Dicembre 2008 - Credito Cooperativo

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Dicembre 2008 - Credito Cooperativo
21
Anno VII
Dicembre 2008
Spedizione in
A.P. 70% - DC /DCI
01/00 -M Bergamo
PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
in cOPErtinA: L’ArtE
Trescore Balneario 1840
Turate 1932
Silvio Poma è uno dei protagonisti
del paesaggismo lombardo del secondo Ottocento. Nato a Trescore
Balneario, in provincia di Bergamo,
l’8 gennaio 1840, a sei anni si trasferì con la famiglia a Milano, seguendo il padre Lorenzo, commissario governativo dell’amministrazione austriaca, che nel '38 aveva
sposato in seconde nozze Caterina
Polli. Dopo il diploma liceale nel
1859, aveva preso parte, insieme al
fratello Giacomo, alla Seconda
guerra di indipendenza nelle file
dell’esercito piemontese, iniziando
una carriera militare che, dopo
l’Unità, lo porterà col grado di sottotenente in Meridione nella campagna contro il brigantaggio. Ammalatosi di malaria, viene distaccato a
Brindisi e nelle isole Tremiti, dove
comincia a disegnare a matita i primi paesaggi dal vero. Combatte ancora in Veneto nel 1866, nel corso
della Terza guerra di indipendenza,
come luogotenente nel quarantesimo reggimento, ma all’inizio del
1867 chiede un’aspettativa al termiIn copertina:
Silvio Poma
"Paesaggio con mucche al pascolo" (particolare),
Olio su tela, 65 x 100 cm
Collezione della Banca
ne della quale, nel 1869, decide di
abbandonare l’esercito per dedicarsi
alla pittura, seguendo una vocazione
artistica a lungo maturata. Nel settembre di quell’anno presenta, infatti, all’Esposizione annuale di Brera
due suoi dipinti a olio e comincia
nello stesso tempo a seguire, da autodidatta, l’indirizzo artistico di
Gianbattista Lelli, un maestro nel
paesaggio verista. Sebbene deciso a
dedicarsi al paesaggio dal vero, è
tuttavia con un paesaggio storico letterario, Macbeth incontra nel bosco di Dunsinane le streghe che gli
predicono il trono (Da Shakespeare), l’unico nella sua vasta produzione artistica, che Poma fa il suo
vero esordio pubblico di pittore al
premio della Fondazione Enrico
Mylius a Brera, nel 1876. Inizia così, a 36 anni, una rapida e fortunata
carriera espositiva che lo vedrà presente nel 1877 all’Esposizione Nazionale di Belle Arti a Napoli - dove
i due dipinti presentati, Il Monte San
Martino (Lago di Lecco) e Lecco e
il Monte Barro, vengono acquistati
rispettivamente da Vittorio Emanuele II e da un principe tedesco - e
quindi nel 1878 all’Exposition Universelle di Parigi e nel 1879 alla
Mostra annuale di Brera - dove Umberto I acquista il suo Monte Feriolo (Lago Maggiore), - e alla Promo-
trice di Torino, dove la duchessa
Elisabetta di Sassonia, madre della
regina Margherita, acquista In Valmadrera.
Nel 1880, quando sposa Albertina Conti una bella ragazza di Parma di 17 anni più giovane, Poma è
un artista ormai affermato, assiduamente presente alle esposizioni annuali di Brera e della Permanente e
con una sua spiccata identità stilistica. I suoi paesaggi lacustri, così
piacevolmente distensivi e sempre
animati da barche, da carrozze, da
eleganti signore a passeggio col
parasole, da contadine variopinte,
da ragazzi col cappello di paglia o
in canottiera, incontrano il gusto
tradizionalista di un collezionismo
privato piuttosto conservatore e di
una ricca committenza aristocratica, fra cui spicca negli anni Ottanta quella del principe Andrea Doria
e quella regale di casa Savoia che si
protrarrà fino al 1903. Poma, del
resto, si mantiene ossessivamente
fedele ai suoi soggetti lacustri e ai
moduli realisti del paesaggio dal
vero anche quando maturano nell’ambiente artistico milanese i nuovi fermenti della pittura scapigliata
e del divisionismo, che ne relegano
progressivamente ai margini la personalità artistica e ne mettono in
crisi l’indirizzo verista. Intorno al
1915 i contorni delle cose, nella
sua pittura, si fanno così sempre
più sfrangiati, il tocco della sua
pennellata sempre più sintetico, la
materia sempre più sfatta e ridotta
all’effetto visivo di un gioco puramente cromatico. Con un ultimo
guizzo creativo, l’anziano pittore
realista cerca di ricongiungersi all’esperienza degli Scapigliati, senza tagliare il cordone ombelicale
che lo lega alla tradizione ottocentesca del paesaggio dal vero. Dopo
la morte della moglie nel '24,
l’artista bergamasco uscirà gradatamente di scena fino a quando il
21 ottobre 1932 si spegne nella Casa Veterani "Umberto I" di Turate,
dove si era appena trasferito.
DOVE C'È CULTURA C'È VITA
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Il ruolo della cooperazione nella società
del rischio sistemico
iL mELogrAno
Periodico Economico e Culturale
delle Comunità Locali
La società contemporanea è caratterizzata dalla presenza di una vasta costellazione di opportuAnno VII - n.21
Dicembre 2008
Registrazione al Tribunale di Bergamo
n. 12 del 12 Febbraio 2000
Editore
Banca di Credito Cooperativo
di Calcio e di Covo
Via Papa Giovanni XXIII, 51
24054 CALCIO (BG)
Direttore responsabile
Battista De Paoli
Redazione
Carlo Aglioni - Virginio Barni
Cesare Bonacina - Dario Consolandi
Stellina Galli - Luca Guerrini
Renzo Tarantino - Augusto Zaninelli
Ilario Zonca
Hanno collaborato a questo numero
Adriano Pagani - Elena Vittori
Corrispondenza
Lettere e telefonate sono sempre
gradite. Nel limite del possibile
risponderemo a tutti.
Recapito di E-mail
[email protected]
Grafica e impaginazione
Studio Zonca - Daniela Corna
Fotografie
Bruno Landi - Gabriele Di Maio
Adriano Pagani - Ilario Zonca
Stampa
Press R3 - Almenno S.B. (BG)
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Il marchio e la simbologia
della "Melagrana" sono di proprietà
della Federazione Italiana delle Banche
di Credito Cooperativo e sono utilizzati
dalla Banca di Credito Cooperativo
di Calcio e di Covo su licenza.
nità e di patologie. Se volessimo sintetizzare in poche parole tale constatazione, potremmo dire che
oggi viviamo nella "società del rischio": rischio individuale e rischio sistemico.
Profonde trasformazioni sociali, culturali, personali sono alla base del cosiddetto rischio individuale. I singoli individui rivendicano spazi sempre più estesi di autonomia. La condivisione di valori comuni, collettivi, è una condizione in costante declino. L’altra faccia della maggiore autonomia è
costituita dallo sfaldamento delle reti di protezione: famiglia, società civile, Stato. Entra in campo il
concetto di "rischio individuale". L’individuo rimane sospeso nel vuoto, attraversa la vita camminando su un sottile filo, senza ancore, senza solidi legami.
Passando dal singolo individuo ai vasti aggregati sociali il discorso si complica ulteriormente.
Complessità, interdipendenza: sono queste le categorie che ci permettono di "leggere" la contemporaneità, di formulare la diagnosi del nostro tempo. La complessità e l’interdipendenza sono all’origine del "rischio sistemico". Il mancato "governo" della complessità e dell’interdipendenza può avere effetti potenzialmente distruttivi. Entriamo, in questo caso, nel campo delle patologie.
La crisi che ha investito i mercati finanziari di tutto il mondo è il risultato dell’incapacità di dominare eventi e fenomeni che hanno raggiunto dimensioni nuove e planetarie. La crisi ha assunto un
carattere epocale, ha sconvolto paradigmi consolidati. Essa, infine, rischia di mettere a repentaglio i
progetti di vita delle persone e il futuro di intere collettività.
La cooperazione è un modello imprenditoriale che opera all’interno del sistema capitalistico; essa opera con logiche profondamente diverse, ma non può considerarsi, automaticamente, un porto al
riparo dai flutti del mare in tempesta.
I valori e i principi che reggono il mondo della cooperazione possono rappresentare, però, un valido antidoto ai "germi" nocivi di un sistema economico e finanziario che, periodicamente, non si rivela in grado di introdurre e rispettare regole condivise.
La BCC è chiamata, nell’ambito delle piccole comunità in cui opera, a farsi portatrice dei principi e dei valori della cooperazione mutualistica, principi e valori che pongono in primo piano non il
profitto come fine a se stesso, ma lo sviluppo integrale e sostenibile delle persone e delle collettività.
Per operare in contesti turbolenti e ipercompetitivi, per essere in grado di diventare un sicuro punto di riferimento per i propri soci e per le comunità locali, la BCC deve poter contare su una rete solida, efficiente, coesa. Al riguardo, la BCC è parte integrante del Sistema a Rete del Credito Cooperativo. Tale Sistema si sta progressivamente evolvendo con un unico, grande obiettivo: il rafforzamento della coesione. Un’importante tappa di questo processo evolutivo è rappresentata dalla costituzione, avvenuta nello scorso mese di luglio, del Fondo di Garanzia Istituzionale, un istituto che si
propone, da un lato, di prevenire situazioni di crisi aziendale; dall’altro, di salvaguardare, in caso di
necessità, la liquidità e la solvibilità delle singole BCC. Il nuovo istituto, che completerà la protezione offerta dal Fondo di Garanzia dei Depositanti, è reso ancora più utile e necessario dalle crescenti incertezze che caratterizzano la cosiddetta "società del rischio sistemico".
Il Presidente
BATTISTA DE PAOLI
Tutti i diritti riservati.
Testi e fotografie non possono essere riprodotti, anche
parzialmente, senza autorizzazione dell’Editore.
UN PERIODICO PER INFORMARE E COMUNICARE
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UNA CRISI EPOCALE
Nella collezione della Banca
Silvio Poma
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PAVIA E LA CERTOSA
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Con la tradizionale gita sociale la BCC ha dato l’opportunità
a oltre mille soci di visitare la città di Pavia e di ammirare
la Certosa, uno dei più affascinanti monumenti tardo gotici italiani
Pavia e la Certosa, ovvero un tuffo nel
mondo dell’arte, della storia e della
cultura. La tradizionale gita sociale ha
proposto, quindi, due mete di notevole interesse. La città di Pavia oltre a
essere un importante centro agricolo e
commerciale è anche un centro culturale molto rilevante, sede di uno degli
atenei più antichi d’Europa,
l’Università di Pavia, fondata nel
1361 da Carlo IV. La Certosa, invece,
è uno dei complessi monumentali più
famosi e una delle più belle testimonianze del passaggio dal gotico al Rinascimento.
dalla struttura a capanna e un interno
a tre navate.
I partecipanti hanno poi raggiunto
il palazzo dell’Università, complesso
architettonico che ingloba edifici di
epoche diverse. L’aspetto attuale è
prevalentemente neoclassico, organizzato in cinque armoniosi cortili
porticati a due piani. L’università di
Pavia è famosa nel mondo per le sue
facoltà di medicina e giurisprudenza.
Pavia ospita oggi quasi 20mila studenti universitari.
Nell’adiacente piazza Leonardo
da Vinci i soci hanno alzato gli occhi
per seguire con lo sguardo il profilo
di tre torri medievali, altissime e a
La visita alla città di Pavia
base quadrata. Secondo la tradizioLa visita ha avuto inizio dal centro ne, ognuna di esse sarebbe stata edistorico con il Castello Visconteo, ficata da una potente famiglia locale
fatto costruire da Galeazzo II Vi- per celebrare, insieme alla nascita di
sconti tra il 1360 e il 1365. A base un figlio maschio, anche la ricchezza
quadrata, la costruzione presenta
quattro torri di cui solo due sono rimaste in piedi dopo la battaglia di
Pavia del 1525. La torre di sinistra è
chiamata "della Biblioteca" in memoria degli studi che qui compì
Francesco Petrarca; quella di destra,
invece, è detta "delle Reliquie" perché nella cappella venivano conservate le reliquie dei Santi che spesso i
nobili portavano in dono ai Visconti.
Oggi i saloni del castello ospitano i
Musei Civici (suddivisi in diverse
sezioni: archeologica, altomedievale, romanica e rinascimentale), una
ricca Pinacoteca con opere del Seicento e Settecento, il Museo Etnografico "L. Robecchi Brichetti" e
quello Storico del Risorgimento. Vicino al Castello Visconteo i soci
hanno potuto ammirare la Chiesa di
San Pietro in Ciel d’Oro, risalente al
XII secolo. Di architettura romanica,
l’edificio ospita al suo interno le reliquie di Sant’Agostino, di Severino
Boezio e del re longobardo Liutprando. La chiesa ha un caratteristico portale in arenaria, una facciata
raggiunta. Proprio per la presenza di
numerose torri antiche, Pavia era nota un tempo come la "città delle cento torri" e ancora oggi, sparse sul territorio, se ne contano ben 72.
In piazza della Vittoria - conosciuta come "piazza Grande" - i partecipanti hanno potuto altresì ammirare il Broletto, risalente al XII-XIII
secolo: prima sede principale dell’Arcivescovado e poi, fino al 1875,
sede del Comune. Dopo la sosta in
piazza della Vittoria, i visitatori hanno raggiunto piazza del Duomo, dove si trovava la torre civica crollata
nel 1989. Il Duomo, voluto dal cardinale Ascanio Sforza, fratello di
Ludovico il Moro, nel XV secolo, è
una delle più importanti opere del
Rinascimento lombardo mentre il
campanile e l’enorme cupola, la terza in Italia in termini di grandezza,
risalgono alla seconda metà dell’Ottocento.
Di grande effetto scenografico è
stata la vista del Ponte Coperto sul
Ticino, che collega il centro col borgo medievale oltre il fiume: si tratta
di una ricostruzione moderna del
ponte con la struttura a schiera
d’asino fatto costruire dai Visconti
alla metà del '300 e distrutto dai
bombardamenti del 1944.
