15 luglio. A solennizzare
l’evento la presenza del presidente nazionale, Corrado Perona.
Anno 59 - numero 1
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
Merate ha ricordato ancora
gli eroi di Nikolajewka
4 febbraio 2012
Da più di trent’anni il gruppo di
Merate celebra la ricorrenza di
Nikolajewka, da qualche anno
elevata al rango di evento sezionale; dapprima nella chiesetta di
San Dionigi, attigua alla sede del
gruppo, poi, dal 2000, nel prestigioso salone d’onore del Castello
Prinetti. Quest’anno, per motivi di
sicurezza, la cerimonia, intitolata
a Giovanni Corti, capo gruppo per
quasi dodici anni e recentemente
andato avanti, si è svolta nella cap-
pella dell’oratorio maschile, ove il
sacro rito della messa è stato celebrato da don Luigi F. Conti, prevosto di Sant’Ambrogio in Merate.
La ricorrenza è stata ben presente
anche nella popolazione meratese, che pur in assenza di specifici
messaggi pubblicitari, si è unita
agli alpini, gremendo la cappella
dell’oratorio fino al limite della capienza. Anche le autorità non hanno fatto mancare il loro apporto:
dal sindaco di Merate Andrea Robbiani, al comandante la compagnia dei carabinieri capitano Gior-
Merate - La messa celebrata dal prevosto don Luigi F. Conti
Merate - Uno scorcio della sala gremita di meratesi
gio Santacroce fino al presidente
della Sezione, Luca Ripamonti.
Il fatto storico è noto: dopo 200
chilometri di ripiegamento a pie-
Merate - L’esibizione del Coro Monterosa
Colico - Domenica 5 febbraio 2012
Anche Colico non ha dimenticato
quell’epica battaglia
Domenica 5 febbraio, a Colico,
anche la temperatura glaciale
ha contribuito ancor più a ricordare la grande epopea delle
penne nere durante la ritirata
di Russia e l’indimenticabile,
sanguinosa e cruenta battaglia avvenuta a Nikolajewka il
26 gennaio 1943. Una gloriosa
pagina di storia scritta 69 anni
fa dai nostri soldati della Tridentina e della Julia, uomini al
limite delle loro forze che si distinsero per eroismo e sacrificio
sbigottendo alleati e avverarsi.
Il significato dell’alpinità è stato ben sottolineato dall’omelia
del cardinale Giovanni Battista
Re giunto dalla Santa Sede. Il
presidente della sezione ANA
di Colico, Luigi Bernardi, ha
fatto gli onori di casa. Il sindaco Raffaele Grega ha portato i
saluti agli ospiti e il generale di
divisione Fausto Marcor quello
Gennaio-Febbraio-Marzo 2012
degli alpini in servizio. Dopo il
commovente intervento del vice
prefetto Laura Maria Motolese,
il presidente nazionale emerito
ANA, Giuseppe Parazzini, ha tenuto la commemorazione ufficiale. Per rendere ancora più solenne
il ricordo, hanno seguito i vari
momenti della manifestazione
tre formazioni bandistiche: la
«Alto Lario», la «Valtellina» e la
«Taurinense».
Per la sezione di Lecco hanno
partecipato: Enrico Comini e
Gian Luigi Galli che hanno scortato il vessillo, portato dall’alfiere sezionale Luigi Maggioni; il
nostro Mariano Spreafico ha
rappresentato il consiglio nazionale.
Pranzo sociale. Intervento di Parazzini tra il cardinale Re e Bernardi
di e con temperature anche di
45 gradi sottozero, aspramente
contrastati dai reparti e partigiani
sovietici, gli alpini della Tridentina, il mattino del 26 gennaio 1943
giungono davanti a Nikolajewka,
completamente circondati. Dopo
una giornata di lotta, riescono ad
espugnare il paese e rompono
l’accerchiamento. Una vittoria
con un grandissimo tributo in
termini di vite umane. Ma, come
ha ricordato il presidente Ripamonti nel suo intervento, il fatto
non ebbe molta risonanza: il regime di allora cercava di tacere
ogni fatto, ogni episodio, che in
qualche modo potesse ricordare
la disastrosa campagna di Russia.
Ci vollero la guerra di resistenza
prima e non pochi anni del dopoguerra perché, merito soprattutto dell’Associazione Nazionale
Alpini, il nome «Nikolajewka» si
affermasse.
Nikolajewka, oggi, rappresenta un
desiderio di pace vera e non solo il
ricordo di un fatto di guerra.
«Ricordare per non dimenticare»
Il tema del ricordo è ritornato
ancora nella serata: all’omelia il
celebrante ha accomunato i giovani di oggi a quelli di Nikolajewka. Anche il sindaco ha sottolineato l’importanza del ricordo e
dell’opportunità di coinvolgere
anche i giovani.
«Una nazione senza storia non
ha cultura e senza cultura non
c’è futuro».
Infine Ripamonti, ha voluto ricordare Giovanni Corti. «Uomo
buono e autorevole, rispettoso delle gerarchie e custode delle tradizioni alpine: un grande uomo, un
grande Alpino». Il Coro Monterosa, del gruppo di Busto Arsizio,
ha poi eseguito magistralmente
alcuni brani. Chiudeva la serata
il capogruppo di Merate, Claudio
Ripamonti, ringraziando tutti per
la partecipazione.
Ulderico Dell’Era
pagina 5
notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Manifestazione del «Giorno del Ricordo»
Lecco 10 febbraio, ore 18,30 - La
breve colonna con le fiaccole si
è mossa da piazza Diaz raggiungendo il lungolago Martiri delle
Foibe. Bandiere italiane hanno
coronato le nostre tre insegne
dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Ignoti avevano danneg-
Lecco - All’inizio della fiaccolata:
il vice presidente provinciale Formenti ed il sindaco Brivio
giato la targa della indicazione
stradale. Ormai la squallida iniziativa si ripete puntualmente,
prima dell’annunciata fiaccola-
Lecco - Omaggiata la targa del Ricordo
con le corone del Comune e della Provincia
E grazie agli alpini di Civate e Valmadrera
Amici, ho trascorso una serata
memorabile. Una sorpresa... la
manifestazione di Civate organizzata dai Comuni di Civate e
Valmadrera. Serata memorabile. Un graziosissimo coro di voci
bianche della Corale San Pietro
al Monte di Civate con presenza dei ragazzi esperti di flauto di
Valmadrera hanno rallegrato e
commosso i numerosi intervenuti. L’ambiente, dei più ideali, la
chiesa parrocchiale dei Santi Vito
e Modesto, ha coronato l’iniziativa dando quel tocco di sacro
che si addice alla memoria delle
vittime delle foibe istriane. Ho
risentito canti polesani e motivi
friulani nonché il cantico «Anche le pietre parlano italiano».
Erano anni che non provavo più
quei sentimenti di umana pietà
e di ritorno ai disperati momenti della partenza per l’esodo. I
due qualificati lettori dei brani letterali e storici hanno fatto
dell’incontro una ricca e lodevole occasione di puro sentimento
patriottico, pulito come lo sono
i ragazzi e gli insegnanti capaci e
professionali nella loro dedizione.
Bravi... veramente bravi i nostri ragazzi.
Dalle pgine del «Penna Nera delle
Grigne» il mio e nostro ringraziamento per far sapere che qui c’è
un inestimabile patrimonio di
bravi ed esperti ragazzi e ragazze, anche bambini, che ho chiamato «muleti e mulete come i se
ciama i fioi in Istria».
Ho trovato anche eredi di esuli
e discendenti delle nostre terre,
tutti animati da sincero entusiasmo e anche se integrati ottimamente tradiscono quel punto in
più che, lasciatemelo dire, distingue la nostra gente. Ho scoperto
infine che ho vissuto qui fra amici
di grande valore e che mi rassereno pensando di essere a casa mia
fra loro, per quel tempo che mi
rimane.
Roberto Stanzione
Giornata della Memoria
«Onore agli Alpini Lecchesi»
Il 27 gennaio 1945, le avanguardie
dell’Armata Rossa, mentre avanzavano in direzione di Berlino,
abbattevano i cancelli del campo
di concentramento di Auschiwtz,
in Polonia, liberando circa 7.500
prigionieri sopravvissuti ai loro
aguzzini, e rivelando al mondo
intero gli orrori perpetrati dalla follia dei regimi totalitari che
sconvolsero la prima metà del
secolo scorso. La spietata persecuzione razziale, alimentata
dall’odio e dall’intolleranza, trascinò questi uomini che avevano
pagina 6
perso il rispetto di sé e degli altri, a compiere azioni ignobili e
inenarrabili contro i loro simili,
causando la morte di sei milioni
di ebrei. Il genocidio del popolo ebraico rappresenta una delle
pagine più laceranti della storia
dell’umanità, un crimine che non
deve essere dimenticato. Per ricordare le vittime dell’Olocausto
e scongiurare il ripetersi di simili
tragedie, il Parlamento italiano, il
20 luglio 2000, con la legge n° 211
ha istituito il 27 gennaio, Giornata della Memoria.
Anche quest’anno, 27 gennaio
2012, nella Sala Don Giovanni Ticozzi in Lecco, è stata celebrata la
Giornata della Memoria, organizzata dalla prefettura, con la partecipazione delle autorità civili e
militari che, nel corso della solenne cerimonia hanno ricordato le
vittime del razzismo ed effettuato
la consegna delle medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari
e civili deportati e internati nei
lager nazisti e destinati al lavoro coatto. Fra gli 11 insigniti del
prestigioso decoro, anche cinque
ta. Le autorità presenti, prefetto,
vicepresidente della Provincia,
sindaco, hanno tenuto una breve
allocuzione ricordando la tragedia dell’esodo e la diaspora delle
genti giuliano dalmate.
Due corone di fiori sono state poste a lato della targa che
ricorda i Martiri delle Foibe.
Sono stato invitato a nome degli
esuli a ringraziare i presenti. Faceva molto freddo ed un vento
gelido ha contratto un po’ tutti.
Ho ricordato il giuramento di Perasto, piccola cittadina del Carnaro nella quale nel 1797, allo scioglimento della Repubblica di Venezia e subentro del dominio austriaco, gli italiani della Dalmazia
dopo aver giurato eterna fedeltà
al simbolo del Leone di San Marco deponevano in un cofanetto il
gonfalone cittadino dopo averne
baciato il lembo e raccomandato
alle giovani generazioni di tramandarne il voto di fedeltà alla
Repubblica.
Depostolo sotto l’altare del duomo cittadino pronunciarono lo
storico motto: «ti con nu, nu con
ti».
I dalmati di fede italo veneta, iniziarono così la loro diaspora sotto il secolare dominio austriaco.
Ha preso poi la parola un giovane
della Associazione 10 Febbraio.
Concludeva la manifestazione il
Canto degli Italiani partecipato
dai presenti.
Roberto Stanzione
Alpini del Battaglione Morbegno:
Pierino Crimella, classe 1924, da
Valmadrera e Mario Gattinoni,
classe 1924, da Lecco, hanno ricevuto personalmente la medaglia d’onore dal senatore Antonio
Rusconi e dal deputato Michela
Vittoria Brambilla. Per gli alpini
andati avanti le medaglie sono
state consegnate ai congiunti:
Domenico Arrigoni, classe 1915
da Barzio, alla moglie Silvia Locatelli; Giovanni Battista Contessi,
classe 1915 da Garlate, al figlio
Giuliano; Giacomo Nasatti, classe 1916 da Valmadrera, al figlio
Mario, rispettivamente dal vicepresidente della Provincia, Antonello Formenti, dall’assessore regionale De Capitani e dal prefetto
di Lecco, Marco Valentini.
Pierino Crimella è nato a Valmadrera il 20 ottobre 1924, primogeAnno 59 - numero 1
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
Il giovane Armando Maroni
Domenico Arrigoni militare
Mario Gattinoni, giovane
nito di una numerosa, e stimata
famiglia di 15 figli. Ricorda con
grande lucidità: «Fui chiamato
alle armi verso la metà di agosto
del 1943, destinato al 5° Reggimento Alpini, Battaglione Morbegno. Alla Caserma Sirtori di Lecco, indossai la divisa di Alpino. Inquadrato nei ranghi feci le prime
esercitazioni salendo al Pian Sciresa, sul Monte Barro, al comando del ten. Giuseppe Lazzati e del
sergente Giacomo Nasatti. Ai primi di settembre con una tradotta
militare siamo partiti da Lecco,
destinazione Merano, sede del 5°
Reggimento Alpini. La sera dell’8
settembre, in caserma, giunse la
notizia che il maresciallo Badoglio aveva firmato l’armistizio con
le forze anglo-americane; per noi
significava la fine della guerra, e
l’inizio di un’altra tragedia. L’Italia, era divisa in due, una parte
liberata dalle forze alleate, l’altra,
la nostra, occupata dai tedeschi;
al nostro comandante non arrivavano ordini, regnava una grande
animazione e indecisione. Intanto le truppe tedesche presidiavano in forze la città, determinate a
continuare il conflitto. La mattina
seguente, con alcuni compaesani
fra cui il mio coetaneo Tarcisio
Crimella, abbiamo deciso di partire, e a piedi, per le montagne,
pensavamo di tornare alle nostre
case. Dopo aver percorso pochi
chilometri, giunti nei pressi di
un paesino, due giovanissimi altoatesini, con le armi in pugno
ci hanno fermati, uno di loro ha
anche sparato e ucciso un nostro
compagno. Siamo stati costretti
a seguirli e ritornare a Merano. I
tedeschi ci hanno preso in consegna, e sempre a piedi, siamo
stati trasferiti a Bolzano. Ci venne
chiesto di aderire alla costituenda
Repubblica Sociale; acconsentire
significava prendere parte a un’ignobile guerra fratricida, inoltre,
saremmo venuti meno all’onore
militare, che ci impegnava col
giuramento di fedeltà al re e alla
patria. Avendo rifiutato questa
inaccettabile proposta, si sono
spalancate le porte dei famigerati lager nazisti. Viaggiando su
un carro bestiame, pigiati come
sardine, siamo stati trasportati in
Germania. Nel primo campo ero
sempre insieme a Tarcisio e al tenente Giuseppe Lazzati che fece
tutta la prigionia con i suoi Alpini. Dopo alcuni giorni siamo stati
divisi, io sono stato trasferito al
campo di Katovic, destinato a lavorare nella miniera di carbone di
Oiem Grube, dove sono rimasto
fino all’agosto 1945 quando sono
stato liberato dai soldati russi».
