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TRIMESTRALE DELLA SEZIONE DI LECCO Anno 59° - N. 1 Gennaio/Febbraio/Marzo 2012 Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro “Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1. comma 2 DCB” - CMP Milano Roserio Direttore Responsabile: Angelo Sala Redattore Capo: Nino Venditti Redattori: Augusto Cogliati, Emiliano Invernizzi, Cristian Mornico, Ivan Piazza, Luigi Bossi Redazione presso A.N.A. Lecco: Via Pescatori, 23 - Telefono 0341.364.108 Autoriz.: Trib. di Lecco n. 31 del 3-9-53 Grafica: PrePrint - Lecco Stampa: La Grafica - Molteno (LC) Merate Linea Cadorna pagina 5 pagina 11 Merate ha ricordato ancora gli eroi di Nikolajewka Gli alpini al lavoro per dare un futuro alla nostra storia 4 febbraio 2012 Visita guidata il 3 giugno NOTIZIE IN BREVE pagina 10 VITA DEI GRUPPI pagina 15 NOTIZIE SPORTIVE pagina 21 ANAGRAFE ALPINA pagina 21 Novant’anni con gli Alpini lecchesi «1922-2012. 90 anni con le penne nere lecchesi» è il felicissimo slogan che accompagnerà, tutto quest’anno, i festeggiamenti per il novantesimo di fondazione della nostra Sezione. Felicissimo perché sintetizza una storia e immagina un futuro che continua già oggi. Il calendario dei festeggiamenti sarà aperto, il 31 marzo, dal Concerto del Coro Grigna e dalla consegna della Borsa di studio Corrado Pedroni, istituita nel 1991 per ricordare l’ufficiale degli Alpini, ad un ricercatore. Il concerto, affidato quest’anno ai gruppi della città, si terrà nel salone cine teatro della parrocchia di Belledo. Il secondo appuntamento, quello che suggellerà nell’incontro con la città, questi novant’anni di storia della Sezione, è in calendario il 14 e 15 aprile, proprio con la celebrazione del Novantesimo di fondazione. Il calendario dei festeggiamenti: il 15 aprile la sfilata per le vie di Lecco 1922 - 2012 90 anni con le penne nere lecchesi Sabato 14 - Domenica 15 aprile 2012 Inaugurazione 90° di fondazione (continua a pagina 4) Sabato 14 aprile ore 14.30 -Arrivo marcia del 90°. ore 14.45 -Arrivo della Fanfara Brg. Alpina Orobica Congedati da P.za Garibaldi a P.za Cermenati. ore 15.30 -Alzabandiera. -Concerto Fanfara Brg. Alpina Orobica Congedati in P.za Cermenati. -Deposizione corona di alloro al Monumento dei Caduti. Domenica 15 aprile ore 9.00 -Accoglienza gonfaloni, vessilli e gagliardetti al Santuario della Vittoria. ore 9.30 -Messa al Santuario della Vittoria e deposizione corona di alloro nella cripta. ore 11.00 -Sfilata per le vie cittadine. Novant’anni, una tappa importante L’assemblea sezionale 90 anni, una tappa importante per la vita di una Sezione. Noi Alpini che abbiamo familiarità con la montagna sappiamo che durante un’ascensione, ogni tanto, è necessario fermarsi un attimo, guardare alla strada percorsa, valutare bene la posizione, le condizioni e riprender fiato per poi ripartire decisi verso la meta. Questo deve essere il senso di questo 90°, la strada è ancora lunga, ci attendono tanti impegni, tanta gente fa affidamento su di noi e non dobbiamo deluderla. Fermiamoci un attimo e valutiamo la strada percorsa, se le mutate condizioni lo impongono, cerchiamo, senza rinunciare al nostro passato ed ai nostri valori, di adattarci come sempre abbiamo fatto nella nostra storia e poi ripartiamo con rinnovato impegno. Mariano Spreafico Vicepresidente sezionale e consigliere nazionale Nel segno della novità logistica l’annuale assemblea dei delegati, la riunione ufficiale più importante e significativa per la vita della Sezione. Non più in casa d’altri ma, per la prima volta, in casa nostra, nella sede operativa di Pescate. Un segnale non formale, ma sostanziale, visto che la stessa espressione è stata usata dal presidente sezionale, Luca Ripamonti, che ha aperto la sua relazione con queste parole: «Gli spazi sono ristretti, ma sono certo che staremo bene a casa nostra». La casa evoca immediatamente gli affetti. Ecco quindi il ricordo particolare per coloro che sono andati avanti. Ripamonti ha, in particolare, ricordato i reduci e coloro che hanno avuto cariche sociali: Giuseppe Cameroni, Giannino Mauri, Giovanni Milani, Leonardo Ladiga, Basilio Corti, (continua a pagina 2) notizie alpine Penna Nera delle Grigne Una delle Sezioni più belle d’Italia Lo ha sostenuto il presidente Luca Ripamonti all’assemblea annuale Il consiglio sezionale (continua dalla pagina 1) Rinaldo Devizzi, Piero Carnovali, Franco Galli, Virgilio Sesana, aggiungendo un affettuoso e commosso ricordo anche per Mario Ostinelli, storico presidente della Sezione di Como. E sempre in tema di affetti, ecco il pensiero «riconoscente e affettuoso» che va agli Alpini in armi, impegnati in missioni in Italia e all’estero e dovunque le circostanze lo richiedano: «essi sono degli ottimi soldati, hanno raggiunto un eccellente livello di preparazione e – sottolinea Ripamonti - svolgono il lavoro loro affidato in modo professionale e molto umano». La forza della sezione La relazione del presidente entra subito nel vivo con i numeri che indicano la forza della Sezione al 31 dicembre 2011: 4594 soci alpini, 59 in meno dei 4653 del 2010; 1245 soci aggregati, 18 in meno dei 1263 di un anno prima. Gli Alpini scendono di numero e aumenta l’età media. Per contro aumentano i gruppi che fanno capo alla Sezione che nel 2011 ha salutato la nascita del nuovo gruppo di Garbagnate Monastero Brongio e quest’anno ha già salutato l’ingresso del gruppo di Vendrogno proveniente dalla Sezione di Como. Il numero totale dei gruppi è salito a 70 nel 2011 ed è attualmente di 71. E questo è solo uno dei segni di vitalità della Sezione. Al consiglio sezionale – la cui attività è stata «partecipata, attenta e puntuale» (parola di presidente) – va una significativa attenzione: «È un consiglio giovane – sottolinea Ripamonti – e mi permetto di dire anche molto unito e motivato». Nell’anno trascorso 11 sono stati i consigli di presidenza, 10 quelli sezionali. Ma ciascun consigliere sezionale ha un ruolo e uno o più incarichi; tutti sono collegati con le rispettive zone e coordinano le riunioni; sono il tramite tra il consiglio e le zone stesse; hanno lavorato alacremente, ottenendo buoni risultati. Lo stesso vale per i revisori dei conti. Dopo regolari votazioni il giovane Raffaele Tavola (capogruppo di Airuno) è subentrato al consigliere scaduto Beppe Saetti, il quale è stato ringraziato con un forte applauso per il lodevole lavoro svolto in questi ultimi anni. Consiglieri eletti per il triennio 2012-2014: Franco Farina, Emiliano Invernizzi, Raffaele Tavola, Cesare Goretti, Franco Ciresa. Revisori effettivi: Enzo Vavisa, Giovanni Grosso, Giordano Mondani; revisori supplenti: Tarcisio Colombo, Dario Ripamonti. Le manifestazioni Il presidente Ripamonti traccia un bilancio davvero confortante delle manifestazioni sezionali dell’anno scorso, aperte il 29 gennaio con la commemorazione della battaglia di Nikolajewka a Intervento del vicario Spreafico I delegati partecipanti all’assemblea cura del gruppo di Merate, grazie al quale «anche la nostra Sezione fa memoria di questo evento che ha ancora oggi una risonanza nazionale». Vengono poi passati in rassegna il concerto del Coro Grigna con la consegna della borsa di studio Corrado Pedroni (alla memoria) curata dal gruppo di Esino Lario; l’evento coordinato dalla prefettura lecchese per i 150 anni dell’unità d’Italia dapprima con la presenza del Coro Grigna e del Coro dell’Adda alla messa celebrata alla croce del Pizzo d’Erna dal prevosto di Lecco, poi su tutte le cime lecchesi di nostra competenza dove, ha ricordato sempre il presidente, «abbiamo issato il tricolore e acceso Assemblea sezionale L’Unità di Protezione Civile Intervento del presidente Ripamonti pagina 2 «L’Unità di Protezione Civile, intitolata a Sandro Merlini, esiste da 23 anni e fa sentire alta la sua voce. I numeri che ogni anno danno un’idea di questa attività sono impressionanti, non solo e non tanto per l’entità dei lavori effettuati dai volontari, quanto per l’ideale di solidarietà vera che caratterizza i loro interventi; questi interventi sono quotidiani e davvero parecchio impegnativi. Il consiglio direttivo ha delibera- to che ogni persona non alpino che chiede di essere iscritto al volontariato di protezione civile debba per un anno partecipare attivamente alla vita del gruppo e solo dopo potrà chiedere di passare nelle file del volontariato con il benestare del suo capogruppo. In questo modo riteniamo di risolvere il problema di chi si iscrive solo per fare protezione civile e con la nostra associazione non c’entra niente». Anno 59 - numero 1 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco fumogeni biancorossoverde: tutti noi uniti intorno alla nostra bandiera simbolo dell’unità d’Italia. E dell’unità degli Alpini». Ottimo il bilancio della partecipazione sezionale all’adunata nazionale a Torino, il cui accenno Ripamonti chiosa con un riferimento personale: «Permettetemi di ricordare il piacere e la commozione che provo nel salutarvi sull’attenti alla fine della sfilata: è l’unico momento della vita sociale nel quale riesco a rendere gli onori agli alpini di quella che senza timore di smentite considero una delle più belle sezioni d’Italia!». È la premessa al raduno sezionale al Cazzaniga Merlini ai Piani di Artavaggio in Valsassina, «il nostro bellissimo rifugio» lo chiama Ripamonti, bene organizzato e intensamente partecipato. La bandella rallegra la cerimonia, tanti gli alpini e famigliari presenti. E più ancora alla cerimonia di consacrazione della chiesetta votiva del Battaglione Morbegno al Pian delle Betulle, giornata caratterizzata dal brutto tempo, con una cerimonia più raccolta e partecipata: «Sono state benedette sei nuove marmette in quell’atmosfera così emozionante che si crea all’interno della chiesa quando il coro accompagna la lettura dei nomi al canto alpino – ha sottolineato Ripamonti –; è un momento magico dove sembra vero che gli alpini che sono andati avanti in guerra siano lì ad accogliere i nuovi venuti che per loro hanno sciolto il voto. Sta qui il significato di questa celebrazione e sta a noi renderlo vivo anno dopo anno». Poi la veloce carrellata sulle altre manifestazioni sezionali: la Traversata del Triangolo Lariano, gara di skyrunning individuale maschile e femminile per la cui organizzazio- Premiazione del campione Davide Fazzini ne fioccano i complimenti agli alpini di Valmadrera; Trofeo «Casari» al campione sezionale 2012 di slalom Davide Fazzini (Gruppo Margno Crandola); la «cerimonia della memoria» al Santuario di Lezzeno, con altrettanti complimenti agli alpini di Bellano; infine il concerto della Banda sezionale (toccato questa volta ad Airuno) i cui componenti, parola di presidente, «ci ripagano con un impegno tale che in quell’occasione pare di ascoltare un concerto per orchestra. Bravi!» nel corso del quale vengono assegnate le borse di studio alla memoria di Ugo Merlini che, ricorda Ripamonti, «hanno dato buoni frutti e speriamo che i ragazzi che abbiamo premiato nel corso di questi lunghi anni diventino protagonisti in una Italia che ha bisogno di volti giovani, nuovi, motivati». Trofeo «Casari» al Gruppo Valmadrera fotografiche, proiezioni, protagonisti un buon numero di gruppi. La commissione cultura, da sola, ha tenuto 22 incontri con scuole, oratori e parrocchie, nonché con alcuni gruppi alpini: «è il seme che mettiamo nella fertile terra dei nostri ragazzi». Sono sempre parole, quelle citate, del presidente, che gratifica anche queste pagine: «Il giornale è cresciuto in qualità» ricordando che «l’informazione è attiva anche sulla rete». Questo prima dei ringraziamenti finali ai capigruppo, ai consiglieri sezionali, ai collaboratori «che con tanta buona volontà continuano a tenere alto il livello della nostra sezione. C’è molta com- Il Calendario Sezionale ANA Attività culturali Ai giovani guarda con particolare attenzione questo capitolo delle attività della Sezione e dei gruppi, capitolo che vede anche la partecipazione attiva agli incontri del Centro studi nazionale. Davvero lungo ed eloquente l’elenco di incontri, serate a tema, mostre 31 14 15 12/13 Assemblea sezionale Gennaio-Febbraio-Marzo 2012 MARZO Festeggiamenti 90° di fondazione della sezione 1922-2012 Apertura festeggiamenti con concerto del Coro Grigna e consegna Borsa di Studio Corrado Pedroni APRILE Festeggiamenti 90° di fondazione della sezione 1922-2012 Marcia del 90° da Paderno d’Adda a Lecco Concerto della Fanfara dei Congedati Brg. Alpina Orobica a Lecco Festeggiamenti 90° di fondazione della sezione 1922-2012 Messa nel Santuario della Vittoria a Lecco e sfilata per le vie cittadine MAGGIO Adunata Nazionale a Bolzano 20 Gruppo Robbiate - 40° di Fondazione La cerimonia del ricordo «È tradizione ormai ritrovarci a novembre al Santuario di Lezzeno a Bellano per la cerimonia del ricordo, per una preghiera davanti all’effigie di quella Madonna del Don tanto cara ai nostri reduci. Questo evento ha assunto il rango di evento sezionale a rimarcare l’importanza delle radici alpine, a tenere ben saldi i nostri principi di uomini che hanno dato chi in pace e chi in guerra a volte la vita, a volte anche solo un pattezza nel consiglio sezionale, merito di tutti, giovani e meno giovani. C’è molta unione con le zone, merito dei consiglieri. C’è fervore nel lavoro, segno che c’è serenità e unità d’intenti. Questo era l’obiettivo che inseguivo da tanti anni e adesso sono contento di averlo raggiunto con successo pieno. L’esperienza mi fa dire, alla luce di tanti eventi ormai superati, che laddove vi sono persone prive di pregiudizi, disponibili al fare e non al solo criticare, otteniamo risultati all’altezza della associazione e sono quindi grato a chi è oggi presente in consiglio per il comportamento corretto, costruttivo e amichevole che ha saputo creare. W gli Alpini, W l’Italia!». anno di lavoro comune; gli alpini, esercito di popolo e per il popolo, esercito per difesa e non per offesa, gente di montagna tenace e indomabile a salvaguardia del proprio ambiente e geloso delle tradizioni, gente di un’Italia che non fatica a trovarsi unita proprio nel nome della nostra terra, l’Italia. Per questo sollecito a portare ogni anno a Lezzeno i vostri gagliardetti, per non perdere il senso di quell’unità». 