La visita alla Certosa
Nella seconda parte della giornata, i
soci hanno potuto ammirare la Certosa, uno dei più affascinanti monumenti tardo gotici italiani. I lavori di
costruzione del complesso monumentale iniziarono nel 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti e terminarono nella seconda metà del XV
secolo. Il complesso della Certosa è
composto dal monastero, dalla chiesa e dal Palazzo Ducale. Il monastero, destinato in origine ai Padri Certosini, si articola attorno a due splendidi chiostri, il Chiostro Grande e il
Chiostro Piccolo, entrambi cinti da
un portico decorato in terracotta.
Lungo il perimetro del primo si aprono le celle destinate un tempo ai monaci, semplici e austere dimore che
conservano tutto il fascino e il mistero della vita monastica. A ogni cella
corrispondono una porta e una finestrella passavivande mentre, sul lato
opposto, le celle si aprono su piccoli
giardini seminati un tempo con fiori
e piante medicinali. Nel 1450 Francesco Sforza, dopo essersi fatto riconoscere legittimo successore dei Visconti, avviò la costruzione della
chiesa. L’interno dell’edificio, con
pianta a croce latina, ospita la tomba
del fondatore, Gian Galeazzo Visconti, nonché il monumento funebre
di Ludovico il Moro e di sua moglie
Beatrice d’Este. Le tre navate, in stile gotico - rinascimentale, sono chiuse in fondo da una cancellata; una
cappella laterale, la seconda sul lato
sinistro, ospita l’opera forse più preziosa della chiesa, un polittico del
Perugino raffigurante il Padre Eterno (1499). La facciata della chiesa,
tutta in marmo, è considerata tra i
più mirabili esempi di monumenti
decorativi d’Italia; il portale, in particolar modo, è un vero gioiello scultoreo decorato da bassorilievi raffiguranti la storia della Certosa. Il monumentale ingresso alla Certosa è
rappresentato da un ampio cortile
(110 metri x 46 metri) sul quale si
affaccia il Palazzo Ducale. Costruito
nel 1625, l’edificio era destinato a
ospitare gli illustri visitatori. Fino al
1872 il complesso monastico della
Certosa appartenne all’Ordine certosino, mentre ora è abitato da monaci
cistercensi.
Alla scoperta delle specialità
gastronomiche di Pavia e
della sua provincia
La gastronomia pavese è fatta di gustose ricette che affondano le loro
origini nella genuinità e nella semplicità della cucina contadina locale,
a cui si sono aggiunti e sovrapposti
nel corso dei secoli echi provenienti
dalla vicina Emilia e dalle corti di
Francia, Austria e Spagna, con le
quali si è intrecciata la storia della
città. Alle sue specialità tradizionali
Pavia e la sua provincia dedicano nel
corso dell’anno diverse rassegne gastronomiche, che stanno riscuotendo
un sempre maggiore successo e sono
l’occasione per gustare prodotti e ricette stagionali.
Il riso della Lomellina e del Pavese
e l’uva dell’Oltrepò sono i prodotti tipici con cui la provincia di Pavia - in
primo piano a livello nazionale per la
sua produzione agricola - si identifica.
Ai prodotti della terra si affiancano le
lavorazioni dell’uomo: ecco così gustosi formaggi, prelibati salumi, vini
eccellenti.
I soci partecipanti alla gita sociale
hanno potuto apprezzare diverse specialità gastronomiche di Pavia e della
sua provincia nel momento conviviale
che si è tenuto presso il Ristorante "Le
Gronde" in località Cava Manara.
TICINUM, PAPIA, PAVIA
Cenni storici della città
La storia di Pavia ha inizio in epoca preromana quando le tribù della Gallia transpadana fondarono un insediamento sulle rive del fiume Ticino. Fu solo al tempo dei Romani
che la città, raggiunta da un prolungamento della via Emilia, assunse importanza col nome di Ticinum.
Con le invasioni barbariche del
V secolo, iniziò per Ticinum un
lungo periodo di razzie e distruzioni; nel 568, dopo tre anni di assedio, venne conquistata dai Longobardi di Alboino e
divenne capitale del regno longobardo. Col dominio carolingio, dopo la vittoria dei Franchi di Carlo Magno, divenne
capitale del Regno d’Italia col
nome di Papia.
Costituitasi Libero Comune all’inizio dell’XI secolo e alleata di Federico Barbarossa contro la rivale Milano, ottenne dall’imperatore privilegi che le consentirono di ingrandire
il proprio territorio e di intensificare gli scambi economici.
Con la presa della città nel 1359 da parte dei signori di Milano, si apre per Pavia un periodo di profondo rinnovamento, sia sotto il dominio dei Visconti, che fecero della città
la loro residenza e vi costruirono la Certosa, sia sotto il potere degli Sforza.
Il 1360 fu un anno indimenticabile per Pavia: iniziarono i lavori per la costruzione del
Castello Visconteo, venne aperta piazza Grande, l’antico cardo romano fu trasformato
nell’attuale strada Nuova, fu inaugurato il ponte sul Ticino e, come se non bastasse, fu
costruita l’Università.
La storia, tuttavia, porta con sé anche dolore e distruzione e Pavia non ne fu esente: nel
1499, la città venne occupata dai Francesi di Luigi XII; nel 1513 fu saccheggiata dai mercenari svizzeri e nel 1525 venne assediata da Francesco I che fu sconfitto e fatto prigioniero nella battaglia di Pavia. La città seguì quindi le sorti della Lombardia fino all’annessione al Regno d’Italia.
LE INIZIATIVE SOCIO CULTURALI PER LA COMPAGINE SOCIALE DELLA BANCA
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Gita sociale 2008
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Luglio 2008
LA BCC A BERGAMO
Dalla firma dell’atto di fusione con BCC PMI
all’avvio dell’operatività della nuova sede distaccata di Bergamo
In questa pagina alcune immagini della Certosa di Pavia, uno dei più affascinanti monumenti tardo gotici italiani. Il complesso della Certosa è composto dal monastero, dalla chiesa e dal Palazzo Ducale.
Na gita a Pavia
Una gita a Pavia
Ticinum, Papia, Pavia.
Ticinum i la ciamada
chèi dè Roma dal fiöm treersada.
Dopo de lur ghè gnit i Góti
chi ga dat el nòm de Papia
e jera mia certo dei tòti
sé chèi de Roma i ga mandat via.
Ghè restat però el nòm de Pavia
perché lé i fabricaa i PAVÉS
scudi de lègn chi riparaa fés.
Lé ghè l’ürna de Sant Güstì
«èl fiöl de tate lacrime»
la mama la finia piö dè pianzì!
Ticinum, Papia, Pavia.
Ticinum l’hanno chiamata
quelli di Roma dal fiume attraversata.
Dopo loro son venuti i Goti
che hanno dato il nome di Papia,
e non erano certo dei tonti
se i Romani hanno cacciato via.
È rimasto però il nome di Pavia
perché fabbricavano i "PAVES"
scudi di legno che molto riparavano.
Vi è la tomba di Sant’Agostino
"Il figlio di tante lacrime"
e la mamma non cessava di piangere.
Finide töte le baraonde, i disia
"O gran gala o gran Pavese
diertis adès e mia badà a spese!".
Terminate tutte le avventure, dicevano
"O gran gala o gran Pavese
divertirsi ora e non badare a spese!".
Isé i soci de la banca de "Calcio e Covo"
grasie a la Diresiù semper atènta
i ga troat en bèl ritrovo
e la zét le turnada a ca
PRÒPE CONTÈNTA!
Così i soci della banca di "Calcio e Covo
grazie alla Direzione sempre attenta
hanno trovato un bel ritrovo
e la gente è ritornata alle proprie case
ASSAI CONTENTA!
GUIDO OMODEI
Palazzolo sull’Oglio
Socio della BCC
I MOMENTI CONVIVIALI DELLA GITA SOCIALE 2008
Presso il Ristorante "Le Gronde" di Cava Manara (Pavia) ...
... e presso il Ristorante "Cascina Isola" nella "Tenuta del Boscone" di Camairago (Lodi)
Nella parte finale dello scorso mese
di luglio è terminato il complesso iter
riguardante l’incorporazione nella
nostra Banca della Banca di Credito
Cooperativo per le Piccole e Medie
Imprese di Bergamo.
Il giorno 19 i Presidenti delle due
BCC, Battista De Paoli e Carlo Vimercati, si sono recati nello studio del
notaio Elio Luosi, in Romano di
Lombardia, per procedere alla sottoscrizione dell’atto di fusione. L’atto
ha acquisito efficacia giuridica a partire dal giorno 25. Il lunedì successivo, 28 luglio, ha avuto inizio
l’operatività della nuova sede distaccata di Bergamo. Dalla stessa data la
nostra Banca ha avuto, automaticamente, la possibilità di operare anche
nei seguenti comuni limitrofi: Sorisole, Paladina, Valbrembo, Mozzo, Curno, Treviolo, Lallio, Stezzano, Azzano San Paolo, Orio al Serio, Seriate,
Gorle, Torre Boldone e Ponteranica.
Nelle prime settimane di operatività sono state poste in essere attività
su diversi fronti, con l’obiettivo di
giungere, in tempi brevi, al definitivo
allineamento delle prassi operative.
La fase di allineamento non si è rivelata particolarmente impegnativa.
In questo periodo la Banca si sta
dedicando allo sviluppo delle relazioni commerciali con la clientela acquisita a seguito della fusione, per passare poi all’individuazione della clientela potenziale con la quale avviare
contatti in vista dell’accensione di
nuovi rapporti bancari. È di tutta eviLe ultime tappe della fusione
24 maggio 2008
Le Assemblee straordinarie della BCC
di Calcio e di Covo e della BCC PMI
di Bergamo approvano il progetto di
fusione.
19 luglio 2008
I legali rappresentanti delle due BCC
sottoscrivono l'atto di fusione.
LE INIZIATIVE SOCIO CULTURALI PER I SOCI
Il presidente Battista De Paoli e il presidente Carlo Vimercati sottoscrivono l'atto di fusione davanti al notaio dott. Elio
Luosi (Romano di Lombardia, 19 luglio 2008).
denza che il bacino d’utenza della città di Bergamo e dei comuni limitrofi
(v. tavola) offre significative opportunità di sviluppo dell’operatività della
nostra Banca.
Al responsabile della sede distaccata, Giorgio Barbieri, e ai suoi collaboratori è affidato l’importante incarico di concretizzare le notevoli potenzialità di crescita dello sportello.
NUOVA AREA DI COMPETENZA TERRITORIALE DELLA BCC
Città di Bergamo e comuni limitrofi
Indicatori socioeconomici
COMUNI
Abitanti
(2005)
Reddito
disponibile famiglie
(2002)
mgl. di euro
Unità
economiche
locali
(2005)
Sportelli
bancari
(2007)
BERGAMO
116.197
2.295.389
16.410
115
AZZANO SAN PAOLO
7.368
116.167
701
5
CURNO
7.517
147.221
1.043
7
GORLE
5.663
112.279
557
3
LALLIO
4.099
80.805
420
4
MOZZO
7.288
109.475
591
6
ORIO AL SERIO
1.660
34.500
472
3
PALADINA
3.547
43.258
231
2
PONTERANICA
6.904
92.483
505
5
22.014
306.565
1.648
14
SORISOLE
8.535
98.797
623
2
STEZZANO
11.584
132.141
815
6
TORRE BOLDONE
8.129
109.257
581
4
TREVIOLO
9.590
128.534
1.063
3
VALBREMBO
3.629
57.357
327
3
223.724
3.864.228
25.987
182
SERIATE
TOTALI
LA BCC AL SERVIZIO DELLE COMUNITÀ
L'entusiasmo dell'associazione Palusco e l'impegno di una qualificata équipe di studiosi si sono
concretizzati in un volume contenente un'accurata ricostruzione della storia del paese di Palosco.
Il contributo offerto dalla Banca ha consentito la pubblicazione di un pregevole libro di storia locale
Nel periodo 1983 - 2007 la Banca ha
promosso o sostenuto la pubblicazione di ben venticinque volumi di
storia locale, alcuni di grande interesse. In particolare, il sostegno della Banca ha reso possibile la pubblicazione di testi dedicati alla ricostruzione delle vicende storiche dei
seguenti paesi: Calcio, Covo, Fara
Olivana, Mornico al Serio, Cividate
al Piano.
In altri casi, sono state pubblicate
opere dedicate ad aspetti particolari
di alcune comunità (monumenti, itinerari d’arte, eventi ecc.).
Nel 2008, la serie delle pubblicazioni editoriali si arricchisce di
un altro pregevole volume dal titolo
"Palosco. Evoluzione di un territorio. Natura, storia, insediamenti".
L’idea del volume nasce da
un’intuizione dell’associazione Palusco, presieduta dalla signora Luciana Colombo Locati.
Il volume è il risultato dell’impegno di un qualificato gruppo di studiosi, coordinato da Sergio Chiesa,
Paolo Mazzariol e Tiberio Scaburri.
Gli altri membri del gruppo sono
Fulvio Adobati, Andrea Azzini, Riccardo Caproni, Natale Carra, Marco
Carraro, Gianluigi Della Valentina,
Marta Donegana, Maurizio Facchin,
Umberto Locati, Moris Lorenzi.
Il lungo elenco degli studiosi che
hanno partecipato alla stesura del libro dà conto dell’accuratezza e della
profondità degli studi che sono stati
condotti per addivenire alla ricostruzione dell’evoluzione del paese di
Palosco dalle origini fino a oggi.
Il libro è suddiviso in tre parti
comprendenti, complessivamente,
ben quindici capitoli che contengono
interessanti approfondimenti di svariati temi, quali la geomorfologia,
l’antropologia, la dinamica sociale,
demografica, economica.
L’elemento che cattura l’attenzione del lettore è sicuramente rap-
si veramente orgogliosa di aver
contribuito alla pubblicazione di
un volume così interessante, un
volume la cui lettura è consigliata
non solo agli abitanti del paese di
Palosco, ma anche a tutti coloro
che hanno a cuore lo studio della
storia. Il libro, infatti, contiene
anche la descrizione di molteplici
elementi di contesto riferiti a diversi periodi storici.
presentato dal carattere interdisciplinare dell’opera. Il libro spazia dalla
considerazione dei caratteri naturali
del territorio ai risultati dell’intervento umano, dalle prime forme di
insediamento dell’uomo alle vicende
politiche recenti, dagli aspetti demografici agli aspetti economici. In appendice, inoltre, sono riportati accurati studi sui più importanti elementi
architettonici presenti nel paese di
Palosco (chiese, case e palazzi padronali ecc.).