Armando Maroni, classe 1915, da
Primaluna, e ivi residente con la
figlia Francesca. Cacciatore, appassionato lettore del Penna Nera
delle Grigne, dell’Alpino e dei
libri di Mario Rigoni Stern, è orgoglioso di essere socio aggregato
del Gruppo Alpini di Primaluna,
in omaggio alla memoria di suo
cugino Giuseppe Maroni, classe
1910, ardito del Battaglione Morbegno, due volte decorato al valor
militare, caduto eroicamente sul
monte Guri i Topit il 4 aprile 1941.
Armando militava nel Genio Ferrovieri e fu catturato l’8 settembre
1943 a Trieste. Rifiutò di schierarsi
con i fascisti, subì la prigionia nei
lager. Ricorda di quegli anni terribili la fame, i bombardamenti degli alleati e la malattia. Fu liberato
dagli americani. Ha ricevuto personalmente la medaglia d’onore
dall’onorevole Lucia Codurelli.
I deportati italiani, militari e civili, destinati al lavoro coatto per
l’economia di guerra dal regime nazista furono 716.000; circa
50.000 persero la vita durante la
drammatica prigionia, causata
degli stenti, dalla fame, dal fred-
do e delle condizioni inumane a
cui furono sottoposti. Ai militari,
classificati come IMI (Internati
Militari Italiani), non venne riconosciuto lo status di prigioniero
di guerra, e pertanto esclusi dai
benefici della Convenzione di Ginevra, non potevano neppure essere assistiti dalla Croce Rossa. La
Repubblica Italiana, dopo anni di
colpevole oblio, ha conferito il 19
novembre 1997 la Medaglia d’Oro al Valor Militare all’Internato
Ignoto.
L’Alpino Giuseppe Lazzati (Milano, 22 giugno 1909- Milano, 18
maggio 1986), intellettuale e politico italiano, è stato presidente
diocesano della gioventù di Azione Cattolica. Deputato al Parlamento, nelle file della Democrazia Cristiana. Nel 1968 nominato
rettore dell’Università Cattolica.
Proclamato Servo di Dio dalla
Chiesa, è in corso la causa di beatificazione. Durante la prigionia
fu sempre vicino ai suoi Alpini,
confortandoli e incoraggiandoli
a resistere, e con la parola e con
l’esempio a tener fede all’onore
militare. Ricordiamo con gratitudine e rispetto i nostri concittadini che, in quegli anni drammatici, posti davanti alla scelta, pur
sapendo di andare incontro alla
furia nazista, volontariamente
optarono con il senso dell’onore e
del riscatto la via dei lager, contribuendo con la resistenza, dietro il
filo spinato, alla conquista della
democrazia e della libertà.
Mario Nasatti
(i reduci internati e i loro congiunti,
qualora servano chiarimenti, o un
supporto alla domanda per la medaglia d’onore, possono rivolgersi gratuitamente a Mario Nasatti del Gruppo
Alpini di Valmadrera)
VIENI A CANTARE CON NOI
Il Coro Grigna ti Aspetta - info: 339 6945840
Il compianto alpino Giovanni Battista Contessi
Gennaio-Febbraio-Marzo 2012
L’alpino Domenico Arrigoni scomparso
nel 2010 a 87 anni
Visto il buon esito dei precedenti inviti, replichiamo ancora una volta
l’esortazione del maestro Scaioli e del presidente Piazza a far parte di
questo storico Coro di penne nere della Sezione lecchese - Grazie.
pagina 7
notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Protezione Civile
Emergenza Liguria
I volontari dell’Unità di Protezione Civile Alessandro Merlini hanno risposto alla
chiamata per l’emergenza Liguria. L’intervento nel Comune di
Pignone, dal 25 al 30 novembre
2011, ha coinvolto 15 volontari
che si sono prodigati, con perizia
e professionalità, per la realizzazione di numerose opere in vari
cantieri:
• Pulizia della chiesa e del mulino di Casale.
• Sezionamento e accatastamento delle piante a terra in
Val Monte Lungo per liberare
la carrareccia e il sentiero fino
al casello dell’acquedotto (area
operativa raggiungibile dopo
circa un’ora di cammino).
• Formazione di muri a secco,
franati nel retro della chiesa e
nel posteggio del Comune di
Pignone.
• Pulizia di tombotto ostruito da
terra e radici sulla strada di collegamento Pignone-Casale.
• Pulizia da terriccio e ramaglie,
previo decespugliamento dell’area circostante, di canale in legno per il passaggio di acqua
piovana, con ripristino di alcuni
pezzi, per un tratto di circa 25
metri nel bosco di La Villa.
• Pulizia di varie aree, nella frazione di Casale, con sezionamento e accatastamento delle
piante a terra, raccolta e deposito ingombranti, raccolta ramaglie e loro bruciatura.
Il nostro Gruppo di Protezione Civile nell’emergenza genovese
• Staffetta per accompagnare
le auto sulla strada di collegamento Pignone-Monterosso,
per ben tre volte al giorno.
Tutte le operazione si sono
svolte secondo le direttive del
C.O.M. e dell’Amministrazione
comunale di Pignone.
Prima di rientrare da queste
zone, così duramente colpite,
si sono resi gli onori ai Caduti al
monumento nella piazza centrale del Comune di Pignone, con la
presenza dell’assessore comunale che ha ringraziato tutti i volontari per le attività svolte.
Nota di merito a tutti i presenti:
Alberto, Antonio, Bruno, Carlo,
Cristian, Enrico, Ferdinando,
Gianpaolo, Giovanni B., Giovanni G., Giuliano, Guerino, Mario
Roberto, Pietro e Sergio.
Alberto Gavazzi
Volontari in azione tra i detriti
«Mai tardi» di Carlo e Marco Bonari
25 dicembre (1940) «Buon Natale
mammina - così chiama la fidanzata inviandole una lettera dal
fronte Greco-Albanese, immaginandola già come sua sposa -. Io
sono quassù in mezzo alla neve
e alla tormenta sotto quattro teli.
Stamane tutti abbiam pregato e
per scacciare la malinconia che
pagina 8
forse ci avrebbe preso abbiamo
cantato. Ti giuro che era commovente sentire questi alpini a queste
quote e in guerra». Così scrive il
sottotenente Emilio Bonari, nato
a Palazzolo sull’Oglio nel 1914, 47a
compagnia del battaglione Morbegno, mentre di trova con i suoi
alpini sul Bregu I Math (Albania),
monte dal quale il capitano Sgandurra gli ha trasmesso il messaggio: «non si indietreggia a qualunque costo».
La lettera è tratta dell’importante
volume di 398 pagine che i nipoti Carlo e Marco hanno realizzato
con la editrice Massetti Rodella e
presentato giovedì primo marzo
nei locali della Fondazione Cicogna Rampana a Palazzolo sull’Oglio. «Mai tardi», questo è il titolo,
raccoglie fotografie, documenti e
diari dal fronte di Emilio Bonari
1940-1945 Francia, Albania, Russia, Italia. Anche Italia, perché
diverse pagine sono dedicate al
rientro in Patria, alle conseguenze
dell’8 settembre e all’esperienza
partigiana.
«Non un libro biografico ma un
libro di storia, una storia minore sicuramente, ma nella grande
storia» ha affermato Marco Bonari nella presentazione ad un folto
pubblico.
Perché se ne fa cenno sul Penna
Nera delle Grigne? Per la conoscenza dei due giovani che ne
hanno curato l’edizione; per i legami «morbegnini» con diverse famiglie di reduci della nostra zona;
perché Emilio è uno di «quelli del
voto» e la marmetta che lo ricorda
nella chiesetta al Pian delle Betulle
campeggia sulla parete sinistra tra
quelle dei quattro attendenti succeduti durante la guerra. E, non da
ultimo, perché nel libro è dedicato un intero capitolo al voto e alla
chiesetta in Valsassina.
A Palazzolo hanno preso la parola
anche il presidente della sezione
La «Casa
della Memoria»
si arricchisce
di una guida
E’ cominciato l’anno 2012 con
una novità editoriale che la sezione ha potuto patrocinare per
iniziativa di un alpino, il quale
da tempo cullava nel cuore l’idea di farsene carico. Si tratta di
un’agile guida utile per scortare
l’ospite nella visita alla nostra
«casa della memoria» al Pian
delle Betulle, e racconta in anteprima quelle notizie d’insieme
indispensabili ad inquadrare
l’opera e scoprirne i dettagli. Il
libretto rappresenta poi, e commenta, tutti i pannelli esposti,
suggerendo anche, tra le righe,
un itinerario di visita. Ventiquattro pagine con copertina
in cartoncino e un foglio lasciato in bianco per accogliere le
eventuali annotazioni personali o, come si dice in premessa, dove si potranno segnare le
novità visto che nel museo si ha
intenzione di «continuare a raccogliere ed evidenziare documenti che, in misura grande o
piccola, hanno comunque fatto
la nostra storia». La guida nasce
dalla collaborazione di Alberto Locatelli, Adelio Valsecchi
e del sottoscritto ed indica, in
seconda di copertina, che è stata stampata nel gennaio 2012 anno 90° della sezione
alpini di Lecco.
Luigi Bossi
alpini di Brescia e il nostro presidente Ripamonti, mentre il Coro
Alpino Palazzolese e gli attori, teatranti e giornalisti bresciani Lella Viola, Costanzo Gatta e Sergio
Isonni hanno animato e coordinato la serata con canti e letture.
Luigi Bossi
Anno 59 - numero 1
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
Chiesetta e Rifugio:
progetti e previsioni
Con il mandato che mi è stato
conferito, il lavoro svolto sinora è
stato finalizzato ad ottenere l’approvazione di progetti importanti
per la sezione. Il primo obbiettivo
raggiunto riguarda l’autorizzazione della Soprintendenza ai monumenti per il restauro della Chiesetta al Pian delle Betulle. Con il
progetto approvato viene definito
il tipo di restauro con precise indicazioni che impongono la sostituzione dell’orditura in legno per
l’ancoraggio del manto di copertura, mentre è previsto il recupero e
l’integrazione delle piode esistenti
con la stessa pietra. Naturalmente queste direttive imposte sulle
modalità di attuazione dei lavori
previsti e il rispetto delle attuali norme di sicurezza sui cantieri
edili, determineranno un costo
ed escludono anche la possibilità
di intervento da parte dei nostri
volontari. Nei prossimi mesi verrà
portata avanti la definizione e la
quantificazione dei lavori da eseguire mediante la elaborazione di
un computo metrico dettagliato in
base al quale coinvolgere e informare tutti i gruppi della sezione al
fine di studiare e proporre una modalità di partecipazione alla spesa.
L’altra iniziativa riguarda il rifugio Cazzaniga Merlini, ai Piani di
Artavaggio. Abbiamo inoltrato il
progetto per portarvi l’acqua potabile, partecipando ad un bando
sui rifugi, indetto dalla Regione
Lombardia, con il controllo della
Comunità Montana. Questo progetto ha ottenuto il parere favorevole con un preventivo di spesa di
circa 100 mila euro. La copertura
della Regione Lombardia è del 50%
e pertanto la sezione dovrà affrontare nei prossimi anni una spesa di
circa la metà dell’opera.
Sulle modalità di finanziamento
del progetto, il consiglio sezionale
sta studiando le opportune stra-
Rifugio Cazzaniga Merlini
Chiesetta votiva Pian delle Betulle
tegie e sicuramente anche in questo contesto verranno coinvolti i
gruppi. Inoltre il Rifugio sarà interessato direttamente da una delle
manifestazioni in occasione del
90° anniversario della fondazione
della nostra sezione. Il 15 luglio è
programmata la festa al rifugio con
la partecipazione del nostro presidente nazionale Corrado Perona.
Per questa occasione stiamo già
realizzando alcuni interventi, con
l’ausilio dei nostri volontari della protezione civile, per mettere a
norma l’impianto elettrico. Inoltre
stiamo eseguendo opere per il recupero di due locali al piano terra
da adibire ad uso esclusivo di noi
alpini. I due locali, posizionati nella parte vecchia del rifugio, avranno l’accesso dall’esterno per consentire la visita a tutti noi alpini. Infatti è previsto l’allestimento di un
museo per ricordare le varie tappe
di sviluppo del rifugio. A questo
proposito invitiamo chiunque abbia del materiale interessante allo
scopo a farsi avanti.
Vorrei proporre anche qualche ritocco per migliorare l’aspetto estetico in modo da dare una immagine dell’interno più caratteristica a
un locale da montagna. Mi rendo
conto però che in questi momenti,
salvo l’intervento di volontari o di
contributi inaspettati, sia improponibile chiedere ancora sacrifici. Cercheremo di fare del nostro
meglio all’insegna delle regole e
del risparmio. Mi sembra importante chiudere questo articolo
sottolineando un aspetto ambientale. Ho scoperto, frequentando
ripetutamente il rifugio Cazzaniga,
per seguirne i lavori, che la nostra
struttura è posizionata in una bellissima zona geografica. In ogni
stagione rivela particolari bellezze,
luci e spazi sempre nuovi e incantevoli. Offre ampie viste panoramiche su tutta la Lombardia fino agli
Appennini e alle Alpi piemontesi.
Questo giustifica l’interesse e l’amore per questo rifugio dimostrato dai tanti escursionisti, anche
non alpini. Questo è un tesoro di
tutti noi alpini lecchesi. E qualcuno magari ignora la possibilità di
usufruire di questo angolo di paradiso per vivere momenti insieme.
Renato Spreafico
Il futuro dell’associazione
Sempre maggiore attenzione alla scuola
Il recente incontro del Centro
Studi ANA ha confermato la
percezione che l’Associazione
punta decisamente sui giovani,
e sul «progetto scuole» in particolare, guardando al proprio futuro. Così per buona parte della
mattinata Gianluca Marchesi,
responsabile del settore, ha aggiornato sulle attività in cantiere
tese a dotare l’ANA di una organica struttura educativa che
permetta di avvicinare i giovani
e partecipare alla loro formazione diffondendo la cultura alpina
ed i valori del nostro Statuto:
Patria, Memoria, Solidarietà, in
primis. Lo scopo sarà raggiungibile attraverso l’utilizzo di un
unico protocollo di riferimento
(comprensivo di diversi moduli
formativi) la cui sperimentazione si avvale della collaborazione
di tre sezioni, poste in differenti
aree geografiche per permettere
la migliore definizione.