24 Presentazione ufficiale Linea Cadorna alla stampa ed alle autorutà GIUGNO 3 Visita guidata alla Linea Cadorna LUGLIO al rifugio Cazzaniga Merlini con la partecipazione 15 Raduno del Presidente Nazionale Corrado Perona SETTEMBRE Cerimonia celebrativa consacrazione chiesetta votiva 2 53ª Btg. Morbegno al Pian delle Betulle 30 Campionato nazionale di Corsa in Montagna a Perledo OTTOBRE 15 Raduno 2° Raggruppamento a Sondrio DICEMBRE Festeggiamenti 90° di fondazione della sezione 1922-2012 15 Chiusura festeggiamenti con concerto della banda sezionale e consegna borsa di studio Ugo Merlini pagina 3 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Novant’anni con gli Alpini lecchesi (continua dalla pagina 1) Il programma dettagliato è in prima pagina: il via alla due giorni sarà dato, a Lecco, nel primo pomeriggio di sabato 14 aprile con l’arrivo della marcia del 90° che partirà al mattino da Paderno d’Adda e raggiungerà Lecco dopo aver reso omaggio ai Monumenti ai Caduti dei vari paesi, in ciascuno dei quali la marcia stessa vedrà ingrossare le proprie fila. Alla marcia farà seguito l’arrivo della Fanfara Brigata Alpina Orobica Congedati che sfilerà da piazza Garibaldi a piazza Cermenati per l’alzabandiera. Seguirà, in piazza, il concerto della Fanfara che sarà concluso dalla deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti. Domenica 15 il centro cittadino si riempirà di Alpini: vessilli sezionali e gagliardetti dei gruppi saranno accolti nel Santuario della Vittoria dove alle 9,30 sarà celebrata la messa seguita dalla deposizione della corona di alloro nella cripta sacrario. Quindi la sfilata per le vie cittadine. Il 24 maggio, giorno anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, la presentazione ufficiale della Linea Cadorna, il sistema fortificato realizzato nel corso di quel conflitto, che gli Alpini lecchesi hanno recuperato e restaurato nel tratto che dall’abitato di Corenno Plinio sale fino al confine con il territorio di Vestreno. Pochi giorni dopo, il 3 giugno, la visita guidata alla Linea Cadorna. Il 15 luglio uno dei momenti più attesi di tutto il calendario dei festeggiamenti del novantesimo. L’annuale raduno al Rifugio Cazzaniga Merlini ai Piani di Artavaggio, dove sono in fase di completamento i lavori di messa a norma approfittando dei quali sarà ricavato, nella parte più vecchia, uno spazio espositivomuseale, vedrà la partecipazione del presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Corrado Perona. È il primo dei due grandi appuntamenti estivi. Il secondo si terrà il 2 settembre con l’annuale rinnovarsi della cerimonia celebrativa della consacrazione della chiesetta votiva del Battaglione Morbegno al Pian delle Betulle. Il 30 settembre ci sarà una manifestazione sportiva a carattere nazionale: il campionato di corsa in montagna che si disputerà nel territorio di Perledo, in quella straordinaria cornice ambientale tra lago e monti che è la princi- pale caratteristica del nostro territorio. La chiusura dei festeggiamenti del novantesimo è fissata al 15 dicembre, anche in questo caso con il rinnovarsi di un altro appuntamento ormai tradizionale nel calendario sezionale: il concerto della Banda nel corso del quale ci sarà la consegna delle Borse di Studio Ugo Merlini con le quali la Sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Alpini, dall’ormai lontano 1973, tiene vivo il ricordo del suo presidente che è stato anche presidente nazionale degli Alpini, premiando studenti meritevoli. Poi affronteremo i secondi novant’anni. Angelo Sala Redazione Penna Nera delle Grigne: a tutti inostri lettori Grazie alle notizie che i gruppi fanno pervenire alla redazione del giornale, ogni singolo associato e aggregato si aggiorna sulla vita dei gruppi, legge il resoconto delle manifestazioni alpine, può osservare il calendario delle manifestazioni, l’esito dei raduni, notizie tristi sulla scomparsa dei soci ma anche liete come la nascita di figli, nipoti di alpini o il coronamento di un sogno d’amore. La vera anima del nostro periodico siete voi, cari soci; che, con le vostre attività a favore del prossimo e della comunità ove risedete, con le vostre feste, con le vostre opere di solida- rietà riempiono le pagine del giornale della vita di ognuno di voi.. Certamente, come tutti gli umani, anche i redattori possono sbagliare: dimenticare un nome, un avvenimento (più delle volte giunto con molto ritardo e dopo ripetute telefonate e spesso non pervenuto). Per questo chiediamo scusa, ma assicuriamo che qualsiasi errore è stato fatto da volontari seriamente impegnati e sempre in buona fede. Grazie dell’attenzione e aiutateci a rendere il vostro, sottolineiamo vostro trimestrale, sempre migliore, sempre più interessante: la vostra collaborazione è e sarà sempre preziosa. Nino Venditti Il “Nido d’aquila” degli Alpini lecchesi ai Piani di Artavaggio Il Cazzaniga Merlini rimesso a nuovo invita a far festa con Corrado Perona «Opere di manutenzione al rifugio: sono state eseguite opere di adeguamento dell’impianto fognario con istallazione di una vasca imof, rifacimento di alcuni tratti del collettore, sistemazione esterna del marciapiede e della gronda sul versante nord/ ovest; ristrutturato completamente il locale adibito a riserva acqua e al generatore; rimozione di tutti i materiali ammalorati presenti nei locali del vecchio rifugio. Sono in corso lavori di ade- Il rifugio Cazzaniga Merlini pagina 4 guamento alle normative di sicurezza, con adeguamento totale dell’impianto elettrico. Il consiglio sezionale ha deliberato e fatto eseguire lavori necessari per l’impianto fognario del rifugio; ha deliberato di partecipare al concorso per avere l’acqua corrente ottenendo risultato positivo; per tale motivo lo stesso consiglio ha deliberato di non procedere per ora ai lavori di rifacimento del tetto della chiesetta del Pian del Betulle. E sempre il consiglio ha deciso inoltre di terminare i lavori di messa a norma dell’impianto elettrico e della cucina al rifugio; ha deciso infine di dedicare due salette a piano terra del rifugio vecchio ad area museale; questi lavori sono iniziati alla fine dello scorso anno e sono in corso». Il Presidente nazionale Corrado Perona Il presidente Luca Ripamonti ha presentato così, all’assemblea sezionale, i lavori fatti e in corso al Rifugio Cazzaniga Merlini, il «nido d’aquila» degli Alpini lecchesi ai Piani di Artavaggio. I lavori in corso saranno finiti entro l’estate e per solennizzarne la conclusione si farà festa grande il prossimo 15 luglio. A solennizzare l’evento la presenza del presidente nazionale, Corrado Perona. Anno 59 - numero 1 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco Merate ha ricordato ancora gli eroi di Nikolajewka 4 febbraio 2012 Da più di trent’anni il gruppo di Merate celebra la ricorrenza di Nikolajewka, da qualche anno elevata al rango di evento sezionale; dapprima nella chiesetta di San Dionigi, attigua alla sede del gruppo, poi, dal 2000, nel prestigioso salone d’onore del Castello Prinetti. Quest’anno, per motivi di sicurezza, la cerimonia, intitolata a Giovanni Corti, capo gruppo per quasi dodici anni e recentemente andato avanti, si è svolta nella cap- pella dell’oratorio maschile, ove il sacro rito della messa è stato celebrato da don Luigi F. Conti, prevosto di Sant’Ambrogio in Merate. La ricorrenza è stata ben presente anche nella popolazione meratese, che pur in assenza di specifici messaggi pubblicitari, si è unita agli alpini, gremendo la cappella dell’oratorio fino al limite della capienza. Anche le autorità non hanno fatto mancare il loro apporto: dal sindaco di Merate Andrea Robbiani, al comandante la compagnia dei carabinieri capitano Gior- Merate - La messa celebrata dal prevosto don Luigi F. Conti Merate - Uno scorcio della sala gremita di meratesi gio Santacroce fino al presidente della Sezione, Luca Ripamonti. Il fatto storico è noto: dopo 200 chilometri di ripiegamento a pie- Merate - L’esibizione del Coro Monterosa Colico - Domenica 5 febbraio 2012 Anche Colico non ha dimenticato quell’epica battaglia Domenica 5 febbraio, a Colico, anche la temperatura glaciale ha contribuito ancor più a ricordare la grande epopea delle penne nere durante la ritirata di Russia e l’indimenticabile, sanguinosa e cruenta battaglia avvenuta a Nikolajewka il 26 gennaio 1943. Una gloriosa pagina di storia scritta 69 anni fa dai nostri soldati della Tridentina e della Julia, uomini al limite delle loro forze che si distinsero per eroismo e sacrificio sbigottendo alleati e avverarsi. Il significato dell’alpinità è stato ben sottolineato dall’omelia del cardinale Giovanni Battista Re giunto dalla Santa Sede. Il presidente della sezione ANA di Colico, Luigi Bernardi, ha fatto gli onori di casa. Il sindaco Raffaele Grega ha portato i saluti agli ospiti e il generale di divisione Fausto Marcor quello Gennaio-Febbraio-Marzo 2012 degli alpini in servizio. Dopo il commovente intervento del vice prefetto Laura Maria Motolese, il presidente nazionale emerito ANA, Giuseppe Parazzini, ha tenuto la commemorazione ufficiale. Per rendere ancora più solenne il ricordo, hanno seguito i vari momenti della manifestazione tre formazioni bandistiche: la «Alto Lario», la «Valtellina» e la «Taurinense». Per la sezione di Lecco hanno partecipato: Enrico Comini e Gian Luigi Galli che hanno scortato il vessillo, portato dall’alfiere sezionale Luigi Maggioni; il nostro Mariano Spreafico ha rappresentato il consiglio nazionale. Pranzo sociale. Intervento di Parazzini tra il cardinale Re e Bernardi di e con temperature anche di 45 gradi sottozero, aspramente contrastati dai reparti e partigiani sovietici, gli alpini della Tridentina, il mattino del 26 gennaio 1943 giungono davanti a Nikolajewka, completamente circondati. Dopo una giornata di lotta, riescono ad espugnare il paese e rompono l’accerchiamento. Una vittoria con un grandissimo tributo in termini di vite umane. Ma, come ha ricordato il presidente Ripamonti nel suo intervento, il fatto non ebbe molta risonanza: il regime di allora cercava di tacere ogni fatto, ogni episodio, che in qualche modo potesse ricordare la disastrosa campagna di Russia. Ci vollero la guerra di resistenza prima e non pochi anni del dopoguerra perché, merito soprattutto dell’Associazione Nazionale Alpini, il nome «Nikolajewka» si affermasse. Nikolajewka, oggi, rappresenta un desiderio di pace vera e non solo il ricordo di un fatto di guerra. «Ricordare per non dimenticare» Il tema del ricordo è ritornato ancora nella serata: all’omelia il celebrante ha accomunato i giovani di oggi a quelli di Nikolajewka. Anche il sindaco ha sottolineato l’importanza del ricordo e dell’opportunità di coinvolgere anche i giovani. «Una nazione senza storia non ha cultura e senza cultura non c’è futuro». Infine Ripamonti, ha voluto ricordare Giovanni Corti. «Uomo buono e autorevole, rispettoso delle gerarchie e custode delle tradizioni alpine: un grande uomo, un grande Alpino». Il Coro Monterosa, del gruppo di Busto Arsizio, ha poi eseguito magistralmente alcuni brani. Chiudeva la serata il capogruppo di Merate, Claudio Ripamonti, ringraziando tutti per la partecipazione. Ulderico Dell’Era pagina 5 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Manifestazione del «Giorno del Ricordo» Lecco 10 febbraio, ore 18,30 - La breve colonna con le fiaccole si è mossa da piazza Diaz raggiungendo il lungolago Martiri delle Foibe. Bandiere italiane hanno coronato le nostre tre insegne dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Ignoti avevano danneg- Lecco - All’inizio della fiaccolata: il vice presidente provinciale Formenti ed il sindaco Brivio giato la targa della indicazione stradale. Ormai la squallida iniziativa si ripete puntualmente, prima dell’annunciata fiaccola- Lecco - Omaggiata la targa del Ricordo con le corone del Comune e della Provincia E grazie agli alpini di Civate e Valmadrera Amici, ho trascorso una serata memorabile. Una sorpresa... la manifestazione di Civate organizzata dai Comuni di Civate e Valmadrera. Serata memorabile. Un graziosissimo coro di voci bianche della Corale San Pietro al Monte di Civate con presenza dei ragazzi esperti di flauto di Valmadrera hanno rallegrato e commosso i numerosi intervenuti. L’ambiente, dei più ideali, la chiesa parrocchiale dei Santi Vito e Modesto, ha coronato l’iniziativa dando quel tocco di sacro che si addice alla memoria delle vittime delle foibe istriane. Ho risentito canti polesani e motivi friulani nonché il cantico «Anche le pietre parlano italiano». Erano anni che non provavo più quei sentimenti di umana pietà e di ritorno ai disperati momenti della partenza per l’esodo. I due qualificati lettori dei brani letterali e storici hanno fatto dell’incontro una ricca e lodevole occasione di puro sentimento patriottico, pulito come lo sono i ragazzi e gli insegnanti capaci e professionali nella loro dedizione. Bravi... veramente bravi i nostri ragazzi. Dalle pgine del «Penna Nera delle Grigne» il mio e nostro ringraziamento per far sapere che qui c’è un inestimabile patrimonio di bravi ed esperti ragazzi e ragazze, anche bambini, che ho chiamato «muleti e mulete come i se ciama i fioi in Istria». Ho trovato anche eredi di esuli e discendenti delle nostre terre, tutti animati da sincero entusiasmo e anche se integrati ottimamente tradiscono quel punto in più che, lasciatemelo dire, distingue la nostra gente. Ho scoperto infine che ho vissuto qui fra amici di grande valore e che mi rassereno pensando di essere a casa mia fra loro, per quel tempo che mi rimane. Roberto Stanzione Giornata della Memoria «Onore agli Alpini Lecchesi» Il 27 gennaio 1945, le avanguardie dell’Armata Rossa, mentre avanzavano in direzione di Berlino, abbattevano i cancelli del campo di concentramento di Auschiwtz, in Polonia, liberando circa 7.500 prigionieri sopravvissuti ai loro aguzzini, e rivelando al mondo intero gli orrori perpetrati dalla follia dei regimi totalitari che sconvolsero la prima metà del secolo scorso. La spietata persecuzione razziale, alimentata dall’odio e dall’intolleranza, trascinò questi uomini che avevano pagina 6 perso il rispetto di sé e degli altri, a compiere azioni ignobili e inenarrabili contro i loro simili, causando la morte di sei milioni di ebrei. Il genocidio del popolo ebraico rappresenta una delle pagine più laceranti della storia dell’umanità, un crimine che non deve essere dimenticato. Per ricordare le vittime dell’Olocausto e scongiurare il ripetersi di simili tragedie, il Parlamento italiano, il 20 luglio 2000, con la legge n° 211 ha istituito il 27 gennaio, Giornata della Memoria. Anche quest’anno, 27 gennaio 2012, nella Sala Don Giovanni Ticozzi in Lecco, è stata celebrata la Giornata della Memoria, organizzata dalla prefettura, con la partecipazione delle autorità civili e militari che, nel corso della solenne cerimonia hanno ricordato le vittime del razzismo ed effettuato la consegna delle medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. Fra gli 11 insigniti del prestigioso decoro, anche cinque ta. Le autorità presenti, prefetto, vicepresidente della Provincia, sindaco, hanno tenuto una breve allocuzione ricordando la tragedia dell’esodo e la diaspora delle genti giuliano dalmate. Due corone di fiori sono state poste a lato della targa che ricorda i Martiri delle Foibe. Sono stato invitato a nome degli esuli a ringraziare i presenti. Faceva molto freddo ed un vento gelido ha contratto un po’ tutti. Ho ricordato il giuramento di Perasto, piccola cittadina del Carnaro nella quale nel 1797, allo scioglimento della Repubblica di Venezia e subentro del dominio austriaco, gli italiani della Dalmazia dopo aver giurato eterna fedeltà al simbolo del Leone di San Marco deponevano in un cofanetto il gonfalone cittadino dopo averne baciato il lembo e raccomandato alle giovani generazioni di tramandarne il voto di fedeltà alla Repubblica. Depostolo sotto l’altare del duomo cittadino pronunciarono lo storico motto: «ti con nu, nu con ti». I dalmati di fede italo veneta, iniziarono così la loro diaspora sotto il secolare dominio austriaco. Ha preso poi la parola un giovane della Associazione 10 Febbraio. Concludeva la manifestazione il Canto degli Italiani partecipato dai presenti. Roberto Stanzione Alpini del Battaglione Morbegno: Pierino Crimella, classe 1924, da Valmadrera e Mario Gattinoni, classe 1924, da Lecco, hanno ricevuto personalmente la medaglia d’onore dal senatore Antonio Rusconi e dal deputato Michela Vittoria Brambilla. Per gli alpini andati avanti le medaglie sono state consegnate ai congiunti: Domenico Arrigoni, classe 1915 da Barzio, alla moglie Silvia Locatelli; Giovanni Battista