Il volume contiene, inoltre, bellissime immagini di molti siti del
paese. Di particolare impatto risultano le foto aeree, dalle quali si può
avere una visione complessiva della
conformazione del territorio di Palosco.
Di grandissimo interesse è il capitolo XIV, dal titolo "Storia economica di un Comune di Confine", curato dallo studioso Gianluigi Della
Valentina. È in tale parte del volume
che vengono citate le vicende che
portarono alla costituzione e alla
successiva liquidazione della Cassa
Rurale dei Prestiti di Palosco.
In conclusione, la Banca può dir-
Il volume "Palosco. Evoluzione di un territorio"
verrà donato a tutti i Soci della BCC in occasione delle Festività Natalizie.
PALUSCO
Associazione per la ricerca storica,
sociale ed economica di Palosco
Si costituisce il 2 marzo 2001 con l'intento
di promuovere la conoscenza approfondita
della storia dell'ambiente, della gente, della cultura di questo territorio. Ha posto
particolare cura nella diffusione immediata delle ricerche mediante una nutrita serie
di incontri (circa 30 serate) tra gli autori dei
lavori e la popolazione, che in tal modo è
stata sempre più coinvolta. Ha elaborato la
mappa dei toponimi del territorio, raccogliendo i dati dagli anziani paloschesi.
Ha curato nel 2004 la pubblicazione del libro "Tra l'Oglio e il Cherio" e nel 2006 quella di "Qualcosa di Palosco" di Giacomo
Mazzotti, socio fondatore.
LE CITAZIONI
Una comunità è formata da un territorio,
dalla gente che lo occupa, ed abitandolo
lo vive e lo trasforma attraverso il tempo.
Nei secoli si sedimenta un patrimonio
culturale in cui fattori umani, geografici,
etnologici ed antropologici sono legati fra
loro in modo inestricabile.
La comunità di oggi è frutto di una serie
di lunghissime trasformazioni di cui è utile conservare la memoria.
L’atto del ricordare e tramandare è fondamentale per comprendere il proprio passato, la propria identità e cogliere le nuove possibilità di trasformazione che
l’evoluzione dei tempi comporta; infatti
avendo coscienza di ciò che si è stati, di
come le generazioni passate hanno vissuto ed affrontato le sfide del proprio
tempo, si può trasformare, senza snaturare, se stessi ed il proprio territorio.
Invito quindi tutti i cittadini di Palosco a
valorizzare il nostro patrimonio culturale,
che merita di non andare perduto, con
impegno ed entusiasmo, lo stesso dimostrato dall’associazione Palusco grazie
alla quale è stata possibile la stesura di
questo libro.
MASSIMO PINETTI
A parer nostro, questo libro ha il pregio di
permettere la correlazione tra i grandi fatti e gli eventi che sono raccontati nei libri
- quelli ufficiali sui quali abbiamo studiato
- e la vita quotidiana delle persone e
l’evoluzione dei luoghi dove una ininterrotta sequenza di generazioni ha vissuto
e lavorato...
Viene anche fatto cenno alle vicende della
Cassa Rurale dei Prestiti di Palosco fondata nel 1895 per iniziativa del Parroco del
tempo, nell’ambito del rinnovato impegno
sociale dei cattolici promosso dalla pubblicazione dell’Enciclica Rerum Novarum,
per aiutare le persone e le famiglie in difficoltà e per creare nuove opportunità di lavoro. Purtroppo l’iniziativa ebbe vita breve:
le difficoltà create dalla Grande Guerra ne
decretarono la liquidazione nel 1928... Oggi, la Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo che si sente l’erede morale
dell’antico istituto bancario si sforza di operare secondo gli stessi principi di solidarietà umana e cristiana cui si ispirarono, centotredici anni fa, i fondatori della Cassa Rurale dei Prestiti di Palosco, nella certezza
di contribuire efficacemente e ancora a
lungo al progresso di tutta la Comunità.
Sindaco di Palosco
BATTISTA DE PAOLI
Dalla Presentazione del volume
Presidente della BCC di Calcio e di Covo
LE INIZIATIVE CULTURALI DELLA BANCA
Dalla Presentazione del volume
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BCC ON LINE
Nella prima metà del prossimo mese di gennaio
verrà attivato il sito internet della Banca.
Un altro modo per rendere visibile la natura differente della BCC
Nel febbraio 2000 la Banca pubblica il primo numero de Il Melograno.
La pubblicazione del periodico
aziendale è diretta conseguenza degli orientamenti contenuti nel Piano
strategico relativo al triennio 2000 2002. Tali orientamenti, che prevedevano l'attivazione di specifici canali di comunicazione coi soci e gli
altri portatori d'interesse, hanno
mantenuto intatta la loro validità.
Infatti, è sulla base di essi che la
BCC ha progettato la realizzazione
del sito internet aziendale.
Il sito sarà operativo nella prima
metà del prossimo mese di gennaio.
Esso è stato progettato col fondamentale supporto di BCC Multimedia di Roma, società del Sistema del
Credito Cooperativo.
Il sito prevede quattro distinte
sezioni, così denominate: L’Identità,
I Prodotti e i Servizi, L’Arte e la
Cultura, I Piedi nel Borgo e la Testa
nel Mondo.
La sezione "L’Identità" conterrà
informazioni riguardanti il profilo
istituzionale della Banca. In particolare, in tale sezione verranno proposti alcuni brevi cenni storici delle
due Casse Rurali ed Artigiane originarie (di Calcio e di Covo) e della
nuova Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di
Calcio e di Covo, nata nel 1993, a
seguito della fusione delle due Casse Rurali originarie. Verranno, inoltre, riepilogate le principali tappe
della lunga storia del Credito Cooperativo in Italia. La sezione prevede anche alcune sottosezioni dedicate all’illustrazione della missione e dei valori aziendali, dello statuto e dei regolamenti assembleari,
della rete territoriale. Ampio spazio
sarà riservato al tema del governo
societario: composizione e dinamica
della base sociale; composizione degli organi societari; orientamento
strategico. Nella sezione in argo-
mento sarà possibile trovare anche
la descrizione dell’assetto organizzativo aziendale, la riproduzione dei
bilanci - economici e sociali - degli
ultimi cinque esercizi (dal 2003 al
2007) e la riproduzione di tutti i numeri de Il Melograno, pubblicati nel
periodo 2000 - 2008.
La sezione "I Prodotti e i Servizi"
è dedicata, invece, alla presentazione
del sistema d’offerta
della BCC, presentazione articolata in due
distinte sottosezioni: Privati e Famiglie; Imprese.
Il fiore all’occhiello del sito è sicuramente rappresentato dalla sezione "L’Arte e la Cultura". In tale
sezione verranno presentate le varie
pubblicazioni editoriali promosse o
sostenute dalla Banca, pubblicazioni che riguardano sia la ricostruzione della storia di alcune comunità in
cui è insediata la BCC, sia l’illustrazione della vita e delle opere
di alcuni insigni personaggi espressi
dal territorio. Largo spazio verrà riservato, inoltre, alla presentazione
dei quadri d’autore che compongono la collezione d’arte della Banca.
La sezione prevede pure una sottosezione dedicata alla biblioteca
aziendale. Tale sottosezione verrà
attivata in tempi successivi all'avvio
del sito. Essa conterrà il catalogo
dei libri e il regolamento della biblioteca.
L’ultima sezione, dal titolo "I
Piedi nel Borgo e la Testa nel Mondo", darà al navigatore la possibilità
di reperire la riproduzione di interessanti articoli giornalistici, di fonti diverse, suddivisi in tre distinte
categorie: Economia, Sociologia,
Filosofia.
Il sito prevede anche
una parte particolarmente
dinamica, dal titolo "In Primo Piano". In essa verranno presentate le notizie riguardanti eventi, manifestazioni, attività e curiosità
attinenti sia all’operatività
della Banca, sia alla vita
delle singole comunità del
territorio.
In conclusione, la creazione del
nuovo sito internet (indirizzo
www.bcccalciocovo.it) è finalizzata a
cogliere i seguenti obiettivi:
- dare visibilità alle attività e alle
iniziative della Banca;
- favorire la comunicazione (anche
di carattere istituzionale);
- attivare il dialogo coi soci e la
clientela (mediante il click "Contatti");
- promuovere il radicamento sul territorio;
- sviluppare le relazioni commerciali.
Il sito ha un’architettura non
particolarmente complessa e, pertanto, sarà facilmente navigabile.
Esso consentirà, infine, anche un
comodo accesso all’internet banking.
A partire dal mese di gennaio
dell’anno prossimo, quindi, buona
navigazione a tutti!
WWW.BCCCALCIOCOVO.IT
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Palosco, evoluzione di un territorio
Roma, 9 luglio 2008
BCC, il patrimonio della fiducia
Alessandro Azzi vicepresidente dell’ABI
Nel convegno annuale delle BCC lombarde è stata ribadita la necessità
di salvaguardare la fiducia, bene di inestimabile valore, concretizzando i tratti distintivi
del modello imprenditoriale cooperativo
La nomina è avvenuta lo scorso 9 luglio durante il Consiglio dell’Associazione Bancaria Italiana
che si è tenuto a conclusione dell’Assemblea annuale. Tale nomina rappresenta un significativo
riconoscimento dell’accresciuto ruolo delle BCC-CR all'interno del sistema creditizio italiano
Il convegno 2008 delle BCC lombarde si è tenuto a Madrid proprio
nel periodo in cui i mercati finanziari di tutto il mondo stavano per
essere travolti da eventi di portata
straordinaria, eventi che hanno trovato un elemento caratterizzante
nella totale mancanza di fiducia: dei
clienti nei confronti delle istituzioni
creditizie, delle banche tra loro.
Il titolo dato al convegno in tempi in cui i predetti eventi non avevano ancora raggiunto livelli critici si
è rivelato particolarmente profetico:
Imprenditorialità e managerialità
cooperativa per un mercato finanziario in crisi di fiducia.
Di alto livello i relatori chiamati
a fornire il proprio contributo al tema individuato dai vertici della Federazione lombarda delle BCC. Docenti universitari di diverse facoltà
(economia, sociologia), esponenti
del mondo della cooperazione di
credito spagnola, un manager di una
grande banca, un esponente del
mondo politico, hanno sviluppato
riflessioni, secondo angolazioni diverse, con riferimento ai seguenti
argomenti:
- I mercati, le regole, il senso della
finanza nell’era dei mercati aperti.
Come ricostruire la fiducia?
- L’imprenditorialità e managerialità cooperativa per la competitività
e la sostenibilità dei sistemi territoriali.
La relazione introduttiva e le
considerazioni conclusive sono state
espresse dal presidente della Federazione lombarda, Alessandro Azzi.
Altri esponenti del Credito Cooperativo nazionale e lombardo hanno sviluppato tematiche riguardanti le attività progettuali e realizzative riferite,
in modo particolare, al settore della
formazione identitaria.
Interessanti spunti di riflessione
di carattere sociologico sono stati
offerti da due apprezzati relatori:
Mauro Magatti, preside della Facoltà di sociologia dell’Università Cattolica di Milano e Vittorino Andreoli, direttore del Dipartimento di psichiatria di Verona - Soave.
Il prof. Magatti ha approfondito
in particolare il tema del ruolo svolto dalla fiducia nelle relazioni interpersonali e nei vasti aggregati sociali. Il prof. Andreoli, invece, ha
gettato lo sguardo verso il futuro
per cercare di individuare alcuni
percorsi evolutivi riferiti alle famiglie, ai giovani, agli adulti.
...Le BCC sono vocazionalmente banche che finanziano l’economia
reale, non la speculazione. Sono le banche che gestiscono il rischio
nei loro portafogli e non lo riconfezionano per venderlo sui mercati.
Anche quando gli investimenti finanziari erano molto più remunerativi
di quelli economici, le BCC hanno continuato a sostenere
l’imprenditorialità. Hanno continuato a essere i partner privilegiati delle micro e piccole imprese, delle famiglie, del mondo del volontariato
e del non profit...
Il banchiere e il manager bancario cooperativo sono coinvolti, sono
legati al loro territorio. Legati è l’etimologia di origine, dal sanscrito,
della parola fiducia. Che viene da "band", legare, tenere insieme. Ed
ecco che parlare di cura e di fiducia diventa un’unica cosa.
Filippo Spina, direttore della Federazione lombarda delle
Banche di Credito Cooperativo.
Alessandro Azzi
Presidente della Federazione lombarda delle BCC
Due docenti universitari con
competenze nel campo dell’economia politica - prof. Anolli - e dell’economia aziendale - prof. Rullani hanno affrontato il tema del ruolo
della fiducia nei mercati finanziari e
delle singole imprese.
Il presidente Azzi ha richiamato,
all’interno del complesso contesto
delineato dai singoli relatori, il valore delle realtà imprenditoriali cooperative, realtà solide, efficienti,
con strategie chiare e adeguate a
fronteggiare un ambiente competitivo in continuo mutamento. Con particolare riferimento agli indirizzi di
fondo del Sistema a Rete del Credito Cooperativo italiano, Azzi ha voluto rimarcare l’alta valenza strategica del Fondo di Garanzia Istituzionale che dovrebbe diventare operativo dai primi mesi del 2009. Azzi, infine, ha tenuto a sottolineare
che i risultati sin qui conseguiti dalle BCC lombarde sono una tangibile dimostrazione del significativo livello di fiducia dei soci e dei clienti
delle cooperative di credito della regione. Gli esponenti e i collaboratori delle BCC sono chiamati a salvaguardare questo immenso patrimonio di fiducia, assicurando alle rispettive aziende una gestione sana e
prudente.
Alessandro Azzi, presidente di Federcasse (l’associazione delle 440 BCCCR italiane), è stato nominato vicepresidente dell’Associazione Bancaria Italiana. L’importante nomina è
avvenuta nel corso del Consiglio che
si è tenuto a conclusione della Assemblea annuale dell’Associazione.
È la prima volta che un esponente del Sistema del Credito Cooperativo va a ricoprire questo importante
incarico all’interno dell’Associazione delle banche italiane.
Azzi, bresciano, 58 anni, avvocato, è anche presidente della Federazione lombarda delle Banche di Credito Cooperativo e della BCC del
Garda con sede a Montichiari (Bs). È
membro del Consiglio di amministrazione dell’Università Cattolica.
"Questa nomina rappresenta un
importante riconoscimento per tutto
il sistema della cooperazione di credito - ha detto Azzi - sistema che in
questi ultimi anni ha saputo sviluppare un originale percorso di crescita
in grado di valorizzare il localismo
bancario in una logica di rete e di ricerca di qualità ed eccellenza".