In questo senso il relatore ha riGennaio-Febbraio-Marzo 2012
badito ancora una volta l’utilità e
l’importanza della condivisione
delle esperienze fin qui vissute
in maniera autonoma da diversi gruppi e sezioni (tra le quali la
nostra abbastanza sistematicamente). L’approccio agli studenti
si favorisce anche dotandosi di
materiale didattico di supporto e
in questo campo le notizie sono
confortanti. Ad aprile infatti sarà
concluso il lavoro di preparazione di un fumetto che racconta la
storia degli alpini ai ragazzi di età
8/11 anni, mentre ci si sta già occupando di ulteriori fumetti per
gli adolescenti. Ha visto poi la luce
una nuova versione, corretta e migliorata in seguito ai consigli pervenuti al Centro Studi dopo l’uso,
del dvd ormai predisposto e utilizzato da tempo negli incontri con le
scuole primarie (elementari). Infine il lavoro per la realizzazione del
dvd già previsto per le scuole secondarie di primo grado (medie)
sarà concluso a giugno. Da ultimo,
e novità assoluta, il Centro Studi
ANA è intenzionato a realizzare
due ulteriori dvd, piuttosto professionali e destinati a durare nel
lungo termine, per intrattenere gli
studenti delle scuole secondarie
di secondo grado (superiori). La
scaletta di queste ultime realizzazioni, il cui sviluppo avverrà probabilmente in due tempi, coprirà
un periodo dalla nascita dell’ANA
alla fine del servizio di leva obbligatoria, alle nuove Forze Armate e
probabilmente sino alla «casa per
Luca». Al dibattito seguito sono
intervenuti i consiglieri sezionali
Ivan Piazza e Luigi Bossi.
L’assemblea ha poi dedicato qualche tempo anche alle novità del
«progetto biblioteca», cioè il proposito di gestire online, e quindi
offrire alla consultazione, l’intero
patrimonio librario dell’ANA (sede
nazionale, sezioni e gruppi, ovviamente). Su questa iniziativa l’avanzamento lavori dall’ultimo incontro è stato decisivo con l’acqui-
sto del modulo di base per la catalogazione e con la prospettiva
di presentare entro qualche mese
la prima «Biblioteca ANA», cioè il
risultato dell’iniziale inserimento di titoli trasmessi a Milano da
parte di alcune sezioni e gruppi.
Quanto alla nostra sezione è stato recentemente intrapreso il primo lavoro interno di riorganizzazione e registrazione ordinata
di libri e documenti disponibili
e questo è l’appello anche per i
gruppi affinché dispongano presto di elenchi e liste del materiale
posseduto che serviranno poi
per aggiornare la biblioteca ANA.
Una grande proposta richiede la
collaborazione di tutti, ma il risultato, e cioè l’integrazione e la
messa a disposizione dell’intero
patrimonio librario, e anche di
documenti e foto, dell’ANA, mi
pare evento straordinario da condividere con entusiasmo o, nel
peggiore dei casi, da non ostacolare. Proprio in funzione del futuro dell’Associazione.
Luigi Bossi
pagina 9
notizie in breve
Penna Nera delle Grigne
Notizie in breve
Festa delle Associazioni
Cassago Brianza
Una bella festa quella che si è
svolta a Cassago Brianza, nella giornata di giovedì 8 dicembre. Una manifestazione natalizia
di solidarietà e come da tradizione protagonisti del mercatino a
scopo benefico sono stati alcuni
dei gruppi e associazioni cassaghesi che operano in ambito
sociale, umanitario e sportivo.
Sempre partecipi... la bancarella
degli alpini era la più «fumante».
Attorniate dai concittadini, ma in
particolare dai bambini, le penne
a cura di Nino Venditti
nere cassaghesi, con la tradizionale vendita della «casseula», vin
brulé per gli adulti e frittelle per i
bambini, hanno anche quest’anno contribuito alla ormai tradizionale festa donando il ricavato
in beneficenza.
Roberto Rozzino
Aosta: ricerca ex
allievi corsi Acs e Auc
Abbiamo ricevuto e proponiamo con piacere la seguente richiesta: «Carissimi,
nell’intento di riproporre il
mitico giuramento svoltosi
nel maggio 1974 alla caserma Cesare Battisti (Smalp)
di Aosta, stiamo cercando di
rintracciare gli allievi del 43°
corso Acs e gli allievi del 75°
corso Auc che vi parteciparono. Un abbraccio alpino».
Contattare:
Dario Balagna - 43° Acs
e-mail: [email protected]
cellulare 3357544771 oppure
Angelo De Monti - 75° Auc
e-mail: [email protected]
cellulare 3356817103
alpini in azione con le… pentole
Lecco
Volpiano
Riconoscimenti in chiave musicale
A 14 gruppi musicali lecchesi è
andato l’attestato di riconoscimento di interesse nazionale da
parte del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali. Sono stati invi-
tati nella sala consiliare del municipio per ritirare il loro attestato,
consegnato dal sindaco di Lecco,
Virginio Brivio, e dal prefetto
Marco Valentini. Tra i 14 gruppi
musicali a cui è andato il prestigioso
riconoscimento la
Banda degli Alpini
sezionale ANA Lecco e il Coro Grigna
ANA Lecco. Per gli
alpini lecchesi un
bel po’ di orgoglio
per questo premio
assegnato ad una
tradizione con radici lontane.
Lecco: Un altro riconoscimento
per l’alpino Giovanni Borroni
Il nostro Giovanni Borroni, oltre
che alpino, Gruppo Resegone di
Belledo e Grande Ufficiale della Repubblica, è anche delegato
provinciale Anioc (l’Associazione
nazionale degli insigniti di onorificenze cavalleresche) di Lecco,
pagina 10
Sempre il Cappello in primo piano
nonché socio benemerito dell’associazione «Bellunesi nel Mondo»
per aver ideato il cippo che a Lecco ricorda la tragedia del Vajont,
1963, dove gli alpini si fecero onore
partecipando in prima persona ai
soccorsi.
Un alpino musicante cerca commilitoni
Sono un alpino (6° scaglione 1981) della ex fanfara della Brigata Alpina Orobica. Quest’anno ricorrono i 30 anni esatti dal congedo.
Mi piacerebbe poter ritrovare i componenti della fanfara che prestarono servizio con me negli anni 1981 / 1982.
Davide Penno, via Piave 9 - 10088 Volpiano (TO)
cellulare 3343681321 - e-mail: [email protected]
Fin dal 1957, Giovanni Borroni ha
avuto la passione della radio. In
questi ultimi 15 anni è in contatto
con emittenti nazionali e internazionali, tra cui Radio Romania.
Lo scorso ottobre aveva annunciato un concorso sul volontariato cui lui stesso ha partecipato
inviando le proprie esperienze. A
conclusione ha ricevuto un omaggio dal presidente Jerz Buzek e dal
segretario Klaus Welle del Parla-
mento Europeo. Ultimamente
ha ottenuto il diploma rilasciato
dal responsabile della redazione
Juliana Anghel e dal segretario
generale Eugen Cojocariu della
Radio Romania (Bucarest) per
la partecipazione alla Giornata
dell’Ascoltatore 2011 dedicata al
volontariato.
In data 3 novembre sono state
lette alcune lettere inviate alla radio, tra le quali anche la sua.
Anno 59 - numero 1
Trimestrale della Sezione di Lecco
speciale
In questa e nelle pagine seguenti
alcune immagini del lavoro
degli Alpini sulla Linea Cadorna.
(Foto di Valter Cornara e Alberto Gavazzi)
LINEA
CADORNA
GLI ALPINI AL LAVORO PER DARE
UN FUTURO ALLA NOSTRA STORIA
Gennaio-Febbraio-Marzo 2012
pagina 11
speciale
Penna Nera delle Grigne
GLI ALPINI E LA LINEA CADORNA
UN FUTURO ALLA NOSTRA STORIA
«Sulla strada del Monte Pasubio
lenta sale la lunga colonna…».
Quante volte abbiamo intonato
questo canto, anche solo mentalmente, magari quando la scarpinata su uno dei nostri sentieri
si faceva più lunga e la fatica più
pesante? Nessuno cantava la
mattina che sono salito a vedere
all’opera i nostri Alpini impegnati nel recupero, ripristino e valorizzazione di un pur breve tratto
della Linea Cadorna. Eppure la
sensazione di camminare nella
storia ha fatto riecheggiare questo e altri canti che appartengono
all’epopea delle Penne Nere e raccontano di marce e di fatiche, di
preparazione al combattimento,
di assalti, di morti.
Il nome stesso, Cadorna, mette in
fila i grani del Rosario che hanno
fatto di quell’epopea delle Penne
Nere una leggenda. Tragica e sanguinosa. Perché al Pasubio evocato poche righe fa si associano il
Monte Nero, le Tofane, l’Adamello e tanti altri monti ancora, fino
a quello più tragico e sanguinoso,
l’Ortigara. Dove, non a caso, nasce l’Associazione Nazionale Alpini. «Per non dimenticare».
Certo, si pensa a tutto – tranne
pagina 12
che alla guerra, soprattutto ad
una guerra ormai lontana nel
tempo (fra appena due anni ne
saranno passati ormai cento dai
primi colpi di cannone) – quando
si scende dall’auto parcheggiata a
Corenno Plinio. Quella manciata
di vecchie case che si stringono
l’una all’altra, ai piedi di un recinto fortificato medioevale e di
una chiesa che ha tracce vistose
altrettanto vetuste, richiama un
villaggio antico perfettamente
incastrato tra lago e monte. La seconda parte del nome del paese,
Plinio, evoca ricordi scolastici, sa
di latino.
Cosa c’entrano queste immagini
antiche e serene al tempo stesso
con il primo conflitto mondiale?
C’entrano eccome. Perché quella
guerra portò i soldati anche da
queste parti, sullo spartiacque
delle Orobie tra la Val Varrone e
la Valsassina a sud e la Valtellina a nord. Qui passava il settore
Mera-Adda della Linea Cadorna,
un estremo baluardo di trincee,
camminamenti, casematte, qualche breve galleria, qualche piaz-
zola per i cannoni, tutto costruito
da civili – si trattava in gran parte
di trentini evacuati dalle valli che
si erano trovate sulla prima linea
del fronte – sotto la guida del Genio militare.
La minaccia della guerra era lontana. Qui nemmeno l’orecchio
più fino avrebbe mai udito il rombo del cannone, la raffica della
mitraglia, il ta-pum dei cecchini,
le cui eco si spegnevano lontanissime sulle montagne che andavano dallo Stelvio al Gavia, dallo
Scorluzzo all’Ortles, dal Tresero al
San Matteo. Eppure la prudenza
aveva consigliato opere di difesa.
Che furono realizzate a partire dal
1916, e furono poi occupate da
una manciata di soldati anziani
della milizia territoriale, affidati
al Comando Occupazione Avanzata Frontiera Nord che, da Milano, rispondeva agli ordini spediti
da Cadorna. Non ci fu mai un allarme, nemmeno un ricognitore
nemico a sorvolare queste linee,
almeno una volta. Solo silenzio
e montagne, che gli ufficiali fotografavano e di cui poi scrivevano
i nomi sulle fotografie, mentre gli
anziani soldati della territoriale
giocavano a carte o passeggiavano lungo le trincee senza l’obbligo di tener giù la testa per timore
dei cecchini.
Sotto la supervisione del Genio
militare si lavorò comunque con
perizia, come testimonia adesso il
Anno 59 - numero 1
Trimestrale della Sezione di Lecco
lavoro fatto dai nostri Alpini che
hanno riportato alla luce, proprio
nel territorio di Corenno Plinio,
una serie di manufatti che testimoniano l’abilità e la tecnica dei
loro realizzatori. Riportato alla
luce è una espressione che, mai
come in questo caso, non ha nulla a che vedere con una frase fatta.
Qui infatti, il progressivo abbandono della montagna, anche soltanto
per fare legna e raccogliere funghi
e castagne, ha fatto sì che l’enorme
sviluppo della vegetazione abbia
letteralmente sepolto ogni sito,
ogni opera, ogni manufatto.
Lo sanno bene i primi nostri Alpini, che hanno mosso i primi
passi appena sopra le case di
cortina tra l’abitato di Corenno e
la montagna, e dopo pochi passi
non hanno più trovato nemmeno
il sentiero. Figuratevi le postazioni che, secondo le carte militari
dell’epoca, cento metri sopra le
case di Corenno, salivano (e salgono) con andamento a zig zag
nei boschi, fino al territorio di
Vestreno, e poi continuano fino
in vetta al Legnoncino, e poi sul
Legnone, e poi avanti ancora fino
alla Bocchetta di Trona per poi
andare ancora più lontano, fino
al campo trincerato del Mortirolo, alle spalle della prima linea
Stelvio-Gavia.
Questo di Corenno Plinio è un
piccolo, addirittura minuscolo
segmento se rapportato a tutta
la linea. Sarebbe dovuto servire
a bloccare un eventuale nemico che fosse riuscito a forzare lo
sbarramento delle artiglierie del
piano di Colico, costituito dal Forte Lusardi sul Montecchio nord,
dalla batteria di Piona, dai cannoni posizionati sul colle dove tre
secoli prima gli spagnoli avevano
costruito il Forte di Fuentes e dai
cannoni posizionati sul monte
Gennaio-Febbraio-Marzo 2012
Berlinghiera. Ma le opere presenti
e la natura del sito – lo spettacolare sperone roccioso in verticale
sulle case di Corenno Plinio – lo
rendono quanti mai interessante.
Interesse accentuato dalla facile
accessibilità – come tutti avranno
modo di constatare il prossimo
3 giugno, giornata dedicata appunto alla visita guidata di questo
tratto della Linea Cadorna – e dalla ricchezza delle opere che comprendono postazioni per fucilieri,
postazioni singole e multiple per
mitragliatrice, all’aperto e in caverna, piazzole di artiglieria singole e multiple per obici e mortai,
ricoveri in caverna per gli artiglieri oltre al reticolo di strade mulattiere e carrettabili che fanno di
tutto l’insieme un campionario di
opere di ingegneria militare.
Si parte ai piedi della torre del
recinto fortificato. E già qui si è
immersi nella storia. Si guadagna
quota rapidamente, fino al primo
manufatto, una postazione multipla per mitragliatrici, in pietra e
calcestruzzo. Il crollo della copertura aveva completamente ostruito lo spazio interno. Gli alpini
hanno risanato le opere in pietra,
recuperato la copertura e svuotato lo spazio interno fino alle
quote originali. Poco più avanti la
seconda opera, la più complessa
e per questo più affascinante di
tutto il sistema difensivo, anche
per la sua spettacolare posizione
sulla verticale della strada e delle case di Corenno Plinio. Un insieme di protezioni per fucilieri,
piazzole per mitragliatrici e piazzola di artiglieria. Qui si è dovuto
recuperare l’accesso, ripristinare
la trincea, mettere in sicurezza
i pezzi crollati, ma soprattutto
liberare l’opera dalla notevole
quantità di vegetazione che l’aveva invasa.