Contessi, classe 1915 da Garlate, al figlio Giuliano; Giacomo Nasatti, classe 1916 da Valmadrera, al figlio Mario, rispettivamente dal vicepresidente della Provincia, Antonello Formenti, dall’assessore regionale De Capitani e dal prefetto di Lecco, Marco Valentini. Pierino Crimella è nato a Valmadrera il 20 ottobre 1924, primogeAnno 59 - numero 1 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco Il giovane Armando Maroni Domenico Arrigoni militare Mario Gattinoni, giovane nito di una numerosa, e stimata famiglia di 15 figli. Ricorda con grande lucidità: «Fui chiamato alle armi verso la metà di agosto del 1943, destinato al 5° Reggimento Alpini, Battaglione Morbegno. Alla Caserma Sirtori di Lecco, indossai la divisa di Alpino. Inquadrato nei ranghi feci le prime esercitazioni salendo al Pian Sciresa, sul Monte Barro, al comando del ten. Giuseppe Lazzati e del sergente Giacomo Nasatti. Ai primi di settembre con una tradotta militare siamo partiti da Lecco, destinazione Merano, sede del 5° Reggimento Alpini. La sera dell’8 settembre, in caserma, giunse la notizia che il maresciallo Badoglio aveva firmato l’armistizio con le forze anglo-americane; per noi significava la fine della guerra, e l’inizio di un’altra tragedia. L’Italia, era divisa in due, una parte liberata dalle forze alleate, l’altra, la nostra, occupata dai tedeschi; al nostro comandante non arrivavano ordini, regnava una grande animazione e indecisione. Intanto le truppe tedesche presidiavano in forze la città, determinate a continuare il conflitto. La mattina seguente, con alcuni compaesani fra cui il mio coetaneo Tarcisio Crimella, abbiamo deciso di partire, e a piedi, per le montagne, pensavamo di tornare alle nostre case. Dopo aver percorso pochi chilometri, giunti nei pressi di un paesino, due giovanissimi altoatesini, con le armi in pugno ci hanno fermati, uno di loro ha anche sparato e ucciso un nostro compagno. Siamo stati costretti a seguirli e ritornare a Merano. I tedeschi ci hanno preso in consegna, e sempre a piedi, siamo stati trasferiti a Bolzano. Ci venne chiesto di aderire alla costituenda Repubblica Sociale; acconsentire significava prendere parte a un’ignobile guerra fratricida, inoltre, saremmo venuti meno all’onore militare, che ci impegnava col giuramento di fedeltà al re e alla patria. Avendo rifiutato questa inaccettabile proposta, si sono spalancate le porte dei famigerati lager nazisti. Viaggiando su un carro bestiame, pigiati come sardine, siamo stati trasportati in Germania. Nel primo campo ero sempre insieme a Tarcisio e al tenente Giuseppe Lazzati che fece tutta la prigionia con i suoi Alpini. Dopo alcuni giorni siamo stati divisi, io sono stato trasferito al campo di Katovic, destinato a lavorare nella miniera di carbone di Oiem Grube, dove sono rimasto fino all’agosto 1945 quando sono stato liberato dai soldati russi». Armando Maroni, classe 1915, da Primaluna, e ivi residente con la figlia Francesca. Cacciatore, appassionato lettore del Penna Nera delle Grigne, dell’Alpino e dei libri di Mario Rigoni Stern, è orgoglioso di essere socio aggregato del Gruppo Alpini di Primaluna, in omaggio alla memoria di suo cugino Giuseppe Maroni, classe 1910, ardito del Battaglione Morbegno, due volte decorato al valor militare, caduto eroicamente sul monte Guri i Topit il 4 aprile 1941. Armando militava nel Genio Ferrovieri e fu catturato l’8 settembre 1943 a Trieste. Rifiutò di schierarsi con i fascisti, subì la prigionia nei lager. Ricorda di quegli anni terribili la fame, i bombardamenti degli alleati e la malattia. Fu liberato dagli americani. Ha ricevuto personalmente la medaglia d’onore dall’onorevole Lucia Codurelli. I deportati italiani, militari e civili, destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra dal regime nazista furono 716.000; circa 50.000 persero la vita durante la drammatica prigionia, causata degli stenti, dalla fame, dal fred- do e delle condizioni inumane a cui furono sottoposti. Ai militari, classificati come IMI (Internati Militari Italiani), non venne riconosciuto lo status di prigioniero di guerra, e pertanto esclusi dai benefici della Convenzione di Ginevra, non potevano neppure essere assistiti dalla Croce Rossa. La Repubblica Italiana, dopo anni di colpevole oblio, ha conferito il 19 novembre 1997 la Medaglia d’Oro al Valor Militare all’Internato Ignoto. L’Alpino Giuseppe Lazzati (Milano, 22 giugno 1909- Milano, 18 maggio 1986), intellettuale e politico italiano, è stato presidente diocesano della gioventù di Azione Cattolica. Deputato al Parlamento, nelle file della Democrazia Cristiana. Nel 1968 nominato rettore dell’Università Cattolica. Proclamato Servo di Dio dalla Chiesa, è in corso la causa di beatificazione. Durante la prigionia fu sempre vicino ai suoi Alpini, confortandoli e incoraggiandoli a resistere, e con la parola e con l’esempio a tener fede all’onore militare. Ricordiamo con gratitudine e rispetto i nostri concittadini che, in quegli anni drammatici, posti davanti alla scelta, pur sapendo di andare incontro alla furia nazista, volontariamente optarono con il senso dell’onore e del riscatto la via dei lager, contribuendo con la resistenza, dietro il filo spinato, alla conquista della democrazia e della libertà. Mario Nasatti (i reduci internati e i loro congiunti, qualora servano chiarimenti, o un supporto alla domanda per la medaglia d’onore, possono rivolgersi gratuitamente a Mario Nasatti del Gruppo Alpini di Valmadrera) VIENI A CANTARE CON NOI Il Coro Grigna ti Aspetta - info: 339 6945840 Il compianto alpino Giovanni Battista Contessi Gennaio-Febbraio-Marzo 2012 L’alpino Domenico Arrigoni scomparso nel 2010 a 87 anni Visto il buon esito dei precedenti inviti, replichiamo ancora una volta l’esortazione del maestro Scaioli e del presidente Piazza a far parte di questo storico Coro di penne nere della Sezione lecchese - Grazie. pagina 7 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Protezione Civile Emergenza Liguria I volontari dell’Unità di Protezione Civile Alessandro Merlini hanno risposto alla chiamata per l’emergenza Liguria. L’intervento nel Comune di Pignone, dal 25 al 30 novembre 2011, ha coinvolto 15 volontari che si sono prodigati, con perizia e professionalità, per la realizzazione di numerose opere in vari cantieri: • Pulizia della chiesa e del mulino di Casale. • Sezionamento e accatastamento delle piante a terra in Val Monte Lungo per liberare la carrareccia e il sentiero fino al casello dell’acquedotto (area operativa raggiungibile dopo circa un’ora di cammino). • Formazione di muri a secco, franati nel retro della chiesa e nel posteggio del Comune di Pignone. • Pulizia di tombotto ostruito da terra e radici sulla strada di collegamento Pignone-Casale. • Pulizia da terriccio e ramaglie, previo decespugliamento dell’area circostante, di canale in legno per il passaggio di acqua piovana, con ripristino di alcuni pezzi, per un tratto di circa 25 metri nel bosco di La Villa. • Pulizia di varie aree, nella frazione di Casale, con sezionamento e accatastamento delle piante a terra, raccolta e deposito ingombranti, raccolta ramaglie e loro bruciatura. Il nostro Gruppo di Protezione Civile nell’emergenza genovese • Staffetta per accompagnare le auto sulla strada di collegamento Pignone-Monterosso, per ben tre volte al giorno. Tutte le operazione si sono svolte secondo le direttive del C.O.M. e dell’Amministrazione comunale di Pignone. Prima di rientrare da queste zone, così duramente colpite, si sono resi gli onori ai Caduti al monumento nella piazza centrale del Comune di Pignone, con la presenza dell’assessore comunale che ha ringraziato tutti i volontari per le attività svolte. Nota di merito a tutti i presenti: Alberto, Antonio, Bruno, Carlo, Cristian, Enrico, Ferdinando, Gianpaolo, Giovanni B., Giovanni G., Giuliano, Guerino, Mario Roberto, Pietro e Sergio. Alberto Gavazzi Volontari in azione tra i detriti «Mai tardi» di Carlo e Marco Bonari 25 dicembre (1940) «Buon Natale mammina - così chiama la fidanzata inviandole una lettera dal fronte Greco-Albanese, immaginandola già come sua sposa -. Io sono quassù in mezzo alla neve e alla tormenta sotto quattro teli. Stamane tutti abbiam pregato e per scacciare la malinconia che pagina 8 forse ci avrebbe preso abbiamo cantato. Ti giuro che era commovente sentire questi alpini a queste quote e in guerra». Così scrive il sottotenente Emilio Bonari, nato a Palazzolo sull’Oglio nel 1914, 47a compagnia del battaglione Morbegno, mentre di trova con i suoi alpini sul Bregu I Math (Albania), monte dal quale il capitano Sgandurra gli ha trasmesso il messaggio: «non si indietreggia a qualunque costo». La lettera è tratta dell’importante volume di 398 pagine che i nipoti Carlo e Marco hanno realizzato con la editrice Massetti Rodella e presentato giovedì primo marzo nei locali della Fondazione Cicogna Rampana a Palazzolo sull’Oglio. «Mai tardi», questo è il titolo, raccoglie fotografie, documenti e diari dal fronte di Emilio Bonari 1940-1945 Francia, Albania, Russia, Italia. Anche Italia, perché diverse pagine sono dedicate al rientro in Patria, alle conseguenze dell’8 settembre e all’esperienza partigiana. «Non un libro biografico ma un libro di storia, una storia minore sicuramente, ma nella grande storia» ha affermato Marco Bonari nella presentazione ad un folto pubblico. Perché se ne fa cenno sul Penna Nera delle Grigne? Per la conoscenza dei due giovani che ne hanno curato l’edizione; per i legami «morbegnini» con diverse famiglie di reduci della nostra zona; perché Emilio è uno di «quelli del voto» e la marmetta che lo ricorda nella chiesetta al Pian delle Betulle campeggia sulla parete sinistra tra quelle dei quattro attendenti succeduti durante la guerra. E, non da ultimo, perché nel libro è dedicato un intero capitolo al voto e alla chiesetta in Valsassina. A Palazzolo hanno preso la parola anche il presidente della sezione La «Casa della Memoria» si arricchisce di una guida E’ cominciato l’anno 2012 con una novità editoriale che la sezione ha potuto patrocinare per iniziativa di un alpino, il quale da tempo cullava nel cuore l’idea di farsene carico. Si tratta di un’agile guida utile per scortare l’ospite nella visita alla nostra «casa della memoria» al Pian delle Betulle, e racconta in anteprima quelle notizie d’insieme indispensabili ad inquadrare l’opera e scoprirne i dettagli. Il libretto rappresenta poi, e commenta, tutti i pannelli esposti, suggerendo anche, tra le righe, un itinerario di visita. Ventiquattro pagine con copertina in cartoncino e un foglio lasciato in bianco per accogliere le eventuali annotazioni personali o, come si dice in premessa, dove si potranno segnare le novità visto che nel museo si ha intenzione di «continuare a raccogliere ed evidenziare documenti che, in misura grande o piccola, hanno comunque fatto la nostra storia». La guida nasce dalla collaborazione di Alberto Locatelli, Adelio Valsecchi e del sottoscritto ed indica, in seconda di copertina, che è stata stampata nel gennaio 2012 anno 90° della sezione alpini di Lecco. Luigi Bossi alpini di Brescia e il nostro presidente Ripamonti, mentre il Coro Alpino Palazzolese e gli attori, teatranti e giornalisti bresciani Lella Viola, Costanzo Gatta e Sergio Isonni hanno animato e coordinato la serata con canti e letture. Luigi Bossi Anno 59 - numero 1 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco Chiesetta e Rifugio: progetti e previsioni Con il mandato che mi è stato conferito, il lavoro svolto sinora è stato finalizzato ad ottenere l’approvazione di progetti importanti per la sezione. Il primo obbiettivo raggiunto riguarda l’autorizzazione della Soprintendenza ai monumenti per il restauro della Chiesetta al Pian delle Betulle. Con il progetto approvato viene definito il tipo di restauro con precise indicazioni che impongono la sostituzione dell’orditura in legno per l’ancoraggio del manto di copertura, mentre è previsto il recupero e l’integrazione delle piode esistenti con la stessa pietra. Naturalmente queste direttive imposte sulle modalità di attuazione dei lavori previsti e il rispetto delle attuali norme di sicurezza sui cantieri edili, determineranno un costo ed escludono anche la possibilità di intervento da parte dei nostri volontari. Nei prossimi mesi verrà portata avanti la definizione e la quantificazione dei lavori da eseguire mediante la elaborazione di un computo metrico dettagliato in base al quale coinvolgere e informare tutti i gruppi della sezione al fine di studiare e proporre una modalità di partecipazione alla spesa. L’altra iniziativa riguarda il rifugio Cazzaniga Merlini, ai Piani di Artavaggio. Abbiamo inoltrato il progetto per portarvi l’acqua potabile, partecipando ad un bando sui rifugi, indetto dalla Regione Lombardia, con il controllo della Comunità Montana. Questo progetto ha ottenuto il parere favorevole con un preventivo di spesa di circa 100 mila euro. La copertura della Regione Lombardia è del 50% e pertanto la sezione dovrà affrontare nei prossimi anni una spesa di circa la metà dell’opera. Sulle modalità di finanziamento del progetto, il consiglio sezionale sta studiando le opportune stra- Rifugio Cazzaniga Merlini Chiesetta votiva Pian delle Betulle tegie e sicuramente anche in questo contesto verranno coinvolti i gruppi. Inoltre il Rifugio sarà interessato direttamente da una delle manifestazioni in occasione del 90° anniversario della fondazione della nostra sezione. Il 15 luglio è programmata la festa al rifugio con la partecipazione del nostro presidente nazionale Corrado Perona. Per questa occasione stiamo già realizzando alcuni interventi, con l’ausilio dei nostri volontari della protezione civile, per mettere a norma l’impianto elettrico. Inoltre stiamo eseguendo opere per il recupero di due locali al piano terra da adibire ad uso esclusivo di noi alpini. I due locali, posizionati nella parte vecchia del rifugio, avranno l’accesso dall’esterno per consentire la visita a tutti noi alpini. Infatti è previsto l’allestimento di un museo per ricordare le varie tappe di sviluppo del rifugio. A questo proposito invitiamo chiunque abbia del materiale interessante allo scopo a farsi avanti. Vorrei proporre anche qualche ritocco per migliorare l’aspetto estetico in modo da dare una immagine dell’interno più caratteristica a un locale da montagna. Mi rendo conto però che in questi momenti, salvo l’intervento di volontari o di contributi inaspettati, sia improponibile chiedere ancora sacrifici. Cercheremo di fare del nostro meglio all’insegna delle regole e del risparmio. Mi sembra importante chiudere questo articolo sottolineando un aspetto ambientale. Ho scoperto, frequentando ripetutamente il rifugio Cazzaniga, per seguirne i lavori, che la nostra struttura è posizionata in una bellissima zona geografica. In ogni stagione rivela particolari bellezze, luci e spazi sempre nuovi e incantevoli. Offre ampie viste panoramiche su tutta la Lombardia fino agli Appennini e alle Alpi piemontesi. Questo giustifica l’interesse e l’amore per questo rifugio dimostrato dai tanti escursionisti, anche non alpini. Questo è un tesoro di tutti noi alpini lecchesi. E qualcuno magari ignora la possibilità di usufruire di questo angolo di paradiso per vivere momenti insieme. Renato Spreafico Il futuro dell’associazione Sempre maggiore attenzione alla scuola Il recente incontro del Centro Studi ANA ha confermato la percezione che l’Associazione punta