Riferendosi ad alcuni dati della
Banca d’Italia, per i quali negli ultimi dieci anni sono state proprio le
banche cosiddette "minori" a presentare performance di crescita
esponenziale, Azzi ha sottolineato
l’importanza di quel “pluralismo
bancario” che è garanzia stessa di
crescita del sistema, a vantaggio soprattutto delle famiglie e delle piccole e medie imprese, ossatura economica del Paese.
"Continuerò a impegnarmi - ha
detto ancora Azzi - affinché all’interno del mondo bancario, politico e
istituzionale, possa essere valorizzata
la funzione non solo delle banche
mutualistiche, ma anche di quelle più
generalmente cooperative e comunque delle banche piccole e minori
aventi qualsiasi natura giuridica".
Il riconoscimento dell’accresciuto ruolo delle Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali all’interno
dell’industria bancaria è stato sancito anche dall’aumento dei rappresentanti del sistema delle BCC nell’ambito del Consiglio e del Comitato esecutivo dell’ABI. Il Credito
Cooperativo si posiziona in tal modo al terzo posto dopo le due mag-
FILO DIRETTO COL SISTEMA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO
giori realtà bancarie del Paese.
In Consiglio ABI sono stati eletti,
oltre al presidente di Federcasse
Alessandro Azzi e al direttore di Federcasse Franco Caleffi: Giulio Magagni, presidente di Iccrea Holding e
della Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna; Giorgio Clementi,
vicepresidente vicario di Federcasse
e presidente della Federazione toscana delle BCC; Amedeo Piva, presidente della Federazione veneta delle
BCC; Heiner Nicolussi - Leck, presidente della Federazione Cooperative
Raiffeisen; Augusto dell’Erba, presidente di Iccrea Banca e della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Puglia e Basilicata; Roberto Mazzotti, direttore generale di
Iccrea Holding. In Comitato esecutivo, oltre al presidente e al direttore
della Federazione italiana, è entrato
il presidente di Iccrea Holding, Giulio Magagni.
La nostra BCC rivolge un caloroso augurio di buon lavoro a tutti gli
esponenti del Credito Cooperativo
chiamati a far parte dei vertici istituzionali dell’Associazione Bancaria
Italiana.
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Madrid, 10 - 11 ottobre 2008
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ALLE ORIGINI DELLA GRANDE CRISI
La metafora dell’incendio nel palazzo del sistema finanziario internazionale per descrivere
la genesi e lo sviluppo della Grande Crisi: dalla scintilla dei mutui subprime statunitensi ai tentativi
di spegnimento dell’incendio da parte delle banche centrali e delle autorità di governo
1. Le condizioni del palazzo
prima dello scoppio dell'incendio: la situazione economica internazionale
Le condizioni che caratterizzavano il
contesto macroeconomico prima dello
scoppio dell'incendio della grande crisi finanziaria erano le seguenti:
- tassi d'interesse estremamente ridotti, favoriti da politiche monetarie espansive e da basse aspettative
inflazionistiche;
- una crescita economica relativamente sostenuta, favorita in modo
particolare dallo sviluppo delle
economie asiatiche, Cina e India;
- spread creditizi - ossia differenziali
fra i tassi d'interesse richiesti dagli
investitori alle imprese e agli individui che si indebitano rispetto ai tassi
d'interesse privi di rischio - anch'essi
a livelli molto ridotti, nettamente inferiori ai valori medi storici.
Le condizioni di cui sopra erano
fra loro collegate. Tassi d'interesse
La Borsa di New York.
Complessità
Interdipendenza
Il numero e la ricchezza delle interazioni
si accrescono quando si passa al livello
delle interazioni non più soltanto fra particelle, ma fra sistemi organizzati, atomi,
astri, molecole e soprattutto esseri viventi,
società; più si accrescono la diversità e la
complessità dei fenomeni oggetto di interazione, più si accrescono la diversità e la
complessità degli effetti e delle trasformazioni provocate da queste interazioni.
Edgar Morin - sociologo francese
ridotti favorivano gli investimenti e
la crescita economica, che a sua volta aiutava le imprese a crescere e
rendeva meno probabili le situazioni
di difficoltà che conducono all'insolvenza. Un basso tasso d'insolvenza
riduceva a sua volta il premio al rischio richiesto dagli investitori banche, fondi, assicurazioni - e consentiva così a imprese e individui di
finanziarsi a tassi più contenuti.
2. In un'ala del palazzo,
nessuna regola e nessun
controllo: gli anni del
trionfo negli Stati Uniti
del laissez-faire, sotto il
segno della deregolamentazione e della latitanza
delle autorità di controllo
Lo scoppio dell'incendio è stato favorito dalle politiche di deregolamentazione messe in atto negli Stati Uniti e
dalle inefficienze delle autorità di
controllo americane. Le cause del
disastro possono essere individuate in
due principali leggi. La prima, la legge Gramm - Leach -Bliley del 1999,
aboliva la legge Glass-Steagall del
'33 e permetteva da capo ogni sorta di
attività speculativa tanto alle banche
commerciali che alle banche
d'investimento, una delle cause del
crollo del '29. II primo firmatario, il
senatore Phil Gramm, che avrebbe lasciato il Senato nel 2003, era considerato uno dei più attivi portavoce degli
interessi di Wall Street che si siano
mai visti nel Congresso Usa. Un anno
dopo Gramm colpiva ancora. Poco
prima della pausa natalizia, con il presidente uscente Clinton ormai privo di
effettivo potere, il Congresso stava
discutendo una legge finanziaria che
distribuiva tra un'infinità di soggetti
quasi 400 miliardi di dollari. II testo
della legge era smisurato: circa 10mila pagine. II senatore Gramm riuscì
all'ultimo momento a introdurre un
emendamento di 262 pagine denominato Commodity Futures Modernization Act (CFMA). II presidente Clinton lo firmava, trasformandolo in legge, il 21 dicembre 2000. II CFMA
sottraeva quasi per intero i prodotti finanziari derivati alla regolamentazione e alla sorveglianza sia della Commissione Titoli e Borsa (la famosa
SEC), sia della meno nota Commissione per il Commercio dei Titoli Fu-
Operatori di Borsa al New York Stock Exchange.
ture. In tal modo apriva la porta alla
vertiginosa moltiplicazione dei derivati
finanziari trattati al di fuori delle borse.
Dal 2000 a fine 2007, va ricordato, essi sono balzati, come valore nominale
ovvero di sottoscrizione, da 100 trilioni
a 600 trilioni di dollari, una cifra equivalente a 11 volte il PIL mondiale. Al
riguardo, il presidente (1987 -2006)
della Federal Reserve Alan Greenspan
ebbe a dichiarare in più di un'occasione
che si era dinanzi a un nuovo sistema
finanziario, che da un lato migliorava
in misura super il livello di vita dei
paesi che lo adottavano, dall'altro rendeva evidente che per raggiungere sicurezza e solidità la regolazione finanziaria doveva ormai affidarsi all'auto - sorveglianza delle istituzioni private. Come più di un commentatore ha scritto,
in tal modo la custodia del pollaio veniva affidata alle volpi.
Dall'attività legislativa del Congresso americano all'operatività della SEC.
È la SEC, l'equivalente della Consob
italiana, e non la Federal Reserve ad
avere compiti di vigilanza sulle cinque
grandi case d'investimento di Wall
Street (Lehman Brothers, Bear Stearns,
Merrill Lynch, Morgan Stanley e Goldman Sachs) protagoniste della crisi. Nel
1975 la SEC detta le regole di vigilanza
sulle grandi case d'investimento e brokeraggio imponendo limiti sui parametri patrimoniali. All'epoca i broker mantenevano un rapporto medio tra debiti e
capitale netto da 5 o 6 a 1 (e se si avvicinavano al massimo di 15 a 1 potevano
venire costretti a chiudere). Ma nel
2004 la SEC concede l'esenzione da
quei tetti alle banche d'investimento. La
decisione, apparentemente tecnica, è
chiaramente legata alla deregolamentazione finanziaria sponsorizzata dai repubblicani che controllano Congresso e
Il mea culpa di Alan Greenspan:
"I derivati andavano regolamentati"
L’ex governatore della Federal Reserve, Alan Greenspan, ha ammesso per la prima volta di essere stato "parzialmente" in errore quando negli anni scorsi, nel suo ruolo di capo della banca
centrale, sosteneva che alcuni derivati, e in particolare i credit default swaps, non avevano bisogno di essere regolamentati. Parlando di fronte al Committee on oversight and government reform della Camera Greenspan ha ammesso di "aver sbagliato nel credere che avrebbe
prevalso il miglior interesse delle banche e degli altri istituti e cioè l’obiettivo di proteggere il valore dei propri azionisti e del proprio capitale". L’ex governatore ha inoltre ammesso che la crisi si è rivelata "più ampia di quanto potessi immaginare".
Da Il Sole 24 ORE del 24 ottobre 2008
Casa Bianca. Le cinque grandi case di
Wall Street chiedono di eliminare i
vincoli precedenti e di consentir loro di
fissare da sé la misura delle proprie riserve di capitale. Sulla spinta dei politici, la SEC accetta. Così, invece che
regole di valutazione del rischio uniformi, ognuna delle cinque case adotta
propri modelli. Non a caso proprio dal
2004 esplodono le "titolarizzazioni": i
cinque broker sono ormai liberi di usare in modo molto più spinto la leva finanziaria e aumentare il proprio debito. Negli anni la SEC non si chiede mai
come le "big five" possono reggere debiti pari a 30 o 40 volte il capitale netto, 5 volte il peso consentito agli altri
operatori. Non a caso la crisi ha colpito i cinque ex colossi di Wall Street deregolamentati ma nessun'altra delle 5
mila case di brokeraggio che non hanno goduto dell'esenzione.
3. La scintilla: i mutui
subprime statunitensi
Il 18 giugno 2002 il presidente George W. Bush fa un annuncio: "Diventare proprietari della casa è un modo di
realizzare il sogno americano: voglio
estendere il sogno a tutti. La gente
spesso vorrebbe comprare, ma non ha
soldi. E a questo c'è rimedio ... Faremo
sì che venga semplificata la documentazione richiesta. Abbiamo bisogno di
capitali per gli acquirenti a basso reddito: Fannie Mae e Freddie Mac faranno la propria parte". I democratici
all'opposizione non frappongono ostacoli a questo piano. "In un modello di
bassi salari come quello USA, il sostegno al consumo può venire solo dal
credito", afferma un ex banchiere centrale europeo.
Negli Stati Uniti il mercato dei mutui ad alto rischio (cosiddetti mutui subprime) registra una crescita eccezionale
nel giro di pochi anni. I contratti di credito subprime passano da 624mila dell'anno 2001 ai 2.646 mila dell'anno
2006: un numero più che triplicato. In
totale, vengono stipulati 12.100mila
contratti ad alto rischio. Di pari passo,
aumentano gli importi medi: dai 151
mila dollari del 2001 ai 259mila dollari del 2006. In termini aggregati, il fenomeno appare ancor più rilevante: il
mercato dei crediti subprime cresce più
di 6 volte, passando dai 94 miliardi di
dollari del 2001 ai 685 miliardi del
2006, con un volume totale nel quinquennio pari a 2.601 miliardi di dollari.
I prestiti ad alto rischio diventano un
DALLA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME STATUNITENSI AGLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI E DELLE AUTORITÀ DI GOVERNO
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1. Le condizioni del palazzo
prima dello scoppio
dell’incendio: la situazione
economica internazionale
2. In un’ala del palazzo,
nessuna regola e nessun
controllo: gli anni del
trionfo negli Stati Uniti del
laissez - faire, sotto il segno
della deregolamentazione e
della latitanza delle autorità
di controllo
3. La scintilla: i mutui
subprime statunitensi
4. La benzina: l’operatività
del settore finanziario non
bancario basata sulla tecnica
della "titolarizzazione"
5. Le prime fiamme: le insolvenze nel mercato dei mutui
subprime
6. L’incendio divampa in tutto
il primo piano del palazzo:
dalle insolvenze dei mutui
subprime al conseguente
crollo delle quotazioni delle
"titolarizzazioni"
7. L’incendio si estende a tutto
il palazzo: dal crollo delle
"titolarizzazioni" al crollo
delle quotazioni delle azioni e
delle obbligazioni societarie
8. Le prime vittime (le banche
europee e statunitensi) e
i primi tentativi di spegnimento dell’incendio (gli interventi
delle banche centrali e delle
autorità di governo)
Alle origini della crisi dei mutui subprime
ALLE ORIGINI DELLA GRANDE CRISI
Qual è stata la concatenazione di eventi nella crisi dei
mutui subprime? I prestatori aggressivi di mutui ipotecari, gli addetti alle valutazioni compiacenti, i mutuatari soddisfatti hanno proliferato e hanno gonfiato il
boom del mercato immobiliare. Gli erogatori di mutui
ipotecari hanno cessato di preoccuparsi del rischio di
rimborso, in quanto progettavano di cedere i crediti a
operatori che li avrebbero trasformati in titoli da rivendere nel mercato mobiliare. Di regola, gli erogatori si limitavano a qualche verifica superficiale della capacità di
rimborso dei mutuatari; spesso non ne verificavano neppure il reddito presso l’agenzia delle entrate, anche se
possedevano l’autorizzazione scritta dei mutuatari. A
volte questi prestatori autorizzavano clienti ingenui, con credenziali creditizie misere, a
ricorrere al prestito nel mercato dei mutui ipotecari subprime che andava gonfiandosi.
comparto rilevante del complesso dei
mutui erogati alle famiglie americane:
si passa dall'8% del 2001 al 20% del
2006. In buona sostanza, si assiste a
una crescita rapida e diffusa di erogazione del credito a soggetti che, in altre condizioni istituzionali, non avrebbero mai potuto ottenere un mutuo.
Due le cause del fenomeno: l'accesa concorrenza tra banche, da un
lato, e l'accondiscendenza delle autorità, dall'altro, che ha permesso
che in quel mercato e a partire da
quel mercato si costruissero operazioni con strutture finanziarie sempre più articolate e complesse.
4. La benzina: l'operatività
del settore finanziario
non bancario basata
sulla tecnica della
"titolarizzazione"
Nei primi anni 2000, nei mercati soprattutto americani, ma non solo si sono sviluppati nuovi animali, di
solito raggruppati sotto il generico
nome di "finanziarie di Wall Street".