Trenta metri più sopra protegge
direttamente questa postazione
un’opera in pietra e calcestruzzo
per fucilieri e mitragliatrice. Era la
più conciata. Oggi, dopo il lavoro
degli Alpini, non ha nulla da invidiare alla successiva, una postazione lineare per fucilieri, anch’essa in
pietra con sopralzo in calcestruzzo. A coprire queste due postazioni
ci pensa la successiva, una ventina
di metri più in alto, una postazione
DONIAMO AL TERRITORIO
UN MUSEO ALL’APERTO
«Abbiamo impiegato anni per riuscire ad iniziare
i lavori sulla Linea di difesa Cadorna nel territorio
lecchese e finalmente siamo partiti. Tutti gli alpini
della sezione, tutti i gruppi sono stati coinvolti e,
coordinati dai nostri volontari di protezione civile,
hanno fatto molto di più di quanto previsto, al punto di doverci fermare per poter eseguire la fine dei
lavori quest’anno.
I numeri: 23 interventi operativi con 400 presenze
di volontari + 80 giornate di volontari in preparazione agli interventi. Ore di lavoro su cantiere 3200
circa, ore di lavoro di preparazione 400 circa. Al lavoro operativo vanno aggiunte riunioni periodiche,
conferenze e seminari di sei persone per un totale
di 1000 ore lavorate. A tutto questo va aggiunto il
lavoro di contabilità che ha visto protagoniste due
persone dedicate in segreteria sezionale ogni settimana per tutto l’anno. I gruppi che hanno partecipato sono stati 44».
È la prima parte del passaggio che il presidente Luca Ripamonti ha dedicato al lavoro in corso
sulla Linea Cadorna nella relazione all’assemblea
sezionale, poi completato con queste ancora più
eloquenti parole: «Un elogio agli alpini e un elogio
anche a chi, con un lavoro oscuro ma costante e
impegnativo, tiene la contabilità e si rapporta con
i problemi burocratici che ogni settimana vengono
“inventati” dagli enti preposti. Il risultato di questo impegno di tutti sarà presentato prima in una
conferenza stampa e poi direttamente sul campo.
L’obiettivo è quello di donare alla nostra città e alla
provincia un museo all’aperto, fruibile dai ragazzi
delle scuole e dagli appassionati di storia e anche a
chi va in montagna».
***
Per il ruolo determinante nella realizzazione di
quest’opera sono da citare Clorindo Riva, Cristian
Mornico, Pietro Dell’Era, Ivan Piazza, Valter Cornara, Virgilio Vanalli, Alberto Gavazzi, Roberto Castagna e lo Studio Sacchi-Gattinoni.
speciale
per mitragliatrice in calcestruzzo e
pietrame.
Il tracciato a questo punto si fa
meno ripido, il bosco fin qui fittissimo lascia spazio a qualche
slargo prativo – vi sorgono anche
un paio di edifici rurali – al margine del quale è la prima di due (la
seconda è poco più avanti) piazzole multiple per pezzi di artiglieria. Piazzole è un termine improprio se riferito alle dimensioni
delle opere precedenti, rispetto
alle quali queste sono una sorta di “piazza” sia per le opere di
sbancamento a monte, quelle che
consentivano il posizionamento
dei pezzi e il loro servizio, fino
alle strade di accesso con i loro
muri di sottoscarpa che ancora
oggi – lo ricordiamo, è passato
praticamente un secolo – lasciano esterefatti per la loro bellezza
e solidità.
Più in alto ancora, ma qui ci si
muove ormai su dislivelli risibili
rispetto alla prima metà del tracciato, sono i due sorprendenti
ricoveri in caverna per gli addet-
Penna Nera delle Grigne
ti ai pezzi di artiglieria. Due tunnel dalla forma a U, scavati nella
roccia. Costituiscono una sorta di
“aperitivo” all’opera successiva,
quella che (il parere è naturalmente del tutto soggettivo) appare la più ricca di suggestioni: una
postazione in caverna per due mitragliatrici ricavata proprio nella
parte sommitale dello sperone
roccioso. Al suo fianco c’è la postazione lineare per fucilieri che
segna la fine del tracciato fin qui
descritto. La salita fin qui (anche
questa è suggestione personale ma decisamente più obiettiva
della precedente) è abbastanza
dolce, interrotta a tratti da qualche impennata più decisa e impegnativa.
Dove tutto parla del lavoro dei
nostri Alpini: la pulizia del sentiero di accesso, la posa di gradini in tronchi di legno nelle zone
scoscese e sprovviste di gradini
naturali o artificiali, il sentiero
realizzato ex novo dove non c’era
più traccia del tracciato originario, le postazioni rese ben visibili
e accessibili: un lavoro da alpini, quindi ben fatto, come già in
molti, soprattutto studenti delle
scuole elementari e medie, hanno
avuto modo di vedere, conoscere,
apprezzare. La visita – lo potranno sperimentare tutti coloro che
accetteranno l’invito per il 3 giugno – consente di imparare i riferimenti storici fondamentali al
primo conflitto mondiale e quindi al perché si decise di fortificare
tutto il confine con la Svizzera dal
Sempione fino allo Stelvio; i vantaggi che ne derivarono alla realtà
locale, nel nostro caso l’intero sistema viario della Val Varrone; le
caratteristiche della linea difensiva con l’articolarsi delle sue postazioni dove non è difficile immaginare il posizionamento dei
pezzi di artiglieria con i serventi
ai pezzi e i proiettili accatastati
vicino.
Oggi tutto questo si presenta –
grazie al lavoro fatto e a quello
che si sta facendo – in ottimo stato di conservazione, in ordine e
accessibile a tutti. Ciascuna delle
postazioni è perfettamente mascherata, mentre la straordinaria
cornice ambientale tra il lago e il
monte non nasconde niente, anzi
elargisce a profusione le sue suggestioni. Anche questa cornice
ha spronato tutti gli Alpini – tutti
volontari! – impegnati nel recupero di questa pagina di storia. Per
dare un futuro al nostro passato,
come dice testualmente il motto
di riferimento delle attività culturali e museali nonché del Centro
Studi dell’Associazione Nazionale
Alpini.
Sono partito dal basso intimorito dalla scarpinata echeggiando
le parole del canto della colonna che saliva su una delle cime
del fronte di guerra dolomiti-
co. Sono ridisceso – grato a Ivan
Piazza straordinario cicerone di
ogni frammento di quest’opera
– echeggiando le parole del nostro «Trentatrè», quelle del valore
alpino chiamato a difendere la
frontiera. Qui si percorre un tratto della Occupazione Avanzata
Frontiera Nord. Un’opera, si è già
detto, di cento anni fa, quando la
frontiera era una realtà ben diversa rispetto a quella di oggi che si
passa ormai senza più controlli e i
Paesi dall’altra parte, allora alleati o nemici, oggi sono tutti amici,
fanno parte della casa comune
europea e in questa veste si confrontano con il resto del mondo.
Perché frontiera allora? Perché
è la linea invalicabile dei nostri
valori, della nostra storia, della
nostra identità. Quella che difenderemo sempre.
Angelo Sala
vita dei gruppi
Trimestrale della Sezione di Lecco
Vita dei Gruppi
a cura dei gruppi della sezione di Lecco
Barzago
Addio Giacomo, vecio grande
alpino!
Si sono svolti nel pomeriggio di
venerdì 27 gennaio, nella parrocchia di San Bartolomeo a Barzago, le esequie di Giacomo Sirtori,
storico capogruppo delle penne
nere locali. Il delicato e struggente modo con il quale gli alpini
usano comunicare la scomparsa
di uno di loro, è stato naturalmente utilizzato anche per Giacomo
Sirtori. Si è capito quanto Giacomo fosse apprezzato e benvoluto,
dagli alpini e non solo, quando
nella chiesa parrocchiale gli è stato dato l’ultimo saluto da decine
e decine di gagliardetti. Una toccante manifestazione d’affetto e
di condivisione del lutto con i familiari da parte delle autorità cittadine, di tantissime penne nere
e associazioni in rappresentanza
del territorio lecchese. Alpino
dentro, Giacomo Sirtori ha vissuto la sua vita sociale con grande
entusiasmo, lasciando ovunque
abbia prestato il proprio aiuto
ottimi ricordi e collaudate amicizie. Di lui quanti hanno avuto la
fortuna di conoscerlo e frequentarlo, hanno potuto apprezzare
lo spirito, la simpatia, l’arguzia, il
sorriso, la molteplicità d’interessi, l’attaccamento alle radici del
proprio paese ed il legame indiscutibile verso il suo gruppo del
quale è stato insostituibile guida
fin dalla fondazione avvenuta più
di 30 anni fa. Importantissima,
di lui piace ricordare la naturale
disposizione alla solidarietà e a
dare una mano quando occorreva. «Senza di te, caro Giacomo, ci
sentiamo e ci sentiremo inevitabilmente più soli, ma ci conforta il
ricordo di un compagno di vita, il
patrimonio di esperienze comuni
maturate fin dai lontani anni, prima e dopo la naja. Non è il solito
retorico congedo: la verità è che
non ti potremo mai dimenticare».
Ai due figli, Erminio e Angelo, a
tutti i familiari, le condoglianze
più sentite dal gruppo, dalla redazione e dalla sezione ANA di
Lecco, tutta. Nino Venditti, suo
amico da molti decenni e, ahi noi,
anche compagno di stanza nel reparto di cardiologia dell’ospedale
cittadino, intende unirsi con tutta
la famiglia al dolore dei parenti e
di tutte le penne nere barzaghesi.
Ierardo Ierardi
Gennaio-Febbraio-Marzo 2012
Barzago - Il compianto Giacomo Sirtori
Barzanò
Un altro anno con gli Alpini
Il 22 gennaio gli Alpini del gruppo
di Barzanò si sono radunati in Baita, in occasione della assemblea
annuale, durante la quale con il
presidente onorario Antonio Scaccabarozzi e il capogruppo Giancarlo Frigerio, affiancati dal tesoriere Valentino Riva e dal segretario
Cesare Corbetta, si è dato atto alla
relazione morale e al bilancio consuntivo di quanto realizzato nel
corso del 2011.
Riteniamo doveroso raccogliere e
portare a conoscenza degli Alpini,
degli amici e simpatizzanti, che
non hanno potuto essere presenti,
le riflessioni sulla attività dell’anno
scorso. È bene che tutti gli associati
comprendano che la nostra attività è una sorta di missione, in quanto impostata sulla solidarietà e
sulla condivisione e il nostro modo
di proporci alle persone, dai più
piccoli agli adulti, aiuta a far capire che ci sono persone che sanno
donare senza niente chiedere in
cambio e senza vanagloria.
Da anni, ci siamo indirizzati e impegnati nel consolidare e allargare
i nostri rapporti associativi, cercando di coinvolgere e stimolare
anche quegli Alpini che ancora
non vivono appieno la vita associativa, per aiutarci ad esportare,
dalle mura della Baita, il significato
dello spirito alpino tra la gente.
Abbiamo dato corso e portato felicemente a termine diverse iniziative finalizzate a questo obiettivo,
al punto che siamo costantemente
un preciso riferimento per la popolazione e per le istituzioni; questo
ci carica di maggiori responsabilità
e ci impone di sollecitare la partecipazione attiva e il coinvolgimento di tutti gli associati non solo per
perseverare, ma per incentivare
nuove proposte e realizzare altre
iniziative.
È interessante il fatto che, nel corso della assemblea, siano emersi
diversi spunti e suggerimenti in
proposito, che valuteremo con attenzione, da parte dei nostri associatiti più giovani. Questo significa
che siamo sulla strada giusta, e che
le idee sono condivise da chi dovrà
portare il testimone della Associazione nel prossimo futuro.
Diamo una rapida scorsa alle attività e manifestazioni sostenute
nello scorso anno.
In concomitanza ai festeggiamenti
per il 150° dell’unità d’Italia, il 27
febbraio abbiamo partecipato al
raduno nazionale dei Bersaglieri,
sfilando con loro per le vie del paese, mentre, il 17 marzo, in occasione, e partecipi alle manifestazioni
indette dal Comune, il nostro veterano Livio Cazzaniga ha donato un
dipinto alla sede comunale. Non
è mancata la tradizionale festa alpina a fine giugno, alla quale si è
data prosecuzione, in luglio,con la
raccolta fondi a favore del Centro
Diurno Disabili; il nostro particolare ringraziamento alle «penne
rosa», senza le quali non avremmo
ottenuto risultati e apprezzamenti. In luglio, i bambini della scuola
Barzanò - Il tavolo della presidenza
materna sono stati graditissimi
ospiti in Baita. In ottobre, la consueta spedizione in Val di Susa per
la raccolta delle castagne, si è trasformata in una gita culturale, con
la visita alla Sacra di San Michele.
Le caldarroste hanno ottenuto
consensi sia cucinate in Baita, sia
alla scuola materna, sia affiancando l’Aido a favore degli anziani ospiti a Viganò. Doverosa, il 4
novembre, la commemorazione
della giornata dell’unità nazionale
e delle forze armate a fianco degli
alunni delle scuole elementari, nel
corso della quale è stata affissa, al
monumento all’alpino, una targa a
memoria dell’Alpino scultore Luigi Arrigoni. Il 2 dicembre si è promossa l’organizzazione al Centro
giovanile Paolo VI, a favore di Nonno Luigi, della presentazione del
suo libro, offrendo un rinfresco a
tutti i presenti. Il 4 dicembre siamo
stati ospiti ad assistere alla rappresentazione del Santo Natale degli
alunni delle scuole elementari, ai
quali abbiamo restituito l’entusiasmante visita di Babbo Natale con
il sacco ripieno di dolcetti per tutti.
Per finire l’anno, gli auguri natalizi nella nostra Baita e, dopo, nella
palestra comunale, affiancando
la Pro loco, con la distribuzione
di trippa, formaggi e panettone.
In Baita sono stati completati i lavori di eliminazione della barriere
architettoniche e la realizzazione
dell’ascensore che ha consentito
l’accesso, senza difficoltà, anche
alle mamme con passeggini o carrozzine in occasione di rinfreschi
per battesimi o altre necessità.
Ora, con il nuovo anno, altri progetti ci attendono e verranno elaborati sulla base dei suggerimenti
raccolti in sede assembleare o di
altri che ci verranno proposti.