decisamente sui giovani, e sul «progetto scuole» in particolare, guardando al proprio futuro. Così per buona parte della mattinata Gianluca Marchesi, responsabile del settore, ha aggiornato sulle attività in cantiere tese a dotare l’ANA di una organica struttura educativa che permetta di avvicinare i giovani e partecipare alla loro formazione diffondendo la cultura alpina ed i valori del nostro Statuto: Patria, Memoria, Solidarietà, in primis. Lo scopo sarà raggiungibile attraverso l’utilizzo di un unico protocollo di riferimento (comprensivo di diversi moduli formativi) la cui sperimentazione si avvale della collaborazione di tre sezioni, poste in differenti aree geografiche per permettere la migliore definizione. In questo senso il relatore ha riGennaio-Febbraio-Marzo 2012 badito ancora una volta l’utilità e l’importanza della condivisione delle esperienze fin qui vissute in maniera autonoma da diversi gruppi e sezioni (tra le quali la nostra abbastanza sistematicamente). L’approccio agli studenti si favorisce anche dotandosi di materiale didattico di supporto e in questo campo le notizie sono confortanti. Ad aprile infatti sarà concluso il lavoro di preparazione di un fumetto che racconta la storia degli alpini ai ragazzi di età 8/11 anni, mentre ci si sta già occupando di ulteriori fumetti per gli adolescenti. Ha visto poi la luce una nuova versione, corretta e migliorata in seguito ai consigli pervenuti al Centro Studi dopo l’uso, del dvd ormai predisposto e utilizzato da tempo negli incontri con le scuole primarie (elementari). Infine il lavoro per la realizzazione del dvd già previsto per le scuole secondarie di primo grado (medie) sarà concluso a giugno. Da ultimo, e novità assoluta, il Centro Studi ANA è intenzionato a realizzare due ulteriori dvd, piuttosto professionali e destinati a durare nel lungo termine, per intrattenere gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (superiori). La scaletta di queste ultime realizzazioni, il cui sviluppo avverrà probabilmente in due tempi, coprirà un periodo dalla nascita dell’ANA alla fine del servizio di leva obbligatoria, alle nuove Forze Armate e probabilmente sino alla «casa per Luca». Al dibattito seguito sono intervenuti i consiglieri sezionali Ivan Piazza e Luigi Bossi. L’assemblea ha poi dedicato qualche tempo anche alle novità del «progetto biblioteca», cioè il proposito di gestire online, e quindi offrire alla consultazione, l’intero patrimonio librario dell’ANA (sede nazionale, sezioni e gruppi, ovviamente). Su questa iniziativa l’avanzamento lavori dall’ultimo incontro è stato decisivo con l’acqui- sto del modulo di base per la catalogazione e con la prospettiva di presentare entro qualche mese la prima «Biblioteca ANA», cioè il risultato dell’iniziale inserimento di titoli trasmessi a Milano da parte di alcune sezioni e gruppi. Quanto alla nostra sezione è stato recentemente intrapreso il primo lavoro interno di riorganizzazione e registrazione ordinata di libri e documenti disponibili e questo è l’appello anche per i gruppi affinché dispongano presto di elenchi e liste del materiale posseduto che serviranno poi per aggiornare la biblioteca ANA. Una grande proposta richiede la collaborazione di tutti, ma il risultato, e cioè l’integrazione e la messa a disposizione dell’intero patrimonio librario, e anche di documenti e foto, dell’ANA, mi pare evento straordinario da condividere con entusiasmo o, nel peggiore dei casi, da non ostacolare. Proprio in funzione del futuro dell’Associazione. Luigi Bossi pagina 9 notizie in breve Penna Nera delle Grigne Notizie in breve Festa delle Associazioni Cassago Brianza Una bella festa quella che si è svolta a Cassago Brianza, nella giornata di giovedì 8 dicembre. Una manifestazione natalizia di solidarietà e come da tradizione protagonisti del mercatino a scopo benefico sono stati alcuni dei gruppi e associazioni cassaghesi che operano in ambito sociale, umanitario e sportivo. Sempre partecipi... la bancarella degli alpini era la più «fumante». Attorniate dai concittadini, ma in particolare dai bambini, le penne a cura di Nino Venditti nere cassaghesi, con la tradizionale vendita della «casseula», vin brulé per gli adulti e frittelle per i bambini, hanno anche quest’anno contribuito alla ormai tradizionale festa donando il ricavato in beneficenza. Roberto Rozzino Aosta: ricerca ex allievi corsi Acs e Auc Abbiamo ricevuto e proponiamo con piacere la seguente richiesta: «Carissimi, nell’intento di riproporre il mitico giuramento svoltosi nel maggio 1974 alla caserma Cesare Battisti (Smalp) di Aosta, stiamo cercando di rintracciare gli allievi del 43° corso Acs e gli allievi del 75° corso Auc che vi parteciparono. Un abbraccio alpino». Contattare: Dario Balagna - 43° Acs e-mail: [email protected] cellulare 3357544771 oppure Angelo De Monti - 75° Auc e-mail: [email protected] cellulare 3356817103 alpini in azione con le… pentole Lecco Volpiano Riconoscimenti in chiave musicale A 14 gruppi musicali lecchesi è andato l’attestato di riconoscimento di interesse nazionale da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Sono stati invi- tati nella sala consiliare del municipio per ritirare il loro attestato, consegnato dal sindaco di Lecco, Virginio Brivio, e dal prefetto Marco Valentini. Tra i 14 gruppi musicali a cui è andato il prestigioso riconoscimento la Banda degli Alpini sezionale ANA Lecco e il Coro Grigna ANA Lecco. Per gli alpini lecchesi un bel po’ di orgoglio per questo premio assegnato ad una tradizione con radici lontane. Lecco: Un altro riconoscimento per l’alpino Giovanni Borroni Il nostro Giovanni Borroni, oltre che alpino, Gruppo Resegone di Belledo e Grande Ufficiale della Repubblica, è anche delegato provinciale Anioc (l’Associazione nazionale degli insigniti di onorificenze cavalleresche) di Lecco, pagina 10 Sempre il Cappello in primo piano nonché socio benemerito dell’associazione «Bellunesi nel Mondo» per aver ideato il cippo che a Lecco ricorda la tragedia del Vajont, 1963, dove gli alpini si fecero onore partecipando in prima persona ai soccorsi. Un alpino musicante cerca commilitoni Sono un alpino (6° scaglione 1981) della ex fanfara della Brigata Alpina Orobica. Quest’anno ricorrono i 30 anni esatti dal congedo. Mi piacerebbe poter ritrovare i componenti della fanfara che prestarono servizio con me negli anni 1981 / 1982. Davide Penno, via Piave 9 - 10088 Volpiano (TO) cellulare 3343681321 - e-mail: [email protected] Fin dal 1957, Giovanni Borroni ha avuto la passione della radio. In questi ultimi 15 anni è in contatto con emittenti nazionali e internazionali, tra cui Radio Romania. Lo scorso ottobre aveva annunciato un concorso sul volontariato cui lui stesso ha partecipato inviando le proprie esperienze. A conclusione ha ricevuto un omaggio dal presidente Jerz Buzek e dal segretario Klaus Welle del Parla- mento Europeo. Ultimamente ha ottenuto il diploma rilasciato dal responsabile della redazione Juliana Anghel e dal segretario generale Eugen Cojocariu della Radio Romania (Bucarest) per la partecipazione alla Giornata dell’Ascoltatore 2011 dedicata al volontariato. In data 3 novembre sono state lette alcune lettere inviate alla radio, tra le quali anche la sua. Anno 59 - numero 1 Trimestrale della Sezione di Lecco speciale In questa e nelle pagine seguenti alcune immagini del lavoro degli Alpini sulla Linea Cadorna. (Foto di Valter Cornara e Alberto Gavazzi) LINEA CADORNA GLI ALPINI AL LAVORO PER DARE UN FUTURO ALLA NOSTRA STORIA Gennaio-Febbraio-Marzo 2012 pagina 11 speciale Penna Nera delle Grigne GLI ALPINI E LA LINEA CADORNA UN FUTURO ALLA NOSTRA STORIA «Sulla strada del Monte Pasubio lenta sale la lunga colonna…». Quante volte abbiamo intonato questo canto, anche solo mentalmente, magari quando la scarpinata su uno dei nostri sentieri si faceva più lunga e la fatica più pesante? Nessuno cantava la mattina che sono salito a vedere all’opera i nostri Alpini impegnati nel recupero, ripristino e valorizzazione di un pur breve tratto della Linea Cadorna. Eppure la sensazione di camminare nella storia ha fatto riecheggiare questo e altri canti che appartengono all’epopea delle Penne Nere e raccontano di marce e di fatiche, di preparazione al combattimento, di assalti, di morti. Il nome stesso, Cadorna, mette in fila i grani del Rosario che hanno fatto di quell’epopea delle Penne Nere una leggenda. Tragica e sanguinosa. Perché al Pasubio evocato poche righe fa si associano il Monte Nero, le Tofane, l’Adamello e tanti altri monti ancora, fino a quello più tragico e sanguinoso, l’Ortigara. Dove, non a caso, nasce l’Associazione Nazionale Alpini. «Per non dimenticare». Certo, si pensa a tutto – tranne pagina 12 che alla guerra, soprattutto ad una guerra ormai lontana nel tempo (fra appena due anni ne saranno passati ormai cento dai primi colpi di cannone) – quando si scende dall’auto parcheggiata a Corenno Plinio. Quella manciata di vecchie case che si stringono l’una all’altra, ai piedi di un recinto fortificato medioevale e di una chiesa che ha tracce vistose altrettanto vetuste, richiama un villaggio antico perfettamente incastrato tra lago e monte. La seconda parte del nome del paese, Plinio, evoca ricordi scolastici, sa di latino. Cosa c’entrano queste immagini antiche e serene al tempo stesso con il primo conflitto mondiale? C’entrano eccome. Perché quella guerra portò i soldati anche da queste parti, sullo spartiacque delle Orobie tra la Val Varrone e la Valsassina a sud e la Valtellina a nord. Qui passava il settore Mera-Adda della Linea Cadorna, un estremo baluardo di trincee, camminamenti, casematte, qualche breve galleria, qualche piaz- zola per i cannoni, tutto costruito da civili – si trattava in gran parte di trentini evacuati dalle valli che si erano trovate sulla prima linea del fronte – sotto la guida del Genio militare. La minaccia della guerra era lontana. Qui nemmeno l’orecchio più fino avrebbe mai udito il rombo del cannone, la raffica della mitraglia, il ta-pum dei cecchini, le cui eco si spegnevano lontanissime sulle montagne che andavano dallo Stelvio al Gavia, dallo Scorluzzo all’Ortles, dal Tresero al San Matteo. Eppure la prudenza aveva consigliato opere di difesa. Che furono realizzate a partire dal 1916, e furono poi occupate da una manciata di soldati anziani della milizia territoriale, affidati al Comando Occupazione Avanzata Frontiera Nord che, da Milano, rispondeva agli ordini spediti da Cadorna. Non ci fu mai un allarme, nemmeno un ricognitore nemico a sorvolare queste linee, almeno una volta. Solo silenzio e montagne, che gli ufficiali fotografavano e di cui poi scrivevano i nomi sulle fotografie, mentre gli anziani soldati della territoriale giocavano a carte o passeggiavano lungo le trincee senza l’obbligo di tener giù la testa per timore dei cecchini. Sotto la supervisione del Genio militare si lavorò comunque con perizia, come testimonia adesso il Anno 59 - numero 1 Trimestrale della Sezione di Lecco lavoro fatto dai nostri Alpini che hanno riportato alla luce, proprio nel territorio di Corenno Plinio, una serie di manufatti che testimoniano l’abilità e la tecnica dei loro realizzatori. Riportato alla luce è una espressione che, mai come in questo caso, non ha nulla a che vedere con una frase fatta. Qui infatti, il progressivo abbandono della montagna, anche soltanto per fare legna e raccogliere funghi e castagne, ha fatto sì che l’enorme sviluppo della vegetazione abbia letteralmente sepolto ogni sito, ogni opera, ogni manufatto. Lo sanno bene i primi nostri Alpini, che hanno mosso i primi passi appena sopra le case di cortina tra l’abitato di Corenno e la montagna, e dopo pochi passi non hanno più trovato nemmeno il sentiero. Figuratevi le postazioni che, secondo le carte militari dell’epoca, cento metri sopra le case di Corenno, salivano (e salgono) con andamento a zig zag nei boschi, fino al territorio di Vestreno, e poi continuano fino in vetta al Legnoncino, e poi sul Legnone, e poi avanti ancora fino alla Bocchetta di Trona per poi andare ancora più lontano, fino al campo trincerato del Mortirolo, alle spalle della prima linea Stelvio-Gavia. Questo di Corenno Plinio è un piccolo, addirittura minuscolo segmento se rapportato a tutta la linea. Sarebbe dovuto servire a bloccare un eventuale nemico che fosse riuscito a forzare lo sbarramento delle artiglierie del piano di Colico, costituito dal Forte Lusardi sul Montecchio nord, dalla batteria di Piona, dai cannoni posizionati sul colle dove tre secoli prima gli spagnoli avevano costruito il Forte di Fuentes e dai cannoni posizionati sul monte Gennaio-Febbraio-Marzo 2012 Berlinghiera. Ma le opere presenti e la natura del sito – lo spettacolare sperone roccioso in verticale sulle case di Corenno Plinio – lo rendono quanti mai interessante. Interesse accentuato dalla facile accessibilità – come tutti avranno modo di constatare il prossimo 3 giugno, giornata dedicata appunto alla visita guidata di questo tratto della Linea Cadorna – e dalla ricchezza delle opere che comprendono postazioni per fucilieri, postazioni singole e multiple per mitragliatrice, all’aperto e in caverna, piazzole di artiglieria singole e multiple per obici e mortai, ricoveri in caverna per gli artiglieri oltre al reticolo di strade mulattiere e carrettabili che fanno di tutto l’insieme un campionario di opere di ingegneria militare. Si parte ai piedi della torre del recinto fortificato. E già qui si è immersi nella storia. Si guadagna quota rapidamente, fino al primo manufatto, una postazione multipla per mitragliatrici, in pietra e calcestruzzo. Il crollo della copertura aveva completamente ostruito lo spazio interno. Gli alpini hanno risanato le opere in pietra, recuperato la copertura e svuotato lo spazio interno fino alle quote originali. Poco più avanti la seconda opera, la più complessa e per questo più affascinante di tutto il sistema difensivo, anche per la sua spettacolare posizione sulla verticale della strada e delle case di Corenno Plinio. Un insieme di protezioni per fucilieri, piazzole per mitragliatrici e piazzola di artiglieria. Qui si è dovuto recuperare l’accesso, ripristinare la trincea, mettere in sicurezza i pezzi crollati, ma soprattutto liberare l’opera dalla notevole quantità di vegetazione che l’aveva invasa. Trenta metri più sopra protegge direttamente questa postazione un’opera in pietra e calcestruzzo per fucilieri e mitragliatrice. Era la più conciata. Oggi, dopo il lavoro degli Alpini, non ha nulla da invidiare alla successiva, una postazione lineare per fucilieri, anch’essa in pietra con sopralzo in calcestruzzo. A coprire queste due postazioni ci pensa la successiva, una ventina di metri più in alto, una postazione DONIAMO AL TERRITORIO UN MUSEO ALL’APERTO «Abbiamo impiegato anni per riuscire ad iniziare i lavori sulla Linea di difesa Cadorna nel territorio lecchese e finalmente siamo partiti. Tutti gli alpini della sezione, tutti i gruppi sono stati coinvolti e, coordinati dai nostri volontari di protezione civile, hanno fatto molto di più di quanto previsto, al punto di doverci fermare per poter eseguire la fine dei lavori quest’anno. I numeri: 23 interventi operativi con 400 presenze di volontari + 80 giornate di volontari in preparazione agli interventi. Ore di lavoro su cantiere 3200 circa, ore di lavoro di preparazione 400 circa. Al lavoro operativo vanno aggiunte riunioni periodiche, conferenze e seminari di sei persone per un totale di 