Dicembre 2008 - Credito Cooperativo
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Dicembre 2008 - Credito Cooperativo
21 Anno VII Dicembre 2008 Spedizione in A.P. 70% - DC /DCI 01/00 -M Bergamo PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI in cOPErtinA: L’ArtE Trescore Balneario 1840 Turate 1932 Silvio Poma è uno dei protagonisti del paesaggismo lombardo del secondo Ottocento. Nato a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, l’8 gennaio 1840, a sei anni si trasferì con la famiglia a Milano, seguendo il padre Lorenzo, commissario governativo dell’amministrazione austriaca, che nel '38 aveva sposato in seconde nozze Caterina Polli. Dopo il diploma liceale nel 1859, aveva preso parte, insieme al fratello Giacomo, alla Seconda guerra di indipendenza nelle file dell’esercito piemontese, iniziando una carriera militare che, dopo l’Unità, lo porterà col grado di sottotenente in Meridione nella campagna contro il brigantaggio. Ammalatosi di malaria, viene distaccato a Brindisi e nelle isole Tremiti, dove comincia a disegnare a matita i primi paesaggi dal vero. Combatte ancora in Veneto nel 1866, nel corso della Terza guerra di indipendenza, come luogotenente nel quarantesimo reggimento, ma all’inizio del 1867 chiede un’aspettativa al termiIn copertina: Silvio Poma "Paesaggio con mucche al pascolo" (particolare), Olio su tela, 65 x 100 cm Collezione della Banca ne della quale, nel 1869, decide di abbandonare l’esercito per dedicarsi alla pittura, seguendo una vocazione artistica a lungo maturata. Nel settembre di quell’anno presenta, infatti, all’Esposizione annuale di Brera due suoi dipinti a olio e comincia nello stesso tempo a seguire, da autodidatta, l’indirizzo artistico di Gianbattista Lelli, un maestro nel paesaggio verista. Sebbene deciso a dedicarsi al paesaggio dal vero, è tuttavia con un paesaggio storico letterario, Macbeth incontra nel bosco di Dunsinane le streghe che gli predicono il trono (Da Shakespeare), l’unico nella sua vasta produzione artistica, che Poma fa il suo vero esordio pubblico di pittore al premio della Fondazione Enrico Mylius a Brera, nel 1876. Inizia così, a 36 anni, una rapida e fortunata carriera espositiva che lo vedrà presente nel 1877 all’Esposizione Nazionale di Belle Arti a Napoli - dove i due dipinti presentati, Il Monte San Martino (Lago di Lecco) e Lecco e il Monte Barro, vengono acquistati rispettivamente da Vittorio Emanuele II e da un principe tedesco - e quindi nel 1878 all’Exposition Universelle di Parigi e nel 1879 alla Mostra annuale di Brera - dove Umberto I acquista il suo Monte Feriolo (Lago Maggiore), - e alla Promo- trice di Torino, dove la duchessa Elisabetta di Sassonia, madre della regina Margherita, acquista In Valmadrera. Nel 1880, quando sposa Albertina Conti una bella ragazza di Parma di 17 anni più giovane, Poma è un artista ormai affermato, assiduamente presente alle esposizioni annuali di Brera e della Permanente e con una sua spiccata identità stilistica. I suoi paesaggi lacustri, così piacevolmente distensivi e sempre animati da barche, da carrozze, da eleganti signore a passeggio col parasole, da contadine variopinte, da ragazzi col cappello di paglia o in canottiera, incontrano il gusto tradizionalista di un collezionismo privato piuttosto conservatore e di una ricca committenza aristocratica, fra cui spicca negli anni Ottanta quella del principe Andrea Doria e quella regale di casa Savoia che si protrarrà fino al 1903. Poma, del resto, si mantiene ossessivamente fedele ai suoi soggetti lacustri e ai moduli realisti del paesaggio dal vero anche quando maturano nell’ambiente artistico milanese i nuovi fermenti della pittura scapigliata e del divisionismo, che ne relegano progressivamente ai margini la personalità artistica e ne mettono in crisi l’indirizzo verista. Intorno al 1915 i contorni delle cose, nella sua pittura, si fanno così sempre più sfrangiati, il tocco della sua pennellata sempre più sintetico, la materia sempre più sfatta e ridotta all’effetto visivo di un gioco puramente cromatico. Con un ultimo guizzo creativo, l’anziano pittore realista cerca di ricongiungersi all’esperienza degli Scapigliati, senza tagliare il cordone ombelicale che lo lega alla tradizione ottocentesca del paesaggio dal vero. Dopo la morte della moglie nel '24, l’artista bergamasco uscirà gradatamente di scena fino a quando il 21 ottobre 1932 si spegne nella Casa Veterani "Umberto I" di Turate, dove si era appena trasferito. DOVE C'È CULTURA C'È VITA ‘‘,, Il ruolo della cooperazione nella società del rischio sistemico iL mELogrAno Periodico Economico e Culturale delle Comunità Locali La società contemporanea è caratterizzata dalla presenza di una vasta costellazione di opportuAnno VII - n.21 Dicembre 2008 Registrazione al Tribunale di Bergamo n. 12 del 12 Febbraio 2000 Editore Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo Via Papa Giovanni XXIII, 51 24054 CALCIO (BG) Direttore responsabile Battista De Paoli Redazione Carlo Aglioni - Virginio Barni Cesare Bonacina - Dario Consolandi Stellina Galli - Luca Guerrini Renzo Tarantino - Augusto Zaninelli Ilario Zonca Hanno collaborato a questo numero Adriano Pagani - Elena Vittori Corrispondenza Lettere e telefonate sono sempre gradite. Nel limite del possibile risponderemo a tutti. Recapito di E-mail [email protected] Grafica e impaginazione Studio Zonca - Daniela Corna Fotografie Bruno Landi - Gabriele Di Maio Adriano Pagani - Ilario Zonca Stampa Press R3 - Almenno S.B. (BG) Spedizione Spedizione in Abbonamento Postale 70% - DC/DCI 01 /00 - M Bergamo Il marchio e la simbologia della "Melagrana" sono di proprietà della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e sono utilizzati dalla Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo su licenza. nità e di patologie. Se volessimo sintetizzare in poche parole tale constatazione, potremmo dire che oggi viviamo nella "società del rischio": rischio individuale e rischio sistemico. Profonde trasformazioni sociali, culturali, personali sono alla base del cosiddetto rischio individuale. I singoli individui rivendicano spazi sempre più estesi di autonomia. La condivisione di valori comuni, collettivi, è una condizione in costante declino. L’altra faccia della maggiore autonomia è costituita dallo sfaldamento delle reti di protezione: famiglia, società civile, Stato. Entra in campo il concetto di "rischio individuale". L’individuo rimane sospeso nel vuoto, attraversa la vita camminando su un sottile filo, senza ancore, senza solidi legami. Passando dal singolo individuo ai vasti aggregati sociali il discorso si complica ulteriormente. Complessità, interdipendenza: sono queste le categorie che ci permettono di "leggere" la contemporaneità, di formulare la diagnosi del nostro tempo. La complessità e l’interdipendenza sono all’origine del "rischio sistemico". Il mancato "governo" della complessità e dell’interdipendenza può avere effetti potenzialmente distruttivi. Entriamo, in questo caso, nel campo delle patologie. La crisi che ha investito i mercati finanziari di tutto il mondo è il risultato dell’incapacità di dominare eventi e fenomeni che hanno raggiunto dimensioni nuove e planetarie. La crisi ha assunto un carattere epocale, ha sconvolto paradigmi consolidati. Essa, infine, rischia di mettere a repentaglio i progetti di vita delle persone e il futuro di intere collettività. La cooperazione è un modello imprenditoriale che opera all’interno del sistema capitalistico; essa opera con logiche profondamente diverse, ma non può considerarsi, automaticamente, un porto al riparo dai flutti del mare in tempesta. I valori e i principi che reggono il mondo della cooperazione possono rappresentare, però, un valido antidoto ai "germi" nocivi di un sistema economico e finanziario che, periodicamente, non si rivela in grado di introdurre e rispettare regole condivise. La BCC è chiamata, nell’ambito delle piccole comunità in cui opera, a farsi portatrice dei principi e dei valori della cooperazione mutualistica, principi e valori che pongono in primo piano non il profitto come fine a se stesso, ma lo sviluppo integrale e sostenibile delle persone e delle collettività. Per operare in contesti turbolenti e ipercompetitivi, per essere in grado di diventare un sicuro punto di riferimento per i propri soci e per le comunità locali, la BCC deve poter contare su una rete solida, efficiente, coesa. Al riguardo, la BCC è parte integrante del Sistema a Rete del Credito Cooperativo. Tale Sistema si sta progressivamente evolvendo con un unico, grande obiettivo: il rafforzamento della coesione. Un’importante tappa di questo processo evolutivo è rappresentata dalla costituzione, avvenuta nello scorso mese di luglio, del Fondo di Garanzia Istituzionale, un istituto che si propone, da un lato, di prevenire situazioni di crisi aziendale; dall’altro, di salvaguardare, in caso di necessità, la liquidità e la solvibilità delle singole BCC. Il nuovo istituto, che completerà la protezione offerta dal Fondo di Garanzia dei Depositanti, è reso ancora più utile e necessario dalle crescenti incertezze che caratterizzano la cosiddetta "società del rischio sistemico". Il Presidente BATTISTA DE PAOLI Tutti i diritti riservati. Testi e fotografie non possono essere riprodotti, anche parzialmente, senza autorizzazione dell’Editore. UN PERIODICO PER INFORMARE E COMUNICARE O ‘‘,, UNA CRISI EPOCALE Nella collezione della Banca Silvio Poma ‘‘ PAVIA E LA CERTOSA ’’ Con la tradizionale gita sociale la BCC ha dato l’opportunità a oltre mille soci di visitare la città di Pavia e di ammirare la Certosa, uno dei più affascinanti monumenti tardo gotici italiani Pavia e la Certosa, ovvero un tuffo nel mondo dell’arte, della storia e della cultura. La tradizionale gita sociale ha proposto, quindi, due mete di notevole interesse. La città di Pavia oltre a essere un importante centro agricolo e commerciale è anche un centro culturale molto rilevante, sede di uno degli atenei più antichi d’Europa, l’Università di Pavia, fondata nel 1361 da Carlo IV. La Certosa, invece, è uno dei complessi monumentali più famosi e una delle più belle testimonianze del passaggio dal gotico al Rinascimento. dalla struttura a capanna e un interno a tre navate. I partecipanti hanno poi raggiunto il palazzo dell’Università, complesso architettonico che ingloba edifici di epoche diverse. L’aspetto attuale è prevalentemente neoclassico, organizzato in cinque armoniosi cortili porticati a due piani. L’università di Pavia è famosa nel mondo per le sue facoltà di medicina e giurisprudenza. Pavia ospita oggi quasi 20mila studenti universitari. Nell’adiacente piazza Leonardo da Vinci i soci hanno alzato gli occhi per seguire con lo sguardo il profilo di tre torri medievali, altissime e a La visita alla città di Pavia base quadrata. Secondo la tradizioLa visita ha avuto inizio dal centro ne, ognuna di esse sarebbe stata edistorico con il Castello Visconteo, ficata da una potente famiglia locale fatto costruire da Galeazzo II Vi- per celebrare, insieme alla nascita di sconti tra il 1360 e il 1365. A base un figlio maschio, anche la ricchezza quadrata, la costruzione presenta quattro torri di cui solo due sono rimaste in piedi dopo la battaglia di Pavia del 1525. La torre di sinistra è chiamata "della Biblioteca" in memoria degli studi che qui compì Francesco Petrarca; quella di destra, invece, è detta "delle Reliquie" perché nella cappella venivano conservate le reliquie dei Santi che spesso i nobili portavano in dono ai Visconti. Oggi i saloni del castello ospitano i Musei Civici (suddivisi in diverse sezioni: archeologica, altomedievale, romanica e rinascimentale), una ricca Pinacoteca con opere del Seicento e Settecento, il Museo Etnografico "L. Robecchi Brichetti" e quello Storico del Risorgimento. Vicino al Castello Visconteo i soci hanno potuto ammirare la Chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, risalente al XII secolo. Di architettura romanica, l’edificio ospita al suo interno le reliquie di Sant’Agostino, di Severino Boezio e del re longobardo Liutprando. La chiesa ha un caratteristico portale in arenaria, una facciata raggiunta. Proprio per la presenza di numerose torri antiche, Pavia era nota un tempo come la "città delle cento torri" e ancora oggi, sparse sul territorio, se ne contano ben 72. In piazza della Vittoria - conosciuta come "piazza Grande" - i partecipanti hanno potuto altresì ammirare il Broletto, risalente al XII-XIII secolo: prima sede principale dell’Arcivescovado e poi, fino al 1875, sede del Comune. Dopo la sosta in piazza della Vittoria, i visitatori hanno raggiunto piazza del Duomo, dove si trovava la torre civica crollata nel 1989. Il Duomo, voluto dal cardinale Ascanio Sforza, fratello di Ludovico il Moro, nel XV secolo, è una delle più importanti opere del Rinascimento lombardo mentre il campanile e l’enorme cupola, la terza in Italia in termini di grandezza, risalgono alla seconda metà dell’Ottocento. Di grande effetto scenografico è stata la vista del Ponte Coperto sul Ticino, che collega il centro col borgo medievale oltre il fiume: si tratta di una ricostruzione moderna del ponte con la struttura a schiera d’asino fatto costruire dai Visconti alla metà del '300 e distrutto dai bombardamenti del 1944. La visita alla Certosa Nella seconda parte della giornata, i soci hanno potuto ammirare la Certosa, uno dei più affascinanti monumenti tardo gotici italiani. I lavori di costruzione del complesso monumentale iniziarono nel 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti e terminarono nella seconda metà del XV secolo. Il complesso della Certosa è composto dal monastero, dalla chiesa e dal