Raffaele Colombo
Barzanò - I partecipanti all’assemblea
pagina 15
vita dei gruppi
Barzio
Cambio data della festa
tradizionale al «Gesolo»
Il gruppo Alpini di Barzio celebrerà la tradizionale festa al «Gesolo
di Corda» la quarta domenica di
luglio, precisamente quella del
22, anziché la terza, per la concomitante festa sezionale al rifugio
Cazzaniga Merlini. Ci piace ricordare che questa antichissima
cappellina, da noi ristrutturata nel
lontano 1960, è da tantissimi anni
il punto di ritrovo per la festa dei
nostri Alpini. L’assemblea annuale del Gruppo riunitasi giovedì
4 febbraio nella sede di Palazzo
Manzoni, dopo aver approvato la
relazione ed il rendiconto economico trimestrale, ha eletto il nuovo
consiglio direttivo per il triennio
2012-2014. Novità e continuità
caratterizzano gli otto consiglieri eletti (1 ogni 10 iscritti). Fra
i neo eletti, al consiglio uscente
appartenevano l’inossidabile Giuseppe Arrigoni Marocco (capogruppo uscente), Enrico Scandella, Gian Battista Scandella, Sergio
Camozzini e Daniele Valsecchi.
Fra le new entry troviamo Albino
Rangeloni, Aurelio Arrigoni Neri e
Martino Monaco, mentre dopo 41
anni di consiglio cede il testimone
il vice capogruppo, gia consigliere
e segretario, Felice Rosa, nelle file
del direttivo dal congedo militare
e per oltre quattro decenni continuativi. Nel corso del consiglio
svoltosi venerdì 10 febbraio sono
stati indicati quale capogruppo,
riconfermato, Giuseppe Arrigoni
Marocco, quale vicecapogruppo
Gian Battista Scandella, e quale
segretario Albino Rangeloni coadiuvato da Ida Arrigoni Marocco
(iscritta al gruppo come aggregata)
che da anni offre la propria collaborazione per il servizio di riferimento agli iscritti. Al nuovo consiglio buon lavoro e che possa essere
da stimolo a tutti i soci.
Felice Rosa
Penna Nera delle Grigne
militare in Alto Adige, una sua opera che rappresenta i tre battaglioni
alpini della Brigata Orobica, Morbegno, Edolo e Tirano, sovrastati
dall’aquila simbolo degli alpini.
Sul retro del disegno i nomi degli
ufficiali, compresa la firma del colonnello Leardini, ufficiale presente nel 1959 alla consacrazione della chiesetta del Morbegno al Pian
delle Betulle, chiesetta che l’alpino
Luigi in qualità di costruttore ha
collaborato alla realizzazione.
Grazie alpini per il vostro gesto
morale e materiale e per le belle e
commoventi parole che lo hanno
accompagnato.
Edo Balbiani
Castello Lecco
La trippata dell’antivigilia
Erano almeno sessanta gli Alpini
del gruppo di Castello, che hanno
partecipato alla trippata dell’antivigilia.
Come vuole la tradizione, si sono
ritrovati la sera del 23 dicembre
nella baita sopra Rancio, dove
Pierino, cuoco sopraffino, ha preparato una trippa apprezzatissima da tutti. «Ho cominciato a
prepararla alla mattina e l’ho lasciata cuocere per ben otto ore»,
ha commentato con orgoglio. Tra
i graditissimi ospiti anche Giulio
e Alberto Buzzoni, del Rifugio
Tavecchia in Val Biandino, con le
rispettive mogli, la piccola Sandra
e un’allegra combriccola introbiese. Tra una scodella e l’altra di
trippa, non sono mancati i canti
e i brindisi augurali per le feste
natalizie. Ornella Gnecchi
Cassago Brianza - Il giusto riposo
Cassago Brianza
Il bellissimo tradizionale
Natale Alpino
Una bella serata ha caratterizzato un evento ormai rituale per gli
Alpini di Cassago Brianza, il tradizionale Babbo Natale.
I genitori di oggi sono i bambini
di tanti anni fa, ai quali gli stessi
Alpini portarono il tanto desiderato dono, una tradizione che
ormai si tramanda da tempo e da
tempo le porte si aprono ben volentieri agli Alpini richiudendosi
poi con una frase ... «arrivederci
Babbo Natale» alla quale risponde un bel sorriso alpino.
Roberto Rozzino
Cernusco Lombardone
Ricordiamo chi è andato avanti
Da queste colonne capogruppo
e alpini di Cernusco Lombardone intendono ricordare ancora
una volta chi, nel 2011, è andato
avanti: il sergente Gianni Crippa
ed il capitano Antonio Tentorio a
loro ed a tutti gli alpini defunti del
gruppo il nostro profondo imperituro ricordo.
Cassago Brianza - Amici per un giorno
Casargo
Una serena giornata sociale
19 febbraio 2012 - Erano circa
una cinquantina i partecipanti al pranzo sociale organizzato
dal gruppo Alpini di Casargo. La
giornata è iniziata con la celebrazione della messa, da parte di don
Antonio Brunello, il quale ha ri-
cordato il prezioso contributo che
le penne nere offrono sempre alla
comunità. Un pensiero il sacerdote
da rivolto anche a tutti coloro che
sono andati avanti. Ad animare la
funzione religiosa è intervenuto il
Coro Valsassina diretto da Alessio
Benedetti. Dopo la funzione la
formazione ha proposto tre brani
eseguiti in modo veramente encomiabile. Un delizioso aperitivo
nella sede ha seguito la funzione
religiosa, prima dell’incontro al
ristorante Bellavista di Narro. Casargo
Due doni al gruppo
carichi di storia
Due alpini che rispecchiano lo
«spirito di corpo» tipico degli alpini
e appartenenza al proprio gruppo.
Il giorno 24 giugno 2011, l’alpino
Vincenzo Frigerio ha arricchito la
nostra sede donandoci la bandiera
italiana dei combattenti e reduci
dopo averla conservata gelosamente per tanti anni. Il 10 dicembre 2011, l’alpino Luigi Maglia ha
deciso di donare al nostro gruppo
un suo caro ricordo del periodo
pagina 16
Un momento della santa messa
Alcuni partecipanti alla bella giornata
Anno 59 - numero 1
vita dei gruppi
Trimestrale della Sezione di Lecco
Leone con affetto: sempre disponibile e affidabile, era tra i primi
a prodigarsi per aiutare gli altri.
Finché ha potuto, Leone è stato
uno tra i soci più attivi in prima
fila per organizzare eventi e progetti, sempre presente alle manifestazioni del gruppo.
Dire addio a chi ha fatto la storia
degli alpini è sempre un dolore. Ti
abbiamo dato l’ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di San Marcellino. Grazie Leone, ciao.
Adelio Colombo
Castello di Lecco - Un momento di sana allegria
Cesana Brianza - Ritrovo in baita
no, epicentro la loro baita, per la
solita settimana di feste dal 21
al 29 luglio. Inoltre ricordano le
date di sabato 20 e domenica 21
ottobre per la tradizionale castagnata pro Missioni. Vi aspettiamo
numerosi.
Marco Gerosa
per l’attività di fabbro che aveva
svolto in passato. «lavorava il ferro battuto e vendeva i suoi prodotti sui mercati del territorio»
ricorda il figlio Giuliano.
Gli alpini di Imbersago ricordano
Imbersago
Cernusco Lombardone - Serg. Gianni Crippa
Grazie a Leone Panzeri, ciao
Leone Panzeri è andato avanti. Si
è spento all’età di 84 anni uno dei
pilastri del nostro gruppo.
Rimasto vedovo dopo la scomparsa della moglie Elide Pinardi,
Leone nei suoi ultimi anni di vita
segnati dalla malattia è stato assistito dai quattro figli, Mario, Gerolamo, Sabrina e Giuliano.
Leone era molto conosciuto in
paese non solo per il contributo
dato al nostro gruppo ma anche
Imbersago - Il compianto Leone Panzeri
Lecco centro
Addio a Franco Spreafico
fondatore dei «Ragni»
C’erano i leggendari maglioni
rossi dei «Ragni della Grignetta»,
assieme ai cappelli alpini con la
altrettanto leggendaria penna
nera, nella chiesa parrocchiale
dei Cappuccini, per dare l’ultimo
saluto a Franco Spreafico, popolarissimo sia tra gli alpinisti che
tra gli alpini anche per il suo curioso soprannome «Piccolo». Se lo
portava dietro da sempre, quel soprannome, fin da quando, giovanissimo, si era avvicinato alla roccia e a soli 18 anni, nel 1946, fu tra
i cinque fondatori di quel gruppo
di giovani alpinisti che, per felice
ispirazione, fece propria la definizione che il leggendario Tita Piaz
aveva appioppato al lecchese Gigi
Vitali vedendolo arrampicare in
Dolomiti, dando vita ai «Ragni».
Con Franco Spreafico «Piccolo»
Cernusco Lombardone
La nostra storia ai bimbi
Cernusco Lombardone - Cap. Antonio Tentorio
Cesana Brianza
Una baita in mezzo al verde
Spesso, per moda o abitudine, si
cerca la natura lontano da casa,
magari lontano e anche fuori Italia, poi il più delle volte ci accorgiamo che è a due passi da dove
viviamo. È il caso del cesanesi
nati ai piedi del loro Parco Roccolo. Un luogo dove puoi apprezzare la poesia degli scorci e dei colori come certi quadri fiamminghi,
dove puoi immaginare di essere
trasportato all’interno di quella
pineta incantata, sotto quegli alberi, velati d’inverno di una patina fiabesca. In quel luogo magico
ancora una volta gli alpini danno
appuntamento ai concittadini e
Gennaio-Febbraio-Marzo 2012
Venerdì 28 novembre si è tenuto un incontro tra gli Alpini del
gruppo e i bambini della scuola
materna di Cernusco Lombardone. Lo scopo è stato quello
di divulgare la nostra storia, chi
siamo e cosa facciamo. I bambini sono stati attenti ed incu-
riositi dai racconti divulgati dal
narratore espressi con semplicità ed adatti alla platea presente.
Una ulteriore iniziativa si è svolta
sabato 10 dicembre in occasione
dei mercatini di Natale dove un
banchetto, allestito dagli Alpini,
ha raccolto, tramite una “lotteria”
ed altre offerte, una somma di
denaro che è stata devoluta alla
scuola materna.
L’occasione per la consegna è
stata durante il saggio per le feste
natalizie dove un babbo natale alpino ha consegnato la donazione
nelle mani del presidente dell’ente morale tra l’entusiasmo e gli
applausi dei bimbi.
Mario Gargantini
Cernusco Lombardone - Alcune immagini dei piccoli attentissimi al racconto degli alpini
pagina 17
vita dei gruppi
Penna Nera delle Grigne
Chiuso. A presiederla è stato Paolo Pozzoni, capogruppo, mentre
fungeva da segretario Giancarlo
Castelnuovo. Dal resoconto in
merito ai tesserati è emerso che
attualmente i soci alpini iscritti
sono 86, gli aggregati 12 per un
totale di 98.
Numerose sono state le manifestazioni alle quali il gruppo ha
partecipato lo scorso anno. Tra
queste vanno sicuramente ricordate l’Adunata nazionale a Torino, il Raduno al rifugio Cazzaniga
Merlini e il Raduno sezionale al
Maggianico Chiuso
Pian delle Betulle, in ricordo dei
Resoconto fine anno 2011
morbegnini andati avanti. PozzoSi è svolta con buona partecini ha ricordato il lavoro capillare
pazione di soci, l’assemblea andi Giacomo Pattarini, vicecaponuale del gruppo Alpini «Monte
gruppo, nonché responsabile del
bivacco in vetta al Magnodeno.
Magnodeno» di MaggianicoAccanto a lui
si sono prodigati soci e
simpatizzanti
che hanno reso
ancor più appetibile la scarpinata a quota
1.250 metri.
Nel
corso
dell’assemblea
è stata ricordata anche la riuscitissima seraMaggianico Chiuso - Bivacco ANA Monte Mgnodeno
ta alpina all’oc’erano i fratelli Giulio e Nino Bartesaghi, Emilio Ratti «Topo» e Gigino Amati. Il «Piccolo», in questa
storia di uomini e montagne, ha
scritto il suo capitolo. Senza imprese eclatanti, ma con una fedeltà e una costanza assolute, le stesse che ha avuto con gli alpini con i
quali, concluso il servizio militare,
ha condiviso la vita della sezione
lecchese. Due segni di appartenenza – gli alpinisti e gli alpini – di
un lecchese «doc».
ratorio di Maggianico, nell’ambito della festa rionale. Particolarmente riuscita e apprezzata è
stata la visita dei 120 alunni della
scuola elementare «Enrico Toti»
alla sede della Protezione Civile
ANA di Civate. Accompagnati da
insegnanti e genitori, i ragazzi
hanno concluso così gli apprendimenti sulla sicurezza, inseriti
nel relativo progetto didattico.
Ben 7 volontari hanno inoltre
partecipato ai lavori di recupero
della Linea Cadorna.
Lo scorso anno è stato anche rinnovato il consiglio direttivo per
il triennio 2011-13, che ha visto
l’ingresso di tre nuovi soci: Giuseppe Ghislanzoni, Giancarlo
Castelnuovo e Giuseppe Samà.
Riconfermato Paolo Pozzoni nella
carica di capogruppo.
Per quanto riguarda gli appuntamenti futuri, oltre alla partecipazione alle varie messe per i
defunti, le penne nere di Maggianico e Chiuso si danno appuntamento per giovedì 22 dicembre
per la tradizionale trippata in
sede. Inoltre, su proposta di Olivo
Valsecchi, viene organizzata una
gara di bocce aperta a tutti i soci
iscritti, in collaborazione con la
bocciofila «Convegno» di Maggianico.
Ornella Gnecchi
Merate
Mostra sull’Armir
Martedì 21 e giovedì 23 febbraio, il gruppo Alpini di Merate ha
allestito, nel salone delle colonne in Castello Prinetti, una mostra fotografica sulle vicissitudini dell’Armata italiana in Russia
(Armir) nella seconda guerra
mondiale. La mostra era stata
inizialmente presentata in occasione del 7° raduno Alpini della
Bassa Brianza ad Imbersago nel
2010, sulla base di ricerche ef-
Merate - L’intervento del sindaco
pagina 18
fettuate da un socio del gruppo di
Merate sui certificati di morte di
Caduti di Nikolajewka. Successivamente è stata esposta a Brivio,
in occasione dell’85° di fondazione di quel gruppo, poi a Robbiate per la commemorazione del 4
novembre, ed ora a Merate. Destinatari sono stati in particolare
gli alunni delle terze classi della
scuola media, in coordinamento con il loro piano di studi. Altri
gruppi hanno manifestato l’interesse ad
avvalersene.