1000 ore lavorate. A tutto questo va aggiunto il lavoro di contabilità che ha visto protagoniste due persone dedicate in segreteria sezionale ogni settimana per tutto l’anno. I gruppi che hanno partecipato sono stati 44». È la prima parte del passaggio che il presidente Luca Ripamonti ha dedicato al lavoro in corso sulla Linea Cadorna nella relazione all’assemblea sezionale, poi completato con queste ancora più eloquenti parole: «Un elogio agli alpini e un elogio anche a chi, con un lavoro oscuro ma costante e impegnativo, tiene la contabilità e si rapporta con i problemi burocratici che ogni settimana vengono “inventati” dagli enti preposti. Il risultato di questo impegno di tutti sarà presentato prima in una conferenza stampa e poi direttamente sul campo. L’obiettivo è quello di donare alla nostra città e alla provincia un museo all’aperto, fruibile dai ragazzi delle scuole e dagli appassionati di storia e anche a chi va in montagna». *** Per il ruolo determinante nella realizzazione di quest’opera sono da citare Clorindo Riva, Cristian Mornico, Pietro Dell’Era, Ivan Piazza, Valter Cornara, Virgilio Vanalli, Alberto Gavazzi, Roberto Castagna e lo Studio Sacchi-Gattinoni. speciale per mitragliatrice in calcestruzzo e pietrame. Il tracciato a questo punto si fa meno ripido, il bosco fin qui fittissimo lascia spazio a qualche slargo prativo – vi sorgono anche un paio di edifici rurali – al margine del quale è la prima di due (la seconda è poco più avanti) piazzole multiple per pezzi di artiglieria. Piazzole è un termine improprio se riferito alle dimensioni delle opere precedenti, rispetto alle quali queste sono una sorta di “piazza” sia per le opere di sbancamento a monte, quelle che consentivano il posizionamento dei pezzi e il loro servizio, fino alle strade di accesso con i loro muri di sottoscarpa che ancora oggi – lo ricordiamo, è passato praticamente un secolo – lasciano esterefatti per la loro bellezza e solidità. Più in alto ancora, ma qui ci si muove ormai su dislivelli risibili rispetto alla prima metà del tracciato, sono i due sorprendenti ricoveri in caverna per gli addet- Penna Nera delle Grigne ti ai pezzi di artiglieria. Due tunnel dalla forma a U, scavati nella roccia. Costituiscono una sorta di “aperitivo” all’opera successiva, quella che (il parere è naturalmente del tutto soggettivo) appare la più ricca di suggestioni: una postazione in caverna per due mitragliatrici ricavata proprio nella parte sommitale dello sperone roccioso. Al suo fianco c’è la postazione lineare per fucilieri che segna la fine del tracciato fin qui descritto. La salita fin qui (anche questa è suggestione personale ma decisamente più obiettiva della precedente) è abbastanza dolce, interrotta a tratti da qualche impennata più decisa e impegnativa. Dove tutto parla del lavoro dei nostri Alpini: la pulizia del sentiero di accesso, la posa di gradini in tronchi di legno nelle zone scoscese e sprovviste di gradini naturali o artificiali, il sentiero realizzato ex novo dove non c’era più traccia del tracciato originario, le postazioni rese ben visibili e accessibili: un lavoro da alpini, quindi ben fatto, come già in molti, soprattutto studenti delle scuole elementari e medie, hanno avuto modo di vedere, conoscere, apprezzare. La visita – lo potranno sperimentare tutti coloro che accetteranno l’invito per il 3 giugno – consente di imparare i riferimenti storici fondamentali al primo conflitto mondiale e quindi al perché si decise di fortificare tutto il confine con la Svizzera dal Sempione fino allo Stelvio; i vantaggi che ne derivarono alla realtà locale, nel nostro caso l’intero sistema viario della Val Varrone; le caratteristiche della linea difensiva con l’articolarsi delle sue postazioni dove non è difficile immaginare il posizionamento dei pezzi di artiglieria con i serventi ai pezzi e i proiettili accatastati vicino. Oggi tutto questo si presenta – grazie al lavoro fatto e a quello che si sta facendo – in ottimo stato di conservazione, in ordine e accessibile a tutti. Ciascuna delle postazioni è perfettamente mascherata, mentre la straordinaria cornice ambientale tra il lago e il monte non nasconde niente, anzi elargisce a profusione le sue suggestioni. Anche questa cornice ha spronato tutti gli Alpini – tutti volontari! – impegnati nel recupero di questa pagina di storia. Per dare un futuro al nostro passato, come dice testualmente il motto di riferimento delle attività culturali e museali nonché del Centro Studi dell’Associazione Nazionale Alpini. Sono partito dal basso intimorito dalla scarpinata echeggiando le parole del canto della colonna che saliva su una delle cime del fronte di guerra dolomiti- co. Sono ridisceso – grato a Ivan Piazza straordinario cicerone di ogni frammento di quest’opera – echeggiando le parole del nostro «Trentatrè», quelle del valore alpino chiamato a difendere la frontiera. Qui si percorre un tratto della Occupazione Avanzata Frontiera Nord. Un’opera, si è già detto, di cento anni fa, quando la frontiera era una realtà ben diversa rispetto a quella di oggi che si passa ormai senza più controlli e i Paesi dall’altra parte, allora alleati o nemici, oggi sono tutti amici, fanno parte della casa comune europea e in questa veste si confrontano con il resto del mondo. Perché frontiera allora? Perché è la linea invalicabile dei nostri valori, della nostra storia, della nostra identità. Quella che difenderemo sempre. Angelo Sala vita dei gruppi Trimestrale della Sezione di Lecco Vita dei Gruppi a cura dei gruppi della sezione di Lecco Barzago Addio Giacomo, vecio grande alpino! Si sono svolti nel pomeriggio di venerdì 27 gennaio, nella parrocchia di San Bartolomeo a Barzago, le esequie di Giacomo Sirtori, storico capogruppo delle penne nere locali. Il delicato e struggente modo con il quale gli alpini usano comunicare la scomparsa di uno di loro, è stato naturalmente utilizzato anche per Giacomo Sirtori. Si è capito quanto Giacomo fosse apprezzato e benvoluto, dagli alpini e non solo, quando nella chiesa parrocchiale gli è stato dato l’ultimo saluto da decine e decine di gagliardetti. Una toccante manifestazione d’affetto e di condivisione del lutto con i familiari da parte delle autorità cittadine, di tantissime penne nere e associazioni in rappresentanza del territorio lecchese. Alpino dentro, Giacomo Sirtori ha vissuto la sua vita sociale con grande entusiasmo, lasciando ovunque abbia prestato il proprio aiuto ottimi ricordi e collaudate amicizie. Di lui quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo, hanno potuto apprezzare lo spirito, la simpatia, l’arguzia, il sorriso, la molteplicità d’interessi, l’attaccamento alle radici del proprio paese ed il legame indiscutibile verso il suo gruppo del quale è stato insostituibile guida fin dalla fondazione avvenuta più di 30 anni fa. Importantissima, di lui piace ricordare la naturale disposizione alla solidarietà e a dare una mano quando occorreva. «Senza di te, caro Giacomo, ci sentiamo e ci sentiremo inevitabilmente più soli, ma ci conforta il ricordo di un compagno di vita, il patrimonio di esperienze comuni maturate fin dai lontani anni, prima e dopo la naja. Non è il solito retorico congedo: la verità è che non ti potremo mai dimenticare». Ai due figli, Erminio e Angelo, a tutti i familiari, le condoglianze più sentite dal gruppo, dalla redazione e dalla sezione ANA di Lecco, tutta. Nino Venditti, suo amico da molti decenni e, ahi noi, anche compagno di stanza nel reparto di cardiologia dell’ospedale cittadino, intende unirsi con tutta la famiglia al dolore dei parenti e di tutte le penne nere barzaghesi. Ierardo Ierardi Gennaio-Febbraio-Marzo 2012 Barzago - Il compianto Giacomo Sirtori Barzanò Un altro anno con gli Alpini Il 22 gennaio gli Alpini del gruppo di Barzanò si sono radunati in Baita, in occasione della assemblea annuale, durante la quale con il presidente onorario Antonio Scaccabarozzi e il capogruppo Giancarlo Frigerio, affiancati dal tesoriere Valentino Riva e dal segretario Cesare Corbetta, si è dato atto alla relazione morale e al bilancio consuntivo di quanto realizzato nel corso del 2011. Riteniamo doveroso raccogliere e portare a conoscenza degli Alpini, degli amici e simpatizzanti, che non hanno potuto essere presenti, le riflessioni sulla attività dell’anno scorso. È bene che tutti gli associati comprendano che la nostra attività è una sorta di missione, in quanto impostata sulla solidarietà e sulla condivisione e il nostro modo di proporci alle persone, dai più piccoli agli adulti, aiuta a far capire che ci sono persone che sanno donare senza niente chiedere in cambio e senza vanagloria. Da anni, ci siamo indirizzati e impegnati nel consolidare e allargare i nostri rapporti associativi, cercando di coinvolgere e stimolare anche quegli Alpini che ancora non vivono appieno la vita associativa, per aiutarci ad esportare, dalle mura della Baita, il significato dello spirito alpino tra la gente. Abbiamo dato corso e portato felicemente a termine diverse iniziative finalizzate a questo obiettivo, al punto che siamo costantemente un preciso riferimento per la popolazione e per le istituzioni; questo ci carica di maggiori responsabilità e ci impone di sollecitare la partecipazione attiva e il coinvolgimento di tutti gli associati non solo per perseverare, ma per incentivare nuove proposte e realizzare altre iniziative. È interessante il fatto che, nel corso della assemblea, siano emersi diversi spunti e suggerimenti in proposito, che valuteremo con attenzione, da parte dei nostri associatiti più giovani. Questo significa che siamo sulla strada giusta, e che le idee sono condivise da chi dovrà portare il testimone della Associazione nel prossimo futuro. Diamo una rapida scorsa alle attività e manifestazioni sostenute nello scorso anno. In concomitanza ai festeggiamenti per il 150° dell’unità d’Italia, il 27 febbraio abbiamo partecipato al raduno nazionale dei Bersaglieri, sfilando con loro per le vie del paese, mentre, il 17 marzo, in occasione, e partecipi alle manifestazioni indette dal Comune, il nostro veterano Livio Cazzaniga ha donato un dipinto alla sede comunale. Non è mancata la tradizionale festa alpina a fine giugno, alla quale si è data prosecuzione, in luglio,con la raccolta fondi a favore del Centro Diurno Disabili; il nostro particolare ringraziamento alle «penne rosa», senza le quali non avremmo ottenuto risultati e apprezzamenti. In luglio, i bambini della scuola Barzanò - Il tavolo della presidenza materna sono stati graditissimi ospiti in Baita. In ottobre, la consueta spedizione in Val di Susa per la raccolta delle castagne, si è trasformata in una gita culturale, con la visita alla Sacra di San Michele. Le caldarroste hanno ottenuto consensi sia cucinate in Baita, sia alla scuola materna, sia affiancando l’Aido a favore degli anziani ospiti a Viganò. Doverosa, il 4 novembre, la commemorazione della giornata dell’unità nazionale e delle forze armate a fianco degli alunni delle scuole elementari, nel corso della quale è stata affissa, al monumento all’alpino, una targa a memoria dell’Alpino scultore Luigi Arrigoni. Il 2 dicembre si è promossa l’organizzazione al Centro giovanile Paolo VI, a favore di Nonno Luigi, della presentazione del suo libro, offrendo un rinfresco a tutti i presenti. Il 4 dicembre siamo stati ospiti ad assistere alla rappresentazione del Santo Natale degli alunni delle scuole elementari, ai quali abbiamo restituito l’entusiasmante visita di Babbo Natale con il sacco ripieno di dolcetti per tutti. Per finire l’anno, gli auguri natalizi nella nostra Baita e, dopo, nella palestra comunale, affiancando la Pro loco, con la distribuzione di trippa, formaggi e panettone. In Baita sono stati completati i lavori di eliminazione della barriere architettoniche e la realizzazione dell’ascensore che ha consentito l’accesso, senza difficoltà, anche alle mamme con passeggini o carrozzine in occasione di rinfreschi per battesimi o altre necessità. Ora, con il nuovo anno, altri progetti ci attendono e verranno elaborati sulla base dei suggerimenti raccolti in sede assembleare o di altri che ci verranno proposti. Raffaele Colombo Barzanò - I partecipanti all’assemblea pagina 15 vita dei gruppi Barzio Cambio data della festa tradizionale al «Gesolo» Il gruppo Alpini di Barzio celebrerà la tradizionale festa al «Gesolo di Corda» la quarta domenica di luglio, precisamente quella del 22, anziché la terza, per la concomitante festa sezionale al rifugio Cazzaniga Merlini. Ci piace ricordare che questa antichissima cappellina, da noi ristrutturata nel lontano 1960, è da tantissimi anni il punto di ritrovo per la festa dei nostri Alpini. L’assemblea annuale del Gruppo riunitasi giovedì 4 febbraio nella sede di Palazzo Manzoni, dopo aver approvato la relazione ed il rendiconto economico trimestrale, ha eletto il nuovo consiglio direttivo per il triennio 2012-2014. Novità e continuità caratterizzano gli otto consiglieri eletti (1 ogni 10 iscritti). Fra i neo eletti, al consiglio uscente appartenevano l’inossidabile Giuseppe Arrigoni Marocco (capogruppo uscente), Enrico Scandella, Gian Battista Scandella, Sergio Camozzini e Daniele Valsecchi. Fra le new entry troviamo Albino Rangeloni, Aurelio Arrigoni Neri e Martino Monaco, mentre dopo 41 anni di consiglio cede il testimone il vice capogruppo, gia consigliere e segretario, Felice Rosa, nelle file del direttivo dal congedo militare e per oltre quattro decenni continuativi. Nel corso del consiglio svoltosi venerdì 10 febbraio sono stati indicati quale capogruppo, riconfermato, Giuseppe Arrigoni Marocco, quale vicecapogruppo Gian Battista Scandella, e quale segretario Albino Rangeloni coadiuvato da Ida Arrigoni Marocco (iscritta al gruppo come aggregata) che da anni offre la propria collaborazione per il servizio di riferimento agli iscritti. Al nuovo consiglio buon lavoro e che possa essere da stimolo a tutti i soci. Felice Rosa Penna Nera delle Grigne militare in Alto Adige, una sua opera che rappresenta i tre battaglioni alpini della Brigata Orobica, Morbegno, Edolo e Tirano, sovrastati dall’aquila simbolo degli alpini. Sul retro del disegno i nomi degli ufficiali, compresa la firma del colonnello Leardini, ufficiale presente nel 1959 alla consacrazione della chiesetta del Morbegno al Pian delle Betulle, chiesetta che l’alpino Luigi in qualità di costruttore ha collaborato alla realizzazione. Grazie alpini per il vostro gesto morale e materiale e per le belle e commoventi parole che lo hanno accompagnato. Edo Balbiani Castello Lecco La trippata dell’antivigilia Erano almeno sessanta gli Alpini del gruppo di Castello, che hanno partecipato alla trippata dell’antivigilia. Come vuole la tradizione, si sono ritrovati la sera del 23 dicembre nella baita sopra Rancio, dove Pierino, cuoco sopraffino, ha preparato una trippa apprezzatissima da tutti. «Ho cominciato a prepararla alla mattina e l’ho lasciata cuocere per ben otto ore», ha commentato con orgoglio. Tra i graditissimi ospiti anche Giulio e Alberto Buzzoni, del Rifugio Tavecchia in Val Biandino, con le rispettive mogli, la piccola Sandra e un’allegra combriccola introbiese. Tra una scodella e l’altra di trippa, non sono mancati i canti e i brindisi augurali per le feste natalizie. Ornella Gnecchi Cassago Brianza - Il giusto riposo Cassago Brianza Il bellissimo tradizionale Natale Alpino Una bella serata ha caratterizzato un evento ormai rituale per gli Alpini di