Palazzo Ducale. Il monastero, destinato in origine ai Padri Certosini, si articola attorno a due splendidi chiostri, il Chiostro Grande e il Chiostro Piccolo, entrambi cinti da un portico decorato in terracotta. Lungo il perimetro del primo si aprono le celle destinate un tempo ai monaci, semplici e austere dimore che conservano tutto il fascino e il mistero della vita monastica. A ogni cella corrispondono una porta e una finestrella passavivande mentre, sul lato opposto, le celle si aprono su piccoli giardini seminati un tempo con fiori e piante medicinali. Nel 1450 Francesco Sforza, dopo essersi fatto riconoscere legittimo successore dei Visconti, avviò la costruzione della chiesa. L’interno dell’edificio, con pianta a croce latina, ospita la tomba del fondatore, Gian Galeazzo Visconti, nonché il monumento funebre di Ludovico il Moro e di sua moglie Beatrice d’Este. Le tre navate, in stile gotico - rinascimentale, sono chiuse in fondo da una cancellata; una cappella laterale, la seconda sul lato sinistro, ospita l’opera forse più preziosa della chiesa, un polittico del Perugino raffigurante il Padre Eterno (1499). La facciata della chiesa, tutta in marmo, è considerata tra i più mirabili esempi di monumenti decorativi d’Italia; il portale, in particolar modo, è un vero gioiello scultoreo decorato da bassorilievi raffiguranti la storia della Certosa. Il monumentale ingresso alla Certosa è rappresentato da un ampio cortile (110 metri x 46 metri) sul quale si affaccia il Palazzo Ducale. Costruito nel 1625, l’edificio era destinato a ospitare gli illustri visitatori. Fino al 1872 il complesso monastico della Certosa appartenne all’Ordine certosino, mentre ora è abitato da monaci cistercensi. Alla scoperta delle specialità gastronomiche di Pavia e della sua provincia La gastronomia pavese è fatta di gustose ricette che affondano le loro origini nella genuinità e nella semplicità della cucina contadina locale, a cui si sono aggiunti e sovrapposti nel corso dei secoli echi provenienti dalla vicina Emilia e dalle corti di Francia, Austria e Spagna, con le quali si è intrecciata la storia della città. Alle sue specialità tradizionali Pavia e la sua provincia dedicano nel corso dell’anno diverse rassegne gastronomiche, che stanno riscuotendo un sempre maggiore successo e sono l’occasione per gustare prodotti e ricette stagionali. Il riso della Lomellina e del Pavese e l’uva dell’Oltrepò sono i prodotti tipici con cui la provincia di Pavia - in primo piano a livello nazionale per la sua produzione agricola - si identifica. Ai prodotti della terra si affiancano le lavorazioni dell’uomo: ecco così gustosi formaggi, prelibati salumi, vini eccellenti. I soci partecipanti alla gita sociale hanno potuto apprezzare diverse specialità gastronomiche di Pavia e della sua provincia nel momento conviviale che si è tenuto presso il Ristorante "Le Gronde" in località Cava Manara. TICINUM, PAPIA, PAVIA Cenni storici della città La storia di Pavia ha inizio in epoca preromana quando le tribù della Gallia transpadana fondarono un insediamento sulle rive del fiume Ticino. Fu solo al tempo dei Romani che la città, raggiunta da un prolungamento della via Emilia, assunse importanza col nome di Ticinum. Con le invasioni barbariche del V secolo, iniziò per Ticinum un lungo periodo di razzie e distruzioni; nel 568, dopo tre anni di assedio, venne conquistata dai Longobardi di Alboino e divenne capitale del regno longobardo. Col dominio carolingio, dopo la vittoria dei Franchi di Carlo Magno, divenne capitale del Regno d’Italia col nome di Papia. Costituitasi Libero Comune all’inizio dell’XI secolo e alleata di Federico Barbarossa contro la rivale Milano, ottenne dall’imperatore privilegi che le consentirono di ingrandire il proprio territorio e di intensificare gli scambi economici. Con la presa della città nel 1359 da parte dei signori di Milano, si apre per Pavia un periodo di profondo rinnovamento, sia sotto il dominio dei Visconti, che fecero della città la loro residenza e vi costruirono la Certosa, sia sotto il potere degli Sforza. Il 1360 fu un anno indimenticabile per Pavia: iniziarono i lavori per la costruzione del Castello Visconteo, venne aperta piazza Grande, l’antico cardo romano fu trasformato nell’attuale strada Nuova, fu inaugurato il ponte sul Ticino e, come se non bastasse, fu costruita l’Università. La storia, tuttavia, porta con sé anche dolore e distruzione e Pavia non ne fu esente: nel 1499, la città venne occupata dai Francesi di Luigi XII; nel 1513 fu saccheggiata dai mercenari svizzeri e nel 1525 venne assediata da Francesco I che fu sconfitto e fatto prigioniero nella battaglia di Pavia. La città seguì quindi le sorti della Lombardia fino all’annessione al Regno d’Italia. LE INIZIATIVE SOCIO CULTURALI PER LA COMPAGINE SOCIALE DELLA BANCA O OC Gita sociale 2008 O OC ‘‘,, Luglio 2008 LA BCC A BERGAMO Dalla firma dell’atto di fusione con BCC PMI all’avvio dell’operatività della nuova sede distaccata di Bergamo In questa pagina alcune immagini della Certosa di Pavia, uno dei più affascinanti monumenti tardo gotici italiani. Il complesso della Certosa è composto dal monastero, dalla chiesa e dal Palazzo Ducale. Na gita a Pavia Una gita a Pavia Ticinum, Papia, Pavia. Ticinum i la ciamada chèi dè Roma dal fiöm treersada. Dopo de lur ghè gnit i Góti chi ga dat el nòm de Papia e jera mia certo dei tòti sé chèi de Roma i ga mandat via. Ghè restat però el nòm de Pavia perché lé i fabricaa i PAVÉS scudi de lègn chi riparaa fés. Lé ghè l’ürna de Sant Güstì «èl fiöl de tate lacrime» la mama la finia piö dè pianzì! Ticinum, Papia, Pavia. Ticinum l’hanno chiamata quelli di Roma dal fiume attraversata. Dopo loro son venuti i Goti che hanno dato il nome di Papia, e non erano certo dei tonti se i Romani hanno cacciato via. È rimasto però il nome di Pavia perché fabbricavano i "PAVES" scudi di legno che molto riparavano. Vi è la tomba di Sant’Agostino "Il figlio di tante lacrime" e la mamma non cessava di piangere. Finide töte le baraonde, i disia "O gran gala o gran Pavese diertis adès e mia badà a spese!". Terminate tutte le avventure, dicevano "O gran gala o gran Pavese divertirsi ora e non badare a spese!". Isé i soci de la banca de "Calcio e Covo" grasie a la Diresiù semper atènta i ga troat en bèl ritrovo e la zét le turnada a ca PRÒPE CONTÈNTA! Così i soci della banca di "Calcio e Covo grazie alla Direzione sempre attenta hanno trovato un bel ritrovo e la gente è ritornata alle proprie case ASSAI CONTENTA! GUIDO OMODEI Palazzolo sull’Oglio Socio della BCC I MOMENTI CONVIVIALI DELLA GITA SOCIALE 2008 Presso il Ristorante "Le Gronde" di Cava Manara (Pavia) ... ... e presso il Ristorante "Cascina Isola" nella "Tenuta del Boscone" di Camairago (Lodi) Nella parte finale dello scorso mese di luglio è terminato il complesso iter riguardante l’incorporazione nella nostra Banca della Banca di Credito Cooperativo per le Piccole e Medie Imprese di Bergamo. Il giorno 19 i Presidenti delle due BCC, Battista De Paoli e Carlo Vimercati, si sono recati nello studio del notaio Elio Luosi, in Romano di Lombardia, per procedere alla sottoscrizione dell’atto di fusione. L’atto ha acquisito efficacia giuridica a partire dal giorno 25. Il lunedì successivo, 28 luglio, ha avuto inizio l’operatività della nuova sede distaccata di Bergamo. Dalla stessa data la nostra Banca ha avuto, automaticamente, la possibilità di operare anche nei seguenti comuni limitrofi: Sorisole, Paladina, Valbrembo, Mozzo, Curno, Treviolo, Lallio, Stezzano, Azzano San Paolo, Orio al Serio, Seriate, Gorle, Torre Boldone e Ponteranica. Nelle prime settimane di operatività sono state poste in essere attività su diversi fronti, con l’obiettivo di giungere, in tempi brevi, al definitivo allineamento delle prassi operative. La fase di allineamento non si è rivelata particolarmente impegnativa. In questo periodo la Banca si sta dedicando allo sviluppo delle relazioni commerciali con la clientela acquisita a seguito della fusione, per passare poi all’individuazione della clientela potenziale con la quale avviare contatti in vista dell’accensione di nuovi rapporti bancari. È di tutta eviLe ultime tappe della fusione 24 maggio 2008 Le Assemblee straordinarie della BCC di Calcio e di Covo e della BCC PMI di Bergamo approvano il progetto di fusione. 19 luglio 2008 I legali rappresentanti delle due BCC sottoscrivono l'atto di fusione. LE INIZIATIVE SOCIO CULTURALI PER I SOCI Il presidente Battista De Paoli e il presidente Carlo Vimercati sottoscrivono l'atto di fusione davanti al notaio dott. Elio Luosi (Romano di Lombardia, 19 luglio 2008). denza che il bacino d’utenza della città di Bergamo e dei comuni limitrofi (v. tavola) offre significative opportunità di sviluppo dell’operatività della nostra Banca. Al responsabile della sede distaccata, Giorgio Barbieri, e ai suoi collaboratori è affidato l’importante incarico di concretizzare le notevoli potenzialità di crescita dello sportello. NUOVA AREA DI COMPETENZA TERRITORIALE DELLA BCC Città di Bergamo e comuni limitrofi Indicatori socioeconomici COMUNI Abitanti (2005) Reddito disponibile famiglie (2002) mgl. di euro Unità economiche locali (2005) Sportelli bancari (2007) BERGAMO 116.197 2.295.389 16.410 115 AZZANO SAN PAOLO 7.368 116.167 701 5 CURNO 7.517 147.221 1.043 7 GORLE 5.663 112.279 557 3 LALLIO 4.099 80.805 420 4 MOZZO 7.288 109.475 591 6 ORIO AL SERIO 1.660 34.500 472 3 PALADINA 3.547 43.258 231 2 PONTERANICA 6.904 92.483 505 5 22.014 306.565 1.648 14 SORISOLE 8.535 98.797 623 2 STEZZANO 11.584 132.141 815 6 TORRE BOLDONE 8.129 109.257 581 4 TREVIOLO 9.590 128.534 1.063 3 VALBREMBO 3.629 57.357 327 3 223.724 3.864.228 25.987 182 SERIATE TOTALI LA BCC AL SERVIZIO DELLE COMUNITÀ L'entusiasmo dell'associazione Palusco e l'impegno di una qualificata équipe di studiosi si sono concretizzati in un volume contenente un'accurata ricostruzione della storia del paese di Palosco. Il contributo offerto dalla Banca ha consentito la pubblicazione di un pregevole libro di storia locale Nel periodo 1983 - 2007 la Banca ha promosso o sostenuto la pubblicazione di ben venticinque volumi di storia locale, alcuni di grande interesse. In particolare, il sostegno della Banca ha reso possibile la pubblicazione di testi dedicati alla ricostruzione delle vicende storiche dei seguenti paesi: Calcio, Covo, Fara Olivana, Mornico al Serio, Cividate al Piano. In altri casi, sono state pubblicate opere dedicate ad aspetti particolari di alcune comunità (monumenti, itinerari d’arte, eventi ecc.). Nel 2008, la serie delle pubblicazioni editoriali si arricchisce di un altro pregevole volume dal titolo "Palosco. Evoluzione di un territorio. Natura, storia, insediamenti". L’idea del volume nasce da un’intuizione dell’associazione Palusco, presieduta dalla signora Luciana Colombo Locati. Il volume è il risultato dell’impegno di un qualificato gruppo di studiosi, coordinato da Sergio Chiesa, Paolo Mazzariol e Tiberio Scaburri. Gli altri membri del gruppo sono Fulvio Adobati, Andrea Azzini, Riccardo Caproni, Natale Carra, Marco Carraro, Gianluigi Della Valentina, Marta Donegana, Maurizio Facchin, Umberto Locati, Moris Lorenzi. Il lungo elenco degli studiosi che hanno partecipato alla stesura del libro dà conto dell’accuratezza e della profondità degli studi che sono stati condotti per addivenire alla ricostruzione dell’evoluzione del paese di Palosco dalle origini fino a oggi. Il libro è suddiviso in tre parti comprendenti, complessivamente, ben quindici capitoli che contengono interessanti approfondimenti di svariati temi, quali la geomorfologia, l’antropologia, la dinamica sociale, demografica, economica. L’elemento che cattura l’attenzione del lettore è sicuramente rap- si veramente orgogliosa di aver contribuito alla pubblicazione di un volume così interessante, un volume la cui lettura è consigliata non solo agli abitanti del paese di Palosco, ma anche a tutti coloro che hanno a cuore lo studio della storia. Il libro, infatti, contiene anche la descrizione di molteplici elementi di contesto riferiti a diversi periodi storici. presentato dal carattere interdisciplinare dell’opera. Il libro spazia dalla considerazione dei caratteri naturali del territorio ai risultati dell’intervento umano, dalle prime forme di insediamento dell’uomo alle vicende politiche recenti, dagli aspetti demografici agli aspetti economici. In appendice, inoltre, sono riportati accurati studi sui più importanti elementi architettonici presenti nel paese di Palosco (chiese, case e palazzi padronali ecc.). Il volume contiene, inoltre, bellissime immagini di molti siti del paese. Di particolare impatto risultano le foto aeree, dalle quali si può avere una visione complessiva della conformazione del territorio di Palosco. Di grandissimo interesse è il capitolo XIV, dal titolo "Storia economica di un Comune di Confine", curato dallo studioso Gianluigi Della Valentina. È in tale parte del volume che vengono citate le vicende che portarono alla costituzione e alla successiva liquidazione della Cassa Rurale dei Prestiti di Palosco. In conclusione, la Banca può dir- Il volume "Palosco. Evoluzione di un territorio" verrà donato a tutti i Soci della BCC in occasione delle Festività Natalizie. PALUSCO Associazione per la ricerca storica, sociale ed economica di Palosco Si costituisce il 2 marzo 2001 con l'intento di promuovere la conoscenza approfondita della storia dell'ambiente, della gente, della cultura di questo territorio. Ha posto particolare cura nella diffusione immediata delle ricerche mediante una nutrita serie di incontri (circa 30 serate) tra gli autori dei lavori e la popolazione, che in tal modo è stata sempre più