L’invito degli Alpini
è stato prontamente
accolto dalla dirigente della scuola
media Manzoni di
Merate,
Graziella
Ferrario, che ha inviato all’appuntamento tutte e sei le
terze classi.
La manifestazione,
organizzata in tre
sessioni di due classi ciascuna, è
stata suddivisa in due parti.
Nella prima l’alpino Felice Longoni, del gruppo di Cernusco
Lombardone, ha fornito l’inquadramento storico della campagna di Russia, evidenziando l’apporto, ed il sacrificio, degli Alpini
e quanto gli stessi, in tempo di
pace, siano parte attiva nella
divulgazione e il mantenimento
dei ricordi, e nella realizzazione
di opere anche materiali a supporto di situazioni o attività critiche. Un richiamo è stato effettuato anche a quei militari che
operano, purtroppo anche con
dolorose perdite, in operazioni
di pace. La seconda parte è stata
dedicata alla visita della mostra
fotografica vera e propria. Ad
ogni sessione ha partecipato anche il sindaco di Merate, Andrea
Robbiani, che ha sottolineato
l’importanza della divulgazione dei ricordi, soprattutto per
le giovani generazioni che certi
avvenimenti non hanno vissuto
direttamente.
Ulderico Dell’Era
Malgrate
Cambio alla guida del gruppo
Venerdì 20 gennaio si è tenuta,
nella sede di via Agudio, l’assemblea generale del Gruppo Alpini
di Malgrate, per l’approvazione
della relazione morale del capogruppo, l’approvazione del bilancio 2011 e le elezioni per il triennio 2012/2014.
La relazione del capogruppo
uscente Giuseppe Longhi ed il
bilancio 2011 sono stati approvati all’unanimità. Dalle votazioni
sono risultati eletti: capogruppo Emilio Giovari, consiglieri alpini Filippo Bono, Clorindo Riva,
Romolo Bonfanti, Aldo Brusadelli e Giuseppe Colombo, Leonardo
Fraquelli in rappresentanza dei
soci aggregati.
Il capogruppo uscente Giuseppe
Longhi ha ringraziato tutti i soci,
alpini e aggregati, nonché i simpatizzanti, uomini che si sono
rimboccati le maniche per rendere «grande» il nostro «piccolo»
gruppo di penne nere ed ha invitato ed esortato tutti a non operare silenziosamente ed individualmente, ma cercare di coinvolgere,
pur nei limiti delle possibilità,
tutti gli iscritti.
Il nuovo capogruppo ha ringraziato tutti per la fiducia data, ribadendo che il capogruppo da solo
non serve a nulla senza il concorso di tutti gli alpini: «Siamo in
pochi - ha ribadito - e per questo
dobbiamo stare uniti». Un grazie
particolare è stato presentato al
capogruppo uscente Longhi per i
suoi 12 anni di operato nei quali sono state fatte moltissime cose
degne di lode.
Cogliamo l’occasione anche per
segnalare l’appuntamento dell’1
maggio con la camminata alla festa del Gruppo di Pian Sciresa con
passaggio al nostro cippo.
Ricordiamo che la nostra sede,
tutti i venerdì sera è sempre aperta per ritrovarci, rinsaldare amicizie, programmare lavori, portare
e accogliere proposte.
Merate
Il capogruppo Giovanni Corti,
è andato avanti
La notizia è arrivata mercoledì
7 dicembre, di prima mattina,
e subito si è diffusa in città. Alla
messa delle 10, nella ricorrenza di Sant’Ambrogio, patrono di
Merate, gli alpini presenti già ne
parlavano con malcelata commozione. Anche il celebrante
riportava la notizia. I funerali
si sono celebrati il venerdì successivo, 9 dicembre, con grande
Anno 59 - numero 1
vita dei gruppi
Trimestrale della Sezione di Lecco
partecipazione, a testimonianza
di quanto Giovanni fosse stimato
ed amato. In primo piano gli alpini, più di un centinaio, con una
ventina di gagliardetti presenti.
Messaggi di cordoglio erano pervenuti da parte del presidente
emerito dell’Associazione Nazionale Alpini, Giuseppe Parazzini,
dal presidente sezionale, Luca
Ripamonti, e da molti gruppi. Al
termine della cerimonia, dopo le
note del «Silenzio», i suoi alpini
hanno voluto dedicargli il canto
«Signore delle cime».
Classe 1936, sergente del gruppo Aosta di artiglieria da montagna, entra nel gruppo di Merate
nel 1961; ne diviene consigliere
e, per un certo periodo, anche
segretario. Nel 1999 viene eletto
capogruppo. Ha saputo trasfondere nella carica la stessa grande
passione che nutriva per il suo
lavoro. Buono di indole, generoso, ha guidato il gruppo per quasi
dodici anni, con l’esempio, con
autorevolezza, sapendo comunque assumere posizioni decise,
quando le circostanze lo richiedevano. Da vero leader, riconosciuto tale da tutti. Ha esercitato
fino all’ultimo le sue funzioni,
pur diradando causa malattia le
sue presenze in sede. Ha saputo
infondere nel gruppo un clima
di serenità e concretezza che ne
fa oggi un soggetto vivo, in grado
di affrontare con dignità e decoro tutte le circostanze che la vita
associativa, e non solo, richiede.
Gli Alpini lo salutano e lo ringraziano per tutto quello che loro ha
dato, consapevoli di avere avuto
l’onore di condividere con un
grande alpino, un grande uomo,
momenti irripetibili. Il suo ricordo resterà sempre con loro.
«L’impegno, di tutto il Gruppo, del
tuo Gruppo, é quello di continuare nel solco da te tracciato; non ti
tradiremo. Sicuri che da lassù, dal
paradiso di Cantore, continuerai
a guardarci, con l’amicizia e la
comprensione di sempre. Ciao,
Giovanni, riposa in pace».
Gli Alpini di Merate
Pasturo
Tesseramento 2012 e rinnovo
del consiglio direttivo
Sabato 14 gennaio l’intero gruppo si è ritrovato nella sede sociale
per il tesseramento annuale ed
il rinnovo del consiglio direttivo.
Dopo lo scambio di auguri per un
2012 prospero e sereno si è passati al tesseramento ed alle votazioni dalle quali sono usciti i nominativi dei 13 alpini prescelti per il
triennio 2012-2014.
Il consiglio nella riunione successiva ha provveduto alle nomine:
capogruppo Francesco Camesaschi, vice Flavio Orlandi, segretario Emilio Galbani, cassiere Augusto Locatelli, consiglieri Adriano
Agostoni, Pierluigi Artana, Gianluigi Combi, Franco Doniselli, Renato Doniselli, Demetrio Locatelli, Alessandro Maroni, Giacomo
Orlandi Arrigoni e Cristian Ticozzi. Auguri di buon lavoro ai nuovi
entrati ed ai riconfermati.
Domenica 29 Gennaio il sodalizio
si è ritrovato per trascorrere una
giornata all’insegna dell’amicizia
e dell’allegria. La messa celebrata
da don Antonio Fazzini in memoria degli alpini andati avanti ha
aperto la giornata sociale. La liturgia era dedicata alla festa della
famiglia e quindi anche alla famiglia alpina. Poi all’Albergo Grigna
si è tenuto il pranzo sociale. Dopo
aver comunicato la composizione
del nuovo direttivo si è tracciata
una breve relazione delle attività
svolte nel 2011 (partecipazioni
a manifestazioni nazionali, secondo raggruppamento, feste,
collaborazioni con altri gruppi e
altre associazioni.). Per il 2012 gli
appuntamenti ufficiali saranno la
partecipazione di gruppo all’Adunata nazionale di Bolzano il 12 e
13 maggio, le celebrazioni dei 90
anni della sezione di Lecco e, in
particolare, con l’appuntamento
al rifugio Cazzaniga Merlini alla
presenza del presidente nazionale Perona ed infine l’80° di fondazione del gruppo di Pasturo.
Emilio Galbani
Rancio Laorca
Merate - Il compianto Giovanni Corti
Gennaio-Febbraio-Marzo 2012
60ª assemblea del gruppo
«Monte Medale»
Sabato 18 febbraio si è svolta la
60ª assemblea del gruppo alpini
Monte Medale Rancio-Laorca,
allo scopo di eleggere il nuovo
consiglio direttivo per il triennio 2012 - 2014. Dopo la messa
concelebrata dai sacerdoti della
comunità pastorale nella chiesa parrocchiale di Rancio, con la
partecipazione del Coro Grigna,
ci siamo trasferiti all’hotel Torrette di Pescate dove, dopo aver
gustato una lauta cena, il socio
Pier Giorgio Colombo nominato
presidente dell’assemblea, dava
la parola al capogruppo Silvano
Panzeri per la relazione morale.
Silvano ha salutato i numerosi
presenti invitandoli a ricordare i 5
soci che ci hanno lasciati nel 2011,
in particolare la perdita amara del
caro Giannino Mauri alla guida
per 30 anni del nostro gruppo, alpino esemplare e convinto difensore dei principi e degli ideali dei
nostri «veci». Ha comunicato che
la forza del gruppo al 31 dicembre
scorso era di 177 soci alpini e 41
soci amici.
Silvano ha rammentato le nostre
principali attività: la baita «Riccardo Piazza» sempre aperta
tutte le domeniche, nei giorni di
festa e al giovedì, dove salgono i
pensionati per i lavori di manutenzione e riparazione; la sede di
via Paradiso che è anche la sede
dello Sci Club Medale e del Foto
Club Lecco; la nostra foltissima
squadra antincendio; il possibile
utilizzo della sede per battesimi,
cresime, prime comunioni, anniversari di matrimonio e compleanni.
Nel 2011 si è svolta nei migliori
dei modi la salita del 23 dicembre alla cappella del San Martino, con messa concelebrata da
monsignore Franco Cecchin e
dal sempre presente don Serafino Marazzini. Molto sentita anche la salita cronometrata che si
svolge a luglio nella festa del nostro gruppo alla Baita Piazza. 102
i concorrenti partecipanti all’edizione 2011. Il nostro gagliardetto
ha presenziato a manifestazioni
nazionali, sezionali, e organizzate
dai gruppi.
Terminata la relazione del capogruppo, prende la parola il sottoscritto, nel suo ruolo di segretario,
per la breve relazione finanziaria,
sottolineando che l’esercizio 2011
è sensibilmente migliorato rispetto al 2010. Segue la relazione dello
Sci Club Monte Medale. Al termine il presidente dell’assemblea
comunica il risultato delle votazioni per il consiglio 2012-2014
che vede confermate nelle principali cariche gli attuali consiglieri.
Sandro Brigatti
San Giovanni
Ancora il «vecio» Brambilla
alla guida del gruppo
Domenica 22 gennaio, nella nostra sede di via Nino Castelli, in
occasione dell’assemblea annuale del gruppo si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio
che rimarrà in carica per i prossimi tre anni.
Molto gradita la partecipazione
del presidente sezionale Luca
Ripamonti, che eletto presidente
dell’assemblea ha aperto i lavori
porgendo un caloroso saluto ai
convenuti seguito da un doveroso pensiero ai soci che in questo
triennio ci hanno preceduto nel
Paradiso di Cantore. Il capogruppo uscente Lorenzo Brambilla ha
letto la relazione morale, evidenziando le molteplici attività svolte. È seguita la relazione finanziaria, sottoponendo ai presenti
il bilancio consuntivo. Entrambe
le relazioni sono state approvate
all’unanimità. Il presidente Luca
Ripamonti ha illustrato il nutrito
programma per il 90° anniversario di fondazione della Sezione.
A votazione avvenuta, i soci eletti si sono poi riuniti in consiglio
straordinario e hanno provveduto
alla composizione del nuovo consiglio per il triennio 2012 – 2014:
capogruppo Lorenzo Brambilla,
vicecapogruppo Erminio Galbussera, segretario Agostino Cesana,
tesoriere Marco Ramponi, consiglieri Maurilio Corti, Stefano Pellegatta, Lodovico Combi, Francesco Menaballi, Roberto Corti,
Angelo Giudici, Sergio Licini,
Emanuele Polvara, Giovanni Canali, Sergio Lietti, Angelo Ollasci,
Edoardo Castelnuovo e Giuseppe
Formenti. In rappresentanza dei
soci aggregati Alfonso Crotta, Pietro Pellegatta, Vincenzo Ungaro e
Francesco Tavola.
Agostino Cesana
Sirtori
Concorso alle scuole primarie
Il gruppo Alpini di Sirtori a conclusione delle celebrazioni del
150° dell’unità d’Italia ha promosso, in collaborazione con
la scuola primaria di Sirtori, un
concorso per far conoscere gli
Alpini e la loro storia agli alunni.
A febbraio si è già tenuto il primo incontro con il responsabile
Ivan Piazza che ha trattenuto per
un’intera mattinata tutti gli alunni nell’aula magna con varie proiezioni sull’operosità della nostra
Protezione Civile in occasione
delle avversità naturali. A marzo si
terrà il secondo incontro che prepagina 19
vita dei gruppi
vede una dimostrazione pratica
con l’ausilio di alcuni componenti delle squadre della Protezione
Civile. Inoltre verrà proiettato un
filmato sulla storia degli alpini. Al
termine di questo percorso verrà
proposto un concorso rivolto agli
alunni che dovranno rappresentare con un disegno o un pensiero
scritto le loro emozioni riguardo agli alpini. Durante la prima
presentazione ho notato quanta
curiosità ha suscitato nei ragazzi
la presenza di un nostro rappresentante, che in modo semplice
ma coinvolgente ha parlato di noi
e della nostra lunga storia fatta
di amore, dedizione e umanità,
valori che vorremmo crescessero
con i nostri ragazzi. Un grazie alle
insegnanti che hanno compreso e
favorito l’attuarsi del nostro progetto.
Renato Spreafico
Penna Nera delle Grigne
Sirtori - Ivan racconta: notevole l’attenzione degli alunni
dal Coro Auser di Lecco, con applauditi canti popolari. Al seguito
del Coro quest’anno c’era anche Nonna Gina, che ha recitato
una sua poesia «L’angel del de’».
La cerimonia si è conclusa con un
cordiale rinfresco.