Cassago Brianza, il tradizionale Babbo Natale. I genitori di oggi sono i bambini di tanti anni fa, ai quali gli stessi Alpini portarono il tanto desiderato dono, una tradizione che ormai si tramanda da tempo e da tempo le porte si aprono ben volentieri agli Alpini richiudendosi poi con una frase ... «arrivederci Babbo Natale» alla quale risponde un bel sorriso alpino. Roberto Rozzino Cernusco Lombardone Ricordiamo chi è andato avanti Da queste colonne capogruppo e alpini di Cernusco Lombardone intendono ricordare ancora una volta chi, nel 2011, è andato avanti: il sergente Gianni Crippa ed il capitano Antonio Tentorio a loro ed a tutti gli alpini defunti del gruppo il nostro profondo imperituro ricordo. Cassago Brianza - Amici per un giorno Casargo Una serena giornata sociale 19 febbraio 2012 - Erano circa una cinquantina i partecipanti al pranzo sociale organizzato dal gruppo Alpini di Casargo. La giornata è iniziata con la celebrazione della messa, da parte di don Antonio Brunello, il quale ha ri- cordato il prezioso contributo che le penne nere offrono sempre alla comunità. Un pensiero il sacerdote da rivolto anche a tutti coloro che sono andati avanti. Ad animare la funzione religiosa è intervenuto il Coro Valsassina diretto da Alessio Benedetti. Dopo la funzione la formazione ha proposto tre brani eseguiti in modo veramente encomiabile. Un delizioso aperitivo nella sede ha seguito la funzione religiosa, prima dell’incontro al ristorante Bellavista di Narro. Casargo Due doni al gruppo carichi di storia Due alpini che rispecchiano lo «spirito di corpo» tipico degli alpini e appartenenza al proprio gruppo. Il giorno 24 giugno 2011, l’alpino Vincenzo Frigerio ha arricchito la nostra sede donandoci la bandiera italiana dei combattenti e reduci dopo averla conservata gelosamente per tanti anni. Il 10 dicembre 2011, l’alpino Luigi Maglia ha deciso di donare al nostro gruppo un suo caro ricordo del periodo pagina 16 Un momento della santa messa Alcuni partecipanti alla bella giornata Anno 59 - numero 1 vita dei gruppi Trimestrale della Sezione di Lecco Leone con affetto: sempre disponibile e affidabile, era tra i primi a prodigarsi per aiutare gli altri. Finché ha potuto, Leone è stato uno tra i soci più attivi in prima fila per organizzare eventi e progetti, sempre presente alle manifestazioni del gruppo. Dire addio a chi ha fatto la storia degli alpini è sempre un dolore. Ti abbiamo dato l’ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di San Marcellino. Grazie Leone, ciao. Adelio Colombo Castello di Lecco - Un momento di sana allegria Cesana Brianza - Ritrovo in baita no, epicentro la loro baita, per la solita settimana di feste dal 21 al 29 luglio. Inoltre ricordano le date di sabato 20 e domenica 21 ottobre per la tradizionale castagnata pro Missioni. Vi aspettiamo numerosi. Marco Gerosa per l’attività di fabbro che aveva svolto in passato. «lavorava il ferro battuto e vendeva i suoi prodotti sui mercati del territorio» ricorda il figlio Giuliano. Gli alpini di Imbersago ricordano Imbersago Cernusco Lombardone - Serg. Gianni Crippa Grazie a Leone Panzeri, ciao Leone Panzeri è andato avanti. Si è spento all’età di 84 anni uno dei pilastri del nostro gruppo. Rimasto vedovo dopo la scomparsa della moglie Elide Pinardi, Leone nei suoi ultimi anni di vita segnati dalla malattia è stato assistito dai quattro figli, Mario, Gerolamo, Sabrina e Giuliano. Leone era molto conosciuto in paese non solo per il contributo dato al nostro gruppo ma anche Imbersago - Il compianto Leone Panzeri Lecco centro Addio a Franco Spreafico fondatore dei «Ragni» C’erano i leggendari maglioni rossi dei «Ragni della Grignetta», assieme ai cappelli alpini con la altrettanto leggendaria penna nera, nella chiesa parrocchiale dei Cappuccini, per dare l’ultimo saluto a Franco Spreafico, popolarissimo sia tra gli alpinisti che tra gli alpini anche per il suo curioso soprannome «Piccolo». Se lo portava dietro da sempre, quel soprannome, fin da quando, giovanissimo, si era avvicinato alla roccia e a soli 18 anni, nel 1946, fu tra i cinque fondatori di quel gruppo di giovani alpinisti che, per felice ispirazione, fece propria la definizione che il leggendario Tita Piaz aveva appioppato al lecchese Gigi Vitali vedendolo arrampicare in Dolomiti, dando vita ai «Ragni». Con Franco Spreafico «Piccolo» Cernusco Lombardone La nostra storia ai bimbi Cernusco Lombardone - Cap. Antonio Tentorio Cesana Brianza Una baita in mezzo al verde Spesso, per moda o abitudine, si cerca la natura lontano da casa, magari lontano e anche fuori Italia, poi il più delle volte ci accorgiamo che è a due passi da dove viviamo. È il caso del cesanesi nati ai piedi del loro Parco Roccolo. Un luogo dove puoi apprezzare la poesia degli scorci e dei colori come certi quadri fiamminghi, dove puoi immaginare di essere trasportato all’interno di quella pineta incantata, sotto quegli alberi, velati d’inverno di una patina fiabesca. In quel luogo magico ancora una volta gli alpini danno appuntamento ai concittadini e Gennaio-Febbraio-Marzo 2012 Venerdì 28 novembre si è tenuto un incontro tra gli Alpini del gruppo e i bambini della scuola materna di Cernusco Lombardone. Lo scopo è stato quello di divulgare la nostra storia, chi siamo e cosa facciamo. I bambini sono stati attenti ed incu- riositi dai racconti divulgati dal narratore espressi con semplicità ed adatti alla platea presente. Una ulteriore iniziativa si è svolta sabato 10 dicembre in occasione dei mercatini di Natale dove un banchetto, allestito dagli Alpini, ha raccolto, tramite una “lotteria” ed altre offerte, una somma di denaro che è stata devoluta alla scuola materna. L’occasione per la consegna è stata durante il saggio per le feste natalizie dove un babbo natale alpino ha consegnato la donazione nelle mani del presidente dell’ente morale tra l’entusiasmo e gli applausi dei bimbi. Mario Gargantini Cernusco Lombardone - Alcune immagini dei piccoli attentissimi al racconto degli alpini pagina 17 vita dei gruppi Penna Nera delle Grigne Chiuso. A presiederla è stato Paolo Pozzoni, capogruppo, mentre fungeva da segretario Giancarlo Castelnuovo. Dal resoconto in merito ai tesserati è emerso che attualmente i soci alpini iscritti sono 86, gli aggregati 12 per un totale di 98. Numerose sono state le manifestazioni alle quali il gruppo ha partecipato lo scorso anno. Tra queste vanno sicuramente ricordate l’Adunata nazionale a Torino, il Raduno al rifugio Cazzaniga Merlini e il Raduno sezionale al Maggianico Chiuso Pian delle Betulle, in ricordo dei Resoconto fine anno 2011 morbegnini andati avanti. PozzoSi è svolta con buona partecini ha ricordato il lavoro capillare pazione di soci, l’assemblea andi Giacomo Pattarini, vicecaponuale del gruppo Alpini «Monte gruppo, nonché responsabile del bivacco in vetta al Magnodeno. Magnodeno» di MaggianicoAccanto a lui si sono prodigati soci e simpatizzanti che hanno reso ancor più appetibile la scarpinata a quota 1.250 metri. Nel corso dell’assemblea è stata ricordata anche la riuscitissima seraMaggianico Chiuso - Bivacco ANA Monte Mgnodeno ta alpina all’oc’erano i fratelli Giulio e Nino Bartesaghi, Emilio Ratti «Topo» e Gigino Amati. Il «Piccolo», in questa storia di uomini e montagne, ha scritto il suo capitolo. Senza imprese eclatanti, ma con una fedeltà e una costanza assolute, le stesse che ha avuto con gli alpini con i quali, concluso il servizio militare, ha condiviso la vita della sezione lecchese. Due segni di appartenenza – gli alpinisti e gli alpini – di un lecchese «doc». ratorio di Maggianico, nell’ambito della festa rionale. Particolarmente riuscita e apprezzata è stata la visita dei 120 alunni della scuola elementare «Enrico Toti» alla sede della Protezione Civile ANA di Civate. Accompagnati da insegnanti e genitori, i ragazzi hanno concluso così gli apprendimenti sulla sicurezza, inseriti nel relativo progetto didattico. Ben 7 volontari hanno inoltre partecipato ai lavori di recupero della Linea Cadorna. Lo scorso anno è stato anche rinnovato il consiglio direttivo per il triennio 2011-13, che ha visto l’ingresso di tre nuovi soci: Giuseppe Ghislanzoni, Giancarlo Castelnuovo e Giuseppe Samà. Riconfermato Paolo Pozzoni nella carica di capogruppo. Per quanto riguarda gli appuntamenti futuri, oltre alla partecipazione alle varie messe per i defunti, le penne nere di Maggianico e Chiuso si danno appuntamento per giovedì 22 dicembre per la tradizionale trippata in sede. Inoltre, su proposta di Olivo Valsecchi, viene organizzata una gara di bocce aperta a tutti i soci iscritti, in collaborazione con la bocciofila «Convegno» di Maggianico. Ornella Gnecchi Merate Mostra sull’Armir Martedì 21 e giovedì 23 febbraio, il gruppo Alpini di Merate ha allestito, nel salone delle colonne in Castello Prinetti, una mostra fotografica sulle vicissitudini dell’Armata italiana in Russia (Armir) nella seconda guerra mondiale. La mostra era stata inizialmente presentata in occasione del 7° raduno Alpini della Bassa Brianza ad Imbersago nel 2010, sulla base di ricerche ef- Merate - L’intervento del sindaco pagina 18 fettuate da un socio del gruppo di Merate sui certificati di morte di Caduti di Nikolajewka. Successivamente è stata esposta a Brivio, in occasione dell’85° di fondazione di quel gruppo, poi a Robbiate per la commemorazione del 4 novembre, ed ora a Merate. Destinatari sono stati in particolare gli alunni delle terze classi della scuola media, in coordinamento con il loro piano di studi. Altri gruppi hanno manifestato l’interesse ad avvalersene. L’invito degli Alpini è stato prontamente accolto dalla dirigente della scuola media Manzoni di Merate, Graziella Ferrario, che ha inviato all’appuntamento tutte e sei le terze classi. La manifestazione, organizzata in tre sessioni di due classi ciascuna, è stata suddivisa in due parti. Nella prima l’alpino Felice Longoni, del gruppo di Cernusco Lombardone, ha fornito l’inquadramento storico della campagna di Russia, evidenziando l’apporto, ed il sacrificio, degli Alpini e quanto gli stessi, in tempo di pace, siano parte attiva nella divulgazione e il mantenimento dei ricordi, e nella realizzazione di opere anche materiali a supporto di situazioni o attività critiche. Un richiamo è stato effettuato anche a quei militari che operano, purtroppo anche con dolorose perdite, in operazioni di pace. La seconda parte è stata dedicata alla visita della mostra fotografica vera e propria. Ad ogni sessione ha partecipato anche il sindaco di Merate, Andrea Robbiani, che ha sottolineato l’importanza della divulgazione dei ricordi, soprattutto per le giovani generazioni che certi avvenimenti non hanno vissuto direttamente. Ulderico Dell’Era Malgrate Cambio alla guida del gruppo Venerdì 20 gennaio si è tenuta, nella sede di via Agudio, l’assemblea generale del Gruppo Alpini di Malgrate, per l’approvazione della relazione morale del capogruppo, l’approvazione del bilancio 2011 e le elezioni per il triennio 2012/2014. La relazione del capogruppo uscente Giuseppe Longhi ed il bilancio 2011 sono stati approvati all’unanimità. Dalle votazioni sono risultati eletti: capogruppo Emilio Giovari, consiglieri alpini Filippo Bono, Clorindo Riva, Romolo Bonfanti, Aldo Brusadelli e Giuseppe Colombo, Leonardo Fraquelli in rappresentanza dei soci aggregati. Il capogruppo uscente Giuseppe Longhi ha ringraziato tutti i soci, alpini e aggregati, nonché i simpatizzanti, uomini che si sono rimboccati le maniche per rendere «grande» il nostro «piccolo» gruppo di penne nere ed ha invitato ed esortato tutti a non operare silenziosamente ed individualmente, ma cercare di coinvolgere, pur nei limiti delle possibilità, tutti gli iscritti. Il nuovo capogruppo ha ringraziato tutti per la fiducia data, ribadendo che il capogruppo da solo non serve a nulla senza il concorso di tutti gli alpini: «Siamo in pochi - ha ribadito - e per questo dobbiamo stare uniti». Un grazie particolare è stato presentato al capogruppo uscente Longhi per i suoi 12 anni di operato nei quali sono state fatte moltissime cose degne di lode. Cogliamo l’occasione anche per segnalare l’appuntamento dell’1 maggio con la camminata alla festa del Gruppo di Pian Sciresa con passaggio al nostro cippo. Ricordiamo che la nostra sede, tutti i venerdì sera è sempre aperta per ritrovarci, rinsaldare amicizie, programmare lavori, portare e accogliere proposte. Merate Il capogruppo Giovanni Corti, è andato avanti La notizia è arrivata mercoledì 7 dicembre, di prima mattina, e subito si è diffusa in città. Alla messa delle 10, nella ricorrenza di Sant’Ambrogio, patrono di Merate, gli alpini presenti già ne parlavano con malcelata commozione. Anche il celebrante riportava la notizia. I funerali si sono celebrati il venerdì successivo, 9 dicembre, con grande Anno 59 - numero 1 vita dei gruppi Trimestrale della Sezione di Lecco partecipazione, a testimonianza di quanto Giovanni fosse stimato ed amato. In primo piano gli alpini, più di un centinaio, con una ventina di gagliardetti presenti. Messaggi di cordoglio erano pervenuti da parte del presidente emerito dell’Associazione Nazionale Alpini, Giuseppe Parazzini, dal presidente sezionale, Luca Ripamonti, e da molti gruppi. Al termine della cerimonia, dopo le note del «Silenzio», i suoi alpini hanno voluto dedicargli il canto «Signore delle cime». Classe 1936, sergente del gruppo Aosta di artiglieria da montagna, entra nel gruppo di Merate nel 1961; ne diviene consigliere e, per un certo periodo, anche segretario. Nel 1999 viene eletto capogruppo. Ha saputo trasfondere nella carica la stessa grande passione che nutriva per il suo lavoro. Buono di indole, generoso, ha guidato il gruppo per quasi dodici anni, con l’esempio, con autorevolezza, sapendo comunque assumere posizioni decise, quando le circostanze lo richiedevano. Da vero leader, riconosciuto tale da tutti. Ha esercitato fino all’ultimo le sue funzioni, pur diradando causa malattia le sue presenze in sede. Ha saputo infondere nel gruppo un clima di serenità e concretezza che ne fa oggi un soggetto vivo, in grado di affrontare con dignità e decoro tutte le circostanze che la vita associativa, e non solo, richiede. Gli Alpini lo salutano e lo ringraziano per tutto quello che loro ha dato, consapevoli di avere avuto l’onore di condividere con un grande alpino, un grande uomo, momenti irripetibili. Il suo ricordo resterà sempre con loro. «L’impegno, di tutto il Gruppo, del tuo Gruppo, é quello di continuare nel solco da te tracciato; non ti tradiremo. Sicuri che da lassù, dal paradiso di Cantore, continuerai a guardarci, con l’amicizia e la comprensione di sempre. Ciao, Giovanni, riposa in pace». Gli Alpini di Merate Pasturo Tesseramento 2012 e rinnovo del consiglio direttivo Sabato 14 gennaio l’intero gruppo si è ritrovato nella sede sociale per il tesseramento annuale ed il rinnovo del consiglio direttivo. Dopo lo scambio di auguri per un 2012 prospero e sereno si è passati al tesseramento ed alle votazioni dalle quali sono usciti i nominativi dei 13 alpini prescelti per il triennio 2012-2014. Il consiglio nella riunione successiva ha provveduto alle nomine: capogruppo Francesco Camesaschi, vice Flavio Orlandi, segretario Emilio Galbani, cassiere Augusto Locatelli, consiglieri Adriano Agostoni, Pierluigi Artana, Gianluigi Combi, Franco Doniselli, Renato Doniselli, Demetrio Locatelli, Alessandro Maroni, Giacomo Orlandi Arrigoni e Cristian Ticozzi. Auguri di buon lavoro ai nuovi