coinvolta. Ha elaborato la mappa dei toponimi del territorio, raccogliendo i dati dagli anziani paloschesi. Ha curato nel 2004 la pubblicazione del libro "Tra l'Oglio e il Cherio" e nel 2006 quella di "Qualcosa di Palosco" di Giacomo Mazzotti, socio fondatore. LE CITAZIONI Una comunità è formata da un territorio, dalla gente che lo occupa, ed abitandolo lo vive e lo trasforma attraverso il tempo. Nei secoli si sedimenta un patrimonio culturale in cui fattori umani, geografici, etnologici ed antropologici sono legati fra loro in modo inestricabile. La comunità di oggi è frutto di una serie di lunghissime trasformazioni di cui è utile conservare la memoria. L’atto del ricordare e tramandare è fondamentale per comprendere il proprio passato, la propria identità e cogliere le nuove possibilità di trasformazione che l’evoluzione dei tempi comporta; infatti avendo coscienza di ciò che si è stati, di come le generazioni passate hanno vissuto ed affrontato le sfide del proprio tempo, si può trasformare, senza snaturare, se stessi ed il proprio territorio. Invito quindi tutti i cittadini di Palosco a valorizzare il nostro patrimonio culturale, che merita di non andare perduto, con impegno ed entusiasmo, lo stesso dimostrato dall’associazione Palusco grazie alla quale è stata possibile la stesura di questo libro. MASSIMO PINETTI A parer nostro, questo libro ha il pregio di permettere la correlazione tra i grandi fatti e gli eventi che sono raccontati nei libri - quelli ufficiali sui quali abbiamo studiato - e la vita quotidiana delle persone e l’evoluzione dei luoghi dove una ininterrotta sequenza di generazioni ha vissuto e lavorato... Viene anche fatto cenno alle vicende della Cassa Rurale dei Prestiti di Palosco fondata nel 1895 per iniziativa del Parroco del tempo, nell’ambito del rinnovato impegno sociale dei cattolici promosso dalla pubblicazione dell’Enciclica Rerum Novarum, per aiutare le persone e le famiglie in difficoltà e per creare nuove opportunità di lavoro. Purtroppo l’iniziativa ebbe vita breve: le difficoltà create dalla Grande Guerra ne decretarono la liquidazione nel 1928... Oggi, la Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo che si sente l’erede morale dell’antico istituto bancario si sforza di operare secondo gli stessi principi di solidarietà umana e cristiana cui si ispirarono, centotredici anni fa, i fondatori della Cassa Rurale dei Prestiti di Palosco, nella certezza di contribuire efficacemente e ancora a lungo al progresso di tutta la Comunità. Sindaco di Palosco BATTISTA DE PAOLI Dalla Presentazione del volume Presidente della BCC di Calcio e di Covo LE INIZIATIVE CULTURALI DELLA BANCA Dalla Presentazione del volume ‘‘,, BCC ON LINE Nella prima metà del prossimo mese di gennaio verrà attivato il sito internet della Banca. Un altro modo per rendere visibile la natura differente della BCC Nel febbraio 2000 la Banca pubblica il primo numero de Il Melograno. La pubblicazione del periodico aziendale è diretta conseguenza degli orientamenti contenuti nel Piano strategico relativo al triennio 2000 2002. Tali orientamenti, che prevedevano l'attivazione di specifici canali di comunicazione coi soci e gli altri portatori d'interesse, hanno mantenuto intatta la loro validità. Infatti, è sulla base di essi che la BCC ha progettato la realizzazione del sito internet aziendale. Il sito sarà operativo nella prima metà del prossimo mese di gennaio. Esso è stato progettato col fondamentale supporto di BCC Multimedia di Roma, società del Sistema del Credito Cooperativo. Il sito prevede quattro distinte sezioni, così denominate: L’Identità, I Prodotti e i Servizi, L’Arte e la Cultura, I Piedi nel Borgo e la Testa nel Mondo. La sezione "L’Identità" conterrà informazioni riguardanti il profilo istituzionale della Banca. In particolare, in tale sezione verranno proposti alcuni brevi cenni storici delle due Casse Rurali ed Artigiane originarie (di Calcio e di Covo) e della nuova Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo, nata nel 1993, a seguito della fusione delle due Casse Rurali originarie. Verranno, inoltre, riepilogate le principali tappe della lunga storia del Credito Cooperativo in Italia. La sezione prevede anche alcune sottosezioni dedicate all’illustrazione della missione e dei valori aziendali, dello statuto e dei regolamenti assembleari, della rete territoriale. Ampio spazio sarà riservato al tema del governo societario: composizione e dinamica della base sociale; composizione degli organi societari; orientamento strategico. Nella sezione in argo- mento sarà possibile trovare anche la descrizione dell’assetto organizzativo aziendale, la riproduzione dei bilanci - economici e sociali - degli ultimi cinque esercizi (dal 2003 al 2007) e la riproduzione di tutti i numeri de Il Melograno, pubblicati nel periodo 2000 - 2008. La sezione "I Prodotti e i Servizi" è dedicata, invece, alla presentazione del sistema d’offerta della BCC, presentazione articolata in due distinte sottosezioni: Privati e Famiglie; Imprese. Il fiore all’occhiello del sito è sicuramente rappresentato dalla sezione "L’Arte e la Cultura". In tale sezione verranno presentate le varie pubblicazioni editoriali promosse o sostenute dalla Banca, pubblicazioni che riguardano sia la ricostruzione della storia di alcune comunità in cui è insediata la BCC, sia l’illustrazione della vita e delle opere di alcuni insigni personaggi espressi dal territorio. Largo spazio verrà riservato, inoltre, alla presentazione dei quadri d’autore che compongono la collezione d’arte della Banca. La sezione prevede pure una sottosezione dedicata alla biblioteca aziendale. Tale sottosezione verrà attivata in tempi successivi all'avvio del sito. Essa conterrà il catalogo dei libri e il regolamento della biblioteca. L’ultima sezione, dal titolo "I Piedi nel Borgo e la Testa nel Mondo", darà al navigatore la possibilità di reperire la riproduzione di interessanti articoli giornalistici, di fonti diverse, suddivisi in tre distinte categorie: Economia, Sociologia, Filosofia. Il sito prevede anche una parte particolarmente dinamica, dal titolo "In Primo Piano". In essa verranno presentate le notizie riguardanti eventi, manifestazioni, attività e curiosità attinenti sia all’operatività della Banca, sia alla vita delle singole comunità del territorio. In conclusione, la creazione del nuovo sito internet (indirizzo www.bcccalciocovo.it) è finalizzata a cogliere i seguenti obiettivi: - dare visibilità alle attività e alle iniziative della Banca; - favorire la comunicazione (anche di carattere istituzionale); - attivare il dialogo coi soci e la clientela (mediante il click "Contatti"); - promuovere il radicamento sul territorio; - sviluppare le relazioni commerciali. Il sito ha un’architettura non particolarmente complessa e, pertanto, sarà facilmente navigabile. Esso consentirà, infine, anche un comodo accesso all’internet banking. A partire dal mese di gennaio dell’anno prossimo, quindi, buona navigazione a tutti! WWW.BCCCALCIOCOVO.IT O OC ‘‘,, Palosco, evoluzione di un territorio Roma, 9 luglio 2008 BCC, il patrimonio della fiducia Alessandro Azzi vicepresidente dell’ABI Nel convegno annuale delle BCC lombarde è stata ribadita la necessità di salvaguardare la fiducia, bene di inestimabile valore, concretizzando i tratti distintivi del modello imprenditoriale cooperativo La nomina è avvenuta lo scorso 9 luglio durante il Consiglio dell’Associazione Bancaria Italiana che si è tenuto a conclusione dell’Assemblea annuale. Tale nomina rappresenta un significativo riconoscimento dell’accresciuto ruolo delle BCC-CR all'interno del sistema creditizio italiano Il convegno 2008 delle BCC lombarde si è tenuto a Madrid proprio nel periodo in cui i mercati finanziari di tutto il mondo stavano per essere travolti da eventi di portata straordinaria, eventi che hanno trovato un elemento caratterizzante nella totale mancanza di fiducia: dei clienti nei confronti delle istituzioni creditizie, delle banche tra loro. Il titolo dato al convegno in tempi in cui i predetti eventi non avevano ancora raggiunto livelli critici si è rivelato particolarmente profetico: Imprenditorialità e managerialità cooperativa per un mercato finanziario in crisi di fiducia. Di alto livello i relatori chiamati a fornire il proprio contributo al tema individuato dai vertici della Federazione lombarda delle BCC. Docenti universitari di diverse facoltà (economia, sociologia), esponenti del mondo della cooperazione di credito spagnola, un manager di una grande banca, un esponente del mondo politico, hanno sviluppato riflessioni, secondo angolazioni diverse, con riferimento ai seguenti argomenti: - I mercati, le regole, il senso della finanza nell’era dei mercati aperti. Come ricostruire la fiducia? - L’imprenditorialità e managerialità cooperativa per la competitività e la sostenibilità dei sistemi territoriali. La relazione introduttiva e le considerazioni conclusive sono state espresse dal presidente della Federazione lombarda, Alessandro Azzi. Altri esponenti del Credito Cooperativo nazionale e lombardo hanno sviluppato tematiche riguardanti le attività progettuali e realizzative riferite, in modo particolare, al settore della formazione identitaria. Interessanti spunti di riflessione di carattere sociologico sono stati offerti da due apprezzati relatori: Mauro Magatti, preside della Facoltà di sociologia dell’Università Cattolica di Milano e Vittorino Andreoli, direttore del Dipartimento di psichiatria di Verona - Soave. Il prof. Magatti ha approfondito in particolare il tema del ruolo svolto dalla fiducia nelle relazioni interpersonali e nei vasti aggregati sociali. Il prof. Andreoli, invece, ha gettato lo sguardo verso il futuro per cercare di individuare alcuni percorsi evolutivi riferiti alle famiglie, ai giovani, agli adulti. ...Le BCC sono vocazionalmente banche che finanziano l’economia reale, non la speculazione. Sono le banche che gestiscono il rischio nei loro portafogli e non lo riconfezionano per venderlo sui mercati. Anche quando gli investimenti finanziari erano molto più remunerativi di quelli economici, le BCC hanno continuato a sostenere l’imprenditorialità. Hanno continuato a essere i partner privilegiati delle micro e piccole imprese, delle famiglie, del mondo del volontariato e del non profit... Il banchiere e il manager bancario cooperativo sono coinvolti, sono legati al loro territorio. Legati è l’etimologia di origine, dal sanscrito, della parola fiducia. Che viene da "band", legare, tenere insieme. Ed ecco che parlare di cura e di fiducia diventa un’unica cosa. Filippo Spina, direttore della Federazione lombarda delle Banche di Credito Cooperativo. Alessandro Azzi Presidente della Federazione lombarda delle BCC Due docenti universitari con competenze nel campo dell’economia politica - prof. Anolli - e dell’economia aziendale - prof. Rullani hanno affrontato il tema del ruolo della fiducia nei mercati finanziari e delle singole imprese. Il presidente Azzi ha richiamato, all’interno del complesso contesto delineato dai singoli relatori, il valore delle realtà imprenditoriali cooperative, realtà solide, efficienti, con strategie chiare e adeguate a fronteggiare un ambiente competitivo in continuo mutamento. Con particolare riferimento agli indirizzi di fondo del Sistema a Rete del Credito Cooperativo italiano, Azzi ha voluto rimarcare l’alta valenza strategica del Fondo di Garanzia Istituzionale che dovrebbe diventare operativo dai primi mesi del 2009. Azzi, infine, ha tenuto a sottolineare che i risultati sin qui conseguiti dalle BCC lombarde sono una tangibile dimostrazione del significativo livello di fiducia dei soci e dei clienti delle cooperative di credito della regione. Gli esponenti e i collaboratori delle BCC sono chiamati a salvaguardare questo immenso patrimonio di fiducia, assicurando alle rispettive aziende una gestione sana e prudente. Alessandro Azzi, presidente di Federcasse (l’associazione delle 440 BCCCR italiane), è stato nominato vicepresidente dell’Associazione Bancaria Italiana. L’importante nomina è avvenuta nel corso del Consiglio che si è tenuto a conclusione della Assemblea annuale dell’Associazione. È la prima volta che un esponente del Sistema del Credito Cooperativo va a ricoprire questo importante incarico all’interno dell’Associazione delle banche italiane. Azzi, bresciano, 58 anni, avvocato, è anche presidente della Federazione lombarda delle Banche di Credito Cooperativo e della BCC del Garda con sede a Montichiari (Bs). È membro del Consiglio di amministrazione dell’Università Cattolica. "Questa nomina rappresenta un importante riconoscimento per tutto il sistema della cooperazione di credito - ha detto Azzi - sistema che in questi ultimi anni ha saputo sviluppare un originale percorso di crescita in grado di valorizzare il localismo bancario in una logica di rete e di ricerca di qualità ed eccellenza". Riferendosi ad alcuni dati della Banca d’Italia, per i quali negli ultimi dieci anni sono state proprio le banche cosiddette "minori" a presentare performance di crescita esponenziale, Azzi ha sottolineato l’importanza di quel “pluralismo bancario” che è garanzia stessa di crescita del sistema, a vantaggio soprattutto delle famiglie e delle piccole e medie imprese, ossatura economica del Paese. "Continuerò a impegnarmi - ha detto ancora Azzi - affinché all’interno del mondo bancario, politico e istituzionale, possa essere valorizzata la funzione non solo delle banche mutualistiche, ma anche di quelle più generalmente cooperative e comunque delle banche piccole e minori aventi qualsiasi natura giuridica". Il riconoscimento dell’accresciuto ruolo