Sirtori - Il gruppo degli alunni
Cogliamo l’occasione per avvisare che la tradizionale festa sociale
alla Baita Alpina sul Barro avverrà
l’ultima domenica di maggio, il 27,
e che ci stiamo preparando per il
23 settembre per festeggiare il 55°
del gruppo. Inoltre, con un certo
orgoglio, informiamo che contrariamente all’andamento associativo generale, il nostro gruppo ha
avuto un incremento di 15 nuovi
iscritti (di cui 3 aggregati) e perdendone per vari motivi solo 2.
De Lucia/Niven
Valmadrera
Impegni di fine anno e inizio
del nuovo
Anche le penne nere di Valmadrera sono scese in piazza per Telethon, facendo la propria parte
vendendo panettoni a favore di
questa lodevole associazione che
ha quale obiettivo la ricerca. Telethon non promette miracoli, ma
procede verso traguardi sempre
più vicini alla cura delle malattie
genetiche. A ciò è seguita la fiaccolata alla Baita Alpina sul Barro,
la distribuzione di panettone e vin
brulé con ricavato pro parrocchia
e la tradizionale raviolata il sede in
onore di Sant’Antonio Abate.
Nel pomeriggio del 19 gennaio,
come ogni anno il gruppo si è recato all’Opera Pia Magistris per visitare gli ospiti e donare loro qualcosa di tangibile oltre l’affetto.
I regali sono stati: un aspiratore
chirurgico e due saturimetri per
misurare il livello di ossigenazione del sangue. Era presente
un buon numero di soci, guidati
dal capogruppo Giuliano Sala, il
sindaco Marco Rusconi e il parroco don Massimo Frigerio. Sala è
stato il primo a prendere la parola, comunicando ai presenti i nostri regali e di seguito ha letto una
poesia in dialetto di Ivan Piazza
«El Bambin». Poi è intervenuto
il sindaco, ringraziando gli alpini
e tutti i volontari del Centro per
quello che hanno fatto, fanno e
faranno. In ultimo è intervenuto
don Massimo raccontando la vita
del patrono di Valmadrera, ed ha
quindi impartito la benedizione
a tutti i presenti.
Il pomeriggio è stato allietato
pagina 20
Valmadrera - Opera Pia. Intervento di Giuliano Sala
Valmadrera - Opera Pia. Il dono sanitario degli alpini
Attività dei gruppi della Sezione di Lecco
MARZO
10
18
19
30
Gruppo Pagnona - Proiezione del documentario “La linea Cadorna nel territorio lecchese”
a cura della Commissione Cultura Sezionale
Gruppo Esino Lario - Messa e pasto sociale
Gruppo Acquate - Gita a Teglio con “pizzoccherata”
Castello Brianza - Ore 20,30 nella sede del gruppo in via Vincenzo Monti, il maggiore Mario Renna
presenta il suo libro «Ring Road», diario della missione del contingente italiano in Afghanistan.
APRILE
09
Gruppo Acquate - Pasquetta in compagnia a Cavagiozzo
MAGGIO
01
27
Gruppo Malgrate - Festa del Gruppo con camminata in Pian Sciresa
Gruppo Valmadrera - Festa sociale presso la Baita Alpina sul Monte Barro - Località Vinargino
GIUGNO
10
Gruppo Acquate - Festa del gruppo a Cavagiozzo con assegnazione del fondo di solidarietà alpina
10
Gruppo Malgrate - Festa sociale al nostro Cippo nella Pineta di Pian Sciresa
14
Gruppo Belledo - Messa a ricordo dei soci defunti ore 20.30
nella Chiesetta di Sant’Alessandro a Belledo.
17
Gruppo Maggianico Chiuso - Tradizionale Assalto al Magnodeno
24
Gruppo Pagnona - Festa a Gallino
30-01/07 Gruppo Cortabbio - Festa sociale
LUGLIO
08
21-29
Gruppo Esino Lario - Festa del gruppo al Monte Croce
Gruppo Cesana Brianza - Festa alpina al Parco Roccolo
Anno 59 - numero 1
notizie sportive
Trimestrale della Sezione di Lecco
Notizie sportive
a cura di Nino Venditti
33° Campionato Sezionale Slalom Gigante
12-02-2012 / Pescegallo - Valgerola G / 1
Con l’impegnativo e ottimo lavoro
di preparazione svolto dal gruppo
di Margno Crandola, dalla propria
segretaria Melissa Malugani e da
Paolo Tantardini coadiuvati dagli
alpini del gruppo, sulle nevi della
Valgerola, la gara si è svolta su un
percorso da mt. 150 a mt. 200 di
dislivello con una trentina di porte
di passaggio obbligato sulla bellissima pista Salmurano. 45 atleti
all’arrivo. Ricordiamo i consiglieri
sezionali presenti: Marco Magni,
Giuseppe Saetti, Franco Ciresa
(Papi), Giordano Lori. Nell’ambito delle premiazioni è stato altresì
gratificato il concorrente meno
giovane: il premio è andato a Cristoforo (Gregory) Manzoni su
Giancarlo (Brichet) De Battisti
separati da pochi giorni. Dalla sezione a tutti coloro che si sono impegnati affinché tutto andasse per
il meglio, un grandissimo grazie.
Categoria Anno 1954 - Oltre
Atleta
GruppoTempo
1° 2°
3°
4°
5°
6°
7°
Saetti Giuseppe
Ticozzi Pio
De Battisti Giancarlo
De Fanti Rolando
Brizzolari Luigi
Ticozzi Oliviero
Manzoni Cristofero
Lecco Centro
Pasturo
Monte Medale Rancio Laorca
Mandello
Pasturo
Pasturo
Cortenova
38.71 0.00
40.02 1.31
40.86 2.15
42.39 3.68
42.67 3.96
45.65 6.94
53.53 14.82
Categoria Anno 1955 - 1964
Atleta
GruppoTempo
1°
2°
3°
Pomoni Fausto
Tagliaferri Maurizio
Rattini Francesco
Premana
Grigna Castello
Margno
34.11 0.00
35.75 1.64
39.52 5.41
Categoria Anno 1965 - 1976
Atleta
GruppoTempo
1°
2°
3°
4°
5°
6°
Fazzini Davide
Margno
33.66 0.00
Campione sezionale per l’anno 2012 ed anche vincitore del Trofeo «Casari»
Selva Paolo
Cortenova
34.47 0.81
Artusi Antonio
Margno
35.68 2.02
Benedetti Dario
Cortenova
36.47 2.81
Benedetti Carlo
Cortenova
37.27 3.61
Soggetti Marco
Margno
40.16 6.50
Categoria Anno 1977 - Successivi
Atleta
GruppoTempo
1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
Pensa Luca
Greppi Marco
Barindelli Piercarlo
Tantardini Paolo
Mastalli Roberto
Malugani Luca
Roveda Ivan
Esino Lario
Alpini di Perledo
Esino Lario
Margno
Cortenova
Margno
Alpini di Casargo
35.29 0.00
35.89 0.60
36.64 1.35
36.74 1.45
37.94 2.65
41.62 6.33
42.72 7.43
Categoria Senior Femminili
Atleta
GruppoTempo
1ª
2ª
Zugnoni Marisa
Zugnoni Daniela
Valgerola
Valgerola
41.15 0.00
43.06 1.91
Categoria Senior Maschili
Atleta
GruppoTempo
1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
11°
12°
13°
14°
15°
16°
17°
Mariana Maurizio
Valgerola
Sassella Gianni
Alpini Valgerola
Bavo Giuseppe
Valgerola
Curtoni Giorgio
Gerola Alta
Bavo Natalino
Valgerola
Donati Fabio
Zugnoni Marco
Valgerola
Acquistapace Paolo
Valgerola
Zugnoni Livio
Valgerola
Menatti Danilo
Malugani Carlo
Margno E Crandola
Spandrio Felice
Alpini Valgerola
Bettiga Riccardo
Ruggeri Ruggero
Morbegno
Maxenti Vincenzo
Valgerola
Acquistapace Gino
Alpini Valgerola
Malugani Francesco
Margno E Crandola
33.66 0.00
33.91 0.25
35.05 1.39
35.18 1.52
35.22 1.56
35.29 1.63
35.42 1.76
35.67 2.01
35.70 2.04
35.93 2.27
36.71 3.05
37.24 3.58
37.55 3.89
39.17 5.51
40.71 7.05
41.33 7.67
41.57 7.91
Categoria Juniores Femminile
Atleta
GruppoTempo
1ª
2ª
3ª
Valgerola - I nostri bravissimi campioni
Spandri Paola
Maxenti Katia
Ruffoni Enrica
Alpini Valgerola
Valgerola
Alpini Valgerola
44.57 0.00
45.61 1.04
45.91 1.34
Il Trofeo Dore è stato vinto dal Gruppo di Margno Crandola,
con il trio Fazzini Davide, Artusi Antonio e Tantardini Paolo
Anagrafe alpina
Acquate
(Lutti) Le condoglianze più sincere al socio alpino Felice Pozzi,
dolorosamente colpito dalla perdita della cara mamma Bruna e
al socio alpino Giancarlo Combi,
colpito della scomparsa della cara
mamma Maria.
(Nascite) Il gruppo si complimenta
con il proprio «nuovo» capogruppo Walter Bana e la consorte Ivana
per il matrimonio del figlio MicheGennaio-Febbraio-Marzo 2012
le con Valentina augurando ai novelli sposi tanti anni felici e sereni.
Il consigliere Emanuele Rigamonti
annuncia con orgoglio la nascita
del nipotino Achille. Felicitazioni
ai nonni Gigi e Marisa. Congratulazioni e tanti auguri a mamma Tiziana e a papà Massimiliano.
perdita, avvenuta a breve distanza,
dei fratelli Giuseppe e Augusto,
alpino. Ai familiari le più sentite
condoglianze. Inoltre prende parte
al cordoglio del socio Luigi Nava
per la scomparsa della cara sorella
Maria. Alla famiglia le più sincere
condoglianze.
Airuno
(Lutti) Il gruppo partecipa al dolore dell’alpino Gianni Gilardi, per la
Annone Brianza
(Lutti) Il gruppo annuncia la
scomparsa di Marcello Gioia, re-
duce delle campagne Grecia/Albania e Russia. Partecipa poi alla
perdita di Mariuccia, mamma del
socio Giulio Pellegatta. Si unisce
alla tristezza del socio Romolo
Galli per la morte della cara nonna Rosa di 102 anni. Condoglianze alpine a tutte le famiglie colpite dal dolore. Al socio Federico
Bartesaghi ed alla sua famiglia
sincere condoglianze per la perdita della cara suocera Maria.
pagina 21
anagrafe alpina
Penna Nera delle Grigne
chevolmente conosciuto come
«Sem», la cui memoria albergherà
per sempre nei nostri cuori.
(Nascite) Felicitazioni al nostro
socio Giovanni Fazzini ed alla famiglia per la nascita della stellina
Maria.
Annone Brianza - Marcello Gioia
(Nascite) Sono stati promossi
nonni i soci: Dionigi Panzeri per
la nascita del bocia Tommaso;
Ferdinando Nava per la stellina
Corin. Ai piccoli, ai nonni e genitori le felicitazioni del gruppo.
(Anniversari) Hanno raggiunto
ambiti traguardi di matrimonio
i soci: Pasquale Brambilla (25°),
Angelo Bartesaghi, Luigi Canali
e Gian Carlo Riva (40°), Lorenzo
Bonacina (50°). Alle coppie gli auguri del gruppo per tanti anni ancora di vita serena insieme.
Ballabio
(Lutti) Vive condoglianze all’alpino Luigi Ratti per la scomparsa
della cognata Maria Teresa e per
la nipote Paola Bonacina.
Barzio
(Lutti) Al socio Claudio Canepari
sentite condoglianze per la recente scomparsa della cara mamma
Maria.
Belledo
(Lutti) Ci hanno lasciato i soci
alpini reduci di guerra Ferruccio
Todeschini (classe 1920) e Fiorino
Castelnuovo (classe 1922): ai loro
famigliari esprimiamo le più sentite condoglianze.
(Nascite) Per la gioia di mamma
Sara e papà Fabrizio, è venuto alla
luce Stefano, che ha confermato
felicemente nonni il socio alpino Walter Sangalli e la consorte
Anna. Rallegramenti ai nonni,
complimenti ai genitori e auguri
vivissimi al «bocia».
Casargo
(Lutti) Condoglianze da tutto il
gruppo al socio Ivan Ravasio per
la perdita della mamma Carla, sorella dell’alpino Domenico Pensotti; alla famiglia Pensotti per la
perdita dell’amico Leopoldo Riva.
È andato avanti anche il nostro
alpino Anselmo Pensotti, amipagina 22
Cassago Brianza
(Lutti) Sentite condoglianze alla
famiglia per la scomparsa del
socio Francesco Ratti. Sincere
condoglianze all’alpino Carmine
Meta e familiari per la scomparsa
del suocero. Sincere condoglianze all’alpino Giuseppe Proserpio
per la prematura scomparsa della
figlia Daniela. Per la scomparsa
di Teresina Perego sentite condoglianze al fratello Mario Perego e
al cognato Luciano Fumagalli entrambi alpini.
(Nascite) Fiocco rosa per l’alpino
Lino Fumagalli per la nascita della nipote Eva. Complimenti alla
piccola, nonni e genitori.
(Matrimoni) Felicitazioni all’alpino Ernesto Giovenzana per il
matrimonio del figlio Stefano con
Lucia.
Cassina Valsassina
(Lutti) Il gruppo partecipa al dolore del socio Massimo Polvara
per la scomparsa del nonno Tino
e porge sentite condoglianze ai
famigliari. Esprime sincere condoglianze a Marco Frigerio, socio
e segretario, ed alla sua famiglia
per la perdita del caro papà Luigi.
Compartecipa al cordoglio della
madrina, Maria Grazia Invernizzi,
per la perdita del fratello Giovanni e porge le più sincere condoglianze ai famigliari. Cesana Brianza
(Lutti) Sentite condoglianze all’alpino Carmine Meta per la scomparsa del suocero. Cortenova
(Lutti) Da tutto il gruppo sentite
condoglianze all’alpino Antonello Melis e a tutta la famiglia per
la scomparsa del fratello Gino ed
al socio Giuseppe Galperti per la
perdita della moglie Lina.
(Nascite) Tantissimi auguri all’alpino Silvio Galperti per la nascita
del piccolo Cristian.
Dolzago
(Nascite) L’alpino Angelo Piantanida è diventato papà del bocia
Lorenzo, congratulazioni anche
alla mamma. L’alpino Natale
Rota è divenuto nonno di una
stellina di nome Sofia: auguri a
papà Matteo e a mamma Ilaria.