Questi animali hanno svolto nell'e-
Dalla concessione di mutui a clienti subprime
al collocamento presso gli investitori di obbligazioni garantite dai mutui subprime
assunzione
debiti
Mutuatari
subprime
cessione
crediti
Banca
commerciale
erogazione
fondi
emissione
titoli
Società
veicolo
corrispettivo
cessione
collocamento
titoli
Banca
d'investimento
ricavo
emissione
Società
di rating
Investitori
ricavo
collocamento
Controparte
garante
Approfondimenti
La sede dell'agenzia semigovernativa Fannie Mae. Tale agenzia ha finanziato un ingente quantitativo di mutui ipotecari
negli Stati Uniti, unitamente ad un'altra agenzia semigovernativa, la Freddie Mac.
Nel corso degli anni Novanta, Alan Greenspan,
presidente della Federal Reserve dal 1987 al 2006,
giudica positivamente la creazione delle società veicolo
Personalmente, ho a lungo affermato che il
Glass - Steagall Act, che nel 1933 separò le
imprese private dalle banche commerciali, si
fondava su basi erronee. Quell’anno al Congresso circolavano aneddoti secondo cui
l’uso inappropriato da parte delle banche
delle loro affiliate che trattavano titoli sarebbe stato sul punto di minacciare il benessere
globale. Solo dopo la seconda guerra mondiale, quando i computer hanno permesso di
valutare il sistema bancario nel suo insieme,
è stato chiaro che le banche con affiliate avevano affrontato la crisi degli anni Trenta
meglio di quelle che non ne avevano. Qualche mese prima che assumessi l’incarico, il
Federal Reserve Board aveva avanzato una
proposta che avrebbe permesso di nuovo alle
banche di vendere titoli mediante affiliate,
secondo condizioni molto rigide. Il consiglio
continuava a incoraggiare una riduzione dei
vincoli, e io mi ero pronunciato più volte a favore di un cambiamento della legislazione. Soltanto nel 1999 il Glass-Steagall fu sostituito dal Gramm-Leach-Bliley Act. Per fortuna quest’ultimo, che restituiva la flessibilità necessaria alle società finanziarie, non era male. Negli ultimi anni la consapevolezza degli effetti drammatici di una regolamentazione eccessiva e la necessità di flessibilità economica sono aumentate notevolmente. La speranza è di non
tornare sui nostri passi.
Da L'era della turbolenza, il libro autobiografico di Alan Greenspan pubblicato nel 2007
cosistema americano un ruolo a tutti
gradito: inventare nuovi strumenti e
nuovi veicoli per distribuire e gestire
il rischio, partendo magari dai mercati finanziari più tradizionali, quelli del credito (v. diagramma di flusso). Dunque, i nuovi animali finanziari, società veicolo incluse, sono
subito piaciuti alle specie più antiche, come le banche commerciali.
Le finanziarie di Wall Street hanno
consentito di trasformare in titoli
scambiabili sui mercati rapporti di
debito e di credito che prima non lo
erano (cosiddetta tecnica della "titolarizzazione"). In tal modo gli stessi
mercati bancari a monte ne hanno
tratto beneficio, aumentando i profitti e aprendosi a soggetti che prima
dal credito venivano esclusi (mutuatari subprime). Ma il lato positivo
della medaglia - l'aumento delle dimensioni complessive dei mercati
bancari e finanziari - ha avuto, come
sempre, il suo aspetto problematico:
l'aumento della complessità dei mercati stessi. In questi anni si sono venute edificando vere e proprie piramidi finanziarie, e dalla originaria
funzione di gestione del rischio si è
Processo di "titolarizzazione" di attività bancarie
Processo di trasformazione di attivi illiquidi (prestiti bancari) in attività liquide, sotto forma di titoli negoziabili. I prestiti ceduti dalla
banca vengono utilizzati come attività sottostanti poste a garanzia
di emissioni di titoli collocate presso gli investitori.
Mutui subprime
I mutui ipotecari subprime - o "B - Paper ", "near prime" o "second
chance" - vengono così definiti in base alla tipologia di debitore alla quale vengono accordati. Stando alla guideline del Dipartimento del Tesoro americano, "i debitori subprime hanno tipicamente
una storia creditizia che include insolvenze, o addirittura problemi
più gravi, come avvisi di garanzia, pignoramenti e bancarotta. Tipicamente hanno anche una bassa capacità di rimborso, così come essa viene misurata dai punteggi di credito e dal rapporto debiti / reddito, o da altri criteri che riescono a supplire un profilo di
credito incompleto". Ci sono molti tipi differenti di mutui subprime,
tra i quali:
- mutui "interest - only", che danno la possibilità a chi contrae il
prestito di pagare solo la quota interessi per un determinato periodo di tempo (tipicamente 5 -10 anni);
- mutui "pick - payment ", che permettono ai mutuatari di scegliere
una tipologia di pagamento mensile;
- mutui a tasso fisso iniziale che diventano nel tempo mutui a tasso variabile.
Lʼultimo tipo di mutuo spiegato rappresenta una tipologia la cui
popolarità tra i prestatori subprime è cresciuta rapidamente a partire dagli anni '90. Al suo interno vengono infatti inclusi i mutui "2 28", che offrono un tasso dʼinteresse iniziale basso che resta fisso per 2 anni, dopo di che il piano di ammortamento viene ridefinito con un tasso dʼinteresse più elevato per la vita residua del
mutuo, in questo caso 28 anni. Questʼultimo tasso è tipicamente
agganciato a un indice.
Società veicolo
La società veicolo - o Conduit, Special purpose entity (Spe) o
Special purpose vehicle (Spv) - è una società creata per uno scopo specifico. Per esempio, se una banca vuole "titolarizzare" una
serie di prestiti immobiliari, cede questi prestiti a una società veicolo appositamente creata e su questa base di attività la nuova
società emette titoli. È essenziale che questa società non abbia
legami formali con la casa madre, altrimenti verrebbe riconosciuta come parte integrante del gruppo e il suo bilancio dovrebbe essere consolidato, ciò che negherebbe il trasferimento del rischio
che si vuole operare con la "titolarizzazione" e gli effetti sui requisiti di capitale.
Titoli ABS - CDO - RMBS - CMBS
- ABS - I prestiti erogati dalle banche sono unʼattività che resta
iscritta costantemente nel bilancio fino alla scadenza. Ma se la
banca non vuole aspettare, può prendere queste attività, "impacchettarle" in obbligazioni - appunto, le ABS (Asset Backed
Securities), o "obbligazioni garantite da attività" - e venderle a
fondi o privati. Così rientra subito del capitale prestato e può
espandere la propria attività.
- CDO - I titoli Collatelarized Debt Obligations vengono di solito
emessi da una società veicolo cui vengono conferite diverse attività finanziarie: mutui a persone fisiche, prestiti immobiliari per
uffici, fabbriche o centri commerciali, obbligazioni societarie ad
alto rendimento e altro. Sulla base di queste attività vengono
emessi titoli con varie combinazioni di rischio e di rendimento.
- RMBS - I titoli Residential Mortgage Backed Securities appartengono allʼarea delle ABS. Le emittenti sono società veicolo
create dalle banche e i titoli sono segmentati secondo il grado di
rischiosità. In particolare, i titoli RMBS sono "titolarizzazioni" di
mutui ipotecari residenziali con rating dalla AAA alla singola B. I
mutui americani subprime concessi a clientela ad alto rischio sono stati "titolarizzati" con strutture RMBS.
- CMBS - I titoli Commercial Mortgage Backed Securities appartengono allʼarea delle ABS. Le emittenti sono società veicolo
create dalle banche e i titoli sono segmentati secondo il grado di
rischiosità. Come per gli altri titoli ABS, vi sono rischi di credito
(che il debitore ultimo diventi insolvente) e rischi di liquidità (che
il mercato venga paralizzato dallʼincertezza sullʼeffettivo valore
dei titoli). I titoli CMBS sono titoli obbligazionari per i quali la garanzia di pagamento è rappresentata da un portafoglio di mutui
ipotecari commerciali anziché residenziali.
Società di rating
La società di rating certifica lʼaffidabilità creditizia dello schema
operativo della "titolarizzazione" e rappresenta, quindi, il punto di
riferimento per lʼefficace successo dellʼoperazione sul mercato dei
capitali. Nel valutare il merito di credito di un titolo tradizionale la
società di rating analizza la capacità del debitore di far fronte alle
proprie obbligazioni senza incorrere in ritardi e insolvenze. Nel caso delle ABS il rating viene assegnato sulla base dellʼanalisi circa
lʼattitudine delle attività sottostanti ai titoli emessi a produrre i flussi di cassa necessari al puntuale servizio del debito, sulle modalità con cui i terzi garanti intervengono nellʼoperazione e, infine,
sulla stessa qualità dei garanti.
Banca d’investimento
Lo schema della "titolarizzazione" coinvolge solitamente una banca dʼinvestimento (merchant bank) che si occupa degli aspetti
connessi col classamento dei titoli emessi dalla società veicolo
precollocandoli o sottoscrivendoli in vista del successivo classamento sul mercato dei capitali. La banca dʼinvestimento non di rado offre la sua consulenza alla banca cedente per la costruzione
dellʼoperazione, collaborando alla soluzione delle varie problematiche di carattere legale, fiscale e contabile. La banca
dʼinvestimento è, di fatto, la promotrice del processo di "titolarizzazione", di cui valuta la fattibilità complessiva e la convenienza
per ciascuna delle varie entità coinvolte.
Terza controparte garante
Lʼutilizzo di una terza controparte che si ponga come garante del
rischio creditizio collegato con unʼemissione di ABS trova il suo
fondamento nella possibilità di accrescere il rating dei titoli, garantendone un più agevole collocamento a condizioni di costo
competitive. La controparte garante assorbe il rischio di insolvenze per un multiplo dellʼincidenza normale degli insoluti. La garanzia può essere prestata da una duplice tipologia di soggetti: compagnie di assicurazione e aziende di credito. Lo strumento tecnico mediante il quale le compagnie di assicurazione si dichiarano
disposte a coprire le perdite potenziali derivanti da una struttura
di "titolarizzazione" è rappresentato dalla polizza assicurativa.
Le sedi delle banche d'investimento Morgan Stanley (trasformata in banca commerciale nel settembre 2008) e Bear Stearns (finita sotto il controllo di Jp Morgan).
DALLA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME STATUNITENSI AGLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI E DELLE AUTORITÀ DI GOVERNO
O
Robert J. Shiller
Finanza shock - Egea, 2008
Il processo di "titolarizzazione": soggetti e operazioni
le insolvenze nel mercato
dei mutui subprime
A partire dal 2005 è avvenuto un cambiamento del contesto economico-finanziario che ha visto, da un lato, un
aumento dei prezzi delle materie prime, il quale ha a sua volta favorito una
ripresa delle pressioni inflazionistiche
con il relativo rialzo dei tassi
d’interesse, e, dall’altro, una flessione
dei prezzi degli immobili (v. box).
La scintilla che ha dato origine all’esplosione della crisi si è manifestata dapprima nel mercato dei mutui immobiliari. Nel contesto descritto di
caduta dei prezzi degli immobili e di
rialzo dei tassi d’interesse, numerosi
debitori si sono trovati nella cosiddet-
tutto il primo piano del
palazzo: dalle insolvenze
dei mutui subprime al
conseguente crollo delle
quotazioni delle
"titolarizzazioni"
Stati Uniti, l'avvio di procedure esecutive ha determinato una notevole crescita delle vendite all'incanto di case.
ta situazione di "patrimonio negativo", ossia con un valore dell’immobile di proprietà inferiore al valore del
proprio debito, e in presenza di rate
del mutuo da pagare in crescita a causa del rialzo dei tassi d’interesse. In
una simile situazione scatta l’insolvenza, ossia il mancato pagamento
delle rate del mutuo col conseguente
avvio delle azioni di recupero del credito. In un primo momento sono andate in crisi le famiglie poco abbienti,
quelle che avevano stipulato i cosiddetti mutui subprime, concessi ai
clienti ritenuti meno solvibili. Poi le
difficoltà si sono allargate anche alle
famiglie economicamente più solide.
Per i mutui subprime erogati nel
2000 solo 1 cliente su 20 non era riuscito a pagare le rate entro i primi 10
mesi dall’erogazione del mutuo. Per i
mutui erogati nel 2007, invece, il tasso d’insolvenza è salito quasi a 1
Il rialzo dei tassi d’interesse negli Stati
Uniti
Dal 2004 al 2006, la Federal Reserve, la
Banca centrale degli Stati Uniti, ha alzato
i tassi d’interesse 17 volte, portandoli
dall’1 al 5,25 %, causando un forte rincaro dei mutui.
Dalla crescita alla flessione del valore
degli immobili negli Stati Uniti
Il mercato immobiliare USA ha registrato un forte boom dei prezzi delle case fino al 2006. Le case di proprietà negli
USA sono aumentate dal 64 % del 1994
al record del 69 %. La domanda di abitazioni ha "drogato" i prezzi: il valore delle
case è salito vertiginosamente (v. grafico). Ma la corsa dei prezzi delle case
negli USA non poteva restare senza
conseguenze. Il boom immobiliare aveva già iniziato a mostrare un rallentamento nel 2005. Ma nel 2007 e nel 2008
il ribasso è stato notevole.
cliente su 6: 10 mesi dopo l’erogazione del mutuo 15 famiglie su 100
non sono più in grado di pagare le rate. Secondo gli ultimi dati aggiornati a
giugno 2008 il tasso d’insolvenza sui
mutui subprime è molto elevato: il
37,44% dei mutui erogati nel 2005 ha
problemi di pagamento. Percentuale
che sale al 40,28% per i mutui concessi nel 2006 e che si ferma invece al
29,28% per quelli stipulati nel 2007.
‘‘
La cosiddetta crisi dei mutui subprime segna una svolta storica per la
nostra cultura e la nostra economia.
È la conseguenza, in sostanza, dell'esplosione di una bolla speculativa nel
mercato della casa, che è iniziata negli Stati Uniti nel 2006 e si è diffusa a
cascata in molti altri paesi.