delle Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali all’interno dell’industria bancaria è stato sancito anche dall’aumento dei rappresentanti del sistema delle BCC nell’ambito del Consiglio e del Comitato esecutivo dell’ABI. Il Credito Cooperativo si posiziona in tal modo al terzo posto dopo le due mag- FILO DIRETTO COL SISTEMA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO giori realtà bancarie del Paese. In Consiglio ABI sono stati eletti, oltre al presidente di Federcasse Alessandro Azzi e al direttore di Federcasse Franco Caleffi: Giulio Magagni, presidente di Iccrea Holding e della Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna; Giorgio Clementi, vicepresidente vicario di Federcasse e presidente della Federazione toscana delle BCC; Amedeo Piva, presidente della Federazione veneta delle BCC; Heiner Nicolussi - Leck, presidente della Federazione Cooperative Raiffeisen; Augusto dell’Erba, presidente di Iccrea Banca e della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Puglia e Basilicata; Roberto Mazzotti, direttore generale di Iccrea Holding. In Comitato esecutivo, oltre al presidente e al direttore della Federazione italiana, è entrato il presidente di Iccrea Holding, Giulio Magagni. La nostra BCC rivolge un caloroso augurio di buon lavoro a tutti gli esponenti del Credito Cooperativo chiamati a far parte dei vertici istituzionali dell’Associazione Bancaria Italiana. O OC ‘‘,, ‘‘,, Madrid, 10 - 11 ottobre 2008 ‘‘,, ALLE ORIGINI DELLA GRANDE CRISI La metafora dell’incendio nel palazzo del sistema finanziario internazionale per descrivere la genesi e lo sviluppo della Grande Crisi: dalla scintilla dei mutui subprime statunitensi ai tentativi di spegnimento dell’incendio da parte delle banche centrali e delle autorità di governo 1. Le condizioni del palazzo prima dello scoppio dell'incendio: la situazione economica internazionale Le condizioni che caratterizzavano il contesto macroeconomico prima dello scoppio dell'incendio della grande crisi finanziaria erano le seguenti: - tassi d'interesse estremamente ridotti, favoriti da politiche monetarie espansive e da basse aspettative inflazionistiche; - una crescita economica relativamente sostenuta, favorita in modo particolare dallo sviluppo delle economie asiatiche, Cina e India; - spread creditizi - ossia differenziali fra i tassi d'interesse richiesti dagli investitori alle imprese e agli individui che si indebitano rispetto ai tassi d'interesse privi di rischio - anch'essi a livelli molto ridotti, nettamente inferiori ai valori medi storici. Le condizioni di cui sopra erano fra loro collegate. Tassi d'interesse La Borsa di New York. Complessità Interdipendenza Il numero e la ricchezza delle interazioni si accrescono quando si passa al livello delle interazioni non più soltanto fra particelle, ma fra sistemi organizzati, atomi, astri, molecole e soprattutto esseri viventi, società; più si accrescono la diversità e la complessità dei fenomeni oggetto di interazione, più si accrescono la diversità e la complessità degli effetti e delle trasformazioni provocate da queste interazioni. Edgar Morin - sociologo francese ridotti favorivano gli investimenti e la crescita economica, che a sua volta aiutava le imprese a crescere e rendeva meno probabili le situazioni di difficoltà che conducono all'insolvenza. Un basso tasso d'insolvenza riduceva a sua volta il premio al rischio richiesto dagli investitori banche, fondi, assicurazioni - e consentiva così a imprese e individui di finanziarsi a tassi più contenuti. 2. In un'ala del palazzo, nessuna regola e nessun controllo: gli anni del trionfo negli Stati Uniti del laissez-faire, sotto il segno della deregolamentazione e della latitanza delle autorità di controllo Lo scoppio dell'incendio è stato favorito dalle politiche di deregolamentazione messe in atto negli Stati Uniti e dalle inefficienze delle autorità di controllo americane. Le cause del disastro possono essere individuate in due principali leggi. La prima, la legge Gramm - Leach -Bliley del 1999, aboliva la legge Glass-Steagall del '33 e permetteva da capo ogni sorta di attività speculativa tanto alle banche commerciali che alle banche d'investimento, una delle cause del crollo del '29. II primo firmatario, il senatore Phil Gramm, che avrebbe lasciato il Senato nel 2003, era considerato uno dei più attivi portavoce degli interessi di Wall Street che si siano mai visti nel Congresso Usa. Un anno dopo Gramm colpiva ancora. Poco prima della pausa natalizia, con il presidente uscente Clinton ormai privo di effettivo potere, il Congresso stava discutendo una legge finanziaria che distribuiva tra un'infinità di soggetti quasi 400 miliardi di dollari. II testo della legge era smisurato: circa 10mila pagine. II senatore Gramm riuscì all'ultimo momento a introdurre un emendamento di 262 pagine denominato Commodity Futures Modernization Act (CFMA). II presidente Clinton lo firmava, trasformandolo in legge, il 21 dicembre 2000. II CFMA sottraeva quasi per intero i prodotti finanziari derivati alla regolamentazione e alla sorveglianza sia della Commissione Titoli e Borsa (la famosa SEC), sia della meno nota Commissione per il Commercio dei Titoli Fu- Operatori di Borsa al New York Stock Exchange. ture. In tal modo apriva la porta alla vertiginosa moltiplicazione dei derivati finanziari trattati al di fuori delle borse. Dal 2000 a fine 2007, va ricordato, essi sono balzati, come valore nominale ovvero di sottoscrizione, da 100 trilioni a 600 trilioni di dollari, una cifra equivalente a 11 volte il PIL mondiale. Al riguardo, il presidente (1987 -2006) della Federal Reserve Alan Greenspan ebbe a dichiarare in più di un'occasione che si era dinanzi a un nuovo sistema finanziario, che da un lato migliorava in misura super il livello di vita dei paesi che lo adottavano, dall'altro rendeva evidente che per raggiungere sicurezza e solidità la regolazione finanziaria doveva ormai affidarsi all'auto - sorveglianza delle istituzioni private. Come più di un commentatore ha scritto, in tal modo la custodia del pollaio veniva affidata alle volpi. Dall'attività legislativa del Congresso americano all'operatività della SEC. È la SEC, l'equivalente della Consob italiana, e non la Federal Reserve ad avere compiti di vigilanza sulle cinque grandi case d'investimento di Wall Street (Lehman Brothers, Bear Stearns, Merrill Lynch, Morgan Stanley e Goldman Sachs) protagoniste della crisi. Nel 1975 la SEC detta le regole di vigilanza sulle grandi case d'investimento e brokeraggio imponendo limiti sui parametri patrimoniali. All'epoca i broker mantenevano un rapporto medio tra debiti e capitale netto da 5 o 6 a 1 (e se si avvicinavano al massimo di 15 a 1 potevano venire costretti a chiudere). Ma nel 2004 la SEC concede l'esenzione da quei tetti alle banche d'investimento. La decisione, apparentemente tecnica, è chiaramente legata alla deregolamentazione finanziaria sponsorizzata dai repubblicani che controllano Congresso e Il mea culpa di Alan Greenspan: "I derivati andavano regolamentati" L’ex governatore della Federal Reserve, Alan Greenspan, ha ammesso per la prima volta di essere stato "parzialmente" in errore quando negli anni scorsi, nel suo ruolo di capo della banca centrale, sosteneva che alcuni derivati, e in particolare i credit default swaps, non avevano bisogno di essere regolamentati. Parlando di fronte al Committee on oversight and government reform della Camera Greenspan ha ammesso di "aver sbagliato nel credere che avrebbe prevalso il miglior interesse delle banche e degli altri istituti e cioè l’obiettivo di proteggere il valore dei propri azionisti e del proprio capitale". L’ex governatore ha inoltre ammesso che la crisi si è rivelata "più ampia di quanto potessi immaginare". Da Il Sole 24 ORE del 24 ottobre 2008 Casa Bianca. Le cinque grandi case di Wall Street chiedono di eliminare i vincoli precedenti e di consentir loro di fissare da sé la misura delle proprie riserve di capitale. Sulla spinta dei politici, la SEC accetta. Così, invece che regole di valutazione del rischio uniformi, ognuna delle cinque case adotta propri modelli. Non a caso proprio dal 2004 esplodono le "titolarizzazioni": i cinque broker sono ormai liberi di usare in modo molto più spinto la leva finanziaria e aumentare il proprio debito. Negli anni la SEC non si chiede mai come le "big five" possono reggere debiti pari a 30 o 40 volte il capitale netto, 5 volte il peso consentito agli altri operatori. Non a caso la crisi ha colpito i cinque ex colossi di Wall Street deregolamentati ma nessun'altra delle 5 mila case di brokeraggio che non hanno goduto dell'esenzione. 3. La scintilla: i mutui subprime statunitensi Il 18 giugno 2002 il presidente George W. Bush fa un annuncio: "Diventare proprietari della casa è un modo di realizzare il sogno americano: voglio estendere il sogno a tutti. La gente spesso vorrebbe comprare, ma non ha soldi. E a questo c'è rimedio ... Faremo sì che venga semplificata la documentazione richiesta. Abbiamo bisogno di capitali per gli acquirenti a basso reddito: Fannie Mae e Freddie Mac faranno la propria parte". I democratici all'opposizione non frappongono ostacoli a questo piano. "In un modello di bassi salari come quello USA, il sostegno al consumo può venire solo dal credito", afferma un ex banchiere centrale europeo. Negli Stati Uniti il mercato dei mutui ad alto rischio (cosiddetti mutui subprime) registra una crescita eccezionale nel giro di pochi anni. I contratti di credito subprime passano da 624mila dell'anno 2001 ai 2.646 mila dell'anno 2006: un numero più che triplicato. In totale, vengono stipulati 12.100mila contratti ad alto rischio. Di pari passo, aumentano gli importi medi: dai 151 mila dollari del 2001 ai 259mila dollari del 2006. In termini aggregati, il fenomeno appare ancor più rilevante: il mercato dei crediti subprime cresce più di 6 volte, passando dai 94 miliardi di dollari del 2001 ai 685 miliardi del 2006, con un volume totale nel quinquennio pari a 2.601 miliardi di dollari. I prestiti ad alto rischio diventano un DALLA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME STATUNITENSI AGLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI E DELLE AUTORITÀ DI GOVERNO O 1. Le condizioni del palazzo prima dello scoppio dell’incendio: la situazione economica internazionale 2. In un’ala del palazzo, nessuna regola e nessun controllo: gli anni del trionfo negli Stati Uniti del laissez - faire, sotto il segno della deregolamentazione e della latitanza delle autorità di controllo 3. La scintilla: i mutui subprime statunitensi 4. La benzina: l’operatività del settore finanziario non bancario basata sulla tecnica della "titolarizzazione" 5. Le prime fiamme: le insolvenze nel mercato dei mutui subprime 6. L’incendio divampa in tutto il primo piano del palazzo: dalle insolvenze dei mutui subprime al conseguente crollo delle quotazioni delle "titolarizzazioni" 7. L’incendio si estende a tutto il palazzo: dal crollo delle "titolarizzazioni" al crollo delle quotazioni delle azioni e delle obbligazioni societarie 8. Le prime vittime (le banche europee e statunitensi) e i primi tentativi di spegnimento dell’incendio (gli interventi delle banche centrali e delle autorità di governo) Alle origini della crisi dei mutui subprime ALLE ORIGINI DELLA GRANDE CRISI Qual è stata la concatenazione di eventi nella crisi dei mutui subprime? I prestatori aggressivi di mutui ipotecari, gli addetti alle valutazioni compiacenti, i mutuatari soddisfatti hanno proliferato e hanno gonfiato il boom del mercato immobiliare. Gli erogatori di mutui ipotecari hanno cessato di preoccuparsi del rischio di rimborso, in quanto progettavano di cedere i crediti a operatori che li avrebbero trasformati in titoli da rivendere nel mercato mobiliare. Di regola, gli erogatori si limitavano a qualche verifica superficiale della capacità di rimborso dei mutuatari; spesso non ne verificavano neppure il reddito presso l’agenzia delle entrate, anche se possedevano l’autorizzazione scritta dei mutuatari. A volte questi prestatori autorizzavano clienti ingenui, con credenziali creditizie misere, a ricorrere al prestito nel mercato dei mutui ipotecari subprime che andava gonfiandosi. comparto rilevante del complesso dei mutui erogati alle famiglie americane: si passa dall'8% del 2001 al 20% del 2006. In buona sostanza, si assiste a una crescita rapida e diffusa di erogazione del credito a soggetti che, in altre condizioni istituzionali, non avrebbero mai potuto ottenere un mutuo. Due le cause del fenomeno: l'accesa concorrenza tra banche, da un lato, e l'accondiscendenza delle autorità, dall'altro, che ha permesso che in quel mercato e a partire da quel mercato si costruissero operazioni con strutture finanziarie sempre più articolate e complesse. 