Il socio aggregato Dario Monti è
diventato papà di una stellina, di
nome Sveva. Felicitazioni a Dario, alla piccola e alla mamma.
Galbiate
(Lutti) Il gruppo comunica la dipartita dell’associato avvocato
Bellan e si stringe al dolore dei
suoi cari. Inoltre gli alpini, addolorati per la scomparsa dell’ex capogruppo Francesco Riva (1980
- 1983), porgono ai famigliari le più sentite
condoglianze.
(Nascite) Il gruppo si
unisce al festeggiamento per il neo nonno
socio alpino Ambrogio
Ronchetti e i suoi nipotini Nicla e Francesco.
Complimenti anche ai
genitori.
alla famiglia.
(Matrimoni) Il consigliere Nando
Libera è convolato a nozze con
Sabrina. Il gruppo augura un vagone (con motrice) di felicità.
Margno Crandola
(Matrimoni) Sincere felicitazioni
al vice capogruppo Andrea che si
è unito in matrimonio con Vania
(anche la redazione augura agli
sposini tanti anni di felicità).
Margno Crandola - Nozze alpine di Vania e Andrea
Garbagnate Monastero e Brongio
(Lutti) Sentite condoglianze, da
parte di tutto il gruppo, all’alpino
Luigi Sirtori per la scomparsa della mamma.
(Nascite) Felicitazioni al nonno,
tesoriere del gruppo, Luciano
Riva per la nascita della prima nipotina, la piccola Stella.
Introbio
(Lutti) Il gruppo si unisce al lutto
del socio alpino Tiziano Tantardini per la perdita della cara mamma Pasquina.
(Nascite) Le più care felicitazioni
da parte del gruppo al socio alpino Marco Pellizzaro e alla gentile
moglie Sabrina per la nascita del
secondogenito Mirco.
Maggianico Chiuso
(Lutti) Sentite condoglianze dal
gruppo «Monte Magnodeno» al
socio aggregato Giuseppe Invernizzi e famigliari per la scomparsa
del caro fratello Nino, di anni 74.
Maggio
(Anniversari) Il gruppo si complimenta con il socio Francesco Invernizzi e con la consorte Caterina per aver raggiunto il traguardo
dei 65 anni di matrimonio ed augura alla coppia ancora tantissimi
anni di vita in comune.
Mandello
(Lutti) Il gruppo alpini è vicino
nel dolore ai famigliari dell’artigliere Natale Berta. Purtroppo
anche Nicola Stropeni, da sempre
iscritto, è andato avanti. Il gruppo
porge le più sentite condoglianze
Merate
(Lutti) Il nostro capogruppo Giovanni Corti è andato avanti. Ai
familiari le sincere condoglianze
del gruppo e di tutti gli alpini meratesi.
Monticello Brianza
(Lutti) Sentite condoglianze al
segretario del gruppo Gian Maria
Bonanomi per la scomparsa del
papà Antonio, di anni 100; sincere condoglianze anche al socio
Davide Brivio per la perdita della
cara mamma Antonia, di anni 94.
Olgiate Calco
(Lutti) Siamo vicini al socio Guido Castelli, per tanti anni nostro
capo gruppo, nel triste momento
della perdita del fratello Filippo.
Sincere condoglianze anche a tutti i familiari. Sentite condoglianze
ai soci Alessandro Ripamonti,
fratello, e Guido Castelli, cognato, per la perdita di Angelo Ripamonti. Partecipiamo al dolore del
nostro socio Secondo Zanin per
la perdita del papà Sante. Sincere
condoglianze alla mamma Maria,
al fratello Gianfranco ed ai nipoti
tutti.
(Nascite) Benvenute Anna e Chiara, le nipotine del nostro socio
Bruno Colombo. Complimenti
ed auguri al nonno ed ai genitori
Stefania ed Alberto Magni.
Osnago
(Lutti) Alla soglia dei cento anni
ci ha lasciato l’alpino Nino Bonanomi, decano del nostro gruppo, storico panettiere e membro
dell’associazione UNITALSI con
Anno 59 - numero 1
anagrafe alpina
Trimestrale della Sezione di Lecco
malattia è deceduto l’alpino Gian
Carlo Formenti, classe 1940. Gli
alpini osnaghesi e tutti coloro che
lo conoscevano per la sua disponibilità costante lo rimpiangono
e porgono sentite condoglianze
al fratello Lino e a tutti i parenti.
(Nascite) Auguri all’alpino Pietro
Colombo e alla moglie Giuditta
per la nascita del loro primo nipote Mattia. Ai genitori e parenti
tutti il nostro più sincero augurio.
Osnago - Nino Bonanomi
Pagnona
(Nascite) Dal gruppo alpini i migliori auguri all’aggregata Elisa ed
al marito Cristiano per la nascita
del figlio Daniel.
Perledo
(Lutti) Per la scomparsa di Rosangela Mattarelli gli alpini sono vicini al fratello capogruppo Attilio e
al nipote Salvatore Profeta.
Osnago - Enrico Milani
Osnago - Gian Carlo Formenti
la quale ha effettuato innumerevoli pellegrinaggi nei santuari
accompagnando gli ammalati
e prestando la sua opera anche
come cuoco. Ai figli e famigliari tutti giunga il nostro cordoglio e il ricordo di tutte le persone che l’hanno conosciuto.
Dopo lunga malattia è deceduto l’alpino Enrico Milani, socio
fondatore e per lunghi anni efficace collaboratore come vice
capogruppo. Alla moglie Luisa
ai figli e parenti tutti giunga il
nostro cordoglio e la nostra vicinanza nel loro dolore. Dopo breve
Gennaio-Febbraio-Marzo 2012
Primaluna
(Lutti) Il gruppo partecipa al
profondo dolore del socio Erino
Paroli e di tutti i famigliari per
l’improvvisa e tragica scomparsa del genero Danilo Agostoni. Si
unisce al cordoglio del socio Gaetano Selva e dei familiari per la
scomparsa della moglie Biagina.
Sentite condoglianze anche al
socio Attilio Selva, cognato della
defunta.
(Nascite) Le penne nere si congratulano con l’alpino Giuseppe
Pomi per la nascita del nipotino
Giovanni. Tanti auguri al piccolo
e ai genitori Erica e Franco.
Monte San Martino, è nata una
stella alpina, Camilla, rendendo
felici il nonno Adriano Arrigoni,
classe 1938, alpino 107 mortai
Vipiteno, e il papà Giuliano, classe 1976, penna nera del Gruppo
Bergamo Merano. Alla piccola, al
nonno, al papà e naturalmente
alla mamma gli auguri più belli
da parte di tutti i soci.
San Genesio
(Lutti) Gli alpini Nino Panzeri,
Gianbattista Alborghetti e Vittorio
Fumagalli sono andati avanti. Ai
famigliari tutti, il gruppo esprime
le più sentite condoglianze, con
la promessa che non scorderemo
mai coloro che tanto hanno dato
per la crescita del San Genesio,
coloro che sono stati e rimarranno sempre le nostre radici.
(Nascite) È nata Sveva, figlia di
Mara e Dario, Amico degli Alpini.
E in particolare vogliamo congratularci con il nonno Emilio Fumagalli, vice capo gruppo, e con la
moglie Roberta: un caloroso benvenuto alla piccola Sveva («luce»
è il significato del nome) da parte
di tutte le penne nere del gruppo.
San Giovanni
(Lutti) Il gruppo porge sentite condoglianze al socio alpino Emanuele Polvara per la
scomparsa del fratello Amelio.
(Nascite) Congratulazioni al nonno socio alpino Stefano Pellegatta con nonna Maria Rosa per la
nascita del bocia Alessio. Auguri
anche alla mamma Micaela e al
papà Eugenio.
Rancio Laorca
(Lutti) Il gruppo invia sentite conSirone
doglianze al socio Giosuè Beri per
(Lutti) Il gruppo porge le più senla perdita della cara mamma Lisa,
tite condoglianze all’alpino Carlo
spentasi serenamente a 88 anni,
Fumagalli per la scomparsa del
e a tutti i familiari. II socio alpino
cognato Mario; inoltre è vicino al
del nostro gruppo Monte Medacapogruppo Antonio Molteni ed
le, Giovanni Pastore, comunica
al papà Pietro nel momento del
la morte del caro papà Costante.
dolore per la scomparsa della cara
Le penne nere esprimono sincere
mamma Carolina, che li ha lasciacondoglianze.
ti dopo una lunga malattia. Si uni(Nascite) Ai piedi della parete
sce la sincera partecipazione di
del Medale, palestra di roccia del
Nino Venditti. Condoglianze anche per l’improvvisa
scomparsa dello zio
Biagio. Inoltre gli alpini annunciano con
tristezza la scomparsa del socio aggregato Enrico Schieppati
e si uniscono al dolore dei suoi familiari.
Porgono infine le più
sincere condoglianze
agli alpini Carlo Pozzi (cognato) e Giuliano Pelucchi (cugino)
Rancio Laorca - Adriano, Giuliano e la piccola Camilla
per la scomparsa della cara Liliana Lanfranchi.
Valmadrera
(Lutti) A Daniele Fadigatti, nostro
ex consigliere, è venuta a mancare la moglie, Gioconda Spreafico.
Siamo vicini a Daniele ed alle
due figlie. A Severino Aldeghi, ex
capogruppo ed attuale consigliere, è scomparsa la suocera Paola
Panzeri. Ci uniamo al dolore della
famiglia ed in particolare a Severino, alla moglie Fiorangela ed
alla nipote Lara. Ad entrambe le
famiglie addolorate si uniscono
le sincere condoglianze di Nino
Venditti e consorte. Purtroppo
anche al tenente alpino, nostro
socio, Marco Martinis, è venuto a
mancare il caro papà Gianni. Tutto il gruppo partecipa al lutto della famiglia. È mancato all’affetto
delle sorelle e del gruppo il socio
Antonio Castagna, anni 75, alpino del Morbegno e figlio del compianto Beato. Vive condoglianze
ai parenti da tutte le penne nere.
Varenna
(Nascite) Fiocchi rosa e celeste
nel gruppo. Il primo per la nascita della stellina Viola, nipotina
del nonno alpino Enrico Greppi.
Dalle penne nere varennesi complimenti alla piccola, al nonno
ed ai genitori Alice e Pier Paolo.
Si unisce agli auguri l’amico fraterno Nino Venditti e consorte. Il
secondo per la nascita del bocia
Riccardo, nipote del socio Gianfranco Bertarini. Felicitazioni anche a mamma e papà.
Penna Nera delle Grigne
Redazione:
alcuni
consigli ai gruppi
1° Si prega di inviare articoli non
troppo lunghi (il numero delle
pagine del nostro periodico è
prestabilito ed è doveroso ospitare gli scritti di tutti i gruppi
che desiderano inviare le proprie notizie)
2°Possibilmente negli articoli e
anagrafe il nome delle persone
va inserito prima del cognome
3° al posto delle virgolette ‘’ inserire « » - Ciò aiuterebbe in parte
gli addetti ad esplicare meglio
il lavoro di correzione.
Grazie della collaborazione
Orario apertura Segreteria:
lunedì, mercoledì,
venerdì 9.00-12.00
pagina 23
notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Concerto Natalizio e Borse
di Studio «Ugo Merlini»
Airuno - 10 dicembre 2011
La nostra banda con l’Inno di
Mameli e le colonne sonore dei
reparti militari d’Italia ha dato
inizio, sul palco del cine teatro
Smeraldo di Airuno, nella serata
di sabato 10 dicembre, alla conse-
gna a cinque studenti meritevoli
della Provincia di Lecco della borsa di studio alla memoria di Ugo
Merlini, promossa della nostra
associazione.
Il gruppo delle penne nere ai-
La nostra banda in concerto
Il palco con le personalità locali civili e alpine
Tutti sull’attenti all’Inno di Mameli
runesi ha organizzato la serata
all’insegna dell’italianità, nell’anno del 150° anniversario dell’Unità, ed i nostri musicanti, diretti
dal maestro Gian Luigi Fioroni, si
sono esibiti di fronte ad un folto
pubblico riscuotendo applausi
prima e dopo la consegna delle
borse di studio. «È ormai una tradizione che il concerto natalizio
di questa banda alpina, efficiente
fin dal 1973, coincida con la consegna di un riconoscimento agli
studenti meritevoli» ha spiegato il
vice sindaco di Airuno, Enrico Acquati, che ha presentato la serata.
«Ugo Merlini è stato un combattente e un presidente nazionale,
che ha contribuito a ricostituire il
corpo degli Alpini dopo la seconda guerra mondiale. Dopo la sua
tragica morte - ha ricordato - è
stato istituito un fondo alla sua
memoria per premiare gli studenti tenendo conto sia del merito scolastico che della situazione
economica familiare». Apprezzato intervento anche da parte del
nostro presidente sezionale Luca
Ripamonti, il quale ha sottolineato che, nonostante il fondo sia
esaurito da anni, la tradizione è
rimasta intatta. 21 le domande
presentate alla commissione. La
scelta ponderata è caduta su 5 ragazzi che ricordiamo:
- Mauro Platti, gruppo di Pasturo. Classe 1991, media di 30/30,
iscritto al 2° anno di ingegneria
fisica al Politecnico di Milano.
- Carolina Platti, gruppo di Pasturo. Classe 1988, media di
29/30, iscritta al 2° anno della
laurea magistrale in psicologia
clinica dello sviluppo e neurop-
Due flautiste «alpine»
sicologia - Università degli Studi di Milano Bicocca.
- Claudio Maroni, gruppo di Pasturo. Classe 1992, diplomato
all’Istituto Badoni - Perito capotecnico in meccanica con
votazione 100/100, iscritto al 1°
anno di ingegneria della produzione industriale al Politecnico
di Milano.
-Francesca Minchiotti, gruppo
di Maggianico - Chiuso. Classe
1990, media 28/30, iscritta al 3°
anno di scienze dei beni culturali all’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano.
-Michele Frigerio, gruppo di
Barzanò. Classe 1997, diploma
di scuola media 9/10, iscritto al
1° anno del corso di meccanica
e meccatronica all’Istituto Badoni di Lecco.
A premiarli, tra ripetuti applausi, il sindaco Adele Gatti, il capo
gruppo di Airuno Raffaele Tavola,
il dirigente scolastico dell’Istituto
comprensivo Anna Maria Marzorati, Luca Ripamonti e Renato
Milani di Telethon, che hanno
poi ringraziato le penne nere per
il grande aiuto dato all’insegna di
quella solidarietà che promuove
in ogni settore della società.
Foto ricordo della premiazione «Borsa di Studio U. Merlini»
Anno 59 - numero 1