entrati ed ai riconfermati. Domenica 29 Gennaio il sodalizio si è ritrovato per trascorrere una giornata all’insegna dell’amicizia e dell’allegria. La messa celebrata da don Antonio Fazzini in memoria degli alpini andati avanti ha aperto la giornata sociale. La liturgia era dedicata alla festa della famiglia e quindi anche alla famiglia alpina. Poi all’Albergo Grigna si è tenuto il pranzo sociale. Dopo aver comunicato la composizione del nuovo direttivo si è tracciata una breve relazione delle attività svolte nel 2011 (partecipazioni a manifestazioni nazionali, secondo raggruppamento, feste, collaborazioni con altri gruppi e altre associazioni.). Per il 2012 gli appuntamenti ufficiali saranno la partecipazione di gruppo all’Adunata nazionale di Bolzano il 12 e 13 maggio, le celebrazioni dei 90 anni della sezione di Lecco e, in particolare, con l’appuntamento al rifugio Cazzaniga Merlini alla presenza del presidente nazionale Perona ed infine l’80° di fondazione del gruppo di Pasturo. Emilio Galbani Rancio Laorca Merate - Il compianto Giovanni Corti Gennaio-Febbraio-Marzo 2012 60ª assemblea del gruppo «Monte Medale» Sabato 18 febbraio si è svolta la 60ª assemblea del gruppo alpini Monte Medale Rancio-Laorca, allo scopo di eleggere il nuovo consiglio direttivo per il triennio 2012 - 2014. Dopo la messa concelebrata dai sacerdoti della comunità pastorale nella chiesa parrocchiale di Rancio, con la partecipazione del Coro Grigna, ci siamo trasferiti all’hotel Torrette di Pescate dove, dopo aver gustato una lauta cena, il socio Pier Giorgio Colombo nominato presidente dell’assemblea, dava la parola al capogruppo Silvano Panzeri per la relazione morale. Silvano ha salutato i numerosi presenti invitandoli a ricordare i 5 soci che ci hanno lasciati nel 2011, in particolare la perdita amara del caro Giannino Mauri alla guida per 30 anni del nostro gruppo, alpino esemplare e convinto difensore dei principi e degli ideali dei nostri «veci». Ha comunicato che la forza del gruppo al 31 dicembre scorso era di 177 soci alpini e 41 soci amici. Silvano ha rammentato le nostre principali attività: la baita «Riccardo Piazza» sempre aperta tutte le domeniche, nei giorni di festa e al giovedì, dove salgono i pensionati per i lavori di manutenzione e riparazione; la sede di via Paradiso che è anche la sede dello Sci Club Medale e del Foto Club Lecco; la nostra foltissima squadra antincendio; il possibile utilizzo della sede per battesimi, cresime, prime comunioni, anniversari di matrimonio e compleanni. Nel 2011 si è svolta nei migliori dei modi la salita del 23 dicembre alla cappella del San Martino, con messa concelebrata da monsignore Franco Cecchin e dal sempre presente don Serafino Marazzini. Molto sentita anche la salita cronometrata che si svolge a luglio nella festa del nostro gruppo alla Baita Piazza. 102 i concorrenti partecipanti all’edizione 2011. Il nostro gagliardetto ha presenziato a manifestazioni nazionali, sezionali, e organizzate dai gruppi. Terminata la relazione del capogruppo, prende la parola il sottoscritto, nel suo ruolo di segretario, per la breve relazione finanziaria, sottolineando che l’esercizio 2011 è sensibilmente migliorato rispetto al 2010. Segue la relazione dello Sci Club Monte Medale. Al termine il presidente dell’assemblea comunica il risultato delle votazioni per il consiglio 2012-2014 che vede confermate nelle principali cariche gli attuali consiglieri. Sandro Brigatti San Giovanni Ancora il «vecio» Brambilla alla guida del gruppo Domenica 22 gennaio, nella nostra sede di via Nino Castelli, in occasione dell’assemblea annuale del gruppo si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio che rimarrà in carica per i prossimi tre anni. Molto gradita la partecipazione del presidente sezionale Luca Ripamonti, che eletto presidente dell’assemblea ha aperto i lavori porgendo un caloroso saluto ai convenuti seguito da un doveroso pensiero ai soci che in questo triennio ci hanno preceduto nel Paradiso di Cantore. Il capogruppo uscente Lorenzo Brambilla ha letto la relazione morale, evidenziando le molteplici attività svolte. È seguita la relazione finanziaria, sottoponendo ai presenti il bilancio consuntivo. Entrambe le relazioni sono state approvate all’unanimità. Il presidente Luca Ripamonti ha illustrato il nutrito programma per il 90° anniversario di fondazione della Sezione. A votazione avvenuta, i soci eletti si sono poi riuniti in consiglio straordinario e hanno provveduto alla composizione del nuovo consiglio per il triennio 2012 – 2014: capogruppo Lorenzo Brambilla, vicecapogruppo Erminio Galbussera, segretario Agostino Cesana, tesoriere Marco Ramponi, consiglieri Maurilio Corti, Stefano Pellegatta, Lodovico Combi, Francesco Menaballi, Roberto Corti, Angelo Giudici, Sergio Licini, Emanuele Polvara, Giovanni Canali, Sergio Lietti, Angelo Ollasci, Edoardo Castelnuovo e Giuseppe Formenti. In rappresentanza dei soci aggregati Alfonso Crotta, Pietro Pellegatta, Vincenzo Ungaro e Francesco Tavola. Agostino Cesana Sirtori Concorso alle scuole primarie Il gruppo Alpini di Sirtori a conclusione delle celebrazioni del 150° dell’unità d’Italia ha promosso, in collaborazione con la scuola primaria di Sirtori, un concorso per far conoscere gli Alpini e la loro storia agli alunni. A febbraio si è già tenuto il primo incontro con il responsabile Ivan Piazza che ha trattenuto per un’intera mattinata tutti gli alunni nell’aula magna con varie proiezioni sull’operosità della nostra Protezione Civile in occasione delle avversità naturali. A marzo si terrà il secondo incontro che prepagina 19 vita dei gruppi vede una dimostrazione pratica con l’ausilio di alcuni componenti delle squadre della Protezione Civile. Inoltre verrà proiettato un filmato sulla storia degli alpini. Al termine di questo percorso verrà proposto un concorso rivolto agli alunni che dovranno rappresentare con un disegno o un pensiero scritto le loro emozioni riguardo agli alpini. Durante la prima presentazione ho notato quanta curiosità ha suscitato nei ragazzi la presenza di un nostro rappresentante, che in modo semplice ma coinvolgente ha parlato di noi e della nostra lunga storia fatta di amore, dedizione e umanità, valori che vorremmo crescessero con i nostri ragazzi. Un grazie alle insegnanti che hanno compreso e favorito l’attuarsi del nostro progetto. Renato Spreafico Penna Nera delle Grigne Sirtori - Ivan racconta: notevole l’attenzione degli alunni dal Coro Auser di Lecco, con applauditi canti popolari. Al seguito del Coro quest’anno c’era anche Nonna Gina, che ha recitato una sua poesia «L’angel del de’». La cerimonia si è conclusa con un cordiale rinfresco. Sirtori - Il gruppo degli alunni Cogliamo l’occasione per avvisare che la tradizionale festa sociale alla Baita Alpina sul Barro avverrà l’ultima domenica di maggio, il 27, e che ci stiamo preparando per il 23 settembre per festeggiare il 55° del gruppo. Inoltre, con un certo orgoglio, informiamo che contrariamente all’andamento associativo generale, il nostro gruppo ha avuto un incremento di 15 nuovi iscritti (di cui 3 aggregati) e perdendone per vari motivi solo 2. De Lucia/Niven Valmadrera Impegni di fine anno e inizio del nuovo Anche le penne nere di Valmadrera sono scese in piazza per Telethon, facendo la propria parte vendendo panettoni a favore di questa lodevole associazione che ha quale obiettivo la ricerca. Telethon non promette miracoli, ma procede verso traguardi sempre più vicini alla cura delle malattie genetiche. A ciò è seguita la fiaccolata alla Baita Alpina sul Barro, la distribuzione di panettone e vin brulé con ricavato pro parrocchia e la tradizionale raviolata il sede in onore di Sant’Antonio Abate. Nel pomeriggio del 19 gennaio, come ogni anno il gruppo si è recato all’Opera Pia Magistris per visitare gli ospiti e donare loro qualcosa di tangibile oltre l’affetto. I regali sono stati: un aspiratore chirurgico e due saturimetri per misurare il livello di ossigenazione del sangue. Era presente un buon numero di soci, guidati dal capogruppo Giuliano Sala, il sindaco Marco Rusconi e il parroco don Massimo Frigerio. Sala è stato il primo a prendere la parola, comunicando ai presenti i nostri regali e di seguito ha letto una poesia in dialetto di Ivan Piazza «El Bambin». Poi è intervenuto il sindaco, ringraziando gli alpini e tutti i volontari del Centro per quello che hanno fatto, fanno e faranno. In ultimo è intervenuto don Massimo raccontando la vita del patrono di Valmadrera, ed ha quindi impartito la benedizione a tutti i presenti. Il pomeriggio è stato allietato pagina 20 Valmadrera - Opera Pia. Intervento di Giuliano Sala Valmadrera - Opera Pia. Il dono sanitario degli alpini Attività dei gruppi della Sezione di Lecco MARZO 10 18 19 30 Gruppo Pagnona - Proiezione del documentario “La linea Cadorna nel territorio lecchese” a cura della Commissione Cultura Sezionale Gruppo Esino Lario - Messa e pasto sociale Gruppo Acquate - Gita a Teglio con “pizzoccherata” Castello Brianza - Ore 20,30 nella sede del gruppo in via Vincenzo Monti, il maggiore Mario Renna presenta il suo libro «Ring Road», diario della missione del contingente italiano in Afghanistan. APRILE 09 Gruppo Acquate - Pasquetta in compagnia a Cavagiozzo MAGGIO 01 27 Gruppo Malgrate - Festa del Gruppo con camminata in Pian Sciresa Gruppo Valmadrera - Festa sociale presso la Baita Alpina sul Monte Barro - Località Vinargino GIUGNO 10 Gruppo Acquate - Festa del gruppo a Cavagiozzo con assegnazione del fondo di solidarietà alpina 10 Gruppo Malgrate - Festa sociale al nostro Cippo nella Pineta di Pian Sciresa 14 Gruppo Belledo - Messa a ricordo dei soci defunti ore 20.30 nella Chiesetta di Sant’Alessandro a Belledo. 17 Gruppo Maggianico Chiuso - Tradizionale Assalto al Magnodeno 24 Gruppo Pagnona - Festa a Gallino 30-01/07 Gruppo Cortabbio - Festa sociale LUGLIO 08 21-29 Gruppo Esino Lario - Festa del gruppo al Monte Croce Gruppo Cesana Brianza - Festa alpina al Parco Roccolo Anno 59 - numero 1 notizie sportive Trimestrale della Sezione di Lecco Notizie sportive a cura di Nino Venditti 33° Campionato Sezionale Slalom Gigante 12-02-2012 / Pescegallo - Valgerola G / 1 Con l’impegnativo e ottimo lavoro di preparazione svolto dal gruppo di Margno Crandola, dalla propria segretaria Melissa Malugani e da Paolo Tantardini coadiuvati dagli alpini del gruppo, sulle nevi della Valgerola, la gara si è svolta su un percorso da mt. 150 a mt. 200 di dislivello con una trentina di porte di passaggio obbligato sulla bellissima pista Salmurano. 45 atleti all’arrivo. Ricordiamo i consiglieri sezionali presenti: Marco Magni, Giuseppe Saetti, Franco Ciresa (Papi), Giordano Lori. Nell’ambito delle premiazioni è stato altresì gratificato il concorrente meno giovane: il premio è andato a Cristoforo (Gregory) Manzoni su Giancarlo (Brichet) De Battisti separati da pochi giorni. Dalla sezione a tutti coloro che si sono impegnati affinché tutto andasse per il meglio, un grandissimo grazie. Categoria Anno 1954 - Oltre Atleta GruppoTempo 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° Saetti Giuseppe Ticozzi Pio De Battisti Giancarlo De Fanti Rolando Brizzolari Luigi Ticozzi Oliviero Manzoni Cristofero Lecco Centro Pasturo Monte Medale Rancio Laorca Mandello Pasturo Pasturo Cortenova 38.71 0.00 40.02 1.31 40.86 2.15 42.39 3.68 42.67 3.96 45.65 6.94 53.53 14.82 Categoria Anno 1955 - 1964 Atleta GruppoTempo 1° 2° 3° Pomoni Fausto Tagliaferri Maurizio Rattini Francesco Premana Grigna Castello Margno 34.11 0.00 35.75 1.64 39.52 5.41 Categoria Anno 1965 - 1976 Atleta GruppoTempo 1° 2° 3° 4° 5° 6° Fazzini Davide Margno 33.66 0.00 Campione sezionale per l’anno 2012 ed anche vincitore del Trofeo «Casari» Selva Paolo Cortenova 34.47 0.81 Artusi Antonio Margno 35.68 2.02 Benedetti Dario Cortenova 36.47 2.81 Benedetti Carlo Cortenova 37.27 3.61 Soggetti Marco Margno 40.16 6.50 Categoria Anno 1977 - Successivi Atleta GruppoTempo 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° Pensa Luca Greppi Marco Barindelli Piercarlo Tantardini Paolo Mastalli Roberto Malugani Luca Roveda Ivan Esino Lario Alpini di Perledo Esino Lario Margno Cortenova Margno Alpini di Casargo 35.29 0.00 35.89 0.60 36.64 1.35 36.74 1.45 37.94 2.65 41.62 6.33 42.72 7.43 Categoria Senior Femminili Atleta GruppoTempo 1ª 2ª Zugnoni Marisa Zugnoni Daniela Valgerola Valgerola 41.15 0.00 43.06 1.91 Categoria Senior Maschili Atleta GruppoTempo 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° 15° 16° 17° Mariana Maurizio Valgerola Sassella Gianni Alpini Valgerola Bavo Giuseppe Valgerola Curtoni Giorgio Gerola Alta Bavo Natalino Valgerola Donati Fabio Zugnoni Marco Valgerola Acquistapace Paolo Valgerola Zugnoni Livio Valgerola Menatti Danilo Malugani Carlo Margno E Crandola Spandrio Felice Alpini Valgerola Bettiga Riccardo Ruggeri Ruggero Morbegno Maxenti Vincenzo Valgerola Acquistapace Gino Alpini Valgerola Malugani Francesco Margno E Crandola 33.66 0.00 33.91 0.25 35.05 1.39 35.18 1.52 35.22 1.56 35.29 1.63 35.42 1.76 35.67 2.01 35.70 2.04 35.93 2.27 36.71 3.05 37.24 3.58 37.55 3.89 39.17 5.51 40.71 7.05 41.33 7.67 41.57 7.91 Categoria Juniores Femminile Atleta GruppoTempo 1ª 2ª 3ª Valgerola - I nostri bravissimi campioni Spandri Paola Maxenti Katia Ruffoni Enrica Alpini Valgerola Valgerola Alpini Valgerola 44.57 0.00 45.61 1.04 45.91 1.34 Il Trofeo Dore è stato vinto dal Gruppo di Margno Crandola, con il trio Fazzini Davide, Artusi Antonio e Tantardini Paolo Anagrafe alpina Acquate (Lutti) Le condoglianze più sincere al socio alpino Felice Pozzi, dolorosamente colpito dalla perdita della cara mamma Bruna e al socio alpino Giancarlo Combi, colpito della scomparsa della cara mamma Maria. (Nascite) Il gruppo si complimenta con il proprio «nuovo» capogruppo Walter Bana e la consorte Ivana per il matrimonio del figlio MicheGennaio-Febbraio-Marzo 2012 le con Valentina augurando ai novelli sposi tanti anni felici e sereni. Il consigliere Emanuele Rigamonti annuncia con orgoglio la nascita del nipotino Achille. Felicitazioni ai nonni Gigi e Marisa. Congratulazioni e tanti auguri a mamma Tiziana e a papà Massimiliano. perdita, avvenuta a breve distanza, dei fratelli Giuseppe e Augusto, alpino. Ai familiari le più sentite condoglianze. Inoltre prende parte al cordoglio del socio Luigi Nava per la scomparsa della cara sorella Maria. Alla famiglia le più sincere condoglianze. Airuno (Lutti) Il gruppo partecipa al dolore dell’alpino Gianni Gilardi, per la Annone Brianza (Lutti) Il gruppo annuncia la scomparsa di Marcello Gioia, re- duce delle campagne Grecia/Albania e Russia. Partecipa poi alla perdita di Mariuccia, mamma del socio Giulio Pellegatta. Si unisce alla tristezza del socio Romolo Galli per la morte della cara nonna Rosa di 102 anni. Condoglianze alpine a tutte le famiglie colpite dal dolore. Al socio Federico Bartesaghi ed alla sua famiglia sincere condoglianze per la perdita della cara suocera Maria. pagina 21 anagrafe alpina Penna Nera delle Grigne chevolmente conosciuto come «Sem», la cui memoria albergherà per sempre nei nostri cuori. (Nascite) Felicitazioni al nostro socio Giovanni Fazzini ed alla famiglia per la nascita della stellina Maria. Annone Brianza - Marcello Gioia (Nascite) Sono stati promossi nonni i soci: Dionigi Panzeri per la nascita del bocia Tommaso; Ferdinando Nava per la stellina Corin. Ai piccoli, ai nonni e genitori le felicitazioni del gruppo. (Anniversari) Hanno raggiunto ambiti traguardi