4. La benzina: l'operatività del settore finanziario non bancario basata sulla tecnica della "titolarizzazione" Nei primi anni 2000, nei mercati soprattutto americani, ma non solo si sono sviluppati nuovi animali, di solito raggruppati sotto il generico nome di "finanziarie di Wall Street". Questi animali hanno svolto nell'e- Dalla concessione di mutui a clienti subprime al collocamento presso gli investitori di obbligazioni garantite dai mutui subprime assunzione debiti Mutuatari subprime cessione crediti Banca commerciale erogazione fondi emissione titoli Società veicolo corrispettivo cessione collocamento titoli Banca d'investimento ricavo emissione Società di rating Investitori ricavo collocamento Controparte garante Approfondimenti La sede dell'agenzia semigovernativa Fannie Mae. Tale agenzia ha finanziato un ingente quantitativo di mutui ipotecari negli Stati Uniti, unitamente ad un'altra agenzia semigovernativa, la Freddie Mac. Nel corso degli anni Novanta, Alan Greenspan, presidente della Federal Reserve dal 1987 al 2006, giudica positivamente la creazione delle società veicolo Personalmente, ho a lungo affermato che il Glass - Steagall Act, che nel 1933 separò le imprese private dalle banche commerciali, si fondava su basi erronee. Quell’anno al Congresso circolavano aneddoti secondo cui l’uso inappropriato da parte delle banche delle loro affiliate che trattavano titoli sarebbe stato sul punto di minacciare il benessere globale. Solo dopo la seconda guerra mondiale, quando i computer hanno permesso di valutare il sistema bancario nel suo insieme, è stato chiaro che le banche con affiliate avevano affrontato la crisi degli anni Trenta meglio di quelle che non ne avevano. Qualche mese prima che assumessi l’incarico, il Federal Reserve Board aveva avanzato una proposta che avrebbe permesso di nuovo alle banche di vendere titoli mediante affiliate, secondo condizioni molto rigide. Il consiglio continuava a incoraggiare una riduzione dei vincoli, e io mi ero pronunciato più volte a favore di un cambiamento della legislazione. Soltanto nel 1999 il Glass-Steagall fu sostituito dal Gramm-Leach-Bliley Act. Per fortuna quest’ultimo, che restituiva la flessibilità necessaria alle società finanziarie, non era male. Negli ultimi anni la consapevolezza degli effetti drammatici di una regolamentazione eccessiva e la necessità di flessibilità economica sono aumentate notevolmente. La speranza è di non tornare sui nostri passi. Da L'era della turbolenza, il libro autobiografico di Alan Greenspan pubblicato nel 2007 cosistema americano un ruolo a tutti gradito: inventare nuovi strumenti e nuovi veicoli per distribuire e gestire il rischio, partendo magari dai mercati finanziari più tradizionali, quelli del credito (v. diagramma di flusso). Dunque, i nuovi animali finanziari, società veicolo incluse, sono subito piaciuti alle specie più antiche, come le banche commerciali. Le finanziarie di Wall Street hanno consentito di trasformare in titoli scambiabili sui mercati rapporti di debito e di credito che prima non lo erano (cosiddetta tecnica della "titolarizzazione"). In tal modo gli stessi mercati bancari a monte ne hanno tratto beneficio, aumentando i profitti e aprendosi a soggetti che prima dal credito venivano esclusi (mutuatari subprime). Ma il lato positivo della medaglia - l'aumento delle dimensioni complessive dei mercati bancari e finanziari - ha avuto, come sempre, il suo aspetto problematico: l'aumento della complessità dei mercati stessi. In questi anni si sono venute edificando vere e proprie piramidi finanziarie, e dalla originaria funzione di gestione del rischio si è Processo di "titolarizzazione" di attività bancarie Processo di trasformazione di attivi illiquidi (prestiti bancari) in attività liquide, sotto forma di titoli negoziabili. I prestiti ceduti dalla banca vengono utilizzati come attività sottostanti poste a garanzia di emissioni di titoli collocate presso gli investitori. Mutui subprime I mutui ipotecari subprime - o "B - Paper ", "near prime" o "second chance" - vengono così definiti in base alla tipologia di debitore alla quale vengono accordati. Stando alla guideline del Dipartimento del Tesoro americano, "i debitori subprime hanno tipicamente una storia creditizia che include insolvenze, o addirittura problemi più gravi, come avvisi di garanzia, pignoramenti e bancarotta. Tipicamente hanno anche una bassa capacità di rimborso, così come essa viene misurata dai punteggi di credito e dal rapporto debiti / reddito, o da altri criteri che riescono a supplire un profilo di credito incompleto". Ci sono molti tipi differenti di mutui subprime, tra i quali: - mutui "interest - only", che danno la possibilità a chi contrae il prestito di pagare solo la quota interessi per un determinato periodo di tempo (tipicamente 5 -10 anni); - mutui "pick - payment ", che permettono ai mutuatari di scegliere una tipologia di pagamento mensile; - mutui a tasso fisso iniziale che diventano nel tempo mutui a tasso variabile. Lʼultimo tipo di mutuo spiegato rappresenta una tipologia la cui popolarità tra i prestatori subprime è cresciuta rapidamente a partire dagli anni '90. Al suo interno vengono infatti inclusi i mutui "2 28", che offrono un tasso dʼinteresse iniziale basso che resta fisso per 2 anni, dopo di che il piano di ammortamento viene ridefinito con un tasso dʼinteresse più elevato per la vita residua del mutuo, in questo caso 28 anni. Questʼultimo tasso è tipicamente agganciato a un indice. Società veicolo La società veicolo - o Conduit, Special purpose entity (Spe) o Special purpose vehicle (Spv) - è una società creata per uno scopo specifico. Per esempio, se una banca vuole "titolarizzare" una serie di prestiti immobiliari, cede questi prestiti a una società veicolo appositamente creata e su questa base di attività la nuova società emette titoli. È essenziale che questa società non abbia legami formali con la casa madre, altrimenti verrebbe riconosciuta come parte integrante del gruppo e il suo bilancio dovrebbe essere consolidato, ciò che negherebbe il trasferimento del rischio che si vuole operare con la "titolarizzazione" e gli effetti sui requisiti di capitale. Titoli ABS - CDO - RMBS - CMBS - ABS - I prestiti erogati dalle banche sono unʼattività che resta iscritta costantemente nel bilancio fino alla scadenza. Ma se la banca non vuole aspettare, può prendere queste attività, "impacchettarle" in obbligazioni - appunto, le ABS (Asset Backed Securities), o "obbligazioni garantite da attività" - e venderle a fondi o privati. Così rientra subito del capitale prestato e può espandere la propria attività. - CDO - I titoli Collatelarized Debt Obligations vengono di solito emessi da una società veicolo cui vengono conferite diverse attività finanziarie: mutui a persone fisiche, prestiti immobiliari per uffici, fabbriche o centri commerciali, obbligazioni societarie ad alto rendimento e altro. Sulla base di queste attività vengono emessi titoli con varie combinazioni di rischio e di rendimento. - RMBS - I titoli Residential Mortgage Backed Securities appartengono allʼarea delle ABS. Le emittenti sono società veicolo create dalle banche e i titoli sono segmentati secondo il grado di rischiosità. In particolare, i titoli RMBS sono "titolarizzazioni" di mutui ipotecari residenziali con rating dalla AAA alla singola B. I mutui americani subprime concessi a clientela ad alto rischio sono stati "titolarizzati" con strutture RMBS. - CMBS - I titoli Commercial Mortgage Backed Securities appartengono allʼarea delle ABS. Le emittenti sono società veicolo create dalle banche e i titoli sono segmentati secondo il grado di rischiosità. Come per gli altri titoli ABS, vi sono rischi di credito (che il debitore ultimo diventi insolvente) e rischi di liquidità (che il mercato venga paralizzato dallʼincertezza sullʼeffettivo valore dei titoli). I titoli CMBS sono titoli obbligazionari per i quali la garanzia di pagamento è rappresentata da un portafoglio di mutui ipotecari commerciali anziché residenziali. Società di rating La società di rating certifica lʼaffidabilità creditizia dello schema operativo della "titolarizzazione" e rappresenta, quindi, il punto di riferimento per lʼefficace successo dellʼoperazione sul mercato dei capitali. Nel valutare il merito di credito di un titolo tradizionale la società di rating analizza la capacità del debitore di far fronte alle proprie obbligazioni senza incorrere in ritardi e insolvenze. Nel caso delle ABS il rating viene assegnato sulla base dellʼanalisi circa lʼattitudine delle attività sottostanti ai titoli emessi a produrre i flussi di cassa necessari al puntuale servizio del debito, sulle modalità con cui i terzi garanti intervengono nellʼoperazione e, infine, sulla stessa qualità dei garanti. Banca d’investimento Lo schema della "titolarizzazione" coinvolge solitamente una banca dʼinvestimento (merchant bank) che si occupa degli aspetti connessi col classamento dei titoli emessi dalla società veicolo precollocandoli o sottoscrivendoli in vista del successivo classamento sul mercato dei capitali. La banca dʼinvestimento non di rado offre la sua consulenza alla banca cedente per la costruzione dellʼoperazione, collaborando alla soluzione delle varie problematiche di carattere legale, fiscale e contabile. La banca dʼinvestimento è, di fatto, la promotrice del processo di "titolarizzazione", di cui valuta la fattibilità complessiva e la convenienza per ciascuna delle varie entità coinvolte. Terza controparte garante Lʼutilizzo di una terza controparte che si ponga come garante del rischio creditizio collegato con unʼemissione di ABS trova il suo fondamento nella possibilità di accrescere il rating dei titoli, garantendone un più agevole collocamento a condizioni di costo competitive. La controparte garante assorbe il rischio di insolvenze per un multiplo dellʼincidenza normale degli insoluti. La garanzia può essere prestata da una duplice tipologia di soggetti: compagnie di assicurazione e aziende di credito. Lo strumento tecnico mediante il quale le compagnie di assicurazione si dichiarano disposte a coprire le perdite potenziali derivanti da una struttura di "titolarizzazione" è rappresentato dalla polizza assicurativa. Le sedi delle banche d'investimento Morgan Stanley (trasformata in banca commerciale nel settembre 2008) e Bear Stearns (finita sotto il controllo di Jp Morgan). DALLA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME STATUNITENSI AGLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI E DELLE AUTORITÀ DI GOVERNO O Robert J. Shiller Finanza shock - Egea, 2008 Il processo di "titolarizzazione": soggetti e operazioni le insolvenze nel mercato dei mutui subprime A partire dal 2005 è avvenuto un cambiamento del contesto economico-finanziario che ha visto, da un lato, un aumento dei prezzi delle materie prime, il quale ha a sua volta favorito una ripresa delle pressioni inflazionistiche con il relativo rialzo dei tassi d’interesse, e, dall’altro, una flessione dei prezzi degli immobili (v. box). La scintilla che ha dato origine all’esplosione della crisi si è manifestata dapprima nel mercato dei mutui immobiliari. Nel contesto descritto di caduta dei prezzi degli immobili e di rialzo dei tassi d’interesse, numerosi debitori si sono trovati nella cosiddet- tutto il primo piano del palazzo: dalle insolvenze dei mutui subprime al conseguente crollo delle quotazioni delle "titolarizzazioni" Stati Uniti, l'avvio di procedure esecutive ha determinato una notevole crescita delle vendite all'incanto di case. ta situazione di "patrimonio negativo", ossia con un valore dell’immobile di proprietà inferiore al valore del proprio debito, e in presenza di rate del mutuo da pagare in crescita a causa del rialzo dei tassi d’interesse. In una simile situazione scatta l’insolvenza, ossia il mancato pagamento delle rate del mutuo col conseguente avvio delle azioni di recupero del credito. In un primo momento sono andate in crisi le famiglie poco abbienti, quelle che avevano stipulato i cosiddetti mutui subprime, concessi ai clienti ritenuti meno solvibili. Poi le difficoltà si sono allargate anche alle famiglie economicamente più solide. Per i mutui subprime erogati nel 2000 solo 1 cliente su 20 non era riuscito a pagare le rate entro i primi 10 mesi dall’erogazione del mutuo. Per i mutui erogati nel 2007, invece, il tasso d’insolvenza è salito quasi a 1 Il rialzo dei tassi d’interesse negli Stati Uniti Dal 2004 al 2006, la Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti, ha alzato i tassi d’interesse 17 volte, portandoli dall’1 al 5,25 %, causando un forte rincaro dei mutui. Dalla crescita alla flessione del valore degli immobili negli Stati Uniti Il mercato immobiliare USA ha registrato un forte boom dei prezzi delle case fino al 2006. Le case di proprietà negli USA sono aumentate dal 64 % del 1994 al record del 69 %. La domanda di abitazioni ha "drogato" i prezzi: il valore delle case è salito vertiginosamente (v. grafico). Ma la corsa dei prezzi delle case negli USA non poteva restare senza conseguenze. Il boom immobiliare aveva già iniziato a mostrare un rallentamento nel 2005. Ma nel 2007 e nel 2008 il ribasso è stato notevole. cliente su 6: 10 mesi dopo l’erogazione del mutuo 15 famiglie su 100 non sono più in grado di pagare le rate. Secondo gli ultimi dati aggiornati a giugno 2008 il tasso d’insolvenza sui mutui subprime è molto elevato: il 37,44% dei mutui erogati nel 2005 ha problemi di pagamento. Percentuale che sale al 40,28% per i mutui concessi nel 2006 e che si ferma invece al 29,28% per quelli stipulati nel 2007. ‘‘ La cosiddetta crisi dei mutui subprime segna una svolta storica per la nostra cultura e la nostra economia. È la conseguenza, in sostanza, dell'esplosione di una bolla speculativa nel mercato della casa, che è iniziata negli Stati Uniti nel 2006 e si è diffusa a cascata in molti altri paesi. Robert J. Shiller Economista statunitense I mutui subprime sono stati quasi tutti "titolarizzati". Essi, infatti, sono stati "impacchettati" in obbligazioni (denominate Asset Backed Securities, ABS) che sono state vendute agli investitori (v. diagramma di flusso). Molti operatori confidavano nel fatto che le "titolarizzazioni" avrebbero consentito la diversificazione dei rischi. Ma l’aspettativa si è dimostrata subito infondata. I rischi sono stati infatti moltiplicati, non ridotti. Le obbligazioni ABS sono state infatti in gran parte "reimpacchettate" in altre obbligazioni (denominate Collateralized Debt Obligations, CDO). La conseguenza di tale operatività è stata