Robert J. Shiller
Economista statunitense
I mutui subprime sono stati quasi
tutti "titolarizzati". Essi, infatti, sono
stati "impacchettati" in obbligazioni
(denominate Asset Backed Securities, ABS) che sono state vendute
agli investitori (v. diagramma di
flusso). Molti operatori confidavano
nel fatto che le "titolarizzazioni"
avrebbero consentito la diversificazione dei rischi. Ma l’aspettativa si è
dimostrata subito infondata. I rischi
sono stati infatti moltiplicati, non ridotti. Le obbligazioni ABS sono state infatti in gran parte "reimpacchettate" in altre obbligazioni (denominate Collateralized Debt Obligations, CDO). La conseguenza di tale
operatività è stata la diffusione del
rischio dei mutui subprime in tutto il
mondo attraverso queste obbligazioni. E nessuno sa in quante obbligazioni (ABS e CDO) sia effettivamente finito. Questa incertezza ha mandato a picco in poco tempo il mercato delle "titolarizzazioni", anche
quelle che non avevano nulla a che
fare coi mutui subprime. Le negoziazioni si sono fermate, i prezzi sono
crollati (anche più dell’80 %). Per
chi le possedeva le perdite hanno
raggiunto cifre stratosferiche.
LE CAUSE DELL'INSOLVENZA DEI DEBITORI SUBPRIME
Valore
casa
Indici di prezzo delle case negli Stati Uniti e nel Regno Unito
(Indici gennaio 2000=100)
250
250
225
225
200
200
175
175
150
150
Regno Unito (Nationwide house index)
125
125
Stati Uniti (Case-Shiller 10 house price)
100
100
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Mutui residenziali negli Stati Uniti: tassi di incidenza delle procedure
esecutive (foreclosures) sui mutui in essere, differenziati per tipologie di mutuo (1)
(dati trimestrali; valori percentuali)
25
25
20
20
15
15
10
10
5
5
0
0
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Prime ARM
Prime FRM
Subprime ARM
Subprime FRM
(1) ARM= mutui a tasso variabile; FRM= mutui a tasso fisso
7. L'incendio si estende a tutto
il palazzo: dal crollo delle
"titolarizzazioni" al crollo
delle quotazioni delle azioni e
delle obbligazioni societarie
Mentre stava andando a picco il mercato delle "titolarizzazioni", la crisi si
è propagata a tutte le obbligazioni. Gli
investitori, per panico o per monetizzare, hanno iniziato a vendere anche
azioni e obbligazioni societarie. Le
vendite hanno fatto crollare i prezzi,
spingendo i rendimenti verso l’alto. Le
obbligazioni cosiddette distressed
(quelle che a causa delle vendite hanno rendimenti del 10% superiori a
quelli dei titoli di Stato) si sono moltiplicate: se a luglio 2007 rappresentavano solo il 2% circa del totale a febbraio 2008 erano salite al 22%. Alle
"titolarizzazioni" in crisi si sono affiancate quindi anche le obbligazioni
societarie ad alto rischio.
In questa pagina: la sede della banca d'affari Lehman
Brothers a New York; operatori della Lehman in Borsa (sotto).
8. Le prime vittime (le banche
europee e statunitensi) e
i primi tentativi di spegnimento dell’incendio
(gli interventi delle banche
centrali e delle autorità di
governo)
La caduta delle quotazioni dei prodotti strutturati legati al mercato dei mutui statunitensi ha avuto inizio nella
primavera del 2007. Ciò ha generato
difficoltà di finanziamento delle società emittenti prima, e, a seguito del loro inevitabile riassorbimento nel sistema bancario, delle banche stesse. In
quel periodo si è reso evidente che il
trasferimento dei rischi al di fuori delle istituzioni bancarie era in buona
parte illusorio.
Valore
mutuo ipotecario
casa
Stati Uniti, periodo 2005- 2008
Con la caduta dei prezzi delle case numerosi debitori si sono trovati
con un valore dell’immobile di proprietà inferiore al valore del proprio debito bancario.
Il rialzo dei tassi d’interesse ha determinato, inoltre,
la crescita dell’ammontare delle rate di mutuo da pagare.
DALLA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME STATUNITENSI AGLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI E DELLE AUTORITÀ DI GOVERNO
O
5. Le prime fiamme:
6. L'incendio divampa in
‘‘
passati a forme di assunzione del rischio sempre più aggressive.
Le piramidi finanziarie sono divenute tratto caratteristico dell'ecosistema americano anche per la benevolenza dei suoi regolatori. Le piramidi finanziarie escono dal perimetro delle banche tradizionali, quindi
non sono in generale sottoposte agli
stessi rigorosi requisiti di capitale.
Le piramidi crescono, ma il regolatore può far finta di nulla, perché nell'insieme delle sue competenze nulla
di nuovo appare all'orizzonte.
Accade però che il rischio, uscito
dalla porta, può rientrare dalla finestra, se sono poi le stesse banche a
finanziare le piramidi.
Le risposte di emergenza alla crisi hanno assunto inizialmente un carattere prettamente nazionale. Il progressivo allargamento della crisi ha
messo in evidenza la necessità di risposte coordinate a diversi livelli:
banche centrali e autorità di governo.
HANNO DETTO...
I sistemi di mercato privi di regole sono prima o poi
destinati a implodere. Siamo di fronte alla fine del sistema di mercato? Da buon portavoce di "Main
Street", spero di no. Mille anni di storia dell’economia costituiscono una prova oggettiva di quanto i sistemi di mercato siano indispensabili... Che cos’è stato a innescare, a partire dal 2007, il tracollo del capitalismo di Wall Street? All’origine di quello che risulta essere il peggior terremoto finanziario da un secolo a questa parte, troviamo il capitalismo libertario e all’insegna del laissez-faire di Milton
Friedman e Friedrich von Hayek, cui è stata permessa una crescita selvaggia e senza il rispetto
di alcuna regola. E’ questa la causa principe delle tribolazioni odierne. Questi signori sono morti entrambi, ma il loro lascito avvelenato sopravvive ancor oggi.
RIEPILOGO CRONOLOGICO DEGLI EVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI
DELLA CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE
Periodo giugno 2007 - ottobre 2008
Giugno 2007
Si spargono voci secondo cui due hedge fund gestiti da Bear
Stearns (quinta banca dʼinvestimento statunitense), che avevano
investito in titoli garantiti da mutui subprime, sono incorsi in pesanti perdite.
Settembre 2007
La britannica Northern Rock, attiva nel settore del credito ipotecario, incontra problemi di liquidità che finiscono per provocare
una corsa agli sportelli e lʼannuncio di una garanzia dei depositi
da parte del Tesoro britannico.
Mario Draghi
Governatore della Banca d’Italia
2 ottobre 2008
Il Senato degli Stati Uniti approva il piano da 700 miliardi di dollari per il salvataggio del settore finanziario.
7 ottobre 2008
La FED annuncia la creazione di uno strumento di acquisto dei
Commercial Paper.
Paul A. Samuelson
Premio Nobel per l’Economia (1970)
La crisi finanziaria affonda le sue radici nei cambiamenti
strutturali che hanno caratterizzato negli ultimi anni
l’economia globale e in modo particolare il settore finanziario stesso...Alcune delle profonde trasformazioni del sistema finanziario possono incanalare, distribuire, diversificare il rischio; se vanno fuori controllo, come può avvenire in
un momento di euforia finanziaria, lo rendono opaco e lo
moltiplicano. La correzione, necessaria, è tanto più violenta quanto più tarda...L’esperienza della crisi ha confermato che i prodotti derivati, in generale gli strumenti innovativi per il trasferimento del rischio, sono armi a doppio taglio. Se usati in modo accorto e prudente permettono agli operatori di coprire e diversificare il
rischio e possono contribuire a ridurre la fragilità del sistema; se adoperati senza adeguata considerazione dei rischi consentono una moltiplicazione senza controllo della leva finanziaria. Al
tempo stesso la proliferazione di strumenti complessi ha reso la distribuzione del rischio più opaca per il mercato, per i regolatori, per gli stessi operatori. Facilità di trasferire il rischio, alta leva e scarsa trasparenza hanno prodotto il risultato paradossale che la concentrazione del rischio
nel sistema finanziario mondiale si è accresciuta, anziché ridursi.
30 settembre 2008
- La banca franco - belga Dexia riceve unʼiniezione di liquidità da
6,4 miliardi di euro grazie allʼintervento dei governi di Belgio,
Francia e Lussemburgo e dei maggiori azionisti del gruppo.
- Il Congresso statunitense boccia il piano di salvataggio dellʼamministrazione Bush.
Giugno 2008
La banca dʼinvestimento Bear Stearns finisce sotto il controllo di Jp
Morgan.
7 settembre 2008
Lʼamministrazione statunitense assume il controllo di Fannie Mae
e Freddie Mac, le due agenzie semigovernative che finanziano
quasi la metà dei mutui del Paese.
14 settembre 2008
- Lehman Brothers avvia le procedure per il Chapter 11 (procedura fallimentare che permette alle aziende di porre in essere processi di ristrutturazione sotto la supervisione del tribunale fallimentare, consentendo la sospensione del rimborso delle passività per il periodo di tempo necessario al risanamento).
8 ottobre 2008
- La FED, la BCE, la Bank of England, la Riksbank (Svezia), la
Bank of Canada e la Swiss National Bank intervengono con un
provvedimento congiunto di riduzione dei tassi dʼinteresse. Nonostante la manovra coordinata di taglio dei tassi, non si arrestano le perdite delle borse mondiali. La borsa russa chiude per eccesso di ribasso.
- Il Regno Unito annuncia un piano che prevede la ricapitalizzazione su base volontaria delle grandi banche britanniche (le banche potranno rivolgersi al Tesoro e ottenere unʼiniezione di capitale in cambio di azioni privilegiate e dellʼaderenza a chiare regole di governo societario sia sul fronte della retribuzione ai top
manager che della politica dei dividendi).
10 ottobre 2008
I Paesi del G7 annunciano le linee guida di intervento concordate
per fronteggiare la crisi finanziaria.
12 ottobre 2008
I Paesi dellʼUnione Europea annunciano un piano anticrisi in 14
punti. Tra le varie misure annunciate vi è uno schema di garanzia
per il rifinanziamento a medio termine delle banche.
- Bank of America acquista Merrill Lynch, una delle più grandi banche dʼinvestimento del mondo.
16 settembre 2008
La Federal Reserve di New York eroga un prestito di 85 miliardi di
dollari alla società di assicurazioni AIG in cambio del 79,9% del capitale della compagnia.
18 settembre 2008
- La FED, congiuntamente ad altre
banche centrali, aumenta la disponibilità di finanziamenti in dollari attraverso swap di valute.
- Varie autorità di borsa annunciano
misure restrittive per vendite allo
scoperto di alcune categorie di titoli.
Parigi, vertice dei capi di Stato e di Governo dei Paesi dell'Unione Europea.
Ben Bernanke, presidente della
- La FED e il Tesoro USA annunciano Federal Reserve.
che stanno lavorando a un piano
per la creazione di un fondo per acquistare le attività "tossiche"
delle banche.
22 settembre 2008
Goldman Sachs e Morgan Stanley, le ultime due banche
dʼinvestimento statunitensi rimaste in piedi, si trasformano in banche commerciali. Questo cambiamento di status gli permette di accedere ai prestiti di emergenza della FED.
26 settembre 2008
La FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation) decreta il fallimento della banca Washington Mutual.
29 settembre 2008
- Il gruppo finanziario belga Fortis è nazionalizzato: i governi di
Belgio, Olanda e Lussemburgo iniettano 11,2 miliardi di euro nel
capitale della banca.
- È annunciata unʼazione coordinata da parte delle principali banche centrali per aumentare la liquidità in dollari nei mercati domestici.
13 ottobre 2008
I Paesi dellʼUnione Europea annunciano piani nazionali a supporto della stabilità del sistema finanziario. Il decreto legge del
Governo italiano prevede, oltre alle garanzie dello Stato sui depositi bancari e il possibile intervento nella ricapitalizzazione degli istituti di credito, un insieme di misure a sostegno della liquidità, tra cui garanzie statali sulle nuove passività delle banche
italiane con scadenza fino a 5 anni. A differenza degli altri Paesi
dellʼEurozona e del Regno Unito, il decreto legge del Governo
italiano non reca alcuna cifra a copertura degli eventuali interventi di garanzia.
14 ottobre 2008
Lʼamministrazione USA annuncia un piano volontario
di acquisizione di capitale
delle banche da parte dello
Stato americano attraverso
azioni privilegiate per un
totale di 250 miliardi di dollari (parte del pacchetto di
700 miliardi già stanziati a
sostegno del sistema finanziario).
Henry Paulson, segretario al Tesoro USA.
15 ottobre 2008
La BCE decide di allargare la lista di attività che le banche possono fornire a garanzia dei prestiti che ricevono dallʼIstituto.
DALLA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME STATUNITENSI AGLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI E DELLE AUTORITÀ DI GOVERNO
O
Lunedì 15 settembre: i dipendenti licenziati lasciano la sede
della banca d'affari Lehman Brothers.
Di fronte all’acuirsi della crisi, il
bisogno di ricapitalizzazione del sistema bancario è divenuto più stringente, più difficile il ricorso al capitale privato. Si è reso inevitabile un
intervento dello Stato. Si sono manifestate con frequenza crescente, negli
Stati Uniti e in Europa, situazioni di
vera e propria insolvenza di istituzioni finanziarie.
Negli Stati Uniti, gli interventi di
stabilizzazione hanno comportato accorpamenti societari, spesso con
l’intervento e la garanzia del Tesoro
e della Federal Reserve, salvataggi di
banche e compagnie di assicurazione, e infine l’approvazione da parte
del Congresso di un piano complessivo per il sostegno delle istituzioni finanziarie.
In Europa, gli interventi hanno riguardato il salvataggio di alcune banche, in alcuni casi col concorso dei
privati, nel Regno Unito, in Francia,
Belgio, Lussemburgo, Olanda e Germania, il rafforzamento delle misure
di garanzia dei depositi bancari, la
messa a punto di piani di ricapitalizzazione del sistema bancario in numerosi paesi.
Si propone ora un riepilogo più
particolareggiato dei principali eventi che hanno caratterizzato la crisi finanziaria mondiale (v. box pagina
successiva). Tale riepilogo cronologico copre il periodo giugno 2007 /
ottobre 2008.