di matrimonio i soci: Pasquale Brambilla (25°), Angelo Bartesaghi, Luigi Canali e Gian Carlo Riva (40°), Lorenzo Bonacina (50°). Alle coppie gli auguri del gruppo per tanti anni ancora di vita serena insieme. Ballabio (Lutti) Vive condoglianze all’alpino Luigi Ratti per la scomparsa della cognata Maria Teresa e per la nipote Paola Bonacina. Barzio (Lutti) Al socio Claudio Canepari sentite condoglianze per la recente scomparsa della cara mamma Maria. Belledo (Lutti) Ci hanno lasciato i soci alpini reduci di guerra Ferruccio Todeschini (classe 1920) e Fiorino Castelnuovo (classe 1922): ai loro famigliari esprimiamo le più sentite condoglianze. (Nascite) Per la gioia di mamma Sara e papà Fabrizio, è venuto alla luce Stefano, che ha confermato felicemente nonni il socio alpino Walter Sangalli e la consorte Anna. Rallegramenti ai nonni, complimenti ai genitori e auguri vivissimi al «bocia». Casargo (Lutti) Condoglianze da tutto il gruppo al socio Ivan Ravasio per la perdita della mamma Carla, sorella dell’alpino Domenico Pensotti; alla famiglia Pensotti per la perdita dell’amico Leopoldo Riva. È andato avanti anche il nostro alpino Anselmo Pensotti, amipagina 22 Cassago Brianza (Lutti) Sentite condoglianze alla famiglia per la scomparsa del socio Francesco Ratti. Sincere condoglianze all’alpino Carmine Meta e familiari per la scomparsa del suocero. Sincere condoglianze all’alpino Giuseppe Proserpio per la prematura scomparsa della figlia Daniela. Per la scomparsa di Teresina Perego sentite condoglianze al fratello Mario Perego e al cognato Luciano Fumagalli entrambi alpini. (Nascite) Fiocco rosa per l’alpino Lino Fumagalli per la nascita della nipote Eva. Complimenti alla piccola, nonni e genitori. (Matrimoni) Felicitazioni all’alpino Ernesto Giovenzana per il matrimonio del figlio Stefano con Lucia. Cassina Valsassina (Lutti) Il gruppo partecipa al dolore del socio Massimo Polvara per la scomparsa del nonno Tino e porge sentite condoglianze ai famigliari. Esprime sincere condoglianze a Marco Frigerio, socio e segretario, ed alla sua famiglia per la perdita del caro papà Luigi. Compartecipa al cordoglio della madrina, Maria Grazia Invernizzi, per la perdita del fratello Giovanni e porge le più sincere condoglianze ai famigliari. Cesana Brianza (Lutti) Sentite condoglianze all’alpino Carmine Meta per la scomparsa del suocero. Cortenova (Lutti) Da tutto il gruppo sentite condoglianze all’alpino Antonello Melis e a tutta la famiglia per la scomparsa del fratello Gino ed al socio Giuseppe Galperti per la perdita della moglie Lina. (Nascite) Tantissimi auguri all’alpino Silvio Galperti per la nascita del piccolo Cristian. Dolzago (Nascite) L’alpino Angelo Piantanida è diventato papà del bocia Lorenzo, congratulazioni anche alla mamma. L’alpino Natale Rota è divenuto nonno di una stellina di nome Sofia: auguri a papà Matteo e a mamma Ilaria. Il socio aggregato Dario Monti è diventato papà di una stellina, di nome Sveva. Felicitazioni a Dario, alla piccola e alla mamma. Galbiate (Lutti) Il gruppo comunica la dipartita dell’associato avvocato Bellan e si stringe al dolore dei suoi cari. Inoltre gli alpini, addolorati per la scomparsa dell’ex capogruppo Francesco Riva (1980 - 1983), porgono ai famigliari le più sentite condoglianze. (Nascite) Il gruppo si unisce al festeggiamento per il neo nonno socio alpino Ambrogio Ronchetti e i suoi nipotini Nicla e Francesco. Complimenti anche ai genitori. alla famiglia. (Matrimoni) Il consigliere Nando Libera è convolato a nozze con Sabrina. Il gruppo augura un vagone (con motrice) di felicità. Margno Crandola (Matrimoni) Sincere felicitazioni al vice capogruppo Andrea che si è unito in matrimonio con Vania (anche la redazione augura agli sposini tanti anni di felicità). Margno Crandola - Nozze alpine di Vania e Andrea Garbagnate Monastero e Brongio (Lutti) Sentite condoglianze, da parte di tutto il gruppo, all’alpino Luigi Sirtori per la scomparsa della mamma. (Nascite) Felicitazioni al nonno, tesoriere del gruppo, Luciano Riva per la nascita della prima nipotina, la piccola Stella. Introbio (Lutti) Il gruppo si unisce al lutto del socio alpino Tiziano Tantardini per la perdita della cara mamma Pasquina. (Nascite) Le più care felicitazioni da parte del gruppo al socio alpino Marco Pellizzaro e alla gentile moglie Sabrina per la nascita del secondogenito Mirco. Maggianico Chiuso (Lutti) Sentite condoglianze dal gruppo «Monte Magnodeno» al socio aggregato Giuseppe Invernizzi e famigliari per la scomparsa del caro fratello Nino, di anni 74. Maggio (Anniversari) Il gruppo si complimenta con il socio Francesco Invernizzi e con la consorte Caterina per aver raggiunto il traguardo dei 65 anni di matrimonio ed augura alla coppia ancora tantissimi anni di vita in comune. Mandello (Lutti) Il gruppo alpini è vicino nel dolore ai famigliari dell’artigliere Natale Berta. Purtroppo anche Nicola Stropeni, da sempre iscritto, è andato avanti. Il gruppo porge le più sentite condoglianze Merate (Lutti) Il nostro capogruppo Giovanni Corti è andato avanti. Ai familiari le sincere condoglianze del gruppo e di tutti gli alpini meratesi. Monticello Brianza (Lutti) Sentite condoglianze al segretario del gruppo Gian Maria Bonanomi per la scomparsa del papà Antonio, di anni 100; sincere condoglianze anche al socio Davide Brivio per la perdita della cara mamma Antonia, di anni 94. Olgiate Calco (Lutti) Siamo vicini al socio Guido Castelli, per tanti anni nostro capo gruppo, nel triste momento della perdita del fratello Filippo. Sincere condoglianze anche a tutti i familiari. Sentite condoglianze ai soci Alessandro Ripamonti, fratello, e Guido Castelli, cognato, per la perdita di Angelo Ripamonti. Partecipiamo al dolore del nostro socio Secondo Zanin per la perdita del papà Sante. Sincere condoglianze alla mamma Maria, al fratello Gianfranco ed ai nipoti tutti. (Nascite) Benvenute Anna e Chiara, le nipotine del nostro socio Bruno Colombo. Complimenti ed auguri al nonno ed ai genitori Stefania ed Alberto Magni. Osnago (Lutti) Alla soglia dei cento anni ci ha lasciato l’alpino Nino Bonanomi, decano del nostro gruppo, storico panettiere e membro dell’associazione UNITALSI con Anno 59 - numero 1 anagrafe alpina Trimestrale della Sezione di Lecco malattia è deceduto l’alpino Gian Carlo Formenti, classe 1940. Gli alpini osnaghesi e tutti coloro che lo conoscevano per la sua disponibilità costante lo rimpiangono e porgono sentite condoglianze al fratello Lino e a tutti i parenti. (Nascite) Auguri all’alpino Pietro Colombo e alla moglie Giuditta per la nascita del loro primo nipote Mattia. Ai genitori e parenti tutti il nostro più sincero augurio. Osnago - Nino Bonanomi Pagnona (Nascite) Dal gruppo alpini i migliori auguri all’aggregata Elisa ed al marito Cristiano per la nascita del figlio Daniel. Perledo (Lutti) Per la scomparsa di Rosangela Mattarelli gli alpini sono vicini al fratello capogruppo Attilio e al nipote Salvatore Profeta. Osnago - Enrico Milani Osnago - Gian Carlo Formenti la quale ha effettuato innumerevoli pellegrinaggi nei santuari accompagnando gli ammalati e prestando la sua opera anche come cuoco. Ai figli e famigliari tutti giunga il nostro cordoglio e il ricordo di tutte le persone che l’hanno conosciuto. Dopo lunga malattia è deceduto l’alpino Enrico Milani, socio fondatore e per lunghi anni efficace collaboratore come vice capogruppo. Alla moglie Luisa ai figli e parenti tutti giunga il nostro cordoglio e la nostra vicinanza nel loro dolore. Dopo breve Gennaio-Febbraio-Marzo 2012 Primaluna (Lutti) Il gruppo partecipa al profondo dolore del socio Erino Paroli e di tutti i famigliari per l’improvvisa e tragica scomparsa del genero Danilo Agostoni. Si unisce al cordoglio del socio Gaetano Selva e dei familiari per la scomparsa della moglie Biagina. Sentite condoglianze anche al socio Attilio Selva, cognato della defunta. (Nascite) Le penne nere si congratulano con l’alpino Giuseppe Pomi per la nascita del nipotino Giovanni. Tanti auguri al piccolo e ai genitori Erica e Franco. Monte San Martino, è nata una stella alpina, Camilla, rendendo felici il nonno Adriano Arrigoni, classe 1938, alpino 107 mortai Vipiteno, e il papà Giuliano, classe 1976, penna nera del Gruppo Bergamo Merano. Alla piccola, al nonno, al papà e naturalmente alla mamma gli auguri più belli da parte di tutti i soci. San Genesio (Lutti) Gli alpini Nino Panzeri, Gianbattista Alborghetti e Vittorio Fumagalli sono andati avanti. Ai famigliari tutti, il gruppo esprime le più sentite condoglianze, con la promessa che non scorderemo mai coloro che tanto hanno dato per la crescita del San Genesio, coloro che sono stati e rimarranno sempre le nostre radici. (Nascite) È nata Sveva, figlia di Mara e Dario, Amico degli Alpini. E in particolare vogliamo congratularci con il nonno Emilio Fumagalli, vice capo gruppo, e con la moglie Roberta: un caloroso benvenuto alla piccola Sveva («luce» è il significato del nome) da parte di tutte le penne nere del gruppo. San Giovanni (Lutti) Il gruppo porge sentite condoglianze al socio alpino Emanuele Polvara per la scomparsa del fratello Amelio. (Nascite) Congratulazioni al nonno socio alpino Stefano Pellegatta con nonna Maria Rosa per la nascita del bocia Alessio. Auguri anche alla mamma Micaela e al papà Eugenio. Rancio Laorca (Lutti) Il gruppo invia sentite conSirone doglianze al socio Giosuè Beri per (Lutti) Il gruppo porge le più senla perdita della cara mamma Lisa, tite condoglianze all’alpino Carlo spentasi serenamente a 88 anni, Fumagalli per la scomparsa del e a tutti i familiari. II socio alpino cognato Mario; inoltre è vicino al del nostro gruppo Monte Medacapogruppo Antonio Molteni ed le, Giovanni Pastore, comunica al papà Pietro nel momento del la morte del caro papà Costante. dolore per la scomparsa della cara Le penne nere esprimono sincere mamma Carolina, che li ha lasciacondoglianze. ti dopo una lunga malattia. Si uni(Nascite) Ai piedi della parete sce la sincera partecipazione di del Medale, palestra di roccia del Nino Venditti. Condoglianze anche per l’improvvisa scomparsa dello zio Biagio. Inoltre gli alpini annunciano con tristezza la scomparsa del socio aggregato Enrico Schieppati e si uniscono al dolore dei suoi familiari. Porgono infine le più sincere condoglianze agli alpini Carlo Pozzi (cognato) e Giuliano Pelucchi (cugino) Rancio Laorca - Adriano, Giuliano e la piccola Camilla per la scomparsa della cara Liliana Lanfranchi. Valmadrera (Lutti) A Daniele Fadigatti, nostro ex consigliere, è venuta a mancare la moglie, Gioconda Spreafico. Siamo vicini a Daniele ed alle due figlie. A Severino Aldeghi, ex capogruppo ed attuale consigliere, è scomparsa la suocera Paola Panzeri. Ci uniamo al dolore della famiglia ed in particolare a Severino, alla moglie Fiorangela ed alla nipote Lara. Ad entrambe le famiglie addolorate si uniscono le sincere condoglianze di Nino Venditti e consorte. Purtroppo anche al tenente alpino, nostro socio, Marco Martinis, è venuto a mancare il caro papà Gianni. Tutto il gruppo partecipa al lutto della famiglia. È mancato all’affetto delle sorelle e del gruppo il socio Antonio Castagna, anni 75, alpino del Morbegno e figlio del compianto Beato. Vive condoglianze ai parenti da tutte le penne nere. Varenna (Nascite) Fiocchi rosa e celeste nel gruppo. Il primo per la nascita della stellina Viola, nipotina del nonno alpino Enrico Greppi. Dalle penne nere varennesi complimenti alla piccola, al nonno ed ai genitori Alice e Pier Paolo. Si unisce agli auguri l’amico fraterno Nino Venditti e consorte. Il secondo per la nascita del bocia Riccardo, nipote del socio Gianfranco Bertarini. Felicitazioni anche a mamma e papà. Penna Nera delle Grigne Redazione: alcuni consigli ai gruppi 1° Si prega di inviare articoli non troppo lunghi (il numero delle pagine del nostro periodico è prestabilito ed è doveroso ospitare gli scritti di tutti i gruppi che desiderano inviare le proprie notizie) 2°Possibilmente negli articoli e anagrafe il nome delle persone va inserito prima del cognome 3° al posto delle virgolette ‘’ inserire « » - Ciò aiuterebbe in parte gli addetti ad esplicare meglio il lavoro di correzione. Grazie della collaborazione Orario apertura Segreteria: lunedì, mercoledì, venerdì 9.00-12.00 pagina 23 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Concerto Natalizio e Borse di Studio «Ugo Merlini» Airuno - 10 dicembre 2011 La nostra banda con l’Inno di Mameli e le colonne sonore dei reparti militari d’Italia ha dato inizio, sul palco del cine teatro Smeraldo di Airuno, nella serata di sabato 10 dicembre, alla conse- gna a cinque studenti meritevoli della Provincia di Lecco della borsa di studio alla memoria di Ugo Merlini, promossa della nostra associazione. Il gruppo delle penne nere ai- La nostra banda in concerto Il palco con le personalità locali civili e alpine Tutti sull’attenti all’Inno di Mameli runesi ha organizzato la serata all’insegna dell’italianità, nell’anno del 150° anniversario dell’Unità, ed i nostri musicanti, diretti dal maestro Gian Luigi Fioroni, si sono esibiti di fronte ad un folto pubblico riscuotendo applausi prima e dopo la consegna delle borse di studio. «È ormai una tradizione che il concerto natalizio di questa banda alpina, efficiente fin dal 1973, coincida con la consegna di un riconoscimento agli studenti meritevoli» ha spiegato il vice sindaco di Airuno, Enrico Acquati, che ha presentato la serata. «Ugo Merlini è stato un combattente e un presidente nazionale, che ha contribuito a ricostituire il corpo degli Alpini dopo la seconda guerra mondiale. Dopo la sua tragica morte - ha ricordato - è stato istituito un fondo alla sua memoria per premiare gli studenti tenendo conto sia del merito scolastico che della situazione economica familiare». Apprezzato intervento anche da parte del nostro presidente sezionale Luca Ripamonti, il quale ha sottolineato che, nonostante il fondo sia esaurito da anni, la tradizione è rimasta intatta. 21 le domande presentate alla commissione. La scelta ponderata è caduta su 5 ragazzi che ricordiamo: - Mauro Platti, gruppo di Pasturo. Classe 1991, media di 30/30, iscritto al 2° anno di ingegneria fisica al Politecnico di Milano. - Carolina Platti, gruppo di Pasturo. Classe 1988, media di 29/30, iscritta al 2° anno della laurea magistrale in psicologia clinica dello sviluppo e neurop- Due flautiste «alpine» sicologia - Università degli Studi di Milano Bicocca. - Claudio Maroni, gruppo di Pasturo. Classe 1992, diplomato all’Istituto Badoni - Perito capotecnico in meccanica con votazione 100/100, iscritto al 1° anno di ingegneria della produzione industriale al Politecnico di Milano. -Francesca Minchiotti, gruppo di Maggianico - Chiuso. Classe 1990, media 28/30, iscritta al 3° anno di scienze dei beni culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. -Michele Frigerio, gruppo di Barzanò. Classe 1997, diploma di scuola media 9/10, iscritto al 1° anno del corso di meccanica e meccatronica all’Istituto Badoni di Lecco. A premiarli, tra ripetuti applausi, il sindaco Adele Gatti, il capo gruppo di Airuno Raffaele Tavola, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Anna Maria Marzorati, Luca Ripamonti e Renato Milani di Telethon, che hanno poi ringraziato le penne nere per il grande aiuto dato all’insegna di quella solidarietà che promuove in ogni settore della società. Foto ricordo della premiazione «Borsa di Studio U. Merlini» Anno 59 - numero 1