la diffusione del rischio dei mutui subprime in tutto il mondo attraverso queste obbligazioni. E nessuno sa in quante obbligazioni (ABS e CDO) sia effettivamente finito. Questa incertezza ha mandato a picco in poco tempo il mercato delle "titolarizzazioni", anche quelle che non avevano nulla a che fare coi mutui subprime. Le negoziazioni si sono fermate, i prezzi sono crollati (anche più dell’80 %). Per chi le possedeva le perdite hanno raggiunto cifre stratosferiche. LE CAUSE DELL'INSOLVENZA DEI DEBITORI SUBPRIME Valore casa Indici di prezzo delle case negli Stati Uniti e nel Regno Unito (Indici gennaio 2000=100) 250 250 225 225 200 200 175 175 150 150 Regno Unito (Nationwide house index) 125 125 Stati Uniti (Case-Shiller 10 house price) 100 100 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Mutui residenziali negli Stati Uniti: tassi di incidenza delle procedure esecutive (foreclosures) sui mutui in essere, differenziati per tipologie di mutuo (1) (dati trimestrali; valori percentuali) 25 25 20 20 15 15 10 10 5 5 0 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Prime ARM Prime FRM Subprime ARM Subprime FRM (1) ARM= mutui a tasso variabile; FRM= mutui a tasso fisso 7. L'incendio si estende a tutto il palazzo: dal crollo delle "titolarizzazioni" al crollo delle quotazioni delle azioni e delle obbligazioni societarie Mentre stava andando a picco il mercato delle "titolarizzazioni", la crisi si è propagata a tutte le obbligazioni. Gli investitori, per panico o per monetizzare, hanno iniziato a vendere anche azioni e obbligazioni societarie. Le vendite hanno fatto crollare i prezzi, spingendo i rendimenti verso l’alto. Le obbligazioni cosiddette distressed (quelle che a causa delle vendite hanno rendimenti del 10% superiori a quelli dei titoli di Stato) si sono moltiplicate: se a luglio 2007 rappresentavano solo il 2% circa del totale a febbraio 2008 erano salite al 22%. Alle "titolarizzazioni" in crisi si sono affiancate quindi anche le obbligazioni societarie ad alto rischio. In questa pagina: la sede della banca d'affari Lehman Brothers a New York; operatori della Lehman in Borsa (sotto). 8. Le prime vittime (le banche europee e statunitensi) e i primi tentativi di spegnimento dell’incendio (gli interventi delle banche centrali e delle autorità di governo) La caduta delle quotazioni dei prodotti strutturati legati al mercato dei mutui statunitensi ha avuto inizio nella primavera del 2007. Ciò ha generato difficoltà di finanziamento delle società emittenti prima, e, a seguito del loro inevitabile riassorbimento nel sistema bancario, delle banche stesse. In quel periodo si è reso evidente che il trasferimento dei rischi al di fuori delle istituzioni bancarie era in buona parte illusorio. Valore mutuo ipotecario casa Stati Uniti, periodo 2005- 2008 Con la caduta dei prezzi delle case numerosi debitori si sono trovati con un valore dell’immobile di proprietà inferiore al valore del proprio debito bancario. Il rialzo dei tassi d’interesse ha determinato, inoltre, la crescita dell’ammontare delle rate di mutuo da pagare. DALLA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME STATUNITENSI AGLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI E DELLE AUTORITÀ DI GOVERNO O 5. Le prime fiamme: 6. L'incendio divampa in ‘‘ passati a forme di assunzione del rischio sempre più aggressive. Le piramidi finanziarie sono divenute tratto caratteristico dell'ecosistema americano anche per la benevolenza dei suoi regolatori. Le piramidi finanziarie escono dal perimetro delle banche tradizionali, quindi non sono in generale sottoposte agli stessi rigorosi requisiti di capitale. Le piramidi crescono, ma il regolatore può far finta di nulla, perché nell'insieme delle sue competenze nulla di nuovo appare all'orizzonte. Accade però che il rischio, uscito dalla porta, può rientrare dalla finestra, se sono poi le stesse banche a finanziare le piramidi. Le risposte di emergenza alla crisi hanno assunto inizialmente un carattere prettamente nazionale. Il progressivo allargamento della crisi ha messo in evidenza la necessità di risposte coordinate a diversi livelli: banche centrali e autorità di governo. HANNO DETTO... I sistemi di mercato privi di regole sono prima o poi destinati a implodere. Siamo di fronte alla fine del sistema di mercato? Da buon portavoce di "Main Street", spero di no. Mille anni di storia dell’economia costituiscono una prova oggettiva di quanto i sistemi di mercato siano indispensabili... Che cos’è stato a innescare, a partire dal 2007, il tracollo del capitalismo di Wall Street? All’origine di quello che risulta essere il peggior terremoto finanziario da un secolo a questa parte, troviamo il capitalismo libertario e all’insegna del laissez-faire di Milton Friedman e Friedrich von Hayek, cui è stata permessa una crescita selvaggia e senza il rispetto di alcuna regola. E’ questa la causa principe delle tribolazioni odierne. Questi signori sono morti entrambi, ma il loro lascito avvelenato sopravvive ancor oggi. RIEPILOGO CRONOLOGICO DEGLI EVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DELLA CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE Periodo giugno 2007 - ottobre 2008 Giugno 2007 Si spargono voci secondo cui due hedge fund gestiti da Bear Stearns (quinta banca dʼinvestimento statunitense), che avevano investito in titoli garantiti da mutui subprime, sono incorsi in pesanti perdite. Settembre 2007 La britannica Northern Rock, attiva nel settore del credito ipotecario, incontra problemi di liquidità che finiscono per provocare una corsa agli sportelli e lʼannuncio di una garanzia dei depositi da parte del Tesoro britannico. Mario Draghi Governatore della Banca d’Italia 2 ottobre 2008 Il Senato degli Stati Uniti approva il piano da 700 miliardi di dollari per il salvataggio del settore finanziario. 7 ottobre 2008 La FED annuncia la creazione di uno strumento di acquisto dei Commercial Paper. Paul A. Samuelson Premio Nobel per l’Economia (1970) La crisi finanziaria affonda le sue radici nei cambiamenti strutturali che hanno caratterizzato negli ultimi anni l’economia globale e in modo particolare il settore finanziario stesso...Alcune delle profonde trasformazioni del sistema finanziario possono incanalare, distribuire, diversificare il rischio; se vanno fuori controllo, come può avvenire in un momento di euforia finanziaria, lo rendono opaco e lo moltiplicano. La correzione, necessaria, è tanto più violenta quanto più tarda...L’esperienza della crisi ha confermato che i prodotti derivati, in generale gli strumenti innovativi per il trasferimento del rischio, sono armi a doppio taglio. Se usati in modo accorto e prudente permettono agli operatori di coprire e diversificare il rischio e possono contribuire a ridurre la fragilità del sistema; se adoperati senza adeguata considerazione dei rischi consentono una moltiplicazione senza controllo della leva finanziaria. Al tempo stesso la proliferazione di strumenti complessi ha reso la distribuzione del rischio più opaca per il mercato, per i regolatori, per gli stessi operatori. Facilità di trasferire il rischio, alta leva e scarsa trasparenza hanno prodotto il risultato paradossale che la concentrazione del rischio nel sistema finanziario mondiale si è accresciuta, anziché ridursi. 30 settembre 2008 - La banca franco - belga Dexia riceve unʼiniezione di liquidità da 6,4 miliardi di euro grazie allʼintervento dei governi di Belgio, Francia e Lussemburgo e dei maggiori azionisti del gruppo. - Il Congresso statunitense boccia il piano di salvataggio dellʼamministrazione Bush. Giugno 2008 La banca dʼinvestimento Bear Stearns finisce sotto il controllo di Jp Morgan. 7 settembre 2008 Lʼamministrazione statunitense assume il controllo di Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie semigovernative che finanziano quasi la metà dei mutui del Paese. 14 settembre 2008 - Lehman Brothers avvia le procedure per il Chapter 11 (procedura fallimentare che permette alle aziende di porre in essere processi di ristrutturazione sotto la supervisione del tribunale fallimentare, consentendo la sospensione del rimborso delle passività per il periodo di tempo necessario al risanamento). 8 ottobre 2008 - La FED, la BCE, la Bank of England, la Riksbank (Svezia), la Bank of Canada e la Swiss National Bank intervengono con un provvedimento congiunto di riduzione dei tassi dʼinteresse. Nonostante la manovra coordinata di taglio dei tassi, non si arrestano le perdite delle borse mondiali. La borsa russa chiude per eccesso di ribasso. - Il Regno Unito annuncia un piano che prevede la ricapitalizzazione su base volontaria delle grandi banche britanniche (le banche potranno rivolgersi al Tesoro e ottenere unʼiniezione di capitale in cambio di azioni privilegiate e dellʼaderenza a chiare regole di governo societario sia sul fronte della retribuzione ai top manager che della politica dei dividendi). 10 ottobre 2008 I Paesi del G7 annunciano le linee guida di intervento concordate per fronteggiare la crisi finanziaria. 12 ottobre 2008 I Paesi dellʼUnione Europea annunciano un piano anticrisi in 14 punti. Tra le varie misure annunciate vi è uno schema di garanzia per il rifinanziamento a medio termine delle banche. - Bank of America acquista Merrill Lynch, una delle più grandi banche dʼinvestimento del mondo. 16 settembre 2008 La Federal Reserve di New York eroga un prestito di 85 miliardi di dollari alla società di assicurazioni AIG in cambio del 79,9% del capitale della compagnia. 18 settembre 2008 - La FED, congiuntamente ad altre banche centrali, aumenta la disponibilità di finanziamenti in dollari attraverso swap di valute. - Varie autorità di borsa annunciano misure restrittive per vendite allo scoperto di alcune categorie di titoli. Parigi, vertice dei capi di Stato e di Governo dei Paesi dell'Unione Europea. Ben Bernanke, presidente della - La FED e il Tesoro USA annunciano Federal Reserve. che stanno lavorando a un piano per la creazione di un fondo per acquistare le attività "tossiche" delle banche. 22 settembre 2008 Goldman Sachs e Morgan Stanley, le ultime due banche dʼinvestimento statunitensi rimaste in piedi, si trasformano in banche commerciali. Questo cambiamento di status gli permette di accedere ai prestiti di emergenza della FED. 26 settembre 2008 La FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation) decreta il fallimento della banca Washington Mutual. 29 settembre 2008 - Il gruppo finanziario belga Fortis è nazionalizzato: i governi di Belgio, Olanda e Lussemburgo iniettano 11,2 miliardi di euro nel capitale della banca. - È annunciata unʼazione coordinata da parte delle principali banche centrali per aumentare la liquidità in dollari nei mercati domestici. 13 ottobre 2008 I Paesi dellʼUnione Europea annunciano piani nazionali a supporto della stabilità del sistema finanziario. Il decreto legge del Governo italiano prevede, oltre alle garanzie dello Stato sui depositi bancari e il possibile intervento nella ricapitalizzazione degli istituti di credito, un insieme di misure a sostegno della liquidità, tra cui garanzie statali sulle nuove passività delle banche italiane con scadenza fino a 5 anni. A differenza degli altri Paesi dellʼEurozona e del Regno Unito, il decreto legge del Governo italiano non reca alcuna cifra a copertura degli eventuali interventi di garanzia. 14 ottobre 2008 Lʼamministrazione USA annuncia un piano volontario di acquisizione di capitale delle banche da parte dello Stato americano attraverso azioni privilegiate per un totale di 250 miliardi di dollari (parte del pacchetto di 700 miliardi già stanziati a sostegno del sistema finanziario). Henry Paulson, segretario al Tesoro USA. 15 ottobre 2008 La BCE decide di allargare la lista di attività che le banche possono fornire a garanzia dei prestiti che ricevono dallʼIstituto. DALLA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME STATUNITENSI AGLI INTERVENTI DELLE BANCHE CENTRALI E DELLE AUTORITÀ DI GOVERNO O Lunedì 15 settembre: i dipendenti licenziati lasciano la sede della banca d'affari Lehman Brothers. Di fronte all’acuirsi della crisi, il bisogno di ricapitalizzazione del sistema bancario è divenuto più stringente, più difficile il ricorso al capitale privato. Si è reso inevitabile un intervento dello Stato. Si sono manifestate con frequenza crescente, negli Stati Uniti e in Europa, situazioni di vera e propria insolvenza di istituzioni finanziarie. Negli Stati Uniti, gli interventi di stabilizzazione hanno comportato accorpamenti societari, spesso con l’intervento e la garanzia del Tesoro e della Federal Reserve, salvataggi di banche e compagnie di assicurazione, e infine l’approvazione da parte del Congresso di un piano complessivo per il sostegno delle istituzioni finanziarie. In Europa, gli interventi hanno riguardato il salvataggio di alcune banche, in alcuni casi col concorso dei privati, nel Regno Unito, in Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda e Germania, il rafforzamento delle misure di garanzia dei depositi bancari, la messa a punto di piani di ricapitalizzazione del sistema bancario in numerosi paesi. Si propone ora un riepilogo più particolareggiato dei principali eventi che hanno caratterizzato la crisi finanziaria mondiale (v. box pagina successiva). Tale riepilogo cronologico copre il periodo giugno 2007 / ottobre 2008. ‘‘,, ‘‘,, Treviglio Un decalogo per gli agricoltori Uniti nella lotta ai tumori Un progetto ambizioso nato nel 2007: l’acquisto di un’apparecchiatura innovativa, la PET (Tomografia a Emissione di Positroni), per la diagnosi precoce dei tumori. Un impegno condiviso: l’erogazione di risorse finanziarie da parte di un insieme di