‘‘,,
‘‘,,
Treviglio
Un decalogo per gli agricoltori
Uniti nella lotta ai tumori
Un progetto ambizioso nato nel
2007: l’acquisto di un’apparecchiatura innovativa, la PET (Tomografia a
Emissione di Positroni), per la diagnosi precoce dei tumori. Un
impegno condiviso: l’erogazione di
risorse finanziarie da parte di un insieme di diverse realtà, quali la Regione Lombardia, quaranta Comuni
della Bassa Pianura Bergamasca, un
significativo numero di imprenditori
locali, le BCC della provincia di Bergamo. Un regista d’eccezione: il direttore dell’Azienda Ospedaliera
"Ospedale Treviglio - Caravaggio" di
Treviglio in carica al tempo dell’ideazione del progetto, dott. Andrea
Mentasti. Con la recente acquisizione
della costosa apparecchiatura il progetto è diventato realtà. Il sofisticato
sistema è ora in fase d’installazione.
Entro breve, il territorio potrà disporre della PET, un sistema diagnostico
indispensabile ai pazienti oncologici,
costretti finora a eseguire le indagini
cliniche presso altre strutture sanitarie - anche fuori provincia - per completare il proprio percorso diagnostico. L’apparecchiatura è collocata
presso l’Ospedale di Treviglio - Caravaggio. La dirigenza dell’Azienda
Ospedaliera, in occasione dell’avvio
del progetto, ha voluto esprimere alle
BCC un particolare apprezzamento,
riconoscendo "la grande sensibilità
sociale che le contraddistingue".
COS'È LA PET
La PET è una metodica non invasiva di imaging funzionale basata sull’impiego di particolari traccianti radioattivi che, inglobati in specifici complessi molecolari, vengono somministrati al paziente in esame. La rilevazione e misura della distribuzione di tali traccianti all’interno dei distretti anatomici consente di ottenere dettagliate informazioni sui
processi metabolico-funzionali che, a livello macroscopico, rappresentano i più complessi processi biochimici che regolano lo "stato di salute" e l’insorgenza di patologia nell’organismo. I campi di impiego diagnostico della metodica sono prevalentemente
l’oncologia, la cardiologia e la neurologia. In oncologia, la PET offre un importante contributo con riferimento:
- alla corretta stadiazione della patologia;
- alla valutazione preterapeutica (decisione del tipo di terapia richiesta,
chirurgica e/o chemio);
- alla valutazione della risposta alla terapia;
- alla diagnosi precoce di recidiva;
- alla valutazione e diagnosi precoce di localizzazioni secondarie.
La non invasività della metodica PET comporta un reale beneficio per il paziente, evitando ulteriori procedure debilitanti.
Coccaglio
‘‘
BCC IN PRIMA FILA COI VOLONTARI
La BCC ha elargito un contributo al "Gruppo Volontari del Soccorso",
un sodalizio che è attivo da oltre trent’anni a beneficio della comunità di Coccaglio
Coccaglio è una comunità che si contraddistingue per la presenza di un significativo spirito associazionistico.
Numerosi sono, infatti, i sodalizi che
operano nei più svariati settori: socioassistenziale, sportivo, ricreativo
ecc. Ma il settore che presenta il più
elevato numero di sodalizi è sicuramente quello del volontariato con
scopi di utilità sociale. Al riguardo,
basta scorrere l’elenco degli enti che
operano a beneficio della comunità di
Coccaglio: AVIS, AIDO, Gruppo
Sportivo "Vita per la Vita", Il Girasole (a sostegno degli anziani), Gruppo
Comunale di Protezione Civile, Tribunale dei diritti dell’ammalato,
Gruppo anonima alcolisti, Gruppo
bambini disabili, Gruppo Volontari
del Soccorso.
Recentemente, la Banca ha avuto occasione di conoscere da vicino le at-
tività e di sostenere un’iniziativa di
quest’ultima realtà associazionistica.
Il Gruppo Volontari del Soccorso,
presieduto dal cav. Lino Lovo, è attivo nel territorio da oltre trent’anni.
Esso opera in favore della comunità
coi seguenti servizi sociali: trasporto
delle persone diversamente abili; trasporto per diagnostica, riabilitazione,
ricovero e dimissioni ospedaliere;
trasporto dializzati; servizio di ascolto telefonico "Aiutaci ad Aiutarti"
per persone che vivono sole; assistenza a manifestazioni sportive; trasporto anziani ospiti della Casa di
Riposo "Cesare e Pompeo Mazzocchi"; centro per l’autonomia per i diversamente abili. Il Gruppo Volontari del Soccorso ha recentemente attivato, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, le due Farmacie e i Medici di base, il servizio
di "Consegna medicinali a domicilio"
per le persone che vivono sole o che
sono nell’impossibilità di recarsi in
farmacia. La Banca è stata lieta di
avere avuto l’opportunità di elargire
un contributo finanziario destinato
all’acquisto di un automezzo da utilizzare per il nuovo servizio "Consegna medicinali a domicilio". Il sostegno della Banca, di alcune aziende
,,
locali e dell’Amministrazione Comunale ha consentito al Gruppo Volontari del Soccorso di ampliare la dotazione del proprio parco-automezzi.
La benedizione del nuovo mezzo è
avvenuta all’inizio del mese di settembre. Alla cerimonia ha partecipato, in rappresentanza della Banca, la
sig.ra Barbara Flaccadori, responsabile della filiale di Coccaglio.
L'automezzo acquistato dal Gruppo Volontari del Soccorso di Coccaglio grazie al contributo finanziario elargito dalla
BCC, da alcune aziende locali e dall'Amministrazione Comunale.
Luigi Pisoni è un profondo conoscitore del mondo dell’agricoltura. Ha
ricoperto e ricopre tuttora prestigiosi incarichi, anche in organismi internazionali. Attualmente è assessore al settore Agricoltura, Caccia e
Pesca della Provincia di Bergamo.
Il dott. Pisoni ha svolto ricerche in
materia di politica agricola comunitaria, cooperazione e sviluppo rurale, scrivendo numerosi articoli e
saggi. Tra le sue pubblicazioni
"L’agricoltura che verrà", volume
che esplora il ruolo del settore agricolo nella società post-industriale, e
"Le sfide dell’integrazione", libro
sulla cooperazione agricola nell’era
della globalizzazione. Il volume "10
regole per creare ricchezza in agricoltura" rappresenta l’ultima fatica
editoriale del dott. Pisoni. La pubblicazione del volume è stata resa
possibile grazie al contributo della
nostra BCC, delle BCC di Caravaggio, di Treviglio e di Mozzanica,
della Confagricoltura Lombardia,
del Confai e della Fondazione Clementina, Gaetano e Giuseppe Gatti.
Diversi sono i destinatari del
pregevole volume di Pisoni: giovani agricoltori o aspiranti tali, titolari di imprese agricole in crisi, agricoltori in cerca del salto di qualità,
investitori orientati verso il mondo
rurale.
Con riferimento ai giovani
agricoltori o aspiranti tali, Pisoni
afferma che "un giovane, sia che
subentri ai genitori sia che parta
da zero, deve disporre di un piano
realistico per puntare ad un’attività agricola che generi vera ricchezza, che gli dia una piena soddisfazione economica e professionale in una prospettiva di lungo
periodo".
Per i titolari di imprese agricole in crisi, il volume affronta i temi
della diagnosi e, ovviamente, della
terapia della crisi dell’impresa
agricola.
Gli agricoltori in cerca del sal-
to di qualità sono quegli imprenditori
agricoli che non si accontentano di
gestire in modo ordinario la propria
impresa, che sono alla costante ricerca del miglioramento continuo. Per
questi agricoltori, il libro di Pisoni offre interessanti elementi di riflessione.
Ma l’agricoltura non è solo per gli
agricoltori. Al contrario, l’agricoltura
è un ambito della vita economica in
cui è possibile investire disponibilità
finanziarie anche senza essere agricoltori di professione. Il volume di
Pisoni contiene utili indicazioni per
far conoscere ai potenziali investitori
O
La nostra BCC, le BCC di Caravaggio, di Treviglio e di Mozzanica
e altri enti operanti nel settore agricolo hanno contribuito alla pubblicazione del volume
"10 regole per creare ricchezza in agricoltura" scritto da Luigi Pisoni
Enti pubblici, imprese private e BCC della provincia di Bergamo
si sono mobilitati per dotare l’Ospedale di Treviglio - Caravaggio
di una sofisticata apparecchiatura per la diagnosi precoce dei tumori
il complesso mondo dell’agricoltura.
In sintesi, nel libro l’Autore ha voluto far emergere soprattutto un concetto basilare, di alta valenza strategica e operativa: anche in agricoltura,
oltre che ottimi produttori, bisogna
aspirare a essere ottimi imprenditori.
Al riguardo, Pisoni puntualizza che
"la capacità gestionale è l’abilità che
più conta al fine di costruire un’impresa agricola di successo".
Il decalogo proposto da Pisoni
rappresenta un eccellente strumento
gestionale che si basa sugli orientamenti della più accreditata dottrina
aziendalistica.
Dott. Luigi Pisoni, assessore provinciale, autore del libro "10 regole per creare ricchezza in agricoltura".
IL CREDITO COOPERATIVO È ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LÌ VIVE, STUDIA E LAVORA
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Etiopia
SOLIDARIETÀ SENZA CONFINI
La BCC è orgogliosa di aver contribuito, tramite l’associazione Amare onlus,
alla realizzazione di un pozzo in un villaggio etiope.
Un membro particolarmente attivo di Amare è un socio della BCC, Adriano Pagani di Covo
L'ASSOCIAZIONE
Amare onlus è un’associazione di volontariato fondata da un gruppo di genitori adottivi, principalmente di bambini/e etiopi. Tra i suoi fondatori figura Adriano Pagani, fotografo covese,
genitore adottivo, da anni impegnato
nel volontariato a favore della popolazione etiope, particolarmente dell’infanzia a rischio.
In amarico, lingua ufficiale dell’Etiopia, Amare significa "cresci sempre
più bello": un augurio che, per le famiglie dell’associazione, diventa impegno a favore dei bambini e delle
bambine che vivono nei Paesi poveri
del Sud del Mondo. L’associazione
Amare onlus, che ha sede in Brescia
e di cui Pagani è referente per la provincia di Bergamo, persegue sostanzialmente due obiettivi:
- il sostegno alle famiglie adottive, mediante percorsi formativi specifici;
- la cooperazione internazionale intesa
come promozione allo sviluppo socioeconomico dei Paesi del Sud del
Mondo e centrata sulla formazione
professionale e sull’impianto di attività produttive generatrici di reddito.
Amare onlus ha scelto di essere
un’associazione aperta: non vuole
operare isolatamente, ma divenire nodo significativo di una rete di solidarietà e di promozione allo sviluppo
che coinvolge privati, enti, istituzioni
e altre associazioni di volontariato,
nel rispetto della propria identità e
delle proprie finalità. La raccolta di
fondi avviene attraverso il coinvolgimento di soggetti privati e pubblici.
Amare onlus si propone soprattutto attraverso l’allestimento di mostre
fotografiche e la diffusione di preziose proposte editoriali: esse sono lo
strumento concreto attraverso cui sostenere i progetti associativi, ma anche il mezzo per divulgare la conoscenza dell’Etiopia, Paese ricco di
storia e cultura e straordinariamente
vario dal punto di vista ambientale ed
etnografico.
Il volume "Dancalia in my heart",
pubblicato nel 2007, è il racconto fotografico del viaggio che, nel febbraio
2006, ha portato Adriano Pagani a
raggiungere il vulcano Erta Ale, nel
cuore della depressione dancala, tra le
zone più inospitali della Terra.
In questa pagina, momenti di vita quotidiana in Etiopia, nella regione prevalentemente desertica del Somaliland. La regione è stata colpita nel 2006 da un'emergenza idrica dovuta alla scarsità delle piogge stagionali, che ha prosciugato le fonti
di approvvigionamento idrico ed esaurito i pascoli.
Il volume "La Valle dell’Omo",
edito nel 2008, è un viaggio fotografico tra le tribù primitive del Sud Etiopia, realizzato da Adriano Pagani e
Valentino Belotti.
Amare onlus opera in Etiopia, nella regione del Somaliland. È un’area
prevalentemente desertica, colpita nel
2006 da un’emergenza idrica dovuta
alla scarsità delle piogge stagionali,
che ha prosciugato le fonti di approvvigionamento idrico ed esaurito i pa-
scoli. Conseguentemente, la situazione igienico - sanitaria ha assunto caratteri di forte compromissione: carestia, moria di bestiame, epidemie.
Nella regione opera il salesiano
don Gianni Premoli, covese di nascita, missionario in Africa da 50 anni,
metà dei quali trascorsi in Etiopia, a
Jijiga. Don Gianni vi opera in una
condizione di frontiera, non solo geografica. Jijiga è città di confine, un
tempo riferimento degli aiuti internazionali. A causa della recente tensione
al confine somalo, le agenzie umanitarie - governative e non - hanno abbandonato le sedi locali. Solo don
Gianni è rimasto, figura conosciuta e
rispettata in tutta la regione: lo chiamano "abba" - il padre - e per Amare
onlus è garanzia di capacità, concretezza, progettualità.
Nel 2006 Adriano Pagani è stato il
primo italiano da 17 anni a raggiungere don Gianni nella remota Jijiga: vi
ha trovato una missione grande e ben
avviata, costituita da una zona centrale con la Chiesa e la Casa parrocchiale, un orto e la stalla. La scuola primaria accoglie centinaia di bambini di
tutte le confessioni religiose.
La missione è ora la sede operativa delle attività di Amare onlus nell’intera regione.
Progetto Acqua - Il progetto denominato "Pozzi del Gogti" si propone
di approvvigionare d’acqua la regione di Gogti, nel Somaliland etiope,
dotando i suoi villaggi di un pozzo
con abbeveratoio, di cui possano beneficiare la popolazione del villaggio, mediamente composta da 800
famiglie e 3 -4.000 capi di bestiame
bovino e ovino.
La disponibilità di acqua consente
anche di sviluppare attività produttive
agricole e pastorali, altrimenti impossibili e di innescare circoli virtuosi di
promozione sociale. Il progetto, infatti, coinvolge direttamente le comunità
locali, organizzate in "Comitati di villaggio" e dotate di responsabilità di
azione; impiega la popolazione locale
nella realizzazione dell’opera; sensibilizza all’idea dell’acqua come risorsa e
bene comune; opera in ambito igienico - sanitario; allevia il lavoro di donne
e bambini, tradizionalmente incaricati
dell’approvvigionamento idrico.