diverse realtà, quali la Regione Lombardia, quaranta Comuni della Bassa Pianura Bergamasca, un significativo numero di imprenditori locali, le BCC della provincia di Bergamo. Un regista d’eccezione: il direttore dell’Azienda Ospedaliera "Ospedale Treviglio - Caravaggio" di Treviglio in carica al tempo dell’ideazione del progetto, dott. Andrea Mentasti. Con la recente acquisizione della costosa apparecchiatura il progetto è diventato realtà. Il sofisticato sistema è ora in fase d’installazione. Entro breve, il territorio potrà disporre della PET, un sistema diagnostico indispensabile ai pazienti oncologici, costretti finora a eseguire le indagini cliniche presso altre strutture sanitarie - anche fuori provincia - per completare il proprio percorso diagnostico. L’apparecchiatura è collocata presso l’Ospedale di Treviglio - Caravaggio. La dirigenza dell’Azienda Ospedaliera, in occasione dell’avvio del progetto, ha voluto esprimere alle BCC un particolare apprezzamento, riconoscendo "la grande sensibilità sociale che le contraddistingue". COS'È LA PET La PET è una metodica non invasiva di imaging funzionale basata sull’impiego di particolari traccianti radioattivi che, inglobati in specifici complessi molecolari, vengono somministrati al paziente in esame. La rilevazione e misura della distribuzione di tali traccianti all’interno dei distretti anatomici consente di ottenere dettagliate informazioni sui processi metabolico-funzionali che, a livello macroscopico, rappresentano i più complessi processi biochimici che regolano lo "stato di salute" e l’insorgenza di patologia nell’organismo. I campi di impiego diagnostico della metodica sono prevalentemente l’oncologia, la cardiologia e la neurologia. In oncologia, la PET offre un importante contributo con riferimento: - alla corretta stadiazione della patologia; - alla valutazione preterapeutica (decisione del tipo di terapia richiesta, chirurgica e/o chemio); - alla valutazione della risposta alla terapia; - alla diagnosi precoce di recidiva; - alla valutazione e diagnosi precoce di localizzazioni secondarie. La non invasività della metodica PET comporta un reale beneficio per il paziente, evitando ulteriori procedure debilitanti. Coccaglio ‘‘ BCC IN PRIMA FILA COI VOLONTARI La BCC ha elargito un contributo al "Gruppo Volontari del Soccorso", un sodalizio che è attivo da oltre trent’anni a beneficio della comunità di Coccaglio Coccaglio è una comunità che si contraddistingue per la presenza di un significativo spirito associazionistico. Numerosi sono, infatti, i sodalizi che operano nei più svariati settori: socioassistenziale, sportivo, ricreativo ecc. Ma il settore che presenta il più elevato numero di sodalizi è sicuramente quello del volontariato con scopi di utilità sociale. Al riguardo, basta scorrere l’elenco degli enti che operano a beneficio della comunità di Coccaglio: AVIS, AIDO, Gruppo Sportivo "Vita per la Vita", Il Girasole (a sostegno degli anziani), Gruppo Comunale di Protezione Civile, Tribunale dei diritti dell’ammalato, Gruppo anonima alcolisti, Gruppo bambini disabili, Gruppo Volontari del Soccorso. Recentemente, la Banca ha avuto occasione di conoscere da vicino le at- tività e di sostenere un’iniziativa di quest’ultima realtà associazionistica. Il Gruppo Volontari del Soccorso, presieduto dal cav. Lino Lovo, è attivo nel territorio da oltre trent’anni. Esso opera in favore della comunità coi seguenti servizi sociali: trasporto delle persone diversamente abili; trasporto per diagnostica, riabilitazione, ricovero e dimissioni ospedaliere; trasporto dializzati; servizio di ascolto telefonico "Aiutaci ad Aiutarti" per persone che vivono sole; assistenza a manifestazioni sportive; trasporto anziani ospiti della Casa di Riposo "Cesare e Pompeo Mazzocchi"; centro per l’autonomia per i diversamente abili. Il Gruppo Volontari del Soccorso ha recentemente attivato, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, le due Farmacie e i Medici di base, il servizio di "Consegna medicinali a domicilio" per le persone che vivono sole o che sono nell’impossibilità di recarsi in farmacia. La Banca è stata lieta di avere avuto l’opportunità di elargire un contributo finanziario destinato all’acquisto di un automezzo da utilizzare per il nuovo servizio "Consegna medicinali a domicilio". Il sostegno della Banca, di alcune aziende ,, locali e dell’Amministrazione Comunale ha consentito al Gruppo Volontari del Soccorso di ampliare la dotazione del proprio parco-automezzi. La benedizione del nuovo mezzo è avvenuta all’inizio del mese di settembre. Alla cerimonia ha partecipato, in rappresentanza della Banca, la sig.ra Barbara Flaccadori, responsabile della filiale di Coccaglio. L'automezzo acquistato dal Gruppo Volontari del Soccorso di Coccaglio grazie al contributo finanziario elargito dalla BCC, da alcune aziende locali e dall'Amministrazione Comunale. Luigi Pisoni è un profondo conoscitore del mondo dell’agricoltura. Ha ricoperto e ricopre tuttora prestigiosi incarichi, anche in organismi internazionali. Attualmente è assessore al settore Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Bergamo. Il dott. Pisoni ha svolto ricerche in materia di politica agricola comunitaria, cooperazione e sviluppo rurale, scrivendo numerosi articoli e saggi. Tra le sue pubblicazioni "L’agricoltura che verrà", volume che esplora il ruolo del settore agricolo nella società post-industriale, e "Le sfide dell’integrazione", libro sulla cooperazione agricola nell’era della globalizzazione. Il volume "10 regole per creare ricchezza in agricoltura" rappresenta l’ultima fatica editoriale del dott. Pisoni. La pubblicazione del volume è stata resa possibile grazie al contributo della nostra BCC, delle BCC di Caravaggio, di Treviglio e di Mozzanica, della Confagricoltura Lombardia, del Confai e della Fondazione Clementina, Gaetano e Giuseppe Gatti. Diversi sono i destinatari del pregevole volume di Pisoni: giovani agricoltori o aspiranti tali, titolari di imprese agricole in crisi, agricoltori in cerca del salto di qualità, investitori orientati verso il mondo rurale. Con riferimento ai giovani agricoltori o aspiranti tali, Pisoni afferma che "un giovane, sia che subentri ai genitori sia che parta da zero, deve disporre di un piano realistico per puntare ad un’attività agricola che generi vera ricchezza, che gli dia una piena soddisfazione economica e professionale in una prospettiva di lungo periodo". Per i titolari di imprese agricole in crisi, il volume affronta i temi della diagnosi e, ovviamente, della terapia della crisi dell’impresa agricola. Gli agricoltori in cerca del sal- to di qualità sono quegli imprenditori agricoli che non si accontentano di gestire in modo ordinario la propria impresa, che sono alla costante ricerca del miglioramento continuo. Per questi agricoltori, il libro di Pisoni offre interessanti elementi di riflessione. Ma l’agricoltura non è solo per gli agricoltori. Al contrario, l’agricoltura è un ambito della vita economica in cui è possibile investire disponibilità finanziarie anche senza essere agricoltori di professione. Il volume di Pisoni contiene utili indicazioni per far conoscere ai potenziali investitori O La nostra BCC, le BCC di Caravaggio, di Treviglio e di Mozzanica e altri enti operanti nel settore agricolo hanno contribuito alla pubblicazione del volume "10 regole per creare ricchezza in agricoltura" scritto da Luigi Pisoni Enti pubblici, imprese private e BCC della provincia di Bergamo si sono mobilitati per dotare l’Ospedale di Treviglio - Caravaggio di una sofisticata apparecchiatura per la diagnosi precoce dei tumori il complesso mondo dell’agricoltura. In sintesi, nel libro l’Autore ha voluto far emergere soprattutto un concetto basilare, di alta valenza strategica e operativa: anche in agricoltura, oltre che ottimi produttori, bisogna aspirare a essere ottimi imprenditori. Al riguardo, Pisoni puntualizza che "la capacità gestionale è l’abilità che più conta al fine di costruire un’impresa agricola di successo". Il decalogo proposto da Pisoni rappresenta un eccellente strumento gestionale che si basa sugli orientamenti della più accreditata dottrina aziendalistica. Dott. Luigi Pisoni, assessore provinciale, autore del libro "10 regole per creare ricchezza in agricoltura". IL CREDITO COOPERATIVO È ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LÌ VIVE, STUDIA E LAVORA ‘‘,, Etiopia SOLIDARIETÀ SENZA CONFINI La BCC è orgogliosa di aver contribuito, tramite l’associazione Amare onlus, alla realizzazione di un pozzo in un villaggio etiope. Un membro particolarmente attivo di Amare è un socio della BCC, Adriano Pagani di Covo L'ASSOCIAZIONE Amare onlus è un’associazione di volontariato fondata da un gruppo di genitori adottivi, principalmente di bambini/e etiopi. Tra i suoi fondatori figura Adriano Pagani, fotografo covese, genitore adottivo, da anni impegnato nel volontariato a favore della popolazione etiope, particolarmente dell’infanzia a rischio. In amarico, lingua ufficiale dell’Etiopia, Amare significa "cresci sempre più bello": un augurio che, per le famiglie dell’associazione, diventa impegno a favore dei bambini e delle bambine che vivono nei Paesi poveri del Sud del Mondo. L’associazione Amare onlus, che ha sede in Brescia e di cui Pagani è referente per la provincia di Bergamo, persegue sostanzialmente due obiettivi: - il sostegno alle famiglie adottive, mediante percorsi formativi specifici; - la cooperazione internazionale intesa come promozione allo sviluppo socioeconomico dei Paesi del Sud del Mondo e centrata sulla formazione professionale e sull’impianto di attività produttive generatrici di reddito. Amare onlus ha scelto di essere un’associazione aperta: non vuole operare isolatamente, ma divenire nodo significativo di una rete di solidarietà e di promozione allo sviluppo che coinvolge privati, enti, istituzioni e altre associazioni di volontariato, nel rispetto della propria identità e delle proprie finalità. La raccolta di fondi avviene attraverso il coinvolgimento di soggetti privati e pubblici. Amare onlus si propone soprattutto attraverso l’allestimento di mostre fotografiche e la diffusione di preziose proposte editoriali: esse sono lo strumento concreto attraverso cui sostenere i progetti associativi, ma anche il mezzo per divulgare la conoscenza dell’Etiopia, Paese ricco di storia e cultura e straordinariamente vario dal punto di vista ambientale ed etnografico. Il volume "Dancalia in my heart", pubblicato nel 2007, è il racconto fotografico del viaggio che, nel febbraio 2006, ha portato Adriano Pagani a raggiungere il vulcano Erta Ale, nel cuore della depressione dancala, tra le zone più inospitali della Terra. In questa pagina, momenti di vita quotidiana in Etiopia, nella regione prevalentemente desertica del Somaliland. La regione è stata colpita nel 2006 da un'emergenza idrica dovuta alla scarsità delle piogge stagionali, che ha prosciugato le fonti di approvvigionamento idrico ed esaurito i pascoli. Il volume "La Valle dell’Omo", edito nel 2008, è un viaggio fotografico tra le tribù primitive del Sud Etiopia, realizzato da Adriano Pagani e Valentino Belotti. Amare onlus opera in Etiopia, nella regione del Somaliland. È un’area prevalentemente desertica, colpita nel 2006 da un’emergenza idrica dovuta alla scarsità delle piogge stagionali, che ha prosciugato le fonti di approvvigionamento idrico ed esaurito i pa- scoli. Conseguentemente, la situazione igienico - sanitaria ha assunto caratteri di forte compromissione: carestia, moria di bestiame, epidemie. Nella regione opera il salesiano don Gianni Premoli, covese di nascita, missionario in Africa da 50 anni, metà dei quali trascorsi in Etiopia, a Jijiga. Don Gianni vi opera in una condizione di frontiera, non solo geografica. Jijiga è città di confine, un tempo riferimento degli aiuti internazionali. A causa della recente tensione al confine somalo, le agenzie umanitarie - governative e non - hanno abbandonato le sedi locali. Solo don Gianni è rimasto, figura conosciuta e rispettata in tutta la regione: lo chiamano "abba" - il padre - e per Amare onlus è garanzia di capacità, concretezza, progettualità. Nel 2006 Adriano Pagani è stato il primo italiano da 17 anni a raggiungere don Gianni nella remota Jijiga: vi ha trovato una missione grande e ben avviata, costituita da una zona centrale con la Chiesa e la Casa parrocchiale, un orto e la stalla. La scuola primaria accoglie centinaia di bambini di tutte le confessioni religiose. La missione è ora la sede operativa delle attività di Amare onlus nell’intera regione. Progetto Acqua - Il progetto denominato "Pozzi del Gogti" si propone di approvvigionare d’acqua la regione di Gogti, nel Somaliland etiope, dotando i suoi villaggi di un pozzo con abbeveratoio, di cui possano beneficiare la popolazione del villaggio, mediamente composta da 800 famiglie e 3 -4.000 capi di bestiame bovino e ovino. La disponibilità di acqua consente anche di sviluppare attività produttive agricole e pastorali, altrimenti impossibili e di innescare circoli virtuosi di promozione sociale. Il progetto, infatti, coinvolge direttamente le comunità locali, organizzate in "Comitati di villaggio" e dotate di responsabilità di azione; impiega la popolazione locale nella realizzazione dell’opera; sensibilizza all’idea dell’acqua come risorsa e bene comune; opera in ambito igienico - sanitario; allevia il lavoro di donne e bambini, tradizionalmente incaricati dell’approvvigionamento idrico. La BCC ha contribuito a finanziare lo scavo di un pozzo a mano nel villaggio di Bodley. L’acqua pulita del pozzo ha migliorato la qualità della vita di uomini, donne e bambini del villaggio e ha garantito la stabilità della popolazione locale, che vive di allevamento e pastorizia. O I PROGETTI L'associazione Amare onlus sostiene un progetto denominato "Pozzi del Gogti". Anche la BCC ha partecipato al progetto mediante l'erogazione di un contributo finanziario destinato alla realizzazione di un pozzo a mano nel villaggio di Bodley. Nelle foto, don Gianni Premoli, Adriano Pagani e gli abitanti del villaggio "inaugurano" l'apertura del pozzo. Amare onlus ha contribuito anche al finanziamento della "Harewa Valley Secondary School", la prima scuola superiore della regione del Somaliland etiope. La scuola, inaugurata nel febbraio 2008, accoglie quotidianamente centinaia di studenti e studentesse. Progetto Scuola - Nella località di Derwenagi, a 70 km da Jijiga, Amare onlus ha contribuito al finanziamento della "Harewa Valley Secondary School", la prima scuola superiore della regione. Prima della sua edificazione, gli studenti erano costretti a spostarsi a Jijiga per proseguire con gli studi superiori; essendo priva di mezzi, la maggior parte di loro, specie le ragazze, interrompeva gli studi. Inaugurato nel febbraio 2008, l’edificio ospita quattro classi di scuola superiore, dalla IX alla XII, e accoglie quotidianamente centinaia di studenti e studentesse. Le lezioni della scuola sono attualmente organizzate in doppi turni. Amare onlus si propone di finanziare la realizzazione di una seconda struttura, accogliendo le richieste della Comunità locale. Altresì, dalla Comunità di Bodley è pervenuta ad Amare onlus la richiesta di finanziare la costruzione di un edificio che accolga i bambini e le bambine delle classi primarie, attualmente senza scuola. Le lezioni si tengono all’aperto, sotto un grande albero o in una precaria struttura di sassi e terra. IL CREDITO COOPERATIVO È ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LÌ VIVE, STUDIA E LAVORA Progetto Lavoro - A Jijiga, capitale del Somaliland, Amare onlus rileverà a breve un’area di circa 10 ettari, da destinare a coltivazione. Il progetto, che è in via di definizione, consentirà di recuperare terreno ora incolto e di avviare attività agricole generatrici di reddito a vantaggio esclusivo della popolazione locale. Esso sarà realizzato con il partnerariato della St. Joseph Catholic Church di Jijiga e della ong etiope RAPID (Rural Agro-Pastoral List Integrated Development). ‘‘,, Nella Biblioteca della Banca Scoprire la cooperazione di credito Nel 1866 F. W. Raiffeisen, uno dei padri della cooperazione tedesca, scrisse un libro dal titolo "Le Casse Sociali di Credito" per documentare le vicende riguardanti la nascita e lo sviluppo delle prime cooperative di credito in Germania La comunità di Bodley ha recentemente chiesto ad Amare onlus di contribuire al finanziamento della costruzione di un edificio per i bambini e le bambine delle classi primarie, attualmente senza scuola. Le lezioni si tengono all'aperto sotto un grande albero. Amare onlus avvierà a breve un progetto per il recupero di terreno incolto da destinare ad attività agricole. ‘‘ I ringraziamenti di don Gianni Premoli St. Joseph Catholic Church Jijiga (Hararge) Etiopia, 14 agosto 2008 Gent.mo Presidente De Paoli, tramite l'Associazione Amare La ringrazio per l'offerta fatta per il pozzo costruito nella mia regione somala. Questo pozzo è di grande aiuto per la gente e gli animali in quanto consente loro di risparmiare tante ore di cammino per attingere acqua sporca. Ora con questo pozzo hanno acqua pura in abbondanza. I bisogni sono molti e ogni aiuto è ben accetto. Il Signore La benedica con tutti i suoi cari e collaboratori. Siete sempre presenti nelle mie preghiere e S. Messa. Con stima e gratitudine La saluto in don Bosco Santo. DON GIANNI PREMOLI ‘‘ Don Gianni Premoli, covese di nascita, missionario in Africa da cinquant'anni, metà dei quali trascorsi in Etiopia. PER CONTATTARE AMARE ONLUS Amare onlus - Associazione Famiglie Adottive Via Inganni, 8 - 25121 Brescia Recapiti: Adriano Pagani / Elena Vittori: 335.6056746 - [email protected] I calorosi ringraziamenti rivolti dalle ragazze di Derwenagi all'associazione Amare onlus. PER SOSTENERE LE ATTIVITÀ DI AMARE ONLUS c/c bancario Banco di Brescia (UBI Banca) – Agenzia 14 Via Della Chiesa, 7 – 25127 Brescia Codice IBAN: IT88Q0350011213000000011341 c/c postale 72974355 intestato ad Amare onlus SOLIDARIETÀ SENZA CONFINI O Nell’area di Derwenagi e Bodley, Amare onlus è intervenuta con lo scavo di pozzi a garantire l’approvvigionamento idrico e a bloccare il nomadismo forzato. Le due Comunità sono di nuovo stabili, impegnate nelle attività agricole e di pastorizia tipiche della zona e ora possibili grazie alla disponibilità di acqua. Esse si pongono dunque la sfida di garantire in loco anche l’educazione dei giovani. Una sfida che Amare onlus intende sostenere. Lo scavo di pozzi in tutta la regione e l’edificazione delle scuole di Derwenagi e Bodley sono progetti integrati e rispondono pienamente all’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e sociale, affidandolo alla popolazione locale, particolarmente a quella giovane. Friedrich Wilhelm Raiffeisen Le Casse Sociali di Credito. Editrice E.C.R.A., 1975 Il volume dà conto della straordinaria esperienza delle Casse Sociali di Credito - Casse Rurali - sorte in Germania, nella prima metà del XIX secolo, grazie all’opera di Friedrich Wilhelm Raiffeisen. Raiffeisen crebbe in un ambiente di pastori protestanti. Il suo pensiero e la sua opera furono dominati da una profonda religiosità protesa verso un cristianesimo operoso. Dopo una breve carriera militare passò a quella amministrativa e quale borgomastro di Weyerbush nel Westerwald, durante la carestia del 1847/1848, organizzò opere filantropiche dalle quali poi ebbero origine le Casse Sociali di Credito. Raiffeisen è popolare soprattutto nei paesi tedeschi dove viene affettuosamente chiamato "Vater Raiffeisen". Il suo apostolato sociale si è concretizzato nella promozione delle prime forme di cooperazione creditizia, contemporaneamente a Hermann Schulze Delitzsch, e di cooperazione agricola, contemporaneamente a Wilhelm Haas. Il metodo operativo di Raiffeisen si differenziava però da quello dei suoi due contemporanei: mentre lo Schulze Delitzsch con le sue Volksbanken dava vita a vere e proprie banche orientate prevalentemente a sostenere i ceti medi urbani, il Raiffeisen faceva appello allo spirito di solidarietà delle popolazioni dei piccoli centri rurali per emancipare le più umili classi contadine, soprattutto facendole beneficiare del credito attraverso le Casse Rurali. Questo spirito comunitario permeava anche le altre forme di cooperazione agricola da lui promosse e organizzate nel cosiddetto "Neuwieder System", mentre quelle promosse da Haas, organizzate nello "Offenbaker System" puntavano soprattutto sull’efficienza economica delle imprese cooperative. In un altro campo Raiffeisen fu precursore: l’aver capito la necessità di uno stretto coordinamento a sistema di organismi così piccoli, con la creazione di banche di secondo livello, le Casse Regionali, e quella di terzo grado, la Banca Generale Agricola Tedesca. La forte carica ideale impressa al movimento cooperativo dal Raiffeisen ha fatto sì che il suo nome restasse a designare l’intero movimento cooperativo agricolo tedesco e fosse assunto quale bandiera della cooperazione rurale in quasi tutti i paesi del mondo. L’esperienza delle Casse Sociali di Credito promosse da Raiffei- sen diventò un punto di riferimento anche in Italia. Il 20 giugno 1883, in provincia di Padova, a Loreggia, Leone Wollemborg fondò la Cassa Cooperativa di Prestiti seguendo la formula della responsabilità illimitata di Raiffeisen. A tutti i cooperatori giova conoscere l’opera di Raiffeisen, soprattutto per apprezzare la sua capacità di modificare gli strumenti operativi, adattandoli ai fini e alle circostanze concreti, libera da preconcette fedeltà a dogmi metodologici, pur nella costante affermazione e nel severo rispetto dei principi ideali. Friedrich Wilhelm Raiffeisen: chi era e che cosa era? Alcuni lo definiscono un rivoluzionario sociale e un grande pioniere, altri lo chiamano difensore dell’umanità e lungimirante organizzatore di forze economiche. Per tutte le doti, che hanno collocato Raiffeisen nel numero dei grandi, egli è stato per noi in primo luogo un uomo che agiva per cristiano convincimento. I mali della sua epoca colpivano l’intimo del suo animo, la comprensione per le miserie umane generò la sua idea, l’individuo singolo derelitto stava al centro della sua azione soccorritrice. Friedrich Wilhelm Raiffeisen (1818 -1888) I Curatori dell’edizione tedesca de "Le Casse Sociali di Credito" di Friedrich Wilhelm Raiffeisen IL CUORE ANTICO DELLA COOPERAZIONE DI CREDITO ‘‘,, cOmPETEnzA TErriTOriALE PENSIERI DI VERSI "La poesia non deve morire. Dove starebbe altrimenti la speranza nel mondo?" Diamo avvio, quindi, a Note a margine, proponendo la lettura di due poesie di Jorge Luis Borges: Istanti e Gauchos. Istanti Se potessi vivere di nuovo la mia vita, nella prossima cercherei di commettere più errori. Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più. Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato, di fatto prenderei ben poche cose sul serio. Sarei meno igienico. Correrei più rischi, farei più viaggi, contemplerei più tramonti, salirei più montagne, nuoterei in più fiumi. Andrei in più luoghi dove mai sono stato, mangerei più gelati e meno fave, avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari. Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto della loro vita sensati e con profitto; certo che mi sono preso qualche momento di allegria. Ma se potessi tornare indietro, cercherei di avere soltanto momenti buoni. Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita, di momenti: non perdere l’adesso. Io ero uno di quelli che mai andavano da nessuna parte senza un termometro, una borsa dell’acqua calda, un ombrello e un paracadute; se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero. Se potessi tornare a vivere comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera e resterei scalzo fino alla fine dell’autunno. Farei più giri in calesse, guarderei più albe, e giocherei con più bambini, se mi trovassi di nuovo la vita davanti. Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo. Calcio Sede legale Covo Sede amministrativa Sorisole Ponteranica Bergamo Sede distaccata Paladina Torre Boldone Valbrembo Jorge Luis Borges Gorle BERGAMO Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo è ritenuto uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo. Narratore, poeta e saggista, è famoso per i suoi racconti, nei quali ha saputo coniugare idee filosofiche e metafisiche con i classici temi del fantastico (quali: il doppio, le realtà parallele del sogno, i libri misteriosi e magici, gli slittamenti temporali). Oggi l’aggettivo «borgesiano» definisce una concezione della vita come storia (fiction), come menzogna, come opera contraffatta spacciata per veritiera (come nelle sue famose recensioni di libri immaginari). Sebbene la poesia fosse uno dei fondamenti della sua opera letteraria, il saggio e la narrativa furono generi che gli procurarono il riconoscimento internazionale. Ricevette innumerevoli riconoscimenti, ma, sorprendentemente, non il premio Nobel. Borges, nato nel 1899 a Buenos Aires, morì a Ginevra nel 1986. Foresto Sparso Curno Zandobbio Seriate Lallio Carobbio degli Angeli Azzano San Paolo Credaro Lago d’Iseo Paratico Chiuduno Stezzano Grumello del Monte Castelli Calepio Bolgare Capriolo SPORTELLI Adro Telgate Calcinate Bergamo Ghisalba Mornico al Serio Erbusco Palazzolo sull’Oglio Palosco Provincia di Brescia Chiuduno Pontoglio Martinengo Coccaglio Cividate al Piano Rovato Cividate al Piano Morengo Calcio Chiari Cologne Coccaglio Chiari Cortenuova Romano di Lombardia (3) Cortenuova Urago d’Oglio Bariano Castrezzato COVO Covo CALCIO Castelcovati Fornovo San Giovanni Fara Olivana con Sola Castel Gabbiano Fara Olivana con Sola Rudiano Antegnate Grumello del Monte Isso Comezzano Cizzago Pumenengo Barbata Gauchos DOVE C'È CULTURA C'È VITA Gandosso Villongo Sede distaccata Sarnico Villongo Orio al Serio Treviolo Mozzanica Come potevano sapere che i loro antenati erano venuti su un mare, come potevano sapere cosa sono un mare e le sue acque. Meticci dell'uomo bianco, lo stimarono poco meticci dell'uomo rosso gli furono nemici. Molti di essi non avranno mai udito la parola Gaucho o l'avranno sentita come un'ingiuria. Impararono le vie delle stelle, le usanze del vento e dell'uccello, le profezie delle nubi del Sud e della luna alonata. Furono pastori di bestie selvagge, saldi sul cavallo del deserto, domato al mattino, veloci a prendere il lazo, marchiatori, mandriani, capiguardiani, talvolta banditi, qualcuno, quello che si ascoltava fu il payador. Cantava senza fretta, perché l'alba tarda a far chiaro, e non alzava la voce. Grumello del Monte Sede distaccata Adrara San Martino Mozzo Mornico al Serio Fontanella Palazzolo sull'Oglio Roccafranca Torre Pallavicina Palosco Provincia di Cremona Provincia di Brescia Pumenengo Romano di Lombardia Filiale Centro Sede legale Sede amministrativa Romano di Lombardia Filiale Cappuccini Sedi distaccate Filiali Romano di Lombardia Filiale Ovest Zona di competenza Villongo O Presentiamo questa nuova sezione de Il Melograno con una brevissima riflessione del grande poeta africano Léopold Sédar Senghor: SEDI Differente per forza LA MIA BANCA Il Credito Cooperativo è espressione del territorio e patrimonio della gente che lì vive, studia e lavora Un secolo di efficiente solidarietà e di attenzione alle persone e al territorio LA MIA BANCA