La BCC ha contribuito a finanziare lo scavo di un pozzo a mano nel
villaggio di Bodley. L’acqua pulita
del pozzo ha migliorato la qualità della vita di uomini, donne e bambini del
villaggio e ha garantito la stabilità
della popolazione locale, che vive di
allevamento e pastorizia.
O
I PROGETTI
L'associazione Amare onlus sostiene un progetto denominato "Pozzi del Gogti". Anche la BCC ha partecipato al progetto mediante l'erogazione di un contributo finanziario destinato alla realizzazione di un pozzo a mano nel villaggio di Bodley.
Nelle foto, don Gianni Premoli, Adriano Pagani e gli abitanti del villaggio "inaugurano" l'apertura del pozzo.
Amare onlus ha contribuito anche al finanziamento della "Harewa Valley Secondary School", la prima scuola superiore
della regione del Somaliland etiope. La scuola, inaugurata nel febbraio 2008, accoglie quotidianamente centinaia di studenti e studentesse.
Progetto Scuola - Nella località
di Derwenagi, a 70 km da Jijiga,
Amare onlus ha contribuito al finanziamento della "Harewa Valley Secondary School", la prima scuola superiore della regione. Prima della sua
edificazione, gli studenti erano costretti a spostarsi a Jijiga per proseguire con gli studi superiori; essendo
priva di mezzi, la maggior parte di
loro, specie le ragazze, interrompeva
gli studi. Inaugurato nel febbraio
2008, l’edificio ospita quattro classi
di scuola superiore, dalla IX alla XII,
e accoglie quotidianamente centinaia
di studenti e studentesse. Le lezioni
della scuola sono attualmente organizzate in doppi turni.
Amare onlus si propone di finanziare la realizzazione di una seconda
struttura, accogliendo le richieste della Comunità locale.
Altresì, dalla Comunità di Bodley è pervenuta ad Amare onlus la richiesta di finanziare la costruzione
di un edificio che accolga i bambini
e le bambine delle classi primarie,
attualmente senza scuola. Le lezioni
si tengono all’aperto, sotto un grande albero o in una precaria struttura
di sassi e terra.
IL CREDITO COOPERATIVO È ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LÌ VIVE, STUDIA E LAVORA
Progetto Lavoro - A Jijiga, capitale
del Somaliland, Amare onlus rileverà a
breve un’area di circa 10 ettari, da destinare a coltivazione. Il progetto, che
è in via di definizione, consentirà di recuperare terreno ora incolto e di avviare attività agricole generatrici di reddito a vantaggio esclusivo della popolazione locale. Esso sarà realizzato con
il partnerariato della St. Joseph Catholic Church di Jijiga e della ong etiope
RAPID (Rural Agro-Pastoral List Integrated Development).
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Nella Biblioteca della Banca
Scoprire la cooperazione di credito
Nel 1866 F. W. Raiffeisen, uno dei padri della cooperazione tedesca, scrisse un libro
dal titolo "Le Casse Sociali di Credito" per documentare le vicende riguardanti la nascita e
lo sviluppo delle prime cooperative di credito in Germania
La comunità di Bodley ha recentemente chiesto ad Amare onlus di contribuire al finanziamento della costruzione di un edificio per i bambini e le bambine delle classi primarie, attualmente senza scuola. Le lezioni si tengono all'aperto sotto un
grande albero.
Amare onlus avvierà a breve un progetto per il recupero di terreno incolto da destinare ad attività agricole.
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I ringraziamenti di don Gianni Premoli
St. Joseph Catholic Church
Jijiga (Hararge) Etiopia, 14 agosto 2008
Gent.mo Presidente De Paoli,
tramite l'Associazione Amare La ringrazio per l'offerta fatta per il pozzo costruito nella mia regione somala. Questo pozzo è di grande aiuto per la gente e gli animali in quanto consente loro di risparmiare tante ore di cammino per attingere acqua sporca. Ora con questo pozzo
hanno acqua pura in abbondanza. I bisogni sono molti e ogni aiuto è
ben accetto.
Il Signore La benedica con tutti i suoi cari e collaboratori.
Siete sempre presenti nelle mie preghiere e S. Messa.
Con stima e gratitudine La saluto in don Bosco Santo.
DON
GIANNI PREMOLI
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Don Gianni Premoli, covese di nascita, missionario in Africa
da cinquant'anni, metà dei quali trascorsi in Etiopia.
PER CONTATTARE AMARE ONLUS
Amare onlus - Associazione Famiglie Adottive
Via Inganni, 8 - 25121 Brescia
Recapiti: Adriano Pagani / Elena Vittori: 335.6056746 - [email protected]
I calorosi ringraziamenti rivolti dalle ragazze di Derwenagi all'associazione Amare onlus.
PER SOSTENERE LE ATTIVITÀ DI AMARE ONLUS
c/c bancario
Banco di Brescia (UBI Banca) – Agenzia 14
Via Della Chiesa, 7 – 25127 Brescia
Codice IBAN: IT88Q0350011213000000011341
c/c postale
72974355 intestato ad Amare onlus
SOLIDARIETÀ SENZA CONFINI
O
Nell’area di Derwenagi e Bodley,
Amare onlus è intervenuta con lo scavo di pozzi a garantire l’approvvigionamento idrico e a bloccare il
nomadismo forzato. Le due Comunità sono di nuovo stabili, impegnate
nelle attività agricole e di pastorizia
tipiche della zona e ora possibili grazie alla disponibilità di acqua. Esse si
pongono dunque la sfida di garantire
in loco anche l’educazione dei giovani. Una sfida che Amare onlus intende sostenere. Lo scavo di pozzi in tutta la regione e l’edificazione delle
scuole di Derwenagi e Bodley sono
progetti integrati e rispondono pienamente all’obiettivo di promuovere lo
sviluppo economico e sociale, affidandolo alla popolazione locale, particolarmente a quella giovane.
Friedrich Wilhelm Raiffeisen
Le Casse Sociali di Credito.
Editrice E.C.R.A., 1975
Il volume dà conto della
straordinaria esperienza delle
Casse Sociali di Credito - Casse Rurali - sorte in Germania,
nella prima metà del XIX secolo, grazie all’opera di Friedrich
Wilhelm Raiffeisen.
Raiffeisen crebbe in un ambiente di pastori protestanti. Il
suo pensiero e la sua opera furono dominati da una profonda religiosità protesa verso un cristianesimo operoso. Dopo una breve
carriera militare passò a quella
amministrativa e quale borgomastro di Weyerbush nel Westerwald, durante la carestia del
1847/1848, organizzò opere filantropiche dalle quali poi ebbero origine le
Casse Sociali di Credito.
Raiffeisen è popolare soprattutto
nei paesi tedeschi dove viene affettuosamente chiamato "Vater Raiffeisen".
Il suo apostolato sociale si è concretizzato nella promozione delle prime forme di cooperazione creditizia, contemporaneamente a Hermann Schulze Delitzsch, e di cooperazione agricola,
contemporaneamente a Wilhelm Haas.
Il metodo operativo di Raiffeisen si
differenziava però da quello dei suoi
due contemporanei: mentre lo Schulze
Delitzsch con le sue Volksbanken dava
vita a vere e proprie banche orientate
prevalentemente a sostenere i ceti medi urbani, il Raiffeisen faceva appello
allo spirito di solidarietà delle popolazioni dei piccoli centri rurali per emancipare le più umili classi contadine, soprattutto facendole beneficiare del credito attraverso le Casse Rurali. Questo
spirito comunitario permeava anche le
altre forme di cooperazione agricola
da lui promosse e organizzate nel cosiddetto "Neuwieder System", mentre
quelle promosse da Haas, organizzate
nello "Offenbaker System" puntavano
soprattutto sull’efficienza economica
delle imprese cooperative.
In un altro campo Raiffeisen fu
precursore: l’aver capito la necessità di
uno stretto coordinamento a sistema di
organismi così piccoli, con la creazione di banche di secondo livello, le Casse Regionali, e quella di terzo grado, la
Banca Generale Agricola Tedesca.
La forte carica ideale impressa al
movimento cooperativo dal Raiffeisen ha fatto sì che il suo nome restasse a designare l’intero movimento
cooperativo agricolo tedesco e fosse
assunto quale bandiera della cooperazione rurale in quasi tutti i paesi del
mondo. L’esperienza delle Casse Sociali di Credito promosse da Raiffei-
sen diventò un punto di riferimento
anche in Italia. Il 20 giugno 1883, in
provincia di Padova, a Loreggia,
Leone Wollemborg fondò la Cassa
Cooperativa di Prestiti seguendo la
formula della responsabilità illimitata di Raiffeisen.
A tutti i cooperatori giova conoscere l’opera di Raiffeisen, soprattutto
per apprezzare la sua capacità di modificare gli strumenti operativi, adattandoli ai fini e alle circostanze concreti,
libera da preconcette fedeltà a dogmi
metodologici, pur nella costante affermazione e nel severo rispetto dei principi ideali.
Friedrich Wilhelm Raiffeisen: chi era e che cosa
era? Alcuni lo definiscono un rivoluzionario sociale e un grande pioniere, altri lo chiamano difensore dell’umanità e lungimirante organizzatore di forze economiche. Per tutte le doti, che
hanno collocato Raiffeisen nel numero dei grandi, egli è stato per noi in primo luogo un uomo
che agiva per cristiano convincimento.
I mali della sua epoca colpivano l’intimo del suo
animo, la comprensione per le miserie umane
generò la sua idea, l’individuo singolo derelitto
stava al centro della sua azione soccorritrice.
Friedrich Wilhelm Raiffeisen
(1818 -1888)
I Curatori dell’edizione tedesca de "Le Casse Sociali di Credito" di Friedrich Wilhelm Raiffeisen
IL CUORE ANTICO DELLA COOPERAZIONE DI CREDITO
‘‘,,
cOmPETEnzA TErriTOriALE
PENSIERI
DI VERSI
"La poesia non deve morire.
Dove starebbe altrimenti la speranza
nel mondo?"
Diamo avvio, quindi, a Note a margine, proponendo la lettura di due poesie di Jorge Luis Borges: Istanti e Gauchos.
Istanti
Se potessi vivere di nuovo la mia vita,
nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico.
Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.
Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.
Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto;
certo che mi sono preso qualche momento di allegria.
Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
di momenti: non perdere l’adesso.
Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell’acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri in calesse,
guarderei più albe,
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.
Calcio
Sede legale
Covo
Sede amministrativa
Sorisole
Ponteranica
Bergamo
Sede distaccata
Paladina
Torre
Boldone
Valbrembo
Jorge Luis Borges
Gorle
BERGAMO
Jorge Francisco Isidoro Luis
Borges Acevedo è ritenuto
uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo. Narratore, poeta e saggista, è famoso per i suoi racconti, nei quali ha saputo
coniugare idee filosofiche e
metafisiche con i classici temi del fantastico (quali: il
doppio, le realtà parallele del sogno, i libri misteriosi e
magici, gli slittamenti temporali).
Oggi l’aggettivo «borgesiano» definisce una concezione
della vita come storia (fiction), come menzogna, come
opera contraffatta spacciata per veritiera (come nelle sue
famose recensioni di libri immaginari).
Sebbene la poesia fosse uno dei fondamenti della sua
opera letteraria, il saggio e la narrativa furono generi che
gli procurarono il riconoscimento internazionale.
Ricevette innumerevoli riconoscimenti, ma, sorprendentemente, non il premio Nobel.
Borges, nato nel 1899 a Buenos Aires, morì a Ginevra nel
1986.
Foresto Sparso
Curno
Zandobbio
Seriate
Lallio
Carobbio
degli Angeli
Azzano
San Paolo
Credaro
Lago d’Iseo
Paratico
Chiuduno
Stezzano
Grumello
del Monte
Castelli
Calepio
Bolgare
Capriolo
SPORTELLI
Adro
Telgate
Calcinate
Bergamo
Ghisalba
Mornico
al Serio
Erbusco
Palazzolo
sull’Oglio
Palosco
Provincia
di Brescia
Chiuduno
Pontoglio
Martinengo
Coccaglio
Cividate al Piano
Rovato
Cividate
al Piano
Morengo
Calcio
Chiari
Cologne
Coccaglio
Chiari
Cortenuova
Romano di Lombardia (3)
Cortenuova
Urago d’Oglio
Bariano
Castrezzato
COVO
Covo
CALCIO
Castelcovati
Fornovo San Giovanni
Fara Olivana
con Sola
Castel
Gabbiano
Fara Olivana con Sola
Rudiano
Antegnate
Grumello del Monte
Isso
Comezzano
Cizzago
Pumenengo
Barbata
Gauchos
DOVE C'È CULTURA C'È VITA
Gandosso
Villongo
Sede distaccata
Sarnico
Villongo
Orio
al Serio
Treviolo
Mozzanica
Come potevano sapere che i loro antenati
erano venuti su un mare,
come potevano sapere cosa sono un mare
e le sue acque.
Meticci dell'uomo bianco, lo stimarono poco
meticci dell'uomo rosso gli furono nemici.
Molti di essi non avranno mai udito
la parola Gaucho
o l'avranno sentita come un'ingiuria.
Impararono le vie delle stelle,
le usanze del vento e dell'uccello,
le profezie delle nubi del Sud
e della luna alonata.
Furono pastori di bestie selvagge,
saldi sul cavallo del deserto, domato al mattino,
veloci a prendere il lazo,
marchiatori, mandriani, capiguardiani,
talvolta banditi,
qualcuno, quello che si ascoltava fu il payador.
Cantava senza fretta, perché l'alba tarda
a far chiaro,
e non alzava la voce.
Grumello del Monte
Sede distaccata
Adrara San Martino
Mozzo
Mornico al Serio
Fontanella
Palazzolo sull'Oglio
Roccafranca
Torre
Pallavicina
Palosco
Provincia di Cremona
Provincia di Brescia
Pumenengo
Romano di Lombardia
Filiale Centro
Sede legale
Sede amministrativa
Romano di Lombardia
Filiale Cappuccini
Sedi distaccate
Filiali
Romano di Lombardia
Filiale Ovest
Zona di competenza
Villongo
O
Presentiamo questa nuova sezione de Il Melograno con una
brevissima riflessione del grande poeta africano Léopold Sédar Senghor:
SEDI
Differente per forza
LA MIA BANCA
Il Credito Cooperativo
è espressione
del territorio
e patrimonio della gente
che lì vive,
studia e lavora
Un secolo di efficiente solidarietà e di attenzione
alle persone e al territorio
LA MIA BANCA